open kitchen magazine - n°8 - dicembre 2012 - web magazine

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n.8 Dicembre 2012 Natale con

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open kitchen magazine - n°8 - dicembre 2012 rivista di cucina digitale

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Page 1: Open Kitchen Magazine - n°8 - Dicembre 2012 - Web magazine

n.8 Dicembre 2012

Natale

con

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0 4 | C o n t a t t a c i

0 8 | U n a t a v o l a n a t a l i z i a t u t t a d a g u s t a re !

1 2 | C o s a f a B a b b o N a t a le l a n o t t e p r i m a d i N a t a le

1 6 | N a t a le c o n M a s t e rc h e f

3 4 | I l P a r ro z z o o v v e ro i l P a n e R o z z o

4 0 | A N a t a le i c a p p e l le t t i ro m a g n o l i

4 2 | C u o c h i s o r r i s i e t v

4 4 | U n N a t a le t u t t o f r a n c e s e

4 8 | P i e P o p s

5 0 | Z u c c h e ro & C o : t u t t a l a d o lc e z z a d e l le f e s t e

5 2 | Q u e st ’ a n n o B a b b o N a t a le re g a l a t a n t e r i ce t t e g o -

lo s e p e r t u t t i i b i m b i b u o n i !

7 4 | L’ I t a l i a a n a t a le : t r a d i z i o n e e i n n o v a z i o n e

7 8 | C i n C i n : l a s o m m e l i e r c o n s i g l i a

8 0 | L a b e fa n a v i e n d i n o t t e : e le c a l z e d o v e le t ro v a ?

8 2 | U n g o l o s o n a t a le s e n z a g l u t i n e

90 | Lo street food internazionale dei mercatini di natale

1 0 8 | P i z z a & C o : To r t a a l p ro s e c c o c o n v e rd u re

1 1 0 | E d o p o r i c c h e c e n e e p a n e t t o n i : c o m e r i t ro v a re

l a l i n e a

1 1 4 | L a re d a z i o n e

1 1 6 | C o n t r i b u t o r s

Sommario

n. 8 Dicembre 2012 - OpenKitchen 3

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Coordinamento & creativityCLAUDIA ANNIE CARONE

Coordinamento & revisione bozzeMONICA ZACCHIA

Coordinamento & traduzioniNICOLETTA PALMAS

Impaginazione e graficaELENA VALLI

Fotografia DONATELLA SIMEONE

PER LA PUBBLICITÀ:Desideri pubblicizzare un prodotto,

un evento o un’azienda su OPEN KITCHEN MAGAZINE?Invia una mail all’indirizzo:

creativita@openkitchenmagazine .comscrivendo come oggetto “pubblicità”

e presentando la tua proposta: saremo lieti di conoscerti!!!

PER I LETTORI:Sai fotografare e cucinare molto bene

e desideri collaborare con OPEN KITCHEN MAGAZINE?Invia la tua mail all’indirizzo

creativita@openkitchenmagazine .comscrivendo come oggetto “candidatura”:

da oggi OPEN KITCHEN MAGAZINE ti da l’opportunità di vedere pubblicate le tue ricette inedite, corredate di foto

(senza scritte) del piatto finito sul nuovo portale!!!

www.openkitchenmagazine.com | n.8 Dicembre 2012

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Cari Amici,siamo finalmente giunti al periodo più atteso dell’anno da grandi e piccini!La festa della famiglia per eccellenza, che rappresenta l’opportunità di stare insieme ai propri cari a casa. Ed è un piacere per noi di Open Kitchen Magazine poter festeggiare anche quest’anno il Natale con voi in questo nuovo favoloso numero, ricco di gustosericette e tante idee per allietare parenti ed amici in questi giorni di Festa.A farvi gli auguri ci saranno i finalisti del programma Tv Masterchef, che vi delizieranno con le loro interviste speciali e le loro ricette delle feste, dedicate a voi!Potrete inoltre gustare un menù natalizio tutto innovativo che non vi richiederà ore e ore di preparazione, abbinato ai vini selezionati per voi dalla nostra sommelier. Babbo Natale farà delle sorprese golose per i vostri piccoli e per voi mamme:i vostri bambini impareranno, con le fantasiose idee di Open Kitchen, a mangiare ed apprezzare verdure, formaggi, pesce e frutta, senza più capricci!!!Con noi rivivrete la magica atmosfera dei mercatini di Natale, preparando a casa vostra le ricette dei grandi classici internazionali, come il Vin Brulé, i Bretzels e tante altre golose dolcezze dello street food delle feste! Open Kitchen Magazine vi porge i più cari e sinceri auguri di Buone Feste, con la speranza che tutti voi, sotto l’albero, possiate trovare tanta serenità ed un anno nuovo migliore!

Buona lettura a tutti voi!La redazione

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Una tavola Natalizia

Una tavola Natalizia

A cura di Antonella Cennamo

Dolcemente

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Una tavola Natalizia

Una tavola Natalizia

tutta da gustare!tutta da gustare!

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F arcitura: Ganache al cioccolato fondenteIngredienti:180 g di cioccolato fondente di ottima qualità150 g di panna fresca

Torta allo yogurt, cioccolato e cannellaDifficoltà: mediaTempo di preparazione: 1 ora circaCottura: 40 minuti circa

Ingredienti:250 g di farina50 g di cacao amaro3 uova250g di yogurt bianco naturale230 g di zucchero80 ml di olio di girasole50 ml di latte intero1 bustina di lievito1 cucchiaino di cannella (o secondo i vostri gusti)

Procedimento:Lavorate le uova finché non risultino ben montate, poi aggiungete lo zucchero e continuate a montare fino a rendere il composto gonfio e spumoso. Unite lo yogurt, l’olio, il latte, la farina, cacao, cannella e lievito setacciati. Versate l’impasto in uno stampo rettangolare imburrato e infarinato. Cuocete in forno preriscaldato ventilato a 170° per 40 minuti. Fate sempre la prova stecchino.

Una volta raffreddato, ritagliate, con l’aiuto di un coppapasta almeno 6 dischi dello stesso diametro e livellate la parte superiore

Come segnaposto goloso o petit cadeau per i vostri invitati, legate insieme al tovagliolo un macaron infilato delicatamente su uno stecco da lecca lecca. Basterà aggiungere un nastrino intonato e una pallina di Natale e la vostra tavola sarà irresistibile!

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Procedimento:In un pentolino, portate quasi a ebollizione la panna, nel frattempo grattugiate il cioccolato e infine versatelo sulla panna. A fuoco spento mescolate fin quando il composto non è completamente liscio. Lasciate raffreddare completamente, infine ponetelo in frigo per circa una mezz’ora.

L’Idea in piu’

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Procedimento:FOTO 1: Coprite un vassoio con pasta di zucchero bianca e rifinitelo, aggiungendo un nastrino rosso e fermandolo con una goccia di ghiaccia.FOTO 2: Farcite ogni disco con la ganache, impilandoli ben dritti. Praticate un’apertura nel disco superiore, così che possa accogliere una candela. Coprite interamente di ganache, facendo attenzione che risulti ben liscia.FOTO 3: Coprite l’esterno con uno strato di pasta di zucchero rossa, stabilizzate la torta inserendo dei bastoncini da spiedo al suo interno.FOTO 4: Coprite la parte superiore con della pasta di zucchero bianca e, dopo aver ricoperto la base di pellicola, inserite la candela.FOTO 5: Aggiungete le ultime decorazioni e definite i dettagli.

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la notte prima di Natale

Dolcemente

Cosa fa Babbo Natale

a cura di Barbara Muscionico

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la notte prima di Natale

Procedimento:Riscaldate il forno a 180°, infarinate e imburrate una tortiera rettangolare. Con il mixer, lavorate il burro con lo zucchero finché diventano spumosi. Aggiungete un uovo alla volta, lavorando bene per incorporarli. A parte unite la farina con il lievito e la cannella, mescolate e unite al composto di burro. Versate nella teglia e cuocete per 30-35 minuti (fate la prova stecchino per verificare la cottura). Lasciate raffreddare e sformatela.

Torta di Babbo Natale

Sponge cake alla CannellaDifficoltà: facileTempo di preparazione: 10 minutiCottura: 35 minutiIngredienti: per una torta rettangolare(20x25 cm)

Ingredienti:200 g di burro a temperatura ambiente200 g di zucchero4 uova medie200 g di farina lievitante1 cucchiaino di lievito in polvere1 cucchiaino di cannellaCosa fa

Babbo Natale

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Ganache al cioccolato bianco e cannellaDifficoltà: facileTempo di preparazione: 10 minutiCottura: nessunaIngredienti: per una torta rettangolare(20x25 cm) o 16 cupcakes

Ingredienti:350 g di cioccolato bianco200 g di panna da montare1 cucchiaino di cannella

Il riposo di Babbo Natale!Difficoltà: mediaTempo di preparazione: 2 oreCottura: nessunaIngredienti: per una torta rettangolare (20x25 cm)

Ingredienti:500 g di pasta di zucchero bianca250 g di pasta di zucchero colorata in giallo, rosso, blu, verde, rosa250 g di pasta di zucchero al cioccolato (marrone) con ½ cucchiaino di CMC (addensante che si trova nei negozi che vendono prodotti per la decorazione dei dolci)

Procedimento:In un pentolino scaldate la panna senza portarla ad ebollizione. Togliete dal fuoco e aggiungete il cioccolato bianco a pezzi, mescolando bene finché non otteniamo una crema liscia. Aggiungete la cannella e fate raffreddare completamente finché la ganache diventa soda.Stendete la ganache sulla torta e rendetela il più possibile liscia e uniforme.

Procedimento:Preparate la testa del letto, sagomandola e segnando le venature del legno. Lasciate asciugare perfettamente (deve diventare rigida), se necessario preparatela il giorno prima. Con della pasta marrone chiaro ricoprite il vassoio e decoratelo segnando le doghe del pavimento, le venature e i chiodi.Con la pasta di zucchero bianca ricoprite la torta. Con quella al cioccolato preparate le assi del letto (facendo le venature con un coltellino o l’attrezzo apposito) e applicatele

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alla base della torta con poca acqua e un pennellino. Trasferite la torta sul vassoio decorato.Preparate il cuscino con la pasta bianca e la sagoma di Babbo Natale sdraiata su un lato con la pasta rossa, rosa e bianca. Disponeteli sul letto e incollate con poca acqua. Incollate anche la testata del letto.Con della pasta bianca, create una coperta rettangolare con un bordo decorato (come se fosse il lenzuolo). Incidete leggermente la coperta suddividendola in quadrati

e risvoltate la parte del lenzuolo. Preparate delle piccole decorazioni (cuori, stelle, fiori) con le paste colorate e incollatele sulla coperta. Posizionatele su Babbo Natale.Se volete potete aggiungere dettagli spiritosi, quindi preparate il sacco dei regali, qualche gioco, il tappetino con le ciabatte, una fetta di torta e l’albero di Natale. Metteteli sulla torta e incollateli sempre con poca acqua.

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l’intervista

A cura di Claudia Annie Carone,con la partecipazione speciale di Ilenia Bazzacco

Natalecon

Masterchef

Luisa, Ilenia, Imma e Alberico, i 4 talenti finalisti di Masterchef, lo show culinario tv più famoso al mondo, accendono i loro fornelli direttamente dalle cucine di Open Kitchen Magazine, preparando per noi un ricco e goloso menù per il pranzo di Natale e svelandoci tutti i loro segreti in un’intervista inedita che vi stupirà!Masterchef e Open Kitchen Magazine insieme, per augurare a tutti voi un meraviglioso Natale!!!

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Imma Gargiulo Alberico Nunziata

Ilenia Bazzacco

Luisa Cuozzo

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Che piatto speciale hai preparato per i provini di MasterChef?

La scelta è stata ardua. Dal momento in cui ho saputo di essere tra i fortunati 100 che avrebbero potuto cucinare per i giudici non ho fatto altro che sognare, pensare, immaginare piatti da presentare.Ma, proprio come il sogno ricorrente che molti hanno, ho sempre avuto dinanzi agli occhi i ravioli di mia Nonna Immacolata.Ogni volta che pensavo a quale sarebbe stato il piatto che poteva raccontare di me, della mia storia e di quello che sono, erano lì che mi attendevano i ravioli poveri della nonna.Alla fine ho ceduto al richiamo del mio mondo ed ho realizzato dei RAVIOLI AI PROFUMI DI SORRENTO.Ravioli poveri quindi, acqua e farina, con ripieno di gamberi rossi, vongole e buccia di limone, conditi con un fumetto di pesce speziato e fiori d’arancio. Ancora non sapevo che i miei giudici sarebbero stati quelli che oggi tutti conoscono come i mastini di MasterChef; Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco. Proprio quest’ultimo, “l’uomo olfatto”, è stato rapito da quei profumi ed ha fatto sì che il pendolo della bilancia cadesse sul Sì. Ancora ora, a distanza di tanto tempo, ho i brividi che mi corrono lungo la schiena. Le emozioni sono state le mie alleate durante il percorso a MasterChef e

sono quelle che imprimono l’anima ai miei piatti.

Quale parte di te liberi, mentre cucini? La cucina è il mio palcoscenico discreto. Tutto quello che sono, quello che sono diventata lungo il percorso della mia vita si traspone nei miei piatti. Nei piatti a tema libero, come li chiamo io, viene fuori quella che sto ancora diventando. Sono piatti che nascono da intuiti del momento, emozioni fulminee dettate da un ingrediente appena sfiorato, o da uno stato d’animo appena percepito.Ogni piatto racconta inevitabilmente una storia, la sua in senso stretto o la mia. Le ricette, che siano della tradizione o nate da un impulso, possiedono sempre un pezzetto di me; non sono io a dirlo, ma chi ha modo di assaggiarli, mangiarli, gustarli, divorarli….. ognuno con il suo stile.

Sospesa tra terra e mare, come la tua regione, ami di più le pappardelle con i funghi porcini o gli spaghetti con le cozze?

Le commistioni sono sicuramente le soluzioni che prediligo. Amo i cibi sinceri, quelli della tradizione, quelli che anche solo con l’olfatto dicono tutto della loro essenza, ma mi incuriosiscono gli abbinamenti inattesi eppure così perfetti. Per

Imma Gargiulo

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cui se dovessi rispondere alla domanda come si conviene in ogni conversazione educata e ragionevole, posso dire che la ricetta ideale potrebbe essere una pappardella ai funghi porcini condita con un sughetto di pomodorini del piennolo e frutti di mare. Sul Monte Faito che padroneggia i nostri Monti lattari si trovano dei profumatissimi porcini che accompagnerebbero alla perfezione mitili e frutti di mare di Marina Grande, la spiaggia dei pescatori. I profumi muschiati ed umidi della terra portati dai porcini si fondono con l’essenza marina dei frutti di mare. La dolcezza di entrambi gli ingredienti viene a fondersi all’amido della pasta, rigorosamente di Gragnano, per creare quell’elemento terzo che è l’elemento del piatto. Come in ogni matrimonio che si rispetti 1+1 è uguale ad 1. Una donna ed un uomo che si fondono in una unione perfetta generano un UNO differente e con una vita propria.

Qual è l’ingrediente che non manca mai nella tua cucina?

Ad occhi chiusi e senza alcuna esitazione posso dire L’OLIO. Come ho già accennato sulla mia scheda identificativa di MasterChef e nel mio libro LE RICETTE DI IMMA, l’olio è il mio amore di sempre ma riconosciuto tale solo con il rientro a casa. La mia famiglia produce olio da 3 e spero mille altre generazioni a Sorrento.

Alla base di ogni piatto gli ingredienti sono i protagonisti e tra tutti potrei quasi dire che il ruolo di DEUS EX MACHINA sia proprio l’olio.Un elemento così semplice, per quanto complesso, e difficile identificarlo in cucina. L’olio possiede profumi incredibili già presenti nella piccola drupa che lo contiene. Come amo sostenere, a differenza del vino, che durante la trasformazione da grappolo in vino può essere forgiato a seconda delle esigenze e desideri del produttore, l’olio, nel processo di trasformazione, deve essere solo assecondato. Il lavoro del frantoiano non è molto lontano da quello di una levatrice. Si può solo estrarre dal frutto ciò che c’è già.Gli oli in generale ed in particolare gli oli DOP possiedono inoltre le caratteristiche del territorio che ha dato loro la vita, facendo quindi presagire quasi un alone magico di antropomorfizzazione.Potrei andare avanti per ore a parlare del mio amato, come ogni innamorata farebbe, ma credo che le parole siano di troppo: l’olio deve essere scoperto con i propri sensi, per cui spero tanto che, anche con il mio piccolissimo contributo, possa incrementarsi la conoscenza di questo ingrediente.

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Quando hai scoperto di avere la passione della cucina?

Non esiste un momento preciso nel quale ho iniziato ad amare la cucina. Ricordo che sin da piccolo mi divertivo tantissimo ad aiutare mia madre e mia nonna tra i fornelli. Era un momento di festa e di condivsione già solo preparare il pranzo. Vengo da una famiglia numerosa. Pranzare o cenare a casa mia significava mettere circa 10 persone a tavola: in sintesi un continuo banchettare, ma soprattutto cucinare. Cucinare mi riporta sempre alla memoria momenti bellissimi, ecco perchè è la mia più grande passione,

Qual è l’ingrediente che ami particolarmente in un piatto?

Da quando vivo negli Stati Uniti, in particolare a Los Angeles, sono diventato un grande appassionato di erbe e spezie. Il piacere di arricchire un arrosto con un po’ di cardamomo o cannella per accompagnarlo con una marmellata di cipolle bianche al timo e maggiorana senza dubbio mi fa amare sempre di più il mio lavoro ed i miei piatti.

Cosa, secondo te, ha fatto sì che entrassi a far parte dei concorrenti di Masterchef?

Beh, senza dubbio, il fatto che io volessi fortemente diventare un cuoco e cambiare la mia vita. Una sorta di tormentone che ci ha accompagnati per

ogni puntata. Alla fine è andata proprio così. Dopo l’esperienza di Masterchef ho deciso di lasciare l’aeronautica militare ed ho iniziato, insieme a Paola Saluzzi, una rubrica di cucina su Buongiorno Cielo, per Cielo TV. Finito il programma, io e Paola abbiamo trascritto le ricette in un libro. Successivamente mi sono trasferito a New York dove ho collaborato con l’IronChef USA Elisabeth Falkner ed insegnato cucina italiana alla sede newyorkese di Eataly. Attualmente vivo a Los Angeles dove sono diventato Executive Chef al ristorante “La Piazza” sito a the Grove - West Hollywwod. Vi aspetto a cena.

Qual è stata la prova che ti ha messo più in difficoltà?

Abbiamo sostenuto così tante prove che, ancora oggi, ripensandole, mi batte fortissimo il cuore. Senza dubbio la più forte fu la prova dell’uovo. Arrivavamo da una giornata lunghissima, iniziata alle 7 del mattino, dopo aver tagliato cipolle per 4 ore. Superato lo stress dell’eliminazione ci chiesero di sostenere immediatamente la prova dell’uovo. Ricordo che io fui l’ultimo ad essere scelto e questo avvenne alle 4 del mattino. Ero così stremato che non capivo neanche le parole dei giudici; volevo solo tenermi stretto il mio grembiule ed andare subito a dormire. Invece ricordo che quella notte io, Imma e Alessandro tornammo chi a Roma e chi a Napoli per fare le valigie e trasferirci per 3 mesi a Milano.

Alberico Nunziata

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Qual è la tua ricetta del cuore?

… che domanda difficile!!!Tutte le ricette che realizzo sono parte del mio cuore, perché la cucina è un atto d’amore! Si può cucinare senza provare alcuna emozione, senza amore per gli altri? Secondo me, nella maniera più assoluta, No! Se proprio devo sceglierne una allora dico Il Baccalà alla Vicentina, perché la sua cottura necessita di tante attenzioni, di coccole e di pazienza proprio come una storia d’amore!

Cosa rappresenta per te la cucina?

La cucina rappresenta il mio mondo, fatto di profumi, di consistenze, di emozioni. E’ un “mezzo” per trasmettere gioia, entusiasmo, per evadere dai mille problemi, dalle ansie… Cosa c’è di meglio che scaricare un pò di tensione impastando del pane? Altro che yoga…Mi è stata “regalata” questa bellissima citazione di cui non conosco l’autore ma che ha saputo descrivere a pieno ciò che sento e da allora è diventata il mio “credo”: “L’amore per la cucina è passionale e costante, come la cotta che si vive per la prima volta, solo che si ripete nella suo poetica gestualità. Cucinare è un rituale intimo che non consente spettatori, ma solo un luogo adatto, i giusti ingredienti e sapiente manualità, proprio come concerne una tipica serata romantica e sensuale.”

Cosa è cambiato dalla partecipazione alla 1°edizione di MasterChef?

Ilenia Bazzacc o

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Quanto contano nella tua cucina le origini napoletane? In ogni cuoco le proprie origini sono parte fondamentale della propria cucina. Tutto quello che cucino ha sempre qualche riferimento alla mia terra e ai suoi prodotti.

A cosa rinunceresti per la cucina? Quando ti dedichi anima e corpo alla cucina è normale che sei

Luisa CuozzoIn realtà tutto e niente. Tutto perché la passione per la cucina è diventata a tutti gli effetti un lavoro. Mi ha dato la possibilità di girare l’Italia più di prima, di conoscere tante persone meravigliose che mi dimostrano ogni giorno tanto affetto e stima. Niente (per fortuna) perché faccio sempre la mamma e la moglie, con le mie montagne di panni da stirare, la spesa da fare, i figli da portare di qua e di là, le mie urla e i miei strilli per il disordine in casa, ma anche tanta gioia nel condividere con la mia famiglia le mie esperienze lavorative. Il più grande cambiamento lo hanno dovuto affrontare mio marito e i miei due figli, che ora hanno una mamma/moglie sempre con la valigia pronta per partire chissà dove!!!

Cosa sogni per il tuo futuro?

Ehhhhh… altra bella domanda….Desidero più di ogni altra cosa, oltre naturalmente alla salute della mia famiglia, essere felice e riuscire a dirmi una volta tanto: “Brava Ilenia, vai alla grande!” Purtroppo sono un’insoddisfatta cronica! Non sono mai appagata, voglio sempre qualcosa di più, ho mille idee, mille progetti per la testa, ma poi da brava Ariete mi perdo nel labirinto dei “farò” ! Sono impaziente di natura e a volte una minuscola impazienza può rovinare un grande progetto. Tutto ciò può essere un difetto, ma essendo creativa, semmai arrivasse il giorno in cui mi sentirò appagata vorrà dire che è finita.

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Luisa Cuozzo un pò lontana dai tuoi affetti, ma basta scendere a un giusto compromesso tra vita privata e lavoro e dopodiche le rinunce sono sempre meno rilevanti.

Nella tua vita chi ti ha spinto maggiormente ad inseguire il tuo sogno?

Non c’è un “chi”, ma un “cosa” e quest’ultimo è la forte passione che mi fa andare a lavorare per 15 ore al giorno avendo sempre la stessa voglia ed entusiasmo.

Come ti vedi tra 20 anni? ehm bhè chi mai lo può dire! Un anno fa pensavo a me come una 44enne sposata, laureata e con un bel lavoro. Oggi invece ho imparato che le cose possono cambiare da un giorno all’altro e soprattutto che i sogni si possono avverare. Tra 20 anni mi vedo cuoca e mamma che può ancora stupire il palato dei suoi commensali.

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Crema di patate CON AFFUMICATO DI CASTAGNE DEL PRETE,

VONGOLE E COZZE DORATE E FRITTE

Crema di patate CON AFFUMICATO DI CASTAGNE DEL PRETE,

VONGOLE E COZZE DORATE E FRITTE

A cura di Imma Gargiulo

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Ecco la notte di ogni Natale, alla vigilia in particolare, ognuno, credente o no, almeno una volta nella vita o per tutta la vita, in questo speciale momento ha dei buoni propositi, verso se stessi, verso il mondo, verso l’umanità. In uno di questi momenti presa dall’entusiasmo ho cercato di rendere in un piatto questa sensazione. Ogni volta che ci poniamo in uno stato di semplicità ci leghiamo alla terra in un modo speciale, viscerale e chi più di una patata può esprimere questo. Ma ognuno di noi ha delle piccole imperfezioni, piccoli angoli fumosi nella propria natura, che ci segnano con una scia affumicata. Ma è pur vero che con questa natura terrena siamo in grado di produrre pensieri e propositi leggeri e dorati. Ed ecco a voi il mio piatto. Procedimento:

Fate aprire le vongole e le cozze, separatamente, con un filo d’olio d’oliva, uno spicchio d’aglio e un pezzetto di peperoncino. Filtrate il succo e tenetelo da parte. Estraete dai gusci i mitili. Tagliate finemente la cipolla e fatela appassire con un filo d’olio e del sale. Sfumate con del vino bianco ed aggiungete latte e succo delle vongole e delle cozze. Portate a bollore e inserite le patate a cubetti insieme a parte delle castagne del prete intere. A cottura ultimata delle patate, ripescate le castagne e frullate tutto a crema. Tagliate a cubetti piccoli le castagne affumicate rimaste e inseritele nella crema con qualche goccia di succo di limone e del rosmarino.Impanate le cozze e le vongole (uovo sbattuto e pangrattato fine) e friggetele.Servite la crema in una ciotola con un filo di olio ai limoni di Sorrento, accompagnandola con le cozze e le vongole unite in uno stecchino.

INGREDIENTI per 4 persone: 1 cipolla400 g di patate farinose400 g di cozze grandi400 g di vongolepangrattato1 bicchiere di vino bianco secco1 uovo4 castagne del preterosmarinopeperoncino1 spicchio d’aglio1 limone di Sorrentosale200 ml di latteolio d’olivaolio di limoni di Sorrento

Crema di patate CON AFFUMICATO DI CASTAGNE DEL PRETE,

VONGOLE E COZZE DORATE E FRITTE

Crema di patate CON AFFUMICATO DI CASTAGNE DEL PRETE,

VONGOLE E COZZE DORATE E FRITTE

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A cura di Alberico Nunziata

Tagliolini al nero di seppia

CALAMARI E GERMOGLI DI BROCCOLI

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Procedimento:Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola capiente e impastate con le mani fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo e lasciatelo riposare per circa 20 minuti; stendete la pasta con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia spessa circa 1 mm, poi infarinatela, arrotolatela e tagliatela formando dei tagliolini della larghezza di 2-3 mm.A parte saltate in padella uno spicchio d’aglio con il peperoncino tritato; una volta rosolato aggiungete i pomodorini che avrete tagliato in due; lasciateli leggermente appassire e salateli.Tagliate i calamari a cubetti, lasciando intatti i tentacoli; aggiungeteli ai pomodorini con qualche foglia di prezzemolo, saltateli per circa 2 minuti e spegnete il fuoco.In una capiente pentola fate bollire i tagliolini, avendo l’accortezza di lasciarli al dente, uniteli al sughetto che avete preparato e completatene la cottura. Aiutatevi con l’acqua di cottura dei tagliolini se vi sembrano secchi.Servite ben caldi, guarnite il piatto con i germogli di broccoli. Per rendere il piatto ancora più gustoso, potete aggiungere un filo di olio al limone ad ogni porzione.... e da Alberico Buon Appettito.

Ingredienti:per i tagliolini:250 g di Farina di grano duro8 g di nero di seppiasale3 Uova

per il condimento:400 g di calamari500 g di pomodorini Piccadilly20 g di germogli di broccoli1 peperoncino1 spicchio d’aglioprezzemoloolio d’olivasale

Tagliolini al nero di seppia

CALAMARI E GERMOGLI DI BROCCOLI

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Qual è la tua ricetta del cuore?

… che domanda difficile!!!Tutte le ricette che realizzo sono parte del mio cuore, perché la cucina è un atto d’amore! Si può cucinare senza provare alcuna emozione, senza amore per gli altri? Secondo me, nella maniera più assoluta, No! Se proprio devo sceglierne una allora dico Il Baccalà alla Vicentina, perché la sua cottura necessita di tante attenzioni, di coccole e di pazienza proprio come una storia d’amore!

Cosa rappresenta per te la cucina?

La cucina rappresenta il mio mondo, fatto di profumi, di consistenze, di emozioni. E’ un “mezzo” per trasmettere gioia, entusiasmo, per evadere dai mille problemi, dalle ansie… Cosa c’è di meglio che scaricare un pò di tensione impastando del pane? Altro che yoga…Mi è stata “regalata” questa bellissima citazione di cui non conosco l’autore ma che ha saputo descrivere a pieno ciò che sento e da allora è diventata il mio “credo”: “L’amore per la cucina è passionale e costante, come la cotta che si vive per la prima volta, solo che si ripete nella suo poetica gestualità. Cucinare è un rituale intimo che non consente spettatori, ma solo un luogo adatto, i giusti ingredienti e sapiente manualità, proprio come concerne una tipica serata romantica e sensuale.”

Cosa è cambiato dalla partecipazione alla 1°edizione di MasterChef?

In realtà tutto e niente. Tutto perché

la passione per la cucina è diventata a tutti gli effetti un lavoro. Mi ha dato la possibilità di girare l’Italia più di prima, di conoscere tante persone meravigliose che mi dimostrano ogni giorno tanto affetto e stima. Niente (per fortuna) perché faccio sempre la mamma e la moglie, con le mie montagne di panni da stirare, la spesa da fare, i figli da portare di qua e di là, le mie urla e i miei strilli per il disordine in casa, ma anche tanta gioia nel condividere con la mia famiglia le mie esperienze lavorative. Il più grande cambiamento lo hanno dovuto affrontare mio marito e i miei due figli, che ora hanno una mamma/moglie sempre con la valigia pronta per partire chissà dove!!!

Cosa sogni per il tuo futuro?

Ehhhhh… altra bella domanda….Desidero più di ogni altra cosa, oltre naturalmente alla salute della mia famiglia, essere felice e riuscire a dirmi una volta tanto: “Brava Ilenia, vai alla grande!” Purtroppo sono un’insoddisfatta cronica! Non sono mai appagata, voglio sempre qualcosa di più, ho mille idee, mille progetti per la testa, ma poi da brava Ariete mi perdo nel labirinto dei “farò” ! Sono impaziente di natura e a volte una minuscola impazienza può rovinare un grande progetto. Tutto ciò può essere un difetto, ma essendo creativa, semmai arrivasse il giorno in cui mi sentirò appagata vorrà dire che è finita.

A cura di Ilenia Bazzaco

Noci di capesante

AGLI AGRUMI CON BATTUTO DI POMODORI SECCHI

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Procedimento:Infarinate le capesante con la farina di riso.Fate sciogliere una noce di burro in un tegame, unite dell’olio d’oliva, aggiungete le capesante e fatele scottare su entrambi i lati.Aggiungete il succo di un’arancia, salate e pepate.Fate cuocere a fuoco medio fino a che il sugo non si sarà addensato e si sarà formata una cremina.Servite le capesante sul piatto con il loro sughetto e completare con una spruzzatina di succo di limone.Riponete i pomodori secchi su un foglio di carta assorbente asciugando l’olio in eccesso.Tagliateli a piccoli pezzi e adagiateli sul piatto di portata.

Ingredienti per 4 persone:3 Capesante 1 Arancia1 Limone Farina di risoBurroSale PepePrezzemolo6 spicchi di pomodori secchi sott’olioOlio extra vergine

Crema di patate

CON AFFUMICATO DI CASTAGNE DEL PRETE, VONGOLE E COZZE DORATE E FRITTE

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A cura di Luisa Cuozzo

Finocchi filantiAL GRATIN

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Procedimento:Tagliate i finocchi a fette grosse e sbianchiteli in acqua bollente.In un tegame fate sciogliere il burro e unite la farina, cuocendo fino a quando il composto non si stacca dalle pareti della pentola. Unite il latte tiepido e aggiungete noce moscata e sale. Cuocete fino a densità desiderata.In una teglia imburrata disponete le fette di finocchio e versate sopra metà provola affumicata a dadini, burro a fiocchi, pepe, metà parmigiano e metà besciamella. Coprite con altre fette di finocchi e procedete come prima, avendo cura di spolverare la superficie con del pane grattugiato.Cuocete in forno a 170° fino a doratura.

Ingredienti:5 finocchi200 g provola affumicata50 g parmigiano reggiano 24 mesifiocchi di burropepe20 g pane grattugiato per la besciamella:300 g latte30 g burro30 g farinaq.b. noce moscatasale

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A cura di Monica Zacchia

il profumo del pane

ovvero il Parrozzoil Pane rozzo

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Dolce tipico abbruzzese, confezionato con farina, mandorle tostate, zucchero e uova, in origine era un pane gustoso ma rustico, cibo abituale dei pastori di quella regione. Nel 1911 Luigi d’Amico, pasticciere di Pescara, pensò di modificarlo in dolce, arricchendolo con gli attuali ingredienti. Il dolce divenne subito famoso anche grazie alla sua celebrazione nei versi del poeta Gabriele d’Annunzio. Allora si preparava abitualmente durante le feste natalizie, ora si gusta tutto l’anno.

ovvero il Parrozzoil Pane rozzo

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Procedimento:Separate i tuorli dagli albumi. Montate a lungo i tuorli con lo zucchero fino a che saranno chiari e spumosi. Aggiungete con una spatola le mandorle tritate e poco alla volta la farina e gli aromi. Amalgamate delicatamente i 6 albumi montati a neve fermissima con 3 gocce di limone. Imburrate e infarinate lo stampo e versatevi il composto. Cuocete in forno caldo a 190° per 45 minuti. Fate freddare il dolce su una gratella. Sciogliete il cioccolato spezzetato a bagnomaria, mescolando. Scaldate il latte e scioglietevi il miele. Versate sul cioccolato fuso e mescolate. Verrà un composto molto liscio e lucido. Attendete 10 minuti che intipidisca e stendete la glassa sul dolce freddo con l’aiuto di una spatola.Per rendere più delicato il dolce potete sostituire metà della farina con la fecola; o aggiungere del burro fuso freddo prima di incorporare gli albumi montati.

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 30 minutiCottura: 45 minuti

Ingredienti per lo stampo classico a semicerchio 150 g di mandorle tostate e polverizzate6 uova130 g di zucchero60 g di farina1 cucchiaio di rumi semini di mezza bacca di vaniglia1 pizzico di cannella3 gocce di limone

per la copertura 200 g di cioccolato fondente50 g di latte1 cucchiaio di miele

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Il Pangial loProcedimento:Diluite il lievito in 50 g di acqua tiepida coprite e fate riposare 10 minuti. Ammollate l’uvetta in acqua tiepida. In un robot da cucina o nel vaso della planetaria inserite la farina setacciata e lavoratela con il lievito sciolto; quando è assorbito aggiungete man mano l’olio, il cacao setacciato, l’uovo sbattuto, il sale, gli aromi e il rum. Scaldate il miele al microonde o a bagnomaria. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria a fuoco basso. Unite il miele e il cioccolato fuso, mescolate e aggiungeteli al composto nella planetaria. Tritate grossolanamente tutta la frutta secca e aggiungetela all’impasto insieme all’uvetta strizzata e alla frutta candita. Lavorate il composto finché tutto è ben amalgamato. Preparate una teglia con carta da forno versatevi il composto e con le mani inumidite cercate di dargli una forma a pagnotta. Lasciate lievitare in luogo caldo o nel forno con la lucina accesa almeno per due, se potete anche di più. Cuocete a 180° per circa 1 ora. Lasciate intiepidire il pane. Intanto preparate la glassa: montate a neve ferma gli albumi con 3 gocce di limone e inserite delicatamente la farina, il cacao e lo zucchero setacciati insieme. Spatolate il composto sul pane e infornate di nuovo per 20 minuti, fino a che la cupola sarà dura al colpo di un cucchiaino.

La scorza di agrumi candita, se non la trovate di buona qualità, è facilissimo farla in casa: prelevando la scorza dagli agrumi biologici, fatene delle strisce sottili che cuocerete in un pentolino con acqua e zucchero per circa 15 minuti fino a caramellizzazione, quando l’acqua evaporerà. Versate su un foglio di carta da forno. Fate raffreddare e utilizzate nelle preparazioni.

Difficoltà: mediaTempo di preparazione: 20 minutiLievitazione: 2 oreCottura: 1 ora + 20 minuti

Ingredienti per 8 persone: 250 g di farina 0150 g di uvetta1 cucchiaio di cacao amaro80 g di miele100 g di cioccolato fondente1 cucchiaio di rum1 uovo20 g di lievito di birra1 pizzico di sale1 pizzico di cannella,i semi di mezza bacca di vaniglia1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva50 g di scorza di arance di buona qualità50 g per tipo di nocciole, mandorle e gherigli di noce80 g di fichi secchi

Per la glassa:3 albumi+1cucchiaio di cacao amaro+50 g di farina+1 cucchiaio di zucchero semolato

Altro pane delle feste natalizie, di origine laziale più propriamente di Roma, il pan giallo deve il suo nome al colore della glassa ottenuta con il tuorlo. Oggi le glasse variano fino ad essere di cioccolato come questa. Nella Roma Imperiale i dolci dorati come questo si regalavano per propiziare il ritorno del sole.

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C’era Una Volta

A cura di Claudia Annie Carone

A Natale... I cappelletti romagnoli

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Procedimento:Preparate il ripieno, facendo cuocere appena la lonza di maiale e il pollo in poco burro, sale e pepe. Tritate finemente la carne ed unitela alle uova, il Parmigiano grattugiato, la ricotta, la noce moscata e mescolate per bene fino a comporre un impasto omogeneo, che farete riposare per un paio d’ore in frigo.Nel frattempo preparate la sfoglia con uova e farina. Essa va tirata molto sottilmente e poi tagliata in quadrati di 4 cm di lato ognuno. Ponete 1/2 cucchiaino di ripieno in mezzo ad ogni quadrato di sfoglia, che piegherete in due formando così un triangolo; premete un pò con le dita, per sigillare il ripieno e poi prendete le due estremità, riunitele insieme, sollevate in su l’angolo rimasto libero ed avrete realizzato il cappelletto.Questo passaggio necessita di velocità, affinché la sfoglia resti umida. Se essa si secca basterà bagnare d’acqua con la punta del dito gli orli dei quadratini.

Ingredienti sfoglia:500 g di farina 005 uova intere

Ingredienti ripieno:350 g di lonza di maiale500 g di pollo2 uova60 g di Parmigiano grattugiato100 g di ricottanoce moscatasalepepeburro

I cappelletti romagnoli

Anna, da vera “azdora”, tira la sfoglia e li prepara a mano, chiudendoli uno ad uno, velocemente, per far sì che restino umidi ed il ripieno sia ben sigillato e non fuoriesca in cottura.In Romagna questo succede ancora: ciò rende il sapore dei cappelletti davvero speciale. Da queste parti puoi cucinare tutto benissimo, ma se non prepari i cappelletti tirando la sfoglia a mano, come un tempo, non sei una vera cuoca. Esistono matterelli di lunghezze inverosimili, forti e robusti almeno quanto le braccia delle donne che li adoperano, stendendo l’impasto in una sfoglia che deve reggere la “prova trasparenza”: presa tra le mani e messa contro luce, la sfoglia deve risultare così sottile da poterci vedere attraverso.I cappelletti, così chiamati per la loro forma tipica a cappello, sono un piatto gustosissimo della tradizione romagnola, immancabile durante il pranzo di Natale in famiglia.Non so da quanto tempo esistano. Pare che agli inizi del 1800 la loro tradizione fosse già affermata.La tradizione li ammette con ripieno di carne e/o formaggio e li vuole rigorosamente in brodo di cappone, anche se è diffusa la versione accompagnata al ragù di carne.

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A cura di Monica Zacchia

Che si legge in cucina?

Leggendo il libro di Antonella Dilorenzo, “Cuochi Sorrisi e TV” si percepisce nettamente che lei ha avuto un’intuizione. Lei che ne attribuisce diverse ai personaggi del suo libro, cuochi, conduttori televisivi, facce note con i mestoli in mano, ha l’intuizione di utilizzare un omino immaginario, il Professor Cook, che dal tubo catodico ruzzola nel suo salotto con

Al maresorrisi e tv

pentole e mestoli e le insegna a cucinare davvero. Dalle basi senza preparati o buste confezionate. E si lascia trasportare, e noi con lei, in un viaggio culinario attraverso la nostra storia, la nostra cultura e la storia interessante della televisione italiana. Il programma antesignano di tutti i programmi di cucina, cui oggigiorno siamo abituati o a volte assuefatti è Viaggio nella Valle del Po di Mario Soldati. Professore, giornalista, scrittore, Soldati gira in bicicletta quei luoghi della Valle del Po alla ricerca della cultura attraverso il cibo. E la trasmette. Ne spiega le origini la produzione, l’unicità e la stagionalità dei prodotti. Il cibo è espressione della cultura di un popolo e i telespettatori vengono a conoscenza di quei cibi e di quelle attitudini culturali, che altrimenti non avrebbero potuto mai avvicinare. Siamo negli anni ‘50 e la tv è maestra, alfabetizza gli Italiani. “Viaggiare è conoscere genti luoghi e paesi, e qual è il modo più semplice di viaggiare? Ma mangiare naturalmente. In questo c’è

Cuochi“Ho mangiato, qualche volta, in casa di miliardari ed ho mangiato male, ho mangiato in casa di povera gente ed ho mangiato magnificamente.” (Mario Soldati)

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la storia di un popolo.” E l’allenamento fin da bambino di Luigi Veronelli da parte del papà, ad assaggiare il vino solo dopo averne apprezzato il colore e il profumo. “sai perché lo devi fare? Perché c’è dentro la fatica del contadino ed è questo il motivo per cui siamo orgogliosi di occuparci di vino.” A vent’anni si fa regalare una settimana a Londra in un hotel in cui opera uno dei più grandi chef italiani. Sedutosi a tavola ordina il piatto più caro della casa. Dopo circa venti minuti gli vengono servite in un piatto con

la cloche a coprire il prezioso contenuto, due uova al tegamino. Il direttore Luigi Carnacina, uno dei massimi depositari della cultura culinaria italiana gli spiega che in quel piatto c’è tutta la conoscenza e la sapienza dello chef. Di qui inizieranno il loro rapporto di amicizia e collaborazione durato una vita intera. Scriveranno una delle più grandi opere di cucina “La grande cucina”, edita fino a metà degli anni ’70 e ora introvabile. Anche Veronelli approderà alla televisione con Colazione allo Studio 7. Ma quello che colpisce in questi primi tentativi è l’accezione culturale che si imprime in programmi elaborati da

persone preparate, da professionisti, che trasferiscono attraverso la televisione il loro sapere.La televisione non è ancora intrattenimento, ma cultura. Negli anni ‘80 e ‘90 la televisione vira, c’è un cambiamento dovuto alla perdita del monopolio della RAI, nasce la televisione privata, i programmi devono anche intrattenere e divertire. La tv commerciale ha bisogno di sponsor: c’è una donna definita “regina delle massaie”, ribattezzata “regina degli spot”, una maga a far pubblicità senza

infastidire il pubblico. E’ Wilma De Angelis. Avvicinerà per anni le massaie raccontando le sue ricette, come e dove acquista gli ingredienti, anche se all’inizio non “sapeva cucinare neanche un uovo”. Sono le prime volte che si cucina davvero in televisione, anche se spesso c’è uno chef di supporto che porta le pietanze già pronte nei tre diversi stadi di preparazione. Sarà un successo inarrestabile.Si leggono, tra le altre,

le storie di Andrea Pezzi, sì proprio il vj di MTV, dove il cantante di turno arriva, prepara il suo piatto del cuore e nel frattempo parla. Fino ad arrivare ai giorni nostri con i canali tematici, che tutti conosciamo e i suoi personaggi diventati delle star: da Alessandro Borghese a Simone Rugiati, Jamie Oliver, Luca Montersino e i format di competizione nelle cucine “infernali” o in quelle di Masterchef.Un viaggio gastronomico e culturale divertentissimo, da non perdere. E dulcis in fundo le più belle ricette degli chef intervistati.

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A cura di Monique Danna

PetiteFrance

Un Natale tutto francese

Un Natale tutto francese

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Soupeà l’oignon gratinée

Procedimento:Tagliate le cipolle e fatele rosolare in un tegame capiente con un filo d’olio. Aggiungete lo zucchero e fate caramellare a fuoco vivo. Versate acqua fino a coprire le cipolle, aggiungete il vino, le spezie, il timo, l’alloro e il mezzo cubetto di brodo. Cuocete a fuoco dolce per 2 ore. Tostate le fette di pane. Sistematene un paio sul fondo delle cocottes, cospargete di formaggio e versateci la zuppa. Completate con abbondante Emmental e dorate al grill.Le versioni sono molteplici, chi mette il pane in cima, chi solo accompagnato

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 15 minRiposo:Cottura: 2 ore

Ingredienti per persone: 2 cocottine6 cipolle bianche1 cucchiaio zucchero di canna1 mazzetto di timo4 foglie alloro1/2 bicchiere vino bianco seccopepe olio1/2 cubetto di brodo vegetale1 pizzico di “4 spezie” (chiodi di garofano,cannella, noce moscata, pepe) (facoltativo)1 baguette100 g Emmental grattugiato con i fori grandi

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A cura di Monique Danna

Bûche de Noël cioccolato bianco e marron glacè

Procedimento:Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, nel frattempo battete leggermente 2 uova intere e due tuorli. Montate i 2 albumi a neve. Unite il cioccolato alle uova, poi la farina e gli albumi delicatamente. Versate il composto in una teglia coperta di carta da forno e cuocete per 10min a 150°. Rovesciate la génoise su carta da forno e arrotolatela con essa. Sbriciolate i wafer con le mani e unite la crema di nocciole. Mescolate bene e spalmatela sulla génoise. Montare la panna e unite i marron glacè sbriciolati. Spalmatela sopra i wafer e richiudete il rotolo. Avvolgetelo in pellicola trasparente e mettete in frigo per 2 ore. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e appena raffreddato un pò, unitelo alla panna montata con delicatezza. Ricoprite il rotolo e decoratelo a piacere.

Difficoltà: mediaTempo di preparazione: 40 minutiRiposo: 1 oraCottura: 10 minIngredienti per persone: 6/8 persone

Ingredienti per persone: 2 cocottinePer la génoise50 g farina4 uova120 g cioccolato biancoPer la farcia15 wafers cioccolato100 g crema di nocciole (Nutella)200 ml panna100 g marron glacèPer la copertura200 g cioccolato bianco200 ml panna

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à l’oignon gratinée

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A cura di Patrizia De Angelis

La Merenda Dei Bambini

Siamo giunti di nuovo a Natale il periodo dell’ anno dove tutto diventa una festa! Durante le vacanze scolastiche si ha più tempo da passare con i nostri bambini e anche la merenda può diventare un momento di giovialità da condividere insieme, grandi e piccini…In questo periodo tutto sembra possibile e mentre fuori fa freddo cosa c’è di meglio che mettere le mani in pasta insieme a loro? Bastano pochi ingredienti per fare una semplice pasta frolla, una buona confettura e qualche stecco e in poco tempo possiamo ottenere queste mini pie pops che renderanno la merenda più allegra e gustosa!!!

PiePOPS

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Procedimento:Preparate la pasta frolla impastando velocemente la farina con il burro, lo zucchero, l’ essenza di vaniglia, il pizzico di sale e l’uovo. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciatela a riposo nel frigo per almeno mezz’ ora. Riprendete la frolla e con uno stampino rotondo di circa 5 cm di diametro ritagliate delle basi. Su metà delle basi ottenute distribuite un cucchiaino di marmellata e adagiatevi sopra una parte dello stecco. Sull’altra metà delle basi invece fate un intarsio con uno stampino più piccolo della forma che più vi piace. Posizionate ora la base con l’intarsio sopra le altre con la confettura, schiacciate con le dita bene i bordi e con uno stecco e fate delle pressioni lungo il bordo. Mettete le tortine

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 30 minutiRiposo: 30 minutiCottura: 20 minuti

Ingredienti per circa 25 pezzi:250 g di farina 00125 g di burro freddo100 g di zucchero1 uovo intero1 cucchiaino di essenza di vanigliaun pizzico di sale finoconfettura di un gusto a vostro piacereVi occorreranno anche degli stecchi (tipo quelli per lecca-lecca)Pie

POPS

su una teglia foderata di carta da forno facendo attenzione a non far togliere lo stecco e cuocete nel forno già riscaldato a 180° per circa 20 minuti, sfornate e lasciate raffreddare su una gratella. Servite freddi.

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A cura di Fabio Curino e Corinna Caccianiga

Agroalimentare

Se pensiamo ai dolci pensiamo allo zucchero.

In occidente, fino all’XI secolo, l’unico dolcificante conosciuto era il miele, che merita, però, un capitolo a parte. Successivamente, Genovesi e Veneziani cominciarono ad importare il “sale arabo”, cioè lo zucchero in cristalli, ovvero il saccarosio. Può essere estratto dalla barbabietola o dalla canna da zucchero. Sia in un caso che nell’altro i cristalli grezzi sono beige; diventano bianchi solo col processo di raffinazione.Le alternative al saccarosio si dividono in due categorie: di origine naturale e di origine sintetica.I dolcificanti di origine naturale più noti sono:il fruttosio: ricavato dalla frutta. Il suo potere dolcificante è superiore a quello del saccarosio ma l’indice glicemico è più basso, perciò è particolarmente adatto ai bambini.il glucosio: è la fonte di energia più diffusa in tutto il mondo vivente. Insieme al fruttosio è alla base della chimica del saccarosio.l’isomalto: è uno zucchero alcolico estratto dalla barbabietola. Ha un basso apporto glicemico, non induce la carie ed è particolarmente adatto ad essere modellato per la sua lenta cristallizzazione.il lattosio: di origine animale. Ha un potere dolcificante ridotto e può risultare difficilmente digeribile; per questo non è molto utilizzato.il sorbitolo: in realtà fa parte della famiglia dei policalcoli. E’ molto diffuso nell’industria alimentare anche per il suo potere lievitante, ma è poco adatto per i bambini più piccoli in quanto può procurare dissenteria.lo xilitolo: utilizzato specialmente nelle gomme da

Zucchero & Co: tutta la dolcezza delle feste!

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Zucchero & Co: tutta la dolcezza delle feste!

masticare per il suo basso apporto calorico, anch’esso può causare dissenteria se assunto in dosi eccessive.Tra quelli creati in laboratorio per venire incontro alle esigenze dei diabetici ricordiamo:l’aspartame: ha un potere dolcificante pari a 200 volte quello del saccarosio, ma ha creato grande allarmismo perché il suo metabolismo rilascia formaldeide, possibile causa di tumori. Tuttavia, in una dose massima giornaliera consigliata di 40 mg/kg di peso corporeo, è autorizzato a livello europeo e classificato con la sigla E951.la saccarina: ritenuta più sicura, è utilizzata in molti prodotti per diabetici per la sua caratteristica di non alterare i livelli di insulina; è codificata come E954.Altri dolcificanti sintetici sono il ciclammato, l’acesulfame potassico e il sucralosio, tutti comunque accomunati da una dose giornaliera consigliata che non supera i 15 mg/kg peso.Ma l’ultima frontiera della dolcificazione a basso contenuto glicemico e calorico viene ancora una volta dalla natura: la stevia, le cui foglie, essiccate, danno origine a cristalli fino a 400 volte più dolci dello zucchero. Il suo uso è stato autorizzato in Europa, però, solo nel 2010, in quanto pareva essere cancerogeno. Ora invece ha aperto la strada alla ricerca di altri dolcificanti naturali a zero calorie, come il monk fruit e l’estratto di agave.Ma lo zucchero non è solo fonte di dolcezza per i nostri alimenti!

Può infatti essere usato anche per lavare calzini e collant, che diventeranno più resistenti, o, insieme all’olio, diventa un ottimo trattamento per le mani. E chissà che un giorno le nostre auto non funzionino a zucchero?

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Quest’anno Babbo Natale

regala tante ricette golose

per tutti i bimbi buoni!

Quest’anno Babbo Natale

regala tante ricette golose

per tutti i bimbi buoni!

Speciale

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Procedimento:Pelate le carote, mettetele nel mixer assieme all’olio e al succo d’arancia, frullatele fino a ridurle quasi in crema. In una terrina, montate le uova con lo zucchero, unite la farina di mandorle, profumate con la buccia di limone ed unite un pizzico di sale, mescolate bene. Incorporate le carote frullate e, sempre mescolando, aggiungete infine la farina precedentemente setacciata con il lievito. Versate il composto nei barattolini imburrati e spolverati di farina riempendoli poco meno della metà; sbucciate le mele, tagliatele a dadini e distribuitele sull’impasto. Infornate a 180° per 25 minuti.

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 25 minutiCottura: 25 minuti

Ingredienti per 6 barattolini da 200 g:125 g di carote2 uova piccole50 g di farina di mandorle50 g di succo d’arancia40 g di olio d’oliva100 g di farina 00100 g di zucchero a velo vanigliato2 mele1/2 bustina di lievito per dolcibuccia grattugiata di 1/2 limone1 pizzico di sale

A cura di Assunta Pecorelli

Per Gennarino che non vuole mai mangiare le carote...

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Tortine di Bugs Bunny

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A cura di Antonella Marconi

Muffin salati della foresta

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Procedimento:Tagliate le foglie dai gambi delle cicorielle e stufatele in una padella antiaderente con lo spicchio di aglio vestito. Mescolate la farina con le uova, versate il latte poco per volta, l’olio e il formaggio grattugiato. Aggiungete le cicorielle stufate. Il composto dovrà essere cremoso e non troppo liquido.Imburrate leggermente degli stampini da muffins in silicone e riempiteli con il composto. Fateli cuocere a 180° per 50 minuti, lasciateli raffreddare e capovolgeteli su un piatto da portata.

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 40 minutiCottura: 50 minuti

Ingredienti per 9 muffins:180 g di farina3 uova intere100 ml di latte100 ml di olio extravergine di oliva100 g di parmigiano grattugiato1 cespo di coriella 1 spicchio di aglioolio extravergine di oliva

Per i bimbi di Marta che non apprezzano le cicorielle...

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Procedimento:Dalla pasta sfoglia con l’aiuto di una rotella o con un coltello, ricavate della strisce larghe 2 cm. Imburrate dei coni per cannoncini e avvolgete le strisce di pasta sfoglia sormontamdole leggermente man mano che le avvolgete. Spennellatele con l’uovo sbattuto se volete dare alla superficie un colore dorato. Cuocete in forno a 180° per 20 minuti o fino a quando la superficie sarà dorata.In un tegame antiaderente fate dorare con un filo di olio, lo spicchio di aglio vestito e cuocete gli spinaci.Tagliateli sottilmente o frullateli, aggiungete la ricotta, i pinoli che avrete tostato leggermente in un padellino antiaderente e l’uvetta sultanina mescolate e con l’aiuto di un piccolo cucchiaino riempite i cannoncini.

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 40 minutiCottura: 20 minuti

Ingredienti per 4 cannoncini:1 rotolo di pasta sfoglia200 g di spinaci100 g di ricotta frescaolio extravergine di oliva2 cucchiai di pinoli e uvetta sultanina1 spicchio di aglioconi per cannonciniburro1 uovo (facoltativo)

A cura di Antonella Marconi

Per i nipotini di nonna Nora che di spinaci non hanno mai voglia...

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Cannoncini di Braccio di Ferro

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A cura di Stefania Zecca

Gnocchetti Arcobaleno

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Procedimento:Pulite le verdure, tagliatele grossolanamente e lessatele separatamente. Scolatele bene (gli spinaci strizzateli con le mani). Frullate separatamente le tre verdure (io ho usato il frullatore ad immersione). Mettete da parte. Passate le patate calde dallo

Tempo di preparazione: 40 minutiRiposo: 10 minutiCottura: 25 minuti

Ingredienti per 4 persone:600 g di patate lessate100 g di farina manitoba “tipo 0”1 uovo1 carota grossa1/2 barbabietola200 g di spinaci50 g di Parmigiano reggiano grattugiato50 g di Pecorino toscano grattugiato50 g di burrosale marino integraleuna pirofila

A Luisina, Pippo e Ughetto che non amano le verdure...

Gnocchetti gustosi e variopinti per avvicinare i nostri bimbi al mondo delle verdure. Ci metterete un pochino di più per confezionarli ,ma vi assicuro che ai vostri cuccioli piaceranno moltissimo e vi chiederanno di rifarli.Se potete, procuratevi ingredienti biologici che oltre ad essere più sani sono pieni di sapore.

schiacciapatate facendole cadere in una ciotola. Unite un pizzico di sale e l’uovo mescolando con una forchetta, aggiungete la farina e amalgamate bene con le mani. Dividete l’impasto in tre parti. Aggiungete a ciascuno due cucchiai di crema di verdura ottenendo: un’impasto con le carote, uno con la barbabietola e uno con gli spinaci. Mettete in frigo e fate riposare per 10 minuti.Preriscaldate il forno a 180°C.Formate gli gnocchi e disponeteli nella pirofila imburrata alternando i colori. Conditeli con dei fiocchi di burro e infornate. Cuocete per 15 minuti.Togliete la pirofila dal forno, distribuite il formaggio sugli gnocchi e infornate nuovamente. Fate gratinare, ci vorranno 10 minuti e serviteli ben caldi.

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Procedimento:Riscaldate il forno a 190ºC. Imburrate leggermente una teglia da forno. Mescolate gli ingredienti secchi: farine, zucchero, lievito e sale. Aggiungete il burro freddo e impastate con le mani fino a quando otterrete un impasto sabbioso. Aggiungete il latte, la vaniglia, il cardamomo, lo zenzero e le uova. Amalgamate bene tutti gli ingredienti dopodiché aggiungete le carote grattugiate e le noci tritate. Impastate la frolla a mano su una superficie ben infarinata. Stendete l’impasto in un cerchio con il diametro di 25 cm circa. Tagliate l’impasto in 8 spicchi. Trasferite gli scones nella teglia precedentemente imburrata e infornate per 18-20 minuti. Potete farli anche più piccoli e ne otterrete circa 12. Infornateli per 12-15 minuti. Preparate la glassa semplicemente mescolando tutti gli ingredienti e decorate gli scones a piacere una volta freddi.Spolverizzate con i semi di chia.

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 30 minutiTempo di cottura: 20 minuti

Ingredienti per 4 cannoncini:Per gli scones:120 g di farina integrale120 g di farina d’avena55 g di zucchero di canna2 cucchiaini di lievito per dolci1 pizzico di sale115 g di burro freddo120 g di latte di mandorle1 cucchiaino di estratto di vaniglia1 cucchiaino di cardamomo1 cucchiaino di zenzero in polvere (facoltativo)2 uova3 carote grattugiate (circa 200g)50g di noci

Per la glassa:230 g di zucchero a velo1 cucchiaio di sciroppo di mais3 cucchiai di succo di limone1/2 cucchiaino di estratto di ribesColorante arancione e verde (facoltativo)Semi di chia per decorare (facoltativo)

A cura di Yelena Strokin

A Jasmine che non sa quanto la verdura faccia bene...

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Scones speziati per il te del Bianconiglio

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A cura di Yelena Strokin

Muffin del bosco incantato

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Procedimento:Riscaldate il forno a 200ºC.In una ciotola mescolate la farina, i fiocchi d’avena, zucchero, lievito per dolci, il bicarbonato di soda, il sale e la scorza del limone. In un’altra ciotola montate le uova con l’olio, aggiungete la mela, la zucchina e l’estratto di vaniglia e amalgamate. Aggiungete gli ingredienti secchi in tre volte e amalgamate bene tutti gli ingredienti fino a quando otterrete una pastella liscia. Versate il composto negli stampini per muffin, riempiteli per 3/4. Cuocete i muffin per circa 17/20 minuti fino a doratura. Fate la prova con lo stecchino per assicurarvi che siano cotti. Trasferite i muffin in una griglia e lasciate intiepidire per 5 minuti. Servite tiepidi o a temperatura ambiente.

Tempo di preparazione: 20 minutiTempo di Cottura: 20 minutiDifficoltà: Facile

Ingredienti per 12 Muffin:130 g di farina40 g di fiocchi d’avena100 g di zucchero di canna1 cucchiaino di lievito di birra1/4 di cucchiaino di bicarbonato di soda1 pizzico di sale1 cucchiaino di scorza grattugiata di limone2 uova70 g di olio di mandorle1 cucchiaino di estratto di vaniglia1 zucchina grattugiata1 mela grattugiata3/4 di una tazza di ciliegie secche (facoltativo)

Ad Adelina che storce il naso davanti a frutta e verdura...

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Procedimento:In una pentola dal fondo spesso, scaldate il cucchiaio d’olio evo e fate imbiondire la cipolla tritatafinemente. Aggiungete la patata tagliata a pezzettoni, lasciate insaporire per qualche minuto. In ultimo, aggiungete i broccoli, precedentemente lavati e tagliati a cimette. Coprite col brodo vegetale bollente e lasciate cuocere per circa 30/40 min. Una volta cotta, frullate bene e aggiungete il caprino, amalgamandolo alla vellutata. Se necessario, potete aiutarvi col frullatore a immersione. Se amate una consistenza più liquida, potete aggiungere ancora qualche cucchiaio di brodo bollente. Servire subito, caldo e con un filo di olio d’oliva.

Procedimento:Pulite le verdure e tagliatele a dadi. Tritate la cipolla e fatela imbiondire in una casseruola con l’olio. Quando la cipolla inizia a prendere colore, unite le verdure e fate insaporire. Infine, aggiungete l’acqua e il dado, mescolate e dopo aver regolato di sale, lasciate cuocere per circa mezz’ora. Quando è pronto, frullate fino a ottenere una crema liscia e aggiungete la crème fraiche, mescolando fino a completo assorbimento. Servite subito.

Procedimento:Lavate bene le verdure, affettate finemente i cavoli e la cipolla e metteteli a stufare in una casseruola con l’olio e poca acqua, infine aggiungete il bacon, il dado e ancora acqua. Lasciate cuocere circa 30/40 min. Regolate di sale e servite caldo con crostini speziati.

La pozione della FORZA: Vellutata di broccoli e caprinoDifficoltà: facileTempo di preparazione: 15 minutiCottura: 40 minuti circaIngredienti:1 cespo di broccoli1 patata1 cipolla600 ml di brodo vegetale1 caprinoolio extra vergine di oliva

La pozione della BELLEZZA:Vellutata di zucca, carote e Crème FraîcheDifficoltà: facileTempo di preparazione: 15 minutiCottura: 40 minuti circaIngredienti:400 g di zucca già pulita1 carota grande o due medie1 cipolla rossa1 patata grandeun pentolino di acqua1 cucchiaio di dado vegetale homemade2 cucchiai circa di olio extravergine d’oliva4 cucchiai di crème fraîche

La pozione del CORAGGIO: Zuppa di cavoloDifficoltà: facileTempo di preparazione: 10 minutiCottura: 40 minuti circa

Ingredienti:1 fetta di cavolo verza1 fetta di cavolo cappuccio1 cipolla2 cucchiai di dado vegetale homemade½ vaschetta di listarelle di baconAcqua, sale

A cura di Antonella Cennamo

A Lillo, Silvia e Michelino, che non vedono l’ora di diventare grandi...

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Pozioni magiche di Mago Merlino

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A cura di Francesca Riva

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Procedimento:Per la pasta: mettete la farina su una spianatoia e unite burro e sale. Lavorate l’impasto e aggiungete l’acqua. Formate una palla e lasciate riposare per 30 minuti.Per la farcia: sbollentate le verdure, cuocete il salmone alla piastra e tagliatelo a cubetti. Mescolate uovo, sale e ricotta. Unite verdure e salmone.Dividete la pasta in tre pezzi, col primo foderate sei stampi e col secondo formate sei dischetti con cui chiudere il fondo dei pacchettini. Dividete il terzo in due parti, unite alla prima il concentrato di pomodoro e all’altra gli spinaci. Con la pasta colorata create delle strisce che userete per decorare.Foderate sei stampi con la brisé, farcite e chiudete con i dischetti. Cuocete a 200° per 30 minuti.Fate raffreddare, sformate e decorate con la brisé colorata. Infornate per altri 5 minuti.

Difficoltà: mediaTempo di preparazione: 30 minutiRiposo: 30 minutiCottura: 35 minuti

Ingredienti per 6 persone:300 g di farina150 g di burro6 cucchiai di acqua1 presa di sale1 cucchiaio di concentrato di pomodoro50 g di spinaci frullati

Per la farcia:200 g di ricotta1 uovo1 presa di sale100 g di salmone1 carota a dadini60 g di broccoli a tocchetti

Per Giada e Paolino che non sanno quanto il pesce renda forti...

Pacchettini di Babbo Natale

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Procedimento:Lessate le patate e passatele nello schiacciapatate come quando preparate il puré. Aggiungete le uova, la mozzarella e il taleggio tagliati a cubetti, il parmigiamo grattugiato, un pizzico di sale e mescolate con le mani il composto.Formate le palline che andrete a rotolare nel pangrattato. Cuocete in forno a 180° per 30 minuti o fino a quando la superficie sarà leggermente dorata.

Per i nipotini di zia Carolina, che non sanno quant’e’ buono il formaggio...

Palline filanti di Topolino

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 40 minutiCottura: 30 minuti

Ingredienti per 70 palline:600 g di patate100 g di mozzarella100 g di taleggio100 g di parmigiano2 uova interepangrattato q.b.sale

A cura di Antonella Marconi

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Palline filanti di Topolino

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A cura di Siti Delima

Muffin ai mirtilli, carote e uvetta con glassa al cream cheese

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Procedimento:Riscaldate il forno a 200º C. Sistemate i pirottini per i muffin (5 cm di diametro e 3 cm di altezza) nella teglia. In una ciotola mischiate con un cucchiaio di legno tutti gli ingredienti secchi: farine, lievito, bicarbonato, cannella, zucchero e sale.In un’altra ciotola mescolate il latte, l’olio e la vaniglia.Unite velocemente i liquidi agli ingredienti secchi. Aggiungete i mirtilli, l’uvetta e le carote grattugiate. Mescolate delicatamente. Riempite i pirottini per 3/4 e cuocete nel forno caldo per circa minuti. Fate la prova stecchino per verificare la cottura. Fate raffreddare.Ammorbidite il formaggio con le fruste fino a quando risulta cremoso. Aggiungete il succo di limone e la vaniglia e amalgamate. Poco alla volta unite lo zucchero e mescolate fino ad ottenere una crema liscia. Ora potete decorare i muffin!

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 20 minutiTempo di cottura: 20 minuti

Ingredienti per 12 Muffin:Muffin:60 g di uvetta80 g di mirtilli60 g di farina140 g farina di riso2 cucchiaini di lievito per dolci1/2 cucchiaino di bicarbonato di soda1/2 cucchiaino di cannella50 g di zucchero1 pizzico di sale50 g di olio di semi250 g latte1 cucchiaino di estratto di vaniglia135 g di carote grattugiateGlassa:125 g di formaggio cremoso1 cucchiaio di succo di limone1/4 di cucchiaino di estratto di vaniglia170 g di zucchero a velo

Per Ingrid e Michael, che vogliono imparare a mangiare come nonna Iole...

Muffin ai mirtilli, carote e uvetta con glassa al cream cheese

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Speciale

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L’italia a Natale

e innovazionee innovazionetradizione

A cura di Cinzia Donadini

Quando arriva il Natale, è desiderio comune quello di riunirsi in famiglia. Le festività natalizie sono davvero sacre, rappresentano l’opportunità di stare insieme ai parenti più cari e, per chi vive lontano, di tornare nelle proprie terre d’origine, “a casa”. E’ proprio per questa ragione che anche a tavola amiamo i piatti più classici della nostra tradizione, quelle preparazioni festose, delle quali sentire il profumo equivale ad immaginarsi all’istante proiettati nella bella e conviviale atmosfera, che caratterizza il Natale... Il cappone ripieno al forno, le lasagne al ragù, i cappelletti in brodo di cappone.. e sopratutto, l’immancabile ed amatissimo panettone.Ma questa volta ho voluto pensare anche a chi non ama affrontare laboriose preparazioni e allo stesso tempo non vorrebbe rinunciare ad un tocco di classicità sulla propria tavola.Ecco dunque delle croccantissime quaglie al Porto, una preparazione molto semplice ed anche veloce, ma che non mancherà di stupire i vostri ospiti. E per chi non rinuncia al panettone, ma vorrebbe anche qualcosa di cremoso e leggero, ecco una soffice bavarese alla vaniglia, servita con della gelatina di Moscato d’Asti e qualche briciola di panettone croccante, che porterà sulla vostra tavola festosa un tocco di classicità alternativo.I miei auguri per tutti voi, invece, restano quelli più classici e tradizionali, sono fatti col Cuore!

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Procedimento:Preparate le quaglie controllando l’eventuale presenza di piccole piume sulla pelle e rimuovendo bene ogni residuo.Inserite un piccolo rametto di rosmarino dentro ognuna. Piegate delicatamente le coscette di ogni quaglia verso il petto e, con dello spago da cucina, legatele, fissandone la posizione in maniera che cuocendo, restino piegate. Questo aiuterà ad avere una buona presenza anche nel piatto.Procedete scaldando l’olio con lo spicchio d’aglio non pelato ed un ulteriore rametto di rosmarino, in una pentola antiaderente. Rosolate delicatamente le quaglie, partendo dal petto e piano piano tenetele girate. Quando avranno assunto un buon colore, sfumate con il Porto, salate e portate a cottura con coperchio. Al bisogno aggiungete qualche cucchiaio d’acqua.Serviranno circa 40 minuti. Al termine, se vi piace che siano croccanti, passate la teglia in forno ben caldo per 7/8 min. a 180°, dopo averle irrorate col fondo di cottura. Sorvegliate a vista questa fase, poiché tendono a seccarsi in fretta.Servite con il fondo di cottura, accompagnate da patate spadellate in poco olio.

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 50 minutiTempo di cottura: 40 minuti

Ingredienti per 4 persone:4 quaglie già pulite1/2 bicchiere di Portoolio extravergine d’olivaSale RosaPepe Szechuan5 rametti di rosmarino

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L’italia a Natale

e rosmarino

e innovazionee innovazionetradizione

Quaglie al Porto

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Procedimento:Ammollate la gelatina in acqua fredda. Preparate una crema alla vaniglia, scaldando il latte e la vaniglia, aprendo il baccello per il lungo. Nel frattempo, in un tegame a parte, battete i tuorli e lo zucchero fino a renderli spumosi. Aggiungete il latte poco per volta mescolando e rimettete tutto su fuoco dolce. Tenete mosso con la frusta mentre si addensa. Basteranno circa 4-5 minuti. Non deve superare gli 82° C circa poiché oltre, il tuorlo tenderà a “stracciarsi” e a separarsi dal liquido. Quando vela il cucchiaio, togliete dal fuoco e scioglietevi due fogli di gelatina strizzati. Quindi agevolate l’abbattimento di temperatura versando su una teglia da forno ben pulita. Montate la panna fino a consistenza sostenuta ma ancora cremosa. Amalgamate delicatamente alla crema, poco per volta. Deve rassodare in frigo almeno 3-4 ore, ed andrà servita formando delle quenelle, con l’aiuto di due cucchiai. Se amate le monoporzioni, distribuite nelle vostre formine e lasciate quindi in frigo per tutto il tempo a rapprendersi.Per la gelatina: scaldate appena il vino miscelato con l’acqua e scioglietevii il foglio di gelatina ben strizzato. Travasate in un contenitore di vetro e lasciate in frigo, fino a che sarà rappreso definitivamente; ci vorrà almeno mezza giornata.Servite la bavarese accostando la gelatina delicatamente sminuzzata ed il panettone, che andrà prima preparato a cubetti e passato al grill pochissimi minuti.

Difficoltà: MediaTempo di preparazione: 20 MinTempo di cottura: 5 minuti

Ingredienti per circa 8 porzioni:per la bavarese250 ml latte4 tuorli1/2 baccello di vaniglia Bourbon120 g zucchero2 fogli di gelatina - circa 10 g200 ml di panna fresca

per la gelatina150 ml. Moscato d’Asti50 ml acqua fredda1 foglio di gelatina - circa 5 g

Per lo streusel1 fetta di Panettone(o se preferite, di Pandoro)

Bavarese alla vaniglia con gelatina di Moscato

e streusel di panettone

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A cura di Federica Christine Marzoli

CinCinLa sommelier consiglia

In abbinamento con le Quaglie la nostra Sommelier suggerisce

SITO DELL’ULMO-Merlot 2008-i.g.t.SiciliaCantina PLANETAProviene dall’ampia scelta dell’Azienda PLANETA, nello specifico da Sambuca di Sicilia, provincia di Agrigento, questo vino, che esprime in modo elegante e raffinato le caratteristiche straordinarie di questo vitigno a bacca nera, che lo compone per la sua totalità, il cui nome, si dice, derivi dalla golosità del merlo per gli acini della sua vite. Un bel colore rubino pieno ne denota già le caratteristiche tipiche, al naso sentori di piccoli frutti neri, viola e frutta scura matura, con una lieve e delicata cornice balsamica.I tannini ammorbiditi dalla buona struttura del vino, accompagnano bene la consistenza della carne della quaglia, e la sapidità della ricetta data dagli aromi e dall’ultimazione della cottura nel porto.Lungo il finale in bocca, che persiste senza disturbare, si presta sia ad una pronta beva che ad un eventuale invecchiamento.

Temperatura di servizio 16-18 C’Gradazione alcolica 14.5%prezzo sullo scaffale 21,5€ circa

…E con la Bavarese:

PASSITO DI NOTO PLANETA, DOC, 2008Uve di Moscato bianco, con le caratteristiche tipiche dei terreni calcarei della zona, per questo vino passito, dal colore dorato brillante e dal corredo di sentori elegante e raffinato: petali di rosa gialla, miele, frutti canditi, un ricordo di agrume maturo, una nota di frutta esotica e un finale speziato che riporta allo zenzero.Al palato e’ elegante, fine, viscoso e dotato di grande armonia tra acidità e zuccheri, e ottima persistenza

Prezzo sullo scaffale 15-18€Grado alcolico 11%temperatura di servizio 10-12 C’ (o comunque mai troppo superiore a quella della bavarese)

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a cura di Laura Zanni

La Befana vien di notte...

...e le calzedove le trova?

Fai Da Te

Si avvicina la Befana e chissà quanti di noi vorrebbero appendere la calza al camino. Un’idea graziosa e utile per chi in casa non ha un caminetto, è la realizzazione di una CORNICE PORTA CALZE.Semplice da realizzare e di grande effetto per addobbare in modo chic la nostra casa con la possibilità di porterla riutilizzare una volta “smontate” le calzine.

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OCCORRENTE:Mollettine di legnoPennelloSmalto all’acqua di colore biancoSpagoCentrini di cartaChiodini/puntine

ASSEMBLAGGIO:Prendete una qualsiasi cornice senza vetro (un quadro, uno specchio, un porta foto ecc..) dopo averla dipinta di colore bianco, con lo smalto all’acqua,

fissate sul retro 2 chiodini da legno o puntine sui lati corti della cornice, alla stessa altezza. Avvolgete il filo da spago facendo un nodino e tendendo bene lo stesso alla puntina sul lato opposto. Una volta fissati i due filari di spago, appendete le calze con le mollette. Per arricchire la composizione prendete dei centrini di carta piegateli due volte a ventaglio e appendeteli al vostro quadro. Lo stesso potrà essere tranquillamente appeso al muro oppure appoggiato ad un mobile...in attesa dell’arrivo della BEFANA!

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senza glutine!Un goloso Natale

Intolleranze

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senza glutine!Un goloso Natale

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A cura di Olga Botta

Difficoltà: mediaTempo di preparazione: 15 minutiTempo di cottura: 25 minuti

“Cubbàita o Cubàita” Ai Semi di SesamoIngredienti:250 g di miele200 g di semi di sesamo100 g di mandorle non pelate50 g di zucchero1 cucchiaino di olio di semi di mais

CubàitaE’ un dolce siciliano tipico del nisseno, semplice, delizioso, e antico (la parola cubaita discende dall’arabo qubbiat, che significa “mandorlato”), da servire, come da tradizione, durante il Natale.Tutto genuino e realizzato con ingredienti naturalmente privi di glutine, non vi farà rimpiangere il torrone “classico”.Se volete dargli un tocco in più potete utilizzare un miele aromatizzato ai frutti di bosco (i celiaci ne controllino l’idoneità sul prontuario dell’Associazione Celiaci Italiani) o aggiungere della scorza d’arancia.Come potete decidere di invertire la quantità tra sesamo e mandorle o ancora usare solo mandorle e pistacchi di Bronte sgusciati non salati, onorando così la ricetta tradizionale.Insomma, lasciate spazio alla Vostra fantasia e non temete: è un dolce che fa impazzire grandi e piccini, citato dai più grandi scrittori siciliani.Porterete in tavola un pezzo di Storia che sparirà in un baleno!

Procedimento:Ponete sul fuoco una casseruola dal fondo spesso, versateci il miele e fatelo sciogliere a fuoco molto moderato: il mio consiglio è di porre la pentola sul fornello più piccolo.Unite lo zucchero e cuocete finché non si presenta del tutto sciolto, mescolando continuamente.

Appena vi accorgete che accenna il bollore unitevi i semi di sesamo e sempre mescolando cuocete altri 5 minuti circa.Unite anche le mandorle, abbassate al minimo la fiamma e proseguite la cottura finché il composto non si addensa.In genere è pronto quando si diffonde per la cucina un forte profumo di sesamo tostato e prendendo un cucchiaino di composto e disponendolo su un piattino oliato, questo si stacca quasi subito.Versate la cubaita bollente su un foglio di carta da forno unto di olio di mais e livellatelo fino ad un altezza di 1 cm o poco meno con la lama di un coltello leggermente oleata. Ovviamente non con le mani, perché il composto è più che bollente, quindi fate molta attenzione!Prima che indurisca del tutto tagliatelo a losanghe o della forma che preferite.

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A cura di Sonia Mancuso

Difficoltà: mediaTempo di preparazione: 60 minutiCottura: 13 minuti

Ingredienti per circa 20 biscotti:250 g farina senza glutine*50 g burro63 g latte63 g zucchero semolatoscorza di una arancia1/2 bustina di lievito per dolci (senza glutine)1 uovo

per la farcia:125 g farina di mandorle2 cucchiai marmellata di arance (senza glutine)1/2 cucchiaino di cannellaper lo sciroppo comune: 25 g acqua e 25 g zucchero semolato

per la glassa:1/2 albumezucchero a velo (senza glutine)codette colorate (senza glutine)

Virciddrati

Le “virciddrati” sono biscotti tipici dell’entroterra siciliano, della zona del nisseno per la precisione. Sono diffusissimi e ogni famiglia ne prepara in quantità sia per Natale che per Pasqua. Sono biscotti morbidi arrotolati attorno ad una farcia che usa i prodotti tipici locali: le mandorle e i fichi (in questa ricetta senza glutine useremo le mandorle, perchè solitamente i fichi secchi vengono infarinati per evitare che si incollino l’un l’altro e per i celiaci è sconsigliato). Decorati in maniera molto colorata, questi biscotti sono di lunga durata e di facile realizzazione.

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Procedimento:Iniziate preparando la farcia.Preparate lo sciroppo comune versando in un pentolino lo zucchero e l’acqua e fate bollire qualche minuto.Versate la farina di mandorle in una ciotola, aggiungete la marmellata di arance, la cannella e poi versate pian piano lo sciroppo, mescolando.Riempite una sacca da pasticceria con la farcia e tenete da parte.Preparate la pasta per i biscotti sabbiando la farina, il lievito e il burro.Fate scaldare leggermente il latte e fate sciogliere lo zucchero al suo interno.Aggiungete l’uovo alla farina sabbiata e poi a filo il latte quasi freddo e la scorza di arancia grattugiata.Lavorate la pasta come se fosse una frolla (ma sarà più mordida e più elastica).Conservate la pasta in un sacchetto da congelatore per evitare che secchi.Prendete una parte di impasto e stendetelo col mattarello in una fine sfoglia rettangolare.Ritagliate la pasta con la rotella dentata e ricavate dei rettangoli di circa 16 x 7 cm.Con la sacca deponete una striscia non troppo grossa di farcia su uno dei lati lunghi del rettangolo, leggermente distante dal bordo.Arrotolate la pasta ottenendo un cordone.Richiudete il cordone ottenendo un cerchio e schiacciate delicatamente le estremità per sigillarle.Adagiate i biscotti su una placca da forno rivestita da carta forno e cuocere a 180° per circa 13’.I biscotti devono rimanere chiari, appena appena bruniti sulla sommità.Con una forchetta mescolate l’albume con quanto zucchero a velo necessita per ottenere una glassa della consistenza di un dentrificio.Immergete la parte superiore dei biscotti freddi nella glassa e poi immergeteli nelle codette colorate.Lasciate asciugare la glassa prima di consumarli.Si conservano benissimo per parecchi giorni fuori dal frigo.

* Farina senza glutine Biaglut, confezione da 1 kg.

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Speciale

Lo Street Food internazionale dei mercatini di Natale!

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Lo Street Food internazionale dei mercatini di Natale!

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A cura di Monique Danna

Procedimento:Mescolate la farina con il lievito e il sale. Unite il latte e l’acqua iniziando a impastare. Appena l’impasto è più omogeneo, unite il burro. Formate una palla e fate lievitare in un luogo tiepido per 1 ora. Dividete l’impasto in 4 palline e lavoratele per formare dei cordoncini un pò più spessi al centro e fini alle estremità. Annodateli per formare i Bretzels. Bollite l’acqua con il sale e il bicarbonato. Tuffateli con delicatezza e lasciate cuocere per 30 secondi. Sgocciolate e sistemateli distanziati in una teglia con carta da forno. Spennellate con l’uovo e cospargete di sale. Cuocete a 200° per 15/20 minuti

Difficoltà: mediaTempo di preparazione: 1 oraRiposo: 1 oraCottura: Ingredienti:250 g farina 004 g sale75 ml acqua4 g lievito secco75 ml latte15g burro morbido a cubetti

Per la cottura500 ml acqua2 cucchiaini sale40 gr bicarbonato

Per la spennellatura1 uovosale grossopepe

Alsaziani Mini Bretzel

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A cura Assunta Pecorelli

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Difficoltà: mediaTempo di preparazione: 35 minuti(20 minuti per la cottura delle patate)Riposo: 2 oreCottura: 15 minuti

Ingredienti per 30 ciambelline300 g di farina manitoba200 g di farina 00250 g di patate lessate2 uova intere1 tuorlo50 g di zucchero semolato80 g di burro morbido120 g di latte20 g di lievito di birra5 g di salebuccia grattugiata di 1 limone

Mini “graffe” di patate

Procedimento:In una ciotola riunite la farina, formate la fontana e versate al centro le patate passate al passaverdura.Unite le uova, il lievito sciolto nel latte appena tiepido, lo zucchero e la buccia di limone.Impastate fino ad amalgamare perfettamente tutti gli ingredienti, a questo punto unite il sale ed il burro a pezzetti e continuate a lavorare fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. Coprite la ciotola e ponete a lievitare in un luogo caldo per circa 1 ora.Rovesciate l’impasto sul piano di lavoro, prelevatene delle piccole porzioni di circa 35 g, formate le ciambelline e rimettete a lievitare fino al raddoppio.Friggetele in abbondante olio caldo, scolatele e rotolatele subito nello zucchero semolato.

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Procedimento:Mescolate il semolino con lo zucchero. Sgusciate l’uovo ,aggiungete la buccia del limone grattugiata e mescolate. Versate poco alla volta il latte e cuocete su fuoco basso fino a quando si sarà addensato. Dovrete ottenere un composto molto compatto. Versate in una pirofila 20 x 20 leggermente imburrata e lasciate raffreddare. (piu’ la pirofila é piccola piu’ i cremini saranno alti). Tagliate a quadrotti , infarinateli e friggeteli in abbondante olio per friggere. A piacere cospargere di zucchero semolato.

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 10 minutiCottura: 20 minuti ( o fino ad addensamento)Riposo: 1 ora per il raffreddamento

Ingredienti per 25 cremini200 g di semolino70 cl di latte90 g di zucchero1 uovo intero1 limone (buccia)farina q.b.olio per friggere

Cremini fritti

di semolino

A cura di Antonella Marconi

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A cura Donatella Simeone

Difficoltà: mediaTempo di preparazione: 3o minutiCottura: 15 minuti

Ingredienti per 4/5 personePer la sfoglia500 g di farina “00”100 g di zucchero50 g di burro a temperatura ambiente2 uova intere + 1 tuorlo1 bicchierino di sassolino (in alternativa Cognac)la scorza grattugiata di un limoneun pizzico di lievito per dolci

Per il ripieno500 ml di latte intero fresco4 tuorli50 g di farina80 g di zuccherola scorza grattugiata di mezzo limonezucchero a velo olio per friggere

Tortellifritti

Procedimento:Iniziate con il preparare la crema, riscaldate il latte e tenetela da parte. In un pentolino capiente, sbattete i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro, aggiungete poco

alla volta la farina sempre mescolando per evitare grumi e infine aggiungete a filo il latte caldo, mescolando. Mettete sul fornello il pentolino e fate cuocere la crema, mescolando di continuo, quando inizia ad addensarsi, togliete dal fuoco, versate in una ciotola di vetro, aggiungete la scorza grattugiata del limone, mescolate, coprite e lasciate raffreddare. Intanto preparate la sfoglia, disponete sul piano di lavoro la farina a fontana; al centro formate un buco e aggiungete lo zucchero, il burro, le uova, il lievito, il liquore e la scorza del limone. Impastate velocemente fino ad ottenere un composto sodo ed elastico, nel caso in cui l’impasto vi sembri troppo secco aggiungete qualche cucchiaio di latte. Tirate una sfoglia sottile di circa 3/4 mm poggiate su di essa i mucchietti di crema con un cucchiaio, richiudete con altra sfoglia e sigillate bene i bordi, togliendo via la pasta in eccesso. Riscaldate abbondante olio in una padella abbastanza alta e friggete i tortelli fino a farli diventare di un bel colore dorato da entrambi i lati: vi consiglio di non tenere la fiamma troppo alta altrimenti bruciano. Scolate i tortelli su carta assorbente e una volta freddi, adagiateli su un vassoio e spolverizzate di zucchero a velo.

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Procedimento:Setacciate l’amido, il cacao amaro, lo zucchero a velo e la fecola di patate, ponete tutto in un sacchetto per alimenti trasparente, aggiungete il cioccolato fondente grattugiato, la cannella o una vostra spezia a scelta.A questo punto chiudete il sacchetto e scuotetelo bene per amalgamare il tutto!

Potete porre il preparato in un barattolo con chiusura ermetica e conservarlo, pronto per ogni volta che avrete voglia di una coccola calda e dolce.

Adesso non vi rimangono che due scelte: sciogliere un cucchiaio del preparato in una tazza di latte bollente e se desiderate una cioccolata più densa continuare la cottura in microonde fino a densità desiderata, oppure miscelare il preparato in un pentolino con latte freddo e proseguire la cottura sul fuoco.Anche questa dolce bevanda allieta durante le fredde passeggiate per i meravigliosi mercatini di Natale, certamente più gustosa se accompagnata con biscotti allo zenzero...

Difficoltà: FacileTempo di preparazione: 10 minutiCottura: 5/8 minuti

Ingredienti per 10 cioccolate50 g di cioccolato fondente grattugiato15 g di amido di mais20 g di fecola di patate80 g di cacao amaro in polvere160 g di zucchero a veloun cucchiaino di cannella (o una spezia a scelta, o se preferite l’aroma di vaniglia, di arancio...)

CioccolataCalda

Speziata

A cura di Verdiana Calamia

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A cura Verdiana Calamia

Difficoltà: MediaTempo di preparazione: 20 minutiRiposo: 10 minuti prima dell’accensione del fuocoCottura: 10/15 minuti

Ingredienti per 4/5 persone:1 litro e mezzo di vino rosso corposo e scuro (San giovese)2 stecche di cannella1 mela1 arancia1 limone10 chiodi di garofano250 g di zucchero

Occorrerà inoltre: uno stecchino da involtini in legno lungo e un accendino.

Vin Brulèo BISO’ (in Romagna!)

Procedimento:Procedimento:Iniziate con il preparare la frutta: lavate l’arancia, il limone e la mela, nelle prime due, con l’aiuto di un pelapatate, prelevate la buccia (non

preoccupatevi se rimane un pò di bianco, aiuterà ad equilibrare la dolcezza della bevanda!). La mela invece dovrete tagliarla a strisce non troppo sottili (eliminando il torsolo).A questo punto procedete con il pesare la zucchero e ponetelo nella pentola insieme al vino e a tutti gli altri ingredienti.Prima di metterlo sul fuoco, mescolate bene per circa 10 minuti, cosicché lo zucchero si sciolga almeno in parte.Una volta sul fuoco portatelo a bollore. Adesso arriva la parte un pò più complicata: a fuoco medio/basso, non appena arrivato a bollore, avvicinate lo stecchino di legno precedentemente acceso, al vostro vino, noterete che si alzeranno delle fiamme blu, non allarmatevi è l’alcool contenuto nel vino, presto le fiamme si spegneranno da sole.

Il Vin Brulé va servito in tazze di ceramica o di vetro resistente al calore. Ai mercatini di Natale lo trovate in semplici bicchieri di carta, facili da portare a spasso! Un’ultimo accorgimento: Potete servirlo così com’è o filtrarlo! A voi la scelta e buon giro per i mercatini!!

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A cura di Giovanna Hoang

Procedimento:In una terrina sbattete le uova con lo zucchero, unite a filo il latte, un pizzico di sale, il rum e poco alla volta la farina setacciata con il lievito. Lavorate bene il tutto fino ad ottenere una pastella omogenea e fate riposare il composto per 30 minuti. Sbucciate le mele, privatele del torsolo con un leva torsoli e tagliatele a fette rotonde.Immergete le fette di mela nella pastella e friggetele in olio molto caldo finché risulteranno ben dorate e gonfie. Scolatele con un mestolo forato e mettetele su carta assorbente da cucina a perdere l’unto in eccesso. Spolverizzate con lo zucchero a velo e servite subito.

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 15 minutiRiposo: 30 minutiCottura: 5 minuti

Ingredienti per 6 persone:4 mele150 g di farina 00200 g di latte2 uova2 cucchiai di rum2 cucchiai di zucchero semolato½ bustina di lievito vanigliatoun pizzico di saleolio di arichidi per friggerezucchero a velo

di mele Frittelle

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A cura Siti Delima

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 30 minutiTempo di riposo: 1 oraTempo di cottura: 10 minuti

Ingredienti per circa 48 biscotti:Frolla:375g di farina1/2 cucchiaino di sale200 g di zucchero225 g di burro2 uova grandi2 cucchiaini di aroma all’arancia1 cucchiaino di lievito per dolciGlassa:1 albume90 g zucchero a velo1 cucchiaio di farina di mais1 cucchiaino di succo di limoneColoranti

Sweet Delightful Cookies

Procedimento:In una ciotola mescolate la farina, il sale e il lievito. Con il frullatore ammorbidite il burro con lo zucchero fino a quando diventa chiaro e cremoso. Unite le uova uno alla volta e successivamente la farina. Dividete l’impasto in due parti, avvolgetelo con la pellicola e mettete in frigo per circa 1 ora. Riscaldate il forno a 180ºC. Stendete la frolla in uno spessore di circa 6mm e ricavate dei biscotti con le formine. Disponete i biscotti in una teglia foderata con carta da forno. Infornate per circa 8-10 minuti. Fate raffreddare completamente prima di decorarli.Preparate la glassa: Montate l’albume con le fruste elettriche. Aggiungete lo zucchero a velo, farina di mais e il succo di limone. Incorporate il tutto con le fruste fino ad ottenere un composto liscio. Dividete la glassa in diverse ciotoline e aggiungete i coloranti. Trasferite le glasse nelle sac a poche e decorate i vostri biscotti.

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A cura di Anna Franca LucarelliFoto di Massimo Vitali

Difficoltà: facileTempo di preparazione: 30 minuti + tempo di riposo 30 minCottura: 25 minuti

Ingredienti:200 g di farina (180 W)1 noce di burroun pizzico di bicarbonatomezzo cucchiaino di sale90 ml di prosecco fresco da frigo,per il ripieno:verdura già lessata(Bietole, spinaci, cicoria…)1 spicchio di aglio250 g di taleggio30 g di burroolio extra vergine di olivasale e pepe

Pizza & co

E se avanzasse del prosecco dai brindisi delle feste?

E se avanzasse del prosecco dai brindisi delle feste?

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Procedimento:Impastate la farina con il burro, sale, bicarbonato e prosecco. Deve risultare un impasto liscio e omogeneo. Coprite prima con uno strato di pellicola e poi con un canovaccio e lasciate riposare per mezz’ora.Nel frattempo fate scaldare un filo di olio con l’aglio e versate la verdura, tagliata grossolanamente con il coltello. Salate, pepate e lasciatela insaporire a fuoco vivace per 10 min circa. Fate raffreddare.Dividete l’impasto in due parti (una leggermente più grande) e stendetele con il matterello. La sfoglia più larga adagiatela in una teglia rivestita di carta forno, versateci dentro la verdura strizzata dalla quale avrete tolto l’aglio. Cospargete il formaggio tagliato a pezzetti e chiudete con l’altra sfoglia. Con i ritagli di pasta create delle decorazioni da adagiare sulla superficie. Spennellate con del burro fuso (o se preferite con dell’olio) e infornate a 200° per 25 min circa.

E se avanzasse del prosecco dai brindisi delle feste?

E se avanzasse del prosecco dai brindisi delle feste?

Torta al prosecco con verdure Torta al prosecco con verdure

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E dopo ricche cene e panettoniE dopo ricche cene e panettoni

come ritrovare la linea?”

Saltonel crudo

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E dopo ricche cene e panettoniE dopo ricche cene e panettoni

come ritrovare la linea?”

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Dopo un anno di raw food (o crudismo) desidero sottolineare i grandi vantaggi sul nostro organismo di un grande consumo di frutta e verdura crudi.La dieta crudista vegana seguita anche per un breve periodo può dare grandi risultati, questa dieta è così ricca di enzimi da potervi dare grande energia e farvi dimenticare molti disturbi digestivi.I primi giorni di gennaio sono i giorni più impegnativi dell’anno per il nostro apparato digerente che deve smaltire quanto è stato accumulato nel periodo delle feste e dunque diventa uno dei periodi migliori dell’anno per disintossicarsi dal cibo e da alcune abitudini (zuccheri e cibi raffinati, poche fibre, vitamine e sali minerali) che rischiano di indebolirci. Scegliamo dunque questi giorni per ritagliarci una pausa depuratrice; introduciamo nella nostra alimentazione agrumi, finocchi, carciofi, cavoli, cipolle e riduciamo sale, dolciumi, prodotti di orgine animale (carne, pesce, latticini, uova).In un solo week end possiamo

ricaricarci, meglio ancora se possiamo dedicare più tempo a smaltire i cenoni e i festeggiamenti con frullati e insalate.Se avete paura di annoiarvi consumando solo alimenti vegetali vi suggerisco di giocare con i colori: scegliete di fare pasti o giornate monocromatiche.I colori di frutta e verdura sono 5 e tutti hanno particolari caratteristiche, che li rendono molto importanti per la nostra salute: bianco/marrone, giallo/arancio, rosso, verde, blu/viola.Vi spaventa questo “Salto nel crudo”? Provate allora a farlo in modo parziale: consumate frutta e verdura cruda a volontà fino a sera quando con amici o famiglia consumerete una cena “tradizionale”, questo approccio sarà certamente meno traumatico e darà comunque ottimi risultati.

Ecco alcuni ingredienti invernali divisi per colore:BIANCO/MARRONE: pera, finocchioROSSO: melograno, radicchioVERDE: kiwi, carciofoBLU/VIOLA: cavolo violaGIALLO/ARANCIONE: agrumi, zucca

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Crema pasticcera al maracujaDifficoltà: facileTempo di preparazione: 15 minuti + 4 ore di ammollo

Ingredienti per 2-3 persone: 130 g noci di macadamia* o anacardi* ammollati 4 ore140 g sciroppo di agave1 maracuja1 limone (succo)scorza di 1/2 limone grattugiata1/2 cucchiaino vaniglia in polverezafferano per colorare (facoltativo)

Procedimento:Mettete in acqua i semi per 4 ore.Frullate il maracuja ed eliminate i semi con un colino.Risciacquate gli anacardi, frullateli con poca acqua, il succo e la scorza di limone e il succo di maracuja fino ad ottenere una crema molto liscia. Aggiungete lo sciroppo di agave, la vaniglia e un pizzico di zafferano.Servite in coppette e decorate con frutta.

*i semi oleosi non devono essere tostati nè salati

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La RedazioneCLAUDIA ANNIE CARONEcoordinamento, creative & marketing

lericettedellamorevero.comSono nata in Salento. Ho respirato a lungo i profumi del “fatto in casa”, fin da quando la mia testa arrivava appena sotto l’altezza del tavolo, giusto da permettermi di spiare l’arte in punta di piedi, senza essere vista. Giornalista pubblicista, appassionata dell’arte culinaria, in Open Kitchen coordino i lavori e curo il lato creativo, trasformando le idee in realtà.

MONICA ZACCHIAcoordinamento e revisione

dolcigusti.comSono una blogger nel cuore: il profumo del pane o di un dolce appena sfornati, la lettura delle ricette come balsamo anti-stress, i maestri pasticceri come guru della felicità. In Open Kitchen collaboro nel coordinare i lavori e revisionare le bozze.

NICOLETTA PALMAScoordinamento e traduzioni

my-breadandbutter.comSono nata in Sardegna, ma ho vissuto 9 anni a Londra dove ancora lavoro come assistente di volo per una compagnia Giapponese. Al momento abito vicino a Roma e faccio su e giù tra Londra e Tokyo. Adoro la cucina italiana ma anche quella etnica. In Open Kitchen collaboro nella coordinamento dei lavori e traduco in inglese i testi per la versione internazionale della rivista.

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n. 8 Dicembre 2012 - OpenKitchen 115

DONATELLA SIMEONE fotografia

ilcucchiaiodoro.blog.tiscali.itSalernitana residente a Reggio Emilia da 8 anni. Amo cucinare da quando sono piccola, prediligo i dolci e piatti semplici ma cucinati con cura,dedizione e con uno sguardo sempre alla tradizione. Oltre alla cucina mi dedico con passione alla fotografia food e non solo. In Open Kitchen realizzo le fotografie d’archivio.

ELENA MARIANIgrafica e impaginazione

lets-color.blogspot.comSono nata e vivo nel cuore della Brianza, in una famiglia numerosa e rumorosa. La cucina per noi è un luogo molto importante, dove ci riuniamo, parliamo, cuciniamo , discutiamo e ridiamo. Amo cucinare, sperimento mille ricette e adoro preparare cene per gli amici. Grafica per professione e blogger per passione, in OpenKitchen curo la grafica e l’impaginazione.

ELENA VALLIgrafica e impaginazione

elegrafica.itSono nata e cresciuta in Brianza, dove abito ancora, sono cresciuta con una mamma che mi ha fatto amare le buone ricette regionali, e oggi mi piace sperimentare in cucina, non posso definirmi una brava cuoca ma me la cavo. Faccio la Grafica freelance e la blogger e vivo con mio marito e mio figlio di 5 anni. Amo la creatività e la fotografia e in Open Kitchen mi occupo della parte grafica.

La RedazioneDONATELLA SIMEONE fotografia

ilcucchiaiodoro.blog.tiscali.itSalernitana residente a Reggio Emilia da 8 anni. Amo cucinare da quando sono piccola, prediligo i dolci e piatti semplici ma cucinati con cura,dedizione e con uno sguardo sempre alla tradizione. Oltre alla cucina mi dedico con passione alla fotografia food e non solo. In Open Kitchen realizzo le fotografie d’archivio.

ELENA VALLIgrafica e impaginazione

elegrafica.itSono nata e cresciuta in Brianza, dove abito ancora, sono cresciuta con una mamma che mi ha fatto amare le buone ricette regionali, e oggi mi piace sperimentare in cucina, non posso definirmi una brava cuoca ma me la cavo. Faccio la Grafica freelance e la blogger e vivo con mio marito e mio figlio di 5 anni. Amo la creatività e la fotografia e in Open Kitchen mi occupo della parte grafica.

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OpenKitchen - n. 5 Giugno 2012116 Con

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n. 6 Agosto 2012 - OpenKitchen 117

CINZIA DONADINIessenzaincucina.blogspot.it

Nella vita di ogni giorno sono   interior designer, moglie e  mamma di due figli a cui...  non piace troppo mangiare. Da sempre amo cucinare e nella   vita avrei voluto farne una professione, ma ho percorso   altre strade ed oggi vivo di  matite e colori, tra i profumi e i sapori di cui parlo nel blog.

ANTONELLA MARCONIsaporiinconcerto.blogspot.it

Sono diplomata al Conservatorio. Amo leggere, scrivere, cucinare, viaggiare,fotografare, andare per musei, ai concerti. Nel mio blog di cucina pubblico ciò che creocon passione.

ANNA FRANCA LUCARELLI

Mi chiamo Anna Franca, ho 32 anni, vivo a Brindisi e sono un’appassio-nata di cucina dasempre. Sono laureanda in Economia presso l’Università del Salento. La mia famigliaproduce e commercializza prodotti da forno da più di 25 anni, pertanto ho le mani inpasta fin da quando ero piccola.

ANTONELLA CENNAMObastaunsoffiodivento.blogspot.itNapoletana trapiantata a Bruxelles. “Basta un soffio di vento” è un mix delle mie passioni: la buona cucina, la fotografia, i viaggi e la mia bambina. Il mio blog è propriocome me, irrequieto, spesso ironico, goloso e sempre curioso, qualche volta creativo, altre molto, molto pigro. Spero davvero che nelle mie realizzazioni e tra le mie righe troviate ispirazione, idee.

PATRIZIA DE ANGELISidolcinellamente.blogspot.com

Da sempre ho la passione   per la cucina, mi piace   sperimentare nuove ricette  per far felice il palato dei   miei cari, oltre che il mio.   Il blog è nato per gioco   e ora è diventato il mio angolo  personale dove custodire  tutto ciò che cucino con amore.

Con

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LAURA CUCCATO

www.saltonelcrudo.it

Da Torino a Milano, da architetto  a web designer, da onnivora a crudista: cibo vivo, colori intensi,   sapori nuovi, ingredienti misteriosi,   tecniche sconosciute, consistenze   inaspettate per una s-cucina che  mi ha conquistata e merita di  essere conosciuta.

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SONIA MANCUSOlacassataceliaca.blogspot.it

Sono una 42 enne con lo spirito di una ventenne. Circa 12 anni fa ho scoperto che mi piaceva cucinare e da allora ho trascorso gran parte del mio tempo libero a guardare trasmissioni di cucina e a leggere ricette. Ho la presunzione di rifare in casa ciò che mangio fuori e questo mi ha aiutata ad accettare la mia diagnosi di celiachia a cuore un poco più leggero. Adoro mangiare e cucinare per gli altri e lo faccio con grande impegno.

OpenKitchen - n. 6 Agosto 2012118

OLGA BOTTAuncuoredifarinasenzaglutine.blogspot.com

Una giurista prestata alla cucina o forse il contrario. Due mondi distanti che caratterizzano l’essenza della mia vita.Una vita nella quale è entrata la celiachia e a lei è dedicato il mio blog, nato per annullare ogni differenza.

VERDIANA CALAMIAfoodandsmile.blogspot.it

Nasco artista, disegnare è la mia forma di comunicazione ma davanti al cibo l’ispirazione mi porta in un mondo di profumi e sapori che colora la mia vita.Genitori siciliani, cresciuta in Liguria da poco a Bologna, come resistere al richiamo del food?!

FEDERICA CHRISTINE MARZOLIHo iniziato a fare il vino con mio nonno, che aveva una vigna nei pressi di Roma. Ho studiato e lavorato in Irlanda, dove ho imparato a fare il mosto e la birra; ho fatto esperienza in diversi pub ed enoteche a Dublino, fino al mio ritorno in Italia, dove mi sono diplomata Sommelier alla F.I.S.A.R. Collaboro con enoteche e locali. più di tutto cucino e sperimento..

ASSUNTA PECORELLIlacuocadentro.blogspot.it

“Cilentana, moglie, madre....appassionata senza ritegno di tutto ciò che ècucina.”

FABIO CURINO

ilcuripasticcione.wordpress.com

Gelatiere per professione, pasticcione per gioco. Nella vita, come in cucina, gli ingredienti immancabili sono fantasia e i provvisazione, curiosità e speri-mentazione. Le muse ispiratrici di tutto questo, sono mia moglie e mia figlia.

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MONIQUE DANNAmielericotta.blogspot.com

Sono una 42 enne con lo spirito di e trasferita in S un gusto molto variegato nella cucina :unisco la cucina tradizionale italiana con i sapori orientali e la ricercatezza francese.Mi rappresentano il senso per la manualità, l’amore per i profumi e l’attenzione ai colori nelle composizioni dei piatti. Dare sfogo alla mia creatività è una necessità primaria, e nella cucina ho trovato il mio piccolo universo

BARBARAMUSCIONICOwww.letortediapplepie.it

Sono una mamma e moglie full-time e da qualche anno anche food-blogger e cake designer per passione. Da sempre amante della buonacucina, finalmente ho trovato come esprimere la mia creatività! Le torteche preparo sono frutto di tanto lavoro e dedizione, ma lo sguardo dellepersone che le ricevono mi ripaga di ogni fatica.

STEFANIA ZECCA Sono Stefania e coltivo diverse passioni: cucina, ceramica e fotografia. Il mio percorso culinario è iniziato quand’ero poco più che bambina. Provengo dalla Puglia dove ho vissuto fino a cinque anni. Sono fissata con gli alimenti biologici

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CAROLINA NOVELLOwww.quartosensocafe.blogspot.it

Una bambina cresciuta con la passione per la cucina. Oggi mamma di due bimbi che partecipano attivamente tra creazioni dolci e salate. Un’infanzia trascorsa nel paese dei mulini a vento mi ha lasciato nel cuore l’amore per i tulipani. Impiegata per sopravvivenza. Cuoca per passione.

CORINNA CACCIANIGADa che ho memoria mi è sempre piaciuto raccontare e scrivere, quindi mi è sembratonaturale trovare un lavoro nell’editoria.Le mie grandi passioni erano la musica e lo sport. Poi ho sposato un gelatiere e daallora il cibo è diventato per noi un “affare di famiglia”.

SITI DELIMAwww.sitidelima.com

Mi chiamo Siti Delima e ho quattro figli. La mia casa e’ a Kuala Lumpur, in Malesia. Adoro cucinare e imparare nuove ricette ed e’ così che e’ nata la mia passione per la cucina e la fotografia. Questo e’ diventato il mio nuovo hobby e tutti i giorni e’ una nuova esperienza di apprendimento. Grazie al blog e al condividere le mie ricette con gli altri faccio amicizia con molte persone da diverse parti del mondo.

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FRANCESCA RIVA La cucina è da sempre il mio nido, il mio laboratorio, il mio parco giochi, il luogo dove passo maggiormente e più volentieri mio tempo. La scrittura, i viaggi, l’arte, lo stare con le persone che amo sono le attività che preferisco, e ho un’incredibile attrazione per tutto ciò che è buono e bello.

YELENA STROKINwww.melangery.com

Mi chiamo Yelena, sono nata e cresciuta a San Pietroburgo in Russia. Sono mamma di due splendidi bambini e moglie dell’uomo piu’ incredibile del mondo. Lavoro come freelance food stylist e fotografa nel mio studio a casa nella storica città di Newtown, Pa, USA. Ho anche un diploma in arte culinaria. Il mio lavoro è il culmine della fotografia estetica e talenti in cucina

LAURAZANNIlavitainhobby.blogspot.it

Sono nata e cresciuta in provincia di Parma, nel cuore dell’Emilia Romagna circondata dalla nebbia e dall’amore per le cose semplici, fatte a mano con il cuore. La mia creatività è in continuo movimento amo il recupero, il restauro e adoro dar nuova vita a cose “vecchie” cariche di storia. Lavoro nella chimica, ma il mio sogno è quello di potermi dedicare ad insegnare ad ammirare il bello che ci circonda potendo sfogare tutta la passione che ho chiusa in corpo (e nelle mani)!

GIOVANNA HOANG

creazionifusionorconfusion.blogspot.it

Una vietnamita trapiantata in Italia che ama vivere la vita in tutte le sue sfumature, godendosi quei preziosi attimi di felicità fatti di semplicità, cose genuine e di emozioni vere. Un blog per inseguire la passione per la cucina e per imparare cose nuove, condividendole con altre persone.

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n. 5 Giugno 2012 - OpenKitchen 121

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