env 7 1300 ecap-brochure-it · 2015-03-18 · ambientale. le aziende che decidono di darsi da fare...

ECAP ECAP - Programma di assistenza alla conformità ambientale per le PMI

Piccole, ecologiche e competitive

Numerose altre informazioni sull’Unione europea sono disponibili su Internet consultando il portale Europa (http://europa.eu).

Una scheda bibliografica figura alla fine del volume.

Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, 2008

ISBN 978-92-79-08753-0

© Comunità europee, 2008Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.

Printed in Belgium

STAMPATO SU CARTA RICICLATA A CUI È STATO ASSEGNATO IL MARCHIO COMUNITARIO DI QUALITÀ ECOLOGICA

(HTTP://EC.EUROPA.EU/ECOLABEL)

Europe Direct è un servizio a vostra disposizione per aiutarvi

a trovare le risposte ai vostri interrogativi sull’Unione europea

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(*) Alcuni gestori di telefonia mobile non consentono l’accesso ai numeri 00 800o non ne accettano la gratuità.

Introduzione 2

Migliore regolamentazione 8

Gestione ambientale 12

Assistenza finanziaria 16

Sviluppare competenze 22

Comunicazione 24

Sommario

I n t r o d u z i o n e

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Le piccole e medie imprese (PMI) possono an-dare incontro a diffi coltà quando si tratta di adeguarsi alla legislazione ambientale e di

migliorare la propria eco-effi cienza. Il programma di assistenza alla conformità ambientale (ECAP) dell’UE viene in soccorso degli imprenditori europei off rendo loro le risorse, le informazioni e gli stru-menti necessari per incrementare l’ecocompatibili-tà delle loro attività

Le PMI, che costituiscono il 99% circa delle im-prese e il 57% del valore aggiunto economico, rappresentano una quota signifi cativa dell’atti-vità economica nell’Unione europea. Pertanto, sebbene singolarmente il loro impatto

sull’ambiente possa essere trascurabile, l’ef-fetto combinato delle loro attività ha un peso considerevole. Se vogliamo compiere progres-si, è dunque importante che gli sforzi profusi per risolvere i problemi ambientali compren-dano anche le PMI.

Una situazione spinosa

Sono purtroppo numerose le PMI in tutta Europa a essere inconsapevoli dell’impatto ambientale delle proprie attività e della le-gislazione che le riguarda. Le ragioni sono molteplici.

Le PMI del futuro: più ecologiche e più competitive

I n t ro d u z i o n e

Piccole, ecologiche e competit ive

L’ecoinnovazione è un’opportunità

L’azienda scozzese Windsave ha sviluppato un modello di minigeneratore eolico a turbina che sfrutta il vento a bassa velocità per generare elettricità e può essere montato su qualsiasi edifi cio, off rendo agli utenti benefi ci sia fi nanziari sia ambientali.

Si tratta del primo prodotto a basso costo al mondo in grado di immettere energia immediatamente dispo-nibile (basta inserire l’alimentazione nella presa) nella rete elettrica di utenze domestiche e altri edifi ci.

Il sistema sfrutta il vento per produrre elettricità ecocompatibile e funge da fonte primaria, riducendo l’ammontare dell’energia richiesta alla rete nazionale e, di conseguenza, le emissioni di CO2. Il prodotto ha un costo di 1.898 sterline (circa 2.375 euro) per utenze domestiche e istituzioni benefi che e consente un risparmio in bolletta di quasi 200 sterline (250 euro), ovvero si ripaga nel giro di qualche anno.

La sua adozione su vasta scala da parte di edifi ci pubblici, come le scuole, potrebbe avere un impatto con-siderevole sui livelli di emissione di anidride carbonica.

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Innanzitutto, le piccole aziende solitamente sono prive di risorse e know-how da dedicare agli aspetti ambientali o giuridici. Inoltre, le PMI tendono ad avere tempi di pianifi cazione ridotti e un minore accesso al capitale rispetto alle aziende di maggiori dimensioni, condizio-ni per cui gli investimenti anticipati in tecnolo-gie ecologiche appaiono meno convenienti o sono addirittura fuori portata. Infi ne, gli incen-tivi di mercato sono attualmente limitati, al pari della visibilità conferita ai comportamenti ecocompatibili.

Come se non bastasse, le PMI sono spesso al di sotto della soglia fi ssata per molti programmi e norme ambientali dell’UE, come il sistema di scambio delle quote di emissioni, la principale

Pasti ecologici espressi!

Sotral è una PMI italiana che consegna pasti a scuole, ospedali e forze armate. Per rispettare i requisiti igieni-ci e ambientali, è essenziale che le derrate alimentari arrivino in tempo e alla giusta temperatura.

Utilizzando il sistema EPD (Environmental Product Declaration, dichiarazione ambientale di prodotto), l’azienda ha analizzato l’impatto ambientale delle sue attività e ha introdotto miglioramenti. Mettendo sullo stesso piano l’effi cienza ambientale e quella economica e tagliando l’impiego di risorse fi nanziarie e natu-rali, Sotral è stata in grado di ridurre la CO2 prodotta per ogni pasto trasportato aumentando al contempo il fatturato.

I mutamenti introdotti, tra cui il passaggio a un combustibile alternativo e più economico come il metano, dimostrano che le considerazioni ambientali possono avere un eff etto positivo anche dal punto di vista commerciale. Anche i dipendenti sono stati incoraggiati ad adottare un approccio all’attività più responsa-bile e sostenibile.

Sotral è la dimostrazione che le azioni volte a migliorare l’impatto ambientale delle aziende non devono necessariamente minarne la redditività.

Anzi, può accadere il contrario: basti pensare che il fatturato dell’azienda è cresciuto di oltre il 15% nel 2005 e del 25% nel 2006, e la tendenza è in continuo aumento. A seguito di una valutazione del ciclo di vita, Sotral è addirittura andata oltre, creando una nuova unità di catering ecologico per estendere il buon lavoro svolto.

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azione comunitaria in materia di cambiamento climatico, o la direttiva per la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC), che disciplina l’inquinamento industriale.

Il miglioramento del comportamento ambien-tale delle aziende è normalmente trainato dalla necessità di rispettare le norme e dall’ap-plicazione della legge da parte delle autorità. Azioni come le ispezioni, tuttavia, non sono suffi cienti ad assicurare il rispetto delle regole e raramente sono in grado di produrre muta-menti permanenti nel comportamento delle PMI.

A causa di tutti questi fattori, le PMI potrebbero perdere alcuni dei notevoli vantaggi che l’in-cremento della compatibilità ecologica delle proprie attività è in grado di assicurare. Una miglior gestione ambientale è infatti in grado di ridurre le spese, ad esempio aumentando l’effi cienza energetica e delle risorse, oltre a consentire ai lavoratori di operare in condizio-ni più sane e sicure, riducendone l’esposizione alle sostanze chimiche o all’inquinamento ambientale.

Le aziende che decidono di darsi da fare per rendere più verdi le proprie attività spesso

IL PROGRAMMA ECAP

Adottato nell’ottobre del 2007, il programma di assistenza alla conformità ambientale (ECAP) è un quadro di riferimento per aiutare le piccole e medie imprese a rispettare le norme ambientali europee e a ridurre al minimo l’impronta ecologica delle loro attività.

Le azioni intendono:

Migliorare la regolamentazione nell‘elaborazione e nell’attuazione delle politiche al fi ne di ridurre al minimo gli oneri amministrativi della regolarizzazione delle PMI. La Commissione europea sta esami-nando la legislazione comunitaria al fi ne di stabilire dove sia possibile tagliare costi superfl ui o ridurre la burocrazia. L’esecutivo sta inoltre lavorando a fi anco delle autorità preposte all’attuazione delle leggi per cercare di coinvolgere maggiormente il settore delle PMI in fase di elaborazione delle politiche.

Sviluppare sistemi di gestione ambientale su misura più accessibili per integrare in modo coerente ed economicamente effi ciente le preoccupazioni ecologiche nelle attività principali delle PMI.

Fornire assistenza fi nanziaria mirata per incoraggiare le autorità o le reti di sostegno delle imprese ad attuare iniziative a favore della produzione sostenibile nelle PMI.

Sviluppare le competenze locali ambientali per le PMI per sopperire alla carenza di conoscenze tecniche a livello delle imprese.

Assicurare una migliore comunicazione e informazioni mirate. Il sito Web dell’ECAP è già on line e sono in programma altri strumenti informativi.

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LA LEGISLAZIONE AMBIENTALE EUROPEA

La legislazione ambientale comunitaria riguarda da vicino le PMI in una serie di ambiti.

Qualità dell’aria e inquinamento acustico

L’UE ha fi ssato limiti di emissione per alcuni inquinanti, tra cui anidride solforosa (SO2), ossidi di azoto (NOx), composti organici volatili (VOC), ammoniaca (NH3) e piombo. Tali limiti possono tradursi in norme nazionali che fi ssano degli obblighi per le aziende che emettono queste sostanze.

Sono stati fi ssati valori limite per il rumore prodotto da attrezzature utilizzate all’aperto nell’edilizia e in altri settori.

Sostanze chimiche

Il regolamento comunitario REACH per la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche, entrato in vigore nel 2006, impone a tutte le aziende che producono o utilizzano so-stanze chimiche di garantirne la sicurezza. Le sostanze più pericolose saranno gradualmente eliminate.

si assicurano ulteriori benefi ci: ad esempio, potrebbero avere accesso a maggiori oppor-tunità commerciali perché sono in grado di operare con grandi aziende o enti pubblici che impongono determinati criteri ambientali ai propri fornitori. Oppure, potrebbero costru-irsi un’immagine di azienda responsabile e utilizzarla come uno strumento di marketing (un fattore, questo, che assume sempre mag-giore importanza).

Fornire know-how

La Commissione europea, consapevole delle pressioni cui le PMI sono sottoposte, ha istitu-ito il programma di assistenza alla conformità ambientale (ECAP; vedi riquadro) per off rire alle aziende risorse e know-how.

L’ECAP delinea una serie di azioni volte a ridurre al minimo il fardello amministrativo dell’ottemperanza alle norme, a rendere i pro-grammi di gestione ambientale più accessibili ed economicamente effi cienti per le PMI, a prestare assistenza fi nanziaria ad hoc e a off ri-re un accesso più ampio a informazioni mirate e al know-how ambientale a livello locale.

Questa brochure illustra il programma, off re una panoramica della situazione della politica ambientale e delle PMI e presenta una serie di case study provenienti da tutta l’UE.

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Gestione ambientale

Le aziende possono introdurre una migliore gestione aziendale mediante una serie di iniziative quali il Sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), la valutazione del ciclo di vita e la responsabilità sociale delle imprese.

Prodotti ecocompatibili

Numerose politiche dell’Unione mirano a favorire i prodotti più ecologici. Gli appalti pubblici ecocompati-bili consentono agli enti pubblici di considerare criteri ambientali nelle loro decisioni di acquisto di prodotti o servizi.

Il marchio europeo Ecolabel permette ai consumatori di identifi care agevolmente i prodotti compatibili con l’ambiente.

La politica integrata dei prodotti (PIP) esamina i risvolti sull’ambiente di tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto. Per quanto attiene ai dispositivi elettrici ed elettronici, la direttiva EuP fi ssa una serie di regole per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia, mentre le direttive RAEE (riguar-dante i rifi uti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) e RoHS (sulla restrizione dell’uso di sostanze pericolose) concernono i materiali che possono essere utilizzati nelle apparecchiature elettriche ed elettro-niche e il loro trattamento al termine della vita utile. La direttiva relativa ai veicoli fuori uso riguarda invece gli autoveicoli rottamati.

Rifi uti

Dei vari aspetti legati ai rifi uti e alla loro gestione si occupa una serie di norme UE, nelle quali è alle imprese che viene attribuita la responsabilità (anche economica) di garantire che i rifi uti prodotti siano trattati in modo effi ciente, sicuro ed ecocompatibile. Esistono norme specifi che riguardanti gli imballaggi, i veicoli, le batterie, gli olii, le apparecchiature elettriche, i rifi uti alimentari, i rifi uti pericolosi e la spedizione di rifi uti.

Risorse idriche

La legislazione comunitaria intende ridurre al minimo l’inquinamento e migliorare la qualità dell’acqua potabile, dei fi umi, dei laghi e dei mari europei. Le direttive disciplinano le emissioni da parte di specifi ci settori industriali e agricoli, le acque refl ue urbane e le sostanze pericolose.

Suolo

Una rosa di atti legislativi si occupa delle emissioni nel suolo e comprende regole sulla biodegradabilità dei detergenti, sugli inquinanti organici persistenti, sui nitrati e sul mercurio.

La legislazione comprende anche settori specifi ci le cui attività hanno un impatto sul suolo, quali le discariche di rifi uti, le industrie estrattive e l’agricoltura. Le azioni future in materia sono enunciate nella strategia tematica per la protezione del suolo della Commissione europea, pubblicata nel 2006.

Dal momento che spetta agli Stati membri sviluppare un proprio sistema nazionale per garantire la conformità alla legislazione comunitaria, le norme fi ssate potrebbero variare da un paese all’altro.

M i g l i o r e r e g o l a m e n t a z i o n e

La legislazione in materia ambientale può es-sere complessa e diffi cile da comprendere per le PMI: in generale, quanto più piccola è

l’azienda, tanto più grande è l’ostacolo. In futuro, la legislazione dovrà tenere conto di tali diffi coltà, de-fi nendo più chiaramente i requisiti e semplifi cando le procedure al fi ne di conseguire gli stessi obiettivi ambientali riducendo la burocrazia e i costi.

Il primo passo in direzione di una “migliore re-golamentazione” è rappresentato dalla formu-lazione e dal funzionamento della legislazione stessa. La Commissione europea e i governi na-zionali lavorano gomito a gomito per defi nire le norme in modo da ridurre al minimo il fardello amministrativo. Le risorse aziendali potranno quindi essere orientate al miglioramento del

rendimento ambientale e dell’ottemperanza alle norme, anziché venire disperse nel disbri-go di formalità burocratiche.

Semplifi cazione

La Commissione sta attualmente esaminando tutta la legislazione comunitaria per verifi care dove sia possibile tagliare formalità ammini-strative e costi superfl ui per quanto attiene alle informazioni richieste alle PMI.

José Manuel Barroso, presidente della Commissione, si è impegnato formalmente a ridurre la legislazione comunitaria a quanto sia strettamente necessario al raggiungimento

Snellire le procedure amministrative

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M i g l i o re re g o l a m e n t a z i o n e


Baviera: d’accordo per migliorare

L’accordo ambientale della Regione Baviera off re incentivi alle PMI che agiscono per migliorare l’impatto ambientale delle proprie attività, andando oltre le azioni imposte dalla legge. Il sistema si basa su accordi tra PMI ed enti pubblici, in base ai quali le aziende ricevono assistenza fi nanziaria o sono esentate dallo svolgimento di taluni obblighi amministrativi se migliorano il proprio rendimento ambientale fi no a supe-rare la soglia della conformità. Allo scopo di assicurare il raggiungimento degli obiettivi, vengono condotte regolarmente delle valutazioni.

Un elemento prioritario dell’accordo sono le sovvenzioni alle PMI che introducono sistemi di gestione ambientale, come il Sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), i quali permettono un monitorag-gio continuo del rendimento ambientale. Le aziende vengono esentate dallo svolgimento di determinate procedure amministrative, quali gli obblighi di monitoraggio e reporting delle emissioni e dei rifi uti o l’ispe-zione degli impianti in base alla legge tedesca in materia di acque.

Paesi Bassi: un permesso che ne vale 25!

Il Ministero olandese dell’Ambiente (VROM) ha snellito le proprie procedure unifi cando le richieste di per-messo in un unico modello, valido per 25 diversi tipi di permesso.

L’iniziativa unifi ca una rosa di permessi rilasciati dal VROM, compresi quelli per la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC), l’edilizia, la pianifi cazione del territorio e vari altri aspetti della protezio-ne dell’aria. Il nuovo modello si estende inoltre ad ambiti che ricadono fra le competenze di altri ministeri, tra cui le risorse idriche, i monumenti e la conservazione della natura.

Il nuovo sistema fornisce inoltre un formulario di richiesta più semplice e basato sul Web che consente ai candidati di compilare unicamente le sezioni che li riguardano.

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degli obiettivi dell’Unione. Obiettivo del pro-gramma varato da Barroso nel 2007 è la ridu-zione del carico amministrativo che grava sulle aziende del 25% entro il 2012. Una relazione dell’esecutivo su questo primo anno ispirato alla semplifi cazione stima che siano già stati ri-sparmiati 500 milioni di euro ed eliminati oltre 300 atti giuridici. Il processo sarà intensifi cato negli anni a venire.

A livello nazionale è possibile decurtare i costi evitando inutili duplicazioni, utilizzando solu-zioni IT per condividere le informazioni comuni e semplifi cando le modalità di presentazione delle stesse. È possibile snellire le procedure per il rilascio dei permessi e valutare possibi-lità quali la creazione di sportelli unici per le aziende per la richiesta di permessi e per altre procedure regolamentari.

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IMPEL: UNITI PER L’APPLICAZIONE

In essere dal 1992, IMPEL (la rete dell’Unione europea per l’attuazione e l’applicazione delle norme in materia di ambiente) è una rete informale di autorità ambientali europee che lavo-rano congiuntamente per migliorare l’applicazione della legislazione.

Tra le priorità della rete, la collaborazione internazionale s’incentra sullo scambio di infor-mazioni relative all’attuazione e all’applicazione delle norme ambientali UE e sulle attività di ispezione e persegue una migliore regolamentazione.

Altrettanto importante è apprendere dalle buone pratiche: è già stato realizzato uno studio delle azioni di sostegno più effi caci per il miglioramento dell’attuazione delle norme ambientali in cui vengono presentati 76 casi di successo di 24 diversi paesi. La conoscenza di tali esempi sarà diff usa più ampiamente in tutta l’UE.

Migliore applicazione

Le autorità ambientali di tutta Europa collabo-rano tramite la rete IMPEL (vedi riquadro), rete con cui la Commissione continuerà a lavorare al fi ne di migliorare l’applicazione delle norme ambientali. In particolare, IMPEL contribuirà alla revisione delle attuali linee guida sui criteri per le ispezioni ambientali, mettendo a frutto la sua esperienza pratica delle necessità e dei vincoli delle PMI.

Molti dei problemi relativi all’applicazione della legislazione possono essere evitati in-coraggiando una maggiore partecipazione di rappresentanti delle PMI nell’elaborazione delle politiche, sia in fase propositiva che attuativa. La Commissione perseguirà una consultazione più profonda all’atto della defi -nizione e dell’attuazione delle nuove norme e ha recentemente raff orzato le sue linee guida per le valutazioni d’impatto delle opzioni po-litiche e della legislazione esistente al fi ne di tenere in maggiore considerazione le PMI.

G e s t i o n e a m b i e n t a l e

Le aziende possono migliorare il proprio rendi-mento ambientale in maniera considerevole ed economicamente effi ciente ricorrendo a sistemi

di gestione ambientale, quali il Sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS): lo sviluppo di sistemi su misura ne favorirà l’adozione da parte delle PMI.

I sistemi di gestione ambientale (SGA) stabili-scono un quadro di riferimento che permette alle organizzazioni di valutare e riferire il pro-prio rendimento ambientale e quindi di pianifi -care una serie di azioni atte a migliorarlo.

L’adozione di un SGA garantisce l’ottemperan-za delle aziende ai requisiti normativi, oltre ad apportare effi cienza aggiunta alle attività, con-sentendo di risparmiare sui costi. L’esperienza dimostra che gli SGA hanno un’infl uenza sull’impegno ambientale delle aziende molto superiore rispetto alle ispezioni o ai controlli di conformità e che assicurano benefi ci superiori in termini di aumento dell’effi cienza.

Il Sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS; vedi riquadro) è il sistema di gestione ambientale sviluppato dall’UE, attualmente sottoposto a revisione al fi ne di accrescerne la solidità e l’affi dabilità, in termini sia di rendi-mento ambientale sia di conformità giuridica, e di agevolarne l’applicazione nelle PMI. Negli ultimi anni sono stati sviluppati molti altri siste-mi, ad esempio per rispondere alle necessità di un particolare settore o per situazioni ambien-tali specifi che.

Per le autorità regolamentari, i sistemi di gestione possono fungere da garanzia dell’ot-temperanza delle aziende ai requisiti giuridici. Una maggiore accettazione di un SGA certifi -cato, come l’EMAS, rappresenta pertanto un’al-ternativa affi dabile ai controlli di conformità e alle ispezioni e riduce il fardello amministrativo gravante sulle aziende.

Sviluppare soluzioni

L’ECAP sta intraprendendo una serie di azioni intese ad agevolare l’accesso delle PMI ai si-stemi di gestione ambientale. La Commissione promuoverà l’adozione dell’EMAS da parte di

Sistemi di gestione ambientale su misura

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cluster di PMI, incoraggiando il ricorso a parte-nariati pubblico-privato. Ciò dovrebbe permet-tere di ridurre i costi di audit e consultazione per le singole aziende e agevolare lo scambio di informazioni tra organizzazioni diverse, oltre a

consentire alle aziende partner di adottare una politica ambientale coerente.

Esistono già strumenti, come EMAS Easy (vedi il case study relativo), nati per favorire l’attuazione dell’EMAS nelle PMI. Essi saranno ulteriormente

LA MAPPATURA DELLE CREDENZIALI “VERDI”

Il Sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) è uno strumento di gestione ambientale che aiuta le aziende e altre organizzazioni a valutare, riferire e migliorare il proprio rendimento ambientale.

Per ottenere la certifi cazione EMAS, un’organizzazione deve condurre un’analisi ambientale accurata di tutte le sue attività, istituire un sistema di gestione ambientale basato su tale analisi e produrre regolarmente audit e dichiarazioni ambientali.

La registrazione EMAS garantisce l’ottemperanza dell’azienda alle norme ambientali comunitarie ed evita sanzioni. Le aziende hanno la possibilità di scoprire come incrementare l’effi cienza ecologica dei propri processi, risparmiando e prevenendo costose operazioni di ripristino ambientale.

PIÙ SEMPLICE

L’EMAS può essere un sistema sofi sticato e complesso da preparare e avviare. Lo strumento EMAS Easy è un progetto per sviluppare competenze negli Stati membri e nei paesi candidati in materia di attuazione dei sistemi di gestione ambientale e controllo nelle PMI.

Lo strumento si avvale di un processo chiamato “Ecomapping” per evidenziare le problematiche di inte-resse ambientale su una mappa semplifi cata delle strutture di produzione. I risultati di questo esercizio di mappatura sono utilizzati per completare dieci semplici moduli appositamente formulati per garantire la conformità ai requisiti dell’EMAS.

Nel dicembre 2004 sono stati avviati progetti pilota EMAS Easy a livello nazionale che, nelle intenzioni, abbracceranno tutti gli Stati membri entro il 2009. Il loro obiettivo è formare cinque esperti nazionali e dieci PMI insegnando loro a utilizzare il sistema. Alle imprese con il migliore rendimento sarà assegnata la certifi cazione EMAS. I progetti conclusi hanno dimostrato senza tema di smentita che è perfettamente possibile attuare il sistema EMAS nelle organizzazioni di ridotte dimensioni.

Per ulteriori informazioni:

EMAS: http://ec.europa.eu/environment/emas/about/summary_en.htmEMAS Easy: http://www.emas-easy.eu/

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Stampare pulito

L’azienda grafi ca CREW è stata una delle prime imprese ungheresi a ottenere la certifi cazione EMAS, nel 2005. L’azienda, che dà lavoro a 33 persone, ha collaborato con Követ, l’associazione ungherese per la ge-stione ambientale consapevole, e ha impiegato lo strumento EMAS Easy per mappare le problematiche di interesse ambientale. Le aree bisognose di intervento erano lo stoccaggio di rifi uti e materiali pericolosi, il consumo energetico, l’inquinamento acustico e lo spreco di carta.

Per aff rontare questi problemi, è stato avviato un programma d’azione per il 2005-2006, che nel primo anno di vita ha consentito miglioramenti straordinari: per ogni tonnellata di stampe sono stati ottenuti un calo del 40% dei rifi uti pericolosi, una riduzione dello spreco di carta del 40% e un taglio dei consumi di acqua ed elettricità rispettivamente del 45% e del 55%.

Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/environment/sme/cases/cases10_en.htm

sviluppati e applicati su più vasta scala in pro-getti riguardanti tutti gli Stati membri. Nei nuovi Stati membri è già stata avviata una fase pilota di EMAS Easy, che ha dimostrato come la registrazione EMAS sia realizzabile anche nelle aziende di minori dimensioni.

La revisione ridurrà altresì il carico amministrati-vo dell’EMAS, a vantaggio soprattutto delle PMI: l’EMAS deve infatti divenire più accessibile, più comprensibile e più effi cace, con oneri burocra-tici ridotti, ma con gli stessi standard elevati.

Un’altra priorità è migliorare la visibilità del sistema tramite attività di promozione da parte della Commissione e degli Stati membri: una maggiore consapevolezza ne farà un po-tente strumento di marketing per le aziende registrate.

A s s i s t e n z a f i n a n z i a r i a

Le imprese hanno l’esigenza di ottenere incentivi fi nanziari e sostegno per poter adottare o svi-luppare le tecnologie ambientali e le pratiche

aziendali più innovative. Per il periodo 2007-2013 sono quindi previsti fi nanziamenti specifi ci per l’ambiente e le PMI in seno a vari meccanismi comu-nitari.

Le aziende che adottano le tecnologie am-bientali e le pratiche aziendali più innovative possono migliorare rapidamente il proprio rendimento ambientale e adempiere agli ob-blighi di conformità. Le PMI, tuttavia, hanno spesso bisogno di incentivi fi nanziari e soste-gno per riuscire a innovare, dato il loro limitato margine di manovra per investire in tecnolo-gie ambientali, e necessitano frequentemente di un supporto extra per poter partecipare ai programmi di ricerca congiunti.

Vari strumenti comunitari sono intesi ad aiu-tare le PMI a rispettare le normative in vigore, realizzare prodotti ecocompatibili, fare uso di tecnologie più pulite, risparmiare energia e partecipare a progetti di ricerca (vedi riqua-dro per una spiegazione dettagliata). Sebbene si tratti di meccanismi comunitari, sono spes-so le autorità nazionali e regionali a gestire e stanziare i fi nanziamenti.

Il programma LIFE+, il principale strumento fi nanziario dell’UE per i progetti ambientali, comprende fra le sue priorità il sostegno a progetti relativi a misure di assistenza alla conformità ambientale per le PMI nel periodo 2007-2013. Tra le azioni fi gurano la creazione di organismi di coordinamento dei cluster per la registrazione EMAS, programmi regionali di assistenza alla conformità che off rano alle PMI consulenza e audit ambientali, iniziative informative settoriali e la formazione di reti di sostegno alle imprese.

Finanziamenti mirati

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As s i s te n z a f i n a n z i a r i a


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EcoStep: un passo nella giusta direzione

EcoStep è un sistema di gestione integrato qualità-ambiente-sicurezza appositamente progettato per le PMI. Per un modesto costo aggiuntivo, EcoStep aiuta le imprese anche a ottenere la certifi cazione EMAS (Sistema comunitario di ecogestione e audit; vedi il riquadro a pag. 14).

Il nuovo sistema, riducendo il consumo di risorse e ottimizzando i processi aziendali, sarà foriero di benefi ci sia economici sia ambientali e incrementerà la consapevolezza delle questioni ambientali e di tutela dei lavoratori.

Il progetto, fi nanziato dall’UE, si propone di fare di EcoStep un sistema standard per le PMI di tutta Europa. Una sua versione modifi cata, EcoStep Viniculture, è stata sviluppata appositamente per i piccoli viticoltori.

Il sistema si avvale di un innovativo programma di fi nanziamento chiamato “management contracting”, in base al quale i costi di attuazione sono fi nanziati dai risparmi maturati proprio grazie alla sua attuazione.

EcoStep è stato sviluppato dal Ministero per l’Ambiente, le Aree rurali e la Tutela dei consumatori dell’Assia (Germania) ed è fi nanziato dal programma comunitario LIFE, il principale meccanismo di fi nanziamento dell’UE per l’attuazione delle politiche ambientali.

Per ulteriori informazioni: http://www.umwelt-unternehmen.bremen.de/Ecostep.html

Fondi strutturali

I nuovi strumenti della politica di coesione assicurano cospicui fi nanziamenti agli Stati membri per investimenti nella tutela dell’am-biente, soprattutto per le PMI. Gran parte dei fi nanziamenti ambientali per le PMI proverrà dai Fondi strutturali, in particolare il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo di coe-sione e il nuovo Fondo sociale europeo.

Gli investimenti ambientali vengono consi-derati uno dei principali settori da sostenere nell’ambito di JEREMIE (Risorse europee

congiunte per le micro, le piccole e le medie

imprese), uno strumento, attivo dal 2007, che consente agli stati membri di utilizzare i Fondi

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Strada spianata all’asfalto ecologico

La produzione di asfalto è inquinante e consuma molta energia. Gli impianti convenzionali sfornano quanti-tà immense di prodotti rivestiti in bitume per assicurarsi una certa vitalità commerciale. Gli sprechi correlati a tale pratica sono però enormi, soprattutto quando cambia la composizione dei prodotti. Si verifi cano sprechi anche a causa delle diffi coltà nell’armonizzare i vari elementi del processo, senza contare che, a causa dell’incapacità di modulare bruciatori e asciugatori, si consuma un sacco di energia superfl ua.

Gli impianti più localizzati e di ridotte dimensioni superano parte dei problemi legati alle strutture con-venzionali, ovvero producono partite più piccole di una vasta gamma di prodotti vicino ai mercati ai quali sono destinati, riducendo così la propria impronta ecologica. Anche queste strutture, però, sono fortemente inquinanti.

Un progetto dimostrativo fi nanziato dal programma comunitario LIFE è riuscito a realizzare un impianto che utilizza il 75% di elettricità e il 30% di gas e olio combustibile in meno. Mixlance REF ha anche abbattuto le emissioni di particolato, portandole al di sotto dei 10 mg/m3 (meno di un quinto della soglia limite fi ssata nel Regno Unito). Il progetto è riuscito inoltre a incrementare del 50% la quota di materiali riciclati utilizzati nel processo di produzione.

Per ulteriori informazioni: http://www.mixlance.com/LIFE/

strutturali per istituire strumenti fi nanziari (regionali) per le PMI, compresi la consulenza e l’assistenza tecnica, i capitali privati e di ri-schio e le garanzie.

In base alle linee guida sugli aiuti di stato, gli Stati membri possono concedere aiuti transitori agli investimenti per aiutare le PMI ad adattarsi a nuove norme ambientali comu-nitarie prima della loro entrata in vigore. Sono inoltre concessi aiuti al funzionamento per la gestione dei rifi uti e il risparmio energetico, accanto ad altre iniziative.

Le PMI possono inoltre benefi ciare di altri pro-grammi UE intesi a incoraggiare la ricerca e l’in-novazione. Saranno, ad esempio, le principali destinatarie (direttamente e indirettamente) del Programma quadro per la competiti-

vità e l’innovazione (CIP), parte del quale si concentra specifi camente sull’imprendito-rialità e l’innovazione, concedendo accesso ai fi nanziamenti per l’avvio e l’espansione di PMI. Il Settimo programma quadro di ricer-

ca (7PQ) dell’UE, il principale programma di fi nanziamento per la ricerca, conferisce a sua volta priorità ai progetti ambientali e incentiva la partecipazione delle PMI.

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CLEANAIR

Questo progetto norvegese ha riunito una rosa di PMI e l’istituto nazionale norvegese di tecnologia per svolgere ricerca in materia di tecnologie in grado di migliorare la qualità dell’aria nelle aree ur-bane. L’iniziativa, cofi nanziata dall’Unione europea tramite il 5PQ, ha sviluppato due sistemi innovativi per la rimozione delle piccole particelle dai fumi di scarico domestici.

Il primo è un sistema di fi ltraggio delle polveri per stufe domestiche a combustibili solidi, che assicura un’effi cienza superiore al 90%, mentre il secondo è un alimentatore miniaturizzato ad alto voltaggio per il sistema, e si è rivelato una vera sfi da.

Oltre alla tecnologia innovativa sviluppata, le PMI partecipanti hanno maturato esperienza nello svi-luppo di una rete e saranno in grado di collaborare nuovamente in futuro.

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ATTINGERE ALLE RISORSE FINANZIARIE DELL’UE

Vari strumenti fi nanziari dell’Unione europea concedono fi nanziamenti per progetti e iniziative in campo ambientale. Di seguito presentiamo una selezione delle opportunità disponibili:

LIFE+

LIFE+ è il più importante meccanismo di fi nanziamento comunitario destinato ad assicurare l’attuazione pratica delle politiche ambientali nel periodo 2007-2013. Le aziende presentano domanda di sovvenzione direttamente all’Unione europea.

Le PMI sono state tra i principali benefi ciari dei precedenti programmi LIFE: nel periodo 2003-2004, ad esempio, sono stati assegnati ben 30 milioni di euro a progetti tesi a sviluppare tecniche innovative nelle imprese tramite progetti dimostrativi.

Fondi strutturali e di coesione

I vari fondi stanziati dall’Unione europea per sostenere le regioni meno sviluppate (Fondi strutturali) e per agevolare l’integrazione dell’infrastruttura europea (Fondo di coesione) costituiscono una quota cospicua dell’intera dotazione comunitaria.

Entrambi i meccanismi, e specialmente i Fondi strutturali, consentono investimenti sostanziosi in protezio-ne ambientale. Gran parte dei fi nanziamenti è stata assegnata e distribuita dalle autorità regionali e locali.

JEREMIE

Introdotto per il periodo 2007-2013 come parte del Fondo di coesione, il programma JEREMIE (Risorse europee congiunte per le micro, le piccole e le medie imprese) consente agli Stati membri di approntare strumenti di fi nanziamento per le PMI a livello regionale. Alle iniziative ambientali è stato attribuito caratte-re prioritario. Le risorse sono fornite congiuntamente dalla Commissione europea, dalla Banca europea per gli investimenti e dal Fondo europeo per gli investimenti.

Programma quadro per la competitività e l’innovazione (CIP)

Il CIP (2007-2013), che dedica un’attenzione particolare alle PMI, destina 430 milioni di euro agli investi-menti in attività ecoinnovative. Il sottoprogramma “Energia intelligente per l’Europa” (EIE) comprende altri 727 milioni riservati al fi nanziamento di progetti in materia di effi cienza energetica ed energie rinnovabili.

Settimo programma quadro di ricerca (7PQ)

Il 7PQ (2007-2013) dedica all’ambiente un’intera area tematica del suo programma Cooperazione. Le PMI sono attivamente incoraggiate ad aderire a consorzi, o a formarne di nuovi, per candidarsi ai fi nanziamenti nell’ambito del 7PQ.

A chi possono rivolgersi le PMI per trovare ri-sposta ai loro interrogativi sulla legislazione ambientale e sulle opportunità a disposizio-

ne delle imprese? La Commissione lavora gomito a gomito con le organizzazioni di sostegno esisten-ti per istituire una rete di esperti distribuiti in tutta l’UE in grado di off rire consulenza alle aziende.

Le PMI, che non possono concedersi il lusso di risorse interne dedicate agli aspetti ambientali e giuridici, devono poter accedere a know-how esterno. La Commissione sta pertanto dando vita a una rete di esperti in campo ambientale all’interno di organizzazioni di sostegno alle aziende localizzate in tutta l’UE.

Questi consulenti saranno in grado di chiarire alle aziende i requisiti giuridici da rispettare e i benefi ci derivanti dagli sforzi profusi per il miglioramento della sostenibilità, oltre a contribuire a sviluppare partenariati fra or-ganizzazioni e ad aiutare le PMI ad accedere a programmi di sostegno e a opportunità di fi nanziamento.

Gli esperti collaboreranno attivamente con le PMI, illustrando le norme ambientali nuove o esistenti che le riguardano, utilizzando i mezzi più effi caci (compresi visite in loco, siti Web, newsletter e seminari) per incrementare la consapevolezza dei risvolti sull’ambiente e dei benefi ci di un corretto sistema di gestio-ne ambientale.

Costruire la rete

I lavori di costruzione della rete hanno avuto inizio nel 2007, con una serie di seminari di formazione e preparazione in tutta Europa. Il pubblico comprendeva organizzazioni di sostegno alle imprese, come le associazioni di categoria locali (organizzate per distretto o per settore) e le camere di commercio.

I seminari illustravano sia i requisiti giuridici da rispettare sia i benefi ci di un migliore ren-dimento ambientale. Un modulo formativo si concentrava sulle modalità per off rire assi-stenza alle PMI (approccio reattivo), mentre un altro insegnava ad adottare un approccio più attivo, coinvolgendo le PMI nella politica ambientale oltre la soglia della conformità. I moduli di formazione sono reperibili sul sito Web dell’ECAP.

Gli eventi hanno risvegliato un interesse con-siderevole e hanno visto la partecipazione di

Sviluppare competenze

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S v i l u p p a re c o m p e te n ze


LA PORTA DI ACCESSO ALLA COMPETITIVITÀ E ALL’INNOVAZIONE IN EUROPA

L’Enterprise Europe Network (EEN), all’insegna del motto “L’Europa alla portata della vostra impresa”, con-sente alle PMI di tutta Europa e di altri paesi del mondo di accedere al grande mercato unico dell’UE.

Composta da oltre 600 organizzazioni partner e 4.000 esperti in 40 paesi, la rete EEN fornisce alle PMI know-how locale e competenze europee e funge da sportello unico per le imprese che cercano assistenza per quanto attiene alla realtà aziendale e all’innovazione nell’UE.

In campo ambientale, la rete off re il sostegno di esperti in aree quali le prassi aziendali ecocompatibili, la sostenibilità, l’ecoinnovazione, la localizzazione di partner in altri paesi, la conformità alle norme ambientali comunitarie e la ricerca di opportunità di fi nanziamento.

L’Enterprise Europe Network lavora anche per migliorare le relazioni tra la Commissione europea e la re-altà aziendale: i suoi rappresentanti forniscono infatti all’esecutivo UE un feedback regolare sulla politica europea, sulle diffi coltà che le PMI incontrano operando nel mercato unico e sull’effi cacia dei programmi europei. Tutto questo contribuisce a forgiare norme comunitarie più vicine alle esigenze delle aziende e capaci di stimolare la crescita e la competitività future.

La rete è una componente essenziale del programma per l’innovazione e l’imprenditorialità (EIP), uno dei tre sottoprogrammi del Programma quadro per la competitività e l’innovazione (CIP) 2007-2013.

Sebbene dotata di un nome nuovo di zecca, la rete in sé non è una novità: nasce, infatti, dalla fusione di due reti di successo, la rete dei Centri di collegamento per l’innovazione (IRC) e quella degli Euro Info Centre (EIC), atta ad assicurare una maggiore copertura geografi ca e una più vasta gamma di servizi, in base al principio “no wrong door”, per il quale gli utenti bussano sempre alla porta giusta. Non importa, quindi, che tipo di sostegno relativo all’UE una PMI stia cercando: lo troverà comunque presso il punto di contatto EEN locale.

Per ulteriori informazioni:

http://www.enterprise-europe-network.ec.europa.eu/

un ventaglio di organizzazioni di sostegno alle PMI. I riscontri dei partecipanti hanno posto l’accento sulla natura pratica delle informa-zioni e dei case study utilizzati. Molti hanno apprezzato anche il fatto che l’evento abbia riunito per la prima volta le principali orga-nizzazioni di sostegno per avviare un dialogo e costruire una rete.

Un elemento centrale del supporto off erto proverrà da un nuovo servizio di sostegno alle imprese dal carattere paneuropeo avviato all’inizio del 2008: la rete Enterprise Europe Network (vedi riquadro), che integra i servizi precedentemente forniti dalla rete degli Euro Info Centre (EIC) e dai Centri di collegamento per l’innovazione (IRC).

Co m u n i c a z i o n e

Una migliore informazione può contribuire ad aff rontare il problema della scarsa consa-pevolezza delle PMI riguardo alle questioni

ambientali. L’ECAP sta pertanto sviluppando una serie di strumenti informativi mirati per migliorare la situazione.

Indagini svolte in tutta l’UE evidenziano una scarsa consapevolezza delle PMI riguardo alle questioni ambientali. Quando anche esista un certo grado di conoscenza, esso è gene-ralmente limitato a questioni di sicurezza o ai rischi ambientali individuali.

Le ricerche condotte dalle autorità nazionali rilevano che circa il 70% delle PMI ammette

di possedere una conoscenza ridotta o inesi-stente degli strumenti comunitari di sostegno all’ambiente, quali i sistemi di gestione am-bientale, le misure per il risparmio di energia o gli incentivi fi scali che potrebbero richiede-re. Il 95% delle PMI del Regno Unito aff erma di desiderare più informazioni in materia ambientale.

L’ECAP intende migliorare la situazione ren-dendo le informazioni accessibili e facilmente comprensibili. Il sito Web del programma, di-sponibile in sette lingue, è il punto di contatto e il nodo informativo per le reti di sostegno in materia di politica ambientale e per le

Far passare il messaggio

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Una guida per le PMI nei meandri ambientali

Le PMI spesso difettano del know-how e delle competenze per migliorare il proprio rendimento ambientale e per ottemperare alla legislazione in materia. Nel Regno Unito, una squadra di enti regolatori di varie regio-ni gestisce il servizio on line NetRegs (www.netregs.gov.uk).

Il portale off re alle imprese britanniche consulenza gratuita riguardo alle norme ambientali in varie zone del Regno Unito e fornisce suggerimenti in merito alle modalità con cui le PMI possono ridurre la propria impronta ecologica e, contemporaneamente, risparmiare.

La guida, di facile utilizzo, presenta le informazioni suddivise per settore di attività e questione ambientale e spiega le norme comunitarie fondamentali rapportandole alla legislazione nazionale, come nel caso del nuovo regolamento REACH per la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostan-ze chimiche. Il sito dà inoltre spazio a una raccolta di utili collegamenti.

Un’attenzione particolare è dedicata in questa fase ai rifi uti nel settore dell’edilizia: la campagna “Site waste – it’s criminal” incoraggia le imprese edili a scoprire l’importanza e i benefi ci dei piani per la gestione dei rifi uti nei cantieri.

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PBE+: un segno positivo per l’ambiente

Dal 1994, PBE+ opera per costruire una massa critica tra le PMI della Bretagna (Francia) sul versante ambien-tale aiutandole a mettersi in rete e a condividere esperienze e know-how. Il proposito è renderle più con-sapevoli dell’impatto ambientale dell’attività industriale. L’iniziativa promuove altresì i sistemi di gestione ambientale, le tecnologie pulite ed ecocompatibili e gli interventi di bonifi ca.

Avviata dall’amministrazione regionale della Bretagna e da altri enti locali, l’iniziativa off re inoltre assistenza diretta alle PMI per aiutarle a svolgere l’autodiagnosi in materia ambientale, fornendo, ad esempio, corsi di formazione gratuiti della durata di due giorni e consulenze su misura (relativamente alla legislazione am-bientale, alla norma ISO 14001, alle tecnologie pulite ecc.). Vengono anche organizzati con regolarità eventi di maggiori dimensioni intesi a informare le PMI sulle norme e sui programmi tecnici per la prevenzione dell’inquinamento industriale.

PBE+ si è rivelata un grande successo: oltre 2.000 rappresentanti di aziende hanno preso parte alle sessioni formative e sono state svolte più di 800 autodiagnosi ambientali dalle PMI.

http://www.performance-bretagne.net/index.php

PMI (vedi a pag. 29) e consente di accedere all’help desk dell’ECAP, che off re informazioni alle organizzazioni di sostegno.

Oltre a fornire i dati di contatto di esperti di tutta l’UE, il sito off re ragguagli sull’attuazione di norme ambientali in arrivo o già in vigore, sugli strumenti di gestione ambientale e sulle opportunità di fi nanziamento disponibili.

Inoltre, vengono presentati una selezione di buone pratiche, collegamenti a iniziative na-zionali e toolkit di aiuto alle PMI (altri saranno disponibili in futuro).

Una notifi ca mensile via e-mail e una newslet-ter quadrimestrale aggiornano sugli ultimi sviluppi del programma e sulla situazione dell’ambiente e delle PMI.

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SUL WEB

http://ec.europa.eu/environment/sme

Il sito Web dedicato all’ECAP contiene tutte le informazioni di cui le piccole e medie imprese (PMI) necessitano per aff rontare i risvolti delle proprie attività sull’ambiente e per ottemperare ai requisiti di legge.

Il sito off re informazioni chiare in sette lingue relativamente agli aspetti legislativi e spiega alle aziende come attivarsi e dove reperire sostegno o accesso al know-how.

Il sito Web off re:

ragguagli sul programma ECAP e sul suo funzionamento;

notizie e ragguagli sugli sviluppi relativi alle PMI e l’ambiente;

dati sulle aree della legislazione ambientale nazionale e comunitaria che riguardano le PMI e indicazioni per reperire ulteriori informazioni;

informazioni sulle opportunità di fi nanzia-mento esistenti nell’UE per consentire alle imprese di migliorare il proprio rendimento ambientale;

ragguagli su case study di azioni di successo;

informazioni sui seminari di formazione ECAP in tutta Europa;

tutti i dati necessari per mettersi in contatto con gli esperti ambientali e gli enti di soste-gno in Europa;

toolkit on line.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:

Esistono numerose fonti on line dove reperire ulteriori informazioni sulle PMI e l’ambiente. Possono rivelarsi particolarmente utili le seguenti risorse dell’UE:

Il sito Web del programma ECAP (disponibile in sette lingue):http://ec.europa.eu/environment/sme

L’Enterprise Europe Network:http://www.enterprise-europe-network.ec.europa.eu

Il Portale europeo per le PMI (disponibile in 21 lingue):http://ec.europa.eu/enterprise/sme

LIFE+ (lo strumento fi nanziario per l’ambiente):http://ec.europa.eu/environment/life

Informazioni sulle PMI e sul Settimo programma quadro di ricerca (7PQ):http://ec.europa.eu/research/sme-techweb/index_en.cfm

L’ecoinnovazione e il Programma quadro per la competitività e l’innovazione dell’UE:http://ec.europa.eu/environment/etap/ecoinnovation

JEREMIE:http://www.eif.org/jeremie/

Domande frequenti sulle politiche comunitarie in materia di ambiente:http://ec.europa.eu/environment/faqs.htm

Glossario ECAP:http://ec.europa.eu/environment/sme/glossary/glossary_en.htm

Glossario ambientale multilingue dell’Agenzia europea dell’ambiente:http://glossary.eea.europa.eu/EEAGlossary

Rete dell’Unione europea per l’attuazione e il rispetto della legislazione in materia ambientale:http://ec.europa.eu/environment/impel/index.htm

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Commissione europea

Piccole, ecologiche e competitive

Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee

2008 — 28 pagg. — 21 x 21 cm

ISBN 978-92-79-08753-0

Fotografi e:iStockphoto: copertina, 4a di copertina, pagine 2, 4, 12, 15, 16, 18, 24 e 27Getty: pagine 8, 11, 22 e 23Stockxpert: pagine 10, 13, 17, 20 e 26

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KH-30-08-349-IT-C

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