iboo magazine dicembre 2012

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Page 1: iBoo Magazine  dicembre 2012

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RAM

ABRUZZO MARCHE

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Page 7: iBoo Magazine  dicembre 2012

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7

Virginia

Ciminà

Gustavo

Marco P

.

Cipolla

Maria RitaPiersanti

MabelBartoliniPaoloGatti

Fede

rico

Alban

i

StefanoSantori

LauraRomani

Alessa

ndra

Mosca

rdelli

Adriano

Ippoliti

ValentinaOttaviani

Page 8: iBoo Magazine  dicembre 2012

Cari lettori di Iboo Magazine, ben ritrovati nel nostro spazio dedica-

to alle interviste dei migliori artisti, produttori e dj del mondo del

clubbing. Oggi faremo due chiacchiere con Jonathan Meyer (www.

jonathanmeyer.it), un giovane artista italiano di fama internazionale

che vanta pubblicazioni discografiche con importanti etichette come

la Purple Music di Jamie Lewis, MadHouse Records di Kerri Chandler e

la Tony Records di Tony Humphries, giusto per nominarne alcune. Ma

facciamoci raccontare direttamente da lui maggiori dettagli.

Alessio Furia: Benvenuto Jonathan e grazie per averci concesso

un po’ del tuo tempo.

Jonathan Meyer: Ciao Alessio, grazie a te per avermi invitato.

AF: Chi è Jonathan Meyer?

JM: Principalmente un musicista con molti anni di esperienza alle

spalle. Poi sono un dj e produttore discografico. La mia carriera è

focalizzata sulla produzione di Soulful e Deep House, quel genere di

House Music proveniente dalla Disco, dal Funky e dal Soul.

AF: Come è nata la tua passione per la musica?

JM: La mia passione per la musica nasce intorno ai 6 anni.

Facevo parte del gruppo musicale della chiesa evan-

gelica di cui mio padre era pastore protestante.

Nella vita ho dovuto lavorare sodo per finanziare

gli studi da batterista, che alla fine hanno dato

i loro frutti.

AF: Raccontaci i punti salienti, che hanno segnato la

tua carriera da artista produttore.

JM: Sono molti gli step

che hanno rappresentato un

punto di svolta nella mia carrie-

ra. Prometto di essere il più breve

possibile (sorride ndr). Nel 2000 c’è stata

la mia prima apparizione live nell’ambito della House Music come

batterista. Era il Pascià di Riccione. Nel 2003 c’è stata l’uscita di

Tribal Experience, licenziato su Tribal Spain Recordings. Un succes-

so clamoroso con oltre diecimila copie di vinile vendute. Il disco ha

generato ben 2 follow up, di altrettanto successo. Nello stesso anno

ho prodotto “Tribal Funk”, un album principalmente Chill-Out ma

contaminato dalle mie più profonde radici musicali, fatte di Soul e

Funk. Nel 2006 ho suonato in diversi aftershow del Cirque Du Soleil,

viaggiando tra Roma e Parigi. Tra il 2006 e il 2007 è uscito “Now That

I Found You”, da me prodotto, scritto da Barbara Tucker e cantato

da Dawn Tallman. Nel 2008 c’è stata la firma del contratto con la

Purple Music che mi ha portato a fare una live session come guest

al Kauflauten Club di Zurigo, al Purple Music Night. Con loro ho pub-

blicato 4 uscite che hanno avuto molto successo: “Sunday Light”, “U

Know Me”, “Borderline” e “Talking Alone”. Nel 2011 è stata la volta di

“Mambito”, un singolo strumentale che ha fatto ballare importantis-

simi dancefloor internazionali. Sempre nel 2011 è cominciata la col-

laborazione con la MadHouse Records, l’etichetta di Kerri Chandler,

dove usciranno “Many Things EP” e “Can’t Hold Back”, a giugno

di quest’anno. Quest’ultimo ha registrato un enorme successo nel

mercato discografico sudafricano. La mia ultima produzione, “Warm

Me Up”, che contiene un bellissimo remix di Terry Hunter, invece, è

uscita lo scorso ottobre sulla Super Soul Music, una nuova etichetta

discografica, un progetto molto interessante (sorride ndr).

interview:JONATHAN MEYER

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Page 9: iBoo Magazine  dicembre 2012

AF: Quali sono i generi musi-

cali che più ti hanno influenza-

to e gli artisti a cui ti ispiri?

JM: Come ho precedentemente detto, i

generi che più mi hanno forgiato sono il

Soul, la Disco, e il Funk. Gli artisti a cui

mi sono sempre ispirato sono James Brown,

Aretha Franklin, Stevie Wonder, Marvin Gaye,

Curtis Mayfield e Diana Ross. Ma anche artisti

più moderni come Michael Jackson, Robin Thi-

cke, Mary J Blige e The Jackson 5. Tra l’altro ne ho

remixati molti di quelli appena citati.

AF: Se dovessimo venire a sentirti in un club, cosa

dovremo aspettarci?

JM: Dipende dal tipo di esibizione per cui sono stato chiama-

to. Quando mi esibisco in un live drumset faccio uno show da 45

min a ritmo di musica creando un’energia che raramente si per-

cepisce nelle piste da ballo mettendo solo musica. Il mio scopo

è quello di creare delle onde di energia a suon di percussioni per

esaltare e far divertire il pubblico in pista. Se invece dovessero

chiamarmi come dj propongo un set musicale basato su sonorità

Soulful e Deep House, spaziando molto volentieri da musica più

Tech per arrivare alla Classic House e Disco Music.

AF: Descrivici una tua giornata di lavoro tipo in studio di re-

gistrazione.JM: Ogni giornata di lavoro in studio dura almeno 8 ore. Prima

faccio un planning dettagliato della tabella di marcia da rispet-

tare. Nella stessa giornata posso arrivare a lavorare anche su

due produzioni o remix diversi.

Quando arrivo in studio faccio subito una riunione con i musicisti

sul da farsi e poi iniziamo a lavorare. Facciamo diverse prove

per trovare le giuste melodie e la giusta energia, il tutto fino a

raggiungere un risultato ottimale.

AF: Quale attrezzatura utilizzi per produrre musica?

JM: Sostanzialmente lavoro su software logic e strumenti come

l’Hammond A100 con Leslie 147 o l’originale Fender Rhodes

del ’69, il compressore Neve 33609J, un preamplificatore stereo

sempre Neve, e molto altro ancora che se elencassi per intero

probabilmente diventerei noioso.

AF: La tua ultima produzione è uscita su Super Soul Music, una

nuova etichetta discografica. Ne sei coinvolto direttamente?

Parlaci un po’ di questo progetto.

JM: La mia ultima produzione, “Warm Me Up”, come hai ben

detto, è uscita su Super Soul Music (www.supersoulmusic.net),

una nuova etichetta di cui sono direttore artistico e manager. La

decisione di intraprendere questa avventura è stata maturata

negli anni, anche e soprattutto perché si ha molta più libertà

di decidere cosa, quando e come pubblicare musica, una cosa

assolutamente impensabile quando dai una tua produzione ad

un’altra etichetta. La Super Soul Music rappresenterà il mio

punto di vista sulla House Music, quello che voglio fare, quello

che voglio trasmettere. Il lavoro da portare avanti è titanico, ma

posso dire di vantare di un team di lavoro altamente competente

e altrettanto appassionato.

AF: Quale sarà la prossima uscita su Super Soul Music?

JM: Dopo l’ottimo successo di “Warm me up”, uscito a metà ot-

tobre, lo riproponiamo con un pacchetto di nuovi remix fatti da

importanti artisti come Terry Hunter, Souldynamic, Dj Vivona,

Juan Laya e Houseconverse. I remix abbracciano un ampio raggio

di sonorità, partendo dalla Disco fino alla Tech. Ci sono versio-

ni per tutti i gusti, anche per chi non adora l’House Music, ma

apprezza la buona musica. Ci stiamo già preparando all’uscita

successiva “To Another Day” di Dj Vivona, una bellissima release

che vanterà il supporto di grandi remixer come Jon Cutler, Frankie

Feliciano, N’Dinga Gaba, Houseconverse e un mio remix.

AF: Altri progetti su altre etichette?

JM: A dicembre dovrebbe uscire un mio remix: “Let Me Show

You”, una produzione dei miei amici Johnny Montana & Craig

Stewart, su etichetta Universe Media. Non c’è molto altro perché

ovviamente sono preso al 100% dal lavoro alla Super Soul Music.

AF: Ringrazio Jonathan Meyer per essere stato con noi, averci

raccontato un po’ tutto il suo percorso e aver condiviso con

noi la sua esperienza. Spero di riaverti ospite al più presto

per aggiornarci sulle future novità. A presto.

JM: Grazie a te per avermi invitato Alessio,

è stato bello condividere con te e i tuoi let-

tori le mie esperienze. A presto.

www.jonathanmeyer.it

www.supersoulmusic.net di Alessio Furia

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Page 10: iBoo Magazine  dicembre 2012

Pezzi di gamba di gente in vita,

o pezzi di vita di gente in gamba

rispondi alla bionda

Nome e CognomeEnrico Melozzi

ProfessioneTraduttore di emotività in musica (compositore,

violoncellista, produttore, arrangiatore, direttore

d’orchestra, accordatore a orecchio).

Eta’ dell’anima14

Un libro (uno, non facciamo che per dirne uno poi ne

citi dieci, e non mi criticare come fanno tutti per-

ché ne chiedo solo uno, che avrò pure i miei motivi)

Catalogo Postal market

Un film (per la predica tra parentesi fai pure rife-

rimento al punto precedente)

“Amadeus” di M. Forman

Una canzone (Lo so, nel tuo caso é un insulto chie-

derne solo una, quindi puoi arrivare a un massimo

di tre)“Sono solo parole” di Noemi, perché mi ha dato la

possibilità di realizzare il sogno di dirigere l’orche-

stra di Sanremo; “Un angelo vero” di Pino Danie-

le perché ha l’arpeggio più figo del mondo; “More

than words” degli Extreme, perché se conosci una

canzone d’amore che funziona allora falla suonare

a un altro.

Un luogo da vedere, o rivedere.

L’Havana

“Le parole sono importanti”(Nanni Moretti). Sce-

gli una parola davvero importante per te e, se ti

va, spiegaci perché ti piace tanto.

Meritocrazia: è il motivo per cui lotto ogni giorno, ed è

l’unica cosa che servirebbe ora all’Italia e all’Abruzzo.

Ma quella vera!! Non la finta meritocrazia dei

premiucci letterari o alla memoria, o dei micro-

finanziamenti a pioggia o ai maxi-finanziamenti

alle sagre della porchetta, o ai comizi finanziati col

denaro pubblico travestiti da intrattenimento cultu-

rale, tipici della politica degli ultimi anni.10

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Page 11: iBoo Magazine  dicembre 2012

“Per me una persona eccezionale é quella che si in-

terroga sempre, laddove gli altri vanno avanti come

pecore” (Fabrizio De André). Chi é per te una perso-

na eccezionale?Penso a una madre del sud che por-

ta avanti una famiglia col marito in galera.

Penso a un curato di montagna che benedice le pecore.

Penso a un maestro che prova a insegnare il bene

nell’isolamento dei colleghi che praticano il male.

Penso agli onesti in un mondo di disonesti.

Che cos’é l’amor? (Vinicio Capossela)

E’ un fenomeno naturale come la pioggia o il vento,

l’alba o il tramonto, che per la sua periodicità nel ma-

nifestarsi e la durata della sua vita è paragonabile al

ciclo lunare.

Non é facile capirsi a questo mondo: tu cosa fai per

farti capire?In musica, provo a catturare l’attenzione con ciò che

apparentemente la gente vuole sentirsi dire, inserendo

però nel contenuto ciò che voglio dire io.

“Questi solo i pochi, forse neppure i veri” (Iscri-

zione che accoglieva i visitatori dell’ex Ospe-

dale Psichiatrico di Teramo: secondo chi la

scrisse i veri pazzi erano quelli fuori). E’ meglio

manifestare una sana follia nel quotidiano o fingersi

impeccabili e confinare l’estrosità alla vita privata?

La società Teramana è purtroppo la rappresentazione

di una pantomima atrofica, e a guardarla da fuori è

chiarissimo che i matti sono quelli fuori e non quelli

dentro. Speravo in aumento del senso critico e quan-

tomeno del quoziente intellettivo medio collettivo, nel

giorno in cui si chiusero i manicomi. Ma i falsi pazzi

si sono guardati bene dal mischiarsi con i veri paz-

zi che già popolavano la città, e Teramo perse pure

quest’occasione. Per quanto mi riguarda, spesso

risulto pazzo perché dico le cose come stanno senza

la paura di ritorsioni. Ma allora erano pazzi pure Fal-

cone e Borsellino, era pazzo puro mio zio Gabriele che

partì partigiano a 19 anni e dopo due settimane era

già stato ammazzato dai fascisti al Bosco Martese.

Si probabilmente erano pazzi, e quindi io voglio “paz-

ziare” come loro.

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Via Molise, 2

Martinsicuro (TE)

info: 0861.760863

[email protected]

caffè

GALA

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Page 13: iBoo Magazine  dicembre 2012

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Page 14: iBoo Magazine  dicembre 2012

LET’S TWEET AGAIN I tweet più esilaranti pescati dalla rete per voi da Laura Romani

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Page 16: iBoo Magazine  dicembre 2012

una bicicletta per… passeggiareThe Fliz Bike concept:

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Per promuovere l’uso delle biciclette nel tessuto urbano

la Germania appoggia il progetto Fliz Bike. Una bicicletta

particolare, forse inutile e gratuita a primo sguardo, ma

con un nuovo approccio alla mobilità e all’esperienza di

guida. Scopriamola insieme

Realizzata fibra di carbonio la Fliz Bike rappresenta un

ampliamento della mobilità urbana per diversi utenti.

Molte volte una bella pedalata in bicicletta può risultare

un’esperienza spiacevole per diversi utenti che magari

hanno problemi alle articolazioni, alla schiena o altri

tipi di patologie. La Fliz Bike altre ad offrire una nuova

esperienza di guida si focalizza anche su un nuovo tipo

di postura. Un sistema di imbracatura ancorato al telaio

(regolabile in 5 altezze) permette infatti di scaricare il

peso del corpo in maniera più distribuita lungo tutta la

struttura, scaricando la schiena e garantendo una guida

molto più dolce e rilassata.

Scompaiono dunque i pedali ed il sellino in favore di un

sistema che “si avvicina molto più alla naturale andatu-

ra umana, senza traumi per la schiena, le ginocchia e le

anche né rischi di cadute“.

Di certo non sarà una bicicletta per lunghe passeggiate o

per le passeggiate in montagna ma magari rappresenta

un nuovo prodotto per un altro tipo di utenza (non per

forza affetta da qualche patologia) che desidera una Fliz

per camminare velocemente tra le strade urbane.

Un progetto che senza dubbio lascerà scettici ma che

tutto sommato finalmente stravolge l’idea di bicicletta

e si avvicina ad altri tipi di utenti. L’unica cosa che ci

lascia ancora scettica è l’alloggio per appoggiare i piedi

(ad occhio ci sembra che le gambe non stiano rilassate)

e l’utilizzo della bici per gli uomini…come dire… forse

un po’ “affogato”! Il progetto è stato selezionato per il

premio Dyson Award.

Che ve ne pare?

Page 17: iBoo Magazine  dicembre 2012

Jacktogo

una bicicletta per… passeggiare

la valigia che si…indossa!

The Fliz Bike concept:

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Probabilmente un’idea strana ma interessante, che stra-

volge il concetto di valigia. E’ quella dell’ingegnere irlan-

dese John Power autore della “valigia indossabile” Jackto-

go. Una specie di poncho nel quale inserire jeans, maglie

e tutto l’occorrente per un viaggio

La prima cosa che ci è venuta in mente guardando le

foto di Jacktogo è stata la scena al supermercato del film

“Il Mostro”, nella quale un indifferente Benigni cercava

di rubare prodotti al supermercato nascondendoli sotto

l’impermeabile. Ricordate? Chissà se l’idea all’ingegnere

non è nata così o, più probabilmente, durante una delle

interminabili file ai check-in aerei dove pur di non pagare

spiacevoli sovrattasse alcune persone iniziano ad infilarsi

addosso maglioni su maglioni, giacche e qualsiasi altra

cosa pur di rientrare nel peso consentito dal vettore.

Episodi che probabilmente potrebbero essere evitati con

questa nuova valigia indossabile pronta ad accogliere,

grazie a delle particolari tascone, 3 maglioni, 3 camicie, 3

pantaloni, 3 paia di calzini e di biancheria intima e varie

altre cose fino ad un massimo di 33 Kg di carico (certo un

po’ difficile da indossare una giacca da 33 Kg, ma basterà

non riempirla al massimo per riuscire a camminare senza

problemi). Forse l’effetto finale è un po’ goffo ma magari

per un weekend fuori può tornare utile. Per chi lo desidera

c’è sempre la possibilità di utilizzare Jacktogo in modalità

“tradizionale” a mo’ di borsone. Il prezzo è di 109$ circa.

Voi la comprereste?

Page 18: iBoo Magazine  dicembre 2012

SE VI FOSSE SFUGGITOOvvero il gossip con lucidità

di Laura Romani

Belen é incinta: il suo utero, si sa, vale più dell’intero pacchetto azionario di Louis Vuitton; ma ci sarà

qualcuno a cui, come me, non frega una beneamata cippa lippa della data esatta della prossima

ecografia, o del fatto che lei ha deciso l’altroieri di mangiare una rustichella all’autogrill di Firenze?

No perché se sono fatta male io ditelo, problemi zero.

Melissa Satta ha dichiarato: “Voglio un figlio prima dei 30 anni”. Tenendo conto che ha circa 26 anni,

ha ancora un margine di 8 campagne acquisti a suo favore. Ce la può fare.

Guendalina Canessa ed Emma Marrone hanno fatto lo stesso tatuaggio, ed ora é diatriba su chi

delle due abbia copiato l’altra. Il contenuto del tatuaggio è costituito dalle parole “Je m’en fous”,

letteralmente “Me ne frego”. Appunto.

Rimanendo in tema tatuaggi, Mario Balotelli si è fatto incidere su pelle una frase di Gengis Khan,

il sanguinario imperatore mongolo: “ Io sono la punizione di Dio. Se tu non avessi commesso gravi

peccati, Dio non ti avrebbe mandato una punizione come me”.

Non è punizione, Sig. Arbitro, è espulsione.

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Page 19: iBoo Magazine  dicembre 2012

VOGUE ALL’UNCINETTO19

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Si chiama Inge Jacobsen ed è l’artista di cui si sono innamorati

tutti i siti di moda. Cosa produce? Copertine di Vogue ricamate a

punto e croce con una meticolosità da maniaca. Fotografa e stu-

dentessa presso la Kingston University di Londra, la Jacobsen ha

anche un blog dove raccoglie tutti i suoi lavori: dai poster ricamati

con questa tecnica, ai nudi femminili ritagliati a spicchi. “Il mio

lavoro inizia facendo piccoli fori direttamente sulle copertine del

magazine”, ha dichiarato l’artista, “in questo modo non danneg-

gio troppo la carta. Poi inizio col ricamo che, di solito, mi impiega

un tempo pari a due settimane per completare tutta l’opera. Ogni

volta, ovviamente, dipende dalla complessità della copertina che

scelgo”.

Page 20: iBoo Magazine  dicembre 2012

1Sabatorock-pop party band

14Venerdìpower trio

Venerdì 7rock

Sabato 8DJ set

Sabato 15DJ set

Sabato 22R&R band

LunedìLunedì 24BARBECUE MEAT!

Venerdì 21DJ set

Mercoledì 26DJ set

Venerdì 28DJ set

Sabato 29canti d’ autore e di protesta

MartedìMartedì 25acoustic band

NataleNatale

NataleNataleAperitivo dalle ore 18:30 Live Music dalle h. 21:30Aperitivo dalle ore 18:30 Live Music dalle h. 21:30

info e prenotazioni 085/8072201 - 347/3357768 20

Page 21: iBoo Magazine  dicembre 2012

Caffè del CorsoW I N E B A R

BOLLICINE | SELEZIONE DISTILLATICorso Cerulli, 78 - 64100 Teramo Tel. +39 0861 248478

www.ilcaffedelcorso.it

21

Page 22: iBoo Magazine  dicembre 2012

per info INFO e PRENOTAZIONI chiamare:Fabio 348.7243119Monia 347.5124664

Chiuso la domenica seraed il lunedì

Via Trieste, 159GIULIANOVA LIDO (TE)

PRANZO DI NATALE

VEGLIONE DI CAPODANNO50€ bevande escluse22

Page 23: iBoo Magazine  dicembre 2012

Giornali, blog, tweet non fanno altro che parlare della fuga di cervelli.

Ma vi siete mai chiesti se esistono cervelli che sono fuggiti e poi tor-

nati? Alessia Clusini, in arte Bella, è una di questi. Bella sembra aver

imparato la lezione di Renzo Piano sull’andare via per curiosità e poi

tornare, l’importanza di andar via per capire com’è il resto del mondo

e, soprattutto, se stessi. E così dopo, tre anni trascorsi in Australia,

dopo aver girato l’Europa, è tornata nella sua amata Toscana con lo

zaino pieno di esperienze, emozioni, idee. E soprattutto pieno di BEL-

LA, il brand che ha lanciato a Sidney, ma che racchiude l’amore per

l’Italia, la stessa sensazione provata quando guardava i suoi nonni

giocare a carte nella campagna toscana. Non a caso l’ultima collezio-

ne, Bella Poker, sembra ridar vita a mazzi di carte ingialliti dal tempo,

che per l’occasione si trasformano in collane dal gusto un po’vintage,

un po’ handmade, un po’ cosmopolita.

La storia di Bella sembra una favola, ma è pura realtà. Bella è una

ragazza dal cuore spezzato che crede di non essere più bella. Per que-

sto decide di adornarsi il collo con questa parola. Da quel momento

chiunque la incontra per strada le dice con un sorriso entusiasmante

“Ehi Bella”. E così lei ricomincia ad avere fiducia in se stessa. E

per tutti sarà Bella.Bella come le ragazze che hanno fiducia in loro stesse. Bella

come l’ultima mano in una partita di carte. E così gli ac-

cessori BELLA diventano lo strumento per ricordarti che

spesso bisogna vivere la vita, prendere la ruota e farla

girare per il verso giusto.

LO STRANO CASODI BELLA!

Ecco il Qr code per entrare nel

mondo ecosostenibile di Bella

di Federico Albani

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Page 24: iBoo Magazine  dicembre 2012

Una boutique del tè

nel quartiere degli artisti...KUSMI TEAApre i battenti il 12.12.12, giorno perfetto e

più fortunato secondo la numerologia, la pri-

ma Boutique Italiana di Kusmi Tea. La Maison

di tè fondata nel 1867 da Pavel Michailovitch

Kousmichoff, divenne in breve tempo una delle

principali in Russia e nota per fornire all’epoca

la corte degli Zar. Francesca Natali ha scelto

uno dei quartieri più caratteristici e suggestivi

di Milano per aprire il primo store monomarca

Kusmi. In via Fiori Chiari 24, area pedonale di

Brera, la scelta di dare più spazio alle cele-

bri varietà di tè fino a ieri vendute al settimo

piano dedicato al Food del Rinascente Store.

Pavimento in legno d’acero verniciato di rosso,

tinta che prosegue sulla parete solo in pochi

angoli dell’ambiente per interrompere la so-

brietà del bianco candida tavolozza che mette

in risalto le inconfondibili boite pop-baroque. E

pensare che, dopo aver mandato il primogeni-

to a Londra per espandere il proprio marchio,

Pavel Kousmichoff dovette fuggire da San Pie-

troburgo nel 1917 a causa della Rivoluzione,

trasferendo la Maison a Parigi presso l’Arc de

Triomphe fondando Kusmi Thé.

I laboratori originari in Avenue Niel sono sta-

ti conservati con gli arredi di allora e rap-

presentano l’indirizzo storico del marchio.

L’espansione del brand prosegue toccando

luoghi prestigiosi, da Londra a Zagabria,

Berlino, Mosca, New York e Costantinopoli

fino alla cessione nel 2003 alla famiglia Ore-

bi, già presente sul mercato del tè dal 1935.

I mélange di tè sono stati ripresi uno ad uno, nel

rispetto della formula della Maison, partendo da

una selezione dei migliori tè puri alleati a degli

aromi selezionati a Grasse e in Calabria, per

ricreare una gamma coerente di 80 varietà di

tè tra i quali i famosi Mélange Russi. I barattoli

hanno conservato lo stile barocco con una ven-

tata freschezza dando ad ogni tè un suo colore.

Avreste mai detto che con un infuso di foglie tè

St. Pétersbourg in sciroppo di glucosio, sciroppo

di lampone, tè St. Pètersbourg e spumante può

nascere un cocktail da sogno?!

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Page 25: iBoo Magazine  dicembre 2012

di Federico Albani

Una boutique del tè

nel quartiere degli artisti...KUSMI TEA25

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fa facendosi immortalare da Mert&Marcus per la copertina del numero di

Dicembre di Vogue Paris.

Mettete da parte le mise da première dame e la palette black&white con cui

debuttò su Amica nel lontano 1987. La nuova Carlà sceglie una camicia

di jeans, un trucco naturale e molto vento nei capelli, quasi a sottoli-

neare quello sguardo impetuoso e folgorante che l’ha resa regina delle

passerella. Verrebbe da dire: il ritorno della figliol prodiga, guardando la sua storia.

Carlà, che negli anni ’90 era tra le top model più pagate, nel 1998 si è

reinventata cantautrice per poi diventare, nel 2008, moglie del ex presi-

dente francese Nicolas Sarkozy. Ed ora, nel 2012, è tornata nella moda.

E mentre i più critici scommettono su quanto ci metterà la top model a

trovare un uomo più influente dell’ex presidente, lei si presenta senza

peli sulla lingua: difende le unioni gay e si definisce una borghese non

femminista. La frase slogan “La monogamia mi annoia terribilmen-

te” sembra non appartenerle più. Ora Carlà ama la vita famigliare e

le cose tutti i giorni. E intanto si fa immortalare per la copertina di

Vogue. Quale sarà la prossima mossa?

Federico Albani

CARLA BRUNI,IL RITORNO DELLA FIGLIOL PRODIGA

Page 26: iBoo Magazine  dicembre 2012

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ARTIVISM | WINDOWS FROM GAZA FOR CONTEMPORANEY ART

Ci sono scatti che hanno il sapore di una libertà, quella tanto

desiderata quanto violata. Sembra quasi di sfiorare con le

dita i momenti ritratti ed i colori, di entrare nella scena delle

opere, e di scoprire, sotto il segno delle arti contemporanee,

pezzi mancanti di una storia, a molti nota, ma a tanti scono-

sciuta: quella di un conflitto senza fine, di un sogno chiamato

pace e di una tolleranza quasi irraggiungibile ma soprattutto

di una terra descritta sotto altri occhi. Sono gli artisti di Gaza,

proprio di quella striscia che grida di sangue, di odio e di

rancore. Oggi più di ieri. “Windows From for Gaza Contempo-

rary Art”, questo è il nome del loro gruppo. Sono sei artisti e

fotografi palestinesi, conosciuti in tutto il mondo che aprono

le finestre della loro terra all’intera umanità. I loro nomi?

Shareef Sarhan, fondatore del gruppo e noto in tutto il mondo

per le sue opere d’arte. Majed Shala, le sue opere ritraggo-

no visi, tra pennellate di rosso e di blu ma sono soprattutto

le sue foto, scattate in Libano e Giordania a far parlare di

più. Basel Amaguse, artista e fotografo freelance, vincitore

di importanti premi ed anche lui tra i fondatori, il quale non

ha potuto partecipare a laboratori internazionali d’arta per

la chiusura imposta a Gaza nel 2009. Hazem Harb, artista

palestinese che vive tra Roma e Gaza, con istallazioni che

hanno fatto il giro del mondo, Shadi Al Zaqzouq, che inizia

a dipingere sui muri a solo pochi anni di vita. La sua storia

Page 27: iBoo Magazine  dicembre 2012

di Mariagrazia Tomarchio

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è fatta di arte e Palestina, di addii e ritorni, ed è universal-

mente nota grazie anche ai premi e riconoscimenti ricevuti.

Ed infine Mohammed Joha, con i mille colori diversi usati per

le sue tele, ed i suoi scatti dove domina il bianco, il nero ed il

fuoco, tra dissidi e silenzi.

Una grande “finestra”, la loro che non segna confini perché

come affermano: “ Se lo spazio intorno a noi è limitato, le

idee, quelle sono infinite”. Le loro opere nascono per far

parlare di Gaza. Un linguaggio nuovo, fatto di tutte quelle

sfaccettature, ed immagini, che questa terra possiede. Nuove

modalità contemporanee ed artistiche che fanno parlare di

Gaza, della loro terra in un modo nuovo.

E’ l’alternativa, è il bisogno ed anche senso di dovere, ten-

tativo di interazione “interplay” che possa trasportare Gaza

insieme alla loro arte, al di fuori di aree geografiche definite

da muri o trattati. Un mondo fatto di pittura, istallazioni, fo-

tografie e corti. Il loro fine è veicolare un messaggio nuovo,

che sono i “nuovi dettagli di Gaza” ciò che non si vede ma

che esiste e che loro stanno cercando, con il loro gruppo di far

emergere. E ci sono anche riusciti nell’ impresa, organizzando

ogni anno mostre collettive, workshop, invitando, proprio a

Gaza, artisti da tutto il mondo, usando solo la forza di un

linguaggio, universale, che fa rima con pace ed armonia, che

si chiama Arte.

Page 28: iBoo Magazine  dicembre 2012

Lungomare di Porto d’Ascoli - San Benedetto del Tronto (AP) - info: 0735 65 91 23

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Page 29: iBoo Magazine  dicembre 2012

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Page 30: iBoo Magazine  dicembre 2012

30

Page 31: iBoo Magazine  dicembre 2012

31

Page 32: iBoo Magazine  dicembre 2012

Ma chi ha detto che il bianco “colora” solo le

calde giornate estive o illumina i volti abbronzati

di agosto? Il vero lusso, lo chic del bianco é in inverno.

Nella fredda stagione questo colore-non colore

sprigiona la sua poesia con pizzi, ricami, perline e

la sua forza rock e seduttiva con l’uso di acces-

sori dalle galvaniche borchiate, ma nello stesso

tempo emana una forza candida ed evocativa di

paesaggi di montagna passati, ed angeliche im-

magini natalizie.Il vero trend alert di questo bianco Natale é il Total

White, che ci traghetta nella prossima F/W 2013

declinato dai più caldi ed avvolgenti eco-visoni,

dai morbidi cappottini agli accessori, borse, brac-

ciali, colli e manicotti.

Nella stagione in corso siamo stati spettatori par-

tecipi, nel mese di novembre, del grande ritorno

del black dopo un autunno dai colori caldi, dai

tegola ai verdi dei boschi inglesi.

Un nuovo nero reso preppy dall’uso di una sem-

plice camicia bianca in popeline da collegiale o

rock e grintoso con l’accostamento degli acces-

sori borchiati, colletti rigidi in oro ed argento con

decori di borchie e strass. In questo inverno puoi

sentirti ed essere come vuoi: rock o preppy, ma

sempre con un nero nuovo e mai banale.

La magia del bianco Natale

32

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Page 33: iBoo Magazine  dicembre 2012

Non solo nero, il fascino della petit robe noir, tan-

to cara a Mademoiselle, viene rinnovato quindi

dall’uso della camicia bianca con il look per così

dire “perbenista”dei college americani che da’

nuova grinta al tubino o ad un abito total black

con camicia. Ed ora per dicembre un tocco di candido bianco.

Osate per questo Natale con un accessorio bian-

co, basta anche un cappellino, un collo o una

borsetta.In realtà, il bianco non evoca in voi il ricordo della

neve, il candore del fur (dell’eco pelliccia) e del

tricot in alta quota, delle montagne… degli sci,

insomma delle vacanze natalizie?

Il colore must a Dicembre? Il bianco: perfetto in

alta quota, dal tocco chic in baita, e assoluta-

mente da sfoggiare anche in città in chiave più

bon ton o in versione più fascinosa con accessori

in pelliccia o in tricot.

Riscaldiamoci, lasciamoci coccolare dalle finezze

di un tricot in lana grossa o da morbidi e sottili

dolcevita in grande ritorno in cachemire (da in-

dossare anche sotto le camicie o le bluse) e dal

candore di un accessorio polare…aspettando

l’esplosione degli anni ‘60 con stripes e flowers

su tutto: dalle felpe ai pantaloni e agli abiti dalle

mille stampe, lavorazioni jacquard di lurex stam-

pati e fantasia per la prossima estate 2013.

La magia del bianco Natale

di Mabel Bartolini

33

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Page 34: iBoo Magazine  dicembre 2012

CARMINA CAMPUS, L’ECO-CHIC DI ILARIA VENTURINI FENDI

Un brand nato nel 2006 con l’intento di riutilizzare vecchi mate-

riali, creando veri e propri capolavori artigianali dall’allure glam

e contemporanea. E’ la scommessa vincente di CarminaCampus,

marchio ideato da Ilaria Venturini Fendi con l’obiettivo di realizza-

re un progetto dicreatività sostenibile che vuole essere una sfida e

una risposta alla crisi economica, ambientale e sociale che stiamo

attraversando. Lo straordinario know-how di Ilaria Venturini Fendile

consente di realizzare borse e accessori, pezzi unici numerati per i

quali vengonoriutilizzati materiali di scarto poi riciclati in autentiche

ed originali creazioni eco-chic. Un’attenta manifattura e la scel-

ta accurata dei dettagli rendono le borse e gli accessori Carmina

Campus preziosi oggetti da collezionare, unici nel loro genere.

Ilaria Venturini Fendi ha scelto di non presentare collezioni sta-

gionali. Molte linee di borse sono, infatti, accomunate da modelli

continuativi o legate da temi specifici come l’inquinamento, lo

spreco dell’acqua, i rifiuti. Carmina Campus è un marchio che non

dimentica l’impegno sociale e dal 2009 collabora con l’International

Trade Center dell’ONU per sostenere il progetto micro-imprendito-

riale di giovani donne africane per la produzione di tessuti e ma-

teriali semilavorati. Un esempio dell’impegno profuso dal brand

in questo settore si è concretizzato nel 2010 con l’iniziativa Not Cha-

rity Just Work, una capsule di borse interamente prodotte in Africa

con materiali riciclati in loco.

GLI ABITI SCULTURA DI T ZIANO GUARDINI

La moda diventa arte scultorea grazie all’ingegno e alla creatività.

In un mood non convenzionale, dettato dal fascino dalla continua

sperimentazione e dalla ricercatezza dei materiali, il giovane desi-

gner Tiziano Guardini, incanta il fashion system che ammira le sue

creazioni durante l’ultima edizione del progetto Limited/Unlimited

promosso da AltaRoma, durante la scorsa kermesse capitolina.

L’iniziativa, ideata da Silvia Venturini Fendi, in collaborazione con

le maison Valentino e Fendi, da ormai cinque anni valorizza il lato

avanguardista e innovativo di AltaRoma.

Tiziano Guardini, giovane designer romano, realizza abiti dalla stra-

ordinaria manualità artigiana, un tributo all’alta maestria sartoriale

italiana che intreccia la sua esperienza nella couture ad una smoda-

ta passione per la natura. Ecco abiti realizzati con materiali organici

come la giacca in aghi di pino e il long dress hand made con squame

di pigna. La capsule collection disegnata da Guardini, presentata

durante Limited/Unlimited, dimostra assolutamente quanto il bello e

ben fatto Made in Italy possa ancora dare tanto alla moda, indipen-

dentemente dalle logiche di marketing e di mercato. Un crescendo di

creatività e una prova tangibile della vera espressione artistica dello

stilista che mozza il fiato dello spettatore. Abiti da ammirare di cui la

moda italiana può e deve essere assolutamente fiera.

WHO THE FUCK IS?Fashion Edition

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34

Page 35: iBoo Magazine  dicembre 2012

L’ELEGANZA DI GABRIELE COLANGELO

E’ nell’atelier di famiglia che nasce la straordinaria maestria di Gabriele Colangelo, de-

signer milanese, astro nascente della moda italiana. Sin da piccolo apprende dai genitori

le tecniche più innovative nella lavorazione di capi in pelliccia accanto ad una profon-

da cultura sartoriale che si trasforma in creazioni che reinterpretano il concetto

di eleganza attraverso sperimentazioni. Niente provocazioni, niente sfarzi, solo

classe e attenzione ai dettagli in abiti dallo stile raffinato e discreto. Intimista

e sognatrice, la donna Gabriele Colangelo ama sperimentare, approccia la vita

in modo giovanile, in una perfetta coerenza stilistica voluta dal designer come

scelta estetica ed intellettuale per le sue creazioni. Ogni eccesso è rifiutato,

lasciando spazio ad una figura femminile sensuale ed elegante. Le esperienze

professionali di Colangelo con storiche maison italiane come Versace, Roberto

Cavalli e Mariella Burani consentono al giovane designer di incrementare il

proprio bagaglio culturale, trionfando nel 2008 a “Who is on next?” il concorso

per giovani designer promosso da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia.

Da allora è un continuo di successi per lo stilista. Ogni collezione racconta

una donna sempre diversa ma, allo stesso tempo, sempre molto elegante.

Dalle capsule di ispirazione indiana di abiti e pellicce presentata a Milano

nel 2008, alle superfici rocciose e ai fenomeni di erosione e corrosione della

collezione fall winter 2010/11 in cui è la materia a plasmare e ad influenza-

re la forma. Un giovane Michelangelo dei nostri giorni che si diverte a gio-

care con la moda in maniera sperimentale senza dimenticare la sofisticata

tradizione couture del Made in Italy.

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Page 36: iBoo Magazine  dicembre 2012

Sin dalle passarelle dalla couture sahariana create nel ‘68 da

Yves Saint Laurent, alle incursioni tribal-chic di Jean Paul Gaul-

tier, fino ai wax rivisitati di Junya Watanabe e Stella Jean, l’Afri-

ca è sempre stata fonte d’ispirazione per numerosi designer.

E per la prossima stagione l’Africa investe, di nuovo, l’Europa

proponendo un look diverso per ogni tempo, ma sempre originale

come lo sono le stampe, le stoffe e le lavorazioni manuali, mi-

xando insieme i pezzi street del guardaroba per un trend sempre

più metropolitano adatto alla donna d’oggi. Dal famoso Conti-

nente Nero arrivano, infatti, un’ondata di colori caldi su tuniche

arancioni in seta o su caftani a farfalla. Ma anche fantasie etni-

che, tonalità che vibrano, sfumature bollenti della terra e del tè,

amuleti magici fatti di pietre, semi e perline sbarcano in città

portando una ventata di esotismo.

La moda risponde all’Africa e le donne, come regine della sa-

vana, avanzano vestite da motivi animal print, abbellite con

grandi collane che fasciano il collo e bracciali che ricoprono

l’avambraccio.E così si scopre che la moda è sempre più soggetta al mal d’Afri-

ca. A confermarlo sono proprio i capi stessi, che riprendono i

temi della natura selvaggia, le sfumature del tramonto, il manto

della savana, gioielli creati con le conchiglie del Mali e perline

Masai. E’ un’Africa da prendere a piccole dosi, quella da vivere

indossando un paio di sandali batik con il tailleur, una goccia

di profumo speziato e una shopping bag zebrata che gioca con i

contrasti del verde jungla.

Ma quale sarà il mood della prossima stagione?

Un viaggio in Africa, dove le donne si trasformano in regine

Ashanti o esploratrici del deserto. Zebre, leopardi, e giraffe

gireranno libere per la città a suon di tamburi metropolitani.

Dall’iperuranio della moda e dalla giungla più selvaggia scen-

dono in campo geometrie dai toni intensi e vivi come le spezie

marocchine, quasi a sentirne l’odore, dal cumino alla paprika,

stampe animalier effetto “tie dye” e righe su abiti dalle linee

minimali con dettagli in pelle.

L’animalier?Se per Cavalli è da sempre un suo cavallo di battaglia anche

quando non è il must have di stagione, Christopher Bailey, diret-

tore creativo di Burberry, ha creato parka contaminati da collari

fatti a mano all’uncinetto, profili di rafia, tessere in resina e

perline ricamate. Ai piedi delle modelle sandali Masai e gran-

di borse di pelle intrecciata che riprendono i colori dei murales

dipinti dalle donne in Sudzfrica. Il tutto senza discostarsi da

un’allure strettamente bon ton, fatta di gonne al ginocchio e

abiti da cocktail”. Equlibrio tra urban-chic ed esotico anche

per Donna Karan che ripropone i colori dei tropici attraverso

pennellate su abiti in pelle. Non poteva mancare il brand Gucci

che ha usato canottiglie e geometrie primitive per abiti deluxe,

in pieno stile neo Déco.

TENDENZE: HERITAGE AFRICANO This time for Africa

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Page 37: iBoo Magazine  dicembre 2012

Illustrazione 1: Collezione 2012 Burberry

Per la collezione Afriluxe di Michael Kors, ci si è ispirati ad un’impronta

rough dei safari, dove ad una miscellanea di toni kaki, sabbia, ocra c’è

posto anche per una sorta di tenda da campo mimetica posata sulle

spalle a sostituire il parka. Hedi Slimane per Saint Laurent, invece,

ripropone il tema del safari, passando dall’iconico smoking alla mitica

saharienne, dai bournous del periodo Marrakesh, che diventano cappe

in tricot di seta e accompagnano maxi tuniche d’ispirazione orientale,

agli abiti flou, dal look gipsy di Talitha Getty, alla sensuale stampa

animalier. Così ancora una volta lo stile tribale ispira la moda, e l’et-

nico non è mai stato così in voga. Mamma Africa travolge tutto e tutti,

dall’abbigliamento multicolor alle acconciature gonfie e selvagge, fino

al make-up di chiara ispirazione sauvage in chiave glamour, per uno

stile tribale originale.

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Page 38: iBoo Magazine  dicembre 2012

25 dicembreAPERITIVOCENATOcon sabatino karaoke

31 dicembreAPERITIVO DI PESCEDI FINE ANNOvi aspettiamo numerosi

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Lo staff vi augura Buon Natale e buon anno

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Page 39: iBoo Magazine  dicembre 2012

Lo staff vi augura Buon Natale e buon anno

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Page 40: iBoo Magazine  dicembre 2012

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Page 41: iBoo Magazine  dicembre 2012

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naked beer

41

“Perché nascondere la naturale bellezza di una birra?“.

Questa la domanda che il designer russo Timur Salikhof

deve essersi posto nel ridisegnare il packaging della

sua bevanda preferita, rinominandola appunto Naked

Beer.Tra tanti packaging di birre, più o meno interessanti,

secondo Timur mancava all’appello quello più invitan-

te, più immediato e che meglio facesse apprezzare e

desiderare a colpo d’occhio un sorso della bionda più

amata dagli uomini. E dobbiamo dire che è riuscito

nell’intento! Birraaaa!

Page 42: iBoo Magazine  dicembre 2012

I modelli di maschere da sci più cool per l’inverno 2013 aspettano solo voi! Sono gli accessori più importanti da

sfoggiare sulla neve quindi non potete non averli! Esattamente come borse e scarpe, gli occhiali da neve sono ciò

che è indispensabile quando si pratica lo sci ed altri sport invernali. Ma quali sono quelle più belle e le proposte

dei vari e migliori brand? Per selezionare la maschera da sci più adatta bisogna affidarsi ai marchi più importanti

del settore; per questo abbiamo deciso di proporvi alcuni modelli selezionati tra quelli proposti nelle ultime colle-

zioni di Out Of, Gucci, Oakley, Uvex e altre ancora.

Out Of E’ un marchio italiano nato nel 2008 da un gruppo di riders

non pro con la voglia di creare un qualcosa di loro da usare

tutte le volte che andavano a snowboardare o sciare insieme.

Abbiamo sempre voluto creare non un prodotto mediocre, ma

un prodotto al top, che soddisfacesse in primo luogo noi, sia

per lo stile che per l’aspetto tecnico, basandoci sulle nostre

competenze tecniche individuali. In pochissimi anni grazie

soprattutto all’apprezzamento del prodotto siamo cresciu-

ti molto velocemente: tre anni fa esatti avevamo in casa

solo un modello in un solo colore e con una sola lente, ora

possiamo offre 3 modelli in diverse colorazioni e con una

gamma di lenti completa. Ora è cambiata la gamma che

possiamo offrirvi, ma lo spirito è sempre quello: voler cre-

are delle maschere belle e valide con passione e sbatti-

mento per gli altri, ma soprattutto per soddisfazione nostra.

OakleyAltro marchio che, soprattutto, negli ultimi anni non passa inosservato è

Oakley. Il brand, che da sempre veste il popolo sportivo e grandi atleti

internazionali, ha scelto di realizzare una collezione dai colori intensi

e brillanti per catturare anche un pubblico femminile. Belle le stam-

pe effetto marmorizzato, declinate in viola e bianco, così come sono

meravigliose le lenti fotocromatiche e polarizzate che cambiano colore.

Maschere da sci:i modelli più cool per l’inverno 2013

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Page 43: iBoo Magazine  dicembre 2012

UvexLe maschere da sci Uvex hanno un design e colora-

zioni decisamente più sobrie ma il marchio si contrad-

distingue maggiormente per i suoi modelli di ultima generazione. Le

maschere da sci Uvex proteggono gli occhi da qualsiasi tipologia di raggio solare

nocivo, quindi protezione 100% da raggi UVA, UVB e UVC. Le lenti, inoltre, sono

realizzate in modo diverso, internamente ed esternamente, così in caso di urto o

incidente, la parte riversa sui nostri occhi non nuocerà alla vista.

Maschere da sci 2013: altre griffe

Anche le grandi maison realizzano maschere da sci. Basti pensare a Gucci che,

da sempre, propone modelli classici e unisex, caratterizzati dall’elastico sul qua-

le compaiono i due colori rappresentativi della casa di moda, il rosso e il verde.

Bella anche la nuova e unica proposta di Chanel, che ha scelto il total black, così

come l’ha scelto anche Moncler per la sua maschera da sci della linea Greno-

ble. Tutta un’altra aria di respira da Carrera, che ha scelto un’infinità di colori

frizzanti e audaci per caratterizzare le sue proposte per la neve. Non da meno il

legendario marchio Electric, la foto paela da sola.Se quest’anno andrete sulla neve a sciare e ancora

non avete la vostra maschera da sci, correte ai

ripari, scegliete uno dei modelli proposti

per essere cool anche in pista!

Carrera Electric

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43

Page 44: iBoo Magazine  dicembre 2012

LA MODA IN TECHNICOLORFIRST TOUCH BY QUATTROMANIGiallo, fucsia, arancio. Ma anche blu elettrico, burro

e giallo limone. La prossima stagione sembra voler

abbandonare il dark side della moda per riscoprire la

potenza del technicolor. Lo sanno bene i due designer

Nicola Frau e Massimo Noli, che con il loro brand Quat-

tromani hanno realizzato First Touch, una collezione che

è una vera e propria immersione nel color block.

Quattromani continua la ricerca artistica del Novecen-

to sui rapporti tra colore e geometria. Il risultato? Una

silhouette pulita, quasi minimalista, in cui l’attenzione

è concentrata proprio sui colori, sui dettagli sartoriali e

sugli accessori, come le clutch bag in vernice rosa o le

handbag martellata in arancio.

“Ogni capo – affermano i due designer - viene strut-

turato partendo dalla sua destrutturazione o sempli-

ficazione”. L’abito, infatti, viene costruito in maniera

bidimensionale attraverso le linee strutturali. Poi, una

volta indossato, prende vita. Minimalismo, geometrie,

ma anche mix and match. Gli abiti del duo sardo sono

pezzi incastrabili, capaci di generare un’allure casual,

fresca ed estremamente glam.

di Federico Albani44

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Page 45: iBoo Magazine  dicembre 2012

LA MODA IN TECHNICOLORFIRST TOUCH BY QUATTROMANI

Hugs & Kissesla trend edition di febbraio 2013

firmata EssenceAmore a prima vista? Naturalmente sì! Grazie ai nuovi meravigliosi colori della trend edition Essence Hugs & Kisses, di-

sponibile da febbraio 2013, sarete pronte per festeggiare alla grande il giorno di San Valentino. Le nuove tonalità lemon

brillante e rosa fucsia, combinate con il rosso intenso e il violetto, vi renderanno uniche e pronte al colpo di fulmine!

La palette ombretto occhi e il blush viso con il disegno L O V E goffrato sulla texture sono la vera novità della Hugs & Kisses!

Non può mancare il pezzo da collezione: l’eau de toilette esclusivo per una notte di baci e abbracci! XOXO Essence!

Andiamo a vedere assieme tutti i prodotti che ne fanno parte.

Palette ombretto occhiEcco l’esclusiva palette ombretto occhi con co-

lori che vi metteranno nel giusto mood! Le to-

nalità rosa, violetto, giallo e albicocca con la

scritta L.O.V.E impressa sui colori creano un

incredibile effetto per un trucco super trendy. E

non solo per San Valentino! La confezione in-

clude un pratico applicatore a doppia punta.

Disponibile nella versione #01 love at first sight.

Eyeliner glitteratoEye love you… l’eyeliner liquido glitterato crea un

effetto luccicante che renderà il tuo sguardo irre-

sistibile...da brividi! Disponibile nella versione #02

love´s out to get you.

Scrub per labbraLabbra straordinarie! Il nuovo scrub dona labbra ir-

resistibilmente morbide! Basta applicarlo una volta

e le tue labbra saranno delicate come il velluto. E’

la base ideale per il rossetto liquido hugs & kis-

ses. Disponibile nella versione #01 be my valentine.

Rossetto liquidoRosso intenso e rosa brillante sono i due colori di

questo rossetto liquido che catturerà l’attenzione di

tutti. La texture morbida colora le tue labbra de-

licatamente. Per un colore più intenso, stendi più

volte il rossetto e otterrai uno straordinario effetto

“cattura sguardi”!! Disponibile nelle versioni #01

Nail art twins smalto base unghie

I nuovi nail art twins smalto base unghie garanti-

scono altissima coprenza, una lunghissima durata

e non aspettano altro che...essere uniti ai nuovi

smalti unghie top coat glitterati!Disponibile nelle

versioni #01 sugar baby love, #02 love it or leave

it e #03 with X´s

Nail art twins smalto top coat glitterato

On top! Una volta applicata la base...è il

momento di creare il grande effetto! Que-

sti top coat glitterati garantiscono un

effetto “flakes” unico e irresistibile, per

unghie da vera star!Disponibile nelle ver-

sioni #01 more than words, #02 dreams

for sale e #03 crazy in love.

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45

Page 46: iBoo Magazine  dicembre 2012

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46

DESIGN YOUR XMAS WITH ORIGO

I gioielli che amo di più sono quelli che con pochi

elementi riescono a raccontare storie ed emozioni.

Tra questi c’è Origo, l’ultima creazione della desi-

gner Giuliana Mancinelli Bonafaccia.

Cosa c’è di figo in Origo? Tutto, dalle piccole borchie

realizzate in argento e rutenio nero alla struttura di

base in pelle intrecciata. Origo è un bracciale uni-

sex così semplice, ma così elaborato, che esprime

al massimo il concetto di eleganza, di modernità e

artigianalità. E non stiamo parlando di quell’arti-

gianalità che è sulla bocca di tutti e che rimanda

sempre al passato. Quella di Origo è una lavorazione

che punta al connubio tra il Made in italy e lo svi-

luppo tecnologico ed industriale. E’ forse questo il

motivo per cui Origo può essere letto sotto molteplici

chiavi di lettura: da quelle più colte a quelle più di

tendenza. Doppio pollice in su per Giuliana Manci-

nelli Bonafaccia.

di Federico Albani

Page 47: iBoo Magazine  dicembre 2012

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Cover per iPhone:i modelli più glam da regalare a Natale 2012

Siete in cerca di un’idea regalo per Natale 2012? Regalate una cover per iPhone glam e particolare! Basta con i soliti case

monocolore e noiosi: è arrivato il momento di scoprire i modelli più divertenti, di tendenza tra le proposte del momento. Se i

vostri cari hanno un iPhone perché non donare un accessorio di stile, scegliendo tra le ultime proposte delle grandi maison

di moda. Ecco alcune cover più sfiziose ed esclusive.

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Tendenze inverno 2013: le sneakersLe sneakers sono una vera e propria tendenza quest’an-

no, lo sanno bene i grandi marchi che hanno dedicato al

modello diverse interpretazioni nelle loro ultime collezio-

ni autunno inverno 2012-2013.

Pensate in origine per essere scarpe sportive, pratiche e

molto meno alla moda di altri modelli, oggigiorno le sne-

akers sono indispensabili nel guardaroba di una vera

fashion victim, soprattutto nelle nuove versioni targate

dai brand di lusso che sembrano proprio divertirsi con

questo particolare modello.

Da Giuseppe Zanotti a Prada, passando per Miu Miu,

Lanvin e Christian Louboutin, nessuno dei big ha resi-

stito.Nell’ultimo periodo sono sempre più numerose le griffe

che riservano un posto importante alle sneakers, già

Giuseppe Zanotti, come vi anticipavamo, ha dato inizio

alle danze quest’anno con una proposta coloratissima,

rilanciando tra l’altro il modello delle sneakers con zep-

pa interna che da un paio di anni si sono affacciate nel

panorama fashion in vesti sempre più interessanti.

Le proposte targate Giuseppe Zanotti restano però le più

eccentriche, pensate in suede con o senza zeppa interna

e nelle versioni alte intorno alla caviglia o basse, tutte

con accostamenti di colori patchwork in toni decisa-

mente estivi, altro che inverno!

Christian Louboutin da qualche anno ha aggiunto alle

fila dei suoi modelli maschili e femminile le unisex Louis,

con borchie lungo tutta la superficie ad aggiungere ca-

rattere alla forma, mentre Miu Miu ha scelto quest’anno

di puntare sul

glitter per la sua

collezione inver-

nale, e nemme-

no le sneakers si

sono salvate da

questo mood!Come sempre un

posto importante

è riservato alle

mitiche Converse,

le sneakers che

hanno subito più

rivisitazioni negli

anni, proposte nella stagione fredda sia nelle nuove

vesti con borchie e inserti per tutti i gusti, sia con stam-

pe originali tra cui quelle colorate, le varianti militari

e i toni pastello. Le sneakers Isabel Marant restano le

più amate dalle celebrity di tutto il mondo, modelli che

sostituiscono i velcri alle stringhe dotati anch’essi di

rialzo interno e declinati in più colori accesi.

Lanvin pensa i suoi modelli in versioni più chic come

quelle in shearling o in stampa rettile con dettagli gio-

iello, mentre Saint Laurent punta sull’animalier per le

sue!Zeppe interne anche per i modelli Marc by Marc Jacobs,

mentre peluches e inserti in vernice contraddistinguono

quest’anno le sneakers Adidas firmate da Jeremy Scott.

Voi quale preferite?

Page 49: iBoo Magazine  dicembre 2012

?

alternative communication

ibooInvia la tua

rubrica a

[email protected]

Fallo con noi!

49

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Ristorante Bellavista

GlamourCest Shabby Chic

AddictedOptimaAnaisBig StoneFratò Bakery Caffè

Extremo Abbigliamento

Chiyo CaffèLa Locanda del Convento

Ia-CoHairmoonYo!Enjoy caffè and more

Ax Abbigliamento

IntimaniaGala CaffèSessantaquattrocento

Antico Caffè Soriano

Le AreneScandaloMado CaffèKidàZucheroFridaMeatFilùOsteria Il Regno di Bacco

Asso di Picche

DejavùPou PeeViceVersa Club 94

Caffè Del Corso Teramo

LamacaKavòChalet CaraibiMobi Parrucchieri

LudwigEl ColoradoCult CaffèAma SushiCentoPerCento 100%

AlbaVisionImperialMed StoreTonicKlidèGrignèOsteria La Stracciavocc’

Caffè OnlineBBQ

Iboo Alternative Communcation

A brand of Diamond Media Gorup srl

Page 50: iBoo Magazine  dicembre 2012
Page 51: iBoo Magazine  dicembre 2012

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Page 52: iBoo Magazine  dicembre 2012

Via S.S. Adriatica, 615 / Roseto Degli Abruzzi (TE)

PRENOTAZIONI:

085.8943039 - 348.8964508

EVENTI:mercoledì 26 dicembre 2012

diretaamente da lo angeles

Marco Mendozainizio spettacolo ore 22.00

lunedì 21 gennaio 2013

Kee Marcello lo storico chitarrista degli Europe

inizio ore 22.00

Guglielmo Gagliardi

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SPECIALITA’CARNE

ALLA BRACE

Page 53: iBoo Magazine  dicembre 2012

Via S.S. Adriatica, 615 / Roseto Degli Abruzzi (TE)

PRENOTAZIONI:

085.8943039 - 348.8964508

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Issey Miyake ritorna con un nuovo ed affascinante prodotto:

le lampade In-Ei prodotte da Artemide. Riciclate, piegabili

ed incredibilmente attraenti.

“Vedendole, l’emozione è immediata: conoscendole, lo stu-

pore e la meraviglia si mescolano alla consapevolezza di

trovarsi di fronte a un futuro che pensavamo più lontano e

non credevamo così bello”: Ernesto Gismondi racconta così

le lampade IN-EI.

Issey Miyake arriva a progettare IN-EI dopo “132 5. ISSEY

MIYAKE“ un metodo geniale per creare abiti e un esempio

di ciò a cui può giungere la ricerca sui materiali tessili e

sulle tecnologie. Il progetto, è il punto d’incontro fra creati-

vità e analisi matematica, e si basa su un tessuto speciale

capace di assumere e mantenere forme in 3D partendo da

un singolo pezzo di tessuto. Da questo background nascono

le lampade IN-EI.

Il tessuto su cui si sviluppa il progetto è un materiale rici-

clato dalle interessanti capacità di diffusione della luce: è

una fibra rigenerata che deriva dalle bottiglie di PET che

nasce grazie a nuove metodologie, riducendo del 40% il

consumo d’energia e le emissioni di CO2 che si avrebbero

producendo nuovi materiali.

La filosofia artistica di Issey Miyake, applicata a formule

matematiche tridimensionali, combina la cultura giappo-

nese della luce (In-EI significa infatti ombra, sfumatura)

con l’abilità propria di Miyake in grado di tradurre la tradi-

zione in modernità.

Ne nascono forme molto evocative che Artemide anima con

sorgenti LED, la tecnologia oggi più rilevante sotto il profilo

della sostenibilità.

Grazie al materiale riciclato di cui sono fatte, che ha una

trasparenza luminosa superiore a quella della carta, queste

lampade mantengono perfettamente la loro forma senza

necessitare di alcuna struttura interna: il processo di pie-

gatura, infatti, crea volumi statuari sufficientemente solidi,

che possono essere rimodellati senza problemi. Quando non

vengono utilizzate possono essere conservate piegate. Bel-

lissime, no?

Issey Miyake ele lampade IN-EISPECIALITA’

CARNEALLA BRACE

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54 ‘I tempi sono cambiati’,’ci sono troppi negozi di mobili’,‘ai

miei tempi si che si vendeva’,in mezzo a queste frasi dette

dalla vecchia generazione io sono cresciuto professional-

mente dagli anni 90 in poi. Negli anni 60, 70 ed 80 infatti

c’era una maggiore propensione a spendere per i mobili di

casa oltre che una maggiore cultura dell’arredamento.La

bella casa rappresentava il raggiungimento di uno status

sociale al pari di un’ automobile di marca o un abito firma-

to, si invitavano ospiti in casa, certo con l’aiuto di camerie-

re a tempo pieno visto che i soldi non mancavano.Proprio

questa disponibilità economica portava ad acquistare gli

arredi più a cuor leggero, sapendo che si sarebbero potuti

sostituire in tempi brevi.Ora l’atteggiamento è esattamente

opposto, si cercano oggetti che ci accompagneranno per

tutta la vita sapendo che una volta comprati resteranno li

praticamente per sempre, la capacità economica si è note-

volmente assottigliata e la cultura della casa e del design è

bassa più che mai, la casa non ha più il valore di una volta

è soprattutto non deve più dimostrare niente a nessuno re-

stando spesso chiusa agli occhi di chiunque.

La diminuzione della capacità di spesa ha portato alla

nascita di interessanti marchi di design con prodotti dise-

gnati da grandi architetti ma con prezzi accessibili (penso

alla Kartell ad esempio); inoltre, tale fenomeno ha favorito

l’ingresso di grandi strutture commerciali di prodotto eco-

nomico quali Ikea che fa dell’arredo super industrializzato

di design a basso prezzo il suo punto di forza. Le storiche

aziende italiane prettamente artigianali produttrici di

arredi di quella fascia di prezzo, non avendo il know how di

processi produttivi altamente meccanizzati quali quelli di

chi produce un solo modello di cucina o armadio declinato

al massimo in quattro o cinque finiture di colore o legno e

con pochissime possibilità di fuori standard, sono andate

inesorabilmente a morire.D’altro canto i produttori di fascia

alta si sono ritagliati nicchie di mercato ricche ma spesso

altalenanti.In questo panorama decisamente non positivo

e con questa reticenza a spendere se non per una cosa di

cui si è certissimi, sta crescendo sempre più la figura del

consulente di arredo.

Non ci si accontenta più del consiglio dell’amico, l’acquisto

deve essere consapevole e ragionato, senza fare fesserie!

…e chi più del consulente di arredo interno al negozio, ar-

Analisi (non) di partedel mercato del mobile in Italia

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di Sergio Di Sabatino

Titolare della Rizziero arredamenti

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55redatore o architetto d’interni può darci un consiglio migliore?‘Il

professionista fa entrare il cliente in un mondo che lui non cono-

sce, gli fa capire cose che altrimenti resterebbero sconosciute o

non chiare. In pratica come per le questioni giuridiche ci si affida

all’avvocato, nello stesso modo per arredare casa ci si deve ri-

volgere a chi ha sviluppato competenze in questo ambito, a un

vettore di conoscenze tecniche ma anche di gusto’ (cit. Philippe.

D’Averio).La figura del consulente di interni diventerà col tempo sempre più

centrale sia fuori sia all’interno dei negozi di arredamento che,

così come noi facciamo da sempre nella Rizziero, dovranno incen-

tivarla, una persona che non si limita a concludere una semplice

vendita ma consiglia a 360 gradi il cliente, dalle finiture delle pa-

reti alla scelta dei pavimenti, dall’illuminazione ai tendaggi fino

ad arrivare addirittura alla scelta del servizio di piatti.La cosa più

importante da vendere oggi è la conoscenza e la capacità di far

fare delle scelte giuste al proprio cliente. Oltretutto le tecnologie

odierne ci permettono di lavorare anche a grandi distanze, nel-

la mia esperienza belle collaborazioni in Kazakistan, Stati Uniti,

Francia, Inghilterra ecc sono nate esclusivamente grazie a buoni

contatti, capacità di muoversi e utilizzo di tecnologie che hanno

velocizzato sia il processo di consulenza che quello di acquisto.

Nella stessa maniera nel mondo dei liberi professionisti se i

giovani architetti considerassero questa specializzazione al pari

delle altre si renderebbero conto che in questo ramo, spesso bi-

strattato, c’è un discreto margine di crescita, sia culturale

che professionale, sempre che negli atenei si sviluppino

corsi di laurea ad hoc.

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Se avete voglia di giardino verticale in casa vostra, Urbio è il progetto

che fa per voi. Semplice, modulare e flessibile. Un’idea nata dai desi-

gner Beau Oyler e Jared Aller.

Patrick Blanc, il “padre” dei giardini verticali, ci ha aperto le porte

a questo meraviglioso mondo. L’idea di Blanc è entrata subito nel

cuore di tutti, progettisti e semplici amanti del verde, tanto da far

scoppiare una vera e propria vertical garden mania che coinvolge

anche il settore indoor.

Urbio nasce infatti come un giardino verticale indoro -ma è perfetto

anche per l’outdoor-. Il sistema modulare Urbio permette di creare

ed organizzare pareti verdi estremamente dinamiche e ricercate

grazie alla varietà di vasi/contenitori disponibili. I vari moduli

possono essere disposti su qualsiasi superficie verticale ed orga-

nizzati secondo i propri gusti e gli spazi disponibili.

Il sistema è composto da basi quadrate magnetiche e conteni-

tori di diverse tipologie e grandezze, anch’essi magnetici. Una

volta organizzati i moduli è possibile disporre i vari contenitori

nel modo che più ci aggrada e, grazie ai magneti, di cambiare

configurazione ogni volta che vogliamo in pochi gesti. Possia-

mo utilizzare anche i contenitori come centro tavola o come

vasetti improvvisati

Urbio nasce come giardino verticale, ma è anche adatto alla

creazione di pereti funzionali grazie ai contenitori di diver-

se forme, ottimi per arredare in modo funzionale e flessi-

bile ambienti come cucine, studi, shop e molto altro.

Ogni modulo ha un costo di circa 20€ (base cala-

mitata + vaso piccolo calamitato).

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cambia veste

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