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TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL’IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING Prof.ssa Silvia Leonzi A. A. 2018-2019

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TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI

DELL’IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING

Prof.ssa Silvia Leonzi

A. A. 2018-2019

Transmedia storytelling

“Transmedia storytelling represents a process where integral elements of a fiction get dispersed systematically

across multiple delivery channels for the purpose of creating a unified and coordinated entertainment

experience. Ideally, each medium makes it own unique contribution to the unfolding of the story.”

H. Jenkins, Convergence culture, New York University, NY, 2007, Confession of an Aca-fan, henryjenkins.org

“Una storia transmediale si sviluppa attraverso piattaforme mediali multiple, in cui ogni nuovo testo

fornisce un contributo peculiare e prezioso per l'intero sistema. Nella forma ideale di narrazione

transmediale ciascuno mezzo fa quello che sa fare meglio - così una storia potrebbe essere introdotta in un film, ampliato attraverso la televisione, i romanzi

e i fumetti […] Ogni porta d’ingresso del franchising deve essere

autosufficiente in modo che non sia necessario aver visto il film per godersi il gioco, e viceversa .”

Transmedia Storytelling

H. Jenkins, Convergence Culture: Where Old and New Media Collide, NYU Press, 2006

JENKINS E I 7 PRINCIPI DEL TRANSMEDIA STORYTELLING

Jenkins e i 7 principi del transmedia storytelling

«L’unicorno origami rimane per me l’emblema dei principi

chiave che danno forma a quello che chiamo transmedia

storytelling, il santo protettore di una comunità sempre più

appassionata di artisti, narratori, marchi, game designer e

critici/accademici, per cui il transmedia è diventato la forza

trainante della vita creativa e intellettuale».

«Se i creatori non possono esercitare il controllo totale su ciò che apprendiamo dalle loro storie transmediali,

ciò non impedisce loro di tentare di dirigere (o plasmare) le nostre interpretazioni. Neil Young parla, a

questo proposito, di comprensione additiva. Cita l’esempio del director’s cut di Blade Runner, dove

l’aggiunta di un breve segmento in cui Deckard trova un unicorno origami invita lo spettatore a chiedersi se

Deckard sia un replicante: «Ciò cambia la nostra percezione del finale….La sfida per noi […] è tirare fuori

l’unicorno origami, quel frammento di informazione che ti fa vedere il film in modo diverso»

(Neil Young, game designer)

H. Jenkins, Convergence Culture: Where Old and New Media Collide, NYU Press, 2006

L’unicorno origami

«Loro guardano a destra e tu vai a sinistra»

«Se nella prima

scena del

dramma, c'è un

fucile appeso

alla parete,

questo dovrà

sparare

nell'ultimo atto».

Anton Cechov

I 7 PRINCIPI DI JENKINS

I 7 principi di Jenkins

Cos’è effettivamente l’Isola?

Che fine ha fatto la Dharma Initiative?

Perché Walt ha poteri sovrannaturali?

Cos’è il fumo nero?

I 7 principi di Jenkins

«Non era mia intenzione farlo davanti a te. E questo

mi dispiace. Ma puoi credermi sulla parola, tua

madre se l'è cercata. Quando sarai grande, se la

cosa ti brucerà ancora e vorrai vendicarti, io ti

aspetterò».

(Kill Bill Vol1)

Novembre 2009:

- Conferenza “Futures of Entertainment 4”, presso il MIT

(Massachusetts Institute of Technology)

Dicembre 2009:

- Articolo The Revenge of the Origami Unicorn: Seven

Principles of Transmedia Storytelling, blog “Confessions of

an Aca-Fan” (http://henryjenkins.org).

I 7 principi di Jenkins: una cronologia

1. Spreadability vs. Drillability

2. Continuity vs. Multiplicity

3. Immersion vs. Extractability

4. Worldbuilding

5. Seriality

6. Subjectivity

7. Performance

I 7 principi di Jenkins

«Spreadability si riferisce alla capacità del pubblico di impegnarsi attivamente nella

circolazione dei contenuti mediali attraverso i social network e nell’espansione del

loro valore economico e culturale».

H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of Transmedia Storytelling, 2009

«Forse abbiamo bisogno di una metafora diversa per descrivere l’interazione degli spettatori

con la complessità narrativa. Possiamo pensare che alcuni programmi, più che spreadable,

siano drillable. Incoraggiano infatti gli spettatori a scavare nel profondo, indagando sotto la

superfice per capire la complessità della storia e del suo racconto. Questi programmi creano

un’attrazione, trascinando gli spettatori all’interno dell’universo narrativo e incitandoli a scoprire

sempre di più. L’opposizione tra spreadable e drillable non dovrebbe essere pensata

come gerarchica, bensì come disposta su vettori opposti del coinvolgimento culturale.

Un media spreadable incoraggia un movimento orizzontale, accumulando le visualizzazioni

senza incoraggiare necessariamente un interesse a lungo termine.

Un media drillable solitamente coinvolge meno persone ma occupa una quantità maggiore del

loro tempo e delle loro energie in una discesa verticale nella complessità del testo».

J. Mittel, To Spread or To Drill, justtv.wordpress.com, febbraio 2009, in H. Jenkins, The Revenge of the

Origami Unicorn: Seven Principles of Transmedia Storytelling, 2009

I 7 PRINCIPI DI JENKINS 1. Spreadability vs. Drillability

I 7 PRINCIPI DI JENKINS Spreadability

La diffusione immediata e capillare può trasformarsi in un

interesse a lungo termine da parte degli utenti

Jenkins H., Spreadable media: i media tra condivisione, circolazione, partecipazione, Apogeo, Milano, 2013

4

Vasta diffusione

Generalmente limitata nel tempo

Basso investimento da parte degli utenti

Alto riscontro da parte degli utenti

1

3

2

Predisposizione di un contenuto di essere approfondito e quindi, in parte,

co-creato

(G. Xhaet, Le nuove professioni del web. Fate del vostro talento una professione, Hoepli, Milano, 2012)

Caratteristiche principali:

Minore diffusione dello spreadable media

Maggiore investimento di tempo ed energia

Gli utenti scandagliano la storia nel profondo

1

2

3

I 7 PRINCIPI DI JENKINS Drillability

I 7 PRINCIPI DI JENKINS Drillability

I 7 PRINCIPI DI JENKINS Drillability

Enciclopedia partecipativa

Wikia – The home of fandom

http://fandom.wikia.com

• Fondata nel 2006 da Jimmy Wales

• Contiene più 360.000 comunità

• Ha più di 190 milioni di

visualizzazioni al mese

• Dà ai fan la possibilità di creare vere

e proprie enciclopedie

• È visitata da chi vuole approfondire

le proprie conoscenze sull’universo

narrativo

I 7 PRINCIPI DI JENKINS Drillability

Spreadability

Rapida diffusione dei video attraverso la condivisione tra gli

spettatori/utenti

Drillability

Possibilità, per chi vuole, di approfondire l’universo narrativo

«[…] L’idea di un’“esperienza unificata”, sviluppata “sistematicamente”

attraverso testi multipli è valida per quei franchise transmediali che

cercano di costruire un forte senso di “continuità”, che ce li fa lodare per la

“coerenza” e “plausibilità” del loro mondo finzionale, così come è

importante per i fan hardcore che interpretano questa continuità come

l’unico valore che può ripagarli dell’investimento di tempo ed energie

necessario a raccogliere i pezzetti sparsi e ad assemblarli in un tutto dotato

di senso».

«La molteplicità permette ai fan di provare piacere per ri-racconti

alternativi, dove i personaggi e gli eventi si vedono in prospettive nuove. E

gli editori si fidano del fatto che i loro fan sappiano non solo in che modo i

pezzi stanno insieme, ma anche in che modo ogni elemento sta dentro a

una specifica versione della storia».

http://www.minimaetmoralia.it/wp/la-vendetta-dellunicorno-origami

I 7 principi di Jenkins2. Continuity vs. Multiplicity

Robert Pratten, Getting Started with Transmedia Storytelling, 2nd ed 2015

I 7 principi di Jenkins2. Continuity vs. Multiplicity

Caratteristiche principali:

Universo narrativo plausibile

Vari frammenti della storia compongono un insieme coeso

Fan gratificati dalla coerenza dell’universo narrativo

1

2

3

«La continuità narrativa viene talvolta intesa come una storia che

progredisce nel tempo, tipico di una struttura lineare, ma in realtà ha un

significato più complessa di questo. Qualunque sia la struttura della propria

narrazione, continuità significa che la tua storia fa una progressione logica

dall'inizio alla fine».

K Lawrence, Compass Points - Building Your Story: A Guide to Structure and Plot,

John Hunt Publishing, Alresford, 2014

I 7 PRINCIPI DI JENKINS Continuity

Nel 2000, a causa delle possibili inesattezze e incongruenze che inevitabilmente il gran numero di testi relativi alla saga di Star Warsavrebbe potuto creare, la Lucas Film decise di riorganizzare i prodotti dell'universo di Guerre stellari. A tale scopo la produzione decise di creare un database della saga denominato «Holocron» per rispettare il principio della continuità (coerenza e non contraddittorietà) e attenersi al canone stabilito.

I 7 PRINCIPI DI JENKINS Continuity

The Pixar Theory

• Teoria sviluppata da Jon Negroni

• Articolo pubblicato nel suo blog nel 2013

• Libro pubblicato nel 2015

https://jonnegroni.com/2013/07/11/the-pixar-theory

«Secondo questa teoria film come «Cars» e

«Brave» e gli altri sarebbero tutti collegati da un

unico filo conduttore e avrebbero luogo nello

stesso universo narrativo, rispettando una

sequenza temporale. Racconterebbero cioè

l’evoluzione di un mondo in cui le macchine

sono diventate intelligenti, gli esseri umani si

sono estinti e gli animali sono diventati esseri

senzienti.»

www.repubblica.it

I 7 PRINCIPI DI JENKINS Continuity

Retroactive continuity

T. Dowd, Transmedia: One Story--Many Media, Focal Press, Abingdon, 2015

Caratteristiche principali:

La continuità precedentemente stabilita viene alterata

Consente di integrare nuovi elementi

Permette di giustificare quelli che altrimenti sarebbero stati considerati degli errori di

continuità

I 7 principi di JenkinsContinuity

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2

3

Il termine continuità retroattiva, o retcon in breve, si riferisce all’alterazione a posteriori diuna continuità precedentemente stabilita, solitamente per rivedere una storia e includereelementi della storia aggiuntivi, aggiustare o spiegare quello che altrimenti sarebbe unerrore nella continuità della storia.

Retroactive continuity

Sherlock Holmes

Arthur Conan Doyle nel 1983 termina il racconto intitolato “Il Problema Finale” con la morte di Sherlock Holmes. Nel 1903, per poter continuare a scrivere del celebre investigatore, pubblica il racconto “La Casa Vuota”, nel quale spiega come Holmes avesse in realtà solamente finto di essere morto.

I 7 principi di JenkinsContinuity

CONTINUITY

CONTINUITY

Character rebirthing

20022007

2004

Captain America: Civil War, 2016

Multiplicity

Caratteristiche principali:

Ripetizioni o versioni alternative

della storia

I fan possono scegliere ciò che

ritengono più adeguato

Più filoni narrativi possibili

Personaggi ed eventi visti da

nuove prospettive

E. Beddows, Buffy the Transmedia Hero

“Multiplicity replica personaggi e motivi riconoscibili su

più piattaforme.»

I 7 principi di JenkinsMultiplicity

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2

3

4

James Bond

L’universo narrativo di James Bond si sviluppa a partire

dai romanzi scritti da Ian Fleming e comprende anche:

• Film canonici

• Film apocrifi

• Romanzi scritti da altri autori con protagonista James

Bond da adulto

• Romanzi su James Bond da giovane

• Romanzi sul nipote di James Bond

• Romanzi incentrati sulla figura di Miss Moneypenny

• Serie televisive

• Videogiochi

• Giochi di ruolo

Continuity & Multiplicity

I 7 principi di Jenkins2. Continuity vs. Multiplicity

«Con l’immersion si intende guidare lo spettatore

nell’esplorazione del mondo della fiction all’interno

dell’universo creato, predisponendo vari punti d’entrata e di

uscita in una sorta di continuum narrativo. L’extractability

(estraibilità) fa riferimento a tutti quegli elementi della

narrazione che possono essere estratti dall’universo e

declinati in forme, piattaforme e modalità differenti».

I 7 principi di Jenkins3. Immersion vs. Extractability

S. Leonzi, A. Andò, Transmedia Storytelling e Audience

Engagement. Strategie narrative e pratiche partecipative

nell'era digitale, Armando editore, Roma, 2013

Immersion vs. Extractability

19981985

Immersion

«Proprio come la gente desiderava far

muovere le immagini, desiderava

guardare dentro un mondo diverso.

Desideravano entrare in una storia o

viaggiare in una terra lontana.»

Hayao Miyazki, Studio Ghibli Museum, Tokyo

Caratteristiche principali:

Ingresso dello spettatore all’interno della storia

A. Fontana, J. Sassoon, R. Soranzo, Marketing Narrativo.

Usare lo storytelling nel marketing contemporaneo,

FrancoAngeli, Milano, 2010

Sospensione dell’incredulità e totale

adesione all’universo narrativo

I 7 principi di JenkinsImmersion

1

2

Immersion: Environmental Storytelling

D. Carson, Environmental Storytelling: Creating Immersive 3D Worlds Using Lessons Learned from the

Theme Park industry, Gamasutra.com, 2000

Caratteristiche principali:

Gli elementi della storia sono inseriti all’interno dello spazio fisico

Il colore, la luce e la struttura del luogo influiscono sulle sensazioni dei visitatori

I 7 principi di JenkinsImmersion

1

2

«Uno dei segreti della progettazione di ambienti tematici è che gli elementi della storiasono diffusi nello spazio fisico che il visitatore attraversa. In questo modo, è lo spaziofisico che fa la maggior parte del lavoro di trasposizione della storia che i progettistitentano di raccontare. Colori, luce e persino le texture di uno spazio possono creare nelpubblico eccitazione o paura.»

DISNEYWORLD

Caratteristiche principali:

Estrapolazione di alcuni elementi dalla storia

Integrazione di questi elementi nella vita quotidiana

N. Bernardo The producer’s guide to transmedia, beActive Books, Lisbona,2011

I 7 principi di JenkinsExtractability

1

2

«I personaggi dei progetti transmediali devono prendere vita e vivererealmente a fianco dello spettatore connettendosi emotivamente ad esso.»

Merchandising

I 7 principi di JenkinsExtractability

Extractability: reverse product placement

P. Bensi, R. P. Nelli, Il product placement nelle strategie di convergenza

della marca nel settore dell'intrattenimento, Vita e Pensiero, Milano, 2007

I 7 principi di JenkinsExtractability

Immersion & Extractability

Giochi

Tratti da Film

• Giochi già commercializzati e

utilizzati, realizzati di volta in volta in

una versione speciale collegata ad

un determinato film

Tratti da programmi televisivi

• Il gioco nasce a partire da un

programma televisivo e ne

riproduce il format

• Consente agli spettatori di

sperimentare i quiz e di vivere

un’esperienza simile a quella dei

concorrenti reali

I 7 principi di JenkinsImmersion vs. Extractability

EXTRACTABILITYGli oggetti; privati di uso, di utilità e di funzione, divengono portatori di significati

acquistando il potere di stabilire legami tra sfere diverse, tra il visibile e l'invisibile,

tra sacro e profano, tra presente e passato (K. Pomian, 2007)

Il «possesso è il rapporto più profondo che si può avere con le cose», rivela

l’ineliminabile ricerca dell'uomo di sconfiggere la morte, di esorcizzare il nulla, di

vivere nelle cose raccolte per mezzo e attraverso di esse, nonché un desiderio di

eternità.

FLASH MOB: WESTWORLD, 2016

I 7 principi di Jenkins3. Immersion vs. Extractability

Caratteristiche principali:

G. Bettetini, P. Braga, A. Fumagalli, Le logiche della televisione, FrancoAngeli,

Milano, 2004

Storia sviluppata attraverso più puntate

Storia sviluppata attraverso più canali

I 7 principi di Jenkins.

Seriality

1

2

H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of

Transmedia Storytelling, 2009

I 7 principi di Jenkins5. SerialityI 7 principi di JenkinsSeriality

«La storia si riferisce alla nostra costruzione mentale di ciò che è

accaduto. Ciò prende forma solo dopo aver assorbito tutti i pezzi

di informazione disponibili. La trama si riferisce alla sequenza

attraverso la quale quei bit di informazione sono stati messi a

nostra disposizione. Un serial, quindi, crea dei pezzi di storia

significativi e avvincenti per poi distribuire l'intera storia su più

puntate.»

I 7 principi di JenkinsSeriality

«Con questo termine si fa riferimento alla capacità di una

narrazione di essere serializzata sia su uno stesso mezzo (seriality)

che su medium diversi (trans-seriality). Un serial crea frammenti di

storia e li disperde in molteplici occorrenze. […] Il transmedia

storytelling è, in questo modo, una versione iperbolica del serial, in

cui i pezzi di informazione significativa e coinvolgente sulla storia si

disperdono non soltanto in vari segmenti all’interno dello stesso

medium, ma anche in più sistemi mediali.»

S. Leonzi, A. Andò, Transmedia Storytelling e Audience Engagement. Strategie

narrative e pratiche partecipative nell'era digitale, Armando editore, Roma, 2013

7 Stagioni 1997 - 2003

Spin Off: Angel 5 Stagioni 1999 - 2004 Ottava stagione 2007 - 2011

Film 1992

I 7 principi di JenkinsSeriality

Caratteristiche principali:

Soggettività multipla

Approfondimenti su personaggisecondari

Più prospettive attraverso le quali guardare la storia

Personaggi definiti attraverso più piattaforme

E. Branigan, Point of View in the Cinema: A Theory of Narration and Subjectivity in Classical Film, Mouton Publishers, Berlino, 1984

N. Bernardo The producer’s guide to transmedia, beActive Books, Lisbona,2011

I 7 PRINCIPI DI JENKINS6. SUBJECTIVITY

1

2

3

4

«La Subjectivity può essere considerata come una specifica istanza o livello dinarrazione nella quale il racconto è affidato ad un personaggio della storia e questoviene percepito da noi come se fossimo nella stessa situazione vissuta dalpersonaggio.»

«Dovrai rivolgerti ai tuoi personaggi e decidere come definirli. Dovrai fornire informazioni su chi sono, cosa

amano/non amano, cosa li motiva e cosa vogliono ottenere. [...] Dovrai essere espansivo nella creazione dei tuoi personaggi, non definirli solo nell’ottica di una particolare piattaforma .»

«Una storia può essere raccontata da diversi punti di vista

ed il principio della soggettività sfrutta questa caratteristica,

affidando, ad esempio, a un personaggio secondario la

responsabilità di un racconto parallelo, magari attraverso

l’escamotage del diario».

S. Leonzi, A. Andò, Transmedia Storytelling e Audience

Engagement. Strategie narrative e pratiche partecipative

nell'era digitale, Armando editore, Roma, 2013

I 7 PRINCIPI DI JENKINS6. SUBJECTIVITY

I 7 PRINCIPI DI JENKINS6. SUBJECTIVITY

H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of Transmedia Storytelling, 2009

«Le espansioni transmediali, quindi, possono focalizzarsi su dimensioniinesplorate del mondo immaginario […]. Le espansioni transmediali possonoinoltre ampliare la timeline del materiale distribuito, come accade quando ciaffidiamo ai fumetti per completare la storia, o per giocare con le estensioni alungo termine degli eventi rappresentati. Una terza funzione delle espansionitransmediali può essere quella di mostrarci le esperienze e le prospettive deipersonaggi secondari. Queste attirano l’attenzione dei lettori di lunga dataportandoli a confrontare le molteplici prospettive presenti all’interno di unostesso prodotto.»

I 7 PRINCIPI DI JENKINS6. SUBJECTIVITY

SOGGETTIVITA’ INTRATESTUALEThe Affair - Una relazione pericolosa (Showtime 2004)

Una relazione extraconiugale osservata da una doppia prospettiva: quella di Alison Lockhart (Ruth Wilson) e quella di NoahSolloway (Dominic West). «The Affair» si è imposta per la struttura narrativa, spezzata in due sulla base dei punti di vista e dei resoconti dei due amanti, che offrono visioni diverse sugli stessi accadimenti: un omicidio, avvenuto ai tempi della loro

relazione, che funge da sottotrama.

RASHOMON EFFECT

I 7 PRINCIPI DI JENKINS6. SUBJECTIVITY

Kyoto, periodo Heian. Un boscaiolo, un monaco e un

vagabondo si interrogano su una vicenda, l'assassinio di un

samurai e lo stupro di sua moglie per mano del bandito

Tajômaru, che li ha coinvolti come testimoni. Mentre si

susseguono le dichiarazioni dei protagonisti davanti a un

tribunale sulla loro versione dei fatti, la verità anziché

emergere sembra vieppiù allontanarsi.

Akira Kurosawa,1950

SOGGETTIVITÀ INTRATESTUALE

I 7 PRINCIPI DI JENKINS6. SUBJECTIVITY

SOGGETTIVITÀ INTRATESTUALE L'amore bugiardo - Gone Girl (David Fincher, 2014)

I 7 PRINCIPI DI JENKINS6. SUBJECTIVITY

SOGGETTIVITÀ INTRATESTUALE Dunkirk (Christopher Nolan, 2017)

Una settimana sulla spiaggia, dove le

truppe attendono di essere evacuate e il

soldato Tommy scampa a un'imboscata, un

giorno in mare, dove Mr. Dawson recupera i

combattenti naufraghi, un'ora in cielo, dove

il pilota Farrier abbatte i bombardieri

tedeschi. Tre punti di vista che Nolan

converge in un solo e medesimo presente.

La flessibilità delle linee cronologiche si fa

daccapo uno smisurato presupposto

narrativo, generando storie mai viste e la

Storia come non l'abbiamo mai vista.

Maggio, 1940. Sulla spiaggia di Dunkirk 400.000

soldati inglesi si ritrovano accerchiati

dall'esercito tedesco. Colpiti da terra, da cielo e

da mare, i britannici organizzano una

rocambolesca operazione di ripiegamento.

I 7 PRINCIPI DI JENKINS6. SUBJECTIVITY

SOGGETTIVITÀ INTERTESTUALE

La scomparsa di Eleanor Rigby (The Disappearance of Eleanor Rigby, USA, 2013), film scritto e diretto da Ned Benson.

Inizialmente il film era diviso in due parti (Hime Her), poi unite per la distribuzione cinematografica.

«Attraverso di essi [I SNS] si ha la possibilità di dare un’identità ai personaggi in maniera efficace e molto veloce […] Non solo conferiscono loro un’identità, ma questa identità può comunicare con l’utente, può interagire, può avvalorare la storia che si racconta, può estenderla, ingrandirla, arricchirla, quindi i social sono assolutamente basilari, rappresentano quasi il collante per una narrativa transmediale».

Nicoletta Iacobacci, VR/AR/MR Business Development Manager,

I 7 PRINCIPI DI JENKINS6. SUBJECTIVITY

SOGGETTIVITÀ TRANSMEDIALE

Star Wars Marvel Comic

Principio della Subjectivity

applicato per creare linee comic

Personaggi come punti di

contatto tra le storie, nei diversi

media

I 7 PRINCIPI DI JENKINS6. SUBJECTIVITY

I 7 PRINCIPI DI JENKINS6. SUBJECTIVITY

SOGGETTIVITÀ COME SPIN OFF

H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of TransmediaStorytelling, 2009

I 7 PRINCIPI DI JENKINS7. PERFORMANCE

«Ai produttori viene chiesto sempre più spesso di pensare a cosa i fan faranno con le loro serie e di progettare universi al fine di favorire la loro

partecipazione attiva. […] Nel mio lavoro, parlo di fan performance e sottolineo come attraverso queste discussioni i produttori sperimentano la loro relazione sia con il testo che con le audience, anche attraverso la loro

presenza online o gli interventi del regista. Siamo abituati a pensare a questi interventi come a dei contenuti che abbattono il muro della finzione per

mostrare i dietro le quinte del processo di produzione, ancora alcuni autori utilizzano queste piattaforme per espandere la nostra conoscenza

dell’universo narrativo, dei personaggi, degli eventi narrati, suggerendoci di pensare a questi come a delle espansioni della storia e non come semplici

resoconti della produzione.»

Producers performance

Contenuti speciali

Interviste a registi, produttori, attori• Coloro che hanno lavorato nella realizzazione

del film raccontano dei particolari su eventi e personaggi che il pubblico non ha potuto vedere

Scene tagliate• Le scene girate e poi eliminate dai film spesso

offrono ampliamenti della narrazione

Attraverso la loro presenza online, i produttori instaurano una relazione sia con il testo checon l’audience.

I 7 PRINCIPI DI JENKINS7. PERFORMANCE

«Con la performance si intende il processo mediante il quale si invitano i fan ad “attivarsi”, in maniera esplicita o implicita, a compiere delle

attività specifiche attorno alla narrazione transmediale. I produttori cercano di coinvolgere i fan e progettano spazi, luoghi, stimoli, per

innescare una dialettica reciproca».

S. Leonzi, A. Andò, Transmedia Storytelling e Audience Engagement.

Strategie narrative e pratiche partecipative nell'era digitale, Armando

editore, Roma, 2013

I 7 PRINCIPI DI JENKINS7. PERFORMANCE

Feedback previsto sotto forma di una scelta tra le opzioni disponibili

M. Ghilardi, I. Salerno, Giochi di ruolo. Estetica e immaginario di un nuovo scenario giovanile, Tunuè, Latina, 2007

I 7 PRINCIPI DI JENKINS7. PERFORMANCE

Librogame

Un libro-gioco o anche librogame è un'opera narrativa che invece di essere letta linearmente dall'inizio alla fine presenta alcune possibili alternative mediante l'uso di paragrafi o pagine numerate. Lettori diversi (o la stessa persona in occasione di una rilettura) potranno compiere scelte diverse e ciò condizionerà lo svolgimento e la fine della trama. Questo genere fu principalmente popolare negli anni ottanta.

Per decidere come portare avanti la storia, viene espressamente chiesta l’opinione del pubblico

Nella saga di Batman Una morte in famiglia (1988-1989), per decidere se far morire Robin la DC Comicsdecide di effettuare un sondaggio tra i lettori tramite televoto.

Il sondaggio si concludecon 5343 voti favorevoli allamorte di Robin e 5271 contrari.

L. Bertuzzi, La storia della morte di Robin, decisa da un sondaggio telefonico, 2016

I 7 PRINCIPI DI JENKINS7. PERFORMANCE

«Non scrivo fan fiction per aggiustare le cose, scrivo per esplorare gli angoli in cui Harry Potter non ha potuto sbirciare […]. Una storia che lascia questi angolini meravigliosi non ha bisogno di aggiustamenti, ma invita all’esplorazione […]».

Jenkins H., Cultura convergente, Apogeo,

Milano, 2007, pag. 193

I 7 PRINCIPI DI JENKINS7. PERFORMANCE

Fan performance: fan fiction

D. Barisone, Fanfiction, un fandom per ghermirli e nel buio incatenarli, 40k Unofficial, 2013

I 7 PRINCIPI DI JENKINS7. PERFORMANCE

I 7 PRINCIPI DI JENKINS7. PERFORMANCE

I 7 PRINCIPI DI JENKINS7. PERFORMANCE

Fan performance: fan che diventa producer

Darth Maul: Apprentice

• Cortometraggio realizzato da Shawn Bu nel 2016• Incentrato sul Darth Maul, personaggio di Star Wars.

I 7 PRINCIPI DI JENKINS7. PERFORMANCE

BasetteCortometraggio realizzato da Gabriele Mainettinel 2008

Antonio tenta una rapina in banca insieme ai suoi complici Tony e Franco ma, all’arrivo della polizia, i tre vengono colpiti nel corso di una sparatoria. Prima di morire, Antonio immagina un finale alternativo, in cui lui e i suoi amici sono in realtà i personaggi del manga Lupin III.

Fan performance: fan che diventa producer

I 7 PRINCIPI DI JENKINS7. PERFORMANCE

I 7 principi di Jenkins4. Worldbuilding

H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles

of Transmedia Storytelling, 2009

«Quando ho iniziato ti avrei detto di costruire una

buona storia perché senza una buona storia, non

avresti avuto un film. Più tardi, quando i sequel

hanno iniziato a prendere il sopravvento, ti ho

detto di costruire un personaggio perché un buon

personaggio è in grado di supportare molteplici

storie e adesso, ti dico di costruire un universo

perché un universo può supportare molteplici

caratteri e molteplici storie su molteplici media.»

«Si tratta forse di uno dei principi più importanti del transmedia storytelling.

La narrazione diviene sempre più l’arte della creazione di mondi, ovvero

di realtà solo accennate ma non esaustivamente “vissute”. I progetti

transmediali, invece, nascono fin dall’inizio per andare contestualmente e

contemporaneamente su diversi media, con differenti strategie narrative.

[…] dalla storia come punto centrale per un buon film, si è prima transitati,

con la diffusione di sequel e prequel, ad una fase in cui è fondamentale

creare un personaggio che sia in grado di sostenere più storie, per poi

arrivare ad un momento, quello attuale, appunto, in cui è richiesta la

capacità di inventare degli universi in grado di ospitare una

moltitudine di personaggi e storie su media differenti».

I 7 principi di Jenkins4. Worldbuilding

S. Leonzi, A. Andò, Transmedia Storytelling e Audience Engagement.

Strategie narrative e pratiche partecipative nell'era digitale, Armando

editore, Roma, 2013

Caratteristiche principali:

Costruzione di un complesso

universo narrativoL’audience è portata ad esplorare il mondo

in lungo e in largo

Creazione di grafici e mappe Gli spettatori capiscono cosa aspettarsi

dalla storia

M. J.P. Wolf, Building Imaginary Worlds: The Theory and History of Subcreation, Routledge, New York, 2014

I 7 principi di Jenkins4. Worldbuilding

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“Il Transmedia storytelling è una tecnica che sta diventando un punto di riferimento ad

Hollywood e a Madison Avenue e che consente lo sviluppo di “storyworlds” che si

sviluppano su piattaforme multimediali.”

Jeff Gomez, intervista per Forbes, 2009.

«Il worldbuilding, tuttavia, spesso si traduce in dati, esposizioni e digressioni che forniscono informazioni

su un mondo, mostrando la narrativa o addirittura bloccandola temporaneamente, tuttavia gran parte dei

dettagli in eccesso e della ricchezza descrittiva possono essere una parte importante dell'esperienza del

pubblico. Le informazioni sul mondo che non intervengono attivamente nella storia possono comunque

creare un mood e un’atmosfera, e contribuire ulteriormente alla costruzione della nostra idea di

personaggi, luoghi ed eventi.»

I 7 principi di Jenkins4. Worldbuilding

Star Wars Databank – starwars.com

• Personaggi

• Luoghi

• Creature

• Veicoli

• Droidi

Etc.

I 7 principi di Jenkins4. Worldbuilding

The Truman Show, 1998

I 7 principi di Jenkins4. Worldbuilding

Westworld, 2016