shop in the city novembre 2013
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Shop in the City, moda animalier, beauty antistress, Alessandro Gassmann, Artissima, Paratissima, Cioccolatò, Torino Film FestivalTRANSCRIPT
Artissima Torino Film Festival Anteprima regali di Natale Lungo Dora Animalier Beauty antistress
Cioccolatò Halloween
Vi presento il mio ShakespeareAlessAndro gAssmAnn
TORINO Free magazine n.5 anno viii novembre 2013
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contenuti
Shop in the City novembre 2013
Atelier Decòr via Lagrange 31 interno cortile
director's cut
RubRiche
contriButors
poesia da Borsetta La donna che parla veloce
fermo immagineDavide Greco
oggetto del desiderio
la torineseBADhOLE
news&gossip
personal shopper
petsAdotta un cavallo | Animali al lavoro
BamBini Come si insegna l'etica?
cocktailCaco sparkling
ricettaProfumo di pane fai da teTricottare
music&shop
greenL'ecologia per i bambini
non semBra torino
opinione
coach
camBio vitaGiada Martini
artigianato
health
shop in the city space
letture
vita da Blogger
torinesi a teatro
cioccolatò
la mcmusa consiglia
go away
news&gossip
oroscopo
lettereIn copertina Alessandro Gassmann dal 26 novembre al Teatro Stabile.
Da Gregoria's corso Moncalieri, 236
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e nella Boutique Orlane in Via Gramsci, 2 info
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levigata, vellutata. I segni dell’età, le
rughe, le macchie sono attenuati e il
viso ritrova tono e splendore.
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magazine
4passiLugo Dora
outfitDario Gagnesi
modaMagnifica preda
BeautyL'inquinamento interiore
in personaRossy De Palma
in vetRina
alessandro gassmann
antepRima Regali natale
fReestyleLa domenica uggiosaHalloweenResidenza a Porta Palazzo
tff31° edizione del Torino Film Festival
artissima
non solo .issima
company profileHangar Shoes | Caffè Vergnano
programma di sala
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contenuti
Shop in the City novembre 2013
Blumarine Home Collection, da Lyda Türck corso Vittorio Emanuele II 90
Dolcetti all'uncinetto per cani da Kakapò via Belfiore 84
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Il famoso marchio Seven, leader nel settore della produzione di zaini e articoli per la scuola,
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La borsa con portachiavi a forma di Fiat 500 è abbellita da un nastro di nylon a contrasto e accessoriata con tracolla removibile e con comode tasche porta smartphone o specchietto per il trucco.Lasciatevi ammaliare dalla Fiat 500 by Seven, un articolo di tendenza che colpisce grazie alle sue forme e linee che evocano la citycar della famosa casa automobilistica torinese.
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Fiat 500 fashion style
car style
Shop promotion | Shop in the City | 11 . 2013 | 5
La Fiat 500 interpretata da Seven
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collezione di borse Fiat 500 by Seven.
Qualche settimana fa, passeggiando per corso Vittorio Emanuele ho trovato lei, una castagna. Per l’esattezza una castagna “gigia”, che non si può mangiare, ma che, secondo
la leggenda, se messa in tasca farebbe passare il raffreddore. Per me la castagna, insieme alle foglie degli alberi che cambiano colori - da piccola mia mamma organizzava una vera e propria gita per andarle a vedere nei boschi vicino casa - è sinonimo di autunno, freddo, pioggia, neve, cioccolata calda, tisane e copertina di lana.In autunno poi, Torino diventa meravigliosa – andate a passeggiare nei parchi cittadini, dal Valentino alla Colletta – e ci offre come sempre occasioni imperdibili. Novembre è ormai il mese di Artissima e delle altre manifestazioni off legate all’arte contemporanea (Paratissima, The Others ecc…) e da quest’anno è anche il mese del cioccolato. Cioccolatò si sposta infatti a fine novembre nel salotto di Torino, piazza San Carlo. E come non dimenticare il Torino Film Festival che quest’anno si preannuncia scoppiettante, con la direzione di Paolo Virzì e con Luciana Littizzetto conduttrice d'eccezione della serata inaugurale . La nostra copertina è dedicata al grande attore Alessandro Gassman che porta in scena il Riccardo III di Shakespeare al Teatro Stabile dal 26 novembre all'8 dicembre. All’interno del giornale troverete anche un’intervista a Rossy De Palma, musa di Almodovar, che tornerà a Teatro Baretti a marzo.In questo numero alcune rubriche si trasformano e ne nascono di nuove. La Poesia da borsetta parlerà delle donne attraverso le borse che usano; nel Fermo immagine, invece, verrà dato spazio ai giovani fotografi e i loro progetti. La nuova rubrica Go away presenterà mostre o eventi da non perdere fuori dal Piemonte e nella pagina La Mcmusa consiglia, accoglieremo i suggerimenti americani di Mcmusa da poco tornata da un viaggio negli States.Nella moda spazio all’animalier: fantasie leopardate, maculate e zebrate sono il must have di questa stagione. Nel beauty vi presentiamo la nuova tendenza autunnale: le creme per il viso che promettono di combattere l’inquinamento esteriore e interiore.E come ogni novembre non poteva mancare l’anteprima regali. Sì, il Natale si avvicina sempre più e non è mai troppo tardi per iniziare a pensare cosa regalare alla zia o al fidanzato.
Siete carichi? Noi sì[email protected]
Castagne e dintorni
director's cut
Sabrina Roglio
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editoRe Ad Local srlCorso G. Lanza 105, 10133 Torinotel. 011.6608003 - fax 011.6602875
direttore responsabileSabrina [email protected]
in Redazione
coordinamento editorialeElisa [email protected]
arte - cultura - spettacoliMarta Ciccolari Micaldi - Pietro Raboni
moda - Beauty - personaggiIrene Soave - Marco Bandinelli
attualità - curiositàa cura della redazione
personal shopper - fai da teIsabella Maria Morbelli
grafica editorialeAntonella Ferrari
hanno collaboratoMaria Grazia Belli - Matilde GianficoEleonora Chiais
immaginiBeppe D'Angelo - Paolo Alù - Antonella Ferrari
stampaRoto 2000 spa - Via L. Da Vinci 18/20 - 20080 Casarile (MI)
pubblicitàAd Local srlCorso G. Lanza 105, 10133 Torino
tel. 011.6608003 - fax 011.6602875 - [email protected]
per segnalazione eventi e invio di materialiCorso G. Lanza 105, 10133 Torinotel. 011.6608003 - fax 011.6602875 - [email protected] Tribunale di Torino n. 6005 - 18-10-2006
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novembre 2013
Registrazione Tribunale di Torino n. 6005 - 18-10-2006
Tutti i diritti di riproduzione, in qualsiasi forma e di qualsiasi parte della pubblicazione, sono riservati. L’ editore si scusa per eventuali omissioni ed è a disposizione di coloro che involontariamente non fossero stati citati. La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, testi utilizzati dagli inserzionisti nè per eventuali cambiamenti di orari, luoghi o note di servizio indicate nelle schede informative. Il materiale eventualmente inviato alla redazione non viene restituito.
NEA-SPA presso Hotel Air Palace Via Torino, 100 - Leinì (TO)Tel. +39 011 - 99 83 171 - www.neaspa.it
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E I TRATTAMENTI
veroniCA FAustiniGiornalista
Laureata in lettere e filosofia è
docente e articolista per diverse
riviste e quotidiani.
Ama tutto ciò che è inerente al
mondo della comunicazione ed
ha conseguito una specializzazione
pedagogico –artistica. Nel tempo
libero adora dipingere e usa l’arte
come espressione primordiale del
proprio essere.
contriButors
10 | 11 . 2013 | Shop in the City
elisA montesAntiSegreteria di redazione
Personaggio “eclettico” ma
schematico, che riporta sulla retta
via i venditori e alla quale puoi
rivolgerti per qualsiasi dato,
statistica, nominativo di cui hai
bisogno... insomma “le figarò della
rivista”...
mArtA CiCColAri miCAldiGiornalista
Nata a Moncalieri nella primavera
dell'82, abbina al romantico profumo
dei fiori in germoglio la tenacia
rossa del segno del toro e un
piccante tocco creativo di
provenienza calabra. Dopo la
Spagna e Berlino ha scelto l'Italia.
Lavora come freelance nel
movimentato mondo dell'editoria
e della comunicazione, adora la
letteratura americana e il suo
compagno più amato è il rock'n'roll.
AntonellA FerrAriGrafica
Dopo la laurea in Disegno
Industriale, conseguita nel 2001
presso il Politecnico di Milano,
ha collaborato con società di
progettazione e consulenza
nei campi del design, della
comunicazione e dell'architettura.
Nel 2002 è stata cultore della
materia presso il Laboratorio
di Comunicazione visiva del
Politecnico di Milano.
isAbellA morbelliPublisher
Ferrata nella conoscenza della
comunicazione pubblicitaria e la
conoscenza dei media in genere,
Isabella è l'ideatore della rivista.
Grazie alla profonda conoscenza
dei negozi torinesi è diventata la
personal shopper di riferimento.
Tutti i giorni è impegnata nella
vendita delle pagine pubblicitarie.
La potrete incontrare sulla sua
veloce vespa rosa.
klArA simkovASocial media manager
é di Praga e ha vissuto in Germania e
Inghilterra. Da otto anni è torinese
adottiva e in passato ha lavorato per
importanti multinazionali all'estero.
contriButors
Shop in the City | 11 . 2013 | 11
silvAnA miAAccount
Torinese dedita all’attività di vendita
da circa sei anni, ama trascorrere il
proprio tempo libero con la
sua famiglia e concretizzare le sue
fatiche con meravigliosi viaggi.
irene soAveGiornalista
Classe 1984, Gemelli. Giornalista
freelance (collabora anche con
Vanity Fair e Corriere della Sera),
saviglianese espiantata con un
piede a Torino e uno nella rivale
Milano - indovinate in quale tra le
due città sta il suo cuore?
enriCA AjoAccount
holly:Ti dirò una cosa, Fred, tesoro.
Te, per denaro, ti sposerei subito.
E tu sposeresti me per denaro?
paul:Immediatamente.
holly:Meno male che nessuno dei
due e ricco, eh?
Holly Golightly (Audrey Hepburn), Paul
'Fred' Varjak (George Peppard)
dal film "Colazione da Tiffany" di Blake
Edwards
giuliA mussettiAccount
Laureata in scienze dei beni
culturali. Eporediese, ma ormai da
qualche anno residente a Torino.
Da poco ha iniziato la collaborazione
con Shop in the City, ma sta
imparando dai migliori.
loredAnA bArberoResponsabile amministrativa
Loredana Barbero sagittario
57 segno di fuoco per eccellenza,
a contatto con i numeri da una
vita, ama svagarsi attraverso
i viaggi, la musica e il ballo.
ChiArA AlottoAccount
La grande passione per la scrittura
nasce insieme al suo primo diario
segreto e si evolve fino agli articoli
di cronaca locale, passando per
qualche libro iniziato, racconti e
recensioni. Con penna e taccuino
sempre in tasca, scopre, grazie a
Shop in the city, che una rivista è
molto di più di ciò che si legge.
12 | 11 . 2013 | Shop in the City
poesia da Borsetta
la donna che parla veloceUn po’ eccentrica ma molto capiente, molto vivace nei colori ma geometrica e precisa nelle forme, questa borsetta è in realtà un
mondo di aspirazioni, compiti da svolgere e veloci corse in bicicletta o in motorino. C’è solo un tipo di donna che potrebbe
indossarla, capace di unire in un amalgama personale e spontaneo la sua forte personalità e la comodità invidiabile:
La donna che parla veloce, descritta dalla poetessa americana Anne Waldman. Legata alla beat generation per formazione e temi, la Waldman – oggi quasi 70 anni – ha un’anima zen, una
tempra rock e una bravura performativa inarrivabile. La donna protagonista della sua poesia più famosa studia, chiama, scrive, archivia. Ha un innato talento per l’arte e la
creatività, “è il poeta che sogna dentro la sua casa”. Ha una meta chiara in testa, ma per raggiungerla ha bisogno
di portare ovunque con sé il suo studio e i suoi quaderni – reali o metaforici – pieni di colori accesi e forti. E si definisce così:
“Sono la donna misteriosa / sono la donna demistificata / sono la donna apocalisse / sono la donna temeraria”.
“Io so come urlare / io so come cantare…”
Le chiocciole sono allevate all’aperto e la raccolta della bava viene effettuata senza causare loro alcuno stress.
Dalla natura, la ricerca CALIDAE, ha selezionato preziosi elementi tra cui
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14 | 11 . 2013 | Shop in the City
fermo immagine
Davide Greco, torinese classe 1982, vive e lavora tra Torino e Ginevra. Comincia a
fotografare in digitale nel 2006 e si avvicina fin da subito alla fotografia street, al reportage sociale e al ritratto. Nel 2011 le sue fotografie vengono selezionate dal FIAF per il progetto The family of Flickr, a cui segue una pubblicazione sulla rivista "Riflessioni". Nel 2012 è stato allievo di Luigi Gariglio dell'agenzia Contrasto e lo stesso anno vince il concorso 1 Euro project organizzato dall'agenzia Luz Photo. I suoi lavori sono stati esposti a FNAC Torino, Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli e Centro Italiano della Fotografia d'Autore (CIFA). Davide fa inoltre parte del collettivo fotografico Quattroperdue
con il quale realizza reportage di matrimonio ed eventi. La foto presentata da Shop in the City fa parte del suo progetto Sognare a Spina 3 che, ancora in fase di realizzazione, indaga i cambiamenti in atto nell'area torinese un tempo occupata dalle storiche fabbriche dell’industria siderurgica e manifatturiera: edifici residenziali alti fino a 22 piani, centri commerciali, frammenti del passato industriale e grandi spazi vuoti occupati dai cantieri ancora aperti si alternano e si mescolano ai ritratti dei suoi abitanti, nel tentativo di restituire al quartiere una nuova identità. Altri suoi lavori si possono vedere su internet digitando www.cargocollective.com/davidegreco oppure www.flickr.com/photos/morninglord.
davide greco
Classe '82, vive e lavora tra Torino e Ginevra. I suoi lavori sono stati esposti al FNAC Torino, al Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli e al Centro Italiano della Fotografia d'Autore (CIFA).
Una delle foto del progetto,ancora in fase di realizzazione, "Sognare a Spina 3" che indaga i cambiamenti in atto nell'area torinese un tempo occupata dalle storiche fabbriche.
Shop in the City | 11 . 2013 | 15
oggetto del desiderio
hush by Freyja sewell
Un bozzolo, un rifugio personale,
una fuga nel buio, nel silenzio. Hush
è tutto questo: in un mondo sempre
più globale e con sempre più
persone intorno, il lusso è diventato
quello di riuscire a trovare spazi
tranquilli. Progettato della designer
londinese Frejya Sewell, Hush è in
feltro industriale tagliato in unico
pezzo mentre l'imbottitura interna
è realizzata con fibre di lana
riciclata. La lana utilizzata è
prodotta da pecore allevate nei
prati. Grazie all’utilizzo di questo
tessuro biodegradabile, Hush è
traspirante, resistente e multi-
climatico: è caldo quando
l'ambiente è freddo e fresco quando
fa caldo.
www.freyjasewell.co.uk
Frejya SewellSi è laureata in 3D Design all’Università di Brighton nel 2011. Durante la sua laurea, ha vinto una borsa di studio a Nagoya University of Arts. Nel 2012 il London Design Museum l’ha selezionata per partecipare al prestigioso workshopDesigners in Residence.
Prodotto in Gran Bretagna ecco il nascondiglio ideale per fuggire da tutto e da tutti e prendersi una pausa per stare soli.
16 | 11 . 2013 | Shop in the City
oggetto del desiderio
250th Anniversary kPm
Bottega Veneta, nata nel 1966 a Vicenza dalla tradizione dei maestri pellettieri italiani, è uno dei principali marchi mondiali del lusso. La partnership con Koenigliche Porzellan-Manufaktur Berlin, è attiva dal 2008.
La clutch Knot di Bottega Veneta, per commemorare il 250° anniversario di Kpm, si veste di bronzo e sfoggia medaglioni di porcellana con angeli incisi a mano e zirconi.
Per commemorare il 250°
anniversario di KPM (Koenigliche
Porzellan-Manufaktur Berlin), una
delle più antiche e prestigiose case
produttrici di porcellana finissima in
Europa, Bottega Veneta ha creato
una limited edition color bronzo
della sua famosa clutch Knot. La
parte frontale è arricchita da un
medaglione in porcellana con angeli
incisi a mano, prodotto
appositamente per Bottega Veneta,
incastonato in una cornice in Oro
Bruciato e contornato da una
delicata applicazione a contrasto di
zirconi cubici marroni. Ai lati del
medaglione c’è un semplice
emblema in porcellana. I profili e la
chiusura della Knot sono decorati
con gocce di verre irisé color
mattone.
www.bottegaveneta.com
C.so Vittorio Emanuele II, 90 - 10121 Torino
tel. +39 011.54.76.77 - fax +39 011.55.611.92
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la torinese
bAdhole
Silvia Novelli, Milena Paulon, Lara Gastaldi, Giustina Iannelli e Paola Cuniberti nella vita fanno i lavori più disparati, ma nel tempo libero sono filmmaker part-time. Hanno iniziato per caso, dieci anni fa, e non hanno più smesso. Con i loro ‘piccoli film’ parlano di donne, diritti, lavoro, discriminazioni e in generale di tutto quello che le fa indignare. Lo fanno in modo ironico perché pensano che l’ironia sia l’arma più dirompente; e lo fanno a Torino, la città delle nuove idee e la città delle amiche che con il loro tempo, il loro sostegno e il loro entusiasmo hanno fatto sì che in questi anni le BADhOLE producessero 12 lavori presentati a più di 80 festival nazionali e internazionali. Anche nel nome si portano appresso un po’ di torinesità, l'h delle BADhOLE è scritta rigorosamente in piccolo perché è muta, si scrive all'inglese ma si legge alla piemontese: Badòle.
L’ultimo lavoro delle BADhOLE Video è “Re(l)azioni a catena”, una serie per il
web ancora work in progress, le cui prime 4 puntate, realizzate grazie a una
campagna di crowdfunding, sono visibili online (badholevideo.com). La serie,
una web comedy sulla chimica delle relazioni tra donne, è l’unica italiana fra le
50 recentemente selezionate al Raindance Web Festival, primo festival del Regno
Unito dedicato alle serie per il web. La prima puntata è stata proiettata a fine
settembre a Londra, al Vue Cinema Piccadilly (Apollo), nell'ambito del 21°
Raindance Film Festival, inserito da Variety nella top 50 mondiale dei "festival
imperdibili".
La serie
art chandelierIl marchio Art Chandelier è di proprietà dell’atelier Ricordi, il quale deve la sua storia alla passione della famiglia Molino, tramandata per tre generazioni. I lampadari diventano delle vere e proprie opere d’arte. Alla base del loro lavoro c’è un forte amore per l’artigianato e per la realizzazione a mano di ogni singolo prodotto, ogni lampadario è realizzato in ferro battuto e vetro di murano.
Shop in the City | 07 . 2013 | 19
news&gossip
Erica Maggiora, una delle più importanti Chef e Cordon Bleu del territorio, nonché guida dell’Alta Scuola di cucina “La Maggiorana”, realtà rivolese dal 1973, darà vita alla rivisitazione del mitico Pinguino di Pepino. Da qui è nato lo spunto per una lezione in cui Erica interpreterà ricette dolci e salate che avrà per protagonisti i gusti classici del
gelato Pepino. Questa lezione in programma l’8 di novembre, aprirà un calendario improntato sul Natale: a partire dal “Finger food di Natale”, previsto per il 19 novembre,
al “mini corso di pasticceria: rovesciate e charlotte” il 21, fino ad arrivare al vero e proprio “menù di Natale”, punto di forza della Scuola da sempre, a cui si dedicheranno
tre lezioni, il 28 novembre, e il 3 e il 5 dicembre. www.lamaggiorana.it
www.facebook.com/La-Maggiorana
scuola di dolci ma non soloErica Maggiora ha creato un calendario di corsi
di cucina da leccarsi i baffi
"come fate a farli così buoni?”Usiamo solo gli ingredienti che ci piacciono, non quelli che costano un po' di meno. Li scegliamo vicini a noi, da piccoli produttori piemontesi. E li lavoriamo come si faceva una volta:niente coloranti, niente conservanti, niente aromi artificiali. Con la sapienza di chi fa cose buone dal 1908, mica da ieri.Se no, non è Albergian.www.albergian.it
La nuova collezione di bijoux Marni è realizzata con componenti di cartone riciclato e pressato. Le collane, nel colore naturale del cartone o tinto di nero, esibiscono grandi elementi geometrici modulari, infilati in nastri di cotone in sequenza o
abbinati a composizioni in strass di vetro e cristallo. www.marni.com
bijoux in cartoneGrandi elementi geometrici e nastri in cotone
news&gossip
20 | 11 . 2013 | Shop in the City
caldi maglioniLa nuova collezione Ivories presenta capi in maglia trattati come materia plasmabile. Infeltrita, garzata con metodi naturali, tinta, ammorbidita. Le forme ed i volumi sono allo stesso tempo destrutturati e scolpiti.
napoli e palermo sempre più vicine
La compagnia aerea low cost Volotea ha da
poco inaugurato i suoi voli da Torino per
Napoli e Palermo. I biglietti sono in vendita
da 19,90 euro.
a new landscapeLa nuova collezione Autunno Inverno di Mandarina Duck racconta una storia forte, moderna, pulita, colorata. Tutti i prodotti sono accomunati dagli aspetti propri del marchio: la giocosità, l’approccio grafico ai volumi, superfici caratterizzate da geometric bicolor prints e urban fragments.www.mandarinaduck.com/it/
Laura Pausini vestirà Giorgio Armani per festeggiare i suoi vent’anni di carriera (celebrati con l’uscita a novembre dell’album
20 - The Greatest Hits) e durante il suo prossimo importante tour mondiale.
www.armani.com/it
Pausini in ArmaniLa pop star italiana festeggia 20 anni di carriera
news&gossip
22 | 11 . 2013 | Shop in the City
corsi triennali di teatro “La piccola accademia del teatro ragazzi e dell’animazione” riapre i suoi corsi. Due anni intensi per imparare le basi del
teatro ma non solo. Il percorso, rivolto a giovani con diploma di scuola media superiore e con un'età compresa
tra i 18 e i 35 anni, è a numero chiuso.www.fondazionetrg.it
look intensoNars a creato per l'autunno una collezione audace e moderna: 4 ombretti mat, due smalti, due matite per gli occhi, due matite per le labbra, palette e rossetti.www.narscosmetics.eu
abbigliamento per yoga e pilatesDoymos ha creato Actizen una nuova linea di abbigliamento pensata per chi pratica yoga e pilates. Per muoversi il più liberamente possibile durante la realizzazione di quelle posizioni che costringono il corpo a movimenti complessi e che richiedono passaggi fluidi.
il barattolo è tuoNutella ha deciso di dare a ognuno la possibilità di personalizzare il suo vasetto con il proprio nome di battesimo. Mai più liti in casa, da oggi il vasetto sarà tuo. www.nutella.it
Shop in the City | 07 . 2013 | 23
news&gossip
Nona edizione per il concorso di fotografia naturalistica organizzato dai Parchi Nazionali dello Stelvio, Gran Paradiso,
Abruzzo, Lazio e Molise e Vanoise. Ogni autore potrà concorrere, entro il 2 dicembre, alle categorie previste dal regolamento
(I paesaggi, Fauna selvatica, Macro e Digiscoping). Info www.fotografareilparco.it
Fotografare il parcoIl concorso scade il due dicembre
religioni urbaneIn occasione di Torino Spiritualità la
Fondazione Benvenuti in Italia ha lanciato la
piattaforma ReParty.it. Un portale dedicato al
pluralismo religioso urbano. Il sito è
organizzato attorno a due tematiche
principali: la ricerca sui luoghi della religiosità
urbana e lo studio delle principali festività
religiose e delle tradizioni ad esse legate.
il faraone veste paginesìLa statua del faraone della
XVIII dinastia Amenofi, uno
dei capolavori del Museo
Egizio, è stata scelta per
essere la copertina del
nuovo elenco telefonico di
PagineSì.
sneaker crocsPer quest'atunno Crocs propone le sue nuove sneakers,
comode leggere e prefette da indossare in città.
news&gossip
24 | 11 . 2013 | Shop in the City
Morellato stupisce con i suoi tre modelli di orologi della collezione Luna. Bracciale in maglia milanese, cassa tonda e arricchita da lunette con
cristalli e quadranti lavorati con finiture guillochè.www.morellato.com
orologi lunari Bracciale in maglia e cassa
tonda con lunette
karitè solidaleIl burro di karitè è ottimo per le sue proprietà nutrienti e protettive. Adesso fa anche del bene agli altri. Comprando il sapone da 50gr L’Occitane s’impegna a sostenere la deficienza visiva. Il 100% dei ricavi del Savon Solidaire Rose Tendresse finanzierà i progetti di un’Ong per la salute visiva nei paesi in via di sviluppo.it.loccitane.com
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26 | 11 . 2013 | Shop in the City
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Shop in the City | 11 . 2013 | 29
PersonAl shoPPerC'era da immaginarselo che portare a spasso Luisella Cressano Suitner non sarebbe stato un gioco da ragazzi! Infatti lei, fondatrice dell'omonimo studio di pubbliche relazioni, che è sempre stata ancorata per scelta a Torino pur lavorando con aziende di respiro internazionale come Guerlain,
Champagne Roederer, Alfa Romeo e molte altre, conosce bene la città. Difficile darle torto, durante il tour, si è lanciata in mille preziosi consigli... È stata una giornata costruttiva sia per me
(personal shopper) sia per Antonella che ci seguiva per cogliere lo scatto giusto.
di Isabella Morbelli foto di Antonella Ferrari
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Vuoi essere tu la protagonista del prossimo Personal Shopper? Inviaci il tuo profilo, la redazione con
Isabella realizzeranno il tuo percorso di shopping. [email protected]
30 | 11 . 2013 | Shop in the City
personal shopper
Il giro è cominciato dal Motorvillage, dove siamo andate a prendere la vettura preferita di Isabella! Infatti il direttore marketing Ginfranco Agniusdei e il responsabile vendite Giacomo Marra l'hanno resa felice dandole l'opportunità di provarla per tutto il giorno! La nuova Fiat 500L non ha deluso le aspettative, comoda, elegante e spaziosa, ma la cosa più
bella è stata scoprire la semplicità di utilizzo del collegamento bluetooth all'IPhone. Tornate in centro siamo passate al Gran Bar in Gran madre, dove Shop in the City ha una saletta dedicata, dove si può trovare sempre la rivista, e anche copie dei numeri precedenti. Dopo esserci rifocillate ed aver acquistato il buon pane di Delper siamo partite alla ricerca di negozi di abbigliamento e oggettistica per la casa.
Shop in the City | 11 . 2013 | 31
personal shopper
Come potete vedere di fronte a tanta meraviglia e capacità di indossare, mi sono trovata inerme e travolta dalla nostra protagonista Luisella, che ha fatto man bassa di sciarpone da Gregoria's e poi ci ha ubriacate di defilè di capi in pelliccia di Borello Pellicce, stupita anche lei della modernità dello stile del nostro artigiano piemontese.
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personal shopper
Da Mac Bun però Luisella non c'era mai stata! E non aveva mai assaggiato la Mole Cola, due punti a nostro favore! É tempo di fermarsi e lasciarsi viziare da Anna, l'abile responsabile del negozio di Orlane. Avendo prenotato la nostra seduta gratuita, per circa 40 minuti siamo state curate e coccolate; abbiamo scoperto come è composta la nostra pelle, grazie ad un un macchinario che analizza l'immagine del nostro viso attraverso una semplice fotografia, e successivamente abbiamo beneficiato di un massaggio con prodotti specifici. Insomma il massimo del relax ed il migliore dei risultati!
Shop in the City | 11 . 2013 | 33
personal shopper
Il percorso continua tra via Roma e corso Vittorio Emanuele II dove abbiamo conosciuto Valentina e Susanna proprietarie del negozio Lyda Türck di
oggettistica e tessile per la casa con prestigiosi marchicome Society, Centopercentocachemire, Patrizia Nobile e tanti altri. Poi un salto da Maison de
Flo per scegliere una composizione di fiori di stoffa per lo studio di Luisella.
34 | 11 . 2013 | Shop in the City
personal shopper
Anche un semplice maglione da Nizza32 è un capo perfetto per ogni occasione, Luisella passa un'oretta tra girocolli e cardigan sapientemente scelti dal team del negozio. Ancora splendide, dopo 4 ore di shopping sfrecciamo sulla nostra Fiat 500L verso l'ultima tappa, quella più divertente, Tiger,dove è impossibile uscire senza aver acquistato qualcosa.
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Un negozio luminoso situato in una delle piazze più “caratteristiche” di Torino, che all’uomo dedica proposte d’abbigliamento attuali e sobriamente anticonformiste, nei suoi spazi, colore, creatività, modernariato e arte.Se non vuoi il cappotto, troppo formale, oppure il piumino, troppo sportivo, nemmeno l’impermeabile, troppo ispettore, abbiamo il capo spalla perfetto per affrontare l’autunno, giacche, cardigan, giacconi, in calda e morbida maglia, da indossare in modo dinamico e sportivo, per lavoro e tempo libero, in auto e bicicletta, da abbinare ad una esultanza di camicie e pantaloni, dal fit rinnovato, lavati e ammorbiditi nel più classico del “gusto vintage” nei tradizionali toni del grigio e blu o nei più attuali bordeaux, senape, verde army e blu acceso.
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Shop in the City | 11 . 2013 | 37
Alzi la mano chi non ha mai voluto da piccolo un pony o un cavallo.
Sono il sogno di tanti e da qualche tempo l’‘incubo’ di molti allevatori Italiani. E non perché abbiano cambiato idea, anzi. Ma perché il settore dell’ippica sta attraversando una crisi terribile che colpisce l’intera filiera (15mila persone in tutta Italia) compresi i cavalli. Sono almeno 3mila quelli che non possono più essere mantenuti e che- paradossalmente- non possono neanche essere macellati. Chi alleva un puledro nel momento in cui registra la nascita (questa legge è stata da poco cambiata proprio per la crisi che sta investendo il settore e quindi i nuovi puledri possono essere registrati con un passaporto che prevede la macellazione) deve dichiarare se il cavallo sarà destinato all’alimentazione animale (e quindi macellato) o di compagnia. Naturalmente fino ad oggi gli allevatori hanno sempre scelto la seconda opzione. Giovanna Romano, veterinaria piemontese del centro equino Arcadia, segue i grandi campioni, tra cui il fuoriclasse e pluripremiato Varenne.
Dalla scorsa primavera ha deciso di portare avanti una campagna per “adottare” o “affidare” i cavalli a rischio abbandono. Quando è iniziata questa crisi dell’ippica?«La crisi degli ippodromi, dell’ippica in generale, è iniziata cinque anni fa, ma nell’ultimo anno e mezzo è stata terribilmente aggravata dal fatto che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali non paga i premi e ha debiti con tutti gli operatori del settore ippico che ammontano a centinaia di milioni di euro».In che senso?«I cavalli che vincono un premio lo vincono solo sulla carta. Gli allevatori che dovrebbero percepire il 20% della vincita del cavallo che hanno allevato non percepiscono le loro quote e di conseguenza neanche i proprietari dei cavalli da corsa».Da quanto tempo?«Da almeno due anni. In questo momento i proprietari hanno finito i soldi».Quanto costa mantenere un cavallo da corsa?
Adotta un cavallo
pets
A causa della crisi dell'ippica sono oltre 3mila i cavalli che cercano casa.
di Maria Grazia Belli
I numeri 250.000 il numero di cavalli in Italia
3.000 cavalli in cerca di affidamento
150 milioni di vecchie lire il prezzo
pagato per Varenne nel 1998 dopo le
prime corse 6 milioni di euro le
vincite di Varenne (il record
mondiale) 3mila euro oggi per ogni
puledro di Varenne nato e sano
(prima della crisi era di 15.000 euro)
30 gli ippodromi funzionanti oggi in
Italia (erano 43 nel 2010) 1300 le
giornate di corse nel 2013 in Italia
1100 le giornate previste per il 2014.
VarenneVarenne è un cavallo ex trottatore
italiano nato il 19 maggio del 1995 in
provincia di Ferrara.Ha iniziato a
vincere fin da giovane. È stato il
trottatore più ricco e più veloce di
tutti i tempi e ha vinto tantissimi
premi. Ha finito la sua carriera il 28
settembre 2002 e viene impiegato
come riproduttore. Trascorre la sua
pensione nell'allevamento Il Grifone,
a Vigone, in provincia di Torino.
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38 | 11 . 2013 | Shop in the City
L’angolo di San salvario più economico per i tuoi animali!!
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«Circa mille, duemila euro al mese. Con questi costi e con le vincite non saldate, iniziano a sparire i proprietari, e se spariscono loro, che sono i destinatari finali della filiera della produzione del cavallo da corsa e del trotto, salta l’intero sistema».Se non ci sono più i proprietari che fine fanno i cavalli?«A livello italiano abbiamo un sovrappiù di produzione di cavalli e fattrici (circa 3mila ndr) che gli allevatori non sanno più come mantenere. Ci sono già stati dei sequestri e degli abbandoni di animali. E la situazione non sembra possa migliorare a breve».Per questo avete pensato all’affido o al regalo?«Sì. Ci sono due formule: quella di affidare i cavalli a chi ha un giardino o un pezzo di terreno adeguato o l’“adozione a distanza”».Come funziona?«Se il ‘genitore adottivo’ ha un giardino (i cavalli vivono tranquillamente all’aperto ndr.) basta fare un passaggio di proprietà, una sorta di voltura, che costa 200 euro. L’adozione a distanza costa circa 150 euro al mese, meno di un maneggio (5-700 euro al mese) o in un ippodromo (1-2mila)».Per informazioni: [email protected]
Per adottare un cavallo sono sufficienti 150 euro al mese, meno di un maneggio o di un ippodromo.
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Vuoi presentarci il tuo cucciolo? Ami il tuo quattro zampe così tanto da portarlo con te in ogni
occasione? Raccontaci la sua storia e mandaci una foto a [email protected]
Shop in the City | 11 . 2013 | 39
Continua la rubrica che va alla ricerca degli animali che non si separano mai dai loro padroni...
AnimAli Al lAvoro
Lei è Lola, il mio grande amore, la mia ombra”. Si illuminano gli occhi di
Lella, giovane imprenditrice torinese, quando parla della sua shar pei di tre anni, diventata a tutti gli effetti sua compagna di vita. Non si separano mai, Lola accompagna tutti i giorni la sua padrona al lavoro, la osserva dalla sua cuccia tra un sonnellino e l’altro. Appena Lella ha un momento libero la porta a fare una passeggiatina e, tornate in ufficio, si riaccuccia buona buona nella sua postazione. Se c’è da andare da qualche parte naturalmente loro ci vanno insieme, anche in auto, ormai sono tutti abituati a vedere questa simpatica cagnolona seduta sul sedile del passeggero. Quando vanno al supermercato vicino a casa Lola fa la guardia alla macchina, e le commesse nel negozio, sapendo quanto non sia abituata a stare da sola, fanno teneramente la guardia a lei. Sempre insieme Lola e Lella dunque, proprio come nei grandi amori che si rispettino.
lolaLa mia ombra
Jemima è entrata a far parte della vita di Gaspare, giovane commercialista
torinese, da circa un anno e da subito sono diventati inseparabili. In questo caso si può certamente parlare di anime gemelle. Al mattino è lei, questa dolce bassotta nana color gianduia, a dargli la sveglia, da quel momento la loro giornata insieme ha inizio. Durante la colazione al bar Jemima rimane seduta in attesa di un pezzetto di brioche o di qualsiasi cosa si possa mangiare, è un cane golosissimo, una lotta continua per Gaspare che tiene moltissimo a mantenerla in forma. La giornata prosegue in ufficio, dove lei è la padrona. I suoi giochi sono ovunque, due o tre cucce qua e là, anche se per la maggior parte del tempo il suo posto preferito sono le gambe del suo amatissimo padrone, che naturalmente le concede qualunque cosa, perché lei, in fondo, è la sua amata principessa.
jemimaPrincess
freestyle
Alcune idee per intrattenere i vostri bambini quando fuori piove.
Eccoci qui. Dopo una settimana di lavoro in cui avete: litigato con il capo; portato ‘Lucia’ a danza per 3 volte,
‘Paolo’ a calcio il mercoledì e il sabato mattina; siete riuscite a infilare una ceretta all’inguine, tra un panino e la riunione delle 14; siete passate dal macellaio, dal verduriere e dal medico per farvi prescrivere il Malox; finalmente è Domenica. Ma, naturalmente, piove. Si preannuncia una
giornata terribile con i bambini annoiati e voi in preda ad una crisi di nervi. Non vi preoccupate, la soluzione c’è. Ci siamo fatti aiutare dal libro della Scuola Holden “Ogni maledetta domenica - 71 idee per quando sono finite le idee” a cura di Arianna Giorgia Bonazzi edizioni Feltrinelli, e abbiamo selezionato alcune idee.
soluzioni per una domenica uggiosadi Maria Grazia Belli
40 | 11 . 2013 | Shop in the City
1Giochi divertenti da fare in casa. Dal nascondino in tutte le salse: vi nascondete,
si nascondono loro, nascondete un pupazzo, uno spillo – così durerà tantissimo – o la merenda. Oppure potete creare una tenda nel lettone e leggere insieme un bel libro o improvvisare sfilate di moda.
2I giochi che si basano sul niente. Il classico “facciamo che io ero”
e inizia la storia. Oppure “nomi-cose-città”. Prendete unalettera dell’alfabeto e sfidatevi a trovare animali, cose e città che inizino con quella lettera.
3Evviva la tecnologia.Sicuramente quando
è nato vostro figlio avete comprato una videocamera. È ora di usarla. Filmate il bambino mentre balla, suona o recita una poesia. E poi guardatelo e riguardatelo.
4YouTube è pieno di risorse.Su Youtube c’è tutto, dai
Muppet alla Pimpa, dai Barbapapà a video per imparare l’inglese.
5Bricolage in cameretta. Con un po’ di fantasia, carta e
contenitori potrete trasformare la camera di vostro figlio in un fondale marino, un prato pieno di insetti o un’astronave.
6Gli evergreen. Andate in soffitta e
prendete uno dei vostri vecchi giochi da tavola, per i bambini sarà una bellissima novità e potrete passare qualche ora a divertirvi.
7Chattate, chattate, chattate.Connettetevi via skype con
il vostro amico che sta a Londra o con la nonna. Ai bambini piace interagire con la videocamera, vedrete come si divertiranno.
8Non è sfruttamento, sono fatine! Fatevi aiutare a pulire e
riordinare le camere. Come? Ma trasformando i vostri pargoli in fatine della polvere o maghi del mocio.
9 Dobbiamo uscire. Se proprio dovete uscire
perché i suggerimenti che vi abbiamo dato non sono serviti, fiondatevi in un museo, possibilmente uno che possa piacere ai vostri figli (no, il museo di arte contemporanea russa non è quello giusto)
10Merenda o pranzo con animazione.
Se le soluzioni dall’1 all’8 non hanno funzionato cercate su internet. Esistono dei locali che organizzano pranzi o merende con animazione per bambini.
42 | 11 . 2013 | Shop in the City
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Il 31 di ottobre è alle porte, i negozi son già tutti agghindati, manca solo qualche accessorio per ultimare l'outfit da urlo.
Zucche ossa teschi e ragni. Anche gli accessori cambiano il look per Halloween e si
accendono con i colori di questa festa: nero marrone e arancione. La parola d'ordine é stupire, ma con gusto. E allora: dolcetto o scherzetto?
Per la notte delle streghedi Maria Grazia Belli
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Shop in the City | 11 . 2013 | 45
Non appoggiare i gomiti sul tavolo. Dì sempre per favore e grazie.
Pulisciti la bocca prima di bere, non bere alla bottiglia, non avanzare quel che hai nel piatto, sii gentile. Non è difficile – anche se spesso sembra un'impresa improbabile – insegnare ai propri figli l'etichetta. Più difficile è spiegare loro l'etica: perché non bisogna copiare i compiti? Come si deve reagire ai bulli? Perché non è giusto saltare scuola? Come ci si comporta con l'amica in difficoltà? Che fare se si assiste a un torto? A tutte queste domande, spesso, non è facile rispondere, anche noi adulti – tra una visita medica pagata in nero, un messaggino dell'amante, la mail privata di un collega "letta per errore" – facciamo i conti, a qualunque età, con questioni etiche che restano per sempre
irrisolte. Con un grande leit-motiv: "e se nessuno mi becca?". È questo il titolo di un libretto appena uscito (per la casa editrice Il Castoro, 160 pagg., euro 13,50) del serissimo columnist americano Bruce Weinstein: illustrato con divertenti fumetti (dell'italianissimo autore Tuono Pettinato) propone, pagina dopo pagina, la soluzione a dilemmi etici piccoli e grandi. Qui ne proponiamo qualcuno, con tanto di risposta multipla: voi, al posto del bambino a cui il libro è rivolto, cosa fareste? Provate a rispondere coprendo la risposta giusta con unfoglio. Sono tutti ambientati tra la cameretta, il cortile e le aule scolastiche: ma se con uno sforzo di immaginazione li trasportiamo in casa, per la strada o in ufficio avremo probabilmente, a tutte le età, la possibilità di imparare qualcosa.
Come si insegna l'etica?
Perché non bisogna copiare i compiti? Perché non è giusto saltare scuola? A volte i figli pongono domande a cui è difficile dare una risposta. Un libro ci aiuta a trovare le soluzioni ai dilemmi etici.
BamBini
di Irene Soave
Questo mese il nostro esperto di
giocattoli Dr. Toy, Andrea Quercetti,
ci presenta isotta, l'automobilina
più educativa che si può trovare.
Isotta è formata da 3 moduli,
ognuno rappresentante una delle
funzioni principali di ogni
automobile con motore a scoppio.
C'è il Motore, con bielle e pistoni che
si muovono all'interno dei cilindri
trasparenti. C'è il Cambio, dotato di
3 marce selezionabili con apposita
leva e di folle. C'è la Trasmissione
con trazione posteriore.
Ogni modulo riproduce in maniera
precisa le funzionalità meccaniche
delle vetture. I moduli si possono
montare e smontare sul telaio, come
anche le ruote. Quando Isotta è
tutta montata si può guidare con il
volante in dotazione e imparare a
fare manovre di parcheggio. Adatta
dai 4 anni in su.
Dr. Toy consiglia:
Andrea Quercetti
46 | 11 . 2013 | Shop in the City
1) Dovrei ripetere alla mia amica ciò che la gente dice di lei?"La mia migliore amica Alessia ha molto successo a scuola, e quindi molte ragazze ne sono gelose. A mensa sento spesso cattiverie e pettegolezzi sul suo conto. Non partecipo mai, ma non so se dirglielo. Che fare?"
a) Riferisco ad Alessia ciò che ho sentito: lo deve sapere.b) Le ragazze sono tremende. Dico loro di non sparlarle alle spalle, se non hanno il coraggio di farlo di persona.c) Queste ragazze meritano una lezione: scrivo robaccia su di loro sulla mia pagina facebook.
2) Che cosa c'è di male a entrare al cinema senza pagare? "Io e i miei amici abbiamo trovato un modo fighissimo per vedere due o tre film al prezzo di uno: andiamo in un multisala, paghiamo per una visione, poi quando finisce anziché uscire andiamo in un'altra sala. La mia amica Ali dice che non è giusto: non starà esagerando?"
a) Bella idea, ci provo anche io.b) Ali ha ragione, ho pagato per un film e ho diritto a vedere solo un film.c) Non è giusto, ma se il cinema non manda nessuno a controllare i biglietti il problema è loro.
3) Ok, è gravissimo. Ma devo proprio dirlo?Ieri la mia capa, nel bar dove lavoro, è uscita dal bagno senza lavarsi le mani. Non le ho detto niente, avrebbe potuto licenziarmi e a me quel lavoro serve per pagarmi le vacanze.
a) Se è successo solo questa volta, va bene anche non dire niente, ma se si ripeterà dirò qualcosa.b) Non metto a rischio il mio lavoro facendo una critica al capo.c) é sbagliato che sia un capo a violare il codice igienico, quindi faccio rapporto.
4) é giusto comprare un biglietto ridotto sapendo che nessuno se ne accorgerà?Sembro più piccolo della mia età; di solito non ne vado molto fiero, ma quando vado al cinema o a una mostra posso passare per un bambino. Papà dice che sarebbe sbagliato chiedere un ridotto, ma se la cassiera pensa che io sia un bambino non c'è problema. Mamma dice che è comunque sbagliato.
a) Chiunque sembri sotto i 12 anni non dovrebbe pagare il biglietto intero al cinema.b) Non mi sembra giusto comportarmi così, ma non vorrei neanche litigare con mio papà. c) Chiedo a mio padre di comprarmi un intero.
5) Non é vietato: allora posso farlo?La libreria dove vado mi permette di cambiare la merce fino a 30 giorni dopo l'acquisto. Così compro un fumetto, lo leggo e lo riporto indietro. La mia amica Emily dice che è sbagliato, ma le regole del negozio lo permettono. Chi ha ragione?
a) Se al negozio va bene, non c'è problema.b) Accidenti... sono veramente in pena per la casa editrice, multimilionaria, che perderà qualche euro perché non compro i suoi fumetti.c) Non mi sento a mio agio a comportarmi così.
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Risposte giuste: 1) b. Rimanere in silenzio e non dire niente può passare per un assenso, ma dirlo ad Alessia la ferirebbe. E lei non te lo ha chiesto; ripagare le bulle con la stessa moneta, invece, ti mette al loro livello. Dire loro "non vorrei che diceste queste cose" è un buon esempio, e un comportamento pieno di dignità.
2) b. Rubare significa prendere qualcosa senza pagare. Ed è quello che stai facendo tu. Probabilmente non ti farà finire in prigione, ma se ti beccano potrebbero impedirti di andare al cinema per molto tempo. E poi hai intaccato la tua onestà: il nostro carattere vero si capisce da come ci comportiamo quando nessuno ci vede.
3) c. Sì, a volte è giusto non dire niente, ma questa non è una di quelle volte. Il lavoro in un bar non è solo prendere gli ordini, ma anche assicurarsi, per quanto è in suo potere, che i clienti non si ammalino. È difficile, ma devi avvertire il proprietario del locale.
4) c. I cinema offrono sconti per fare un favore alle famiglie con bambini e anziani. Lasciando loro credere che sei un bambino, violando questa regola, il tuo papà ti comunica che pur di farla franca tutto è permesso. Questo ha conseguenze complesse: quando manderai un curriculum, è giusto dire che il tuo voto di maturità era 100, se nessuno controllerà? È sbagliato ingannare le persone.
5) c. Ha ragione Emily: te ne stai approfittando. Queste regole sono pensate per lasciare ai clienti la libertà di fare un regalo, ad esempio, e poterlo portare indietro se il proprietario ce l'ha già. Ma un negozio non è un istituto di beneficienza, se tutti facessero come te dovrebbe chiudere. Un conto è comprare una cosa in buona fede e poi, capito che non ti piace, restituirla. Un altro è farlo di proposito.
E se nessuno mi becca?Breve trattato di etica per ragazzi, di Bruce Weinstein.Illustrazioni di Tuono Pettinato.
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cocktail
Le sette virtù del cacoIn Cina si narra che l'albero del caco incarni sette vitù:la dolcezza del fruttola robustezza del fustola longevità della piantala bellezza delle fogliel'ardore del fuoco dei suoi ramil'imponenza della pianta.
FlûtePer non scaldare il contenuto del bicchiere tenendolo in mano, il flûteha una forma allungata dal gambo sottile e viene spezzo utilizzato per la degustazione di spumanti.
Caravaggio in un bicchiere.
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direttamnete nel flûte, aggiungere il
succo di limone per stemperare la
dolcezza del caco e lo spumante, dare una
mescolata e servire freddo come
aperitivo o in qualunque momento della
giornata.
Per accogliere la stagione autunnale Shop in the City vi propone un cocktail che ha come base uno dei frutti principali di questa stagione.
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È forse il ‘cibo’ per antonomasia. Il comfort food di noi mediterranei – chi non si è mai abbandonato a pane, olio extravergine e sale o il classico e rassicurante pane, burro e zucchero?-. Se non avete la macchina del pane e il panettiere è chiuso ecco una ricetta veloce per preparare una ‘biova’ a casa.
ricetta
Procedimento:
Questa ricetta è "semplificata" rispetto a quella con il lievito madre perché prevede una lievitazione più
breve. Mettere in una terrina le farine, il sale, lo zucchero e il lievito secco (il lievito di birra in cubetto deve essere sciolto nell'acqua). Amalgamare tutti gli ingredienti secchi con una forchetta e iniziare ad aggiungere l'acqua. Spostare l'impasto su un piano da lavoro e con le mani impastare bene il tutto per circa 10 minuti. Formare una palla e metterla nella terrina. Fare una croce con la lama del coltello, coprire con un panno umido e far lievitare in un luogo tiepido per 2 ore. Intanto accedere il forno a 200gradi e inserire all'interno una ciotola con dell'acqua, aiuterà la cottura del pane. Prendere l'impasto e posarlo sulla teglia foderata con un foglio di carta da forno dandogli la forma desiderata. Fare dei tagli sulla pasta e infornare la teglia per 40-50 minuti. Prima di servire il pane lasciarlo raffreddare.Nella pagina seguente le foto delle varie fasi...
Profumo di pane
Pain du vigneronUna ricetta francese, tipica della stagione della vendemmia è il pane del vignaiolo.Gli ingredienti principali di questo tipo di pane sono la farina integrale, il vino rosso e i gherigli di noci.Un cibo molto appetitoso adatto al clima autunnale.
Un consiglio per servire questo pane in maniera differente dal solito potrebbe essere di formare dei filoncini con parte dell'impasto e disporli su una teglia antiaderente. Far riposare nuovamente per 15 minuti. Cospargere di sale in fiocchi ed infornare in forno preriscaldato a 200° per 10-15 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare.Nel frattempo preparare la farcia: lavorare il burro a temperatura ambiente con la scorza del limone grattato, il prezzemolo ben tritato, il pepe di Timut aromatizzato agli agrumi. Infine aggiungere lo scalogno precedentemente stufato e tritato. Regolare di sale ed amalgamare bene. Fare delle incisioni diagonali lungo il filoncino, senza tagliarlo completamente. Farcire queste incisioni con il burro aromatizzato utilizzando un coltello a lama sottile. Infornare nuovamente a 180° per pochi minuti, giusto il tempo di far sciogliere il burro aromatizzato. Sfornare, decorare con sale in fiocchi e prezzemolo tritato e servire tiepido come aperitivo oppure come pane da mettere in tavola.
Il consiglio
Ingredienti:400 grammi di farina bianca per
pane
100 grammi di farina integrale
300 grammi di acqua tiepida
3 cucchiaini rasi di sale fino
2 cucchiaini di zucchero
1 bustina di lievito secco o 1 cubetto
di lievito di birra
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una residenza temporanea a Porta Palazzo
È stato inaugurato il primo edificio per chi è in difficoltà con 27 alloggi (13 monolocali e 14 bilocali), un ristorante, locali commerciali e spazi comuni.
di Maria Grazia Belli
D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma
la risposta che dà a una tua domanda”. È questa frase di Italo Calvino che ha ispirato il programma di Housing Sociale della Compagnia di San Paolo che ha da poco inaugurato il primo edificio che fa parte del progetto ‘Luoghi Comuni’, una residenza temporanea a Porta Palazzo. 27 alloggi (13 monolocali e 14 bilocali), un
ristorante e 3 locali commerciali oltre a spazi comuni. Una residenza per studenti, lavoratori di passaggio, “city users” e turisti ma anche – e soprattutto- persone sotto stress abitativo o incapaci di affrontare la spesa di un affitto. La residenza si affaccia su Porta Palazzo, nell'isolato compreso fra piazza della Repubblica, via Clemente Damiano Priocca, piazza Don Albera. Una ristrutturazione
costata circa 5 milioni di euro, che ha fatto rivivere un edificio di proprietà del Comune. In due anni sono stati recuperati di 2.250 metri quadrati che adesso, affidati alla gestione del Consorzio Kairos, ospiteranno 27 alloggi, un ristorante e 3 locali commerciali (ad oggi Viaggi Solidali, una Bottega Gastronomica e L’Osteria del Mercato). La residenza, con canoni inferiori a quelli di mercato e con spese per le utenze contenute, accoglierà per periodi di tempo limitato (3-6 mesi, massimo 1 anno) tutte quelle persone che per ragioni economiche, sociali e familiari vivono una fase di difficoltà come le persone in situazione di stress abitativo o emergenza abitativa, che hanno quindi la necessità di trovare una soluzione ponte tra la vecchia e la nuova casa. Ma saranno anche la soluzione per lavoratori e professionisti di passaggio, turisti o studenti. E, nell’estate del 2014, verrà inaugurata una seconda Residenza Temporanea in via San Pio V.www.luoghicomuni.org
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Alcune foto della residenza,Giorgio Bombieri e interno di Tullio Deorsola.
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diy
Vuoi essere tu la prossima protagonista del Fai Da Te? Inviaci le foto e la descrizione delle tue creazioni a [email protected]
Rilassante e di grande resa, se si usano filati grossi, il lavoro all'unicinetto è tornato alla ribalta. Grandi marchi della moda sfoderano gli uncini e ci presentano sulle passerelle borse e cappelli tricottati. Anche Margherita da Moncalieri ci ha mandato due consigli per realizzare un cappello per l'inverno.
tricottare fa bene al corpo e alla mente!
La nostra lettrice Cristina Ferrando ci ha inviato il suo DIY ispirato al nostro numero precedente. Ha recuperato due vecchie sedie per la sua cucina. Belle, brava!
Se si vuole realizzare un modello con tesa é sufficiente, al fondo del berretto, fare un giro in cui prendere solo mezza catenella, la parte esterna, ottenendo uno sbalzo.Per aggiungere il paraorecchie basta allungare per 10 maglie solo sui fianchi leggermente arretrati in modo da riconoscere il dietro dal davanti.
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diy
Procedimento:
Tempo di realizzazione con lana grossa e ferro 9: circa 2 ore. é consigliabile usare lana misto acrilico sia per la resa sia per il lavaggio
(la lana potrebbe provocare pruriti). Si parte dal punto catenella con 4 maglie, poi si riprende la prima maglia e si chiude ad anello. Una volta eseguito l'anello entrare con il ferro nel buco e lavorare circa 12 maglie a punto basso. Il giro dopo iniziare a crescere di una maglia per ogni catenella, ovvero entrare due volte nella catenella in modo da allargare il cappello sino a circa dieci centimettri di diametro. Successivamente, raggiunta la circonferenza della testa, smettere di crescere e continuare per per una ventina di giri (in cui é possibile anche alternare i colori).Sono una neofita dell' uncinetto...trovo molta soddisfazione a realizzare un prodotto col cuore per i miei cari, ma sono certa che potrete trovare indicazioni più precise sui siti (ad esempio http://it.opitec.com/opitec-web/myboshi/c/ktstmy) o sui libri: io ne ho uno che spiega facilmente come realizzare dei cappelli e fornisce la lana esatta.Non mi resta altro che dirvi buon lavoro!Di seguito le foto delle varie fasi...
Cosa occorre:2 gomitoli da 100 gr di lana e acrilico, un uncinetto 9.
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music&shop
Robbie Williams canta swingÈ fissata per il 18 novembre l’uscita del nuovo album dell’ex Take That Robbie Williams, il ribelle. Questo inverno Robbie regala ai suoi fan un album tutto swing, Swings Both Ways, con molte cover, alcuni inediti e splendidi duetti con colleghi d’eccezione, come Michael Buble e Lily Allen. L’album, disponibile in versione standard e in versione deluxe (con più tracce e alcuni video) sul suo sito ufficiale, è una dedica elegante a un’epoca culturale che il cantante sente molto sua, anche senza esserci mai vissuto, “un’ode definitiva e uno sguardo amorevole verso un’era a cui non sono stato invitato ma a cui mi sento ancora fortemente legato".
Il Liga sta tornandoL’attesa per questo album è stata davvero mediaticamente perfetta, oltre che lunga: prima la notizia della nuova creazione dopo tre anni di silenzio, poi la tracklist trascritta sulla pagina Facebook di Ligabue, poi l’uscita a settembre del singolo Il sale della terra e le tre date sold out all’Arena di Verona, e infine il nome, attesissimo, del nuovo album: Mondovisione, di nuovo comunicato tramite Facebook. L’uscita è prevista per il 26. I suoi capelli sono diventati bianchi ma lui non pare volerli nascondere, anzi, adatta il suo look rockettaro al passare degli anni e – a questo punto – a una mondovisione che è anche – lo dice lui – visione di un mondo.
Musica Dance per RaffaNon per carriera ma per gioco: solo un’esuberante Raffaella Carrà, classe 1943, poteva permettersi un’affermazione del genere per annunciare la ragione del suo ritorno in studio dopo ben quattordici anni dall’ultima sua fatica discografica. A fine ottobre, infatti, è prevista l’uscita di un suo nuovo lavoro, anticipato nei mesi estivi dal singolo Replay: predominante la declinazione dance, oggi Raffaella sembra più vitale che mai. Forse merito della stagione a The Voice, forse merito del settantesimo compleanno festeggiato nelle Filippine, il fatto è che la sua energia sembra davvero inesauribile e siamo pronti a scommettere che sarà ancora lei la protagonista di tante serate dance invernali.
robbie Williams, il liga, raffaella Carrà
farwaste, i rifiuti possono andare
lontano
Un giovane e potentissimo collettivo di
architetti e designer - abbastanza
visionari e smaliziati da sapersi proporre
con successo a tantissime realtà nazionali
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scarto in design, il rifiuto in oggetto utile
e bello. Sul loro sito www.farwaste.it si trovano igloo fatti di latte di pomodoro
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da stiro, librerie costruite con sedie rotte e
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libri che si ascoltano
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amano le storie ma meno i libri. Si
chiama emons:audiolibri e pubblica –
appunto – solo libri da ascoltare, spesso
molto amati dal pubblico, letti e
interpretati da grandi voci nazionali.
Di recente uscita, si segnalano Io non ho
paura, il capolavoro di Niccolò Ammaniti
letto da Michele Riondino e Il piccolo
libraio di Archangels di George Simenon
letto dalla voce “solida” di Claudio
Santamaria.
www.emonsaudiolibri.it
lungo doraIl nuovo mondo dietro la Dora.
di Marta Ciccolari Micaldi foto di Antonella Ferrari
C’è una zona di Torino in cui fino a pochi anni fa passeggiare era
un’esperienza perturbante: atmosfere cupe per la vicinanza del cimitero monumentale, fabbriche dismesse e abbandonate, zone verdi mal frequentate. Nel giro di breve tempo, tuttavia, questo quadrilatero urbano un po’ curvo, compreso tra via Bologna, Lungo Dora Firenze e Corso Novara è profondamente cambiato e attira molti cittadini. Sia per le attività che qui sono nate, che quindi offrono
intrattenimento e servizi, sia per la grande azione di riqualificazione dei suoi edifici, che quindi invita imprenditori e abitanti a trasferirsi tra le sue vie. A differenza del centro storico o di altre zone di Torino, forse più conosciute, forse più tradizionali, il miglior modo per conoscere questa zona non è – solo – bighellonare per le sue strade, ma conviene armarsi di una buona guida e approfondire uno alla volta i suoi segreti, le novità e le trasformazioni. È una zona che va
conosciuta partendo anche da uno sguardo all’indietro, per cogliere meglio il senso del tempo e il suo potere innovatore. Ecco, quindi, un piccolo breviario alla scoperta del quadrilatero più curvo e sorprendente di Torino.
La pacifica invasione dei grandiL’ultima grande iniziativa in ordine cronologico, ma una delle più importanti per la riqualificazione di questo quartiere, riguarda il complesso
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4 passi
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Nelle immagini a sinistra l'ingresso dell'Espace, sotto il laboratorio Giardini Villa. Nella pagina precedente il nuovo campus Einaiudi dell'Università degli Studi di Torino.
della ex Centrale Elettrica di via Pisa 5, dove lo scorso 4 ottobre si è insediata la nuova sede dell’Istituto d’Arte Applicata e Design (IAAD) e dove nel prossimo futuro si insedierà anche il nuovo centro direzionale della Lavazza. Questi due soggetti, infatti, rappresentanti di due grandi eccellenze torinesi nel campo della formazione e dell’imprenditoria, hanno stipulato un accordo con la Città di Torino per favorire “interventi di valorizzazione e recupero funzionale, con attenzione ai valori formali e strutturali dell’edificio storico”. Così dichiara Mario Turetta, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte, riferendosi al progetto architettonico di Cino Zucchi e Cristiano Picco, che ha trasformato un enorme edificio industriale in disuso (la ex Centrale Elettrica, appunto) in un complesso urbano polifunzionale di 19mila mq, dove nei prossimi mesi convergeranno studenti, professionisti e cittadini. Molto simile è stato il processo che ha portato negli ultimi anni (ce ne sono voluti un po’) l’Università degli Studi di Torino a trasferire una parte dei propri spazi dal centro storico alle sponde della Dora, non esattamente sul lato di Lungo Dora Firenze, ma sull’altro, su Lungo Dora Siena. La
nuova sede, ipermoderna, dalle linee curve, gli spazi funzionali e la tecnologia imperante, ospita i dipartimenti di Giurisprudenza e Scienze Politiche, in particolare una biblioteca interdipartimentale con oltre 500mila volumi, un bookstore, strutture specifiche per la ricerca, altre per i laboratori informatici e linguistici, 27 aule, 600 posti auto, sale studio e una grande piazza centrale di 80 metri di diametro su cui convergono le diverse strutture. Molto simile a un campus anglosassone, quindi, la nuova sede dell’università, che è intitolata all’ex Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, è stata progettata e costruita all’insegna della sostenibilità ambientale e del comfort ottico e uditivo.Un’altra grande istituzione torinese che ha costruito la propria sede riqualificando una vecchia fabbrica in disuso (l’ex Lanificio Cologno) e che negli ultimi tempi ha intensificato tantissimo la propria attività, diventando un vero e proprio punto di riferimento della creatività e della cultura della nostra regione, è il Cineporto di via Cagliari 42, ovvero la sede della Film Commission Torino Piemonte. Più di 9mila mq – riconvertiti in quattro anni di lavoro e con grande attenzione al recupero degli
elementi strutturali originali – oggi costituiscono una vera e propria cittadella del cinema con uffici di produzione che possono ospitare fino a 5 produzioni in contemporanea, sale costumi, falegnameria, area lavanderia, sale casting e un bar-ristorante molto colorato sempre aperto al pubblico. Vale la pena passare di qui anche solo per entrare qualche istante in un’atmosfera magica e ispiratrice. Ci sono altri importanti nomi e altre eccellenze piemontesi che in questo quartiere hanno portato un pezzo di sé, o addirittura la propria sede. C’è il Ceipiemonte di corso Regio Parco 27, un centro che silenziosamente e ogni giorno lavora “per favorire la crescita dell’innovazione, della competitività e dell’attrattività del Piemonte” (e infatti “cei” sta proprio per Centro Estero Internazionalizzazione); ci sono la fabbrica del cioccolato di Gobino (via
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4 passi
Nelle immagini, sopra la sede dell'Iren in corso Palermo, l'interno de La Casa del Barolo e l'installazione urbana del tram Diogene.Sotto, il susseguirsi di diversi stili architettonici in via Parma.
Cagliari 15/b) e La casa del Barolo (via Perugia 26); ci sono l’agenzia di comunicazione Bellissimo e la sede di Quarta Rete, nascoste in una via che si chiama Regaldi e che per trovarla si fa un po’ di difficoltà ma poi, una volta dentro, ti fa capire bene cosa vuol dire “riqualificazione urbana”: dove una volta c’era disagio e buio oggi c’è un’invasione di creatività e operosità. Infine, non si può non includere in questo breve profilo di storia del quartiere uno sguardo al futuro e, in particolare, al progetto di co-housing di via Perugia: non solo professionisti e aziende, uno spazio può essere condiviso anche per vivere. Questa è la filosofia che sta alla base del concetto di co-housing, un modo di abitare gli spazi già molto diffuso nel nord Europa e arrivato da noi solo da poco: locali in comune (lavanderia, asilo per i bambini, taverna, giardino, a volte anche la stessa cucina e spazi di relax) si uniscono anche a tempi in comune (io offro a te, vicino, qualche ora del mio tempo per guardare i tuoi bimbi e tu, vicino, ricambi dedicandomi due ore per
ridipingere le pareti del salotto) per consolidare l’idea che il vivere bene, risparmiando anche soldi ed energie, è una dimensione che si può praticare insieme e condividendo. Un ex opificio (la fabbrica Pastore) di via Perugia è stato dunque scelto per venire riqualificato e riconvertito in appartamenti di co-housing e un parco di circa 5mila mq da destinare a vicini di casa che amano comunicare (per saperne di più: www.coabitare.org/viaperugia).
Piccole chicche cresconoAccanto ai grandi nomi ce ne sono altri più piccoli, ma altrettanto vivaci (se non di più). In corso Regio Parco la gelateria Torre e il Basic Village offrono sfizi diversi ma irrinunciabili: la prima, già famosa per lunghissime code sul marciapiede d’estate, fa ottimi gelati e introvabili granite siciliane; il secondo è un centro polifunzionale diversissimo da qualsiasi altro, perché all’impersonalità del non luogo tipica di altri centri il Basic Village ha sostituito l’impronta urban, spartana e
postindustriale. Qui si trovano – tra gli altri – i loft di Robe di Kappa, Superga e K-Way, i Fratelli la Cozza, gli uffici di BasicNet (proprietaria dei marchi appena citati) e BBB Architetti Associati, un roof garden, una lavanderia e un Carrefour. In via Pisa c’è La casa del Cavallo – Rider’s Shop, un
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luogo unico nel genere e mai visto da nessun’altra parte, perfetto – ovviamente – per chi va a cavallo; per le signore, in via Catania 9 c’è La Perla, mentre al 16 della stessa via c’è la stilista Ombra di foglia, senza contare la scuola di tango argentino di Vanna e Nicola in via Parma 29. Per i giovani, invece, in via Perugia 32 c’è un punto di riferimento storico per la moda urban, i Docks Dora, mentre al numero 75 di via Parma c’è Qubì, uno spazio fisico da condividere per proporre mostre di fotografie, imparare l’inglese mangiando o semplicemente a mangiare meglio grazie a un ricettario di cucina condiviso (incuriositi? Anche noi. Visitate: www.qubito.org). Infine una visita va fatta nella nuova libreria Il ponte sulla Dora, un incrocio di libri, lettori e idee in movimento.
La mappa puntinata dell’intrattenimentoTra squarci di ponti sulla Dora, accessi futuristici al futuro e paperelle volanti (quelle sulle finestre dell’asilo nido
Papaveri e papere, che sbuca all’improvviso come una casetta incantata in mezzo ai palazzi di via Pisa), anche il divertimento vuole la sua parte. Ecco quindi alcune istituzioni delle serate torinesi: l’Espace (uno spazio trasversale di cultura, socializzazione e comunicazione sito in via Mantova 38, dove produzioni teatrali d’avanguardia si alternano a grandi eventi), le Officine Corsare (il circolo Arci più conosciuto di Torino, soprattutto dagli studenti universitari, in via Pallavicino 35) e il Caffè Basaglia (il centro di animazione sociale e culturale delle comunità, in via Mantova 34, dove presentazioni di libri, lezioni di tango, spettacoli teatrali, pasti, serate danzanti e seminari portano il programma culturale ben oltre il tempo di un caffè). Infine una menzione speciale va a Teatroria, uno spazio di corso Brescia 77 che unisce il teatro alla trattoria e “lo spettacolo del gusto al gusto per lo spettacolo”: un matrimonio anticonvenzionale e pieno di sorprese.
I 4 passi sono stati stancanti? Forse un po’ sì, ma non sono finiti se non si va a fare una foto al tram Diogene, un’installazione urbana del Progetto Diogene costituita da un vagone di un vecchio tram torinese posizionato al centro della rotonda di corso Regio Parco e convertito in spazio espositivo, spazio d’incontro per artisti, spazio fantastico per fare del contesto urbano una scenografia surreale.
Nelle immagini un suggestivo murales di corso Brescia e la sede della fabbrica di Gobino in via Cagliari.Sotto l'ex mercato d'ingrosso di fiori.
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green
l’ecologia è un gioco da ragazzi
Dai libri alle app, dal museo ai corsi del Wwf, tutti i modi per insegnare ai bambini il vivere green.
di Maria Grazia Belli
Alle elementari la maestra Margherita – donna severa,
intelligente e molto attenta alle tematiche ambientali – teneva il corso di ‘ecologia’. Tra le tante attività proposte ricordo ancora la raccolta dei rifiuti con un guanto di jeans costruito da noi alunni. Portavo quel guanto ovunque e sembravo una spazzina impazzita. Oggi, 25 anni dopo, solo il pensiero che qualcuno getti un rifiuto per terra mi infastidisce. Educare i bambini a rispettare e conoscere l’ambiente in cui vivono è importante. E la responsabilità di questo insegnamento e sia delle famiglie, sia della società. Ecco alcuni suggerimenti di giochi, letture e buone pratiche per aiutarvi in questo – fondamentale- compito.
Libri: facciamoci aiutare da chi ‘ha studiato’Perché non leggere insieme a vostro figlio un bel libro che parla di risparmio
energetico, di riciclo, dell’importanza di chiudere il rubinetto dell’acqua o di salvare la natura? Diversi editori dedicano intere collane a questi temi:“Nina e Nello”, Sassi Junior Editore, 3 anni +Due bambini sono i protagonisti di una serie di storie legate ai temi della natura e dell’ecologia. Dal riciclo, alla raccolta differenziata, dalla produzione di latte biologico al riutilizzo dei materiali. Tutti i libri sono inoltre stampati con inchiostri ecologici su carta ottenuta da foreste sostenibili. “Buone notizie dal pianeta terra”, Editoriale Scienza, 8 anni +“Non è il solito libro sull’ambiente!”. Tra le pagine non si troveranno infatti messaggi catastrofici sullo stato del pianeta o concetti complicatissimi. Attraverso una grafica accattivante il libro spiega invece ai bambini come, con le loro azioni, possono migliorare il mondo.
Sopra il libro Buone notizie dal pianeta terra, Editoriale Scienza; a destra due delle copertine dellacollezione Nina e Nello, Sassi Junior Editore.
wwf: 40 anni di esperienza
il WWF, seguendo le linee guida del
Ministro dell’Istruzione, mette a
disposizione dei docenti e alunni (dalle
elementari alle medie): una serie di
risorse didattiche per parlare di
ambiente (i rifiuti, i cambiamenti
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Shop in the City | 11 . 2013 | 63
“I Piedi sulla Terra”, Kite Edizioni, 5 anni + Kiko, un alce verde, porterà i bambini a scoprire tutti i segreti per salvare il pianeta. Grazie ad una grafica molto colorata e piena di dettagli i bambini impareranno i piccoli gesti per fare la differenza. Ogni volume ha anche un utile dizionario dell’ecologia con la spiegazione dei termini più difficili. I titoli in catalogo sono “Ricicliamo i rifiuti!”, “Chiudiamo il rubinetto!”, “Proteggiamo la natura!” e “Spegniamo la luce!”.
Museo A come Ambiente: un laboratorio per tutte le etàA Torino, in corso Umbria 90, c’è l’unico museo in Europa che si occupa esclusivamente di attualità ambientale. Il museo dedicato a grandi e piccini, utilizza un linguaggio multimediale e interattivo. Parola d’ordine: toccare, interagire, conoscere e divertirsi. Un
mix tra divulgazione, informazione, consigli e indicazioni sui propri comportamenti. Un posto dove ‘Conoscere e giocare…’con l’energia, i trasporti, i rifiuti, l’aria, l’acqua, il suolo, l’alimentazione, i cambiamenti climatici, il piccolissimo o la biologia. www.museoambiente.org
APP: Zoe va controcorrente, 7-11 anniZoe è una bambina curiosa che, insieme a Pedro, imparerà quanto è importante l’acqua anche grazie all’aiuto di un principe Ranocchio. Realizzato dalla Commissione Europea, il gioco funziona su PC, smartphone e tablet Apple e Android. Sul sito ci sono anche delle note didattiche per gli insegnanti. www.ec.europa.eu/environment/pubs/children/zoe/
A fianco alcune schermate del gioco Zoe va controcorrente. Al centro una delle attività proposte dal museo A come Ambiente. Sotto le copertine del catalogo I Piedi sulla Terra, Kite Edizioni.
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green By co.va.r 14
La Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti, rappresenta una vetrina importante per la sperimentazionedi nuove strategie volte alla prevenzione e alla riduzione dei rifiuti.
Il Co.va.r 14, l’ente che gestisce i servizi di raccolta e di igiene urbana in 19 comuni della cintura sud di Torino, partecipa ormai da anni all’iniziativa facendosi promotore di iniziative che, in linea con le direttive europee in materia di rifiuti, pongono come obbiettivo prioritario la prevenzione dei rifiuti attraverso la riduzione degli imballaggi e degli sprechi.
In occasione della quinta edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (16-24 novembre) il Covar 14 focalizza l’attenzione sulla produzione dei rifiuti nelle strutture ospedaliere dei Comuni consorziati con l’obiettivo di ottimizzarne il sistema di raccolta e di recupero e renderne più semplice la gestione; all’interno degli ospedali, infatti, oltre ai rifiuti sanitari, vengono raccolte grandi quantità di rifiuti in plastica, alluminio, vetro,carta, organico e anche di rifiuti non recuperabili.
Quest’anno l’evento vedrà protagonisti i tre complessi ospedalieri del bacino consortile: l’azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano, l’ospedale Santa Croce di Moncalieri e l’Istituto di Ricerca per la Cura del Cancro di Candiolo, i quali verranno coinvolti con le seguenti finalità:• Rendere più efficiente ed accessibile la raccolta differenziata all’interno della struttura ed ottimizzare il sistema di raccolta rifiuti esistente;• Sensibilizzare il personale ospedaliero incaricato alla gestione dei rifiuti ad una corretta raccolta differenziata ed a ridurre a monte la produzione di rifiuti;• Avviare una collaborazione con Banco Alimentare per il recupero dei pasti non somministrati, al fine di ridurre i rifiuti organici prodotti dalle mense ospedaliere e attivare meccanismi di solidarietà nei confronti delle persone indigenti.
“Prevenire è meglio che curare” è lo slogan della campagna: una frase comune, legata alla prevenzione in ambito medico, che vuole sensibilizzare sul nesso tra salute dei cittadini e attenzione ai problemi ambientali.
Il CO.VA.R. 14 è uno degli 8 consorzi
obbligatori di bacino della Provincia
di Torino, previsti dall’art. 11 della
Legge della Regione Piemonte 24
ottobre 2002 n. 24 e costituiti ai
sensi dell’art. 31 del D. Lgs. 267/2000.
Il consorzio, costituito dai 19 comuni
della cintura sud di Torino, svolge le
funzioni di governo e
coordinamento dell’organizzazione
dei servizi di raccolta rifiuti e di
igiene urbana nel bacino di
competenza assicurando la gestione
unitaria dei rifiuti urbani nella fase
di raccolta e avvio al recupero e
smaltimento ed esercita i poteri di
vigilanza sullo svolgimento dei
servizi stessi.
Predispone i piani finanziari e la
tariffa, per ciascun comune,
provvede alla riscossione di
quest’ultima, previo assenso dei
comuni.
Il Co.va.r 14 realizza campagne di
comunicazione ambientale e
progetti educativi nelle scuole per
promuovere la raccolta differenziata
ed educare al rispetto per
l’ambiente.
I comuni del Covar 14: Beinasco,
Bruino, candiolo, carignano,
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www.covar14.it
Co.va.r 14 in breve
Per saperne di più
Co.va.r 14 e gli ospedali della cintura sud di torino insieme per la riduzione dei rifiuti
Dal 16 al 24 novembre si terrà la settimana europea di riduzione dei rifiuti.
66 | 11 . 2013 | Shop in the City
AlessAndro gAssmAnn
vi presento il mio shakespeareL'attore porta in scena Riccardo III al Teatro Stabile dal 26 novembre
all'8 dicembre. "Per rendere la furia e la violenza che animano Riccardo ho cercato di rivivere la rabbia che avevo tra i 15 e i 20 anni".
in vetrina
di Irene Soave
Alessandro Gassmann. Foto di Gianmarco Chieregato.
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in vetrina
Il carismatico Kenneth Branagh nei panni del regista fallito in Celebrity. Il cowboy John
Wayne che fa Gengis Khan ne Il conquistatore. Il magnifico tontolone Colin Farrell nel ruolo di Alessandro Magno in Alexander. La storia del cinema e del teatro è costellata di parti sbagliate per l'attore sbagliato: il figone monoespressivo nella parte del protagonista tormentato, il caratterista nella parte dell'eroe positivo, la bella truccata da brutto anatroccolo a cui però non crede nessuno. Sulla carta, Alessandro Gassmann nei panni del Riccardo III di William Shakespeare sarebbe potuto essere un azzardo simile: Gassmann è solare, simpatico, alto due metri, muscoloso, sexy, mentre il sovrano d'Inghilterra (le cui spoglie, ritrovate a settembre 2012 sepolte sotto un parcheggio di Leicester, confermerebbero) piccoletto, tutto storto, curvo e deforme e quindi anche livoroso e, come il giudice nano di De André, animato da una livida sete di conquista a mo' di rivalsa sul mondo intero. Eppure il successo delle decine repliche del "Riccardone" – così lo ha soprannominato Gassmann che dal 2012 lo dirige, oltre a interpretarlo – non lascia dubbi:
la parte è perfettamente riuscita. Prima che possiate giudicarlo da voi – il suo Riccardo III è in cartellone al Teatro Stabile dal 26 novembre all'8 dicembre – gli abbiamo chiesto di raccontarci come ha fatto. «Io e Vitaliano Trevisan, che ha sceneggiato il dramma, ne abbiamo fatto un diverso. Non potevo camuffarmi da piccoletto: ho deciso quindi di rovesciare la sua mostruosità, scegliendo attorno a me attori bassi di statura ed esasperando l'altezza di Riccardo. Vado in scena con scarpe alte, una delle quali ha una zeppa più spessa per farmi camminare storto. E così il mio Riccardo fa orrore perché è "fuori scala". È un diverso: è la sua diversità a renderlo bramoso, distruttivo. Si nutre del suo potere, man mano che lo conquista. Non ne ha mai abbastanza, e sfrutta la sua intelligenza per
Alessandro Gassmann in Riccardo Terzo.Nella foto in alto Alessandro Gassmann con Palia Pavese.Foto di Federico Riva © 2013.
«Così il mio Riccardo fa orrore perché è "fuori scala". È un diverso: è la sua diversità a renderlo bramoso, distruttivo».
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«Il teatro mi ha emozionato molto, più del cinema. Ma mi ha anche annoiato molto. Più del cinema. Shakespeare era un maestro. Se annoia è perché è troppo paludato, messo in scena in modo ripetitivo; o perché è troppo cerebrale».
in vetrina
eliminare gli avversari con violenza e sangue. ma quando raggiunge il potere e diventa re perde forza, perché si siede sugli allori. Cessa di essere così intelligente e diventa tronfio, diventa semplicemente violento e smette di pensare, eliminando persone che lo hanno anche aiutato, senza pensare che senza di loro è perduto».Un ritratto del potere più ottuso. «Ma anche di quello che è successo in questi giorni (l'intervista è stata registrata ai primi di ottobre, ndr) con la crisi di governo. Io ho idee politiche, di cui non parlo pubblicamente. Se non per dire che sono esterrefatto di questa situazione: siamo al momento più basso dal dopoguerra. In questo senso il testo shakespeariano regge ancora oggi. Non sta a noi dire che i nostri politici somigliano al Riccardone: ci cascano dentro loro nella trama, riga per riga».E lei? Fisicamente così diverso, in cosa somiglia a Riccardo?«Per rendere la furia e la violenza che lo animano ho cercato di rivivere la rabbia che avevo tra i 15 e i 20 anni, quando ero un ragazzo incontenibile, un attaccabrighe. Ne ho prese e ne ho date tante: ero un gigante
in un mondo di ragazzini, e mi sentivo molto sotto i riflettori, anche per il mio cognome, quindi spesso facevo a botte».Non si direbbe. «Mi hanno salvato lo studio, il teatro, la passione per il mio lavoro. E una palestra di pugilato dove mi iscrisse mio padre. Lì potevo sfogarmi, nel rispetto delle regole. E ho capito quanto i pugni fanno male. Sono diventato un non violento totale, un pacifista». Perché ha scelto un testo così difficile? Anche per il pubblico: il Riccardo III ha mille personaggi, molti hanno lo stesso nome...non è un'opera semplice. «Shakespeare scriveva con grande ridondanza perché scriveva per un pubblico di analfabeti,
Riccardo Terzoda sinistra Marta Richeldi, Alessandro Gassmann, Mauro Marino, Sergio Meogrossi, Sabrina Knaflitz.Foto di Federico Riva © 2013.
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e doveva spiegare le cose più volte. A noi non serve: quindi ho ridotto il tempo da 3 ore, la durata media di una regia classica del Riccardo, a 2 ore e 10. Ho cercato di diminuire il numero di personaggi e semplificare - nel rispetto della scrittura di Shakespeare - il linguaggio, avvicinandolo a quello dei più giovani. È uno Shakespeare per tutti, bambini compresi». Le è mai capitato di annoiarsi tantissimo a teatro?«Il teatro mi ha emozionato molto, più del cinema. Ma mi ha anche annoiato molto. Più del cinema. Shakespeare era un maestro. Se annoia è perché è troppo paludato, messo in scena in modo ripetitivo; o perché è troppo cerebrale. O troppo lungo. Anche al cinema: trovo che gli ultimi film americani siano tutti troppo lunghi di mezz'ora. cioè devi proprio essere Incontri Ravvicinati per durare tre ore e non farmi addormentare. Il Riccardone qua invece mi da grandi soddisfazioni. perché si capisce tutto e ci si diverte anche».Sul Riccardo III si sono misurati grandissimi registi, a teatro e al cinema. Tra loro, suo padre Vittorio e Carmelo Bene. Da chi ha
Riccardo TerzoSabrina Knaflitz e Alessandro Gassmann.Foto di Federico Riva © 2013.
preso spunto? «Non ho mai visto quello di mio papà, anche se in casa mia sono cresciuto con un cavallo di scena in salotto, quello della famosa battuta "Il mio regno per un cavallo". Ma nel mio spettacolo c'è qualcosa di tutti gli altri. Looking for Richard con Al Pacino è stato interessante. Ma mi sono anche ispirato a Tim Burton, gotico, crepuscolare. Ritraggo un mondo di morti, come quelli di Burton; come quelli di Burton è spaventoso, ma fa anche molto ridere». La battuta che secondo lei contiene più verità.«"Io non ho nulla in me del fratello né del figlio. Ma se così si è voluto rendere il mio corpo, per amore di simmetria si storpi anche il mio animo". Così parla l'orribile Riccardo. Che mette al servizio di fini disonorevoli un cervello straordinario, storpiandolo». Facile, per lei che è bello, avallare il cliché del brutto che diventa cattivo perché frustrato.«Ma no. Non è uno stereotipo in cui credo. Ci sono anche cattivi bellissimi. E poi pensi a Gandhi. Non era mica un bell'uomo».
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trentino Din-din-din, il treno per le dolomiti è in partenza dal binario uno. Zaino in spalla, sci, scarponi, tutto è pronto per la settimana bianca.. Guardando bene però qualcosa non torna. Siamo infatti in piazza Modena a Torino, alla stazione di Sassi dove parte la storica tranvia a dentiera Sassi – Superga, unica in Italia nel suo genere.
C'era una volta......una fabbrica dove si creava il cioccolato, omini vestiti di bianco assaggiavano il nettare di Dio che sgorgava da una sorgente interna e tutto profumava di cacao. Questa non è un immagine tratta da un libro di favole ma la facciata di una vera "fabbrica di cioccolato" quella di Guido Gobino in via Catania.
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organo a cannePensate di essere in una chiesa barocca, alta e maestosa. Mentre siete lì ad ammirare l'edificio un suono si diffonde, é quello dell'Organo. Inventato nel 275 circa a Alessandria d'Egitto questo strumento così affascinante si è poi diffuso in tutto il mondo. Qui non siamo in una chiesa ma in via Perugia: questo edificio così lineare non sembra anche a voi un organo?
un tuffo nel Xv secoloTra dame e messeri, tra fanciulle e cavalieri camminiamo per le vie di questo borgo medievale. Non si tratta di un set cinematografico ma è il famoso Borgo Medievale di Torino, costruito fra il 1882 e il 1884 dall'architetto portoghese Alfredo d'Andrade per l'Esposizione internazionale del 1884. Diventato museo civico nel 1942 oggi il borgo è sede di mostre, eventi e botteghe.
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ZurigoÈ la maggiore città svizzera e a lei hanno dedicato anche un asteroide il “13025 Zürich”. Con i suoi 50 musei e oltre 100 gallerie Zurigo è una metropoli tutta da scoprire e sede dei prestigiosi marchi della moda internazionale. A vederla da questa angolatura, alle spalle della fontana Angelica, piazza Solferino le assomiglia un po’, non trovate?
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bauhaus Lo sapete che la scuola Bauhaus fece capolino anche da noi? Ma certo, nello specifico in corso Giovanni Lanza. E questo palazzo ne è un esempio. Ma no, non è vero! Però a noi, questo edificio squadrato e con torretta ci ricorda tanto il Bauhaus Dessau.
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22-30 novembre: queste le date di inizio e fine della settimana
torinese del cinema, quando quasi tutte le sale della città si trasformano in appuntamenti al buio gremiti di spettatori curiosi e a volte un po’ inconsapevoli, le parole retrospettiva e concorso sono protagoniste assolute, fuori inizia a fare freddo sul serio ma nessuno rinuncia a qualche passeggiata furtiva a caccia di attori e registi. Il Torino Film Festival per Torino è proprio questo: lunghe code, un bagno di fotogrammi mai visti prima, incursioni in territori del cinema (come i corti o i documentari) che fino a qualche giorno prima erano interesse esclusivo dei cinefili. Il TFF di quest’anno, in più, si annuncia come uno dei più attesi di sempre e la ragione più importante di tanta attesa è il cambio di direzione: dal 2013 il nuovo direttore del Torino Film Festival è Paolo Virzì, il regista che ha firmato film molto amati dal pubblico come
Caterina va in città, La prima cosa bella (nominato agli Oscar 2011 come Miglior film in lingua straniera) e Ovosodo. Così Virzì definisce il suo TFF: “Un festival caldo e accogliente, sostanzialmente inalterato nell’identità, che tenterà di realizzare in nove giorni l’utopia di un cinema senza confini, dove lo spettacolo e l’intrattenimento popolare abitano nello stesso luogo dei percorsi d’autore, del documentario e del cinema sperimentale; ma anche un Festival 2.0, continuamente ‘connesso’ e fruibile dagli utenti del web”. Tra le novità più rilevanti annunciate da Virzì c’è senz’altro la volontà di valorizzare il cinema italiano attraverso, da un lato, un ciclo di film nostrani degli ultimi vent’anni, discussi da giornalisti e autori per capire come queste pellicole abbiano raccontato il nostro paese e, dall’altro, attraverso una retrospettiva dedicata a un cineasta recente.Il 31° Torino Film Festival accende i suoi riflettori la sera del 22 novembre, con
riflettori puntati sulla 31° edizione del torino Film Festival
La nova edizione diretta da Virzì riaccende il cinema in città.
di Pietro Raboni
Grandi rassegne da non perderenew hollywood. il nuovo cinema
americano tra il 1967 e il 1976 è
una retrospettiva che si articola in
due anni ed è a cura di Emanuela
Martini. Volta alla riscoperta di quel
periodo storico in cui la cultura
statunitense cambiò per sempre e
nacquero i grandi protagonisti del
cinema contemporaneo sulla scia
dei miti e dei moti della
controcultura, la rassegna vuole
ambiziosamente ricostruire
l’immaginario collettivo dell’epoca
proponendo circa ottanta film tra
cui alcuni cult come Pat Garret e Billy
The Kid, Easy Rider e Il laureato.
tratti e ritratti. per alberto. 33
fotografie di fulvia farassino è
una mostra a cura di Cesare
Colombo che viene inaugurata al
Museo del cinema il 23 novembre
(fino al 6 gennaio) ed è dedicata ad
Alberto Farassino, giornalista e
critico cinematografico di
Repubblica ritratto dalla moglie
Fulvia, fotografa professionista.
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Nella foto un fotogramma del film La mossa del Pinguino diretto da Claudio Amendola.Nella pagina accanto Last Vegas, il film che verrà proiettato nella serata dell'innaugurazione del festival.A fianco il il manifesto del 31° TFF, realizzato da Gipi.
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una cerimonia inaugurale all’insegna dell’ironia, il sorriso, la leggerezza: all’Auditorium Giovanni Agnelli (via Nizza 280) Luciana Littizzetto veste i panni di madrina del festival e con il suo stile intelligente e dissacrante accompagna il pubblico dentro le atmosfere di questa nuova edizione, a cominciare da quelle giocose della proiezione d’apertura, l’anteprima del film Last Vegas (in uscita in Italia a fine gennaio 2014). Ben quattro premi Oscar un po’ invecchiati – Michael Douglas, Robert De Niro, Morgan Freeman e Kevin Kline – vanno a Las Vegas per festeggiare l’addio al celibato dell’ultimo scapolo - un po’ fuori tempo - della compagnia, ma la Città del Peccato non è più quella che loro ricordano e, tra un’avventura e l’altra, l’amicizia dei quattro sarà messa a dura prova. Il regista John Turteltaub sarà presente in sala per presentare il suo film.Tra le altre proiezioni americane del 31° TFF si segnalano:
Frances Ha (Usa, 2012, 86’), diretto da Noah Baumbach. Una divertente fiaba nella quale il regista esplora New York, l’amicizia, la classe, l’ambizione, il fallimento e la redenzione. Frances si getta a capofitto nei suoi sogni, vuole più di quel che possiede ma vive la sua vita con gioia e leggerezza.The Way Way Back (Usa, 2013, 103’), diretto da Nat Faxon e Jim Rash. Il timido quattordicenne Duncan passa le vacanze estive con sua madre, il suo compagno iperprotettivo e il fidanzato della figlia. Durante un difficile ambientamento, trova un amicoinaspettato in Owen, direttore del parco acquatico Water Wizz. Tra quelle italiane, invece, la curiosità è attratta da La mossa del pinguino diretto da Claudio Amendola, che racconta l’avventura verso il sogno olimpico di quattro uomini perdenti, che scoprono il gioco del curling e cercano di partecipare alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006.
Se il programma, quindi, sembra accogliere momenti di leggerezza accanto a sperimentazioni di interpretazione più complessa, c’è un elemento che colpisce ancora di più per l’edizione 2013: il manifesto del 31° TFF, realizzato apposta per l’occasione da Gipi, fumettista e regista italiano, nonché numero uno della graphic novel in Europa, che ritrae un bacio, un bacio nostalgico e antico, in cui una donna dai capelli color ocra e un uomo con i baffi neri danno vita a un momento d’amore altamente cinematografico, ma altrettanto vero. È da quel bacio, infatti - sembra suggerire l’immagine -, che nasce il bambino dai capelli rossi che la stessa donna tiene per mano davanti allo schermo dell’amore, come a fargli capire da dove viene. Sullo sfondo, la notte di una città che ricorda Torino.Ci mettiamo dunque in curiosa attesa di quanto dichiarato dal direttore Virzì ad apertura dei lavori: “Perché il Festival sia davvero una festa, da un lato abbiamo il progetto di rilanciare il Premio del pubblico, nel quale gli spettatori saranno invitati a votare i film del Festival, e dall’altro stiamo studiando la maniera con cui dare un risalto affettuoso al momento dell’ingresso degli ospiti in sala, attraverso una formula nuova, spettacolare e informale, un caloroso benvenuto al quale partecipi anche il pubblico torinese”.
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tff
Il pubblico che affolla le sale durante le giornate del festival.
Breviario dello spettatore smaliziato: come orientarsi al TFFAlcuni preziosi consigli di Alberto
Gallo, giornalista e blogger di
cinema (C’era una volta il cinema 2.0 >
albertogallo.wordpress.com).
Sfoglio il programma del TFF e mi
prende il panico, ci sono troppi
titoli e sono tutti sconosciuti. Che
faccio?
Be’, innanzitutto c’è da dire che non
tutti i film del TFF sono sconosciuti:
uno dei punti di forza della
manifestazione sono proprio le
retrospettive, dedicate a registi o
movimenti artistici sempre
interessanti e spesso ben noti (negli
ultimi anni mi vengono in mente
Roman Polanski, Robert Altman, la
British Renaissance...). Quindi un
cinefilo poco “coraggioso” o poco
interessato alle novità può anche
dedicarsi ai vecchi film. Per quanto
riguarda le opere inedite il mio
consiglio è di andare a intuito, senza
stare troppo a pensarci: la trama è
accattivante? C’è un’attrice
particolarmente carina? Alcune
scene sono state girate nella città
dove sono andato in vacanza l’estate
scorsa? Ok, allora oggi vado a vedere
quel film.
Orari, prezzi e novità dell’ultimo
minuto sono una specie di rebus in
costante mutazione. Da dove
accedo alla verità?
Ovviamente le fonti principali sono
il sito del Festival e il programma
cartaceo. Ma, trattandosi di una
manifestazione ancora
adorabilmente “casereccia”, spesso è
il passaparola a dire la verità meglio
di ogni fonte ufficiale. Per non
parlare di quei miseri foglietti che
talvolta vengono appesi in tempo
reale sulle porte d’ingresso dei
cinema, fondamentali per venire a
conoscenza dei cambi in corsa
dell’ultimo minuto.
Se poi l’imponderabile accade e
non riesco a entrare a una
proiezione, c’è troppa coda o non
mi sanno dire se avanzano
abbastanza biglietti... Come posso
rimediare per non perdere la mia
giornata dedicata al cinema?
Credo che il TFF abbia una
dimensione tale (né troppo grosso
né troppo piccolo: molto torinese,
insomma) e location ideali per
essere considerato anche, forse
soprattutto, un’occasione sociale: se
perdo il film che volevo vedere posso
sempre infilarmi in uno dei tanti bar
del centro e parlare di cinema con
qualche sconosciuto o sfogliare il
catalogo e trovare un’altra
proiezione. E in ogni caso per ogni
film perso ce n’è sempre altri quattro
o cinque in contemporanea, che non
vedono l’ora di svelarsi ai nostri
occhi. E le belle sorprese sono
sempre dietro l’angolo.
Info utiliLe proiezioni si svolgeranno nelle
Multisala Cinema Massimo (via
Verdi 18), Multisala Lux (Galleria San
Federico 33), Multisala Reposi (via
XX Settembre 15).
Biglietto intero per una proiezione >
7 euro, ridotto > 5 euro;
abbonamento giornaliero > 10 euro;
abbonamento intero per il festival >
80 euro, ridotto > 55 euro.
Sito > torinofilmfest.org; mail >
[email protected]; telefono >
011.8138811.
Facebook > torinofilmfestival;
Twitter > @torinofilmfest.
86 | 11 . 2013 | Shop in the City
opinione
Zebrato, tigrato, leopardato o pitonato che sia, l’animalier
rappresenta senz’altro un punto fermo nel sistema moda contemporaneo ed è stato utilizzato, nel tempo, in tutte le sue declinazioni da stilisti anche molto diversi tra loro. Dal punto di vista semiotico possiamo riconoscere a questa fantasia la capacità di definire, immediatamente, l’outfit perfetto per una donna grintosa che è capace di modificarsi nell’aspetto, letteralmente cambiando pelle, e immedesimarsi in vari ruoli. Storicamente, invece, il tessuto maculato è antichissimo e, originariamente, si riconduceva al culto dionisiaco tanto che, nell’epoca greco-romana, era addirittura associato all'ebrietà e alla lussuria. Un riferimento, questo, destinato a durare nel tempo tanto da tornare in tutta l’iconografia quattrocentesca quando spesso Maria
Maddalena fu rappresentata, appunto, con addosso una vistosa pelliccia maculata. Studi più approfonditi, però, riconoscono all’animalier (che, nell’antica Grecia, era definito “zoote”) una associazione diretta con il satanico e l’esoterico in genere, che forse deriva dalla cultura egizia nella quale il leopardo rappresentava il vincolo con l’aldilà e la personificazione della Libidine era rappresentata come rivestita di pelle di pardo. Grazie ai suoi molti significati, più o meno connessi alla storia e alla cultura occidentale e non, l’animalier è stato anche molto utilizzato sulle passerelle di moda e sarà protagonista ancora una volta per l’autunno/inverno declinandosi, soprattutto, nel mondo degli accessori. Un grande ritorno visto che sono passati più di quarant’anni da quel 1971 definito da Vogue come “l'anno della zoologia nei ricami” e quasi tre decadi da quando Valentino venne
incoronato "Re della giungla della moda", il 26 dicembre del 1987. Ma la fashion-jungle è piaciuta a molti. Tra i suoi seguaci più blasonati spuntano i nomi di Roberto Cavalli, Christian Dior, John Galliano, Jean-Paul Gaultier, Alexander McQueen e Gianni Versace che di tigrato e zebrato ha fatto il suo marchio di fabbrica. Vista, però, la capacità di definire simbolicamente in modo istantaneo il corpo che la sfoggia questa fantasia non è estranea nemmeno al cinema. Registi e sceneggiatori, con alterne fortune, hanno proposto immagini della donna-fiera ma la regina indiscussa è senz’altro quella Josephine Baker, stella del Folies Bergère, che si impone nel 1930 grazie ai suoi costumi succinti da donna-pavone. Le fa eco l’indimenticabile Ava Gardner, in perle e guêpière leopardata adagiata su un manto en pendant, e l’iconica Audrey Hepburn, in “Sciarada” del 1963, con quel cappello leopardato che tornerà, rivisitato, nelle vetrine autunnali.
Fashion-jungledi Eleonora Chiais
Shop in the City | 11 . 2013 | 87
moda
Negli anni Trenta e Quaranta vestiva le dive: Joan Crawford, Carole Lombard, Bette Davis, Rita Hayworth, Josephine Baker portavano in scena pellicce e stampe animalier, come sintomo di femminilità e sofisticatezza. Poi corsi e ricorsi storici gli hanno cambiato valore: e negli anni ha perso di classe, diventando sexy, aggressivo e spesso un po' volgare. Recuperato in chiave pop negli anni Ottanta e in chiave grunge nei Novanta, il leopardato è un fenomeno carsico: appare e scompare, non muore mai. E ora sta rifiorendo:
mai come quest'anno passerelle e vetrine si travestono da giungla, tra tigrati, leopardati, zebrati. In versione bon-ton.Come si abbina? Dipende: sempre ok marrone e nero, secondo il tono delle macchie; jeans, se maculato è l'accessorio; rosso, dal corallo per lo zebrato al bordeaux per leopardo e tigre; colori accesi, se la volete buttare sulla provocazione (ma lo ripetiamo: il maculato più attuale è quello "da salotto"). Regole per portarlo: non strafare. Un accessorio o abito
leopardato per volta basta e avanza. Evitare il tono sexy: l'animalier cattura da solo gli occhi di un uomo, senza bisogno di arricchirlo con abbronzatura, gioielli-lampadario, unghie rosse, tacchi a spillo. Preferire, per la stessa ragione, forme svasate invece che attillate; investire (e questo vale sempre, ma l'effetto sexy-shop con il maculato da bancarella è dietro l'angolo) in accessori e capi di qualità. Come quelli che vi proponiamo in questo servizio. Roar!
Per stupire perchè non "giocare" con l'animalier. Quest'anno sulle passerelle e nei negozi non si vede altro. E allora divertitevi... ma senza esagerare.
di Irene Soave
. 01 Cloche in pelo fatta a mano, Laurence Bossion.. 02 Handbag con dettagli in cuoio nero, Ermanno Scervino.. 03 Guanti in leopardo e cuoio nero, Ermanno Scervino.. 04 Decolleté con punta in lacca, Luciano Padovan.. 05 Tronchetto con zeppa, Bata.
magnifica preda
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88 | 11 . 2013 | Shop in the City
moda
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. 01
. 01 Total-look con spolverino, guanti e sandali animalier, Ermanno Scervino.. 02 Piumino maculato, Herno.. 03 Abito a vestaglia con pince in strass, Liu-Jo.. 04 Clutch con catenella, Liu-Jo.. 05 Ballerina pieghevole da borsetta, Butterfly Twist.. 06 Polacchino con fibbia, Bata.
. 03
Shop in the City | 11 . 2013 | 89
moda
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. 01
. 01 Orologio in caucciù con quadrante safari, O clock by Fullspot.. 02 Giubbottino in peluche zebrato, K-Way.. 03 Borsa in caucciù e lapin maculato, Fullspot.. 04 Sneakers donna, Katie Grand loves Hogan.. 05 Sneakers uomo, Trinomics by Puma.
. 03
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iperlavoro e persino troppo esercizio fisico, (la fatica accelera l'ossidazione della pelle). Insomma: stress. E per avere una bella pelle ci vorrebbe una gita in un monastero zen. O un trattamento estetico: in profumeria è spuntata una nouvelle vague di creme protettive che tra i nemici da combattere non hanno individuato solo l'inquinamento esteriore. Ma anche quello interiore.
Combattere l'inquinamento interiore
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Shop in the City | 11 . 2013 | 91
Beauty
92 | 11 . 2013 | Shop in the City
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Shop in the City | 11 . 2013 | 93
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Buon compleanno Artissima! Compie vent’anni la fiera torinese
che ha saputo leggere il tempo e interpretare le tendenze e i fenomeni del mercato dell’arte contemporanea. E buon compleanno Torino, che risvegliatasi dal grigiore dell’era post industriale, ha vinto la sua scommessa investendo in cultura come nessuna altra città italiana è stata capace di fare fino ad oggi. Tanti auguri dunque, ad un evento artistico che ha recentemente ottenuto un prestigioso riconoscimento schizzando al quinto posto nelle graduatoria delle fiere d’arte più importanti a livello mondiale: è quanto emerge dalla ricerca annuale condotta dagli analisti di Skate’s Art Market Research di New York. I numeri delle passate edizioni facevano presagire un successo mediatico di questa portata: da 47 a 50 mila il trend di crescita dei visitatori nell’ultimo anno che
parallelamente ha visto una partecipazione in costante aumento di gallerie. Questa edizione ne conta ben 190 di cui solo sessanta sono italiane. Il rigido criterio di selezione degli espositori, che valuta il progetto curatoriale prescindendo dalla forza economica del gallerista, è tra i fattori di successo che hanno contribuito a far crescere Artissima posizionandola tra le eccellenze del panorama internazionale. Ricerca artistica e capacità di innovare, di fiutare le mode, incidere sulle tendenze, ma anche di saper riproporre la segmentazione del mercato dell’arte e di un’offerta culturale parcellizzata che mette a confronto artisti storicizzati, avanguardie ed emergenti. Il format così costruito, riprende infatti cinque sezioni e all’interno dei ventimila metri quadri dell’Oval Lingotto, gli spazi si dividono tra i galleristi adulti
buon compleanno Artissima
Sono passati venti anni e la fiera del contemporaneo torinese è sempre più interessante e riconosciuta tanto da essere al quinto posto tra le fiere d'arte più importanti del panorama mondiale.
di Matilde Gianfico
Marcello JoriInsula Dulcamara1976colour photograph94 x 114.5 cmCourtesy Galleria Bianconi.
94 | 11 . 2013 | Shop in the City
artissima
della Main section, che si cullano sulle certezze artistiche consolidate, e le New entries, giovani galleristi con pochi anni di carriera, alla prima esperienza torinese. Sono 27 le gallerie ammesse e provenienti da 14 paesi: al miglior progetto di ricerca e promozione andrà il premio Guido Carbone. Il Present future è fatto di talenti emergenti invitati da un team di curatori internazionali: al centro del padiglione espositivo, ventiquattro giovani leve artistiche si contendono il premio illy Present Future e l’opportunità di una mostra personale al Castello di Rivoli. Le opere, un po’ un ibrido tra una mostra collettiva e una personale di artista, sono inedite e alla loro prima esposizione nel contesto europeo ed italiano. Ritorno agli artisti del futuro che hanno sperimentato e rinnovato negli anni Sessanta e Settanta, il linguaggio dell’arte moderna: è la sezione Back to the future che conta 30 gallerie, solo sei le italiane, che proporranno show di livello museale con i lavori di 32 artisti sparsi per il mondo. C’è infine la sezione dedicata all’arte da sfogliare, si chiama Art edition la summa dei capolavori editoriali nel panorama artistico contemporaneo, e un nuovo premio in questa edizione del 2013: quindicimila euro per l’acquisto dell’opera esposta ad Artissima che entrerà a far parte del museo Ettore Fico di Torino.
«Da 47 a 50 mila il trend di crescita dei visitatori nell’ultimo anno che parallelamente ha visto una partecipazione in costante aumento di gallerie»
WHAT A WONDERFULBOB MARONGIU
Bob Marongiu nasce in Svizzera, ma vive in Sardegna dall’età di 11 anni. Studia Arti Sceniche a Firenze, dove
avviene il primo contatto con il mondo dell’arte e inizia a dipingere, spinto dal desiderio di creare opere allegre e positive. Residente a Oristano, è un pendolare che alterna soggiorni
a Cagliari, dove usa il proprio laboratorio in via Torino 12 come pied-à-terre, ad altri in giro per la Sardegna, l’Italia e il mondo. Continua a ricevere consensi sempre maggiori in occasione
delle mostre e delle esposizioni. Scherzando, si considera un normale
pittore - come Picasso, Matisse, Mirò. La sua arte è un cocktail di allegria che unisce Barbapapà a Mordillo, Walt Disney a Vicky il Vichingo,
Iacovitti a Willy il Coyote. Immagini di sana e folle allegria che hanno come unico scopo quello di regalare sorrisi e pensieri positivi a chi ha il tempo di staccare la spina e rilassarsi un
momento.La vita quotidiana è spesso complicata e dura, cerchiamo nel nostro piccolo di renderla un po’ più facile e divertente.
Di sicuro Bob ci riesce, e noi lo ringraziamo di cuore!
BOB.indd 1 22/10/13 10.48
artissima
Shop in the City | 11 . 2013 | 95
One TorinoMetti sette affermati curatori internazionali e cinque tra i più prestigiosi luoghi del contemporaneo in città, a Torino; chiama cinquanta artisti provenienti da ogni parte del mondo e falli dialogare con la città, la sua storia e la sua contemporaneità, fatta di arte, cultura e mercato. Nasce così nella edizione numero venti di Artissima,One Torino, un numero uno che più che segnare un nuovo inizio (perché del resto, la strada è quella giusta sulla quale continuare!) sembra voglia stringere il capoluogo Piemontese intorno ad una sola identità, che se da un lato rafforza ilsistema museale torinese, dall’altro sottolinea il carattere cosmopolita dell’evento artistico. Il progetto collaterale parte dal successo dell’esperienza dello scorso anno con “It’s Not the End of the World” e con “LIDO”, ed è stato ideato e prodotto in
Santo ToloneMandarini, 2012 Serigrafia127 x 117 x 4 cmCourtesy l’artista e Limoncello Gallery, London.
Giulio DelvèAcquaintances, friends and relatives2013gypsum and mdf48x40x36cmCourtesy CO2, Roma.
96 | 11 . 2013 | Shop in the City
artissima
Dove
Come
Quando
Oval - Lingotto Fiere - Torino
ingresso e parcheggi via Nizza 230
ingresso pedonale via Nizza 294.
Intero: € 15 / Ridotto: € 10
Abbonamento valido per 3 giorni
(8-9-10 novembre): € 30. Possibilità di
acquisto in prevendita senza spese
di commissione su vivaticket.it.
Biglietto omaggio su presentazione
dell'abbonamento Torino Musei e della
Torino + Piemonte Card.
Dall’8 al 10 novembre, dalle 12 alle 20.
DAL 21 AL 24
NOVEMBRETORINOPALAOLIMPICO
DIRETTO DA GUY CARON
OFFICIAL SPONSORS MEDIA PARTNER
Biglietti su livenation.ite cirquedusoleil.cominfoline 011 6164971www.setuplive.com
collaborazione con le maggiori istituzioni d’ arte contemporanea e sedi espositive torinesi, il Castello di Rivoli museo d’arte Contemporanea, il GAM Galleria civica d’arte moderna e contemporanea, la Fondazioni Merz e Sandretto Re Rebaudengo e il settecentesco barocco Palazzo Cavour, ospiteranno cinque mostre collettive (curatela di Julieta Gonzales e Gary Carrion-Murayari, Chris Fitzpatrick e Anna Colin, Beatrix Ruf, Andrew Berardini e Gregor Muir).Le mostre sono progettate dai curatori in stretta collaborazione con le istituzioni sia per la scelta degli spazi che per le tematiche e gli artisti coinvolti, e dando vita ad un percorso espositivo unitario e allungano il ciclo di vita del prodotto Artissima: le mostre che saranno inaugurate il prossimo 6 novembre, resteranno infatti aperte al pubblico fino al 12 gennaio 2014.
Foto dell'esterno Oval , ©Enrico Frignani.
Vanessa SafaviReal Life is Elsewhere, 2011SandDimensions variable‘Resorts’, Solo exhibition, Kunsthaus Glarus, Glarus, 2011Installation viewCourtesy the artist and Chert, Berlin.
Nina BeierThe Demonstrators (Drowning Coins), 2011Trapezes, rope, stock image postersUnique / SONB/I 2011-071Courtesy Standard (Oslo), Oslo.
98 | 10 . 2013 | Shop in the City
È ormai una tradizione consolidata quella che vede Torino riempirsi di
eventi artistici OFF negli stessi giorni in cui la fiera ON, Artissima, attira collezionisti, stampa e artisti al Lingotto. Mentre da questo lato si compra e si critica ad altissimi livelli, dall’altro lato della città l’arte si fa popolare, accessibile, più giovane e meno critica. Con due manifestazioni, in particolare: Paratissima e The Others.
Paratissima e la PararteQuest’anno è già la nona edizione ma Paratissima invece di invecchiare si è solo perfezionata. Nata come manifestazione per e di artisti emergenti nel quartiere di San Salvario – allora lontano dal sovraffollamento che vive oggi – e attenta anche all’aspetto di riqualificazione urbana oltre che di promozione artistica, oggi la fiera off torinese per eccellenza festeggia il suo secondo compleanno all’ex MOI (Mercati Ortofrutticoli all’Ingrosso), al Borgo Filadelfia, proprio sotto l’arco rosso del Lingotto, solo che dall’altra parte del canone rispetto ad Artissima. Chi sono, infatti, gli artisti proposti da Paratissima? E quali gli eventi che organizza? Dichiarato come fosse quasi un manifesto, la vision di questa manifestazione è “sostenere la creatività in tutte le sue forme mettendo a sua disposizione una vetrina qualificante e un ricco programma di workshop, laboratori, contest e progetti speciali per innescare una partecipazione attiva degli artisti e del pubblico all’evento". Artisti emergenti, quindi, in primis, che hanno a disposizione spazio e
l’arte non è solo issima. Paratissima e the others, gli eventi paralleli
Nelle settimane di Artissima l'arte Off trova spazio in città
di Marta Ciccolari Micaldi
non solo .issima
Info Paratissima:sito > paratissima.it;
mail > [email protected];
telefono > 011.2073075
tempo per farsi conoscere a un pubblico vasto, vario e curioso, oltre che incredibilmente numeroso (l’edizione 2012 ha contato poco meno di 100mila presenze); ma anche artisti affermati che intendono presentarsi in contesti diversi dal solito e interagire maggiormente con pubblico e colleghi. Gli ingredienti di Paratissima sono quindi volti alla partecipazione, non alla semplice vetrina. Ecco dunque prendere forma veri e propri workshop di fotografia con maestri come Bruna Biamino e Franco Fontana, oppure il cosiddetto Paramarket, un progetto che vuole avvicinare artisti e potenziali acquirenti proponendo un servizio di consulenza e valutazione delle opere dinamica e gratuita, oppure – ancora – Botteghe d’Artista, ovvero l’esposizione dei lavori di sette artisti alle prime armi e “tirocinanti” negli atelier di altrettanti artisti professionisti che hanno insegnato loro tecniche e stili.
Il tema di Paratissima IX è Art Games e tra i nuovi progetti proposti si segnalano SKINcodes e G@p – Galleries at Paratissima: il primo è dedicato al mondo dei tattoo, il body painting e la chirurgia estetica ed espone i lavori di Nicolai Lilin, Orlan, Andres Serrano, Joel-Peter Witkin,
Giovanni Gastel, Liu Bolin, Robert Gligorov, Shirin Neshat, Plinio Martelli, Fabio Viale, i Santissimi, Daniela Perego, Dario Neira; il secondo, invece, è un vero e proprio spazio indipendente della manifestazione, dedicato alle gallerie d’arte contemporanea italiane e internazionali dove si propone la vendita delle opere a un pubblico di giovani collezionisti con qualche regola ferrea (e innovativa): gli artisti presentati dalla galleria non possono essere più di cinque e il prezzo di ogni singola opera può andare solo dai 100 ai 5mila euro. Come a dire, l’arte e la persona sono mondi che possono incontrarsi anche più spesso di quanto fanno di solito.
Info The Others:sito > theothersfair.com;
mail > [email protected];
telefono > 011.850660
Shop in the City | 11 . 2013 | 99
non solo .issima
The Others e il contrario della crisiQuest’anno cambia tutto. Abolizione della parola “crisi” e del concetto di “fiera”: questo l’obiettivo primario – e molto forte – dell’edizione 2013 di The Others, la manifestazione artistica più cool e innovativa della settimana torinese dell’arte. Nome (gli altri.. chi sono gli altri?), location (ex carcere Le Nuove, per ogni realtà artistica una cella) e protagonisti (“gallerie nate dopo il 1 gennaio 2009 e, indipendentemente dalla data della propria apertura, centri no-profit, associazioni e fondazioni, collettivi di artisti o curatori, artist-run-spaces, progetti editoriali, premi d’arte, residenze per artisti, scuole e accademie d’arte, librerie che si occupano di arte, spazi di design giovane ed autoprodotto, grafica d’artista”) danno vita a un progetto unico nel suo genere, definito dal direttore artistico Olga Gambari e dal comitato scientifico (Roberta Pagani e Stefano Riba) come un avamposto, un’antenna. Rivolto infatti a tutte quelle realtà che stanno al gioco e che non hanno timore di mettersi in gioco, The Others si toglie di dosso gli abiti
troppo stringenti e anacronistici della fiera, ovvero di un insieme di stand, e propone in loro alternativa quelli dell’happening culturale in cui a stare insieme sono tante piccole e diverse mostre.Il motivo di questo rovesciamento radicale delle prospettive è il tema di The Others 2013: Boom! Pensato proprio come antidoto e insieme grido liberatorio contro la crisi che tutto soffoca e tiene al di sotto di una cappa, Boom! è l’invito che l’organizzazione fa ai partecipanti e che da loro si propagherà anche ai visitatori: la proposta di un artista, un progetto, un lavoro nuovo, che sappiano guardare al futuro con l’energia giusta per mettere in crisi la crisi e smettere di esprimersi solo a lamentele. Ogni cella una mostra, dunque, e ogni allestimento un nome che, unito a tutti gli altri, potrà ridefinire il concetto di Boom! e di sguardo verso l’avvenire.Accanto alla manifestazione prettamente artistica, che vede il coinvolgimento di decine di gallerie piemontesi e nazionali, e alcune internazionali, l’interesse di The Others è dato anche dal suo calendario di iniziative parallele: musica,
Nella pagina precedente alcune foto delle passate edizioni di Paratissima.A sinistra il manifesto di The Others 2013.
letteratura, teatro e tecnologia faranno da satelliti creativi all’happening e condivideranno lo spazio con l’arte figurativa, completandola. Da segnalare, infine, l’assegnazione di quattro premi, pensati per andare alla scoperta di espressioni creative limitrofe e complementari a quelle artistiche: il premio Sarpi-Bridge, dedicato all’art design; il premio Residenza Igav, che premierà un giovane artista under 30 con un mese di residenza presso l’Igav (Istituto Garuzzo per le Arti Visive); il premio Miglior Progetto Curatoriale, per premiare il miglior rapporto sinergico fra galleria, artista e curatore all’interno delle celle dell’ex carcere Le Nuove; e infine il premio Rock the Academy, dedicato ai giovanissimi che frequentano le accademie d’arte. The Others accadrà dall’8 al 10 novembre. E allora Boom!
Abbandonarsi alla voglia di ballare
Inventata da Giuseppe Palombella, la nuova disciplina per divertirsi e perdere calorie si chiama DANCeMOTION. Un mix tra passi di danza e esercizi di aerobica.
a cura della redazione
Non è un vero e proprio ballo né una banale sequenza di esercizi
di ginnastica aerobica, tuttavia prevede delle coreografie e fa consumare fino a 600 chilocalorie a lezione. Si chiama DANCeMOTION, la nuova disciplina inventata da Giuseppe Palombella. Istruttore e dottore in scienze motorie ha iniziato la sua formazione in accademia come ballerino di danza classica passando per tutti i generi e stili: dalle danze caraibiche a quelle latino americane, dalla danza moderna a quelle orientali.
Quando è nata l'idea?«Tutto nasce dopo aver conosciuto Zumba. Una disciplina che combina l'aerobica con le danze caraibiche. Solo che c'era qualcosa che non mi convinceva». Come l'ha cambiata?«Ho mantenuto la struttura e le finalità della lezione di aerobica, combinandola però con dei passi base del ballo per creare piccole coreografie accessibili a tutti». É facile?«Sì, nel metodo è incluso
l'apprendimento, non occorre fare della propedeutica. È sufficiente lasciarsi andare e abbandonarsi alla voglia di ballare». Quando ha iniziato a insegnarlo?«L'anno scorso dopo averlo testato a San Diego in California». Perchè DANCeMOTION?«È l'unione delle parole “danza” e “emotività”. La seconda è molto importante. È un’attività spontanea dove, attraverso la danza, le persone possono sfogarsi e eliminare lo stress accumulato durante la giornata». E fanno allenamento fisico.«Si possono bruciare fino a 500-600 chilocalorie a lezione. È un lavoro sopratutto aerobico ma anche anaerobico. Grazie ai movimenti fluidi, propri della danza classica, gli allievi imparano a coordinare braccia e gambe e a creare delle coreografie. È un ottimo esercizio cardiovascolare perfetto per tutti, anche coloro che hanno riportato traumi». Come si svolge una lezione?«Inizia con la nostra sigla “DANCeMOTION” cantata da me e da Chiara La Piana che insieme a suo padre ha scritto il testo. Poi inizia la lezione che prevede delle sequenze di coreografie (ne ha inventate circa 40 ndr.) con intensità via via sempre maggiore». Il futuro?«La presentazione ufficiale è prevista per la prossima primavera a New York. Quest’anno a Urbino, la facoltà dove mi sono laureato, terrò i primi corsi di formazione per insegnanti».
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coach
Nelle foto un momento dell'attività in palestra, la dimostrazione in piazza San Carlo e l'ideatore della nuova disciplina Giuseppe Palombella. Passi Motion Lab corso Moncalieri 21bis.
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Giada Martini ha lasciato l'Italia tre anni fa e si è trasferita in Uk. Il suo sito koalalondinese.com dà i consigli giusti per chi vuole fare come lei.
una guida per chi vuole espatriare e trasferirsi a londra di Irene Soave
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camBio vita
Conoscete qualcuno che ha deciso di cambiare vita? Lo avete fatto anche voi? Scriveteci: [email protected]
Prendo, parto e vado a Londra a imparare l'inglese». Alzi la mano chi
non l'ha mai pensato o non ha un amico che, a un certo punto, molla tutto e parte allo sbaraglio, con un inglese scolastico e tanta voglia di leggerezza, per trasferirsi armi e bagagli a tempo indeterminato in quella che, sulla carta, è la cara vecchia Swingin' London dove per uomini e donne di buona volontà c'è sempre, dietro l'angolo, almeno un lavoretto di lavapiatti per guadagnarsi da vivere imparando l'inglese «quello vero». L'avventura poi si trasforma, in genere, in un vespaio di problemi: l'inglese scolastico non basta nemmeno a comprare il latte, entro un mese finiscono i soldi perché la sterlina è carissima, il lavoro di lavapiatti è massacrante o non si trova. E l'emigrante benintenzionato torna, con le pive nel sacco, in Italia, dove in fondo non si sta poi male e la lingua almeno non è un problema. «Errori tipici: anche
per il lavoro più umile serve un inglese ottimo. Voi assumereste uno che non conosce la vostra lingua? Anche solo per dirgli lava e asciuga questi piatti, che fate glielo mimate a gesti, fate due disegnini?» Giada Martini non ha peli sulla lingua: lei, 33 anni, le regole dell'expat, l'emigrante più o meno giovane che arriva a Londra pieno di belle speranze, le conosce a memoria, essendosi trasferita nella capitale inglese tre anni fa per cambiare vita e realizzare il suo sogno. «A differenza di molti di quelli che espatriano io avevo un lavoro: ero una commessa e assistente store manager. Rispettabilissimo, ma non era quello che avevo sognato per me. Come molti, mi ero laureata nella speranza di darmi una chance in piú per fare quello che amavo ossia entrare nel mondo della pubblicità. Non era andata così: dopo vari lavoretti, stage, impieghi non pagati, mi ero arresa e stanca di non avere un soldo mi ero
adattata a lavorare come commessa. Stavo per compiere trent'anni, ed ero piena di dubbi». Ora, dopo mesi non facilissimi in cui «ero spesso sola, non conoscendo nessuno, e ho preso un sacco di craniate anche lavorative», è content writer e traduttrice, oltre a curare profili professionali su Linkedin e creare curriculum e cover letter in inglese, ad hoc per i vari mercati del lavoro: quello inglese, quello americano, quello europeo. E gestisce un sito, koalalondinese.com, che è diventato il vero punto di riferimento per tutti gli italiani che vogliono fare come lei: a loro uso e consumo Giada pubblica, quasi ogni giorno, i consigli più utili, «quelli che nessuno dice». Come scrivere una lettera di lavoro; in quale zona andare a vivere; con quanti soldi partire, «perché Londra è cara e i primi tempi vedi come ti escono i soldini». Partire sola, tra le critiche dei parenti e amici perché lasci un contratto a tempo
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camBio vita
I tre consigli di Giada per chi vuole cambiare vitainvestite denaro. «Per cambiare
città non si può partire con due
spicci. Qui a Londra, ad esempio,
affitti e mezzi pubblici costano, e
non è detto che il lavoro salti fuori
subito».
siate aperti. «Disposti a mettervi in
gioco, umili quel tanto per imparare
e ambiziosi da “sgomitare” e far
vedere quanto valete. Abbiate
fiducia in voi stessi, e se prendete
delle craniate non ve la prendete con
questo e quello ma usatele per
regolare il tiro e centrare l'obiettivo».
non è mai troppo tardi. «Non esiste
una etá buona o cattiva, una giusta
o sbagliata per cambiare vita. Tutte
sono valide!».
indeterminato, non è facile. E spuntano i dubbi: «Tutti mi dicevano: “sei troppo vecchia per espatriare”. In effetti avevo trent'anni, non un'età da Erasmus. Non riuscivo a distinguere cosa era giusto o sbagliato, se la mia voglia di partire era solo bisogno di sperimentare dell'altro o di scappare da una realtà che non combaciava più con la mia visione di vita, e con la visione di quello che volevo essere o avrei dovuto essere. Poi piano piano capii quanto mi stavo lasciando plasmare dal pensiero altrui. Amici e parenti, tutti avevano qualcosa da dire e da sindacare sulla mia vita, ma io ero io, e loro erano loro. Rimandai al mittente tutti i consigli, commenti e dubbi, e feci le valigie». L'inizio non è facile: «Arrivata qui non conoscevo nessuno se non una ragazza che peró viveva fuori Londra e che vedevo saltuariamente. A Londra me la sono dovuta cavare totalmente da sola. In piú ero partita allo sbaraglio, avevo raccolto per mesi informazioni e consigli da blog e siti web ma molte informazioni erano discordanti o incomplete. Insomma non c'era davvero nessuno che di prima persona, e sulla propria pelle raccontasse la nuda e cruda veritá: che Londra non era l'Inghilterra e che qui non esisteva la cuccagna, o quell'Eldorado che molti mi avevano dipinto della serie sai bene l'inglese? Allora tranquilla che trovi subito lavoro in un paio di giorni! Non é affatto cosí, almeno non per il 90%. Io non ero specializzata in qualcosa di settoriale, non avevo grossi nomi nel CV e poi la vita in UK non é solo arrivi e trovi lavoro ma é anche integrazione, riuscire ad amalgamarsi con una cultura e modo di pensare molto diverso dal nostro. Ho preso molte craniate ma ognuna di essa é stata una lezione per assestare meglio il tiro. E dopo quasi 4 anni mi ritengo molto soddisfatta: io, un tipo timido, chiuso, poco spavaldo, sono stata capace di gettarmi e imparare a nuotare senza salvagente».
Nelle immagini Giada Martini e Portobello Road.
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. 01 Piumino , Tatras. 02 Occhiali in legno, WooDone Eyewear, da Rikar's via Villa della Regina1, corso Alcide De Gasperi 4. 03 Pennello make up, Forever , da Sephora. 04 Crema mani, L'Occitane, via Lagrange 32. 05 Bikers, Luciano Padovan. 06 Sneakers unisex, Lotto. 07 Borsa imbottita, North Sails, via Pietro Micca 20. 08 Mousse
disciplinante modella ricci, Cielo Alto. 09 Orecchini Siriana, Mattioli, da Del Vago piazza Gran Madre di Dio 14. 10 Ombretto monocolore, Elizabeth Arden, da Camurati piazza Adriano 1.
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. 01 Ombrello 4c marchiato Alfa Romeo, Fiat, piazza Cattaneo. 02 Orologio capsule collection Las Vegas, Gagà Milano. 03 Giacca designer Olmes Carretti, Henri Lloyd. 04 Bracciali Bandy, Sector no Limits,
da Dettino Perazzo corso Racconigi 5. 05 Scarpa , GB Five, da GB Five piazza Statuto 15. 06 Occhiali in plastica, ALeRO. 4. 07 Beauty maschile, Bottega Verde. 08 Capo tecnico, New Britain, da Nizza32 via Nizza 32/i.
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. 01 Occhiali in plastica, ALeRO. 02 La nuova edizione del progetto “Children’s imaginary world” dal tema “Nature in my country”, Marni. 03 Georello-Farm, Quercetti. 04 Cioccolato, Kinder Ferrero. 05 Sneakers,
Nike, da Piedidolci via Mazzini 7, corso Alcide de Gasperi 48. 06 Camicia, Pepe Jeans, via Lagrange 16B. 07 Luminoso, Tiger, da Tiger, via XX Settembre 51/g, angolo via Bertola, corso Vittorio Emanuele II 62, via
Nizza 185-187, angolo via Abegg.
bAmbinoanteprima regali natale
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. 01 Gianduiotti, Avidano, via Madama Cristina 62/d, via Vittorio Emanuele II 46, Chieri. 02 Torta violetta, Pasticceria Cavallero, corso Moncalieri 286. 03 Capsule di thè Thèspresso1882, Caffè Vergnano. 04 Confezione in latta Eraclea Golosa, Eraclea. 05 Il Sauvignon blanc,Cantina Giordano. 06 Caramelle assortite, Albergian, Corso Torino, 85, Pinerolo. 06 La Grappa Of Vintage Sei Stelle, Distillerie Bonollo Umberto di Padova. 07 Gianduiotto
tricolore, Caffarel. 08 Panettone, Galup prossima apertura in via Maria Vittoria 27/a.
deliZieanteprima regali natale
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. 01 Guanti, Tiger, da Tiger, via XX Settembre 51/g, angolo via Bertola, corso Vittorio Emanuele II 62, via Nizza 185-187, angolo via Abegg. 02 Éspria, realizzata in partnership con Electrolux, “A Modo Mio”, Lavazza.
03 Sapone, crema da doccia e bavetta , Mathilde M, da Lyda Türck corso Vittorio Emanuele II 90. 04 Confezione regalo per cupcakes, Ballarini. 05 Strumenti per cake design, Guardini , Guardini store. 06 Pirottini, Kasanova +. 07 Robot da cucina Kenwood Chef Classic, Kenwood. 08 Stampo in silicone,
Silikomart, da Berruto 1801 piazza Vittorio Veneto 7.
CAsAanteprima regali natale
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artigianato
serenapolettoghella
Piazza Galimberti 24 - 10134 Torino
Solo su appuntamento per telefono o mail.
T. +39 011 5822767
www.serenapolettoghella.it
Il mio atelier è in una piazza di Torino che sembra un villaggio, a pochi passi dal Lingotto. Qui cerco di aiutarvi a trovare il lato buono della moda, fatto di passione e qualità, senza prendersi troppo sul serio. Davanti ad una tazza di caffè faremo quattro chiacchiere, sia che cerchiate un abito tra le mie collezioni sia che vi serva un capo su misura per un’occasione importante. Se vorrete, potrò darvi consigli sulla vostra immagine e realizzare insieme a voi una mini collezione che vi rappresenti per quello che volete essere. Tutto fatto e pensato qui, a pochi passi da casa.
serenapolettoghellaIl lato buono della moda
www.performae.it
Performae è un gruppo di lavoro che opera in campi diversi della progettazione, ricorrendo per ogni realizzazione a due linguaggi: quello delle forme, composte tra loro in modo funzionale e narrativo e quello dei materiali, impiegati per le loro caratteristiche funzionali, estetiche e di autenticità. Gli ambiti di lavoro variano dall'arredamento al gioiello, alternando in questo caso i metalli preziosi e le pietre con il legno ed i tessuti. Esempio tra tutti la linea Talee, innesti di balsa in noce tagliata al laser con lacci di cotone. L'anello si compone di cinque piccole lastre sovrapposte che nella successione dei livelli rivelano delicatamente il piano successivo. La collana è un gioco di elementi liberi di scorrere sui lacci di cotone, che possono conformarsi come un unico ciondolo o restare distanti l'uno dall'altro.Talee, design Emiliano Pera e Agnese Falconi.
PerformaeOltre la forma e i materiali
Atelier di Gaia Audino
via Giolitti 51
gaiaaudino.com
www.facebook.com/gaiaaudino
“Sono Gaia e oggi mi piacerebbe cucire la tua storia”. Si potrebbe riassumere così la filosofia che sta alla base dei capi realizzati da Gaia Audino. Immaginati di notte, quando la città dorme e realizzati con maestria dando forma e vita a quei sogni. Fortemente torinese, ama e vive la città e da essa trae ispirazione per creare pezzi unici, tradizionali contemporanei e forti. La sua arte prende vita dall’amore per i tessuti, i colori e le persone. Ogni abito è pensato per celebrare chi lo indossa, dopo una attenta osservazione della sua personalità e della sua storia.
gaia AudinoEffetto Farfalla
la musa di AlmodovarRossy De Palma, 49 anni, è una diva senza tempo. A marzo sarà al Cineteatro Baretti per presentare il suo spettacolo.
di Marco Bandinelli
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in persona
Quando si parla di Rossy De Palma, all'anagrafe Rosa Elena Garcìa
Echave, 49 anni, lanciata ai tempi di Donne sull'orlo di una crisi di nervi dal regista Pedro Almodòvar, che da allora non l'ha più mollata, ci si imbatte spesso (a onor del vero quasi sempre) in termini come «musa», «icona», «diva». Questo perché la sua allure, più che la sua bellezza, è eversiva e senza te mpo. Più che ai volti dei quadri di Picasso, a cui molti giornalisti di costume la paragonano per il suo naso severo, la
«"Musa", "icona", "diva". Questo perché la sua allure, più che la sua bellezza, è eversiva e senza te mpo».
sua bocca dai denti aguzzi e i suoi occhi dal taglio decisamente all'ingiù, però, Rossy De Palma somiglia a una sorta di Lady Gaga. Ante litteram, ci tiene a specificare lei: «Sono nata nel '64, dunque molto prima di Gaga. È fondamentale, perché ho potuto vivere un'epoca di grande creatività, di cui mi nutro ancora e ancora». L'abbiamo intervistata in occasione della sua prossima visita a Torino: a marzo sarà sul palco del Cineteatro Baretti per presentare il suo spettacolo.
A febbraio era già stata a Torino, sempre al Baretti, per portare sul palco l'opera – che dirige e interpreta – Mater & Bellum, una lettura scenica drammatizzata che nasce come adattamento del monologo "Ombra
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in persona
Qui sotto alcune foto dello spettacolo Mater & Bellum. Nella pagina a fianco e a sinistra immagini di Rossy De Palma.
e culla" ideato e composto da lei nel 2005. Il tema è doppio: maternità e guerra. Che più che intrecciarsi si somigliano, in un parallelo controverso. «Una parte è autobiografica», spiega De Palma, che ha due figli, con cui vive in Francia, «ma volevo soprattutto parlare del tema di dare la vita a un essere umano, del creare la vita in contrapposizione alla distruzionedella vita nelle guerre».Quella non era la prima volta torinese dell'attrice, che venne sotto la mole trent'anni fa a suonare con la sua band.«Ci chiamavamo ''Peor Imposible'': peggio di così, è impossibile. Eravamo pop, molto teatrali. E Torino ci piacque molto. Ha un ritmo più tranquillo di Roma o Milano. E ha una personalità che mi ricorda Oviedo, luogo di origine dei miei genitori». Per il resto, silenzio o quasi: «no comment» alle domande sulla sua bellezza, «speriamo debba ancora arrivare» quando le chiediamo il momento più significativo della sua carriera; l'intervista, insomma, non è servita a dissipare la sua posa da diva, da icona, da musa – alle nostre 18 domande l'attrice ha risposto con 5 frasi in tutto. Per questo abbiamo pensato di sottoporla a un giochino. Un classico, senza tempo come lei: il Questionario di Proust.
Rossy De Palma e il questionario di ProustIl tratto principale del mio carattere. LA BONTÁ
la qualità che preferisco in un uomo. L'ONESTÁ
La qualità che preferisco in una donna. L'ONESTÁ
Quel che apprezzo di più nei miei amici. LA TENEREZZA
Il mio principale difetto. NON VEDERE I MIEI DIFFETTI
La mia occupazione preferita. CREARE
Il mio sogno di felicità. SALUTE E AMORE
Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia. NON VOGLIO NEPPURE DIRLO
Il mio più grande amore. I FIGLI: IL MIO BIMBO E LA MIA BIMBA
Quel che vorrei essere. ?
Il paese dove vorrei vivere. MI PIACE IL MONDO INTERO
Il colore che preferisco. NERO E ROSSO
I miei autori preferiti in prosa. FERNANDO PESSOA
I miei poeti preferiti. RAINER MARIA RILKE
I miei eroi nella finzione. TARZAN
I miei eroi nella vita reale. MIA MAMMA E TANTE DONNE
Quel che detesto più di tutto. ABUSO DI POTERE E INGIUSTIZIA
Il dono di natura che vorrei avere. INVISIBILITÁ, A SCELTA
Come vorrei morire. MAGARI DORMENDO DOLCEMENTE
Stato attuale del mio animo. GIOVANE E ENTUSIASTA
Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza. LA PAURA
Il mio motto. COMPASSIONE E EMPATIZZARE
Per una chioma sana e bella
Ci sono diversi fattori che portano all'indebolimento e alla perdita dei capelli. Studi dimostrano come alcuni elementi possano aiutare a rafforzare la capigliatura.
a cura della redazione
La perdita dei capelli è un fenomeno naturale, quando però è eccessiva
nasconde indubbiamente uno squilibrio. I fattori scatenanti una perdita importante di capelli possono essere molti: sempre più spesso si tratta di stress psico-fisico, ma la causa può anche derivare da trattamenti farmacologici, fattori genetici, ambientali e alimentari possono alterare la situazione, oltre a una generale intossicazione dell’organismo. Un capello sano, ben strutturato e resistente, è costituito da una radice in grado di svolgere al meglio le proprie funzioni e questo dipende da un processo nutritivo adeguato. Quando i capelli crescono sani vengono anche
regolarmente sostituiti nel naturale ricambio operato dal follicolo. Viene da sé quindi che quando l’organismo non è correttamente nutrito, i capelli s’indeboliscono e insieme alle concause sopra citate può iniziare la loro caduta. Quali sono le soluzioni possibili? Dati inequivocabili dimostrano che un apporto bilanciato di amminoacidi, di tutte le vitamine e i sali minerali, sono alla base di una capigliatura sana. In particolare è dimostrato che alcuni elementi, assunti in una formula altamente concentrata, sono specifici ed essenziali per contrastare la caduta dei capelli, favorirne la ricrescita e addirittura rallentarne l’ingrigimento,
con un conseguente aspetto più giovane e sano, sia nell’uomo che nella donna. Tra questi spicca la Serenoa repens, i cui principi attivi, vengono largamente utilizzati nel trattamento dell’alopecia androgenica (caduta dei capelli dovuta a disordini endocrini). Associando a questi quattro amminoacidi essenziali per la ricrescita del capello, ovvero l’l-Cistina, l’l-Metionina, l’l-Arginina e l’l-lisina, insieme alle vitamine fondamentali nella regolazione della crescita e del mantenimento del cuoio capelluto, tra cui la A, B6, C ed E, pare ci si possa assicurare non solo un mantenimento ottimale della chioma ma un’importante azione rinvigorente in caso di eccessivo indebolimento.
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letture
In occasione del Torino Film Festival e della settimana del cinema nella nostra città, Shop in the City va alla scoperta di alcuni libri fondamentali sulla settima arte, soprattutto dalla prospettiva di chi li pubblica.
PAgine di CinemA di Marta Ciccolari Micaldi
Il cinema secondo Lindau
Lindau è una casa editrice torinese specializzata in critica
cinematografica e letteratura sul cinema: è infatti con questa
declinazione che nasce nel 1989, per poi allargare negli anni il
proprio catalogo includendo soprattutto attualità, spiritualità e
discipline orientali. I volumi dedicati al cinema sono moltissimi,
raccolti in più di dieci collane: si va dai saggi o gli strumenti, che
comprendono testi divulgativi e riflessioni sul mestiere vero e
proprio di fare cinema, ai grandi film restaurati, una collana
composta da più volumi, ognuno dedicato a un film storico del
cinema italiano, restaurato dalla Associazione Philip Morris
Progetto Cinema e corredato di sceneggiatura integrale, a –
ancora – la via lattea, ovvero volumi che vogliono presentare
tendenze cinematografiche o esperienze particolari nel mondo
del cinema sia italiano che internazionale. Proprio in occasione
del 31° TFF, Lindau presenta Una vita da film. Come il cinema e la filosofia
possono aiutarci a vincere le sfide della vita di Giovanni Piazza, un
volume della collana le Querce che instaura collega i grandi
quesiti della vita con alcuni capolavori del cinema internazionale,
da Il gladiatore a Carlito’s Way (25 ottobre, ore 18.30 alla libreria
Belgravia in via Vicoforte 14/b).
Il cinema secondo Dino Audino
Con un catalogo di 200 testi quasi solo su cinema e sceneggiatura,
la casa editrice romana diretta e fondata da Dino Audino è oggi un
imprescindibile punto di riferimento per chi intende approfondire
il cinema partendo da uno qualsiasi dei suoi ingredienti: presentati
come testi da cui si può apprendere qualcosa di diverso, come originali
saggi adatti a un pubblico curioso, già solo la lettura del catalogo è
un’esperienza in sé. Ci sono, ovviamente, libri che parlano di scrittura
e drammaturgia del cinema, ma anche di come fare i costumi di scena,
di come portare e usare la Poetica di Aristotele a Hollywood, di come
mettere in relazione immagine e suono. È come se il cinema venisse
scomposto e analizzato, un elemento via l’altro, per poi rimettere
insieme un’idea di apprendimento globale e approfondito. Non va
dimenticato, oltretutto, che Dino Audino è anche il direttore di
“script”, la più nota rivista italiana di scrittura per il cinema e lo
spettacolo, e si è occupato per quasi venticinque anni di formazione
cinematografica, attraverso il corso di sceneggiatura script-rai.
C’è un pilastro della letteratura sul cinema che non può mancare nella libreria di nessun cineasta, che sia alle prime armi o già sulla strada del successo. Questo testo è I tre usi del coltello di David Mamet (minimum fax, 320 pp., 14,50 euro), sceneggiatore, drammaturgo, regista,
mostro sacro di Hollywood, nonché vincitore del premio Pulitzer e firma di Il postino suona sempre due volte, Gli intoccabili e Hannibal. Il testo è diviso in tre parti: la prima è dedicata all’individuazione degli obiettivi di chi si mette in procinto di narrare una storia e quindi di diventare
sceneggiatore; la seconda, invece, è concentrata sulla regia e riporta fedelmente le lezioni di regia che Mamet tenne alla Columbia University; la terza, infine, mette in luce il ruolo dell’attore e di chi deve dirigerlo.
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vita da Blogger
Quando Noemi Cuffia ha iniziato il suo blog ormai cinque anni fa ha
creato un genere o, meglio, ha inventato un format molto intuitivo: le recensioni dei libri accompagnate da una tazzina di buon caffè. Che sia la lunghezza o il ritmo della sua scrittura, il carattere del libro recensito, l’energia dell’evento letterario proposto o, ancora, che sia il tempo di lettura richiesto, in effetti il blog Tazzina di caffè è perfetto per interrompere lunghi periodi di lavoro e impegno con fantasiosi e leggeri momenti di letteratura, di tutti i generi e i tempi. Il blog è infatti una collezione di letture, gusti e impressioni dallo stile informale e diretto, che come merito ha quello di farsi comprendere da tutti e come chiave del successo la migliore semplicità. Noemi, che lavora da sempre nel campo dell’editoria e che di recente ha pubblicato lei stessa un libro che ha già fatto il giro d’Italia, Il metodo della bomba atomica, ama accoppiare avventure letterarie e caffè prendendo spunto da una vita quotidiana sempre immersa nei libri: web, librerie, biblioteche, incontri letterari sono infatti la sua preziosa fonte. Un consiglio di lettura per quando cadono le foglie e l’inverno è alle porte? “Neve, di Orhan Pamuk”!
Holden viene subito da abbinarlo alll’Holden di Salinger, Company
a tutti gli altri personaggi e autori che fanno parte di quella che il curatore del blog definisce la più immaginifica, contraddittoria, esplosiva e affascinante letteratura del mondo: quella americana. Luca Pantarotto, infatti, è un blogger con una passione esclusiva a stelle e strisce, quasi una missione letteraria che rende il suo spazio in rete un perfetto incontro tra serietà – di quella professionale, ben informata e ragionata – e spontaneità – di quella che scaturisce solo quando si parla di un oggetto d’amore. Diviso tra un impiego che ha del fiabesco (lavora per una società milanese specializzata nello studio e nella vendita di manoscritti d'epoca) e letture che richiedono tempo e riflessioni, Luca trova il modo di sfogliare altri lit-blog (soprattutto Wuz), prendersi cura dei dettagli, come la ricerca iconografica per il suo sito, e non perdere d’occhio alcuni idoli letterari come il “New Yorker”, spesso fonte d’ispirazione. Un consiglio di lettura per quando cadono le foglie e l’inverno è alle porte? “Nessun dubbio: leggere (o rileggere) Le correzioni di Jonathan Franzen. Non c'è alternativa, quando dalla prateria arriva un fronte freddo autunnale”.
tazzina di caffè holden&Companyeccomimi.blogspost.com holdenandcompany.com
Shop in the City fa un salto nel web, alla scoperta delle blogger (e anche di qualche boy blogger) che, da dietro lo schermo, informano, incuriosiscono, stimolano i loro lettori sugli argomenti più diversi (moda, stile, costume, letteratura, food, viaggi), imponendosi come punti di riferimento dell’informazione dei giorni nostri, originali e creativi. Shop in the City presenta in ogni numero 5 blogger e un tema comune: questa è la volta della letteratura, la lettura, la passione per i libri. E la provenienza è, rigorosamente, Torino e il Piemonte.
letteratura 2.0di Marta Ciccolari Micaldi
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vita da Blogger
Sara Bauducco ha due passioni, che accompagnano la sua vita lavorativa
da sempre: il giornalismo e le lingue. Insegna e traduce inglese e tedesco, e collabora come giornalista pubblicista per alcune testate. Nel suo blog, però, si aggiunge un altro elemento, quello centrale: la passione per i libri. Affrontato da una prospettiva molto concreta e originale: entrare nei libri partendo dai fatti della vita quotidiana, dagli incontri con le persone, dalle fiere o gli eventi, a volte anche dai viaggi e dai fatti di cronaca. Sono sufficienti una chiacchierata in treno, un incontro di lavoro, una cena. Se quindi le storie della letteratura sembrano essere ovunque, l’influenza della professione di Sara si fa sentire soprattutto nel taglio che lei dà ai suoi post: descrittivo (per i racconti di viaggio e gli eventi) e giornalistico, quando si tratta di raccontare libri o personaggi, che è bello – dichiara la curatrice del blog – che possano emergere da sé tra le parole dei suoi post. Un consiglio di lettura per quando cadono le foglie e l’inverno è alle porte? “Due i libri che desidero consigliare: Evelina e le fate di Simona Baldelli (Giunti) scalda il cuore con pennellate magiche; Avventure dello stampatore Zollinger di Pablo d'Ors (Quodlibet) è un viaggio dentro i sogni e il destino”.
Loredana Gasparri ha intitolato il suo blog come fece Giacomo Volpi per
un suo “sorridente” testo del XVIII secolo, cercando di tradurre in parole quell’incontenibile e anche un po’ violento desiderio di accumulare letture che l’ha colta sin da bambina, quando per l’età poteva lasciarsi andare solo alle figure. Crescendo, poi, Loredana ha iniziato a leggere di tutto e ha fatto della sua passione per la lettura un mestiere: oggi, infatti, il blog è la sua occupazione principale e studia costantemente per migliorare se stessa e il suo grande contenitore di storie. Come in salotto o in un ambiente caldo e rilassato, propone ai suoi lettori romanzi o racconti che lei ritiene possano stimolare o irritare, e lo fa con uno stile informale e piacevolmente personale, come se a chiacchierare di libri si fosse davvero tra amici. È per questo motivo, infatti, che tra le fonti principali dei suoi post figurano anche i siti degli scrittori, una terza presenza che entra a pieno diritto nel salotto virtuale. Un consiglio di lettura per quando cadono le foglie e l’inverno è alle porte? “Quando la stagione si fa più fredda, di solito leggo più fantasy, di cui sono una grande appassionata. Il mio autore preferito in assoluto è Tolkien, ma adoro le saghe di Weis & Hickman, e tutto il team di Dragonlance, nel genere”.
Un blog è lo specchio di chi lo gestisce: così dichiara Elisa
Ponassi, che ha aperto il suo quando doveva laurearsi e che mantiene con grande cura anche oggi che è traduttrice per un’industria chimica e articolista per alcune riviste cartacee e in rete. Il titolo è un omaggio al barone calviniano, che però lei ha trasformato in un personaggio femminile innamorato dei libri. Recensioni, interviste, riflessioni e pareri personali costituiscono così la materia prima su cui la curatrice del blog lavora con molta personalità e originalità, prendendo spunto dagli stessi libri che legge, dalle pagine culturali dei quotidiani e dagli altri blog letterari che trova in rete e da cui riesce a estrapolare materiale molto interessante. Con il tempo le sezioni del blog sono aumentate e hanno trovato posto una rubrica che confronta i titoli originali delle opere con le loro traduzioni italiane, alcune riflessioni sul mondo dell’editoria e interviste con gli autori. Un consiglio di lettura per quando cadono le foglie e l’inverno è alle porte? “Leggerei qualche classico, o uno di quei libri che per un motivo o per l’altro, vuoi per la mole vuoi per il contenuto, si è sempre rimandato. L’autunno e l’inverno, per me, sono le stagioni migliori per le letture più impegnative. Io leggerò Libertà di Franzen”.
inchiostro indelebile
del furore di avere librila lettrice rampante
inchiostro indelebile.wordpress.com delfurorediaverlibri.blogspot.itlalettricerampante.blogspot.com
Off stage, la rassegna dei performer e delle arti performative
Quando il teatro viene "dal basso", pubblico e attori si capiscono di più.
di Marta Ciccolari Micaldi
. 01
120 | 11 . 2013 | Shop in the City
torinesi a teatro
Il teatro è un’arte distante, o almeno così viene percepito dalla maggior
parte dei pubblici. Eppure chi ne è appassionato lo è spesso molto di più di un suo pari verso un’arte diversa: a parità di interessi e successo, molte volte un performer teatrale batte uno scrittore per coinvolgimento emotivo, commistione di realtà e arte, lavoro e passione. Ancora, spessissimo il teatro è molto più vicino di quanto siamo disposti a credere e un’azione teatrale, una performance non è cosa aliena, bensì è un evento ben calato nella nostra vita quotidiana.Un preambolo del genere, un po’ retorico e un po’ riflessivo, si fa d’obbligo se ad andare in scena è OFF STAGE, una rassegna teatrale dedicata ai performer e alle performance teatrali,
dove le arti si ibridano a vicenda e – soprattutto – dove l’accento è posto sulla provenienza dal basso del progetto. Dal basso è un concetto che si spiega presto, accorciando quella distanza tra pubblico e arte menzionata in apertura: performance è infatti qualsiasi azione scenica che viene svolta ovunque ci sia pubblico, da chiunque possa essere definito un perfomer, con qualsiasi mezzo e intenzione artistica questo si presenti sul palco. Nessun limite, dunque, né di genere, né di categoria, né di scuola seguita. Un solo obiettivo, di contro: educare il pubblico alla vicinanza tra persona e arte, tra attore e spettatore, tra intrattenimento e pubblico. Ragione che ha spinto gli organizzatori della rassegna, in particolare le direttrici artistiche
amori e altre dissonanze
(26 ottobre, cafè des arts),
compagnia paperelle
Scampate e al contrabbasso
Michele Anelli > Dai testi di edgard
allan Poe, alda Merini e Jean
Cocteau prende vita uno
straordinario concerto-spettacolo
sul filo dell’improvvisazione.
Elisabeth, Euridice e Alda; tre figure
femminili legate da un filo: amore
per l'Amore, e Poesia. Musica, voci
e corpi si inseguono, si lasciano
e si fondono per raccontare queste
donne e le loro passioni. Passando
attraverso tre ritratti, tre diversi
amori, in scena prende forma un
percorso che tende all’Amore con
la “A” maiuscola. L’Amore che
danna, condanna e salva. “La più
saggia delle follie, una amarezza
capace di soffocare, una dolcezza
capace di guarire."
voci del varietà
(8 novembre, rainbow)
di e con alessandra defaccis
e anna fantozzi >
Un viaggio tra le migliori voci
del teatro comico italiano del
Novecento. I maestri della
tradizione tornano alla ribalta
per uno straordinario spettacolo di
cabaret. Si comincia con Petrolini,
immergendosi nelle atmosfere dei
teatri romani degli anni Venti;
si prosegue riscoprendo una storia
della tradizione napoletana,
raccontata da De Filippo; si
azzarda poi un’incursione nelle
serate impossibili dei futuristi,
con Palazzeschi, fino ad approdare
a un ritratto cinico e dissacrante
della società contemporanea,
ispirato da Rezza. Energia, qualità
e divertimento intelligente: sono
questi gli ingredienti segreti di
Voci del Varietà, una miscela
davvero esplosiva!
Dal cartellone di Off Stage si segnalano:
torinesi a teatro
Shop in the City | 11 . 2013 | 121
Nathalie Bernardi, Elena Mulè e Francesca Puopolo, a mettere in scena gli spettacoli in alcuni locali popolari di Torino: il Bazura, il Cafè Liber, la Casa del Quartiere di San Salvario, il Cafè des Arts e Rainbow – Il Ritrovo. La rassegna si articola così: ci sono alcune serate contenitore in cui il progetto Palco Oscenico fa da cornice e include altri eventi teatrali per creare insieme una stupefacente e ibrida commistione di alto e basso, dove le arti performative (circo, musica, danza, illusionismo e cabaret) incontrano pittura, fotografia e video per sollecitare tutti e cinque i sensi del pubblico e sperimentare nel nome della creazione e della trasversalità. Queste serate compongono una parte del cartellone della rassegna, mentre
un’altra parte è dedicata a singoli spettacoli teatrali di compagnie o artisti significativi della scena underground (di cui si offre un assaggio nel box). Infine, una terza parte della rassegna è dedicata a Facce Da Palco, un talent show in cui due performer hanno 20 minuti per sfidarsi sul palco a suon di numeri e vengono giudicati sia dal pubblico che da una giuria specializzata. Le iscrizioni per partecipare al talent show sono già aperte e rivolte a chiunque abbia qualcosa da proporre, da Torino come dal resto d’Italia. Al vincitore sarà data la possibilità di portare in scena il suo intero spettacolo in due serate retribuite in giro per Torino.
Tiger, la catena di negozi dedicata
al design low cost, sostiene la
rassegna teatrale “Concentrica
– un progetto a rete”. I clienti Tiger,
presentando alla cassa dei teatri
uno scontrino (validità 11 ottobre -
23 novembre) dal valore maggiore
o uguale a 15 euro avranno un
ingresso ridotto allo spettacolo.
Ogni spettatore che presenterà
a Tiger il biglietto di uno degli
spettacoli, con un acquisto
maggiore o uguale a 5euro,
riceverà un omaggio.
www.rassegnaconcentrica.com
palc00scenico.wordpress.comwww.facebook.com/PalcoOscenicoRassegnawww.facebook.com/[email protected]
Per info e cartellone completo
Tiger sostiene il teatro
. 01, . 02 Alcune scene degli spettacoli di Off Stage. . 03 Palco-Oscenico, foto di GC Art-Factory.
. 02
. 03
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124 | 11 . 2013 | Shop in the City
cioccolatò
Cioccolatò, quando ai torinesi è chiesto di esser golosi
Si sposta a novembre la manifestazione dedicata al cacao, ai produttori e ai prodotti locali.
Per nove anni si è svolto nel mese di marzo ma per la sua decima edizione il festival torinese del cioccolato si sposta a fine novembre, il tempo della raccolta del cacao. E il tempo, anche, in cui l’autunno piega all’inverno, il Natale è alle porte e di cioccolato vi è un gran bisogno. Dopo che l’anno scorso la manifestazione si è chiusa con un totale di circa 500.000 presenze, quest’anno si vuole fare un ulteriore salto di qualità puntando l'attenzione sui produttori e i prodotti locali. Deve risultare chiaro, infatti, ai turisti che vengono in città in questo periodo, che Torino ha con il cioccolato un rapporto privilegiato e unico, che può guidare la nostra piccola economia nel nome della golosità e della delizia.di Marta Ciccolari Micaldi
La manifestazione è organizzata dal Gruppo Gioform Unipersonale, con
il patrocinio della Città, della Provincia di Torino e della Regione. Più di tutti gli altri, però, i veri protagonisti di Cioccolatò sono i produttori di cioccolato, che arrivano da tutto il territorio piemontese e anche da quello nazionale per presentare i loro cioccolatini e i dolci di cacao. C’è chi approfitta dell’ora dell’aperitivo per proporre abbinamenti di cioccolato e alcol; chi punta sul coinvolgimento dei giovani, a cui non solo si fanno assaggiare i prodotti ma a cui si chiede anche di mettersi in gioco attivamente nella preparazione dei cioccolatini; chi, ancora, prepara degustazioni a cui nessuno saprebbe resistere.
Non ci credo! Quest’anno il claim della manifestazione è “Chi lo fa ti aspetta”, con l’accento tutto rivolto ai produttori, a coloro che il cioccolato lo fanno e lo presentano. E se da un lato l’intimidazione racchiusa in questo claim è di chiara percezione, dall’altro saremo ben lieti di accontentare il maitre chocolatier nell’arrivare puntuali all’appuntamento annuale di Torino con il cibo degli dei. Le lancette del Ciokotime non perdonano!
Dove
Info
Quando
Perché
Piazza San Carlo è il centro principale,
ma bisogna seguire le tracce di
cioccolato anche tutt’intorno.
Programma e iniziative sul sito
www.cioccola-to.it o alla mail [email protected]
22 novembre – 1 dicembre
C’è solo un motivo per cui andare a
passeggiare tra gli stand di Cioccolatò
ed è che Torino è la capitale indiscussa
del cibo degli dei, sicuramente a livello
italiano, in buona posizione anche
nelle classifiche internazionali.
Moltissimi i produttori locali, tra le più
raffinate le case dolciarie nate in
territorio piemontese, una maschera
tradizionale della città che è anche il
nome del nostro cioccolatino per
eccellenza, il gianduiotto: la cultura
torinese del cioccolato ha radici
antichissime e ogni anno si rinnova
grazie a un festival che offre ai cittadini
la scoperta di nuovi prodotti, artigiani
e ricette.
Shop in the City | 11 . 2013 | 125
L’anno sta per finire, ma sono ancora tanti gli eventi che rendono onore
all’Italia. Nel 2013, infatti, in America si è festeggiata la cultura italiana e, in tutte le maggiori città, qualcosa di grande, bello e affascinante ci rappresenta Il 2013, infatti, in America è l’anno della cultura italiana e in tutte le maggiori città qualcosa di grande, bello e affascinante ci rappresenta. La maggior parte degli eventi è organizzata o patrocinata dagli Istituti italiani di cultura e tra questi c’è da selezionarne uno davvero curioso.
Siamo a Los Angeles, una città che vive della sua fama planetaria più che della realtà: tolte Beverly Hills, Melrose Place, tutte le spiagge sul Pacifico e il roboante via vai di persone da e per Hollywood, Los Angeles non è una gran bella città. Architettonicamente si presenta come una immensa e dispersiva periferia, l’inquinamento è alle stelle e le strade
los Angeles e le cittá invisibili
la mcmusa consiglia
Shop in the City va alla scoperta dell’America con La McMusa (blogger di cultura e letteratura nordamericana): mostre, happening, inaugurazioni – e il racconto del meglio della cultura a stelle e strisce.
di lamcmusa.wordpress.com
sono autostrade che si piegano a cerchio e poi si intersecano.
Tuttavia, c’è un grandissimo tuttavia. Le tendenze - che sia la moda, il design, la fotografia o qualsiasi altra - facilmente nascono qui e gli sposalizi tra diversi tipi di creatività danno vita ad esperimenti avanguardistici. È il caso di Invisible Cities, un’opera lirica che verrà messa in scena nell’elegante e affollatissima Union Station di Los Angeles, la stazione dei treni, dal 19 ottobre all’8 novembre (in versione limitata). Il testo e il libretto dell’opera sono tratti da una delle più belle creazioni letterarie del nostro Italo Calvino, le Città invisibili appunto, mentre la musica è del giovane e talentuoso Cristopher Cerrone. La novità di quest’opera è che la musica verrà eseguita da un’intera orchestra ma ascoltata da attraverso delle cuffie wifi distribuite agli spettatori sparsi per la
stazione e al di fuori delle cuffie tutto sarà silenzioso. Il progetto è stato finanziato tramite crowdfunding su Kickstarter e coprodotto da The Industry e il Los Angeles Dance Project, alcuni grandi nomi dell’avanguardia artistica californiana.
Il libro di Calvino, che racconta di città ideali, fantasma e fantastiche, non poteva trovare location migliore: la Union Station, infatti, è un elegante edificio di acciaio, mattone e vetro, in cui i binari sono nascosti alla vista, così come il rumore metallico di treno e rotaie sono celati all’udito. Al loro posto, il viaggiatore trova confortevoli e aggraziate poltrone di pelle nera su cui far scorrere i minuti in tutta comodità, uffici informazioni, edicole e ristoranti in perfetto stile fabbrica del XX secolo, un’intera ala chiusa al pubblico con seggi di antica costruzione e soffitti in vetro, luci gialle alle pareti e ampie finestre da cui far entrare la luce tutto l’anno.
È bello arrivare qui da lontano: tra le città invisibili che un viaggiatore si trova ad attraversare, la Union Station sarà quella ricordata per la sua quiete quasi musicale, la luce e un’opera lirica in sala d’attesa.
Los Angeles è una città che vive della sua fama planetaria. Fino all'8 novembre ospita Invisible Cities, un’opera lirica che verrà messa in scena nella Union Station di Los Angeles, la stazione dei treni.
Anche l’Australia del rugby sceglie la palestra il Pardo
Diventa un campione da New Club Il Pardo
Si va verso il tutto esaurito per il test mach degli azzurri della nazionale
italiana di rugby che si terrà allo stadio olimpico di Torino sabato 9 novembre. Ad oggi quasi tre quarti dei biglietti sono già stati venduti ed arrivare al tutto esaurito sembra ormai cosa fatta. L’Italia ritrova gli australiani dopo la sconfitta fiorentina dell’anno passato subita negli ultimi minuti di gioco e spera che questa possa essere l’occasione giusta per battere per la prima volta nella storia del rugby italiano i portacolori dell’emisfero sud.
In realtà non sarà impresa facile: i Wallabies sono la seconda nazionale del ranking mondiale e l’Italia, nonostante i grandissimi progressi fatti negli ultimi anni, è ancora in attesa del salto di qualità che la porti nel rugby di primissimo piano. La speranza è che i nuovi giovanissimi innesti possano andare a dare spessore soprattutto nel ruolo di mediano di apertura che in Italia da troppi anni non è ricoperto da giocatori di vera caratura internazionale. Il solito paradosso: nel paese dei calciatori non si riesce a
trovare un regista dai piedi buoni e dalla capacità di prendere in mano la squadra nei momenti di difficoltà.Nella settimana che precederà l’incontro la nazionale australiana sarà a Torino e perfezionerà la sua preparazione fisica presso le strutture della Palestra New Club Il Pardo di Via Accademia Albertina. Non è la prima volta che un team di eccellenza sceglie il Club per le sue attività infatti l’anno passato gli azzurri erano stati ospiti della struttura che da tanti anni è sinonimo di qualità e professionalità. Ovviamente sarà un’occasione di confronto importante in cui si potrà vedere al lavoro una delle squadre regina dello sport dalla preparazione fisica più impegnativa. Gli atleti alterneranno le sezioni di attrezzi a quelle di nuoto e molto probabilmente chiuderanno la loro giornata tra saune e bagni turchi. I tecnici e le strutture sono pronte all’evento come lo sono quotidianamente per tutti i soci. Appuntamento da lunedì 4 novembre presso la Palestra New Club Il Pardo.
126 | 11 . 2013 | Shop in the City3 | Shopromotion
Nelle immagini la squadra di Rugby australiana e alcuni interni del New Club Il Pardo.
Shop in the City | 11 . 2013 | 127
go away
le AvAnguArdie nellA PArigi Fin de siÈCle
Ospitata nel meraviglioso ‘palazzo
non finito’ – il Palazzo Venier dei
Leoni iniziato nel 1748 su progetto
dell'architetto Lorenzo Boschetti- la
mostra presenta un centinaio di
opere tra dipinti, disegni, stampe e
lavori su carta di Signac, Bonnard,
Redon e i loro contemporanei. Un
vero e proprio racconto della scena
artistica parigina di fine ‘800, in
particolar modo su
neo-impressionisti, Nabis e
simbolisti. In questi movimenti
artistici i soggetti sono gli stessi dei
loro predecessori impressionisti
(paesaggi, vedute cittadine moderne,
attività ricreative, a cui si
aggiungono scene introspettive e
visioni fantastiche) ma è la modalità
con cui questi temi vengono trattati
a cambiare. La mostra si sofferma in
particolar modo su alcuni dei
maggiori protagonisti di
quest’epoca: Paul Signac, Maximilien
Luce, Maurice Denis, Pierre Bonnard,
Félix Vallotton e Odilon Redon.
Paul Signac Saint-Tropez. Fontaine des Lices, 1895, olio su tela, 65 x 81 cm, collezione privata.
Signac, Bonnard, Redon e i loro contemporaneiFino al 6 gennaio 2014Peggy Guggenheim CollectionPalazzo Venier dei Leoni Dorsoduro 701 - Venezia www.guggenheim-venice.it
TokidokiÈ nata “Cappuccino” la scultura in
vinile, in edizione limitata (solo
300 esemplari numerati) nata
dalla collaborazione tra la
Collezione Peggy Guggenheim
e Tokidoki, il brand di ispirazione
giapponese di Simone Legno.
Cappuccino è un cucciolo di
Lhasa Apso, la razza canina
preferita dalla collezionista
d’arte americana Peggy
Guggenheim, alto 32cm con
braccia e coda snodabili.
news&gossip
128 | 11 . 2013 | Shop in the City
La nuova linea Davines Authentic Formulas utilizza l’olio di cartamo, dall’elevate proprietà antiossidanti, nutrienti e idratanti. Quattro prodotti ricchi di ingredienti di origine
naturale (dal 98 al 100%) con formule in grado di apportare benefici a capelli, viso e corpo.
www.davines.com
Prodotti naturaliLa nuova linea Davines per capelli, viso e corpo
labbra idratare e nutrite“Pretty pink” e “desert rose” sono le due nuove nuance autunnali del nuovo rossetto di Elizabeth Arden. La sua formula idrata, nutre e ridensifica le labbra in una sola applicazione e assicura un effetto cromatico eccezionale che dura 12 ore.www.elizabetharden.it
capi reversibiliUn capospalla che unisce glamour e praticità. È l’ultimo modello di Canadian, ultraleggero, waterproof e reversibile: tinta unita per chi predilige la semplicità, camouflage per chi ama le fantasie. www.canadian.it
city bagPer l'uomo Timberland ha
realizzato Briefcase della linea City
Explorer. Realizzata in tela di
canvas impermeabile, con ampie
tasche interne, ha diversi dettagli
in pelle come la cinghia e i manici.
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EDIZIONE
10a
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DIVERTIRSI FA BENEpresenta
Stasera Fiorello
TEATRO REGIO
Lunedì 18 novembre ore 21Prevendite dal 25 ottobre al cell. 3669535971 o via mail [email protected]
Vendite e ritiro biglietti: dall’11 novembre presso “San Carlo dal 1973” in piazza San Carlo 201
Per informazioni: divertirsifabene.com
Serata di beneficenza ADISCOa favore dei bambini malati di leucemia.
Si chiama Notkunst il nuovo marchio torinese che realizza borse di alta sartoria dal design essenziale e minimalista. Un kit di
pronto soccorso per “portare sollievo attraverso la somministrazione di piccoli quantitativi di arte”.
www.notkunst.it
borse che danno sollievoNotkunst è il nuovo marchio torinese di alta sartoria
news&gossip
130 | 11 . 2013 | Shop in the City
vanni stardustVANNI in forme e finiture sorprendenti: è “Stardust”. La colorazione glitter è ottenuta attraverso una verniciatura tridimensionale -originariamente sviluppata per proteggere le teste dei motori delle auto e resistere alle alte temperature-, poi arricchita da polvere
metallica luccicante. www.vanniocchiali.com
tema colorePomellato 67 ha realizzato
una collezione dedicata al
viola. L'anello è in argento
con ametista idrotermale
quadra, ovale, quadra e
triangolare.
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pomellato67
borracce fluoSigg ha creato tre nuove borracce dai
colori al neon. Crazy Pink, Funky
Yellow e Freaky Orange: idratarsi non
è mai stato così esuberante ed
eccentrico.
alpi per passione È appena nato il nuovo portale
www.piemonteoutdoor.it che raccoglie
tutte le informazioni sulle attività
praticabili all’aperto, sportive, ricreative,
enogastronomiche, culturali, offerte dalle
montagne e dai Parchi piemontesi.
Shop in the City | 11 . 2013 | 131
news&gossip
camouflage e jeansCon oltre cinquant’anni di esperienza nel mondo del denim, Rifle torna alle radici per raccogliere l’ ispirazione guida della nuova collezione. Il jeans è il punto di partenza con tanto studio su modelli e materiali.
È in polipropilene riciclabile al 100% e interamente Made in Italy il trolley Light Young di Roncato. Da abbinare alla gamma di articoli da
viaggio della linea Rolling in tessuto. Per questa stagione sono disponibili nei nuovi colori lavanda e smeraldo.
www.roncato.com
valigie in lavanda e smeraldoNuovi colori per viaggiare
the north face a torinoIl leader mondiale nel settore dell’abbigliamento,
dell’attrezzatura e delle calzature outdoor
tecnicamente d’avanguardia ha aperto il suo
undicesimo monomarca italiano nel centro della
città, in via Roma 339.
prezioso siliconeLe Corone presenta il suo Solitario. Il cestino a forma di corona ad otto punte è fissato su gambo in silicone regolabile e ospita una perla da 10 mm in 5 diverse varianti colore. Dal classico bianco neve al grigio ghiaccio, dal rosa tramonto e al nero notte.
scegliere una zeppa in cordaTronchetti con zeppe in corda e pelle o in corda e cotone rigido. Sono i nuovi modelli autunno inverno di Espadrilles comodi e per tutte.
Dall'apparizione nel video di Lady Gaga in Paparazzi la “bandana” per occhio in alluminio di AND_i è diventata un must. La collezione autunno/inverno la propone in colori forti e accesi, da abbinare con i
bracciali o con le lunghe collane.
lady gaga styleAlluminio e colori accesi
news&gossip
132 | 11 . 2013 | Shop in the City
imparare il cinemaSono aperte le iscrizioni ai nuovi corsi di
cinema, organizzati dall’Aiace Torino.
Sono nove i cicli di lezioni di quest'anno,
suddivisi tra corsi propedeutici e tecnico-
pratici e corsi monografici inediti.
www.aiacetorino.it
scarpe comode come un calzinoThe Flexx l’azienda toscana, con un’esperienza che risale al 1838, ha presentato le sue collezioni di scarpe da donna. Le scarpe non utilizzano contrafforti o sottopiedi che irrigidiscono e nemmeno collanti che inquinano. Risultano così super flessibili, leggere ed ecologiche.
rimedi contro la pioggiaPer affrontare al meglio la pioggia e la neve non c’è niente di meglio dei nuovi stivali da pioggia Colors of California. Impreziositi da zip multicolor si trovano in nero, verde militare, grigio ghiaccio, beige e tanti altri colori.
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Shop in the City | 11 . 2013 | 133
company profile
In questo momento di crisi economica dove tutto sembra
essere messo in discussione, secondo i dati, le imprese femminili hanno perdite inferiori rispetto a quelle capeggiate dall’altro sesso, secondo lei a cosa è dovuto?Visti i tempi, sicuramente non sarebbe stato il momento per mettersi a fare impresa. Non so se i dati delle statistiche siano veramente attendibili per le imprese a conduzione femminile e se davvero abbiano perdite inferiori di quelle a conduzione maschile: sicuramente, a mio avviso, dipende molto dalle persone, indipendentemente dal sesso.
Esistono donne che riescono a conciliare famiglia e figli con il successo professionale. Queste donne “ investono, progettano e rischiano”. Lei si rispecchia in questa descrizione?Conciliare famiglia e lavoro è
In questo momento di crisi economica dove tutto sembra
essere messo in discussione, secondo i dati, le imprese femminili hanno perdite inferiori rispetto a quelle capeggiate dall’altro sesso, secondo lei a cosa è dovuto?Sicuramente l’apporto femminile è importante ma non credo che il dato sia strettamente legato al ruolo manageriale di una donna piuttosto che di un uomo. Per quel che riguarda la mia azienda penso che la ricetta vincente sia quella di avere un’intera famiglia coinvolta nel business. Generazioni, personalità e spiriti diversi che riescono a dare ognuno il proprio contributo. L’azienda stessa viene gestita come una famiglia, nella quale tutti collaborano, ognuno con il suo ruolo attivo.
Esistono donne che riescono a conciliare famiglia e figli con il successo professionale. Queste
Il lato rosa delle aziendeIl 5° Salone dell’Imprenditoria Femminile promosso dall’Associazione Gamma Donna in
collaborazione con la Camera di commercio di Torino e il suo Comitato per l’imprenditoria femminile si è svolto nell’ottobre scorso. Dall’analisi compiuta dall’Osservatorio Gamma Donna fra le quasi sessanta imprenditrici “reinventate” partecipanti, provenienti da tutta Italia, risulta che,
nel 60% dei casi, le donne capaci di dare una nuova chance alla propria vita professionale attraverso una scelta imprenditoriale provengono da un’esperienza di lavoro dipendente. L’età media delle
nuove imprenditrici si attesta sui 40 anni e il 70% di loro ha conseguito una laurea.di Maria Grazia Belli
Hangar Shoes nasce nel 2012
dalla passione e dalla
dedizione dell’imprenditrice
Maria Rita Ferretto. Dalla sua
storia personale e
professionale prende vita il
mondo Hangar, in cui la
tradizionale pelletteria
italiana sposa il design
contemporaneo urban
oriented per creazioni
autentiche ed esclusive.
Caffè Vergnano, la più antica
azienda produttrice di caffè a
livello nazionale, diretta dal
1882 dalla famiglia Vergnano,
prosegue con successo da più
di 130 anni nel segno della
tradizione e dell’innovazione
a promuovere la cultura del
caffè in Italia e nel mondo.
• Secondo la ricerca la vita di coppia non pare
costituire un ostacolo all’attività in proprio (l’85%
ha un compagno). Ma non mancano le difficoltà:
in particolare l'accesso al credito e ai finanziamenti
e il rapporto con la burocrazia.
Hangar Shoes Caffè VergnanoMaria Rita Ferretto Carolina Vergnano
Nata a Torino nel Luglio del 1981, Carolina Vergnano ricopre in azienda il ruolo di Responsabile Export Departement dal 2005. Sposata e con due bimbi.
L'imprenditrice biellese Maria Rita Ferretto.
134 | 11 . 2013 | Shop in the City
company profile
abbastanza faticoso e i sacrifici sono notevoli. Per fortuna ho tre figli meravigliosi, che mi aiutano insieme alla sorella più piccola: credo di rispecchiarmi nella vostra descrizione. Se cosi non fosse, non mi sarei messa in discussione in un momento del genere. Quali sono gli ingredienti giusti per conciliare lavoro e famiglia?Gli ingredienti giusti non li conosco:secondo me usare il buonsenso è determinante.
Lei è madre, ci sono molti che ritengono che la maternità ostacoli la carriera, è d'accordo? Nella sua azienda sono molte le donne con figli?Non credo che la maternità ostacoli la carriere, assolutamente no. Dipende sempre dalla donna e da quanti sacrifici è disposta a fare. Da noi in azienda ci sono donne con famiglia che riescono a conciliare lavoro e impegni famigliari, riuscendo a essere sempre presenti (cosa molto importante). Poter contare sulle persone con cui lavori è molto importante, e tra l'altro in azienda la presenza femminile è in maggioranza.
La presenza femminile in azienda può veramente essere una marcia in più e apportare un sistema lavorativo diverso rispetto al tipico approccio maschile? Succede anche nella sua? Ci fa qualche esempio?
donne “ investono, progettano e rischiano”. Lei si rispecchia in questa descrizione?Io cerco di essere il più equilibrata possibile. L’azienda mi porta via la maggior parte del tempo. Il 70% della mia vita è sicuramente assorbito dal lavoro. Quello che mi resta è tutto destinato ai miei figli. Io non vedo l’ora di stare con loro e considerato che il tempo non è moltissimo cerco di dare il massimo, condividendo un tempo di “qualità”.La verità è che uso lo stesso approccio sia in famiglia che in azienda: investo e progetto. Organizzo, mi do degli obiettivi, cerco di pianificare la giornata per avere ogni giorno uno scopo.
Quali sono gli ingredienti giusti per conciliare lavoro e famiglia?Ci vuole positività, tanta voglia di fare, di rimboccarsi le maniche… E sicuramente bisogna mettere in conto di dormire poco.
Lei è madre, ci sono molti che ritengono che la maternità ostacoli la carriera, è d'accordo? Nella sua azienda sono molte le donne con figli?Sicuramente la società odierna non aiuta e, se ci si dedica totalmente ai figli, non è facile ricoprire dei ruoli manageriali in azienda. Il lavoro ti assorbe e limita il tuo tempo.Io ho la fortuna di avere una famiglia che mi supporta e che si prende cura dei miei figli quando io sono al lavoro.Credo però che per ricoprire un ruolo manageriale, sia fondamentale trovare il giusto equilibrio: rispettare le
Caffè VeRgNaNOHaNgaR SHOeS
esigenze e i tempi della vita familiare senza perdere il contatto con la sfera lavorativa. In Caffè Vergnano la maggior parte delle donne che lavorano ha figli.
La presenza femminile in azienda può veramente essere una marcia in più e apportare un sistema lavorativo diverso rispetto al tipico approccio maschile? Succede anche nella sua? Ci fa qualche esempio?Più che altro ritengo che il connubio tra due punti di vista così diversi come quello maschile e femminile sia il miglior punto di forza per un’azienda.Per quando mi riguarda, per esempio, in quanto donna tendo a prediligere le sensazioni e a seguire l’istinto. La determinazione nel portare avanti le mie intuizioni in azienda si unisce bene all’approccio maschile, più riflessivo e razionale.
Shop in the City | 11 . 2013 | 135
company profile
La marcia in più c'è se ci sono donne con sani principi senza gelosie o invidie: diversamente, se manca la collaborazione, non può funzionare. Devo spezzare una lancia a favore anche dei nostri collaboratori di sesso maschile che in azienda devo dire sono molto collaborativi. Non ho esempi specifici da riportare, ma come dicevo per me importante è poter lavorare in un clima di vera collaborazione, spinti da un obiettivo comune.
HaNgaR SHOeS Caffè VeRgNaNO
Nelle immagini la famiglia Vergnano e Èspresso1882, di cui Carolina è responsabile dal 2010, la nuova linea di capsule lanciata sul mercato da Caffè Vergnano a settembredel 2011 e prima in Italia ad essere compatibile con le macchine Citiz, Pixie, Essenza, Lattissima, U e Maestria ad uso domestico a marchio Nespresso®*Macchina Trè e nuove capsule di thè Thèspresso1882, anch’esse compatibili con le macchine Nespresso®www.caffevergnano.com www.espresso1882.com
Collezione A/I, Catalogo A/I, Stand Micam 2013 (Progetto Studio APE - Art direction Renato Santanchè).hangarshoes.com *Il marchio non è di proprietà di Caffè Vergnano S.p.A. né di aziende ad essa collegate.
Gli artisti di Paratissima sono i
creativi (pittori, scultori,
fotografi, illustratori, stilisti,
registi, designer) emergenti, che
non sono ancora entrati nel
circuito ufficiale dell’arte.
www.paratissima.it
the others8-10 novembre
ex carcere Le Nuove
The Others è un progetto
espositivo dedicato all’arte
contemporanea emergente. I
protagonisti sono tutti gli
operatori che lavorano su
programmi dedicati a giovani
artisti: gallerie nate dopo il 1
gennaio 2009 e associazioni e
fondazioni, collettivi di artisti o
curatori, artist-run-spaces,
progetti editoriali, premi d’arte,
residenze per artisti, scuole e
accademie d’arte, librerie che si
occupano di arte, spazi di design
giovane ed autoprodotto.
www.theothersfair.com
alfa mito cluB to cluB7 - 10 novemBre
Luoghi vari
Il festival internazionale di
musica, arte e cultura elettronica
torna in città. Il tema di
quest’anno è Twins! a
136 | 11 . 2013 | Shop in the City
EVENTI
movement torino electronic music festivalfino al 2 novembre
Luoghi vari
Il TEMF, giunto all’ottava
edizione, propone il meglio del
panorama italiano e
internazionale della musica
elettronica. Nella notte di
Halloween, il 31 ottobre, il
Festival raggiungerà il clou nel
Padiglione 3 Lingotto Fiere, con i
grandi nomi del panorama. Il
Festival chiude il 2 novembre con
un grande Closing Party dove si
esibiranno Derrick May, DJ W!LD
e Terrence Parker.
www.movement.it
musiche in mostrafino al 10 dicembre
Gam Torino
Musiche in mostra continua a
esplorare il mondo della musica
e dell’arte ospitando una
trentina di artisti di livello
internazionale. Questa edizione
dal sottotitolo “Wet Paint:
musica figurativa” è ispirata al
pensiero del filosofo Friedrich
Wilhelm Joseph Schelling. Il
primo appuntamento è il 27
ottobre con il NED Ensemble.
www.rivegaucheconcerti.org
programma di sala
artissima 8-10 novembre
Oval Lingotto Fiere
Sotto la direzione artistica di
Sarah Cosulich Canarutto, la
20esima edizione Artissima si
conferma sempre più un evento
di rilievo internazionale. Con un
focus sulle aree emergenti del
Sud America e dell’Asia. Il salone
dell’arte contemporanea ospita
oltre 180 gallerie suddivise nelle
tradizionali cinque sezioni Main
section, New Entries,
Present Future, Back to the
Future e Art Editions.
www.artissima.it
one torino. ediZione #1 dal 7 novembre al 12 gennaio
2014
Sedi varie
Artissima presenta la prima
edizione di ONE TORINO, una
grande rassegna realizzata in
collaborazione con Castello di
Rivoli Museo d’Arte
Contemporanea, GAM Galleria
Civica d’Arte Moderna e
Contemporanea, Fondazione
Merz, Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo. Otto affermati
curatori internazionali, hanno
progettato cinque mostre
collettive, che insieme daranno
vita a un percorso espositivo
unitario. www.artissima.it
paratissima6-10 novembre
Ex M.O.I
Sotto le storiche arcate dei
“Mercati Ortofrutticoli
all’Ingrosso” di via Giordano
Bruno riparte Paratissima con
500 artisti, gallerie d’arte,
mostre tematiche, progetti
speciali e performance live.
contemporanea grazie alla
seconda edizione
di Modissima e Modissima feat
Contemporary Turkey a cura
dall’Associazione Golfart in
collaborazione con MAT, Moda
d’Autore a Torino. Sono presenti
28 i fashion designer che hanno
scelto di lavorare a Torino, ma
provengono da storie ed
esperienze diverse tra loro e 6
artisti che rappresentano la
giovane arte contemporanea.
cioccolatòdal 22 novembre al 1 dicembre
Luoghi vari
Cambia data Cioccolatò e si
sposta a fine novembre, prima
del natale. Quest’anno la
manifestazione dedicata al
cioccolato made in Italy ed
internazionale, si concentrerà
sulle produzioni artigianali della
tradizione cioccolatiera
piemontese.
www.cioccola-to.it
tff22 - 30 novembre
Cinema vari
Prima edizione del Torino Film
Festival diretta da Paolo Virzì.
Accanto al concorso principale
riservato ai lungometraggi il TFF
presenta quello per i
documentari internazionali, i
documentari italiani e per i
cortometraggi italiani.
www.torinofilmfest.org
Shop in the City | 11 . 2013 | 137
simboleggiare il gemellaggio
che lega idealmente Torino alle
altre città in cui il festival si
muoverà, insieme alla capacità
di creare una community
autentica tra tutti gli artisti. Già
annunciati i primi 26
protagonisti: Four Tet, James
Holden, Jon Hopkins, Fuck
Buttons, Modeselektor e tanti
altri. www.clubtoclub.it
turin marathon17 novembre
Torino
La “Turin Marathon 2013 Gran
Premio La Stampa”, la
“StraTorino” e la “Junior
Marathon”, si svolgeranno
domenica 17 novembre. Come
ogni anno, dalla centralissima
Piazza San Carlo partiranno
migliaia di persone per la
manifestazione che coinvolge
tutta la città.
www.turinmarathon.it
modissimafino al 17 novembre
Palazzo Natta-Vitta, Casale
Monferrato
Le sale storiche di Palazzo Natta-
Vitta a Casale Monferrato
ospitano la moda e l’arte
programma di sala
all'autoconsapevolezza e alla
responsabilità verso il mondo e
quello che accade.
www.fondazionemerz.org
gianni Berengo gardin e francesco neri fino al 10 novembre
Palazzo Madama
Palazzo Madama presenta le
fotografie di Gianni Berengo
Gardin e Francesco Neri al primo
piano di Palazzo Madama nel
Gabinetto Cinese. Saranno
esposte le 20 fotografie
realizzate al Museo da Gianni
Berengo Gardin e Francesco
restructura21-24 novembre
Lingotto Fiere
Recupero, ristrutturazione,
riqualificazione. Questi i temi
centrali sui quali intende
concentrarsi la nuova
Restructura, il più grande
salone-evento dedicato
all’architettura sostenibile e
all’edilizia. Per l’edizione 2013
Restructura è ospitato all’Oval.
www.restructura.com
MOSTRE
alfredo Jaar dal 5 novembre al 2 febbraio
2014
Fondazione Merz
Una grande mostra personale, a
cura di Claudia Gioia, di un
indiscusso protagonista dell’arte
di oggi. Rappresentante del
padiglione cileno alla 55
Esposizione Internazionale
d’Arte di Venezia e artista scelto
da Luci d’Artista, Alfredo Jaar fa
suo l'ottimismo della volontà e
con determinazione sollecita
138 | 11 . 2013 | Shop in the City
Neri, vincitore del premio
Agarttha Arte, in occasione del
150º anniversario del Museo
Civico.
fotografia e narraZione: dalla cronaca alla letteraturafino al 17 novembre
Fondazione Bottari Lattes
La Fondazione Bottari Lattes
apre al pubblico la mostra che
comprende la personale di
Uliano Lucas “Racconti di
Fotogiornalismo” e la collettiva
“Fotografia & Scrittura”, cui
partecipano Federico
Massimiliano Mozzano,
Daewong Kim, Laura Lamanda,
Michela Bernasconi e Maddalena
Migliore. Le mostre presentano
al pubblico i diversi possibili
percorsi che legano Fotografia e
Narrazione.
www.fondazionebottarilattes.it
tosh – torino
shanghai.dialoghi d’artefino al 17 novembre
Palazzo Saluzzo Paesana
30 giovani artisti, 15 che operano
a Torino e 15 a Shanghai
presentano le loro opere in una
mostra che vuole mettere in
confronto due realtà dissimili
ma legate da una storia culturale
forte. La mostra è ideata e
realizzata dall’Istituto Garuzzo
per le Arti Visive – IGAV in
Berlino). Dalle prime opere che
traevano ispirazione dal
linguaggio del cinema e
indagavano micro-narrative
quotidiane, agli aspetti di
coinvolgimento del pubblico
quale protagonista sono
diventati parte preponderante
della ricerca di Senatore.
www.castellodirivoli.org
dove non si toccafino al 12 gennaio 2014
Museo Tornielli, Ameno
Dove non si tocca è una mostra
temporanea in cui gli artisti
coinvolti instaurano tra loro
dialoghi sul tema dell'acqua,
elemento che connota in modo
forte il territorio in cui si trova lo
spazio museale e che è da anni il
luogo di attività di Asilo Bianco.
www.museotornielli.it
la Barca suBlimefino al 2 febbraio 2014
Venaria Reale
Nell’imponente Scuderia Grande
si può ammirare la mostra su il
“Bucintoro del Re di Sardegna”, il
più incredibile dei manufatti di
Casa Savoia, l'ultima
imbarcazione veneziana
originale del Settecento
esistente al mondo. Per
l’occasione è stato ideato
un allestimento multimediale
curato da Davide Livermore,
registra specializzato in teatro
musicale.
www.lavenaria.it
partnership con la East China
Normal University di Shanghai –
Facoltà di Design.
ritratto di famiglia / portrait de famillefino al 24 novembre
Museo Eso Peluzzi
Monchiero Alto (CN)
In una chiesa sconsacrata nel
meraviglioso contesto naturale
delle Langhe, giunge una
proposta che mette a confronto
l’arte moderna con quella
contemporanea; si tratta di una
mostra che racconta un secolo di
arte italiana (1912-2012)
attraverso le opere di una
famiglia di artisti: Eso Peluzzi
(1894-1985), Scipione (Gino
Bonichi 1904-1933), Claudio
Bonichi (1943), Benedetta
Bonichi (1968).
La mostra, già ospitata al Musée
du Montparnasse di Parigi, per
l’appuntamento italiano è curata
da Patrizia Bottallo.
www.scrignodellarte.it
l’orso delle cavernefino al 25 novembre
Galleria Belvedere - Palazzo Lascaris
Il Museo Regionale di Scienze
Naturali espone presso la sede
di Palazzo Lascaris un cranio
di Ursus spelaeus, uno dei
mammiferi più diffusi delle
caverne pleistoceniche
piemontesi. Ramo della linea
evolutiva che comprende anche
l’orso bruno.
marinella senatore. costruire comunitÀfino al 6 gennaio 2014
Castello di Rivoli Museo D'arte
Contemporanea
Un’importante selezione dei
progetti a oggi realizzati da
Marinella Senatore (Cava dei
Tirreni 1977, vive e lavora a
programma di sala
renoirefino al 23 febbraio 2014
Gam - Galleria Civica d’Arte
Moderna e Contemporanea di Torino
Con circa 60 capolavori
dell’impressionista francese
Pierre- Auguste Renoir presi in
prestito dal Musée d’Orsay e dal
Musée de l’Orangerie - che
conservano la collezione più
completa al mondo dell’opera del
pittore- la rassegna
documenterà tutta l’attività di
questo autore, testimoniando i
momenti più significativi e le
svolte della sua vita artistica.
www.gamtorino.it
soft picturesfino al 23 marzo 2014
Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo,
Soft Pictures è una mostra
collettiva dedicata all'uso del
Shop in the City | 11 . 2013 | 139
negramaro28 novembre
Palaolimpico
I Negramaro tornano, a gran
richiesta, ad esibirsi dal vivo.
Il sestetto composto da Giuliano
Sangiorgi, Andrea Mariano,
Emanuele Spedicato, Ermanno
Carlà, Danilo Tasco ed Andrea De
Rocco, presenta il loro Tour “una
storia semplice”.
paolo conte29 novembre
Auditorium Giovanni Agnelli
Paolo Conte sale sul grande palco
dell’Auditorium Giovanni Agnelli
a Torino per un grandioso
concerto a favore della Ricerca
Oncologica in Urologia.
TEATRO
de genere 2 novembre
Teatro Civico Garybaldi, Settimo
Torinese (TO)
La pièce è un adattamento del
testo "Sangue sul collo del gatto"
scritto da R. W. Fassbinder e
presentato per la prima volta a
teatro nel 1971. Un testo che
rappresenta una provocazione:
medium tessile nell'arte
contemporanea, a cura di Irene
Calderoni.L’uso del tessuto come
materiale per creare immagini
artistiche è oggi ripreso dagli
artisti nelle sue molteplici
valenze, storiche, politiche,
sociali e simboliche, una ricca
trama di significati di cui questa
mostra rende conto.
www.fsrr.org
MUSICA
renato Zero 28-31 ottobre
Palaolimpico
Il live dei record di Renato Zero:
otto straordinari musicisti,
un’orchestra di trentaquattro
elementi diretti dal Maestro
Renato Serio e dodici ballerini
che danzeranno le coreografie di
Bill Goodson.
il BarBiere di siviglia7 - 17 novembre
Teatro Regio
Rossini firmò nel dicembre
del 1815 un contratto per un’opera
da rappresentarsi alla fine
dell’imminente stagione di
Carnevale, incaricò del
libretto Cesare Sterbini e nacque
il Barbiere di Siviglia.
nomadi9 novembre
Teatro Colosseo
“50 anni Nomadi" è il tour per
festeggiare i 50 anni di carriera
della mitica band. Sarà anche
l’occasione per presentare il
nuovo brano "Nomadi" scritto
per loro da Guccini.
verdi, narrar cantando14-16 novembre
Teatro Regio
A chiusura dei festeggiamenti
per il bicentenario della nascita
di Giuseppe Verdi e Richard
Wagner andrà in scena in prima
assoluta “Verdi, narrar
cantando”, spettacolo dell’attore
Marco Paolini e il violoncellista
Mario Brunello.
www.teatroregio.torino.it e
www.filarmonica900.it.
luke winslow king Quartet22 novembre
FolkClub Il programma di quest’anno del
FolkClub mantiene il mix della
passata edizione. Il 22 ci sarà il
concerto dwi Luke Winslow King
Quartet. Luke Winslow è
originario di Detroit, con il suo
personalissimo stile: una
meravigliosa miscela di elementi
ragtime, rock, e musica
tradizionale.
programma di sala
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atti
140 | 11 . 2013 | Shop in the City
nel mirino c'è l'uomo, la sua
identità, il linguaggio, i
meccanismi sociali e infine il
teatro stesso.
priscilla la regina del desertofino al 10 novembre
Teatro Alfieri
Tratto dall’omonimo film cult
“Priscilla - La Regina del Deserto”
vincitore di un Premio Oscar,
Priscilla è la travolgente e
trasgressiva avventura “on the
road” di tre amici a bordo di un
vecchio bus rosa
soprannominato Priscilla.
senso5-17 novembre
Teatro Gobetti
Senso è noto al grande pubblico
grazie alla versione
cinematografica del 1954 diretta
da Luchino Visconti e
interpretata da Alida Valli. Irene
Ivaldi veste i panni di Livia, la
nobildonna protagonista della
vicenda che, nel suo diario,
racconta la sua storia d’amore e
d’odio con un ufficiale «forte,
bello, perverso, vile». Lo
spettacolo è diretto da Valter
Malosti.
disney on ice14-17 novembre
Palaolimpico
“Disney On Ice - Un Mondo di
Fantasia” è il nuovissimo
spettacolo sul ghiaccio che
porterà la “magia Disney” in
Italia. Lo show unirà quattro
Luca Cupiello il quale, "giocando
con il suo presepe" cerca di
comunicare disperatamente ai
suoi cari i propri sentimenti per
le cose semplici e tradizionali.
alessandro siani23 novembre
Teatro Colosseo "Siamo in zona" è il nuovo
spettacolo dell'attore comico
napoletano Alessandro
Siani. Monologhi nuovi di zecca
conditi da sketch irresistibili,
per sfatare e dissacrare i luoghi
comuni.
nel mare ci sono i coccodrilli26 novembre,
Teatro Agnelli
Fabio Geda, autore del libro,
narra le avventure di Enajat un
ragazzo fuggito dal suo paese in
guerra. Parlerà della fame,
l’emigrazione, ma anche
l’integrazione e l’accoglienza,
quella che l’Italia ha saputo dare
al piccolo Enajat.
mondi Disney fondendoli in un
unico spettacolo che promette
forti emozioni per tutti.
www.disneytorino.ridi.it
la torre d’avorio19-24 novembre
Teatro Carignano
Berlino 1946. Nell’ufficio del
maggiore Arnold si trova il celebre
direttore d’orchestra Wilhelm
Furtwängler. I due si
fronteggiano. Luca Zingaretti e
Massimo De Francovich sono i
grandi protagonisti della pièce,
che mette sotto i riflettori
l’autonomia dell’arte di fronte alla
politica.
ferite a morte20 novembre
Teatro Colosseo
Quattro donne (Lella Costa,
Giorgia Cardaci, Orsetta De Rossi,
Rita Pelusio) daranno la voce a chi
non l'ha più, a donne che sono
diventate delle vittime ferite a
morte. Scritto da Serena Dandini
lo spettacolo è la raccolta di
indagini giornalistiche, un
progetto di sensibilizzazione sul
femminicidio.
il caso salgari 20- 22 novembre
Teatro Baretti
Massimo Popolizio per la
seconda volta inaugura la
stagione del Baretti. Il caso
Salgari è una conferenza-
spettacolo dove l’immagine di
Salgari è trattata con
competenza e un po’ di ironia e
leggerezza.
dralion - cirQue du soleil21-24 novembre
Palaolimpico
Dralion approda in città.
Un’affascinante fusione della
tradizione di oltre 3000 anni di
arte acrobatica cinese con
l’approccio del Cirque du Soleil,
Dralion trae ispirazione dalla
filosofia orientale e dalla sua
infinita ricerca di armonia tra
umani e natura.
natale in casa cupiello22 novembre
Teatro Nuovo
"Natale in casa Cupiello" un
classico di Eduardo De Filippo
andò in scena per la prima volta
nel 1931 come atto unico. Siamo
alla vigilia di Natale in casa di
programma di sala
Toro21|04 20|05
Lento lento ma pare che il meccanismo cominci ad ingranare... Se ne
accorgeranno anche le persone a voi vicine. Continuate per questa
strada e non abbiate più dubbi, é quella vincente.
Gemelli22|05 21|06
Ogni cosa torna al suo posto, il karma pare essersi ricomposto e ora
più che mai vedete tutto con trasparenza. Questo il momento di
riallacciare i rapporti con quell'amica che da tempo non vedete!
Cancro22|06 22|07
Siete sempre ossessionati dell'amicizia cosmica, dal bene comune...
cercate però di finalizzare le vostre forze su quell'unico obiettivo che
da tempo aspetta riposto in un cassetto.
Leone23|07 22|08
Impavidi e sportivi come siete non sarà certamente questa crisi
globale a scoraggiarvi. Cercate di affrontare tutto, dal lavoro alla vita
di coppia, con più determinazione.
Vergine23|08 22|09
Sempre troppo precisi! In questo mese cercate di smettere di fare i
soliti confronti poco costruttivi. Arrendetevi, si vive meglio senza
sospettare e dubitare degli altri.
Bilancia23|09 22|10
Sicuramente oggi come oggi il vostro rapporto con il mondo
circostante e buono. Siete attenti al bene del pianeta ma non lasciatevi
prendere dallo sconforto quando scoprirete che non tutti la pensano
come voi.
Grandi novità per voi che siete sempre alla ricerca di nuovi stimoli.
Cercate di stabilizzare i vostri spostamenti e regolarizzate quanto più
potete la vostra routine settimanale. Se riuscite concedetevi totale
relax nel week -end ne potrà giovare anche la sfera lavorativa.
Sagittario23|11 21|12
Se le mura di casa sono un contesto difficile, vi muovete però molto
bene tra i confini del mondo. Periodo perfetto per volare e fare
shopping all'estero. Mosca, Budapest, Stoccolma sono le città in cui vi
troverete meglio.
Capricorno22|12 20|01
Se la vostra solita serenità e calma tentenna, vi farà piacere sapere che
il periodo è per tutti difficile, e anche voi ne uscirete prima o poi.
Cercate di guardare avanti e il sole tornerà a splendere.
Acquario21|01 19|02
Occhio ai colpi d'aria e alle influenze che sono in agguato. Cercate di
riguardarvi e, se avete già qualche malanno di stagione, state
tranquilli perché il vostro partner certamente vi accudirà nei migliori
dei modi.
Pesci20|02 20|03
Tenetevi lontano dai guai, se potete morsicatevi la lingua prima di
parlare, lasciate che ad esporsi sia qualcun altro. Se si tratta di affari di
cuore allora il consiglio è "buttatevi", date spazio ai sentimenti e
liberate la fantasia.
Ariete21|03 20|04
Guardatevi le spalle, questo mese infatti non sarà facilissimo. Voi
cercate di non essere tesi, rilassatevi e state attenti. La vostra
caparbietà come sempre vi farà uscire dai guai!
sCorPionestabilità
23|10 22|11
142 | 11 . 2013 | Shop in the City
oroscopo
144 | 11 . 2013 | Shop in the City
oroscopo
Abbiamo voluto creare uno spazio per le nostre care lettrici chiedete e noi vi risponderemo.
corrispondenza dai nostrilettori
Gentili redattrici buon giorno, vi scrivo intanto per farvi i complimenti per la rivista che trovo sempre ricca di sorprese e novità ma soprattutto perché devo partecipare alla festa di halloween e non so come vestire le mmie due bambine!Mi dareste uno spunto? Dove posso trovare qualcosa di poco costoso che abbia resa?Vi ringrazio sin da ora ! Buona giornata, Elisa!
Ciao cara Elisa, Halloween è diventata davvero un'occasione per trasformarsi e divertirsi anche qui da noi! Per cui siamo contente di darti suggerirti su come trovare accessori e materiali adatti.Intanto il tema predilige i colori nero, arancione e viola, poi sarà opportuno sfruttare la matita nera sugli occhi per trasformare il viso tracciando occhiaie, nei e cicatrici orribili. Per agghindarsi, ti proponiamo un giro in un negozio di stoffe, noi amiamo la Fiera del Tessuto in via Nizza, da loro puoi trovare il tulle semplice per tutù, che costa 7 euro al metro, sarà divertente creare una gonna a strati o a teli semplicemente annodando pezzi di tulle ad un elastico in vita. Il tulle lo trovi di tutti i colori, sarà sufficiente mettere una dolcevita e una calzamaglia nera e avrai una streghetta perfetta! Buona notte degli orrori!!!
Buongiorno, sono una vostra affezionata lettrice, vi faccio i complimenti per questa rubrica che su altre riviste si è un po' persa, secondo me ingfatti la lettera non perde mai il suo fascino. Ho notato che siete sempre attenti a soddisfare le esigenze del lettore, apprezzo la cura con cui rispondete. Spero che possiate dare anche a me un'informazione, ho trovato nel sommario del numero scorso una coperta di Society, lavorata a nido d'ape, di un verde salvia meraviglioso.Conosco la casa produttrice è davvero una garanzia di qualità , sapete per caso dove trovarla a Torino? Grazie a presto Carola
Carola grazie, ci piace lavorare con cura perchè lettrici come te possano essere coccolate!Il plaid di Society che hai visto è in vendita da Lyda Türck in corso Vittorio Emanuele 90, se ti capita di passare certamente puoi chiedere di Valentina, la titolare. Siamo certe che ti tratterà nel migliore dei modi.
Vuoi scrivere anche tu a Shop in the City?Ecco i nostri riferimenti:[email protected] o via posta Corso Giovanni Lanza 105, 10133 Torino
Ciao Shop in the City , sono Dario di Rivoli, il mio rapporto con la vostra rivista è di odio e amore, perchè la mia ragazza quando la trova mi fa impazzire!Intanto avete troppe pagine ricche di prodotti che Monica andrebbe subito a comprare, e poi gli appuntamenti, le mostre e le fiere ci fanno sentire in un posto davvero vivo, ma al tempo stesso è frustrante non riuscire a fare tutto. Forse l'unico appunto che posso farvi è che non avete una rubrica dello sport, mi piacerebbe trovarla scritta con il vostro stile così vivace. Inoltre a Torino ci sono varie attività che sono tornate - è il caso di dire - in "voga" come per esempio il canottaggio. Sono molti i giovani che si avvicinano a questo sport. Mi aspetto di scoprire su uno dei prossimi numeri che il mio consiglio sia stato accettato. ciao Dario
Caro Dario, ogni consiglio è ben accetto, ci fa crescere e migliorare, e in questo caso hai proprio ragione, ci penseremo certamente e vedremo di recuperare il prossimo anno con una nuova rubrica sportiva. Continua a seguirci, sarà divertente scoprire in che modo la costruiremo!
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