trentinomese dicembre 2010

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dicembre 2010 appuntamenti, incontri e attualità trentina euro 2,00 www.trentinomese.it Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Contiene i.p. IN QUESTO NUMERO CANTINA ALDENO Cento anni di eccellenza ARRIVA MODÌ Amedeo Modigliani al Mart LUCIO GARDIN SONO BELLO DA INCORNICIARE? IL SENSO DEL NATALE La festività tra passato e presente RENNE MON AMOUR Donatella Masè e le sue 250 renne NATALE 2010 I consigli di Trentinomese per i vostri regali

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TrentinoMese dicembre 2010

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dicembre2010

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e le sue 250 renne

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per i vostri regali

P.zza Cesare Battisti, 1 - Trento Viale Dante, 64 - Riva del Garda

L’itinerario natalizio “Tesero e i suoi presepi” accompagna alla scoperta di originali natività artigianali illuminate fino alle 23. A Casa Jellici la mostra dei presepi più prestigiosi quest’anno ospita l’immenso

presepe dorato della Cassa Rurale di Isera.L’associazione Amici del Presepio di Tesero, come ogni anno, sarà impegnata in trasferta per promuovere la sua antica tradizione e l’unicità del paesaggio fiemmese. Dopo gli allestimenti in Vaticano, a Cracovia e a l’Aquila, arrivano altre importanti tappe per celebrare il Natale 2010.L’8 dicembre verrà inaugurato un presepio a grandezza naturale nella piazza della Basilica Inferiore di S. Francesco ad Assisi, un ulteriore presepio all’interno della Basilica Superiore e una mostra di presepi antichi alla Basilica della Porziuncola in Santa Maria degli Angeli. Un’altra mostra di presepi sarà allestita ad Istanbul, presso la sede del Patriarcato Ortodosso.

Tesero e i suoi “tesori”Dal 4 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011

Dalle finestre, dalle legnaie e dalle stallesi affacciano 130 presepi

INFOApt Val di FiemmeTel. 0462.341419 - 0462.241111info@visitfiemme.itwww.visitfiemme.itwww.presepiditesero.it

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tmtm

sommario DICEmbrE2010

Diretto da: Paolo Curcu [ [email protected] ]

in redazione: Pino Loperfido

Hanno collaborato a questo numero:Paolo Chiesa, Antonia Dalpiaz, Lara Deflorian, Fiorenzo Degasperi, Fabio De Santi, Alberto Folgheraiter, renzo Francescotti, Fulvio Grdumi, Gianfranco Gramola, Carlo martinelli, Francesca Negri, Walter Nicoletti, Tiziana Tomasini, Silvia Trentini, Nicola Zeni.

Grafica: Fabio monauni

redazione:Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170

Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 - 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150

Concessionaria Pubblicità:südtiroler studio s.r.l.TrEnTo - Via Ghiaie 15Tel. 0461.934494 Fax 0461.935706Direzione pubblicità: rosario Genovese

Bolzano - Via Bari, 15Tel. 0471.914776 Fax 0471.930743Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese

stampa: alcione - Trento

registrazione Tribunale di Trenton. 536 - 4 aprile 1987

COmE AbbONArSI: (un anno, 12 numeri a Euro 20,00)BollETTino PosTalE c/c n. 11492386 Curcu & Genovese associati - Tm Via Ghiaie, 15 38122 TrEnToBoniFiCo BanCario Cassa rUralE Di TrEnToiBan iT15 E083 0401 8040 0000 3080 485CarTa Di CrEDiTo Telefonando allo 0461.362122DirETTamEnTE PrEsso l’UFFiCio aBBonamEnTi Via Ghiaie 15 - Trento Tel. [email protected]

i suoi dati saranno trattati per dar corso al suo abbona-mento; il conferimento dei dati è necessario per perse-guire la finalità del trattamento; i suoi dati saranno trattati con modalità manuali, informatiche e/o telematiche e non saranno diffusi. lei potrà rivolgersi (anche telefonicamen-te) al servizio Privacy presso il titolare del trattamento per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D.lgs 196/03. Titolare del trattamento dei dati è la CUrCU & GEnoVE-sE assoCiaTi s.r.l., Via Ghiaie, 15 – 38122 Trento - Tel 0461.362122

aVViso ai lETTorila scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. la redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate. www.trentinomese.it

[email protected]

attualità8 lo sciopero del presepe

16 lE TrE ETà Di lUCio GarDin22 la FEliCiTà Ha la Forma Di Una rEnna

28 andrea viliani e la sua “civica“30 moDiGliani al marT33 l'arTE nasCosTa in Val DEi moCHEni38 l'aqUila Di Don ViTTorio40 PErlE Di EDiToria TrEnTina42 anDrEa BraiDo44 alBErTo ForCHini46 l'asCEnsorE DEllE DolomiTi50 FirUGio PoTzmaUEr52 CanTina alDEno

55 speciale trentinomese shop66 mariaPia Di maUro68 TaTiana raDUCanU

panorama72 FinE D'anno sUllE PUnTE76 TUrsmo È CUlTUra81 Con il solE in FronTE82 sTEFan milEnkoViCH PEr il sUDan87 alE & Franz a TrEnTo92 a roVErETo Un naTalE sPECialE

Giorno per giorno94 mosTrE100 aPPUnTamEnTi DEl mEsE

scoop&news114 BolliCinE sU TrEnTo117 lUiGi Gay118 aPEiron TrEnTo onlUs119 monDomErloT 2010121 i PrEsEPi Di maTTarEllo123 il sUPEr marzEmino125 sCUola “il DiaPason“

rubriche126 liBri128 FoToromanzo

129 enoGastronomia

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trentinoattualità

lo SCIOPErO DEl PrESEPE

di Alberto Folgheraiter

D’accordo, la propo-sta può essere letta come una boutade,

ma la… buttiamo lì ugual-mente: perché, almeno per quest’anno, non aboliamo il Natale? meglio: perché non facciamo lo sciopero del pre-

sepe? Tanto, a chi interessa più la rappresentazione della storia di quel bambino nato 2014 anni fa, o giù di lì (per-ché dovrebbe essere nato tre o quattro anni prima di… se stesso)? Chi sono e quanti sono coloro che hanno ancora

in mente che cos’era il natale di qualche decennio fa? E che significato aveva?intanto, i nostri giovani sem-brano aver imboccato la stra-da del Natale alternativo. Già si comincia la vigilia del giorno di ognissanti a cele-brare un rito che con la tra-dizione locale e nazionale non ha nulla da spartire. si festeggia Halloween con le sue zucche (vuote). Vuote come la zucca di chi vorreb-be ancorata al suolo padano una festa popolare che, inve-ce, dovrebbe avere radici di là dall’atlantico (stati Uniti e Canada). in verità, taluni pro-pendono per una tradizione nord europea, transumata con le prime migrazioni. nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, si sono viste in giro frotte di ragazzini in

maschera, come a carnevale, suonare alle porte e gridare un improbabile “dolcetto-scherzetto”. richiamavano, peraltro, un rito antico, quel-lo sì di queste parti, della ri-chiesta della “bònamàn” del primo dell’anno. nel mondo globale si perdo-no le tradizioni proprie e si mischiano le tradizioni altrui, in un pastrocchio senza cuore né anima. lo sciopero del presepe, dunque. se ne accorgereb-be qualcuno? Probabilmente no, visto che la preparazione della festa del 25 dicembre è affidata non già alle “nove-ne” come un tempo, ma alle bancarelle dei “mercatini di Natale” e alle “domeniche d’oro”. ora, lungi da noi con-trastare i “poveri” commer-cianti e impedire a migliaia di

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trentinoattualità

turisti della domenica il loro pellegrinaggio nelle località dei mercatini: da Trento a Bol-zano, su fino a innsbruck. E poi, tornando verso casa, una capatina in Valsugana, a levi-co, o nel basso sarca a arco e riva.Una passeggiata tra la folla non si nega a nessuno. Del resto, di questi tempi, pare che il passatempo più get-tonato sia una scampagnata domenicale nei centri com-merciali. C’è folla, c’è caldo, si gira a vuoto su e giù per le scale mobili, ci si riempiono gli occhi di colori e di lustrini e la “favola” aiuta a star bene tutta la settimana. in attesa di replicare, la domenica suc-cessiva.questa è l’attesa del natale. oggi. Chi non è costretto a usare

la tredicesima per tappare i buchi che si sono aperti nel bilancio familiare, è invitato a bruciarla sull’altare del Natale che viene. Perché, diciamola tutta, non è di-cembre se non si spende e non si spande. È la festa del consumo, il nuovo dio che si è inceppato e che negli ultimi due anni ha rischiato di mandare a farsi benedire le economie del mondo. Ec-co, si dice: finalmente arriva natale e (forse) si rimette in moto la macchina dei consu-mi. sarebbe più corretto dire: arriva la tredicesima, il motore che muove il consumo, che ha codificato la “tradizione” del regalo.lo scriveva, in rima bacia-ta, il compianto marcello voltolini nel suo “regal de nadal”.

Carovana di slittini in Valsugana. (F. Faganello, Olle 1967).Dal libro “La Terra dei Padri”, Curcu & Genovese

Nadàl no l’è Nadalse no i te fa el regal.La vecia tradizionl’ei nada a svoltolon:davanti al Bambinelche torna zó dal zélno vedo pù anzoletima pachi coi fiochetie zent endafaradafin l’ultima giornadaa spender, a zercarqualcoss da regalar.E dentro le botteghebutoni, pressa, beghe,nervoss e tananàiper via de stì regài.Presepi, pastorèi,che i staga for dai pei!El temp no’ se ga pùper el Bambin Gesù.‘Sta moda del regalla stofega el Nadal… Già, il natale. Una festa di famiglia che aveva tutt’altra

storia e tutt’altra tradizione. Vediamola.C’era una volta (c’è ancora, ma ormai è un codice per po-chi) il calendario della Chiesa. scandiva le feste e le cele-brazioni partendo dalla prima domenica di avvento. Comin-cia quattro domeniche prima del 25 dicembre, natale. È l’unica festa fissa del calen-dario della Chiesa cattolica poiché tutte le altre feste so-no “mobili”, dipendono cioè dalla Pasqua che cambia ogni anno, essendo legata al ple-nilunio di primavera. Cade, cioè, in una domenica tra il 22 marzo e il 25 aprile. il ciclo liturgico (che non è la bicicletta del parroco) co-mincia dunque ad autunno inoltrato. Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, nelle quattro settimane dell’avvento tutti dovevano andare a messa. Era ancora notte, mattino pre-sto. spesso le strade erano ghiacciate e c’era la neve (al-lora nevicava prima dei santi, a fine ottobre, e la neve si “pestolàva”, si calpestava, sino a marzo). Prima della prima nevica-ta (all’approssimarsi di una perturbazione che avrebbe potuto portare neve si correva in montagna) era d’obbligo procurarsi il muschio per il presepe. soltanto in casi ec-cezionali (una nevicata fuori stagione) era consentito usa-re la segatura come base per le statuette e le pecore. la “costruzione” dell’ambiente e la collocazione delle statue era un rito che cominciava ap-punto con l’Avvento e che coinvolgeva tutta la famiglia. lo zio “barba” che faceva il boscaiolo, era pregato di por-tare a casa qualche corteccia (“scòrzi” e “stèle”) che sareb-be servita a rendere plastico il paesaggio. naturalmente, il presepe non aveva il riscal-damento e il bue e l’asinello, che erano collocati accanto alla mangiatoia, avevano ta-le funzione. si diceva: “I lo scalda co ‘l so fià”. la sera

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trentinoattualità

si preparava il presepe alla luce delle candele. in chiesa, i coristi provavano i canti della messa del 25 dicembre: In notte placida, Tu scendi dalle stelle, Adeste fideles, Oggi è nato in una stalla…, i brani della tradizione popolare e contadina.sino agli anni sessanta del secolo scorso, non c’era la messa di mezzanotte. non usava, almeno in Trentino, neppure il cenone di natale. Del resto, prima del concilio Vaticano ii, la vigilia erano ob-bligatori il digiuno e l’astinen-za (dalle carni). Verso la fine del XX secolo, abbandonati i digiuni e lasciate le astinen-ze ai miserabili, cominciarono cene e baldoria. Dal primo giorno di avvento e fino alla vigilia, le famiglie era-no impegnate nelle pulizie di fino. si lucidavano gli oggetti di rame e di ottone con un composto di farina gialla, sa-le e aceto, detto “el belét”. i bambini erano impegnati in piccoli sacrifici “per far pia-cere a Gesù bambino”.i ragazzi andavano nel bosco per muschio e “dase”, rami di abete, meglio se “avez”, l’abete bianco. Poche, misere cose allestite con impegno e dedizione.C’era una gara tra famiglie nel predisporre il presepe più ori-ginale. la capanna era rinno-vata ogni anno con cortecce di larice. il presepe restava al-

lestito fino all’Epifania quando alle statuine di pastori e anim-nali si aggiungevano quelle dei tre re magi e delle loro cavalcature: un cammello, un dromedario e un elefante.Gli zampognari arrivarono “dall’italia” negli anni Trenta.  il 24 dicembre, finita la mise-ra cena della vigilia, la gente partecipava al Vespro. il par-roco distribuiva grani di incen-so. sarebbero serviti ancora quella sera appena tornati in famiglia. Prima di coricarsi si faceva il giro della casa a “fumentàr” i locali. mentre si passava da una stanza all’al-tra erano recitate orazioni. in mancanza di incenso si bru-ciavano rami d’olivo, quelli della domenica delle Palme, dentro il ferro da stiro o in un braciere. in mancanza dell’u-no o degli altri si usavano “ba-lote de rasa”, palline di resina di pino o “bagole de ginéo-ro”, bacche di ginepro, che emanavano un fumo intenso e profumato. l’incensazione della casa av-viene ancora in numerose co-munità dell’Alto Adige. in alta val di Fassa, tale ope-razione era compiuta la vigilia dell’Epifania. Tutta la fami-glia visitava la casa, la stal-la e il fienile; il capofamiglia spruzzava acqua benedetta e “fumentava” con l’incenso i locali. Tale rito propiziato-rio, almeno nelle intenzioni,

serviva a tenere lontani gli spiriti del male, a proteggere gli stabili dalla folgore, dalla grandine e dagli incendi. Era detta Pésca Tofègna (Pasqua Epifania). l’usanza era in voga anche a Palù dei mocheni dove era indicata come Rachmahlder. sugli stipiti delle porte, con

un gessetto bianco si trac-ciavano le lettere K+m+b, le iniziali dei nomi dei tre re magi (kaspar, melchior e Balthasar). in verità, quelle tre lettere avevano anche il significato latino “Christus benedicat mansionem”, Cri-sto benedica questa casa.a borgo valsugana la sera

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Antipasto Timballo di polipo con crema di basilico e pinoli e frittelline di bianchetti

Primi Straccetti di pasta inte-grale con cappesante, concassè e di pomodoro e punte di aspara-gi aromatizzate al timo / Strigoli bianchi ai gamberi e seppioline con pomodorini pachino

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essa pure Gesù bambino che era nato in una mangiatoia “al freddo e al gelo”. inoltre, si credeva che, quella notte, gli animali nella stalla potessero parlare tra di loro. la notte dell’Epifania, a conclusione delle festività natalizie, inve-ce, si potevano incontrare le “Strìe”, le streghe. Per con-trastarle era necessario avere una forca nuova, una corda nuova e un gatto nero. qui siamo già al 6 gennaio e allo-ra riandiamo al 25 dicembre.all’alba del giorno di natale molti si recavano a messa. anzi, quel giorno c’erano ad-dirittura tre messe. si diceva: “Trei messe, trei panéti”, a significare che quel giorno si faceva festa pure a colazio-ne. Per l’occasione, i genitori toglievano “dal cassabanc” (cassettone a tre o quattro ripiani) il “vestì dala festa” che era una rara alternativa all’abito “da dì d’opra”. si in-dossava, infatti, soltanto in poche circostanze: “Da Pa-squa, da nadàl e al funeràl del prinzipàl”.

della vigilia si celebrava “la messa del privilegio”. Era davvero un privilegio, conces-so il 24 novembre 1751 da Benedetto XiV (1740-1758) alla comunità del Borgo di Valsugana. la quale, trami-te il vescovo di Feltre, aveva chiesto di poter cantare la prima messa di natale subi-to dopo il Vespro della sera del 24 dicembre. analoga fa-coltà fu concessa alla chiesa di S. marco a rovereto da Pio Vi (1775-1799) in occa-sione del suo passaggio di ritorno da Vienna dove si era recato nell’inutile tentativo di far desistere “il re sagresta-no”, l’imperatore Giuseppe ii (1741-1790) dalla sua politica di secolarizzazione di chiese e conventi.  Tornando a natale, la notte della vigilia si evitava di spe-gnere il fuoco. anzi, nella “fornasella”, la fornella di casa, era messo un ceppo che avrebbe dovuto bruciare lentamente. la “zoca” dove-va riscaldare la cucina e con

Uno dei Tre Re si pittura la faccia con fuliggine o crema da scarpe. Rispetto ad altre località, nella bassa Val Rendena i tre Magi portano un piccolo presepe in una cesta; è illuminato da una lampadina, accesa al momento del canto. Dal libro “La Terra dei Padri”, Curcu & Genovese

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i bambini non trovavano doni sotto l’albero. li avevano già ricevuti da s. lucia e, inoltre, l’albero fu introdotto in Tren-tino negli ultimi decenni del XX secolo. i piccoli, invece, scrivevano a genitori e padri-ni biglietti e lettere augurali piene di buoni propositi. Tali promesse sarebbe state re-golarmente dimenticate di lì a poche ore non prima, tutta-via, di aver ricevuto una man-cia dai congiunti fatti oggetto di tanta devozione.Davanti al presepe, i bambi-

ni recitavano orazioni e fila-strocche: Oggi è nato en bel Bambinbianc e ross e rizzolinla so mama la lo ciàpae ninando la lo ‘nfassa po’ la ‘l mete ‘n den zestèlarènt al bò e a l’asenèlche i lo scalda col so fiàfin che ‘l se ‘ndormenzerà. Nina nina el Bambinel,nina nina el Bambinel,ghè i pastori sula viaoh che bela compagnia. non si decorava l’abete. Con la raccolta del muschio per il presepe si portavano a casa anche rami di vischio. nono-stante fosse un semiparas-sita del pino silvestre (e di altre piante) era considerato portatore di abbondanza. lo credevano i Celti negli ultimi secoli dell’era precristiana e anche in Trentino, al vischio, si dava un valore propiziatorio. il pranzo di natale era più va-rio e abbondante del consue-to. sulla tavola compariva la carne (di coniglio o di gallina)

accompagnata dall’immanca-bile polenta che per l’occa-sione era “mora”, di grano saraceno. Talvolta c’era anche qualche pezzo di quel maiale che, in prossimità del natale, era stato “conciato per le fe-ste”. quando “i copàva el porco” era una festa per tut-ta la famiglia. Proprio a nata-le si mandava un pezzetto di carne o qualche “brust” (san-guinaccio) ai vicini che non

avevano allevato il maiale.si faceva la “part” con i più poveri.le nonne preparavano “la torta de fregoloti” o “’l zèl-ten”, corruzione dal tedesco “selten” che significa: rara-mente, di rado. infatti era un dolce costoso che veniva in-fornato per l’appunto soltanto a natale. Chi non poteva per-mettersi le mandorle, spac-cava gli “ossi” delle pesche

Vendita di “sfilze” di castagne alla fiera di S. Lucia, a Trento. C’era anche una canzone: “Drio al Calis, via da lontan, ven la Ghita del bacan, tra la nef dele montagne, con le sfilze de castagne, biscotade-‘n fumegade […] canta el cuco anca ad Albian, vanga, amor e smacafam”. Dal libro “La Terra dei Padri”, Curcu & Genovese

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messi a seccare ancora l’e-state. E con “le miòle (o i pìzi) dei pèrseghi” arricchi-va il dolce natalizio.seguite le funzioni in chiesa, nel pomeriggio del 25 dicem-bre ci si riuniva in casa. Gli adulti bevevano “vin cot”, i piccoli giocavano a tombola o uscivano a slittare sulla neve. allora, l’inverno era fatto di nevicate abbondanti e non servivano i “cannoni” per in-nevare le piste che erano ri-cavate sulle pubbliche strade. quando passava “el slitón a far la rota”, lo spazzaneve, apriva un varco ma lasciava uno strato ben battuto, l’ide-ale per le slitte (“el slitòt”) e per i ruzzoloni. nonostante fosse proibito anche allora, i ragazzini più vivaci (e chi scrive faceva il capobanda) rovesciavano sulla strada secchi d’acqua in modo da trasformarla in una lastra di ghiaccio. Diventava una pista olimpica e creava non pochi problemi alla peraltro scarsa viabilità.questo era natale. Poi arrivava s. stefano, ma era una festa minore. le vacanze da scuola corre-vano veloci come le slitte su quelle piste ghiacciate. il 31 dicembre, S. Silvestro, era d’obbligo partecipare al Te Deum di ringraziamento per l’anno che finiva. non si sapeva, allora, che cosa fos-se il cenone.

Dopo le devozioni si tornava a casa e si andava a letto. non c’erano i botti e non c’erano le botti da vuotare col brin-disi di mezzanotte.l’indomani invece era una gara a chi avrebbe pronun-ciato per primo il “bon an, bon dì, la vossa bona man a mi”, o “le vosse beghenàte a mi”. la risposta era: “l’ho dit ‘nanzi levàr che chi che me le vénze me le cògn ridàr” (l’ho detto prima di alzarmi che chi le vince a me, me le deve ritornare).l’augurio, che serviva per raggranellare qualche soldo e qualche dolce, era rivolto a genitori e padrini. questi ulti-

mi erano tenuti in gran conto anche per quanto avrebbero potuto elargire.  a Capodanno, la prima per-sona che s’incontrava, uscen-do di casa, avrebbe dato - co-sì si credeva - l’impronta ai mesi seguenti. se era una femmina sarebbe stato un anno poco fortunato; se era un maschio avrebbe portato abbondanza. il massimo era l’incontro mattutino con un frate o con un gobbo. il 1° gennaio, al termine del pran-zo, la nonna tirava fuori da un armadio gli ultimi grappoli d’uva, rinsecchiti ma parti-colarmente gustosi. non era

solo per far festa. Consentiva in tal modo di adempiere a un gesto propiziatorio. non si conoscevano le lenticchie che, dicono oggi, servono per “portar soldi” nel corso dell’anno a venire. la stes-sa funzione era demandata a qualche grano di uva.questo era il natale, queste le tradizioni fino agli anni ses-santa del secolo scorso. Poi il mondo, anche trentino, è cambiato. Talmente in fretta che, per rammentare ciò che eravamo, si deve fare ricorso ai ricordi di coloro che han-no superato i sessant’anni. Prima che il dott. alzheimer cancelli anche quelli. ■

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trentinoincontridi Francesca Negri

uN CAFFè A CASA DI...

simile alle sue», scherza il cabarettista che fuori dalla porta d’ingresso ha pen-sato bene di appendere un cartello in latta che riproduce le tariffe dei bordelli di inizio novecento. E non si tira indietro nemmeno quando si tratta di farsi foto-grafare. «sei meglio di un fotomodello», viene da esclamare nel suo turbinio di pose ed ambientazioni in cui coinvolge il fotografo. E allora gli facciamo mimare anche la posa di una vera miss, prota-gonista di questa rubrica sul numero di ottobre 2010, sonia leonardi: il risultato lo vedete alla pagina seguente.

casa di mattarello, alle porte di Trento, tutto parla di lui: «Del resto – spiega – l’ho costruita io con le miei mani». Una delle cose di cui va particolarmente fiero sono le luci: faretti a pavimento, sui sof-fitti, anche nella vasca idromassaggio. E gli interruttori, poi: di vetro e tessu-to leopardato. «li ho fatti io anche quelli», spiega divertito Gardin. Con il pianoforte a muro rosa e il divano bianco con tanto di cuscini zebrati, i Buddah e i candelabri bohemienne, la sua casa sembra un po’ l’alcova di lele mora. «Ecco allora mi metto in qualche posa

LuCIO GArDINl’Uomo DallE TrE ETà......Una anaGraFiCa, Una CErEBralE ED Una BioloGiCa. l‘aTTorE E aUTorE raCConTa I SuOI PrOGrAmmI a TrEnTinomEsE. E sVEla Un PICCOLO rImPIANTO: non EssErE riUsCiTo anCora a mETTErE sUllo sTEsso PalCo sUPErmario, anDrEa CasTElli E sÈ mEDEsimo

l’ultima cosa che si è inventato è quella del funny manager. «l’i-dea nasce e si sviluppa dai funny

waiter, i clown travestiti da cameriere che girano per i tavoli durante i pranzi o le cene delle convention aziendali e ne combinano di tutti i colori. il funny manager invece viene presentato come relatore o manager dell’azienda e inizia la sua relazione – ovviamente scherzosa – con tanto di slide. Una mia invenzione che sta riscuotendo molto successo». lui è Lucio Gardin, il cabarettista e au-tore più famoso del Trentino. nella sua

19tmdicembre

trentinoincontri

io ed è il primo talk show appeso ad un filo, nel senso che registriamo sulla funivia di sardagna, con due ospiti sulla tratta di salita e due in quella di disce-sa. Poi ho registrato alcune puntate con lillo e Greg per radioDue nazionale, dove sono spesso on air anche con la trasmissione Ottovolante. Per radioDue regione, invece, registro un programma con loredana Cont: “attenti a quei due”. basta “megabait”?macchè, è appena ripartito, il 22 no-vembre su rttr, per la quinta edizione. E poi sono sempre impegnato con il mio lavoro di autore per Enzo iacchetti ed altri comici di zelig, oltre che con il lavoro di funny manager, che come dicevo sta prendendo piede molto bene. quando hai iniziato la tua carriera?il pallino di fare il cabarettista ce l’ho

Il libro che stai leggendo in que-sto momento?Filosofia della noia di lars Fr. H. svendsen.Il piatto preferito? Gli spaghetti alla carbonara che fa la mia mamma.Il film preferito?

non è facile, ma pen-so Qualcuno volò sul nido del cuculo: è un film idealista co-me me e alla fine io piango ogni volta che lo vedo. Se non avessi fatto

quello che ha fatto, cosa avresti voluto fare? non lo so. Però ti posso dire che in-vidio gli scalatori per l’alta considera-zione che hanno di sé. Tu vai a 5mila, 7mila metri, rischi la vita e non c’è nessuno che ti vede: lo scalatore lo fa per se stesso ed è in antitesi con chi fa l’artista, che ha necessità dell’ap-plauso e del ritorno del pubblico. La cosa che ti fa più paura? l’abbandono, di cui il tradimento alle volte è il presupposto. Il tuo sogno ricorrente?Dipende. Dipende da cosa ho man-giato.

sempre avuto, ma lo sviluppo della mia carriere è iniziato 15 anni fa e che faccio cabaret sono ormai 11 anni. C’è sempre stata polemica tra te, An-drea Castelli e Supermario. Come sono i vostri rapporti? Conflittuali, inesistenti?Personalmente non ho rapporti conflit-tuali con nessuno. a suo tempo avevo chiesto di collaborare ad entrambi, ma non ne è nato niente. Probabilmente io sono un trentino atipico in questo, credo che se io so fare una cosa e tu un’altra, insieme non ne facciamo due, ma quat-tro… non sono in tanti a pensarla così.uno spettacolo a tre come lo vedre-sti?ah, sarebbe una potenza… io sarei di-sponibilissimo a farlo. Basterebbe che ognuno di noi facesse 25 minuti del suo

Lucio, a cosa stai lavorando in que-sto momento? sto facendo due programmi per raiTre regionale, “Bianco&nero” e “andata e ritorno”: il primo è un programma che parla di sci ed è condotto da Claudia morandini, il secondo l’ho invece ideato

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Lucio Gardin imita le pose di Sonia Leonardi, protagonista dello spazio "Un caffè a casa di..." del numero di novembre

21tmdicembre

trentinoincontri

best of e cadrebbe giù il teatro. il top sarebbe che i nostri reciproci personag-gi interagissero tra di loro. si potrebbe anche coinvolgere loredana Cont... Pur-troppo, però, come dicevo prima, credo sia difficile riuscire a metterci assieme. Peccato, perché è bello contaminarsi.Si guadagna bene a fare questo la-voro?Beh, non abito in una palafitta e la mia casa me la sono fatta con i soldi che ho guadagnato con il mio lavoro. quando non faccio cabaret, scrivo per gli altri. Diciamo che è un guadagnare medio-alto. io costo in certi casi un quinto di un comico che fa Zelig, riempiendo il locale alla stessa maniera e facendo ridere alla stessa maniera. in italia siamo in tre ad

aver vinto cinque festival nazionali del cabaret: io, Enrico Bertolino e rocco Barbaro. Tua moglie e la tua famiglia sono fonte di ispirazione per il tuo lavoro?Direi che la famiglia è abbastanza fuori dal mio lavoro seppur talvolta la uso per testare i miei testi. mia moglie non è di risata facile: se lei ride, vuol dire che ridono tutti, se lei non ride è meglio che mi metta a cambiare qualcosa. E tua figlia, Alice Linda, 7 anni, ti ve-de come comico o come papà?Penso che mi veda soprattutto come pa-dre. sono molto severo: scherzo molto ma poi bisogna che mi prenda sul serio in certi momenti. Del resto, io ho avuto un’educazione rigida e credo che ci siano regole che i bambini è bene che impa-rino a rispettare presto. alice linda è contenta del mio lavoro, ogni tanto torna a casa da scuola contenta perché i suoi compagni di classe le hanno raccontato entusiasti che hanno visto suo papà in televisione…Perché, lei non vede i tuoi program-mi?non mi guarda mai e non è nemmeno incentivata a farlo. io sono uno che non ama molto parlare di sé, nemmeno in casa. non mi guardo mai in televisione e non guardo mai la tv, se non i film oppure qualche partita di calcio. E invece tua moglie cosa ne pensa del tuo lavoro d’artista? mia moglie mi ha sempre supportato, soprattutto da quando le hanno detto che gli artisti sono sempre in giro…

Scoppia la risata e l’occasione è buona per prendersi una pausa caffè. Anche la cucina, a casa Gardin, è tutto un pro-

gramma: il lampadario fatto con le posa-te, i cartelli che invitano a tenere pulita la cucina cenando fuori. Mentre aspet-tiamo che il caffè salga, l’occasione è buona per giocare con Lilli, il cucciolo di barboncino bianco comprato da poco per la figlia. Lucio improvvisa dei personaggi, fa facce strane e si agghinda con cappelli e parrucche: Lilli non lo riconosce e gli abbaia contro. Tra un po’ ci farà l’abitu-dine, al suo istrionico padrone che una ne pensa e mille ne fa.

quanti anni hai Lucio?quarantacinque ti piace? non so, fai tu… sai cos’è? È che io ho tre età: una anagrafica, una cerebrale in cui ho circa 6 anni, ed una biologica che penso sia intorno ai 35… va bene, tu sarai il prossimo inter-prete de “L’uomo senza tempo”. E darti alla politica? Hai visto che fine ha fatto Grillo? Per far-la devi essere portato ed avere qualcosa nel dna che fin da piccolo ti portava a rubare le merendine ai tuoi compagni di classe...Il tuo giudizio sulla politica culturale in Trentino?Penso che ci sia. Ho fatto parecchi spet-tacoli anche per enti ed associazioni o eventi organizzati dalla Provincia. Pen-so che ci sia sensibilità da parte delle istituzioni.quanto ci metti a preparere un tuo intervento per uno spettacolo?Una settimana piena per circa un’ora e mezza di spettacolo. Certo è più impe-gnativo che andare a fare il mio reper-torio, ma si imparano un sacco di cose ed è molto stimolante. Trento è una città piccola. Possibile

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trentinoincontri

che non sia mai nato un locale in cui si facciano serate di cabaret?Beh, ci sarei solo io tutte le sere… Chi c’è oltre a me…? io è da tempo che lo suggerisco perché ho i contatti con tutti i cabarettisti d’italia, ma per ora non è nato ancora niente. Perché non fai tu da impresario?Potrei anche farlo, ma ci vuole troppo tempo e non è il mio lavoro. Dovreb-be essere l’albergatore, il ristorante o qualcuno del genere a pensarci, un po’ come è nato a Dro il Festival nazionale della barzelletta: mi hanno chiamato per chiedermi cosa si poteva fare di nuovo nel panorama delle manifestazioni ed ho inventato questo festival. A Trento però mancano gli organiz-zatori e tu potresti essere la figura giusta…magari lo farò quando mi stancherò di fare quello che faccio. Hai scritto tre libri, pensi di farne un quarto?mi piacerebbe, ma per il momento non ne ho il tempo. Ti sei mai trovato a dover decidere se scendere a dei compromessi?si, ma solo per partecipare a miss ita-lia…è andata male però, perché non ti abbiamo visto concorrere…È andata benissimo, invece! il compro-messo era che se accettavo il compro-messo avrei potuto non andare a miss italia e quindi ho accettato. Parlando seriamente, il mondo dello spettacolo gira allo stesso modo per tutti, uomini e donne che siano. Credo però che il livello di compromesso venga determinato dal-la bellezza di chi lo propone. mi spiego. Tu sei una bella ragazza, viene George Clooney e ti dice che se vai a letto con lui ti fa fare un film: è compromesso, ma a letto magari una con lui ci va an-che senza promesse cinematografiche, o no? se invece viene Tinto Brass per non dire Dürnwalder (ride, ndr) e ti fa la stessa proposta, quello è un compro-messo e basta… Parliamo di Lucio Gardin e le donne, col benestare di tua moglie, ovvia-mente. Beh, è ovvio che mi piacciano. E il mio lavoro sicuramente mi aiuta, perché al-tirmenti chi mi si filerebbe…

Silenzio. Gardin ci fissa e non parla. «Vai avanti», gli dico. «Sto aspettando che mi diciate che mi filerebbero comunque perché sono un bel ragazzo…». In effetti Lucio Gardin all’estetica ci tiene molto: ai

piedi del divano ci sono dei pesi per fare i bicipiti, nel suo studio c’è tutta un’at-trezzatura da bodybuilder per mantenere i muscoli tonici e gli addominali scolpiti.

va bene, ti filerebbero comunque. Prosegui…non è che mi piacciano tutte le donne, sono molto selettivo. il mio rapporto con le donne è bello perché hanno una sensbilità che molti uomini non hanno e io, da artista, mi trovo molto in sintonia con il mondo femminile. Chiaramente questo tipo di approccio lo puoi fare solo se trovi donne che non abbiamo la seduzione come unico obiettivo di vita. ma tua moglie non è gelosa?Visto il lavoro che faccio non potrebbe esserlo. E poi, c’è una concezione sba-gliata del tradimento e si arriva a pensar-la così solo a una determinata età. il vero tradimento non è fisico, ma concettuale, celebrale, dell’anima. Hai mai avuto delle crisi sul lavoro?Di delusioni lavorative ne ho avute tan-tissime, forse più a livello personale che artistico. la comicità mi serve come difesa, visto che sono una persona molto sensibile. non sempre quando tu giri a certi livelli questo è possibile: per questo preferisco lavorare a Trento e vado pochissimo a milano, per evitare di lavorare con le persone di cui non mi fido. il mio malessere è legato a questo,

al tradimento di persone di cui pensavo di potermi fidare. Vado in crisi molto facilmente quando viene tradita la mia fiducia.Hai qualche personaggio di riferi-mento?Per la comicità, sicuramente il robin Williams di quando faceva cabaret, pri-ma che diventasse attore, per come si muoveva sul palco e per i suo straordina-ri tempi comici. io non ho dei mentori da ringraziare, non ho mai trovato nessuno che mi abbia aiutato. la prima volta che sono andato a roma c’era un direttore di doppiaggio trentino, da anni trasferito a roma, che mi aveva promesso mari e monti e invece mi trattò a pesci in faccia. a quei tempi, dividevo l’appartamento con una mia amica di Bologna: questa viene da lui con me un giorno e il giorno dopo lui le trova una parte. sai quante di queste cose mi sono capitate… Poi, so-no cresciuto con una figura paterna che non era di riferimento e penso di aver fatto molti sbagli proprio per quest’as-senza. Comunque, tutto sommato, pen-so di essermela cavata… Il tuo sogno nel cassetto?Tutto quello che non ho ancora fatto. E vorrei ripartire da zero, ricominciare con l’esperienza di adesso. un pensiero per questo Natale?sperem che ‘l fioca… altrimenti ci tocca pagare le funivie due volte. ■

24tmdicembre

trentinoattualitàdi Carlo martinelli

IL COLLEZIONISTA

ne – caribù, in qualche parte d’america – proprio quei simpatici animali che da sempre siamo portati istintivamente ad associare alla tundra, alla neve, alla lap-ponia e a babbo Natale. Presto detto: una passione forte e sincera per questi animali ma, soprattutto, per quel magi-

trentinoattualità

LA FELICITàHa la FormaDi Una rENNA la siGnora DONATELLA mASè Da DiECi anni, nEl sUo aPParTamEnTo Di TrEnTo, raCCoGliE TUTTo qUEl CHE Ha a CHE FarE Con il mAGICO mONDO NOrDICO DEGli animali Cari a bAbbO NATALE. Una PassionE riCCa Di sorPrEsE E CariCa Di allEGra UmaniTà

co mondo ovattato, inconfondibilmente nordico, fatto di storie lette attorno al ca-mino e di fiabe intrise di neve, lievi lievi, da raccontare a bambini ancora capaci di stupirsi, alla faccia dei videogiochi.Bene, la signora Donatella masè – una donna ricca di una energia che diven-

Cosa può spingere una persona ad entrare in un negozio di souve-nir di Sharm el Sheik, in Egitto,

dalle parti del mar rosso – quaranta gradi all’ombra, suppergiù – e andare alla ricerca di qualcosa che abbia a che fare con le renne? sì, avete letto bene: ren-

25tmdicembre

trentinoattualità

lo sapevate? la renna (rangifer tarandus, linnaeus 1758), o caribù, è un mammifero artiodattilo, un cervide di medie dimensioni, con un’altezza

media alla spalla di 110-130 cm, e un peso che per i maschi raggiunge i 180-250 kg. nonostante le poderose dimensioni, possono correre fino ad una velocità di 70 km/h. Una particolarità della renna è la presenza dei palchi (impropriamente considerati corna) anche nelle femmine. sono abbastanza ramificati ed in certi individui raggiungono i 150 cm di lunghezza. la ren-na cambia i palchi tutti gli anni, vive in grandi branchi, composti spesso da migliaia di esemplari. in america la si trova in alaska, Canada e negli stati di Washington e idaho settentrionale. in Europa esistono popolazioni frammen-tate in Norvegia, Finlandia, russia e Islanda. la lapponia ospita inoltre un’ampia popolazione di esemplari semi-addomesticati. nel continente asiatico (siberia) risiede la popolazione allo stato selvatico più numerosa. Gli habitat più comuni sono la tundra e la taiga, ma spesso si spingono più a sud, fino alle grandi foreste di conifere, ad esempio per svernare nella stagione più fredda. nell’immaginario collettivo, le renne sono il simbolo della tundra e delle regioni fredde in generale. questo animale è soprattutto noto perché, secondo la leggenda, sarebbero proprio alcune renne volanti a trainare la slitta di Babbo natale. i nomi di queste renne volanti sono: rudolph, Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donder, Blitzen.

ruDOLPH, DasHEr E DanCEr

ta contagiosa, talché l’età diventa nel suo caso un dettaglio trascurabile –, in quel negozio di sharm el sheik a cercare qualcosa che avesse a che fare con le renne ci è entrata davvero. E l’ha tro-vato. Perché di una cosa è sicura e con lei lo sono quelli che ben conoscono la passione collezionistica (non importa di chi o di cosa). Certe cose le senti. Di più: ti chiamano. sta di fatto che un piatto decorato con immagini di renne in quel negozio d’Egitto c’era. adesso fa parte della collezione di Donatella masè. Una

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gioia del buon gusto nordico in forma di renna. Diciamolo subito: una coincidenza tutta da cogliere fa sì che nella prima metà di dicembre – ed è una prima volta asso-luta, un sogno a lungo accarezzato che improvvisamente si concretizza per la prima volta – questa colorata, simpa-tica, allegra collezione diventi visibile a tutti. i dettagli li trovate in queste stesse

27tmdicembre

trentinoattualità

Canada mostra delle renne, la chiavet-ta usb del computer è una custodia di gomma fatta a renna. L’albero di Na-tale – meta di un viavai che di anno in anno aumenta: il passaparola porta tanti bambini incantati in casa della signora Donatella, che peraltro va anche nelle scuole materne a leggere le storie del natale, quando la chiamano – porta ap-pesi 250 pezzi diversi: tutti hanno a che fare con le renne. E la corone d’avvento, se le guardi bene, hanno figurine ora in

larmente invitati in casa (si parla di un normalissimo e semplice appartamento in quel di Trento, quartiere di Cristo re).anche questo rende straordinaria la sto-ria di Donatella masè. Tre figli, quat-tro nipoti, tanti amici. Da quando è in pensione – ha lavorato per anni come impiegata – si è inventata un ruolo tutto particolare. Certo, le renne hanno fatto la loro parte. È iniziato tutto dieci anni fa, quando una amica le regalò un piatti-no di ceramica, con l’immagine di una renna, uno di quei souvenir tipicamente nordici da appendere in casa, discreti e ricchi di calore. allora non poteva saper-lo: ma quello era il “numero uno” di una collezione che non ha ovviamente valore economico (niente quotazioni, niente pezzi rari, niente ricerche snervanti di quel che manca), ma ha un enorme va-lore simbolico ed affettivo. Così le presine in cucina sono fatte a testa di renna, l’arazzo che viene dal

pagine. insomma: le renne di Donatella saranno a Nogaredo. Un dono inaspettato, un regalo di natale verrebbe da dire. Finora questo mondo tutto di renne – che comincia quando la signora Donatella ti offre i biscottini fatti in casa (a forma di renna) o i cioc-colatini (a forma di renna) con il caffè (e lo zucchero dove sta? in un contenitore fatto a forma di renna) – è stato riservato in particolare ai bambini che, in gruppi di cinque, sei alla volta, vengono rego-

28tmdicembre

trentinoattualità

È alla sala delle Vele di Palazzo Candelpergher, a nogaredo, l’appuntamento con le renne di nonna Donatella. qui, infatti, dal 4 al 13 dicembre, ci sarà l’occasione - davvero

eccezionale e finora unica - di poter ammirare dal vivo la colorata, appassionata e ricca col-lezione della quale scriviamo in queste pagine. "natale con le renne di nonna Donatella!" è una iniziativa che ha visto muoversi insieme la Cassa rurale di isera, il Comune di nogaredo e il Club delle strie. la mostra si inaugura sabato 4 dicembre, alle 19. l’orario di apertura sarà dalle 16 alle 19 nei giorni feriali, dalle 15 alle 19 nei giorni festivi. ma ci sarà anche un laboratorio su prenotazione per le scuole nei giorni di martedì e giovedì, dalle 9 alle 12 ed un laboratorio per famiglie, sabato e domenica, dalle 15 alle 19. non solo: ci sarà spazio anche per il racconto quotidiano della piccola renna e per un concorso grafico intitolato "una renna per Babbo natale", rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia e ai bambini della scuola elementare. i disegni verranno poi esposti dal 2 al 6 gennaio e nel giorno dell’Epifania ci sarà la premiazione. Per i bambini che desiderano partecipare al concorso grafico: i loro disegni verranno raccolti nei giorni di apertura della mostra presso la sala delle Vele. la previsione è facile: "la mostra delle renne" di nogaredo sarà una delle at-trazioni più visitate tra le cento iniziative del natale in Trentino.

in mosTra a NOGArEDO

legno ora in ceramica ora persino in fer-ro: tutte renne. apriamo una parentesi: Donatella coltiva un’altra grande passio-ne, quella della danza. È presidente degli “Amici della danza” di ravina: sono partiti in otto, oggi sono ventiquattro, si dedicano - recandosi spesso anche nelle case di riposo, ad allietare gli ospiti con le loro evoluzioni e i loro splendidi co-stumi d’epoca – al valzer, alla mazurka, alle controdanze scozzesi. la parentesi ha un suo perché: sono proprio i tanti amici che ha in tutto il Trentino i migliori “alleati” nella caccia continua, ovunque capiti, di tutto quello che ha a che fare con le renne. Chi la conosce e in giro per l’italia o per il mondo si imbatte ...nelle renne, sa già cosa portarle. “renne per la nonna”, poi, è la frase che i nipoti

hanno ripetuto spesso, in questi anni, ogni volta che i loro sguardi incrociavano un souvenir, un oggetto, un quadro, un poster, un puzzle, un libro, un cd, un oggetto intagliato in legno, un copripen-tola, delle decorazioni per le finestre, una tazzina di caffè, tovaglie e posate: tutto a forma di renna o con le renne disegnate o stampate, ovviamente. Poi, ci sono i giocattoli: le renne che canta-no e ballano, la renna gigante gonfiabile che se ne sta sul balcone di casa e nel periodo natalizio, tutta illuminata, ricorda al quartiere che lì abita una signora che coltiva l’arte di raccontare le storie, di addobbare le stanze con un gusto che è anche l’invito ad una visione serena ed ottimistica della vita.Ecco, lo si può ben dire: la serenità e

l’allegria che questi animali trasmet-tono, anche in virtù di un immaginario collettivo che le associa appunto ai gior-ni del natale in particolare, le ritroviamo anche nella signora Donatella. la signo-ra delle renne.Vi domanderete: ma le renne, quelle vere, la signora Donatella le hai poi vi-ste? Certo che sì: in Svezia, Lettonia e Lituania. ma il viaggio nella patria per antonomasia delle renne, la lapponia, lo sta ancora progettando. sarà per l’anno prossimo. se c’è giustizia a questo mon-do, speriamo che una volta letto questo articolo (e soprattutto viste le immagini che lo accompagnano) le autorità della lapponia le concedano la cittadinanza onoraria. E chissà che non ci pensino anche in Francia, a rennes... ■

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racolosamente: senta, Viliani, ma perché l’arte contempo-ranea è così criptica, dura, scogliosa: in una parola, dif-ficile? sa com’è, tante volte viene da pensare che si tratti di qualcosa che va appannag-gio soltanto di pochi fortunati eletti.“si tratta di un’arte di ricer-ca, tutto qui. Una ricerca compiuta sull’umano che non può essere semplice, in quanto è l’uomo stesso a non essere semplice. se così non fosse saremmo come la televisione, non crede?” sì, effettivamente lo crediamo. Di induttori alla pigrizia cultu-rale ce ne sono fin troppi sulla piazza mediatica. ma allora,

luogo d’arte come questo, la centralità conta solo fino ad un certo punto. Credo che un progetto solido e articolato come il nostro meriti di stare in un luogo più adeguato di una ex-pizzeria”.E in effetti, osservando “Kill the car” (vedi foto) viene da pensare a quanto possa essere complicato allestire una mostra di questo tipo lì dentro. “Un disco di Emilio Vedova, ad esempio, ce lo possiamo solo sognare...” aggiunge il direttore.la domanda successiva ron-zava per aria fin dal nostro in-gresso, come una fastidiosa zanzara. Così, ci togliamo il pensiero e il ronzìo cessa mi-

come spiega questo ricorrere da parte vostra alla tradizione. avete ad esempio fatto di re-cente un grande omaggio a renato Pancheri.“Voltarsi indietro significa guardare ad una eredità. sen-za nostalgia. Una risorsa co-mune in difesa del territorio”.Torna alla mente la mostra dedicata ai vent’anni della Galleria Civica (ora Fondazio-ne). Una vera e propria piatta-forma culturale che ha portato a Trento grandi nomi dell’arte contemporanea internaziona-le. Viliani non ama parlare di “anni gloriosi”, tuttavia non nega l’importanza che questo luogo ha avuto a livello sociale a artistico.

Certo, nel nome trovia-mo anche l’aggettivo “civica”, ma qui non

va intesa nel senso comune che la lega ad una città, ma in quello più classico che deriva dall’etimo latino: che appartie-ne, cioè ad una Comunità. Giustamente, il direttore An-drea viliani puntualizza che il socio di maggioranza della Fondazione Galleria Civica resta in ogni caso il Comune di Trento. Chiusa la premessa liguistico-filosofica.lui è stato nominato un ve-nerdì 13 (del 2009), ma non è per nulla superstizioso. anzi, a scuola era pure il diciasset-tesimo sul registro di classe, eppure la cosa non lo tocca ugualmente. Ama il cinema sopra ogni altra cosa, perciò svolge il suo lavoro cercando ogni giorno di immaginare le cose in modo cinemato-grafico. (“Ho l’ambizione di rendere affascinante una mo-stra almeno quanto potrebbe esserlo un bel film”).lo incontriamo nei locali di Via Cavour (o di Via Belenzani, a seconda di come la si guar-di, le entrate sono due), tra le rutilanti opere di Gustav metzger, e il primo discorso affrontato diventa il più ovvio: gli spazi della galleria. “Per un

Gustav Metzger “Kill the car.“. Foto: Hugo Muñoz

di Pino Loperfido

sE PErmETTETE, PArLIAmO DI ArTEa Un anno E mEzzo Dalla sUa nomina a DirETTorE DElla FONDAZIONE GALLErIA CIvICA, ANDrEA vILIANI Fa Un PiCColo BilanCio E, DoPo aVEr EloGiaTo TrEnTo E i TrEnTini, lanCia alCUnE ProPosTE E il soGno Di Una nUoVa sEDE

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31tmdicembre

trentinoincontri

meno non è questa l’idea su cui Viliani basa il suo lavoro. “non amo nemmeno – chiosa – ad un’attività-contentino per chi ti concede i fondi. l’atti-vità dev’essere piena, come pieno dev’essere sempre il rapporto con la città e con il territorio”.Già, fondi o non fondi, que-sto è il problema. se sia più nobile piegarsi al potente di turno o brandire le armi della persuasione artistica. Cosa ne pensa Viliani del rapporto con le istituzioni? Conflittua-le? idilliaco? Una via di mez-zo? “Dacché esistono, le arti si sono sempre divise in quelle che fanno l’occhiolino al Potere e quelle che, invece, – come metzger – cercano di contrastarlo, seppur a colpi di ironia e di sarcasmo”.Parliamo un po’ di un’altra delle peculiarità della Civica: la formazione e l’attenzione che da sempre rivolge ai gio-vani artisti. sì, perché sono tanti e affamati di gloria quelli che bussano alle porte di via Cavour (o di via Belenzani) domandando spazio e fidu-cia. non è che ogni tanto vi sentite un po’ un ufficio di collocamento? “in realtà noi diamo solo un’opportunità. E si tratta di un’opportunità davvero pesante, considerato che in questo campo te la puoi giocare una sola volta nella vita”. Ehm, non solo in que-sto campo, direttore. Come dire? l’importante è non cre-are illusioni. ”Proprio così, ma questo vale anche per la stessa Galleria e per il suo direttore”.Tanto di cappello per l’umil-tà. Cambiando argomento, è bello constatare che la cultura riesce a filtrare negli interstizi

Un museo come questo de-ve comunicare l’arte senza dover per forza domandare all’arte di farsi semplice e im-mediatamente fruibile. Deve essere il museo a spiegarla. Ed è in questo che si può dire se un museo sia efficiente o meno. Decifrare e spiegare i segni che gli artisti lanciano sul mondo, così come Pie-ro Angela spiega a “quark” concetti normalmente astrusi ai più come le nanotecnologie o la meccanica quantistica.ma la realtà museale è so-prattutto una realtà fatta di ricerca (tanto è vero che la Fondazione Galleria Civica di cognome fa “Centro di ricerca sulla Contempo-raneità di Trento”). Forse è ora di sbugiardare l’errata con-vinzione che questi luoghi si-ano dei contenitori tout court e basta. stanze arredate da ammirare sospirando. Per lo

Il nuovo ingresso di Via Cavour

sociali e arriva alla gente. Te ne accorgi perché quest’ulti-ma ti restituisce quanto rice-vuto e partecipa ad un proget-to, ad un’idea, ad una provo-cazione. “Trento e il Trentino sono sempre stati per me un caso emblematico. È questo un territorio che partecipa e che propone”. E anche per questo che Viliani sta per lan-ciare Se fossi il direttore della Civica cosa faresti? Tanto per testare il livello della volontà di partecipazione. Uno stru-mento anche per chi, magari, si ritrova a criticare qualun-quisticamente (Cfr. opera di lara Favaretto in piazza Dan-te) certe scelte. l’ennesima iniziativa attraverso la quale il direttore Viliani intende rilanciare l’attività della Fon-dazione Galleria Civica. Per-ché è per questo che è stato chiamato a Trento dal Presi-dente Danilo Eccher, quel venerdì 13 del 2009, è vero? “non proprio” ah, no? “no. E le dirò di più. sono convin-to che ogni direzione degna di questo nome, dopo alcuni anni, non può non considerare esaurito il suo apporto.” ah, sì? E Gabriella Belli, allora: non sono più di vent’anni che è direttrice del mart? Viliani non fa una piega: “ogni museo fa

andrea Viliani è il Di-rettore della Fon-dazione Galleria

Civica-Centro di ricerca sulla Contemporaneità di Trento. Viliani è stato dal 2000 al 2005 Curatore al mambo-museo d’ar-te moderna di Bologna. Ha curato mostre di Chri-stopher Williams, Jeroen de rijke/Willem de rooij, sarah morris oltre alle pri-me personali presso un museo pubblico italiano di, fra gli altri, ryan Gan-der, markus schinwald, adam Chodzko, Bojan sarcevic, natascha sa-dr Haghighian, Guyton\Walker, Trisha Donnelly e seth Price. Collabora con FroG e mousse. Vinci-tore nel 2005 del premio per giovani curatori "lo-renzo Bonaldi per l’arte-EnterPrize" istiuito dalla GameC di Bergamo.

CHi È ANDrEA vILIANI

Melvin Moti “From Dust to dust“. Foto: Hugo Muñoz

Gustav Metzger “Before the Bombarment.“. Foto: Hugo Muñoz

storia a sé –dice – e anche le istituzioni andrebbero aggior-nate di tanto in tanto...” qui ci scappa un magari. Vorremmo ricordare a Viliani - tanto per citare gli esempio più vicini a noi – che Lorenzo Dellai è in carica dal lontano 1999 e che il suo collega altoatesino invece... ma il tempo a nostra disposizione – per fortuna – è terminato. ■

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lo scultore livornese amedeo Clemente modigliani (1884-1920),

noto con lo pseudonimo di Dedo o di modì, era assurto alle cronache qualche anno fa quando alcuni ragazzi li-vornesi scolpirono e fecero ritrovare nel canale della città toscana alcune sue sculture. Così l’artista ebbe una secon-da rinascita, anche se non ne aveva sicuramente bisogno visto i prezzi battuti alle aste dei suoi assai rari lavori pitto-rici e ancor più ricercati lavori scultorei eseguiti per lo più in pietra, semplice pietra e non in marmo, gesso o creta. Li-nee essenziali, sintetiche, forme sconvolgenti per l’ar-te degli inizi del novecento. quelle forme lui le aveva col-te filtrando gli insegnamenti parigini di Pablo Picasso e del rumeno Costantin Brancusi, i quali, a loro volta, si erano rivolti alla scultura arcaica popolare, all’arte orientale e tribale africana, trovando in quelle culture artistiche nuove strade da percorrere per andare oltre la dimensio-ne strettamente figurativa e realista imperante nell’arte occidentale.lui, modigliani, in più ci met-te uno sguardo all’arte cicladi-ca, a quell’arte tra preistoria e

storia che ha reso famose le isole greche dell’Egeo facen-doci riscoprire civiltà come quella minoica e micenea. Da quelle opere riceve stimoli e soprattutto percepisce un mondo fatto di spigoli, linea-menti primari, tagli esausti-vi. la morte, che lo colse a trentacinque anni, – è sep-pellito nel cimitero parigino di Père lachaise – gli impedì di continuare una ricerca che lo avrebbe portato sicuramente al limitar dell’astrazione. le sue teste venivano tutte gio-cate all’interno di un blocco monolitico in cui interveniva semplicemente sbozzando, cogliendo le potenzialità della pietra di raccontare già di per sè un’esistenza antica quanto l’universo.

Di sicuro c’è che dopo le ri-cerche intraprese lavorando con la materia e producendo due soli tipi di soggetti, teste di donne e figure femminili in posa di cariatidi, l’artista a partire dal 1914 abbandona completamente la scultura per dedicarsi esclusivamente alla pittura e al disegno. lo fa probabilmente perché la fa-tica fisica della ricerca del ma-teriale e della sua lavorazione spossava un fisico assai debi-

nello studio di Guglielmo micheli, uno dei pittori più in vista di livorno dove apprenderà le prime tecni-che pittoriche, amedeo conosce Giovanni Fattori

e silvestro lega e a contatto con gli artisti macchiaioli si incammina nel mondo dell’arte. nel 1902 va a Firenze dove frequenta la scuola libera di nudo, poi si sposta a Venezia dove lo troviamo all’accademia di Belle arti. quindi nel 1906 si trasferisce a Parigi dove rimane, a parte una breve parentesi, fino alla morte, avvenuta il 24 gennaio 1920. Dovette abbandonare la scultura perché le polveri della lavo-razioni non facevano altro che peggiorare la sua tubercolosi. nel 1917 si tenne alla Gallerie Berte Weill la sua prima mo-stra personale. il capo della polizia di Parigi rimase scanda-lizzato dai nudi in vetrina e lo costrinse a chiudere la mostra a poche ore dalla sua apertura. Durante la sua vita vendette numerose delle sue opere, ma mai per grosse somme di denaro. i finanziamenti che riceveva svanivano rapidamente in droghe e alcool. anche se continuò a dipingere, per quel periodo il suo stile di vita era giunto a richiedere il conto, e la salute di modigliani si stava deteriorando rapidamente, portandolo ben presto alla morte.

PArIGINO D’aDozionE

litato e roso da malattie e da una vita giocata tutta sul filo del rasoio con la dissoluzione, in balìa di droghe e alcool. ma il ritornare a dipingere non è semplicemente un ritorno al passato, non è retrocede-re a quel 1909, anno in cui approda nei vicoli parigini di montparnasse. È invece un’ulteriore passo verso la sinterizzazione delle sue vi-sioni. È come se la scultura fosse servita semplicemente

arriVamODì

di Fiorenzo Degasperi

lE oPErE Di amEDEo moDiGliani EsPosTE al marT (18 DiCEmBrE - 27 marzo 2011) sono ConCEnTraTE al sUo PErIODO SCuLTOrEO, qUinDi CoProno il PErioDo CHE Va Dal 1911 al 1913

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come un campo di sperimen-tazione da cui attingere sti-moli e fantasie e poi avesse recuperato quei dipinti ante-cedenti questa esperienza per giocare le sue nuove prospettive. i ritratti, assai famosi, sono la produzione pittorica più ricca, feconda e conosciuta: teste, figure a mezzo busto sedute o in pie-di. i ritratti di modigliani sono talmente caratteristici da es-sere entrati di diritto nell’im-

maginario collettivo. Una sorta di icona della bellezza assoluta. E lo fa bloccando i personaggi in pose mono-tone, di solito con le mani in-crociate, o flessuosamente appoggiate alla poltrona su cui siedono, spogliandole da ogni elemento descrittivo, i volti sono ovali, gli occhi ri-sultano quasi sempre a man-dorla, vuoti e inespressivi, i colli – i famosi colli di modi-gliani –, sono sottili e allungati come nelle statue africane, un tratto talmente costante e caratteristico da essere di-venuto una sorta di marchio di fabbrica dell’artista. i colori non brillano per vivacità ma usa bruni, verdi, rossi mat-tone, rosa, giallo ocra e terre di siena. in questi timbri l’ar-tista compie un ritorno alla propria terra toscana di cui peraltro non ha mai provato nostalgia, o non ne ha avuto il tempo vista la brevità della sua vita. le opere esposte al mart sono concentrate al suo periodo scultoreo, quindi coprono il periodo che va dal 1911 al 1913. sono gli anni in cui l’artista stravolge l’arte imperante incamminandosi e oscillando fra elementi della tradizione e originali accenti figurativi. Delle 25 sculture identificate da Ceroni, solo 16 oggi appartengono a col-lezioni pubbliche, mentre le restanti sono disperse o conservate presso inacces-sibili collezioni private. Con questa mostra il mart intende offrire un nuovo contributo ad un aspetto centrale della vi-cenda artistica di modigliani, l’artista che amava definirsi “più scultore che pittore”. il progetto è stato ideato e curato da Gabriella Belli, Flavio Fergonzi, alessandro Del Puppo.Testi in catalogo di Flavio Fergonzi, alessandro del Puppo, Brigitte léal, Eike schmidt, kenneth Wayne, ila-ria Cicali e anna Ceroni. la mostra si inaugura al mart di rovereto il 18 dicembre per chiudersi il 27 marzo 2011. ■

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in inverno, all’imbrunire, sa-lire da Pergine in Val dei mòcheni in una giornata

di pioggia provoca sempre il timore di trovarci la neve. ma stavolta chi scrive l’ha scam-pata e può risparmiarsi la noia di mettere montare le cate-ne. la meta è la località San Felice di Fierozzo al maso slompi, casa di Pio Pinta-relli, insegnante in pensione di storia dell’arte e disegno al liceo scientifico Galilei di Trento e in precedenza anche all’istituto per geometri e alla scuola magistrale di rovere-to. ma soprattutto Pio è un artista, uno di quelli veri: di-pinge e scolpisce il legno. la casa è vicina alla strada e lui è lì che aspetta perché al telefono ha intuito che avrei potuto anche perdermi. Ho interrotto il suo lavoro: ha il rimorchio del trattorino pie-

no di legna tagliata che è an-dato a recuperare liberando una strada di montagna do-ve erano caduti degli alberi. scendiamo la stradina ripida che porta alla sua casa. lì vi-cino c’è la stalla dove ci sono quattro cavalli: “non danno un grande lavoro ma non si riesce ad andare da nessuna parte perché bisogna accu-dirli” mi dice. Ci sono anche dei conigli e qualche gallina. Pio proviene da una famiglia contadina e oltre a insegnare ha sempre fatto anche la vi-ta dell’allevatore e quella del contadino. Entriamo in casa preceduti da una cagnolina che si sistema comodamente su una sedia. Dalla finestra si vede la valle Incantata e Pio mi offre un caffè. si stu-pisce che io lo beva amaro e candidamente mi chiede: “mi insegni come si fa a bere il

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caffè senza zucchero? io non ce la faccio: sono un succhia zucchero e non dovrei perché fa male”. in realtà pensavo di essere io quello che doveva imparare qualcosa in questo tardo pomeriggio e vedendo la cucina di Pio, qualcosa dovrebbe rimanermi: il giro-panca è pieno di libri e vicino a dove sono seduto c’è un affresco. sì, proprio un affre-sco su malta che una volta

realizzato dovrebbe finire in un capitello di s. orsola. i co-lori sono pastello e danno una sensazione di calore molto di-versa da quella che spesso si ha vedendo opere religiose di questo genere. Pio, quan-do hai capito che eri un arti-sta? “la mia maestra delle elementari era di Trento ed era un’appassionata di arte. aveva visto che mi venivano bene i disegni e l’avevo aiu-

tata a fare qualche lavoretto di pittura. Una volta finita la scuola dell’obbligo mi consi-gliò di iscrivermi alla scuola d’arte di Trento che era stata aperta da poco”. Pio in realtà dopo la scuola rimase un an-no a casa ad aiutare la fami-glia nei lavori di campagna. la maestra però tornò alla carica e Pio alla fine si iscrisse. la passione comunque deve avercela avuta per studiare l’arte, perché bisogna pensa-re che correva l’anno 1955 e chissà come potevano prendere, a quell’epoca, due genitori della Val dei mòche-ni l’idea che il figlio andasse a studiare per diventare un

la PassionE PEr l’ASTrONOmIA

Pio Pintarelli ha tra i suoi interessi anche quello per l’astronomia :un cugino del Belgio gli trasmise la sua

passione per la volta celeste. quando insegnava, con un collega professore e con i tecnici del laboratorio scola-stico, costruì un telescopio per guardare le stelle che in Val dei mòcheni si vedono meglio perché l’inquinamento luminoso è minore che in altri posti. “Ci documentavamo sul passaggio delle comete e con una certa pratica e con l’uso di un dispositivo che si muoveva sull’asse terrestre eravamo in grado di fotografarle. riuscendo a trovare la luce giusta e dopo vari tentativi riuscivamo a “fermare” le comete. mi ricordo che c’e n’era una molto tenue scoperta da un astronomo giapponese. la prima sera ero riuscito a vedere questo batuffolo di luce appena in tempo. la sera dopo c’era praticamente tutto il Galilei sui prati vicino a casa ma c’era un po’ più di foschia e non siamo riusciti a vedere niente”.

artista. “C’era una zia che mi consigliava di accettare. E poi eravamo tanti fratelli e uno in più o in meno ad aiutare per mio papà probabilmente non cambiava molto”. Comunque sia: istituto d’arte e poi ma-gistero a Venezia con abilita-zione all’insegnamento. E poi ancora in aula, però stavolta come insegnante. E adesso, dopo la pensione, oltre che occuparsi dei suoi cavalli, Pio ha tempo di leggere e di usare il computer e internet, che considera una fonte di notizie. in qualche occasione scrive in dialetto della valle per un periodico. E poi c’è l’arte (scrivo la parola con la

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maiuscola perché sentendo con che passione ne parla Pio ho avuto l’impressione che ci volesse). “Vado ad accompagnare in giro qual-cuno a vedere cose belle e qualche volta ci vado da solo. recentemente sono stato a vedere la mostra sul vetro al Castello del Buonconsiglio. quando andavo con la scuola a fare i viaggi d’istituto, ave-vo dietro la covata dei ragazzi che preferivano andare nelle città grandi a fare casino piut-tosto che andare a vedere le opere d’arte. adesso posso farlo senza problemi. qualche tempo fa sono riuscito ad an-dare ad Aquileia a vedere i mosaici antichi tra i più grandi e meglio conservati d’Europa: uno spettacolo”.

L'uLTImO DEGLI AFFrESCATOrI“il mio primo affresco l’ho fat-to quando andavo alle medie. nella chiesa di Fierozzo il prete di allora, don angelo, mi chiese di dipingere su una finestra cieca un angelo che incensa e che tuttora è intat-to. lo sai che gli affreschi esi-stevano già ai tempi di omero e che anche gli egizi ne fa-cevano? Ce ne sono anche nelle tombe etrusche, figura-

ti, sottoterra. E pensare che i nemici degli affreschi sono proprio l’umidità e i funghi. l’affresco mi piace perché è una tecnica pulita, con un assorbimento evidente del colore. Bisogna essere rapi-di perché un affresco si deve fare in quattro-cinque ore pri-ma che avvenga la reazione dei silicati e dei carbonati di calcio. È una tecnica che non usa più nessuno anche perché ci sono pochi colori che resistono alla causticità della malta”. nel 1994, Pio ha collaborato come assisten-te tecnico con l’iconografo Fabio Nones alla realizza-zione dei vari affreschi della chiesa moderna dei tre santi a Bolzano, alcuni dei quali di dimensioni importanti. Tren-ta metri quadrati (tre metri di altezza per 10 metri lineari). ma per Pio la passione per il restauro dell’affresco non è da meno di quella della realiz-zazione dell’affresco stesso. E spiega: “se un affresco si sta rovinando, si può sal-vare riproducendolo su tela facendone anche più di una copia. si usa un procedimen-to semplice che se si fosse scoperto prima avrebbe sal-vato qualche opera d’arte fa-mosa come alcune di Giotto. Una volta, quando l’affresco si rovinava si picchettava e ci si stendeva sopra uno strato di malta per poi farci sopra un altro affresco. Però così c’era sempre qualcuno che ci rimetteva e anche se era già morto il pittore precedente sicuramente si rigirava nella tomba. adesso per restaurare un affresco si usa più o meno la stessa tecnica che serve per salvare un dipinto su ta-vola o su tela a tempera o a olio”. sembra così semplice che viene voglia di provare… Pio, hai un artista preferi-to? “Come pittore raffaello. raffaello su certe cose segui-va un po’ michelangelo che rimane però più scultore (la sua Cappella Sistina è fatta con delle “sculture dipinte” molto plastiche). michelan-

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gelo ha fatto degli affreschi con colori più “freddi” di raf-faello che era più “cromista”. la lezione è finita, adesso facciamo due chiacchiere di attualità… artistica. si parla del crollo della Domus dei gladiatori di Pompei: incuria evitabile o no? E Pio cambia l’ottica e a proposito di lavori nelle città d’arte racconta un aneddoto che mi assicura sia vero. in occasione dei mon-diali di calcio del 1990, una ditta trentina vince l’appalto per posare dei pozzetti per le acque bianche in una zona di

Pio, LEONArDO E miCHElanGElo

nel parlare con Pio Pintarelli della sua preferenza per la tecnica dell’affresco abbiamo tirato in ballo due suoi “colleghi”: Leonardo da vinci e michelangelo buonarroti.

“non sono d’accordo con il Leonardo (lo chiama proprio così, con il nome di battesimo, da artista ad artista). i suoi dipinti a olio come la Vergine delle rocce o come la stessa Gioconda, che sicuramente sono molto belli, se li è tirati dietro per anni. michelangelo, che era un grande affrescatore, invece era più rapido. leonardo usava altre tecniche, cercandone sempre di nuove e facendo anche delle gaffe enormi. E di questo il giovane michelangelo ne rideva sicuramente perché tra i due c’era una certa competizione. il marmo che servì a michelangelo per fare il David, in origine era per leonardo. E qui Pio parte con un immaginario dialogo in dialetto tra i due dove michelangelo si rivolge così a leonardo: “Te sei vecio, te trema la man, lasemel far a mi…” e magicamente non siamo più nella cucina di Pio ma nel salone del cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze nel 1503 dove leonardo e michelangelo sono stati chiamati a illustrare con dei dipinti le battaglie che dovranno celebrare le vittorie della repubblica Fiorentina. sentiamo Pio: “leonardo doveva realizzare la battaglia di anghiari e michelangelo quella di Cascina. leonardo tentò con la tecnica dell’encausto (una specie di pittura a cera molto difficile da realizzare) che non riusciva a completare, mentre michelangelo usava l’affresco”. E Pio fa vedere di nuovo un michelangelo che se la ride delle difficoltà che incontra leonardo. “nessuna delle due opere ci è arrivata perché i due pittori hanno abbandonato i loro la-vori, che sono stati in seguito completati da altri, ma che sono andati persi nell’incendio che scoppiò nel sottotetto di Palazzo Vecchio. Del lavoro di michelangelo sono rimasti alcuni disegni, di leonardo solo uno schizzo fatto, tra l’altro, da un pittore successivo”.

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roma costruita appositamen-te per l’evento sportivo. Dopo avere fatto i rilievi e scavato per posare i pozzetti, i tecnici trentini si accorgono che sot-toterra non ci sono le tubazio-ni. rifanno i rilievi credendo a un errore degli strumenti ma il risultato è lo stesso: niente tu-bazioni. a questo punto chie-dono chiarimenti ai respon-sabili romani del progetto e si sentono rispondere: “ma a voi che ve frega delle tu-bazioni? non dovete mette li pozzetti? E allora metteteli ’sti pozzetti no?”. Vabbè… Pio,

vuoi dirmi qualcos’altro? “si, che mi viene da ridere quan-do nelle chiese e nei musei ti proibiscono di fare le foto con il flash agli affreschi. Per quanto riguarda i dipinti a olio sono d’accordo. ma non farle agli affreschi è una cavolata. Gli affreschi non si rovi-nano con la luce”. mentre faccio alcune foto ad alcune sue sculture di legno, come se niente fosse, mi dice “a proposito: ho iniziato a tenere un corso di scultura del le-gno a Fierozzo nella frazione san Francesco”.

stiamo per salutarci e, sa-pendo che tra i suoi inte-ressi c’è anche la politica (è stato candidato sindaco del suo paese), gli chiedo se ne vuole parlare. mi dice di no, ma aggiunge che in politica ci vorrebbe più glasnost, una parola che non sentivo da tempo e che usava mikhail Gorbaciov negli anni ’80 e che vuol dire “trasparenza”. Pio mi accompagna alla mac-china che nel frattempo si è coperta di un sottile strato di neve. C’è già aria di Natale nella Valle incantata. ■

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a vITTOrIO CrISTELLI, 80 anni, PrETE, GiornalisTa E saGGisTa l’aqUila Di s. VEnCEslao. l'EnnEsimo riConosCimEnTo PEr il CACCIATOrE DELL’ETICA

Ha cominciato a respi-rare il fumo (del car-bone) fin da piccolo,

nella zona mineraria del bel-gio dove è nato, e continua a respirare il fumo (delle si-garette) anche adesso che di anni ne ha 80. l’essere schiavo del tabacco non gli ha tuttavia impedito di far bene il suo mestiere di prete (proba-bilmente le sigarette lo hanno persino aiutato in questo), di giornalista e di... cacciatore.vittorio Cristelli, prete e giornalista, professore di filo-sofia e conferenziere, scritto-re e montanaro, è la coscienza critica della comunità trentina. Per tale ragione, domenica

l’AquILA Di Don ViTTorio

di Alberto Folgheraiter

l’invito di Carlo azeglio Ciampi ai giornalisti a “ tenere la spina dorsale diritta” sembra ispirata da don Vittorio

Cristelli. nella sua lunga carriera di giornalista, egli non si è mai piegato alle minacce, alle pressioni o alle lusinghe del potere: è sempre stato una voce libera e autorevole, un punto di riferimento per la società civile ed ecclesiale. il suo modo di intendere la professione ha fatto scuola. Ha dato un’impronta a una generazione di giornalisti ed ha influenzato anche il modo di fare informazione in Trentino. oggi , ad esempio, tutti i giornali hanno uno spazio per le lettere, ma quando Cristelli cominciò nel 1968 a dedicare ad esse una pagina su Vita Trentina si trattava di una novità assoluta. E anche mal vista. si pretendeva che il direttore desse comunque una risposta, per ristabilire la “verità”, per offrire “certezze”. ma Cristelli è convinto che il giornale non debba essere un elenco di dogmi, bensì uno spazio di confronto, un concerto di voci, dove quelle dei lettori sono importanti quanto quelle del direttore e dei redattori. Cristelli fu anche il primo a teorizzare e praticare un giornali-smo fatto per “dare voce a chi non ha voce”. a partire dalla fedeltà ai fatti: “il vuoto di informazioni si riempie di dicerie, e le dicerie sono la nebbia della verità”, è solito ricordare.la stima e la popolarità, l’autorevolezza e la fama che Cri-stelli si è conquistato in 22 anni di direzione di Vita Trentina si ricavano da una serie di attestazioni e riconoscimenti apparsi in più occasioni sulla stampa nazionale, ma hanno trovato una plastica rappresentazione nell’oceanica manife-stazione di protesta davanti al palazzo vescovile contro il suo licenziamento, caso unico nella storia del giornalismo italiano. E caso senza precedenti in un settimanale cattoli-co è stato anche lo sciopero proclamato in quell’occasione

dalla redazione, che ha bloccato l’uscita del giornale: il fatto è che l’arcivescovo, nella foga di voler licenziare un giorna-lista ritenuto scomodo, si era dimenticato di preavvertire il consiglio di amministrazione della cooperativa editrice e la stessa redazione che, non solo per rispetto delle regole contrattuali e di legge, ma anche per una semplice que-stione di correttezza, avrebbero dovuto essere coinvolte. “Direttore del settimanale diocesano più vivace d’italia” scrisse Alberto bobbio, inviato di Famiglia Cristiana, in un articolo pubblicato su Jesus all’epoca del licenziamento di Cristelli. E nello stesso articolo ricordava che l’editoriale che settimanalmente Cristelli pubblicava in prima pagina su Vita Trentina “è stato finora atteso e temuto, approvato e denigrato in tutte le sedi laiche ed ecclesiastiche”. sempre Bobbio scriveva che “l’immagine di Vita Trentina è assai lontana dal pressapochismo volontaristico di tante realtà del mondo cattolico in italia” e che “a Trento lavorare a Vita Trentina è molto più di un fiore all’occhiello, anche perché fino a ieri c’era un direttore come Vittorio Cristelli”. il direttore che tutti vorrebbero avere. aperto al confron-to, mai direttivo, sempre pronto ad ascoltare e valutare le opinioni altrui, senza far pesare esperienza e preparazione sicuramente superiori alla media, e soprattutto senza mai perdere la pazienza – abbastanza tipico in chi comanda – ma anzi sempre con grande rispetto per la persona che gli sta davanti. Certo, il suo carattere è di per sé poco incline ai convenevoli e si potrebbe definire piuttosto rude (quello che in buon trentino si direbbe “taià zo’ col manaròt”), ma dietro le apparenze si nasconde in realtà un animo ge-neroso e sensibile.

Fulvio Gardumi

Una vOCE LIbErA E aUTorEVolE

28 novembre, giorno del suo ottantesimo compleanno, il comune di Trento gli ha attri-buito l’aquila di s. Venceslao, la massima onorificenza cit-

tadina. Terzo di cinque figli di un minatore emigrato dall’al-tipiano di Pinè a Chatelineau, nella Vallonia belga, Vittorio Cristelli si è fatto prete a 25

anni (1955). Dopo una breve esperienza quale viceparroco a mori, è stato inviato a Bolza-no (1957-1961) allora territo-rio della diocesi di Trento. nel

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1965 si è laureato in filosofia all’Università di Padova ma già prima aveva cominciato ad insegnare nella scuola di Preparazione sociale di Tren-to. Dal 1967 al 1989 è stato direttore del settimanale dio-cesano “Vita Trentina”. in questa veste ha rilanciato l’informazione ecclesia-le plasmandola sull’istruzio-ne pastorale “Communio et Progressio” pubblicata per disposizione del Concilio Va-ticano ii. qui aveva trovato l’in-dispensabile supporto (talora anche critico) dell’arcivescovo alessandro maria Gottardi. Fu il successore, Giovanni ma-ria sartori, veicolato a Trento per “normalizzare” una dio-cesi ritenuta “progressista”, a defenestrare Vittorio Cristelli dalla direzione del settimanale diocesano. Era la primavera del 1989. stava per crollare il muro di Berlino, in piazza Fiera a Trento si ergevano barricate convinti di contrastare la seco-larizzazione della società.Penna graffiante e intelligenza brillante, Vittorio Cristelli ave-va subito l’oltraggio in silenzio. l’informazione “laica”, tutta-via, non si era lasciata sfug-gire l’occasione e il giornale “alto adige” (oggi “Trentino”) gli aveva offerto immediata-mente la prima pagina per un editoriale settimanale.ma era “Vita Trentina” la sua... vita. morto l’arcivesco-vo sartori, sostituito il succes-sore alla direzione del settima-nale, il nuovo direttore – ivan maffeis – ha richiamato Vitto-rio Cristelli quale editorialista. anche per fare da controcanto ad altre firme non sempre in

sintonia con la linea editoriale di “Vita Trentina”. E qui entra in campo il cacciatore. Dell’e-tica. Con i ripetuti richiami (anche ai colleghi giornalisti) a tenere la schiena diritta, a leggere i fatti con l’avvertenza che la medaglia ha sempre un rovescio. a non cedere alle lusinghe del potere, a essere anzi “i cani da guardia” dell’u-nico vero padrone: il lettore.quanto alla caccia vera e propria, Vittorio Cristelli ha cominciato a imbracciare il fucile negli anni ottanta, complice una leggera sordi-tà del suo amico don Dante Clauser. il quale lo convocava all’alba per essere accompa-gnato nelle campagne di la-vis, in riva all’adige, a caccia di conigli selvatici. Cristelli pre-stava l’orecchio, don Dante metteva la mira. Talvolta, il carniere trovava le sue prede.la “contaminazione” si è fatta di necessità virtù e Vittorio Cristelli è diventato nel frat-tempo cacciatore in proprio. Capanno in alta val di Pinè; battute al capriolo con l’amico (prematuramente scomparso) remo lorenzoni. Di rigore, ogni anno, la messa per i cac-ciatori accanto al monumen-to realizzato da don luciano Carnessali in Val d’ambiez. E, ogni anno, l’immancabile richiamo ai cacciatori a esse-re “i giardinieri della natura”.Per non smentire la sua indo-le, Vittorio Cristelli fa anche il direttore del trimestrale “Il Cacciatore Trentino”. intanto il suo carniere si è ri-empito dell’unica preda che ancora gli mancava: un’aquila. Piccola, ma tutta d’oro. ■

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volume perché dietro ci sono fatiche, attese, falsi allarmi, freddo, fame e un infinito amore per la natura. Come gli uccelli, che ha fermato con l’obiettivo in mille pose e al-trettanti colori, arturo rossi prende il volo a qualsiasi ora del giorno o della notte. rag-giunge il luogo già individuato da precedenti escursioni, si mimetizza a attende. non sempre la pazienza è co-ronata da successo, non bastano uno o due apposta-menti per cogliere l’attimo e la preda fotografica. Taluni scatti portano lo stigma di decine di uscite, di giorno, di notte, d’estate e d’inverno. le immagini belle, rese anco-

arturo rossi e sandro zan-ghellini si sono cimentati con il pubblico sabato 13 no-vembre, al “Centro Culturale Trevi” nell’ambito della ras-segna dell’editoria regionale “spaziolib(e)ro” organizzata dalla Provincia di Bolzano.Arturo rossi di professio-ne fa il fabbro (“el feràr”) in quel di Verla di Giovo. Fu nel 1990, complice un infortunio sul lavoro, che l’arturo deci-se di dedicarsi alla fotografia. quella, probabilmente, più difficile perché uno scatto costa ore di appostamento, giornate di attesa, scarpinate su e giù per i monti e nelle valli. Fissare lo sguardo dello scoiattolo, irto su un ramo di abete, non è semplice. Co-gliere l’ermellino che esce

dalla tana co-perta di neve a oltre tremila metri di quota, n e m m e n o . Fissare la dan-za d’amore del

gallo cedrone, o i rapaci notturni con

“il sorcio in becco”, è pure un’impresa. insom-

ma ogni scatto ha una storia, ogni storia meriterebbe un

PrEsEnTaTi a bOLZANO E a TrEnTo DUE noViTà EDiToriali DElla CUrCU & GEnoVEsE: “FAuNALPINA” Di ArTurO rOSSI E SANDrO ZANGHELLINI E “SCuSI, IL TEATrO" Di ANDrEA CASTELLI

ra più vive dalla grafica impa-reggiabile di Fabio monauni (che ha violato la timidezza e la titubanza dell’arturo e lo ha convinto al grande passo edi-toriale), sono commentate da sandro zanghellini, ambien-talista e zoologo. Didascalie rapide e complete, esaurienti per il dotto e dotte per il pro-fano, descrivono l’ambiente e la specie dell’animale ritratto. se le immagini cibano l’oc-chio, i testi danno ossigeno al cervello. Davvero una pub-blicazione coi fiocchi questa “Faunalpina, incontri ed emo-zioni”. senza tema di smenti-ta, il più bel volume pubblica-to dalla Curcu&Genovese in vent’anni di editoria patinata. stampato dalla Printer srl di Trento, si propone come il libro-strenna natalizio del 2010. Un volume da sfoglia-re accanto al fuoco, in attesa che, con la primavera, tornino nelle nostre valli molti di que-gli animali (uccelli, soprattut-

Due belle ed interes-santi novità editoriali, da metà novembre,

sono in bella mostra sugli scaffali delle librerie del Tren-tino alto adige.

si tratta di “FAuNAlpina”, un fantastico volume fotogra-fico opera di Arturo rossi con il commento alle imma-gini di Sandro Zanghellini, e di un libro autobiografico-umoristico di andrea Castelli “scusi dov’è il Teatro?”. le due opere sono già state presentate, rispettivamente a Bolzano e a Trento

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43tmdicembre

trentinoattualità

duomo e la fontana del nettu-no, il sindaco alessandro an-dreatta ha accolto Castelli,.il libro, come detto, una sor-ta di diario di viaggio scritto a margine dell’attività sul palcoscenico, esce in con-temporanea al debutto dello spettacolo “avevo un bel pal-lone rosso”, in cui Castelli in-terpreta la parte del padre di mara Cagol, e segna i 60 anni di vita e i 35 di attività teatrale del grande artista trentino.la presentazione è stata condotta dal giornalista Carlo martinelli. ■

la prima cosa che Andrea Castelli fa, infatti, appena giunto in una nuova città è domandare dove si trovi il luogo in cui andrà a recita-re. Durante la partecipata presentazione, il sindaco di Trento, Alessandro Andre-atta, ha voluto consegnare una speciale targa all'attore trentino.“ad andrea Castelli, artista della parola, straordinario interprete, coscienza criti-ca della società trentina”. Con queste parole, incise su un quadro che rappresenta il

to, emigrati a sud) che, per il momento, vivono nelle pagine del volume di artu-ro rossi (con testi di sandro zanghellini).

“Scusi, dov’è il teatro?” di andrea Castelli è stato presentato, invece, lunedì 15 novembre nella sala del Falconetto a palazzo Geremia a Trento. il libro è una sorta di diario-narrativo dell'artista che ha raccolto una serie di annedoti – girando l'italia per il suo lavoro – che prendono la stura dalla canonica frase che dà il titolo al volume.

Andrea CAstelli

Scusi,il teAtro?Zinghenant travels e fogli persi

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Paolo Curcu, Alessandro Andreatta, Andrea Castelli e Carlo Martinelli

SCuSI, DOv'è IL TEATrO?Edizioni Curcu & Genovesepagine 144, formato cm. 15x21, Euro 12,00

importante riconoscimento per il romanzo “la Venere di Hayez”, scritto da roberto Pancheri e pubblicato

a settembre dalla Casa Editrice Curcu & Genovese di Trento. Ha vinto il prestigioso premio letterario “mario soldati” – conferito annualmente dal Centro Pannunzio di Torino – sbaragliando il campo nella sezione narrativa. la premiazione ha avuto luogo a Torino presso il Collegio san Giuseppe sabato 27 novembre alle ore 16.30, ai vincitori delle varie sezioni è stata conferita la “medaglia dei Dioscuri del Palazzo reale di Torino”. “la Venere di

Hayez” è un romanzo a sfondo storico incentrato sulla genesi di un dipinto. narra le vicende di Francesco Hayez, uno dei più noti pittori italiani dell’ot-tocento, che nel 1830 viene chiamato a Trento per ese-guire il ritratto della ballerina Charlotte Chabert. il romanzo è corredato da una postfazione di Fernando mazzocca.

...E rObErTO PANCHErI VinCE il “mario solDaTi”

44tmdicembre

trentinoincontri

il chitarrista andrea Braido, soprannominato Big Boy, è considerato uno dei prin-

cipali e talentuosi chitarristi dell'area rock e fusion/rock. “la passione per la musica sicuramente ce l’avevo dentro – spiega Braido – però mi ha influenzato molto il fatto che mio padre comprava sasso-foni, quelli non professionali, tipo quelli della Bontempi, per-ché aveva una grande passio-ne per la musica. quando ero ragazzino ero attratto dalla te-levisione, soprattutto quando vedevo i gruppi che suonava-no. Tutto ciò è stato facilitato da un ambiente molto attivo musicalmente, come quello di Pergine, perché la biblioteca aveva i dischi. io li mettevo su, scoprendo i Colosseum, Emerson lake e Palmer, san-tana, Jimmy Hendrix; e poi la musica jazz e soul. Poi al Canoppi, un vecchio locale, suonavano musicisti di spicco ed io andavo lì ad ascoltarli...”.Come ricorda il debutto professionale?la prima occasione, fuori dal Trentino, è stata a Verona, in vari club jazz che erano ritenu-ti il gota del jazz del nord est. ma il debutto vero e proprio è avvenuto a milano, a Geno-va in locali storici come “le scimmie” o “il capolinea”. a livello di tournèe ho comincia-to nel 1986 con Patty Pravo.

È stato molto importante per me lavorare con lei: un perso-naggio che ha cambiato molto le sorti del pop. Patty Pravo è un’artista che ha influenzato un sacco di gente, dal punto di vista estetico, per come si muoveva sul palco, per come si truccava. Tra l'altro era un po‘ pazzerella.è vero che ha iniziato a suo-nare la chitarra comprando i fascicoli in edicola?È una leggenda. in realtà ho iniziato suonando la batte-ria, uno strumento che suo-no tutt’ora e che mi attrae profondamente. all’inizio ho preso qualche lezione da un musicista che abitava sopra Trento, alessio Weber. la chi-tarra è arrivata dopo, per caso, perché mia sorella ne aveva portato a casa una acustica ed io, che avevo 11 anni, nel frattempo ero entrato in un

il SuONO È nEllE mANI E nEl CUorEANDrEA brAIDO: CHiTarrisTa Di sPEssorE inTErnazionalE, Ha CominCiaTo a sUonarE a 11 anni ED ama bACH ComE HENDrIx

tre ore di pratica. adesso è un periodo in cui suono molta musica classica, tipo Vivaldi o accompagno con la chitarra ai concerti brandemburghesi di Bach: mi piacciono molto lo stile e l’atmosfera barocca.Ha fatto tante tournèe con personaggi celebri, da va-sco alla Pausini, da Zucche-ro a ramazzotti. Le è mai successo un imprevisto?Ho rotto un paio di chitarre sul palco, per esibizione, per fare scena. Una volta è successo con Vasco rossi, a san siro, dove non mi piaceva il suono della chitarra col trasmettito-re, col radio microfono, quindi ho attaccato un jack di 50 me-tri, un bel cavo, ma mi sono spinto troppo a bordo del pal-co e il filo si è staccato proprio sul finale. D’istinto ho preso la chitarra e l’ho lanciata in alto, non so quanti metri, quando è caduta è andata in mille pezzi. me l’hanno raccolta, l’hanno sistemata e dopo tre giorni ho fatto il concerto a roma: con la stessa chitarra. Un’altra volta, sempre in un concerto di Vasco, stavo facendo un as-solo del brano “liberi, liberi”, e sono rimasto con due corde stonate. Ho dovuto intonare la chitarra al volo, mentre suo-navo. non so se ti rendi con-to cosa vuol dire questo: una cosa pazzesca.Delusioni?

di Gianfranco Gramola

Foto: Davide mignone

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gruppo di Pinè. ad un certo punto – non so perché – ma ho sentito il bisogno di armo-nia, di note e mi sono buttato sulla chitarra di mia sorella. in ogni caso amo suonare tutti i tipi di chitarra, ma anche il basso elettrico, la batteria e le percussioni.Artisticamente come si de-finisce?mi definisco libero da qualsia-si tipo di vincolo. amo la mu-sica nella sua totalità e soprat-tutto amo potermi esprimere prendendo da tante parti. Per me la musica è godimento. È un amore totale perché io pos-so amare Vivaldi o Bach, co-me posso amare Jimi Hendrix allo stesso modo, senza diffe-renza. l’intensità è la stessa. quello che la gente continua a fare, sbagliando, è etichet-tare e porre barriere tra tipi di musica differenti. Eppure se prendiamo uno come Bach non era molto lontano, come idea e formazione, da uno dei rolling stones. le distanze o le barriere ci sono solo tra gli uomini ma non tra la musica. questa non è una frase mia, ma esprime chiaramente il concetto.quante ore dedica al giorno alla musica?Ci sono giornate che alla mu-sica dedico anche dieci ore. Diciamo che alla chitarra de-dico quotidianamente almeno

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45tmdicembre

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Tante. adesso sto scrivendo un libro su una grande doman-da che mi assilla: perché l’uo-mo passa il tempo cercando di distruggere l’operato dell’al-tro. invece di essere felice di ciò che l’altro sta costruendo, viene invaso da una sorta di energia negativa. Energia si-gnifica potere, energia signi-fica andare avanti ed essere liberi. È una fortuna che tanta gente apprezzi la mia musica e poi, come diceva Frank zap-pa: ”non vi va bene? avanti un altro!”. altre delusioni riguardano le personalità dei cantanti. Tan-ti mi chiedono il perché ho smesso di fare le tournée con i cantanti famosi. Perché pur-troppo il cantante è come... il calciatore. È una persona che sente che può fare tutto quel-lo che vuole... onnipotente. si sentono una specie di idoli.Progetti?Continuo a portare in giro il mio progetto jazz, che riguar-da uno dei dischi solisti Jazz Garden & Friends. Poi ho un altro progetto dedicato a Jimi Hendrix che è la revisione dei suoi brani. ogni tanto ascolto delle cose da giovani emergenti. italiani. io non sono assolutamente esterofilo, perché ho capito molto bene come funzionano gli americani e come sono gli inglesi, specie nei nostri con-fronti. quindi sto favorendo molto i musicisti italiani, i gio-vani talenti. mi piace avere a che fare con dei giovani musi-cisti che crescono insieme alla musica, dove ci si trasmette delle cose musicali importanti

e alla fine diventa bellissimo suonare dal vivo perché è co-municazione totale. infine, sto lavorando ad un disco nuovo e ne ho già in mente altri due.Che rapporto ha con Pergi-ne, il suo paese?Ci torno sempre volentieri e ho un rapporto molto intenso con la città. Ho degli amici che sono rimasti tali negli anni, an-che per questioni legate alla musica. Poi, qui vivono mia madre e i miei fratelli. inoltre sono molto affezionato alla na-tura e ai posti intorno a Per-gine, che sono legati alla mia infanzia e ancora adesso, mi fanno rivivere le sensazioni, i pensieri e le emozioni di al-lora. amo molto tornare qui, ma a differenza del trentino tradizionale non sono ecces-sivamente legato alla terra natìa, perché sono abituato fin da giovane a spostarmi continuamente per lavoro e a vedere posti nuovi. anche se... certe cose, certi valori li ho trovati solo qui. Parlo di cultura, di civiltà, di rispetto per la natura; di rispetto per gli anziani. io vedo che a Pergi-ne, ad esempio, c’è una pista ciclabile in ogni angolo. Tu vai a Genova o a milano e questo te lo sogni. il Trentino su cer-te cose è avanti. Ho più volte beneficiato della mia “trenti-nità” anche nel carattere, per-ché mi ha aiutato a coltivare un senso di responsabilità; in certe situazioni se uno ha poca personalità si brucia su-bito. sai cosa mi piacerebbe? Prendermi una baita in monta-gna, e viverci, un po’ isolato, in mezzo ai lupi. ■

46tmdicembre

trentinobottegad’artista

Forchini è un cogno-me bergamasco. luigi Forchini, imprenditore

e poi (!) dipendente edile, arrivò da Bergamo e sposò luigina scolati, da Peri di Ala. scolati è un cognome che ha un’origine curiosa: fu dato al nonno di luigina che era un trovatello. Gli infanti abbandonati si iscrivevano nel registro con cognomi di fantasia: Esposito (esposto), Diotallevi, sperandio (ovvero ci pensi il Signore). il giorno in cui il nonno di luigina venne registrato era il giorno di san-ta scolastica: di qui scolati… Da luigina e luigi è nato – a rovereto nel 1946 – Alber-to, secondo di sette fratelli.

aveva due anni quando la sua famiglia si trasferì ad ala; lui frequentò le scuole dell’ob-bligo rivelando la passione per il disegno. all’esame di licenza il suo docente (il prof. Castagna, che arrivava in tre-no da Pergine ed era anche un discreto artista) collocò su una sedia un violino e disse ai suoi alunni di disegnarlo. meglio di tutti lo fece il no-stro alberto che si guadagnò un dieci e lode. l’insegnante consigliò di iscrivere il ragaz-zo all’istituto d’arte e la ma-dre di alberto (una donna in-telligente ed attiva) perorò la causa. Così alberto si iscris-se all’istituto d’arte di Trento (“stavo male se non andavo a scuola…”), avendo come pre-side Bruno Colorio, docenti Carlo Bonacina, Gino novel-lo, Gino Bombonato, compa-gni di corso Paolo De Carli e Guido Paoli (divenuti il primo noto pittore, il secondo buon incisore). a diciannove anni, nel 1965, alberto si trasfe-risce a Firenze, iscriven-dosi al magistero, sotto la guida di bruno Inno-centi, frequentando

il corso di scultura e diplomandosi

due anni dopo. alberto è tra

gli angeli del fan-

alBErTo FOrCHINI

go nella disastrosa alluvione dell’arno del 1966: giovani volontari che salvarono opere d’arte e preziosi libri. Poi si di-ploma, ritorna a casa, insegna in qualche supplenza, tiene corsi di disegno e pittura; tro-va un lavoro in ambito edile (come suo padre) che porterà avanti – assieme alla sua atti-vità artistica sino all’età della pensione. Guardacaso la sua prima mostra – che presenta assieme all’alense Giuseppe Debiasi alla Galleria Panche-ri di rovereto nel 1972 – si ispira a temi del lavoro edile. i suoi artisti di culto di quel primo periodo sono marc Chagall, mirò, klee: artisti che, pur nelle loro differenze, hanno in comune una sorta di surrealismo onirico. ma l’in-crocio determinante è quello con Jean Dubuffet, un arti-sta delle cui opere Claudio za-nini ha scritto che “si tratta di opere costruite da una sorta di graffiti infantili, da segni pri-mitivi, dal puro aggregarsi di materiali attraversati da brevi tracce che rivelano incerte presenze umane.” attraverso Dubuffet, Forchini si incontra con la grande corrente dell’e-pressionismo, protagonisti i giovani tra i venti e trent’an-ni che diedero a Dresda nel 1905 a questo grande filone fondando il “Die Brücke”,

capeggiati da quel kirchner che morirà a Davos in sviz-zera suicida nel 1938, dopo che le sue opere come quelle di molti altri erano state bru-ciate dal nazismo come “arte degenarata”. questo artista è richiamato in rapporto a Forchini anche da maurizio Scudiero (che peraltro, cu-riosamente si ostina a citarlo come “kirner”). altri artisti di cui il nostro alberto accusa debiti sono quelli del “Blaue reiter”, soprattutto Jawlen-sky e la Gabriele münter. E appare di una coincidenza ri-velatrice che l’unica mostra

di renzo Francescotti

Un Po‘ CHaGall, Un Po‘ GiaComETTi, L'ArTISTA rOvErETANO Ha EsPosTo PoCo, ma Ha laVoraTo TanTissimo. DUE sUE sTaTUE sono sTaTE osPiTaTE anCHE al mArT DI rOvErETO

trentinobottegad’artista

47tmdicembre

trentinobottegad’artista

all’estero del nostro artista sia stata quella tenuta in Germa-nia a Erfurt, dal titolo “stille Bruecke”. anche la scultura africana (di cui ha colleziona-to una trentina di pezzi), così come ha suggestionato tut-ta l’arte moderna da Picasso in poi – con la sua fissità, la sua potente stilizzazione – non è estranea alla poetica di questo artista. Forchini ha lavorato molto più che espo-sto: le sue mostre sono state

meno di una ventina. le più complete quelle tenute nel 2007 – supportate da cata-loghi – a Palazzo Probizer di isera e a Palazzo de‘ Pizzini di ala. Della sua opera si so-no occupati critici come Gian Pacher, luigi serravalli, mau-rizio scudiero, Fiorenzo Dega-speri, mario Cossali, riccar-da Turrina, micaela sposito. Pur rimanendo la sua tecnica prediletta quella dell’olio su tela (anche mescolato alla sabbia), sin dall’inizio questo artista si è servito di tecni-che varie: il disegno, la china, la tempera, l’acquerello e la scultura. anche se l’ha stu-diata al magistero, la scultura è poco presente in Forchini. Viene da dire “peccato!” se è vero che due sue pregevoli sculture sono state esposte al mart di rovereto nel 2003: “Busto di donna“, gesso di-pinto, del 2001, e “Cavallo”, bronzo dell’anno seguente. quest’ultima una scultura di animale estremamente rastremato che porta sulla sua groppa una (spiazzan-te per la dimensione fuori scala) figurina femminile in piedi che ricorda le figure di Giacometti (un altro dei suoi artisti di culto). sfuggendo al-la trappola dell’involontario citazionismo, Alberto For-chini rivisita gli artisti a cui ho fatto cenno (e altri se ne potrebbero aggiungere) con un suo accento personale: di-pinge le sue tele ad olio con forti colori timbrici (i primari rossi, blu e gialli, ma anche i verdi, i viola), evocando figu-re femminili (in prevalenza) e maschili, con un segno primi-tivo, scorciato, contornato dal neri. i suoi personaggi hanno piccole bocche che non mo-strano mai i denti, mai aperte all’urlo, al riso, alla smorfia dolente. sono piccole bocche socchiuse, schiuse talvolta in un accenno di sorriso, che dalla loro solitudine, nel ru-more assordante che ci sta macinando, sembrano invitaci a un colloquio, paiono accen-narci a un loro segreto. ■

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48tmdicembre

trentinoattualità

ceneri dell’impianto di Zam-bana – distrutto dalla frana nel 1955 – nasce la “Direttis-sima della Paganella”, un im-pianto a fune che consente di raggiungere, partendo da lavis, la cima della montagna in otto minuti. ma sono otto, lunghissimi minuti da brivido, come possono testimoniare tutti coloro che hanno messo piede nella cabina. il percorso viene definito ardito. l’effetto dell’ascesa è paragonabile a quello di un ascensore. la sensazione è di verticalità, con l’aggiunta di un deter-minante fattore adrenalinico. La roccia. C’è solo la roccia nell’immediato campo visivo di chi sale. E l’immagine del vuoto sotto. Un brivido mi-sterioso che avvolge anche la sua fine, poco più di un decennio dopo l’apertura. Perché è stata decisa la chiu-sura dell’impianto? qual è stato il motivo? le risposte

l’ASCENSOrEDEllE DolomiTi

di Tiziana Tomasini

sUllE CEnEri DEll’imPianTo Di zamBana – DisTrUTTo Dalla

Frana nEl 1955 – naCqUE la “DIrETTISSImA DELLA

PAGANELLA”, Un imPianTo a FUnE CHE ConsEnTiVa Di

raGGiUnGErE, PArTENDO DA LAvIS, la Cima DElla monTaGna in OTTO mINuTI. oGGi qUalCUno LA vOrrEbbE rIPrISTINArE: PEr

la Gioia Di sCiaTori E non

Albino Marcon (col cappello), storico manovratore della funivia,

in compagnia di un amico

siamo pronti. stiamo per sfogliare una parte della memoria storica

del Trentino. Una soffiata alla polvere, una lustrata alle foto d’epoca e via. si alza il sipario.anno 2010. Primo pomeriggio di sole novembrino. l’archi-tetto Andrea brugnara, ap-

passionato storico lavisano, ci racconta la storia vera di un famoso impianto a fune, iniziata mezzo secolo fa. a Lavis. Fine anni Cinquanta (1957). Gli anni del rilancio economi-co, della voglia di ricostruire, della spinta verso l’alto. sulle

49tmdicembre

trentinoattualità

e le relative chiavi di lettura – come spesso accade – si intrecciano e si sovrappongo-no. ma ogni interpretazione contiene sempre un fondo di verità. Che vogliamo assolu-tamente intravedere.il motivo ufficiale della chiu-sura, una decina d’anni dopo l’apertura (1957) – a detta degli stessi progettisti – è la debolezza tecnica della funi-via. Va considerato il dislivello altissimo che permette una minima portata pro cabina; il fattore vento, che spesso costringe a lunghe pause “ae-ree” e l’oscillazione dell’abi-tacolo al passaggio dei piloni. accanto ad ogni spiegazione ufficiale, fiorisce regolarmen-te la leggenda. la leggenda che serpeggia tra i banco-ni del bar, agli angoli delle strade, fuori dalla chiesa. E che spesso si arricchisce di volta in volta di particolari, di sfumature. mantenendo comunque intatto il fatto

concreto. la fune. sembra infatti – sentito il parere del geometra responsabile – che tale elemento portante ne-cessiti di sostituzione. al mo-mento del montaggio il cavo viene srotolato. sorpresa. il cavo è troppo lungo: alme-no 50 metri in eccesso. si provvede prontamente al ta-glio dell’eccesso. operazione eseguita con troppa solerzia; la fune viene accorciata 10 metri di troppo. licenziato il geometra, chiusa la funivia. la verità sulla chiusura dell’impianto parte dal fatto concreto, dalla fune. E dalla fune si dilata ad altre motiva-zioni, che si possono definire di natura essenzialmente tu-ristico-economiche. la Diret-tissima è una grande antago-nista delle altre vie esistenti per conquistare la cima della Paganella; il motivo struttura-le della sostituzione del cavo ha forse indotto qualcuno a valutare l’intera situazione. Ed a procedere verso la chiusura. Con uno strascico di carattere ambientale. la famosa fune viene lasciata cadere rovino-samente a valle, chiudendo così un capitolo della storia di lavis.

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50tmdicembre

trentinoattualitàtrentinoattualità

to da essere citato a livello mondiale. Di recente pub-blicazione, un testo edito dal Comune di lavis (“Lavis immagini che fanno storia” di andrea Brugnara, andrea Casna, Paolo marcon e silva-no marcon) un mix di testi te-matici sui luoghi storici della borgata, immagini derivate dal mondo del collezionismo, stampe d’epoca e tutto quan-to è utile per la ricostruzio-ne storica di un fatto. Tra le pagine patinate, un capitolo dedicato alla Direttissima. le caratteristiche tecniche della funivia vanno assolutamente elencate, sia per connotare strutturalmente l’impianto, sia per prendere in qualche modo coscienza dell’impor-

tanza epocale di queste due stazioni collegate da un unico cavo.Lunghezza: 3383 metri. Dislivello: 1860 metri. Velo-cità: 8 m/s Pendenza mas-sima:105% Diametro funi portanti: 48 mm. Diametro funi traenti: 28 mm. Capien-za cabine: 40 persone. Peso cabine 1350 kg. numero sostegni: 2. Durata del per-corso: 8 minuti. Progettista prof. Ugo Carlevaro, rilievi geologici prof. ardito Desio, partecipazione alla costruzio-ne dell’ opera la ditta “ing. Giuseppe rosnati” di milano.oggi restano le due stazioni. Una a monte, una a valle. Tra le correnti ascensionali della Paganella si può intravedere la stazione a monte, carica di ripetitori. la stazione a valle è ora area privata; viene utilizza-ta da una ditta per il deposito di camion. la biglietteria pa-re sia ben tenuta, trasformata in zona uffici. non c’è traccia invece delle cabine. né della fune.“Prego, accomodarsi. siete sulla Direttissima della Pa-ganella, l’ascensore delle Dolomiti”. immaginiamo si-ano state queste le parole pronunciate dagli addetti al

trasporto. queste le parole che avrà sicuramente detto Albino marcon, addetto al trasporto nella stagione esti-va dell’anno 1960. Di quell’e-sperienza gli è rimasta una fotografia con la divisa della società e qualche ricordo in-delebile. Parla del vento forte di alcune giornate. ricorda il

vento forte di una giornata, che costringe i passeggeri veneziani a buttarsi per terra sul fondo della cabina. istan-tanea la richiesta di fermare l’ascesa, prima dell’inevitabi-le, prima del pilone. ricorda i viaggi notturni per portare in quota il materiale necessario al montaggio delle antenne rai, agli albori della televisio-ne. E ricorda il panorama bel-lissimo. Veramente e realisti-camente mozzafiato.ancora oggi arrivano turisti tedeschi a lavis, a chiedere indicazioni sulla Direttissima, la cui traccia si intravede an-cora dall’autostrada. ancora oggi l’ascensore delle Dolomiti viene citato come uno degli impianti più spettacolari al mondo. ancora oggi gira voce in pae-se di un possibile ripristino dell’impianto a fune. qualcu-no sorride, qualcuno si vede già con gli sci ai piedi dopo pochi minuti e senza usare l’automobile, qualcuno pensa a quella fune troppo lunga e troppo corta. qualcuno sfo-glia i libri illustrati. Gustando il ricordo di un pezzo di storia trentina. ■

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trentinoattualità

di volontà, ha riallacciato il suo armonioso rapporto con la natura e la varia umanità che, in questo silenzioso e magico posto, ha l’avventura di passare. Passare perché Potzmauer è un passo, cro-cevia tra il Trentino e l’alto adige, raggiungibile da ben tre direzioni: da masi Alti di Grumes, in un’ora circa di cammino, dal Lago Santo, in due ore circa, da Cauria in un’ora e quaranta e da Pochi di Salorno in un’ora e mezza. la ristrutturazione, attentissima all’ambiente e

to di buono uno tenta fatico-samente di costruire. E allora arriva il momento di chiudere con un’esperienza e trovare la forza per affrontare nuovi obiettivi. Paradossalmente, è stata questa la fortuna del rifugio Potzmauer: la fortu-na di trovare un personaggio incredibile come roberto le-onardi disponibile e quanto mai deciso a ricominciare con una nuova e stimolante esperienza.il Potzmauer era una malga, una delle tante dissemina-te sulle nostre montagne, piantata lì in mezzo a grandi ed ariosi prati tenuti tali dal ruminare delle centinaia di mucche al pascolo. Poi, la graduale piantumazione di abeti ha creato una foresta in tutta l’area destinata all’al-peggio. all’ombra di un ma-estoso tiglio, la malga è stata ristrutturata e trasformata in un piacevole e confortevole rifugio raggiungibile da più di-rezioni. Ed è qui che roberto leonardi, armato di cappel-lo, fisarmonica e tanta forza

all’omBra Di Un mAESTOSO TIGLIO, la malGa È sTaTa risTrUTTUraTa E TrasFormaTa in Un ConForTEVolE riFUGio. È qUi CHE rObErTO LEONArDI, armaTo Di CaPPEllo, FisarmoniCa E TanTa Forza Di VolonTà, Ha riallaCCiaTo il sUo armonioso raPPorTo Con la naTUra

alle energie naturali e rinno-vabili, ha creato una struttura accogliente e calda, con una bella a tradizionale sala inter-na di 30 posti, una luminosa terrazza esterna attrezzata per 80 posti e una camerata per il pernottamento con 16 comodi posti letto.la gestione di roberto le-onardi, aiutato da renata e dalla figlia Francesca, si è subito caratterizzata po-sitivamente, e non poteva essere diversamente, per la sua naturale propensione al contatto umano, per la sua

sullo stivo ci è rimasto oltre vent’anni. Ha resi-stito fin che ha potuto,

regalando ospitalità e simpa-tia a migliaia di escursionisti che lassù, dopo una scarpina-ta da non poco, trovavano in roberto Leonardi non solo un gestore, ma soprattutto un amico con cui recuperare le forze ammirando uno dei più bei panorami del Trentino. ma, come spesso succede, non basta la buona volontà per portare avanti i propri pro-getti di vita. C’è chi lavora per distruggere e vanificare quan-

riFUGioPOTZmAuEr

di Paolo Curcu

53tmdicembre

trentinoattualità

per condividere l’amore per la musica, la buona cucina ed il buon vino, accompagnati dalla fisarmonica e dalla con-tagiosa simpatia di roberto leonardi, l‘amico di sempre.

il rifugio è aperto tutti i giornidal 20 giugno al 20 settembre.Dal 21 settembre al 19 giugnotutti i fine settimana e giorni festivi,escluso mese di novembre.

per prenotare telefonare al(+39) 333 77 71 211(+39) 338 70 33 945

è avvenuto quest’estate per l’appuntamento de “i suoni delle Dolomiti”, con la splen-dida ed emozionante perfor-mance degli Avion Travel di Peppe servillo, capace di magnetizzare duemila spet-tatori con un omaggio ad un grande compositore come nino rota. o, molto più pro-saicamente e modestamen-te, come con la cena-rim-patriata-schitarrata dove un gruppo di amici si riunisce

divertente estrosità che lo connotano come un auten-tico personaggio, in cui la di-sarmante semplicità mette immediatamente a suo agio chiunque, senza imbarazzanti formalità ed in perfetta sinto-nia con l’ambiente naturale che ti circonda. anche la cucina è semplice e tradizionale- non cercate qui spaghetti allo scoglio o sushi -, ma è quella che ci si aspetta, anzi si pretende in

un rifugio alpino. i vini, degli amici Pojer e sandri di Faedo, sono la conferma della cura ed attenzione al territorio che caratterizza la gestione di ro-berto leonardi. Tutto quello che serve, quin-di, per una gita od escursio-ne che abbia come obiettivo, oltre che per una salutare camminata estiva o per una tonificante ciaspolada inver-nale, un momento di gioiosa e rilassante socialità. Come

54tmdicembre

Partiamo dall’etichetta. Una man-ciata di centimetri quadrati con un’alta responsabilità. Descrivere

il contenuto della bottiglia, qualificare il prodotto e comunicare in estrema sintesi l’identità della casa vinicola. Per questo motivo la grafica deve risultare accatti-

vante, dare chiare indicazioni sul prodot-to e non solo. Deve anche lasciare uno spazio alla fantasia dell’intenditore, uno spiraglio di immaginario per consentire la scoperta e l’interpretazione personale. Walter Webber, direttore della Cantina aldeno, mostra una bottiglia di ultima generazione. sul fondo nero, spicca un tracciato che si ripete, variando il suo corso. la lettura è duplice. la linea si-nuosa rappresenta il fiume adige, por-tatore di fertilità, elemento essenziale per lo sviluppo dell’agricoltura vinicola. Contemporaneamente, la linea spezza-ta riconduce anche alle cime, al profilo tipico delle colline e delle montagne che circondano la zona. Ci troviamo a pochi chilometri dalla città, ma si respira già un’altra aria. Ci troviamo nel punto in cui la valle dell’adige si prepara ad allar-

INFO

la Cantina aldeno si trova ad aldeno (Trento), sulla strada alla destra dell’adige che da

Trento porta a rovereto. si può visi-tare per degustazioni, sia dal singolo amatore, sia da piccoli gruppi, an-che in forma di visita guidata (Lu-nedì 15/19, dal martedì al sabato 9/12.30-15/19. Tel. 0461.842511). si possono acquistare direttamente i prodotti nel punto vendita, dal vino sfuso alla bottiglia esclusiva. Per il periodo natalizio, vengono confe-zionati cesti regalo, davvero unici per gusto e olfatto. nel sito www.cantina-aldeno.it una panoramica dell’azienda e della produzione.

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garsi verso sud. Una zona scaldata dal sole, con clima favorevole. Favorevole alla secolare tradizione vitivinicola, che ha in qualche modo caratterizzato il cen-tro abitato di aldeno. È dal 1910 che la Cantina raccoglie l’attività legata al lavoro di 380 soci che coltivano 340 ettari di vigneto. E il rapido conto racconta da sé

trentinomese

55tmdicembre

trentinomese

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l’importante anniversario che si è cele-brato nel maggio 2010, festeggiato ed ancora in fase di festeggiamento. Con l’ultima vendemmia. Entrando nell’azien-da, si respirano gli effluvi della lavora-zione. acerbi e frizzanti, percorrono ed invadono tutta la cantina, dai tini per la distribuzione del vino sfuso, al punto vendita, fino alla saletta didattica, con i monitor sospesi a spiegare la storia dei prodotti più caratteristici della casa. nell’aria si respira questo rinnovo tecnologico, studiato anche per le visite guidate. in questa saletta esperienziale, i piccoli gruppi turistici vengono condotti alla scoperta delle diverse tonalità dei prodotti vinicoli. Un’esperien-za nuova, che incuriosisce il classico tu-rista tedesco del Garda, gli innumerevoli sciatori stagionali, i turisti dell’est Europa. Con un obiettivo comune. Esplorare il territorio ed i suoi prodotti tipici. Tra cui spicca il vino. Dire vino è in re-altà troppo generico. Esistono alcune determinate e precise selezioni vinico-le, create per un preciso destinatario. Per la linea bar e ristorazione, la Canti-na Aldeno propone tutti i vini doc; per l’alta linea ristorazione, spicca la serie “EnOpere”, con vini doc e di categoria superiore. l’appellativo migliorativo ac-cresce il prodotto, frutto di una minor produzione per ettaro e con un sistema di lavorazione particolare ed esclusivo. ad esempio, per il merlot Trentino Su-periore D.O.C., si prevedono 12 mesi in botte piccola e dai 6 ai 12 mesi in botte grande, con il conclusivo affinamento in bottiglia. Un procedimento lungo, per

un prodotto veramente speciale. E tra gli speciali, vanno senz’altro citati il “San Zeno riserva”, l’”Elios” Passito merlot e lo spumante “Altinum” Trentodoc il primo si presenta da solo, con i suoi personali risultati. È tre volte medaglia d’oro 2010 nei più prestigiosi concorsi nazionali ed esteri, tra cui la mostra nazio-nale Vini di Pramaggiore (Ve), Douja d’or e aWC Vienna. il secondo è un vino dol-ce, rosso, cento per cento merlot, unico nel suo genere, riconosciuto nel mondo per purezza. l’ultimo, la perla della Casa vinicola, rievoca l’antico nome della bor-

gata, a ricordare la tradizione che si sposa con il desiderio di proporre il nuovo. si tratta del prodotto top della Cantina, metodo classico riconosciu-to, menzionato e premiato a livello italiano ed europeo. in vir-tù di questi importanti successi, la politica di esportazione. Una distribuzione che comprende e riguarda naturalmente l’italia e gli stati limitrofi, come svizzera, austria, Germania. Di recente, la repubblica Ceca. il successo e la solidità nel tempo della Casa Vini-cola sta nella correlazione e nella

compartecipazione dei produttori. i soci sono distribuiti su un territo-rio vario e diversificato, che spazia dal comune di Trento al comune di rovereto. Da ravina e romagnano,

fino alle pendici del monte Bondone, con l’alta collina di Cimone e Garniga. al di là del fiume, dopo Aldeno, il co-noide di castel Beseno a besenello; e ancora, l’ampia zona più a sud, fino ad abbracciare Calliano, volano e Nomi. Una dilatazione geografica che contribu-isce ad arricchire la qualità, consentendo di ampliare l’offerta qualitativa con le più note varietà. Chardonnay, mueller Thurgau, Gewuerztraminer, Pinot Grigio, moscato Giallo, merlot, Cabernet, mar-zemino, Pinot nero, Teroldego, lagrein, schiava. Ed il müller Thurgau di Cimone, a quota 700-800 metri è il classico esem-pio di “viticoltura eroica”. Tutta l’uva prodotta – parliamo di 42mila quintali – viene lavorata e trasformata in sede. il segreto della continuità temporale e della solidità anti crisi sta nell’aver mantenuto le dimensioni di media azienda, così da valorizzare al meglio le peculiarità del variegato territorio. quel territorio soleg-giato e ben rinfrescato, reso fertile dal corso d’acqua. E così ben sintetizzato nelle etichette delle bottiglie, a raccon-tarci la profumata storia del vitigno. ■

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Provincia Autonoma di Trento

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i produttori in piazza per buone degustazioni,agricoltura pulita e prezzo giusto

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shopD’accordo. natale sarà anche diventato troppo consu-

mistico, ma cosa sarebbe natale senza un piccolo dono da fare alle persone a cui si vuole bene?

anche solo un segno, da mettere sotto l’albero e da scartare insieme, magari brindando con un bel calice di TrentoDoc. D’accordo, non sarà un rito clericale, ma il bacio sotto il vischio a mò di portafortuna è simpatico quanto romantico. E il cenone della Vigilia o il pranzo del 25 dicembre ha quella magia di riunire la famiglia in quell’atmosfera calda e ovattata della convivialità, delle pentole che bollono, dei profumi di arrosto che dilagano, del forno che monta torta e sufflè. se siete tra quelli che pensano che natale non sia natale senza un cadeaux da fare a moglie, marito, fidanzati ed ami-ci, nelle pagine che seguono troverete una bella carrellata di idee regalo. Per i tipi tradizionali si va dalle candele alle pantofole in lana cotta, dal pigiama (rigorosamente rosso) alle fragranze per il corpo e per la casa. Per le donne glamour, il regalo perfetto potrebbe essere una pochet (must have dell’inverno 2010-2011), un abito firmato Patrizia Pepe o un gioiello con cristalli swarowsky. le cooking addict, invece, andranno pazze per l’orologio da parete fatto a moka, per le presine in silicone antiscivolo a forma di animale (dal gallo alla ranocchia) oppure per sodastream, che in tre secondi gasa l’acqua del rubinetto e consente di realizzare bibite di ben 21 gusti differenti. l’hi tech è la vostra passione? il mondo apple è quello che fa per voi: oltre ad iPad, iPod e iPhone, gli accessori sono uno dei regali che ogni anno vanno per la maggiore. Per il 2010 il gadget più glam è Elements W, radiosveglia internet/Fm e lettore multimediale, che vi con-sente di riprodurre e svegliarvi con la vostra musica preferita. Per i nostalgici, invece, ecco Debut iii Esprit, giradischi di design e con tecnologia di ultima generazione per far suo-nare i vostri vecchi 33 e 45 giri. E i bambini? Per loro non c’è che l’imbarazzo della scelta: da Hello kitty ai giocattoli in legno, dai vestitini bio alle magliette personalizzate, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche.

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67tmdicembre

trentinomese

sono lo Zelten, i basini de Trent (dolcetti simili ai baci di dama) e il torrone mandor-lato morbido. quello che i trentini ed i turisti comprano di più? «i pandori ed i panet-toni di piccolo formato, per assaggiarli. Poi però tornano a comprare quelli grandi», di-ce Collina sorridendo soddi-sfatto. ■

la PASTICCErIA bErTELLI sVEla i sEGrETi DEi sUoi PanETToni E PanDori arTiGianali. CHE qUEsT’anno si arriCCHisCono Di DUE nUoVE TiPoloGiE: AI FruTTI DI bOSCO E AL CIOCCOLATO

Per il natale 2009 ne aveva prodotti ben sei-cento pezzi e quest’an-

no già i formati più piccoli sono andati a ruba. stiamo parlando di Andrea Collina, il giovane titolare della rino-mata quanto storica pastic-ceria bertelli, in via Oriola a Trento, e dei suoi panettoni e pandori artigianali. Collina è una fucina d’idee in continuo fermento e così per il nata-le 2010, accanto ai classici pandori e panettoni propo-ne due novità: il panettone con i frutti di bosco canditi, elogio a uno dei simboli del

TUTTo il BUono DEl PANETTONE ArTIGIANALE

di Nicola Zeni

Trentino, e quello ripieno al cioccolato, un concentrato di golosità con tanto di coper-tura di cioccolato e scaglie di cioccolato al latte. il segreto della produzione artigianale di questi dolci tipici del natale risiede anzitutto nelle mate-rie prime: «burro, farine e uova sono freschissime», racconta Collina. Poi c’è la la-vorazione. Un procedimento lentissimo e paziente che ri-chiede 18 ore per confeziona-re un panettone e ben 22 ore per il pandoro. «il panettone – spiega Collina – viene preim-pastato la sera e lasciato in lievitazione naturale per 12 ore, a temperatura ambiente, quindi la mattina vengono ag-giunti uvetta e canditi, lascia-to riposare per altre quattro ore e finalmente infornato per un’oretta. il pandoro, in-

vece, richiede molto più lavo-ro». Cinque ore di lievitazione con il primo impasto parziale – fatto con una parte degli in-gredienti – quindi rimpastato con gli ingredienti rimanenti, lasciato lievitare per altre due ore, poi spezzettato nelle va-rie pezzature e quindi lasciato in camera di lievitazione per 12 ore. solo dopo tutta que-sta lavorazione può essere messo in forno a cuocere. i pandoro firmati Bertelli hanno varie dimensioni da 100 e 500 grammi e da chilo, mentre i panettoni vengono prodot-ti nei formati da 100, 500 e 750 grammi, nonché da chilo. altri grandi classici della pa-sticceria natalizia di Bertelli

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Andrea Collina e alcune sue creazioni

68tmdicembre

trentinoattualità

ConTro i Falsi mODELLI CuLTurALI

di Lara Deflorian

inTErVisTa alla CorEoGraFa TrEnTina mArIAPIA DI mAurO –, Da PErGinE sPETTaColo aPErTo ai GranDi PalCosCEniCi nazionali – CHE DiCE: “il SubSTrATO CuLTurALE DI OGGI È FrUTTo DEl liVEllo CHE la TV ProPonE Con i sUoi Falsi mEssaGGi E Falsi moDElli”

la Danza

attraverso le produzioni. Per me è fondamentale, ripen-sando proprio alle mie diffi-coltà di arrivare a esibirmi in palcoscenico, poter da-re l’opportunità ai giovani di fare un’esperienza in scena. inoltre rientra nei doveri di un festival, come lo è Psa, l’essere fucina di nuove le-ve”. Di mauro crede quindi nella necessità di dare una possibilità ai giovani che si affacciano al professionismo di far provare loro la vita del danzatore, attraverso un con-fronto e una sperimentazione in spazi protetti. “questa è un po’ la finalità anche del teatro martinitt di milano, da poco ristrutturato – rac-

conta mariapia Di mauro, as-sistente per la sezione danza di questo progetto – e cioè l’essere una piattaforma per giovani autori, che hanno la possibilità di avere a disposi-zione gli spazi del teatro, per una loro creazione che sarà poi rappresentata per tre vol-te.” in questa prima stagione saranno tre i coreografi che da febbraio presenteranno i loro lavori secondo la scelta di un tema che quest’anno è “olimpic Games: la danza incontra lo sport”. Tutto ciò è nato da un’idea di Fran-cesco ventriglia, giovane coreografo italiano già dan-zatore del teatro la scala di milano e da ottobre direttore

del maggiodanza di Firenze, con cui Di mauro ha inizia-to a collaborare a partire dal 2007. “la mia professione da danzatrice si è sviluppa-ta nella formazione fino ad arrivare, negli ultimi anni, ad essere assistente coreogra-fa di Francesco Ventriglia. il primo lavoro con lui è stato per il lancio della candidatura della città di milano all’Expo di Parigi, poi il Sogno di una notte di mezza estate a Ve-rona, la produzione titolata normale a Psa, la creazione di Zakharova supergame al Bolshoi di mosca, lo spet-tacolo in memoria alla scala di milano e l’allestimento, lo scorso ottobre, di Transit

trentinoattualità

la trentina mariapia Di mauro è l’esempio di come la forte passio-

ne per ciò che si fa, porta a risultati del tutto inaspettati, seppure ampiamente merita-ti. Dopo essersi formata co-me ballerina e aver danzato in importanti compagnie, si rivolge con attenzione alla formazione e alla realizza-zione di spettacoli, soprat-tutto quando inizia nel 1999 la sua collaborazione con il festival di Pergine Spetta-colo Aperto. “la possibilità di lavorare nel settore dan-za di Psa mi ha permesso di sperimentarmi come coreo-grafa al di fuori della scuola di danza e di fare un’esperienza

69tmdicembre

trentinoattualità

Umbra al Grand Theatre di Ginevra.”. la produttiva col-laborazione con Ventriglia l’ha portata infine a ricoprire il ruolo dal gennaio prossimo, di maitre de ballet e assisten-te del direttore di maggiodan-za, la compagnia del Teatro Comunale di Firenze.Con la danza, mariapia Di mauro ha accumulato nel tempo tante emozioni e ri-cordi che gli rimarranno sem-pre impressi: “Ci sono state molte esperienze inaspetta-te, una più bella dell’altra. Ho avuto la fortuna d’incontra-re e di conoscere idoli come svetlana zakharova (conside-rata una delle migliori danza-trici di danza classica al mon-do, ndr) oppure recarmi nella patria della danza classica per lavorare al teatro Bolshoi. E poi c’è stata l’emozione di salire sul palcoscenico del te-atro alla scala con il pubblico che applaudiva”. Di mauro si commuove nel ricordare que-sto emozionante momento, che premia le fatiche che si nascondono dietro ad un la-voro impegnativo e di grande

responsabilità. “ogni volta che entri in un teatro nuovo e incontri i suoi danzatori – spiega mariapia Di mauro –devi riuscire a farti conoscere e a superare quindi una sorta di esame per essere credibi-le. Ventriglia è un artista che ti coinvolge molto durante la creazione, anche se io cerco sempre di stare attenta a non

l’EVolUzionEArTISTICA

Diplomatasi come ballerina all’opera di Varsavia “Teatro Wielki”, mariapia Di mauro ha lavorato in diverse

compagnie italiane, in qualità di solista e prima ballerina accanto al ballerino coreografo Terrence maurice mason, come il Balletto italia, il Giovane Balletto Classico il Bal-letto di Parma. Dal 1995 ha iniziato la sua carriera come regista-coreografa e dal 2000 è responsabile artistica dei laboratori danza del festival Pergine spettacolo aperto. Ha collaborato con il Centro servizi Culturali santa Chiara di Trento, con il teatro la Fenice di Venezia e ha lavorato come assistente coreografa con Giuseppe Carbone e la statunitense Elisa monte (Usa). Dal 2007 è tutor per la formazione degli insegnanti della royal academy of Dance di londra. Dallo stesso anno ha iniziato a collabo-rare come assistente coreografa del ballerino scaligero Francesco Ventriglia in diverse produzioni in realtà tea-trali come l’arena di Verona, il Teatro Bolshoi di mosca, il Teatro maggio Fiorentino, il Teatro alla scala di milano, le Grand Theatre de Geneve. nel 2009 ha ripontato al Teatro nazionale Croato “la Fille mal gardee”, coreografia di Vladimir Derevianko. Dal prossimo mese sarà maitre e assistente del direttore di maggiodanza, la compagnia del Teatro Comunale di Firenze.

sostituirmi a lui. nell’allesti-mento di un nuovo lavoro io seguo tutta la parte musi-cale della creazione e quindi sono il tramite tra il direttore d’orchestra e il lavoro di sa-la”. nel fare questo è quindi fondamentale riuscire ad in-staurare relazioni costruttive premianti: “Per me i momenti di massima soddisfazione e gioia sono quando i danza-tori ti ringraziano per quello che sei riuscita a dare e a trasmettere loro e quando vedi che ballano ciò che gli hai insegnato.” ma, come si suol dire, non è oro tutto ciò che luccica e al riguardo ma-ria Pia Di mauro, a proposito di tutto ciò che viene propo-sto in giro nell’ambito della danza giustamente e, come ogni professionista, ci tiene a precisare che: “Dobbiamo chiamare le cose con il loro vero nome, altrimenti ci pren-diamo in giro e facciamo dan-ni! il professionismo è una cosa, il semi-professionismo è un’altra e il livello amatoriale un’altra ancora. C’è spazio per tutti, ma se al pubbli-co si propongono cose che non corrispondono a quelle indicate, non è giusto e si fa solo del male. oggi mi trovo a lavorare con compagnie molto professionali che non riescono a esibirsi, perché il

mercato è saturo di altre pro-poste. sembra che solo que-ste funzionino. il substrato culturale di oggi è frutto del livello che la tv propone con i suoi falsi messaggi e falsi modelli. Chi si occupa di programmazione deve im-pegnarsi a cercare meglio e a far vedere al pubblico che le cose fatte bene sono quelle dei professionisti.”.Per arrivare a questi livelli è necessario avere una forte personalità, una massiccia dose di umiltà e tanta passio-ne, come ci svela Di mauro: “io penso di essere riuscita a seminare abbastanza nella mia vita. nella mia formazio-ne ho sviluppato un’apertura che mi ha permesso di appli-care il mio modo di lavorare a prescindere dal contesto e dalle risorse. E siccome il mondo della danza fa parte di me, non mi sono mai preclu-sa delle porte. sono sempre stata curiosa di sviluppare e approfondire. in questo modo penso di aver raccolto. non ho mai vissuto la danza co-me un obbligo e un lavoro, bensì come una ricerca e una forte passione, che ho sem-pre tenuto viva, raccogliendo gli stimoli che ho trovato sul mio cammino. a me piace lavorare per il gusto di lavo-rare!” ■

70tmdicembre

trentinopanorama

Tatiana si riconosce a colpo d’occhio, anche senza conoscerla, in

una piazza Duomo sul far del mezzogiorno, popolata di nuvoloni, di passanti, di pen-satori seduti ai piedi del net-tuno. Di contorno, gli avvento-ri e le tazzine autunnali dei bar ancora all’aperto. in un colpo d’occhio, la possiamo definire decisamente bella, cascata di riccioli tutta da un lato, look giovane e decisamente perso-nalizzato. E un sorriso subito sincero, lievemente emozio-nato, delle prime interviste. Tatiana Nicoleta raducanu è giovane, ma ha già viaggiato molto. È nata a Bucarest nel 1989, è arrivata a Trento all’e-tà di 13 anni ed ora si divide tra la nostra città e milano, per motivi di studio e di… sogni. Che vogliamo svelare. la ragazza si rivela determi-nata e risoluta fin dalle pri-me battute. inizia a raccontare di sé cominciando dalla parte più dura e impegnativa della sua breve ma intensa esisten-za. attualmente frequenta lo iulm, che ha sede nel capo-luogo lombardo e sviscera materie pesanti, quali relazio-ni pubbliche e comunicazioni d’impresa. obiettivo finale, diventare manager. niente male. Vuole studiare per ga-rantirsi un lavoro concreto, in-dispensabile base d’appoggio su cui costruire le fondamen-ta della vita. E non è tutto. l’altro obiettivo, altrettanto duro, importante e tutto da conquistare, è il mondo della moda e dello spettacolo. i primi passi in questa direzione li muove in romania. in una lunga estate trascorsa in cam-pagna con i nonni – che imma-giniamo forse troppo uguale e troppo lunga – lo sguardo cade distratto su un giornale, sulla notizia di un corso di portamento. Praticamente

impara l’italiano e frequenta l’impegnativo liceo scientifi-co, perché – confida – “sono queste le conquiste impor-tanti, quelle che contano ve-ramente”. Però, tosta la ragaz-za. sa aspettare. aspettare la grande occasione. Che non tarda a bussare alla sua porta. l’anno è il 2009, il concorso al quale partecipa è quello mon-diale (“La più bella del mon-do”), il risultato è ottimo ( tra le cinque finaliste), la fascia è già una promessa (“miss Fotogenia”). E via. l’anno se-guente decide di partecipare a miss romania nel mondo. Concorso di bellezza, ma non solo. Tatiana racconta di un programma rigido quanto in-tenso, che va ben al di là della camminata e del sorriso. Un dietro le quinte che si tradu-ce in ore di allenamenti. ma quali allenamenti? Vogliamo saperne di più. la location della preparazione era un complesso alberghiero sulle rive saline del mar Nero che Tatiana dice – con un certo rammarico ma sempre sor-ridendo (ma come fa?!) – di aver visto solo dalle finestre. il nutrito programma preve-deva lo studio delle tradizioni del paese di origine, per ta-stare il patriottismo di chi si

l’abc per le modelle. lì, in quell’istante, Tatiana ha ca-pito che era la sua occasione. È giovanissima, ma si sente di provare, di lanciarsi. sempre con il sostegno della famiglia, specie della mamma, con lei sempre in prima linea. Ed effettivamente fa centro, le intuizioni trovano conferma; prosegue con la recitazione ed entra nel casting. ma gli

eventi che girano intorno a noi sono di rado prevedibili e scontati, nulla è mai quello che ci si aspetta. Così, per motivi che potremo definire storici, economici, politici e sociali, il suo piccolo e gio-vane sogno viene racchiuso in valigia, alla volta dell’italia. E lì, in un angolino di cuore, rimane. in attesa. intanto Ta-tiana a Trento si dà da fare,

È la romEna Più BElla DEl monDo. TATIANA NICOLETA rADuCANu È arriVaTa a TrENTO all’ETà Di 13 anni ED ora si DiViDE Tra la nosTra CiTTà E milano, PEr raGioni Di sTUDio E Di… SOGNI. CHE VoGliamo sVElarE

missTATIANA

di Tiziana Tomasini

71tmdicembre

trentinopanorama

assume la responsabilità di portare una fascia e quindi di rappresentare un paese a tut-to tondo. Cinque ore al giorno di piedi fumanti e danze folk-loristiche di gruppo, coreogra-ficamente complesse ma po-tente antidoto contro invidie e rivalità. Due ore al giorno di portamento, con camminate su tacchi vertiginosamente impensabili. E ore di prove

pratiche di cucina. E sentiti da poco i rintocchi del mezzo-giorno, la invitiamo a proporci qualche ricetta sperimentata in quell’occasione. Ci descrive disinvolta le “sarmale”, pol-pette con carne trita avvol-ta in foglie di cavolo, cotte a lungo nel sugo di pomodoro e servite con panna; le salsicce aromatizzate e cotte alla gri-glia (“mich”), per non parlare delle svariate varianti di zup-pe, dal sapore austroungarico. naturalmente ore di prove di talento – canto, ballo, reci-tazione – su testi composti dalle stesse partecipanti; la lettura di Tatiana è stata in chiave ironica ed umoristica, intenzionalmente mirata ad al-leggerire le tematiche dei ruoli sociali. Culturalmente legato a questo, il compito di costruire un progetto per la romania, finalizzato a migliorare l’imma-gine dei romeni in italia. Un incrocio di bandiere nell’unico planisfero, le radici del paese di provenienza che si intrec-ciano al paese di adozione nell’unico e grande contesto mondiale. ogni potenziale miss doveva sempre avere con sé la bandiera del paese di rappresentanza; e Tatiana confida che il nostro tricolo-re è stato il suo portafortuna per tutto lo svolgimento del concorso. la serata finale, a roma, la proclama vincitri-ce del titolo, solo poche ore dopo aver espresso un pic-colo e sonante desiderio ba-gnato, lanciato nella fontana di Trevi. Dopo la vittoria e le innumerevoli foto ufficiali, un tour notturno della città, fino alle soglie del mattino. Con il

ricordo de “la dolce vita” del-le notti romane. E sfumando leggeri i ricordi, torniamo al presente. E proponiamo un ritratto “in pillole”, per cono-scerla meglio.

uN SOGNO CHIAmATO “NEW yOrK”Tatiana vive tra Trento e mila-no. a milano ha nostalgia del-le montagne, dell’aria fresca e della tranquillità, contrap-posta all’eterno movimento della metropoli. le piacereb-be vedere New york, sarà come nei film americani? si rilassa, anche per mezz’ora, nella vasca da bagno. Parteci-perebbe ad un reality solo do-po aver valutato attentamente la proposta e con la certezza assoluta di essere realmente nel reale e non dentro ad un copione.

DISCOTECA, LuCIDALAbbrA E CANEDErLITatiana mangia di tutto, an-che le specialità trentine

come polenta e spezzatino; ribadisce di non rinunciare al cibo, pur imponendosi di fare del movimento per ottimiz-zare i doni di madre natura. le piace fare acquisti ma non segue rigidamente la moda. Preferisce creare il suo stile di persona romantica con toc-chi floreali e con piccoli monili antichi spulciati nei mercati-ni. Vorrebbe fare un corso di recitazione, ma alla nostra ri-chiesta non specifica con qua-le attore. le sue preferenze musicali spaziano dall’house della discoteca al liscio delle sale da ballo, a seconda dello stato d’animo. nel suo beauty non mancano mai mascara e lucidalabbra. la bellezza è uno stato d’animo, è come la scatolina di un regalo, l’in-volucro dentro il quale ci de-ve essere qualcosa, altrimenti perde il suo valore.

uN buON mANAGEr IN ATTESA DEL PrINCIPE AZZurrOla famiglia la segue e la inco-raggia. Tatiana ha la fortuna di avere un manager che la capisce su tutta la linea e la aiuta a districarsi nel compli-cato intreccio di moda, cine-ma e pubblicità. sta ancora aspettando il principe az-zurro, che delinea in modo chiaro e definito: un uomo dei vecchi tempi, educato, che corteggia, e di sani principi. ma ammette che si tratta di una specie ormai rara. ■

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74tmdicembre

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Dicembre sarà un me-se intenso e articolato per quanto concerne

la danza, a cominciare dalle proposte del Centro s. Chiara che per la sua stagione pro-porrà alcuni titoli che spa-ziano dal contemporaneo al classico, fino ad arrivare al coinvolgente appuntamento con il genere folclorico.s’inizierà il 7 dicembre al teatro sociale con il gruppo israeliano, che raramente arri-va a esibirsi in italia, vertigo Dance Company. sostenu-ta dall’ambasciata di israele, questa compagnia contem-poranea è stata fondata nel

FinE D’anno SuLLE PuNTEa TrEnTo in DiCEmBrE TanTE E VariEGaTE ProPosTE PEr la Danza: la vErTIGO DANCE COmPANy, l’HUnGarian sTaTE BallET E l'immorTalE “SCHIACCIANOCI” CHaikoVskiano

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1992 da noa Wertheim e dal suo compagno adi sha’al, già danzatore della Batsheva DC. la capacità di coniugare un linguaggio del corpo vibran-te ed energico, alla scelta di rappresentare importanti tematiche sociali centrate soprattutto sulle gesta e ma-nifestazioni interiori ed este-riori dell’uomo, è l’elemento caratterizzante della Vertigo DC. a Trento la compagnia israeliana presenterà l’ultima creazione di noa Wertheim per 12 danzatori mana, che simboleggia l’eterno dialogo tra il principio femminile e quello maschile, la tensione tra le forze vitali che lottano senza sosta per giungere alla complementarità. si assiste così alla contrapposizione tra la struttura matriarcale del focolare domestico e la reazione ostile del gruppo di fronte alle separazioni degli individui. Una sagoma di una casa al centro della sce-na rappresenta il confine che separa il pubblico dal privato, l’individuo dal suo contesto. in questa creazione noa Wer-theim parte da un’architettu-ra a spirale e crea un’energia dall’espressione raffinata su di un collage musicale di ran Bagno, accompagnato dalle percussioni di Dani makov. Dopo questo appuntamen-

la Danza ProTaGonisTa al TEATrO DI vEZZANO

Tra le numerose e interessanti proposte del nuovo Tea-tro Valle dei laghi, a partire da questo mese troviamo

anche una mini stagione tersicorea. Gestito a partire dallo scorso anno dalla fondazione aida, realtà attiva nella proposta di iniziative, progetti, eventi e spettacoli all’insegna di una cultura senza limiti, il teatro ha sede a Vezzano e presenta una nuova, moderna, attrezzata e bella struttura, con uno spazio scenico che ben si presta alla danza. E così il 4 dicembre la compagnia Abbondanza bertoni presenterà romanzo d’infanzia, una performance di teatro-danza coinvolgente e poetica all’insegna dell’amore in grado di catturare, nonostante il suoi 13 anni di vita, l’attenzione di grandi e piccini.il secondo appuntamento vedrà protagonista in scena la compagnia Ersilia Danza diretta da laura Corradi. Dopo aver curato tre anni fa la regia a Trento della celebre opera di Puccini, la coreografa Corradi ne allestisce una versione coreografica, una Butterfly attuale centrata sull’attesa amorosa della protagonista, sulle musiche di Puccini con aggiunte contemporanee originali, che vanno a rinforzare la modernità del dramma.

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to, che potrebbe essere il più interessante della stagione, il 18 dicembre andrà in scena l’Hungarian State ballet, diretto da mihláyi Gábor. si presenta come ensemble dallo stile fusion, in cui la tradizione e la modernità si uniscono sia sul piano core-ografico sia su quello musi-cale, e questo si vedrà anche nello spettacolo proposto, costituito dalla prima e dalla

seconda parte della trilogia di Béla Bartók che, per questa composizione, si è ispirato al bacino dei Carpazi. nella prima parte lo spettacolo seguirà, nell’allestimento e nella coreografia, i canoni irruenti tipici della tradizio-ne popolare, mentre nella seconda parte tutto sarà più sfumato e contaminato da una contemporaneità con-testualizzata per raccontare

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un viaggio simbolico nella vita quotidiana. al teatro so-ciale l’unico appuntamento di inDanza con la tradizione e il repertorio classico sarà, come di consueto, a natale con il Teatro dell’opera della macedonia, compagnia na-ta nel dopoguerra in seno al Teatro d’opera di skopje di più lunga tradizione musica-le. saranno due gli spettacoli proposti: con una rappresen-

tazione pomeridiana e una serale il 25 dicembre ci sarà l’immancabile Schiacciano-ci, il balletto in due atti sulla fiaba natalizia riallestito nella versione coreografica di Va-silij ivanovich Vainonen; il 26 dicembre, invece, non man-cherà il lago dei cigni, altro capolavoro chaikovskiano che rappresenta l’apice del repertorio classico, in cui le vicende della lotta tra il

bene e il male con l’amore che trionfa sopra ogni cosa, vedranno una rielaborazione coreografica di Viktor ya-remenko, che attinge dalla versione storica della coppia Petipa-ivanov.l’ultimo appuntamento a teatro del 2010 sarà all’au-ditorium di Trento con il na-tional Folk Dance Ensemble of Croatia, protagonista il 31 dicembre e l’1 gennaio dello spettacolo Lado che, oltre ad essere il titolo della cre-azione proposta, è anche il nome del gruppo folk croato fondato nel 1949 a zagabria e diretto attualmente da ivana lušic. il numeroso ensem-ble di danzatori, musicisti e cantanti si esibirà nei ritmi travolgenti e nelle danze co-lorate di lado che, nello slavo arcaico utilizzato nelle antiche canzoni rituali del nord-ovest della Croazia, curiosamente significa “buono, bello o gra-zioso”.nella realtà provinciale, oltre agli spettacoli in program-ma al teatro della Valle dei laghi, il circuito di inDanza propone il 6 dicembre al te-atro del Centro scolastico di

Borgo Valsugana, la giovane compagnia Adarte, men-tre l’11 dicembre al teatro Parrocchiale di Cles il duo lucidosottile presenterà un comico spettacolo di teatro-danza. in contemporanea al teatro Cuminetti andrà in sce-na Butterfly della compagnia Esiliadanza e infine l’Ariston Proballet Sanremo sarà protagonista di queen the Ballet, un omaggio al grup-po rock di Freddie mercury, il 21 dicembre al teatro alla Cartiera di rovereto, il 22 di-cembre al teatro Comunale di Tione e il 23 dicembre al palazzo dei Congressi di riva del Garda. ■

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Azienda per il Turismo VALSUGANAParco delle Terme, 3 38056 Levico Terme (TN)Tel. 0461 [email protected]

Il villaggio delle meraviglie

PERGINE VALSUGANAVie del Centro Storico

dal 13 novembre al 24 dicembre

www.ilvillaggiodellemeraviglie.com

Dal 13 al 28 novembre Venerdì Sabato e Domenica

Dal 3 al 24 dicembre tutti i giorni orario 10,00 - 19,00

Tutti i Venerdì e Sabato 10,00 - 21,00

Mercatino di Natale

LEVICO TERMEParco secolare degli Asburgo

dal 20 novembre al 6 gennaio

www.levicotermeincontra.com

Novembre 2010: 20 e 21 – 26, 27 e 28 dalle ore 10 alle ore 19

Dicembre 2010Dal 3 al 12, il 17, 18, 19

dalle ore 10 alle 19dal 26 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011

dalle ore 14 alle 19Sabato 27 novembre, 4 e 11 dicembre

dalle 10 alle 22.30, alle 21.30 fuochi d’artificio

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piercing, la perforazione di alcune parti del corpo per in-serirvi anelli, orecchini, spille. la sensazione che si coglie a sentire Vittorio nel descrivere la sua attività è di padronanza della situazione, di maturità lavorativa e di buona dispo-nibilità. sensazioni che si concretizzano, specie se af-fiancate dai prezzi di listino, dichiarati contenuti. avvicina-bili, pensati e pensabili anche per i più giovani. E alle so-glie delle feste natalizie, ormai cariche di strenne fin troppo note, Vittorio propone il suo mondo. Perché non regalare – all’appassionato, al familiare o magari all’amico eternamente indeciso – proprio un tatuag-gio o un piercing? Una scelta decisa, unica, sicuramente inaspettata. Per fare colpo e assecondare il desiderio di qualcosa di semplicemente materiale. Che rimane e rimar-rà. o che un giorno, se lo riter-rete opportuno, potrete anche cancellare. in ogni caso, basta imboccare quella lunga strada verso Sud, per realizzare co-sì la visione delle quotidiane emozioni. ■

la ProPosTa arriVa Da vITTOrIO, TaTUaTorE Di TrEnTo: Già, a naTalE PErCHé NON rEGALArE ProPrio Un TaTUaGGio o Un PiErCinG?

se non siete amanti delle astrazioni, se preferite la tangibilità del con-

creto ed avete anche il sen-so estetico da appagare, fer-matevi on the long road, sulla lunga strada verso sud. sulla lunga via di madonna Bianca, al civico 94, vi aspetta un labo-ratorio speciale, “Tattoo” by Vik. Un laboratorio nel quale le idee, i pensieri, gli amori vengono sintetizzati e stilizza-ti. Prima con un disegno, poi con l’incisione sulla pelle. The man, l’uomo dei tatuaggi, Vit-torio, spiega che l’evoluzione del tratto cutaneo rispecchia anche la sua storia persona-le e quindi la storia della sua carriera. Da sempre appas-sionato di rappresentazioni grafiche, decide di specializ-zarsi nel “settore su pelle”, grazie agli insegnamenti ed al tirocinio di un noto tatua-tore della zona. E la strada è davvero quella giusta. nella sua bottega d’arte, il cliente può disporre di una vasta ed ampia gamma di disegni, più di 300 mila, da visionare preventivamente sul monitor del pc, prima della messa in opera. ma può anche proporre il suo immaginario, perché no? o apporre variazioni personali alla panoramica presentata. in fondo la pelle è proprio la sua. Pare un’ottima opportunità. E Vittorio è sempre lì, pron-to a consigliare, da un’ormai consolidata e decennale espe-rienza. si dichiara specializza-to in scritte e decori femminili. E si dichiara specializzato an-che nell’altro lato della meda-glia, le cancellazioni. magari proprio di qualche scritta. Un filone ideologico sorpassato, una corrente non più condi-visa, un’idea da cestinare. o, come spesso accade, il nome di una ex fidanzata, poco gra-dito alla new girl di turno. Per questo delicato argomento, Vittorio invita alla cautela, a

PEr NATALETi rEGalo uN TATTOO

non sbilanciarsi con scritte troppo… esplicite. ma a tut-to c’è un rimedio, si coprono i vecchi amori ed anche i di-sastri di quanti lavorano sulla pelle altrui senza certificazioni e strumentazioni adeguate. Un fenomeno diffuso anche in regione, da arginare con un’offerta che punti anche sulla sicurezza. in virtù di questo, ogni intervento ese-guito da “Tattoo” si svolge nel pieno rispetto della normativa sanitaria; tutto il materiale è sterile e monouso. Vittorio ci tiene a sottolinearlo. Per am-pliare poi l’offerta creativa, Vittorio raddoppia e offre in primis una novità. la collabo-razione con un centro esteti-co. Per rispondere a quelle attese tipicamente femminili del trucco permanente e se-mi-permanente – che riguar-dano sopracciglia, palpebre,

bocca – di recente ed attuale tendenza, per la realizzazione delle quali si richiede l’utilizzo di tecniche e strumentazioni più leggere di quelle in uso per il tatuaggio classico. l’al-tra collaborazione importan-te è quasi una pennellata su tela. Un collega tatuatore di Brescia lavora con Vittorio nel settore ritratti. Per visioni, vedute e sensibilità speciali. anche in questo caso i clas-sici affiancano gli astratti, fino a sfumare nelle elaborazioni personali. l’altra possibilità di farvi esteticamente rico-noscere è l’intramontabile

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lo studio “Tattoo” by Vik si trova a Trento,

in via madonna Bianca 94, con parcheggio. È aperto dal lunedì al sabato, a par-tire dalle 14 (chiuso mer-coledì); per chiare esigen-ze organizzative, si lavora solo su appuntamento. il titolare, Vittorio, mette a disposizione due numeri telefonici (0461/934076 e 347.8707269) e un sito internet (www.viktattoo.com) tutto da visitare, per poter visionare una piccola parte di lavori, idee, qualità e stile. Per la vasta scelta, vi attende in studio.

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dal 13 novembre al 24 dicembre

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Dal 13 al 28 novembre Venerdì Sabato e Domenica

Dal 3 al 24 dicembre tutti i giorni orario 10,00 - 19,00

Tutti i Venerdì e Sabato 10,00 - 21,00

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dal 20 novembre al 6 gennaio

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Novembre 2010: 20 e 21 – 26, 27 e 28 dalle ore 10 alle ore 19

Dicembre 2010Dal 3 al 12, il 17, 18, 19

dalle ore 10 alle 19dal 26 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011

dalle ore 14 alle 19Sabato 27 novembre, 4 e 11 dicembre

dalle 10 alle 22.30, alle 21.30 fuochi d’artificio

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GIrOvAGANDO IN TrENTINO VUolE DiVEnTarE ParTE aTTiVa Di Un ProGETTo CUlTUralE PEr qUEsTa TErra CErCanDo Di ValorizzarE, ma anCHE Di DIFENDErE IL NOSTrO PAESAGGIO

il paesaggio sembra esse-re tornato di moda. se ne parla nei convegni di stu-

dio degli urbanisti, ma anche degli operatori del turismo e della cultura. nelle ultime settimane mi è capitato di partecipare a due di questi momenti di riflessione dai quali emerge con forza la ne-cessità di conservare e pre-sidiare il paesaggio originario trentino contro la cosiddetta omologazione.il pericolo è infatti quello di buttare dalla finestra quanto i nostri padri (e ovviamen-te anche le madri) hanno costruito nel corso dei se-coli. Per omologazione si intende ad esempio lo sna-turamento dell’identità sto-rica del Trentino, il disordine urbanistico ed edilizio. ma anche la banalizzazione che consiste ad esempio in co-struzioni fuori misura, case dalle forme e dai colori che nulla centrano con la storia, utilizzo di materiali artificiali privi di attinenza con la tra-dizione.il paesaggio, questo è sicu-ro, fa bene anche al turismo.Per questi motivi Girovagan-do in Trentino vuole diven-tare parte attiva di un pro-getto culturale per questa terra cercando di valorizzare, ma anche di difendere il no-

può diventare un effettivo vettore di sviluppo locale contribuendo alla crescita professionale e culturale dei giovani. in definitiva possia-mo dire che un ambiente di qualità rappresenta anche un sistema locale più competi-tivo. lo sanno benissimo i tanti operatori dell’acco-glienza che andremo a visi-tare nel corso del prossimo inverno. E a tale proposito vorrei ricordare che le nostre prossime escursioni ci ve-dranno impegnati sull’alto-piano di Piné per presentare El paes dei presepi, a riva del Garda per parlare dell’in-

verno gardesano, sul monte Bondone e in val di Fiemme, per presentare la prossima stagione sciistica e a Trento per parlare della magia delle bollicine trentine in occa-sione delle festività natalizie.in tutte queste realtà l’am-biente sta diventando il pri-mo biglietto da visita dell’ac-coglienza. si tratta di accom-pagnare questi processi con la consapevolezza che il pae-saggio sarà la carta vincente del Trentino dei prossimi an-ni. Per questo è necessario sviluppare le competenze più idonee a far vivere il pa-esaggio nella nuova offerta turistica. Penso ad esempio al ruolo dei nuovi accompa-gnatori di territorio, al ruolo degli architetti, a coloro che si occupano della filiera del legno e a coloro che sono particolarmente attenti allo sviluppo delle energie alter-native. Tutti insieme questi soggetti possono concorrere alla proposta di una vacanza all’insegna della qualità della vita. le alpi e le Dolomiti, se ci pensiamo bene, sono so-prattutto questo: immagine e sostanza del senso di un’e-sistenza in piena sintonia con madre Natura. E il Trentino non può che far parte di que-sto meraviglioso patrimonio naturale ed umano. ■

di Walter Nicoletti

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stro paesaggio. le forme del territorio, l’architettura del-le case, la cura dell’estetica dipendono dalla sensibilità delle persone e degli ammi-nistratori e noi, divulgatori delle comunità locali, sare-mo a fianco di coloro che presidiano e “coltivano” il paesaggio. a coloro che uti-lizzano il legno e che curano l’estetica, a quanti fanno be-ne la raccolta differenziata (anche negli alberghi e nei ristoranti), a quanti comuni-cano ai turisti l’importanza del rispetto dell’ambiente e delle sue risorse. in questo modo il turismo

TurISmOÈ CuLTurA

Al ristorante "Al Mas" di Miola sull'Altopiano di Piné (© foto Agh)

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la bOTTEGA D'ArTE GAbbANA, PEr il Prossimo PErioDo naTalizio, ProPonE TanTE NOvITà E PrEZZI mIGLIOrIl’artigianato è una com-

ponente fondamentale del patrimonio cultu-

rale di una città. anche per questo motivo la bottega di Paolo Gabbana è diventata in tanti anni un punto di rife-rimento per rovereto e per tutto il Trentino. non si tratta solo di una semplice attività commerciale ma del frutto di una passione per l’arte e per l’artigianato. Un bagaglio di esperienze, tradizioni, amore per il proprio lavoro unite alle tecniche più moderne, un’u-nione perfetta per offrire al cliente quanto di meglio si possa trovare di originale e

olo, Grazia, e il figlio roberto. oltre 2500 tipi di cornici dai modelli classici lavorati anti-cati a soluzioni modernissi-me, sempre con accuratez-za e precisione. oltre 800 poster, pannelli su misura, stampe di tipo antico e un vasto assortimento di dipinti a olio e irresistibili multipli d'autore. specchi, specchie-re e complementi d'arredo su misura come vassoi e orologi per ricami, portafoto, porta-chiavi, portamedaglie e tanti altri oggetti.Una visita alla Bottega d'arte Gabbana a rovereto vuol dire ritrovarsi in un mondo tutto d'arte, costruito dal tratto inconfondibile di geni della pittura come klimt, monet e lo stesso Depero.Tra l'altro, Gabbana fa parte della “zona F”; è cioè tra le botteghe artigiane che hanno deciso di attivare un progetto per valorizzare il territorio e le

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nello stesso tempo classico con in più una giustificata con-vinzione di un valido esempio di come servirsi dell’arte per diffonderla il più possibile. la bottega d'Arte Gabba-na è un'azienda artigiana con quasi mezzo secolo di storia nel centro storico di rovere-to, nata il 15 febbraio 1965 in piazza delle oche e ora in via rialto. Cornici, quadri, do-ratura a foglia, restauro, de-corazione sono alcune delle attività a cui si dedicano Pa-

produzioni artigianali, anche creando nuovi prodotti ispirati al movimento FuturistaDa sottolineare anche il sito internet all’indirizzo www.cornicigabbana.it dove si trovano tutte le informazioni sulla Bottega d’arte Gabbana e i consigli per raggiungere nella maniera più comoda possibile la sede di Via rial-to. infine, la bottega d'arte Gabbana, in occasione del prossimo periodo natalizio, propone tante novità e prezzi migliori... Come non si sono mai visti. ■

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si chiama "buffet-to - mobile da

Compagnia" ed è la creazione di design messa in campo da roberto Gabbana. si tratta di un mobi-letto in stile futurista presentato al salone internazionale del mobile 2010 di mi-lano e al mart di ro-vereto, che nulla ha da invidiare alle più

estrose e particolari creazioni artistiche. roberto Gab-bana ha già prodotti diverse tipologie; quello riprodotto in foto è il primo prototipo.

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tiva terapia Fotodinamica, i risultati sono sorprendente-mente stupefacenti. senza intervenire con il bisturi, è possibile un ringiovanimen-to del volto, con la riduzione delle rughe superficiali ed un generale miglioramento dell’aspetto. ma la forte ca-pacità medica e tecnologica dello studio si esprime piena-mente nel trattamento delle rughe profonde. Parola chia-ve, filler. Filler, cioè sostanze – a base di acido ialuronico e di idrossiapatite di calcio - che vengono iniettate nella pelle per migliorare le rughe, riempire le guance, sollevare le pieghe profonde, modifica-re le labbra. Pura estetica, ma non solo. si possono attenuare i segni incisivi del-le cicatrici e porre rimedio a varie imperfezioni. il risultato è immediato ed ha un’arma vincente. nessun tempo di recupero. si chiede, si fa e si ottiene. subito. la metodolo-gia d’intervento riesce a ga-rantire efficacia e sicurezza. i rischi sono sempre calcolati, e discussi preventivamente

nale attività dermatologica, che spazia dal controllo dei nei, alla cura delle dermopa-tie. Una visione aperta all’in-novazione, con radici nella storia medica del settore. Un imprinting accattivante, che propone l’avanguardia dell’estetica. ■

intendiamoci. nel mondo è in atto l’esplosione del senso estetico. il genere

umano è impegnato nello studio della propria fisiono-mia, per inseguire il sogno della giovinezza. il sogno realizzato di Dorian Gray. Con qualche sentore letterario di “Bel – ami” e del “Grande Gatsby”. insomma, l’ideale della bellezza. ma i sogni, a volte, non sono solo pure emotion. sono anche palpa-bili e fatti di concretezza. E la dermatologia, oggi, può contribuire a realizzarli. lo studio medico e dermatolo-gico del dottor Franco Scar-digli – con lunga esperienza nazionale ed internazionale nel settore – propone l’inno-vazione, la realizzazione dei desideri. sempre nell’ottica deontologica del misurato e del calibrato. il mix vincente consiste nello sposare l’inno-vazione al dato medico, a ga-ranzia di sicurezza e risultati. la componente high tech avanzatissima risalta ad una prima occhiata, nello studio. macchinari che hanno come fulcro la parola luce. luce Pulsata intensa e laser per il trattamento di couperose, della rosacea, di capillari dila-tati delle gambe, di angiomi, di macchie su volto e mani. l’impiego della luce pulsata risulta efficace anche nel caso – di frequente richiesta – dell’epilazione, per un effetto di lunga durata. E non è tutto. associando alla suddetta tec-nologia della Luce l’innova-

con il paziente, nella consa-pevolezza che ogni intervento naviga su protocolli consoli-dati. il dottor scardigli sotto-linea che nulla si improvvisa, tutto quello che si garantisce è connesso all’esperienza. a dimostrazione del concetto, ciò che si trova agli estremi confini della chirurgia plasti-ca, il thermage. Un metodo eseguito con un’apparecchia-tura a radiofrequenza, che si risolve in un’unica seduta ri-compattando i tessuti ed at-tenuando i segni del tempo, senza stravolgere la fisiono-mia. le tecniche di rasso-damento riguardano anche addome, glutei e gambe. Un metodo soft, una filosofia precisa e riconoscibile, che corregge con gusto e classe. senza creare quegli eccessi “televisivamente” noti. si intuisce il grande lavoro che c’è dietro al prodotto finale. Con la trasparenza anche dei costi. Calibrati e variabi-li, a seconda della tipologia di intervento. oltre a tutto il settore prettamente esteti-co, lo studio offre la tradizio-

la CurAPEr la bELLEZZA

Franco Scardigli

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lo studio medico e dermatologico del

dottor Franco Scardi-gli si trova a Trento, in via Piave 28 (telefono: 0461.934284). la sua attività medica e didat-tica spazia dal nazionale all’internazionale, con un palmares impossibile da sintetizzare, inclusa la pluriennale esperienza nel servizio ospedaliero. nei diversificati campi di interesse, spicca la specializzazione per la Dermatite atopica, per le lesioni “not healing”, per la chirurgia laser, per la Entomologia di interes-se medico. l’attività ge-nerale dello studio, con le relative immagini espli-cative, è visionabile sul sito www.dermolasertn.it . Per contatti, [email protected]

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Scarfalietto” (lo scaldaletto) scritto da Eduardo scarpet-ta. l'adattamento e la regia è di Geppy Gleijeses che sarà in scena con Lello Arena e marianella bargilli. Un cast di tutto rispetto che renderà frizzante una storia di “quo-tidiano disordine familiare”. Protagonisti amalia e Felice, freschi sposi, che litigano per qualsiasi banalità. arrivano addirittura al rischio sepa-razione per la rottura di uno scaldino nel letto nuziale.a creare ulteriori problemi arri-va Gaetano Papocchia, spasi-mante della subrette Emma Carcioff. a lui il compito, non privo di equivoci, di testimo-niare a favore di “entrambi” i contendenti. ■

la DrammaTUrGia Di maUrizio Camilli, a TrEnTo il 2 DiCEmBrE. sEGUE, Dal 9 al 12, “LO SCArFALIETTO” Di EDUarDo sCarPETTa

Dopo un novembre den-so di appuntamenti teatrali, il mese di

dicembre riduce gli incontri, in attesa di “esplodere” con l'anno nuovo. il 2 dicembre al Teatro Cuminetti continua la stagione Trento oltre pro-mossa al Portland. in scena la Compagnia Balleto Civile/Fondazione Teatro Due, che allestirà il lavoro “Col sole in fronte” ideazione e dramma-turgia di maurizio Camilli, qui anche in veste di interprete assieme ad ambra Chiarello. lo spettacolo ha vinto il Pre-mio della Critica anCT 2010. alternando momenti legati alla memoria e al presente, un giovane della borghesia industriale veneta si ritrova orfano di padre, morto mi-steriosamente all'interno della loro fabbrica. Vive con la madre, il cui unico obiet-tivo è una vita agiata ed una badante mulatta, silenziosa ed ambigua. la drammatici-tà delle situazioni viene co-munque “alleggerita” dal taglio interpretativo, stile “cabaret” con un frontale e divertente rapporto con il pubblico. È ormai sondato

Col SOLE in FrONTE

di Antonia Dalpiaz

che i trentini amano il tea-tro napoletano, la capacità attoriale dei suoi interpreti e la musicalità di una lingua che, seppur non di facilissi-ma comprensione, è semp-

prte affascinante. Per tutti loro da giovedì 9 dicembre a domenica 12, all'auditorium il teatro stabile di Calabria ed il Teatro quirino Vittorio Gassman presentano “Lo

Marianella Bargilli, Geppy Gleijeses e Lello Arena

anche a rovereto, la stagione teatrale si limita ad un solo appuntamento, lasciando spazio ad altre espres-

sioni artistiche legate al periodo delle festività. si ripartirà a gennaio con una corposa serie di proposte. lo spetta-colo in scena venerdì 10 dicem-bre è comunque allettante per la presenza di tre attori noti per la loro professionalità : Giampie-ro Ingrassia, Cesare bocci e Giovanni Vettorazzo, interpreti del lavoro “Testimoni” di an-gelo longoni che ne cura anche la regia. in particolare Giovanni vettorazzo ritorna nella “sua” rovereto dove è nato e con la quale conserva ancora un rap-porto di affetto. l'attore ha a suo

attivo un ricco bagaglio di successi artistici sia teatrali (da shakespeare a Goldoni), che cinematografici (si ricordano il “Divo” per la regia di sorrentino e “Vincere” di Bellocchio) che televisivi (Compagni di scuola con Verdone). il testo

in scena racconta le vicende di due amici, testimoni casuali di un omicidio consumatosi all'interno della malavita organizzata. i due decidono di denunciare gli assas-sini e testimoniare al processo. nel frattempo vivono in un luogo segreto, ma il futuro che li attende è sconcertante: per sopravvivere dovranno sparire e ricominciare. Un tema di forte attualità che non mancherà di coinvolgere gli spet-tatori. (a.d.)

GIOvANNI vETTOrAZZO Torna nElla “sUa” roVErETo

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DomEniCa 12 DiCEmBrE, all’aUDiToriUm DEl marT a roVErETo, STEFAN mILEKOvICH in ConCErTo PEr il sUD sUDan. orGanizza L’ASSOCIAZIONE mbILI

un percorso di rinascita. Con il coinvolgimento della popo-lazione sono stati creati pozzi, una scuola materna, attività artigianali e iniziative di as-sistenza sociale e sanitaria. si è così arrivati al progetto dell’ospedale di Wau che og-gi, anche con le attrezzature inviate dall’associazione mbili e l’intervento determinante della Provincia autonoma di Trento, è diventato in gran parte una realtà, e alcune ali del complesso sono già entra-te in funzione. Una realtà che,

però, per funzionare ha ora bisogno di personale sanita-rio del posto adeguatamente preparato. Per questo mbi-li ha deciso di proseguire la propria azione a sostegno, questa volta, della formazione degli infermieri dell’ospedale, gestita da operatori sanita-ri tra cui anche suor maria martinelli di Calceranica al lago, medico. si tratta, in so-stanza, di “adottare” dei gio-vani perché possano seguire la scuola professionale.le stesse motivazioni hanno

convinto stefan milenkovic a ritornare, per mettere ancora una volta il suo formidabile violino a servizio di questa causa umanitaria. anche questa volta milenkovich sarà accompagnato dalla pianista Srebrenka Polljak. l’asso-ciazione mbili ha deciso di proporre il concerto alle 18 anziché dopo cena per non occupare la sera della vigilia di s. lucia, con la certezza che l’ora inconsueta non frenerà né gli appassionati di musica né la loro generosità. ■

Domenica 12 dicem-bre, nell’auditorium del mart a rovereto,

l’associazione mbili che ope-ra da alcuni anni nella Città della quercia e in Trentino per sostenere concreti inter-venti di solidarietà nella mar-toriata regione del sud su-dan, propone un concerto del violinista stefan milenkovich, il cui intero ricavato permette-rà di assicurare la formazione degli infermieri nell’ospedale di Wau. Già nel maggio del 2009 milenkovich era vola-to fino a rovereto dagli stati Uniti, dove vive e lavora, per un analogo evento musica-le che aveva attirato un folto pubblico e permesso a mbili di destinare le risorse raccolte alla costruzione dell’ospeda-le di Wau, popolosa città del Sud Sudan dove i reli-giosi comboniani chiedevano aiuto per realizzare la strut-tura sanitaria, non essendo più sufficiente la piccola in-fermeria di cui disponevano. Vent’anni di guerra civile dura-ta fino al 2005, avevano, infat-ti, raso al suolo ogni edificio e la gente che era fuggita si è trovata, al ritorno, in condizio-ni di miseria aggravate dalla mancanza dei servizi primari.Grazie alla radicata presenza dei comboniani, che da de-cenni condividono i problemi di quell’area, è però iniziato

Un vIOLINO PEr l’AFrICA

Ultimi due eventi, venerdì 3 e lunedì 13 dicembre, per la stagione concertisti-

ca 2010 della società Filarmonica di Trento. Protagonisti della serata del 3 il duo formato dalla violinista Isabelle Faust e del pianista Alexsander melnikov con un programma di sala che prevede la proposta di composizioni di B. Bartók “rapsodia n. 2”; r. schumann “sonata in la min./magg.(F-a-E)” e romanza op. 94; B. Bartók “sonata n. 1”. Un evento che è anche un’occasione unica di ascoltare in

Filarmonica una delle più grandi violiniste di questi anni, ormai stella raffinata e internazio-nale. alexander melnikov è considerato uno dei migliori pianisti russi. nato a mosca nel 1973, ha studiato al Conservatorio Tchaikovsky diplomandosi nel 1997. la chiusura della stagione Filarmonica è affidata invece al quartetto Avos formato da mario montore, pianoforte; mirei yamada, violino; Diana Bonatesta, viola; amedeo Cicchese, violoncello che presenteranno composizioni di s. Brotons, a. Dvorak e J. Brahms. Va sottolineato come con questo appuntamento prosegua la positiva collaborazione della Filarmonica con il Concorso internazionale “Premio Trio di Trieste”.

ISAbELLE FAuST alla FilarmoniCa

Gli allievi infermieri dell'ospedale di Wau

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trentinopanorama

la COPErTA Di NATALEmErCOLEDì 8 DICEmbrE, orE 16.30, TEaTro VallE DEi laGHi. DEBUTTo DEllo sPETTaColo TraTTo DallE FilasTroCCHE Di rODArI E DICKENS

mercoledì 8 dicem-bre al Teatro Valle dei laghi si aspet-

ta il natale con un omaggio a Dickens, rodari e altri auto-ri contemporanei. alle 16.30 Fondazione aida e associa-zione Theamus presentano il debutto de La coperta di Natale, spettacolo per i bam-bini dai 3 agli 8 anni ambienta-to nella cittàincuituttosibutta governata dal Grande Divo-ratore dove finiscono anche le parole dei libri sul natale. i personaggi dei librimaipiùlet-ti non riescono per questo a proferire frase che sia sensa-ta e raccontano filastrocche al contrario, cantano canzoni natalizie parlando dell’esta-te, persino i personaggi del presepe non riescono più a comunicare e cercano di farlo attraverso un assurdo gioco di gesti e suoni. Una vera e propria babilonia di frasi scon-nesse, parole inventate, rime storpiate. il Grande Divoratore

con le loro filastrocche, a can-tare le loro canzoni. È la notte del 24 Dicembre. lo spetta-colo nasce dall’idea di raccon-tare storie partendo dal gioco delle parole perdute, le parole che private della possibilità di avere un senso non esprimo-no più il significato del natale. il natale ritrovato è il natale raccontato, cantato, traman-dato. Partendo dal caos nelle quali si sono perse, le storie tornano ad essere raccontate

grazie a due personaggi, nei quali è facile identificare le figure più vicine ai bambini della tradizione natalizia, ma che assumono caratteristiche quasi clownesche nei ritmi e nei movimenti. Elemento fondamentale dello spettacolo sarà la musica, alla quale sarà affidato il compito di accompagnare i giochi di parole iniziali e le canzoni che faranno parte della narrazione delle storie natalizie. ■

orchestra questo disordine e i personaggi dei librimaipiùletti eseguono impazziti una sinfo-nia assurda di fonemi, ono-matopee, nonsense. saranno un Vecchiodallabarbalunga e una Vecchiadalpiedestorto a estrarre dal Grande Divoratore le parole perdute e a ricucir-le pazientemente. mentre la Grande Coperta delle parole viene cucita come d’incanto i personaggi tornano a raccon-tare le loro storie, a giocare

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APPuNTI DI vIAGGIO

si inaugurerà l'11 dicembre presso l'area archeologica di Palazzo lodron (Piazza lodron, 31 a Trento, alle 18)

una mostra-omaggio a renato Pancheri organizzata dalla Fida, Federazione italiana degli artisti, che nasce a roma

nel 1959 e acquisisce da subito, attraverso una rete di sezioni provinciali, dimensio-ne nazionale. a Tren-to ha visto tra i suoi iscritti tutti i maggiori artisti del secondo do-poguerra che questa terra abbia prodotto, tra i quali: Carlo Bona-cina, Bruno Colorio, mariano Fracalossi, silvano nebl, renato Pancheri, Guido Polo,

20 arTisTi PEr rENATO PANCHErI

Cesarina seppi, Carlo sartori, ric-cardo schweizer, remo Wolf. l’ul-timo segretario fu renato Pancheri e proprio alla sua attività artistica è dedicato questo evento esposi-tivo. la FiDa-Trento, che presenta in questa occasione la sua prima pubblicazione e un nuovo logo, ac-coglie voci artistiche consolidate e

allo stesso tempo nuove proposte. il tema proposto da tutti gli iscritti alla nuova FiDa, dopo la scomparsa l’anno scorso del segretario provinciale renato Pancheri, è in realtà un falso tema. “appunti di viaggio” si può intendere in senso stretto come annotazioni personali di qualsiasi viaggio ma più ampiamente come il viaggio che ogni arti-sta viene a svolgere nel corso della propria vita. le opere esposte di pittura, scultura e grafica si ritrovano assieme in un viaggio nell’area archeologica di Palazzo lodron e quindi in una parte di un quartiere dell’antica Tridentum. negli spazi interrati di questo importante edificio storico le opere dialogano fra di loro e con l’ambiente circostante e vengono quindi a creare un viaggio che ci auguriamo risulti interessante e proficuo per tutti coloro che vorranno visitare l’esposizione.

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FlEssiBiliTà DEll’orGanizzazionE

UNA NUoVA IDeA

DI rISTorAZIoNe

89tmdicembre

trentinopanorama

grazie alla partecipazione alla trasmissione televisiva Zelig, condotta da Claudio Bisio. il loro percorso teatrale, come è stato spesso evidenziato, si “è raffinato nel corso degli anni secondo i dettami di una comicità tra lo stralunato e il surreale e va dalla maschera alla clownerie, dal comico al tragico, per finire alla mimica”. accanto alle tante esperienze sul piccolo schermo e a quel-le teatrali, ale e Franz hanno puntato anche sul cinema con due pellicole, da protagonisti: La terza stella e Mi fido di te. ma è a teatro che i due danno il meglio di sé, senza rispar-miarsi un attimo. ■

Con “ArIA PrECArIA” Torna il DUo ComiCo Più Famoso D'iTalia. soTTo la rEGia Di lEo mUsCaTi, ALE & FrANZ saBaTo 4 DiCEmBrE all’aUDiToriUm

Con la loro vis comica, per noi irresistibile, ale e Franz hanno rin-

verdito quel gioco di coppia (ormai quasi dimenticato nel cabaret italiano) che ci fa ave-re ancora nostalgia dei primi Cochi e renato o dei mitici Ugo Tognazzi e raimondo Vianello. Due che sul palco sanno dialogare con battute dirette, strampalate anche, pronti a rincorrersi spesso in giochi di nonsense per far di-vertire il pubblico riusciendoci puntualmente. ale e Franz so-no attesi a Trento con il loro nuovo show “Aria Precaria”, per la regia di leo muscati, in programma sabato 4 dicem-bre all’auditorium. Un evento che riporta la comicità di un certo livello nel capoluogo. “aria Precaria” racconta dieci fasi della vita, su cui ridere, sorridere, ma anche riflette-re. incontri paradossali in cui l’ordinaria vita di ogni giorno è messa di fronte a uno spec-chio deformante che ne rivela tutte le contraddizioni. Due uomini incrociano i loro destini sul ciglio di una strada, in un rumoroso nido d’ospedale, su una panchina al fresco di un parco, nell’asetticità di un call center, in una sala d’aspetto, in una vitalissima bocciofila, o sul cornicione di un palaz-zo. attraverso dei meccani-smi di surreale comicità, i due uomini si mostrano nei loro aspetti più ridicoli, nelle loro più assurde ostinazioni, semplici contraddizioni; ma anche nelle umane fragilità, in cui ogni spettatore potrà riconoscersi. Tutto questo all’interno di un bianco spazio astratto, una sorta di cammi-namento in bilico dal niente verso il tutto, uno spazio fra il concreto e l’assurdo che di volta in volta la luce trasfor-merà in un luogo diverso, un altrove dentro cui lasciarsi andare con l’immaginazione

Una COPPIA Da rIDErE

di Fabio De Santi

e abbandonarsi finalmente a una risata. ale e Franz sono protagonisti in queste setti-mane autunnali di “Sketch Show” fortunato programma tutto loro , in onda su Italia Uno, in cui si affidano, e non

è certo la prima volta, anche alla forza dell’improvvisazio-ne. ale, al secolo alessandro Besentini e Francesco Villa , in arte Franz, milanesi, si so-no fatti conoscere dal grande pubblico fra il 2002 e il 2003

si intitola "mimesi, repertorio simbolico del mondo naturale” e raccoglie opere

del noto pittore trentino maurizio Boscheri. Un percorso espositivo scandito in 3 mo-menti che sarà visitabile alla Biblioteca civica G. Tartarotti di rovereto, polo museale del mart fino al 15 gennaio 2011. Prende avvio con le opere recenti, nelle quali la flora e la fauna delle regioni tropicali emergono da superfici metalliche, d'oro e d'argento. il pudore verginale delle specie più rare vie-ne preso in carico con trasporto materno dall'artista. la combinazione di questi due elementi tende a configurare una sorta di mistica animale, quasi a testimoniare tramite l'opera d'arte l'esperienza diretta della dimensione del sacro. Così intesa, ogni creatura animale non risulta fine a se stessa ma incarna una possibilità di scelta, una scelta di cura, di attenzione, atto etico ed estetico. questi animali sono icone spoglie di psicologismi colti in un istante di sospensione, una tregua dalla giungla della sopravvivenza quotidiana.

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mo Stablum, responsabile marketing di Wellstudio – e le realtà produttive locali hanno risposto con grande positività”. “le aziende che aderiscono a CittàVive vedono veicolata la propria immagine in un con-testo qualificato e possono entrare in un rapporto privi-legiato con il proprio target ideale e sviluppare pubbliche relazioni; – prosegue massi-mo stablum – basti pensare che solo il Teatro auditorium registra un passaggio annua-le di circa 100.000 persone, possibili fruitori di un prodot-to/servizio.”. insomma: la cultura può pro-durre valore economico ed esistono strumenti concreti per farlo. Una possibilità? Cer-cate il quadrato rosso. Per saperne di più: WellStudio T 0461.1725625 wellstudio.it ■

qUanDo la CuLTurA DiVEnTa ValorE EConomiCo

le nostre città sono ric-che di segni nascosti: simboli, immagini che il

nostro sguardo incontra ogni giorno, ma di cui – a volte – non ci accorgiamo nemmeno. Poi qualcuno ci fa osservare che ci sono e d’improvviso ecco che non possiamo fare più a meno di notarli.C’è un quadrato rosso che da mesi accompagna le comu-nicazioni del Centro Servizi Culturali S. Chiara la cui pre-senza non sarà di certo sfug-gita ai più attenti cacciatori di segni. Un quadrato rosso con la scritta WEll al centro.Parlare di quel quadrato rosso significa parlare di CittàVive, progetto di marketing terri-toriale nato 2 anni fa dalla collaborazione tra il Centro servizi Culturali s. Chiara e Wellstudio, agenzia di mar-keting e sviluppo di Trento, con una scommessa: propor-re alle aziende del territorio la cultura come strumento di crescita economica, oltre che come straordinaria occasione di crescita collettiva. “nell’immaginario comune, cultura e economia sono due mondi governati da logiche lontane – afferma Franco Oss Noser, direttore del Cen-tro servizi Culturali s. Chiara di Trento. – le esperienze che ci arrivano dal resto d’Europa dimostrano invece che dal-la sinergia tra il mondo delle aziende e quello della cultu-ra possono nascere grandi opportunità di crescita reci-proca. la sinergia però deve essere reale.”.“È partendo da questo pre-supposto – prosegue oss noser – che è nata Cittàvi-ve, una piattaforma promo pubblicitaria all’interno dei te-atri di Trento che consente alle aziende di trasformare il proprio contributo a sostegno della cultura in uno strumento efficace di sviluppo della pro-

CaCCia al quADrATO rOSSO

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pria attività. non un supporto ai limiti della solidarietà, ma un vero e proprio investimen-to strategico sulla visibilità e sulla crescita aziendale”.a condividere questo nuovo approccio alla cultura, anche a quella territoriale, come opportunità di arricchimento individuale e collettivo, ma anche come efficace accele-ratore di sviluppo del territo-rio, l’assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento nella persona dell’as-sessore Franco Panizza, che sostiene attivamente il progetto CittàVive e la sua modalità di promuovere le ini-ziative culturali anche fuori dai contesti tradizionali. molte le aziende trentine che hanno creduto in questa re-lazione tra cultura e crescita economica. Prima firmataria di questo progetto sul terri-

torio è stata Cavit, che ha indicato la strada ad altre re-altà territoriali. Della stessa opinione del Direttore oss noser, anche Lucia Letrari, enologa e direttore tecnico dell’omonima azienda vinicola trentina e partner CittàVive: “Fino a pochi anni fa il mondo imprenditoriale guardava con una certa esitazione l’ambito culturale, come se cultura e valore economico fosse-ro due concetti inconciliabi-li. Fortunatamente le nuove generazioni hanno preso atto che la cultura, se gestita in modo mirato, può produrre valore economico. nonostan-te la crisi, la domanda di cultu-ra cresce e questo è un dato che fa riflettere ”. “l'intrattenimento è certa-mente uno strumento non convenzionale di crescita per le aziende – continua massi-in

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trentinopanorama

Da bEETHOvEN a FrANCESCHINI Tra i Prossimi aPPUnTamEnTi DElla riCCa sTaGionE DElla FONDAZIONE TEATrO COmuNALE Di Bolzano anCHE Un'oPEra DEl TrEnTino mATTEO FrANCESCHINI

la Fondazione Teatro Co-munale e auditorium ha da poco cominciato la

nuova stagione 2010/2011, la nona con la Direzione artisti-ca di manfred schweigkofler. ancora una volta decisa ad av-venturarsi nel nostro tempo, a ricercare una peculiarità e a mantenere un posto di rilievo nella programmazione nazio-nale, la Fondazione propone un cartellone rivolto al nuovo, curioso e aperto alle varie arti della scena. otto gli appuntamenti distri-buiti tra novembre 2010 e aprile 2011 che immergono lo spettatore nella tradizione, a volte ”rivisitata”, e nei lin-guaggi contemporanei: quat-tro spettacoli di danza, tutti in

prima nazionale, con alcune delle punte di diamante mon-diali e uno sguardo privilegia-to sull’avanguardia inglese; 3 opere liriche – tra cui una nuo-va produzione – e un’eccezio-nale incursione nell’universo teatrale di Eimuntas Nekro-sius realizzata in collabora-zione con Vereinigte Bühnen Bozen, Teatro stabile di Bol-zano e Centro servizi Culturali santa Chiara di Trento.Dopo l’apertura, riservata a novembre alla danza contem-poranea, il prossimo gennaio ci sarà spazio per il filone mu-sicale della stagione (11 e 13

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gennaio) con un impegnativo allestimento operistico rea-lizzato in collaborazione con l’Orchestra Haydn e il Teatro alighieri di ravenna: Fidelio di ludwig Van Beethoven. allestimento che nasce dal rinnovato sodalizio fra la di-rezione musicale di Gustav kuhn e la regia di manfred schweigkofler; sodalizio che la passata stagione ha ri-scosso ampio successo na-zionale con Elektra di richard strauss. nell’accentuare la

componente drammaturgi-ca, il nuovo allestimento vede in campo l’orchestra Haydn e un cast di interpreti di pri-missimo ordine, ad iniziare da Anna Katharina behnke, già coinvolta in Elektra e ora im-pegnata nel ruolo di leonore. Vivida testimonianza dell’e-spressività contemporanea in campo musicale, e in spe-cifico operistico, sarà my Way To Hell (16, 18 e 19 febbraio), “electropera” del compositore trentino matteo

Franceschini, di cui il nostro giornale si è occupato sul nu-mero scorso. rappresentata a Bolzano in prima italiana, dopo il successo ottenuto lo scorso marzo a reims e in altre città europee, my Way To Hell si avvale della regia di volodia Serre e prevede, oltre a due cantanti (soprano e tenore), un organico stru-mentale con chitarra, basso elettrico, percussioni e live electronics. Grazie anche all’utilizzo di apparecchia-ture video che ne rivelano la dimensione multimedia-le, my Way To Hell getta un ponte tra musicalità differenti (inclusi il barocco e il rock) po-nendosi come un’esplosione creativa a 360°, senza limita-zioni di estetica o di direzione storica. ■

VolTEGGianDo al rITmO DEI WALZEr Di sTraUss”

mercoledì 29 dicembre, alle 20.45 a Palazzo Cale-pini in via Calepina n. 1 a Trento, si terrà il con-

certo conclusivo della stagione 2010 ad opera dell’or-chestra da Camera di Trento - Ensemble Zandonai. la serata vuol essere spettacolo e momento di festa. Verranno proposte delle elaborazioni per orchestra d’archi, fiati, pianoforte ed harmonium di alcuni dei più noti Walzer di Johann strauss figlio. riconosciuto come uno dei più importanti musicisti di ogni epoca, strauss è principalmente noto per la sua attività di compositore di musica da ballo e di operette. Figlio primogenito del compositore Johann Strauss padre, è stato il più celebre membro di una famiglia che per quasi un secolo dominò le scene musicali viennesi. la direzione musicale è affidata a Giancarlo Guari-no attivo in italia e all’estero. alla fine del concerto è previsto un “brindisi” per pubblico e musicisti.

Anna Katharina Behnke

Matteo Franceschini

Giancarlo Guarino

le rinnovate sale per eventi dello schloss Hotel Korb non offrono solo un panorama mozzafiato su Bolzano e sull’altipiano dello sciliar ma, con una capacità di 20-30 fino a 80-100 persone, mettono a disposizione molto spazio per feste aziendali o per anniversari, cene di gala, feste di natale, seminari o congressi.le prelibatezze della nostra cucina la entusiasmeranno. I nostri cuochi sapranno trasformare ma-gicamente i prodotti locali in indescrivibili gioie del palato, accompa-gnate armonicamente dai vini di Fritz Dellago. le pregiate gocce godono di grande prestigio tra gli estimatori di vini di tutto il mondo. naturalmente rimaniamo volentieri a disposizione per eventuali domande. Insieme troviamo l‘offerta giusta per il suo evento, convegno o seminario!

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Tra lE sCUlTUrE Di AmEDEO mODIGLIANI E il mErCATINO DELLE TrADIZIONI, nElla CiTTà DElla qUErCia, solo "ESPErIENZE vErE"

la seconda città del Trentino rilancia le sue vocazioni all’arte e alla

cultura di pace. Con una serie di eventi in cui il pregio di una grande mostra internazio-nale si abbina a quello di un centro storico animato a fe-sta e all’accogliente ospitalità del territorio.Una mostra da non perde-re, che dal 18 dicembre al 27 marzo al mart, uno dei più grandi e importanti mu-sei italiani d'arte moderna e contemporanea, espone, per la prima volta insieme, buona parte delle rarissime scultu-re di un artista leggendario come Amedeo modigliani. un Natale particolare de-

dicato ai Popoli e alla vo-cazione di rovereto quale Città della Pace, crocevia di un impegno alla concordia e alla solidarietà tra fedi e cultu-re, testimoniato da istituzioni internazionali e dalla grande Campana che ogni sera lo rinnova con i suoi rintocchi. un mercatino natalizio che si ispira a questo impegno e anima dal 23 novembre al 2 gennaio il cuore di una rove-reto sempre più accogliente, ospitale e interessante da vi-sitare.sono questi i principali con-tenuti di una offerta di vacan-za, nel segno della cultura, dell'arte, delle tradizioni po-polari e dell'identità territo-

a rOvErETO uN NATALE sPECialE

riale, che si inserisce tra le migliori nuove proposte del Trentino d'inverno. affiancan-do e integrando quelle conso-lidate degli sport sulla neve e delle maggiori stazioni turisti-che, ma nello stesso tempo costruendo nuove opportuni-tà in grado di intercettare le tendenze di una domanda in continua evoluzione.Dalla collaborazione tra il Co-mune di rovereto, il mart, il Consorzio dei commercianti rovereto in Centro, l'apt di

rovereto e della Vallagarina e la Trentino spa nasce così un prodotto turistico par-ticolarmente invitante, da fruire in uno o più giorni, nella formula del week end corto e lungo, ma anche approfit-tando del soggiorno, per la settimana bianca, in una del-le località di vacanza trentine.Un prodotto che abbina le espressioni artistiche di una grande mostra con le tradi-zioni popolari del Natale, con lo shopping di qualità in

uno dei più belli e significati-vi centri storici del Trentino, con le peculiarità culturali ed enogastronomiche della Vallagarina, la terra del mar-zemino, il vino decantato da mozart nel Don Giovanni, e di una rete di agritur, hotel, B&b che valorizzano l'essen-za ospitale, nobile e rurale, di questo ambiente di pregio tra il Garda e le Dolomiti.Un’offerta che bene inter-preta e si inserisce in quella complessiva del Trentino. Proprio per questo la sua co-municazione e promozione nazionale, su giornali, radio, web, affissioni nelle grandi stazioni ferroviarie, è affidata a una campagna che si lega al messaggio di autenticità – Esperienze vere – lanciato da quella istituzionale della Provincia di Trento. aggiun-gendovi un simpatico e invi-tante “rovereto. mai per-derla di visita”. ■

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96tmdicembre

trentinomostretrentinomostre

Prosegue l’attività della Galleria Civica di arco

all’interno della storia dell’arte del Trentino tesa a

recuperare artisti che hanno operato nel bacino del

Garda o che con questo territorio hanno avuto rapporti. È

ora il turno di Francesco Trentini, nato a lasino

nel 1876 e morto a Trento nel 1966. Di lui sicuramente

il pubblico ha ammirato la splendida scultura in marmo

presente al Castello del Buonconsiglio raffigurante un Fauno

ebbro dalle splendide forme volumetriche. apprende la

tecnica della lavorazione del marmo alla scuola industriale

di Trento, frequentando poi lo studio dello scultore stefano

zuech, trasferendosi quindi,

per specializzarsi, a Vienna,

presso l’accademia di Belle arti,

discepolo di quel Edardo von

Hellmer più volte Presidente

dell’accademia stessa.

lì, nella città dell’arte

secessionista, si trova a proprio

agio, soprattutto è interessato al

concetto di opera d’arte integrale,

unione di arte-industria e di arte-

artigianato.

Prima di tornare nella sua valle,

intraprende diversi viaggi per

approfondire le conoscenze

artistiche: lo troviamo a Parigi,

roma, londra. a Torino si

innamora dell’arte egizia nel locale

museo. in seguito è a Trieste dove

lascia un busto di Dante. alcuni suoi bozzetti – nerone,

Fenici, Cartago, ecc. – testimoniano l’interesse per la

storia e nello stesso tempo esprimono il suo pessimismo

per la contemporaneità. a Trento frequenta intensamente

il Circolo artistico Trentino e poi il sindacato degli artisti

Trentini, partecipano alle mostre allestite nel Triveneto. nel

sCUlTUrE Di FrANCESCO TrENTINI E BaECHlEr

bONAZZA a Palazzo TrEnTini

la mostra allestita negli spazi espositivi di Palazzo Trentini che ospita circa 40 opere di tre artisti vissuti

a cavallo del novecento in quelle aree che si potevano al-lora definire alla “periferia” dell’impero austro-ungarico. Bonazza e nikodem, di origine trentina, e auchentaller, nato a Vienna ma vissuto per molto tempo a Grado, furo-no testimoni e protagonisti di un cambiamento epocale nell’arte, di quel passaggio tormentato verso la moderni-tà che fu accompagnato da una profonda nostalgia per la classicità e le cui consonanze stilistiche traspaiono con precisa evidenza nei lavori esposti. le opere presenti nell’allestimento focalizzano un punto di osservazione particolare nella relazione tra il mito, l’allegoria e la na-tura mostrando una prospettiva inedita sull’arte della “secessione” ed una grammatica comune che rivela i tratti condivisi di questi artisti che hanno lavorato, con tempi e modalità diversi, su un unico territorio.

campo dell’artigianato collabora con le Ceramiche leopardi

di rovereto, applicando ciò che andava teorizzando ovvero

l’eliminazione dei confini tra le varie arti e mestieri.

interessante quindi il lavoro effettuato da Giovanna nicoletti

per recuperare uno degli artisti forse poco noti nell’ambiente

ma che sicuramente ha mostrato una raffinata qualità e uno

sguardo di riguardo al passato sapendolo riproporre in linee

e forme sicuramente interessanti. la mostra, accompagnata

da un catalogo esaustivo, chiude il 27 febbraio 2011.

“Girls, Girls, Girls”, ovvero l’arte americana sbarca

nuovamente nelle sale dello studio d’arte raffaelli, con

Donald baechler, mostra che si inaugura martedì

97tmdicembre

trentinomostretrentinomostre

14 dicembre ad ore 18.30, accompagnata da un catalogo

curato da Vittoria Coen. l’artista newyorkese, dopo i recenti

successi ottenuti in diverse parti del mondo – sue opere si

trovano in molte collezioni pubbliche e private internazionali,

tra cui il moma, il Whitney museum of american art e il

Guggenheim museum di new york; il los angeles museum

of Contemporary art; lo stedelijk museum di amsterdam

e il Centre Georges Pompidou di Parigi – ha predisposto

per l’occasione una ventina di lavori che affrontano il tema

iconografico delle pin up. E lo fa con il suo spigliato modo

figurativo dove mescola scene di vita quotidiana con le

icone del fumetto, forme geometriche con illustrazioni per

bambini, vagabondando da uno stile all’altro con l’unico

obiettivo di stimolare visivamente il pubblico e di attrarre

l’occhio verso queste immagini che hanno tutto il sapore di

un linguaggio che poteva nascere soltanto lungo gli scaffali

di un’enorme supermercato americano. le sue opere sono

il risultato dell’applicazione di due tecniche: il collage e

la pittura. il primo è la base e il contesto su cui si staglia

il soggetto in primo piano, che appartiene sempre ad un

vocabolario semplificato e spontaneo, privo di virtuosismi

tecnici e iconografici.

la bellezza, dunque,

per l’artista risiede nella

semplicità e passa attraverso

l’unificazione di due culture:

quella dei bambini e quella

degli adulti.

le opere realizzate per

questa esposizione sono

un mirabile esempio della

sua arte: nuove seppur

riconoscibili nel loro tipico

schema figurativo. i soggetti,

in gran parte figure maschili

e femminili, sono delineati

dal segno nero, puro e

inconfondibile talvolta su delicati collage su carta, talvolta

su dropcloth, coperture utilizzate in studio per proteggere

il pavimento dalle gocciolature di colore. anche quando

affronta il disegno lo fa come questi fossero un insieme

di frammenti di una grammatica interiore, la declinazione

ripetuta e variata di una lingua che, pur traendo idiomi e

tratti dalle note forme espressive delle diverse tradizioni

artistiche di oriente ed occidente, crea una lingua nuova,

quasi un catalogo di simboli e segni, un inventario di oggetti

circoscritti e fissati, che cercano nell’incontro tra la mano

dell’artista e l’occhio dello spettatore una nuova definizione.

la mostra chiude il 26 febbraio 2011.

Arco

FiererASSEGNA DELL’EDITOrIA GArDESANA“PAGINE DEL GArDA”apertura: da domenica 7 novem-bre 2010 a lunedì 21 novembre 2011. Casinò municipale - mo-stra del libro e presentazione no-vità librarie.

MostreFrANCESCO TrENTINIapertura: da lunedì 1 novembre 2010 a lunedì 28 febbraio 2011. Palazzo dei Panni - realizzatore della statua dell’arciduca alberto d’austria (arco); vari monumenti ai caduti della prima guerra modiale a Calavino, lasino, ragoli, Breguzzo e romarzollo. info: 0464.583653 - 0464.573869 - www.galleriacivin-ca-arco.it - [email protected] - [email protected].

MostreLA GrANDE GuErrA SuLL’ALTISSImOapertura: da domenica 7 novem-bre 2010 a lunedì 21 novembre 2011. Casinò municipale - mostra fotografica.

MostrevIvErE ALTrOvEapertura: da domenica 7 novem-bre 2010 a lunedì 21 novembre 2011. Casinò municipale - storie di migranti nel Basso sarca Tren-tino. mostra multimediale.

MostrePAESAGGI DI GuErrAapertura: da sabato 13 novembre 2010 a domenica 9 gennaio 2011. spazio Casa Collini - la mostra, a cura del museo storico della Guerra di rovereto e realizzata dal maG in collaborazione con l’asso-ciazione “il sommolago” presenta immagini del territorio attraversato dalla distruzione del primo conflitto mondiale e della successiva prima ricostruzione (documentazione fo-tografica di arco e Valle di ledro). info: 0464.583653 - 0464.573869 - www.galleriacivinca-arco.it - [email protected] - [email protected].

MostreL’OrA bLu. IL rACCONTO DEGLI INSETTIapertura: fino a giovedì 31 marzo 2011. museo Civico. info: 0464-452800 - www.museocivico.ro-vereto.tn.it.

MostreCINEmAmuSEO - LAST buT NOT LEASTapertura: fino a domenica 9 gen-naio 2011. museo Civico - sala con-vegni museo. selezione di opere cinematografiche in lingua italiana ed in lingua originale. Prenotazio-ne richiesta. mart-dom: ore 10 e ore 15.30. info: 0464-452800 - www.museocivico.rovereto.tn.it.

Borgo VAlsugAnA

MostreSPAvENTAPASSErI - SCArECrOW 2010apertura: fino a domenica 27 mar-zo 2011. arte sella - la ii edizio-ne della mostra spaventapasseri ospita le creazioni di Enrico Baleri, Chris Bangle, Valerio Cometti, Elio Fiorucci, ruggero Giuliani e Tobia scarpa. sei artisti e designer, per-sonalità nel campo della moda e dell’architettura che hanno abban-donato il proprio abituale terreno di lavoro e accolto la sfida di rein-terpretare uno dei più semplici ar-tefatti della tradizione contadina. lo spaventapasseri. ingresso libe-ro. ma-sa 10-12; do 15.30-18.30. Lunedì chiuso. info: 3473841307 www.artesella.it - www.lacasade-glispaventapasseri.net.

MostreuN PuNTO PIù DEL DIAvOLOapertura: fino a venerdì 17 dicem-bre. spazio klien, Piazza Degaspe-ri 20 - Eccellenza e curiosità della filatura e tessitura femminili. Dal martedì al sabato: 10-12 e 16-19. Domenica ore 10-12. Biblio-teca Tel. 0461 754052 - [email protected] - www.valsuganacultura.it.

cAlliAno

MercatimErCATINO DELLE PuLCI E DELLE COSE ANTICHEogni quarto sabato del mese. Piaz-za italia e via a. Valentini. Dalle 7.30 alle 18.

cognolA

MostreLA mONTAGNA DA SOTTO: DIALOGHI TrA CITTà E mONTAGNAapertura: da giovedì 2 a martedì 14 dicembre. Biblioteca argentario - “lascia che parli il vento” mostra bibliografica sui monti e le città. Lun-ven: 15-19; Sab e dom: 10-19, mercoledì 8 dicembre 10-19. www.trentinocultura.net.

comAno Terme

MostreANNA mArIA TArGHEr: ArT NESSapertura: da mercoledì 26 maggio 2010 a domenica 16 gennaio 2011. Grand Hotel Terme - Con questa esposizione annamaria Targher sembra indagare il nesso tra le strutture preposte a determinate azioni e la capacità d’interpretazio-ne delle stesse da parte dell’arte, se non (più in generale) l’interesse normale e ascritto dell’arte per la vita dell’uomo, il suo svolgimento, i ritmi: veri e propri rituali. a cura di Hans Jörg Gruber. Dalle 15 alle 19. info: Tel. 0465 701421 - [email protected] - www.annamaria-targher.it.

98tmdicembre

trentinomostre

DrenA

MostreCASTELLO DI DrENAmostra permanente. mostra per-manente di reperti archeologici.

iserA

MostrePrESEPIO bIANCO “IN CANDOr DI NEvE” DELL’ArTISTA TOSCANA mArGHErITA PAvESI mAZZONIapertura: da lunedì 6 dicembre 2010 a domenica 9 gennaio 2011. mostra allestita nell’androne di Palazzo Vannetti - sede della Cas-sa rurale. Orari: 08-13 e 14.30-17.30, tutti i giorni della setti-mana. info: 0464/485485.

mATTArello

MostreLA mONTAGNA DA SOTTO: DIALOGHI TrA CITTà E mONTAGNAapertura: da giovedì 2 a martedì 14 dicembre. Centro san Vigilio - “lascia che parli il vento” mostra bibliografica sui monti e le città. Lun-ven: 15-19; Sab e dom: 10-19, mercoledì 8 dicembre 10-19. www.trentinocultura.net.

MostremOSTrA PrESEPIapertura: da sabato 18 dicembre 2010 a giovedì 6 gennaio 2011. Chiesetta di s. Vigilio, (adiacente all’omonimo Centro) - l’associa-zione italiana amici del Presepio, sezione di Trento, presenta la mo-stra dei presepi. Per chi volesse partecipare deve contattare l’as-sociazione. inaugurazione 18 di-cembre alle 17 in Piazza Perini. 14.30-19; le domeniche 19, 26 e 2 gennaio anche la mattina 10-12. info: 0461945110.

nogAreDo

MostreNATALE CON LE rENNE DI NONNA DONATELLAapertura: da sabato 4 a lunedì 13 dicembre. Palazzo Candelpergher - laboratorio per famiglie sabato e domenica 15-19. il 6 gennaio 2011 premiazione del concorso “Una renna per Babbo natale”. Giorni feriali 16-19, giorni festivi 15-19.

ossAnA

MostrePrESEPIapertura: da sabato 4 a domenica 5 dicembre. Più di 100 presepi in mostra. Dalle 14 alle 18. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

PieDicAsTello

MostreSTOrICAmENTE AbCmostra permanente. Galleria di Piedicastello - le Gallerie di Pie-dicastello riaprono al pubblico con

un percorso espositivo attraverso il quale si racconta la storia del Trentino e delle sue comunità con linguaggi diversi e originali. Dalle 9 alle 18. Chiuso il lunedì. info: Tel. 0461-230482 - www.museo-storico.tn.it.

MostrePArTONO I bASTImENTIapertura: da sabato 18 dicembre 2010 a domenica 27 febbraio 2011. Gallerie - Una mostra per rivivere l’epopea dell’emigrazione italiana nelle due americhe. ingresso libe-ro . mart-dom: 9-18. Lun. chiuso. Tel. 0461/261015 - 221309 - [email protected] - www.mitoeventi.it.

PrAcorno

MostremOSTrA SuI DIrITTI umANIapertura: da sabato 27 novembre 2010 a lunedì 28 febbraio 2011. mu-lino ruatti - l’allestimento propone scatti di artisti e fotografi prove-nienti da tutto il pianeta, realizzati da chi da sempre lavora sul tema dei diritti umani e la loro storia. immagini che sono state raccolte in un volume-catalogo. ingresso è gratuito.. Sabato e domenica: 9-12 e 14.30-17. Prenotazione per gli altri giorni: 345.2147817.

riVA Del gArDA

MostrePErCOrrENDO I FOrTI DELL’ALTO GArDAapertura: da venerdì 25 giugno a venerdì 31 dicembre. maG Proget-to museo dell’alto Garda. info: Tel. 0464 554444 - [email protected] - www.gardatrentino.it.

MostrePAESAGGI DI GuErrAapertura: da sabato 13 novem-bre 2010 a domenica 9 gennaio 2011. museo - la mostra, a cura del museo storico della Guerra di rovereto e realizzata dal maG in collaborazione con l’associazione “il sommolago” presenta imma-gini del territorio attraversato dal-la distruzione del primo conflitto mondiale e della successiva prima ricostruzione (documentazione fo-tografica di arco e Valle di ledro). info: 0464.583653 - 0464.573869 - www.galleriacivinca-arco.it - [email protected] - [email protected].

MostremOSTrA FOTOGrAFICAapertura: da sabato 13 novem-bre 2010 a domenica 9 gennaio 2011. museo la rocca - Paesag-gi di guerra.

MostrerENZO GANDINIapertura: da sabato 20 novembre a mercoledì 8 dicembre. Galleria Civica Craffonara - opere perso-nali e di renzo Gandini.

MostreFrANCO CHIArANIapertura: da sabato 20 novembre a mercoledì 8 dicembre. Galleria Craffonara - il titolo della mostra è “Gesti e sensazioni.. per andrea”, il nome del figlio recentemente scomparso in un’escursione al-pinistica in Estremo oriente. la mostra sarà presentata da renzo Francescotti, critico che si è già occupato di Chiarani includendo-lo nel suo libro “Bottega d’artista.

Mostre“DEL POSTO, LA mONTAGNA E LA SuA GENTE”apertura: da giovedì 2 dicembre 2010 a martedì 15 febbraio 2011. astoria Park Hotel - mostra foto-grafica di michele miorelli. info: Tel: 0464.554444 - www.garda-trentino.it - [email protected].

MostreIII EDIZIONE PrEmIO CESArE mALOSSINIapertura: da sabato 11 dicembre 2010 a venerdì 7 gennaio 2011. Gal-leria Craffonare - mostra di pittura e grafica. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

roVereTo

MostreCASA DEPErOapertura: da sabato 17 gennaio 2009 a venerdì 31 dicembre 2010. Via Portici 38. Casa d’arte Futuri-sta Depero, il primo e unico mu-seo futurista d’italia, nato da una originalissima visione di Fortunato Depero negli anni Cinquanta del ’900. mostra permanente. mart/Dom 10-18. Lunedì chiuso. info: 800-397760 / 0464-431813.

MostreOPErE DI FOrTuNATO DEPErOmostra permanente. mart - rove-reto, Corso Bettini, 43. Dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì. info: Tel. 0464 438887.

MostreLE COLLEZIONI. DAL DATO AL PENSATOmostra permanente. mUsEo Ci-ViCo, Borgo santa Caterina. Dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Lune-dì chiuso. info: Tel. 0464-439055.

MostreL’OrA bLuapertura: da venerdì 19 marzo a venerdì 31 dicembre. mUsEo CiViCo, Borgo santa Caterina - il racconto degli insetti, mostra tem-poranea. Dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Lunedì chiuso. info: Tel. 0464-439055.

MostreTENDENZE E CONTrOTENDENZEapertura: fino a venerdì 31 dicem-bre. mart - ll nuovo allestimento della Collezione Permanente del mart, curato da Gabriella Bel-

li e visibile a partire dal 20 apri-le 2010, riprende idealmente le mosse dal precedente percorso in titolato “aniconica. astrazione, segno, gesto e materia dagli an-ni Cinquanta ad oggi”, e si spinge fino alle ricerche più attuali della scena contemporanea interna-zionale, presentando una serie di opere di recente acquisizione. mar/Dom dalle 10 alle 18. ven dalle 10 alle 21. Lunedì chiuso. info: www.mart.trento.it.

MostremuSEI NEL xxI SECOLO: IDEE PrOGETTI EDIFICIapertura: fino a domenica 2 gen-naio 2011. marT, corso Bettini 43 - una mostra dell’art Centre Basel. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.rovereto.tn.it.

MostremArIO bOTTA. ArCHITETTurE 1960-2010apertura: fino a domenica 23 gennaio 2011. mart, corso Bettini 43 - Direzione scientifica Gabriel-la Belli. Progetto di mario Botta. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.rovereto.tn.it.

MostreTHE PANZA COLLECTIONapertura: fino a domenica 27 feb-braio 2011. mart, corso Bettini 43 - Conceptual art. Progetto di Giu-seppe Panza di Biumo. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.ro-vereto.tn.it.

MostreDANA SCHuTZapertura: fino a domenica 9 gen-naio 2011. mart, corso Bettini 43 - Contemporanea a cura di Gabriella Belli e John Hutchinson, in collabo-razione con: Dublin, The Douglas Hyde Gallery, Trinity College. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comu-ne.rovereto.tn.it.

MostreFIumE: LA PrOmESSA DI uNA rIvOLuZIONEapertura: da domenica 21 novem-bre a venerdì 31 dicembre. mu-seo storico italiano della Guerra. Da mart a dom: 10-18. Chiuso festivi. info: 0464 438100.

MostremAurIZIO bOSCHErIapertura: da sabato 27 novembre 2010 a sabato 15 gennaio 2011. Biblioteca civica G. Tartarotti di rovereto, presso il polo museale del mart - la mostra personale, che si intitola “mimesi, repertorio simbolico del mondo naturale”, si basa su una nuova concezione di figurazione non interessata alla resa fedele del dato reale bensì all’attribuzione di un significato altro al soggetto rappresentato, quasi sempre un animale eso-tico. Da lunedì a sabato 9-22. info: www.maurizioboscheri.it

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trentinomostre

[email protected] tel. 0471 818233 cell. 349 5654485.

MostremODIGLIANI SCuLTOrEapertura: da sabato 18 dicembre 2010 a domenica 27 marzo 2011. marT, corso Bettini 43 - Proget-to ideato Gabriella Belli con il sup-porto di un comitato curatoriale coordinato da Flavio Fergonzi e alessandro Del Puppo di cui fanno parte Brigitte léal schmidt, ken-neth Wayne. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.rovereto.tn.it.

roVereTo

MostreIrAS bALDESSArIapertura: fino a giovedì 20 genna-io 2011. studio 53 arte di roberto Pizzini, corso rosmini 53/5 - 77 di-segni di rovereto e Trento a cura di maurizio scudiero. mart-sab: 16-19. info: 0464 480547 - 333 9624560 - [email protected].

MostreNObEL NEGATI ALLE DONNE DI SCIENZA. TrA PENSIErO mASCHILE E PENSIErO FEmmINILEapertura: da mercoledì 1 dicembre 2010 a domenica 13 marzo 2011. Palazzo alberti, corso Bettini, 41 - mostra temporaneamuseo Civico, CimeC, marT, museo della Guerra. mart-dom: 9/12 e 15/18, lunedì chiuso. in-fo: tel. 0464-452253, e-mail: [email protected] - inter-net: www.comune.rovereto.tn.it.

MostreCOmPAGNI DI vIAGGIOapertura: da mercoledì 1 dicem-bre 2010 a domenica 6 marzo 2011. Casa Depero, via Portici, 38 - Tullio Crali futurista. a cura di nicoletta Boschiero. mart-dom: 10-18, lunedì chiuso. info: tel. 0464-452253, e-mail: [email protected] - internet: www.comune.rovereto.tn.it.

ruffrè

MostrePrESEPI NEI mASI DI ruFFrE’ -mENDOLAapertura: da lunedì 20 dicembre 2010 a lunedì 31 gennaio 2011. iti-nerario tra i caratteristici presepi allestiti nei vari masi del paese. Possibilità di effettuare il percor-so in carrozza, su prenotazione al cell. 335 434161 (massimo). i primi giorni di gennaio si terrà una fiaccolata attorno ai presepi di ruffrè-mendola accompagnati dai pastori e zampognari. info: Pro loco ruffré -mendola tel. 0463 870027.

Tesero

MostremOSTrA DI PrESEPIapertura: da domenica 5 dicembre 2010 a mercoledì 9 novembre 2011. Casa Jellici e i presepi nelle corte. Presepio a grandezza naturale in Piazza Cesare Battisti.

TrenTo

FieremErCATINO DI NATALEapertura: da sabato 20 novem-bre a giovedì 23 dicembre. Piaz-za Fiera - le casette di legno av-volgeranno la città in una magica atmosfera, con le luci, la musica, le decorazioni, i prodotti artigianali dal sapore antico, con le golosità enogastronomiche e il vin brulè. info: www.apt.trento.it.

FierebOLLICINE Su TrENTOapertura: da giovedì 25 novembre a lunedì 13 dicembre. Palazzo roc-cabruna - incontri e suggestioni con sua eccellenza il Trentodoc. Tre settimane di degustazioni, approfondimenti, abbinamenti in compagnia del Trentodoc. Ore 18. Tel: 0461 887101.

MercatimErCATINO DEI GAuDENTIapertura: fino a venerdì 31 di-cembre. ogni secondo sabato del mese. Piazza Garzetti. mer-catino che propone oggetti usati, bigiotteria, libri e fumetti, colle-zionismo, artigianato hobbistico, creazioni artistiche, chincaglieria,

lE NuOvE PrOPOSTE DEll’arTE iTaliana

le sale della galleria d’arte Il Cenacolo s’animano di

voci nuove, freschissime sul panorama artistico italiano, che portano in dote l’estrosità della loro passione e l’entusiasmo dei loro vent’anni e presentano nel capoluogo trentino una raffinata antologia di saggi che già da tem-po hanno catturato l’attenzione del pubblico milanese, grazie alla lungimirante attenzione del loro mentore, il gallerista Enzo Cannaviello. andiamo a conoscere i protagonisti della collettiva “anni dieci”, in mostra presso la galleria d’arte il Cenacolo fino all’8 gennaio 2011. il mondo di Gabrie-le brucceri (1982) è impalpabile esperienza cromatica di toni e bagliori, dove il colore di cieli e nubi giocano con i volti di savi e fanciulli; trapelano ombre che paiono occhi, e barbe che sono di nebbia, nel dolce posarsi di nuvole e sguardi. umberto Chiodi (1981) ha un tratto che parla un poco tedesco: si sente il duro grafismo del Dürer, così preciso nel segno d’inchiostro. non sai mai chi incontri nei quadri di Stefano Cumia (1980): vibrante e fulgente è il colore delle sue tele, in costante dialogo con le forme e la gente. Tamara Ferioli è pura poesia, che parla con foglie o pietre di fiume, nel gesto dell’uomo che muove una mano, nella len-ta teoria di ogni creatura. sono istantanee rubate le piccole, pre-giate pitture di Tommaso Gorla (1981), mondi suggestivi eppure imperscrutabili. le miniature di Silvia Idili (1982) sono gemme preziose, lucenti smalti dai co-lori lividi e puri; sogni o visioni di spazi infiniti parlano al cuore di chi guarda sedotto. Tiziano martini (1983) predilige il colo-re, lo nutre, lo elabora, lo esalta oltre la forma, oltre il pensiero, tracciando percorsi vertiginosi, grovigli materici che liberi scel-gono l’esatta incidenza: astratte concezioni o nitidi profili, sempre sottostando al capric-cio cromatico. anche Enrico minguzzi (1981) sceglie il colore come interlocutore prediletto, che qui diventa non più protagonista, bensì pretesto per indagini luminose. Ulteriore proposta di rielaborazione coloristica ce la offre marta Sesana (1981), la cui demiurgica inclinazione per la plastica genera personaggi generosi che si animano con gioiosa vivacità, gioconde nella loro sostanza. Ettore Tripodi (1985), mano superba nel disegno, è un po’ Piero della Francesca e un po’ De Chirico; guarda a loro con attenta curiosità, fino a farli suoi, in un labirintico intreccio di città e luoghi, corpi e pulsioni.

Chiara Radice

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trentinomostre

curiosità.. Dalle 8 alle 17. info: Tel. 800.017615.

MostreICONE ruSSEogni secondo venerdì del mese. Cappella ecumenica di via alfieri 13. organizza il Gruppo “amici di Padre nilo”, costituitosi in ricordo di don Ezio Cadonna, spentosi a Trento nel 1997 dopo un’esistenza al servizio del dialogo ecumenico tra le chiese d’oriente e d’occiden-te, anche attraverso l’iconografia. orario: 15-19, ingresso libero. info: tel. 0461-891320.

MostreSuLLE ALI DOrATEmostra permanente. Castello del Buonconsiglio - Capolavori dalla collezione di scultura lignea del Castello del Buonconsiglio. Dal-le 9.30 alle 17. Chiuso il lunedì. info: Tel. 0461-492840/233770 - www.buonconsiglio.it.

MostremAESTrI TrENTINI TrA ’800 E ’900mostra permanente. Palazzo del-le albere - Collezione permanente del XiX secolo - il mart di Trento presenta la collezione permanen-te con le opere dell’ottocento e inizio novecento. Dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì. info: Tel. 0461/234860 - 800/397760 - www.mart.trento.it.

MostreSEZIONE ArCHEOLOGICA E LAPIDArIOmostra permanente. Castello del Buonconsiglio - la sezione delle collezioni della preistoria, romanità e alto medioevo e il lapidario con le iscrizioni romane. Dalle 9.30 alle 17. Chiuso il lunedì. info: Tel. 0461-492840/233770 - www.buonconsiglio.it.

MostreDA HAyEZ A bOCCIONImostra permanente. martTrento, Palazzo delle albere - “Collezione permanente del XiX secolo”. Dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì. info: Tel. 0461.234860.

MostreFLOrENZO GALAvErNAmostra permanente. atelier d’arte “la nicchia”, via manci 67.

MostrevELIvOLI STOrICImostra permanente. museo dell’a-eronautica Gianni Caproni - Presti-giosa collezione permanente di 23 velivoli storici, nove dei quali uni-ci al mondo. Dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Chiuso il lune-dì. info: Tel. 0461-270311 - www.mtsn.tn.it.

MostreTrIDENTvm. LA CITTà SOTTErrANEAmostra permanente. spazio ar-cheologico sotterraneo del sas - Piazza C. Battisti. nel sottosuolo del centro storico di Trento vive

l’antica Tridentum romana. Con visione in 3D del video multime-diale “Dentro Trento”, viaggio tridi-mensionale a ritroso nel tempo. Dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.30. Chiuso il lunedì. info: Tel. 0461 230171 - www.trentinocul-tura.net/archeologia.asp.

MostreCOLLEZIONI PErmANENTImostra permanente. museo Dio-cesano Tridentino - Palazzo Preto-rio - le collezioni permanenti sono state riallestite con alcune interes-santi variazioni al tradizionale per-corso espositivo e arricchite con l’opera il “sacrificio di Gedeone” di Francesco Fontebasso (Venezia 1707 - 1769). il dipinto trafugato nel 1978 dalla Chiesa dei santi Pietro e andrea di Povo e ritrovato sola-mente nel 1995, è entrato ora a far parte delle raccolte del museo Diocesano Tridentino. Dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18. info: Tel. 0461-234419 - [email protected].

MostremITO, ALLEGOrIA E NATurAapertura: fino a lunedì 10 gennaio 2011. Palazzo Trentini ospita circa 40 opere di tre artisti vissuti a ca-vallo del novecento: luigi Bonaz-za, Josef maria auchentaller, artur nikodem. ingresso libero. Lun-sab 10-18. In via eccezionale a dicembre la mostra rimarrà aperta anche nelle domeniche 12 e 19 con lo stesso orario.

MostrePAOLO TOmIO - mOrFOLOGIE LumINOSEapertura: da sabato 2 ottobre 2010 a martedì 11 gennaio 2011. Grand Hotel Trento, Via alfieri 1: la ricerca di Paolo Tomio sviluppa le poten-zialità delle tecnologie digitali per elaborare opere caratterizzate da forme derivanti dalla geometria. in morfogenesi luminose le for-me astratte che crescono nello spazio, spesso lo debordano, in modo spontaneo e imprevedibile.

MostreGuSTAv mETZGEr. DECADES 1959-2009apertura: da venerdì 8 ottobre 2010 a domenica 16 gennaio 2011. Fondazione Galleria Civica - Per la prima volta in italia, la più ampia mostra personale mai realizzata dedicata ai cinquant’anni di attivi-tà di Gustav metzger (norimber-ga, Germania 1926). Una serie di opere, selezionate dall’artista per gli spazi della Fondazione, ri-percorrerà le tappe salienti della sua ricerca, attraverso i temi e le metodologie del suo fare arte, dal 1959 a oggi. ingresso gratuito. mart - dom 10-17, lun chiuso. Tel: 0461 985511.

MostreSALvO - uNIvErSO A COLOrIapertura: da giovedì 14 ottobre a sabato 4 dicembre. studio d’arte

raffaelli: una trentina di lavori, tra dipinti ad olio su tela e su carta. sono le sue opere consuete, fatte di una figurazione cromaticamen-te esplosiva, di un segno forte ed evidente..

MostreANNI DIECIapertura: da venerdì 22 ottobre a sabato 4 dicembre. Galleria d’arte il Cenacolo- via Gorizia,11: nuovo movimento artistico formato da undici giovani artisti ( tutti ven-tenni) nato a milano ed in rapi-disssima evoluzione; la mostra precede di una settimana la im-portante presentazione presso il ministero della Cultura di sofia. Tel: 0461 934017.

MostreNEbOJ?A DESPOTOvI? vELvET GLOvEapertura: da sabato 13 novem-bre 2010 a sabato 29 gennaio 2011. arte Boccanera Contem-poranea - Personale di neboj?a Despotovi? “Velvet Glove”, prima mostra del giovane artista serbo nei propri spazi. mart- sab 11-13 / 16-19; dom, lunedi e festivi su appuntamento. T/F 0461 984206 - cell. 340 5747013 - [email protected] - www.arteboccanera.com.

MostreINCISOrI TrENTINI TrA ’800 E ’900apertura: da sabato 27 novembre 2010 a sabato 12 febbraio 2011. Galleria d’arte il Castello e lo stu-dio Bibliografico adige. Studio bibliografico Adige: lun-sab 9.30-12 e 15.30-19 (lun mattino chiuso). Galleria d’Arte Il Castel-lo: lun-sab 10-12.30 e 16-19.30 (lun mattino chiuso). info: tel: 0461-090223.

MostreALmA mArIA PEDrONapertura: da venerdì 3 a venerdì 10 dicembre. Cave des artistes,Via Belenzani, 37 - alma maria Pedron

presenta le sue recenti opere let-terarie (“il Clero nero” e “Gengis khan e la sacra sindone”) insie-me ad icone di sua creazione. inaugurazione il 3 dicembre ore 17.30. Esposizione tutti i giorni 10-12 e 15.30-18.30. [email protected].

MostreAPPuNTI DI vIAGGIO: 20 ArTISTI PEr rENATO PANCHErIapertura: da sabato 11 a venerdì 24 dicembre. area archeologica di Palazzo lodron, Piazza lodron, 31 - “appunti di viaggio” si può intendere in senso stretto come annotazioni personali di qualsi-asi viaggio ma più ampiamente come il viaggio che ogni artista viene a svolgere nel corso della propria vita. Orario di apertura: da martedì a domenica 10-12; 16-19. [email protected] - www.trentinocultura.net/archeologia.asp.

MostreDONALD bAECHLEr: GIrLS, GIrLS, GIrLSapertura: da martedì 14 dicembre 2010 a sabato 26 febbraio 2011. studio d’arte raffaelli inaugura la mostra personale di Donald Bae-chler dal titolo “Girls, Girls, Girls”. l’arte americana torna nelle sa-le di Palazzo Wolkenstein; una ventina di lavori inediti realizzati appositamente per questa espo-sizione dall’artista newyorkese. Lun-sab 10/13 e 16/19.30. info: 0461 982595 - [email protected] - www.studioraffaelli.com.

MostreHIDDEN PLACE TEmPOrAry ArT GALLEryapertura: da domenica 19 dicem-bre 2010 a sabato 15 gennaio 2011. Corso Tre novembre 72 - Germano Wolf propone una nuova emozione artistica. Gli artisti che hanno volu-to aderire al progetto sono andrea Bombardelli, roberto Gamberoni, Valentina Gottardi, Elena negriolli Ugel e Fabrizio nulli. Per due mesi esporranno, assieme a Wolf, opere che spaziano dalla pittura alle vi-deo installazioni, dalle fotografie polaroid alle stampe digitali. Orari: lun - sab 10-19. info: 349 7447668 - [email protected] - [email protected].

TrenTo

MostreLA mONTAGNA DA SOTTO: DIALOGHI TrA CITTà E mONTAGNAapertura: fino a domenica 12 di-cembre. sala Foyer, Centro san-ta Chiara - montagne di città. Fo-tografia e memoria. Fotografie di Giulio malfer. Lun-ven: 15-19; Sab e dom: 10-19, mercoledì 8 dicembre 10-19. www.trentino-cultura.net.

inaugurazione

Sito archeologico Palazzo LodronPiazza Lodron 31 - 38100 Trento

102tmdicembre

trentinoappuntamenti

arriva dicembre e l’aria si fa più frizzante.

l’avvicinarsi delle festività natalizie fa venire

voglia di prendersi finalmente un po’ di

tempo per sé, magari per andare ad assistere ad uno

spettacolo teatrale o ad un concerto indimenticabile.

Due passi in uno dei tanti mercatini di Natale che oramai arredano il dicembre

trentino: occasioni di regalo, allegria e vin brulé.

ogni località trentina ha la sua attrattiva particolare.

rovereto, ad esempio, tanto per citarne una,

propone l’accoppiata con la

splendida mostra del mart

dedicata ad Amedeo modigliani.Tante e variegate anche

le proposte per chi ama

la danza: a Trento sarà

possibile vedere una serie

impressionante di spettcoli:

dalla Vertigo Dance

Company, all’Hungarian

state Ballet all’immortale

“Schiaccianoci”

chaikovskiano.

Dopo un novembre denso

di appuntamenti teatrali, il mese di dicembre riduce

gli incontri, in attesa di “esplodere” con l’anno

nuovo. il 2 dicembre al Teatro Cuminetti continua la

stagione Trento oltre promossa al Portland. in scena la

Compagnia Balleto Civile/Fondazione Teatro Due, che

allestirà il lavoro Col sole in fronte ideazione

e drammaturgia di maurizio Camilli, qui anche in veste

di interprete assieme ad ambra Chiarello. da giovedì 9

dicembre a domenica 12, all’auditorium il teatro stabile

di Calabria presenta “lo scarfalietto” (lo scaldaletto)

scritto da Eduardo scarpetta. l’adattamento e la regia

DICEmbrE: CHiUDiamo l’anno in ALLEGrIA

il CaPolaVoro Di CHAJKOvSKIJ

lo schiaccianoci è un balletto con

musiche di Pëtr il’ic Chajkovskij, il quale seguì minuziosamen-te le indicazioni del coreografo marius Petipa e, in seguito, quelle del suo suc-cessore Lev Ivanov. il balletto, commis-sionato dal direttore del Teatro di mosca su richiesta specifica dei regnanti russi. la storia deriva dal racconto schiaccianoci e il re dei topi di Ernst Theodor amadeus Hoffmann (1816). Pëtr il’ic Chajkovskij compose le musiche del balletto tra il 1891 e il 1892. la prima rappresentazione, che si tenne insie-me alla prima dell’opera iolanta dello stesso Chajkovskij, ebbe luogo il 18 dicembre 1892 presso il Teatro mariinskij di san Pietroburgo, russia. Fu condotta interamente dal compositore italiano riccardo Drigo e coreografata dal ballerino russo lev ivanov: questa esecuzione tuttavia non riscosse successo. Tra gli interpreti di questa prima esecuzione spiccano l’italiana antonietta Dell’Era, nel ruolo della Fata Confetto, il russo Pavel Gerdt, olga Pre-obrajenska e il giovane nicolaj legat. Da ricordare che il ruolo di Clara era interpretato da una bambina della scuola di ballo del teatro Teatro mariinskij. la suite che derivò dal balletto divenne molto popolare nell’ambiente dei concerti, tanto che lo stesso Chajkovskij decise di estrarne sette movimenti.

è di Geppy Gleijeses che sarà in scena con Lello Arena e marianella Bargilli.

Per la musica, domenica 12 dicembre, all’auditorium

del mart a rovereto, si esibirà il virtuoso violinista

Stefan milekovich in concerto per il sud

sudan. organizza l’associazione mbili. milenkovich

sarà accompagnato dalla brava pianista srebrenka

Polljak.

mercoledì 8 dicembre, ore 16.30, al Teatro Valle dei

laghi di Vezzano, debutto dello spettacolo tratto dalle

filastrocche di rodari e Dickens.

Per la comicità, con “aria Precaria” torna il duo

comico più famoso d’italia. sotto la regia di leo

muscati, Ale & Franz daranno il meglio di sé

sabato 4 dicembre all’auditorium di Trento.

103tmdicembre

trentinoappuntamenti

FolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

MusicaISAbELLE FAuST E ALExANDEr mELNIKOvTrento. Alle 20.45. sala Filarmoni-ca - stagione 2010 - isabelle Faust, violino e alexander melnikov, pia-noforte - B. Bartók rapsodia n. 2 - r. schumann sonata in la min./magg. (F-a-E) - r. schumann ro-manza op. 94 - B. Bartók sonata n. 1. info: Tel. 0461 985244 - info@filarmonica-trento-it.

MusicaALTrEmENTI 2010 - SLEGATI LA TESTAFondo. Dalle 21. Palanaunia - Dalle ore 21 alle 22: inaugurazione mo-stra e incontro con gli artisti. Dalle ore 22 alle 02: concerto rock con “Peashooter Goes Crazy”, “Five seasons”, “Geneticka Controla”, “le origini della specie”. info: Val di non kaleidoscopio - [email protected].

MusicaISAbELLE FAuST E ALExANDEr mELNIKOv SuONANO bArTóK E SCHumANNTrento. Ore 20.45. sala Filarmoni-ca - duo formato dalla violinista isa-belle Faust e del pianista alesxan-der melnikov con un programma di sala che prevede la proposta di compozisioni di B. Bartók “rapso-dia n. 2”; r. schumann “sonata in la min./magg.(F-a-E)” e romanza op. 94; B. Bartók “sonata n. 1”. Un evento che è anche un’occasione unica di ascoltare in Filarmonica una delle più grandi violiniste di questi anni. info: 0461 985244 - e-mail: [email protected] - sito: www.filarmonica-trento.it.

TeatroAvEvO uN bEL PALLONE rOSSOTesero. Ore 21. Teatro Comunale - TsB Teatro stabile di Bolzano, di angela Dematté, regia Carmelo rifici, con andrea Castelli, ange-la Dematté.

4 sABAToCabaretALE&FrANZ ’’ArIA PrECArIA’’Trento. Ore 21. Teatro auditorium - in aria Precaria i due portano in scena la loro surreale comicità mostrando dieci diversi incontri e altrettante fasi della vita in cui i protagonisti incrociano i propri de-stini. info: 0461/213834 .

CulturaPrESENTAZIONE LIbrOrovereto. marT - presentazio-ne libro “Dolomiti new york” di

1 mercoleDìCulturaAuTuNNO OPErISTICO 2010 r. WAGNEr:rovereto. Ore 20.30. sala con-ferenze Fondazione Caritro - con Carlo Todeschi. associazione amici dell’opera E. Garofalo. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.ro-vereto.tn.it.

DanzaSPECIALE CAPODANNO - LADOTrento. Ore 16. Teatro auditorium - national Folk Dance Ensemble of Croatia. Direttore ivana lu?ic, direttore artistico ivan ivancCan, direttore musicale Dra?en kurilovc-Can. info: 0461/213834 .

Opera liricaIL rATTO DAL SErrAGLIOTrento. Ore 18. Teatro sociale - di W.a. mozart. nuova produzione del Centro servizi Culturali san-ta Chiara, istituti superiori. info: 0461/213834 .

Opera liricaIL rATTO DAL SErrAGLIOTrento. Ore 20.30. Teatro socia-le - di W.a. mozart. nuova produ-zione del Centro servizi Culturali santa Chiara, istituti superiori. in-fo: 0461/213834 .

TeatroAvEvO uN bEL PALLONE rOSSOTrento. Ore 20.30. Teatro Cu-minetti - TsB Teatro stabile di Bolzano, di angela Dematté, re-gia Carmelo rifici, con andrea Castelli, angela Dematté. info: 0461/213834 .

2 gioVeDìCulturauOmINI CHE PArLANO D’AmOrE. INCONTrO PubbLICO SuLLA vIOLENZA DI GENErEvillazzano. Ore 20.30. Villa de mersi, Via della Villa 6 - Con Beppe Pavan, Gruppo “Uomini in Cam-mino” di Pinerolo e associazione“maschile Plurale”. Presenta PierGiorgio rauzi. info: tel. 0461 884220 - email: [email protected] - sito: www.tren-tocultura.it.

CulturaAmbIENTE E mONTAGNArovereto. Ore 17. Palazzo Fonda-zione Cassa di risparmio di Trento e rovereto - Cambiamenti climatici e Permafrost delle alpicon Giorgio zampedri e roberto seppi. accademia rov. agiati. in-fo: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.co-mune.rovereto.tn.it.

CulturaPrESENTAZIONE LIbrOrovereto. Ore 17. sala convegni museo Civico - “Elogio di Calde-

mazioni sulla batteria germanica del Capitano rose a cura di Volker Jeschkeit. info: tel 0461/754052.

CulturaLA CONOSCENZA NASCE DA uN INCONTrOCaldonazzo. Ore 20.30. oratorio, sala s. sisto - il problema delle tossicodipendenze in Valsugana. interviene: maurizio Folgheraiter, operatore dell’associazione “ami-ci san Patrignano”. Porteranno, inoltre, la loro testimonianza: un operatore della Comunità di san Patrignano, una famiglia e un gio-vane che ha concluso il percorso in comunità.

CulturaL’ETà DELLA PIETrA, STOrIE DI POrFIDOmeano. Ore 20.30. aula Ginnica scuole elementari “De Carli”, via delle Tre Croci, 40 - Un film di Fe-derico Betta e alessandro Geno-vese. al termine della proiezione seguirà un dibattito. interverranno: simone Caresia, presidente sezio-ne porfido Confindustria Trento; roberto Giovannini, presidente provinciale asuc; agostino Catala-no, coordinatore sinistra e libertà del Trentino; Francesco Borzaga, presidente emerito WWF Trento; moderatore: Francesco Terreri, l’adige. in collaborazione con il “Comitato Dignità”.

CulturavENErDì IN PuNTOborgo valsugana. Laboratorio dalle 18 alle 19.30. spazio klien, Piazza Degasperi 20 - laboratorio nell’ambito della mostra “Un pun-to più del diavolo” Eccellenza e curiosità della filatura e tessitura femminili, lucia d’amato presenta “la cardatura della lana di pecore del lagorai e la sua trasformazio-ne in feltro” e leonia De Giorgio, “la filatura della lana”. Biblioteca Tel. 0461 754052 - [email protected] - www.valsu-ganacultura.it.

ron” di antonio Di Gregorio. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.co-mune.rovereto.tn.it.

CulturaLA mONTAGNA DA SOTTO: DIALOGHI TrA CITTà E mONTAGNAmattarello. Ore 20.30. Centro san Vigilio, sala Polivalente - roland larcher “Verticalità nei dintorni cittadini”. www.trentinocultura.net.

TeatroCOL SOLE IN FrONTETrento. Ore 21. Teatro Cuminet-ti - (Trentooltre) Balletto Civile / Fondazione Teatro Due, ideazio-ne, drammaturgia e scene mau-rizio Camilliscrittura fisica e messa in scena michela lucenticon maurizio Camilli e ambra Chia-rello. info: 0461/213834 .

TeatroTE LA CANTO E TE LA DIGOrovereto. Ore 16 e 21. audito-rium Fausto melotti - spettacolo teatrale con Poe.mus a.n.m.i.C.. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.rovereto.tn.it.

TeatroAvEvO uN bEL PALLONE rOSSOmezzolobardo. Ore 21. Teatro s. Pietro - TsB Teatro stabile di Bolzano, di angela Dematté, re-gia Carmelo rifici, con andrea Castelli, angela Dematté. info: Tel: 0464.554444 - www.garda-trentino.it - [email protected].

3 VenerDìCinemaTuTTI NELLO STESSO PIATTOTrento. Dalle 17.30. Format, Ci-neteca Provinciale - ore 17.30 “la scadenza”; ore 18.30 “la verità sulla carne”; ore 19.45 “agraria Utopia”; ore 21.45 “il cibo e la fanciulla”.

CulturaALmA mArIA PEDrONTrento. Ore 17.30. Cave des artistes,Via Belenzani, 37 - inau-gurazione mostra di alma maria Pedron che presenta le sue recenti opere letterarie (“il Clero nero” e “Gengis khan e la sacra sindone”) insieme ad icone di sua creazione. [email protected].

CulturaTENENTE OTTO KrALICZEK: LA mIA GuErrA TrA TrENTO, PErGINE, GLI ALTIPIANI ED IL PASSO DEL TONALEborgo valsugana. Ore 20.30. sala mercellina Paternolli - la “guerra per immagini” dall’album inedito di un ufficiale austriaco, con bre-vi cenni relativi all’ultima opera sulle fortificazioni austriache di Valsugana e le più recenti infor-

L,etA della pietra

,

Storie di porfido

Un film diFederico Betta e Alessandro Genovese

presentA

venerdì 3 dicembre - ore 20.30 meano di TrenTo

aula Ginnica scuole elementari "de carli", via delle Tre croci, 40

Al termine della proiezione seguirà un dibattito. Interverranno:

Simone Caresia, presidente sezione porfido Confindustria TrentoRoberto Giovannini, presidente provinciale Asuc

Agostino Catalano, coordinatore Sinistra e Libertà del TrentinoFrancesco Borzaga, presidente emerito WWF Trento

Moderatore: Francesco Terreri, l’Adige

In collaborazione con il “Comitato Dignità”

104tmdicembre

trentinoappuntamenti

annamaria Gelmi e luisella sa-vorelli Gorza.

CulturaNATALE CON LE rENNE DI NONNA DONATELLANogaredo. Ore 19. Palazzo Can-delpergher - inaugurazione mo-stra.

FamigliarOmANZO D’INFANZIAvezzano. Teatro Valle dei laghi, Via stoppani Vezzano - Compagnia abbondanza Bertoni presenterà una performance di teatro-danza coinvolgente e poetica all’insegna dell’amore in grado di catturare, nonostante il suoi 13 anni di vita, l’attenzione di grandi e piccini.. Tel. 0461 340158.

FolkloreFESTIvAL DELLE mErAvIGLIESanta massenza. Emozioni, arte cultura nel suggestivo mercatino delle meraviglie. Tel. 0461.864400 [email protected].

FolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

FolkloreAr...rIvA IL NATALEriva del Garda. Dalle 15.30 al-le 18.30. concerti, musica e ani-mazione itinerante, Teatro Babbo natale, spettacoli musicali per bambini. info: 0464 560113 [email protected].

MusicaPrAETEr rErum SErIEmTrento. Alle 20.30. Badia di s. lorenzo - Praeter rerum seriem, Compositori in controtenden-za - Concerti e lezioni concerto sull’evoluzione della musica sa-cra per corofra tradizione e innovazione - Con-certo di musica sacra per coro - Gruppo vocale Concentus Clivi, Direttore Davide lorenzato. info: www.concentusclivi.it - [email protected] - Tel. 0461 1862002.

MusicaALTrEmENTI 2010 - SLEGATI LA TESTAFondo. Dalle 21. Palanaunia - Dal-le 22 alle 02 concerto rock con “outdoor”, “Bed and Breakfast”, “little Taver & His crazy alligators”. info: Val di non kaleidoscopio - [email protected].

MusicaSINATrA TrIbuTE - NEW yOrK, NEW yOrKArco. Ore 17.30. Piazza Battisti. in-fo: Tel: 0464.554444 - www.garda-trentino.it - [email protected].

MusicaCOrO NOvO SPIrITubaselga di Piné. Concerto. info: 0461-557028 .

Per i più piccoliPETEr PANTrento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro s. marco - spettacolo di teatro di figura e d’attoredi lino Terra e renato Patar-ca, tratto da J.m. Barrie. info: 0461/213834 .

Per i più piccoliLA CASA DI bAbbO NATALEriva del Garda. Dalle 14 al-le 18.30. rocca. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Per i più piccoliLA rObOTICA è uN GIOCO DA rAGAZZIborgo Santa Caterina. mart-dom: ore 10 e 0re 15.30. museo Civico - attività guidate per bam-bini dai 5 agli 8 anni al lEC (lego Education Centre) del museo. in-fo: 0464-452800 - www.museoci-vico.rovereto.tn.it.

Per i più piccoliLE quATTrO STAGIONITione di Trento. Ore 15. Teatro Comunale - “a teatro con mam-ma e papà”, spettacolo di angelo Facchetti.

Per i più piccoliLAbOrATOrIO: “CIuFFOLmACINANDO FACCIAmO I bISCOTTI AL mIELE”baselga di Piné. laboratorio per bambini dai 7 ai 12 anni. info: 0461-557028 .

TeatroCHI GrATTA E CHI vINCEPergine. Ore 20.30. Teatro orato-rio - di silvana Carlin, Filodramma-tica “a.C.s. Punto 3” di Canale di Pergine. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroEL FANTASmA DEL POrO PIErOTelve valsugana. Ore 20.45. Te-atro Parrocchiale - di C. Vittici, Fi-lodrammatica di Telve. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroLE mE TOCCA TuTTEPovo. Ore 21. Teatro “Concordia” - di loredana Cont, Filo “s. Ermete” di Calceranica. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroLA CENA DEI CrETINICivezzano. Ore 20.45. Teatro Comunale “luigi Pirandello” - di Francis Veber, traduzione Filippo ottoni, Filodrammatica di laives. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroSINDbAD IL mArINAIOAvio. Ore 20.45. Teatro Parroc-chiale - di Erri De luca “T.i.m. - Te-atro instabile meano”. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroAvEvO uN bEL PALLONE rOSSOAldeno. Ore 20.45. Teatro Co-munale - TsB Teatro stabile di Bolzano, di angela Dematté, re-gia Carmelo rifici, con andrea Castelli, angela Dematté. info:

Tel: 0464.554444 - www.garda-trentino.it - [email protected].

Teatro“CHI DICE DONNA... COSSA DISELO?”Sarnonico. Ore 21. Teatro livio Covi - Commedia teatrale di lore-dana Cont. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

Teatro ragazziLA mELEvISIONE E I PErSONAGGI DEL FANTAbOSCOriva del Garda. Ore 16. Porta san Giuseppe - Teatro di Babbo natale. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

5 DomenicACabaret5 DICEmbrE GLI GNOmIZTrento. Ventuno.Uno, via dei Ven-tuno, 1. Carlo: 349.7703911.

CulturaPrESENTAZIONE LIbrOTrento. Ore 20.30. Barycentro, Piazza Venezia, 38 - luigi sardi (giornalista) “il pugno e la rotativa. il 68 nella stampa trentina” Temi, 2008. Con la partecipazione del prof. Piergiorgio rauzi. info: Tel. 0461-230000.

FolkloreFESTIvAL DELLE mErAvIGLIESanta massenza. Emozioni, arte cultura nel suggestivo mercatino delle meraviglie. Tel. 0461.864400 [email protected].

FolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

FolkloreAr...rIvA IL NATALEriva del Garda. Dalle 15.30 al-le 18.30. concerti, musica e ani-mazione itinerante, Teatro Babbo natale, spettacoli musicali per bambini. info: 0464 560113 [email protected].

MusicaNOmADI IN CONCErTOLevico Terme. Ore 17. Palalevico - “racconti raccolti”, il nuovo al-bum, contiene 11 cover di grandi cantautori italiani, riarrangiati da Carletti e compagni. in più di 40 anni di carriera e in 40 dischi è la prima volta che i nomadi si cimen-tano in canzoni e artisti molto di-versi tra loro; il primo singolo “Hey man” vanta nel disco anche la par-tecipazione di zucchero.

MusicaALTrEmENTI 2010 - SLEGATI LA TESTAFondo. Dalle 14. Palanaunia - Dal-le 14 alle 17.30: “labor on the rock”

TRENTO Via Pomeranos, 2 Loc. Mattarello Tel. 0461/944545 www.adigehotel.it

Sala RiuNiONi - Sala BaNchETTi

Sala per banchetti e cerimonie

TrenTo c/o Aeroporto “G. Caproni” tel. 0461/944999

105tmdicembre

trentinoappuntamenti

laboratori artistici con angelo mo-randini, andrea recla e rudi za-notti. Dalle 18 alle 20.30: dibattito ViaGGiarsi quando viaggiare non vuole dire fuggire, ma tornare per raccontare e contaminare! Dalle 21 alle 24: buffet etnico ed esibi-zioni finali. info: Val di non kalei-doscopio - [email protected].

MusicamuSICA SOTTO I vòLTICanale di Tenno. Pomeriggio. Tra le vie e nella piazzetta del borgo, musica e canti natalizi. Duo Tac Tirol. Tel. 0464 554444 - E-mail: [email protected] - www.gar-datrentino.it/inverno.

MusicaCHOPIN - LE vOCI DELL’ANImAAla. Ore 11 e ore 17. museo del pianoforte antico, via santa Ca-terina 1 - concerto su strumenti storici in memoria di Chopin a 200 anni dalla sua nascita (1810-1849). Pianista Temenuschka Vesselinova. ingresso gratuito. necessaria la prenotazione. info: tel 0464.674068 - [email protected].

MusicaL’ANGELO E LA STELLA - CONCErTO DI NATALErumo. Chiesa Parrocchiale - Dalla penna di Fabio Conti e Giuseppe Calliari, un progetto musicale nuo-vo per celebrare il natale: l’antica tradizione dell’oratorio sacro rina-sce, per proporre i canti natalizi più famosi al mondo come com-posizione unica. [email protected].

MusicabIFuNK - brASS bAND ArOuND FuNK & JAZZArco. Ore 17.30. Piazza delle Er-be. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

MusicaCONCErTObaselga di Piné. Ore 16. le Pic-cole Colonne. info: 0461-557028 .

Opera liricaIL rATTO DAL SErrAGLIOTrento. Ore 20.30. Teatro socia-le - di W.a. mozart. nuova produ-zione del Centro servizi Culturali santa Chiara, istituti superiori. in-fo: 0461/213834 .

Per i più piccoliPETEr PANTrento. Ore 15.30 e 17.30. Teatro s. marco - spettacolo di teatro di figura e d’attore di lino Terra e re-nato Patarca, tratto da J.m. Barrie. info: 0461/213834 .

Per i più piccoliTEATrO A GONFIE vELENago. Ore 16.30. Casa della Comunità - “Gioco!”. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Per i più piccoliLA CASA DI bAbbO NATALEriva del Garda. Dalle 14 al-le 18.30. rocca. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Per i più piccoliLE quATTrO STAGIONIPergine valsugana. Ore 16. Te-atro Don Bosco - “a teatro con mamma e papà”, spettacolo di angelo Facchetti.

TeatroLA NOTTE DEGLI ALAmbICCHI ACCESISanta massenza. Ore 18 e 21. spettacolo teatrale itinerante gratuito che intende raccontare gli aspetti fisici, storici e antro-pologici dell’arte della distillazio-ne della grappa. Prenotazione entro le ore 12 del giorno dello spettacolo presso aPT Trento, monte Bondone, Valle dei laghi. Vezzano 0461/864400, Trento 0461/216000.

TeatroNATALE STA ArrIvANDOCognola. Ore 16.30. Teatro audi-torium - Compagnia Teatrale “ap-punti & scarabocchi” di Gardolo. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroGALLINE PArAbOLICHEmoena. Ore 16.30. Teatro - Grup-po “amici del Teatro” di moena. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

Teatro ragazziPINOCCHIO CANTASTOrIEriva del Garda. Ore 16. Porta san Giuseppe - Teatro di Babbo natale. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

6 luneDìCulturaErEDITà DEmOCrATICHETrento. Ore 17.30. Fondazione Bruno kessler, aula grande - il mo-do migliore di curare la memoria di alcide De Gasperi è quello di riproporre le virtù politiche in un contesto nuovo, aperto e libero. “la libertà di coscienza: cos’è e a cosa serve”. intervengono dott. simone Pensa (Università di Tren-to) e dott. Davide Paris (Università di milano). info: tel 0461.210247.

CulturaPrESENTAZIONE LIbrOrovereto. Ore 20.30. Teatro ro-smini - “l’io rinasce in un incontro” quinto volume della serie l’Equi-pe della collana i libri dello spirito cristiano con michele Faldi e don Bruno Tomasi Centro Culturale rebora. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.rovereto.tn.it.

CulturaLA mONTAGNA DA SOTTO: DIALOGHI TrA CITTà E mONTAGNAmattarello. Ore 20.30. Centro san Vigilio, sala Polivalente - stefano mayer “la Vigolana fra natura e storia”. www.trentinocultura.net.

Famiglia“mONGOLIA, uN vIAGGIO NELLE TErrE DI GENGIS KAHN”baselga di Piné. racconti per fa-miglie. info: 0461-557028 .

FolkloreFESTIvAL DELLE mErAvIGLIESanta massenza. Emozioni, arte cultura nel suggestivo mercatino delle meraviglie. Tel. 0461.864400 [email protected].

MusicaSONATA ISLAND FESTIvAL 2010: JAZZ AND NOTATIONTrento. Ore 21. Castello del Buon-consiglio - simone zanchini e Fran-cesco Cusa, musiche di Guinga, Pascoal, zanchini.

Musica1000 LIrE DIxIE bANDbaselga di Piné. Concerto itine-rante. info: 0461-557028 .

Per i più piccoliLA CASA DI bAbbO NATALEriva del Garda. Dalle 14 al-le 18.30. rocca. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

TeatroLA NOTTE DEGLI ALAmbICCHI ACCESISanta massenza. Ore 18 e 21. spettacolo teatrale itinerante gratuito che intende raccontare gli aspetti fisici, storici e antro-pologici dell’arte della distillazio-ne della grappa. Prenotazione entro le ore 12 del giorno dello spettacolo presso aPT Trento, monte Bondone, Valle dei laghi. Vezzano 0461/864400, Trento 0461/216000.

TeatroLES JEux D’ENFANTSTrento. Teatro auditorium - labo-ratorio teatrale che prende il nome dal quadro di Bruegel dipinto nel 1560. sono previsti 10 incontri in orario pomeridiano post-scolasti-co a partire da dicembre 2010 e in conclusione alcuni incontri intensi-vi ad aprile 2011. Termine d’iscrizio-ne 6 dicembre. info: 0461/213834.

106tmdicembre

trentinoappuntamenti

Scopri i migliori vini del Trentino ogni giovedì e sabato dalle 17.00 alle 21.00

Per scoprire le altre iniziative dell’Enoteca: www.enotecadeltrentino.it Palazzo Roccabruna: Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento - tel. 0461/887101

CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

I GIOVEDÌ DELL’ ENOTECAOgni giovedì alle 18.00 un incontro dedicato ai prodotti trentini. Consumazione: 3,00 €

Giovedì 16 dicembre“I DOLCI DELLA TRADIZIONE TRENTINA”

IL SABATO CON IL PRODUTTOREOgni sabato alle 18.00 un appuntamento con i produttori trentini.

Sabato 18 dicembre“UN VIAGGIO NELLA CANTINA FURLANI”Azienda: Furlani (Vigolo Vattaro – TN)

EVENTI

fino al 13 dicembre

Bollicine su Trento. Incontri e suggestioni con sua eccellenza il TrentodocTre settimane di degustazioni, approfondimenti, abbinamenti in compagnia del Trentodoc

DEGUSTAZIONI CON ORARIO: Giovedì e venerdì dalle 17.00 alle 22.00Sabato e domenica dalle 11.00 alle 22.008 e 13 dicembre dalle 17.00 alle 22.00

A TAVOLA CON IL TRENTODOCNell’antica scuderia di Palazzo Roccabruna menù trentini abbinati alle bollicine

Sabato 11 dicembre, dalle 12.00 alle 21.30Il ristorante Cant del Gal di Tonadico (TN) propone “Gùstati l’inverno: sapori stagionali dal Primiero”

Domenica 12 dicembre, dalle 12.00 alle 21.30La Locanda delle Tre Chiavi di Isera (TN) propone “Alle pendici del Monte Baldo”

LABORATORI ENOGASTRONOMICIGiovedì 9 dicembre, ore 18.00 “Bollicine nel bicchiere e tradizione nel piatto: ogni abbinamento una sorpresa”

trentinomese-Dicembre10.indd 1 22-11-2010 16:23:45

TeatroAvEvO uN bEL PALLONE rOSSOriva del Garda. Ore 21. Palazzo dei Congressi - TsB Teatro stabi-le di Bolzano, di angela Dematté, regia Carmelo rifici, con andrea Castelli, angela Dematté. info: Tel: 0464.554444 - www.garda-trentino.it - [email protected].

TeatromANDrAGOLATione di Trento. Ore 21. Teatro Comunale - Di niccolò machiavelli.

7 mArTeDìCulturaINCONTrO CON vErTIGO DANCE COmPANy - mANATrento. Ore 17.30. sala medioe-vale Teatro sociale - incontro sulla nuova danza israeliana in conco-mitanza con lo spettacolo. mana, della Compagnia Vertigo Dance. info: 0461/213834 .

CulturaLA vOCE DEI CLASSICIArco. Ore 20.30. Biblioteca B. Emmert - itinerario nella letteratu-ra classica. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

DanzavErTIGO DANCE COmPANy - mANATrento. Ore 20.30. Teatro socia-le - coreografie noa Wertheim. Vertigo Dance Company è sup-portata dal ministero delle arti e della Cultura di israele, dalla Città di Gerusalemme, dalla The Jeru-salem Foundation e il ministero degli affari Esteri israeliano. info: 0461/213834 .

FolkloreFESTIvAL DELLE mErAvIGLIESanta massenza. Emozioni, arte cultura nel suggestivo mercatino delle meraviglie. Tel. 0461.864400 [email protected].

FolkloreAr...rIvA IL NATALEriva del Garda. Dalle 15.30 al-le 18.30. concerti, musica e ani-mazione itinerante, Teatro Babbo natale, spettacoli musicali per bambini. info: 0464 560113 [email protected].

Per i più piccoliLA CASA DI bAbbO NATALEriva del Garda. Dalle 14 al-le 18.30. rocca. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Per i più piccoli“bISSmACINANDO FACCIAmO LE FrITTELLE”baselga di Piné. laboratorio per bambini dai 7 ai 12 anni. info: 0461-557028 .

Per i più piccoliJOSEF CON L’OrGANETTO DI bArbErIA E LE rENNE DI mONICAbaselga di Piné. spettacolo . in-fo: 0461-557028 .

TeatroLA NOTTE DEGLI ALAmbICCHI ACCESISanta massenza. Ore 18 e 21. Vie del borgo - spettacolo teatra-le itinerante gratuito che intende raccontare gli aspetti fisici, stori-ci e antropologici dell’arte della distillazione della grappa. Preno-tazione entro le ore 12 del giorno dello spettacolo presso aPT Tren-to, monte Bondone, Valle dei la-ghi. Vezzano 0461/864400, Trento 0461/216000.

8 mercoleDìCultura˝HO APPENA SPArATO A JOHN LENNON˝Trento. Ore 20.30. Teatro audi-torium - Viaggio nella mente di mark David Chapman, l’assassi-no di John lennon, che da os-sessionato fan, diventa suo giu-stiziere e carnefice nel momento in cui si autoconvince che lennon ha tradito lui e gli ideali della sua generazione. questo viaggio vie-ne raccontato attraverso un film di circa 50 minuti, realizzato da Contaminarte per la regia di Fran-cesco Ghilardi, a trent’anni esatti della morte dell’ex Beatles. info: 0461/213834 .

FamigliaPrESEPIO vIvENTEbaselga di Piné. Con canti e tra-dizioni popolari dell’associazione “rasom - Ucraini in Trentino”. info: 0461-557028 .

FolkloreFESTIvAL DELLE mErAvIGLIESanta massenza. Emozioni, arte cultura nel suggestivo mercatino delle meraviglie. Tel. 0461.864400 [email protected].

MusicamuSICA SOTTO I vòLTICanale di Tenno. Pomeriggio. Tra le vie e nella piazzetta del borgo, musica e canti natalizi. Duo Tac Tirol. Tel. 0464 554444 - E-mail: [email protected] - www.gar-datrentino.it/inverno.

Per i più piccoliLA COPErTA DI NATALE TrATTO DALLE FILASTrOCCHE DI rODArI E DICKENSvezzano. Ore 16.30. Teatro Valle dei laghi - omaggio a Dickens, ro-dari e altri autori contemporanei. Fondazione aida e associazione Theamus presentano lo spettacolo per i bambini dai 3 agli 8 anni am-bientato nella cittàincuituttosibutta governata dal Grande Divoratore dove finiscono anche le parole dei

107tmdicembre

trentinoappuntamenti

libri sul natale. tel. 0461 340158 - [email protected].

Per i più piccoliLA CASA DI bAbbO NATALEriva del Garda. Dalle 14 al-le 18.30. rocca. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Per i più piccoli“bIGLIETTI AuGurALI CON rACCHIuSI OrIGINALI PrESEPI POP-uP”baselga di Piné. laboratorio multi materiale (dai 4 ai 12 anni). info: 0461-557028 .

TeatroAvEvO uN bEL PALLONE rOSSOTrento. Ore 20.30. Teatro Cu-minetti - TsB Teatro stabile di Bolzano, di angela Dematté, re-gia Carmelo rifici, con andrea Castelli, angela Dematté. info: 0461/213834 .

9 gioVeDìCinemaTuTTI NELLO STESSO PIATTOTrento. Dalle 18.30. Cinema astra - ore 18.30 “la botanica del de-siderio”; ore 20.45 “Fair tales”; 21.45 “melograni e mirra”.

TeatroLO SCArFALIETTO ’’LO SCALDALETTO’’Trento. Ore 20.30. Teatro audi-torium - Teatro stabile di Cala-bria, Teatro quirino Vittorio Gas-sman presentano lo spetaccolo di Eduardo scarpetta, adattamento e

regia Geppy Gleijeses con Geppy Gleijeses, lello arena, marianella Bargilli . info: 0461/213834 .

TeatroAvEvO uN bEL PALLONE rOSSOTrento. Ore 20.30. Teatro Cu-minetti - TsB Teatro stabile di Bolzano, di angela Dematté, re-gia Carmelo rifici, con andrea Castelli, angela Dematté. info: 0461/213834 .

10 VenerDìCinemaTuTTI NELLO STESSO PIATTOTrento. Dalle 17.30. Format, Cine-teca Provinciale - ore 17.30 “Plasti-ca e vetro”; ore 17.40 “il cibo con-ta”; ore 19 “noi resteremo sulla terra”; ore 20.30 “Utopia”; ore 21.45 “Cosa c’è nel tuo piatto?”.

CulturaINuTILI SENTINELLE DI PIETrA - I FOrTI DI PrImOLANO TrA L’uLTImO rISOrGImENTO E LA GrANDE GuErrATelve. Ore 20.30. sala riunioni Biblioteca - storia di due fortez-ze nate per difendere un confine ormai scomparso, a cura di luca Girotto. info: tel 0461/754052.

Cultura“mATEr DuLCISSImA”Canale di Tenno. Ore 20.30. Ca-sartisti - Poesie di ogni tempo dedicate alla mamma. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

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LIGABUE14 DICEMBRE 2010PALAONDA - BOLZANOPartenza ore 18.00 Area ex ZuffoCosto viaggio € 15,00 a personaIl viaggio verrà organizzato con un minimo di 30 partecipanti

Per informazioni e prenotazioni:PROMOEVENT SERVICE tel. 0461.910788 RADIO DOLOMITI tel. 0461 987161

PROMOEVENT SERVICE S.a.s.Trento - Via Matteotti, 3Tel. e Fax 0461.910788Mobile [email protected] www.promoevent.it

CulturaOmbrE D’uLIvODro. Ore 20.30. Centro Cultura-le - conferenza spettacolo: Po-esie, musica, mitologia, religio-ne e storia dell’olivo. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

CulturavENErDì IN PuNTOborgo valsugana. Laboratorio dalle 18 alle 19.30. spazio klien, Piazza Degasperi 20 - laboratorio nell’ambito della mostra “Un pun-to più del diavolo” Eccellenza e curiosità della filatura e tessitura femminili, lucia Trotter presenta “la tessitura su telaio orizzonta-le”. Biblioteca Tel. 0461 754052 - [email protected] - www.valsuganacultura.it.

CulturaPrESENTAZIONE LIbrOTrento. Ore 17. sala Falconetto, via Belenzani - “Un filo di arianna,di mano in mano” Bambini rac-contati tra fiaba e realtà, di mica-ela Bertoldi. interventi di: michele odorizzi, coordinatore Comitato promotore Educa; nadia scappi-ni, insegnante e scrittrice; Giovan-na Weber, già dirigente scolastica istituto comprensivo. letture di anita annibaldi.

DanzabuTTErFLyvezzano. Ore 20.30. Teatro Val-le dei laghi - Ersilia Danza che presenta lo spettacolo. tel. 0461 340158 - [email protected].

FolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

MusicavENErDì IN FILArmONICA - SALA APErTATrento. Alle 18. sala della Filarmo-nica - stagione 2010 - lo scopo di questo appuntamento è di dare spazio ai musicisti della provincia di Trento (solisti, gruppi, diploma-ti e studenti dei corsi superiori) creando un punto di incontro e di riferimento. il musicista inte-ressato dovrà inviare la propria richiesta alla società Filarmonica (Fax 0461.221735 - [email protected]) specificando il periodo in cui sa-rebbe interessato a suonare. info: Tel. 0461.985244 - www.filarmo-nica-trento.it - [email protected].

MusicaDEPErILLIZIArovereto. Ore 18. Biblioteca Civi-ca - concerto imbullonato per mu-sici, attori, coro di donne, tipografi e macchine da stampa con i Pa-rafonisti del Baldo. in occasione del 50° anniversario della morte di Fortunato Depero. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.ro-vereto.tn.it.

TeatroLO SCArFALIETTO ‘’LO SCALDALETTO’’Trento. Ore 20.30. Teatro audi-torium - Teatro stabile di Cala-

Luigi BonazzaJosef Maria AuchentallerArtur NikodemMito, allegoria e natura

25.09.2010 | 10.01.2011TrentoPalazzo Trentinivia Manci 27orario 10.00-18.00 domenica chiuso ingresso libero

Inaugurazione della mostraSala AuroraVenerdì 24 settembre ore 18.00

Giovanni Kessler Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento

25.09.2010 - 10.01.2011TrentoPalazzo TrentiniVia Manci, 27

Orario: 10-18, dal lunedì al sabato e domenica 12 e 19 dicembre

luigi BonazzaJosef Maria auchentallerartur NikodemMito, allegorie e natura

109tmdicembre

trentinoappuntamenti

bria, Teatro quirino Vittorio Gas-sman presentano lo spetaccolo di Eduardo scarpetta, adattamento e regia Geppy Gleijeses con Geppy Gleijeses, lello arena, marianella Bargilli . info: 0461/213834 .

TeatroTESTImONIrovereto. Ore 20.45. auditorium Fausto melotti - spettacolo teatra-le con Giampiero ingrassia, Cesa-re Bocci, Giovanni Vettorazzo. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comu-ne.rovereto.tn.it.

11 sABAToCulturaGIuLIO mOZZI A SILLAbArIA!Trento. Dalle 9.30 alle 17. silla-baria, via san Pio X 93 - lo scritto-re e insegnante di scrittura Giulio mozzi mette a disposizione il suo sapere teorico e pratico intorno al racconto in un laboratorio da week end. il percorso continua il 12 dicembre. Costi 100 euro + 20 euro iscrizione associazione. Po-sti limitati. info: tel. 0461 994046, [email protected] e http://vibrisse.wordpress.com.

CulturaPrESENTAZIONE DEL LIbrO PEr bAmbINIrovereto. Ore 17. Biblioteca civi-ca spazio bambini - “Juma, il tam-buro magico e la leggenda della terra secca” di Enrico Tavernini, illustrazioni di martina Benoni. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.rovereto.tn.it.

CulturaAPPuNTI DI vIAGGIO: 20 ArTISTI PEr rENATO PANCHErITrento. Ore 18. area archeologica di Palazzo lodron, Piazza lodron, 31 - inaugurazione mostra. “ap-punti di viaggio” si può intendere in senso stretto come annotazioni personali di qualsiasi viaggio ma più ampiamente come il viaggio che ogni artista viene a svolgere nel corso della propria vita. [email protected] - www.trentinocultura.net/archeologia.asp.

FolkloreFESTIvAL DELLE mErAvIGLIESanta massenza. Emozioni, arte cultura nel suggestivo mercatino delle meraviglie. Tel. 0461.864400 [email protected].

FolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

FolkloreAr...rIvA IL NATALEriva del Garda. Dalle 15.30 al-le 18.30. concerti, musica e ani-mazione itinerante, Teatro Babbo natale, spettacoli musicali per bambini. info: 0464 560113 [email protected].

MusicaJuPITEr brASS quINTET CON v. CIurLETTIriva del Garda. Ore 17.30. Via Gazzoletti - h. 17.30Jupiter Brass quintet con V. Ciurletti. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

Musica“ENSAmbLE DEL CANCEL” E “bLuE NOIr”Tenno. Ore 20.30. Teatro Don Bosco - Concerto vocale e mu-sicale. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

MusicarOCCO & rOCCO E LA LOrO FISArmONICAbaselga di Piné. Concerto itine-rante. info: 0461-557028 .

MusicalTuTTI A bOrDO... DESTINAZIONE muSICALborgo valsugana. Ore 20.45. Te-atro del centro scolastico - .

Per i più piccoliLA CASA DI bAbbO NATALEriva del Garda. Dalle 14 al-le 18.30. rocca. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Per i più piccoli“DrAGOmACINANDO FACCIAmO LE PIZZETTE DI NATALE”baselga di Piné. laboratorio per bambini dai 7 ai 12 anni. info: 0461-557028 .

TeatroLO SCArFALIETTO ‘’LO SCALDALETTO’’Trento. Ore 20.30. Teatro audi-torium - Teatro stabile di Cala-bria, Teatro quirino Vittorio Gas-sman presentano lo spetaccolo di Eduardo scarpetta, adattamento e regia Geppy Gleijeses con Geppy Gleijeses, lello arena, marianella Bargilli . info: 0461/213834 .

TeatroPArEvA ‘NA bELA IDEAPovo. Ore 21. Teatro “Concordia” - di loredana Cont, Filo “Ce.Dro” di Dro. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroOTTO DONNE... E...Povo. Ore 20.45. Teatro Parroc-chiale di sarche - di robert Tho-mas, Filo “arcobaleno” di arco. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

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Tutti i

110tmdicembre

trentinoappuntamenti

TeatroquATTrO CICErE EN TEL SPIAZNave di S. rocco. Ore 20.45. Tea-tro - di Camillo Vittici (traduzione di Giorgio lunelli), Filo “s. rocco” di nave s. rocco. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroCONTrO EL LOGOrIO DELLA vITA mODErNAGardolo. Ore 20.45. Teatro - di F. kerschbaumer, Filodrammati-ca “s. Gottardo” di mezzocorona. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroPEr mI... SE rIDE ANCA DOPOSopramonte. Ore 21. Teatro Par-rocchiale - di luciano zendron, Filo-drammatica “arca di noè” di mat-tarello. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatromE FrANA LA TErA SOTO I PEIbaselga di Pinè. Ore 20.45. Cen-tro Congressi - di Paolo Bianchi, Filodrammatica di Viarago. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroIL bruTTO ANATrOCCOLOCavrasto. Ore 16.30. Teatro Par-rocchiale - Gruppo “Gianni Corradi-ni” di Villazzano. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroquALCHEDuNI HA FAT I COrNIAvio. Ore 20.45. Teatro Parroc-chiale - di loredana Cont, Com-pagnia Dialettale “la Grinta” di arco. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroLA STrANA COPPIACasatta-valfloriana. Ore 20.30. Teatro comunale Valfloriana - Fi-lodrammatica “amicizia” di ro-meno.

Teatro ragazziPIPPI CALZELuNGHEriva del Garda. Ore 16. Porta san Giuseppe - Teatro di Babbo natale. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

Teatro ragazzi“COmPAGNI DI bANCO”Dro. Ore 16.30. Teatro parrocchia-le - Teatro a Gonfie Vele. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Teatro ragazziFIAbA DI NATALErovereto. Ore 20.30. audito-rium Fausto melotti - di Charles Dickens. spettacolo teatrale cu-rato dagli amici dell’operetta di rovereto, ass. serenella e amici sen.Giovanni spagnolli. info: 0464-452253, e-mail: cultura@comune.

rovereto.tn.it - www.comune.ro-vereto.tn.it.

12 DomenicACabaretI PANPErSTrento. Ventuno.Uno, via dei Ven-tuno, 1. Carlo: 349.7703911.

CulturaGIuLIO mOZZI A SILLAbArIA!Trento. Dalle 9.30 alle 12. silla-baria, via san Pio X 93 - lo scritto-re e insegnante di scrittura Giulio mozzi mette a disposizione il suo sapere teorico e pratico intorno al racconto in un laboratorio da week end. Costi 100 euro + 20 euro iscrizione associazione. Po-sti limitati. info: tel. 0461 994046, [email protected] e http://vibrisse.wordpress.com.

FolkloreFESTIvAL DELLE mErAvIGLIESanta massenza. Emozioni, arte cultura nel suggestivo mercatino delle meraviglie. Tel. 0461.864400 [email protected].

FolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

FolkloreAr...rIvA IL NATALEriva del Garda. Dalle 15.30 al-le 18.30. concerti, musica e ani-mazione itinerante, Teatro Babbo natale, spettacoli musicali per bambini. info: 0464 560113 [email protected].

MusicamuSICA SOTTO I vòLTICanale di Tenno. Pomeriggio. Tra le vie e nella piazzetta del borgo, musica e canti natalizi. Coro la-go di Tenno. Tel. 0464 554444 - E-mail: [email protected] - www.gardatrentino.it/inverno.

MusicamErry CHrISTmAS IN JAZZriva del Garda. Ore 17.30. Piazza Cavour - Concerto jazz. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

MusicaSTEFAN mILENKOvICHrovereto. Ore 18. auditorium Fausto melotti - in concerto per il sud sudan. associazione mbili amici del sud sudan. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.ro-vereto.tn.it.

MusicaGruPPO bANDISTICO FOLK PINETANObaselga di Piné. Concerto. info: 0461-557028 .

Per i più piccoliLA CASA DI bAbbO NATALEriva del Garda. Dalle 14 al-le 18.30. rocca. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Per i più piccoli“LE TOrrI DELLA bIODIvErSITà”baselga di Piné. Gioco per bam-bini dai 7 ai 12 anni. info: 0461-557028 .

TeatroLO SCArFALIETTO ‘’LO SCALDALETTO’’Trento. Ore 16. Teatro auditorium - Teatro stabile di Calabria, Teatro quirino Vittorio Gassman presen-tano lo spetaccolo di Eduardo scarpetta, adattamento e regia Geppy Gleijeses con Geppy Gleije-ses, lello arena, marianella Bargilli . info: 0461/213834 .

TeatroquATTrO CICErE EN TEL SPIAZNave di S. rocco. Ore 15. Tea-tro - di Camillo Vittici (traduzione di Giorgio lunelli), Filo “s. rocco” di nave s. rocco. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroGIOCHI A...Calceranica. Ore 17. Teatro s. Er-mete - Filo “argento Vivo” di Co-gnola. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

13 luneDìMusicaquArTETTO AvOSTrento. Alle 20.45. sala Filarmo-nica - stagione 2010 - mario mon-tore, pianoforte; mirei yamada, violino; Diana Bonatesta, viola; amedeo Cicchese, violoncello - s. Brotons quartetto op. 48 “a cele-bration of living” - a. Dvorak quar-tetto n. 2 op. 87 in mi bem. magg. - J. Brahms quartetto n. 1 op. 25 in sol min. info: Tel. 0461 985244 - info@filarmonica-trento-it.

MusicaquArTETTO AvOS ESEGuE muSICHE DI brOTONS, DvOrAK E brAHmSTrento. Ore 20.45. sala Filarmo-nica - il quartetto avos nasce nel 2007 all’interno dell’accademia nazionale di santa Cecilia di roma. il repertorio spazia dai quartetti di mozart ai tre quartetti di Brahms, da schumann a Fauré, fino ai con-temporanei. info: 0461 985244 - e-mail: [email protected] - sito: www.filarmonica-trento.it.

Per i più piccoliCHIAmATEmI CIrANO!Trento. Ore 14.30. Teatro Cumi-netti - Teatro Città murata, spetta-colo liberamente ispirato al Cyrano de Bergerac di Edmond rostand. Testo, regia, musiche; stefano an-dreoli. info: 0461/213834 .

Per i più piccoliuNA FIAbA, uN GIOCO AL GIOrNOrovereto. Ore 17. ludoteca com-prensoriale, via Dante, 63 - let-ture animate, musica, costruzio-ne di giocatoli e giochi, merenda con dolci della tradizione popolare italiana ed europea. Per bambini dai 3 agli 11 anni ed adulti accom-pagnati!. info: tel. 0464 420594 - [email protected].

14 mArTeDìCulturaLA vOCE DEI CLASSICIArco. Ore 20.30. Biblioteca B. Emmert - itinerario nella letteratu-ra classica. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

CulturaLA mONTAGNA DA SOTTO: DIALOGHI TrA CITTà E mONTAGNATrento . Ore 20. Teatro sociale - reinhold messner “la città e le sue montagne: alla ricerca di un dialogo”. www.trentinocultura.net.

Per i più piccoliuNA FIAbA, uN GIOCO AL GIOrNOrovereto. Ore 17. ludoteca com-prensoriale, via Dante, 63 - let-ture animate, musica, costruzio-ne di giocatoli e giochi, merenda con dolci della tradizione popolare italiana ed europea. Per bambini dai 3 agli 11 anni ed adulti accom-pagnati!. info: tel. 0464 420594 - [email protected].

15 mercoleDìCulturamOmENTI DI STOrIA mITTELEurOPEAOre 17.30. sala degli affreschi, Biblioteca comunale via roma - relatore alessandro Fambrini: marionette, macchine e uomini-massa. arte e cultura nella repub-blica di Weimar. organizza il Cen-tro studi storia Europa Centrale. il ciclo di incontri si concluderà il 13 aprile 2011.

MusicaOrCHESTrA FILArmONICA DI SOFIArovereto. Ore 20.45. auditorium Fausto melotti - alexei kornienko direttore, nicolas altstaedt vio-loncello. associazione Filarmoni-ca rovereto. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.rovereto.tn.it.

MusicaSONATA ISLAND FESTIvAL 2010: JAZZ AND NOTATIONTrento. Ore 21. museo di scien-ze naturali - asphalt di Joe may (1929). muto musicato da stefa-no zorzanello.

111tmdicembre

trentinoappuntamenti

Per i più piccoliSTOrIE A mErENDAArco. Ore 17. Biblioteca Bru-no Emmert - letture per Bam-bini con Claudia Berti. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Per i più piccoliuNA FIAbA, uN GIOCO AL GIOrNOrovereto. Ore 17. ludoteca com-prensoriale, via Dante, 63 - let-ture animate, musica, costruzio-ne di giocatoli e giochi, merenda con dolci della tradizione popolare italiana ed europea. Per bambini dai 3 agli 11 anni ed adulti accom-pagnati!. info: tel. 0464 420594 - [email protected].

16 gioVeDìMusicaAuTuNNO OPErISTICO 2010rovereto. Ore 20.30. sala Fi-larmonica - anna kravtchenko in concerto. associazione amici dell’opera E. Garofalo. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.ro-vereto.tn.it.

Per i più piccoliuNA FIAbA, uN GIOCO AL GIOrNOrovereto. Ore 17. ludoteca com-prensoriale, via Dante, 63 - let-ture animate, musica, costruzio-ne di giocatoli e giochi, merenda con dolci della tradizione popolare italiana ed europea. Per bambini dai 3 agli 11 anni ed adulti accom-pagnati!. info: tel. 0464 420594 - [email protected].

Teatro“CHI DICE DONNA... COSSA DISELO?”Tenno. Ore 20.30. Teatro Don Bo-sco - Commedia teatrale di lore-dana Cont. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

17 VenerDìCulturaCOrNO DI CAvENTO 1917-2010: FANTASmI E mEmOrIE DAL GHIACCIAIOborgo valsugana. Ore 20.30. sala mercellina Paternolli - la campa-gna di scavi 2008/2010 sui ghiac-ciai del gruppo, dell’adamello, a cura di marco Gramola. info: tel 0461/754052.

CulturaALbErO FOrCHINIvolano. Casa legat - esposizione delle opere del pittore per il perio-do natalizio.

CulturavENErDì IN PuNTOborgo valsugana. Laboratorio dalle 18 alle 19.30. spazio klien, Piazza Degasperi 20 - laborato-rio nell’ambito della mostra “Un punto più del diavolo” Eccellenza e curiosità della filatura e tessi-

tura femminili, katia Pustilnikov presenta “arazzi moderni d’arte su telaio verticale”. Biblioteca Tel. 0461 754052 - [email protected] - www.valsugana-cultura.it.

CulturaArTE|mENTE 2010-2011rovereto. Ore 18.30. mart corso Bettini 43 - “si dipinge col cervello et non con le mani” dalle lettere di michelangelo Buonarroti. Con marco Dallari CimeC. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.ro-vereto.tn.it.

CulturaLEGGErE CON uN bAmbINO: INCONTrO CON LA LETTurA AD ALTA vOCErovereto. Ore 20.30. Biblioteca civica spazio bambini - Francesca sorrentino parlerà con genitori, nonni, educatori dell’importanza della lettura ad alta voce. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.co-mune.rovereto.tn.it.

MusicaL’ANGELO E LA STELLA - CONCErTO DI NATALErovereto. Ore 20.30. Chiesa di s.marco, piazza s.marco - Dalla penna di Fabio Conti e Giuseppe Calliari, un progetto musicale nuo-vo per celebrare il natale: l’antica tradizione dell’oratorio sacro rina-sce, per proporre i canti natalizi più famosi al mondo come composi-zione unica.

MusicaSWINGING CHrISTmASrovereto. Ore 18. Biblioteca civica spazio bambini - Gospel, spiritual and Christmas songs. Concerto di natale con il Coro The swingirls della scuola musicale Jan novák, m°mirko Vezzani, Francesca Vet-tori pianoforte. associazione Fi-larmonica, Comune di rovereto-assessorato alla contemporanei-tà, Biblioteca civica “G. Tartarotti” in collaborazione con le Civiche scuole musicali della Vallagarina. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.rovereto.tn.it.

Per i più piccoli“LE NATALINE - LETTurE ANImATE”Nago. Ore 16.30. Casa della Co-munità - Teatro a Gonfie Vele. info: Tel: 0464.554444 - www.garda-trentino.it - [email protected].

Per i più piccoli“LE NATALINE - LETTurE ANImATE”Dro. Ore 16.30. Centro cultura-le - Teatro a Gonfie Vele. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Per i più piccoliuNA FIAbA, uN GIOCO AL GIOrNOrovereto. Ore 17. ludoteca com-prensoriale, via Dante, 63 - let-

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112tmdicembre

trentinoappuntamenti

ture animate, musica, costruzio-ne di giocatoli e giochi, merenda con dolci della tradizione popolare italiana ed europea. Per bambini dai 3 agli 11 anni ed adulti accom-pagnati!. info: tel. 0464 420594 - [email protected].

18 sABAToCulturaINAuGurAZIONE mOSTrA PrESEPImattarello. Ore 17. Chiesetta di s. Vigilio, (adiacente all’omonimo Centro) - l’associazione italiana amici del Presepio, sezione di Trento, presenta la mostra dei presepi. Per chi volesse partecipa-re deve contattare l’associazione. inaugurazione in Piazza Perini. in-fo: 0461945110.

CulturaPArTONO I bASTImENTIPiedicastello. Ore 11. Gallerie - inaugurazione mostra per rivivere l’epopea dell’emigrazione italiana nelle due americhe. ingresso li-bero . Tel. 0461/261015 - 221309 - [email protected] - www.mito-eventi.it.

DanzaHuNGArIAN STATE FOLK ENSEmbLE - TrILOGIA DI bArTóK PArTE I-IITrento. Ore 20.30. Teatro socia-le - Hungarian state Folk Ensem-ble, compositori di musica agós Gergely (i°), sáry lászló (ii°) co-reografie kovács Gerzson Péter , mihályi Gábor, regia mihályi Gábor e kovács Gerzson Péter, diretto-re artistico mihályi Gábor. info: 0461/213834 .

FolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

FolkloreAr...rIvA IL NATALEriva del Garda. Dalle 10 alle 18.30. concerti, musica e anima-zione itinerante, Teatro Babbo na-tale, spettacoli musicali per bam-bini. info: 0464 560113 [email protected].

FolkloreLuSérNAr bOINICHTNLuserna. kulturinstitut lusérn - istituto Cimbro - Guate Boinichtn un a schümmaz naügez djar! Buon natale e Felice anno nuovo! Fe-sta natalizia organizzata dall’isti-tuto Cimbroper la popolazione. info: 0464-789645 - [email protected].

MusicaCurTIS JENSENPietramurata. Hotel Ciclamino, via Cargadori 1 - rockabilly austria. Happy hour dalle 22 alle 23. info: 0464-507424.

MusicaLE bLuE DOLLS A TrENTOTrento. Ore 21. Teatro santa Chia-ra - concerto di natale.

MusicaL’ANGELO E LA STELLA - CONCErTO DI NATALETrento. Ore 20.45. Chiesa di s. Pietro - Dalla penna di Fabio Con-ti e Giuseppe Calliari, un proget-to musicale nuovo per celebrare il natale: l’antica tradizione dell’ora-torio sacro rinasce, per proporre i canti natalizi più famosi al mondo come composizione unica.

MusicaSING THE GLOryriva del Garda. Ore 17.30. Piazza delle Erbe - Concerto gospel. info: Tel: 0464.554444 - www.garda-trentino.it - [email protected].

MusicaCOrO PIrAmIDI DI SEGONZANObaselga di Piné. Concerto . info: 0461-557028 .

Per i più piccoliLA CASA DI bAbbO NATALEriva del Garda. Dalle 14 al-le 18.30. rocca. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Per i più piccoliTEATrO LAbOrATOrIO DELLE FIAbE IN “rEGALI DI NATALE”riva del Garda. Ore 16. Porta san Giuseppe - Teatro di Babbo natale. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

Per i più piccoliuNA FIAbA, uN GIOCO AL GIOrNOrovereto. Ore 17. ludoteca com-prensoriale, via Dante, 63 - let-ture animate, musica, costruzio-ne di giocatoli e giochi, merenda con dolci della tradizione popolare italiana ed europea. Per bambini dai 3 agli 11 anni ed adulti accom-pagnati!. info: tel. 0464 420594 - [email protected].

Per i più piccoliIL FANCIuLLINO DEL SOLErovereto. Ore 15 e 16. asilo Colle Fiorito, via stazione 10 - te-atrino per bambini dai 3-4 anni. associazione rudolf steiner per la pedagogia di rovereto. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.co-mune.rovereto.tn.it.

Per i più piccoliLA muSICA DELLE STOrIErovereto. Ore 16. Biblioteca civi-ca, spazio bambini - letture anima-te di testi per bambini che rientra-no nel progetto nati per leggere, con Paola Farinati, accompagna-mento musicale di adriano Vianini. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.rovereto.tn.it.

Per i più piccoliLA muSICA DELLE STOrIErovereto. Ore 10. Biblioteca ci-vica spazio Bambini - letture ani-mate di testi per bambini che ri-entrano nel progetto nati con Pa-ola Farinati e accompagnamento musicale di adriano Vianini. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comu-ne.rovereto.tn.it.

Per i più piccoli“LANTErNE DI LuCI E PICCOLI SCrIGNI DEI SOGNI”baselga di Piné. laboratorio multi materiale per bambini dai 4 ai 12 anni. info: 0461-557028 .

19 DomenicACabaretFrITTO mISTOTrento. Ventuno.Uno, via dei Ven-tuno, 1. Carlo: 349.7703911.

CulturaHIDDEN PLACE TEmPOrAry ArT GALLEryTrento. Ore 19. Corso Tre novem-bre 72 - inaugurazione mostra. Germano Wolf propone una nuova emozione artistica. Gli artisti che hanno voluto aderire al progetto sono andrea Bombardelli, rober-to Gamberoni, Valentina Gottar-di, Elena negriolli Ugel e Fabrizio nulli. Per due mesi esporranno, assieme a Wolf, opere che spazia-no dalla pittura alle video installa-zioni, dalle fotografie polaroid alle stampe digitali. info: 349 7447668 - [email protected] - [email protected].

FolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

FolkloreSuLLA vIA DI bETLEmmEvarena. Tutto il giorno. apertu-ra del Presepio “sulla via di Bet-lemme”: centinaia di personaggi, animali e costruzioni riproducono in perfetto stile arabo la natività.

FolkloreAr...rIvA IL NATALEriva del Garda. Dalle 10 alle 18.30. concerti, musica e anima-zione itinerante, Teatro Babbo na-tale, spettacoli musicali per bam-bini. info: 0464 560113 [email protected].

MusicamuSICA SOTTO I vòLTICanale di Tenno. Pomeriggio. Tra le vie e nella piazzetta del bor-go, musica e canti natalizi. X-mas Brass dell’accademia musicale di riva del Garda. Tel. 0464 554444 - E-mail: [email protected] - www.gardatrentino.it/inverno.

MusicabIFuNK - brASS bAND ArOuND FuNK & JAZZriva del Garda. Ore 17.30. Viale Dante. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

MusicamATINéE IN CASA mOZArTrovereto. Ore 11. Casa mozart Palazzo Diamanti via della Terra 48 - Henriette Gärtner, associazione mozart italia. info: 0464-452253, e-mail: [email protected] - www.comune.rovereto.tn.it.

MusicaCOrO LA vALLEbaselga di Piné. Concerto. info: 0461-557028 .

Per i più piccoliLA CASA DI bAbbO NATALEriva del Garda. Dalle 14 al-le 18.30. rocca. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Per i più piccoliyurI GANZ ED IL TrENINO DI bAbbO NATALEriva del Garda. Ore 16. Porta san Giuseppe - Teatro di Babbo natale. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrentino.it - [email protected].

Per i più piccoliuNA FIAbA, uN GIOCO AL GIOrNOrovereto. Ore 17. ludoteca com-prensoriale, via Dante, 63 - let-ture animate, musica, costruzio-ne di giocatoli e giochi, merenda con dolci della tradizione popolare italiana ed europea. Per bambini dai 3 agli 11 anni ed adulti accom-pagnati!. info: tel. 0464 420594 - [email protected].

Per i più piccoli“bISSmACINANDO FACCIAmO LE FrITTELLE”baselga di Piné. laboratorio multi materiale per bambini dai 4 ai 12 anni. info: 0461-557028 .

TeatroSE IL TEmPO FOSSE uN GAmbErOCognola. Ore 18. Teatro di Co-gnola - di Garinei e Giovannini, Fi-lodrammatica di olle. info: 0461 237352 - [email protected] - www.cofas.it.

TeatroHELLO, DOLLy!Cavalese. Ore 21. Teatro comu-nale - di scena srl-Compagnia di operetta di C. abbati. ingresso a pagamento.

20 luneDìFolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

114tmdicembre

trentinoappuntamenti

Per i più piccoliuNA FIAbA, uN GIOCO AL GIOrNOrovereto. Ore 17. ludoteca com-prensoriale, via Dante, 63 - let-ture animate, musica, costruzio-ne di giocatoli e giochi, merenda con dolci della tradizione popolare italiana ed europea. Per bambini dai 3 agli 11 anni ed adulti accom-pagnati!. info: tel. 0464 420594 - [email protected].

Teatro“SPArLA CON mE”riva del Garda. Ore 21. Palazzo dei Congressi - stagione di Prosa. Di e con Dario Vergassola. info: Tel: 0464.554444 - www.garda-trentino.it - [email protected].

21 mArTeDìFolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

Per i più piccoliuNA FIAbA, uN GIOCO AL GIOrNOrovereto. Ore 17. ludoteca com-prensoriale, via Dante, 63 - let-ture animate, musica, costruzio-ne di giocatoli e giochi, merenda con dolci della tradizione popolare italiana ed europea. Per bambini dai 3 agli 11 anni ed adulti accom-pagnati!. info: tel. 0464 420594 - [email protected].

22 mercoleDìFolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

Musica«OrCHESTrA HAyDN»Trento. Alle 20.30. auditorium - andrea Battistoni Dir.; Thomas De-menga Violoncello. info: num. Ver-de 800.086890 - www.haydn.it.

Per i più piccoliuNA FIAbA, uN GIOCO AL GIOrNOrovereto. Ore 17. ludoteca com-prensoriale, via Dante, 63 - let-ture animate, musica, costruzio-ne di giocatoli e giochi, merenda con dolci della tradizione popolare italiana ed europea. Per bambini dai 3 agli 11 anni ed adulti accom-pagnati!. info: tel. 0464 420594 - [email protected].

23 gioVeDìDanzaquEEN THE bALLEriva del Garda. Ore 20.30. Pa-lazzo dei Congressi - spettacolo di danza. info: Tel: 0464.554444 -

www.gardatrentino.it - [email protected].

FolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

Per i più piccoliLA CASA DI bAbbO NATALEriva del Garda. Dalle 14 al-le 18.30. rocca. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

24 VenerDìFolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

FolkloreCOrTEO DEI PASTOrICanale di Tenno. Pomeriggio. ri-vive il mistero delle tradizioni più antiche. Canale riscopre la magia della notte di natale, con i pastori che sfilano tra le vie del borgo. al corteo sfilano anche gli animali, ac-compagnati dagli zampognari e da canti natalizi. Tel. 0464 554444 - E-mail: [email protected] - www.gardatrentino.it/inverno.

FolkloreAr...rIvA IL NATALEriva del Garda. Dalle 15.30 al-le 18.30. concerti, musica e ani-mazione itinerante, Teatro Babbo natale, spettacoli musicali per bambini. info: 0464 560113 [email protected].

Per i più piccoliLA CASA DI bAbbO NATALEriva del Garda. Dalle 14 al-le 18.30. rocca. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

25 sABAToDanzaSPECIALE NATALE - LO SCHIACCIANOCITrento. Ore 16 e 20.30. Teatro sociale - Teatro dell’opera della macedonia. Balletto in due atti, musiche Tchaikovskji, coreogra-fie Vasilij ivanovich Vainonen. info: 0461/213834 .

FolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

miola Di Piné: EL PAéS DEI PrESEPI

immaginate di arriva-re sull’altopiano im-biancato di neve, di

camminare con passo felpato nel silenzio del paesaggio o tra le vie raccolte di un picco-lo paesino di montagna, di ammirare i giochi di luce sul lago ghiaccia-to…. con le persone più care. questa è l’atmosfera del natale da noi. lontana da luci, rumori, piazze affollate e vetrine. Da quasi vent’anni il paese di miola, sull’Altopiano di Piné, si trasforma a natale in un grande presepio, fatto di tantissime piccole opere realizzate negli antichi portici, negli avvolti, nelle finestrelle delle stalle, sulle storiche fontane.qui lo spirito della natività si respira ad ogni passo, nel genuino coinvolgimento dell’intera comunità che, di anno in anno, rivive il natale come un’occasione sincera di riflessione e condivisione con gli ospiti che scelgono l’al-topiano come meta di vacanza invernale: ogni scorcio del caratteristico borgo diventa una cartolina. ogni presepe è una piccola opera d’arte, realizzata da mani sapienti e buone. Dal 4 dicembre al 6 gennaio 2011, miola si animerà con concerti itineranti di cori alpini e bande, giochi per bambini e spettacoli per tutti. Piazza s. rocco ospiterà un mercatino di prodotti enogastronomici e di artigianato artistico dell’altopiano di Piné e della Valle di Cembra e la caratteristi-ca ghèr, l’originale ten-da dei pastori nomadi della mongolia in cui i più piccoli – accom-pagnati da mamma e papà – potranno giocare ed ascoltare racconti e leggende al calduccio e per finire con un entu-siasmante giro in carrozza trainata da cavalli all’interno de El Paés dei Presepi. Dopo un pomeriggio trascorso in famiglia o con gli amici, sarà quasi d’obbligo la sera-ta in uno dei tradizionali ristoranti aderenti all’itinerario del Gusto. ritorna anche quest’anno, il gioco dei pre-sepi, una piccola caccia al tesoro che l’anno scorso ha fatto registrare circa 3.000 partecipanti e oltre 50.000 visitatori. scovando gli oggetti misteriosi riportati sulla colorata cartina e seguendo alcune semplici indicazioni si potrà ritirare un piccolo omaggio ed un ingresso allo stadio del Ghiaccio. El Paes dei Presepi è un evento organizzato dalla Grénz de miola in collaborazione con il Comune di Baselga di Piné e l’ a.p.T. Piné Cembra. Tutto il programma sull’agenda di Trentinomese e su www.visitpinecembra.it

115tmdicembre

trentinoappuntamenti

26 DomenicACulturaL’INCANTO DELLA NATurA. LE ILLuSTrAZIONI NATurALISTICHE DI FrANCO TESTACavalese. Ore 17.30. museo d’ar-te Contemporanea, piazzetta riz-zoli, 1 - inaugurazione della mostra.

DanzaSPECIALE NATALE - IL LAGO DEI CIGNITrento. Ore 20.30. Teatro sociale - Teatro dell’opera della macedo-nia. Balletto in due atti, musiche Tchaikovskji, coreografi e marius Petipa-lev ivanov riviste da Victor yaremenko. info: 0461/213834 .

FolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

FolklorePrESEPE vIvENTECanale di Tenno. Pomeriggio. rivive il mistero delle tradizioni più antiche. il borgo di Canale si trasforma per un giorno nella cor-nice fatata della natività. accan-to ai pastori con i loro animali e ai personaggi del presepe, rivivono gli antichi mestieri e le tradizioni d’altri tempi. Tel. 0464 554444 - E-mail: [email protected] - www.gardatrentino.it/inverno.

Folklore“mISTérI EN STrADA”baselga di Piné. Gli artigiani lo-cali mettono in mostra l’abilità nell’eseguire il loro lavoro. info: 0461-557028 .

TeatroGEOrGE DANDINPredazzo. Ore 20.45. Casa del-la gioventù - rappresentazione teatrale, commedia. ingresso a pagamento.

27 luneDìFolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

MusicaGNuCO CrAZy bANDbaselga di Piné. Concerto itine-rante. info: 0461-557028 .

Per i più piccolirACCONTI DI NATALETrento. Ore15.30 e 17.30. Foyer teatro auditorium - Compagnie Teatrali Unite. spettacolo di rac-conto, lettura, canto e musica dal vivo con Camilla da Vico e Giovan-na Palmieri musiche e canzoni Ca-milla da Vico. info: 0461/213834 .

Per i più piccoliLA CASA DI bAbbO NATALEriva del Garda. Dalle 14 al-le 18.30. rocca. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Per i più piccoli“IL CONTADINO mAGICO”baselga di Piné. Gioco per bam-bini dai 7 ai 12 anni. info: 0461-557028 .

28 mArTeDìFolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

Per i più piccolirACCONTI DI NATALETrento. Ore15.30 e 17.30. Foyer teatro auditorium - Compagnie Teatrali Unite. spettacolo di rac-conto, lettura, canto e musica dal vivo con Camilla da Vico e Giovan-na Palmieri musiche e canzoni Ca-milla da Vico. info: 0461/213834 .

Per i più piccoliLA CASA DI bAbbO NATALEriva del Garda. Dalle 14 al-le 18.30. rocca. info: Tel: 0464.554444 - www.gardatrenti-no.it - [email protected].

Per i più piccoli“DrAGOmACINANDO FACCIAmO LE PIZZETTE DI NATALE”baselga di Piné. laboratorio per bambini dai 7 ai 12 anni. info: 0461-557028 .

Teatro“DOvE SEI, mIO rE?”miola. Ore 18.30. Piazza s.rocco - rappresentazione teatrale. info: 0461-557028 .

29 mercoleDìFamigliaJOSEF CON L’OrGANETTO DI bArbErIA E LE rENNE DI mONICAbaselga di Piné. spettacolo. info: 0461-557028 .

FolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

MusicaENSEmbLE ZANDONAITrento. Ore 20.45. Palazzo Cale-pini, via Calepina 1 - “Volteggian-do al ritmo dei Walzer di strauss”.

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30 gioVeDìFolklorePrESEPE IN mOvImENTOOssana. Dalle 14 alle 18. Chie-sa s. Vigilio, sala adiacente: aper-tura del “presepe in movimento”. info: Tel. 0463.901280 - [email protected].

MusicaJOur DE FêTE STrEET bANDbaselga di Piné. Concerto itine-rante. info: 0461-557028 .

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FolkloreSPETTACOLO PIrOTECNICO mEZZANOTTE mAGICA SuL LAGOriva del Garda. Ore 24. Punta li-do - ar...riva il natale. info: 0464 560113 [email protected].

MusicaCAPODANNO DEI bAmbINIbaselga di Piné. Dalle 15 alle 18. Con la Baby Disco show di silvio dj. info: 0461-557028 .

116tmdicembre

trentinoscoop&newstrentinoscoop&news

bOLLICINE Su TrENTO: TEmPo Di TrEnToDoC

Carattere, eleganza ed esclusività. Tre ingredienti di uno stile unico, quello che fa del TrentoDoc un capolavoro apprezzato nel mondo, sintesi

estrema di passione, esperienza e territorio. Per celebrarlo, dal 25 novembre al 13 dicembre l’Enoteca di Palazzo roccabruna, in collaborazione con Trentino marketing, propone “Bollicine su Trento. incontri e suggestioni con sua eccellenza il TrentoDoc”, tre settimane di appuntamenti ad alto livello con le bollicine

trentine: eventi enogastronomici, degustazioni, talk show con grandi esperti del mondo del vino, all’insegna della cultura e del gusto. Come sempre un calendario fitto di appuntamenti: ogni fine settimana a pranzo e a cena chef trentini e nazionali proporranno menu studiati per esaltare l’eleganza e la raffinatezza

del perlage di montagna e per sottolineare l’intensità e l’armonia del

TrentoDoc. le bollicine trentine offrono un’ampia gamma di possibilità: brut,

riserve, millesimati, rosati, sfumature di profumi e sapori che sono l’idea giusta per rendere indimenticabile una cena, per valorizzare un piatto, per dare tono

ad un aperitivo. Per il mese di dicembre, gli appuntamenti da

PEr il sEsTo anno la kErmEssE DEDiCaTa allo SPumANTE mETODO CLASSICO TrENTINO. Con Un ToUrBillon Di EVEnTi, TUTTi Da BErE E Da manGiarE

il PrESEPE nEl SALONECUriosa iniziaTiVa DEl SALONE FLAvIA Di Via VEnETo a TrEnTo

Chi si rechi nel salone Flavia di Via Veneto 140 a Trento si troverà ad imbattersi in una vetrina

allestita con montagne innevate e cielo stellato. insomma, la sensazione è quella di essere entrati in una sorta di posto magico. sono state le abili mani di Flavia e delle sue collaboratrici, martina e Katia, a mettere su un magnifico presepe tridimensionale a cui, pare, non manchi proprio nulla. Casette illuminate, Grotta del Bambin Gesù, pastori, castelli, passerelle, ma anche scorci del paesaggio trentino. il presepe è interamente costruito con materiale di recupero, per cui è ecosostenibile al cento per cento. quanto ci è voluto per mettere su una simile meraviglia? Due settimane e alla fine la soddisfazione è stata grandissima.

non perdere sono concentrati nei fine settimana e li elenchiamo qui di seguito: sabato 4 dicembre, dalle 12 alle 21.30 l’ostaria del Filò di smarano (Tn) propone “la cucina del maso”; domenica 5 dicembre, dalle 12. alle 21.30 il ristorante Due Camini di Baselga di Piné (Tn) propone “il menù del boscaiolo”; sabato 11 dicembre, dalle 12 alle 21.30 il ristorante Cant del Gal di Tonadico (Tn) propone “Gustati l’inverno: sapori stagionali dal Primiero”; domenica 12 dicembre, dalle 12 alle 21.30 la locanda delle Tre Chiavi di isera (Tn) propone “alle pendici del monte Baldo”. (F.n.)

117tmdicembre

trentinoscoop&news

rai rEGionE È COmICITà E INTrATTENImENTODa LuCIO GArDIN a CLAuDIA mOrANDINI E “BianCo & nEro”

Presentato il nuovo palinsesto della rai regionale del Trentino alto adige. il seguìto programma “Terra di montagna”, in onda domenica 12 dicembre

alle 10 su rai 3, proporrà "mozambico: una banca per la solidarietà" un documentario realizzato dall’Ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento in occasione

dell’apertura, lo scorso agosto, di una cassa rurale specializzata nel settore del microcredito nel Paese africano. sarà invece Trentodoc il protagonista della puntata che andrà in onda domenica 12 dicembre alle 9.50 su rai 3. mela, grappa, ed ora bollicine, quelle inconfondibili del Trentodoc. le puntate di “Andata & ritorno” sono un viaggio affascinante attraverso i sapori e i profumi del nostro territorio. all’interno dello stesso programma, si

parlerà dell’allenatore di sci Faustino bordiga, ex campione del fondo. infine, nella puntata di “Terra di montagna” del 26 dicembre, un ricordo del maremoto che ha devastato le coste di numerosi paesi asiatici, fra cui sri lanka, india, Thailandia, indonesia. il mondo impara a conoscere la parola Tsunami. la mobilitazione del Trentino è scattata subito dopo la tragedia. istituzioni e associazioni hanno organizzato una raccolta di fondi i cui protagonisti sono stati in primo luogo i lavoratori e le imprese. segue, “bianco & Nero” che approda al monte Bondone: una puntata speciale con ospiti d’eccezione. Protagonisti della giornata il trio composto dalla conduttrice Claudia morandini e i due opinionisti “Cris&Kris”. Cristian zorzi, l’olimpionico del fondo e kristian Ghedina, il discesista più pazzo dell’ital Jet. ma non solo, sulle piste delle Viotte vedremo Fulvio Valbusa, grande fondista e vincitore olimpico e l’immancabile Lucio Gardin nei panni di Jean Jack, giornalista lussemburghese a caccia di scoop. questi sarà infatti al monte Bondone con un compito preciso: cercare luciano spalletti (ovviamente il "sosia" interpretato dallo stesso comico), allenatore del san Pietroburgo, approdato in Trentino per il suo ormai indissolubile legame con la neve, in attesa della ripresa del campionato di calcio russo...

DUE BiCCHiEri al rOSSO rubIO mas DE la Famla GUiDa DEi Vini DEl GAmbErO rOSSO PrEmia lUCa BosCHEri

ricavato da un edificio rustico storico risalente alla prima metà dell’800, posto su una collina che

domina la valle dell’adige tra ravina e romagnano offrendo un panorama mozzafiato, il “mas Dela Fam” non è solo un semplice ristorante, ma una struttura poliedrica che è anche osteria, speck stube, wine bar e sala meeting. Un sogno, quello del titolare Luca boscheri, che ad onor del vero, nasce 40 anni fa

quando suo padre Franco acquistò lo stabile com-pletamente deturpato da un incendio, con l’idea precisa e suggestiva di riportarlo in “vita” come locale pubblico. Dislocato su tre piani, si propone come luogo di incontro dove cultura del cibo e del buon bere si fondono con le tradizio-ni… all’enologo renzo Grisenti è affidata la cura delle degustazioni, della lista dei vini e la loro esposizione perché

una delle particolarità del “mas Dela Fam” è vedere le numerose etichette che danno bella mostra di sé negli scaffali e porta-bottiglie disposti lungo tutte le pareti, così come la cucina a vista che, in un certo senso, autorizza a spiare i segreti degli chef. E le soddisfazioni anche in campo enologico non si sono fatte attendere. la Guida dei vini 2011 del Gam-bero rosso, infatti, ha dato due bicchieri al rosso rubio 2007 del mas de la Fam: un bordolese con tocco trentino: 50% merlot, 40% Cabernet franc e C. sauvignon, 10% lagrein, vinificati assieme in tonneau e poi in barrique d’acacia d’allier per 18 mesi, con ulteriore mezz’anno di affinamento in bottiglia. sulla capsula, le iniziali della firma di papà Boscheri, patriarca del mas dela Fam, che di certo oggi sarebbe orgoglioso di tutto ciò.

Cristian Zorzi, Claudia Morandini e Kristian Ghedina

119tmdicembre

trentinoscoop&news

Un PrOFumO nEl nomE DElla PrINCIPESSA SISSI

È nato il 16 novembre scorso il primo profumo dedicato alla

Principessa sissi, un prodotto totalmente made in italy proget-tato da Barbara lolli. a produrre il profumo e a metterlo in com-mercio la Profumeria Principessa sissi di levico Terme (Via marco-ni 50, adiacente il Parco asburgi-co, negozio che vanta 55 anni di attività). Laura varaldi, attuale titolare, e la figlia Barbara sono da sempre cultrici delle famiglie regnanti europee e in particolare francesi ed austriache. Da questa loro passione hanno attinto il nome della profumeria e hanno costruito un progetto nato nel 2009. Da una lunga ricerca nei luoghi preferiti dalla Principessa sissi, dalle sue preferenze floreali e floristiche barbara Lolli ha studiato e creato una fra-granza unica e irripetibile come lo è l’immagine che fun-ge da impronta speciale all’estetica del flacone. l’eau de parfum è racchiuso in una bottiglia di vetro, esssenziale ed elegante che riunisce in sé la classicità, ma al tempo stesso la modernità della forma: eleganza che si ripete nella scatola bianca ed essenziale. le note di testa del profumo sono state scelte pensando alla dolcezza di sissi, ma anche alla sua determinazione e quindi sono fruttate (bergamotto, mela, arancio). le note di cuore sono dedicate a fiori (ortensia, rosa, agapanti, ibiscus, orchidea, gardenia, mughetto, fresia, mirto, robinia). Fra le note di fondo, caratterizzate dalla grande persisten-za, rientrano le fragranze cipriate, orientali e legnose e ricordano madeira e Corfù, luoghi amati da sissi dove soggiornò a lungo.

LuIGI GAy, CanTorE DElla vECCHIA TrENTO

luigi Gay, fu insegnante presso il liceo Prati e pittore, dedicò la sua vita all’arte, disegnò con la tecnica del carboncino e si cimentò nella pittura

del colore ad olio su tela della pittura contemporanea impressionista; ritrattista, autore di paesaggi montani e lagunari, nature morte, dedicò l’ultimo decennio di vita nel ritrarre gli scorci della vecchia Trento e le tradizioni culturali e il folklore della valle dei mocheni. numerosi sono i volti, le baite ed i paesaggi montani che Gay impresse col carboncino sui fogli di carta da disegno. quest’anno, in occasione del trentennale dalla scomparsa, il figlio andrea ha

elaborato un progetto intitolato “nel ricordo del trentennale”, che si compone in tre fasi: la prima quella di allestire mostre retrospettive nei luoghi in cui l’artista ha operato; la seconda riguarda la diffusione di materiale informativo e la terza si concentra nel tentativo di divulgare il ricordo di Gay, presso i Compendi scolastici della zona. il progetto ha inizio dal suo paese natio, moriago della Battaglia (Tv), dove è

stata allestita un mostra retrospettiva.lo scorso giugno, è stata allestita una mostra alla Casa degli artisti di Canale di Tenno, nelle sale dei volti, dove il tema è stato la tipicità dell’ambiente montano: i quadri esposti, infatti, raffiguravano gli scorci e i paesaggi della Valle dei mocheni. in agosto, un’altra esposizione, curata dall’artista marco arman, ha avuto luogo nelle sale di Palazzo Barbi a Cembra, di cui Gay era cittadino onorario. infine, il prossimo gennaio, in collaborazione con il Comune di Trento, sarà allestita una mostra retrospettiva nelle sale di Torre mirana, in via Belenzani, nel centro storico di Trento; la presentazione della mostra sarà a cura di riccarda Turrina.

a TrENT’ANNI DALLA mOrTE Una sEriE Di mosTrE E Di CElEBrazioni

a rEalizzarlo, la DEsiGnEr bArbArA LOLLI PEr la ProFUmEria omonima Di lEViCo

120tmdicembre

trentinoscoop&news

APEIrON TrENTO, sPazio alla soliDariETàUn mErCATINO DEL vOLONTArIATO a TrEnTo, il 7 E l’8 DiCEmBrE

apeiron Trento è un’associazione che sostiene progetti ed

interventi rivolti principalmente alle donne oggetto di discriminazione, emarginazione, violenze di ogni genere e sfruttamento, accogliendole assieme ai loro bambini in una casa rifugio, “Casa Nepal”, per un periodo massimo di 12 mesi. qui viene assicurata loro

l’assistenza sanitaria e psicologica e vengono avviate all’apprendimento di varie attività lavorative, ritrovando così serenità, fiducia in se stesse, l’indipendenza economica e il riscatto sociale. ai loro bambini viene contemporaneamente garantita una regolare frequenza scolastica. il 7 e l’8 dicembre, apeiron organizza un Mercatino di Natale del Volontariato e della Solidarietà, in Piazza Pasi a Trento (casetta n.3).Apeiron Trento - Onlus, costituita nel 1992 con un proprio statuto, affianca e collabora in modo autonomo

con apeiron nazionale, libera associazione senza scopo di lucro che opera in nepal fin dal 1997.È attualmente in fase di realizzazione un progetto che mira alla creazione di micro-imprese in ambito agricolo con l’obbiettivo di assicurare alle beneficiarie una forma di autosufficienza economica e alimentare, contribuendo così al sostentamento della famiglia. Tale intervento, parzialmente finanziato dalla Provincia autonoma di Trento, vede

coinvolte seicento donne, pressoché tutte “Dalit”, cioè fuori casta, individuate in 20 villaggi (gruppi di 30 donne in ogni villaggio) dislocati in un’area montagnosa di un distretto agricolo fortemente depresso del nepal centro-occidentale. altri interventi a sostegno delle donne in condizioni di difficoltà consistono nell’organizzazione e gestione di corsi di apprendimento in vari settori quali

GIAmPIErO GALEAZZI a lEViCo TErmEPrEmiaTi Dal noTo ConDUTTorEGli OLImPIONICI DELLA CANOA

il Gran Gala della canoa, ospitato al Palalevico grazie

all’impegno dell’apt Valsugana, è iniziato con la consegna dei riconoscimenti alla stampa che negli ultimi anni ha dedicato spazio

e attenzione a questo sport, faticoso ma ricco di soddi-sfazioni per l’italia. il presidente della Federazione italiana Canoa e kayak Luciano buonfiglio ha così premiato Federico Calcagno, della rai, e riccardo Crivelli, de La Gazzetta dello Sport. «Ben 16 medaglie alle olimpiadi, dal 1960 ad oggi, e sessanta partecipazioni olimpiche», ha ricordato Giampiero Galeazzi, ospite d’eccezione e moderatore della serata. «la “voce ufficiale” della canoa: è merito dei suoi commenti appassionati se questo sport è entrato nelle case e nel cuore degli italiani», ha aggiunto Josefa idem, grande protagonista a suon di pagaiate che a londra 2012 continuerà la sua strepitosa carriera iniziata moltissimi anni fa. E a proposito di successi, tutti sono stati ricordati nel filmato inaugurale, che ha ripercorso le imprese dei grandi campioni dal 1960 ad oggi. Premiato durante la serata anche il presidente della Federazione internazionale Canoa e kayak, al quale è stata regalata una bacchetta d’argento, così da poter dirigere tutta l’orchestra mondiale della canoa.

l’alfabetizzazione, l’economia domestica, la cucina, il taglio ed il cucito, la tessitura, la conoscenza di base della lingua inglese, ed altre attività congeniali alla realtà femminile del Paese. il nepal è conosciuto come terra

di montagne, di alte montagne, un ambiente molto simile al nostro ed è in considerazione di questa realtà comune che apeiron Trento si impegna, nell’ambito della nostra provincia, nell’organizzazione di eventi culturali e campagne di sensibilizzazione per la raccolta di fondi a sostegno dei propri progetti in quel Paese lontano, ma sempre presente nei nostri pensieri.Per informazioni e contatti: [email protected] approfondimenti: www.apeiron-aid.orgPer effettuare una donazione: versamento sul c/c intestato a: apeiron Trento – onlusCassa rurale di Pergine, sede di Pergine Cod. iBan: iT78 G081 7835 2200 0000 0074 398

121tmdicembre

trentinoscoop&news

GranDE sUCCEsso PEr mONDOmErLOT 2010DEGUsTazioni mEmoraBili aD ALDENO E a TrENTO (Palazzo GErEmia E CasTEllo DEl BUonConsiGlio). PEr Un ConFronTo aPErTo allE nUoVE TEnDEnzE E all’ECOSOSTENIbILITà

Etica e valore del cibo, per un merlot che coniughi habitat e piacevolezza. Grande riscontro di pubblico – almeno 5mila i visitatori – ma soprattutto una

manifestazione che ha saputo coniugare divertimento con responsabilità. a partire dalle degustazioni, è tutto in positivo il bilancio di mondomerlot 2010. milletrecento bicchieri, un parterre da grandi occasioni per una degustazione che ha del memorabile. sulla scena i magnifici 13, ovvero i merlot che hanno vinto il recente concorso di mondomerlot. Vini interpreti assoluti di come questo vitigno riesca a coniugare piacevolezza con versatilità, potenza e carezzevoli sensazioni gustative. Palazzo Geremia, a Trento, ha trasformato la degustazione in un evento culturale di rara suggestione. Cento persone, ognuna davanti a 13 bicchieri, hanno potuto degustare il meglio del merlot. E ancora una volta questa importante tipologia non ha tradito le attese premiando quest’anno come migliore assoluto il merlot maremma Toscana 2008 dell’azienda la Cura e come migliore dei trentini il merlot Doc bottega vinai 2008 dell’azienda Cavit. lo hanno ribadito i relatori – da Alessandro Torcoli, giornalista di “Civiltà del bere”, ad Adua villa, volto noto de La prova del cuoco – ma soprattutto i produttori dei vini premiati. Trento, aldeno e merlot: un connubio vincente. Che è stato consolidato da una singolare quanto esclusiva degustazione anche al Castello del buonconsiglio, il simbolo dell’autonomia trentina. a dimostrazione di come mondomerlot sia riuscito a coinvolgere tutta la comunità locale, perché coniugando territorio con innovazione, ha carattere e

personalità di stampo internazionale che invitano al confronto. Vino per giuste sfide qualitative, per dimostrare la sua versatilità. anche la più esclusiva. Che non guarda al passato, ai miti

dell’enologia tradizionale, ma si apre al futuro. Proprio per questo al Castello del Buonconsiglio si è parlato di “new merlot – la rivincita del piacere” – che ha visto protagonisti quattro “nuovi” merlot (serberto 2008, l’Urlo 2008, morione 2006 e salici 2006) presentati dai titolari e dai tecnici delle rispettive aziende. Poi aldeno s’è ripresa tutta la scena. Con alcune degustazioni di altissimo livello che ha visto protagonisti prima i vini mito della Tenuta san leonardo e poi i vini francesi con una verticale di Chateau montrose curata da ais Trentino e guidata da Nicola bonera. Ed ancora momenti indimenticabili con un convivio tra merlot e alta cucina. quella curata da Claudio melis, chef di fama internazionale che ha messo nel piatto una serie di leccornie basate sull’etica, nel massimo rispetto di chi produce gli ingredienti (a km zero) elaborando un menu esclusivo a prezzi popolari. (F.n.)

Un POSTO NuOvO PEr FarE quATTrO SALTIaD arCo si inaUGUra il DéJà vu DISCO CLub (EX EUPHoria)

È passato quasi un anno dalla chiusura dell’Eupho-ria, (lo storico spleen), un anno di riflessione e di

decisioni impegnative per la nuova gestione del locale di Via aldo moro ad arco: il Déjà vu. Una gestione totalmente rinnovata, giovane e dinamica, comple-tamente diversa dalle precedenti, aperta alle nuove tendenze ma con richiami storici alla maniera del classico e mai dimenticato Tiffany di riva del Garda. Un ambiente nuovo che vedrà la collaborazione di dj noti del panorama veronese, radio Viva Fm residente una volta al mese con vocalist e animazione. L’inau-gurazione, prevista per sabato 4 dicembre, vedrà la partecipazione in simultanea, per dare il benvenuto ai propri ospiti, sia di radio Viva Fm per il circuito trentino, altoatesino e lacustre, che del dj Get Far Fargetta, che presenterà il suo nuovo progetto “Free”. Dal venerdì successivo si potranno godere le performance di altri numerosi e celebri dj. info: [email protected]

Nereo Pederzolli, Adua Villa, Marco Larentis e lo chef Claudio Melis

Museo Storico Italiano della Guerra Castello di Rovereto

orari gennaio – dicembre martedì – domenica 10.00 – 18.00chiuso lunedì non festivi, 24, 25, 31 dicembre e 1 gennaio

Il Museo della Guerra, inaugurato nel 1921 per preservare la memoria della Grande Guerra, espone armi, uniformi, fotografi e, cimeli, manifesti, oggetti della vita di trincea, onorifi cenze, lettere e diari. Tre nuove sale parlano del secolo che va da Napoleone alla Prima guerra mondiale (1800-1914). Conserva una collezione di armi bianche e da fuoco dei secoli XV-XX e una sezione dedicata alla Seconda guerra mondiale. Il Museo della Guerra è ospitato nel quattrocentesco Castello di Rovereto, esempio unico di rocca veneziana in Trentino.

Mostra temporanea

FIUMELa promessa di una rivoluziooneDal 7 dicembre 2010

Museo Storico Italiano della Guerra - onlusvia Castelbarco 7 Roveretowww.museodellaguerra.it [email protected]. 0464 438100

Informazioni sulle iniziative dedicate alla Prima guerra mondiale in Trentinowww.trentinograndeguerra.it

123tmdicembre

trentinoscoop&news

i PrESEPI DI mATTArELLO, nEl riCorDo Di TOmEDI

la storia dell’associazione italiana smici del Presepio, sezione di Trento, ha inizio con un incontro tra prese-pisti trentini, che da diversi anni costruiscono presepi

scambiandosi pareri tecnici, con lo scopo di divulgare la costruzione del presepio quale espressione di fede, d’arte, cultura e tecnica. Era il 13 giugno 1991. Vennero gettate le basi per formare la sezione di Trento. Presidente Pio Gadler, segretario Umberto Tomedi, consiglieri armando Delladio, Tullio Comper, Enos Degasperi, Enrico Toscana e Francesco Filippi. la prima mostra venne programmata l’anno stesso a Pergine. Tanta fu la soddisfazione per la grande affluenza di visitatori (circa 5mila), che si decise di portare ogni anno in un luogo diverso l’apprezzata esposizione. inoltre, che parte delle offerte siano devolute in solidarietà. Da allora tanti sono stati i paesi che hanno accolto le mostre, ne citiamo alcuni:

mattarello, Ergol-ding, isera, Cles, Gardolo, mezza-corona, Trento, Vezzano, ecc. nel 2005 l’asso-ciazione cambia denominazione in “Gruppo ami-ci del Presepio”, diventando auto-noma dalla sede di roma, ma por-tando avanti con

lo stesso spirito i valori iniziali. nuove cariche e nuovi nomi dunque, Diego Tomedi è il nuovo presidente a ricordo del papà umberto venuto a mancare nel 2004, per questo la successiva mostra, titolata “ricordando il tuo messag-gio” si è svolta a mattarello. quest’anno, in occasione del ventesimo dalla fondazione, la mostra si terrà a mattarello, grazie alla disponibilità della Circoscrizione, nelle sale “Ex Circoscrizione” e nella chiesetta di s. Vigilio, (adiacente all’omonimo Centro) messa a disposizione dalla Parrocchia di mattarello. Verrà inoltre affiancata una mostra fotografica nella sala meridiana (P.zza Perini) come testimonianza di questi venti anni di laboriosa attività. l’inaugurazione delle mostre avverrà sabato 18 dicembre alle 17 in Piazza Perini a mattarello e rimarranno aperte fino a mercoledì 6 gennaio 2011 con i seguenti orari: tutti i pomeriggi dalle 14.30 alle 19; domenica 19, domenica 26 dicembre e domenica 2 gennaio 2011 anche la mattina dalle 10 alle 12. Chi volesse partecipare alla mostra e/o per ulteriori informazioni contattare il “Gruppo amici del Presepio” al 0461.945110

VEnTEnnalE PEr l’ASSOCIAZIONE ITALIANA AmICI DEL PrESEPIO

rICONOSCImENTI E aUmEnTo Di FaTTUraToPEr CESArINI SFOrZA sPUmanTiUn’annaTa Da inCorniCiarE

la buona soddisfazione sui risultati dell’azienda e la conferma del buon andamento della gestione,

ha permesso al cda, presieduto da marco Zanoni, di esprimere con serenità e con forza la volontà di proseguire con i progetti di sviluppo dell’azienda di proprietà la Vis. zanoni, commentando i risultati, afferma: “il bilancio d’esercizio chiuso al 30 giugno 2010 è contraddistinto da una crescita del fatturato del 3%, un incremento delle vendite di metodo classico nella misura del 15%, un utile di gestione pari a circa 90mila euro. Di significativa importanza la riduzione dei debiti dell’11%, ma soprattutto i qualificati giudizi raccolti sui mercati nazionali ed internazionali che aprono le porte a nuove opportunità di crescita e penetrazione del prodotto”. si ricordano anche gli ultimi riconoscimenti conseguiti dai prestigiosi spumanti Cesarini sforza: Challange Bollicine nel mondo ha consacrato Tridentum brut rosè Trentodoc al 3° posto nella categoria rosé, la riserva Aquila reale 2003 Trentodoc si è confermata quale miglior metodo Classico italiano secondo lm come pure ha raggiunto il massimo punteggio per un’altra guida del settore, Sparkle bere Spumante, che hanno contribuito a consolidare il valore del brand ai vertici del mondo spumantistico internazionale. in merito alla gestione operativa della Cesarini sforza, d’intesa con la capogruppo la Vis, la direzione è affidata a Fausto Peratoner, che riveste ruolo analogo presso la Vis, al fine di perseguire da un lato la separazione tra le funzioni di governance e quelle operative, di garantire dall’altro la continuità della strategia nella gestione ordinaria. un’annata da incorniciare per Cesarini sforza, in un periodo di congiuntura economica negativa anche per il mondo del vino, a testimonianza del valore riconosciuto all’intera filiera del prodotto, dal progetto in campagna, interpretato sempre con straordinaria passione dai soci, a quello enologico, dove staff enologici di prim’ordine sono abituati a coccolare queste selezioni per renderle in grado di esprimere al massimo tutto il lavoro che incarnano.

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Museo Storico Italiano della Guerra Castello di Rovereto

orari gennaio – dicembre martedì – domenica 10.00 – 18.00chiuso lunedì non festivi, 24, 25, 31 dicembre e 1 gennaio

Il Museo della Guerra, inaugurato nel 1921 per preservare la memoria della Grande Guerra, espone armi, uniformi, fotografi e, cimeli, manifesti, oggetti della vita di trincea, onorifi cenze, lettere e diari. Tre nuove sale parlano del secolo che va da Napoleone alla Prima guerra mondiale (1800-1914). Conserva una collezione di armi bianche e da fuoco dei secoli XV-XX e una sezione dedicata alla Seconda guerra mondiale. Il Museo della Guerra è ospitato nel quattrocentesco Castello di Rovereto, esempio unico di rocca veneziana in Trentino.

Mostra temporanea

FIUMELa promessa di una rivoluziooneDal 7 dicembre 2010

Museo Storico Italiano della Guerra - onlusvia Castelbarco 7 Roveretowww.museodellaguerra.it [email protected]. 0464 438100

Informazioni sulle iniziative dedicate alla Prima guerra mondiale in Trentinowww.trentinograndeguerra.it

124tmdicembre

trentinoscoop&news

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qUEsTa VolTa GiUsEPPina vA IN SArDEGNA E...DisaVVEnTUra PEr LO SCIOPErO DEI PASTOrI: ma TUTTo FinisCE BEnE

“Parola sacra” è quasi un motto per la nostra Giuseppina, che intrattiene e delizia tutti i suoi conoscenti: entusiasta nel vedere che gli

amici contattati questa estate... in tardo autunno, si sono presentati alla presentazione del libro di suo marito, Claudio napolitano, “ridiamo, ridiamo, ridiamooo”, il cui ricavato dalla vendita è stato devoluto in beneficenza alla piccola fraternità di Gesù di Pian del levro, fondata dal compianto don Gianni Tomasi. Un ringraziamento particolare a Paola

Conci che ha magistralmente presentato il libro traendone con semplicità la parte sentimentale e la parte ironica, commuovendo e facendo divertire i presenti nella sala degli affreschi della biblioteca comunale di Trento.la parola “solidarietà”, invece, richiama quanto di sorprendente è accaduto in Sardegna dove Giuseppina si era recata per una riunione nazionale delle confraternite enogastronomiche, (lei fa parte dell’imperial Castellania di soave). il giorno dell’arrivo a Porto Torres era in atto uno sciopero dei pastori sardi e solo grazie all’intervento del gran maestro arnaldo semprebon e del titolare di Villa quaranta in Valpolicella si è riusciti ad evitare il blocco.

EVViVa lo SPOrT PEr la SOLIDArIETàUn CamPo PolisPorTiVo in sUDaFriCa Dall’uS rONZONE

Un campo polisportivo per il gioco del calcio, del ba-sket e del volley per 1.200 bambini da realizzare in

sudafrica è il progetto Unicef 2010 scelto dall’Us ron-zone sportinsieme per festeggiare i 30 anni di vita del programma “lo sport per la solidarietà”. la tradizionale “maratona bocciofila” composta da 15 prove disputate in massima parte sulle corsie del bocciodromo di am-blar ma con trasferte a Bolzano, Caldaro e laives che ha fatto registrare la cifra record di presenze con ben 725 giocatori, e l’ormai collaudato “meeting” di tennis di Cavareno hanno consentito di raggiungere la cifra ne-cessaria per affrontare le spese del campo sportivo. i 5.600 euro raccolti grazie agli sportivi dal “cuore buo-no” sono stati consegnati al “Bel soggiorno” di malo-sco al dirigente nazionale dell’Unicef italia Giuseppe La motta giunto appositamente da messina per sottoline-are come lo sport riesca a dare vita a risultati del ge-nere. l’ambasciatore Unicef, accompagnato da monica Franch presidente del comitato provinciale, ha poi letto il messaggio giunto da vincenzo Spadafora, presiden-te Unicef italia che auspica il rinnovo di questa meritevo-le iniziativa. stesso invito è stato rivolto ai presenti anche da Bruna Pellegrini e adriano marini sindaci di amblar e di malosco presenti alla cerimonia del “Bel soggiorno”.

1. Giuseppina in compagnia del notaio Falqui.2. Claudio Napolitano, Paola Conci, l’Assessore Tomasi e Giuseppina.3. Ancora l’assessore Tomasi, Giuseppina, Fabrizio Leonardelli, Sidorella, Paola e Barbara.4. Sala degli Affreschi: in prima fila i titolari del Grand Hotel Trento Stefenelli, Giorgio e Fiammetta, Maurizio e i coniugi Boschetti.5-6. Due istantanee di raduni di Confraternite Gastronomiche.

125tmdicembre

trentinoscoop&news

arriVa "ViGnETTi": il SuPEr mArZEmINOnaTo DallE miGliori UVE Di CanTina D’isEra E DE TarCzal, ECCo la PErLA DELLA vALLAGArINA

si chiama Vignetti ed è stato presentato ufficialmente qualche settimana fa. Un cru di marzemino frutto della collaborazione tra Cantina d’isera e de Tarczal,

vignaioli in Vallagarina da lunga data. «Tutto nasce dalla grande amicizia che lega Fausto (Campostrini, direttore della Cantina d’isera, ndr) e me ancora prima che lui entrasse nel mondo della cooperazione vitivinicola. insieme abbiamo pensato che i tempi fossero maturi per fare un prodotto a quattro mani. Un’iniziativa che ha molti significati», spiega ruggero de Tarczal, , che da più di 35 anni porta avanti la sua cantina. «Vignetti – prosegue – in questo momento sicuramente è la prova che cantina sociale e cantina privata posso lavorare assieme fattivamente e spero che da noi prendano esempio altri. soprattutto, il nostro nuovo vino fatto in comune, vuole valorizzare il marzemino, uno sconosciuto fuori dal Trentino: è ora che non sia più così». Gli fa eco Campostrini, che insiste sul fatto che «è tempo e ora di insistere per dare dignità al marzemino d’isera. Da qualche anno stavamo facendo delle prove in cantina». Così, dalle migliori uve di marzemino coltivate da Cantina d’isera e da de Tarczal è nato Vignetti: «il nome è stato ripreso dal toponimo della località riportata in mappa catastale del 1854, storicamente conosciuta come zona altamente vocata alla coltivazione delle uve di questo antico vitigno», spiega Campostrini. Prima annata 2008, 6mila bottiglie di cuveè (per il 70% distribuite dalla cantina sociale) impreziosite da un packaging accattivante e distribuite nel

la GiTa Di mEZZO AuTuNNO in TrEnTinoBEl raDUno Di AuTO STOrICHE, a roVErETo E in Vallarsa

“10.10.10… sulle tracce della Grande Guerra”, è stato il titolo del 7° appuntamento tra le auto sto-

riche italiane svoltosi domenica 10 ottobre a rovereto e in Vallarsa con la Gita di mezzo Autunno in Trentino,

promossa e organizzata dal registro Fiat italiano, che ha visto la parteci-pazione di 28 equipaggi provenienti dal Veneto, dall’Emilia romagna e dalla lombardia. appun-tamento al nerocubo ho-tel di rovereto alle 8,30 dove una ricca colazione ha atteso gli equipaggi

per dar loro il benvenuto. alle 10,30, partenza in ca-rovana per la tradizionale sfilata nel centro storico di rovereto e, a seguire, la prima tappa storico-culturale al Forte di matassone, attestato sulla seconda linea di-fensiva della Vallarsa, in quello che un tempo era terri-torio dell’impero austro-ungarico. accompagnati da due storici esperti della locale associazione Pasubio 100 anni, i soci hanno potuto ripercorrere alcuni dei cam-minamenti in trincea di uno dei baluardi sul fronte del-la Grande Guerra, di rilevante importanza per la tenuta della valle e dell’intero Trentino da parte degli imperiali e che, invece, le truppe italiane erano riuscite a conquista-re agli inizi del conflitto. a farla da padrone dell’evento, alcune delle auto tra le migliori della produzione italiana Fiat: le Fiat 1500 Cabriolet, le 850 spider, una Topolino “C”, una 500 Giannini e tante altre.

canale tradizionale Ho.re.ca (hotel, ristoranti, enoteche), dove sarà venduto a 18,00 euro. Chi firmerà il vino? la

nuova associazione Produttori storici marzemino d’Isera, fondata per l’occasione sempre da Campostrini e da ruggero de Tarczal, che racconta « abbiamo contattato altre aziende che ora sono alla finestra ma che sono convinto aderiranno presto». a far parte dell’associazione presieduta da Sergio Turella (presidente di Cantina d’isera), infatti, dovrebbero entrare altri sei o sette produttori. l’obiettivo dell’associazione è quello di offrire il meglio di questo vitigno associando le eccellenze produttive di ciascuna realtà fino ad arrivare alla produzione/creazione di un vino, vero simbolo della qualità di questo territorio. «Da tempo investiamo in questa varietà – conclude de Tarczal – ma il marzemino d’isera è ancora uno sconosciuto. napoleone vinceva tutte le battaglie perché concentrava tutte le forze su unico punto e lo stesso dobbiamo fare noi». (F.n.)

Fausto Campostrini e Ruggero de Tarzcal

126tmdicembre

trentinoscoop&newstrentinoscoop&news

POrTAmI SKI-IN-GIrO in VallE Di FiEmmE

Basta una settimana bianca per conoscere le piste da sci della Val di Fiemme

quasi meglio di chi ci è nato. la nuovissima proposta “skiingiro” offre agli sciatori l’occasione di scoprire piste, panorami dolomitici e rifugi esclusivi, insomma, il meglio della neve. Dal martedì al venerdì, tre scuole di sci della Val di Fiemme mettono a disposizione un maestro che accompagna ogni giorno in una nuova skiarea. il suo intento non è di perfezionare il vostro stile sugli sci, a meno che non siate voi a chiedere qualche consiglio. lui scia al vostro

fianco con un unico desiderio: quello di perfezionare lo stile della vostra vacanza. ma come? innanzitutto, divertendovi. sciando con questa guida esperta potrete scoprire i panorami e gli scorci dolomitici più emozionanti, le piste e gli itinerari più affascinanti e le specialità gastronomiche più invitanti fra i rifugi di tre ski area della Val di Fiemme e del famoso sella ronda. al fianco di un maestro di sci si possono scoprire le leggende, le tradizioni e le curiosità della cultura locale, ed è facile ottenere consigli sui luoghi da visitare dopo la giornata sulle piste. skiingiro è certamente il modo più autentico e amichevole per vivere con intensa

Fra Panorami DolomiTiCi, Un mAESTrO DI SCI PErFEziona lo sTilE… DElla VaCanza

EPiDEmiE E mEDICINAUn vOLumE PEr i CEnTo anni DEll’OrDINE DEI mEDICI

Un volume per i cento anni dell’ordine dei

medici. l’annuncio è stato dato sabato 20 novembre nel corso dell’assemblea annuale dell’ordine che si è tenuta nella sala dei Cinquecento al Castello del Buonconsiglio a Trento. il volume, che è curato dal nostro autore Alberto Folgheraiter e si avvale della collaborazione del dott.

rodolfo Taiani e del dott. Gios bernardi, si occuperà di malattia, di epidemie e di contagi, di medicina e di chirurgia, dal XiV al XX secolo. la parte generale si intitolerà “le sorti della vita”, mentre il volume curato da alberto Folgheraiter avrà per titolo “i secoli dannati”. si parlerà infatti di peste e di colera, di vaiolo e varicella, di pellagra e di spagnola, di TBC e di letargia (il mal dela nona). Epidemie che hanno spopolato anche queste contrade e popolato i cimiteri del pianeta. Grafica di Fabio monauni, fotografia di Gianni Zotta, edito da Curcu&Genovese, il volume di oltre 400 pagine sarà pubblicato la prossima primavera. È in corso di completamento, infatti, la parte affidata al dott. Taiani sul passaggio dalla medicina austriaca alla medicina italiana tra la fine dell’ottocento e il 1923 quando anche il Trentino si aggregò all’ordine dei medici del regno d’italia. il dott. Gios Bernardi, infine, già presidente dell’ordine dei medici, rievocherà gli ultimi cinquant’anni di medicina e chirurgia in Trentino.

emozione lo sci in Val di Fiemme. Val di Fiemme, fra le Dolomiti del Trentino, è circondata da cime di rara bellezza, come le guglie del latemar, le Pale di san martino e il Corno Bianco riconosciute dall’Unesco “Patrimonio naturale dell’Umanità”. sciando in compagnia di una guida esperta, ogni martedì è possibile immergersi nella skiarea Bellamonte-alpe lusia, dove le piste da sci accarezzano i confini del Parco naturale di Paneveggio Pale di s. martino, uno degli ambienti “protetti” che ha favorito l’ingresso delle Dolomiti nella lista dei paesaggi privilegiati dall’Unesco. il mercoledì è dedicato alla skiarea alpe Cermis, con uno dei più emozionanti panorami sulle Dolomiti e una delle piste più lunghe dell’arco alpino, l’olimpia (7,5 km). il giovedì si esplora il carosello dello ski Center latemar, 50 km di piste che collegano Pampeago, Predazzo e obereggen. infine, ogni venerdì una navetta accompagna sul sella ronda.

Info su prezzi e programma: scuole sci Val di Fiemme, scuola sci alpe di Pampeago, tel. 0462 813337; scuola sci alpe Cermis (Cavalese), tel. 0462 341303 - 0462 235311; scuola sci alta Val di Fiemme, Predazzo Bellamonte latemar tel. 0462 502999; www.visitfiemme.it

127tmdicembre

trentinoscoop&news

Un sEColo E Passa Di IDENTITà TrENTINAa TrEnTo, Una FEsTa PEr i 110 anni DElla sToriCa PrO CuLTurA

Giovedì 11 novembre, nella sala Falconetto di Palazzo Geremia a Trento la “Pro Cultura“

ha festeggiato i suoi 110 anni di storia con una manifestazione patrocinata dal Comune di Trento. renzo Francescotti, presidente da 25 anni dell’associazione, ha ripercorso sinteticamente la sua storia: dalla sua fondazione ispirata da Cesare Battisti (all’insegna di due anime, una socialista e l’altra liberale) nell’anno 1900; all’attività prima della grande Guerra sotto la presidenza di Giuseppe menestrina; alla sua ripresa dopo la guerra e la sua chiusura nel 1925, voluta dal regime fascista; alla rinascita dopo la seconda Guerra mondiale con la quasi ventennale presidenza di Bruno Betta; alla sua attuale fase. il vicepresidente Elio Fox, il più importante studioso della letteratura dialettale trentina, ha disegnato l’articolato percorso della “Pro Cultura” nella valorizzazione del dialetto trentino, sia come linguaggio che come produzione letteraria. sin dall’inizio infatti l’associazione ha puntato sul dialetto come identità della sua anima italiana, attraverso i saggi di studio pubblicati sull’annuario della Pro Cultura, recensioni, conferenze, presentazione di libri di poesia in dialetto, recite. Tutto questo sino ai nostro giorni. C’è stato poi un momento di poesia in musica molto originale e coinvolgente: il consigliere provinciale mattia Civico si è riproposto con quattro sue canzoni (perfettamente spalleggiato da Corrado Bungaro, musicista e polistrumentista) con cui una quindicina di anni fa aveva presentato al Premio nazionale “Pavanello” per giovani cantautori, un premio unico in italia, arrivato alla sua 22esima edizione, fiore all’occhiello della “Pro Cultura” che con esso si è fatta conoscere in italia. a conclusione della straordinaria serata Franco Panizza, assessore provinciale alla Cultura e il sindaco di Trento alessandro andreatta, con lucia maestri, assessore comunale alla Cultura hanno consegnato alla “Pro Cultura” due artistiche targhe.

sCUola IL DIAPASON sUGli allori

l’ensemble di clarinetti il Diapason Clarinet Choir, della scuola musicale il Diapason, ha recentemente ottenuto un lusinghiero riconoscimento all’Viii

Concorso internazionale per clarinetto Città di Carlino (Ud) , vincendo il Primo Premio nella categoria Ensemble di clarinetti. i ragazzi trentini, in gara con musicisti provenienti da tutta Europa e non solo, dal 29 al 31 di ottobre, hanno convinto la prestigiosa giuria del concorso friulano composta dai prime parti di orchestre famose e da docenti di Conservatori ed Hochschule straniere: Paolo beltramini (primo clarinetto dell’orchestra della svizzera italiana), Francois Benda (docente all’Hochschule für künste di Berlino), riccardo Crocilla (primo clarinetto dell’orchestra del maggio musicale Fiorentino), rocco Parisi (docente di clarinetto al Conservatorio "a. Vivaldi" di alessandria) e zsolt szatmari (clarinetto solista della Hungarian national Philharmonic orchestra). la commissione ha potuto apprezzare in particolar modo la cura di concertazione e l’omogeneità timbrica, nonché la felice scelta del repertorio, comprendente il Capriccio di ira schwarz, un arrangiamento dal quartetto op. 11 di Tchaikovskj e l’interessante opera contemporanea Kaleidoskop del compositore tedesco rolf Thoman lorenz. i nomi di questi giovani talenti, una decina, che dal 2009 hanno dato vita al Diapason Clarinet Choir, coordinato dal prof. marco milelli e coadiuvato dall’assistenza dei prof. John Diamanti-Fox e Beatrix, sono i seguenti: sara Cazzanelli, nadia Bortolamedi, Paolo Guolo, Federico Evangelista, Francesco Petri, Valentina Travaglia, stefania Bleggi, serena righetti, Chiara Tabarelli e lorenzo Bisoffi. Possiamo dire che è nato un nuovo gruppo musicale cittadino e speriamo di ascoltarli presto in un concerto a Trento.

i TrEnTini DEl DIAPASON CLArINET CHOIr PrEmiaTi al “CiTTà Di Carlino”

Alessandro Andreatta, Renzo Francescotti, Lucia Maestri, Elio Fox

128tmdicembre

trentinolibreria

ComE È BEllo vENDErE LIbrI in CEnTro CiTTà

SEx AND THE WINE – L‘ALTrA mETà DEL vINO: a DiCEmBrE È in arriVo Una nUoVa GEnErazionE Di DonnE CHE Hanno Un rAPPOrTO DEL TuTTO SPECIALE CON IL vINO E PromETTono Di sorPrEnDErVi E sEDUrVi, Tra CaliCi Di Vino, vESTITI GrIFFATI E riCETTE GolosE

Cleo ha tre grandi passioni: i tacchi a spillo, la cucina e i vini. Dalle colonne di una delle più popolari riviste italiane si diverte a dispensare consigli su viaggi, ristoranti da

provare e vini da assaggiare, mentre con le sue quattro amiche del cuore il luogo di ritrovo è il Church, locale alla moda che sforna piatti per palati gourmet. È lì che le cinque ragazze si ritrovano dando vita al Club delle degustatrici, delle sommelier del life style che approcciano alla vita come se stessero beven-do un bicchiere di vino. Tra figure maschili e storie d’amore in cui tutte noi possiamo riconoscerci, tra problemi di lavoro, ex mogli rompiscatole, fidanzati insicuri e amanti disastrosi, sex and the wine punta i riflettori sul mondo delle donne, sul loro modo di vivere la vita e sul loro senso femminile per il vino. Un viaggio nell’altra metà del cielo di oggi senza conformismi e luoghi comuni, alla scoperta di una nuova generazione di donne che eleggono il vino a nuovo simbolo di emancipazione

e ne danno una chiave di lettura totalmente inedita. questo è il tema portante di sex and the wine - l’altra metà del vino, il primo romanzo di Francesca negri, una delle giovani croniste emergenti dell’enoga-stronomia nazionale, già Premio selezione Ban-carella della Cucina 2008 e 2009 (con la storia nel Piatto e oro Giallo, Curcu&Genovese) e Pre-mio Bancarel’vino 2010 con il menu del Vino (Curcu&Genovese).Cleo, zoe, Giulia, ales-sandra ed alice, le cin-que protagoniste del li-

bro, danno vita - sullo sfondo di locali alla moda, storie d’amore, gioie e delusioni quotidiane - a un osservatorio privilegiato da cui guardare il mondo, confrontarsi e riflettere, in modo autoi-ronico e leggero, sulle difficoltà e i piaceri quotidiani.ma come è nata l’idea di questo romanzo? “Ho maturato l’idea di questo libro vivendo giorno per giorno il settore dell’eno-gastronomia, sia da cronista che da appassionata. sex and

IL LIbrO DEL mESE

mIrKO bOrTOLON È TiTolarE, Con la moGliE FranCEsCa, DElla sToriCa LIbrErIA DISErTOrI

È la libreria storica di Trento, nata negli anni Venti del secolo scorso: primo avamposto della cultura italiana in ciò che rimaneva di quella austro-ungarica. stiamo

parlando della libreria Disertori di via Diaz. mirko Bortolon e Francesca Gobbi l’hanno rilevata nel 2001, coronando il sogno di una vita. Domandiamo subito a mirko come ci si sente a stare nel cuore della città a vendere libri.Ci si sente benissimo. Per noi è soprattutto un motivo di grandissimo orgoglio.Già partita la corsa al regalo?Può sembrare strano ma la riposta è sì. Pare che i trentini si prendano per tempo, insomma.quali i titoli che vanno per la maggiore?Uno su tutti: “il cimitero di Praga” di Umberto Eco. ma si difende anche mauro Corona con il suo “la fine del mondo

storto”. Va molto bene anche la nuova strenna Trentina, tra l’altro acquistata non solo da anziani.La proiezione dell’ultimo Harry Potter ha rilanciato il libro?non più di tanto. Di interessante della saga c’è che sono in aumento le richieste di volumi in lingua originale.Insomma, le cose come vanno in definitiva?

Bene, ci difendiamo. la nostra forza sta in primis nella specializzazione sulla montagna e sul territorio. Poi siamo forti anche sulla manualistica specializzata; non tutti sanno, infatti, che la nostra libreria è concessionaria unica della zecca di stato e dell’istituto Geografico militare.buon rapporto col territorio, dunque…Proprio così, ad esempio lavoriamo molto con le biblioteche, con i comuni e con il mondo associazionistico.

129tmdicembre

trentinolibreria

autori variDolomiti New yorkalcionEdizioni

questo prezioso volume nasce dall’incontro di due artiste trentine che propongono diversi modi di lettura delle Dolomiti, suggerendo contrapposizioni, ma anche suggestive similitudini. annamaria Gelmi, pittrice e scultrice affermata, espone dal 1970 dopo aver studiato a Trento, milano e Venezia; di recente si dedica a sculture installazioni. luisella savorelli, attivissima figlia d'arte, collabora da tempo con la Gelmi e ha illustrato non pochi volumi su cantine

trentine. quattro i registri del volume: il dipinto, con le montagne come ritagliate su fondo bianco e in alto il colorismo dei cieli:quello delle fotografie dei gruppi dolomitici

di Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone e Udine; lo skyline di new york, che la savorelli, colpita dal verticalismo dei grattacieli, ci suggerisce su pellicola trasparente; infine le testimonianze letterarie, con firme ”tradizionali“ come mario rigoni stern, poetiche, marco Pola e raffinate con gli autori statunitensi Henry miller e Paul auster.

luciano navariniSci alpinismo in Lagorài e Cima d’AstaEdizioni 31

Una raccolta di itinerari facili, che possano far conoscere la Catena dei lagorài - Cima d’asta a tutti gli appassionati della montagna in inverno. Un libro semplice, veloce nella consultazione e leggero, in cui la scelta degli itinerari è stata dettata dal desiderio di spaziare in tutto il lagorài - Cima d’asta, anche se non a tappeto. in

questa raccolta il livello di difficoltà è medio-basso, in quanto si sono preferiti itinerari non impegnativi rimandando ad ottobre 2011, ovvero all’uscita della “nuova” Guida di sci alpinismo lagorài - Cima d’asta, che sarà

aggiornata totalmente e con un nuovo corredo fotografico e di cui questo libro vuole essere uno stuzzicante “antipasto”.luciano navarini nato a Trento nel 1952, istruttore di sci alpinismo del Club alpino italiano. Per anni ho svolto un'intensa attività didattica e divulgativa in numerose sedi della società alpinisti Trentini (s.a.T.) e del Club alpino italiano (C.a.i.) nonchè in altri centri culturali del Trentino alto adige. e regioni limitrofe.

mattia zadravedereCicorivolta

“questo libro è nato per gioco. Già altre volte avevo tentato di scrivere qualcosa, ma fallendo sempre miserabilmente. questa volta però ho voluto crederci, ho voluto raccontare una storia nella quale credevo e credo ancora. all’interno ci ho messo un po’ di realtà ed un po’ di fantasia, ma soprattutto molto di

me. ispirato dal maestro, Chuck Palahniuk, ho potuto realizzare questo romanzo, a tratti psicotico e cupo e ad altri solare e romantico, ma pur sempre con un retrogusto amaro e nostalgico. ora sta a voi leggerlo.

spero soltanto di emozionarvi almeno la metà di quanto non abbia provato io nello scriverlo”. questo quanto scrive mattia zadra sul retrocopertina; lui stesso si definisce "studente curiosamente allergico alla scuola e con idee anarchico-rivoluzionarie nella capoccia. Dopo aver tentato una carriera di lanciatore di coltelli si è tuffato anima e copro nell’edonismo più sfrenato". E nella scrittura, aggiungiamo noi.

the wine – racconta l’autrice – parla di una nuova generazione di donne che hanno un rapporto del tutto speciale con il vino: le wine lover, le appas-sionate di vino. si sa che ci sono ma non si è ancora individuato un vero e proprio mo-vimento, che invece c’è, che potrebbe es-sere più folto, e che comunque è il target emergente dei con-sumi del vino. Per le wine lover, secondo me, un bicchiere di

rosso, bianco o bollicine non è solo un piacere, ma anche un modo di esprimersi, alla stessa stregua di un vestito, un rossetto, uno smalto, un paio di scarpe. Un giorno hai voglia di un trucco acqua e sapone, di stare in jeans e t-shirt e di bere un sauvignon Blanc del sudafrica. Un altro giorno ti svegli che ti senti una femme fatale e, insieme alle tue

Gucci da capogiro, hai voglia anche di un aperitivo glamour a base di laurent-Perrier“. Così, sex and the wine – l’altra metà del vino con le sue cinque protagoniste – Cleo, zoe, Giulia, alessandra ed alice – propone un nuovo movimento, quello delle donne che sempre di più si appassionano al vino ed alla tavola, e sono sexy proprio per questo; quello di un altro punto di vista, più glamour ed emotivo, nei con-fronti del vino e del cibo. “insomma, in questo libro vorrei proporre un viaggio nell’altra metà del cielo di oggi senza conformismi e luoghi comuni, alla scoperta di una nuova generazione di donne che eleggono il vino a nuovo simbolo di emancipazione e ne danno una chiave di lettura totalmente inedita: sono loro “l’altra metà del vino” e promettono di sorprendervi e sedurvi, tra calici di vino e decollete, vestiti griffati e ricette golose”.il volume è disponibile tra pochi giorni, al prezzo di coperti-na di 12 euro, in tutte le migliori librerie d'italia e su www.curcuegenovese.it.

trentinolibreria

Francesca negriSex and the Wine

Curcu & Genovese (Euro 12, pagine 144)

130tmdicembre

trentinofotoromanzo

La memoria restituisce persone e cose che pensavamo dimenticate per sempre o delle quali neppure sospettavamo l’esistenza. questo è FOTOromanzo. una immagine che ritorna. Dentro la memoria delle storie.

la scritta c’è ancora, tracciata con vernice nera. sta lì da quasi quarant’anni, la si nota salendo da ora verso la valle di Fiemme, lungo la strada ricca di tornanti,

balcone sulla valle dell’adige al confine tra l’alto adige e il Trentino. Fu vergata in occasione del Giro d’italia del 1971 e dice, più o meno: “La mafia del Giro ha battuto la Scic”. omaggio a Claudio michelotto, ciclista trentino di roverè della luna (classe 1942), capace di una carriera tutt’altro che anonima, ricca di alcuni successi notevoli e, in quell’anno, segnata da un episodio mai chiarito. Correva appunto con i colori della scic il nostro, era in maglia rosa, la tenne per ben dieci giorni salvo perderla sul Pordoi, quando – di qui l’accusa dei suoi tifosi – una “strana” coalizione tra Gimondi e lo svedese Petterson gliela strappò di dosso. ricordi che riafforano improvvisi, favoriti anche dal bel libro che Fabio marcotto ha appena sfornato con l’editore Curcu & Genovese. Maledetta bicicletta il titolo di una serie di racconti che hanno proprio il mondo dei pedali come protagonista. libro caldamente consigliato, ricco di amore e passione. libro con un solo errore, malandrino. là dove si citano i ciclisti trentini – moser e dintorni – si

di Carlo martinelli

LA bICICLETTA mALEDETTA DI mICHELOTTO

nomina ovviamente anche il nostro, Claudio michelotto. ma il solito correttore automatico - che non sa - ha tra-sformato il cognome in micheletto. E l’occhio impietoso di chi scrive – che di michelotto è stato tifoso acceso, in gioventù – ha subito notato la cosa. Peccato veniale, quello dell’ottimo marcotto, al quale rimediamo volentieri. raccomandando il libro e raccontando di Claudio miche-lotto. Campione tenace e taciturno, capace – una volta appesa la bicicletta al chiodo – di uscire completamente (polemicamente?) dal mondo del ciclismo. in un tempo nel quale la gara è a chi parla di più, il campione di roverè della luna ha esercitato un silenzio e un distacco che ci appaiono, ancor oggi, degni di nota. specie se si considera quel che michelotto ha portato a casa: un secondo posto nel Giro d’italia del 1969, con una epica vittoria per distacco nella tappa che si concluse a Cavalese; il successo nella Tirreno-adriatico del 1968 e nel Giro di sardegna del 1969; il Giro di Campania del 1971; la Coppa agostoni, il Trofeo laigueglia, la milano-Torino. Un palmares di tutto rispetto, specie se si considera che dopo una ottima carriera tra i dilettanti il nostro, nel maggio del 1966, cadde rovinosamente nel Campionato di zurigo vinto da italo zilioli. Battè il capo contro l’asfalto e rimase sul selciato, privo di sensi. Grande lo spavento di compa-gni di squadra e tifosi ma, fortunatamente, l’emorragia cerebrale cessò e michelotto si riprese. Per andare verso una carriera di fatica, lontana da riflettori e dichiarazioni roboanti. Con qualche episodio curioso: nell’ottobre del 1968 vinse per distacco la Coppa agostoni. sul traguardo di lissone, solo contro tutti, sbaragliò il campo. E mentre lo festeggiavano, un ladro gli rubò la bicicletta… maledetta (benedetta) bicicletta, appunto.

fabio marcottomaledettabicicletta

curcu & genoveseracconti

131tmdicembre

trentinoenogastronomia

A vOLTE rITOrNANO mutsumi in Trentino è un nome che non dà adito a fraintendimen-ti: tutti sanno chi è la giovane chef giapponese che per anni ha affiancato lo stellato rinaldo Dalsasso ai fornelli del ristorante al Borgo di rovereto. Da quando il locale aveva chiuso i battenti, in molti scommettevano che prima o poi mutsumi avrebbe apreto qualcosa di suo, magari restituendo al grande pubblico anche la cucina di Dalsasso. quel momento è arrivato. a fine ottobre la cuoca ha aperto il ristorante, che porta il suo nome, proporio nel cuore di rovereto prendendo il posto del bar silenzio nel Borgo santa Caterina. Un locale semplice, tendente al rustico, che si-curamente sarebbe più grazioso se ci fosero delle candele sui tavoli e un po’ di musica in sottofondo. la sua cucina ha deciso

di declinarla in due menu fissi, entro i quali, però, si posso sce-gliere anche piatti singoli. C’è il menu a 50 euro – composto da capasanta gratinata con sal-sa di porri e nocciole e tagliata di tonno con erbette fresche al balsamico, ravioli con branzino al crudo di pomodori datterino e basilico, coda di rospo pan-cettata e scampo gratinato con

salsa leggera al Traminer e granita all’ananas – e quello da 62 euro, stesso antipasto, seguito da strudel di porcini del monte scanuppia e ricotta, zuppa di fagioli con gamberi, canederli di formaggi trentini al ragu di cervo, petto di faraona con salsa di carciofi e tartufo nero del monte Baldo, e la granita di cui sopra. Che fare, a tavola con amici? assaggiare tutto, ovviamente. Dopo un deludente saluto della cucina composto da due polpette di carne su un lettino di radicchio arrivate in tavola forse volutamente fredde, ecco il buon antipasto di capasanta e tonno. Bene anche lo strudel, poco convincenti i ravioli di branzino, mentre classica era la zuppa di fagioli con gamberi. niente male anche la faraona, meno convincente la coda di rospo, che avvolta nella pancetta perdeva molto del suo sapore. Buona la granita all’ananas. lascia perplessi, invece, la carta dei vini, non molto variegata soprattutto di etichette trentine e in particolar modo di TrentoDoc: solo due, firmate Cavit, l’altemasi base e l’altemasi Graal. Peccato, anche per i prezzi in carta, forse un po’ troppo alti (ad esempio, il maso della Cervara 2007 di Cavit, lo comperi a 18,90 euro e lo trovi da mitsumi a 65: anche se ha preso i Tre Bicchieri Gambero rosso 2011 non so in quanti riescono a pensare di pagarlo tanto). E rinaldo Dalsasso? in sala a prendere le ordinazioni.

muTSumIBorgo santa Caterina, 20roVErETo Tel. 0464.423763Chiuso il lunedì

EvvIvA LA GNOCCATA DI ENrICO SPAGNA!

Gnocco fritto, tigelle e grandi salumi dell’Emilia romagna. È questa la proposta (che fa tanto e piacevolmente Toscana) del locale che i trentini chiamano familiarmente l’orrido e che oggi, dopo molti cambi di gestione, ha preso il nome de la Gnoc-cata, rievocazione storica che ogni anno ha luogo a Guastalla, il paese d’origine del nuovo patron del locale, Enrico spagna. nonostante abbia aperto i battenti qualche mese fa, d’estate, la Gnoccata è ancora tutta work in progress e non ha ancora assunto i connotati estetici definitivi (per questo nei nostri voti non riceverà “cuoricini” per l’ambiente): le pareti sono ancora spoglie di quadri, gli scaffali appena montati sono ancora vuoti, le luci da sistemare magari abbassandole. «Un passo alla vol-ta – spiega spagna – perché con i tempi che corrono bisogna fare le cose con calma». Ben definita, invece, è la proposta: un tripudio di salumi emiliani selezionatissimi e qualche formaggio altrettanto pregiato accompagnati solamente da gnocco fritto e tigella (appena cotti o sfornati), pochi vini ma schietti, possibilità di gustare piatti fumanti di cappelletti ma solo su prenotazio-ne, possibilità di acquistare quanto mangiato, per proseguire a coccolare il palato anche a casa. Perché la Gnoccata è sia ristoro che spaccio. ma soprattutto, grande novità, i salumi ed i formaggi che si consumano al tavolo si pagano al chilo. Un esempio? se volete mangiarvi un tagliere di cento grammi di mortadella da capogiro, che costa 18 euro al chilo, lo paghere-te 1,80 euro. oltre alla mortadella del rinomatissimo artigiano Pasquini, troverete una carrellata di salumi fatti con il pregiatis-simo maiale nero dell’azienda agricola san Paolo (che fornisce anche il Pescatore di Canneto sull’olio, tre stelle michelin), con il maiale rosa (splendido il prosciutto ma anche la spalla cotta), il Crudo di modena di Baldoni (che finisce anche sulle tavole del ristorante impalmato dalla critica come numero uno della cucina italiana, la Francescana di modena), prodotti di mora, il Parmigiano reggiano delle Vacche rosse del Consorzio di novellara, l’immancabile lambrusco e qualche dolce, tra cui spicca la pannacotta guarnita – a scelta – con tre annate diffe-renti (la più vecchia, di 50 anni) di aceto balsamico di modena. quanto potete spendere per questo tripudio di golosità da grangourmet? io, senza risparmiarmi negli assaggi, ho pagato 44 euro in due, per otto tigelle, sei gnocchi fritti, un bel tagliere misto di salumi (compreso il culatello) e uno di formaggi, una pannacotta, una bottiglia di lambrusco, acqua e caffè.

LA GNOCCATAVia Ponte alto, 125TrEnToCell 340/3502964Tel 0461/260371Chiuso il lunedì

muTSumI LA GNOCCATA

in oGni nUmEro trentinomeseVi ProPonE DUE risToranTi ProVaTi PEr Voi

i ristoranti presentati in questa rubrica sono una libera scelta re-dazionale. il nostro giudizio anche se critico, è espresso in “cuori” perchè, comunque, il difficile lavoro del ristoratore merita rispetto.

segnalazioni e commenti: [email protected]

ristoranti

CIbOAmbIENTE

PrEZZO

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Lucio ToninaTrEnToVia s. Bernardino, 11/13Tel. 0461.983939www.fototonina.com

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