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10 aprile_10 maggio 2008

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Tesori nascosti Hidden treasuresLa Chiesa dell’Annunziata a Trapani > The Annunziata Church in Trapanitesto text roberta canestro > foto photo: filippo adamo pag. 66

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CaravaggioIl “suo” set siciliano

The Sicilian set

Vino sicilianoSicilian wine

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Canti d’amore e serenateLove songs and serenades

Il mito in Sicilia (XII) Myth in Sicily (XII)

PantelleriaScrigno di natura in un mare di vento

A casket of nature in a sea of wind

Copertina > Cover: ph. Carla Costa SilvaPantelleria

Rubriche Surveyspag. 2In breve > Briefly

pag. 16Libri > Books

pag. 20Attualità > News

Week-endpag. 72San Giuseppe in primavera> St. Joseph in spring

pag. 75Com’è bello andare in Vespa> How nice it is to go on a Vespa

pag. 77In festa per il Crocifisso> The Crucifix feast

I consigli di SikaniaSikania advicespag. 74Dove dormire > Where to sleep

pag. 76Dove mangiare> Where to eat

pag. 78Ristorante > RestaurantLicchio’s

pag. 80Albergo > HotelMasseria Cianciò

pag. 82Lo scaffale di Sikania> Quello che veramente ami

di Riccardo Arena

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The Giro d’Italia in Palermo > On Saturday 10 May in Palermo therewill be the team time trial of the 91st Giro d’Italia, one of the most

popular cycling races, returning to Palermo for its starting race. Thecircuit in the city starts from the Teatro Politeama, goes round Monte

Pellegrino, returns along Via Francesco Crispi, Foro Umberto I and ViaLincoln and arrives at the Teatro Massimo. The second stage will take

cyclists from Cefalù to Agrigento, while the third will go from Catania toMilazzo. Information: www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2008

IN BREVE>BRIEFLY

Sabato 10 maggio Palermo ospita la cronometro a squadre del 91° Girod’Italia, gara ciclistica tra le più amate che torna nel capoluogo per la

sua gara d’esordio. Il circuito cittadino parte dal Teatro Politeama, vain via Libertà, aggira Monte Pellegrino, ritorna da via FrancescoCrispi, Foro Umberto I, via Lincoln e arriva al Teatro Massimo.La seconda tappa porterà i ciclisti da Cefalù a Agrigento, mentre laterza andrà da Catania a Milazzo.Informazioni: www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2008

Il Giro d’Italia a Palermo

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Milazzo Film FestivalC’è tempo fino al 15 maggioper partecipare al Concorso in-ternazionale di cortometraggiindetto dalla Milazzo FilmFestival. Il concorso si rivolge a tuttigli autori (anche stranieri, conlavori sottotitolati), e i filmatidevono essere stati realizzatidopo il 1° gennaio 2006.Informazioni: sul sito webwww.milazzofilmfestival.it

Milazzo Film FestivalThere is time until 15 Mayto enrol for the InternationalShort Film Contest in the Mi-lazzo Film Festival. The contest is for all directors(foreign too, with subtitledfilms), and the films musthave been made after 1January 2006. Information: on the web site:www.milazzofilmfestival.it

Fattesto “Publishing and creativity” course > A full 48 hours’ courses subdi-vided into eight weekends, i.e. 16 meetings serving to train people towork in publishing, thanks to fundamental contributions by qualifiedteachers and partners that will offer a month’s training course to at leastfive participants. The initial courses will be held at Biotos, Via XIIGennaio, 2 in Palermo; the training courses at the Dario Flaccovio Editoreand Krea publishing companies and at the Balarm and Love Sicilia mag-azines. Information: Biotos - tel. 091 323805 - [email protected]

Ben 48 ore di stage suddivise in otto week-end, ovvero

16 incontri che avranno lo scopodi formare al lavoro in editoria,grazie al fondamentale apporto

di docenti qualificati e di partnerche offriranno un mese di stage

ad almeno cinque corsisti. I corsi si svolgeranno presso

Biotos, via XII Gennaio, 2 a Palermo; gli stage presso

le case editrici Dario FlaccovioEditore e Krea, e presso i magazi-

ne Balarm e I Love Sicilia.Informazioni: Biotos - tel. 091

323805 - [email protected]

Stage di Fattesto “Editoria e creatività”

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Arte SpagnolaSpagnola con la S maiuscolaperché la mostra a Palazzo San-t’Elia (Palermo) non merita dimeno. Si tratta di España 1957-2007, che muove dalla nascitadel gruppo El Paso, traghettato-re dell’arte spagnola dal moder-no al contemporaneo. EspostiPicasso, Mirò, Dalì, Tápies... In-formazioni: Arthemisia - tel. 09187630898 - [email protected] -dal 20 aprile al 14 settembre

Spanish artSpanish with a capital S becau-se the exhibition at PalazzoSant’Elia (Palermo) deservesnothing less. It is España 1957-2007, which starts from thebirth of the El Paso group, whobrought Spanish art from themodern to the contemporary.There will be works by Picasso,Mirò, Dalì and Tápies... Infor-mation: Arthemisia - tel. 09187630898 - [email protected] -from 20 April to 14 September.

Fresu and Salis with the KocaniOrkestar > In the festive andhappy sounds of the KocaniOrkestar there is all the joy of theBalkan people to entertain Sici-lian audiences in the two con-certs that this April the ensemblewill hold at the Metropolitan inPalermo (17) and at the TeatroAmbasciatori in Catania (18).Special guests at the two eventsare the great Italian jazz playersPaolo Fresu on the trumpet andAntonello Salis on the piano and the accordion. Information:Palermo - tel. 091 6887513 www.teatrometropolitan.it;Catania-www.cataniajazz.com

4th Strawberry Festival > The Strawberry Festival lasts four days, from 1to 4 May. It has become a happy tradition taking place in the Maeggioarea, just three kilometres from the motorway exit for Cassibile.In the wonder of the Syracuse province country lit up with the coloursof spring, with the scenario of the Mediterranean racecourse serving asa backdrop, it is a feast of sweets and sherbets. There are 3000 parking spaces to accommodate all lovers of the deli-cious fruit. Information: www.ippomed.it

IN BREVE>BRIEFLY

Dura quattro giorni, dal 1° al 4 maggio, la Festa della Fragola, ormai feli-ce tradizione che si svolge in quel di contrada Maeggio, a soli tre chilo-metri dallo svincolo autostradale per Cassibile.Nella meraviglia della campagna siracusana accesa dai colori della pri-mavera, con lo scenario dell’Ippodromo del Mediterraneo a far da corni-ce, una festa di dolci e sorbetti. A disposizione il parcheggio per 3000 posti auto per meglio ospitare tuttigli estimatori del delizioso frutto. Informazioni: www.ippomed.it

Nei suoni festosi e allegri dellaKocani Orkestar tutta

l’allegria dei popoli balcanici che in questo aprile divertirà

il pubblico siciliano nei due concerti che l’ensemble terrà

al Metropolitan di Palermo (il 17)e al Teatro Ambasciatori

di Catania (il 18). Special guests dei due

appuntamenti i grandi jazzisti italiani Paolo Fresu alla tromba

e Antonello Salis al piano e alla fisarmonica. Informazioni:

Palermo - tel. 091 6887513 -www.teatrometropolitan.it;

Catania -www.cataniajazz.com

IV Festa della Fragola

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Fresu e Salis con la Kocani Orkestar

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IN BREVE>BRIEFLY

Alex Britti in concert unplugged version > A new, much awaited tour for Alex Britti, who will come to Sicily withhis MTV Unplugged tour 2008 (printed by Friends & Partners) on 14 April at the Teatro Metropolitan inCatania and on 16 April at the Teatro Golden in Palermo. Much awaited because the singer, rather than aninterpreter of popular songs broadcast by radio, is a refined guitarist, capable of the most hyperbolic bluesexcursions, a truly extraordinary player of the six strings, whether acoustic or electric.Moreover, with this tour Britti is promoting his new album of the same title, recorded unplugged - i.e. with-out electronic aids - so as to dress all his successes in more intimate attire, giving plenty of scope to the inti-mate atmospheres that are so suited to his style, his person and, obviously, his extraordinary guitar.Information: Teatro Golden - Via Terra Santa, 62, Palermo tel. 091 6264702; Teatro Metropolitan - ViaSant’Euplio 21 - Catania tel. 095 322323

Nuova, attesa tournée per Alex Britti che approderà in Sicilia con il suoMTV Unplugged tour 2008 (peri tipi di Friends & Partners) il 14 al TeatroMetropolitan di Catania e il 16 aprile al Teatro Golden di Palermo. Attesoperchè il cantante, più che l’interprete di canzoni popular trasmesse perradio, è raffinatissimo chitarrista, capace delle più iperboliche escursioniblues, straordinario arpeggiatore delle sei corde, che siano acustiche oelettriche non fa differenza.In più, Britti promuove con questo tour il suo nuovo omonimo album,registrato unplugged - ovvero senza aiuti elettronici - in modo tale da vesti-re tutti i suoi successi di un abito più intimo, lasciando ampio spazio alleatmosfere intimiste che tanto ben si addicono al suo stile, alla sua perso-na e, ovviamente, alla sua straordinaria chitarra. Informazioni: Teatro Golden - via Terra Santa, 62 - Palermo tel. 0916264702; Teatro Metropolitan - via Sant’Euplio 21 - Catania tel. 095 322323

Alex Britti in concertoversione unplugged

Scommetti sull’emozione, vieni all’ippodromo.

Dove la natura fa spettacolo

Ippodromo della Favorita

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Ciak! si giraSono 11 le pellicole che saran-no girate in Sicilia in questo2008. Dopo Grande Grosso e...Verdone, è già stato dato il ciaka L’imbroglio del lenzuolo, diAlfonso Arau, con Maria Gra-zia Cucinotta nel ruolo dellaprotagonista e produttrice.Gireranno Ciprì e Maresco,Amenta, Torre, HendersonPepe, Giorgi, Inguglia, Bello-ne, Massa e Di Lorenzo. Informazioni: Sicilia FilmCommission, tel. 091 7071481

Action!11 films will be made in Sicilyin 2008. After “Grande Grossoe... Verdone”, filming hasalready started on “L’imbro-glio del lenzuolo”, by AlfonsoArau, with Maria Grazia Cu-cinotta in the role of the prota-gonist and producer. Ciprìand Maresco, Amenta, Torre,Henderson Pepe, Giorgi, In-guglia, Bellone, Massa and DiLorenzo will be filming.Information: Sicily Film Com-mission, tel. 091 7071481

The Tellaro Roman Villa emerges from oblivion > The Tellaro Roman villa, asplendid late Roman construction, has come back to light. The partthat has so far emerged occupies no less than 3000 square metres in theCaddeddi area near Noto (Syracuse province). Discovered in the sev-enties, studied for a long time and gradually freed of the earth thatcovered it - and preserved it - for almost 16 centuries, the villa hasfinally been opened to the public, thus being saved from what seemedto be its greatest enemy: abandonment.A splendid job has been done by the Syracuse Superintendence, wherethe passion of Mariella Muti (the Superintendent) has succeeded inwinning the hard battle against time, restoring this immense patrimo-ny of art and history. Information: Archaeological superintendence inSyracuse - tel. 0931 711773. You can get to the Villa along the Noto-Pachino provincial highway, going in the direction of the VendicariNature Reserve. After crossing the bridge over the river Tellaro, turnright: the villa is about 100 metres away, near the Randeci stream.

Torna alla luce la Villa del Tellaro, splendida costruzione tardo-romana,che nella sua parte finora emersa occupa ben 3.000 metri quadrati dellacontrada Caddeddi di Noto (SR). Scoperta negli anni Settanta, studiata alungo e pian piano ripulita dalla terra che l’ha ricoperta - e preservata -per quasi 16 secoli, la villa è stata finalmente aperta alla fruizione delpubblico, sottraendola così a quello che sembrava essere il suo nemicopiù grande: l’abbandono.Splendido il lavoro realizzato dalla Soprintendenza di Siracusa, dove lapassione di Mariella Muti (il Soprintendente) è riuscita a vincere la durabattaglia contro il tempo, riuscendo a restituire questo immenso patrimo-nio di arte e di storia. Informazioni: Soprintendenza archeologica diSiracusa - tel. 0931 711773. La Villa si raggiunge dalla provinciale Noto-Pachino, percorsa in direzione Riserva Naturale di Vendicari. Incrociatoil ponte sul fiume Tellaro, svoltare a destra: la villa è a circa 100 metri, neipressi del torrente Randeci.

Riemersa dall’obliola Villa romana del Tellaro

IN BREVE>BRIEFLY

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Fiori per viaggiatori e altri disegni > È il titolo della personale di FrancescoBalsamo che sarà inaugurata presso la Galleria Lo Magno a Modica.Esposte 15 opere nelle quali, scrive Flavia Matitti, l’artista catanese “haracchiuso entro ghirlande floreali (...) oggetti per lo più legati al mondodell’infanzia”, oggetti che sembrano riportare ad una realtà che realtà,però, non è. Dal 27 aprile al 24 maggio in via Risorgimento, 93.Informazioni: www.tribearl.it/balsamo

Flowers for travellers and other sketches > This is the title of the personalexhibition by Francesco Balsamo that will be inaugurated at the LoMagno Gallery in Modica. There will be 15 works in which, writesFlavia Matitti, the Catania artist “has contained within floral garlands...objects mostly linked to the world of infancy”, objects that seem to leadus back to a reality that actually is not reality. From 27 April to 24 Mayat Via Risorgimento, 93. Information: www.tribearl.it/balsamo

IN BREVE>BRIEFLY

The loves of the Rydell High School inthe 1950s, the Grease years > Thereare three opportunities to spendan amusing evening applaudingthe musical Grease, on the stage ofthe Teatro Bauffremont in Calta-nissetta on 15 April, and at theMetropolitan in Catania on 16 and17. With the direction of the youngFederico Bellone (and staging bythe Rancia Company), there re-turn the evergreen love stories(and car stories) of the students atthe Rydell High School, amongwhom there stands out the naïveSandy, all fresh and natural, whohas fallen in love with Danny dur-ing the summer holidays but,when she unexpectedly finds himagain at school doesn’t recognizehim any more, taken up as he iswith the all-of-a-piece macho rolethat his fellow-students impose onhim. The original screen-play byJim Jacobs and Warren Casey is asort of time bomb that has regular-ly exploded for ten years, i.e. eversince the show started being per-formed in the theatre, with theinevitable and colourful happyending. Information: Teatro Bauf-fremont - tel. 0934 547599; TeatroMetropolitan - tel. 095 322323

Sono tre le occasioni per potersi divertire una sera applaudendo il musi-cale Grease, sul palcoscenico del teatro Bauffremont di Caltanissetta ilprossimo 15 aprile, e al Metropolitan catanese il 16 e il 17.Con la regia del giovane Federico Bellone (e la messa in scena curata dallaCompagnia della Rancia), tornano le sempreverdi storie d’amore (e diauto) dei ragazzi della Rydell High School, tra cui spicca l’ingenua Sandy,tutta acqua e sapone, che si è innamorata di Danny durante le vacanzeestive ma che, quando lo ritrova a sorpresa tra i banchi di scuola, non loriconosce più, preso com’è dal ruolo di macho tutto d’un pezzo che i suoicompagni gli impongono. Una sceneggiatura, l’originale di Jim Jacobs eWarren Casey, ad orologeria che esplode - puntualmente da dieci anni,ovvero da quando lo spettacolo viene replicato in teatro - in un coloratis-simo, immancabile lieto fine. Informazioni: Teatro Bauffremont - tel. 0934547599; Teatro Metropolitan - tel. 095 322323

Gli amori della Rydell High Schoolnegli anni ‘50 della brillantina

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The Oresteia of Aeschylus for theXLIV cycle of classical plays inSyracuse > Clytemnestra killsher husband, Agamemnon, in-stigated by her lover. Thewoman, however, is killed outof revenge by their son Orestes,who, because of the limits ofjustice, is acquitted. Change the names of the pro-tagonists and you will get atragic crime story, identical tothose that we read almost everyday in the pages of our dailypapers. Yet this is the plot of thetrilogy written by Aeschylus in458 BC, a work that has comedown to us complete and con-sists of three parts: Agamemnon,Choephoroi (Libation Bearers)and Eumenides.This is the work that is beingstaged in the 2008 season (from8 May to 22 June) of INDA, inthe fascinating Greek Theatre inSyracuse, a work that still per-fectly mirrors the human condi-tion and its conflicts betweentruth and justice. Information:tel. 800 542644 - ticket office tel.0931 487248 - www. indafonda-zione.org; tickets from 29 to 50European. Calendar: 8 and 10May, Agamemnon; 9 and 11 MayChoephoroi-Eumenides.

IN BREVE>BRIEFLY

“Contemporary collection” at Mercurio > Until 30 April you can see“Contemporary collection” at the Mercurio Arte gallery in Palermo. Itoffers an interesting overview of the Italian and foreign artistic panora-ma: alongside Ajmone, Brindisi, Carmi and others, there are works byDe Chirico and Guttuso. Information: Via Simone Cuccia, 21 - Palermo- tel. 091 7302541; www.mercurioarte.com; [email protected]

Clitennestra uccide il marito, Agamennone, su istigazione dell’amante. Ladonna, però, viene uccisa per vendetta dal figlio Oreste che, a causa deilimiti della giustizia, viene assolto. Cambiate i nomi dei protagonisti ed otterrete una tragica storia di crona-ca, identica a quelle che leggiamo quasi ogni giorno sulle pagine dei nostriquotidiani. Eppure questa è la trama della trilogia scritta da Eschilo nel458 a.C., un’opera che ci è giunta completa e che consta di tre parti: Aga-mennone, Coefore e Eumenidi. È questa l’opera che viene messa in scenanella stagione 2008 (dall’8 maggio al 22 giugno) dell’INDA, nel suggesti-vo Teatro Greco di Siracusa, un’opera che rispecchia ancora perfettamen-te la condizione umana e i suoi conflitti tra verità e giustizia.Informazioni: tel. 800 542644 - botteghino tel. 0931 487248 - www. indafon-dazione.org; biglietti da 29 a 50 euro. Calendario: 8 e 10 maggio, Aga-mennone; 9 e 11 maggio Coefore - Eumenidi.

Si può visitare fino al 30 aprile la “Collezione contemporanea”, allestitaalla galleria Mercurio Arte di Palermo, che propone un interessante itine-rario nel panorama artistico italiano e non solo: accanto a Ajmone,Brindisi, Carmi e altri, si potranno ammirare Kostabi, De Chirico eGuttuso.Informazioni: via Simone Cuccia, 21 - Palermo - tel. 091 7302541;www.mercurioarte.com; [email protected]

“Collezione contemporanea” da Mercurio

L’Orestiade di Eschilo per il XLIV ciclo di spettacoli classici a Siracusa

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Cookery courses at Capofaro Malvasia & Salina Resort > The resort of theTasca d’Almerita family is opening the 2008 season with a savoury nov-elty: guests can attend cookery courses run by the landlady, the mar-quise Anna Tasca Lanza, who has always been engaged in the searchfor ingredients and historical recipes in the Sicilian culinary tradition.The April course will be held from 14 to 20 April, and the May one from5 to 11 and 12 to 18 May. Information: tel. 090 9844330 - www.capofaro.it

Sìliqua, accademia del buon gusto > È nata a Palermo l’Accademia del buongusto Sìliqua, un’idea di Daniela Micalizzi e Filippo Barbiera (nella fotocon Gaetano Basile) che si propone di coniugare i piaceri del palato allaformazione per un consumo più consapevole. L’accademia di PartannaMondello offre diverse iniziative, tra cui corsi per aspranti barman, corsidi cucina, serate a tema e i venerdì dedicati alle Note Divine. Informazioni: tel. 333 6293960

Sìliqua academy of good taste > In Palermo the Sìliqua academy of good tastehas been created. This was an idea by Daniela Micalizzi and FilippoBarbiera (in the photo with Gaetano Basile). The aim is to blend the pleas-ures of the palate with the development of more awareness in consump-tion. The academy at Partanna Mondello contemplates various initiatives,including courses for aspiring barmen, cookery courses, theme eveningsand Fridays devoted to the Divine Notes. Information: tel. 333 6293960

IN BREVE>BRIEFLY

Il resort della famiglia Tasca d’Almerita apre la stagione 2008 con una gustosa novità: gli ospiti potranno frequentare i corsi di cucina

della padrona di casa, la marchesa Anna Tasca Lanza, che da sempre è impegnata nella ricerca di ingredienti e ricette storiche

della tradizione culinaria siciliana. Il corso di aprile si svolgerà dal 14 al 20, quello di maggio dal 5 all’11 e dal 12 al 18.

Informazioni: tel. 090 9844330 - www.capofaro.it

Eurochocolate 2008, sweet Modica >Five days devoted to the ancient(and very distant) tradition ofchocolate, a sweet remedy against“the stress of modern life” that inModica has found its Mediter-ranean capital. Here, where Aztecrecipes are blended with theSicilian Baroque, it will be cele-brated from 23 to 27 April withEurochocolate 2008, the 4th edi-tion, which also involves curiousdates with La notte fondente (on 24April), with the exhibition Thefaces of Modica chocolate, the Cho-colate Show and Chocolate World.Information: tel. 075 5025880 -www.eurochocolate.com

Cinque giorni dedicati all’antichissima (e lontanissima) tradizione del cioccolato, dolcissimo rimedio contro “lo stress della

vita moderna” che ha trovato a Modica la sua capitale mediterranea. Qui, dove

le ricette azteche sposano il barocco siciliano,si festeggia dal 23 al 27 aprile con l’edizione2008 di Eurochocolate, IV edizione, che offre

in cartellone anche i curiosi appuntamenti con La Notte Fondente (il 24 aprile), con la

mostra I volti del cioccolato di Modica, con ilChocolate Show e con il Chocolate World.

Informazioni: tel. 075 5025880 www.eurochocolate.com

Eurochocolate 2008,dolcissima Modica

Corsi di cucina al Capofaro Malvasia & Resort di Salina

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ph. Mariano Brusca

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L’azienda vinicola prende il suo nome dal lagoBiviere di Gela, una delle più importanti aree disosta per gli uccelli migratori che attraversano ilMediterraneo e che pertanto, grazie all’istituzionedi una riserva naturale, è protetta da severi vinco-li ambientali. Le vigne di Nero d’Avola e CabernetSauvignon arrivano fin sulle rive di questo lago, evengono coltivate e curate nel massimo rispettodella natura. Da questi vitigni si traggono vini digrande spessore, tipici delle produzioni tradizio-nali della zona.

The wine firm takes its name from the Bivierelake at Gela, one of the most important haltingareas for migratory birds that cross the Mediter-ranean and therefore, thanks to the institution of anatural reserve, protected by severe environmen-tal ties. The Nero d’Avola and Cabernet Sauvi-gnon vineyards go as far as the shores of this lake,and are cultivated and taken care of with fullrespect for Nature. From these vines very solidwines are obtained, typical of the traditional pro-ductions of the area.

Sede legale: via Palestro, 394 - 97019 Vittoria (RG)Sede operativa: Lago Biviere - 93012 Gela (CL)Recapito postale: Strada Comunale Marangio, 3597019 Vittoria (RG) - tel./fax 0932 [email protected]

LAGOVUVERI Al Vinitaly:Stand n. 55 corridoio C

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Via Omero, 3493012 Gela (CL)cell. 337 [email protected]

Decenni di esperienza nella coltivazione di vitiad alberello, sulle colline che si specchiano nelgolfo di Gela, fanno di Giuseppe Casano un veroesperto nel settore vinicolo. Il prodotto principaleè il vino IGT Enoè, il cui nome è ispirato dallaparola greca evoè, il grido con cui le baccanti evo-cavano Dioniso. Tre le varianti: Nero d’Avola, pro-dotto in quantità limitata, Nero d’AvolaNovello e Insolita Chardonnay. Lapunta di diamante della produzioneaziendale è l’Ismarico, anch’esso IGT,tratto da selezionatissime uve Caber-net Sauvignon.

Decades of experience in the cultivation of head-trained vines, on the hills that are mirrored in the Gulfof Gela, make Giuseppe Casano a true expert in thewine sector. The main product is the typical-geo-graphical-indication wine Enoè, whose name isinspired by the Greek word evoè, the cry with whichthe bacchantes evoked Dionysus. There are three

varieties: Nero d’Avola, produced in a lim-ited quantity, Nero d’Avola novello andInsolita Chardonnay. The biggest boast ofthe firm is Ismarico, also a typical-geo-graphical-indication wine, made from care-fully selected Cabernet Sauvignon grapes.

CASANO VINI

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CASA DI GRAZIAA Gela, nel Sud della Sicilia, Casa di Grazia è

espressione della ferma volontà imprenditorialedella famiglia Brunetti di valorizzare le ricchezzeche offre il territorio siciliano, riconosciuto comeuno dei più vocati al mondo per la coltura della vite.

Da trenta ettari di vigneti affac-ciati sul Mediterraneo, e compostiperlopiù da Nero d’Avola, Syrah eInzolia, si traggono vini in cui sisposano il rispetto della tradizio-ne e la lavorazione moderna.

Come prima produzione l’azien-da presenta Gradiva 2005, un Nero d’Avola inpurezza, versatile, godibile e di facile abbinamen-to ai cibi. Per il prossimo vintage propone L’Emi-ryam, Syrah in purezza, e un Nero d’Avola,Gradiva Collectio, entrambi dell’annata 2006.

At Gela, in southern Sicily, Casa di Grazia is anexpression of the firm entrepreneurial will of theBrunetti family, to valorize the riches that the Sicilianterritory offers, recognized as one of the best in theworld for growing vines.

From thirty hectares of vine-yards looking out on the Mediter-ranean and mainly made up ofNero d’Avola, Syrah and Inzolia,there come wines in which respectfor the tradition and modern pro-cessing blend together.

As its first production the firm presents Gradiva2005, a monovarietal Nero d’Avola, versatile, enjoy-able and easy to put with foods. For the next vintage,it proposes Emiryam, monovarietal Syrah, and aNero d’Avola, Gradiva Collectio, both vintage 2006.

Via Leontini, 993012 Gela (CL)tel. 0933 924448cell. 348 3738964fax 0933 [email protected]: Maria Grazia Di Francesco

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From an old family of Spanish origin, wine pro-duction going back to the nineteenth century.

On the estate in Piano Mendola there luxuriantlygrow the grapes that give origin to our quality wines:Nero d’Avola - an old family tradition - CabernetSauvignon and Merlot, to which Sauvignon blanc,Pinot noir, Sangiovese from Tuscany and othernative varieties will soon be added.

In producing the wines we are animated by thesame uncontaminated passion that animated ourancestors for over four generations and we are proudto offer you a unique product full of the flavours ofthe past.

VELLA ORLANDI

Azienda Agricola Vella Orlandi

Da un’antichissima famiglia d’origine spagnola,una produzione di vino che affonda le proprieradici nell’Ottocento.

Nella tenuta di Piano Mendola crescono rigo-gliose le uve che danno origine ai nostri vini diqualità: Nero d’Avola - antica tradizione di fami-glia - Cabernet Sauvignon e Merlot, alle quali siaggiungeranno presto Sauvignon blanc, Pinot noir,Sangiovese di Toscana ad altre varietà autoctone.

Nel produrre i vini siamo mossi dalla stessa incon-taminata passione che ha animato i nostri avi peroltre quattro generazioni e siamo orgogliosi di offrir-vi un prodotto unico, pieno dei sapori del passato.

Via Marchese di Villabianca, 95/690143 Palermotel./fax 091 6849101cell. 329 [email protected]

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Teresa D’Amato

Palermo,museo eternoAttraversare il tempo frasimboli e allegorieEdizioni Fotograf127 pagg., 15 €

Oggi, primo giorno della nuova vita da pensionato,Febo Germosino ha allineato davanti a sé le tre lette-re minatorie ricevute nel corso delle sua carriera difunzionario di banca. Due sono molto vecchie, ma laterza, invece, è recente, e insinua dubbi sulla fedeltàdella moglie di Febo, la giovane e bellissima Adele. La protagonista di questo breve romanzo è dunque lei, una splendida femme fatale che, in particolari circostanze, indossa sempre un tailleur grigio, un ve-stito che riesce perfino ad assumere un significatosimbolico.Una pagina dopo l’altra la seguiamo, attraverso la irri-petibile prosa di Camilleri, e conosciamo un’ennesimafigura femminile della lunghissima galleria creata, inquesti anni, dallo scrittore siciliano.

La collana per ragazzi “Le guide di Peter Pan” si arric-chisce di un nuovo titolo, a firma della Cordone, l’in-segnante di storia dell’arte che aveva già scritto “Totòe Giufà alla scoperta della Palermo arabo - norman-na”. Il testo, sempre semplice e preciso, è suddivisoin capitoli, uno per ogni periodo esaminato, ed è ac-compagnato dalle illustrazioni di Roberta e OmbrettaSapio. Partendo dalla preistoria (le grotte dell’Addau-ra, su Monte Pellegrino), giunge fino al 1947. Alla fine del libro, i giovani lettori trovano una serie digiochi, dagli anagrammi allo scambio di consonanti,nonché alcune domande “a tema” per fissarsi ancormeglio in mente quel che hanno appreso. Delizioso libro didattico, sarà interessante da leggereper i bambini anche al di fuori dai contesti scolastici.

Andrea Camilleri

Il tailleur grigioMondadori

141 pagg., 16,50 €

È un giallo il romanzo d’esordio di questo giovanissi-mo palermitano, la storia di un “caso di ordinaria am-ministrazione” appunto, che nel gergo dei servizi se-greti italiani indica, con un elegante quanto ermeticogiro di parole, l’eliminazione di un elemento scomodoper il sistema. Attraverso una scansione delle pagine per luoghi eorari e non per capitoli, una scelta che fa un po’ sce-neggiatura (sicché il libro fa pensare molto a uno degliamati telefilm di genere), seguiamo la storia di unagente del SISDE e di una collaboratrice esterna deiServizi.

Gaetano Garofalo

Per un semplice caso di ordinariaamministrazione

SBC Edizioni 113 pagg., 13 €

Teodora Cordone

Storia di Palermo per giovani curiosiSicard130 pagg., 9,80 €

Palermo teatro dell’emozione, dei profumi, delle tradi-zioni, delle culture, dei mercati e dei monumenti è l’og-getto di questo gradevole saggio, che presenta concompetenza le “quinte” della vita quotidiana dei pa-lermitani: le strade, le piazze e soprattutto i mercati.Si parte da lontano, da quel Cassaro (oggi corso Vit-torio Emanuele) che di Palermo era il vicus marmo-reus, la strada più importante e che fu la prima in Italiaa essere illuminata durante le ore notturne con fanali aolio, a spese del cittadino; e poi, passeggiando per lacittà - anche attraverso fotografie e disegni - si giungeai mercati, una delle espressioni più vivaci e simboli-che del modus vivendi dei palermitani.

LIBRI>BOOKS

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Sikania non è una semplice rivista! Ogninumero è un volume da collezionare e daconsultare più volte.

Una vera biblioteca sulla Sicilia, la suastoria, i suoi ambienti naturali, la cultura,l’arte, il folklore.

Le splendide foto, i testi semplici, accatti-vanti e mai banali vi trasmetteranno l’im-magine più sincera della Sicilia, con tuttii suggerimenti per visitarla al meglio,anche nelle sue zone più sconosciute.

In 24 anni non siamo mai mancati al no-stro appuntamento mensile in edicola eciò ci rende orgogliosi per il primato rag-giunto nel campo dell’editoria siciliana.

I numeri di Sikania costano molto poco,ma valgono tanto!

Vi offriamo la raccolta di tutti i numeriancora disponibili (150) con l’abbona-mento per un anno a Sikania (11 numeri).

Sikania is not a mere magazine! Everyissue is a volume to collect and to consultagain and again.

It is a true library on Sicily, its history, itsnatural environments, culture, art andfolklore.

The splendid photos, the clear texts, capti-vating and never banal, will convey toyou the sincerest image of Sicily, with allpossible suggestions about the best wayto visit it, including its least known areas.

In 24 years we have never missed ourmonthly appointment at newsagents’ andthis makes us proud of the record reachedin the field of Sicilian publishing.

The issues of Sikania do not cost verymuch, but they are worth so much!

We are offering you the collection of allthe issues still available (150) with a one-year subscription to Sikania (11 numbers).

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Piazza Don Bosco, 6 - 90143 Palermo Tel. 091 543506 - Fax 091 6373378

Conoscere e amare la Sicilia > To know and love Sicily

Una biblioteca sulla SiciliaA library on Sicily

Sul sito www.sikania.it è possibile consultare l’elenco completo degli arretrati disponibili.

On the site www.sikania.it it is possible to look up the complete list of available back numbers.

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Novembre 89November 89

Dicembre 89December 89

Gennaio 90January 90

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Aprile 90April 90

Maggio 90May

Giugno 89/90June 89/90

Luglio 89/90July 89/90

A-S 89/90A-S 89/90

Ottobre 89/90October 89/90

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MarzoMarch

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2007

2008

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MarzoMarch

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MaggioMay

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OttobreOctober

OttobreOctober

OttobreOctober

OttobreOctober

OttobreOctober

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NovembreNovember

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DicembreDecember

DicembreDecember

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FebbraioFebruary

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FebbraioFebruary

FebbraioFebruary

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MarzoMarzo

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AprileApril

MaggioMay

MaggioMay

2006

GennaioJanuary

Costo di una copia 2,10 € oltre le 10 copie 1,30 € > One copy 2,10 € more then ten copies 1,30 €Contributo spese di spedizione > Italia: 2,84 €; Europa: fino a 5 Kg. 24,00 € oltre i 5 Kg. 50,00 €

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America: up to 5Kg. 60,94 €; Australia: up to 5 Kg. 71,79 €

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LuglioJuly

FebbraioFebruary

MarzoMarch

MarzoMarch

AprileApril

Marzo 89March 89

GiugnoJune

AprileApril

MaggioMay

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ATTUALITÀ>NEWS

It has been conceived among the “Addio-pizzo” (Farewell protection money) certifi-cates that the association of the same namegives to all products that are the fruit of thework of dealers that oppose mafia extortion.

It has been created thanks to the commit-ment of Fabio Messina, a 29-year-old Pa-lermitan who decided to put together allthese products inside a shop that in the heartof the historic area of Palermo would fillwindows with productions “saved” frommafioso rottenness. Thus since 8 March, atnumber 172 in Corso Vittorio Emanuele,there is the first no-protection-money area,this being a hallmark that could becomefranchising with which to conquer thedomestic market.

In the shop in Corso Vittorio Emanuelecraft objects can be bought, Sicilian caps,now a very trendy fashion accessory, but alsoorganic products grown on land confiscatedfrom the mafia and today entrusted, verysuccessfully, to the Libera Terra association.

“I believe it is correct to give an extraopportunity to dealers that don’t pay protec-tion money,” says Fabio Messina. “And thenit is also easier for consumers: instead ofgoing around from one place to another,they can find what they want at a singlesales point.”

Punto pizzo-free per le compere “certificate”

web > www.addiopizzo.org; www.liberaterra.it

> Palermo

Punto pizzo-free for “certified” purchases

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È stato pensato tra i certificati “Addiopiz-zo” che l’associazione omonima affibbia atutti quei prodotti frutto del lavoro dei com-mercianti che si oppongono all’estorsionemafiosa.

È stato realizzato grazie all’impegno diFabio Messina, 29enne palermitano, che hadeciso di mettere insieme tutti questi pro-dotti all’interno di un negozio che, in pienocentro storico palermitano, riempisse levetrine con le produzioni “salvate” dal mar-ciume mafioso. Così, dallo scorso 8 marzo,al 172 di corso Vittorio Emanuele ha alzatole saracinesche il primo Punto pizzo-free,un marchio che potrebbe diventare un fran-chising con cui conquistare il mercatonazionale.

Nel negozio sul Cassaro si posso compra-re oggetti di artigianato, le coppole, ormaiaccessorio di abbigliamento molto trendy,ma anche i prodotti biologici coltivati nelleterre confiscate ai boss mafiosi e oggi affida-te, con buon successo, all’associazione Li-bera Terra.

“Credo sia giusto dare un’occasione in piùai commercianti che non pagano il pizzo -dice Fabio Messina. E poi è più facile ancheper i consumatori: invece di andare in giroda un posto all’altro, possono trovare quelloche desiderano in un unico punto vendita”.

Informazioni >Information

Punto pizzo-free >corso Vittorio

Emanuele, 172Palermo

Nel centro storico cittadino,solo per prodotti

lontani dallamafia

In the city’shistoric area,

only for productsdistant from

the mafia

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ATTUALITÀ>NEWS

Un Museo del Cantastorie a Riposto> Riposto (Catania)

A Museum of the Singer-Songwriter at Risposto

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web > www.luigidipino.it; www.cantastorie.it

Achieving an important result requireswork, patience, will and stubbornness.These are all gifts that are certainly not lack-ing in Luigi Di Pino, a young singer-song-writer that, succeeding in finding good willon the part of the Regional Province ofCatania, has succeeded in getting going andcompleting an important project: theMuseum of the Singer-Songwriter.

It will come into being at Riposto, inCatania province, and in its first phase willopen in a structure belonging to the LuigiPirandello Middle School in Via Mattarella.Here it will stay for about a year and a half,since the place intended to house it is stillbeing carefully restored. It will be housed atthe prestigious nineteenth-century PalazzoCosentino, in Riposto, which has been pur-chased by the council and made availableboth to the Province and to the associationof Luigi Di Pino, “Il Cantastorie.”

In the display spaces there will be postersand heirlooms and everything else concern-ing the queen of traditional Sicilian arts, tobe protected as an immaterial heritagethreatened with extinction.

Per giungere ad un risultato importante civogliono fatica, pazienza, voglia e testar-daggine. Tutte doti che di certo non difetta-no a Luigi Di Pino, giovane cantastorie che,riuscendo a trovare la buona volontà dellaProvincia regionale di Catania, è riuscito amettere in cantiere e a realizzare un impor-tante progetto: il Museo del Cantastorie.

Sorgerà a Riposto, nel catanese appunto,e nella sua prima fase aprirà i battenti inuna struttura di pertinenza della ScuolaMedia Statale “Luigi Pirandello”, in viaMattarella. Qui resterà per circa un anno emezzo, giacché la sede deputata è ancorasotto accurato restauro. La sede, infatti, saràil prestigioso ottocentesco Palazzo Cosen-tino, sempre nella cittadina catanese, dive-nuto proprietà del Comune e messo adisposizione sia dell’Ente Provincia chedell’associazione di Luigi Di Pino, “IlCantastorie”.

Negli spazi espositivi verranno messi inmostra cartelloni e cimeli e quant’altro attie-ne alla regina delle arti tradizionali siciliane,da proteggere come un bene immateriale invia d’estinzione.

A beautiful synergy between privatepeople and public bodies

Informazioni >InformationLuigi Di Pinotel. 349 7869801

Bella sinergia tra il privato e gli entipubblici

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ATTUALITÀ>NEWS

At last! In Sicily there is a place where thedifferently abled are those that possess allfive senses and all four limbs, besides allcerebral faculties. In short, at last in Sicily aplace exists where those that we call disabledpersons will serve as guides to so-called nor-mal people. We are speaking of the firstItalian Tactile Multimedia Pole, which inCatania has opened its rooms used for vari-ous structures.

In the beautiful eighteenth-century build-ing at via Etnea 602 the copies of the mostfamous statues can be touched (from theVenus of Milo to the Discus Thrower ofMyron), thus allowing the visually chal-lenged to know beauty, and those who cansee to understand it better.

For a coffee break there is the Bar in theDark, in which the visually challenged willact as guides to those that can see, and bothcan enjoy the strong emotions that theSensory Garden will arouse. Fragments ofLight is the name of the showroom in whichyou can try and purchase the most innovativetechnological presidia (in addition to this one,only two others exist, in Paris and London),while the Printing Works will go on makingthe texts available in Braille. The pole is com-pleted by an Internet Café with computerswith Braille bars and screen readers.

Aperto il primo Polo Tattile Multimediale

Informazioni > Information Via Etnea, 602 - tel. 095 500177 > ingresso su prenotazione > booking required

> Catania

The first Tactile Multimedia Pole has been opened

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Finalmente! In Sicilia c’è un luogo dove idiversamente abili sono quelli che posseg-gono tutti i cinque sensi e tutti e quattro gliarti, oltre a tutte le facoltà cerebrali. In-somma, finalmente in Sicilia esiste un postodove quelli che chiamiamo disabili sonopreposti a far da guida ai cosiddetti normo-dotati. Stiamo parlando del primo Polo Tat-tile Multimediale italiano, che a Catania haaperto le sue sale adibite a varie strutture.Nel bellissimo palazzo settecentesco di viaEtnea n. 602 si potranno toccare le copiedelle statue più famose (dalla Venere di Mi-lo al Discobolo di Mirone), dando modocosì ai non vedenti di poter conoscere la bel-lezza, e ai vedenti di poterla comprenderemeglio.

Per la pausa caffé c’è il Bar al Buio, in cuii non vedenti faranno da guida ai normodo-tati, ed entrambi potranno godere delleemozioni forti che il Giardino Sensorialesaprà suscitare. Frammenti di Luce è il no-me dello show room in cui si potranno pro-vare e acquistare i più innovativi presiditecnologici (oltre a questo, ne esistono soloaltri due, a Parigi e a Londra), mentre laStamperia continuerà a mettere a disposi-zione i testi in Braille. Completa il polol’Internet Café con computer appositamentedotati di barre Braille e screen reader.

Museo, showroom, bar,

internet cafépensati per i non vedenti

Museum,showrooms,

cafe, internetcafé conceived

for the blind

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ATTUALITÀ>NEWS

Nasce il distretto culturale Val di Mazara> Mazara del Vallo (Trapani)

The Val di Mazara cultural district is being created

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web > www.comune.mazara-del-vallo.tp.it; www.mazaraweb.com

Informazioni >InformationComune > CouncilMazara del Vallo tel. 0923 671111

Sono 11 i primi Comuni che si stringonoattorno al progetto per la realizzazione delnuovo distretto culturale Val di Mazara, unterritorio che ha già affascinato visitatori diogni dove, incluso quel “prototipo” di viag-giatore che fu il geografo arabo Al Idrisi. È suqueste radici storiche, che invero affondanoben più profondamente del Medio Evo, che ilDistretto costruirà le fondamenta a supportodi un portale web (www.valdimazara.it),dell’organizzazione di itinerari turistico-cul-turali nell’antico Vallo di Mazara di epocaarabo-normanna, della pubblicazione di unacarta dei servizi che contenga tutte le indica-zioni utili per individuare l’ubicazione dimusei, ristoranti, hotel, cantine ed enoteche.

Il progetto si definisce con la formazione didue “operatori di distretto” per ciascuno deiComuni coinvolti, in modo tale da garantireuna connessione tra i partner, sia pubblici cheprivati, e l’utenza. Tutto ciò si riassume in duedirettrici operative: una riguardante la qualitàe l’integrazione dei servizi culturali, l’altrapensata per lo sviluppo delle filiere produtti-ve collegate. Un progetto molto più che “sen-sato” se si pensa a quanta storia e a quantabellezza e bontà ci sia tra queste colline.

It is 11 communes that for the moment havegot together to create the new cultural districtin the Val di Mazara, a territory that hasalready fascinated visitors from everywhere,including that “prototype” of travellers thatwas the Arab geographer Al Idrisi. It is on thesehistorical roots, which actually go back muchfurther than the Middle Ages, that the districtwill build the foundations in support of a webportal (www.valdimazara.it), of the organiza-tion of tourist-cultural itineraries in the ancientVal di Mazara from the Arab-Norman epoch,of the publication of a services charter contain-ing all useful indications for identifying thelocation of museums, restaurants, hotel, wineproduction centres and wine shops.

The project is defined with the formation oftwo “district operators” for each of the com-munes involved, so as to ensure a connectionbetween partners, both public and private, andusers. All this is summed up in two operationallines: one regarding the quality and integrationof the cultural services, the other conceived forthe development of the connected productionlines. This is a very sensible project if we thinkhow much history and beauty and goodnessthere is among these hills.

In moto le iniziative per sostenere la crescita del territorio mazareseInitiatives set going to support the growth of the Mazara territory

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ATTUALITÀ>NEWS

Like warriors, the fishermen of Ganzirrihave clung together around their sea and,above all, around their greatest passion:fishing with feluccas, particular boats witha long ‘ntinna (spar) and with a gangplankthat stretches out on the waves betweenScylla and Charybdis.

The fishermen belonging to the historicalGanzirri families have decided to jointogether in a cooperative to save thisancient tradition, also allowing tourists toget on the feluccas (fulue in dialect) that setsail to fish (every day, whether it is sword-fish weather or not), to allow visitors toknow the Straits better, in an original “trip”giving a good time and at the same timeeducating people - with greater knowledge- to respect for the sea.

“We have united our forces,” explainsGiuseppe Mancuso, the prime mover of theinitiative, “to safeguard this ancient tradi-tion, with the certainty that an initiative likethis can also draw a bigger number oftourists, and hence encourage the develop-ment of all connected sectors. We begin byusing our boats, we begin by proposing alot of actions and projects. We are sure that,step by step, a lot can be done. The impor-tant thing is to begin.”

Pescaturismo sulle feluche nello Stretto

Informazioni > Information tel. 345 3406333 - tel. 347 2603024

> Messina

Fishing tourism on feluccas in the Straits of Messina

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Come guerrieri, i pescatori di Ganzirrihanno fanno quadrato attorno al loro maree, soprattutto, attorno alla loro più grandepassione: la pesca con le feluche, tipicheimbarcazioni dalla lunga ‘ntinna (antenna) econ tanto di passerella che si allunga sulleonde tra Scilla e Cariddi.

I pescatori appartenenti alle famiglie sto-riche di Ganzirri hanno deciso di riunirsi incooperativa per salvare questa antica tradi-zione, facendo salire anche i turisti sullefeluche (fulue in dialetto) che salpano per leloro battute di pesca (che si fanno ogni gior-no, che sia tempo di pescespada o no), perdar modo ai visitatori di conoscere lo Strettopiù da vicino, in una originale “gita” chediverta e, al contempo, educhi - con unamaggiore conoscenza - al rispetto del mare.

“Abbiamo unito le forze - spiega Giusep-pe Mancuso, anima dell’iniziativa - per sal-vaguardare questa antichissima tradizione,con la certezza che un’iniziativa come que-sta può anche richiamare un maggiornumero di turisti, e quindi sollecitare lo svi-luppo di tutto l’indotto. Iniziamo con l’uti-lizzare le nostre barche, iniziamo con il pro-porre, in tanti, azioni e progetti. Siamo sicu-ri che, un passo dietro l’altro, si possa faremolto. L’importate è iniziare”.

Con le barchedella cooperativa‘A fulua a caccia

di pescispada

With the boatsof the ‘A fulua

cooperative in search

of swordfish

ph. Emanuele Tagliaferri

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ATTUALITÀ>NEWS

Ferrovie dimenticate? No, piste ciclabili> Provincia palermitana

Forgotten railroads? No, cycle tracks

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web > www.greenways.it; www.fiab-onlus.it; www.ferroviedimenticate.it

It will be possible to pedal for 83 kilometresalong old stretches of railway line that are nolonger used. These are the tracks that will becreated by recovering the Villafrati - Godrano- Ficuzza - Ponte Drago line, a track thatshould already be open to the public for May;and the Ponte Drago - Corleone - San Carlo -Palazzo Adriano - Prizzi line that, within themonth of August of this year, will allow youto reach the village of the Dance of the Devils.

So this is a single long itinerary that willallow people to penetrate into the Alto Beliceterritory, rich in charming landscapes andnature reserves. In this connection, in addi-tion to the famous Ficuzza Wood Nature Re-serve, the tracks will go into Sites of Com-munity Interest and Special Protection Zones,created under the EEC Habitat Directive forthe protection of avifauna.

The Province of Palermo and the Provin-cial Tourist Board are thus implementing theinitiative promoted by the Greenways associ-ation that, among the many initiatives inprogress, is trying to revalue (and recover)the over 1,000 kilometres of smaller railwaylines that lie abandoned in the most amazingspots on the island.

Sono 83 i chilometri che potranno coprirsicon le due ruote pedalando lungo vecchie trat-te ferroviarie ormai non più in uso. Si trattadelle piste che saranno realizzate recuperandola linea Villafrati - Godrano - Ficuzza - PonteDrago, pista che dovrebbe venire aperta allapubblica fruizione già dal prossimo mese dimaggio; e la linea Ponte Drago - Corleone -San Carlo - Palazzo Adriano - Prizzi che, entroil mese di agosto di quest’anno, permetterà diraggiungere la cittadina del Ballo dei Diavoli.Si tratta, quindi, di un unico lungo percorsoche consentirà di addentrarsi nel territorioaltobelicino, ricco di paesaggi suggestivi e diaree protette. Infatti, oltre che nella famosa Ri-serva Naturale del Bosco di Ficuzza, le piste siaddentreranno in Siti di Interesse Comunita-rio e Zone a Protezione Speciale, istituite se-condo quanto previsto dalla Direttiva comu-nitaria Habitat per la protezione dell’avifauna.La Provincia di Palermo e l’Aapit accolgonocosì l’iniziativa promossa dall’associazioneGreenways che, tra le tante iniziative in pro-gress, sta cercando di rivalutare (e recuperare)gli oltre 1.000 chilometri di linee ferroviarieminori che giacciono abbandonate tra gliangoli più stupefacenti dell’Isola.

Si recuperano altre due tratte di linee ferroviarie in disuso

Two more stretches of disused railway lines recovered

Informazioni >InformationAapit Palermotel. 091 6058111

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Vista dall’alto sembra uno scrigno nero con unosmeraldo incastonato. Bent El-Rhià - “isola delvento”, come veniva chiamata dagli antichi Arabiper la sua caratteristica ventilazione - è davverouno scrigno prezioso ricco di biodiversità, in cui sipossono ammirare uccelli migratori e stanziali,rettili, mammiferi ed una flora che lascia a boccaaperta anche i più scettici.

Situata nel Canale di Sicilia, ad appena 67 chilo-metri da Capo Mustafà (Tunisia), Pantelleria non èquel puntino nel Mediterraneo indicato sulle cartegeografiche, ma la quinta isola italiana. Di originevulcanica, è nota per il suo mare incontaminatoche porta sull’isola un turismo prettamente estivo.

Seen from above it looks like a black casket withan emerald set in it. Bent El-Rhià - “island ofwind”, as it was called by the ancient Arabsbecause of its ventilation - is indeed a preciouscasket rich in biodiversity, on which you canadmire migratory and resident birds, reptiles,mammals and a flora that amazes even the mostsceptical.

Set in the Strait of Sicily, just 67 kilometres fromCape Mustafà (Tunisia), Pantelleria is not that dotin the Mediterranean indicated on maps, but it isthe fifth Italian island. Of volcanic origin, it isknown for its uncontaminated sea that bringsessentially summer tourism to the island.

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PantelleriaScrigno di natura in un mare di vento

A casket of nature in a sea of wind

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Pantelleria, però, è molto più di questo: è anzi-tutto “natura”.

Una natura ancora tutta da scoprire, selvaggia,variopinta, caratterizzata da forti contrasti croma-tici che si amalgamano con il nero dei dammusi edei campi terrazzati. Calda e assolata, Pantelleriaregala il meglio di sé in primavera e in autunno,stagioni ideali per organizzare percorsi naturalisti-ci alla scoperta delle sue bellezze. Oltre al mare,infatti, la “perla nera” si presta per diversi tipi divacanza: trekking, cure termali, bird-watching,archeologia, fotografia, enologia, equitazione eanche botanica.

Quando si arriva sull’isola si resta immediata-mente colpiti dai dammusi, le tipiche abitazionipantesche, calde in inverno e molto fresche in esta-te. Costruite con nere pietre laviche di forma irre-golare, saltano subito all’occhio per il contrastocon i tetti a cupola bianchissimi. Sono la soluzionemigliore, in termini di alloggio, per vivere unavacanza a contatto con la natura, immersi in quel-lo che è lo stile di vita pantesco: semplice e mode-sto, ma altamente suggestivo. I muretti a secco chedelimitano i campi e i tipici “giardini” di formaconica, così costruiti per riparare gli agrumi dalvento, fanno il resto. Non si può non rimanerneaffascinati.

Lontani dal caos cittadino, a Pantelleria si hauno strano rapporto con l’orologio: qui il tempo si

Pantelleria, however, is a lot more than this: it isfirst of all “nature.”

It is nature still all to be discovered, wild, multi-coloured, characterized by strong chromatic con-trasts that amalgamate with the black of thedammusi and the terraced fields. Warm and sunny,Pantelleria gives the best of itself in spring and inautumn, ideal seasons for organizing nature excur-sions for the discovery of its beauties. The fact is thatin addition to the sea, the “black pearl” lends itselfto different types of holiday: trekking, thermal treat-ment, bird-watching, archaeology, photography,oenology, horse riding and also botany.

When you arrive on the island you are immedi-ately struck by the dammusi, the peculiar Pantelleriahouses, warm in winter and very cool in summer.Built with irregularly shaped black lava stones, theyimmediately strike you for the contrast with thewhite dome roofs. They are the best solution, interms of lodging, for a holiday in contact withnature, immersed in what is the Pantelleria lifestyle:simple and modest, but highly charming. The littledry-stone walls that delimit the fields and the typi-cal conical “gardens”, built this way to shelter thecitrus fruits from the wind, do the rest. You cannotbut be spellbound by it.

Distant from the city chaos, on Pantelleria youhave a strange relationship with the clock: here timestops. Perhaps it is because of the temperature or the

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ferma. Forse è colpa della temperatura o del biorit-mo “rilassato” dei panteschi, ma questa sensazio-ne si acuisce quando si entra nel vivo dell’isola,perché qui Africa ed Europa si mescolano e siamalgamano, si intrecciano e si confondono a talpunto da far perdere l’orientamento.

Pantelleria, infatti, conserva molto della suamatrice araba. Sia nei ritmi di vita, sia nel dialettolocale che nei nomi delle contrade: Rekhale, Sibà,Kamma, Kattibugal, Bugeber, Mueggen, Bukkuram.

Per cominciare a conoscere l’isola è indispensa-bile organizzare un giro in barca, un’esperienzaunica da vivere in qualsiasi periodo dell’anno.L’escursione, che occupa mediamente un’interagiornata, consente al turista di ammirare i coloriintensi del mare pantesco, ma anche di immerger-si nelle acque calde di Cala Gadir, Punta Nicà ePunta Pietra Rotonda. Stupefacenti le grotte e lecalette, spesso raggiungibili solo dal mare, nonchéla costa, ora piatta ora frastagliata, che sorprendecontinuamente per gli strani soggetti che la lava hacreato naturalmente, tra cui lo spettacolare “ele-fante” adagiato sul mare, di cui è famosa la probo-scide che si getta in acqua formando un arco.

“relaxed” biorhythm of Pantelleria people, but thisfeeling is intensified when you get into the heart ofthe island, because here Africa and Europe blendand amalgamate, interweave and are mixed up tothe point of making you lose your bearings.

The fact is that Pantelleria preserves much of itsArab background - both in the rhythms of life, and in the local dialect and in the names of theplaces: Rekhale, Sibà, Kamma, Kattibugal, Bugeber,Mueggen, Bukkuram.

To start to get to know the island it is essential toorganize a boat trip, a unique experience to beenjoyed in any period of the year. The excursion,which on average takes a whole day, allows thetourist to admire the intense colours of thePantelleria sea, but also to bathe in the warm watersof Cala Gadir, Punta Nicà and Punta Pietra Rotonda.There are amazing caves and little bays, which oftenyou can only get to from the sea, and no less amaz-ing is the coast, now flat now jagged, which contin-ually surprises one with the strange subjects thatlava has naturally created, among which the spec-tacular “elephant” lying on the sea, with a famoustrunk going down into the water forming an arch.

A sinistra, un tipico dammuso, la costa nord est dell’isola e il caratteristico “Arco dell’Elefante” > Left, a typical dam-muso, the north eastern coast of the island and the picturesque “Arco dell’Elefante” (Elephant’s arch)

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Ma se il mare è affascinante, lo è altrettanto illago in cui, secondo la legenda, si specchiava ladea Venere prima di incontrarsi con Bacco.Andando dal paese di Pantelleria in direzioneBugeber ci si troverà davanti, all’improvviso, auno spettacolo naturale che suscita forti emozioni:il lago detto “specchio di Venere”. Situato in unodei crateri dell’isola, il lago color smeraldo è un’ot-tima postazione per osservare gli uccelli migratorie lacustri, ma la sua singolarità è dovuta alle sor-genti di acqua termale - ricche di sali di potassio elisciva - e ai suoi fanghi naturali. Sulla spondaSud, dove sono concentrate le sorgenti, si trova unfango nero, dalle proprietà benefiche, che rende lapelle liscia e pura. Prima di abbandonare le rivedel lago si può visitare ciò che rimane del Tempiodella Fertilità, un luogo sacro che potrebbe esserecollegato a un antico rito praticato nell’isolaKyram (forse Pantelleria) di cui si trova traccianelle storie di Erodoto.

Per gli amanti di acque termali l’isola è un veroparadiso terrestre. Non rinunciate ad un bagnorilassante nelle acque calde della Grotta di Sataria,magari di sera, muniti di candele, perché è unluogo suggestivo e romantico dove, secondo laleggenda, si incontravano Ulisse e Calipso.

Per ciò che riguarda l’archeologia, Pantelleriariserva molte sorprese. Nei pressi di contradaMursia è possibile visitare i “sesi”, monumentisepolcrali unici al mondo databili tra il 1400 ed il1900 a.C.. Altri reperti archeologici, risalenti alperiodo fenicio-punico, si possono trovare nellacollina di San Marco, in località Monastero, aKania e nei pressi di Scauri, dove sono state rinve-nute testimonianze di tombe bizantine.

Con l’aiuto di una carta geografica o, meglio, conl’ausilio di un esperto conoscitore del territorio, cisi può avventurare nell’entroterra. Oltre alle colo-rate contrade, ognuna caratterizzata da qualcheparticolarità, ci si può rilassare tra i sentieri dellecampagne, attraversando la fitta vegetazione fattadi ginestre, rosmarino e menta selvatici, capperi elavanda, ma anche mirti e corbezzoli, fino a rag-giungere la vetta di Montagna Grande (836 mslm), il punto più alto dell’isola.

But if the sea is fascinating, no less so is the lake inwhich, according to the legend, the goddess Venusmirrored herself before meeting Bacchus. Goingfrom the village of Pantelleria in the direction ofBugeber you suddenly find yourself face to facewith a natural spectacle that arouses strong emo-tions: the lake known as the “mirror of Venus.” Setin one of the craters on the island, the emerald lakeis a good place to observe migratory and lake birds,but its singularity is due to the thermal watersprings - rich in potassium salts and lixivium - andits natural mud. On the south bank, where thesprings are concentrated, black mud is found withbeneficial properties, which makes the skin smoothand pure. Before abandoning the shores of the lake,you can visit what remains of the Temple of Fertility,a sacred place that might be connected to an ancientrite practised on the island of Kyram (perhapsPantelleria), a trace of which is found in the historiesof Herodotus.

For those who love thermal waters the island is atrue terrestrial paradise. A must is a relaxing bath inthe warm waters of the Sataria Cave, possibly in theevening, equipped with candles, because it is acharming and romantic place where, according tothe legend, Ulysses and Calypso met.

As regards archaeology, Pantelleria holds a lot ofsurprises in store. Near the Mursia area it is possibleto visit the “sesi”, sepulchral monuments uniquein the world datable to between 1400 and 1900BC. Other archaeological finds, dating from thePhoenician-Punic period, can be found on the SanMarco hill, in the Monastero area, at Kania and nearScauri, where testimonies of Byzantine graves havebeen recovered.

With the help of a geographical map or, better,with the aid of an expert on the territory, you canventure inland. In addition to the colourful countryareas, each characterized by different particularities,you can relax along the country paths, goingthrough the dense vegetation made up of broom,rosemary and wild mint, capers and lavender, butalso myrtles and strawberry trees, up to the peak of Montagna Grande (836 metres above sea level),the highest point on the island. In addition to the

A fianco, dall’alto: la vegetazione mediterranea, un “sese”, lo specchio di Venere, gabbiotto per il birdwatching sullago e una splendida libellula > Left, from above: the mediterranean vegetation, a “sese”, the lake Specchio diVenere, a shelter for birdwatching by the lake and a wonderful dragonfly

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Qui sopra, sentiero naturalistico suMontagna Grande. A sinistra, l’ingresso al“Bagno Asciutto”; a destra, una fumarola > Above, a nature path on MontagnaGrande. Left, the entrance to “BagnoAsciutto”. Right a fumarole.

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Oltre al panorama mozzafiato e al verde smeral-do del lago, da qui si ammira la Piana dellaGhirlanda, il più grande cratere caratterizzato dairigogliosi vigneti di zibibbo, e - nelle giornate piùlimpide - anche la Tunisia.

Da Montagna Grande è facilmente raggiungibi-le la Grotta dei Briganti, che fu rifugio di alcunifuorilegge ai tempi dei Borboni. Proseguendo tra isentieri, in direzione Monastero, si può fare unadelle esperienze più belle: la sauna naturale nellaGrotta di Benikulà. Si tratta del più noto “bagnoasciutto”, una grotta naturale che veniva frequen-tata anche in epoca romana.

Per gli amanti del trekking, ma non solo, è consi-gliabile un’escursione su Monte Gibele (600 m slm),costeggiando il versante Sud di Montagna Grande.Proseguendo verso Rekhale si incontra la FavaraGrande, uno spettacolo naturale che ha pochi egua-li. Si tratta della più suggestiva, nonché appariscen-te, manifestazione della natura vulcanica dell’isola:una potente emissione di vapore proveniente dalterreno. Questo fenomeno è stato sfruttato dagli iso-lani per ricavare acqua, sempre molto scarsa nel-l’isola, attraverso la sovrapposizione di fascine dilegno sul foro di emissione, per permettere la con-densa dell’acqua che veniva incanalata e raccolta.

breathtaking panorama and the emerald green ofthe lake, from here you can admire the Piana dellaGhirlanda, the biggest crater, characterized by luxu-riant zibibbo vineyards, and - on the clearest days -Tunisia too.

From Montagna Grande you can easily get to theCave of Brigands, which was the refuge of someoutlaws at the time of the Bourbons. Continuingalong the paths, in the direction of Monastero, youcan have one of the finest experiences: a naturalsauna in the Benikulà Cave. This is the best-known“dry bath”, a natural cave that was also frequentedin the Roman epoch.

For lovers of trekking, but not only, an excursionto Monte Gibele (600 metres above sea level) is rec-ommended, going along the south slope of Mon-tagna Grande. Continuing towards Rekhale youmeet the Favara Grande, a natural spectacle that hasfew equals. It is the most fascinating and showiestmanifestation of the volcanic nature of the island: apowerful issue of vapour from the ground. Thisphenomenon has been exploited by the islanders toget water, which is always in very short supply onthe island, by placing bundles of wood on the issuehole, to allow condensation of water, which waschannelled and collected.

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Pantelleria è un’oasi naturale incontaminata. Lasua vegetazione è così ricca che conta ben 597 spe-cie, di cui 13 endemiche. La stessa varietà si trovanella fauna. In tutta Europa, infatti, solo qui sitrova la cinciarella algerina e si riproduce il becca-moschino iberico. Pantelleria, inoltre, è punto diriferimento per gli uccelli migratori che dall’Africasi dirigono a Nord. Nei cieli dell’isola, ma in parti-colare nello Specchio di Venere, non sarà difficileincontrare poiane, falchi pecchiaioli e di palude,albanelle, cavalieri d’Italia e, spesso, anche splen-didi fenicotteri rosa.

In un’isola così genuina non poteva mancare unacucina prelibata caratterizzata da gusti forti e cor-posi. È il caso del cous cous alla pantesca, con pe-sce e ortaggi, o dei ravioli dolci. Ma i protagonistiindiscussi delle tavole pantesche sono certamenteil cappero, ingrediente caratteristico della cucinalocale, e il vino dolce “Passito” prodotto con uvezibibbo, un elisir di dolcezza che risveglia i sensida degustare in giro per le cantine dell’isola.(testo: lavinia d’agostino > foto: carla costa silva)

Pantelleria is an unspoilt natural oasis. Its vegeta-tion is so rich that it includes no fewer than 597species, 13 of them endemic. The same variety isfound in the fauna. Indeed in all Europe, it is onlyhere that you find the Algerian blue tit and theIberian fan-tailed warbler reproduces. Pantelleria isalso a reference point for migratory birds headingnorth from Africa. In the skies of the island, but par-ticularly in the Mirror of Venus, it is not difficult tomeet buzzards, honey and marsh buzzards, harriers,black-winged stilts and, often, also splendid pinkflamingos.

On such a natural island there is of course tasty cui-sine characterized by strong and full-bodied tastes. Itis the case of Pantelleria-style couscous, with fish andvegetables, or sweet ravioli. But the undisputed pro-tagonists of Pantelleria cuisine are certainly capers, acharacteristic ingredient of local cuisine, and sweet“Passito” wine produced with zibibbo grapes, anelixir of sweetness that reawakens the senses, to betasted at the wine production centres on the island.(text: lavinia d’agostino > photos: carla costa silva)

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A fianco, l’esterno di un dammuso in pietra.Sopra, la caratteristica zappa pantesca. Sotto,

panorama dalla Montagna Grande > Left, the exterior of a lavic stone dammuso.

Above, the typical hoe of Pantelleria. Below,view from Montagna Grande

INFOCome arrivare > How to get thereIn aereo: da quasi tutti i capoluoghi italiani e da Parigi,Nizza, Amburgo, Monaco di Baviera, Buxelles, Varsavia, Tunisi

In nave: da Trapani

By plane: from almost all major Italian cities and from Paris,Nice, Munich, Brussels, Warsaw and Tunis

By ship: from Trapani

Dove dormire > Where to sleepNei tipici dammusi, una vasta offerta su In the typical dammusi: a vast assortment can be found atwww.pantellerialink.com

Hotel Mursia*** - contrada Mursia - tel. 0923 911217- 911154

Dove mangiare > Where to eatTrattoria “La Favarotta” - contrada Kamma - tel. 0923 915347cucina tipica secondo le più antiche ricette typical cuisine with the oldest recipes

Informazioni utili > Useful informationAssociazione Turistica Proloco > Local Tourist Information Officepiazza Cavour, 1 - tel. 0923 911838

Noleggio auto e moto > Car and motorbike rentalPolicardo - tel. 339 4287767 - 0923 912844

Pesca turismo > Fishing tourismSalvatore Bernardo - tel. 347 5775663 - 0923 918000

Giro dell’isola in barca > Boat trip round the islandDaniela Bonelli - tel. 334 3741827

Giro dell’isola in aereo 4 posti > Trip round island in 4-seater planeDomenico Culoma - tel. 347 0813297

Consulente per percorsi naturalistici Advice on nature excursions Giovanni Bonomo - tel. 349 663478

ph_Mariano Brusca

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Alessio Boni “Caravaggio” miscela i colori per Il Seppellimento di Santa Lucia. A destra, il dipinto originale > Alessio Boni “Caravaggio” prepares the colours for The Burial of St. Lucy. Right, the original painting

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CaravaggioÈ curioso, ma in Sicilia davvero non ci manca niente. Nominate qualcosa

e potete star certi che, in un modo o nell’altro, in Sicilia c’è: la neve? Sì,sull’Etna e le Madonie si può anche sciare; i Vichinghi? Sì, i Normanni, checonquistarono e governarono la Sicilia nel Medioevo, erano di originevichinga. E via dicendo. Ma il “settore” in cui la Sicilia può offrire il cam-pionario forse più ricco è l’arte. Dalla preistoria ai giorni nostri non v’è stileche non sia rappresentato, anche con grandi nomi. Perfino i più grandi. InSicilia, ad esempio, abbiamo pure Caravaggio.

It is curious, but in Sicily we really lack nothing. You name it, we’ve gotit in Sicily. Snow? Yes, on Etna and the Madonie you can also ski.The Vikings? Yes, the Normans, who conquered and governed Sicilyin the Middle Ages, were of Viking origin. And so forth. But the “sector”in which Sicily can perhaps offer the richest catalogue is art. From prehis-tory to our own day there is no style that is not represented, with greatnames too. Even the greatest. In Sicily, for instance, we also haveCaravaggio.

Il “suo” set siciliano The Sicilian set

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Michelangelo Merisi, il Caravaggio, è stato unodei più importanti pittori della storia, capace dirivoluzionare, con le sue scelte stilistiche, l’arte intutti i secoli a venire. Una vita avventurosa la sua,breve ma clamorosa come quella di certe farfalleche hanno giusto il tempo di spiegare le magnifi-che ali prima di scomparire.

E comunque piena di eventi, di viaggi - anche seil Caravaggio ne avrebbe probabilmente fatto vo-lentieri a meno. Nato a Milano (1571), dopo i primistudi di pittura nella bottega di Simone Peterzano,si trasferì giovanissimo a Roma. I primi tempifurono molto difficili, soprattutto a causa delcarattere spigoloso e irruente del pittore, che pertutta la vita sembra incapace di tenersi fuori daiguai, alla larga da quelle che oggi definiremmo“cattive compagnie”. Nel 1595 conobbe il suo pri-mo protettore e mecenate, il cardinale Del Monte,e iniziò finalmente un periodo fortunato: alti pre-lati e membri dell’aristocrazia si “accorsero” deltalento di Caravaggio e le commissioni presero afioccare. Spesso, tuttavia, le sue scelte stilisticheoriginali - l’utilizzo, ad esempio, di vagabondi epopolane come modelli - provocarono il rifiutodelle opere da parte dei committenti ecclesiastici:difficile, nella Roma di fine Cinquecento, accettareche la Vergine avesse le fattezze di una prostituta:i quadri, comunque, venivano prontamente acqui-

Michelangelo Merisi, called Caravaggio, was oneof the most important painters in history, able, withhis stylistic choices, to revolutionize art in everycentury to come. His was an adventurous life, briefbut resounding like that of certain butterflies thatjust have time to unfold their magnificent wingsbefore disappearing.

And in any case it was a life full of events andjourneys - though probably Caravaggio wouldwillingly have done without the latter. Born inMilan (1571), after his first painting studies at theworkshop of Simone Peterzano, when he was stillvery young, he moved to Rome. At first life therewas very difficult, above all because of the irritableand impetuous character of the painter, whothroughout his life seemed to be incapable of keep-ing out of trouble, and away from what today wewould define “bad company.” In 1595 he met hisfirst protector and patron, Cardinal Del Monte, andat last began a more fortunate period: high prelatesand members of the aristocracy realized Cara-vaggio’s talent and commissions began to abound.Often, nevertheless, his original stylistic choices -for instance the use of vagabonds and low-classwomen as models - caused ecclesiastical buyers toreject the works: it was difficult in Rome, at the endof the sixteenth century, to accept the idea of the Virgin having the features of a prostitute, for

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Sequenza di scene dal film dedicato alla vita di Caravaggio e, in basso, una pausa nella lavorazione> Scenes from the film devoted to Caravaggio’s life and, below, a pause during the shooting

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stati dai tanti “ammiratori” del pittore. Le prote-zioni influenti furono molto utili al Caravaggioanche per un altro motivo: come abbiamo scritto,si trovava spesso coinvolto in risse e violenzed’ogni sorta, e più d’una volta i suoi protettoridovettero intervenire per tirarlo fuori dai pasticci edalla prigione. Nel 1606 il fatto più grave: l’omici-dio di Ranuccio Tommasoni. Caravaggio fu con-dannato alla decapitazione, e la sentenza avrebbepotuto essere eseguita da chiunque lo avesseincontrato per strada. Grazie ai suoi amici altolo-cati, Caravaggio riuscì a fuggire e a riparare primaa Napoli, poi a Malta e in Sicilia. Tornò infine a

Napoli, dove seppe che il papa si apprestava arevocare la condanna e, felice, si mise in viaggioper tornare a Roma. Purtroppo, fu bloccato pressoil presidio spagnolo di Porto Ercole e, mentreattendeva, disperato, di poter ripartire, fu colto daun attacco di febbre malarica - una malattia che loaveva tormentato tutta la vita - e morì, a soli 39anni.

Alla vita di Caravaggio sono stati dedicati libri esaggi, e anche, recentemente, un film della RAI,andato in onda in febbraio. Diretto da Angelo Lon-goni e con un somigliantissimo Alessio Boni nellaparte del protagonista, il film è stato realizzato fra

instance. At all events the pictures were soonpurchased by the painter’s many “admirers”.Influential protectors were very useful to Caravag-gio for another reason too: as mentioned, he oftenfound himself involved in brawls and violence ofevery sort and more than once his protectors had tointervene to get him out of trouble and jail. In 1606there was the most serious episode: the murder ofRanuccio Tommasoni. Caravaggio was sentencedto be beheaded, and the sentence could be execut-ed by anyone who met him in the street. Thanks tohis high-ranking friends, Caravaggio succeeded inrunning away and in taking refuge first in Naples,

and then in Malta and Sicily. Lastly, he returned toNaples, where he learnt that the pope was pre-pared to revoke the sentence, and he happily setout for Rome. Unfortunately he was stopped bythe Spanish garrison at Porto Ercole, and while hewas desperately waiting to set out again he had anattack of malarial fever - an illness that had tor-mented him all his life - and died, aged just 39.

Books and essays have been devoted toCaravaggio’s life, and also, recently, a RAI filmbroadcasted in February. Directed by AngeloLongoni and starring Alessio Boni, who looks verymuch like Caravaggio, the film was made in

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Roma, Belgrado e la Sicilia, anche per via del fat-tivo sostegno della Regione Siciliana che, attraver-so la FilmComission, ha fornito finanziamenti ecollaborazione.

Così, dopo aver visto il film, è possibile viaggia-re nella nostra isola per rintracciare i luoghi in cuiil pittore si fermò realmente e dove sono state gira-te alcune scene. Il palazzo dei cavalieri di Malta,ad esempio, è stato ricreato fra le splendide volte acrociera del Castello Maniace, a Siracusa, mentreper le scene di mare ecco gli intatti litorali dellamagnifica riserva di Vendicari. E poi ancora Mar-zamemi e il castello svevo di Augusta, la Chiesa

Rome, Belgrade and Sicily, also thanks to theactive support of the Sicilian Region, whichthrough FilmCommission provided financing andcollaboration.

Thus, after seeing the film, you can travel aroundon our island to track the places in which thepainter really stopped and where some sceneswere made. For example, the palace of the Knightsof Malta was recreated under the splendid crossvaults of Maniace Castle, in Syracuse, while for thesea scenes there are the unspoilt shores of the mag-nificent Vendicari reserve. Then there is Marza-memi and the Swabian castle at Augusta, the

Per ricreare gli ambienti cinquecenteschi, molti set sono statiallestiti in Sicilia, ad esempio a Marzamemi e al CastelloManiace di Siracusa (qui sopra) > To recreate the XVI centuryplaces, many sets have been set up in Sicily, for example inMarzamemi and Castello Maniace in Syracuse (above)

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della Commenda dei Cavalieri, Palazzo Trigoria ePiazza Duomo a Piazza Armerina.

Ma si può anche decidere di seguire le “vere”orme dell’artista, visitando Siracusa, la città in cuiCaravaggio si fermò dopo essere andato via daMalta e dove, grazie all’aiuto dell’amico MarioMinniti, riuscì a ottenere un’importante commes-sa, vale a dire la realizzazione di un quadro per lachiesa dedicata alla martire siracusana. L’ambien-tazione del Seppellimento di Santa Lucia ricorda davicino le grotte delle Latomie (oggi all’interno del-l’area archeologica di Siracusa) che Caravaggiovisitò: fu lui a coniare il nome Orecchio di Dionisioper la grande grotta che oggi tutti conosciamo conquesto appellativo.

Si prosegue per Messina: La resurrezione di Laz-zaro e l’Adorazione dei Pastori sono oggi custoditinel Museo Civico della città peloritana, ma è inuti-le, purtroppo, continuare il viaggio alla volta diPalermo, perché la Natività con i Santi Lorenzo e SanFrancesco d’Assisi che il pittore realizzò per l’Ora-torio di San Francesco, è stata trafugata nel 1969.(testo > m. c. castellucci)

Benefice Church of the Knights, Palazzo Trigoriaand Piazza Duomo at Piazza Armerina.

But you can also decide to follow the “true” itin-eraries of the artist, visiting Syracuse, the citywhere Caravaggio stopped after leaving Maltaand where, thanks to the help of his friend MarioMinniti, he succeeded in getting an importantcommission, namely the painting of a picture forthe church dedicated to the Syracusan martyr. Thesetting of The Burial of Saint Lucy is very reminis-cent of the Latomy caves (today inside theSyracuse archaeological area) which Caravaggiovisited: it was he, that coined the name Dionysius’Ear for the big cave, that today we all know by thisname.

You continue to Messina: The Resurrection ofLazarus and Adoration of the Shepherds today arekept at the Civic Museum of the city in the Pelo-ritani, but unfortunately it is useless to go on toPalermo, because Nativity with SS Lawrence and St.Francis of Assisi, which the painter did for the SanFrancesco Oratory, was stolen in 1969.

(text > m. c. castellucci)

Elena Sofia Ricci è una delle protagoniste femminili (a sinistra). A destra, il Duomo di Piazza Armerina e l’interno delCastello Maniace, che si riconoscono in alcune scene (sotto) > Elena Sofia Ricci is one of the female characters (left).Right, the Cathedral of Piazza Armerina and the inside of Castello Maniace, which we recognize in some scenes (below)

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SiracusaChiesa di Santa Lucia: visite tutti i giorni 7-12,30 e 15-19,30; il dipinto è posto sull’altare maggiore. Per visite guidate, anche alle catacombe sottostantila chiesa (biglietto 5 €), coop. Kairos tel. 0931 64694

MessinaMuseo Civico, Viale della Libertà 465 tel. 090 361292Lun. e ven. 9-13,30; mar./gio./sab. 9-13,30 e 16-18,30;dom. e festivi 9-12,30; Mer. chiuso

SyracuseSanta Lucia Church: visits every day 7-12.30 and 3-7.30; the painting is over the high altar. For guided visits, also to the catacombs under thechurch (ticket 5 €), Kairos cooperative tel. 0931 64694

MessinaCivic Museum, Viale della Libertà 465tel. 090 361292Mon. and Fri. 9-1.30; Tue. /Thu. /Sat. 9-1.30 and 4-6.30; Sun. and holidays 9-12.30; Wed. closed

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VINO

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Avere conquistato il terzo posto nella classificanazionale per produzione di vino (e mosto) è giàun dato che può riempire d’orgoglio: in terra diSicilia si producono quasi sette milioni di ettolitridi vino l’anno (6.974.406 per essere precisi), ad unpasso dalla produzione pugliese, prima in classifi-ca, che raggiunge quota 7.396.628 ettolitri all’anno.

Ma il dato che più rende chiaro quanto la voca-zione vitivinicola di questa terra sia fondamentaleper la sua economia è quello riguardante l’espor-tazione. L’Isola, infatti, ha esportato vino per oltre84 milioni di euro (dati IRVV relativi al 2006), unacifra che s’innalza ancor di più se consideriamoche la Sicilia ha posto sul mercato estero “solo”412.708 ettolitri, ovvero meno del 6% della suaproduzione totale.

Cosa vuol dire tutto ciò? Semplice, il vino sicilia-no è tra i più apprezzati, e questo gli conferisce unvalore di mercato maggiore.

Ancora qualche numero per sottolineare l’im-portanza del settore. In Sicilia sono coltivati a uva110.000 ettari di terra. Considerato che l’Isola ha

Having conquered the third place in the nationalclassification for the production of wine (and must)is already a datum to be very proud of: in Sicilyalmost seven million hectolitres of wine a year areproduced (6,974,406 to be precise), just behind thePuglia production, the latter topping the classifica-tion with 7,396,628 hectolitres a year.

But the datum that shows most clearly how fun-damental the vine and wine vocation of this land isfor its economy is the datum regarding export. Thefact is that the island has exported wine for over 84million euros (IRVV data relating to 2006), a figurethat rises even more if we consider that Sicily hasplaced on the foreign market “only” 412,708 hec-tolitres, i.e. less than 6% of its total production.

What does all this mean? It is simple. Sicilianwine is among the most appreciated, and this con-fers a greater market value on it.

A few more figures to stress the importance ofthe sector. In Sicily 110,000 hectares of land areused for growing vines. Seeing that the island hasa surface area equal to 25,710 square kilometres, i.e.

sicilianoSicilian wine

Produzione ed esportazione crescono, insieme all’enoturismo:il vino è sempre più il volano dell’economia siciliana

Production and export grow, together with wine tourism:wine is more and more important for Sicilian economy

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una superficie pari a 25.710 Kmq, ovvero duemilioni e mezzo di ettari, si capisce come quegli 84milioni di euro l’anno siano prodotti da poco piùdello 0,04% della sua terra.

Cifre che rendono molto bene l’importanza diquesto mercato, che è tornato a segnare un trend increscita, anche per quanto riguarda tutto quelloche, in Sicilia, gira attorno al vino, quell’indotto cul-turale e non solo che nell’Isola mediterranea pren-de il nome di Strade del Vino. Al momento ne sonostate istituite dodici (vedi box).

two and a half million hectares, we realise that 84million euros a year are produced by a little over0.04% of its land.

These are figures that very clearly show theimportance of this market, which is once againshowing a growth trend, also as regards every-thing that in Sicily revolves around wine, that cul-tural and other by-product that in the Mediter-ranean island takes the name of Wine Routes.

So far twelve of them have been created (seebox).

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La strada del vino dedicata al Cerasuolo diVittoria incorona una delle eccellenze dell’enolo-gia siciliana: siamo fra le province di Ragusa eSiracusa, in un territorio che alle tradizioni vinico-le sposa la bellezza paesaggistica e monumentale.In queste terre ha avuto origine il Nero d’Avola(vitigno da cui nasce l’omonimo e premiatissimovino) con il quale, grazie al sapiente abbinamentocon il Frappato, ancora un vitigno tipico di questezone, si produce il Cerasuolo. Nel centro dellaSicilia, ancora il Nero d’Avola, lega le aziende chefanno parte della Strada del vino dei CastelliNisseni, mentre sono diversi i vitigni che entranoin gioco nella strada della Provincia di Messina:essa comprende infatti il Malvasia delle Lipari,prodotto nelle Eolie, il vino Faro e il Mamertino:tutti e tre vini di antichissima tradizione, apprez-zati già nella notte dei tempi. La ripida strada delvino dell’Etna, primo tra i siciliani ad ottenere ilprestigioso riconoscimento della denominazionedi origine controllata, ci porta su e giù per i tor-

The wine route devoted to Cerasuolo di Vittoriacrowns one of the excellences of Sicilian oenology:we are in the provinces of Ragusa and Syracuse, ina territory that blends vine and wine traditionswith landscape and monumental beauty. This isthe birthplace of Nero d’Avola (the vine fromwhich comes the wine of the same name which haswon so many prizes) with which, thanks to skilfulblending with Frappato, another vine that is typi-cal of these areas, Cerasuolo is produced. In thecentre of Sicily Nero d’Avola links the firms thatbelong to the Wine Route of the Castles ofCaltanissetta province, while various vines areinvolved in the route of Messina province: itincludes Malvasia delle Lipari (malmsey), pro-duced in the Aeolian Islands, Faro wine andMamertino: all three are wines with an old tradi-tion, appreciated in very remote times. The steeproad of Etna wine, the first Sicilian one to get theprestigious recognition of the controlled-origindenomination, takes us up and down the bendsthat wind among the lavas of the volcano, while forthe Alcamo and Marsala wine routes we are on theopposite side of the island: the Alcamo COD is awhite table wine with moderate alcohol strength,already known in the sixteenth century and recog-nized as a COD in 1972 (in Alcamo you can alsovisit the Regional Wine Shop at the Castle of theCounts of Modica); Marsala, instead, was “discov-

Cerasuolo di Vittoria tel. 0932 675387 > www.stradacerasuolovittoria.it

Dei Castelli Nisseni > Castles in Caltanissetta provincetel. 091 320054

Provincia di Messina > Province of Messinatel. 090 9223119 > www.stradadelvinomessina.it

Dell’Etnatel. 095 4012961/63/64 > www.stradadelvinodelletna

Alcamo DOC > CODtel. 0924 25008 > www.stradadelvinoalcamodoc.it

Marsala - Terre d’Occidentetel. 0923 715833 > www.stradavinomarsala.it

Monreale DOC > CODtel. 0924 36123 mobile 335 8448437

Erice DOC > CODtel. 0923 811700 > www.stradadelvinoericedoc.it

Sul percorso della Targa FlorioAlong the route of the Targa Florio race tel. 091 6717444

Terre Sicanetel. 0925 940217 / 0925 943139> www.stradadelvinoterresicane.it

Val di Mazaratel. 0923 940607 > www.stradadelvinovaldimazara.it

La strada del vino Val di Noto > Val di Noto wine route tel. 0931 595106

Le strade del vinothe wine routes

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nanti che s’attorcigliano fra le lave del vulcano,mentre per le strade del vino di Alcamo e diMarsala siamo al capo opposto dell’Isola: l’Al-camo DOC è un vino bianco da pasto di moderatagradazione alcolica, noto già nel Cinquecento ericonosciuto doc nel 1972 (nell’omonima cittadinasi può visitare anche l’Enoteca Regionale ospitatapresso il Castello dei Conti di Modica); il Marsala,invece, fu “scoperto” da un imprenditore ingleseal principio dell’Ottocento e da allora il settorevinicolo per questa bella cittadina è assolutamentetrainante: basti pensare che la superficie vitataarriva all’80% dell’intero territorio dedicato al-l’agricoltura. La DOC Marsala copre l’intera pro-vincia di Trapani, a eccezione del citato comune diAlcamo, Favignana e Pantelleria (su quest’ultimaisoletta, d’altra parte, si coltivano altri ottimiliquori, il Moscato e Passito DOC). Sempre in pro-vincia di Trapani si snodano le vie dedicate alDOC Delia Nivolelli, caratteristico del Val di Ma-zara, e all’Erice DOC, prodotto unico grazie allamorfologia del terreno, all’esposizione e al clima.

In provincia di Palermo troviamo le strade dedi-cate all’ottimo Monreale DOC e ai vini prodottisulle prime pendici delle Madonie, lungo il per-corso della storica Targa Florio.

Per finire torniamo nel bellissimo territorio fraRagusa e Siracusa in cui si producono il Moscatodi Noto e di Siracusa DOC, vini da meditazioneche affondano le radici nella leggenda che vuoleche Siracusa sia stata la prima città a coltivare lavite nel mondo occidentale. (testo: e. gatti, c. j. raeli> foto: hanne carstensen; melo minnella)

ered” by an English entrepreneur at the start of thenineteenth century and since then for this prettylittle town the vine and wine sector has beenabsolutely fundamental: one need only think thatthe surface used for vines accounts for 80% of thewhole agricultural territory. The Marsala CODtakes in the whole of Trapani province, with theexception of Alcamo, Favignana and Pantelleria(on the latter islet, on the other hand, other excel-lent liqueurs, Moscato and Passito COD, are pro-duced). In Trapani province there are the wineroutes devoted to the Delia Nivolelli COD, charac-teristic of the Val di Mazara, and to the Erice COD,a unique product thanks to the morphology of theterrain, the exposure and the climate.

In Palermo province we find the routes devotedto the excellent Monreale COD and the wines pro-duced on the lower slopes of the Madonie, alongthe route of the historic Targa Florio car race.

To end, we return to the beautiful territories ofthe Ragusa and Syracuse provinces, where theNoto and Syracuse Moscato CODs are produced,meditation wines rooted in the legend according towhich Syracuse was the first place to cultivate thevine in the western world. (text: e. gatti, c. j. raeli >photos: hanne carstensen; melo minnella)

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“Vinni la primavera - li mennuli su ‘n ciuri - a mia‘n focu d’amuri - lu cori m’addumò” (è venuta la pri-mavera - i mandorli sono in fiore - a me un fuocod’amore - il cuore m’incendiò), canta la primaquartina di “Si maritau Rosa”, un famoso cantofolcloristico siciliano della prima metà del secoloscorso.

E quale migliore mezzo se non le canzoni peresprimere il risveglio primaverile della natura edanche dei sensi?

Canti per veicolare messaggi d’amore, così comele attùrne, ossia le serenate eseguite la sera, sotto ilbalcone di una donna.

È tutt’ora possibile, in alcuni paesi, sentire deicomplessini suonare, nottetempo, qualche “balla-bile” ed anche intonare canti amorosi.

L’attùrna viene “portata” la sera prima delmatrimonio per augurare una buona sorte ainovelli sposi e, talvolta, anche al rientro del viag-gio di nozze.

La partitura seguente è il frammento di un tangoeseguito da un’orchestrina che si riuniva, fino aduna ventina di anni addietro a Vicari, in provincia

“Spring has come - the almonds are in flower - a fireof love - has set my heart on fire” says the first quat-rain of “Si maritau Rosa”, a famous Sicilian folksong from the first half of the last century.

And what better means than songs to expressthe spring awakening of nature and also of thesenses?

Songs to communicate messages of love, like theattùrne, i.e. serenades performed in the evening,under a woman’s balcony.

It is still possible now, in some villages, to hearsome little groups at night playing a “dance tune”and also intoning love songs.

The attùrna is “taken” on the evening before themarriage to wish good luck to the bride andgroom, and sometimes also on their return fromthe honeymoon.

The score that follows is the fragment of a tangoperformed by a little orchestra that until abouttwenty years ago got together at Vicari, in Palermoprovince, at the home of Nino Floria. This musicalgroup, like many others in various Sicilian vil-lages, enjoyed performing dance music at sònari

Quinto appuntamento con il mondo affascinante del dialetto siciliano: a far da Cicerone la ricercatrice di tradizionipopolari Sara Favarò > Fifth appointment with the fascinatingworld of Sicilian dialect: with the popular tradition researcher Sara Favarò

I canti si possono ascoltare cliccando> You can hear the songs by clicking onwww.sikania.it

Canti d’amore e serenateLove songs and serenades

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di Palermo, presso l’abitazione di Nino Floria.Tale gruppo musicale, così come tanti altri neivari paesi siciliani, si dilettava ad eseguire musi-che da ballo nei sònari (feste di ballo in casa) edanche a purtari attùrna. Musica che, nella quasitotalità, prendeva spunto da motivi di canzoniche si ascoltavano in radio e nei dischi in vinile a78 giri.

Luogo deputato alle scelte d’amore era lachiesa. Fino agli anni Trenta del secolo scorso,usualmente, le ragazze non uscivano di casa, senon per andare “a Messa”. E mai da sole, maaccompagnate.

In chiesa alle ragazze e alle donne erano desti-nati gli spazi della navata centrale, gli uominiaffollavano quelle laterali.

Le sedie non erano già disposte sul pavimento,ma ammonticchiate vicino al fonte dell’acquabenedetta. A loro guardia c’era u siggiaru (il re-

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Un jornu iu mi nni ii a la missae idda stissa l’occhiu mi scacciòallura iu subbitu mi ci abbicinaie m’assittai ‘nta la seggia ch’era ddà.

Era misu tisu tisu viu a lu siggiaru chi stennea la manumi votu e dicu: “Dinari ‘un ci nn’è”.Mi votu e dicu: “Dinari ‘un ci nn’è”.

Allura iu ii p’assittarimi ii p’assittarimi e la seggia ‘un c’era cchiù.Lu siggiaru scilliratu mi l’avia livatu c’onn’avè paiatu.

M’allavancai mi struppiai ‘na risata si nni fici la mia bella Meioh chi fiura chi fici Cocò.Oh chi fiura chi fici Cocò.

Portu ‘n testa di cinc’anni stu cappeddu granni capi a tutti bannili scarpi vecchi c’on servinu cchiù.Li scarpi vecchi c’on servinu cchiù.

A brazzettu a la me zita sangu di la crita n’haiu a fari vitaOh licca mecci vattinni di cca.Oh licca mecci vattinni di cca.Oh licca mecci vattinni di cca.

U jornu d’a missa

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sponsabile delle sedie), che quasi dovunque era ilsacrestano, e a chi intendeva assistere seduta/oalla funzione, non rimaneva che pajaricci (pagargli)la sedia.

I maschi schietti, (celibi o single come si dicenell’Italia inglesizzata), non si sedevano, e non perrisparmiare i soldi, ma per avere una visione miglio-re. Stando in piedi potevano scrutare dall’alto lanavata centrale, affollata di donne da marito. Eracosì che tra un “Pater noster” e un “Amen”, trovava-no connubio sguardi e future promesse d’amore.

“Ite, missa est”, solennizzava il parroco, mentreemozioni e fremiti libravano leggeri nel cielo del-l’amore.

Il giorno della messaUn giorno io sono andato a messa / e lei stessa

mi fece l’occhiolino / allora io subito mi avvicinai/ e mi sedetti sulla sedia che era là.

Ero messo teso, teso / vedo il guardiano di sedieche stendeva la mano / mi giro e dico: “Denarinon ce n’è”. / Mi giro e dico: “Denari non ce n’è”.

(dance parties in homes) and also purtari attùrna.(to perform serenades).

It was music that was almost entirely inspiredby song melodies heard on the radio and in 78 rpmrecords.

The place appointed for love choices was thechurch. Until the nineteen-thirties girls didn’t usu-ally go out except to go “to mass.” And neveralone, but accompanied.

The places in the church for the girls and thewomen were along the central nave, while themen crowded into the side ones.

The chairs were not yet prepared on the floor,but were heaped up next to the holy water font.Guarding them there was u siggiaru (the personresponsible for the chairs), who almost every-where was the sacristan. Those intending to assistat the mass sitting had to pay him for the chair.

The schietti males (single ones) did not sit, andnot so as to save money, but to get a better view.Standing, they could scrutinize from above thenave, crowded with marriageable women.

So between a “Lord’s Prayer” and an “Amen” a

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Feci per sedermi / feci per sedermi e la sedianon c’era più. / Il guardiano di sedie scellerato /l’aveva levata perché non avevo pagato.

Caddi per terra mi feci male / una risata fece lamia bella Mei / oh che figura che fece Cocò. / Ohche figura che fece Cocò.

Porto in testa da cinque anni questo / cappellogrande che entra ovunque / le scarpe vecchie chenon servono più. / Le scarpe vecchie che non ser-vono più.

Sottobraccio alla mia fidanzata / sangue dellecreta ne devo fare vita / oh lecca stoppini vai viada qua. / Oh lecca stoppini vai via da qua. / Ohlecca stoppini vai via da qua. (sara favarò)

match was made between gazes and future prom-ises of love.

“Ite, missa est”, proclaimed the priest, whileemotions and quivers hovered lightly in the heav-en of love.

The day of the massOne day I went to mass / and she herself

winked at me / then at once I drew near / and Itook a seat on the chair that was there.

I was tense, tense / I see the chair guardianreaching out a hand / I turn and say: “No money.”/ I turn and say: “No money.”

I went to sit / went to sit and the chair was gone./ The villainous chair guardian / had taken itaway because I had not paid.

I fell down, I hurt myself / my beautiful Meilaughed / oh what a poor figure Cocò cut. / Ohwhat a poor figure Cocò cut.

For five years on my head I have been wearing/ this big hat that goes in anywhere / the oldshoes that I don’t need anymore. / The old shoesthat I don’t need anymore.

Walking arm-in-arm with my fiancée, / blood ofclay I have to make a life of it / oh verger go awayfrom here. / Oh verger go away from here. / Ohverger go away from here. (sara favarò)

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“Allora incontro ti verran le belle / spiaggedella Trinacria isola, dove / pasce il gregge del Sol,pasce l’armento: / sette branchi di buoi, d’agnellotanti, / e di teste cinquanta i branchi tutti. / Noncresce, o scema, per natale o morte,/ branco; e leDive sono i lor pastori (...) Pascoleranno intatti e avoi soltanto / calerà del ritorno il suol nativo, /non però senza guai, fiavi concesso. / Ma se gio-venca molestaste od agna, / sterminio a te predì-co, al legno e a’ tuoi / e pognam, che tu salvoancor ne andassi, / riederai tardi, e a gran fatica, esolo”. / Disse; e sul trono d’ôr l’Aurora apparve.(Odissea, canto XII - 164/187)

Così Circe metteva in guardia il prode Ulisse,più che con un oracolo, con questa che sembra unaminaccia. Una predizione che è il giusto prologoper le storie che stiamo per raccontare, storie chehanno a che fare con il solito Ulisse, con tante muc-che, con la luna e con una fanciulla di nome Sicilia.

Ulisse, dunque. La cui cattiva stella lo porta asubire venti contrari e tempeste, tanto che - gira

“Thence to Trinacria’s shore you bend your way,/ Where graze thy herds, illustrious source of day!/ Seven herds, seven flocks enrich the sacred plains,/ Each herd, each flock full fifty heads contains; /The wondrous kind a length of age survey, / Bybreed increase not, nor by death decay. / Two sistergoddesses possess the plain, / … Here, watchfulo’er the flocks, in shady bowers / And flowerymeads, they waste the joyous hours. / Rob not thegods! and so propitious gales / Attend thy voyage,and impel thy sails; / But if thy impious hands theflocks destroy, / The gods, the gods avenge it, andye die! / ‘Tis thine alone (thy friends and navy lost)/ Through tedious toils to view thy native coast”. /She ceased: and now arose the morning ray.(Odyssey, Book XII).

Thus Circe warns the valiant Ulysses, more thanwith an oracle, with what seems like a threat. It is aprediction that is the appropriate prologue to the sto-ries that we are about to tell, stories that have to dowith the usual Ulysses, a lot of cows, the moon and ayoung girl named Sicily.

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La predizione di Circe ad Ulisse è il giusto prologo per le storie chestiamo per raccontare,storie di mucche,di dei e di fanciulle

La maga Circe in un quadro di John Waterhouse (1849-1917) > Circe in a painting by J. Waterhouse

Il mito in Sicilia Myth in Sicily

The prediction made by Circe is the right prologue to the stories we’re going to tell,stories of cows, of gods and girls

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Le vacche sacre di Apollo in un mosaico della Villa del Casale, Piazza Armerina> Apollo’s holy cows in a mosaic in the Villa del Casale, Piazza Armerina

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Well then, Ulysses. Whose bad star leads himto suffer contrary winds and storms, so much so

that - whichever way you turn - after having alreadyonce escaped the dangers concealed in beautifulSicily, he lands again on the beaches of the island,driven by westerly and easterly winds, this time onthe request of his fellow-adventurer Eurylochus: “Itseems you are made of iron and would prevent yourfriends, exhausted with their efforts and lack ofsleep, from landing and making a decent meal onthis sea-encircled isle. Instead you order us to travelon through advancing night, driven from this islandinto the misty deep. Night bears the fierce windsthat wreck ships. How would we escape totaldestruction if a southerly or a fierce westerly galesprang up, those that most often sink vessels despitethe omnipotent gods? No, let us give way to darknight, and take our supper on shore by the swift

ship, then embark in the morning, andput out once more into the widewaters.” “Ulysses answers him and

Apollo, figlio tra i prediletti di Giove, avevascelto la Sicilia quale pascolo delle sue mandrie, le vacche sacre di cui l’quipaggio di Ulisse si nutre

Apollo, one of Jupiter’schildren, choose Sicily as a

pasture for his herds, the holycows eaten by Ulysses’ crew

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the other sailors, agreeing to spend the night on theisland on a condition: “But let all of you swear me asolemn oath that none of you, his mind cloudedwith error, will kill a cow or sheep of any herd of cat-tle or flock we find.” (Odyssey, Book XII).

They should have stopped for a single night, but

“For a whole month the wind never stopped blow-ing from east or west”. In the end the provisions ranout and the sailors’ hunger led Ulysses’ sad destinyto be fulfilled. It was precisely Eurylochus that pro-voked the anger of Apollo, having decided to sacri-fice one of his heifers to the gods. This was a sacri-fice that was to be compensated for by the buildingof a temple to the god of the sun, if this god, forgiv-ing the action, allowed them to leave the island.

Things did not go that way. Circe’s prophecy

che ti rigira - dopo esser scampato già una volta aipericoli che si celavano nella bella Sicilia, ecco chesui lidi dell’Isola riapproda, sospinto da venti diMezzogiorno e di Ponente, questa volta su richie-sta del suo compagno d’avventure Euriloco: “...Contendi il toccar terra, e di non parca / Cena sul

lido ristorarsi. Esigi / Che in mezzo le notturneombre su questo / Pelago a caso erriam, benché lanotte / Gravi produca disastrosi venti. / Or chifuggir potrà l’ultimo danno / Dove repente unprocelloso fiato / Di Mezzodì ci assalga, o diPonente, / Che de’ numi anco ad onta, il legnosperda? / S’obbedisca oggi alla divina notte, / Ela cena nell’isola s’appresti. / Come il dì spunti,salirem di nuovo / La nave, e nell’immensa ondaentreremo”. A lui e agli altri marinai risponde

Capo Pachino, nei pressi del quale si individua Capo Odisseo > Todays Capo Pachino is near the old Capo Odisseo

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came true and only Ulysses was saved on a distantbeach in the kingdom of Alcinous.

Where did all this happen? Near Capo Pachino,perhaps near Portopalo, where the promontorycalled Capo di Marzo was once known as CapeOdysseus, dominated by south and west winds,where the sirocco often lasts many days. HereUlysses was to find his “solitary beach” to pray to thegods, a beach along which there was the fertile coun-tryside in which there grazed the herds of the godApollo. These were herds able to give milk worthy ofthe god like the cows of the Modica race, “with wideforeheads and arched horns”, which have grazedsince remote times in this area.

These are times as remote as those in which herethere was revered the goddess Hera, who was reflect-ed in the moon, a star that many times the ancientinhabitants of these lands, the Siculi, represented intheir primitive frescoes in the caves in the Modicaarea. Hera was the divinity protecting married cou-ples and parturient women as well as hunters, cliffsand high inhabited areas like these mountains thattoday we call Erei in honour of the ancient divinitybetter known with her Latin name, Juno.

Ulisse, accettando di passar la notte sull’Isola apatto che “... Giurate almeno, e col più saldo giu-ro, / Che, se greggi troviam, troviamo armenti, /Non sia chi, spinto da stoltezza iniqua, / Gio-venca uccida, o pecorella offenda” (Odissea, cantoXII - 361/387).

Una notte sola avrebbe dovuto sostare, ma “Perun intero mese Austro giammai / Di spirar nonrestava, e poscia fiato / Non sorgea mai, che diLevante o d’Austro”. Finché non si svuotarono lestive e la fame dei marinai portò al compimento iltriste destino dell’Odisseo. Fu proprio Euriloco aprovocare l’ira di Apollo, avendo deciso di sacri-ficare agli dei proprio una delle sue giovenche.Un sacrificio che sarebbe stato ricompensato dal-l’edificazione di un tempio al dio del sole, se que-sti, perdonato il gesto, avesse concesso loro dilasciare l’Isola.

Così non fu. La profezia di Circe si avverò e soloUlisse trovò salvezza su una lontana spiaggia nelregno di Alcinoo.

Dove avveniva tutto ciò? Nei pressi di CapoPachino, forse dalle parti di Portopalo, dove ilpromontorio detto Capo di Marzo un tempo eraconosciuto come Capo Odisseo, laddove domina-

La “solitaria spiaggia” di Ulisse a Portopalo > Ulysses’ “solitary beach” by Portopalo

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no i venti di Mezzogiorno e di Ponente, e dovel’Austro (lo Scirocco) è solito perdurare per diver-si giorni. Qui Ulisse avrebbe trovato la sua “soli-taria spiaggia” per pregare gli dei, una spiaggiasulla quale si affacciava l’ubertosa campagnanella quale pascolavano le mandrie del dioApollo. Mandrie capaci di dare un latte degno deldio, come le vacche di razza modicana, “di frontelarga e con le corna in arco”, che in questa zonapascolano fin da tempi remoti.

Tempi lontanissimi quanto quelli in cui qui sivenerava la dea Era, che si rifletteva nella luna,astro che così tante volte gli antichi abitanti diqueste terre, i Siculi, hanno raffigurato nei loroaffreschi primitivi nelle grotte modicane. Era,divinità protettrice degli sposi e delle partorienticosì come dei cacciatori, delle rupi e delle altureabitate, come questi monti che oggi chiamiamoErei in onore dell’antica divinità meglio conosciu-ta con il suo nome latino, Giunone.

I Siculi avrebbero dato il nome all’Isola, anchese una leggenda, probabilmente di origine bizan-tina o araba, ne attribuisce l’origine ad una fan-ciulla, la cui storia sembra essere la versione“riveduta e corretta” del mito greco di Egesta.

Sicilia era una bellissima principessa libica allaquale un oracolo aveva predetto che se non aves-se lasciato il suolo natio, sola e in barca, entro ilquindicesimo compleanno, sarebbe stata uccisadal mostro chiamato Greco-Levante.

Così, il giorno del suo compleanno, Sicilia vieneabbandonata su una barca. Tre mesi, racconta laleggenda, la barca resta in balia delle correnti, tremesi durante i quali la fanciulla esaurisce le scor-te di acqua e di cibo. Sta per arrendersi al suo tri-ste destino, ma ecco che i venti la sospingono suuna spiaggia deserta, piena, però, di frutta e diacqua sorgente.

Sicilia, seppur rifocillata, è sola, e la solitudinepuò essere la peggiore delle disgrazie. Ma anchequi, quando credeva di impazzire, ecco che il Fatole sorride, inviandole un ragazzo bellissimo con ilquale generare la popolazione di quella terra fer-tile e meravigliosa.

La spiaggia, così indica il mito, sarebbe quelladi Portopalo. (maria lohman - XII - continua)

Myth in Sicily

Il mito in Sicilia

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The Siculi are believed to have given the name tothe island, though a legend, probably of Byzantine orArab origin, attributes its origin to a young girl,whose history seems to be the “revised and correct-ed” version of the Greek myth of Aegesta.

Sicilia was a beautiful Libyan princess to whom anoracle foretold that if she did not leave her nativeland, alone in a boat, within her fifteenth birthday,she would be killed by the monster called Greek-Levant.

So on the day of her birthday, Sicilia was aban-doned on a boat. Three months, the legend says, theboat was at the mercy of the tides, three months dur-ing which the young girl used up her supplies ofwater and food. She was about to give herself up toher sad destiny, but then the winds drove her onto adeserted beach, full of fruit and spring water.

Sicilia, though restored, was alone, and lonelinesscan be the worst of misfortunes. But here too, whenshe thought she would go mad, Fate smiled on her,sending her a very beautiful boy with whom toengender the population of that fertile and marvel-lous land.

The beach, the myth indicates, would be that ofPortopalo. (Maria Lohman - XII - to be continued)

Era, la sposa di Giove, cui sono dedicati i Monti Erei> Hera was Jupiter’s wife: the Erei Mountains are devoted to her

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La Chiesa dell’Annunziata a Trapani

Although daily life imposes faster andfaster rhythms on us, and more andmore pressing commitments, din thatoverwhelms thought, it is still possibleto enjoy places of silence like the onesinside the walls of the chapels of the An-nunziata church in Trapani. In theseplaces, where time seems to be crystal-lized, pilgrims invoke protection fortheir loved ones or pay tribute for hav-ing been saved from the sea.

At the end of the big nave of thechurch, through oblique passages youget to the chapel dedicated to the patron

accede alla cappella dedicata alla patronadi Trapani e protettrice dei marinai e deipescatori. Le pareti che ne definiscono ilperimetro rettangolare sono scandite daparaste lisce che guidano lo sguardo versoil baldacchino dell’altare con la statua del-la Madonna delle Grazie - opera, del XIVsecolo, dello scultore Nicola Pisano - in-corniciato da un raffinato portale in mar-mo bianco a rilievo realizzato nella botte-ga del Gagini alla fine degli anni Trentadel Cinquecento.

Avvicinandosi all’altare, oltrepassato il

saint of Trapani and protectress ofsailors and fishermen. The walls thatdefine its rectangular perimeter are com-parted by smooth pilasters that lead thegaze towards the canopy of the altarwith the statue of the Madonna of theGraces - a 14th century work by thesculptor Nicola Pisano - framed by arefined portal in embossed white marbledone in the Gagini workshop at the endof the 1530s.

Approaching the altar, after goingthrough the gate into it, devotees, ob-serving a rigorous silence full of hope

Benché la quotidianità costringa a ritmisempre più veloci, ad impegni sempre piùincombenti, al frastuono che sovrasta ilpensiero, è ancora possibile godere di luo-ghi del silenzio come quelli racchiusi tra lemura delle cappelle della Chiesa dell’An-nunziata a Trapani. In questi spazi, dove iltempo pare essersi cristallizzato, i pelle-grini invocano la protezione per i propricari o rendono omaggio per averli preser-vati dal mare.

Al termine della grande navata dellachiesa, attraverso passaggi obliqui, si

Le cappelle della Madonna delle Grazie e dei Marinai > The chapels of the Madonna of Graces and Sailors

The Annunziata Church in Trapani

TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

Page 70: sikania 256

cancello che lo delimita, i devoti, osservando unrigoroso silenzio colmo di speranza e gratitudine,dopo il segno della croce e perpetuando una tradi-zione secolare, danno inizio ad una personale pro-cessione religiosa, da sinistra verso destra, intornoal baldacchino. A metà del percorso la processioneper qualche istante devia nello spazio compreso trale colonne centrali del baldacchino dove pochi gra-dini consentono al fedele di accostarsi alle figure, dischiena, della Madonna e di due Angeli e trasferireloro, sfiorandole appena con le punte delle dita,un bacio, poi riprende nuovamente e si concludedavanti all’altare.

Ad accrescere il misticismo di questo piccololuogo sorto, nel XVI secolo, come cappella funera-ria dei fratelli Bosco, è la cupola in pietra tufaceache per l’immediata leggibilità del suo impianto,una semisfera sostenuta da nicchie agli angoli, risal-ta ulteriormente rispetto alla complessità delladecorazione a tarsie marmoree delle pareti. Un tri-pudio di colore, fantasie floreali e testine alate,incentrato sul contrasto del rosso, del nero e delbianco. Nei portali che introducono alle cappelleattigue - di Sant’Alberto e di San Vito - risaltano leinsegne del principe Fardella - promotore e finan-

and gratitude, after the sign of the cross, perpetu-ating a centuries-old tradition set going a person-al religious procession, from left to right, aroundthe canopy. Halfway through, for a few instantsthe procession makes a detour into the spacebetween the central columns of the canopy, wherea few steps allow the believer to approach the fig-ures, seen from the back, of the Virgin and twoAngels and to transfer a kiss to them, just skim-ming them with the fingertips; the processionthen starts again and ends in front of the altar.

Increasing the mysticism of this small place -which came into being in the 16th century as thefuneral chapel of the Bosco brothers - is the domein tufa stone, which because of the immediate leg-ibility of its plan, a hemispheroid supported byniches at the corners, stands out more in compar-ison to the complexity of the decoration with mar-ble inlays on the walls. It is a feast of colour, floralfantasies and winged heads, hinging on the con-trast of red, black and white. In the portals thatlead into the adjoining chapels - of St. Albert andSan Vito - stand out the insignias of Prince Far-della - the promoter and financier of the wall dec-oration commissioned, in 1660, from Giuseppe

TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

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L’interno della Chiesa dell’Annunziata > Interior of the Annunziata Church

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ziatore della decorazione parietale commissionata,nel 1660, a Giuseppe Orlando - e, tra le volute deitimpani, il motivo della conchiglia.

Ricorrente in tutta la Chiesa dell’Annunziata essodiviene predominante nella Cappella dei Marinai lacui costruzione, prevista sul finire degli anni Diecidel Cinquecento, si è conclusa, presumibilmente,prima del 1550. Lungo l’asse principale due archi asesto acuto si fronteggiano, l’uno per dare accessoalla cappella direttamente dalla chiesa, l’altro perdare accesso all’abside con il catino modellato comeuna conchiglia. La cupola richiama quella della cap-pella della Madonna delle Grazie, ma se ne distac-ca nei dettagli. Le pareti dell’abside e dell’ambienteprincipale quadrato sono articolate a quote diverse(probabilmente, secondo Marco Nobile, per un ri-pensamento durante la costruzione) da un fregioornato con tralicci e testine alate e tra le paraste danicchie semicircolari con il catino a conchiglia scol-pito in un unico blocco. La ripetizione del motivo,la qualità delle sagome e dell’intaglio che incideappena le superfici e la tinta calda della pietra tufa-cea fanno di questo spazio uno degli episodi archi-tettonici più singolari del panorama architettonicotrapanese. (testo: roberta canestro > foto: filippo adamo)

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Orlando - and, among the volutes of the tympana,the shell motif.

Recurrent in the whole Annunziata church, itbecomes predominant in the Chapel of theSailors, the building of which, scheduled for theend of the first decade of the sixteenth century,was presumably concluded before 1550. Alongthe main axis two Gothic arches face one another,one directly giving access to the chapel from thechurch, the other giving access to the apse, whichhas a bowl modelled like a shell. The dome is rem-iniscent of that of the chapel of the Madonna ofGraces but differs from it in the details. The wallsof the apse and the main square hall have at dif-ferent heights (probably, according to Marco No-bile, because of an afterthought during the con-struction) a frieze adorned with lattices andwinged heads and between the pilasters semicir-cular niches with a shell bowl sculpted in a singleblock. The repetition of the motif, the quality ofthe shapes and the carving that barely cuts intothe surfaces and the warm hue of the tufa stonemake this place one of the most unusual architec-tural episodes in the Trapani architectural panora-ma. (text: roberta canestro > photos: filippo adamo)

TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

La Madonna delle Grazie e l’abside della Cappella dei Marinai> The Madonna of Graces and the apse of the Chapel of the Sailors

Page 72: sikania 256

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I have been reading your magazine for a longtime and always with great interest. Thank youand my compliments.

I am promoted to write by the article by EmiliaGatti, in the January-February 2008 issue.

My interest was aroused by the question that thejournalist asks: “Why do the Sicilians have to paya foreign multinational for their own water?”

In this question there is recounted the drama ofSicily, of being Sicilians in Sicily, and thereforepeople that don’t know how to ask themselvesquestions, to look and to see, to use what theirown land has abundantly made available to them.Better not to do anything, better to complain, bet-ter to wait.

Who and what for, I wonder.It seems strange to me that the journalist doesn’t

rather justly wonder: why do they charge so littlefor the right to take the water?

From another point of view, in addition to lazi-ness, inefficiency and chronic Sicilian disorganiza-tion, we could see a multinational firm that haschosen to invest in Sicily, giving work opportuni-ties to 22 families.

As regards the increase in production, from16,500 bottles an hour to 46,000, without increas-ing the number of employees, let’s wonderwhether sophisticated machinery is used orwhether the staff are exploited.

To end, from the fiscal point of view the law isthat enterprise income is taxed is where it is pro-duced and not where it is distributed.

It is dutiful to say these things, out of love forSicily that comes from the depths of my heart.

Serafina Micalizzi

A proposito di acquae concessioniAbout water and concession

I NOSTRI LETTORI>OUR READERS

Leggo la Vs. rivista da tanto tempo e sempre contanto interesse. Grazie e complimenti.

A spingermi a scrivere è stata la lettura dell’arti-colo della signora Emilia Gatti, inserito nel nume-ro di Gennaio/Febbraio 2008.

A risvegliare in me l’interesse è stata la doman-da che la giornalista pone: “Perché i siciliani devo-no pagare la propria acqua ad una multinazionalestraniera?”

In questa domanda si racconta il dramma dellaSicilia, di essere siciliani di Sicilia e, quindi, perso-ne che non sanno interrogarsi, guardare e vedere,utilizzare quello che la propria terra ha abbondan-temente messo loro a disposizione. Meglio non farniente, meglio lamentarsi, meglio aspettare.

Chi e che cosa, mi chiedo.Mi sembra strano che la signora non si chieda

piuttosto e giustamente: perché per la concessionedi emungimento dell’acqua fanno pagare un cano-ne così irrisorio?

Da un altro punto di vista, oltre alla pigrizia,inefficienza e cronica disorganizzazione siciliana,potremmo vedere un’azienda multinazionale cheha voluto investire in Sicilia, dando la possibilitàdi lavoro a 22 famiglie.

Per quanta riguarda l’incremento della produ-zione, da 16.500 bottiglie l’ora a 46.000, senzaaumentare il numero degli addetti, chiediamociquali macchinari sofisticati adotta per farlo o sesfrutta il personale addetto.

Per finire, dal punto di vista fiscale vige la leggeche il reddito d’impresa è tassato dove viene pro-dotto e non dove è distribuito.

Doveroso, per amore di una Sicilia che amo dalprofondo del mio cuore.

Serafina Micalizzi

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I Consigli di Sikania > Sikania advices

la Sicilia vien viaggiandoan appetite for Sicily comes by travelling

> week end > dove dormire > dove mangiare > il ristorante > l’albergo> week end > where to sleep > where to eat > the restaurant > the hotel

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WEEK END>

Afolk and rustic feast, the Sicilian celebrationof St. Joseph is a dive into the oldest rural tradi-tions on the island. At Valguarnera, a village inEnna province lost among the folds of the EreiMountains, the feast has maintained intact itsmost picturesque characteristics and it is one ofthe most popular with the population, so muchso that in order to give it its full importance thisyear the decision was taken to move it forwardexactly one month, to avoid an overlap withEaster Week. The outstanding feature of thefeast is the banquets that families prepare, intheir homes, to honour the carpenter saint andto thank him for graces received. On 19 Marchthe doors of houses are opened and visitors cantaste the numerous titbits - bread, vegetables,and fried foods. Each person will then receive apupu ri san Giuseppi (puppet of St. Joseph). Parti-cularly picturesque are the comings and goingsof devotees that, to fulfil a vow, offer the saintbig candles adorned with flowers (m’braculi) orwheat, transported on the backs of harnessedhorses. There is also a procession of the SacredFamily, in the morning, and of the simulacrumof the saint, on the evening of 20 March.

19-20/04 San Giuseppe in primavera

Informazioni>Information:

Comune > CouncilValguarnera

tel. 0935 955111

Dove dormire e mangiare >

Where to sleep and eat

Azienda agrituristica> Holiday farm

Grottacaldacontrada Grottacalda,

Piazza Armerinatel. 0935 958533;

pensione completa 60 € a persona

> Full board 60 € per person

Pasto (menù fisso)22 € a persona

> Meal (set menu) 22 € per person

Come arrivare > How to get thereDall’autostrada A19 Palermo - Catania, uscita Mulinello, direzione Valguarnera >

From the A19 Palermo-Catania motorway, Mulinello exit, fork for Valguarnera

> Valguarnera (Enna)

St. Joseph in spring

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Festa popolare e contadina, la celebrazio-ne siciliana di San Giuseppe è un tuffo nellepiù antiche tradizioni rurali dell’Isola. AValguarnera, piccolo paese dell’ennesesperso fra le pieghe degli Erei, la festa hamantenuto intatte le sue caratteristiche piùpittoresche ed è una delle più amate dallapopolazione, tanto che, per darle il giustorilievo, si è preferito quest’anno spostarla inavanti di un mese esatto, per evitare la con-comitanza con la Settimana Santa. Emblemadella festa sono le tavolate che le famiglieimbandiscono, in casa propria, per onorareil santo falegname e ringraziarlo per le gra-zie ricevute. Il 19 le porte delle case vengo-no aperte e i visitatori possono gustare lenumerose prelibatezze - pane, verdure, frit-ture - preparate. Ciascuno riceverà poi unpupu ri San Giuseppi. Particolarmente pitto-resco il via vai dei devoti che, per assolverea un voto, offrono al santo dei grandi ceriinfiorati (m’braculi) o del grano, trasportatosul dorso da cavalli bardati. Non manca laprocessione della Sacra Famiglia, al matti-no, e del simulacro del santo, di sera alle 20.

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Page 76: sikania 256

Dove dormireWhere to sleep I prezzi si intendono per doppia BB

Il vostro prossimo congresso, sarà perfetto

via Montepellegrino, 62 - 90142 Palermo - � +39 091 6280140 - fax + 39 091 6371227

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B&B SOTTO IL VULCANO

Nicolosi - via Monpilieri, traversaV, s.n. � 095 914851; da 57 €

B&B I RUSTICI

Trecastagni - via Archimede, 2, � 095 7809956; da 30/35 €

Enna & Provincia

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SELENE ***Piazza Armerina - via G.le Gaeta,30/32 � 0935 683412; da 70 €

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Leonforte - c.da Rossi, SS 121 km94,750 � 0935 903268; 110/256 €

BAGLIO SAN PIETRO

Nicosia - località San Pietro, � 0935 640529; 76 €

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VILLA MIRAGLIA **Cesarò - loc. Portella Miraglia SS289 � 095 7732133; HB 100 €

VILLA DUCALE ****Taormina - via Leonardo da Vinci,60; � 0942 28153; da 130 €

D’ORANGE ALCANTARA ***Francavilla di Sicilia - via dei Mulini,14/16 � 0942 981374; da 80 €

RESIDENCE VILLA FIORENTINO

Lipari - via G. Franza, 9 � 0909812136; appartamento da 60 €

Ragusa & Provincia

HOTEL VILLA CARLOTTA ****Ragusa - via Ungaretti,� 0932 604140;120 €

HOTEL PALAZZO DEGLI ARCHI

Ragusa Ibla - corso Don Minzoni,6 � 0932 686021; da 90 €

CAMBIOCAVALLO

C.da Zimmardo - Pozzallo� 0932 779118; da 110 €

B&B TALIA

Modica - via Exaudinos, 9, � 0932 752075; da 120 €

B&B LA CASA DI MONTALBANO

Via A. Moro, 44, loc. Punta Secca,Santa Croce Camerina � 0932655566; da 64 € (min. 2 notti)

Siracusa & Provincia

HOTEL ROMA ****Siracusa - via Minerva, 10,� 0931 465626, da 200 €

HOTEL MEDITERRANEO ***Siracusa - via Tripoli, 40, � 0931 445047; da 75 €

B&B AL TEATRO

Siracusa - via del teatro, 15, � 0931 64674; da 50 €

AGRITURISMO CASA DELLO SCIROCCO

Carlentini - c.da Piscitello; � 095447709 - 338 1720112; da 38 €

Trapani & Provincia

TORRI PEPOLI ***Erice - viale Conte Pepoli,� 333 3010504; da 200 €

B&B TRA CIELO E SABBIA

San Vito Lo Capo - via del Secco,44 � +39 0923 972638 cell. +39335 7488954; da 35 €www.tracieloesabbia.it

KEMPINSKI GIARDINO DI COSTANZA *****LMazara del Vallo - via Salemi km 7+100; � 0923 907763; 339 €

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WEEK END>

Those who love scooters, and more specifi-cally the mythical Vespa Piaggio, will be meet-ing in Cefalù for the Vespa World Days. You canadmire historical and modern models, visit the“Vespa village”, and participate in parties andwalks.

It is an “alternative” occasion, in short, for avisit to Cefalù, splendid in its spring attire. It isthe ideal period, for instance, for a walk to thetop of the Rock, the promontory that domi-nates the town. From here you can admire asplendid panorama of the roofs of Cefalù, thecoast and the sea. And you can see close-up theremains of the so-called “sanctuary of Diana”.A must is the Cathedral (every day 8-12 and3.30-7), with its magnificent mosaics and thesmall cloister (visits Monday to Saturday, 10-1and 2-6; admission 3 €); the Mandralisca Mu-seum, where there is the Portrait of a man byAntonello from Messina, which some art criticshave compared to the Gioconda because of theenigmatic smile (Via Mandralisca, 15; tel. 0921421547; every day 9-7; admission 5 €); and themedieval washing place.

Come arrivare > How to get thereDall’autostrada A20 Messina-Palermo uscita Cefalù > From the motorway A20 Messina-Palermo exit Cefalù

25-27/04 Com’è bello andare in Vespa> Cefalù (Palermo)

How nice it is to go on a Vespa

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Appassionati delle due ruote, e più speci-ficamente della mitica Vespa Piaggio, si dan-no appuntamento a Cefalù, per i Vespa WorldDays. Si potranno ammirare modelli storici emoderni, visitare il “Vespa village”, parteci-pare a feste e passeggiate.

Un’occasione “alternativa”, insomma, peruna visita a Cefalù, splendida nella sua vesteprimaverile. È il periodo ideale, ad esempio,per una passeggiata fino in cima alla Rocca,il promontorio che domina la cittadina. Daqui si ammira un panorama splendido suitetti di Cefalù, sulla costa e sul mare, e sipossono osservare da vicino gli avanzi delcosiddetto “santuario di Diana”. Da vedereil Duomo (tutti i giorni 8-12 e 15,30-19), coni magnifici mosaici e il piccolo chiostro (visi-te lunedì - sabato, 10-13 e 14-18; ingresso 3€); il Museo Mandralisca in cui si custodisceil Ritratto d’Ignoto di Antonello da Messinache alcuni critici d’arte accostano allaGioconda per via dell’enigmatico sorriso (viaMandralisca, 15; tel. 0921 421547; tutti i gior-ni 9-19; ingresso 5 €); il lavatoio medievale.

Informazioni>Information:A. Autonoma Turismo > Tourist Board corso Ruggero, 77, tel. 0921 421050Stratos DMC, tel. 091 7302995www.vespaworlddays.com

Dove dormire>Where to sleepAlberi del paradiso via dei mulini 18/20;tel. 0921 423900; doppia BB da 150 €> double BB from 150 €

Dove mangiare>Where to eatAl Porticciolo via Bordonaro, 66; tel. 0921 921981; 20 €;chiuso mercoledì (ininverno) > closed onWednesdays (in winter);20 €

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Dove mangiareWhere to eat

Palermo & Provincia

CUCINA PAPOFF

Palermo - via I. La Lumia, 32 � 091 586460, chiuso sabato apranzo e domenica, 35 €

SHAKESPEARE & COMPANY

Palermo - Salita Artale, 5, � 091 7495205, chiuso mercoledì,40/45 €

PIZZERIA LE PERGAMENE

Palermo - piazza Marina, 48/49, � 091 6166142; 20 €

AL DESCO

Palermo - via Judica, 23;� 091 6090587, aperto solo acena, chiuso domenica, 40 €

FARO VERDE DA BENITO

S. Flavia - largo San Nicolicchia,14, Porticello � 091 957977chiuso martedì, 40 €

IL BAVAGLINO

Terrasini - lungomare Praiola, 2; � 091 8681284, chiuso martedì, 18 €

Agrigento& Provincia

LEON D’ORO

Agrigento - viale Emporium, 102;� 0922 414400, chiuso lunedì, 40 €

VITTORIO

Menfi - via Friuli Venezia Giulia, 9, loc. Porto Palo, � 0925 78381chiuso lunedì sera, 30 €

OSTERIA CACCIATORE

Castrofilippo - c.da Torre, � 0922 829824, chiuso mercoledì,22 €

LA MADIA

Licata - via F. Re Capriata, 22; � 0922 771443, chiuso martedì edomenica sera in inverno, menùdegustazione 40 €

ACQUARIUS

S. S. di Quisquina - via L. Attardi,62, � 0922 982432, chiuso merco-ledì, prezzo medio 25 €

Caltanissetta & Provincia

VICOLO DUOMO

Caltanissetta - vicolo Duomo, 5 � 0934 582331, chiuso domenica e lunedì a pranzo, 22/25 €

L’ANGOLODIVINO

Caltanissetta - via Di Cataldo, � 0934 542983, chiuso lunedì e domenica sera, 25 €

CASANOVA

Gela - via Venezia, 89 � 0933918580, chiuso domenica, lunedì acena e dal 15 al 31 agosto, 30 €

VILLA ROSANGELO

Mazzarino - contrada Pileri, � 0934 381437, chiuso lunedì, 20 €

Catania & Provincia

L’AMBASCIATA DEL MARE

Catania - piazza Duomo, 6, � 095 341003; chiuso lunedì, 25 €

OSTERIA ANTICA MARINA

Catania - via Pardo, 29 �095 348197; chiuso mercoledì, 30 €

IL CARATO

Catania - via V. Emanuele II, 81 � 095 7159247, 35 €, menù degu-stazione 52 €, vegetariano 26 €

LA GROTTA

Acireale - via Scalo Grande, 46,loc. Santa Maria La Scala, � 095 7648153, chiuso martedì e due settimane in inverno, 35 €

GALATEA

Acitrezza - via Livorno, 146, � 095 277913; chiuso lunedì e due settimane a novembre, 40 €

‘U TRAPPITU

Militello Val di Catania - viaPrincipe Branciforti, 125; � 095 811447, chiuso lunedì,aperto a pranzo solo su prenotazione, 15 €

LA SCALA

Caltagirone - scala S. M. delMonte, 8 � 0933 57781, chiusomercoledì, 20 €

IL GIARDINO DI BACCO

San Giovanni La Punta - via Piave,3 � 095 7512727, chiuso lunedì, apranzo da martedì a sabato, gen-naio, 35 €

Enna & Provincia

ARISTON

Enna - via Roma, 353, � 0935 26038, chiuso domenica,prezzo medio 25 €

LA BRACE

Calascibetta - SS. 290 km 46, � 0935 34699, chiuso lunedì eagosto, 25 €

Messina & Provincia

DUE SORELLE

Messina - piazza Municipio, 4; � 090 44720, chiuso lunedì e inagosto, 25 €

DON SANTO (TRATTORIA TIPICA) Floresta - c.da Favoscuro, � 0941 662030; chiuso lunedìtranne luglio ed agosto; 20 €www.donsanto.it

VILLA LA ROSA

Filicudi (I. Eolie - ME) - via Rosa,24, � 090 9889965, prezzo medio25 € vini esclusi; [email protected]

LA MACINA

San Marco d’Alunzio - via Aluntina,48 � 0941 797848, chiuso marte-dì, 25 €

COVO DEL PIRATA

Milazzo - lungomare Garibaldi (p.leMarullo) � 090 9284437, chiusomercoledì, 35 €

Ragusa & Provincia

DUOMO

Ragusa - via Capitano Bocchieri,31 � 0932 651265, chiuso lunedìe domenica sera, 60 €

LE MAGNOLIE

Modica - via Gianforma, 179, loc.Frigintini � 0932 908136, chiusomartedì, 25 €

CUCINA E VINO

Ragusa Ibla - via Orfanotrofio, 91� 0932 686447, chiuso martedì,20 €

SERAFINO DAL 1953Marina di Ragusa - lungomare A. Doria � 0932 239522, aperto dal sabato di Pasqua al 30 novembre, 30 €

VECCHIO FIENILE

Scicli - loc. Playa Grande, SP 18km. 4, � 0932 930377, chiuso mercoledì, 30 €

Siracusa & Provincia

TAVERNETTA DEL PAPIRO

Siracusa - via Tripoli, 6, � 0931 461066, chiuso domenicae in agosto, 25/30 €

TAVERNA LA CIALOMA

Pachino - piazza ReginaMargherita, 23 � 0931 841772,chiuso martedì, 25 €

MAURIZIO

Porto Palo di Capo Passero - viaTagliamento, 22 � 0931 842644,chiuso martedì (mai in estate),ferie da fine ottobre a fine novembre; 30 €

IL BAROCCO

Palazzolo Acreide - via Duca d’Aosta, 27 � 0931 883266; chiuso martedì, 18 €

TRATTORIA DEL CROCIFISSO

DA BAGLIERI

Noto - via Principe Umberto,48, � 0931 571 151 chiuso mercoledì, 20 €

Trapani & Provincia

CANTINA SICILIANA

Trapani - via Giudecca, 36 � 0923 28673, chiuso periodonatalizio, 30 €

TAVERNA PARADISO

Trapani - lungomare DanteAlighieri, 22 � 0923 22303; chiusodomenica, 30 €

LA PINETA DI ANGELO

Castelvetrano - via Punta Cantone, località Marinella di Selinunte � 0924 46820; sempre aperto(eccetto festivi), 30 €

EL PESCADOR DA PASQUALE

Favignana - p.zza Europa, 38 � 0923 921035, chiuso mercoledìa pranzo (solo in inverno), 25/30 €

PESCATORE

Mazara del Vallo - via Castelvetra-no, 191 � 0923 947580 chiusolunedì, 35 €

Ristorante

REGINEVia Trapani, 4/a

Palermo� 091 58 65 66

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WEEK END>

Durano tre giorni i festeggiamenti in onoredel SS. Crocifisso, e sono sicuramente una del-le occasioni più partecipate per la cittadina diMonreale.

Se i primi due giorni sono dedicati alle ma-nifestazioni folcloristiche e musicali, al “diver-timento popolare”, tra bancarelle, luminarie el’esibizione di artisti di grido, il 3 maggio èinvece il momento della celebrazione religio-sa. Al termine della messe solenne, il Cro-cifisso (un’opera del XVI secolo) viene siste-mato sulla vara e i devoti vi si affollano intor-no, per sfiorare il simulacro con un fazzoletto,in un gesto dal chiaro senso apotropaico, sem-pre ripetendo “Grazia, Patruzzu Amurusu!”.Alle 18 parte la processione: la vara sembragalleggiare su un mare di ceri accesi e di teste,al suo passaggio la gente lancia petali di rose.Il suo incedere è molto lento, tanto che percompiere il giro del centro storico impiegacirca otto ore. Spesso i portatori si fermano perconsentire ai fedeli di toccare l’effige con il faz-zoletto o per appoggiarvi i bambini, che inquesto modo vengono “affidati” al Crocifisso.

The celebrations in honour of the Most HolyCrucifix last three days, and they are surelyone of the most popular feasts for the littletown of Monreale.

While the first two days are devoted tomusical and folkloric events, to “popularentertainment”, amid stands, illuminationsand performances by well-known artists, 3May is instead the moment of the religious cel-ebration. At the end of the solemn mass, theCrucifix (a 16th-century work) is placed on thebier and devotees crowd around it, to lightlytouch the simulacrum with a handkerchief, ina gesture with a clear apotropaic meaning,always repeating “Grazia, Patruzzu Amurusu!”(Thank you, loving Father). At 6 pm the pro-cession starts: the bier seems to float on a sea oflit candles and heads, and as it passes peoplethrow rose petals. Its progress is very slow,and indeed to go all round the historic area ittakes about eight hours. The bearers often stopto allow believers to touch the effigy with ahandkerchief or to put their children up on it,so that they are “entrusted” to the Crucifix.

Informazioni>Information:Ufficio Turistico> Tourist Office tel. 091 6564679

Dove dormire>Where to sleepBaglio Conca d’Orovia Aquino 19 c/d,Borgo Molara,tel. 091 6406286;la doppia BB 195 €> double BB 195 €

Dove mangiare>Where to eatTaverna del Pavonevicolo Pensato, 18,Monreale, tel. 091 6406209;chiuso lunedì; 30 €circa > closed onMondays, about 30 €

01-03/05 In festa per il Crocifisso> Monreale (Palermo)

The Crucifix feast

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Come arrivare > How to get there:Per arrivare a Monreale da Palermo, percorrere il corso Calatafimi (in direzione Sud) e, al termine della strada, alla biforcazione, imboc-care, a destra, la provinciale 69 > To get to Monreale from Palermo, go up to the top of Corso Calatafimi (southwards), and at the end ofthis road, at the fork take provincial highway 69 on the right.

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Licchio’s> Taormina

BUON APPETITO>ENJOY YOUR MEAL

Licchio’s > Via Costantino Patricio 10, Taormina - tel. 0942 625327 - www.licchios.it

È una sosta obbligata per i buongustai in visita aTaormina, il ristorante “Licchio’s” di Angelo Lon-go. Il nome curioso deriva da un soprannome: siail nonno che lo zio di Angelo (che avevano i pe-scherecci più importanti della zona) avevano datoai primogeniti il nome di “Paolo” e tutti gli eredi,da allora, vennero soprannominati “Paolicchi”.

Per circa 15 anni Angelo ha lavorato nella risto-razione in Italia e all’estero, fino a quando, nel

2002, ha infine aperto i battenti del proprio locale.La sala del ristorante, preceduta da un wine barcon cantina a vista, ha circa 70 posti a sedere ed èrealizzata all’interno di un giardino d’inverno.

In cucina, seguendo la precisa filosofia diAngelo (che fa tutti gli acquisti personalmente) siutilizzano pesce e carne locali e verdure di stagio-ne. La specialità sono i crudi, sia di carne che dipesce, che diventano protagonisti degli antipasti

bar with an open-plan wine cellar, seats around 70people and is inside a winter garden.

In the kitchen, following the precise philosophyof Angelo (who does all the purchase himself)local fish and meat are used and season’s vegeta-bles. The speciality is raw food, both meat andfish, which become protagonists of the starters inthe carpaccio of smoked meat with flakes of citrusfruit, in the duck ham with warm croutons and inthe grouper rolls filled with vegetables.

Among the first courses stands out spaghetti

A must for gourmets visiting Taormina is the“Licchio’s” restaurant of Angelo Longo. The curi-ous name derives from a nickname: both thegrandfather and uncle of Angelo (who had themost important fishing-boats in the area) gave thename “Paolo” to their first-born sons and all the heirs, from that time on, were nicknamed“Paolicchi.”

For about 15 years Angelo worked in catering inItaly and abroad, until in 2002 he finally openedhis own place. The restaurant, preceded by a wine

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I Consigli di Sikania a cura di > Sikania advices by

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nel carpaccio di carne affumicata con scaglie diagrumi, nello speck d’anatra con crostini caldi enei rotoli di cernia ripieni di verdure.

Fra i primi spiccano gli spaghetti ai ricci e lapasta fresca con verdure in crema di parmigiano,mentre fra i secondi ci sono la golosissima millefo-glie di pesce con melanzana croccante e ristrettaall’aceto balsamico e, per gli amanti della carne, ilfiletto scottato con marmellata di cipolle e arance.

Difficile scegliere, giunti al dolce, fra la bavaresedi castagne con salsa di cachi e la cornucopia dicioccolato ripiena con cioccolato bianco e pistacchidi Bronte.

La carta dei vini, oltre alle classiche aziendeblasonate, dà spazio anche ad aziende non pub-blicizzate ma comunque degne di nota.(Simona Cacopardo)

with sea urchins and fresh pasta with vegetablesin cream of parmesan cheese, while among thesecond courses there is exquisite millefoglie offish with crisp eggplant and cooked down withbalsamic vinegar and, for meat lovers, fillet par-boiled with onion and orange jam.

It is difficult to choose, having reached thedessert, between the Bavarian cream of chestnutswith lotus sauce and the chocolate cornucopiafilled with white chocolate and Bronte pistachios.

The wine list, besides the classical and famoustypes, also takes in less well-known ones worthyof note. (Simona Cacopardo)

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la ricetta dello chefthe chef’s recipe

Linguine con cernia e ortaggi

Ingredienti

100 g di linguine, 150 g di cernia sfilettata etagliata a dadini, 100 g di asparagi dell’Etna

sbollentati, 4 pomodorini di Pachino, aglio,olio extravergine di oliva, peperoncino,

prezzemolo

Tritare molto finemente l’aglio e metterlo asoffriggere nell’olio. Aggiungere la dadolata di

cernia e lasciare rosolare. Subito dopoaggiungere gli asparagi e i pomodorini, sale

quanto basta e un pizzico di peperoncino. Condire le linguine al dente con la salsa eguarnire il piatto con gocce di prezzemolo

frullato con olio.

Linguine with grouper and vegetables

Ingredients

100 g of linguine,150 g of filleted grouper cut into little cubes,

100 g of blanched Etna asparagus 4 little Pachino tomatoes,

garlic, extra virgin olive oil, chilli peppers, parsley

Mince the garlic very finely and brown it inthe olive oil. Add the grouper cubes and leave

to brown. Immediately afterwards add theasparagus and the tomatoes, salt to taste

and add a pinch of chilli pepper. Season the slightly undercooked linguine with

the sauce and garnish the dish with drops ofparsley beaten with olive oil.

www.cronachedigusto.it

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Masseria Cianciò> Modica (Ragusa)

I Consigli di Sikania > Sikania advices

OSPITALITÀ>HOSPITALITY

Masseria Cianciò > Contrada Cianciò-Graffetta, Modica - tel. 335 330299 > BB a partire da38 € a persona (minimo due notti) > BB from 38 € per person (minimum two nights)

Della Masseria Cianciò ci siamo già occupati, nelluglio 2002, descrivendo, per filo e per segno, ilrecupero della vecchia costruzione di campagnache un tempo aveva ospitato una piccola comunitàdi contadini. Un recupero che da allora, in effetti,non s’è mai fermato, tanto che per un periodo lastruttura ha chiuso al pubblico. Riapre in questomese di aprile, e gli alloggi sono diventati sette: unadoppia con cucinino, tre triple, due quadruple e unmini appartamento in cui possono sistemarsi como-damente quattro persone. Tutte le camere si affac-

ciano sul baglio centrale, il cuore della vecchia mas-seria, un edificio di pregio che è stato restaurato earredato rifacendosi ai materiali e agli arredi dellecase contadine dell’Ottocento e del principio delNovecento. La proprietaria, che è arredatrice d’in-terni, si è occupata personalmente di ogni dettaglio,scegliendo, per integrare l’esistente, solo materialitradizionali siciliani: ceramiche di Caltagirone, labellissima pietra pece del ragusano ecc.

Gli alloggi, tutti ampi e luminosi, sono dotati diservizi privati (completi di asciugacapelli), frigobar

courtyard, the heart of the old farm, a fine build-ing that has been restored and furnished with ref-erence being made to the materials and fittings ofcountry houses in the nineteenth and early twenti-eth centuries. The owner, who is an interiordesigner, personally dealt with every detail,choosing, to integrate the existing ones, only tradi-tional Sicilian materials: ceramics from Caltagi-rone, beautiful black stone from Ragusa province,and so forth.

The rooms, all big and bright ones, are en-suite

We have already talked about the MasseriaCianciò, in July 2002, describing in detail therecovery of the old country building where a smallcommunity of farmers once lived. It is a recoverythat since then has never stopped and indeed for aperiod the structure was closed to the public. It isreopening this April, and the lodgings have be-come seven: a double room with kitchenette, threetriple rooms, two quadruple rooms and a mini-suite which can comfortably accommodate fourpeople. All the rooms look out on the central

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e pale a soffitto, e quasi tutti dispongono di un pic-colo giardino privato. Gli ospiti hanno a disposizio-ne, inoltre, una ricca biblioteca e percorsi naturali-stici all’interno della proprietà, incastonata nellamagnifica campagna iblea, fra muretti a secco, olivie carrubi.

E dopo la magnifica colazione preparata conamore dalla signora Maria, la giornata può trascor-rere al mare (circa 5 km) o andando alla scopertadelle bellezze monumentali e paesaggistiche delVal di Noto e di Siracusa. (chris j. raeli)

(complete with hair dryer), mini-bar and ceilingfan, and they almost all have a small private gar-den. The guests can also make use of a rich libraryand nature paths on the estate, set in the magnifi-cent Iblei countryside, among dry-stone walls,olive trees and carobs.

And after the magnificent breakfast lovinglyprepared by Mrs Maria, you can spend the day atthe sea (about 5 km away) or going to discover themonumental and landscape beauties of the Val diNoto and Syracuse. (chris j. raeli)

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Milano 1977: nel campo di battaglia creato dall’odio politico, nel pieno della contestazione di sinistra, Enrico detto il

Tunisi, siciliano emigrato e fascista fino al midollo, con un padre torturato dai fantasmi dei massacri visti durante la

guerra, incontra Monica, vicina all’area dell’Autonomia dura e pura. Tra rugby, politica, botte, morti, feriti e pistolet-

tate in piazza, agli albori dello spontaneismo armato di estrema destra, mentre monta l’onda del terrorismo rosso,

sarà amore vero quanto tormentato. Nella guerra strisciante di quegli anni l’incontro di Monica col padre di Enrico,

ancora torturato dai fantasmi della guerra vera, sarà il confronto tra due generazioni mandate al massacro e brucia-

te in nome di ideali di cui conoscevano ben poco.

Dario Flaccovio Editore

pagg. 256; 14 €

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Riccardo Arena

Quello che veramente ami

> l’autore: Riccardo Arena

nato a Palermo nel 1962,

è giornalista professionista e si

occupa di cronaca giudiziaria al

Giornale di Sicilia. Corrispondente

de Il Foglio e già collaboratore de

Il Giornale e di Panorama, ha trat-

tato i più importanti processi tenuti

nel capoluogo siciliano, da

Andreotti a Dell’Utri e Cuffaro.

Ha vinto un riconoscimento al

premio “Cronista dell’anno” e due

premi “Informazione e sanità”, set-

tore di cui era specialista e su cui

ha scritto il libro-inchiesta

“Sanità alla sbarra” (1994).

In collaborazione con le case editrici, un appuntamento che propone pagine scelte da libri di recente pubblicazione.

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LO SCAFFALE DI SIKANIA >

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In fondo a tutto, oltre ledune bionde pettinatedal vento, al di là delleserre dall’alito rovente,oltre i muretti a secco e itetti delle masserie, al dilà delle rade oasi di erba,

verde d’inverno e gialla d’estate, sopra le cimedei carrubi, delle acacie, degli eucalipti, deipini, in fondo a tutto c’era il mare. Sulla cimadel gelso, invece, c’ero io e sotto tutto il miomondo, fatto di madre padre sorella nonni ziicugini parenti vicini amici. Avevo messo fra mee loro la sapiente, inossidabile fermezza deimiei quattordici anni e tre rassicuranti metri dialtezza, tre metri di pura, sincera, favolosa,introvabile, inedita libertà.Ricordo che laggiù c’erano gli occhi chiari dellazia Betta, che evocava Calvino e il Barone ram-pante, vieni giù, diceva sorridendo, mica seiCosimo Piovasco di Rondò, che sale sull’alberoper un banale litigio e non ne scende più, mache ti sei messo in testa?Rideva, non mi pigliava sul serio come nessuno,lì sotto, rideva ma parlava proprio lei, lei cheera bella, giovane ma soprattutto compagna, leiche voleva fare la rivoluzione e in quel mitico‘68, anno delle Olimpiadi di Città del Messico,dunque anno bisesto anno funesto, l’anno delMaggio Francese e delle Università occupate,degli scontri di piazza e della febbre improvvi-sa che pareva avere preso milioni di ragazzi intutto il mondo, parlava proprio lei che era anda-ta a tirare le pietre alla polizia agli Champs Ély-sées, ma sebbene fosse comunista non riuscivoa detestarla, adoravo tutto di quella zia tranne isuoi modi di semplificare e ricondurre tutto a

Quello che veramente ami di Riccardo Arena

In tutte le librerie dal 12 maggioPrefazione di Giovanni Bianconi (Corriere dell Sera) > Postfazione di Lirio Abbate (Ansa)

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Calvino, Sartre, Sciascia, insomma agli intellettuali che a me facevano un’antipatia profonda, non per-ché non fossero intellettuali e non dicessero cose sensate, ma perché erano comunisti.Avanti, scendi, mi dicevano da sotto e io risposi così, d’istinto, senza riflettere, dissi quella parola chenon potevo dire perché, soprattutto in presenza di donne e bambini, mi era stata categoricamente vieta-ta, la dissi con più piacere perché mi era stata proibita da quando avevo messo piede in quella città dovenon volevo più tornare, la dissi perché per me era un modo per riaffermare la mia libertà e più ancorala mia identità culturale e umana, la mia appartenenza a un popolo, a uno Stato e a una nazione nonriconosciuti da alcun Paese sovrano, a un’etnia che nei secoli dei secoli sta e starà sempre per i fatti suoi,indecifrabile da tutti coloro che vorranno perdere tempo a capire i siciliani.‘Sta minchia, non scendo, dissi, e mi sentii libero, ma veramente libero e forte, anche se in realtà avevosolo accelerato la mia fine, perché mio padre, che lì sotto era stato fino a quel momento trattenuto a sten-to e si era limitato a fare scendere, con pazienza ma con metodo, tutti proprio tutti i santi del Paradiso,mio padre invocò la mia testa, aveva la Giulia 1300 TI targata Palermo carica all’inverosimile e prontaper partire e non voleva aspettare più e poiché lui, grande invalido di guerra, non poteva venire su, latrattativa fu affidata al nonno, al nonno guerriero che quel giorno di settembre aveva settantasei anni,era nodoso e rugoso come la corteccia di un abete ma dovevate vederlo, come saliva sul gelso, come un

gatto, lui che era stato ardito pluridecorato e che tutti noi ragazzini temevamo per il mitico scudiscio che aveva portato dalla guerra di Libia, diciannove anni aveva quando era partito la prima volta perun’impresa militare e poi se le era fatte tutte, la Grande Guerra, l’Etiopia, la Spagna e l’Albania e laSeconda Guerra, e ogni volta prima di andare aveva fatto un figlio, un figlio per ogni impresa ed era arri-vato a sei.Cosa vuoi, mi chiese, cento milioni e un elicottero o ti basta una passata di scudiscio, ma io sapevo cheil nonno non faceva male a una mosca, no, mi accontento solo di non tornare a Milano, gli dissi, sto benequi in Sicilia, siamo praticamente in Africa e là sopra - scusa se lo dico - ci scassano la m…, sì proprio laminchia, nonno, c’è freddo, ti guardano con la puzza al naso se parli con il nostro accento, ti guardanostorto se cerchi di imitarli, si va a tavola alle dodici e mezza e alle sette della sera, ci sono le ciminiere,lo smog, ora si sono messi pure a fare casino, ogni giorno una manifestazione…Il nonno mi guardò con gli occhi scuri che erano il nostro marchio di fabbrica, ce li avevamo tutti imaschi di famiglia, dal più grande al più piccolo, e va bene, resta, disse, però lasci la scuola, non è cheogni giorno ti posso accompagnare così lontano e poi servono braccia per la terra, dovrai alzarti allequattro ogni giorno e d’estate alle tre, e d’inverno se gela pure alle due o alle tre, mentre d’estate dovrairaccogliere alle due del pomeriggio se fa troppo caldo e le piante soffrono, ci sono sessanta gradi nellaserra alle due del pomeriggio, ma dobbiamo raccogliere, altrimenti le primizie vanno a male e le primi-

LO SCAFFALE DI SIKANIA >

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Quello che veramente ami di Riccardo Arena

zie, le piante sono la nostra vita, insomma fai tu, per me puoi restare, fammi sapere e se ne andò senza direaltro, lasciandomi lì confuso tra tutti quei numeri implacabili di levatacce e fatica, lasciandomi come quel-la parola che non si dice, come un minchia quale mi sentii.E mi ci sentii ancora di più quando salì mio cugino Alfonso, due anni più di me e si sentiva grande, sag-gio e soprattutto figo, si fermò un metro e mezzo più sotto, si accese la solita sigaretta che fumava al ripa-ro dalle ire di suo padre, meglio conosciuto come figlio della guerra di Libia (mentre mio padre era statoconcepito ed era figlio della Grande Guerra, la zia Betta della guerra civile di Spagna e così via) e cercò diprendermi per affumicamento, sei pazzo, mi disse, a Milano c’è la vita, la lotta operaia, il proletariato inpiazza e mentre lo diceva guardava assorto e dritto davanti a sé, pareva guardare lontano e scorgere, al dilà del mare all’orizzonte, i destini ineluttabili della produzione industriale e delle classi lavoratrici, ma poiabbassò la voce per precauzione, per proseguire impunemente nelle sue profonde riflessioni, minchia,disse, ma poi c’è una fica che tutte le buttanazze del nord ce la sbattono faccia-faccia, a noi meridionali e…D’improvviso si bloccò come fulminato, tale e quale San Paolo, e sulla sua personale via di Damasco capìa modo suo, assunse un’espressione atterrita, cercò i miei occhi scuri con i suoi uguali, vero e proprio bollosull’onestà indiscutibile delle nostre madri e sulle capacità amatorie dei nostri padri, e poi riprese serio ecompenetrato, minchia, chiosò finemente, ma non è che il problema è che sei arruso?Arruso chi, volevo dirgli, ma se ci ho pure toccato le minne a Serenella, quest’anno, e lo sai benissimo,mentre giocavamo a nascondino mettevamo alla prova questo cazzo di ‘68, la libertà sessuale e il buttane-simo dilagante, così lo chiamano invidiosi i nostri padri, e ho provato la lingua minuscola di Serenella,quella con le minne più grosse fra tutte le ragazze, lingua minuscola perché me ne ha dato un pezzettinominuscolo, però le minne sì che se le è fatte toccare e mentre tastavo quella morbidezza rotonda e i bot-toncini dei capezzoli ho sentito sotto una cosa che mi tirava dentro i pantaloncini…No, non dissi niente ad Alfonso, di tutte queste cose. La buttai in politica. Gli raccontai la scena di quelragazzo manganellato selvaggiamente dalla polizia mentre sui celerini piovevano bulloni da tutte le parti,in un’aria appestata dall’odio e dai lacrimogeni, mentre io ero terrorizzato, con mio padre che mi ripara-va dietro il bancone della nostra libreria e cercava di proteggere la vetrina del nostro negozio tirando giùla saracinesca, rividi anche il contrassalto dei manifestanti e il poliziotto rimasto isolato, preso a spranga-te e che, finito per terra, non dava più segni di vita, eppure c’era ancora chi gli dava calci sul fegato e allo-ra mio padre, che aveva fatto la guerra, ma quella vera, era uscito dal negozio e se ne era fregato del fattodi avere una protesi al posto della gamba destra, dal ginocchio in giù, se ne era pure infischiato di esseresolo contro dieci o contro cento: aveva in mano lo scudiscio del nonno e aveva cominciato a menare a drit-ta e a manca, disperdendo i similproletari armati di caschi, spranghe e coltelli e salvando la vita a quelfiglio del popolo in divisa.

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Alla fine erano arrivati i rinforzi, la polizia in assetto antisommossa - meglio tardi che mai, anche se lasommossa era finita da un pezzo - e incredibilmente i celerini avevano fermato mio padre. Pensavo auno scherzo, invece lo avevano proprio ammanettato e se lo erano portato via, dentro un cellulare.Un provocatore fascista - scrissero i giornali del giorno dopo - un infiltrato in una manifestazione sostan-zialmente pacifica, degenerata per l’intervento di scalmanati di estrema destra che volevano screditarele ragioni della protesta.E mentre ricordavo queste cose ad Alfonso, a voce bassa perché sotto non ci sentissero - non stava benedire che tuo padre era stato in gattabuia, anche se solo per una notte - e mentre Alfonso ci rideva su, miritrovai le dita appiccicaticce di un liquido scurastro, l’umore del gelso: frutto buonissimo a mangiarsi,ma che macchiava di un colore nero, difficilissimo da togliere.Era un colore strano, che aveva l’aspetto e - se ti leccavi le dita - anche il sapore del sangue.

Ecco, dopo avere trascorso quasi quindici anni in questo carcere di San Vittore, davvero mi dico che daquell’albero non sarei dovuto scendere, che mi sarei dovuto tenere stretti il gelso, i muretti a secco, lanostra bella antica masseria di famiglia, le dune, le serre, il mare d’erba, il mare verde o giallo che si con-fonde col mare vero, che lì da noi è sempre azzurro, d’estate e d’inverno, dovevo tenermi la nostra casadel Nespolo dei Malavoglia, le estati caldissime e selvagge, le passeggiate scalzi in mezzo agli scarabeirossicci e agli scravagghi neri, creature mitologiche che mio cugino Alfonso prendeva in mano e rimira-va, ripetendo quello che diceva sempre suo padre figlio della Libia e cioè che noi passeremo, i nostri pro-nipoti svaniranno, ma quegli animaletti pieni di zampe, nelle nostre campagne della provincia diRagusa, ci saranno in eterno.No, non dovevo scendere e forse sarei stato un uomo felice.Invece esco oggi da questo carcere, oggi che siamo nel 1992, anno di Olimpiadi, dunque anno bisestoanno funesto, e dopo che ho contato in galera le Olimpiadi di Mosca, quelle boicottate dagli americani,quelle di Los Angeles, boicottate dai russi, quelle di Seul e adesso ci sono, ci saranno le Olimpiadi diBarcellona.Non posso liberarmi, però, se non mi libero del fardello della mia storia, se non mi interrogo sul perchédi tutto questo.Non ho mai raccontato a nessuno i motivi che mi hanno portato qua dentro e tu, mio compagno di cella,ora hai l’esclusiva e, anche se probabilmente te ne fotti, voglio raccontarti perché un ragazzo che salivasugli alberi è riuscito a infilarsi in un tunnel dal quale non è più uscito.Te la racconto in terza persona, questa storia, perché in fondo quello che descrivo non sono più io.Forse non lo sono mai stato.

LO SCAFFALE DI SIKANIA >

Per gentile concessione di Dario Flaccovio Editore 87

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Condirettore > Lorenzo Lo Monaco

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Traduzioni >Hanne Carstensen, Denis Gailor

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