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Sped. in Ap. - 45% - art 2 Comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Palermo «Taxe percue» - Tassa riscossa - Filiale Palermo

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10 marzo_10 aprile 2008

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Tesori nascosti Hidden treasuresIl castello sulla roccia > The castle on the rocktesto text Chris J. Raeli > foto photo Francesco Alaimo pag. 50

Attualità Newsdi Emilia Gatti pag. 18

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“Mirabile” San Martino delle Scale“Wonderful” San Martino delle Scale

I racconti nella tradizione sicilianaStories in the Sicilian folk tradition

Il mito in Sicilia XI Myth in Sicily XI

Premiata Trattoria TrinacriaThe award-winning Trattoria Trinacria

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3456

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64

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Rubriche Surveyspag. 4In breve > Briefly

pag. 14Libri > Books

Week-endpag. 56La processione delle Palme> The Palm Sunday procession

pag. 58La gioia dell’Incontro > The joy of the Meeting

pag. 61La Madonna e i musei> The Madonna and museums

I consigli di SikaniaSikania advices

pag. 60Dove dormire > Where to sleep

pag. 62Dove mangiare > Where to eat

pag. 64Ristorante > RestaurantOsteria Nero d’Avola

pag. 66Albergo > HotelResort Mandranova

pag. 68Lo scaffale di sikaniaL’infanzia è un terremotodi Carola Susani

Copertina > Copertina > Cover:Cover: ph.ph. Hanne Carstensen Hanne Carstensen

PPasqua a Marsala,asqua a Marsala, una una VVeronica in processione eronica in processione > > Easter in Marsala,Easter in Marsala, a Va Veronica in processioneronica in procession

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IN BREVE>BRIEFLY

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Meltin’folk 2008Il Festival internazionale dimusica folk Meltin’folk 2008approda in Sicilia, il 13 mar-zo, alla casa Museo “AntonioUccello” (a Palazzolo Acrei-de) con Hilary James & SimonMayor, virtuosi britannici; e il22 a Buscemi, alla Chiesa diSan Giacomo, con gli irlande-si Caoimhín Ó Raghallaigh &Brendan Begley. Informazio-ni: tel. 0931 881499.

Meltin’folk 2008The Meltin’folk 2008 Interna-tional Festival of folk music iscoming to Sicily, on 13 March,and specifically to the AntonioUccello Museum House (atPalazzolo Acreide) with Hila-ry James & Simon Mayor,British virtuosos; and on 22 toBuscemi, at the San GiacomoChurch, with the IrishmenCaoimhín Ó Raghallaigh &Brendan Begley.Information: tel. 0931881499

It is almost spring. So we have Etnafest > Music, Art and Cinema are thereagain, as every year, for Etnafest, the Catania festival involving everyspring a series of events not to be missed. For the music section we willmention the concert by the John Scofield Trio + Brass (Teatro SanGiorgi, 31 March) and The Southerner, The Jew and The Gypsy withRoy Paci (in the photo), Frank London and Boban Marcovic (Ciminiere,10 April). Information and advance booking: 095 7225340.All other events and details available at the site www.etnafest.it.

Musica, Arte e Cinema si ritrovano, come ogni anno, perl’Etnafest, il cartellone catanese

che accoglie ogni primavera conuna serie di appuntamenti

da non perdere. Per la sezionemusicale segnaliamo il concerto

del John Scofield Trio + Brass(teatro San Giorgi, 31 marzo) e Il

Terrone, L’Ebreo e Lo Zingaro conRoy Paci (in foto), Frank London e Boban Marcovic (Ciminiere, 10

aprile). Informazioni e prevenditadei biglietti: 095 7225340

Tutti gli altri appuntamenti e i dettagli sono sul sito

www.etnafest.it.

È quasi primavera.Dunque, è Etnafest

Surreale Salvador DalìIl complesso delle Ciminiere di Catania ospita fino al prossimo 2 aprile la mostradedicata al maestro catalano del surrealismo Salvador Dalì. Da ammirare ben250 opere di grafica, oltre a 25 sculture, realizzate dal genio dell’arte novecente-sca tra gli anni Sessanta e i Settanta, ovvero gli anni della sua più piena maturi-tà, laddove il tema della psicologia si innesta indissolubilmente nelle soluzioniottiche di Dalì. La mostra è organizzata in collaborazione con la FondazioneMetropolitan di Milano. Informazioni: Padiglione C 2 - tel. 095 4011922

Surreal Salvador Dalì > At the Ciminiere complex in Catania until 2 Aprilthere is the exhibition devoted to the Catalan master of surrealismSalvador Dalì. There will be no fewer than 250 drawings, as well as 25sculptures, done by the genius of twentieth-century art in the 1960s and1970s, the years of his fullest maturity, in which the theme of psycholo-gy is indissolubly grafted onto Dalì’s optical solutions. The exhibition isorganized in collaboration with the Metropolitan Foundation in Milan.Information: Pavilion C 2 - tel. 095 4011922

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Scherma mondialeSi svolgeranno ad Acirealedal 5 al 14 aprile i CampionatiMondiali di Scherma Juniores eCadetti, manifestaizone spor-tiva che si fregia dell’Alto Pa-tronato del Presidente dellaRepubblica. L’appuntamento,che riveste valore internazio-nale, avrà luogo al Palasportin contrada Tupparello.Informazioni: tel. 095 7631541www.escrime-acireale.it

World fencingFrom 5 to 14 April at Acirealethere will be the World Juniorand Cadet Fencing Champio-nships, a sporting event thatenjoys the High Patronage ofthe President of the Republic.The event, which has interna-tional value, will take place atPalasport in the Tupparelloarea. Information: tel. 095 7631541 - [email protected]

A documentary on the Elymian-Eri-cino towns > The history, the land-scape, the natural and architec-tural beauties, the gastronomy,the religious and cultural eventsof the the union of the “Elymian-Ericino” Communes are the pro-tagonists of director GiovanniMontanti’s latest documentary. Itis history that is the patrimonyof every single village and of allthose people that, from Paceco toValderice and San Vito Lo Capo,work hard to render myths andlegends eternal and to preservefrom oblivion one of the mostfascinating places in Sicily. Information: tel. 091543506

Setting sail for Nauta > In Catania from 5 to 13 April there is the 13thNauta, the Mediterranean Nautical Showroom that brings to the Islandthe best products of the national nautical yards and the “pearls” of theinternational ones. Thanks to the enlargement of the display area, thisyear there are 20% more boats, all to be seen, and tried out on theCatania sea and... dreamt of. Information: Eurofiere - Catania, tel. 095 7463355; [email protected]

IN BREVE>BRIEFLY

Ormeggia al porto di Catania dal 5 al 13 aprile la 13° edizione di Nauta,il Salone Nautico Mediterraneo che porta sull’Isola i migliori prodotti deicantieri nautici nazionali e le “perle” di quelli internazionali. Infatti, gra-zie all’ampliamento della parte espositiva, il salone quest’anno ospita il20% in più di imbarcazioni, tutte da vedere, da provare sul mare catane-se e... da sognare.Informazioni: Eurofiere - Catania, tel. 095 7463355; [email protected]

La storia, il paesaggio, le bellezzenaturalistiche e architettoniche,

la gastronomia, gli eventi religiosie culturali dell’Unione dei

Comuni “Elimo-Ericini” sono i protagonisti dell’ultimo

documentario del regista Giovanni Montanti.

Una storia che è patrimonio di ogni singolo paese e di tutti

coloro che, da Paceco a Valdericefino a San Vito Lo Capo,

si prodigano per rendere eternimiti e leggende e preservare

dall’oblio uno dei luoghi più affa-scinanti della Sicilia.

Informazioni: tel. 091543506

Si salpa alla volta di Nauta

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Un documentario sui paesi elimo-ericini<

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IN BREVE>BRIEFLY

Bradbury, Maraini, Polunin...in short, Teatro Biondo > As always, there is a very rich programme at the TeatroBiondo in Palermo, which for the beginning of spring is staging many interesting works.Until 16 March, at the Teatro Bellini, an “offshoot” of the Biondo Foundation, they are staging The Chapters ofInfancy, written, directed and interpreted by Davide Enia (photo below). From 7 to 20 March the curtain ofthe Biondo gets up on Fahrenheit 451, based on the fine novel by Ray Bradbury and directed by Luca Ronconi.In the main auditorium of the Biondo from 25 to 30 March there is Shakespeare’s Othello directed by RobertoGuicciardini. At the Strehler Room, from 25 March to 2 April we find Barefoot by Dacia Maraini, directed byPietro Carriglio and with Liliana Paganini, while at the Bellini there will be Antigone (26-30 March) and TheChangeling (1-6 April), directed by Walter Le Moli. From 2 to 6 April Slavic Polunin is bringing Slava’sSnowshow (photo above) to the Biondo, followed (8-13 April) by Svevo’s Regeneration.Information: tel. 0917434341 - www.teatrobiondo.it

Ricchissimo, come sempre, il cartellone del Teatro Biondo di Palermo che,per questo inizio di primavera, porta in scena tanti titoli interessanti.Fino al 16 marzo, al Teatro Bellini, “costola” della Fondazione Biondo, vain scena I Capitoli dell’Infanzia, scritto diretto e interpretato da Davide Enia(foto in basso). Dal 7 al 20 marzo il sipario del Biondo si alza su Fahrenheit451, il bellissimo romanzo di Ray Bradbury messo in scena con la regia diLuca Ronconi. Restiamo alla sala grande del Biondo anche dal 25 al 30 marzo per l’Otellodi Shakespeare messo in scena da Roberto Guicciardini. Alla Sala Strehlertroviamo, dal 25 marzo al 2 aprile, A Piedi Nudi di Dacia Maraini, regia diPietro Carriglio e con Liliana Paganini, mentre, al Bellini, seguirannoAntigone (26/30 marzo) e The Changeling (1°/6 aprile), diretti da Walter LeMoli. Dal 2 al 6 aprile Slava Polunin porta il suo Slava’s Snowshow (foto inalto) al Biondo, spettacolo cui segue (8/13 aprile) La Rigenerazione diSvevo. Informazioni: tel. 0917434341 - www.teatrobiondo.it

Bradbury, Maraini, Polunin...insomma, Teatro Biondo

Scommetti sull’emozione, vieni all’ippodromo.

Dove la natura fa spettacolo

Ippodromo della Favorita

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Kostabi works ’90/’07Alla galleria Mercurio Arte diPalermo sono esposte operescelte di Mark Kostabi nellequali si individuano l’ironiadissacrante, il gusto del para-dosso e il tema dell’incomuni-cabilità umana e sociale chestanno alla base del “sistema”kostabiano. Informazioni: fi-no al 23 marzo in via Cuccia,21 - tel. 091 7302541 (10.30/13.00 - 16.30/20.00, chiusofestivi e lunedì mattina) -www.mercurioarte.com

Kostabi works ’90/’07At the Mercurio Arte gallery inPalermo there is an exhibitionof selected works by Mark Ko-stabi in which you can see thedesecrating irony, the taste forparadox and the theme of thehuman and social incommuni-cability that are at the basis ofKostabi’s “system”. Informa-tion: until 23 March 2008 at 21,Via Cuccia - tel. 091 730 2541(10. 30-1, 4.30-8, closed holi-days and Monday mornings)www.mercurioarte.com

Antonacci, Venditti and Renga: the spring concerts > Biagio Antonacci,Antonello Venditti and Francesco Renga are the outstanding namesthat will fill the Sicilian palasports in the month in which spring starts.The first one to disembark in Sicily is Biagio Antonacci (in the photobelow), returning on 13 and 14 March (respectively to the PalaCataniaand the Palalilio in Trapani) with his “Vicky Love Tour - Part Two”. His2007 tour was so successful that the singer-songwriter has had to adddates on dates to satisfy the requests of his many fans. A new album will be presented by Antonello Venditti, an exponent ofthe “old guard”, who on 15 March will be at the Palasport in Palermowith his Dalla pelle al cuore Tour 2008. The charming smile of Francesco Renga will illuminate the evening of1 April at the Palacatania. “Ferro e Cartone Tour 2008” is the title of hisshow, which will draw fans from all over the Island to the Cataniaauditorium. Information: TicketOne tel. 892101 - www.friendsandpartners.it

Sono Biagio Antonacci, Antonello Venditti e Francesco Renga i nomi dispicco che riempiranno i palasport siciliani in questo mese che apre leporte della primavera.Il primo a sbarcare in Sicilia è Biagio Antonacci (nella foto in basso), chetorna il 13 e 14 marzo (rispettivamente al PalaCatania e al Palalilio diTrapani) con il suo Vicky Love Tour - Parte Seconda. Tanto il successo dellasua tournée 2007 che il cantautore ha dovuto aggiungere date su date perrispondere alle richieste dei suoi tantissimi fans. Presenta invece il suo nuovo album Antonello Venditti, esponente della“vecchia guardia”, che il 15 marzo sarà al Palasport di Palermo con il suoDalla Pelle al Cuore Tour 2008.Il sorriso ammaliante di Francesco Renga illuminerà la sera del 1° aprileal Palacatania. Ferro e Cartone Tour 2008 è il titolo del suo spettacolo, cherichiamerà al palazzetto catanese i fans di tutta l’Isola. Informazioni: TicketOne tel. 892101 - www.friendsandpartners.it

Antonacci, Venditti e Renga:i concerti di primavera

IN BREVE>BRIEFLY

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Music and soap bubbles at theMetropolitan in Palermo > Theprogramme of the coming we-eks will see on the stage at theTeatro Metropolitan in Palermothe concert of the young “ge-nius” of the piano, Giovanni Al-levi, who on 20 March will onceagain excite the audience withhis style blending classicalmusic and the new contempo-rary trends. On 26 and 27 March it will bethe turn of the theatrical showby Pep Bou’s company called“Clar de Llunes”, a sort of con-cert-show that moves amongthe forms and the colours ofmusical soap bubbles: Pep Bouand the pianist Jordi Masò willtransform music into enormoussoap bubbles (in the photo).On April 3 music is returning ina more classical form, providedby the Dharma quartet - i.e. themusicians Saltavore Bonafede,Stefano d’Anna Stephen, Paoli-no Dalla Porta and FabrizioSferra - a group that has as pro-tagonists four of the most repre-sentative exponents of the Sici-lian jazz scene.Information: Teatro Metropoli-tan - tel. 091 6888583www.teatrometropolitan.it

The chromatic Pathways of TuriSottile at Acireale > Pathways is thetitle of the anthological exhibitionby Turi Sottile at the CreditoSiciliano Gallery at Acireale.There are no fewer than 60 paint-ings to go over “the pathway ofan artist that with intelligenceand sensibility has perceived pas-sages and interchanges of con-temporary art, often anticipatingthem.” This is an anthological ex-hibition with “revisiting of greatart, whose original painterly sub-stance the artist perceives”.Information: until on March 31in Cathedral plaza, 7 - tel. 095895207 - free entry.

Questo prossimo mese di programmazione vede sul palcoscenico del tea-tro Metropolitan di Palermo il concerto del giovane “genio” del pianofor-te, Giovanni Allevi, che il 20 marzo tornerà ad emozionare con il suo stileche coniuga la musica classica con le nuove tendenze contemporanee. Il 26 e 27 marzo sarà la volta dello spettacolo teatrale della compagnia diPep Bou intitolato Clar de Llunes, una sorta di concerto-spettacolo che simuove tra le forme e i colori di musicali bolle di sapone: Pep Bou e il pia-nista Jordi Masò trasformeranno, infatti, la musica in enormi bolle disapone (in foto).Il 3 aprile ritorna la musica nel suo aspetto più classico, quello del quar-tetto Dharma - ovvero i musicisti Saltavore Bonafede, Stefano D’Anna,Paolino Dalla Porta e Fabrizio Sferra -, gruppo che vede protagonisti quat-tro tra i più rappresentativi esponenti della scena jazz siciliana.Info: Teatro Metropolitan - tel. 091 6888583 - www.teatrometropolitan.it

Percorsi è il titolo dell’antologica di TuriSottile esposta alla Galleria del Credito

Siciliano di Acireale. Ben 60 dipinti per ripercorrere “l’itinerario di un artista che

ha colto, con intelligenza e sensibilità,passaggi e snodi dell’arte contemporanea,

spesso anticipandoli”. Una antologica in cui si esplora la “rivisita-zione della grande arte della quale l’artista

coglie l’originaria sostanza pittorica”.Informazioni: fino al 31 marzo

in piazza Duomo, 7 - tel. 095 895207ingresso libero.

Musica e bolle di saponeal Metropolitan di Palermo

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I Percorsi cromaticidi Turi Sottile ad Acireale

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Carnale di Peppe Bombaci > Una personale a tinte forti questa curata daStefano Castelli da Veronica Arte Contemporanea di via Grimaldi, 67 aModica (RG). Si tratta di “materia, corpo, colore, spazi indefiniti, nonluoghi, abitati da figure magnetiche che catturano lo sguardo di chiosserva. È l’uomo, soggetto caro a Bombaci, ad essere protagonista deisuoi lavori”, opere che resteranno esposte fino al 16 marzo.Informazioni: tel. 0932 948803 - www.gallerialaveronica.it

Peppe Bombaci: Carnal > A one-man exhibition with strong hues is the oneorganised by Stefano Castelli at Veronica Arte Contemporanea at 67, ViaGrimaldi in Modica (Ragusa province). It is “matter, body, colour, indef-inite spaces, non-places, inhabited by magnetic figures that capture thelook of the observer. It is man, a subject dear to Bombaci, that is the pro-tagonist of his works”, which will be on display until 16 March.Information: tel. 0932 948803 - www.gallerialaveronica.it

IN BREVE>BRIEFLY

Marlene Kuntz and Ahmad Jamal atthe Metropolitan in Catania > Atthe Metropolitan in Catania onMarch 14 there will be a concertin the new Marlene Kuntz tourgoing round with the music oftheirs seventh album, One.Written with the participationof Paolo Conte and with thecontrabass of Greg Cohen, Onecoincides with a new and origi-nal development run of thehistorical Piedmont band. Theharsh rock of the early yearshaving been abandoned, andthe intimate atmospheres of theartistic song are emerging. On 2 April we pass to the mostclassical piano music: on thestage of the Catania theatrethere will be “his majesty”Ahmad Jamal, king of the key-board in the black&white ofjazz. He is so good as to havebeen nicknamed “the prophet”,“Ahmad the magnificent” andalso “the man with two righthands.” Information: Metropo-litan - tel. 095 322323 - 095 316596. Marlene Kuntz tickets from25 to 18 euros; Ahmad Jamal -tickets from 16.50 to 22.50 euros

Giunge al Metropolitan di Catania, il 14 marzo, il nuovo tour dei MarleneKuntz che porta in giro la musica del loro settimo album, Uno. Scritto con la partecipazione di Paolo Conte e con il contrabasso di GregCohen, Uno coincide con un nuovo ed inedito percorso della storica bandpiemontese. Abbandonato il rock graffiante degli esordi, emergono leatmosfere intime della canzone d’autore.Il 2 aprile si passa al più classico dei pianoforte: sul palcoscenico del tea-tro catanese ci sarà “sua maestà” Ahmad Jamal, re della tastiera nel bian-co&nero del jazz. Tanta la sua bravura da essere soprannominato “il pro-feta”, “Ahmad il magnifico” ed anche “l’uomo con due mani destre”.Informazioni: Metropolitan - tel. 095 322323 - 095 316596. Marlene Kuntzbiglietti da 25 a 18 euro; Ahmad Jamal - biglietti da 16,50 a 22,50

Marlene Kuntz e Ahmad Jamalal Metropolitan di Catania

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Massimo Romano

Quando parlanole nuvolePublisicula187 pagg. 10 €

Si moltiplicano, in casa Flaccovio, i volumi dedicatiall’arte siciliana: un argomento, d’altra parte, che sipuò tranquillamente definire inesauribile. Qui Ste-fano Piazza si è dedicato ad architettura e decora-zione in marmi policromi secenteschi, una particola-re forma d’arte che ha ampiamente caratterizzato ilperiodo barocco in Sicilia e che oggi si può ammira-re soprattutto nelle chiese. Alla parte iniziale, in cuil’autore spiega le varie caratteristiche e applicazionidelle decorazioni a marmi mischi, fin dalla loro intro-duzione in Sicilia, nel Cinquecento, passando in ras-segna una chiesa dopo l’altra, segue una ricca se-zione fotografica, realizzata da Melo Minnella, conottime tavole a colori dedicate alle principali applica-zioni di quest’arte. Per appassionati, ma non solo.

Giornalista palermitano, da qualche tempo Lopapavive a Roma, e fa il cronista parlamentare. Per lavo-ro, ogni giorno è a Montecitorio e a Palazzo Madamae qui, parlando e osservando, ha potuto conoscere il“backstage” di quello che molti, ormai, consideranocome un carrozzone da circo. Un carrozzone su cuitanti vogliono salire, portandosi dietro, possibilmen-te, mogli, figli e amanti, e dove ci si fa strada a forzadi gomitate, conoscenze più o meno altolocate e fa-vori. Un libro “dal di dentro”, insomma, che può farsorridere, ma non senza amarezza. Un solo dato pertutti: soltanto il 7,3% delle leggi viene approvato… everrebbe da dire “meno male”, visto che ci sono par-lamentari che a spada tratta difendono leggi per va-lorizzare il tortello di zucca o i maccheroni. In Spa-gna, la percentuale sale all’86%.

Stefano Piazza

I colori del barocco

Flaccovio Editore182 pagg. 75 €

La Pasqua è forse la festa tradizionale più amata daisiciliani che, da un capo all’altro dell’Isola, rinnovanocon immutato ardore le usanze dei loro avi, condu-cendo instancabili processioni, allestendo sacre rap-presentazioni e tramandando ai figli i riti e i canti cheda sempre accompagnano questa festa.Sara Favarò, accorta studiosa di tradizioni popolari,ci presenta in questo lavoro il frutto delle sue ricer-che sulla Pasqua, un insieme articolato di riti devo-zionali, cibi (con tanto di ricette), canti, completi dipartiture. Interessante, in particolare, la cura nellapresentazione della simbologia mistagogica e nume-rologica. Da qualche mese, Sara Favarò collaboracon la nostra rivista, curando una rubrica dedicataalle tradizioni popolari siciliane.

Sara Favarò

Pasqua dalla Terra il Cielo

Simboli, numeri, misteri,preghiere e riti popolari

in SiciliaLe Nove Muse Editrice

110 pagg. 15 €

Carmelo Lopapa

SparlamentoVita e opere dei politici italianiChiarelettere215 pagg. 12,60 €

Prima fatica letteraria per questo autore siciliano,questo breve romanzo narra la storia struggente diun amore “diverso”, quello di un ragazzo obeso, Pa-chi, per una tossicodipendente, Eleonora. Ma, intor-no, c’è anche tanto altro: il romanzo, infatti, è un“inno alla vita”, e Pachi ci indica la strada per affron-tarla, attraverso la famiglia, la fede e soprattuttol’amore: per gli altri, la natura, gli animali, la bellez-za. Ispirato a un fatto realmente accaduto - l’assas-sinio di un educatore della comunità di Don Benzi,Quando parlano le nuvole si legge piacevolmente,in una prosa tranquilla e ricca di spunti che fannoriflettere.

LIBRI>BOOKS

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Sikania non è una semplice rivista! Ogninumero è un volume da collezionare e daconsultare più volte.

Una vera biblioteca sulla Sicilia, la suastoria, i suoi ambienti naturali, la cultura,l’arte, il folklore.

Le splendide foto, i testi semplici, accatti-vanti e mai banali vi trasmetteranno l’im-magine più sincera della Sicilia, con tuttii suggerimenti per visitarla al meglio,anche nelle sue zone più sconosciute.

In 24 anni non siamo mai mancati al no-stro appuntamento mensile in edicola eciò ci rende orgogliosi per il primato rag-giunto nel campo dell’editoria siciliana.

I numeri di Sikania costano molto poco,ma valgono tanto!

Vi offriamo la raccolta di tutti i numeriancora disponibili (150) con l’abbona-mento per un anno a Sikania (11 numeri).

Sikania is not a mere magazine! Everyissue is a volume to collect and to consultagain and again.

It is a true library on Sicily, its history, itsnatural environments, culture, art andfolklore.

The splendid photos, the clear texts, capti-vating and never banal, will convey toyou the sincerest image of Sicily, with allpossible suggestions about the best wayto visit it, including its least known areas.

In 24 years we have never missed ourmonthly appointment at newsagents’ andthis makes us proud of the record reachedin the field of Sicilian publishing.

The issues of Sikania do not cost verymuch, but they are worth so much!

We are offering you the collection of allthe issues still available (150) with a one-year subscription to Sikania (11 numbers).

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165 €estero > abroad(+ spese di spedizione con corriere espresso > courier express expenses)

Piazza Don Bosco, 6 - 90143 Palermo Tel. 091 543506 - Fax 091 6373378

Conoscere e amare la Sicilia > To know and love Sicily

Una biblioteca sulla SiciliaA library on Sicily

Sul sito www.sikania.it è possibile consultare l’elenco completo degli arretrati disponibili.

On the site www.sikania.it it is possible to look up the complete list of available back numbers.

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NB: I numeri contrassegnati da ... sono esauritithe back issues indicated by ... are out of stock

Ai sensi della legge n.675/96 il trattamento dei vostri dati è limitato alle sole attività necessarie ad effettuare e pro-muovere i nostri servizi. I dati non sono soggetti a comunicazione e diffusione.

Ai sensi dell’articolo 13 della predetta legge potete richiedere l’aggiornamento o la rettifica dei vostri datisalvo il vostro diritto per motivi legittimi di opporvi a tale utilizzo.

krea - Piazza Don Bosco, 6 Tel. 091 543506 - Fax 091 6373378 - 90143 Palermo

Nome > Name: Cognome > Surname:

Via > Adress: Località > City:

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Versando l’importo complessivo di Euro_________sul C/C postale numero 17615907 intestato a KREA srlSi prega di allegare al presente modulo la fotocopia del versamento effettuato a mezzo servizio postale alla Krea srl - P.zza Don Bosco,6 - 90143 Palermo o via Fax al n° 0916373378 (forma di pagamento valida solo per l’Italia / form of payment valid only for Italy).

Con assegno bancario non trasferibile > non transferable bank checkn° Banca > Bank:

Con Carta di Credito American Express n° > With American Express Credit Card n°

data di scadenza > date of expiry

Indirizzo intestatario della Carta, se diverso da quello sopra indicatoAddress of card holder if different from the above mentioned:

Data > Date: Firma > Signature:

1989/90 1992 1993 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

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Novembre 89November 89

Dicembre 89December 89

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Ottobre 89/90October 89/90

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LuglioJuly

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Marzo 89March 89

GiugnoJune

AprileApril

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ATTUALITÀ>NEWS

Alitalia, probably trying to optimize itsmap of flights, has decided to wager a lot onSicily. So there are 11 new daily flights thatwill ensure connections between Palermoand Rome at convenient times, deliberatelyworked out for possible coincidences with16 other national destinations, 40 internatio-nal and 14 intercontinental ones.

For Milan Linate there will be four flights,and two for Milan Malpensa, but the latteronly from Monday to Friday.

Also from Palermo, starting from 30March, you can fly to Cagliari, while from 1June there will be flights for Los Angeles(both via Rome).

Then this summer too there will be seaso-nal flights for the islands. From 21 June to13 September to Lampedusa, and from 21June to 6 September to Pantelleria, therewill be connections with Milan and Rome.

AirOne, which certainly cannot just lookon, is responding with the opening of adirect flight between Palermo and Venice(departure every day at 8.15 am, arrival at9.45 am from Monday to Friday; Saturdayand Sunday departure at 10.20 am). TheScandinavian SAS company is also openingup at the Falcone and Borsellino airport,connecting Oslo and Palermo from 5 April.

Wind Jet is spreading its wings... forthose who are afraid: after the success ofthe first run, in 2008 too the company, incollaboration with Ausl 6 and Gesap, isorganizing a course for those who areafraid to fly. “No fear of flying” is the title.It will consist in 10 meetings at a price ofabout 100 euros.

Nuove rotte tra Palermo e il mondo

web > www.alitalia.com/it_it/ > www.flyairone.it/ > www.flysas.com/it/it/ > www.volawindjet.it/

> Palermo

New routes between Palermo and the rest of the world

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L’Alitalia, probabilmente alla ricerca del-l’ottimizzazione della propria mappa divoli, ha deciso di puntare molto sulla Sicilia.

Da qui i nuovi 11 voli quotidiani che ga-rantiranno collegamenti tra Palermo eRoma in comodi orari e studiati apposita-mente per le eventuali coincidenze con altre16 destinazioni nazionali, 40 internazionalie 14 intercontinentali.

Per Milano Linate i voli saranno quattro,due quelli per Milano Malpensa, ma questisolo dal lunedì al venerdì.

Sempre da Palermo, a partire dal prossi-mo 30 marzo si potrà volare alla volta diCagliari, mentre dal 1° giugno si potrà rag-giungere Los Angeles (entrambi via Roma).

Anche per quest’estate, ancora, i voli sta-gionali per le isole: dal 21 giugno al 13 set-tembre Lampedusa, e dal 21 giugno al 6 set-tembre Pantelleria, sono le isole che potran-no contare su nuovi collegamenti con Mi-lano e Roma.

AirOne, che non può certo restare a guar-dare, risponde con l’apertura di un suo volodiretto tra Palermo e Venezia (partenza ognigiorno alle 8,15, arrivo alle 9,45 dal lunedì alvenerdì; il sabato e la domenica si parte alle10,20). Anche la scandinava SAS apre all’ae-roporto Falcone e Borsellino, collegandoOslo e Palermo a partire dal 5 aprile.

Anche Wind Jet spiega le ali... per chi hapaura: dopo il successo della prima edizione,anche in questo 2008 l’azienda, in collabora-zione con Ausl 6 e Gesap, organizza un corsoper quanti hanno paura di volare: Paura divolare no problem, questo il titolo, si sostanziadi 10 incontri al prezzo di 100 euro circa.

Informazioni >Information

Per i corsi “Paura divolare no problem”

tel. 899 656505For the “No fear

of flying” courses tel. 899 656505

Più collegamenti con Roma, Milano, Cagliari, Lampedusa, Pantelleria, Venezia,Los Angeles e Oslo. E c’è pure un corso per sconfiggere la pausa di volare

More connections with Rome, Milan, Cagliari, Lampedusa, Pantelleria, Venice,Los Angeles and Oslo. There is also a course to fight the fear of flying

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ATTUALITÀ>NEWS

Bicicliamoci ad Acitrezza> Acitrezza (Catania)

Bicicliamoci at Acitrezza

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web > www.isoleciclopi.it

It is a true paradise a stone’s throw fromCatania, with a horizon that can be defined,without any exaggeration, of “incompara-ble beauty.”

This is Acitrezza, a fishermen’s villagefamous for being, first of all, the place of theclash between Ulysses and Polyphemus;then for having been the home of Verga’sMalavoglia family; for having been theplace where Luchino Visconti’s film “Theearth trembles” was set; and finally becausehere the beautiful “Islands of Cyclopes”marine reserve was founded.

The managing body of the area, in addi-tion to organizing excursions at sea with aboat with a transparent bottom, or with the“sardara”, a perfect reproduction of the oldboat of padron ‘Ntoni, has decided to openup the terra firma to visitors, organizing,with the approval of the Ministry for theTerritory, the Environment and the Sea, tou-rist routes to be done on a mountain bike,thus discovering the other face of the area.

For the most difficult routes there willalso be a guide service, and the rented bikescan be left at the rental centre closest to thearea where the visitor has decided to endhis journey. And there are plenty of thingsto be done going around on a bike. We takethe liberty of making a suggestion: in addi-tion to the inevitable shopping, do not for-get to taste the ice creams that are preparedin an excellent way in these parts.

Among the possible destinations, in addi-tion to Cannizzaro and Ficarazzi, there isalso Acicastello, with its fascinating castle oflava and rock. All on the sea, obviously.

È un vero angolo di paradiso a pochissimi“metri” da Catania, con un orizzonte che sipuò definire, senza alcuna esagerazione, di“incomparabile bellezza”.

Si tratta di Acitrezza, il borgo di pescatoridivenuto famoso per essere, prima di tutto,sede dello scontro tra Ulisse e Polifemo; poiper aver ospitato la famiglia verghiana deiMalavoglia; per essere stato set del film diLuchino Visconti “La terra trema”; e final-mente perché qui è stata istituita la bella areamarina protetta “Isole Ciclopi”.

L’ente gestore dell’area, oltre ad organiz-zare le escursioni in mare con il battello dalfondale trasparente, oppure con la “sarda-ra”, riproduzione perfetta della vecchia bar-ca di padron ‘Ntoni, ha pensato bene diaprire ai visitatori anche la terra ferma, or-ganizzando, con l’approvazione del Mini-stero del Territorio, dell’Ambiente e del Ma-re, dei percorsi turistici da compiere a caval-lo di una mountain bike, scoprendo cosìl’altra faccia dell’area.

Per i percorsi più impegnativi sarà previ-sto anche un servizio di guide, e le bici noleg-giate potranno essere lasciate presso il centronoleggio più vicino alla zona in cui il visita-tore ha deciso di terminare la passeggiata.

E di cose da fare andando in giro in bici cen’è a bizzeffe. Ci permettiamo un consiglio:oltre all’immancabile shopping, non dimen-ticate di gustare i gelati che da queste partisono preparati in modo eccellente.

Tra le mete possibili, oltre Cannizzaro eFicarazzi, c’è anche Acicastello, con il suoaffascinante maniero di lava e roccia. Tuttosul mare, ovviamente.

L’area marina protetta Isola dei Ciclopi apre ai visitatori anche la terra ferma,organizzando percorsi turistici da compiere in mountain bike

The Island of the Cyclopes marine reserve open up the terra firma to visitors,organizing tourist routes to be done on a mountain bike

Informazioni >Informationtel. 095 7117322

Il porticciolo diAcitrezzaThe dock of Acitrezza

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ATTUALITÀ>NEWS

For eighty jobs over 12,000 applicationshave already been presented. And since it isa matter of direct appointment, to choosethe staff of the new Comiso airport a gua-rantor is being brought in for appointments.

This is no less than judge SeverinoSantiapichi, who conducted the trial of AlìAgca (the would-be assassin of Pope JohnPaul II), and the judge at the trial of the RedBrigade for the abduction and murder ofAldo Moro. In short, a man who knowsabout moral rigor.

His presence must not be seen as anexaggeration.

The next electoral deadlines will come afew weeks after the runway, the controltower and the technical equipment are han-ded over, so just a few weeks from the firstappointments to be made just after electionday on 13 April.

The idea of the guarantor against string-pulling comes from the mayor of Comiso,who is now coming to the end of his secondand last mandate.

Pippo Digiacomo is worried: on one sidethere is the serious unemployment rate inthe area, on the other the certainty that - asis the custom - some not very serious peo-ple would have seized the chance to tran-sform the 80 jobs (or the 12,000 applica-tions) into over a hundred thousand poten-tial votes.

“I want politics to stay out of it,” mayorDigiacomo has declared, “because promi-sing jobs in exchange for votes, in additionto being an immoral and criminal matter, isa boorish way of doing politics.”

A Comiso un garante anti-raccomandazione

web > www.comune.comiso.rg.it

> Comiso (Ragusa)

In Comiso a guarantor against string-pulling

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Per ottanta posti di lavoro disponibili so-no già state presentate oltre 12.000 doman-de. E trattandosi di assunzione diretta, eccoche per scegliere il personale del nuovoscalo aeroportuale di Comiso scende inpista un garante per le assunzioni.

Si tratta addirittura del giudice SeverinoSantiapichi, colui che ha guidato il processocontro Alì Agca (l’attentatore di Papa PaoloGiovanni II), il giudice del procedimentocontro le Br colpevoli del rapimento e del-l’omicidio di Aldo Moro. Insomma, uno chedi rigore morale se ne intende.

La sua presenza non deve essere vistacome un’esagerazione. Le prossime scaden-ze elettorali arriveranno a poche settimanedalla consegna della pista, della torre dicontrollo e delle apparecchiature tecniche,ovvero a poche settimane dalle prime as-sunzioni da fare proprio poco dopo l’electionday del 13 aprile.

L’idea del garante anti-raccomandazioneè del sindaco di Comiso, ormai agli sgoc-cioli del suo secondo e ultimo mandato.Pippo Digiacomo è preoccupato: da un latoil grave indice di disoccupazione dellazona, dall’altro la certezza che - come è con-suetudine - alcune persone poco serieavrebbero colto la palla al balzo pur di tra-sformare gli 80 posti di lavoro (ovvero le12.000 domande) in oltre centomila poten-ziali voti. «Voglio che la politica ne restifuori - ha dichiarato il sindaco Digiacomo -perché promettere posti di lavoro in cambiodi voti, oltre ad essere una cosa immorale eda codice penale, è un modo becero di farepolitica».

Informazioni >Information

I curricula per acce-dere alle selezioni

vanno inoltrati a“Adecco Italia,

Corso Gelone 140,96100 Siracusa”,

oppure tramite mail all’indirizzo:

[email protected]

Curricula to take partin the selections must

be sent by post to Adecco Italia,

Corso Gelone 140,96100 Syracuse,

or by email toSiracusa.gelone@

adecco.it

Per scegliere il personale del nuovo scalo aeroportuale scende in pista un garanteper le assunzioni. Voluto dal sindaco di Comiso, è il giudice Severino Santiapichi

To choose the staff of the new Comiso airport a guarantor is being brought in forappointments. Wished for by the major of Comiso, is the judge Severino Santiapichi

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ATTUALITÀ>NEWS

Sic e Zps: si costruisce, non si costruisce...> Sicilia

Sic e Zps: to build or not to build...

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web > www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g07-58/g07-58-p14.html > http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g07-25/g07-25-30.html

A year ago the Sicilian Region approved thelegislative deliberation on the “Dispositionsfor the exercise of economic activities in sites ofcommunity importance and special protectionzones. Norms on the subject of low-price andcooperative house building. Interventions inthe sector of tourism. Changes to regional law10 of 2007”, more simply known as law513/07. This deliberation, in practical terms,did not take into account the scheduled buil-ding limits in Sites of community interest andSpecial Protection Zones, protected areasaccording to the Habitat directive of theEuropean Community for the protection of theavifauna. In the month of June, the Commis-sioner of State impugned the law: the limits forthe Sites of community interest and SpecialProtection Zones once again became prohibi-tions. In January 2008 news came of two newdecrees by regional ministers (November2007) with which the Regional Ministry for theTerritory revoked the prohibitions: the Sites ofcommunity interest and Special ProtectionZones were not reserves and therefore... Whatis shocking is the lacuna, the fact that we havenot succeeded in finding anything on the pas-sage “in between”, i.e. we have found noanswer to the impugning of law 513, whichdoes not appear to have been repealed, annul-led, revoked or modified: we come directly tothese two new decrees by regional ministers.The Region, asked about this, has not givenany answer (one of those cases in which youcan’t talk to anybody that “knows”). Can noone clarify whether building is allowed inSites of community interest and SpecialProtection Zones?

Un anno fa la Regione Siciliana ha appro-vato la delibera legislativa sulle "Disposi-zioni in favore dell’esercizio di attività eco-nomiche in siti di importanza comunitaria ezone di protezione speciale. Norme in mate-ria di edilizia popolare e cooperativa. Inter-venti nel settore del turismo. Modifiche allalegge regionale n. 10 del 2007", più semplice-mente detta legge 513/07. Con questa deli-bera, in soldoni, non si teneva conto dei vin-coli previsti in caso di richieste di concessio-ni edilizie all’interno di zone Sic (Siti di inte-resse comunitario) e Zps (Zone a Protezionespeciale), aree protette secondo la direttivaHabitat della Comunità Europea per la pro-tezione dell’avifauna. Nel mese di giugno, ilCommissario di Stato impugna la legge: ivincoli per le zone Sic e Zps tornano ed esse-re divieti. Nel gennaio 2008 si apprende del-l’emanazione di due nuovi decreti assesso-riali (novembre 2007) con i quali l’Assesso-rato regionale al Territorio revoca i divieti: lezone Sic e Zps non sono equiparate ad areeprotette e quindi...

Quello che lascia interdetti è la mancanza,o meglio, il fatto che non siamo riusciti a tro-vare nulla sul passaggio “di mezzo”, ovveronon abbiamo trovato risposta all’impugna-zione della legge 513, che non ci risulta esse-re stata abrogata, annullata, revocata o mo-dificata: si passa direttamente a questi duenuovi decreti, assessoriali. La Regione, inter-pellata a tal proposito, non dà alcuna rispo-sta (della serie che proprio non si riesce aparlare con nessuno che “sappia”). Ci saràma qualcuno in grado di chiarirci se nellezone Sic e Zps è possibile o no costruire?

Siti di Interesse Comunitario e Zone a Protezione Speciale, istituite secondo la diret-tiva Habitat della Comunità Europea, oggi sono a rischio di cementificazione

Sites of Community Interest and Special Protection Zones, protected areas according tothe Habitat directive of the European Community, now risk cementification

Informazioni >Informationi decreti 11/2007 e ladisposizione dellaCorte Costituzionalecon cui si impugna lalegge 513 si possonoleggere nei siti web incalce indicati the11/2007 decrees andthe disposition of theConstitutional Courtimpugning law 513are reading on theweb sites write below

ph_melissa wiese

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ATTUALITÀ>NEWS

The Regional Centre for Planning andRestoration is setting going the RegionalMap of Places of Identity and Memory, i.e. aproject through which to recount Sicily witha real map to be browsed through, the diffe-rent itineraries intersecting one another.

The project, coordinated by Guido Meliand Roberto Garufi, has already markedout the principal lines.

On the “map” there will be marked theplaces of myth and legends, the places ofthe sacred, the places of historical events,the places of historic personalities and cul-ture, historic work places, the historic pla-ces of taste and the places of literary, televi-sion and film history.

However, constructing this map requiresthe participation of those that know theseplaces, that live in them daily, or have di-scovered these places.

For the project, although it cannot leaveout Carini Castle or Etna, lives above all inreports regarding less known places, spotsthat only the Sicilians - and not all of them- know.

The Regional Map will obviously be con-tinually updated and a hallmark will becreated.

A sort of Certification of Quality for pla-ces of Identity and Memory that Sicilianplaces can earn (and will have to maintain)and it can suggest cultural journeys, newtourist routes, and participation in traditio-nal events, so as always to offer differentpanoramas to the visitors, making up thatunbelievable mosaic of colours, stories andscents that is Sicily.

Una mappa per l’identità e la memoria

web > www.centrorestauro.sicilia.it/

> Sicilia

A map for identity and memory

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Il Centro regionale per la Progettazione eil Restauro sta mettendo in cantiere la Cartaregionale dei Luoghi dell’Identità e dellaMemoria, ovvero un progetto per racconta-re la Sicilia attraverso una vera e propriamappa da scorrere facendo intersecarel’uno con l’altro itinerari diversi.

Il progetto, coordinato da Guido Meli eRoberto Garufi, ha già segnato le direttriciprincipali. Sulla “mappa” verranno segnatii luoghi del mito e delle leggende, i luoghidel sacro, i luoghi degli eventi storici, i luo-ghi delle personalità storiche e della cultura,i luoghi storici del lavoro, i luoghi storici delgusto e i luoghi del racconto letterario, tele-visivo e filmico. Per costruire questa mappa,però, è necessaria la partecipazione di chiquesti luoghi li conosce, di chi li vive quoti-dianamente, o di chi questi luoghi li ha sco-perti. Perché il progetto, seppure non possaprescindere dal Castello di Carini o dal-l’Etna, vive soprattutto nelle segnalazionidei luoghi meno conosciuti, angoli che soloi siciliani - e non tutti - conoscono.

La Carta regionale sarà ovviamente incontinuo aggiornamento e si giungerà allacreazione di un marchio Doc, una sorta diCertificazione di Qualità di luogo del-l’Identità e Memoria che i siti sicilianipotranno guadagnare (e che dovranno man-tenere) e potrà anche suggerire viaggi cultu-rali, nuovi percorsi turistici, partecipazionea manifestazioni tradizionali, in modo taleda offrire ai visitatori panorami sempre di-versi, componendo quell’incredibile mo-saico di colori, di storie e di profumi che è laSicilia.

Un nuovo progetto del Centro regionale per il Restauro per raccontare la Siciliaattraverso i luoghi del mito, del sacro, della storia, del lavoro e della cultura

The new project of the Regional Centre for Restoration to recounting Sicily throughthe places of myth, the sacred, the history, the work and culture

Naro, la chiesa di San Francesco

Naro, San Francescochurch

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ATTUALITÀ>NEWS

Autostrada Siracusa-Gela, forse si completa> Siracusa

Syracuse-Gela motorway, maybe to be completed

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web > www.autostradesiciliane.it

Good news from the motorway front inSicily. The Syracuse-Gela motorway couldalready be reopened for March (the sche-duled date was 10 March) since theRegional Junta has authorized the SicilianMotorway Consortium to make the pay-ment of about 200,000 euros for urgentexpenses.

This has given rise to the idea that the 14kilometres of motorway “not in service”,which connect Cassibile to Noto, could bereopened to motorists before the arrival ofspring.

The difficulties created by the closing ofthe Noto-Rosolini stretch, another 16 kilo-metres of tarmac today closed for mainte-nance, should not continue beyond the endof April.

It is hoped that with the forthcomingopening of Comiso airport these dates of10 March and 30 April will at last berespected (we still have in our ears the pro-clamation “The motorway will be ready by31 December”, and that was in November2006!), considering that, as in that distantNovember 2006, signs, lighting and tollga-tes continue to be missing.

In the meantime, this motorway, twobeautiful three-and-a-half-metre laneswith a divider, has had its forty-second bir-thday and, when it is opened, will be alrea-dy old and inadequate to be, as in the pro-ject, the road of connection with the newairport at Comiso, in theory the airport forreaching the southern area of the island,that of Police Commissioner Montalbano,just to be clear.

Buone notizie dal fronte autostrade diSicilia. La Siracusa-Gela potrebbe essere ria-perta già da questo mese di marzo (la datasegnata era quella del 10) dato che la GiuntaRegionale ha autorizzato il Consorzio Au-tostrade Siciliane ad effettuare il pagamentodei circa 200 mila euro di spese indifferibilied urgenti.

Da qui l’idea che i 14 chilometri di auto-strada “fuori servizio”, quelli che colleganoCassibile a Noto, potrebbero essere riapertiagli automobilisti prima dell’arrivo dellaprimavera.

Non dovrebbe proseguire oltre la fine diaprile, invece, il disagio creato dalla chiusu-ra del tratto Noto-Rosolini, altri 16 chilome-tri di asfalto ad oggi proibiti per lavori dimanutenzione.

Si spera che, con la prossima aperturadell’aeroporto di Comiso, queste date del 10marzo e del 30 aprile vengano finalmenterispettate (abbiamo ancora nelle orecchie iproclami “L’autostrada sarà pronta entro il31 dicembre”, ed era il novembre del 2006!),considerando che, proprio come in quel lon-tano novembre 2006, continuano a mancaresegnaletica, illuminazione e caselli.

Nel frattempo, questa autostrada, duebelle corsie da tre metri e mezzo con sparti-traffico, ha compiuto il suo quarantaduesi-mo compleanno e, al momento della suaapertura, sarà già vecchia e non sufficientead essere, come nel progetto, l’arteria di col-legamento con il nuovo aeroporto di Co-miso, in teoria lo scalo per raggiungere lazona meridionale dell’Isola, quella delCommissario Montalbano, per intenderci.

Nel frattempo l’autostrada ha compiuto 42 anni e al momento della sua aperturasarà già vecchia e non sufficiente a collegare per il nuovo aeroporto di Comiso

In the meantime, the motorway has 42 years old and, when it is opened, will bealready old and inadequate to connect the new airport at Comiso

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Premiata Trattoria Trinacria The award-winning Trattoria Trinacria

Dalla pasta al vino, dall’olio ai dolci, senza dimenticare pane e condimenti, per un giro dell’Isola in otto portate

From pasta to wine, from olive oil to sweetmeats not forgetting breadand condiments for a trip around Sicily in eight dishes

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Accomodatevi a tavola se davvero volete cono-scere la bella Trinacria, dove è meglio vivere permangiare che mangiare per vivere e, se voleteun’accoglienza piena e senza riserve come solo iSiciliani sanno offrire, non mostratevi inappetenti enon azzardatevi a parlare di diete ipocaloriche, chéqui tali atteggiamenti sono guardati con sospetto o,nella migliore delle ipotesi, con la compassionedispiaciuta con cui si considerano gli ammalati. Ilprofumo delicato ma impertinente del mare, il biso-gno che fa nascere il sole ostinato, l’ossessione ozio-sa delle cicale e la violenza speziata piena di armo-nie recondite dello Scirocco sono assolutamenteincompatibili con l’inappetenza.

Cominciate subito, appena levati al mattino conle dolci consolazioni di Fiasconaro, magnificipasticceri in Castelbuono, ma non lasciatevi distrar-re dalla sensazione che potreste condividere conPatrick Brydone di essere “capitati nella terra del-l’illusione e dell’incantesimo”, fate come noi, pen-sate immediatamente dopo colazione all’unicoargomento serio della giornata: il pranzo. Fate come

Sit down at the table if you really want to knowthe beautiful Trinacria, where it is better to live to eatthan to eat to live and, if you want a full welcomewithout reservations such as only the Sicilians canoffer, do not show you have no appetite and do notdare to speak of low-calorie diets, since here suchattitudes are looked on with suspicion or, in the bestof hypotheses, with the sad compassion with whichsick people are considered. The delicate but imperti-nent smell of the sea, the need that the obstinate sungives rise to, the idle obsession of crickets and thespicy violence full of hidden harmonies of the siroc-co are absolutely incompatible with lack of appetite.

Start immediately, having just got up in the morn-ing, with the sweet consolations of Fiasconaro, mag-nificent confectioners in Castelbuono, but do not bedistracted by the sensation that you could sharewith Patrick Brydone of having “happened to be inthe land of the illusion and spell”; do the same thingas us, immediately think after breakfast about theonly serious subject of the day: lunch. Do the samething as Sicilian housewives, who think about lunch

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le massaie siciliane che pensano al pranzo fin dalleprimissime ore del mattino; dopo, col palato soddi-sfatto, potrete pensare al resto, se vi sembrerà sag-gio rinunciare alla collaborazione con le creaturepiù sagge dell’Isola: i cirnechi antichi, i cani doratiche sonnecchiano al riparo dalla calura del merig-gio e le vespe che vi ronzano intorno svogliate. Equale creatura di buon senso oserebbe impegnarsiin qualcosa di diverso dal riposo dopo un pasto inSicilia? Al massimo, osservare fino ad un certopunto il viaggio raro delle poche nuvole che attra-versano svelte l’azzurro accecante.

Accomodatevi signori, venite alla “TrattoriaTrinacria”, la tavola è imbandita senza gran pompa,a queste latitudini diffidiamo per natura di allesti-menti troppo sofisticati, ma è piena di colori e diprofumi, prego sedete, noi sappiamo mangiare solocomodamente seduti, non sappiamo immaginare dipoter profanare con la fretta il sacro rito del pranzoo della cena: potete cominciare dall’antipasto a basedi olive, a riempirvi il piatto di drupe smeraldinedalla polpa squisita ci penserà il “ Gruppo Curaba”

starting from the first hours of the morning; later,with your palate satisfied, you can think about therest, if you feel it is wise to forego collaboration withthe wisest creatures on the island: the ancientcirnechi, the golden Sicilian dogs that doze in theshade sheltered from the noon heat and the waspsthat lazily hum around you. And what creature withany good sense would dare to be engaged in any-thing but rest after a meal in Sicily? At most one canobserve up to a point the rare journey of the fewclouds that rapidly cross the blinding blue.

Sit down ladies and gentlemen, come to the“Trattoria Trinacria”; the table is laid without greatpomp, at these latitudes we distrust by nature over-sophisticated arrangements, but it is full of coloursand scents; please sit down, we can only eat sittingcomfortably, we cannot imagine profaning withhaste the sacred rite of lunch or supper: you canbegin from the olive-based starter, and filling yourplate with emerald drupes with delicious pulp youwill think of the Curaba Group that for decades atthe end of every summer has gone through the olivegroves in the Castelvetrano-Campobello-Partanna

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Tavole imbandite senza gran pompa, eppure piene di colori e di profumi, dove si pranza comodamente sedutiper non profanare il gusto con la fretta > Tables laid without great pomp but full of colours and scents, where you

sit down when you eat in order not to profane taste with haste

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che da decenni attraversa alla fine di ogni estate gliuliveti del triangolo Castelvetrano, Campobello,Partanna, dove regna sovrana la Nocellara delBelìce, sottraendo le olive più belle e più grandi allamolitura per portarvele a tavola. E, per colonnasonora, la musica per le vostre papille gustativesarà a cura del “Mandolino di Sicilia”, il prosciuttocrudo stagionato per cinque mesi e impreziositocon le spezie che crescono sulle nostre colline, pro-dotto esclusivamente a Camporeale dall’aziendaAmato, macellai da tre generazioni, che segue conattenzione e cura gli allevamenti dei suini fra la pro-vincia di Palermo, Trapani e Agrigento, accertando-si che i maiali vengano nutriti esclusivamente difavette, crusca e granoturco; e proprio il controllo

personale e diretto di tutte le fasidella produzione è ciò che consen-

te alla famiglia Amato di arric-chire i propri prodotti del-

l’esperienza dell’antica tra-dizione contadina; le notedeliziose del “Mandolino”

si fondono in gustosa armo-nia con gli altri prodotti di casa

Amato, fra cui la “Pasqualora”, ti-

triangle, where Nocellara del Belice reigns supreme,saving the most beautiful and biggest olives fromcrushing to bring them to you on the table. And, asa soundtrack, the music for your taste buds will beprovided by the “Mandolin of Sicily”, raw ham sea-soned for five months and embellished with thespices that grow on our hills, exclusively producedat Camporeale by the Amato firm, butchers for threegenerations, who follow with attention and care thebreeding of swine in the provinces of Palermo,Trapani and Agrigento, making sure themselvesthat the pigs are exclusively fed on small beans, branand maize; and precisely personal and direct check-ing of all production phases is what allows theAmato family to enrich their products with theexperience of ancient country tradition; the deli-cious notes of the “Mandolin” blend in savoury har-mony with the other products of the Amato firm,among which there is “Pasqualora,” typical Siciliansalami, rigorously wrapped in natural gut, the con-sumption of which traditionally served to celebratethe end of the deprivations imposed by Lent; itcomes from pork meats rigorously selected, the bestcuts happily wedded with salt, spice and wild fen-nel. To accompany the starter never forget the black

Le olive del tipo Nocellara del Belice sono tra le più gustose di Sicilia. Dalla loro molitura si estrae l’olio verde > The Nocellara del Belice olives are among the most savoury of Sicily. From them the olio verde is obtained

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Prodotti da aziende a gestione familiare, gliingredienti che giungono quotidianamente

sulle tavole dei siciliani trasformano ogni pastoin un momento di meravigliosa armonia > The

food that every day reaches Sicilian tables isproduced mostly by family run firms, and fills

each meal with wonderful harmony

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bread of Castelvetrano, made by Tommaso Rizzo;the foods follow natural blending, like the tablecompanion - we only like to eat in company. And,speaking of company, do not judge simplistic theaffirmation that the best company for black bread isextra virgin olive oil, a very pleasant match to tasteand the sense of smell if the oil is produced byGianfranco Becchina at Castelvetrano from the cen-turies-old olive trees surrounding the fascinatinghunting lodge of the princes Aragona PignatelliCortez; “Green Oil” is the very apt denomination ofthis precious product that is extracted with marvel-lous care from handpicked olives; bright green,these olives have never experienced pesticides orother harmful substances, rigorously banished bythe intransigent Becchina, who, helped by the mostqualified professional figures in the sector, personal-ly watches over every phase of production. ButGreen Oil is so good, so full of aromas with intenseand refined tones …what do you care if it is good foryour health? The best of health! Go on eating.

If the cook takes a little time over the preparationof the first course, allow him to do so, since haste isa bad ingredient, and anyway the starter can be pro-longed: there is delicious caponata put in a jar byPaolo Licata, the boss and creator of the firm of theVilla Reale firm in Sciacca, who in order to create it

pico salame isolano, rigorosamente avvolto in bu-dello naturale, il cui consumo era tradizionalmentedestinato a festeggiare la fine delle privazioni impo-ste dalla quaresima; carni suine rigorosamente sele-zionate, i tagli migliori felicemente sposati a sale,spezie e finocchietto selvatico. Per accompagnarel’antipasto non dimenticatevi mai del pane nero diCastelvetrano, di Tommaso Rizzo: i cibi seguono gliaccoppiamenti naturali fra di loro, così come i com-mensali, a noi piace mangiare solo in compagnia. E,a proposito di compagnia, non vi sembri tropposemplice l’affermazione che la compagnia miglioreper il pane nero è l’olio extravergine di oliva, con-nubio gradevolissimo al gusto e all’olfatto se l’olioè quello prodotto da Gianfranco Becchina aCastelvetrano con gli ulivi secolari che circondanol’affascinante casina di caccia dei principi AragonaPignatelli Cortez; “Olio Verde” è la quanto maiopportuna denominazione di questo prodotto pre-ziosissimo che viene estratto con meravigliosa curadalle olive brucate a mano; verde brillante, non hamai incontrato pesticidi o sostanze nocive, banditecon rigore dall’intransigente Becchina che vigila,personalmente e coadiuvato dalle figure professio-nali più qualificate del settore, su ogni fase dellaproduzione. Ma l’Olio Verde è così buono, cosìpieno di aromi dalle sfumature intense e raffinate…

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Carni suine rigorosamente selezionate e felicemente sposate a sale, spezie e finocchietto selvatico; il pane cottoancora a legna da condire semplicemente con un filo d’olio; e la caponata, meravigliosa miscela aromatica chepare affiorare dalle tele di Caravaggio > Selected pork meat with salt, spices and wild fennel; bread cooked inwood-burning ovens, seasoned just with oil; and caponata, a wonderful chromatic mixture that seems to emergefrom the canvases of Caravaggio

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went some years ago to the source of gastronomicwisdom: his grandmother. And, before tasting it,look at it, the caponata, a marvellous chromatic mix-ture that seems to emerge from the canvases ofCaravaggio. From the highly colourful wrappingsof Villa Reale products there will emerge magnifi-cent seasoning for your first course, the first of aseries: you cannot stop at pasta seasoned withswordfish pâté, you must at least also taste the mostsuccessful Villa Reale product, Trapani-style pesto,as well as the tomato juices “that only those who trythem can know about”; how can one describe theecstasy? You must taste it. And then do you knowwhy the firm of Paolo Licata is called Villa Reale,“royal villa”? Because even before it was founded,twenty years ago, his friends agreed that at theLicata home one ate like a king.

Pasta has been made for more than sixty years byPoiatti: from Mazara del Vallo they send out overthree hundred tons a day in over ahundred different formats to mar-kets all over the world, but it isbetter here, slightly under-cooked, in the place whereDomenico Poiatti, a sturdylittle Bergamo soldier in thedifficult forties found that here

cosa ve ne importa se fa bene alla salute? Salute!Continuate a mangiare.

Se il cuoco indugia un po’ nella preparazione delprimo, lasciatelo fare, la fretta è un cattivo ingre-diente, tanto l’antipasto si può prolungare, ci sonole deliziose caponate messe sotto vetro da PaoloLicata, titolare e creatore dell’azienda di Sciacca“Villa Reale” che per crearle si è recato alcuni annifa alla fonte della sapienza gastronomica: la suanonna. E, prima di assaggiarla, guardatela, la capo-nata, meravigliosa miscela cromatica che pare affio-rare dalle tele di Caravaggio. Dalle coloratissimeconfezioni dei prodotti “Villa Reale” uscirà unmagnifico condimento per il vostro primo, primo diuna serie, non potete fermarvi alla pasta condita colpatè di pesce spada, bisogna almeno gustare ancheil prodotto di maggior successo di Villa Reale, ilpesto alla trapanese, i sughi di pomodoro “cheintender no li può chi no li prova”; come si fa adescrivere l’estasi? Vi tocca assaggiare. E poi losapete perché l’azienda di Paolo Licata si chiama“Villa Reale”? perché anche prima che venisse fon-data, venti anni fa, gli amici erano concordi nelsostenere che in casa Licata si mangiava da re.

Alla pasta, da più di sessanta anni, ci pensaPoiatti: da Mazara del Vallo ne partono più di tre-cento tonnellate al giorno in oltre cento formati

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diversi per i mercati di tutto il mondo, ma è meglioqui, al dente, nel posto dove Domenico Poiatti, aitan-te soldatino bergamasco negli anni Quaranta diffici-li, trovò che ci fosse il clima adatto per le sue ambi-zioni di giovane mugnaio lombardo, meglio quidove i venti che soffiano dalla terraferma e dal Medi-terraneo e il sole che riarde le colline danno il granogiusto per questa pasta inimitabile. E, mentre stategodendo della nostra tavola, non arrischiate neppu-re di pensare a chiedere un bicchiere d’acqua: l’acquaè buona solo per ingoiare le medicine, diciamo noi.

Per un pasto così, ci vuole il vino. Prego, porgeteil bicchiere, a mescere è “Cottanera”, azienda fon-data da alcuni decenni nell’omonima contrada diCastiglione di Sicilia dalla famiglia Cambria; più di

cinquanta ettari di viti coltivate a cordone sperona-to e guyot, vendemmiati rigorosamente a mano,permettono a Cottanera di versare nel vostro caliceil Barbazzale bianco, 100% Inzolia, e rosso, NerelloMascalese, e poi Fatagione, Nume, Cabernet Sau-vignon, Grammonte, Merlot; c’è anche la nuova eti-chetta Etna doc Cottanera, ottenuto con un proces-so di vinificazione di gran precisione.

Ma è meglio poggiare un momento il bicchiere,“Morsi di Sole” sta portando in tavola una colora-tissima cassata; la famiglia Genco di Santa Ninfa sioccupa di pasticceria dal 1907, quando il capostipi-te Antonino coronò il suo personale Risorgimento,fondendo la migliore biscotteria tradizionale isola-na con quella piemontese di recente avvento. Oggi“Morsi di Sole” vi riconcilia con il mondo con le sue

there was the right climate for his ambitions as ayoung miller from Lombardy; better here where thewinds that blow from the terra firma and from theMediterranean and the sun that scorches the hillsgive the correct wheat for this inimitable pasta. And,while you are enjoying our cuisine, do not even dareto think about asking for a glass of water: water isonly good for swallowing medicines, we say.

For a meal like the ones described, you needwine. Please hold out your glass: the decanting willbe done by Cottanera, a firm founded a fewdecades ago in the Cottanera area near Castiglionedi Sicilia by the Cambria family; over fifty hectaresof grapevines cultivated cordon-trained and spur-pruned and Guyot-trained, the grapes being rigor-

ously handpicked, allow Cottanera to pour intoyour wine glass white Barbazzale, 100% Inzolia,and red, Nerello Mascalese, and then Fatagione,Nume, Cabernet Sauvignon, Grammonte andMerlot; there is also the new Etna doc Cottaneralabel, obtained with a process of vinification havinggreat precision.

But it is better to put the glass down for amoment. Morsi di Sole is bringing a colourful cas-sata to the table; the Genco family of Santa Ninfahas been doing confectionery since 1907, when thefounder Antonino crowned his personal Risorgi-mento, blending the best Sicilian biscuit traditionwith the Piedmont one that had recently come tothe island. Today Morsi di Sole reconciles you withthe world with its cassatas, its lemon cakes made

Campi di grano riscaldati dalla luce del Mediterraneo; i bordi merlati delle cassatelle e il colore accogliente del vino> Corn fields in the Mediterranean sun; the uneven edges of the “cassatelle” and the inviting colour of wine

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cassate, le torte al limone prodotte con gli inimitabi-li limoni di Sicilia e, soprattutto, con le “cassatel-le”(chiamatele ravioli dolci, se volete, ma non è lastessa cosa), gravide della ricotta che Piero Genco siprocura dai caseifici migliori della Valle del Belice,quelli che gli garantiscono l’alimentazione dellepecore sui pascoli più nutrienti e aromatici, profu-mate con la scorza degli agrumi e le scaglie di cioc-colato e i segreti mai svelati di un secolo di dolcez-za. Rimanete a tavola, signori, nella PremiataTrattoria Trinacria siamo sempre pronti a ricomin-ciare (e dove potreste andare, d’altra parte, se ogniportata è un magnifico giro dell’Isola?).(testo: anna gelsomino > foto: archivio krea; mariano bru-sca; www.morguefile.com)

with the inimitable lemons of Sicily and, above all,with “cassatelle”(call them sweet ravioli, if youwant, but it is not the same thing), pregnant withthe ricotta that Piero Genco gets from the bestdairies in the Belice Valley, the ones that ensurefeeding of the sheep on the most nourishing andaromatic pastures, scented with the bark of citrusfruits and chocolate flakes and the never disclosedsecrets of a century of sweetness. Go on sitting atthe table, ladies and gentlemen: at the award-win-ning Trinacria Trattoria we are always ready to startagain (and where could you go, in any case, if everycourse is a magnificent trip round the island?). (text:anna gelsomino > photos: archivio krea; mariano brusca;www.morguefile.com)

infoFratelli Fiasconarop.zza Regina Margherita, 10Castelbuono (PA), tel. 0921 677132

CottaneraAzienda Agricola Dei fratelli CambriaSP 89 c.da Iannazzo - Castiglione di Siciliatel. 0942 963601

Tommaso RizzoPanificatori in Castelvetranovia G. Garibaldi, 38 - Castelvetrano (TP)

Olio VerdeAzienda Agricola Di Gianfranco Becchinavia SS Trinità di Delia sn - Castelvetrano (TP)

Gruppo Curabac.da Airone, sn - Castelvetrano (TP)tel. 0924 907664

Amatovia Roma,32 - Camporealetel. 0924 37480

Poiatti spavia Giovanni Falcone, 39Mazara Del Vallotel. 0923 948144

Villa RealeSpecialità alimentari c.da Scunchipani, sn - Sciacca (AG)tel. 0925 80100

Morsi di SoleDei f.lli Gencovia S.FrancescoSanta Ninfa (TP)tel. 0924 62436

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Autore ignoto, Deposizione di Cristo, secolo XVII, olio su tela > Unknown artist, The Deposition, 17th century, oil painting on canvas

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“Mirabile” San Martino delle Scale

According to the tradition, the Be-nedictine abbey of San Martino delleScale, about 4 kilometres from Palermo,was built in the 6th century by St.Gregory the Great. Destroyed by theArabs in 820, it was rebuilt in the 14thcentury and enlarged at different timesuntil being completed by the architectVenanzio Marvuglia (1770), who didthe stately façade that looks towardsPalermo.

The building now is in the middle ofthe climatic station with the same name,an area with big pine forests and numer-ous villas, and is very big, divided into

molto grande e si articola in cortili echiostri porticati, a logge con archi. Nelchiostro di San Benedetto si trova lamonumentale statua in marmo realizza-ta nel 1728 da Giuseppe Pampillonia eraffigurante San Benedetto.

L’abbazia è ancora occupata dai Be-nedettini. Una parte dell’edificio ospitaun’accademia di belle arti e i laboratoridi restauro di libri.

L’adiacente chiesa fu edificata tra il1561 e il 1595 in stile tardo-rinascimenta-le. L’interno è ad unica navata, e grossi

courtyards and porticoed cloisters, withloggias with arches. In the cloister of St.Benedict there is the monumental marblestatue done in 1728 by Giuseppe Pampil-lonia, depicting St. Benedict.

The abbey is still occupied by theBenedictines. A part of the building con-tains a fine arts academy and the labora-tories for restoration of books.

The adjacent church was built between1561 and 1595 in late Renaissance style.The interior has no side aisles. Big pillarsmark the space between the side chapels,five per side. At the back, to the right ofthe transept, there is the beautiful mar-

Secondo la tradizione, l’abbazia bene-dettina di San Martino delle Scale, a circa4 chilometri a Palermo, è stata costruitanel VI secolo da San Gregorio Magno.Distrutta dagli Arabi nell’820, venne rie-dificata nel XIV secolo e ingrandita a piùriprese fino ad essere completata dall’ar-chitetto Venanzio Marvuglia (1770) cheedificò la maestosa facciata che dà versoPalermo.

L’edificio si trova oggi nel centro del-l’ominima stazione climatica, una zonaricca di estese pinete e numerose ville, è

“Nel nome di Benedetto” è il titolo della mostra allestita grazie alprogetto del Museo Diffuso di Arti Figurative nell’Alto Belice

Corleonese “Mirabile Artificio” > “In the name of Benedict” is thetitle of the exhibition set up by the project Diffused Museum

of Figurative Arts in Alto Belice Corleonese

“Wonderful” San Martino delle Scale

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pilastri segnano lo spazio tra le cappelle laterali,cinque per lato. In fondo, a destra del transetto, ilbel portale marmoreo a rilievi della clausura,opera del XVI secolo. Dello stesso secolo è il coroligneo, quasi tutto realizzato dai napoletaniNunzio Ferraro e Giovanbattista Vigilante.

All’esterno, ai piedi del campanile si trova labella statua del Marabitti che raffigura SanMartino nell’atto di tagliare il suo mantello perdonarlo al mendicante. Chiostri, cortili e porticatisi susseguono secondo un’architettura molto ele-gante, un’armonia che si rispecchia nella fontana.

L’abbazia si è dotata di un museo in cui è esposta la collezione di argenti, dipinti, corali etessuti, collezione che è fruibile anche attraverso il museo virtuale che si apre alla pagina internetwww.abbaziadisanmartino.it.

Nei locali dell’ex biblioteca, con il progetto perla creazione del Museo Diffuso di Arti Figurativenell’Alto Belice Corleonese (www.mirabileartifi-cio.it), è stata allestita una mostra di dipinti intito-lata “Nel nome di Benedetto” che comprende di-pinti realizzati nei secoli XVII e XVIII, caratteriz-zati da linguaggi formali compositi che spazianodal classicismo al tardo manierismo, dal naturali-smo fiammingo e caravaggesco all’illusionismobarocco e rococò.

In alto, da sinistra, dettaglio del coro ligneo del XVI secolo; Accampamento del popolo di Israele nel deserto, secoloXVII, olio su tela di autore ignoto; Madonna con Bambino, olio su tela di autore ignoto del XIX secolo; in basso, unadelle sale espositive della mostra allestita nei locali dell’abbazia benedettina

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moreal portal in relief of enclosure, done in the16th century. From the same century there datesthe wooden chancel, almost entirely done by theNeapolitan Nunzio Ferraro and GiovanbattistaVigilante.

On the outside, at the foot of the bell tower thereis a beautiful statue by Marabitti depicting St.Martin in the act of cutting his cloak to give it to abeggar. Cloisters, courtyards and colonnades follow one another according in very elegantarchitecture, this harmony being mirrored in thefountain.

The abbey has a museum in which there isdisplayed a collection of silver objects, paintings,choir books and fabrics. This collection can also bevisited through the virtual museum at the internetpage www.abbaziadisanmartino.it.

In the former library, by the project for the cre-ation of the Diffused Museum of figurative arts inAlto Belice Corleonese called “Mirabile Artificio”(wonderful artifice), there is an exhibition of paint-ings called “In the name of Benedict” which com-prises paintings dome in the 17th and 18th cen-turies, characterized by composite formal lan-guages ranging from classicism to late mannerism,from Flemish and Caravaggio-style naturalism toBaroque and rococo illusionism.

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Above, left, detail of the 16th century wooden choir; The camp of the people of Israel in the desert, 17th century, oilon canvas by unknown artist; Madonna with Child, oil on canvas by unknown 19th century artist; below, one of thehalls of the exhibition set up in the Benedictine abbey

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La collezione, che si completa con le opereesposte nella chiesa, rappresenta uno dei segnitangibili dell’apertura del mondo monasticobenedettino ai fenomeni culturali, senza preclu-sioni ideologiche alle innovazioni formali.

Qui si trovano esposte le tele di Gaspare Baz-zano (o Vazzano), conosciuto anche come “loZoppo di Ganci” (il San Gregorio Magno, del 1605,il San Mauro e re Teodoberto, del 1607, l’Adorazionedei Magi, del 1609 circa, I sette Angeli - primi delXVII secolo - e la Incredulità di San Tommaso,primi del XVII secolo); il San Domenico di Siloslibera gli schiavi (XVII secolo) olio su tela firmatoin basso al centro “Minnitti”, Mario Minniti; duetele di Filippo Paladini (il San Martino e il poveroe la Predica di San Giovanni Battista, del 1608); ilSan Nicolò di Bari (prima metà del XVII secolo),olio su tela attribuito a Giuseppe Salerno; laMadonna con Sant’Anna e santi benedettini (1727),olio su tela firmato e datato “Guglielmo Borre-mans P.A. 1727”; nove tele dipinte da Paolo DeMatteis tra il 1726 e il 1727; cinque tele di autoriignoti della prima metà del XVII secolo (moltobella la Adorazione dei Magi); e il San Benedetto inadorazione del Cristo deposto (XVIII secolo), anchequesto olio su tela di autore ignoto. (foto: enzobrai; hanne carstensen)

In alto, da sinistra, Cena in Emmaus di autore ignoto, olio su tela del XVII secolo; busto marmoreo di papa GregorioVII con tiara ricamata a mano; Martirio di Sant’Agata di autore ignoto del XVII secolo, olio su tela; in basso, a sini-stra, I sette angeli di Gaspare Bazzano, opera del XVII secolo custodita nella basilica abbaziale; a destra, il chiostrodell’abbazia con la statua di San Benedetto

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The collection, which is completed by the worksdisplayed in the church, is one of the tangible signsof the opening up of the Benedictine monasticworld to cultural phenomena, without ideologicalpreclusion of formal innovations.

So, here we find the oils on canvas by GaspareBazzano (or Vazzano), also known as “The GangiCripple” (the St. Gregory the Great -1605, the SanMauro and King Theodobert -1607, the Adoration of theMagi - circa 1609, The seven Angels - early 17th cen-tury, and the Incredulity of St. Thomas - early 17thcentury); the San Domenico of Silos frees slaves (17thcentury), an oil on canvas signed bottom centre“Minnitti”, Mario Minniti; two oils on canvas byFilippo Paladini (the St. Martin and the poor manand the Sermon of St. John the Baptist -1608); the St.Nicholas of Bari (first half of the 17th century), oil oncanvas attributed to Giuseppe Salerno; the Ma-donna with St. Anne and Benedictine saints (1727), oilon canvas signed and dated “Guglielmo Borre-mans P.A. 1727”; nine oil on canvas pinted by Pao-lo De Matteis between 1726 and 1727; five oils oncanvas by unknowns artists of the firts half of the17th century (very beautiful is the Adoration of theMagi); and the St. Benedict in adoration of deposedChrist (18th century), oil on canvas by an unknownartist, too. (photos: enzo brai; hanne carstensen)

InfoAbbazia di San Martino delle Scale tel. 091 418022 lun/sab 8,30-12,30/16-18; dom 9-11,30/17-19

Benedictine Abbey of San Martino delle Scaletel. 091 418022 mon/sat 8,30-12,30/16-18; sun 9-11,30/17-19

www.mirabileartificio.itwww.abbaziadisanmartino.it

Above, from left, The Supper at Emmaus by 17th century unknown artist, oil on canvas; marble bust of pope GregorioVII with hand embroidered tiara; the Martyrdom of St. Agata, by 17th century unknown artist, oil on canvas; below,left, The seven angels by Gaspare Bazzano, a 17th century work kept in the abbey’s basilica; below, right, the cloi-ster of the abbey with the statue of St. Benedict

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Fino agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scor-so, i nostri avi trascorrevano le fredde serate inverna-li al chiuso delle case, seduti intorno al braciere.

Tutta la famiglia stava con i piedi poggiati nellapedaliera circolare che, nel suo ventre, ospitava ilbraciere con la carbonella accesa, coperto da “ucircu”, un semicerchio foggiato con delle sottilifasce di legno incrociate. Una calda coperta, pog-giata sulle liste lignee, lambiva le ginocchia deipresenti, trasferendo il calore del fuoco, ed anchequello dell’affetto, a tutta la famiglia.

A quei tempi ai nonni, agli zii e ai genitori erademandato il compito di raccontare “u cuntu” aibambini.

Narrare era una vera arte e c’era anche chi lofaceva per “mestiere”, recandosi di sera nelle casedei vicini per raccontare “u romanzu”, ricevendoin cambio un piccolo compenso, talvolta una fa-scella di ricotta, un pane, un pezzo di tuma, unpugno di olive.

Nelle famiglie più “allittrate” (colte), il compitodi narrare o leggere “u romanzu” (quasi sempre apuntate) spettava al padre.

Until the early nineteen-fifties, our forefathersspent cold winter evenings shut away in housessitting around a brazier.

All the family had their feet resting on the circu-lar footrest inside which there was the brazier withits lit embers, covered by “u circu”, a semicircleshaped with thin interwoven wooden bands. Awarm blanket, resting on the wooden strips, part-ly covered the knees of the people present, trans-ferring the heat of the fire, and also that of affec-tion, to the whole family.

At that time grandparents, uncles and auntsand parents had the task of telling “u cuntu” tochildren.

Narrating was a true art and there were alsopeople who did it for a “job”, going in the eveningto neighbours’ houses to recount “u romanzu”and receiving in exchange a small remuneration,sometimes some ricotta, a loaf, a piece of tumacheese, a handful of olives.

In the more “allittrate” (literate) families, thetask of narrating or reading “u romanzu” (almostalways in instalments) was the father’s.

Quarto appuntamento con il mondo affascinantedel dialetto siciliano: a far da Cicerone la ricerca-trice di tradizioni popolari Sara Favarò > Fourth appointment with the fascinating world ofSicilian dialect: with the popular traditions’researcher Sara Favarò

I racconti si possono ascoltare cliccando> You can hear the stories by clicking onwww.sikania.it

I racconti nella tradizione sicilianaStories in the Sicilian folk tradition

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‘Na vota c’era un patri e ‘na matri c’avevanu trifigghi masculi.Prima murì la matri e arristà lu patri sulu. Sticristiani s’a passavanu bunicedda e li figghirispittavanu a lu patri. Sti figghi si maritaru e limuggheri arrispittavanu lu soggiru.Un jornu, a stu cristianu, li sordi ci fineru e linuori si misiru a lamintari ca nun putevanucummattiri cu stu vecchiu e, tantu ficiru e tantudissiru, ca cumminceru li mariti a purtallu a luricoviru. Ddu cristianu ô ricoviru nun ci vuleva iri echianceva. Un jornu si nni ì ‘nto cuscinu, ca eranutaru, e si fici cunsigghiari. U nutaru cci dissi: “Tu ô ricoviru nun ci ha jiri. Ora ti dicu chidduchi ha fari. T’affitti ‘na casa vicinu ê to figgi, easpetta ca l’acconciu iò ê to nuori”. Allura ci detti centu unzi e un barattulu di lan-na, e ci dissi: “Tu ogni jornu cunti sti sordi facennu rumuri”. I nuori, sintennu scrusciu di sordi, cuminciaru arispittari arrè u soggiru: cu ci lavava a cammi-sa, cu ci puliziava a casa, cu ci purtava u man-ciari. Anzumma lu trattavanu comu un signuri.‘Nno frattempo, u cuscinu nutaru, virennu ca li

nuori rispittavanu lu cuscinu, ci dissi: “Ora tu ha’ accattari ‘na giarra e ogni jornu cimetti i to bisogni e u siggilli, e ‘ncapu u cuper-chiu ci scrivi ‘sta giarra s’avi a grapiri quannumoru’”. Li nuori, appena vittiru dda giara, lu rispettava-nu chiossà dicennuci “papà” di cca, “papà” didda.Un beddu jornu arrivà la morti e ddu cristianufu custrettu a lassari stu munnu.Doppu chi murì li nuori ieru ‘nna lu parrinu e cisvelaru u segretu d’a giara, e l’ammitaru aspartiri ddi sordi pi fari li parti uguali.Lu parrinu si misi la tonaca nova e ci dissi: “Li sordi chi carinu dintra li me manichi mi l’hapigghiari iò, sta beni?”, e si nni ieru a pigghiaridda giarra.Lu parrinu si la misi ‘n testa e li nuori, cu lulasagnaturi, rumperu dda giarra. Lu parrinu si dinchì tuttu di ddi schifiarè earrabbiatu ci dissi: “Vuatri m’ata pajari la tonaca e m’ati a fari farilu bagnu!” E li nuori ci arrispunneru: “Oh patruzzu me! Nuatri chi sapevanu tuttuchistu? Chi sapevanu ca c’era stu ‘ngannu?!”.

U patri riccu

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Sia che il narratore fosse un “professionista”oppure un familiare, i bambini aspettavano conansia quel momento, prima che il sonno giungessea cullare i loro sogni.

Con l’avvento della televisione, man mano,scomparvero i “cuntisti”, i “cunti”, e, talvolta,anche il dialogo familiare.

Il padre riccoUna volta c’era un padre e una madre che ave-

vano tre figli maschi.Prima morì la madre e rimase il padre da solo.

Queste persone stavano economicamente benino ei figli rispettavano il padre. Questi figli si sposaro-no e le mogli rispettavano il suocero.

Un giorno, a questo cristiano, i soldi gli finirono,e le nuore incominciarono a lamentarsi che nonpotevano badare più a questo vecchio, e tanto fe-cero e tanto dissero che convinsero i mariti a con-durlo all’ospizio.

Quel cristiano all’ospizio non ci voleva andare epiangeva. Un giorno andò dal cugino, che era no-taio, e si fece consigliare.

Il notaio gli disse:“Tu al ricovero non ci devi andare. Ora ti dico

ciò che devi fare. Ti affitti una casa vicino ai tuoifigli, e aspetta che le acconcio io le tue nuore”.

Gli diede allora cento onze e un barattolo dilatta, e gli disse:

“Tu ogni giorno conti questi soldi facendorumore”.

Whether the narrator was a “professional” ora relative, the children anxiously awaited thatmoment, before sleep came to cradle theirdreams.

With the advent of television, the “cuntisti”gradually disappeared, and the “cunti” too, and,sometimes, also the family dialogue.

The rich fatherThere was once a father and a mother that had

three sons.The mother died first and the father remained

alone. These people were fairly well-off and thechildren respected their father. The sons got mar-ried and their wives respected their father-in-law.

One day this Christian man ran out of money,and the daughters-in-law began to complain thatthey could not look after this old man any moreand they did so much and said so much that theyconvinced their husbands to take him to a home.

That Christian man did not want to go to a homeand cried. One day he went to his cousin, who wasa notary, and asked him for advice.

The notary said:“You mustn’t go to the home. Now I’ll tell you

what you have to do. You rent a house next to yoursons, and wait for me to see to your daughters-in-law.”

Then he gave him one hundred onze and a tincan, and said to him:

“Every day count this money noisily.”

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Le nuore, sentendo rumore di soldi, ritornaronoa rispettare il suocero: chi gli lavava la camicia,chi gli puliva la casa, chi gli portava da mangiare.Insomma, lo trattavano come un signore.

Nel frattempo, il cugino notaio, vedendo che lenuore rispettavano il cugino, gli disse:

“Ora tu vai a comprare una giara e ogni giornoci metti i tuoi bisogni e lo sigilli, e sul coperchio ci scrivi ‘questa giara si deve aprire quando morirò’”.

Le nuore, quando videro quella giara, lo rispet-tarono di più dicendogli “papà” di qua, “papà” dilà.

Un bel giorno arrivò la morte e quel cristiano fucostretto a lasciare questa vita.

Dopo che morì, le nuore andarono dal parroco egli svelarono il segreto della giara, e lo invitaronoa dividere quei soldi per fare parti uguali.

Il prete si mise la tunica nuova e disse loro:“I soldi che cadono dentro le mie maniche me li

devo prendere io, sta bene?”, e se ne andarono aprendere quella giara.

Il prete se la mise sulla testa e le nuore, con ilmatterello, ruppero la giara.

Il prete si ricoprì tutto di quelle schifezze earrabbiato disse:

“Voi mi dovete pagare la tunica e dovete farmifare il bagno!”

E le nuore gli risposero:“Oh padre mio! Noi che sapevamo tutto que-

sto? Che sapevamo che c’era questo inganno?”

The daughters-in-law hearing a noise of moneyrespected their father-in-law once again: onewashed his shirt, one cleaned his house, and onebrought him food. In short they treated him like agentleman.

In the meantime, his notary cousin, seeing thatthe daughters-in-law respected him, said to him:

“Now go and buy a jar and every day put yourneeds in it and seal it up, and on the cover write‘this jar is to be opened when I die’.”

The daughters-in-law, when they saw that jar,respected him all the more calling him “dad” hereand “dad” there.

One fine day death came and that Christian manwas forced to leave this life.

After he died the daughters-in-law went to thepriest and revealed the secret of the jar to him, andthey asked him to share out that money in equalparts.

The priest put on his new tunic and said:“The money that falls inside my sleeves I am to

have, all right?”, and they went to get that jar.The priest put it on his head and the daughters-

in-law broke the jar with a rolling pin.The priest was covered with all that mess and

angrily said:“You must pay for my tunic and you must give

me a bath!”And the daughters-in-law answered:“Oh father! Did we know all this? What did we

know about this deception?”

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Così Virgilio nelle sue Bucoliche (egloga V) rias-sume la figura di Dafni, figlio di Mercurio e dellaninfa Dafnide, allevato dalle Muse nella terra cheè oggi la valle del fiume Irminio, nella provinciaragusana.

Bello e gentile, Dafni viveva pascolando le greg-gi, mentre Pan lo istruiva nell’arte della musica edel canto.

Un’arte che il pastore imparò alla perfezionetanto che Virgilio scrive: (...) Dove cercare un donopari al tuo canto? / Vorrei donarti (e forse non basta) /il sibilo del vento che ora si leva, / i lidi battuti dal mare,/ la voce dei fiumi sulle pietraie delle valli...

Cantava alle greggi, il giovane Dafni, e cantavae suonava per il suo amore, per la ninfa Eche-meide, figlia di Giunone, che lui aveva sposatogiurandole fedeltà eterna davanti all’intero con-sesso delle Muse.

Ma Dafni aveva un problema davvero grave: erabellissimo.

Era tanto bello che nessuna fanciulla riusciva aresistergli, ed era proprio Dafni colui che dovevanegarsi in continuazione.

Thus Virgil in his Bucolics (eclogue V) sums upDaphnis, the son of Mercury and the nymphDaphnid, brought up by the Muses in the land thattoday is the valley of the river Irminio, in theprovince of Ragusa.

Beautiful and gentle, Daphnis lived grazing theflocks, while Pan instructed him in the art of musicand song. It was an art that the shepherd learned toperfection, and indeed Virgil writes: Where can oneseek a gift equal to your song? / I would like to give you(and perhaps it is not enough) / the puff of the wind thatnow rises, / the beaches beaten by the sea, / the voice of therivers on the stones of the valleys...

Young Daphnis sang to the flocks, and he sangand played for his love, the nymph Echenais, thedaughter of Juno, whom he had married swearingeternal fidelity to her before the whole assembly ofthe Muses.

But Daphnis had a serious problem: he was veryhandsome.

He was so handsome that no young girl succeed-ed in resisting him, and it was Daphnis who had tosay no all the time.

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Io Dafni fui nelleselve, da qui finoalle stelle noto,di un bel greggepastore più bello.

L’agro ragusano > The countryside of Ragusa

Il mito in Sicilia Myth in Sicily

I, Daphnis in the woods, from hence in fame am to the stars exalted, guardian onceof a fair flock, myself more fair than they.

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Ragusa e la valle del fiume Irminio sono ancora pregni di miti e leggende > Ragusa and the valley of the Irminio river are still today full of myths and legends

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To tell the truth, it was not only the girls ofSicily that were after him: there was no youngman or gentleman that would not have paid anyfigure to lie with him. Even Pan himself, a divini-ty that was half man and half goat, felt deepattraction for the boy, and perhaps for this veryreason could not resist him, and he taught him allthe magic of his music.

The fame of the notes of Daphnis’ flute, togeth-er with that of his beauty (and not necessarily inthis order) even reached the court of king Zeno,who invited him to one of his grandiose banquets.

Here too, the magic of Daphnis was absolutelysuccessful. Everyone was bewitched by the giftsof this poet-shepherd (credited by myth with theinvention of bucolic poetry); everyone listened tohim in silence, hanging on his lips, following,almost without beating an eyelid, every smallestmovement of his perfect body.

Even the sky was excited, and became flushedwith the delicate shades of a spring sunset, onlyallowing the light breeze of Zephyr to move the

A dire il vero, non erano soltanto le ragazze diSicilia a tentarlo: non c’era giovinotto o signoreche non avrebbe pagato qualunque cifra pur digiacere con lui. Persino lo stesso Pan, divinità metàuomo e metà capra, provava per il ragazzo un tra-sporto profondo, e forse proprio per questo nonseppe resistergli, e gli insegnò tutta la magia dellasua musica.

La fama delle note del flauto di Dafni, insiemecon quella della sua bellezza (e non necessaria-mente in questo ordine), giunse persino alla cortedel re Zeno, che lo volle come invitato in una dellesue grandiose feste.

Anche qui, la magia di Dafni si compì in modoassoluto. Tutti rimasero ammaliati dalle doti diquesto poeta-pastore (al quale il mito fa risalirel’invenzione della poesia bucolica), tutti rimaseroad ascoltarlo in silenzio, pendendo dalle sue lab-bra, seguendo, fin quasi senza sbattere le palpebre,ogni piccolo movimento del suo corpo perfetto.

Persino il cielo si emozionò, e si colorò delletinte delicate di un tramonto primaverile, lascian-

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La tomba di Dafni, di Nicolas Poussin > Daphni’s grave, by Nicolas Poussin

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Scorcio della Cava d’Ispica > A glimpse of Cava d’Ispica

do che solo la leggera brezza di Zefiro muovesse lefiamme delle lanterne.

A tanta dolcezza nessuno poteva resistere.Nessuno, tanto meno la regina Climene, vittima diun amore improvviso e repentino che la condussefino al cospetto del pastore, implorando il suoamore.

Dafni resistette, con dolcezza ma con fermezza,opponendo alle richieste della regina la sua pro-messa di fedeltà alla cara Echemeide.

L’amore rifiutato, allora, si trasformò in osses-sione, e Climene non perse occasione per avereDafni al suo cospetto. Finché una sera, organizza-ta una sua recita, la regina decise di farlo ubriaca-re, facendogli bere del vino drogato con succo dialloro.

Così la donna ebbe ragione del ragazzo, che siintrattenne al palazzo del re per una notte d’amo-re infedele.

Giunone, però, dall’alto dell’Olimpo vide tuttoe, offesa dalla mancanza di rispetto del genero perla figlia, si vendicò rendendolo cieco.

flames of the lanterns. Nobody could resist somuch sweetness.

Nobody, least of all Queen Clymene, prey tosudden love that led her to go to the shepherdimploring him to love her.

Daphnis held out, sweetly but firmly, answer-ing the supplications of the queen with his prom-ise of fidelity to his dear Echenais.

Unrequited love turned into obsession andClymene lost no opportunity to have Daphnis inher presence. Then one evening, having organ-ized a performance, the queen decided to get himdrunk by making him drink some wine druggedwith laurel juice.

Thus the woman had her way with the boy,who stayed at the king’s palace for a night ofunfaithful love.

Juno, however, from atop Olympus saw every-thing and, offended by the disrespect of her son-in-law for her daughter, took revenge by blindinghim.

Daphnis, desperate, ran away to the country-

“Comanda!Comanda!”

gridavano i diavoli.E il comando fu di scavare pozzi

nella omerica terradei Lotofagi

“Command! Command!”the devils ahouted. And he

commanded to dig the wells in the homeric land

of Lotus eaters

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side, which he could no longer see, singing of hispain until, having come near Cefalù, gave in to hissad fate and killed himself by throwing himselfdown from the rock.

Daphnis, however, had also touched the heartsof the gods, who, taking pity on him, turned himinto a cliff, on which today the sea breeze stillplays its melancholy complaints.

Murad Aghà too was handsome. This youngman was born at Ragusa around the end of the fif-teenth century, and was abducted by pirates andsold in Constantinople. His beauty caused him tobecome the custodian of the harem of the sultanSelim I (it was he who called him Murad), a kingthat had to consent to the wishes of his favouriteZulima, who wanted him as her personal servant.The king, however, in order to avoid his wifefalling into temptation, had him castrated.This was a measure that did not prevent Murad,once the sultan had died, from becoming a valor-ous soldier, earning him the appellative Aghà,commander.

Murad never forgot his origins. To celebrate hismilitary victories, he had a mosque erected atTajura (near Tripoli, in Libya), also having workdone by slaves from his own island. Once thework was finished, he freed all his fellow-coun-trymen who, returning home, handed down thestory of the Bey of Ragusa, buried in his ownmosque.

Dafni, disperato, fuggì per la campagna cheormai non riconosceva, cantando tutto il suo dolorefin quando, giunto nei pressi di Cefalù, si arrese alsuo triste destino e si uccise gettandosi dalla rocca.

Dafni, però, aveva toccato anche il cuore deglidei che, avendone pietà, lo trasformarono in unarupe, con la quale, ancora oggi, la brezza marinasuona i suoi malinconici lamenti.

Bello lo era anche Murad Aghà, giovane nato aRagusa attorno alla fine del Quattrocento, rapitodai corsari e venduto a Costantinopoli. La sua bel-lezza lo fece diventare custode dell’harem del sul-tano Selim I (fu lui a chiamarlo Murad), re chedovette acconsentire ai voleri della preferita,Zulima, che ne volle fare il suo personale servito-re. Il re, però, onde evitare che la moglie cadesse intentazione, provvide ad evirarlo. Una misura che,comunque, non impedì a Murad, una volta mortoil sultano, di trasformarsi in un valoroso militare,talmente tanto coraggioso da meritarsi l’appellati-vo di Aghà, condottiero.

Murad non dimenticò mai le sue origini. Percelebrare le proprie vittorie militari, fece erigereuna moschea a Tajura (nei pressi di Tripoli, inLibia), chiamando ad effettuare i lavori anche glischiavi che provenivano dalla sua stessa Isola.Una volta terminata l’opera, fece liberare tutti isuoi conterranei che, tornati in patria, tramandaro-no la storia del Bey ragusano, sepolto nella suastessa moschea.

La moschea del Bey ragusano a Tajura > The mosque of the Ragusa Bey in Tajura

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Prima di abbandonare questa che Omero chiamaterra dei Lotòfagi (i mangiatori di loto, un fruttomolto abbondante in tutto il ragusano), è opportu-no accennare anche alla leggenda dei cento pozzi.

Probabilmente antichissime sorgenti d’acqua,forse “organizzate” dall’esercito cartaginese du-rante le guerre puniche, si dice che a scavare tuttiquesti pozzi (oggi in contrada Bottino) siano stati idiavoli richiamati qui da un sortilegio: un giovaneservitore, non resistendo alla curiosità, aprì unascatola del suo padrone, dedito all’arte delle ma-gia. Da questa scatola sarebbero apparsi centinaiadi diavoli che cominciarono a gridare al ragazzo“comanda! comanda!”.

Confuso da tanto frastuono, il giovane ordinòloro di scavare i pozzi, lavoro eseguito in men chenon si dica. (maria lohman - XI continua)

Myth in Sicily

Il mito in SiciliaBefore abandoning this land that Homer calls

the land of lotus eaters (the lotus is a very abun-dant fruit in the whole Ragusa area), it is also use-ful to mention the legend of the hundred wells.

Probably very ancient water sources, perhaps“organized” by the Carthaginian army during thePunic wars, it is said that all these wells (now inthe Bottino area) were dug by devils called hereby sorcery: a young servant, seized by curiosity,opened a box belonging to his master, who was devoted to the art of magic. From this boxhundreds of devils are said to have appeared that started to shout to the boy “command! command!”

Confused by all this noise, the youth orderedthem to dig the wells, a job done in no time. (marialohman - XI to be continued)

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(...) Le Ninfe piangevano Dafni estinto per morte crudele (voi nocciuoli e fiumi foste testimoni alle Ninfe)quando, avvinta al misero corpo del figlio la madre invocava gli dei e gli astri crudeli. Nessuno condussein quei giorni i buoi pasciuti ai freschi fiumi, o Dafni; nessun quadrupede sfiorò la corrente, né toccò lostelo d’erba. Dafni, persino i leoni fenici, persino i monti impervi e le selve piansero la tua morte. Dafniinsegnò ad aggiogare le tigri armene al cocchio, e Dafni insegnò ad introdurre i tiasi di Bacco e ad intrec-ciare di molli foglie le flessibili aste. Così la vite è ornamento agli alberi, e l’uva alle viti, e i tori alle greg-gi, e le messi ai pingui campi, così tu eri il decoro dei tuoi. Dopo che il Fato ti rapì, la stessa Pale, lo stes-so Apollo lasciarono i campi. Nei solchi ai quali spesso affidammo i grossi semi d’orzo, il nocivo loglio ele sterili avene nascono; invece della molle viola, invece del purpureo narciso, cresce il cardo e il paliurocon le acute spine. Spargete la terra di foglie, traete ombre alle fonti,o pastori; tali incarichi vi mandaDafni; e costruite un tumulo, e sul tumulo ponete questi versi: "Io Dafni fui nelle selve, daqui fino alle stelle noto, di un bel gregge pastore più bello" (...).(da Virgilio - Bucoliche - ecloga V)

For Daphnis cruelly slain wept all the Nymphs (ye hazels, bear them witness, and yestreams) when she, his mother, clasping in her arms the hapless body of the sonshe bare, to gods and stars unpitying, poured her plaint. Then, Daphnis, to the coo-ling streams were none that drove the pastured oxen, then no beast Drank of theriver, or would the grass-blade touch. Nay, the wild rocks and woods then voicedthe roar of Afric lions mourning for thy death. Daphnis, ‘twas thou bad’st yoke toBacchus’ car Armenian tigresses, lead on the pomp of revellers, and with ten-der foliage wreathe the bending spear-wands. As to trees the vine Is crown ofglory, as to vines the grape, bulls to the herd, to fruitful fields the corn, so theone glory of thine own art thou. When the Fates took thee hence, then Pales’ self,And even Apollo, left the country lone. Where the plump barley-grain so oft wesowed, there but wild oats and barren darnel spring; for tender violet and narcissusbright thistle and prickly thorn uprear their heads. Now, O ye shepherds, strew theground with leaves, and o’er the fountains draw a shady veil - so Daphnis to hismemory bids be done - and rear a tomb, and write thereon these verses: ”I,Daphnis in the woods, from hence in fame Am to the stars exalted, guardianonce of a fair flock, myself more fair than they.”(from Virgil - Bucolics - eclogue V)

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Il castello sulla roccia

Travelling in inland Sicily you oftenmake out ruins of ancient castles that riseup, mute and surly, on the summits offatiguing rocks, witnesses of a feudalepoch that in Sicily went well beyond thethreshold of the modern age. Symbols ofpower and wealth, these castles scorchedby the sun, the wind and bad weather,often only consist in a tower or of a frag-ment of walls, but not always: atMussomeli, there is a castle that is stillalmost intact, and that among Sicilianmedieval castles is certainly one of themost picturesque.

In cima a una rupe aspra e scoscesa,alta quasi 800 m, è talmente fuso con lapietra da sembrarne un’appendice. Lofece costruire Manfredi III Chiaramonte,a metà del Trecento, ennesimo centro dipotere per una delle famiglie più in vistadella Sicilia dell’epoca. Giunti nell’isola aseguito dei condottieri Normanni, nell’XIsecolo, i Chiaramonte avevano accumu-lato patrimonio e potere ed erano tal-mente ricchi e influenti da poter dettarelegge in ogni settore. Anche nell’architet-tura: palazzi e castelli di loro proprietà, enon solo quelli, vennero realizzati con

Set atop a rugged and steep cliff, almost800 metres above sea level, it is so weldedwith the stone as to seem an appendix ofit. It was built by Manfredi III Chiara-monte, in the middle of the fourteenthcentury, yet another centre of power forone of the most important families inSicily at that epoch. The Chiaramontescame to Sicily with the Norman con-querors, in the 11th century, and accumu-lated patrimony and power and were sorich and influential as to be able to laydown the law in every sector. In architec-ture too: palaces and castles belonging to

Viaggiando nell’interno della Siciliaspesso si scorgono rovine di antichi ca-stelli che svettano, muti e arcigni, sullasommità di rocce faticose, testimoni diun’epoca feudale che in Sicilia si spinseben oltre le soglie dell’evo moderno.Simbolo di potere e di ricchezza, questicastelli bruciati dal sole, dal vento e dalleintemperie consistono spesso soltanto diuna torre o di un brandello di mura, manon sempre: a Mussomeli, infatti, c’è uncastello ancora pressoché intatto e che,fra i manieri medievali siciliani, è sen-z’altro uno dei più pittoreschi.

Il maniero dei Chiaramonte a Mussomeli > The castle of the Chiaramontes at Mussomeli

The castle on the rock

TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

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uno stile originale che ancora oggi viene detto"gotico - chiaramontano".

Perché Manfredi Chiaramonte abbia scelto quelluogo impervio per il suo nuovo castello, profon-dendo nella sua costruzione una quantità enormedi uomini e mezzi, quando disponeva già di altreresidenze, resta un mistero. E tuttavia, vedendolocosì austero e imprendibile, arroccato nella suasolitudine maestosa, e soprattutto quando si notal’ampiezza del panorama che si domina da quas-sù, si intuisce che questo castello non poteva esse-re costruito diversamente, né in un altro luogo: ècome se fosse il riflesso del suo signore, forte eindiscutibile. Era un simbolo, una dimostrazionedella vittoria sull’uomo e sulla natura.

Il castello è aperto al pubblico che può visitare lasala grande (detta “dei baroni”, perché vi si riuni-rono i baroni siciliani che, sotto la guida dei Chia-ramonte, avevano deciso di opporsi alla famigliareale spagnola); la cappella, dove ancora sono visi-bili sbiadite tracce di affreschi trecenteschi; lesegrete, le scuderie e alcuni ambienti privati, fra iquali un minuscolo spazio triangolare nel quale,secondo la leggenda, un signore del castello rin-

them, and not only these, were done in an originalstyle that still today is called “ChiaramonteGothic.”

Why Manfredi Chiaramonte chose that impervi-ous place for his new castle, lavishing on its con-struction an enormous quantity of men and means,when he already had other residences, remains amystery. And nevertheless, when you see it so aus-tere and impregnable, perched up there in its state-ly solitude, and above all when you realise thebreadth of the panorama dominated from there,you guess that this castle could not have been builtotherwise, or in another place: it is as if it were thereflection of its seignior, strong and indisputable. Itwas a symbol, a demonstration of the victory overman and over nature.

The castle is open to the public and you can visitthe big room (known as the “barons’ room,”because here the Sicilian barons met that, under theguidance of the Chiaramontes, decided to opposethe Spanish royal family); the chapel, where youcan still see faded traces of fourteenth-century fres-coes; the dungeons, the stables and some privaterooms, including a tiny triangular space in which,

TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

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Scorcio del cortile del castello > A glimpse of the courtyard of the castle

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chiuse le sue tre sorelle, murandole vive perchéattendessero caste il suo ritorno dalla guerra. Ilnobiluomo, però, calcolò male i tempi della pro-pria assenza, e le provviste si esaurirono prima delsuo rientro al castello, sicché le tre disgraziatemorirono di fame: i loro spettri si aggirano per ilcastello, ovviamente, insieme a un buon numerodi altri fantasmi.

I Chiaramonte non rimasero a lungo proprietaridel superbo maniero: appena un anno dopo lamorte di Manfredi (1391), il suo erede Andrea, chene aveva proseguito la politica contraria al re, fudecapitato a Palermo, di fronte al fortilizio delloSteri, anch’esso di proprietà della famiglia, e tutti ibeni furono confiscati.

Dopo essere passato di mano in mano, il castel-lo con il suo feudo pervenne a Don Cesare Lanza(1549) e rimase di proprietà della famiglia finquasi alla fine del Novecento. In realtà, però, gliultimi abitanti stabili se ne andarono via già nel1603. In seguito il castello fu destinato per unperiodo a carcere e infine abbandonato, e per que-sto motivo nessun intervento ha manomesso il suoaspetto medievale, restaurato poi al principio delNovecento proprio per volontà di uno degli ultimiproprietari. Visite: Sabato e domenica 9 - 12; in-gresso 3 euro; info: 0934 961111 (testo: chris j. raeli >foto: francesco alaimo)

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according to legend, a seignior of the castle con-fined his three sisters, walling them up alive so thatthey would await his return from the war chaste.The nobleman, however, miscalculated the time ofhis absence, and the provisions were exhaustedbefore his return to the castle, so the unfortunatethree starved to death: their ghosts wander aroundthe castle, obviously, together with a good numberof other ghosts.

The Chiaramontes did not long remain owners ofthe superb castle: just one year after the death ofManfredi (1391), his heir Andrea, who had contin-ued the policy of opposition to the king, was behead-ed in Palermo, outside the Steri fort, also belongingto the family, and all his goods were forfeited.

After passing from one owner to another, the cas-tle with its estate went to Don Cesare Lanza (1549)and belonged to the latter’s family almost until theend of the twentieth century. Actually, however, thelast stable inhabitants went away as long ago as1603. Subsequently the castle was used for a periodas a prison and finally abandoned, and for this rea-son no action altered its medieval appearance,afterwards restored at the start of the twentieth cen-tury at the behest of one of the last owners.

Visits: Saturday and Sunday 9-12; admission 3euros; info: 0934 961111 (text: chris j. raeli > photos:francesco alaimo)

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L’ingresso della cappella e gli archi di una delle sale > The entrance of the chapel and the arches in one of the halls

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I Consigli di Sikania > Sikania advices

la Sicilia vien viaggiandoan appetite for Sicily comes by travelling

> week end > dove dormire > dove mangiare > il ristorante > l’albergo> week end > where to sleep > where to eat > the restaurant > the hotel

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WEEK END>

Particolarmente pittoresca, la celebrazionedella Domenica delle Palme a Gangi ci offrelo spunto per recarci in questa piccola cittadi-na sulle Madonie, i monti che chiudono a estla provincia di Palermo.

Protagonisti ne sono i membri delle confra-ternite locali che, dopo aver decorato concura i rami di palma utilizzando fiori, frutta epiccoli oggetti votivi, sfilano in processioneper le vie del paese, tutti vestiti di bianco concappucci e mantelli, ceri e croci. Alcuni,indossando preziosi costumi ricamati delSeicento, portano gli stendardi che identifica-no la confraternita. Ogni palma è precedutadai suonatori di tamburo elegantementevestiti con particolari costumi decorati, le“rubriche”.

La processione termina nella Chiesa Madre,dove è custodita una grandissima tela raffigu-rante il Giudizio Universale, del pittore notocome “lo Zoppo di Gangi”. Si tratta di unadelle principali opere del patrimonio artisticodi Gangi, un paese che pur essendo piccolovanta numerosi tesori d’arte e architettura, inuno con un centro storico d’aspetto medievale.

Particularly picturesque, the celebrationof Palm Sunday at Gangi is a good excuse togo to this small town in the Madonie, themountains that close off Palermo provinceto the east.

The protagonists are the members of thelocal confraternities, who, after carefullydecorating palm branches using flowers,fruit and small votive objects, go in a pro-cession through the streets, all dressed inwhite with hoods and mantles, candles andcrosses. Some, wearing precious embroide-red customs from the seventeenth century,bear the standards identifying the brother-hood. Each palm is elegantly preceded bydrummers elegantly dressed in particulardecorated customs, called “rubriche”.

The procession ends at the Parish Church,where there is a big canvas of the UniversalJudgment by the painter known as “theGangi Cripple”. This is one of the principalworks of the artistic patrimony of Gangi, aplace that though small also boasts nume-rous treasures of art and architecture as wellas a medieval centre.

16/03 La processione delle Palme

Informazioni>Information:

Comune > Counciltel. 0921 644076

Dove dormiree mangiare

> Where to sleepand eat

Casale Villa Rainòc.da Rainò, Gangitel. 0921 644 680

BB 70 €menù fisso 23 €

> BB 70 €set menu 23 €

Come arrivare > How to get thereDall’autostrada Palermo - Catania, uscita Tremonzelli e statale 120 fino a Gangi

> Palermo-Catania motorway, Tremonzelli exit and state highway 120 as far as Gangi

> Gangi (PA)

The Palm Sunday procession

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Ricorre il lunedì seguente alla Pentecoste (quest’anno il 12 maggio) la spettacolare Processione (circa 40 statue, custodite nelle variechiese della cittadina madonita, portate a spalla) dedicata allo Spirito Santo, protettore di Gangi, culminante con “‘A cursa di’ Santi”.Un’ennesima occasione per visitare questo delizioso borgo arroccato sul Monte Marone è offerta dal suggestivo “Concerto nataliziodelle campane” di tutti i campanili del paese; dalla Sagra della Spiga, che in agosto celebra la storia rurale di questi luoghi e rievoca imiti più antichi; e dalla pittoresca rievocazione della vita di San Francesco d’Assisi (ogni due anni in ottobre), che riporta il paese allesue radici medievali. È pur vero che uno spunto, per venire a Gangi, non è strettamente necessario: basta sapere che è una delle cittadine più ricche d’artee di storia delle Madonie, con la bella Chiesa Madre dalla magnifica torre campanaria (Torre dei Ventimiglia); con la Pinacoteca“Gianbecchina” e il raffinato Palazzo Buongiorno affrescato da Gaspare Fumagalli (proprio quest’anno ricorrono i 250 anni dell operadel pittore), cornice elegantissima per “chiunque voglia venire a sposarsi a Gangi”.

On the Monday after Pentecost (this year 12 May) there is thespectacular procession (about 40 statues, kept in the variouschurches of the little town in the Madonie, which people carryon their shoulders) devoted to the Holy Spirit, the protector ofGangi, culminating with “‘A cursa di’ Santi” (The Saint’s run).Yet another occasion to visit this delightful little place perchedon Monte Marone is afforded by the charming “ChristmasConcert of bells” of all the bell towers in the place; by theFeast of the Corn Ear, which celebrates the rural history ofthese places in August and evokes the most ancient myths;and by the picturesque evocation of the life of St. Francis ofAssisi (every two years in October), which takes the placeback to its medieval roots. It is also true that no excuse is strictly necessary to come toGangi: you just need to know that it is one of the places rich-est in art and history in the Madonie, with the beautiful MainChurch and its magnificent bell tower (Tower of the Venti-miglias); with the Gianbecchina Pinacotheca and the refinedPalazzo Buongiorno frescoed by Gaspare Fumagalli (this yearthere is the 250th anniversary of the painter’s work beingdone), an elegant setting for “anyone who wants to come andget married in Gangi.”

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WEEK END>

After the sadness of the processions ofDead Christ and Our Lady of Sorrows, andthe theatricality of the sacred representationsof the Passion and Death of Jesus, on EasterSunday the rite of the Meeting takes place.Though interpreted in a different way byevery community, it always presents the ele-ment of the meeting between Risen Christand his Mother.

So there is plenty to choose from, for thosewho desire to rediscover this particularSicilian tradition.

We will start from San Biagio Platani,where the highly popular meeting takesplace in the shade of big and picturesque“Easter arches”, constructions of reeds andwoven branches decorated by the opposingconfraternities of the Maddunara and theSignurara (the arches stay up for four weeks).

A few kilometres further north, at Prizzi,there is the “Dance of the Devils”, a Carnival-like jumble of three characters that seek withevery means to prevent the meeting, whichinstead punctually takes place, thanks to the

23/03 La gioia dell’Incontro

Informazioni > Information:San Biagio Platani: tel. 338 4572610 > Prizzi: tel. 091 6058351 > Modica: tel. 0932 944704 > San Cataldo: tel. 0934 511228

Caltagirone: tel. 0933 41365 > Adrano: tel. 095 7695861 > Terrasini: tel. 091 8686733

> Sicilia

The joy of the Meeting

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Dopo la mestizia delle processioni delCristo Morto e della Madonna Addolorata,e la teatralità delle rappresentazioni sacredella Passione e Morte di Gesù, nella gior-nata di domenica si rinnova il rito dell’In-contro. Interpretato in maniera differente daciascuna comunità, esso presenta comun-que sempre l’elemento dell’incontro, ap-punto, fra Cristo risorto e sua Madre.

Non v’è dunque che l’imbarazzo dellascelta, per chi desidera riscoprire questaparticolare tradizione siciliana.

Cominciamo da San Biagio Platani, dovel’atteso incontro si svolge all’ombra di gran-di e pittoreschi “archi di pasqua”, costruzio-ni di canne e rami intrecciati e decorati dallecontrapposte confraternite dei Maddunara eSignurara (gli archi restano allestiti per quat-tro settimane).

Qualche chilometro più a Nord, a Prizzi,si svolge il “Ballo dei Diavoli” ridda carna-scialesca di tre personaggi che cercano conogni mezzo di impedire l’incontro, che sisvolge invece puntualmente, grazie all’in-

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WEEK END>

tervento di un angelo (il “ballo” inizia almattino, l’incontro alle 15,30).

A Modica (Rg), quando la Madonna e Ge-sù si incontrano, si baciano e si abbraccianoaffettuosamente, grazie a originali marchin-gegni in grado di far muovere le statue (amezzogiorno).

In provincia di Caltanissetta, San Cataldoospita la sfilata dei Sanpaoloni, grandi statuedi cartapesta, raffiguranti gli apostoli e“indossate” da alcuni fedeli che accompa-gnano il Risorto, secondo un’usanza che ri-sale alla dominazione spagnola (alle 18, lun-go corso Vittorio Emanuele).

Anche a Caltagirone (Catania) è una gran-de statua di cartapesta, stavolta raffiguranteSan Pietro, ad avere il compito di “annun-ciare” la Resurrezione alla Madonna; lo sce-nario dell’incontro è la spettacolare scalina-ta di Santa Maria del Monte, con le sue alza-te decorate di ceramica locale, che viene adi-bita a comoda “tribuna” per i fedeli (ore16,30). Sempre in provincia di Catania, dasegnalare la sacra rappresentazione d’origi-ne medievale detta “La diavolata”, che sisvolge a Adrano (a mezzogiorno e alle20,30).

Un cenno finale per la manifestazione pa-squale di Terrasini (Palermo): la “festa di lischietti” è incentrata sulle prove di forza deigiovani del paese i quali si sfidano a solle-vare un albero d’arancio riccamente decora-to di frutta, fiori e nastri (mattina e pome-riggio, in piazza e per le vie del paese).

intervention of an angel (the “dance” beginsin the morning, the meeting at 3.30 pm).

At Modica (Ragusa province), when theMadonna and Jesus meet, they kiss andembrace affectionately, thanks to originaldevices able to move the statues (at midday).

In Caltanissetta province, at San Cataldothere is the parade of the Sanpaoloni, bigpapier mâché statues representing the apo-stles and “worn” by some believers thataccompany Risen Christ, in accordancewith a custom that goes back to the Spanishdomination (at 6 pm, along Corso VittorioEmanuele).

In Caltagirone too (Catania province) it isa big papier mâché statue, this time represen-ting St. Peter, that has the task of “announ-cing” the Resurrection to the Madonna; theplace of the Meeting is the spectacular flightof steps of Santa Maria del Monte, with itsrisers decorated with local ceramics, which isused as a convenient “gallery” for believers(time 4.30 pm). Also in Catania province, wemust mention the sacred representation ofmedieval origin called “La diavolata”, heldat Adrano (at midday and 8.30 pm).

Lastly, a mention of the Easter event atTerrasini (Palermo province): the “festa di lischietti” (feast of bachelors), centres on testsof strength for young people in the town,who are challenged to lift an orange treerichly decorated with fruit, flowers and rib-bons (morning and afternoon, in the piazzaand in the streets of the town).

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Nella pagina accanto, gli “Archi di Pasqua” a SanBiagio Platani; inbasso, da sinistra, i diavoli di Prizzi e gli “schietti” diTerrasini> On the oppositepage the “Easterarches” of SanBiagio Platani;below, from left, thedevils of Prizzi andthe bachelors ofTerrasini

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Dove dormireWhere to sleep I prezzi si intendono per doppia BB

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HOTEL MEDITERRANEO ***Siracusa - via Tripoli, 40, � 0931 445047; da 75 €

B&B AL TEATRO

Siracusa - via del teatro, 15, � 0931 64674; da 50 €

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B&B TRA CIELO E SABBIA

San Vito Lo Capo - via del Secco,44 � +39 0923 972638 cell. +39335 7488954; da 35 €www.tracieloesabbia.it

KEMPINSKI GIARDINO DI COSTANZA *****LMazara del Vallo - via Salemi km 7+100; � 0923 907763; 339 €

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WEEK END>

La festa patronale della Madonna di Gulfi,che si svolge a Chiaramonte Gulfi fin dal 1644,ci offre l’occasione per visitare, nel primo e nelsecondo weekend dopo Pasqua, questo picco-lo paese in provincia di Ragusa. La festa, infat-ti, prevede due faticose processioni (una perciascuna domenica), la prima per portare lastatua marmorea della Madonna (un’operagaginesca del peso di oltre una tonnellata) dalsuo santuario (unico edificio rimasto dell’anti-co abitato di Gulfi, distrutto dagli Angioini)alla città, la seconda lungo il percorso inverso.Chiaramonte, che per la sua posizione domi-nante viene spesso definita “Balcone di Sicilia”,conserva ancora il centro storico d’anticoaspetto medievale. Particolarmente interes-sante la presenza di ben otto piccoli musei: diArte Sacra e di Cimeli Storico Militari (entram-bi in piazza Duomo); del Ricamo e dello Sfilatosiciliano (via Lauria); Ornitologico, dell’Olio,di Strumenti Etnico Musicali nonché una Pina-coteca e una fedele ricostruzione d’una casaprimi Novecento, tutti presso Palazzo Mon-tesano (aperti mar.-ven. 9-13; sab. 15-19; dom.9-13 e 15-19; biglietto collettivo 4 euro).

The feast of the patron saint of the Madonnaof Gulfi, which has been held at ChiaramonteGulfi since 1644, gives us an opportunity, thefirst and second weekends after Easter, to visitthis little village in the province of Ragusa. Thefact is that the feast involves two fatiguing pro-cessions (one for each Sunday), the first to takethe marble statue of the Madonna (a Gaginiwork weighing over a ton) from its sanctuary,(the only building left from the old village ofGulfi, destroyed by the Angevins) to the villa-ge, the second back along the same route.Chiaramonte, which because of its dominantposition is often defined the “Balcony of Sicily”,still has a historic area with the old medievallook. Particularly interesting is the presence ofno fewer than eight small museums: SacredArt and Historical Military Relics (both inPiazza Duomo); Embroidery and SicilianSewing (Via Lauria); Ornithological, Oil,Ethnic Musical Instruments as well as aPinacotheca and a faithful reconstruction of ahouse from the early twentieth century, all atPalazzo Montesano (open Tue.-Fri. 9-1; Sat. 3-7; Sun. 9-1 and 3-7; collective ticket 4 euros).

Informazioni>Information:Ufficio turismo> Tourist Officetel. 0932 711239

Dove dormire>Where to sleepVilla Zottoperacontrada Roccazzotel. 338 5258902Pernottamento apartire da 30 €al giorno > Nightfrom 30 €

Dove mangiare>Where to eatRistorante Maiorevia Martiri Ungheresi,12; tel. 0932 928019chiuso lunedì; 20 €> closed onMondays; 20 €

Come arrivare > How to get thereDa Catania, percorrere dapprima la SS 114 in direzione Sud, immettersi poi sulla SS 194 fino al bivio segnalato per Chiaramonte> From Catania, first go southward along state highway SS 114, then get on SS 194 as far as the junction for Chiaramonte

31/03-06/04 La Madonna e i musei> Chiaramonte Gulfi (RG)

The Madonna and museums

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ph_dominic’s pics

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Dove mangiareWhere to eat

Palermo & Provincia

CUCINA PAPOFF

Palermo - via I. La Lumia, 32 � 091 586460, chiuso sabato apranzo e domenica, 35 €

SHAKESPEARE & COMPANY

Palermo - Salita Artale, 5, � 091 7495205, chiuso mercoledì,40/45 €

PIZZERIA LE PERGAMENE

Palermo - piazza Marina, 48/49, � 091 6166142; 20 €

AL DESCO

Palermo - via Judica, 23;� 091 6090587, aperto solo acena, chiuso domenica, 40 €

FARO VERDE DA BENITO

S. Flavia - largo San Nicolicchia,14, Porticello � 091 957977chiuso martedì, 40 €

IL BAVAGLINO

Terrasini - lungomare Praiola, 2; � 091 8681284, chiuso martedì, 18 €

Agrigento& Provincia

LEON D’ORO

Agrigento - viale Emporium, 102;� 0922 414400, chiuso lunedì, 40 €

VITTORIO

Menfi - via Friuli Venezia Giulia, 9, loc. Porto Palo, � 0925 78381chiuso lunedì sera, 30 €

OSTERIA CACCIATORE

Castrofilippo - c.da Torre, � 0922 829824, chiuso mercoledì,22 €

LA MADIA

Licata - via F. Re Capriata, 22; � 0922 771443, chiuso martedì edomenica sera in inverno, menùdegustazione 40 €

ACQUARIUS

S. S. di Quisquina - via L. Attardi,62, � 0922 982432, chiuso merco-ledì, prezzo medio 25 €

Caltanissetta & Provincia

VICOLO DUOMO

Caltanissetta - vicolo Duomo, 5 � 0934 582331, chiuso domenica e lunedì a pranzo, 22/25 €

L’ANGOLODIVINO

Caltanissetta - via Di Cataldo, � 0934 542983, chiuso lunedì e domenica sera, 25 €

CASANOVA

Gela - via Venezia, 89 � 0933918580, chiuso domenica, lunedì acena e dal 15 al 31 agosto, 30 €

VILLA ROSANGELO

Mazzarino - contrada Pileri, � 0934 381437, chiuso lunedì, 20 €

Catania & Provincia

L’AMBASCIATA DEL MARE

Catania - piazza Duomo, 6, � 095 341003; chiuso lunedì, 25 €

OSTERIA ANTICA MARINA

Catania - via Pardo, 29 �095 348197; chiuso mercoledì, 30 €

IL CARATO

Catania - via V. Emanuele II, 81 � 095 7159247, 35 €, menù degu-stazione 52 €, vegetariano 26 €

LA GROTTA

Acireale - via Scalo Grande, 46,loc. Santa Maria La Scala, � 095 7648153, chiuso martedì e due settimane in inverno, 35 €

GALATEA

Acitrezza - via Livorno, 146, � 095 277913; chiuso lunedì e due settimane a novembre, 40 €

‘U TRAPPITU

Militello Val di Catania - viaPrincipe Branciforti, 125; � 095 811447, chiuso lunedì,aperto a pranzo solo su prenotazione, 15 €

LA SCALA

Caltagirone - scala S. M. delMonte, 8 � 0933 57781, chiusomercoledì, 20 €

IL GIARDINO DI BACCO

San Giovanni La Punta - via Piave,3 � 095 7512727, chiuso lunedì, apranzo da martedì a sabato, gen-naio, 35 €

Enna & Provincia

ARISTON

Enna - via Roma, 353, � 0935 26038, chiuso domenica,prezzo medio 25 €

LA BRACE

Calascibetta - SS. 290 km 46, � 0935 34699, chiuso lunedì eagosto, 25 €

Messina & Provincia

DUE SORELLE

Messina - piazza Municipio, 4; � 090 44720, chiuso lunedì e inagosto, 25 €

DON SANTO (TRATTORIA TIPICA) Floresta - c.da Favoscuro, � 0941 662030; chiuso lunedìtranne luglio ed agosto; 20 €www.donsanto.it

VILLA LA ROSA

Filicudi (I. Eolie - ME) - via Rosa,24, � 090 9889965, prezzo medio25 € vini esclusi; [email protected]

LA MACINA

San Marco d’Alunzio - via Aluntina,48 � 0941 797848, chiuso marte-dì, 25 €

COVO DEL PIRATA

Milazzo - lungomare Garibaldi (p.leMarullo) � 090 9284437, chiusomercoledì, 35 €

Ragusa & Provincia

DUOMO

Ragusa - via Capitano Bocchieri,31 � 0932 651265, chiuso lunedìe domenica sera, 60 €

LE MAGNOLIE

Modica - via Gianforma, 179, loc.Frigintini � 0932 908136, chiusomartedì, 25 €

CUCINA E VINO

Ragusa Ibla - via Orfanotrofio, 91� 0932 686447, chiuso martedì,20 €

SERAFINO DAL 1953Marina di Ragusa - lungomare A. Doria � 0932 239522, aperto dal sabato di Pasqua al 30 novembre, 30 €

VECCHIO FIENILE

Scicli - loc. Playa Grande, SP 18km. 4, � 0932 930377, chiuso mercoledì, 30 €

Siracusa & Provincia

TAVERNETTA DEL PAPIRO

Siracusa - via Tripoli, 6, � 0931 461066, chiuso domenicae in agosto, 25/30 €

TAVERNA LA CIALOMA

Pachino - piazza ReginaMargherita, 23 � 0931 841772,chiuso martedì, 25 €

MAURIZIO

Porto Palo di Capo Passero - viaTagliamento, 22 � 0931 842644,chiuso martedì (mai in estate),ferie da fine ottobre a fine novembre; 30 €

IL BAROCCO

Palazzolo Acreide - via Duca d’Aosta, 27 � 0931 883266; chiuso martedì, 18 €

TRATTORIA DEL CROCIFISSO

DA BAGLIERI

Noto - via Principe Umberto,48, � 0931 571 151 chiuso mercoledì, 20 €

Trapani & Provincia

CANTINA SICILIANA

Trapani - via Giudecca, 36 � 0923 28673, chiuso periodonatalizio, 30 €

TAVERNA PARADISO

Trapani - lungomare DanteAlighieri, 22 � 0923 22303; chiusodomenica, 30 €

LA PINETA DI ANGELO

Castelvetrano - via Punta Cantone, località Marinella di Selinunte � 0924 46820; sempre aperto(eccetto festivi), 30 €

EL PESCADOR DA PASQUALE

Favignana - p.zza Europa, 38 � 0923 921035, chiuso mercoledìa pranzo (solo in inverno), 25/30 €

PESCATORE

Mazara del Vallo - via Castelvetra-no, 191 � 0923 947580 chiusolunedì, 35 €

Ristorante

REGINEVia Trapani, 4/a

Palermo� 091 58 65 66

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Osteria Nero d’Avola> Taormina (ME)

BUON APPETITO>ENJOY YOUR MEAL

Osteria Nero d’Avola > Vico Spuches, 8, Taormina (Messina) - tel. 0942 628874; prezzo viniesclusi 35 €; carte di credito: tutte; giorno di chiusura: no > price excluding wines 35 €;all credit cards; open every day

L’Osteria Nero d’Avola nasce a Taormina nel 2002e il suo nome non è scelto a caso: il proprietario,Salvatore Siligato, voleva dare lustro al vitigno cheha dato notorietà ai vini siciliani nel mondo. E poi“osteria” e non ristorante, per trasmettere ai clientiun messaggio di familiarità e convivialità, in unlocale dove lui, passeggiando fra i tavoli, illustra ipiatti e ne racconta le origini. D’altra parte, perSalvo la ristorazione è una vera passione e perpoterla coltivare ha abbandonato gli studi e unlavoro sicuro e remunerativo per abbracciare il

mondo del cibo e del vino. La caratteristica che con-traddistingue l’Osteria è che non c’è alcuna giacen-za di materia prima: si lavora soltanto con quel cheoffre il mercato giornaliero, e tutto deve provenire,obbligatoriamente, dalla Sicilia. Per questo non c’èun menù vero e proprio, ma un insieme di “creazio-ni estemporanee” sulla base di quel che offre lanatura.

Fra gli antipasti, polpette di neonata e tonno infoglia di limone, seppie con carciofi e salame croc-cante, tartara di tonno di “conzo” (cioè pescato

ing and a safe and remunerative job to embrace theworld of food and wine. The characteristic thatmarks the place is that there is no raw materialhanging around: it only works with what the dailymarket offers, and everything has to originate,without any exception, from Sicily. For this reasonthere is not a real menu but a set of “extemporane-ous creations” on the basis of what nature offers.

Among the starters, there are fishcakes madewith baby sardines and tuna in lemon leaf, cuttle-fish with artichokes and crisp salami, tartara of

The Osteria Nero d’Avola came into being inTaormina in 2002 and its name was not chosen atrandom: the owner, Salvatore Siligato, wanted togive splendour to the vine that has given fame toSicilian wines around the world. And then osteria,“inn” and not restaurant, to convey to guests a mes-sage of familiarity and conviviality, in a placewhere, walking among the tables, he himself illus-trates the dishes and explains their origins. Besides,for Salvo running a restaurant is a true passion andin order to be able to cultivate it he gave up study-

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I Consigli di Sikania a cura di > Sikania advices by

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la ricetta dello chefthe chef’s recipe

Spatola gratinata con pistacchio di Bronte e scorza di limone

InterdonatoIngredienti

per 4 persone

1\2 kg di spatola sfilettata1\2 confezione di pancarrè

sbriciolato100 g di pistacchi di Bronte

sbucciati e tritati scorza grattugiata di un limone Interdonato

un cucchiaio di formaggio siciliano grattugiato (caciocavallo ragusano o pecorino stagionato)

uno spicchio d’aglio e un quarto di cipolla,sale, pepe, olio extravergine d’oliva

Mescolate tutti gli ingredienti per la panatura(pancarrè, formaggio, pistacchi, scorza di

limone, cipolla, aglio, sale, pepe) e aggiungeteolio extra vergine d’oliva sufficiente

a ottenere un impasto umido.Lasciate riposare per circa un’ora.

Ungete i filetti di pesce con po’ d’olio, dispo-neteli su una teglia appoggiandoli dal latodella pelle e cospargeteli con la panatura.

Passate in forno per gratinare, circa 5 minuti.

Gratiné spoonbill with Bronte pistachio

and Interdonato lemon peel

Ingredients for 4 people

1\2 kg of filleted spoonbill,1\2 pack of sandwich bread broken up into pieces, 100 gof peeled Bronte pistachios coarsely minced,grated Interdonato lemon peel, a spoonful of

grated Sicilian cheese (caciocavallo fromRagusa province or seasoned pecorino), a

clove of garlic and a quarter of an onion, salt,pepper, extra virgin olive oil.

Mix all the ingredients for the covering(bread, cheese, pistachios, lemon peel,

onion, garlic, salt, pepper) and add enoughextra virgin olive oil to get a damp mix. Standfor about an hour. Grease the fish fillets with

a little oil, set them out in a baking-pan layingthem on the side of the skin, and sprinkle

them with the mix. Put them in the oven togratiné them for about 5 minutes.

all’amo) con capperi delle Eolie, cipolla rossa diTropea, basilico, menta, olio, limone e aceto di vinorosso.

In questa trattoria si predilige cucinare il pescecosiddetto “povero”, ad esempio la spatola che offreil meglio di sé sfilettata e gratinata con pistacchi diBronte e scorza di limone Interdonato.

Anche la carta dei vini è composta solo da prodot-ti regionali: molto articolata e ben strutturata, mirasoprattutto a far conoscere i piccoli produttori cheaspettano di essere “scoperti”. (simona cacopardo)

“conzo” tuna (i.e. caught with a line and hook) withcapers from the Aeolian Islands, red Tropea onion,basil, mint, oil, lemon and red wine vinegar.

In this restaurant there is a preference for cookingso-called “poor” fish, for instance spoonbill, whichis at its best filleted and gratiné with Bronte pista-chios and Interdonato lemon peel.

The wine list too only comprises regional prod-ucts: very rich and well structured, it aims above allto let people know the small producers that wait tobe “discovered”. (simona cacopardo)

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www.cronachedigusto.it

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Resort Mandranova > Campobello di Licata (AG)

I Consigli di Sikania > Sikania advices

OSPITALITÀ>HOSPITALITY

B&B Azienda Agricola Mandranova > S.S.115 - Km. 217 svincolo Campobello di Licata(Agrigento) tel. 348 3150015; doppia BB da 122 € > double BB from 122 €

Mandranova è un agriturismo “classico”, nel sen-so che è stato realizzato ristrutturando un vecchiofienile immerso fra gli oliveti. E anche perché l’at-tività ricettiva si affianca a quella agricola, nellospecifico la produzione di un eccellente olio d’oli-va, fra i più premiati della Sicilia.

Tuttavia è anche qualcosa in più, visto che i pro-prietari Silvia e Giuseppe Di Vincenzo, utilizzandomateriali pregiati e facendo grande attenzione aidettagli, si sono sforzati di realizzare un vero

resort, un luogo in cui rilassarsi circondati dalverde e da begli arredamenti, un luogo in cuigustare la buona cucina della campagna isolana edove fare base per andare alla scoperta di alcunidegli angoli meno noti della Sicilia. Infatti, se èvero che siamo a pochi chilometri da Agrigento e isuoi celeberrimi templi, lo è altrettanto che da quisi possono raggiungere tanti paesi e piccole cittàche si trovano solitamente ben al di fuori dei circui-ti turistici: Naro e Licata, ad esempio, ma anche la

details have endeavoured to create a true resort, aplace in which to relax surrounded by greenery andattractive fittings, a place in which to taste the goodcuisine of the countryside on the island and to useas a base to set out in the discovery of some of theless known spots in Sicily. In this connection, whileit is true that we are just a few kilometres fromAgrigento and its very famous temples, it is alsotrue that from here you can get to a lot of villagesand small towns that are well outside the usual

Mandranova is a “classical” holiday farm, in thesense that it was created by restructuring an oldbarn immersed in olive-groves. And also becausethe accommodation activity is placed alongsideagricultural activity, specifically the production ofexcellent olive oil, one of the ones that has won mostprizes in Sicily.

Nevertheless it is also something more, seeingthat the owners, Silvia and Giuseppe di Vincenzo,using quality materials and taking great care over

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piccola Palma di Montechiaro, con il palazzo delGattopardo.

Le camere sono sei e tre le suite, tutte con serviziprivati, riscaldamento. Gli arredamenti di famiglia- pezzi liberty e ottocenteschi - vi hanno trovatodegna collocazione, accanto a pezzi dell’artigiana-to locale. Il cuore della struttura, per gli ospiti, è ilgradevole salotto, anche se, durante il periodo esti-vo, è la piscina a fare la parte del leone.

In estate si può fruire anche di uno yacht, perescursioni lungo la costa, mentre in ottobre gliospiti sono invitati a partecipare alla raccolta delleolive: ciascuno può produrre la propria bottiglia daportare a casa, un souvenir decisamente gustoso!(chris j. raeli)

tourist circuits: Naro and Licata, for instance, butalso the little Palma di Montechiaro, with the palaz-zo of the Leopard.

There are six rooms and three suites, all en suite,with heating. Family furniture - art nouveau andnineteenth-century pieces - have fitted in well,alongside pieces by local craftsmen. The heart of theplace, for guests, is the pleasant living room, thoughduring the summer period it is the swimming poolthat has the lion’s share.

In the summer you can also make use of a yacht,for excursions along the coast, while in Octoberguests are invited to participate in the olive harvest:each guest can produce his or her own bottle to takehome, a decidedly savoury souvenir! (chris j. raeli)

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La Valle del Belice è una distesa di rovine quando la famiglia di Carola, che all’epoca ha quattro anni, vi si trasferisce

per vivere in una baraccopoli. I suoi genitori lavorano alla ricostruzione e allo sviluppo insieme al Centro Studi e

Iniziative Valle Belice. L’infanzia è un terremoto è memoria, racconto di viaggio, minima ricostruzione di storia orale

e sempre anche narrazione. Nel libro ci sono le rovine, c’è Danilo Dolci, c’è l’infanzia nelle baracche, ci sono le per-

sone che si raccoglievano attorno al Centro, ci sono minacce, intimidazioni mafiose. E qualcosa viene fuori dell’on-

da lunga del Sessantotto e dei suoi contraccolpi.

EDITORI LATERZA

pagg. 154; prezzo 9,00 €

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Carola Susani

L’infanzia è un terremoto

> l’autore: Carola Susani è nata in

Veneto e vive a Roma.

Scrive romanzi e libri di racconti. Nel

1995 è uscito Il libro di Teresa

(Giunti, Premio Bagutta Opera

prima). Per Feltrinelli ha pubblicato

La terra dei dinosauri (1998) e i

romanzi per ragazzi Il licantropo

(2002) e Cola Pesce (2004). Nel

2005 è uscito per Gaffi Il rospo.

Nel 2006 Minimum fax ha

pubblicato Pecore vive (Selezione

Premio Strega 2007).

È redattrice di “Nuovi argomenti” e

collabora con la cronaca romana di

“Repubblica”.

In collaborazione con le case editrici, un appuntamento che propone pagine scelte da libri di recente pubblicazione.

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LO SCAFFALE DI SIKANIA >

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Le rovine di Montevago sono vicine al paese ricostruito.Montevago è stata rasa al suolo dal terremoto del Belice, nel1968. Per andarci si imbocca una strada larga. Montevago,vecchia e nuova, come Santa Margherita Belice, sta su unaltopiano pianeggiante, una placca calcarenitica quasi piatta:l’acqua non scivola giù, si infiltra. Dove ti giri, tutto il resto lovedi dall’alto. L’altra estate eravamo in Sicilia occidentale, ma

più su, nel Corleonese, a Bisacquino, che è un paese di montagna. Andrea e Ombretta con Eva di treanni, gli amici con cui condividevamo una casa padronale del Settecento, spoglia e simmetrica, sotto ilsantuario della Madonna del Balzo, si muovevano in lungo e in largo nel Belice, per esplorare e assag-giare vini. Sono andati anche alle rovine di Montevago. Io non ricordavo di esserci mai stata. Mi sonodomandata: come mai? Quand’ero piccola, dai quattro agli otto anni, abitavamo a Partanna, a pochichilometri, in baracca. Forse mia madre non se la sentiva di portarci in una città di morti? Se è così, èstato un errore. Per quel che mi ricordo dell’infanzia, per quel che so da tutti i bambini che conosco, dapiccoli proviamo per la morte, per la distruzione e per il tempo una curiosità sfrenata. Nelle città morteci sguazziamo, la decomposizione non ci fa paura. Ci serve perlomeno una storia, un personaggio

inventato o ben isolato dal contesto, per specchiarci nel-l’orfano e farci un pianto; ma neanche in quel caso

si placa la nostra sete di conoscenza, della condi-zione umana e delle forze con cui l’umanità bac-caglia. A Partanna, a cinque anni, io e Luca dise-gnavamo scheletri: scheletri addobbati, con cri-noline e cappelli a larghe tese. Era un trionfodella morte. Probabilmente, fino all’adolescen-za ci sentiamo felici e feroci spettatori; nonvediamo perché, tra i personaggi in campo, nondobbiamo identificarci nel sasso, o ancorameglio nell’ailanto che cresce sui fossi. Il sasso èun trionfo del tempo, l’ailanto no, è un trionfodella vita, inestirpabile, invasiva. L’infanzia sidiletta di trionfi. È vero, questa non è tutta l’in-fanzia, l’infanzia non disdegna la commozione,le tenerezze, l’amore. Però nell’infanzia c’èanche questa fascinazione per le rovine. Non miricordavo di essere stata a Montevago vecchia,eppure la descrizione mi era familiare. Unlungo, monumentale viale di marmo, alberatodi alberi giovani, deserto. Ai due lati, rovine.

Palazzetti rasi al suolo, di cui si riconosce il muro

L’infanzia è un terremoto di Carola Susani

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perimetrale, qualche stanza, terra accumulata, resti. Il viale che sbocca in una piazza lastricata dimarmo, sulla quale incombe la chiesa madre sventrata. La chiesa era dedicata ai santi Pietro e Paolo,l’avevano costruita nel 1712. Tutto attorno alla chiesa, alti lampioni: si accendono per le iniziative esti-ve, concerti, spettacoli teatrali. La notte tra il 14 e il 15 gennaio, nell’anniversario del terremoto delBelice, una fiaccolata parte dal paese nuovo e arriva fino alla chiesa. La descrizione delle rovine, insom-ma, mi era familiare, forse altre volte Montevago vecchia mi era stata raccontata, o forse c’ero stata ené io né mia madre ce ne ricordavamo.

Quando ci sono andati Andrea e Ombretta non c’era nessuno, era una giornata d’estate, ma fosca epiena di nuvolaglia che si addensava. Forse c’era anche vento. Hanno lasciato la macchina e hannoimboccato la strada di marmo, trascinandosi dietro il passeggino leggero della Chicco, tenendo la bam-bina per mano. Mi hanno raccontato che sulla soglia di un palazzo distrutto hanno visto scarpe, tantepaia di scarpe.

E giornali degli anni Sessanta. Le scarpe me le aspetto di più a Poggioreale, ma i miei amici si ricor-davano che fosse Montevago. Sono passati quasi quarant’anni, per come conosco le amministrazionidella zona escludo che abbiano messo apposta giornali e scarpe come attrazione turistica. È facile chequelli fossero davvero giornali e scarpe lì dal terremoto. Miracolosamente preservati. Forse in quelposto c’era un negozio di calzature. Le scarpe erano invecchiate, non consunte, la foggia d’altri tempi.Andrea è andato avanti, si è addentrato nelle rovine, con la macchina fotografica. Ombretta e la bam-bina sono restate indietro, sul lastricato di marmo a raccogliere sassolini. Ombretta dice che era inquie-ta. A Montevago vecchia il cielo è enorme. Si vede l’intera volta. Ma era un cielo grigio, la giornataumida. Da una parte e dall’altra, dalle rovine, Ombretta sentiva voci interne, per colpa del silenzio.Andrea no. La macchina fotografica lo aveva riportato alla curiosità rapace dell’infanzia. Esplorava.Entrava nella chiesa. Scendeva nelle case private. Cercava. La bambina correva su e giù. Ancora picco-la, prendeva la questione della vita e della morte alla radice, si occupava di aghi di pino, raccoglievafoglie secche. Ombretta ha chiamato Andrea. Voleva andare via. L’ha chiamato ancora. Non è stato faci-le strapparlo alla sua indagine. Tornando verso l’automobile hanno visto piombare sul viale una fami-glia di stupefatti turisti veneti, pallidi e con gli zainetti.

Per gentile concessione di EDITORI LATERZA

LO SCAFFALE DI SIKANIA >

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