il grande sport n. 193 del 12 gennaio 2014

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pagine di pura passione n. 193(anno X n. 1) diffusione gratuitaperiodico 12 gennaio 2014

il grande Sportleggi anche il magazine web www.ilgrandesport.it

Il Grande Sport si rinnova

RICONOSCIMENTI

Alfiere d’argentoSarcina è il bignel paralimpico

|||| a pagina 6

CICLISMO

La Beggin regalail primo titoloal Vc Breganze

|||| a pagina 9

PUGILATO

Nicholas Marzariè il più bravodel triveneto

|||| a pagina 8

Gioie e doloridel pallone

|||| pagina 5

Il Bassanovola semprepiù altoIl CittadellaarrancaIl SanFortunatoabbandonail campo

VOLLEY

Guerra e Malinovin maglia azzurraal Città di Roma

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Giornale uno e trino: carta, web, facebookIl GrandeSport con ilnuovo annosi rinnovaampliandoil suo raggiod’azione. Alperiodico cartaceo, che uscirà dodici volte, si affian-cheranno il già

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Page 2: Il Grande Sport n. 193 del 12 gennaio 2014

di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

Gli utili supporti nutrizionaliper immagazzinare energia

Da quando l’uomo partecipa a competizioni sportive, la nu-trizione è stata considerata una componente integrale della sua esecuzione. Un supporto nu-trizionale o farmacologico, se migliora il rendimento tramite la produzione di energia, è detto ergogenico e se lo riduce ergoli-tico. I carboidrati sono la prin-cipale fonte di energia, insieme ai grassi e rappresentano il com-bustibile usato negli esercizi di breve durata ed elevata intensità: l’uso prima e durante la compe-tizione negli esercizi di resisten-za, evita la deplezione e ritarda l’affaticamento.

L’allenamento di resistenza produce un “effetto risparmio” di carboidrati, diminuendo la loro ossidazione e aumentan-do quella dei lipidi. Gli Acidi Grassi Omega-3 sono polinsatu-ri, abbondano nel pesce e negli oli, formano la prostaglandina (PGE1) che può stimolare la li-berazione dell’ormone della cre-scita e avere effetti anabolizzanti con incrementi di forza e rendi-mento. Il Gamma Orizanolo composto da due parti, una delle quali l’acido ferulico, aumenta i livelli di endorfine riducendo la percezione della fatica.

Le proteine hanno fabbisogni raccomandati di 0,8 g/kg a parti-re dai 19 anni e 1,0 g/ kg tra gli 11 e 14 anni, mentre negli atleti con intenso allenamento fino a 2g/kg e in esercizi di resistenza circa 1,2- 1,4 g/kg/die. Negli esercizi prolungati la riduzione degli amminoacidi ramificati ri-spetto al triptofano libero porta ad un incremento nella sintesi di serotonina cerebrale e alla com-

parsa di affaticamento. Per la fosfocreatina la disponibilità è una limitazione importante negli esercizi brevi di elevata intensi-tà, la sua deplezione riduce la ri-sintesi di ATP, inoltre tampona i protoni intracellulari e diminui-sce l’affaticamento muscolare.

La caffeina invece stimola l’attività della ATPasi- Na/K del-la membrana cellulare e annulla gli effetti positivi della creatina negli esercizi di forza quando si somministrano insieme. La car-nitina che si trova negli alimenti carnei, facilita il trasporto di aci-di grassi a lunga catena all’inter-no della membrana mitocondria-le per la loro ossidazione a fini energetici e la supplementazio-ne stimola l’utilizzazione degli acidi grassi liberi con risparmio di carboidrati, utile negli sport di resistenza. Molti dei supple-menti commercializzati tuttavia sono inattivi e possono produrre debolezza muscolare. Le caren-ze vitaminiche e di minerali pos-sono ridurre il rendimento ma un apporto al di sopra dei fabbiso-gni giornalieri non lo migliora-no, le vitamine antiossidanti C, E e Beta-carotene, Coenzima Q e Selenio, proteggono contro gli effetti dannosi dell’esercizio. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana

dietologia1.jimdo.com

mondoRunningdi Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

Luigi, il dono della corsa17enne fu tra i migliori

mondoBenesseredi Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Genitore, tecnico, atletaruoli da non mischiare

Pensando alle statistiche, quanti Alberto Tomba, Josefa Idem, Va-lentina Vezzali, Pietro Mennea, Roberto Baggio ci sono?

Uno dei problemi che possono insorgere quando un giovane vie-ne avviato a una disciplina spor-tiva è quello delle pressioni che gli adulti, famigliari e allenatori, possono esercitare, a volte anche inconsapevolmente.

Può capitare che il naturale bi-sogno di ragazzini e ragazzine di giocare e divertirsi anche con lo sport entri in contrasto con le am-bizioni degli adulti che li circon-dano. I quali, inseguendo i propri sogni di gloria, possono spingerli ad un agonismo esasperato.

Per un bambino iniziare e conti-nuare a fare sport significa impara-re ad apprendere regole condivise, perfezionare gesti motori sempre più complessi, migliorare la forza, la potenza, l’equilibrio, la velocità ma anche imparare a gestire dina-miche sociali e relazionali, a risol-vere i conflitti, a definire obiettivi, ad elaborare strategie per il loro raggiungimento, a vincere, a per-dere, ad accettare.

La maggior parte degli appren-dimenti nello sport esulano, dun-que, dal semplice vincere o per-dere e se il genitore sarà in grado di trasmettere ai propri figli anche questi insegnamenti “nascosti”, indipendentemente dal fatto che diventeranno o meno grandi cam-pioni, lo sport sarà servito al gio-

vane per crescere e imparare ad affrontare con efficacia e in modo autonomo le difficoltà e le sfide di cui la vita in generale si compone.

Le figure che ruotano intorno all’atleta sono molte: genitore, allenatore, dirigente, preparatore atletico, presidente ... I ruoli ne-cessitano di una costante defini-zione e spesso i confini diventano così sottili che nel ragazzo, o nella ragazza, si crea una grande con-fusione correlata direttamente ad una perdita di rispetto delle regole e del rispetto dell’autorità della persona con cui ci si confronta. È importante che ognuno non si so-stituisca all’altro. Non è compito del genitore giudicare e decidere le scelte tecniche e gli allenamen-ti così come, ad esempio, non è compito dell’allenatore decidere in merito alla scuola. Delimitare gli spazi e non invaderli permette al giovane di crescere con punti di riferimento chiari e regole che lo aiutano a distinguere e a decidere qual è la cosa più utile da fare nei rispettivi contesti (in famiglia, a scuola, in ambito sportivo ecc.).

Il genitore può sostenere il pro-prio figlio-atleta collaborando con l’allenatore che diventa l’adulto di riferimento per il minore nel con-testo sportivo. In realtà, tuttavia, accade spesso il contrario. L’al-lenatore viene accusato dei “cali di prestazione” del figlio o della figlia, di non farli giocare perchè gli stanno antipatici, di agire scelte

tecniche sbagliate durante gli alle-namenti, le gare o le competizioni, spostando così la responsabilità all’esterno col rischio di far vede-re al giovane una realtà immodi-ficabile, che non dipende da lui, portandolo forse piano piano ad un senso di insoddisfazione e al ritiro dalla pratica sportiva. Dal-l’altra parte il tecnico può vedere il genitore come un ostacolo, un intruso e non una risorsa e un al-leato per lo sviluppo complessivo dell’atleta.

Lo sport può assumere una for-ma di realizzazione importante per un giovane che ne sia appassiona-to così come la musica o qualsiasi altra cosa in genere. In quest’otti-ca i genitori sono un fattore fonda-mentale per la realizzazione di sé e lo affermano e lo condividono an-che molti atleti di livello assoluto. Il supporto della famiglia rientra, infatti, tra i fattori rilevanti per il successo insieme alla motivazione personale e al sostegno di allena-tori eccellenti. E’ importante saper distinguere ciò che come genitori vorremmo diventassero i nostri figli in quella disciplina sportiva e ciò che invece i nostri figli amano nello sport: non sempre abbiamo le stesse aspettative, gli stessi so-gni, gli stessi desideri...

Ogni tanto fermiamoci e chie-diamoci: “Se mio figlio agisse con me come io sto agendo nei suoi confronti come mi sentirei?”

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il grande Sport sportivamente 12 gennaio 2014 - 2

La prima volta che lo incontrai aveva la gamba destra ingessata. Era l’agosto del 1981, noi adole-scenti ricominciavamo l’attività estiva verso l’au-tunno, lui avrebbe dovuto correre ai Campionati Europei Juniores a Utrecht. Purtroppo si era lace-rato il tendine di Achille in un incontro internazio-nale con la squadra azzurra, in quello che doveva essere l’ultimo test verso l’obiettivo topico della stagione. Aveva male da tempo e durante l’ulti-mo raduno continuava a lamentarsi per il dolore crescente che sembrava sopportabile. Fu messo in condizioni di gareggia-re, ma l’ultimo rettilineo risultò fatale. Arrivò al piccolo trotto per onor di maglia: la sua stagione era finita e la sua carrie-ra minata. Migliorò poco negli anni successivi, sempre sperando che il meglio dovesse ancora venire, gestendo quella fragilità che faceva parte del suo talento.

Questo è il primo ricordo dell’amico Luigi Pa-rise, che ho accompagnato poi a lungo di corsa e ora incrocio spesso per le strade di Marostica. Mi è tornato in mente con le medaglie vicentine alle recenti Gymnasiadi a Brasilia: nel 1980 a Torino arrivò terzo negli 800 in scia a un fenomenale bra-siliano che quattro anni dopo vinse le Olimpiadi a Los Angeles, lasciandosi alle spalle il primatista

del mondo Sebastian Coe. Luigi era fortissimo (48”5/1’51”6 su 400/800 metri a 17 anni), un mez-zofondista bello come pochi altri, longilineo ed elastico, ma Joaquim Carvalho Cruz era già di un altro livello e poi eguagliò il record del mondo ju-nior e sfiorò quello mondiale nei due giri di pista.

Mi viene in mente anche una fortunata trasmis-sione radiofonica, “Destini Incrociati”, in cui sono raccontate storie di incontri fruttuosi: facile scri-

verle a posteriori, diffi-cile intuirle in anticipo e guidarle con la pratica quotidiana. Due dei tre personaggi citati hanno lasciato segni pesanti nella storia dell’atletica e Seb sembra orientato verso la massima diri-genza mondiale dopo il successo delle ulti-me Olimpiadi a Londra come presidente del Comitato Organizzato-re. Non so cosa faccia Joaquim, sicuramente

rientrerà nella parata di campioni verde-oro in ve-trina nel prossimo biennio verso le Olimpiadi di Rio. Luigi continua a soffiare il vetro e a portare avanti l’azienda di famiglia, corre ancora per dilet-to e per salute.

Nel passo ora appesantito dal tempo si riconosce sempre l’impronta di un dono superiore che faceva sognare.

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il grande Sportregistrazione tribunale di Bassano del Grappan. 8/2004 del 24.09.2004REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEVIA VERONA, 40, 36022 CASSOLA (VI)TELEFONO E FAX 0424 833717www.ilgrandesport.itPER CONTATTARE LA REDAZIONEE INVIARE FOTO E [email protected] RESPONSABILEMICHELE ZARPELLON 338 2022152CONSULENZA EDITORIALECLAUDIO STRATI 338 3509386COLLABORATORI Stefano Cirillo, Michelangelo Cecchetto,Rino Piotto, Vincenzo Pittureri, Gabriele Zanchin EDITRICE LITTERA srl OFFICINA [email protected] Centro Servizi EditorialiGrisignano di Zocco (Vi)Il Grande Sport è freediffuso in oltre 900 punti a: Asiago Asolo Bassano del Grappa Borso del Grappa Breganze Caerano San Marco Campolongo sul Brenta Castelfranco Castello di Godego Cartigliano Cassola Cismon del Grappa Cittadella Conco Crespano del Grappa Enego Fontaniva Fonte Galliera Veneta Gallio Loria Lusiana Marostica Maser Mason Vicentino Montebelluna Molvena Mussolente Nove Pianezze San Lorenzo Possagno Pove del Grappa Pozzoleone Riese Pio X Romano d’Ezzelino Roana Rosa’ Rossano Veneto San Martino di Lupari San Nazario San Zenone degli Ezzelini Sandrigo Schiavon Schio Thiene Solagna Tezze sul Brenta Valstagna... e non solo!Lo puoi sfogliare e leggere anche nel webwww.ilgrandesport.itsu Facebook alla pagina Il grande Sportsu Twitter alla pagina @IlGrandeSport

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Il Magico Tempe in carriera è stato in equilibrio su oltre tre-cento salite. Da alcune di esse, come Stelvio, Manghen, Plan de Corones e lo Zoncolan è riu-scito anche a scendere toglien-do dalla bici ruota e forcella.

Quest’anno ha partecipato come apripista alla tappa fina-le del Giro del Trentino. Alla fine di maggio ha dato spetta-colo alla tappa finale del Giro d’Italia e nei mesi successivi ha partecipato a 4 cronoscalate, a Predore in provincia dei Berga-mo, a Recoaro Terme, a Gena

L’impresa del 2014 30 tornanti in salita, 30 in discesa. Il Magico Tempe verso un nuovo record

Grappa al contrariola sfida è marziana

Festa della sezione Aia Bassano

Il presidente Suelotto: «Tommasici insegna a non mollare mai»

in provincia Belluno e a Bolza-no. Una grande impresa è stata sicuramente quella del Plan de Corones dove è riuscito a salire e scendere da questa dura sali-ta con la mountain bike senza ruota e forcella. Nella stessa

maniera ha conquistato il Bre-vetto del Grappa percorrendo tutti i dieci versanti da maggio a settembre, insomma più di 1400 chilometri percorsi nel 2013 con una sola ruota! Que-sta volta la sfida è ben diversa ma sempre comunque difficile. Simone Temperato (ricalcando

le orme del padre Fernando che più di 50 anni è riuscito con la sua graziella a pedalare all’in-dietro per vari chilometri, con il sedere sul manubrio e sen-za appoggiare i piedi a terra è tornato a pedalare in posizio-

ne normale) pochi giorni fa ha deciso di salire e scendere dal Monte Grappa proprio in questa maniera. A dire la verità l’idea è nata dopo aver visto un video di un famoso funambolo norvege-se, Eskil Ronning-sbakken, non nuovo a imprese estreme come questa. Quel-la di Simone sarà una sfida con la “S” maiuscola visto che di tornanti ne dovrà affrontare 30 in sa-lita e 30 in discesa senza poi tener con-to che dal versante che farà, quello di Semonzo, ci sono un’infinità di curve e di altre difficoltà da superare lungo i 19 chilometri di percorso.Ma la con-centrazione adesso è sulla tappa del Giro d’Italia, la cronosca-lata Bassano Monte Grappa.«Già nel 2010 scalai in impennata con la bici da corsa la salita “degli arditi” in oc-casione della tappa

Ferrara–Asolo - ha raccontato Simone - è stata un’emozione enorme e mi piacerebbe riten-tare l’impresa, magari pun-tando anche un nuovo record, spero che gli organizzatori del Giro e il comitato di tappa mi diano la possibilità di tentare questa impresa».

Sopra da sinistra premio Ugo Moretto consegnato a Emanuele Lena e premio Guido Agnolin a Michele Collavo. A lato premio Selvaggi a Luigi Piazzolla men-tre sotto il premio del Comitato locale Figc Livio Birti consegnato a Paolo Costa

La festa di inizio anno della sezione Aia di Bassano è stata l’occasione per consegnare molti riconosci-menti di rilievo. Il premio istituito alla memoria del compianto Almerigo Marini, osservatore della se-zione bassanese, da sempre attento alla formazione associativa dei giovani, è andato al giovane Pierfran-cesco Saugo che dall’organo tecnico provinciale è stato promosso al Cra Veneto; all’osservatore Paolo Costa il premio del Comitato locale Figc per essersi particolarmente distinto durante la scorsa stagione, mentre all’arbitro Potito Aliani è stato consegnato il premio “Comitato Provinciale”. Infine il 5° premio “Ugo Moretto”, per l’assistente che dal Cra Veneto è stato promosso alla Can D è andato all’assistente

Emanuele Lena; il 20° premio Guido Agnolin all’ar-bitro Michele Collavo che nella scorsa stagione dal Comitato Regionale Veneto è stato promosso alla Cai e il 46° premio “Numa Pompilio Selvaggi” al-l’arbitro fuori quadro Luigi Piazzolla, arbitro con più anzianità di tessera a scalare, nella sezione della città del Grappa. «Dino Tommasi con la sua promozione - ha affermato il presidente Stefano Suelotto - ci ha insegnato che non bisogna mai mollare e mai perde-re di vista l’obiettivo». A dar lustro ci hanno pensato anche le promozioni di Francesca Campagnolo alla Can D, la promozione di Alberto Zampese in Can D come assistente e la promozione di Michele Zeggia-to alla Cai come osservatore arbitrale.

Una ventina i nuovi direttori di gara che la sezione Bassanesi ha sfornato con il nuovo corso arbitri di calcio: Luca Franceschini, Federico Nevoso, Gianluca Manzi, Alessan-dro Geremia, Leonardo Bizzotto, Matteo Si-monetto, Riccardo Crivellaro, Isacco Bellò, Davide Lacara, Melania De Agnoi, Pietro Zannoni, Leonardo Gnoato, Nicola Perozzo, Marco Scomazzon, Alessandro Maroso, An-drea Bontorin, Miriana Toniazzo, Carlo Zen e Jauan Pablo Ivich Vasquez.

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Page 5: Il Grande Sport n. 193 del 12 gennaio 2014

il grande Sport calcio 12 gennaio 2014 - 5Seconda Divisione Pro Bassano Virtus inarrestabile è la vera rivelazione del torneo

Petrone, asso pigliatuttoBassano veleggia e spumeggia al largo, sta dando la paga a tutti quanti e a oggi non solo sarebbe promosso in pompa magna e con la fanfara nella C unica ma ci ap-proderebbe pure da dominatore solitario del campionato. Esatto, avete letto bene, una squadra unanimemente battezzata ad agosto da decimo-dodicesimo posto e dunque al massimo buo-na per gli spareggi e mai per il balzo diretto tra le otto elette, comanda invece imperterrita la fila da prima della classe. Senza essere stata minimamente accre-ditata alla vigilia. E così se l’an-no precedente una formazione costruita con tanta prosopopea e dispendio di mezzi ha fatto un mezzo buco nell’acqua (mezzo perchè ai playoff ci è arrivata, dopodichè si è sfracellata senza ritegno), questa, al contrario at-trezzata tirando mostruosamente la cinghia su tutto e risparmian-do sul centesimo, incluse le bot-tiglie di minerale per non sforare un budget più che dimezzato, sta dando la polvere a chicchessìa. E perciò bravo a Seeber che i giocatori li ha scelti col lanterni-no in regime di ristrettezze asso-lute, aguzzando idee e ingegno e ancora più bravo a Petrone che

Si è concluso il girone di andata che per il Cittadella è coinciso con un 2013 di chiari e scuri con tante concomitanze nega-tive.

«È stato l’anno della Festa per i 40 anni dalla fondazione -commenta il presidente Andrea Gabrielli- ma evidentemente non c’è un nesso fra gli eventi societari e i risultati sul cam-po. Abbiamo però ottenuto la salvezza e questa è la cosa più importante. Nello scorso cam-pionato abbiamo fatto bene al-l’andata (29 punti, mentre solo 20 nel 2013), adesso per restare ancora in serie B dovremo fare punti soprattutto nel ritorno».

Attualmente il Cittadella si trova a quota 21 punti, di poco dentro la zona play out, mentre le ultime quattro partite, con il bottino di quattro punti, hanno evidenziato i soliti alti e bassi. Perdere a Palermo (3-1) ci può stare, ma in casa il sofferto pari (1-1) con il Bari e la sconfitta (2-1) con il Lanciano sono state forti delusioni. In mezzo è scop-piata dopo 10 partite di astinen-za, la sorprendente vittoria sulla (ex) capolista Empoli (1-0) con la classica “gara perfetta” che ha fatto vedere il Cittadella che più spesso si vorrebbe.

Una stridente discontinuità

che il presidente Gabrielli im-puta in primis ai troppi infor-tuni capitati in questo campio-nato. Riferendosi ai tanti pali colpiti, ai gol annullati che sa-rebbero stati validi, alle troppe banalità difensive commesse e a qualche squalifica di troppo, il patron granata sostiene: «Non siamo nuovi a episodi sfortu-nati e concomitanze negative, ma abbiamo superati momenti di difficoltà ben più seri del-l’attuale. Dobbiamo uscirne come abbiamo fatto in passato restando uniti e lottando con-vinti nel raggiungimento della salvezza».

Sul mercato di gennaio: «Il recupero degli infortunati sa-ranno i primi acquisti. Abbiamo

giocatori come Donnarumma e Montini che finora non han-no avuto modo di esprimersi, altri come Di Donato, Alborno e Colombo che si sono infor-tunati quando la squadra aveva trovato la giusta quadratura. Con i loro rientri il gruppo è competitivo, anche se il dg Ste-fano Marchetti sta sondando il mercato per qualche valido in-nesto. Noi saremo comunque coerenti con la nostra logica di mercato, per cui nomi dai tra-scorsi altisonanti non fanno per noi. La continuità del progetto senza voli pindarici è la nostra forza. Molti in Italia si stanno adeguando a questo modello e ci citano come esempio».

Rino Piotto

Ripartenza del 2014: stando alle parole del presidente Seba-stiano Trivellin ci vuole il botto per la prima squadra del Nove Stefani Consulting: «È vero, ci auguriamo che la fase di ritor-no nel girone B del campiona-to di promozione abbia una sua esplosione positiva. È neces-sario trovare una continuità di risultati positivi – rammenta il massimo dirigente del team del paese della ceramica –. Siamo certi, nutriamo sincera fiducia, in tutte quelle capacità e qualità tecniche e agonistiche che sono insite nel nostro gruppo della prima squadra. Sono elementi che sinora sono rimasti strana-mente celati». Il presidente Trivellin ricor-da che la prima metà di questa stagione è già stata archiviata con un andamento altalenante, ma questo non è dovuto certo a una mancanza di equilibrio o affiatamento nel collettivo alle-nato da mister Maurizio Sandri, il presidente spiega: «Diciamo che questa strana situazione è dovuta a una parvenza di lassi-

smo dell’esistere in campo. È una parvenza che si concretizza in termini di resa finale. Non manca certo l’intesa tra reparti – sottolinea Trivellin – sarà ne-cessario diventare più coriacei e cinici sul pallone, con la giusta dose di quella che comunemente si chiama cattiveria agonistica, dove si vuol far sentire la pro-pria voce, farsi rispettare, fare il proprio gioco».

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Serie B Il presidente traccia il bilancio del 2013 che nasconde qualche caduta di troppo

Gabrielli: «Ora ci servono punti»

Il caso

S. Fortunatoaddio Prima

Capodanno amaro per il calcio San Fortunato che esce di scena dalla Prima categoria al termine del girone di andata. Si chiude nel peggiore dei modi dunque la stagione per la società del presidente Massimo Alessio, al centro delle polemiche dopo la rivolta dei giocatori che si sono rifiutati di scendere in campo per protestare contro la società. Ad accendere gli animi i man-cati rimborsi promessi dal pre-sidente Alessio, il quale, a det-ta del portavoce dei giocatori, sarebbe venuto meno a quanto aveva pattuito a inizio anno. La società ha inoltrato richiesta alla Federazione per ritirare la squa-dra dal campionato, andando incontro alle sanzioni previste, e ha chiesto di ripartire dal settore giovanile. Lo stesso Alessio ha confer-mato di aver ritirato la squadra, mantenendo in questo caso la promessa fatta prima di Natale, ossia che avrebbe rispedito tutti a casa. «Non ne voglio più sapere – ha commentato Alessio – me-glio ripartire dalle giovanili e provare a ricreare un movimento calcistico più vicino alla realtà. Sono disgustato dalla situazio-ne che si è venuta a creare ma a questo punto non me la sento neppure di fare ulteriori pole-miche in merito. Già sono state fatte troppe chiacchiere, non ne voglio aggiungere delle altre». La conferma della richiesta di ritirare la squadra da parte del San Fortunato è arrivata anche dal consigliere Figc Pa-trick Pitton: «Abbiamo provato a trovare delle soluzioni con il presidente Alessio ma a un cer-to punto sono venute a mancare le condizioni di base per poter proseguire nella ricerca di alter-native. Peccato, dispiace sempre quando accadono questi fatti, chi ne rimette è il calcio e la sua credibilità». Le scaramucce all’interno della società erano iniziate più di un mese fa, dopo la dipartita del tecnico Roberto Merlo che aveva lasciato la guida della squadra per problemi personali. Al suo posto era stato chiamato Moreno Campagnaro, ma ormai la situazione era già degenerata. I giocatori avevano fatto fronte comune per i mancati rimbor-si promessi dalla società e la bomba era scoppiata alla vigilia della partita con il Torreselle e con lo sciopero di un gruppo di atleti che aveva preferito il bar al campo da gioco. La protesta aveva mandato su tutte le furie il presidente Alessio che di lì a breve avrebbe svincolato l’in-tera squadra mandando tutti a casa.

questi giocatori li ha suggeriti e forgiati nell’acciaio nonostante si tratti di ventenni o poco più. E se dodici mesi fa c’era gente che troppo spesso si trascinava per il campo, adesso abbiamo tutti ragazzotti frementi e raz-zenti che mordono il freno e non stanno nella pelle. E di questo gruppo così diverso dal passato, formazione di monelli sfronta-ti e col sorriso sulle labbra si è innamorato il popolo giallorosso che a Rimini, alla prima trasfer-ta dell’anno è calata in massa a celebrare il sacco virtussino in Romagna.

L’ASSO: L’asso pigliatutto è indiscutibilmente Mario Petro-

ne, uno che ha conquistato la piazza innanzitutto con l’atteg-giamento prima che coi risultati. Facendo sgobbare la comitiva e inculcando una mentalità da combattenti e indomiti lottatori che da queste parti non si era mai vista. Una fame atavica che contrasta con l’indole da mi-lordini che nell’ultimo biennio ha purtroppo contraddistinto in negativo le stagioni del Soccer Team. Ma bollare il trainer come un semplice sergente di ferro sarebbe riduttivo e contropro-ducente poichè Marione è anche tattico sofisticato ed evoluto, in grado di cambiare d’abito i suoi più volte nella stessa gara. I suoi

mutamenti in corso d’opera por-tano sovente punti in cassa e di-verse reti sono giunte su schemi provati a lungo in allenamento e mai frutto di casualità. Come i gol in retta d’arrivo, non coin-cidenze bensì lo specchio della cifra agonistica di un undici che non allenta la morsa neppure sotto minaccia. Quindi mental coach, poichè nessuno moti-va quanto lo skipper campano, inimitabile per come tiene tutti sulla corda ed esemplare ad al-lenare tutti quanti, società e pro-prietà compresa, coi messaggi che recapita ai vertici, nel senso di appartenenza e nei modi di agire. Non è ancora scoppiata la

Petrone-mania in città, ma ci sia-mo molto vicini perchè il tecni-co ha conquistato e se per questo l’uomo anche di più.

LA RIVELAZIONE: In effet-ti è sorpresa solo per quelli che non masticano calcio. Perchè Tommy Maistrello la stoffa del bucaniere ce l’ha eccome, a di-spetto della giovane età. Dove-va recitare da bomber di scorta, qualche spezzone o poco più. Ha finito col timbrare 5 gol a metà tracciato, quasi sempre uscendo dalla panchina. Due bersagli pe-santissimi, l’inzuccata sui titoli di coda nella partitissima da tito-lo d’inverno col Santarcangelo e l’incornata del raid a Rimini che ha proiettato i petroniani persino a +2 in media inglese, numeri da fantascienza per chi appena la scorsa primavera magnificava un quinto posto come paradisia-co. Ma questo è il Bassano più lucente e splendente dell’ultimo ventennio, dai giorni lieti di Pil-lon in D. Solo che in onda al pia-no di sopra. Stessa spensieratez-za, ma tante palle e aggressività in più. Senza di quelle in Lega Pro sei morto. E il Bassano di ieri era uno zombie.

Vincenzo Pittureri

Un’azione di gioco del calcio Bassano e il tecnico Mario Petrone, guru del primato in classifica

Maurizio Sandri

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il grande Sport altri sport 12 gennaio 2014 - 6Riconoscimenti Marostica ha premiato i suoi sportivi dell’anno. La statuetta a Sarcina, nuotatore di spicco

Giacomo,alfiere paralimpicoE’ stato assegnato a Giacomo Sarcina, atleta della Rari Nantes Nuoto Paralimpico, l’Alfiere d’Argen-to 2013, premio per lo sportivo dell’anno di Maro-stica. Questa la motivazione: “L’atleta ha un curri-culum sportivo di grande rilievo che lo ha portato pur nella giovane età a ricoprire un ruolo importan-te nel panorama natatorio nazionale con una lunga serie di vittorie nazionali e internazionali, record italiani assoluti e di categoria ma soprattutto una storia di passione ed entusiasmo più forte di tutte le barriere. Passione e entusiasmo condivisi dalla fa-miglia che lo ha sempre sostenuto, supportato e in-coraggiato in ogni momento. Un esempio di tenacia e forza di volontà che ha saputo dimostrare giorno dopo giorno come nello sport non sia difficile solo vincere ma mantenersi ad alti livelli con costanza di risultati”. Nel giorno dell’Epifania l’amministra-zione ha premiato anche gli altri sportivi segnalatisi nel’anno appena chiuso.

Sport amatoriale. Giovanni Crestani e Danilo Pozzan, Asd Panda Orientamento; Giuseppe Zam-

boni del Gruppo Rallysti.Sport scolastico. Per la corsa campestre, Mar-

co De Leo e Federica Bossi, e la squadra Cadette (Francesca Crestani, Angelica Grando, Laura Mar-con, Giulia Vaidanis) dell’istituto comprensivo.

Promesse dello sport. Tommaso Mocellin, gruppo Bocciofilo B.P. Marostica, Francesca Crestani Atl.

Vimar e Rari Nantes, Massi-mo Rossi, Atl. Vimar, Squa-dra Allievi Usd Marosticense e Cat. Giovani / Giovanissimi Triathlon Rari Nantes.

Esempi per lo sport. Asso-ciazione Marosticando; An-tonio Sciessere, Usd Marsan; Damiano Cabrio, tecnico Atletica Vimar; Silvia Corra-din, Rari Nantes.

Agonisti. Claudia Zon-ta, Centro Ippico Scaligero; Andrea Lobba, Rari Nantes

Nuoto; Francesco Baggio, Rari Nantes Sci fondo; Simone Bevilacqua, Veloce Club Marostica; Mirko Lazzaretto, Rari Nantes Triathlon; Paolo Minuzzo, Team Legend M. Gobbi; Filippo Vaidanis, Atl. Vicen-tina-Atl.Vimar; Elisa Marcon, Rari Nantes Triathlon.

Foto: Sarcina premiato dal prefetto Soldà e dal sindaco Marica Dalla Valle.

Hockey pista A1

Bassano, la svoltaè attesa al ritorno

(V.P.) - Pagellina di metà sta-gione per l’hockey. Sei pieno, via. Toh, sei più di incoraggia-mento, ma il più è un atto di fi-ducia che dovrà essere meritato e legittimato a giugno. Perchè sei? Perchè questa squadra, ro-ster alla mano, è certamente da quarto posto, ma senza Miguel Nicolas, di rientro dall’Argenti-na solamente a fine febbraio, è sicuramente da quinto. E difatti come ha chiuso l’andata? Quin-ta, o meglio quarta a pari merito col Valdagno ma indietro causa classifica avulsa, dunque quinta. Un piazzamento che nel tabel-lone di Coppa Italia la spingerà a un quarto di finale proprio coi cuginastri acerrimi nemici nella tregiorni di Giovinazzo tra qua-si due mesi, sempre che le final eight tricolori si tengano ancora in Puglia ora che i baresi sono stati eliminati in extremis dalla contesa. Peccato poichè vincen-do sotto Natale con Breganze il Bassano si sarebbe garantito il secondo posto e un abbinamen-to più morbido in Coppa con un cammino più semplice e meno tortuoso. Perciò la sufficienza è

logica in quanto la squadra è stata in linea con le aspettive di metà percorso ma nella seconda parte di torneo e col ritorno alla distanza di Miguel l’ingresso tra le quatto in regular season dovrà diventare il traguardo minimo. Non solo: una poltro-na tra le primissime quattro il Sind dovrà abbrancarla anche ai playoff perchè questo quintetto non vede le semifinali scudet-to da anni annorum e sarebbe anche il caso di ripristinare le buone abitudini. Spiacevole annotazione a margine: sinora i giallorossi non hanno strappato lo scalpo a nessuna big, insom-ma, non hanno vinto uno scon-tro diretto che sia uno, è anche logico e, come dire, conseguen-ziale che il voto sia tirato e ma-gari pure un po’ risicato. Quanti punti hanno colpevolmente but-tato al macero Gimenez e i suoi amici? Facciamo subito la con-ta: 3 secchi col Giovinazzo in casa e almeno uno col Breganze a stare tanto stretti che somma-ti ai 24 arpionati farebbero 28, cioè terzo posto solitario dietro Forte e Breganze. Quel podio

che non è pere-grino credere di poter inseguire perchè stando fra i primi tre si schiuderebbero poi le porte del-la Champions, ovvero l’Europa che conta, vale a dire il massi-mo proscenio che qua non si frequenta più da troppo tempo.

(foto Bosca)

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QUALITA’CONVENIENZA

(S.C.) Il 2014 è iniziato alla grande in casa del Bruel Volley Bassano. La prima convocazio-ne di Anastasia Guerra e di Ofe-lia Malinov con la Nazionale Ju-niores è stata davvero un doppio regalo sotto l’albero per le due stelle del Brunopremi.com e per tutto lo staff giallorosso, fiero delle sue campionesse e orgo-glioso di un lavoro fatto in pale-stra che ha messo le due ragazze nella condizione di arrivare sin lì. E a completare il quadro c’è stato anche un terzo regalo di Natale per la società bassanese dal momento che Alexandra Bo-tezat è stata chiamata per la se-

il grande Sport volley 12 gennaio 2014 - 7Donne Guerra e Malinov vestono l’azzurro al trofeo Mimmo Fusco

Bassano in nazionale

Anniversari Il sodalizio di Carlesso prepara la festa

Rosà compie 20 anniVent’anni di attività e non sen-tirli. Si potrebbe spiritosamente commentare in questo modo l’ingresso del Volley Rosà nel nuovo anno. Fondata nel 1994, l’associazione pallavolistica ro-satese è cresciuta fino a diventare la più grande realtà sportiva del paese, militando per due stagioni nel campionato professionistico di serie B2. Negli ultimi anni le difficoltà economiche che han-no toccato l’intero mondo dello sport hanno reso necessario un ritorno ai campionati regionali e provinciali, ma la società del presidente Diego Carlesso è più in forma che mai. Nel cor-so dell’estate è stato rinnovato il contratto di collaborazione con la Pallavolo Rossano e il Volley Cassola, ma soprattutto i giallo-

neri sono entrati a far parte del network di squadre della Scuola di Pallavolo Anderlini di Mode-na, una delle società più lungi-miranti e all’avanguardia per la tutela e la crescita del settore giovanile. Proprio l’attenzione per il vivaio è valso l’ottenimen-to, per la quinta stagione conse-cutiva, del Certificato di qualità Fipav per il settore giovanile, e, per la seconda volta, anche del titolo di Scuola federale di pallavolo. Ma i risultati non si fermano ai premi, perché anche sul campo è evidente il buon la-voro svolto, come testimonia la partenza a razzo dell’Under 16 di selezione, capace di ottenere dieci vittorie in altrettanti incon-tri senza lasciare la briciola di un set alle rivali.

Polisportiva Santa Croce

La Psc sorrideTempo di bilanci per la Poli-sportiva Santa Croce Psc. La stagione 2013-2014 si presenta come una delle più brillanti de-gli ultimi 10 anni, sia dal punto di vista dei risultati che dal pun-to di vista dei numeri. La socie-tà del presidente Barbagiovan-ni, che ormai compie trent’anni, è prima nel girone di prima di-visione femminile con otto vit-torie, da tre punti, su otto gare giocate, staccando la seconda di quattro punti e candidandosi p r e p o t e n t e -mente per il passaggio del turno diretto.

Fiore all’oc-chiello non è solo la prima squadra ma anche le cate-gorie giovanili che rendono o r g o g l i o s o tutto il movi-mento: come non accadeva da anni, infat-ti, tanto al ma-schile quanto al femminile la Psc copre tutte le categorie ben comportandosi nell’under 18, nell’under 16 allenate ri-spettivamente da Pan e Lunardi, under 14 da Bertinazzo, l’under 13 da Pontarollo e l’under 12 da Marchetti.

Ricco anche il minivolley quest’anno sdoppiato fra mini volley e baby volley.

Grandi soddisfazioni sono ar-rivate anche dal settore maschi-le: la prima divisione è in testa alla classifica, dopo 11 gare tra campionato e Vicenza Cup, sen-

za nessuna sconfitta.Il settore giovanile maschile

poi ogni anno aumenta di nume-ri. Il progetto pluriennale creato da Marchetti da quest’anno offre i primi sostanziosi risultati, con due under 13 iscritte al campio-nato, una under 14 attualmente in ballo per le finali contro una squadra decisamente migliorata e ben tre atleti di rappresentati-va; e una under 17 che sebbene nei risultati abbia sofferto, va ricordato che nei suoi otto do-

dicesimi conta ragazzi che p o t r e b b e r o fare l’under 15.

La Psc, quindi, pensa anche al fu-turo.

Infine, ma certo non meno impor-tante, va sotto-lineato lo sfor-zo per creare un minivolley maschile, con il brillante ri-sultato di ave-

re una squadra di 2004 maschi iscritta al campionato 3×3.

Un invito quindi a tutti i ma-schietti del bassanese che vo-gliono provare a iniziare questo meraviglioso sport.

Grande soddisfazione sono arrivati dalla Federazione Na-zionale di Pallavolo per il rico-noscimento della Certificazio-ne di qualità settore giovanile Fipav 2014-2015 e anche per l’inaspettato riconoscimento del titolo di Scuola Federale di Pallavolo.

Il presidente Diego Carlesso

conda volta consecutiva ad uno stage Nazionale prejuniores. Per quanto riguarda la coppia formata da Anastasia Guerra e Ofelia Malinov, che non meno di sei mesi fa sono state rispetti-vamente mvp e capitano azzurro ai campionati europei preju-niores, la prima esperienza con la Nazionale Juniores ha avuto luogo a Latina, dove hanno par-tecipato al “Torneo Memorial Mimmo Fusco”. La Naziona-le U19 di Davide Mazzanti ha quindi chiuso al quarto posto il torneo dedicato al giornalista Rai scomparso nel 2005. Le az-zurrine si sono confrontate pri-ma con la neopromossa in serie A1 IHF Volley Frosinone e poi, nella finale per il terzo e quarto posto, con l’USC Münster che disputa la Bundesliga Tedesca. Per la cronaca la vittoria del-la manifestazione è andata alla formazione ciociara che nella fi-nale si è imposta sulla selezione statunitense. Per le leonesse si è chiusa in maniera comunque po-sitiva la prima esperienza con la nazionale juniores: per Anasta-sia e Ofelia è stato senza dubbio un inizio di 2014 indimenticabi-le. L’altra bella notizia di questa fine 2013 è che anche Alexandra Botezat si è confermata nel giro azzurro: la leonessa giallorossa infatti è stata nuovamente con-vocata per un stage Naziona-le con il gruppo delle ragazze prejuniores. Lo stage, diretto dal tecnico Mencarelli, si è tenuto presso il Centro Pavesi Fipav di Milano. Anche per lei dunque un regalo di Natale a tinte azzur-re sotto l’albero e una gioia da condividere con tutto il gruppo del Bruel Volley Bassano.

Stefano Zen

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Al ristorante Belvedere la sezione bassanese dei Veterani dello Sport, presieduta da Rino Piccoli, ha premiato il giovane sportivo emer-gente e quello che tanto ha dato allo sport.

Fra i giovani l’encomio, unito ad una borsa di studio consegnata, come sempre, da Giam-pietro Calmonte per ricordare il papà Bruno, è andato allo studente Giancarlo Melillo che, al suo ultimo anno di liceo scientifico “Da Ponte”, gioca, come portiere di riserva, nella prima squadra del Sind Hockey Bassano. La scelta del direttivo dei Veterani è caduta sul suo nome perché lo studente è approdato in città dalla sua Salerno, chiamato a sostituire il portiere titolare della formazione giallorossa, Cunegatti. Lo sportivo eccellente, invece, risponde al nome di Aldo Primon. Corposo il suo curriculum relativo a una serie ampia di sport. Comincia con il calcio militando nel Bassano Virtus. Passa quindi all’Asiagoaltopiano calcio. Si interessa di tennis, di tiro a segno diventando direttore di tiro nel poli-gono di viale Asiago. Si diletta con lo sci di fondo,

consegue il brevetto per pilotare barche da diporto e, da buon alpino fa lunghe passeggiate in monta-gna. Ma è il karaté a plagiarlo.

Targhe di riconoscenza sono andate alle signore Bonotto e Campagnolo, e al “veterano” per eccel-lenza, dottor Campi per il suo 90. compleanno.

Foto: la premiazione del giovane; da sinistra Campi, Piccoli, Gottardi, Calmonte, Melillo.

il grande Sport altri sport 12 gennaio 2014 - 8Boxe Il sedicenne Marzari dà un titolo di prestigio al club castellano

Nicholas n.1 triveneto

Se la boxe ha anche un valore sociale, l’Asd Union Boxe Ring di Castelfranco lo sta attuando a tutto tondo. E aprendo la palestra a tutti è inevitabile che tra i tanti esca qualcuno che ai pugni “per scaricarsi” oppure “per dar sfogo alla propria aggressività” riservi uno spazio…per fare sport. E’ il caso di Nicholas Mar-zari, 16 anni di Resana, campione regionale nella categoria Junior 66 kg. Il giovanissimo pugile non ha avuto ri-vali nel campionato tri-veneto categorie school boy, junior, youth, svoltosi a Piove di Sac-co organizzato dalla Boxe Cavarzere. Marzari seguito dal tecnico Marcel Pobwe, nome ormai storico della boxe castel-lana, si è sbarazzato in finale di Amedeo Rossi del Vicenza.

Una vittoria convincente per il ragazzo castellano che è una del-le punte di diamante della boxe giovanile triveneta e che vanta

già diciotto incontri, con due sole sconfitte. Il ragazzo è uno degli atleti di punta della neonata squa-dra veneta voluta dalla federazio-ne e che ha quale capo tecnico il professor Paolo Bonifacio.

“Questo è solo l’inizio-spiega il suo maestro Pobwe - e questo risultato è venuto solo col duro

lavoro che facciamo in palestra ogni settimana con impegno e umiltà”. Per la Boxe Ring Ca-stelfranco il successo di Marzari si somma a quello ottenuto tre anni fa da Gionata Cassol che vinse il titolo italia-no junior negli 81 kg. Insomma, una società

che è una delle realtà più floride del Triveneto nella boxe giovani-le come è stato dimostrato anche con l’ottima riuscita del tradizio-nale “Santo Stefano pugilistico” organizzato con grande parteci-pazione di tifosi al palazzetto di Castelfranco.

Gabriele Zanchin

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Nuoto. Oltre 300 in gara da AquapolisBella riuscita del “Trofeo di Babbo Na-tale” organizzato dalal società Aqua-polis di Bassano: 309 atleti concorren-ti e 12 società partecipanti provenienti da tutta la Regione. Manifestazione a ritmo incalzante, e la squadra di casa allenata da Andrea Fassina, Francesca Bonollo e Anna Marcolin, ha ottenuto importanti risultati, superando le pre-stazioni di allenamento e dopo i podi di Campodarsego, a Bassano ha ricon-fermato le prestazioni.

(V.P.) A metà del guado ci si ar-riva con un fegato grosso così. E ci si arriva con un fegato grosso così perchè sull’ultimo tornante al giro di boa il Bassano sbanda e deraglia inopinatamente, vitti-ma dei suoi riprovevoli errori.

In un colpo solo i gialloros-si mollano il derby interno con Arzignano, la sfida tra le due massime realtà cestistiche del-la provincia, rinunciando allo sprint qualificazione alle finali di Coppa Italia a Rimini di mar-zo e, particolare più importante e inquietante, perdono il coman-do della classifica e il relativo titolo di campione d’inverno.

E come sovrammercato salu-tano nel modo peggiore il novel-lo main sponsor Orange 1, grup-po che fa a capo alla famiglia

Donazzan di Pove, che de-butta con sconfitta, mai una bella cosa, perdippiù dinanzi a una fol-ta platea comparsa al PalAn-garano per indossare la corona e invece or-ribilmente scornac -chiata e non se lo meritava.

G i à , perchè se c’è una p r e r o -gativa a Bassano,

eccezion fatta quest’anno per il calcio, è che quando si presen-ta una sola e rara possibilità per godere di qualcosa tutti assieme, godono sem-pre gli altri, antica legge scolpita nel tempo. Ora del mancato pass alle fi-nali di Coppa francamen-te importa poco, è un trofeo che il club ha bril-l an temen te conquistato 7 anni fa in una memorabile serata nello storico Pala-Lido di Mi-lano contro Pescara, in diretta tv nazionale e sotto gli occhi di Dan Peterson e stavolta non ce l’avrebbe mai fatta a ripetersi. Ma vivaddìo, il primo posto mai e poi mai andava sciupato.

Già, perchè se qualcuno se lo fosse dimenticato, la prima del-la classe nella serie C italiana va dritta dritta in serie B, lasciando le otto che seguono alla tonnara dei playoff. Capito?

In un torneo equilibrato come questo coi giallorossi che mon-chi del play titolare Mirko Ca-mazzola, col secondo regista Pietrobon tuttora a mezzo ser-vizio e il pivot Tosetto ammac-cato sono rimasti lassù con le migliori, basterebbe un diverso grado di concentrazione e atten-zione per guardare tutti dall’alto in basso. Invece troppo spesso mancano la fame, la rabbia, la garra di chi vuole sfondare.

E allora basta una zonetta più o meno scolastica per mandare in cortocircuito Bassano.

Foto: Camazzola e Pietrobon(by Michele Brunello)

Basket. Sbandatache non t’aspetti

Premio Veterani. Primon, maxi carriera

Melillo, portiere di belle speranze

Page 9: Il Grande Sport n. 193 del 12 gennaio 2014

il grande Sport ciclismo 12 gennaio 2014 - 9Dilettanti La storica formazione di Breganze è composta da 14 atleti e può contare su Finco in ammiraglia

Cyber Team ai blocchi di partenzaDopo un solo anno di assenza dalle scene del ciclismo femminile juniores nazionale la formazione vicentina Breganze Mil-lenium si ripresenta ai nastri di partenza della prossima stagione con una formazio-ne tutta nuova, a partire dall’affiliazione e dalla gestione. E anche con un parco atlete rinnovato. A dirigere il gruppo il neo pre-sidente Federico Zattera con la stretta col-laborazione del vice Luigino Segato.

«Breganze Millenium – spiega Zattera – nasce dall’esperienza e dalla struttu-ra di una società gloriosa che ha tracciato in pro-fondità il ciclismo femminile juniores degli ultimi anni come il Ciclo Club 96 Breganze. Ri-partiamo con una squadra quasi del tutto rinnovata per quanto riguarda la nuova avventura che ci attende tra le junior, portando avanti e valorizzan-do al tempo stesso il settore giovanile con le allieve e le esordienti».

La conferma senza dubbio più interessante nella nuova squadra juniores femminile arriva dal settore tecnico, con il ritorno in casa Breganze dell’ex professionista Davide Casarotto, già prezioso condottiero del team nel 2012. Al fianco di Casarotto importanti collaboratori come Gino Lu-nardon, Alessio Bertoncello e Manuel Garbuio mentre della parte meccanica si occuperà Giorgio Pigato.

«Ripartiremo con una squadra molto giovane – ha puntualizzato subito Casa-rotto – e in fatto di conferme faremo fare il salto di categoria alla nostra Maria Si-meoni, già in maglia Breganze sin dalle

esordienti. Mentre ritornerà con noi la padovana Marika Campagnaro, che sarà l’unica ragazza di secondo e ultimo anno. Dalla Giorgione Rosa arrivano Sofia Ber-tizzolo e Martina Marchetti, dalla Pink Bike di Vicenza saranno con noi France-sca Strozzo e Sara Pillon. Mentre dalla Scuola Ciclismo Vò abbiamo prelevato Sofia Beggin. Saranno sette complessi-vamente le junior con un’età media molto bassa».

Il settore giovanile delle allieve sarà diretto da Adelmo Meneguzzo con la promettente Elisa Dalla Valle, altra presenza storica nelle formazioni di Breganze, che sarà affiancata da Chia-ra Broggian e Anita Milan Albertin, en-trambe provenienti dall’Asd Monse-lice. A completare lo scacchiere la coppia di donne esordienti, affida-te al tecnico Luca Zanin, costituito dalla riconfermata Carlotta Zanin e da Francesca Zattera, che sarà al debutto agonistico.

E il 2014 inizia nel migliore dei modi per la formazione di Breganze. Nel giorno della Befana infatti la nuova arrivata So-fia Beggin, al suo esordio con la maglia vicentina, si è piazzata al primo posto tra le donne juniores e terza assoluta tra tutte le concorrenti donne open. Risultato che è di autentico buon auspicio e di carica energetica positiva per la stagione a veni-re. Carica energetica e grande ottimismo trasmesso da questa bellissima prova di carattere che ha coinvolto tutto l’organico. E tutto questo a meno di una settimana dai campionati Italiani Cross a Orvieto.

Juniores femminile

Il Breganze riparte da Sofia

Il Team Beraldo scal-da i motori. La com-pagine vicentina, forte del suo uomo di punta Roberto Cuni-co, ha chiuso un’an-nata ricca di successi e si sta preparando per un 2014 all’in-segna dell’Europa, almeno per quel che riguarda le gare a lunga percorrenza.

Dodici i successi assoluti inanellati nella stagione che si è appena clonclusa e quattordici podi di prestigio grazie alle prestazioni di Enri-co Zen e Roberto Cunico. Lo scalatore bassanese si èp aggiudicato le granfondo La Spezia, Valli Monregalesi, Stelvio, Aprica, Alpen Challenge e Carnia Clas-sic, mentre Cunico ha messo in bacheca i titoli dell’Oltrepo Marathon, la Nove Colli, la Sportful, la Charly Gaul e la Hoetztaler.

La Highlander Marathon peraltro li ha visti vincere ex aequo. Da quest’anno Zen non potrà far parte del gruppo per

questioni di regolamento (che interessa gli ex professionisti) e quindi si butterà sulla mountain bike. Accanto a Cunico ci saranno Bernd Hornetz, miglior granfon-dista della Germania, l’ex professionista Alessandro Bertuola, Cristian Pinton, il vicentino Carlo Muraro, quest’anno a se-gno alla Granfondo delle Bregonze, alla mediofondo Avesani e in sei classifiche di categoria. A guidare la squadra sarà il direttore sportivo Roberto Milan.

Granfondo

Team Baraldo lancia la sfida

Il Vc Breganze - Cyber Team volta pagina e rilancia in vista della stagione 2014: la storica formazione vicentina presieduta da Giancarlo Albanese e Roberto Rossi, infat-ti, ha completato una campagna acquisti im-portante che ha rinverdito le fila della rosa a disposizione del ds Carlo Finco.

Progetti e obiettivi decisamente ambizio-si quelli della dirigenza berica che ha ricon-fermato lo zoccolo duro composto da Diego Bevilacqua, Matteo Cester, Alessandro Do-vigo, Mattia Ferraro e Michele Zanon; un gruppo di atleti affidabili e dalle ottime po-tenzialità all’interno del quale andranno ad innestarsi elementi di grande valore come il velocista Alessandro Forner (1991) in arri-vo dalla General Store, il ragusano Andrea Trovato (1991), ingaggiato dalla Palazzago

e il trevigiano Mattia Mosole (1991) matu-rato in questi anni tra le fila della Uc Trevi-giani. Ad infoltire il gruppo degli under 23 saranno poi Riccardo Michieletto (1993) ed Eros Botter (1992) in uscita dalla Selle Ita-lia Ati Ursus a cui si aggiungeranno Marco Rigon, Siro Ronzani e Mirko Trolese che, dopo aver corso tra gli juniores con Postu-mia 73 e Gs Guadense, debutteranno nel mondo dilettantistico con la maglia del Vc

Breganze - Cyber Team.Una formazione composta da 14 ele-

menti, quella che potrà contare anche sulla presenza di Andrea Carollo che, dopo aver raccolto risultati di prestigio nel triathlon ha scelto di dedicarsi a tempo pieno alle due ruote: “Ci presentiamo al via della nuova stagione con un gruppo molto competiti-vo - ha sottolineato il team manager Nivo Azzolin -. Forner e Trovato saranno i no-stri uomini di riferimento nelle volate di gruppo mentre Mosole, insieme a Cester e Botter, avranno il compito di restare con i migliori quando la strada inizierà a salire. Tutti gli altri sono dei ragazzi di valore nei quali abbiamo intravisto qualità e voglia fare: ad ognuno di loro lasceremo il tempo di crescere con gradualità, ma ci aspettiamo

di ritrovarli protagonisti nelle gare più im-portanti della stagione”.

L’organigramma. Presidenti Giancarlo Albanese e Roberto Rossi. Vice Presidenti Antonio Costacurta e Massimiliano Albane-se. Segretario Angelo Duò. Team manager Nivo Azzolin. Direttori sportivi Carlo Finco e Mario Cappellotto. Accompagnatore Gio-vanni Bragion. Meccanico Giuseppe Bilato. Medico sociale Giorgio Munari.

Professionisti

Nasce il Fansclub Battaglin

Il ristorante Faresin a Maragno-le di Breganze ha tenuto a batte-simo il primo fans club “Enrico Battaglin”. Già centocinquanta gli iscritti super-tifosi del gio-vane professionista di Molvena, capitano della Bardiani Csf di Reverberi. Battaglin, dopo aver archiviato un ottimo 2013 con la vittoria della quarta tappa del Giro d’Italia, il secondo posto nella frazione di Pescara e il terzo al Trofeo Matteotti, punta a un’altra vittoria alla prossima corsa rosa. Molti gli sportivi presenti. Fra tutti il compagno di squadra Marco Canola e il vicepresiden-te degli Azzurri d’Italia, Mauri-zio Vedovello. Il Battaglin fans club, presieduto da Matteo Moz-zato, sarà a fianco del campione nelle principali corse, tra le qua-li la cronoscalata del Grappa al Giro d’Italia. Le iscrizioni al club sono sempre aperte: oltre al ristorante Faresin ci si può rivolgere alla “Casa del Caffè” a Marostica.

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Page 10: Il Grande Sport n. 193 del 12 gennaio 2014

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Tumellerobronzo

tricolore

Sull’Ice Rink di Baselga di Pinè si sono svolti i Campionati Ita-liani Assoluti di pattinaggio di velocità pista lunga. La gara storicamente ha visto un dominio altopianese: nel pas-sato si sono affermati qui sia En-rico Fabris (10 titoli), sia Luca Stefani (tre volte). Non è andata bene stavolta a

il grande Sport sport invernali 12 gennaio 2014 - 10Sci nordico La manifestazione sarà il 23 febbraio

Ecco la Marciabianca

La data è il 23 febbraio, sulla bianca distesa di neve della piana di Marcesina. La Marciabianca numero 42, dal 1973 la prima granfondo d’Italia sugli sci, sta scaldando i motori. Quest’anno la nuova ammi-nistrazione guidata dal sindaco Fosco Cappellari ha preferito rinunciare alle collaborazioni organizzative avviate dai prede-cessori e gestirà direttamente la manifestazione. Il comitato organizzatore infatti

è composto dall’Unione delle as-sociazioni eneghesi e dal Comu-ne. Sta anche per essere attivato uno specifico sito web riguardan-te la manifestazione, come spiega l’assessore allo sport Lara Gal-van. Nel frattempo si può consul-tare il sito del comune di Enego (www.comune.enego.vi.it) dove sono già apparse le prime infor-mazioni per le iscrizioni e il trac-ciato di gara. L’indirizzo mail dell’even-to è il seguente: marciabianca.

[email protected] Tra i servizi aggiuntivi predi-sposti vi saranno: custodia indu-menti, servizio scopa, sciolina-tura (sabato 22 dalle 14 alle 18 in piazza San Marco a Enego, domenica dalle 8 alle 9 a Valma-ron, in zona start), diploma per-sonalizzato da scaricare dal sito. Percorsi da 25 a 50 chilometri. Partenze e arrivi al Rifugio Val-maron del Centro Fondo Enego. Ovviamente la Marciabianca è inserita nel calendario Fisi.

Si alzano il livello di preparazio-ne e il numero delle Befane po-diste. Il 6 gennaio, dal municipio di Pedavena, è partita la 4.corsa della Befana, abbinata al 3.trofeo Nutella, gara podistica non com-petitiva organizzata dalla Pro Loco Pedavena in collaborazione con il Comune.

Allo start erano presenti 521 iscritti, una decina in più rispet-to al 2013. Tra questi i migliori campioni della corsa in monta-gna, che hanno notevolmente abbassato i tempi di percorrenza del percorso di 8 chilometri. Il vincitore della classifica maschi-le, Simone Gobbo, ha fermato i cronometri a 25’10”, Mirella Bergamo, prima della classifica femminile, a 30’55”.

«Il maltempo durato fino alla serata di domenica ha fatto desi-stere un centinaio di concorrenti

provenienti da altre province, al-trimenti avremmo aumentato an-cora i partecipanti – ha spiegato il presidente della Pro Loco, El-vio Cecchet –. Ringrazio i volon-tari, lo sponsor rappresentato da Franco Buosi, l’amministrazione comunale e l’associazione Giro delle Mura. Il 19 gennaio, se ci sarà la neve, partirà dall’agritu-rismo Casere dei Boschi la 10. Ciaspalonga sul Monte Avena, 7. trofeo birra Dolomiti».

Premiati anche i podisti con in migliori costumi, che hanno par-tecipato ad una divertente sfilata che ha fatto da cornice alla parti-colare manifestazione.

«Abbiamo iniziato al meglio il 2014 con questa corsa – ha spiegato il sindaco Maria Teresa De Bortoli – il trofeo Nutella si abbina al nome di Pedavena, uno sponsor dolce per il nostro Co-

mune». Le classifiche. Maschile 8 km. 1. Simone

Gobbo 25’10” 2. Luca Gagnati 25’23” 3. Gabriele Cossettini 26’36” 4. Dylan Titton 26’47” 5. Davide Dalla Palma 27’01”.

Femminile 8 km. 1. Mirella Bergamo 30’55” 2. Deborah Po-marè 31’57” 3. Lara Comiotto 32’34” 4. Manuela Moro 32’51” 5. Ilaria Fantinel 33’33”.

Maschile 3 km under 14. 1. Edoardo Benvegnù 2. Alessandro Belluco 3. Leonardo Rizzotto.

Femminile 3 km under 14. 1. Margherita Mescolotto 2. Karin De Marco 3. Arianna D’Alberto.

Gruppi più numerosi. 1. Birre Medie 51 iscritti 2. Gim Tonic 28 iscritti 3. San Giacomo 27 iscrit-ti. Le befane più belle. 1. Claudia e il piccolo Riccardo nello zaino 2. Aurora e Anna 3. Cordelia.

Corsa della Befana

Pedavena con i runner montani

quest’ultimo che nei 1500 per un cambio di corsia errato è sta-to squalificato e non ha potuto così partecipare ai diecimila che

sono il suo pezzo forte.Hanno dato il meglio i due alto-pianesi della Sportivi Ghiaccio Roana, Nicola Tumellero e An-drea Stefani. Nicola Tumellero ha conqui-stato il bronzo alle spalle dei trentini Andrea Giovannini. An-drea Stefani quarto.

Atletica & Ginnastica

Un ministro, Zanonato, e un’inau-gurazione. A Padova, a dicembre, ha aperto i battenti il nuovo palaindoor per l’attività invernale dell’atletica leggera. E’ il secondo d’Italia con pista e pedana regolamentari, dopo quello di Ancona, e sarà utilissimo per i club del nord e centro Italia. L’attività al coperto in Italia si svi-luppa, ma non ha palazzetti a valenza “europea”. Padova ci ha creduto e l’amministrazione comunale, anche con l’aiuto regionale, ha fatto questo importante investi-mento, sempre, va detto, pungolata dal presi-dente regionale della Fidal, il marosticense Pao-lo Valente . In tempi di vacche magrissime però non si poteva pretendere un risultato al 100 per cento. Infatti l’opera già è costata un pozzo, è giusta giusta e per motivi finanziari non ha que-gli spazi aggiuntivi che possano permettere ap-pieno il riscaldamento degli atleti. Difficilmente potrà ospitare kermesse tricolori, se non per gare a limitato numero di atleti (le prove multiple, ad esempio). Ma si tratta di una conquista epocale se pensiamo che l’Italietta stretta tra sport mi-liardari, zeppi di dollaroni e diritti tivù, si po-

teva permettere finora un unico impianto per la povera “regina degli sport”. Sempre per ragioni economiche ci si è dovuti stringere ulteriormen-te e ospitare al palaindoor anche la vivace so-cietà di ginnastica patavina, in piena crescita. I ginnasti a volte si allenano anche in duecento in uno spazio attrezzato di circa 50 metri per 20, su un’estremità della struttura. Diciamo che atletica e ginnastica dovranno andare d’accordo e “accontentarsi” di quel bendidio che è arrivato per loro, anche se sotto sotto imprecano perchè non potranno fare tutto ciò che desiderano. Ma per gli sport umili e senza arie va bene così. Foto: il palaindoor il giorno del “battesimo” e la partenza del giro di pista inaugurale tra i ragazzini delle società locali.

Tennis L’alfiere della St Bassano si ferma in finale

Salviato sfiora l’OpenSui campi del Centro Sportivo 2000 a Padova è andata in scena la decima edizione del tradizio-nale open nazionale maschile e femminile di Natale, 6° memo-rial Alessia Brombin, con la vit-toria della 2.6 Katy Agnelli nel femminile e del 2.4 Christian Perinti nel maschile. Centoset-tanta gli iscritti totali, tra cui 17 seconda categoria tra gli uomini e 4 nel femminile. In campo ma-schile si impone il giovane ten-nista toscano del Tc Poggibonsi Christian Perinti (2.4), che scon-

figge nell’ordine il 2.8 Demis Zito, il 2.4 Tommaso Gabrieli, il 2.4 Luca Serena per 75 75, al ter-mine di una partita appassionan-te, e in finale il pari classifica ed età Francesco Salviato della St Bassano con il punteggio di 63 16 61. Una finale strana, in cui il toscano ha dominato il primo set, commettendo pochissimi errori gratuiti e portando l’avversario a non trovare il ritmo di gioco. Il secondo set è stato invece do-minato dall’avversario Salviato, che ha innalzato il proprio livel-

lo di gioco diminuendo gli errori e mettendo a segno numerosi vincenti. Nel terzo set, Perinti scappa subito sul 4 a 1 rimanen-do concentrato e determinato, e chiudendo il set e la partita per 6 a 1. Nel femminile vince secon-do pronostico la toscana Katy Agnelli, 2.6 e testa di serie nu-mero uno tesserata Nomentano, che sconfigge in finale Giulia Costa (2.8, Ct Piancastagnaio) per 64 63, dopo aver superato in semifinale la portacolori del cir-colo di casa 3.3 Alessia Stefani.

Apre il nuovo palaindoorsarà un ménage a due

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il grande Sport sport invernali 12 gennaio 2014 - 11Cross Country Ski World Cup Asiago archivia la sprint iridata al Millepini e tira un sospiro di sollievo

Un meteo da batticuore mondiale

Parte bene la stagione della compagine Giovani femminile dello Sci Club 2000, soprattut-to per opera di Matilde Minotto che totalizza quattro podi (tre vittorie, un secondo posto) nel-le ultime gare disputate. Bene anche Sara Peron e Camilla Agostini.

Matilde Minotto, classe1996, raccoglie un bel bottino, con una vittoria e un secondo posto nella categoria Aspiranti (ri-spettivamente seconda e quar-ta assoluta) nei due Giganti Fis Njr disputati a San Vito di Cadore il 14 e 15 dicembre e organizzati dallo Sci Club Not-toli. Nelle stesse gare settimo e ottavo posto assoluti per Sara

Peron, classe 1994 e categoria Giovani.

Si difende bene l’esordiente Camilla Agostini, classe 1997, con un ventiduesimo posto.

Doppietta infine del 2000 nelle Fis Cittadini di Slalom organizzate a Passo San Pelle-grino. Nella seconda giornata i primi due gradini del podio sono occupati rispettivamente da Matilde Minotto e da Sara Peron, con la Agostini al esto posto. La Minotto vince infine nella categoria Aspiranti (se-conda assoluta) del Memorial Bassot, gara Fis Njr di slalom gigante organizzata dallo Sci Club Alleghe (nella foto il po-dio di giornata).

Sci alpino

Matilde parte in quartaE’ andata bene, anche se qual-che brivido il meteo lo ha fatto correre lungo la schiena degli organizzatori. Brivido non per il troppo freddo, che è mancato, ma per il rischio di non avere la neve a posto. Il percorso attrez-zato al Millepini però è stato molto apprezzato e la Coppa del Mondo Sprint è andata a segno, dominata dai nordici.

“Di certo le due giornate non bellissime ci hanno un po’ pena-lizzato, ma duemila persone ogni giorno sono state un numero molto interes-sante - spiega Sergio Rigoni dell’Usa Sci - . Se poi pen-siamo che il giorno dopo le gare mon-diali è venuto giù il diluvio cancellando ogni traccia di neve, pos-siamo dire che siamo stati anche fortunati. Peccato che lapista non sia stata utilizzata dai turisti natalizi”.

Rigoni era corresponsabile or-ganizzativo con il suo club insie-me a Fabrizio Dalle Ave del Gsa Alpini. “Sono state rispettate le attese, purtroppo il caldo non c ha permesso di usare i cannoni sparaneve. Fis e Fisi comunque ci hanno fatto i complimenti sia per l’organizzazione, sia per la location, a 300 metri dal centro di Asiago, davvero spettacolare. La neve a quota mille sta diven-tando un problema e non solo per noi. Un anno fa per i mon-diali master facemmo una stati-stica: negli ultimi trent’anni le precipitazioni maggiori si sono verificate sempre in febbraio.

Per noi dicembre è sempre un po’ a rischio”.

“Il fatto è - aggiunge Rigoni - che sarebbe senz’altro utile una location in quota più elevata per questi eventi. Ma non si tratta solo di andare dove la neve è più garantita: oltre al tracciato gara ci sono esigenze logistiche

enormi: linee Adsl, un mucchio di corrente, grandi spazi a par-cheggio eccetera. Cioè bisogna fare grossi investimenti. Per il futuro potrebbe essere questo il messaggio alle amministrazio-ni altopianesi: trovare un punto d’accordo e lavorare per questo obiettivo davvero “mondiale”.

Cartoline dalla World Cup di Asiago. Dall’alto in senso orario:Sergio Rigoni e Fabri-zio Dalla Ave, una gara donne, l’azzurro Rigoni, il podio team maschile, Pellegrino tra le fan, la Randall giocherellona tra gli amici asiaghesi (c’è anche il sindaco Gios)

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