shop in the city dicembre

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TORINO Free magazine Edizioni n.6 anno x dicembre 2015 Party dress Look Around Porta Palazzo Regali di Natale Mercatini natalizi Un furto per amore FRANCESCO DE GREGORI

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Francesco De Gregori, Party dress, Look Around Porta Palazzo, Regali di Natale, Mercatini natalizi

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TORINO Free magazine Ed

izio

nin.6 anno x dicembre 2015

Party dressLook Around Porta Palazzo

Regali di NataleMercatini natalizi

Un furto per amorefrancesco de gregori

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#tennispassion

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#tennispassion

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contenuti

Shop in the City dicembre 2015

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director's cut

RubRiche

contriButors

fermo immagineJonas Bendiksen

oggetto del desiderio

dimmi come mangiErnst Knam

va Bin parade

personal shopper

se fossiEnrico Bernardo

torino odi et amo

in&out

go away

petsTrifulao

green La paglia

BamBini

ricetta

cocktail

non semBra torino

letture

caccia al tesoro

opinione

coach

music&shop

sport

torinesi a teatro

mcmusa consiglia

per il Bene di tutti

news&gossip

company profileRoberto Demeglio | Azienda Veglio Michelino e figlio

programma di sala

oroscopo

contenti e premiati

Francesco De GregoriFoto di Daniele Barraco©

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133

Campana di vetro con luci, da Lyda Türck C.so Vittorio Emanuele II, 90

Lampada SnowLight

magazine

modaL'abbigliamento per le feste

outfitEleonora Frida Mino

styleParty dress

BeautyAuguri di bellezza

in personaNikki

4passiPorta Palazzo

in vetRina

francesco de gregori

fReestyleCome dire noČezeta 506

meRcatini di natale

look aRound

Regali di natale

english veRsion

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contenuti

Shop in the City dicembre 2015

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La perla.indd 1 20/10/15 11.59

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Nell'intervista che abbiamo realizzato per questo numero natalizio di Shop in the City, Francesco De Gregori spiega di aver tradotto le canzoni di Bob Dylan - che fanno parte del

suo nuovo album - affidandosi alla “piacevolezza sonora”. Ho trovato fosse una bella immagine per iniziare questo editoriale. Il mio augurio per il nuovo anno è che possiate trovarla: se tutti cercassimo - in famiglia, sul lavoro, con gli amici o durante la nostra giornata - di raggiungere quella sintonia e armonia tipiche di una bella canzone, forse il mondo sarebbe migliore.

Per chiudere l'anno in bellezza abbiamo preparato un numero a tema "christmas". Tornano, dopo l'anteprima regali di novembre, le pagine delle strenne che si arricchiscono con gli articoli del Beauty e della Moda che consigliano cosa donare alle amiche bon-ton, romantiche o rock. Vi porteremo in giro tra le bancarelle dei mercatini di Natale, a fare quattro passi a Porta Palazzo o in America. Se avete deciso di trascorrere le feste a casa la pagina “letture” è fatta apposta per voi: abbiamo selezionato sei libri che vi faranno viaggiare - con la fantasia - in tutto il mondo.

Conoscerete meglio il dj Nikki e il mago del cioccolato Erns Knam, scoprirete come il trifulao addestra il tabui nella cerca del tartufo, gli amanti dello sport e dell'indoor troveranno interessante il padel, un mix tra lo squash e il tennis.E poi le ricette, il cocktail, i Non sembra Torino, i dieci punti o la nostra Va bin parade.

Buona lettura e buone feste.

[email protected]

cercate la piacevolezza sonora

director's cut

Sabrina Roglio

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dicembre 2015

editoRe Ad Local srlCorso G. Lanza 105, 10133 Torinotel. 011.6608003 - fax 011.6602875www.shopinthecity.it

direttrice responsabileSabrina [email protected]

in Redazione

coordinamento editorialeElisa [email protected]

arte - cultura - spettacoliMarta Ciccolari Micaldi - Pietro Raboni - Valentina Dirindin

moda - Beauty - personaggiDavide Fantino - Valentina Dirindin - Eleonora Chiais

attualità - curiositàa cura della redazione

personal shopper - fai da teIsabella Maria Morbelli

grafica editorialeAntonella Ferrari

hanno collaboratoMaria Grazia Belli

immaginiSimone Mottura

stampaReggiani spa Divisione arti grafiche Via Alighieri, 50 - 21010 Brezzo di Bedero (VA)

pubblicitàAd Local srlCorso G. Lanza 105, 10133 Torino

tel. 011.6608003 - fax 011.6602875 - [email protected]

per segnalazione eventi e invio di materialiCorso G. Lanza 105, 10133 Torinotel. 011.6608003 - fax 011.6602875 - [email protected] Tribunale di Torino n. 6005 - 18-10-2006

Seguici su:www.facebook.com/shopinthecitytorino shopinthecity

Registrazione Tribunale di Torino n. 6005 - 18-10-2006

Tutti i diritti di riproduzione, in qualsiasi forma e di qualsiasi parte della pubblicazione, sono riservati. L’ editore si scusa per eventuali omissioni ed è a disposizione di coloro che involontariamente non fossero stati citati. La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, testi utilizzati dagli inserzionisti nè per eventuali cambiamenti di orari, luoghi o note di servizio indicate nelle schede informative. Il materiale eventualmente inviato alla redazione non viene restituito.

DALLA PASSIONE NASCONO SEMPREBUONE COSE

a NataleVIENI A TROVARCI

tante idee regalo per un natale originale

Birrificio Castagnero Savant Ross

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contiButors

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silvana miaAccount

ama trascorrere il suo tempo libero

con la sua famiglia, tra le colline

verdi e il blu del mare. e' dedita alla

sua professione come venditrice da

molti anni. e' solare e le piace fare

scherzetti ai suoi collaboratori...

una vera monella....

antonella ferrariGrafica

dopo la laurea in disegno

industriale, conseguita nel 2001

presso il politecnico di milano,

ha collaborato con società di

progettazione e consulenza

nei campi del design, della

comunicazione e dell'architettura.

da anni collabora con diverse

testate di moda, design e lifestyle

tra milano e torino.

isabella morbelliPublisher 

appassionata di comunicazione

pubblicitaria, isabella è l'ideatore

della rivista. grazie alla profonda

conoscenza dei negozi torinesi è

diventata la personal shopper di

riferimento. tutti i giorni è

impegnata nella vendita delle

pagine pubblicitarie. la potrete

incontrare sulla sua veloce vespa

rosa.

klara simkovaSocial media manager

arriva dalla repubblica ceca dove

ha lavorato per importanti aziende

multinazionali. ha vissuto in

germania e inghilterra e nel 2003

ha dato la svolta alla sua vita

trasferendosi per amore a torino.

le sue passioni sono da sempre

moda e arte in tutte le sue forme.

da quando vive in italia ha aggiunto

anche quella della cucina, scopritela

nelle rubriche Ricetta e Cocktail.

marta ciccolari micaldiGiornalista

nata a moncalieri nella primavera

dell'82, abbina al romantico profumo

dei fiori in germoglio la tenacia

rossa del segno del toro e un

piccante tocco creativo di

provenienza calabra. dopo la

spagna e Berlino ha scelto l'italia.

lavora come freelance nel

movimentato mondo dell'editoria

e della comunicazione, adora la

letteratura americana e il suo

compagno più amato è il rock'n'roll.

chiara alottoAccount

la grande passione per la scrittura

nasce insieme al suo primo diario

segreto e si evolve fino agli articoli

di cronaca locale, passando per

qualche libro iniziato, racconti e

recensioni. con penna e taccuino

sempre in tasca, scopre, grazie a

shop in the city, che una rivista è

molto di più di ciò che si legge.

Solo gli account presenti su queste pagine sono autorizzati a avviare trattative per Shop in the City

Page 13: Shop in the City dicembre

contriButors

Shop in the City | 12 . 2015 | 11

eleonora chiaisGiornalista

torinese (classe 1986) amo così tanto

chiacchierare da aver fatto della

comunicazione la mia professione.

giornalista pubblicista mi occupo

di moda e spettacolo per il

“magazine delle donne” e sono

dottore di ricerca in semiotica della

moda. per Bookrepublic 40k ho

pubblicato “c’era una volta un

principe azzurro”, manuale di a

semiserio dedicato alle principesse

di oggi.

davide fantinoGiornalista

torinese del 1974, giornalista

freelance. ama seguire qualsiasi

sport, soprattutto il calcio, e andare

ai concerti. il prossimo sarà quello

dei massive attack.

valentina dirindinGiornalista

attualmente giornalista

free-lance, è stata negli ultimi anni

caporedattrice della rivista torinese

extratorino. ha fatto della sua

passione più grande – la scrittura –

il suo mestiere, trovando un senso

alla massima che dice “fai qualcosa

che ti piace e non lavorerai neanche

un giorno”. si concede con

assidua regolarità i seguenti

amori extraconiugali: torino,

la lettura e la buona tavola.

elisa montesantiSegreteria di redazione, assistente di 

direzione, coordinamento editoriale. 

figura poliedrica all’interno della

redazione che segue la rivista dalla

nascita alla distribuzione, senza

tralasciare il fulcro di ogni attività,

il contatto umano.

michele segretoAccount

antiche incisioni sui muri di casa

testimoniano il suo sogno di essere

uno scienziato, ma la fisica e una

folta capigliatura spettinata non

erano nel suo dna. per fortuna

inventarono le scienze della

comunicazione e la strada gli fu

rivelata. anche giornalismo e

marketing sono ingredienti per

nuove invenzioni e non serve la

fisica né un camice bianco: Bingo!

Jessica browningTranslater

Jessica Browning is an american

currently staying in torino. Jessica

grew up in texas and attended the

university of texas. she then spent 2

years working at the united states

capitol in washington, d.c. Jessica

enjoys traveling, trying new foods,

and experiencing life in italy.

Page 14: Shop in the City dicembre

Via Cavour, 11/g - 10123 Torinodal martedì al sabato 10.00 13.00 - 15.00 19.30

giovedì orario continuato011 5611280

[email protected]

Pagnossin_novembre_3.indd 2-3 16/10/15 17.17

Page 15: Shop in the City dicembre

Via Cavour, 11/g - 10123 Torinodal martedì al sabato 10.00 13.00 - 15.00 19.30

giovedì orario continuato011 5611280

[email protected]

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fermo immagine

Da stagista a fotografo dell’agenzia Magnum in pochi anni. Jonas

Bendiksen non ha esplorato le zone di guerra per diventare uno dei reporter più stimati in circolazione, ma quelle ai margini della grande Storia, dove si nascondono le vicende piccole e “preziose” che aspettano di essere raccontate. Come ad esempio le repubbliche della disgregata potenza russa. A metà novembre ha tenuto un workshop intensivo di due giorni presso Camera, il Centro italiano per la Fotografia di via delle Rosine 18 a Torino, spiegando proprio il rapporto tra fotografia e narrazione.Jonas Bendiksen, scattare una buona foto è una questione di esperienza, tecnica, intuito o che altro?«È una combinazione di esperienza, tecnica di base, apertura mentale e intuito. Direi che l’aspetto meno importante è la

tecnica. Molti fotografi rimangono impantanati tentando di creare immagini "perfette" e perdono l'anima del processo. Con l'esperienza, si sa quando la tecnica è importante e quando lasciarla solamente fluire. Penso molto a una foto prima di andare fuori a scattare e quando riguardo gli scatti in un secondo momento. Ma quando sono in strada a fotografare, reagisco semplicemente agli impulsi: è un’azione molto fluida che si basa sull’istinto».Sarà a Torino per un workshop. Che cosa può suggerire a un giovane che vuole avvicinarsi alla fotografia?«La cosa più importante è capire onestamente chi sei e che cosa ti interessa davvero. Il problema principale per la maggior parte dei giovani fotografi non è la mancanza di conoscenza fotografica

o come far funzionare la loro camera. Non è sapere quale storia vogliono raccontare, perché e che cosa vogliono fotografare. Ci sono milioni di immagini "buone" scattate ogni giorno, da tutti, da mia madre ai professionisti. Mancano le buone idee».Qual è il suo progetto che le piace di più e perché?«Ho un problema a indicare il "bambino" che amo di più. Il libro "Satellites" è stato come il primogenito, quindi molto speciale. Ma il lavoro è un processo continuo. Ad esempio l'anno scorso ho lavorato su un progetto chiamato "Still Films", dove ho girato immagini con una videocamera slow motion e mi sono divertito molto».

Jonas bendiksenFotografia e narrazione sono state i due cardini del workshop intensivo tenuto dal fotoreporter norvegese presso Camera

di Davide Fantino

Jonas Bendiksen, Territorio dell’Altai, Russia 2000. Jonas Bendiksen© / Magnum Photos 

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biluna di Prandinauna mezza sfera che scalda l'ambiente e lo arreda.

la lampada da terra Biluna ha il guscio esterno in

polipropilene rotazionale verniciato e il diffusore

interno in metacrilato opalino bianco termoformato.

È appoggiata su un anello trasparente. disponibile

in quattro colori (sabbia opaco, nero lucido o opaco,

bianco lucido o ruggine opaco) è disegnata da luc

ramael. il designer belga ha conseguito nel 1975 la

laurea in architettura d’interni presso il nationaal

hoger instituut voor Bouwkunde ed stedebouw di

anversa e ha fondato nel 1988 il proprio studio di

progettazione e design di interni. È stato uno dei

membri della giuria per il prestigioso concorso

della Biennale di design interieur 2000 di kortrijk.

Prandina è stata fondata a Bassano del Grappa all'inizio degli anni '80. Dal 1982 produce sistemi illuminanti per la casa, spesso utilizzando il vetro soffiato. Il marchio italiano è oggi presente in Europa, Nord e Sud America, Medio Oriente e Paesi Asiatici, presso i punti vendita più qualificati del settore. www.prandina.it

Atmosfere lunari e design pulito per la lampada da terra

oggetto del desiderio

Page 19: Shop in the City dicembre

CORREDI E LISTE NOZZE | COMPLEMENTI D’ARREDO | CONFEZIONI SU MISURA | BIANCHERIA PER LA CASA

BIANCHERIA E ABBIGLIAMENTO NEONATO | PROFUMAZIONI PER AMBIENTE | TENDAGGI | RIVENDITORE FLAMANT

www.lydaturck.it

C.so Vittorio Emanuele II, 90 - 10121 Torinotel. +39 011.54.76.77 - fax +39 011.55.611.92

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Page 20: Shop in the City dicembre

smell memory kitsentire il profumo della torta di

mele e ripensare alla nonna che

ogni domenica sfornava il suo dolce,

annusare una rosa e ricordarsi della

prima volta che ne abbiamo ricevuta

una in dono. È sul presupposto

odore/ricordo che si basa il progetto

smell memory kit un modo per

fissare nella memoria un evento

importante attraverso l'olfatto.

il set è stato inventato dalla famosa

“naso” norvegese sissel tolaas

insieme al negozio/caffè/studio

viennese supersense e progettato

dal designer tino valentinitsch.

Lo Smell memory kit è una collana amuleto che ha al suo interno un'ampolla che contiene un odore “astratto”(ad oggi ne sono stati creati 26). Ogni volta che si vuole fissare nella memoria un evento importante è sufficiente rompere l'ampolla e respirare profondamente. Per recuperare il ricordo sarà sufficiente odorare la stessa ampolla. http://smellmemorykit.supersense.com

Per fissare nella memoria ricordi importanti

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oggetto del desiderio

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peyrano.indd 1 14/11/14 13.36

peyrano.indd 1 14/11/14 13.36

peyrano.indd 1 02/03/15 17.22

Page 22: Shop in the City dicembre

sedia radetsk linee arrotondate e rette che

si alternano per dar vita ad una

sedia elegante e di grande stile.

caratterizzata da una struttura

in faggio massello con elementi

in legno curvato che integrano il

disegno delle gambe posteriori

allo schienale avvolgente, la sedia

è prodotta da gebrüder thonet

vienna gmbh (gtv) e disegnata

da michele de lucchi. de lucchi,

nato nel 1951 a ferrara, si è laureato

in architettura a firenze.

negli anni dell’architettura radicale

e sperimentale è stato tra i

protagonisti di movimenti come

cavart, alchimia e memphis. ha

sviluppato lampade e arredi per le

più importanti industrie italiane.

ha realizzato progetti architettonici

in italia e nel mondo, ha curato

allestimenti espositivi per musei.

una selezione dei suoi oggetti è

esposta nei più importanti musei

d’europa, degli stati uniti e del

giappone. nel 2000 è stato insignito

della onorificenza di ufficiale della

repubblica italiana dal presidente

ciampi per meriti nel campo del

design e dell’architettura.

Invitato da Metternich a sviluppare il proprio brevetto in Austria,nel 1842 Michael Thonet lasciala Germania e si stabilisce aVienna, dove nel 1853 fonda l’azienda “Gebrüder Thonet” coinvolgendo nell’impresa i suoi cinque figli. Nel 1911 il catalogo dell’azienda contava 980 modelli diversi. Dal 2013 la societàitaliana Production Furniture International S.p.A. - controllataal 100% dalla Moschini S.p.A. - gestisce interamente l’azienda Gebrüder Thonet Vienna GmbH. www.gebruederthonetvienna.com

Linee arrotondate e rette per la seduta di De Lucchi

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oggetto del desiderio

Page 23: Shop in the City dicembre

Maggiori informazioni sul sito, WWW.TROLLBEADS.IT

Via XX Settembre 62 · Torino · Info. 011 5538263

Page 24: Shop in the City dicembre

22 | 12 . 2015 | Shop in the City

dimmi come mangi

Il primo ricordo legato alla cucina. Sicuramente quando giocavo tra le

pentole di mia mamma, penso di aver avuto tra gli 8 e i 9 anni. Poi il Natale, con tutta la biscotteria natalizia e i profumi di spezie che erano presenti in casa. Quando ha deciso di fare il pasticcere. Ho studiato Banca e commercio. Successivamente volevo iscrivermi a ornitologia, ma non è stato possibile perchè dovevo conoscere il latino e io non l'avevo studiato. Ho quindi deciso di tentare la carriera nella polizia criminale e mi sono iscritto al test, l’ho superato ma avrei dovuto aspettare due anni prima di entrare. A quel punto mia madre mi ha detto “perché non fai il pasticcere, così la domenica in casa

abbiamo sempre la torta?”. Così le ho dato retta. È un lavoro che ha dentro l'arte e il design e io sono sempre stato una persona molto creativa. Non mi sono mai pentito di aver dato retta a mia madre. Qual è il suo dolce preferito. La Foresta Nera (una torta realizzata con pan di spagna al cacao, mousse al cioccolato e amarene, ricoperta di panna e amarene ndr). Il profumo che le fa venire fame... Dipende se è inverno o estate, con chi o dove sono… Io penso che qualsiasi cosa cucinata bene abbia un profumo capace di farti aprire lo stomaco, da un buon arrosto ai biscotti che escono caldi dal forno.

Qual è il suo ingrediente preferito. Non ho un ingrediente preferito perché mi piace veramente tutto. Amo il cioccolato, come amo le spezie e la frutta, per cui la mia unica preferenza è per la buona cucina. Questo è l’importante. Utensile di cui non può fare a meno. Le mie due mani. Ci suggerisce una ricetta semplice per un dolce di sicuro effetto? Panna montata e fragole, di sicuro effetto soprattutto con le donne. Quali sono gli ingredienti che non devono mancare mai in dispensa. La passione e il rispetto per le materie prime. Il consiglio per chi non sa cucinare. Andare al ristorante!

ernst knamdi Maria Grazia Belli

Ernst Knam, classe 1963, tedesco di nascita e milanese d'adozione, dopo numerosi anni passati nelle cucine dei più grandi ristoranti stellati e di prestigio del mondo, arriva in Italia da Gualtiero Marchesi come Maestro Pasticcere. Ha da poco inaugurato il suo punto vendita, aperto nel 1992 e rinnovato su progetto dell’architetto Lorenzo Palmeri. La Pasticceria di Knam è caratterizzata per ricercatezza e abbinamenti fuori dal comune. www.eknam.com

Sablè al cacao con sale, ganache di cioccolato uganda 78%, patè di mele al limone con assenzio, mousse cioccolato bianco e gorgonzola forte, glassa verde smeraldo.

Page 25: Shop in the City dicembre

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24 | 12 . 2015 | Shop in the City

va Bin parade

le città più rumorosedi Valentina Dirindin

Fonte: Coping with noise - Amplifon

Torino e il Piemonte rigorosamente in classifica

Shhh. Fate più piano, per favore. Giù le mani da quel clacson, il semaforo è appena diventato verde. Via quelle cuffiette dalle orecchie, o almeno abbassate un po' il volume dell'iPod. E per l'amor del cielo, non urlate. Vi sembriamo noiosi? Stiamo solo mettendo in salvo le vostre orecchie. Perché a Torino di rumore ce n'è. Secondo l'indice Enpi, che indica la quantità di popolazione esposta ad un livello acustico oltre il limite di

sopportazione, la nostra città è sopra la media nazionale per il rumore del traffico di automobili (40%) e per la musica di sottofondo (34%). Siamo invece perfettamente nella media sul rumore da trasporto pubblico (28%), e siamo addirittura sotto la media per il rumore provocato dalle conversazioni fra le persone (28%). Quindi, piuttosto, chiacchierate un po' di più.

napoli (15% di indice enpi di esposizione al rumore)

roma (9%)

milano (8%)

torino (8%)

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Page 28: Shop in the City dicembre

Piazza Vittorio Veneto,7 Torino Tel. 011 8173122 www.berruto1801.it

da Berruto niente è come sembra...

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Page 29: Shop in the City dicembre

Shop in the City | 12 . 2015 | 27

di Isabella Morbelli | foto www.byn.it

personal shopper

Vuoi essere tu la protagonista del prossimo Personal Shopper? Inviaci il tuo profilo, la redazione con

Isabella realizzeranno il tuo percorso di shopping. [email protected]

Isabella incontra Martina, 21 anni di Genova - che si trova a Torino per studiare Lingue e culture dei paesi di Asia e Africa - al Bistrò Montebello di fronte alla Mole non lontano da dove si reca ogni giorno per studiare. La mission della giornata è trovare alcuni capi

particolari da portare a Parigi dove Martina si recherà per un lavoro che ha trovato grazie alla sua conoscenza profonda di 4 lingue.

Personal shoPPer

Page 30: Shop in the City dicembre

Come ogni giro del personal che si rispetti si parte dal parrucco. Sono le 9,30 e nel negozio Rigetto e Guanti c'è una "folla" di persone, ma in men che

non si dica siamo fuori con vaporosi capelli perfetti.Tanto per spiazzare il navigatore torniamo non lontano dalla Mole da La Belle Histoire, un posto

fuori dal tempo dove tutto è un po’ bohemien: sembra di essere già a Parigi.

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personal shopper

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Shop in the City | 12 . 2015 | 29

personal shopper

Due passi a piedi e non resistiamo alla tentazione di infilarci in un particolarissimo negozio per vetrinisti dietro la Mole. Ci sembra un posto originale in cui poter trovare il pezzo giusto per la stanza che Martina condivide con l’amica di corso Sara. Per rientrare nel cuore dello shopping porto Martina da Niche Parfums in via Po, dove troviamo lo spunto per un paio di regali di Natale davvero esclusivi. Veniamo travolte dalle note particolari di Orto Parisi un Naso che crea i suoi profumi ispirandosi al "corpo vissuto come un giardino, i cui odori sono il vero specchio della anima". Ad un tratto mi ritrovo con Martina nei negozi Hannibal Store e Into The Wild Store tra piazza Castello e piazzetta Carignano. Lo stile dirompente, unico e molto attuale travolge Martina che prova letteralmente tutte le camicie ed ovviamente una di queste finisce nella valigia per Parigi.

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personal shopper

Per finire: oro argento e scarpe da ginnastica perchè mica si può andare nella Ville Lumière senza un pour bonheur e le scarpe perfette per macinare chilometri sugli Champs-Élysées. Un tuffo tra gli argenti di Nove25 da Via XX e una sbirciatina veloce per le scarpe da AW-Lab e l'outfit è completato. Esauste ma soddisfatte, dopo aver trovato i fondamentali per completare la nostra valigia perfetta, ci salutiamo sotto i portici di via Roma.

Page 33: Shop in the City dicembre

GRANBIKE, PER LO SPORT, IL TEMPO LIBERO E....... PER I REGALI DI NATALE!

GRANBIKE | Cycling & Triathlon | Corso Moncalieri 11 | 10131 Torino | www.granbike.com

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Page 34: Shop in the City dicembre

enrico bernardo

Se fossi Un animale: l’aquilaUn colore: blu, in tutte le sue sfumatureUn luogo di Torino:  un luogo segreto…capace di rivoluzionare i sentimentiUn periodo storico: Impero RomanoUn film: Nuovo cinema paradisoUn capo moda: la giacca con la sua pochetteUna canzone: Consequence dei The NotwistUna bottiglia di vino o un vitigno: il BaroloUn cibo: l’uovo… e gli insostituibili fusilli fatti a mano di mia mammaUn profumo: Sauvage di DiorUn oggetto: il fiorettoUn fiore: ortensiaUn sentimento: la speranza

Camerucci collezione inverno 2015/16.

Enrico Bernardo, sommelier, è nato a Milano. Grazie alla buona cucina della mamma ha iniziato ad apprezzare il buon cibo sin da piccolo. A 27 anni, il più

giovane della storia, ha vinto il premio come Miglior Sommelier del Mondo 2004, preceduto dal premio come Miglior Sommelier d’Europa nel 2002.

Nel 2007 crea a Parigi "Il Vino" il primo ristorante nella storia dove nel menù non compare scritto alcun piatto…ma solo bicchieri di vino che vengono poi serviti con una pietanza in accompagnamento. Goust, il secondo ristorante compare

nel 2012. Entrambi sono stati premiati con una stella Michelin. Sua idea è anche la boutique Rouge ou Blanc, sempre a Parigi dove si possono degustare i vini con

delle specialità gastronomiche. Grazie alla formazione ed alle importanti esperienze estere in locali di primaria importanza, Enrico Bernardo é oggi

considerato una referenza nel mondo enogastronomico. Direttore della Sommellerie, svolge attività di consulenza prestando la sua conoscenza al servizio di clienti privati, società ed istituzioni. Ha fondato l’École d’Enrico

Bernardo, dove impartisce personalmente corsi di degustazione, promuovendo costantemente la cultura del vino a tutti i livelli. Ha scritto 5 libri, tradotti in

tutte le lingue, compreso il coreano e collabora con importanti testate giornalistiche, come Le Figaro. www.enricobernardo.com

chi é

32 | 12 . 2015 | Shop in the City

se fossi

Page 35: Shop in the City dicembre

GranBar SushiCorso Moncalieri 1 (Gran Madre)

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pranzo, cena e take away

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promotion

34 | 12 . 2015 | Shop in the City | Shop promotion

Il cuore della città si arricchisce di una piccola gemma dedicata alla bellezza

made in Piemonte.San Maurizio 1619, brand che nasce dall’ormai celebre Relais San Maurizio (www.relaissanmaurizio.it), sviluppa per la prima prima volta in ambito cosmetico le grandi potenzialità di ingredienti naturali locali; è così che nascono formulati alle nocciole, all’orchidea spontanea della Valle Bormida, agli ulivi del basso Piemonte battuto dal vento del Mediterraneo, al melograno, alla zucca e alle immancabili piante officinali già da secoli coltivate nel monastero di San Maurizio.

Si tratta di ingredienti già celebri per il loro utilizzo in ambito alimentare - basti pensare alla nocciola Piemonte IGP; la grande novità, la vera sfida e il risultato di una lunga ricerca è rendere queste preziose materie prime dei veri e propri alleati nella cura personale quotidiana. Tutti i formulati biocosmetici San Maurizio 1619 sono stati interamente realizzati in Italia e sono privi di parabeni, coloranti, paraffine e SLES per garantire alla pelle nutrimento attraverso principi attivi naturali.La gamma di prodotti spazia dai semplici gesti del mattino ai trattamenti specifici

con obiettivi mirati (sieri antiage, formulati illuminanti, detossinanti e purificanti con attivi in concentrazioni elevate). Uno dei punti di forza è senza dubbio la linea Divina che include prodotti a base di vino Barolo Tenuta San Maurizio ricco di polifenoli, resveratrolo antiage e antocianidine idratanti per donare alla pelle elasticità e luminosità.La regina delle Langhe resta la nocciola utilizzata sottoforma di olio derivato dalla spremitura a freddo del frutto o microgranuli esfolianti; questa preziosa risorsa è alla base di alcuni prodotti già diventati dei classici: la GlowCream illuminante che ha conquistato donne e

il Piemonte sUlla Pellesan maurizio 1619

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uomini di tutte le età con la sua texture ultra confortevole e con la freschezza degli attivi presenti. Gli olii preziosi OroFluid meritano inoltre un’attenzione particolare: sottili veli che accarezzano la pelle e sprigionano sentori profumati di vigne e noccioleti. Questi prodotti raccontano una storia che ha radici ben salde su un territorio di eccellenze; sono le Langhe a cullare Relais San Maurizio, tempio dell’ospitalità piemontese e luogo di sperimentazione continua in fatto di benessere e buon vivere. Si parla sempre più spesso del ritorno alle

origini, ad uno stile di vita sano ed equilibrato che fa da contraltare al caos cittadino e allo stress della vita quotidiana; San Maurizio 1619 ha scelto di essere presente nel capoluogo piemontese per consentire a chi vive nel contesto urbano di sperimentare brevi ma preziosi momenti di benessere. Tutto questo è realizzabile grazie ad un concept store (via Maria Vittoria 41, all’angolo con via Della Rocca) che è un’oasi di pace per i sensi dove è possibile sorseggiare tisane selezionate e prenotare piccoli trattamenti per testare i nuovi prodotti e quindi rivivere in miniatura l’esperienza totalizzante della SPA del

Relais San Maurizio. Vi ricordate i messaggi in bottiglia e la sensazione di ritrovare tra le mani qualcosa che proviene da un luogo diverso dal nostro? Portare a casa i prodotti San Maurizio 1619 ha questo effetto: le distanze si accorciano, basta un tocco ed è subito il Piemonte sulla pelle.

San Maurizio 1619via Maria Vittoria [email protected]

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Shop promotion | Shop in the City | 12 . 2015 | 35

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Page 39: Shop in the City dicembre

torino odi et amo

Ariella Reggio: amo Torino perché...«Amo tantissimo Torino! Ci ho lavorato diversi mesi la stagione scorsa, per lo spettacolo “6 Bianca”, e non vedo l'ora di tornarci. A parte la bellezza esteriore, che dà l'impressione di camminare sempre in una reggia, di Torino mi piace la discrezione, sia della città che dei torinesi. È una città maestosa e pomposa, ma che non ostenta mai la sua bellezza. Torino è un luogo che si insinua lentamente, e alla fine ti affascina completamente. Con le sue sorprese culturali, ad esempio. Ma anche con il suo cibo, perché è una città piena di piccoli gusti e goloserie. D'altronde, il cibo è cultura, e noi italiani in questo siamo maestri.»Ariella Reggio.

Laura Curino: odio Torino perché... «Il primo grande difetto di Torino è che non c'è il mare. Non so voi, ma io quando mi sveglio e fuori vedo il mare inizio la giornata con un umore diverso, che subito mi sa di felicità. Un'altra pecca della città è che non ha nulla di medievale, mentre io adoro i vicoli, i caruggi, le strade intricate. E poi, da Torino non ci sono treni che permettono di tornare verso il nord del Piemonte, soprattutto di sera. Devo sempre prendere l'automobile per rientrare a casa dopo gli spettacoli. Ecco, è tutto ciò che non mi piace di Torino. Certo, ci ho dovuto pensare un bel po', per trovare qualcosa che non mi andasse a genio, perché a me questa città piace così tanto... »Laura Curino, foto di Gianfranco Rota©.

che bella torino, sembra di camminare in una reggia, peccato che non ci sia il maredi Valentina Dirindin

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Ma chi l'ha detto che per essere sexy bisogna essere giovani? Calendar Girls è la storia di una bellezza senza età. Ormai diventata un classico, la commedia campione d'incassi scritta da Tim Firth (e interpretata al cinema da Helen Mirren e Linda Basset), arriva in Italia per la prima volta, dall'8 al 20 dicembre al Teatro Carignano di Torino. A interpretare le signore di mezza età che decidono di mettersi a nudo per beneficenza, accanto ad Angela Finocchiaro, due grandi attrici del palcoscenico italiano, Laura Curino e Ariella Reggio.

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in&out

. 04

. 05

. 01 Bunet in biciNon una ricetta, ma il portale con informazioni su percorsi, sicurezza, velocità di percorrenza e negozi dedicati a chi si muove su due ruote. L’acronimo sta per Bike’s Urban Network in Torino.

. 02 Vivian Maier a MilanoTata per i ricchi americani, scoperta fotografa “di

strada” postuma. Le incredibili immagini di Vivian Maier fino al 31 gennaio alla Fondazione Forma per la Fotografia a Milano.

. 03 Mollare tutto ma per andare dove? Singapore è in testa alla classifica dei dieci migliori Paesi dove andare a vivere e lavorare secondo il gruppo bancario HSBC.

Naturalmente l’Italia non è presente. Pollice verso per la classifica: i soldi non sono tutto.

. 04 Laptop: c’è ma non si vedeUna borsa ultraslim per nascondere il computer sotto la giacca ed evitare l’effetto “zainetto di scuola” per creativi e professionisti. Ci hanno pensato gli inventori di

Under-the-Jack Pack.

. 05 De Niro a Ellis IslandLo street artist e video maker JR ha realizzato un cortometraggio su Ellis Island e sulla struttura che accoglieva gli immigrati in America. Tra loro, anche i nonni di Robert De Niro, protagonista del poetico omaggio a quei viaggiatori.

. 03

. 01

. 02

Un inverno di luci, di Bob De Niro a Ellis Island, di computer sotto il cappotto, in sella a una bici

alti&bassidi Davide Fantino

Page 41: Shop in the City dicembre

Via Leopardi 13, Grugliasco (TO)www.camerucci.com

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Page 42: Shop in the City dicembre

barbie. the icon

Barbie e Ken, 1961.

Fino al 13 marzo 2016Mudec - Museo delle Culture, via Tortona 56 – Milanowww.mudec.it

56 anni portati benissimo, 50

nazionalità diverse e oltre 150

carriere. il museo delle culture di

milano ha deciso di celebrare Barbie,

la bambola amata dalle bambine,

con una mostra curata da

massimiliano capella: Barbie. the

icon. nata il 9 marzo 1959, Barbara

millicent robert, per tutti Barbie, ha

fatto mille carriere, è andata sulla

luna, è ambasciatrice unicef e ha

indossato 1 miliardo di abiti per 980

milioni di metri di stoffa. la mostra,

prodotta da 24 ore cultura – gruppo

24 ore e promossa dal comune di

milano-cultura e da 24 ore cultura –

gruppo 24 ore, è suddivisa in 5

sezioni e preceduta da una sala

introduttiva, who is Barbie, dove si

trovano i 7 pezzi iconici e

rappresentativi per decadi dal 1959

ad oggi, la time line, le curiosità, i

numeri e il making off globale di

Barbie per sapere subito chi è Barbie.

le cinque sezioni sono dedicate a

vari aspetti della vita della bambola:

Barbie è la moda, con tutti gli outfit a

lei dedicati; Barbie Family con le sue

tre sorelle, il fratello, gli amici e gli

animali (sei cavalli, uno stallone

arabo, tre pony, un levriero afgano,

un barboncino, tre cagnolini e due

gatti) e il fidanzato ken; Dolls of the

world con la collezione di bambole

vestite con i costumi tradizionali di

paesi diversi; Barbie careers, con la

collezione delle carriere della

bambola; Regina, diva e celebrity, Barbie

icona globale, con le trasformazioni

della bambola nelle eroine e le dive

della contemporaneità, come

cleopatra, wonder woman, marylin

o Jennifer lopez.

go away

40 | 12 . 2015 | Shop in the City

Page 43: Shop in the City dicembre

Nel 2015 sono più di 110.000 le persone che hanno già sottoscritto

l'Abbonamento Musei Torino Piemonte, valido 365 giorni a partire dalla data di acquisto, a conferma di un prodotto culturale che risponde pienamente all’esigenza di mettere tutto il patrimonio artistico piemontese “a portata di visitatore”. Tra i tanti musei visitabili liberamente con l’Abbonamento Musei ogni volta che lo si desidera citiamo, in Torino, Palazzo Madama, il Museo Egizio, il Polo Reale, il Museo del Cinema, il Museo dell’Automobile, la GAM; e nel resto del territorio piemontese la Reggia di Venaria, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, il Castello di Rivoli, la Sacra di San Michele, il Castello di Racconigi, il Museo Francesco Borgogna, seconda pinacoteca più grande del Piemonte dopo la Galleria Sabauda. Grande l’offerta culturale a cui si può accedere con l’Abbonamento Musei: dall’esposizione Raffaello. Il Sole delle Arti alla Reggia di Venaria, a Monet ospitata alla GAM, dalla mostra Il Divisionismo tra Torino e Milano

allestita al Museo Accorsi-Ometto, all’esposizione dedicata a Caravaggio e ai Caravaggeschi al Castello di Miradolo di San Secondo di Pinerolo, senza tralasciare la mostra dossier dedicata alla pittura napoletana del primo Seicento che ha al centro la Santa Caterina d’Alessandria acquistata nel 2006 da Palazzo Madama o ancora la mostra Golden Age. Rubens, Brueghel, Jordaens sulla pittura fiamminga e olandese dei Seicento e Settecento al Forte di Bard. Tante anche le mostre dedicate all’arte contemporanea e le attività per il pubblico adulto e per famiglie organizzate nei musei per approfondire le loro collezioni o i temi delle mostre temporanee che ospitano. L' Abbonamento Musei, oltre a dare la possibilità di visitare l'ampio patrimonio museale del Piemonte, è il modo migliore per conoscere l'offerta culturale della regione grazie alle molte convenzioni di sconto e riduzione su stagioni teatrali e concertistiche, al cinema e presso festival. Chi acquista l’Abbonamento Musei, tre volte l’anno, riceve a casa la rivista Lettera dei Musei che presenta

il calendario delle mostre programmate dai musei, approfondimenti, speciali, focus sugli eventi più significativi, le agevolazioni offerte nel corso dell’anno dagli enti culturali convenzionati e un calendario di visite guidate e itinerari riservati. Lasciando l’email al momento dell’acquisto è possibile ricevere anche la newsletter quindicinale con aggiornamenti sulle ultime novità.

L’Abbonamento Musei Torino Piemonte è l’unica tessera che consente l’accesso libero e illimitato in moltissimi musei, Residenze Reali, castelli, giardini e fortezze, collezioni permanenti e mostre temporanee di Torino e del Piemonte

L’Abbonamento Musei è acquistabile e rinnovabile online sul sito, è a disposizione degli Abbonati anche il Numero Verde gratuito 800.329.329 (tutti i giorni dalle 9 alle 18). www.abbonamentomusei.it L’Abbonamento Musei è su Facebook e Twitter.

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Shop promotion | Shop in the City | 12 . 2015 | 41

Page 44: Shop in the City dicembre

Ci vuole fiuto. È con questo claim che l'85ª Fiera internazionale del

tartufo bianco d’Alba appena conclusa ha voluto celebrare il tabui, il cane tipico di questo territorio che accompagna il trifolau alla ricerca del prezioso "tuber magnatum pico".Solitamente vengono addestrate le razze pure come il Lagotto, il Bracco Tedesco, lo Spinone, il Setter, il Fox Terrier. In Piemonte invece vengono utilizzate principalmente razze incrociate. I tabui sono infatti i bastardini che, dopo un training specifico, diventano abilissimi cercatori dell'oro bianco. A Roddi in provincia di Cuneo a metà Ottocento è stata fondata una scuola per cani da tartufo – ora Università - che forma i migliori cercatori a quattro zampe. Tecnicamente non esistono cani da “tartufo” ma cani da "cerca". È

l'addestramento che insegna all'animale a trovare ciò che vuole l'uomo. Tra le qualità di un buon potenziale tabui ci sono: il fiuto, la resistenza fisica e l'intelligenza. L'addestramento avviene nei primi 50 giorni di vita ed è fondamentale la capacità del padrone di creare quel forte legame che li unirà per sempre. Per insegnare la “cerca” il trifolau farà giocare il tabui con oggetti che odorano di tartufo e lo premierà ogni volta che risponderà correttamente ai comandi o troverà l'oggetto nascosto.All'interno degli eventi legati alla Fiera del tartufo di Alba si è tenuta una tavola rotonda che ha approfondito alcuni aspetti legati a questo “magico esemplare” così importante ma avvolto da un aura di mistero e legato a miti e luoghi comuni difficili da sfatare. Uno dei più radicati - e falso- è che gli

il 'magico esemplare' amico del trifulao

La Fiera internazionale del tartufo bianco d'Alba gli ha dedicato l'ultima edizione appena conclusa. Il cane da tartufo per il territorio delle Langhe e del Roero è una vera istituzione

di Maria Grazia Belli

pets

42 | 12 . 2015 | Shop in the City

I comandiil trifulao insegna al tabui alcuni

comandi utili per la cerca:

Qua, per far venire il cane;

Vai, per farlo andare verso l'obiettivo;

Cerca, per far sì che continui a cercare,

Porta, per far portare l'oggetto;

Lascia, per farlo lasciare.

Nelle pagine foto trifolau by 2stupide.

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pets

Shop in the City | 12 . 2015 | 43

animali siano addestrati con sistemi impostati sul terrore come per esempio la privazione del cibo. Il professor Pier Paolo Mussa ha spiegato quanto sia importante il buon rapporto tra trifulao e il suo cane e quali possono essere gli stimoli per indurre il tabui a collaborare proficuamente con il suo padrone. Il professore Alfredo Pauciullo - docente presso la Facoltà di Veterinaria di Torino – ha invece presentato i risultati di una indagine scientifica finanziata dalla Fondazione Casa del Tartufo Bianco d’Alba di Montà per creare la prima banca genomica per i cani da tartufo. Sono più di mille i geni che spiegano il potenziale olfattivo dei cani da tartufo, un vero e proprio mosaico che, una volta compreso a fondo, potrà essere utile per migliorare le performances di ricerca.

Adotta un cane da tartufomade in langhe&roero, un portale

nato dalla voglia di un gruppo di

persone di proporre un nuovo modo

di vivere il territorio, dà la

possibilità di adottare capre d'alta

langa, api, filari e cani da tartufo.

durante il periodo di adozione, e

secondo i calendari previsti per la

ricerca del tartufo, sarà possibile

accompagnare il ricercatore e il suo

cane nel bosco alla ricerca del

tartufo. se trovato, 20 gr del tartufo

verranno dati al genitore adottivo.

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44 | 12 . 2015 | Shop in the City | Shop promotion

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che con la sua esperienza saprà seguirti per riuscire a raggiungere gli obiettivi desiderati. Presso il nostro centro si svolgono lezioni di ashtanga yoga svolte dal maestro Roberto Bocchi, le classi sono formate da 5-6 allievi. La Class Fit è aperta dal lunedì al sabato dalle 7 alle 21. La prova gratuita deve essere prenotata e sarà seguita dai nostri personal che sapranno con la loro professionalità gestire qualsiasi tipo di problematica il nostro cliente abbia. Per Natale 2015 proponiamo diversi tipi di pacchetti che potranno anche essere modificati e personalizzati. Siete tutti invitati il 3 dicembre dalle ore 10 presso i nostri locali per un evento organizzato con la Galleria d’arte “Deodato Arte” di Milano dove insieme alla Miha Bodytec verranno presentate opere di Lododa, Arnaud e Adeline Nazar-Ago e altri che resteranno esposti dal 3 al 20 dicembre tutti i giorni presso i nostri locali di corso Moncalieri 1.

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Shop in the City | 12 . 2015 | 45

green

la rivincita della pagliaDa materiale di scarto a risorsa per la costruzione di abitazioni e per isolare edifici da ristrutturare

di Maria Grazia Belli

Case di paglia, legno o mattoni? I tre porcellini sceglierebbero i

“mattoni” ma da tempo si sperimentano con successo altri sistemi di costruzioni altrettanto solide ma più ecosostenibili. Accanto alle costruzioni in legno negli ultimi anni sta riscuotendo successo la realizzazione di edifici con balle di paglia. Ne abbiamo parlato con l'architetta Anna Rita Bertorello, libera professionista con una borsa di studio al Politecnico di Torino in Tecnologia dell'Architettura, che ha realizzato nel 2013 una tesi di dottorato sugli edifici isolati con paglia. “La paglia – spiega Bertorello – è stata impiegata fin dall’antichità in edilizia come materiale da costruzione, come coibente per coperture o materiale di rinforzo per malte e mattoni. I primi a sperimentare l’uso delle balle di paglia nelle costruzioni furono circa cento anni fa i colonizzatori dell’America del nord

che non potendo costruire con il legno per la mancanza di boschi sul territorio, usarono l’unico materiale abbondante sul territorio: la paglia di frumento”.La paglia è un co-prodotto dell’agricoltura che deriva dai cereali (frumento, orzo, avena, riso, segale, miglio, lino, canapa) ed è quindi molto abbondante e rinnovabile. Tra le sue applicazioni c'è l'impiego come fertilizzante, come lettiera o integratore alimentare per gli animali. Spesso però rimane inutilizzata e viene bruciata perché considerata un rifiuto. “A partire dal 19 sec. - spiega Bertorello - con la meccanizzazione dell’agricoltura, la paglia ha iniziato ad essere confezionata in balle. Per la costruzione di edifici o per l'isolamento vengono utilizzate quelle rettangolari piccole”. In Italia questo sistema non è ancora molto usato mentre in Svizzera, Austria e Inghilterra la cosa è più accettata e

stanno aumentando coloro che ricorrono a questi metodi di costruzione. In Italia circa il 53% della popolazione vive in un appartamento mentre il 43% in una casa indipendente o semi-indipendente. Queste ultime sono state costruite nel corso del Novecento quando le conoscenze tecniche erano sicuramente diverse da quelle attuali e veniva, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, preferita la quantità rispetto alla qualità. Oggi quegli stessi edifici avrebbero bisogno di essere adeguati alle attuali normative energetiche. Se si calcola che “la costruzione di nuove abitazioni necessita da 4 a 8 volte più risorse rispetto a una ristrutturazione totale dell’edificio con la conseguente maggiore emissione di CO2” è facile capire come studiare e utilizzare efficaci sistemi di isolamento anziché demolire e ricostruire sia la soluzione da preferire.

Progetto dell'architettoWerner Schmidt.

Le ricerca secondo la pubblicazione del 2013 di

Bocco guarneri a seguito di alcune

interviste ad abitanti di case costruite

in paglia è emerso che gli abitanti si

sentono bene nella loro abitazione,

percepiscono un senso di calore dalla

loro casa; riscontrano un’atmosfera

rilassante data da suono, luci, colori,

odori e texture presenti nell’edificio;

trovano salubre la casa data

dall’assenza di sostanze tossiche o

veleni nei materiali utilizzati.

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green

46 | 12 . 2015 | Shop in the City

I vantaggi e gli svantaggi dell'utilizzo della paglia per isolare edifici già esistenti sono:VantaggiPer il sistema agroalimentare sono considerati un rifiuto e pertanto hanno un costo ridotto.È un buon isolante termico.Resiste al fuoco. La compressione delle balle limita la presenza di ossigeno. La balla brucia non istantaneamente ma con un suo tempo. È un buon isolante acustico, perché la paglia assorbe i suoni.La casa respira. Ricoperta da intonaco di calce o argilla (no cemento) la paglia fa traspirare la casa che non sarà umida.

Svantaggi Le balle rettangolari sono spesse 35 cm, è quindi difficile poterlo applicare in case o appartamenti in città, si presta meglio in contesti non urbani.

Storiale balle di paglia vennero utilizzate

circa 100 anni fa in nebraska come

mattoni per la realizzazione dei muri

portanti delle case senza struttura in

legno. la popolarità delle balle di

paglia come materiale da costruzione

finisce negli anni ’20 del 1900 e ritorna

successivamente in voga con la crisi

energetica degli anni ’70 per realizzare

case più energeticamente efficienti. in

europa, lo sviluppo di queste

abitazioni iniziò a partire dal 1989 nel

regno unito e successivamente si

sviluppò in norvegia, francia e con gli

anni in svizzera e austria, motivato

prevalentemente da scelte

ideologiche-ambientaliste dei

proprietari di casa e in alcuni casi per

una scelta di basso costo del materiale

e la volontà di autocostruzione degli

utenti finali. (testo tratto dalla tesi di

dottorato dell'architetta anna rita

Bertorello ndr)

Nelle immagini sopra a sinistra Brestovec (Slovacchia), progetto di Zuzana Kierulfova.A destra San Martino in Passiria progetto dall'architetto Margareta Schwarz. Sotto realizzazione dell'architetto Werner Schmidt.

Da Salus per Salis potrete prendervi cura del vostro corpo.

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dr. toy

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Un giocattolo Quercetti, la fabbrica di giocattoli di Torino fondata nel

1950, è stato premiato come Miglior Gioco Educativo del 2015 ad una importante manifestazione internazionale svoltasi a Helsinki a Ottobre. Una giuria di esperti del giocattolo ed educatori ha scelto il Georello Gear Tech tra centinaia di altri giocattoli partecipanti. Andrea Quercetti, ideatore di questo giocattolo ha dichiarato: “sono felicissimo perché Georello Gear Tech ha battuto tutte le più grandi aziende mondiali, una soddisfazione enorme, che viene dopo aver vinto a Dicembre 2014 a Shanghai il premio come Miglior Giocattolo Innovativo del 2014. Insomma questa mia creazione ha vinto due oscar di rilevanza mondiale.” E’ stato apprezzato

specialmente il valore educativo del giocattolo e la sua originalità. “Quando l’ho progettato – continua Dr. Toy – ho voluto introdurre 3 concetti della meccanica degli ingranaggi in modo che i bambini costruendo le loro strutture imparassero come funzionano tantissime cose che li circondano.Georello Tech infatti dimostra come trasmettere il movimento tra ingranaggi distanti, che non si toccano direttamente. Come fare?Bene, un sistema è la catena, come nelle bici o nelle moto. Ecco allora che il bambino può costruire una catena in plastica della lunghezza che vuole, incastrando tante maglie una all’altra e poi inserendo la catena sugli ingranaggi lontani. Un altro sistema è la cinghia come quella nei motori

della auto che ogni tanto bisogna sostituire… Ecco allora un nastro in gomma da applicare ad apposite ruote montate sugli ingranaggi. Infine c’è il misterioso giunto cardanico, così chiamato perché riscoperto da un ingegnere Italiano nel 1500 ma inventato dai Greci nel 300 ac… Con due ingegnosi pezzetti i bambini possono costruirsi il loro giunto cardanico e trasmettere il movimento su piani diversi…”Insomma un giocattolo veramente molto ingegnoso che intrattiene in modo intelligente i bambini di tutto il mondo. Nella linea Georello di Quercetti ci sono molti altri best sellers come Kaleidogears, Georello Basic e Georello Fattoria.www.quercetti.it

i giocattoli Quercetti vincono in tutto il mondo!

Andrea Quercetti

il dott. andrea Quercetti, alias

dr. toy per gli amici, uno dei titolari

della Quercetti giocattoli, azienda

leader nel settore del giocattolo

che abbiamo in piemonte.

www.quercetti.it

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Shop in the City | 12 . 2015 | 49

BamBini

di Davide Fantino

L'età d'oro è tra i 6 e i 12 anni, quando i figli sono tuoi amici e vogliono solo uscire con

te. Ma ho una teoria: con un po' di fortuna torneranno verso i 23-24. A quell'età vorranno fare delle cose con te, ma spesso non avranno tempo. E capirai che sono diventati più cool di te». Il punto di vista del presidente americano Barack Obama sarà di certo molto particolare rispetto alla media degli altri genitori, ma se non altro ha il merito di individuare il periodo della vita dei ragazzi in cui affrontano prima le paure e poi i problemi veri e propri che suscitano tanti timori.Lo conferma l'indagine "Diritti inascoltati, cosa ci chiedono i nostri ragazzi", realizzata da Telefono Azzurro in collaborazione con Doxakids e presentata in occasione del ventiseiesimo anniversario della giornata internazionale per i diritti all'infanzia e

i ragazzi e il futuro. Quali paure?

Un sondaggio del Telefono Azzurro rivela i timori dei giovani tra 12 e 18 anni: al primo posto l’incertezza del lavoro

Atlante dell’infanzia dall’atlante dell’infanzia (a rischio)

“Bambini senza. origini e coordinate

delle povertà minorili” di save the

children, emerge una situazione che

forse molti ignorano. tra i dati più

impressionanti: un bambino su venti

non può contare su due paia di scarpe

l’anno e non riceve un pasto proteico

al giorno; quasi uno su dieci vive in

famiglie che non possono

permettersi di invitare a casa i suoi

amici, festeggiare il suo compleanno,

comprargli abiti nuovi, libri non

scolastici, mandarlo in gita con la sua

classe; l’incidenza della povertà

assoluta nelle famiglie con almeno

un minore, è triplicata tra il 2005 e il

2014, passando dal 2,8% all’8,5%, per

un totale di oltre un milione di

bambini colpiti.

l’atlante è curato da giulio cederna e

illustrato dalle foto di riccardo

venturi: in piemonte il 45,7% dei

bambini della scuola primaria ha

accesso al tempo pieno, mentre

meno di uno su sette sotto i tre anni

accede ai servizi socio educativi.

infine i comuni piemontesi sono

tristemente in cima ai tagli delle

risorse per l’infanzia (-11%).

Giovani, paure e percentuali53% vorrebbe maggiore

orientamento al mondo del lavoro

32% più protezione da violenza e

bullismo

80% le violenze che si verificano tra i

banchi di scuola

1 su 3 teme di non trovare lavoro

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BamBini

all'adolescenza. Alla domanda "Quali sono le tue più grandi paure per il futuro?" hanno risposto 600 ragazzi con un’età compresa tra i 12 e i 18 anni, e altrettanti genitori. Le risposte che sono emerse pescano tra vecchie e nuove paure: più di un giovane su tre teme di non trovare un lavoro, quasi un terzo di non aver successo nella vita. Oltre il 15% non è certo di riuscire a completare il ciclo di studi della scuola superiore e, sempre nell’ambito scolastico, un quinto del campione teme di essere aggredito a scuola, ma non mancano anche accenni al cyberbullismo tant’è che il 14% dichiara di “trovarsi in pericolo per qualcosa che succede online”. Il 28%, infine, teme di “finire in un brutto giro di amicizie”. Le paure generano anche i quesiti: ecco allora che ci si chiede che tipo di richieste abbiano i ragazzi per affrontare meglio e in modo efficace le loro angosce adolescenziali. Alla precisa domanda “Nella scuola che sogni, ci dovrebbe essere…”, oltre la metà del campione ha risposto “maggiore orientamento al mondo del lavoro” (53%) e

“più tecnologia” (51%) come strumenti per il futuro. Quattro su dieci (42%) hanno auspicato invece “più protezione da violenza e bullismo”, facendo emergere quest’ultimo come il vero incubo degli adolescenti: quattro volte su cinque le violenze anche psicologiche dei coetanei si verificano proprio fra i banchi di scuola. Sta al mondo delle istituzioni politiche, ma anche al corpo insegnanti e ai presidi degli istituti provare a rispondere. Con l’altra domanda “Quali sono i diritti violati in Italia?”, i ragazzi intervistati hanno indicato nel 42% dei casi “avere uguali possibilità per ricchi e poveri”, mentre uno su tre ha auspicato il “diritto ad essere protetti da violenze e abusi”, tornando, di fatto, al tema del bullismo e della violenza tra pari. Più di un quarto del campione (27%) ha invece indicato il “diritto a non essere discriminati per la propria nazionalità”.I risultati ottenuti dall’indagine sono stati commentati dal professor Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro: «Le parole dei ragazzi evidenziano come siamo in un

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Shop in the City | 12 . 2015 | 51

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periodo storico di transizione. Ci sono movimenti imponenti di persone che si spostano dai paesi più poveri alla ricerca di migliori condizioni di vita, c’è un cambio di valori e punti di riferimento, un’inarrestabile trasformazione dovuta alle nuove tecnologie, tutti segnali di un cambiamento epocale. Molte delle sicurezze che si ritenevano acquisite non ci sono più. Alle paure per gli orrori degli attentati che coinvolgono l’intera società, si aggiungono paure legate al quotidiano, intimamente vissute dai ragazzi, spesso in solitudine».

Pagine SpecialiJust Jessica«if everyone is special, no one is» (se

ognuno è speciale, nessuno lo è).

Questo è il motto di “Just Jessica”, un

fumetto disegnato da fred wills sr

che racconta la vita di una teenager

americana con sindrome di down. le

prime vignette furono disegnate

dall’autore e incollate sul frigorifero

della casa di stratford in connecticut

come regalo per sua figlia che le

avrebbe lette il giorno dopo. dopo

qualche tempo la versione digitale

delle scene di vita di Jessica ha

cominciato a riscuotere successo su

un gruppo di facebook dedicato:

«scoprirete il suo sarcasmo, la sua

intelligenza e il suo fascino –

racconta il padre-autore - le

situazioni particolari e quanto lei

non sia così diversa. speriamo possa

farvi ridere e stare bene come quando

ricevete un abbraccio».

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tramite Uni-Salute e sempre in strutture con essa convenzionate, provvede al pagamento di una visita di controllo ed un’ablazione del tartaro una volta all’anno. Ci sono poi servizi di consulenza e visite a tariffe agevolate in caso di prolungamento delle indagini.Per una conoscenza più approfondita vi invitiamo a consultare il sito: www.cassacolf.it.Con una spesa modesta si possono ottenere prestazioni molto interessanti e utili, comunque contenute nei limiti delle garanzie previste dal regolamento della CAS.SA COLFLa Nuova Collaborazione assiste i suoi associati con ampia e comprovata

esperienza e, essendo protagonista delle attività che il Contratto Nazionale prevede, suggerisce ai datori di lavoro tutte le agevolazioni che possono avere per se stessi e per i loro lavoratori. Il Datore di Lavoro iscritto alla Nuova Collaborazione può quindi vantare un valore aggiunto da offrire al suo dipendente.Iscriversi è facile. Come primo approccio suggeriamo di rivolgervi direttamente alle nostre sedi. In seguito tutto può essere gestito on line.

La Nuova collaborazione, prima firmataria del Contratto Nazionale sulla disciplina del lavoro domestico nel 1974, partecipa ora ai rinnovi contrattuali nell’ambito della FIDALDO (Federazione Datori di Lavoro Domestico) a cui aderisce. Il contratto nazionale prevede la costituzione degli ENTI BILATERALI

che sono: il FONDO COLF, collettore dei contributi versati dai datori di lavoro (c.org F2), che distribuisce a: CAS.SA COLF, fornitore di prestazioni e servizi a favore dei lavoratori e dei datori di lavoro e a EBIN COLF che, tra i vari compiti ha quello di promuovere corsi di formazione e di occuparsi

COSA OFFRIAMO Una serie di servizi specializzati frutto di competenza e di esperienza ultratrentennale nella gestione del rapporto di lavoro domestico.• Consulenze contrattuali, sindacali e legali.• Assistenza nelle vertenze sindacali.• Conteggi e liquidazioni.• Calcolo contributi INPS e buste paga.• Aggiornamenti sulle variazioni dei minimi salariali e contributivi.• Assistenza in contratti particolari.• Assistenza per assunzione e cessazione lavoratori comunitari ed extra-CEE.• Assistenza per condoni previdenziali.• Servizi e pratiche risolte anche per telefono, via fax e e-mail.• Assistenza per decreto flussi.

della sicurezza sul lavoro.L’applicazione del Contratto Nazionale comporta l’obbligo dell’iscrizione dei dipendenti e dei datori di lavoro alla CAS.SA colf. Per aver diritto alle prestazioni è necessario raggiungere la soglia minima annuale (4 trimestri) di € 25,00. Il contributo orario è di € 0,03, di cui € 0,02 a

Nnuova CollaborazionePrima firmataria nel 1974 del CCNL - Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Domestico.

NUOVA COLLABORAZIONE

PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATO VISITA IL SITO

www.nuovacollaborazione.it

PER INFORMAZIONI:[email protected]

C U N E O G E N O V A R O M A B I E L L A C H I A V A R IT O R I N O M I L A N O B O L O G N A F I R E N Z E

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Il lavoratore domestico ha diritto alla tredicesima mensilità?La tredicesima mensilità o gratifica natalizia è pari ad un dodicesimo della retribuzione annua, deve essere corrisposta entro il 20 dicembre.

Il lavoratore domestico può prestare servizio da più datori di lavoro contemporaneamente?Si, lo stesso lavoratore può essere assunto da più datori di lavoro contemporaneamente, ciascun datore

di lavoro dovrà versare i contributi INPS in proporzione alle ore di lavoro prestate.

Il lavoratore domestico matura anche lo scatto di anzianità?A decorrere dal 22 maggio 1972 spetta al lavoratore domestico, per ogni biennio di servizio presso lo stesso datore di lavoro, un aumento pari al 4% sulla retribuzione minima sindacale.

carico del datore di lavoro e € 0,01 a carico del lavoratore. Si versa sul MAV trimestrale relativo ai contributi previdenziali per le colf.Per i datori di lavoro sono previste prestazioni su responsabilità civile in caso di rivalsa INAIL (R.C.O.) e responsabilità civile verso terzi (R.C.T.)Le prestazioni erogate da CAS.SA COLF per i dipendenti sono:Diaria giornaliera in caso di ricovero ospedaliero e di convalescenza, Rimborso di ticket sanitari. Rimborso delle spese sanitarie durante la gravidanza. Pagamento delle spese sostenute per interventi chirurgici effettuati nel primo anno di vita del neonato, compresa la retta per vitto e pernottamento di un accompagnatore. Rimborso per protesi ed ausili medici ortopedici. Rimborso per trattamenti fisioterapici. La CAS.SA provvede anche al pagamento diretto per una serie di prestazioni diagnostiche e terapeutiche di alta specializzazione extra ricovero, presso le strutture convenzionate con Uni-Salute. Sempre

News

DOMANDE FREQUENTI L'ESPERTO RISPONDE

VI RICORDIAMO Dicembre 2015: tredicesima

10 Gennaio 2016: versamento dei contributi INPS

Ultimo giorno per il versamento

dei contributi per il lavoro

domestico relativi al trimestre ottobre-dicembre 2015

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tramite Uni-Salute e sempre in strutture con essa convenzionate, provvede al pagamento di una visita di controllo ed un’ablazione del tartaro una volta all’anno. Ci sono poi servizi di consulenza e visite a tariffe agevolate in caso di prolungamento delle indagini.Per una conoscenza più approfondita vi invitiamo a consultare il sito: www.cassacolf.it.Con una spesa modesta si possono ottenere prestazioni molto interessanti e utili, comunque contenute nei limiti delle garanzie previste dal regolamento della CAS.SA COLFLa Nuova Collaborazione assiste i suoi associati con ampia e comprovata

esperienza e, essendo protagonista delle attività che il Contratto Nazionale prevede, suggerisce ai datori di lavoro tutte le agevolazioni che possono avere per se stessi e per i loro lavoratori. Il Datore di Lavoro iscritto alla Nuova Collaborazione può quindi vantare un valore aggiunto da offrire al suo dipendente.Iscriversi è facile. Come primo approccio suggeriamo di rivolgervi direttamente alle nostre sedi. In seguito tutto può essere gestito on line.

La Nuova collaborazione, prima firmataria del Contratto Nazionale sulla disciplina del lavoro domestico nel 1974, partecipa ora ai rinnovi contrattuali nell’ambito della FIDALDO (Federazione Datori di Lavoro Domestico) a cui aderisce. Il contratto nazionale prevede la costituzione degli ENTI BILATERALI

che sono: il FONDO COLF, collettore dei contributi versati dai datori di lavoro (c.org F2), che distribuisce a: CAS.SA COLF, fornitore di prestazioni e servizi a favore dei lavoratori e dei datori di lavoro e a EBIN COLF che, tra i vari compiti ha quello di promuovere corsi di formazione e di occuparsi

COSA OFFRIAMO Una serie di servizi specializzati frutto di competenza e di esperienza ultratrentennale nella gestione del rapporto di lavoro domestico.• Consulenze contrattuali, sindacali e legali.• Assistenza nelle vertenze sindacali.• Conteggi e liquidazioni.• Calcolo contributi INPS e buste paga.• Aggiornamenti sulle variazioni dei minimi salariali e contributivi.• Assistenza in contratti particolari.• Assistenza per assunzione e cessazione lavoratori comunitari ed extra-CEE.• Assistenza per condoni previdenziali.• Servizi e pratiche risolte anche per telefono, via fax e e-mail.• Assistenza per decreto flussi.

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Nnuova CollaborazionePrima firmataria nel 1974 del CCNL - Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Domestico.

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Il lavoratore domestico ha diritto alla tredicesima mensilità?La tredicesima mensilità o gratifica natalizia è pari ad un dodicesimo della retribuzione annua, deve essere corrisposta entro il 20 dicembre.

Il lavoratore domestico può prestare servizio da più datori di lavoro contemporaneamente?Si, lo stesso lavoratore può essere assunto da più datori di lavoro contemporaneamente, ciascun datore

di lavoro dovrà versare i contributi INPS in proporzione alle ore di lavoro prestate.

Il lavoratore domestico matura anche lo scatto di anzianità?A decorrere dal 22 maggio 1972 spetta al lavoratore domestico, per ogni biennio di servizio presso lo stesso datore di lavoro, un aumento pari al 4% sulla retribuzione minima sindacale.

carico del datore di lavoro e € 0,01 a carico del lavoratore. Si versa sul MAV trimestrale relativo ai contributi previdenziali per le colf.Per i datori di lavoro sono previste prestazioni su responsabilità civile in caso di rivalsa INAIL (R.C.O.) e responsabilità civile verso terzi (R.C.T.)Le prestazioni erogate da CAS.SA COLF per i dipendenti sono:Diaria giornaliera in caso di ricovero ospedaliero e di convalescenza, Rimborso di ticket sanitari. Rimborso delle spese sanitarie durante la gravidanza. Pagamento delle spese sostenute per interventi chirurgici effettuati nel primo anno di vita del neonato, compresa la retta per vitto e pernottamento di un accompagnatore. Rimborso per protesi ed ausili medici ortopedici. Rimborso per trattamenti fisioterapici. La CAS.SA provvede anche al pagamento diretto per una serie di prestazioni diagnostiche e terapeutiche di alta specializzazione extra ricovero, presso le strutture convenzionate con Uni-Salute. Sempre

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freestyle

Shop in the City | 12 . 2015 | 55

Matrimoni, compleanni o cene. Come rifiutare un invito non gradito, con classe

Se tutti gli inviti che ricevete sono graditi e si incastrano perfettamente con il vostro calendario, non avrete bisogno di questi consigli. Ma se siete come la maggior parte delle

persone, a volte vi sarà capitato di dover rifiutare e non è sempre facile trovare il modo giusto. Ecco un piccolo aiuto per affrontare al meglio le varie situazioni.

non so come dirti di no...di Maria Grazia Belli

1 Rispondete sempre. Che l'invito vi sia

giunto via mail, via posta o via sms, rispondete sempre. Non fate finta che non sia arrivato.

2 Rispondete subito. Se sapete che non

andrete mai a quella festa ditelo immediatamente. Aiuterete la persona che vi ha invitato a organizzare meglio l'evento.

3 Prendete tempo. Se l'invito vi giunge

per telefono o “faccia a faccia” e non trovate subito la scusa (o il modo giusto per dire di no) temporeggiate dicendo di dover “guardare l'agenda”.

4 Ringraziate. Anche se non siete contenti

dell'invito, ringraziate. Che vi piaccia o no qualcuno vi ha pensati e ha deciso di volervi il giorno del matrimonio, del battesimo del bambino o nel giorno della laurea.

5 Rimandatelo. Se proprio quel

giorno non potete ma vi farebbe piacere vedere quella persona rimandate l'incontro. Fate una controproposta e assicuratevi di non doverla rimandare la volta successiva.

6 Le bugie hanno le gambe corte. Se avete deciso di inventarvi una

scusa almeno deve essere credibile. Evitate di far morire la povera nonna tutte le volte che non avete voglia di partecipare al compleanno della bambina dei vostri amici o di postare dei selfie su Facebook quando avete detto di star male.

7 Sincerità, più o meno. Senza entrare nei dettagli

del perchè preferite stare a casa con il vostro gatto piuttosto che cenare con la vostra ex compagna del liceo, siate sinceri. Un “sono stanca/o” è sufficiente.

8 Due inviti per la stessa sera. Il galateo

dice che bisognerebbe accettare il primo o declinarli entrambi. Ma se il secondo è quello che aspettavate con ansia la scelta è un bel dilemma. Galateo o istinto?

9 Almeno fate un regalo. Se non potete/volete

andare al matrimonio del vostro amico, alla festa di compleanno di un coscritto o della figlia dei vostri amici, mandategli un piccolo regalo, dei fiori o un biglietto.

10 A volte non si può dire no. La nonna anziana, vostro

fratello o il capo ufficio. A volte proprio non si può dire no. E allora armatevi di pazienza, coraggio e buon umore e andate all'appuntamento, magari vi divertite.

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ricetta

56 | 12 . 2015 | Shop in the City

Prefetta per l'inverno, una calda crema colorata e golosa

Zuppa di barbabietole e scalogno caramellato

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Shop in the City | 12 . 2015 | 57

ricetta

Nelle immagini cestino in metallo, nella pagina accanto piattino in carta decorato tutto Tiger.

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Ingredienti300g di barbabietole rosse

2 scalogni

30g di burro

sale

brodo vegetale

per guarnire:

olio d'oliva extra vergine

panna acida

2 rametti di timo

PreparazioneIn un pentolino lasciare sciogliere il burro, aggiungere gli scalogni tagliati finemente e lasciarli lentamente cuocere. Unire la barbabietola tagliata a dadini e farla saltare per qualche minuto. Sfumare con un po' di brodo vegetale, coprire e lasciare cuocere finché le barbabietole non risultano ben cotte, aggiungendo man mano il brodo rimanente. Una volta cotta, aggiustarla di sale e frullarla molto bene. Se dovesse risultare troppo densa, si può allungare con un po' di brodo vegetale. Servire con un cucchiaino di panna acida e qualche fogliolina di timo.

Page 60: Shop in the City dicembre

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Questo Natale il tempo te lo regala la Macelleria Pilonetto. Apre a Moncalieri il punto di riferimento per la buona carne e non solo,

alla macelleria Pilonetto infatti puoi trovare dei preparati ripieni per le cene delle feste.Ecco alcune leccornie di cui non potrete fare a meno!

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Rotoli di coniglio, pollo, tacchino e vitello farciti a piacere

Nei due punti vendita è possibile prenotare tutta la produzione

e cesti natalizi

Capponi faraone e tacchinelle ripienefarciture: castagne, funghi porcini, carciofi e frutta secca

Nuova apertura Moncalieri in via Carlo Alberto 1, angolo piazza Vittorio Emanuele II

FORTAREZZAautentica genuinità

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Page 61: Shop in the City dicembre

Shop in the City | 12 . 2015 | 59

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Un classico che non passa mai di moda. Pochi ingredienti per una bevanda perfetta per il periodo natalizio

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Grattugiare le scorze d'arancia e di limone, evitando la parte bianca che è amara. In una pentola mescolare le scorze degli agrumi, tutte le spezie e lo zucchero, aggiungere il vino rosso e portare lentamente a ebollizione, mescolando finché lo zucchero non si sarà sciolto completamente. Lasciar cuocere a fuoco basso per 20 minuti, mescolando ogni tanto. Filtrare il composto con un colino e versarlo nelle tazze. A piacere si può decorare con le fette di arancia e le stecche di cannella. Servire caldo.

Ingredienti Preparazione1l di vino rosso corposo

1 arancia non trattata

1 limone non trattato

3 cucchiai di zucchero

2 stecche di cannella

anice stellato facoltativo

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Poco noto al grande pubblico italiano, Čezeta era un motorino fabbricato nella

Repubblica Ceca negli anni '60, diventato un’icona all’epoca per il rigore delle sue linee e la vivacità delle cromature. Oltre mezzo secolo dopo, il brand ha deciso di rilanciarsi sui mercati internazionali con una nuova versione elettrica costruita in parte a mano e in parte con stampanti 3D.Čezeta 506 mantiene il suo aspetto vintage classico, ma è dotato di un nuovo sistema con motore elettrico ad alta

tecnologia che consente di percorrere fino a cento chilometri, alla velocità massima di 80 kmh. Tra i dettagli più importanti: la seduta completa per il passeggero, l’illuminazione di sicurezza grazie al led sottoscocca, la app che permette di riprogrammare facilmente la velocità e l'accelerazione, controllare le stazioni di ricarica più vicine e ascoltare la musica preferita tramite gli altoparlanti bluetooth incorporati.Buona guida.

Čezeta 506Uno sfizio per chi ama la mobilità agile e green. Dalla Repubblica Ceca, un motorino vintage

di Davide Fantino

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freestyle

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Page 64: Shop in the City dicembre

Vittoria Vintage dal 1971 è il frutto dell’esperienza internazionale di ricerca selezionata di prodotti unici

e di studio degli oggetti a garanzia dell’autenticità. Grande sostenitore del lavoro onesto, Vittoria Vintage è contro lo sfruttamento della manodopera finalizzata alla creazione di articoli contraffatti. Una battaglia che Vittoria Vintage da sempre cerca di combattere. Il suo motto è “meglio un cestino di paglia che una borsa finta” o -come diceva Coco Chanel - "L'eleganza non consiste nell'indossare un abito nuovo". Vittoria Vintage è la risposta più intelligente alla crisi. Tutto nasce dall’esperienza nel settore dell’abbigliamento di Vittoria, figlia di abili negozianti, che negli anni '70 affina le sue competenze in Italia, Inghilterra e Francia. Una passione per le cose fatte bene, per i capi e gli accessori di lusso che invecchiando acquistano bellezza, diventando così preziosi testimoni di sapienza e tradizione. Il fascino che contraddistingue un capo vintage da uno di attuale fattura non è descrivibile con delle semplici espressioni. Definizioni che vanno al di là del bello, del ben fatto, dell’irrinunciabile. Acquistare un second hand è catturare un sogno, è realizzarlo.Indossare un capo vintage è un'esperienza unica perchè porta con sé la sua storia e le sue emozioni. Trovare un

vestito o un accessorio second hand non è difficile. Puoi soddisfare la tua voglia di shopping scegliendo capi – da tutti i giorni ad un abito di gala - con un ottimo rapporto qualità prezzo. Tra le mura di questo negozietto in zona Gran Madre nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma. Abiti come gioielli si trasmettono da donna a donna. Crediamo fermamente che la diffusione del capo vintage o di seconda mano contribuisca alla diffusione della cultura e non solo: acquistando un capo luxury second hand & vintage aiuti la natura poiché ricicli un capo usato evitando sprechi. Ma sopratutto hai la certezza di acquistare alta qualità ad un prezzo anti crisi, senza rinunciare al tuo gusto e alla tua personalità: nulla di più importante per essere davvero cool!

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62 | 12 . 2015 | Shop in the City | Shop promotion

Page 65: Shop in the City dicembre

Case a schiera di tre piani, facciate in mattone rosso e clima “autunnale”. Tipico paesaggio dell'hinterland inglese. Invece siamo a Falchera quartiere della VI circoscrizione di Torino, nell'estrema periferia nord della

città. Il borgo venne realizzato ex novo all'indomani della seconda guerra mondiale, fra il 1952 e il 1954, dall'architetto e urbanista Giovanni Astengo. Foto di Federico Callegaro.

United kingdom

Shop in the City | 12 . 2015 | 63

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64 | 12 . 2015 | Shop in the City

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La ruota panoramica Singapore Flyer è entrata in funzione l'11 febbraio 2008 ed è tra le più alte al mondo. Dalla cima si possono vedere le isole di Batam e Bintan dell'Indonesia, e il sud della Malesia. La foto ritrae la mini ruota panoramica dei

giardini Cavour.

singapore

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Shop in the City | 12 . 2015 | 65

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Il ponte Carlo è lo storico ponte in pietra sul fiume Moldava che collega la città vecchia di Praga al quartiere di Malá Strana. Misura 515 metri di lunghezza e 10 metri di larghezza. Assomiglia al nostro ponte Umberto I

che collega corso Vittorio con corso Fiume.

Praga

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Non è vero che i pinguini si trovano esclusivamente nelle zone artiche. In Sudafrica infatti, nella baia di Boulders Beach, vivono i Jackass o pinguini africani. Per vederli è sufficiente andare al bioparco Zoom

a Cumiana che ospita 62 pinguini dai piedi neri.

sudafrica

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non semBra torino

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SKINCARE

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Se è vero che Natale è tempo di viaggi non è altrettanto vero che a farci viaggiare siano sempre le stesse cose. Cosa potrebbe accadere, infatti, se per preparare una vacanza ci affidassimo di più a una storia che a una mappa? Shop in the City vi offre qualche risposta

New York STorieS 

a cura di Paolo Cognetti

einaudi, 388 pagine, 21 euro 

Se esiste un posto nel mondo che noi conosciamo bene 

pur non essendoci ancora andati, quel posto è New 

York. L’abbondanza di storie che la abita è talmente 

tanta che trovare la propria è  facile e romantico. Tra 

queste storie, però, se ne distinguono alcune, scritte 

nel corso del '900 da alcune penne leggendarie: da 

Truman Capote a Dorothy Parker, da richard Yates a 

Don DeLillo, loro sono i racconti che hanno reso la 

Grande Mela una meravigliosa favola per tutti. 

PorTLAND SouveNir 

di Chuck Palahniuk

Mondadori, 182 pagine, 9.50 euro 

esistono città, in America, dove accadono cose 

stranissime che nessun turista potrebbe mai venire a 

sapere. una di queste è Portland, casa di uno degli 

scrittori più scatenati  della modernità, Chuck 

Palahniuk (ricordate Fight Club?). È grazie alla sua 

guida speciale e insolita che scopriamo dove andare a 

Portland per scoprire l’occulto, per rimediare una 

sveltina, per visitare gli animali, per scoprire giardini e 

sotterranei segreti.

iL MuSeo DeLL’iNNoCeNzA 

di orhan Pamuk

einaudi, 586 pagine, 14.50 euro

istanbul, un’unica storia d’amore dal libro alla realtà: 

il Museo dell’innocenza oggi è la casa di Füsun, la 

donna amata da kemal, riempita degli oggetti che il 

suo amore conservò in vita per ricordarsi della felicità 

più pura della sua esistenza. visitabile dai turisti.  

il museo dell’innocenza continua a essere uno dei 

capolavori più letti di orhan Pamuk, nonché il luogo 

letterario dove l’intera storia ebbe inizio, insieme a 

quella della sua affascinante e problematica città 

negli anni Settanta. 

TrieSTe SoTToSoPrA 

di Mauro Covacich

Laterza, 128 pagine, 10 euro

Che città è Trieste nell’immaginario collettivo? È la 

città della bora, quella di Svevo, quella dove si parla 

tedesco e c’è il confine.Tutto vero, eppure Trieste è 

anche la città più meridionale del nord italia, dove gli 

abitanti ricercano il piacere con antica dedizione e, 

allo stesso tempo, sono aperti di mentalità come i 

californiani più easy-going. A svelarcelo è uno dei suoi 

cittadini e i suoi quindici mini viaggi letterari che 

compongono il libro.

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di raymond Queneau

einaudi, 192 pagine, 11 euro

una storia che è diventata una fiaba moderna, un 

racconto di Parigi che è diventato un omaggio 

immortale: zazie è una ragazzina di provincia che va 

nella capitale francese degli anni ‘50 per vedere il 

metrò ma che invece del metrò di Parigi conosce la 

gente, l’atmosfera, l’anima straripante. Con un 

turpiloquio che non le dovrebbe appartenere e con 

alcuni compagni d’avventura che sono più matti di lei, 

zazie è la guida irriverente che tutti vorremmo in 

viaggio per renderlo unico.

i riCorDi Mi GuArDANo 

di Tomas Tranströmer

iperborea, 96 pagine, 10 euro

Può la poesia raccontare un luogo? Può un poeta far 

innamorare i lettori della sua città attraverso dei 

versi? Se il poeta è il Premio Nobel 2011 e la sua città è 

Stoccolma allora sì, non ci sono dubbi. Le immagini 

poetiche raccolte in Poesia del silenzio sono veri e 

propri quadri di colori del Nord, di prospettive acquee 

e malinconiche, mentre la prosa de i ricordi mi 

guardano è il racconto di un poeta bambino e della 

sua misteriosa città, un regno da scoprire e in cui 

trovare corrispondenze. 

la maPPa è Un librodi Marta Ciccolari Micaldi

letture

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francesco de gregoriUn furto per amore

Il Principe, o Ciccio, «come mi chiamano da Roma in giù», a marzo si esibirà in concerti incentrati sul recente album di traduzioni di Dylan. Sarà anche a Torino, dove 35 anni fa apparve sul suo palco Lucio Dalla, spuntato d’improvviso da un baule verde.

di Davide Fantino

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in vetrina

Ma per inciso che bel sorriso» è uno dei versi di “Un angioletto come te”, la

prima traccia di “De Gregori canta Dylan - Amore e furto”, l’album uscito a inizio novembre con canzoni di Bob Dylan e testi tradotti in italiano, che sarà la colonna portante dei live 2016 del tour del cantautore romano, in arrivo a Torino il 15 marzo al Teatro Colosseo. Ma potrebbe essere anche un commento all’approccio con cui Francesco De Gregori affronta questa fase artistica e personale. Ha un atteggiamento particolarmente rilassato negli ultimi tempi e sembra divertirsi molto. Lui conferma senza indugi: «È vero, come potete immaginare, è molto difficile fare finta di divertirsi». Dopo l’evento di fine estate all’Arena di Verona per celebrare il quarantennale della canzone “Rimmel”, l’uscita dell’album riallaccia i fili con l’artista giovanissimo alle prese con un altro mito: «Sono sempre stato appassionato di traduzioni. Quarantacinque anni fa suonavo in un piccolo locale di Roma e traducevo Cohen. Qualche anno dopo, con Fabrizio De André affrontammo la dylaniana “Desolation Row”. Lui era molto “De André” più di quanto io non fossi “De Gregori”: all’epoca ci discostammo molto dall’originale, volemmo dare la nostra versione su una canzone altrui. Dopo 40 anni ho sentito maggiore responsabilità verso Dylan e infatti gli arrangiamenti sono molto simili agli originali, che spesso nascevano come improvvisazioni negli studi di New York e San Francisco. Pensando ai live, mi piace scardinare l’idea delle scaletta con canzoni di tre minuti, ne eseguiremo alcune lunghe oltre

dieci e vediamo che succede in sala».

Il disco che porta in tour attinge da un repertorio immenso come quello di Dylan, come è avvenuta la scelta dei brani che lo compongono?«Non ho affrontato tutto il suo canzoniere. È stato come se certe canzoni fossero venute davanti a me per chiedermi “posso farmi tradurre?”. Con altre è accaduto esattamente il contrario. Nella memoria di musicista conosco parecchie cose di Dylan e ho lasciato che affiorassero da sole, mentre ero impegnato in altro. Tradurre vuol dire stare sulla musica, non solo sul testo. Avrei voluto tradure altri brani, ma sinceramente non si è verificato. Essendo un uomo di musica, ho scelto la piacevolezza sonora».

Qual è il suo rapporto con le cover, che cosa succede in De Gregori quando altri artisti cantano le sue canzoni?«Sono felice, quanto più la personalità del nuovo interprete è diversa dalla mia. Il segreto della cover è trasferire sul brano nuovi colori. Con il concerto all’Arena di Verona per i 40 anni di Rimmel, mi sono divertito a sentire i colleghi cantare molte delle mie canzoni».

C’è la parola “metrica” in uno dei testi tradotti: quella italiana è veramente più difficile? «È significativo che ci sia. Molte volte ho avuto la sensazione che tutto quello che viene detto in inglese non ci può stare in una traduzione italiana. La sfida è stata anche quella».

«Puoi chiamarmi Ciccio, puoi chiamarmi GeneraleYou may call me Bobby, you may call me Zimmy»Servire Qualcuno / Gotta Serve Somebody

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in vetrina

In contemporanea all’album è stato ripubblicato “Guarda che non sono io”, il libro fotografico a cura di Silvia Viglietti, editrice della Svpress che lo pubblica, e di Alessandro Arianti, suo pianista e anche fotografo. Che cosa contiene?«C’è il De Gregori adolescente: ho contribuito alla realizzazione regalando, o rubando per rimanere in tema col titolo del disco, alcune foto private dall’album di famiglia ed è forse la prima volta in cui mi si vede ragazzo. Ho collezionato insieme pezzi di interviste concesse nel tempo e le ho elaborate facendo uno scritto in prima persona per raccontare un po’ di me. Nella riedizione è stato aggiunto un dvd che contiene un piccolo documentario, girato da Arianti, che documenta il breve tour fatto in Europa, fra Londra e Amsterdam. È materiale che non si era mai visto prima e non ho partecipato al montaggio: a me diverte vederlo, è una sorta di Magic Mistery Tour della nostra band».

Come e quando ha iniziato a suonare?«A 15 anni, grazie a mio fratello più grande, Luigi, che suonava molto meglio di me. Io già componevo canzoni, ma senza nessuna pretesa che fossero pubblicate e tantomeno che la musica potesse diventare un mestiere. Ascoltavo molto i Beatles e Leonard Cohen. Poi arrivò a gamba tesa il muro di suono di Bob Dylan nella sua fase elettrica. Mi arrampicavo sugli specchi per capire che cosa cantava. Ero una spugna, l’età migliore per essere condizionato da quel tipo di impatto».

Tradurre è, in definitiva, un furto?«Senza traduttori noi non avremmo scoperto grandi classici della letteratura come Shakespeare; potrebbe valere lo stesso ragionamento».

Ha mai incontrato Dylan?«A Roma tanti anni fa a un suo concerto, grazie all’organizzatore David Zard. Fu un incontro formale e cordiale. Abbiamo forse bevuto anche un bicchiere di rosso».

Il tourcascina 04/03/2016

roma 05/03/2016

napoli 08/03/2016

Bari 09/03/2016

catania 11/03/2016

palermo 12/03/2016

Torino 15/03/2016

firenze 17/03/2016

genova 19/03/2016

parma 20/03/2016

milano 23/03/2016

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Glielo assegnerebbe il Nobel per la letteratura?«La letteratura è un’altra cosa. Non che sia più nobile. Gli assegnerei, esistesse, il Nobel per la canzone: lo trovo più appropriato. Dylan è il Courbet della musica. Come il gruppo dei pittori impressionisti, ha trasformato il concetto di prospettiva, nel suo caso quella musicale. Ogni tanto produce accordi che vengono da chissà dove, nella sua testa c’è un altro mondo. Come in Lucio Dalla quando si sedeva al pianoforte: un mondo musicale che per gli altri non esiste e dagli altri non può essere riprodotto».

Proprio per un aneddoto legato a Lucio Dalla, Torino è una città speciale per De Gregori, L’episodio è datato 5 maggio 1980. In un concerto in un Palasport stra-esaurito, in maniera del tutto inaspettata saltò fuori da un baule verde Lucio Dalla, l’amico con cui aveva scritto grandi pagine di musica italiana e che dopo allora avrebbe ritrovato solo a distanza di tre decenni. Molti ricordano anche la sua presenza alla Festa della Musica a Lingotto

Fiere, nella sua prima edizione del 1997: in quell’occasione eseguì “Non dirle che non è così”, cover del brano "If you see her, say hello" di Bob Dylan presente in questo ultimo album. Da allora è tornato molte altre volte. Nella versione dal vivo targata 2016 la grande novità sarà proprio il “blocco” dedicato al menestrello di Duluth: «Credo che opterò per un concerto in cui eseguire le canzoni di Dylan tutte di seguito. Sarebbe filosoficamente sbagliato spezzettarlo all’interno di un mio concerto classico».Quando qualcuno all’incontro con i fan alla libreria Feltrinelli ipotizza, in previsione dell’appuntamento live, che la fede calcistica giallorossa potrebbe creare uno scollamento con il suo pubblico sabaudo, soprattutto quello juventino, De Gregori sorride: «Può essere bello vedere il mondo nello stesso modo, condividere gusti e passioni. Dopo di che, non bisogna neanche esagerare…».

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in vetrina

Nel servizio foto di Daniele Barraco©.

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I primi 100 lettori che troveranno il logo di Marzialsport Storenascosto tra le pagine del giornale e lo comunicheranno alla redazione

potranno ricevere in omaggio un originale portachiavi.

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caccia al tesoro

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opinione

Lamè, velluto e paillettes senza tralasciare un po’ di tartan e qualche immancabile dettaglio rosso: sono pochi gli elementi che compongono (storicamente) il look delle feste ma, shakerati a dovere, permettono di ottenere la mise perfetta per ogni situazione. D’altra parte, val la pena di saperlo, questi tre elementi - che ormai in gergo modaiolo fanno rima con Natale - non sono sempre stati protagonisti dello stile destinato a signore e signorine nelle vicinanze del 25 dicembre. Iniziamo dal lamè che, malgrado abbia un’allure strettamente contemporanea e un po’ discotecara, in realtà apparve per la prima volta già in alcuni ritratti firmati Gustav Klimt (e correva l’anno 1907) salvo poi svelare la propria anima davvero principesca nell’abito vaporoso che Grace Kelly - diretta da Alfred Hitchcock – indossa nel film Caccia al ladro, ed è il 1955. Nel giro di un attimo, però, qualcosa cambia

e la moda dice addio all’oro (e all’argento) intesi come principeschi. I primi segnali si avvertono con Marylin Monroe che scegli un abito di lamè d’oro per Gli uomini preferiscono le bionde, ma il cambiamento di paradigma diventa evidente con Jane Fonda (alias Barbarella) nel suo mini dress argento firmato Paco Rabanne. Un abitino microscopico ma destinato a fare la storia, quantomeno quella fashion degli anni Settanta dove oro e argento diventano sinonimi di uno stile “disco-glam” che, pur conservando gelosamente un’eleganza che cerca la distinzione a ogni costo (il dress code discotecaro, si sa, è strutturato e almeno inizialmente elitario), mostra evidentemente la sua anima più sporty. E sportivi l’oro e l’argento resteranno per un bel po’ di anni salvo riscoprire, grazie alla vintage mania, un

nuovo desiderio di eleganza anche appariscente che fa rima con lamè. Diverso anzi, diversissimo, il caso invece del velluto, tessuto “ricco” per eccellenza e da sempre apprezzato per la sua natura sofisticata, poco accessibile e dunque, ovviamente, destinato alle occasioni di festa. Ugualmente pensati per le festività, infine, ecco le paillettes nate (fin dalla prima metà del ‘700) come decorazioni appariscenti ma indubbiamente low cost capaci di rendere scintillanti gioielli di bigiotteria (che volevano farsi passare per veri) e abiti sui quali si sognavano ricami di gemme e pietre preziose. E adesso? Adesso l’utilizzo di questi cerchietti rigidi e scintillanti è, ovviamente, molto diverso e le paillettes si sono “evolute” entrando a pieno titolo nella triade dei materiali immancabili nelle feste.

shakerare con curadi Eleonora Chiais

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moda

L’amica fashionista, la cugina in dolce attesa e la collega fanatica di stilisti e

passerelle: come trovare il regalo perfetto per ciascuna di loro? Il consiglio è molto semplice e prevede di partire con un certo anticipo cercando di “etichettare” lo stile del destinatario del

pensiero per poi buttarsi sullo shopping di abbigliamento e accessori. Una scelta rischiosa? Senz’altro ma la gioia di riuscire a donare ad una persona cara un capo che la accompagnerà (a stretto contatto) per un tempo indefinito e attraverso le situazioni più varie, è

impagabile e quindi vale senz’altro la pena di procurarsi qualche grattacapo che sicuramente sarà ripagato! Ecco qualche consiglio diviso per tipologie di stile, dal bon-ton al romantico senza dimenticare il rock.

natale, è tempo di regali, ma che siano quelli giusti

L’amica fashionista, la cugina in dolce attesa e la collega fanatica di stilisti e passerelle: come trovare il dono perfetto per ciascuna di loro

di Eleonora Chiais

. 01 Cappotto bicolor lungo, Fay.

. 02 Collana floreale, Bijou Brigitte.

. 03 Borsa Capri Maison Siccardi.

. 04 Completino intimo vedo-non-vedo, 25th hour.

. 05 Pochette rigida con dettagli dorati, Arte Facta.

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Bon-ton

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moda

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Romantica

. 01 Girocollo con pendenti, Simona B.

. 02 Jumpsuit vita bassa, H&M.

. 03 Body in pizzo, Wolford.

. 04 Orologio trasformabile Pepito, Marco Mavilla.

. 05 Dog clutch, Michele Chiocciolini.

. 06 Camicia fantasia chiusura fiocco, Nduo.

. 01

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Rock

. 07 Abito lineare total black, Gall Woman.

. 08 Pochette Vintage in diversi tessuti, Pagnossin.

. 09 Blazer vintage Yves Saint Laurent, da Bi per Bu Via Manzoni 27.

. 10 Sciarpa Camerucci.

. 11 Orecchini corsidesignfactory.it, da Pink Martini via Monefrrato 23/c.

. 12 Stivale in pelle Ovyè, da Mapo via Romani 1.

. 10

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Party dress: il look delle feste

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style

L’outfit perfetto per i party durante le feste? La scelta è quasi infinita ma, mettendosi di fronte all’armadio, il consiglio è quello di scegliere pochi

capi senza rinunciare a qualche dettaglio fantasioso e colorato da scegliere facendo attenzione alla propria silhouette. Un consiglio per tutte: d’obbligo un accessorio luminoso, borsa o bijoux!

Consiglio Styletaglio dell'ultima collezione Mod's Hair via

Mazzini abbinato al biondo platino

realizzato con Olaplex e piega mossa wild.

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style

Mini abito con frange e ricamo, H&M. Anello a coroncina Drogo Gioielli, Ombretto Wish N. 5, Sephora. Borsa Queen De Wan. Nella pagina accanto. Cappotto rosso in lana Deha. Collana realizzata a mano di La bottega delle Donne strada Genova 258, Moncalieri. Scarpe Lenora Mia. Borsa Numeroventidue Size Medium.

Consiglio Styletaglio lungo (o Extensions Hairdreams realizzate da

Mod's Hair via Mazzini )con piega mossa glamour

realizzata a vapore abbinato al colore più cool

dell'inverno Wild Copper realizzato con Inoa.

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Beauty

Regalare un concentrato di bellezza che duri tutto l’anno? Niente di più facile con i pacchetti pensati per ogni tipo di pelle e per ciascuna preferenza che spaziano dal trucco alle coccole da Spa casalinghe e faranno trovare sotto l’albero di Natale un augurio (beauty) davvero speciale. La scelta è ampissima: per l’amica party girl, per esempio, non

potranno mancare i trucchi dalla palette iridescente per far risplendere il viso anche durante la festa più scatenata. Ma non solo. Ecco, pronti da far trovare comodamente sotto l’albero addobbato, il kit dedicato alla cura dei capelli, quello che consente di regalarsi una manicure perfetta e anche l’insieme di prodotti per riprodurre, a casa,

le coccole di una giornata in Spa. Impazienti di iniziare? Il risultato è assicurato con il nostro piccolo vademecum allo shopping.

auguri di bellezza Tanti suggerimenti per un Natale all'insegna del beauty

di Eleonora Chiais

Porta oggetti Pagnossin, cosmetici YSL e Lancome.

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Beauty

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Prodotti dell’eccellenza per regalare all’amica un’esperienza da Spa comodamente a casa propria. Ecco l’idea regalo firmata da Comfort Zone che propone un bagnodoccia aromatico dalla texture cremosa, un latte corpo nutriente per la pelle e un olio dal profumo morbido e persistente da utilizzare sia per una carezza sulla silhouette sia per un bagno caldo che lasci il corpo (e lo spirito) assolutamente rigenerati. Tranquillity Body Ritual Kit, Comfort Zone

Segreti di bellezza comodamente a portata di mano con i cofanetti natalizi firmati Bionike che assicurano un’attenzione costante alla cura del corpo e del viso. Declinati per ogni gusto, a seconda della tipologia di pelle (e seguendo i desideri di ciascuna), i cofanetti soddisfano ogni necessità e per esempio, con il kit Defence Hydra5, assicurano una protezione costante lasciando la pelle dissetata, fresca e leggera ma anche energizzata. Un alleato prezioso contro i primi segni di invecchiamento. Cofanetto Defence Hydra5, Bionike

Un elegante pacchettino che farà la gioia di ogni donna che sa prendersi cura di sé. Il Gift Bodycare di Nashi Argan si compone di Radiant, Gentle Scrub e Daily Body Cream. Il primo prodotto è un siero capace di combattere i segni del tempo da utilizzare dopo lo Scrub che risveglia, con delicatezza, lo splendore della pelle eliminando le impurità. Per concludere ecco quindi la crema corpo che nutre in profondità regalando una profumatissima coccola di bellezza. Gift Bodycare, Nashi Argan

Davines OI è un kit dedicato a chi adora curare la propria chioma per poter sempre contare su capelli lucenti in ogni situazione. Si parte dallo shampoo delicato, che dona corposità anche ai capelli più rovinati, si prosegue quindi con la soffice crema condizionante a base di Olio di Roucou che protegge la struttura capillare dalle sollecitazioni dello styling e si conclude con l’OI Oil che protegge il capello senza appesantirlo.Oil Kit, Davines

Pratico e facile da usare il peeling enzimatico firmato Becos è adatto a tutti i tipi di pelle ed entrerà sicuramente a far parte della beauty routine quotidiana. Capace di eliminare le impurità anche più profonde, infatti, rigenera le cellule e regala un incarnato uniforme e luminoso che si ottiene semplicemente dopo sette minuti di posa. Pronte ad aiutare l’amica sempre di corsa a liberarsi dallo stress? Bastano una profumatissima coccola e qualche minuto di attesa. Enzyme Pelling Gel, Becos

Riscoprite l’eleganza di regalare un profumo a un’amica speciale accompagnandola così per tutto l’anno come in un caldo abbraccio olfattivo. Dal packaging curato l’Essenza Autentica di Paglieri unisce la grinta del bergamotto, le note verdi delle foglie di violetta e la classe intramontabile della lavanda che si sposa con il geranio lasciando in secondo piano le note umide del muschio e il calore (persistente) del sandalo. Una fragranza decisa e sofisticata.Essenza Autentica, Paglieri

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Beauty

Una pochette dalla forma arrotondata e compatta nei toni glamour del bianco e dell’oro che contiene un elegante trio di smalti che faranno la gioia di quante amano coccolarsi con una bella manicure. I tre flaconcini di 60’’ Super Shine permettono infatti di realizzare velocemente un trucco trendy che porterà subito le mani al centro della scena rendendo impossibile per chi lo indossa passare inosservata. Anche durante la festa più scatenata e… luccicosa. Super Shine Kit, Rimmel

La palette occhi e guance è il pensierino ideale per l’amica party girl, instancabile protagonista anche degli appuntamenti più mondani. Compatto e semplice da collocare strategicamente in borsetta la I Love You Palette permette di realizzare diversi tipi di look occhi mettendo contemporaneamente in risalto gli zigomi. Gli ombretti sono extra pearl, il blush rosa è satinato: da provare!I Love You Palette, Diego Della Palma

Un pensiero colorato e simpatico pensato per l’amica sempre attenta al suo aspetto. Ecco il piccolo specchietto compatto avvolto in un case coloratissimo reso ancora più giovane e dinamico da un complicato gioco di fiori che avvolgono la custodia realizzata nel più classico bianco. Un dono di bellezza da portare sempre con sé!Lookie Lookie, UBU

Cosa regalare all’amica che si preoccupa in ogni circostanza di avere un trucco perfetto? Naturalmente la palette in edizione limitata che racchiude ciprie, blush e bronzer e la nuovissima cipria illuminante Ambient Strobe Lighting Powder. Studiata proprio per creare un look perfetto, infatti, l’intera palette filtra la luce diretta e definisce l’aspetto dell’incarnato in sei diverse nuance. Il suo plus? Grazie al design compatto e all’ampio specchio è un vero e proprio must have per chi viaggia spesso. Hourglass - Ambient Lighting Edit, Sephora

All’amica fashionista che non è mai timida nel seguire la moda. Ecco la selezione di coloratissime e originali unghie artificiali proposte da Fing’rs per una manicure assolutamente “unconventional” da sfoggiare sia durante i party che al ritorno in ufficio. Divertenti e facili da applicare, le unghie sono autoadesive e, già preincollate, si indossano semplicemente premendole. La durata? Fino a sette giorni di autentica energia.Rock Nails, Fing’rs Prints

Seduzione è la parola chiave della collezione Feline firmata L’Oréal Paris e capace di regalare uno sguardo intenso e ammaliatore, protagonista assoluto di un look graffiante. Caratterizzato da un’attenzione ai toni accattivanti, la trousse si compone del nuovo mascara Millions de Cils Feline, che volumizza le ciglia ad alta definizione, dal prezioso rossetto realizzato in limited edition con pack animalier e dalle due nuove nuance di Color Riche Lo Smalto, n.171 Studio Red e n.172 Marsala Palace, colore dell’anno.Collezione Feline, L’Oréal Paris

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Quando abbiamo iniziato a giocare noi, non c’erano le gesta di

professionisti a cui ispirarci. Alcuni avevano esperienza nello squash per quanto riguarda il rimbalzo sulle pareti, che è poi un po’ la differenza principale con il tennis. Poi abbiamo interiorizzato lo sport e cercato il modo di giocare specifico di questa disciplina». Le parole sono di Horacio Alvarez Clementi, una leggenda del Padel, quattro volte campione del mondo nello sport che sta facendo breccia anche nei circoli e nei club italiani. Nato a fine anni Sessanta in Messico, come evoluzione del precedente paddle americano, è ora praticato da milioni di sportivi nel mondo, e da circa un paio di anni anche da una buona pattuglia di italiani. Il gioco si svolge su un campo di 20 metri per 10, circondato da pareti alte due metri e 90 centimetri contro cui la pallina può rimbalzare, rimanendo in gioco: sono di plexiglass o comunque di superficie rimbalzante a fondo campo

e fino alla linea del servizio mentre sono di maglia metallica fino alla rete di metà campo. Il padel si pratica con una racchetta la cui parte centrale ha fori cilindrici da 9 a 13mm di diametro. La superficie del piatto può essere liscia o rugosa; obbligatoria la stringa che la tiene ancorata al polso del giocatore per la sicurezza dello stesso e degli altri tre partecipanti. Le palline sono del tutto simili a quelle da tennis, ma con una pressione inferiore per rimbalzare di meno ed essere leggermente più pesanti.Uno dei punti di forza del Padel è la facilità nell’apprenderne i meccanismi di base, simili ad altri sport con racchette, come il tennis (per l’appunto) da cui ha ereditato il punteggio e la regola fondamentale dell’unico rimbalzo della palla sul terreno di gioco. Una differenza sostanziale è, invece, che nel padel si batte “da sotto” e non con lo smash dall’alto. Alla prima palla giocata, si capisce subito il perché. Si ottiene il punto quando la palla colpita

in gabbia con il PadelÈ una disciplina relativamente giovane, già molto praticata in alcuni Paesi, che sta prendendo piede anche in Italia

di Davide Fantino

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coach

Padel date, numeri, regole1898 l’americano frank Beal inventa

lo sport che si gioca con una

racchetta piatta, per avere

un’attività ricreativa da far praticare

ai bambini di lower manhattan,

new york.

1969 il messicano enrique corquera

aggiunge l’elemento dei muri a

fondo campo dove la pallina può

rimbalzare. la scelta è dettata dal

fatto che lo spazio a sua

disposizione per realizzare il campo

era attorniato… da muri.

4 si gioca a coppie, con un

punteggio che segue quello del

tennis, scambi a “15” e set vinti

arrivando a sei. si gioca sia nel

maschile sia nel femminile.

20x10 metri: è la dimensione del

campo di gioco. le pareti di

rimbalzo son alte circa tre metri,

l’altezza totale della recinzione

quattro.

1 l’unico rimbalzo che la palla può

effettuare a terra, prima che debba

essere ributtata nell’altra metà

campo.

7 milioni di giocatori di padel nel

mondo. i più numerosi sono gli

argentini.

Dove giocaresono ancora pochi al momento

i campi in cui è possibile

praticare il padel a torino.

tra questi segnaliamo:

Master Club Fitness

corso moncalieri 494.

Ronchiverdi

corso moncalieri 466/16.

Cus Torino

via panetti 30.

Monviso Sporting Club,

corso allamano 25 - grugliasco.

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dall’avversario va a toccare direttamente al volo le pareti del campo avversario o la maglia metallica; quando, spinta da un giocatore, la sfera rimbalza correttamente sul campo avversario e poi, oltrepassati i limiti del campo, colpisce qualche elemento o oggetto estraneo o quando rimbalza due volte sul campo avversario. Più semplice a vedersi che a spiegarlo. Le doti necessarie per giocare? A un livello amatoriale è sufficiente una preparazione fisica di base; per salire di livello bisogna allenare molto la reattività e la conoscenza dei possibili assi di rimbalzo della pallina sulle differenti superfici. Come racconta

anche Patty LLaguno, una delle giocatrici più famose e vincenti della storia di questa disciplina e attuale numero 5 del ranking del World Tour: «Per praticare il padel bisogna avere una buona cura del proprio corpo e soprattutto amare questo sport come pratica. Il fatto che sia pensato per essere giocato in coppia aggiunge qualcosa di completamente differente rispetto al tennis, dove la disciplina principe è quella del singolare». Il circuito del World Tour ha sostituito come interesse nei giocatori il campionato mondiale, manifestazione che non si è infatti svolta nel 2015. Al contrario, la stagione del “Padel Tour” prosegue tutto l’anno

e si conclude con le Master Finals di metà dicembre a Madrid. La sede non è casuale: gli spagnoli, insieme agli argentini, sono i più forti del lotto e monopolizzano spesso il podio delle principali manifestazioni internazionali.A livello amatoriale, con la creazione dei campi indoor è possibile praticarlo tutto l’anno e le strutture, soprattutto in questa fase di start up dell’attività su suolo italiano, forniscono racchette e palline per i giocatori. Il consiglio che ci sentiamo di dare a chi comincia? Non abbiate fretta di chiudere il punto come a tennis e giocate sul rimbalzo a fondo campo, non puntate a colpi miracolosi al volo.

coach

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Al Polpettificio, meta notturna per lo street food Torinese, spesso è facile incontrare molti giocatori

di Rugby: uomini e donne che hanno scelto questo locale easy e confortevole per placare la fame del "dopo partita", grazie ad un assortimento di polpette che rende imbarazzante la scelta.Lo sport studentesco nato nel 1823, molto popolare nei paesi anglosassoni e in Francia, è sempre più apprezzato e praticato in Italia e nel mondo.

Il rugby ha preso piede anche nella nostra regione, a testimonianza l’assidua frequentazione dei rugbisti dei vari gironi piemontesi e della squadra femminile di serie A “Cus Ad Maiora” divenuta ormai cliente abituale del Polpettificio in San Salvario.A dimostrazione della stima per le ragazze del "Cus Ad Maiora" Il Polpettificio ha sponsorizzato il calendario della squadra dove poter annotare gli eventi clou dell'anno. In vendita da dicembre presso Il Polpettificio.

il Polpettificio e il rugby

promotion

Il PolpettificioVia Galliari 17 Telefono 011 7900195www.ilpolpettificio.it

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in persona

fabrizio lavoro, sul lavoro nikki

È, praticamente da sempre, fra le voci di punta di Radio Deejay. Basta chiedere ai suoi fan, i tropicalisti, quelli che dalle 16 alle 18 guai a disturbarli. Milanese d'adozione, torinese per passione, Nikki ci racconta il suo amore per la città della Mole. Dove, udite udite, pare anche che suoni in incognito...

Come si fa a non amare la radio? La musica, innanzitutto, certo.

Una vita senza colonna sonora (se non altro quando si prende la macchina per andare al supermercato) è molto più triste. Ma poi, la radio, tu l'accendi, e sai che a quell'ora ogni giorno hai appuntamento con una voce familiare. Ed è come fare quattro chiacchiere con un amico. Alcune stazioni radiofoniche, su questo, han fatto la loro fortuna: Radio Deejay su tutte. Una radio che ha puntato tutto

sul mettere dietro al microfono personaggi molto riconoscibili e, soprattutto, sul fargli instaurare una relazione con gli ascoltatori. Che chiamano, interagiscono, twittano, fino magari a diventare una comunità. Se siete dei “tropicalisti”, ad esempio, è inutile che vi diciamo che ogni giorno, dalle 16 alle 18, siete lì a fare merenda con Fabrizio Lavoro (alias Nikki), Dj Aladyn e la loro “Tropical Pizza”. Un programma trasmesso da quasi vent'anni (era il 1997 quando esordì a

di Valentina Dirindin

ora tarda), che va avanti mescolando sonorità che rompono la monotonia del palinsesto musicale radiofonico (che, diciamocelo, spesso trasmette in loop le solite dieci hit a settimana), interviste e musica live, oltre che – ovviamente – gli interventi dei tropicalisti sparsi per l'Italia. Scordatevi le canzoni in cima alla top ten, quelle che fra qualche settimana saranno nel dimenticatoio, se ascoltate Tropical. Il mood di Nikki è decisamente rock 'n roll, poco spazio alle mode, largo invece alla buona musica (di qualsiasi genere, sia chiaro: nessuno snobismo da queste parti). E tanto, tantissimo sano chiacchiericcio, come in una serata fra amici. “Cazzeggio”, direbbe lui, che usa un linguaggio giovanissimo. Avrà fatto un patto col diavolo, Nikki, che dopo vent'anni a far musica sembra sempre un ragazzino. Uno a cui ti viene naturale offrire un giro di birra ed entrare subito in confidenza. Uno a cui, – ci perdoneranno i lettori – è impossibile dare del “lei”. Ma, nonostante la confidenza, c'è una cosa che abbiamo dovuto tenerci per noi durante l'intervista: Nikki, ma di quel mix osceno di peperoni e ananas della Tropical Pizza, davvero non ne vogliamo parlare?Nikki, come hai iniziato a fare radio? «A dir la verità, come spesso accade nella vita, mi ci sono trovato un po' per caso, anche se era di sicuro nel mio destino. D'altronde, io la radio l'ho sempre ascoltata, perché ero un appassionato di musica già da ragazzino, e una volta la radio era il modo migliore (l'unico, in realtà...) per rimanere aggiornati sulle novità musicali. Sono sempre stato molto chiacchierone, e non pensavo che

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in persona

questa attitudine potesse avere uno sbocco lavorativo così bello. Comunque la mia passione più antica è quella di suonare, e la porto avanti da sempre». E come hai conciliato le due cose?«Sono sempre state un tutt'uno. La mia storia da musicista e la mia storia da deejay si sono intrecciate. Ai tempi, il ragazzo che organizzava i concerti del nostro gruppetto musicale seppe di questo provino per condurre una rubrica rock a Deejay Television (il programma di Cecchetto che andava in onda negli anni Ottanta, quello che ha lanciato Jovanotti, Gerry Scotti e lo stesso Linus, ndr), me lo propose e ci andai. Mi presero lì a lavorare, da cosa nasce cosa, e sono arrivato dove sono oggi. Ma sempre continuando a fare sia il conduttore che il musicista». Quindi suoni ancora? «E certo che suono»! (Si dice che Nikki sia uno dei membri dei Monaci del Surf, un gruppo torinese prodotto da Inri, specializzato in rock in stile “surf”. Non ne abbiamo la certezza e nessuno può avercela, perché i Monaci salgono sul palco mascherati da lottatori di lotta libera; ma le voci si fanno insistenti, e Nikki non conferma né smentisce...) A proposito di televisione, ti è mai più venuto in mente dopo Deejay

Television di portare la musica in Tv o di tentare quella carriera? «Non lo so, a me sembra che la musica quando va in tv riesca spesso a portarci la sua parte peggiore... a me non interessa tanto parlare di quella dimensione lì. Poi di sicuro ci sono delle cose valide, ma in tv forse è meglio parlare di altro, utilizzando la musica come degna colonna sonora. Ad esempio, su Deejay Tv abbiamo condotto con Aladyn “Shuffolato”, un programma itinerante che raccontava storie belle, di viaggio, di persone, di esperienze in giro per il mondo: non parlavamo di musica direttamente, ma la musica era sempre uno spunto interessante da cui partire o a cui arrivare».Quindi la radio è un po' più il tuo mezzo, ci pare di capire. Ma come si è evoluta in questi anni? È vero che c'è un ritorno alla radio, ultimamente? «Sì, è quel che si dice, pare che oggi la radio sia un mezzo particolarmente cool. Però non è che dall'interno ci pensi troppo...almeno, io sono sempre pronto a tornare looser in qualsiasi momento. Anche la tv è migliorata con la moltiplicazione dei canali digitali, forse si è evoluta anche più della radio, che spesso in realtà è molto meno

cool di quel che sembra, perché rimane improntata troppo sulle stesse dinamiche: chessò,una coppia di speaker che battibecca e che parla dell'argomento del giorno. Però la radio è sicuramente il mezzo che più fa per me: lascia molto spazio all'improvvisazione, ed è il miglior modo di instaurare un contatto diretto con il pubblico». E come si rinnova invece un programma come Tropical, che è in onda da tanti anni più o meno sempre con la stessa struttura? «Il programma in sé in effetti rimane sempre lo stesso... diciamo che con la dovuta misura, cerco di evolvermi io. Cambiano gli argomenti di cui parlo, ad esempio, perché negli anni sono cambiato e maturato. Ma questo perché la radio, se la riduci all'osso, è poi sempre qualcuno che parla e poi parte una canzone: quindi si può dire che il programma, nel male e nel bene, cresce e cambia insieme a chi lo fa».Parliamo di Torino: tu trasmetti da Milano, ma parli sempre di Torino. Esattamente, dove vivi? «In effetti, vivo un po' qua e un po' là, cercando di prendere il buono da tutte e due le città. Poi, qualche mese all'anno, se posso, lo passo anche all'estero».

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Nella foto sopra il gruppo torinese Monaci del Surf.Nelle altre immagini Nikki negli studi di radio Deejay.

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in persona

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Ma sei innamorato di Torino, giusto? «Guarda, in radio e nel mio giro di amici ormai è diventato una barzelletta, questo mio accanimento positivo nei confronti di Torino. Ma che ci posso fare? Sia chiaro, per certi aspetti Milano è una bellissima città, ma mica c'è la collina, mica ci sono le montagne che si vedono in fondo a un corso. Per carità, forse parlo con gli occhi dell'innamorato, ma sono tutte vere le cose che dico di Torino. Credo che stare in un locale sul fiume, con alle spalle una splendida chiesa tutta illuminata di blu, non abbia tanti eguali al mondo». E cos'è che ti piace di più di Torino? «Adoro la sua estetica, anche se può sembrare un po' superficiale. Mi piace moltissimo l'aspetto della natura: stiamo parlando della città con più verde pro capite in Italia, con chilometri di piste ciclabili lungo il fiume. Anzi, certi spazi non vengono neanche sfruttati come si dovrebbe: se ci fossero a Portland, o a Berlino, zone verdi così belle sarebbero piene di gente che fa jogging, o che passeggia. Capisci che quando rientri alle sei del mattino dopo aver fatto serata ai Murazzi ti trovi a camminare lungo il Po, con a fianco le paperelle che passano? E poi ha un'architettura stupenda».E per quanto riguarda la musica torinese? «Secondo me è stupendo questo aspetto di eterno laboratorio che Torino ha. Spesso si dice che Torino è il laboratorio e Milano è il palcoscenico, ed è una cosa che magari dà anche un po' fastidio, però è bellissimo che a Torino si crei così tanto. La situazione secondo me oggi è in evoluzione: nonostante Torino abbia dato tantissimo alla musica italiana, c'è un potenziale della città che deve ancora sbocciare».

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music&shop

Shadows in the Night – Bob Dylan Arrivare al trentaseiesimo disco e vederlo ancora segnalato tra gli album più importanti dell’anno non è certo da tutti. Bob Dylan resta una leggenda del rock anche dopo i suoi settant’anni, anzi: se si prendono tutti i suoi album e si ascoltano, l’uno in fila all’altro, si ha la storia del folk rock degli ultimi decenni. Non per niente la cover di quest’ultimo album, Shadows in the Night, rievoca la grafica dei suoi primi LP degli anni Sessanta ma non per niente questo album è quanto di più lontano dalla folk music tradizionale si possa immaginare. Quest’album, infatti, è un omaggio a un altro grande come lui (se non di più), Frank Sinatra: una selezione di dieci indimenticabili ballate pop cantate da Sinatra e oggi rivisitate, reinventate, rimaneggiate da Dylan per tornare indietro a quegli anni, i Cinquanta e i Sessanta, in modo completamente nuovo.

Vulnicura – BjörkAscoltarla è, diciamocelo, difficile. La sperimentazione elettronica, le manipolazioni e le asimmetrie della melodia, l’uso a volte psichedelico a volte lirico della voce, le contaminazioni con il jazz e la musica classica: Björk è un’artista eccezionale e non accessibile a tutti. Eppure, proprio per la sua abilità camaleontica, album dopo album Björk si rivela una musicista unica e terribilmente attraente e quest’anno, con il suo Vulnicura - che altro non è che l’unione di vulnus (ferita) e cura - anche consolatoria. Il suo disco del 2015, infatti, racconta in musica la storia della sua separazione dall’artista Matthew Barney dopo dieci anni di relazione e, dopo i primi sei brani di racconto personale, gli ultimi tre portano i sentimenti del distacco e della perdita su un piano universale e accessibile a tutti. Sicuramente uno dei migliori ascolti degli ultimi tempi.

A Head Full of Dreams – Coldplay Non è ancora uscito (la data di release ufficiale è il 4 dicembre) ed è già uno dei dischi più importanti del 2015. Com’è possibile? È possibile perché loro sono i Coldplay, i giovinetti del brit rock che nel giro di vent’anni sono diventati delle icone internazionali del pop, e perché questo potrebbe essere il loro ultimo disco. Che sia una voce messa in circolazione a scopo promozionale o che sia vera, pare che nel 2016 A Head Full of Dreams (Una testa piena di sogni) sarà accompagnato da un tour mondiale di grandi proporzioni e che, in attesa di sentirli dal vivo, i fan potranno ascoltare l’ultima fatica della band registrata tra Los Angeles, Malibu e Londra arricchita da alcune collaborazioni d’oro: Beyonce, Noel Gallagher, Tove Lo e la cantante di gospel Merry Clayton. Quel che è certo è che il singolo di lancio Adventure of a Lifetime è diventato un tormentone nel giro di soli pochi giorni. E se tanto mi dà tanto...

il meglio del 2015: shadows in the night, vulnicura,a head full of dreams il natale di harrod’s

forse non tutti sanno che harrod’s, il

famosissimo e chicchissimo centro

commerciale londinese, ha una

sezione natalizia che resta aperta e

visitabile tutto l’anno. È strano

capitarci a giugno e vedere esposte

renne di peluche, nastri con i fiocchi di

neve, marionette magiche da

appendere all’albero, calze della

Befana rosse e oro, stelle luccicanti.

eppure, ogni volta, chi passa per

questa stanza piena di calore non può

fare a meno di pensare che almeno

una di quelle decorazioni la vorrebbe

già. per fortuna, tutte le cose che si

trovano a londra sono reperibili e

“spedibili” anche in italia. da qui:

www.harrods.com

le palle di natale

ormai sono diventate un classico:

palle di carta da appendere all’albero

di natale (o in qualsiasi altro luogo

vogliate appenderle) che riportano

le “palle” più famose che, almeno

una volta nella vita ma sicuramente

molto di più, abbiamo raccontato

tutti. un’idea semplice e geniale,

che ci fa sorridere ogni volta che le

vediamo. da “ti cerco poi io su

facebook” a “ ne prendo giusto due

fettine”, da “da lunedì inizio la

dieta” a “le faremo sapere”, c’è una

palla adatta a tutte le situazioni. in

più sono belle, colorate e piene di

inventiva. le trovate qui:

www.lepalle.it

di Marta Ciccolari Micaldi

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Dalle nostre parti, Natale fa rima con shopping. Suonerà un po' profano, forse, ma tutte quelle

luci, tutti quei pacchetti colorati, tutte quelle carte da regalo sgargianti ci fanno venire una voglia irresistibile di fare acquisti. Mica per forza dilapidando un mese di stipendio, sia chiaro. Le occasioni, anche a Natale, si possono sempre trovare, soprattutto andando in giro per mercatini. E anche se si torna a casa a mani vuote (siamo pronti a scommettere che non sarà così), almeno si può godere dell'atmosfera natalizia, che trasforma delle semplici bancarelle nel villaggio di Babbo Natale dei

sogni. E allora, pronti per fare un giro tra i più bei mercatini: vicinissimi, vicini o più lontani, a seconda di quanta strada volete fare prima di immergervi nell'atmosfera dello shopping delle feste.

Iniziamo con il tradizionale mercatino di Borgo Dora a Torino (www.mercatinodinataletorino.it), ormai un appuntamento immancabile per gli amanti del Natale. Fino al 23 dicembre (dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 19, sabato e festivi dalle 10 alle 20), seguite il fiume di gente che vi porterà verso gli chalet e le bancarelle:

di Valentina Dirindin

mercatini, che passione

Quando non ci si fa prendere dall'affanno, lo shopping natalizio può essere un vero divertimento. Soprattutto se lo si fa nei mercatini, che sotto Natale regalano luci, colori e profumi unici

mercatini di natale

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mercatini di natale

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troverete sicuramente un sacco di idee regalo, ma anche una cioccolata calda o qualcosa di simile, per una merenda che fa tanto Natale. Per i veri appassionati del genere, poi, oltre allo shopping è imperdibile il Museo dei Presepi, una mostra di circa duecentocinquanta presepi provenienti da tutto il mondo e uno inedito elettromeccanico, con circa 35 personaggi in movimento. Se poi volete fare del bene, oltre a scovare qualche idea regalo, potete fare un salto al tradizionale Mercatino di Natale di Casa UGI (Unione Genitori Italiani), aperto tutti i giorni (10.30-19) fino al 24 dicembre.

Se invece siete in vena di spostarvi un po', magari approfittandone per fare una gita nel weekend, potete sicuramente aggiungere qualche tappa nei mercatini natalizi sparsi per il Piemonte. Sordevolo, in provincia di Biella, è il posto giusto per chi vuole vivere l'atmosfera natalizia nel pieno della tradizione. Non a caso stiamo parlando del paese che dal 1816, ogni cinque anni, coinvolge praticamente l'intera popolazione nella Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo (da giugno a settembre, www.passionedicristo.org). Tra le vie del Paese, sotto Natale (fino all'8 dicembre) prende vita il Mercatino degli Angeli (www.ilmercatinodegliangeli.it), con bancarelle a tema, sfilate di Babbi Natale e tante idee per i vostri regali e per le decorazioni di casa.

Ma è a Govone, in provincia di Cuneo, che dovete immediatamente dirigervi se siete appassionati del Natale. Qui, fino al 6 gennaio, va in scena non solo un mercatino, ma addirittura il “Magico Paese di Natale” (www.ilpaesedinatale.com), con tanto di intrattenimento dei bambini, che di certo staranno volentieri in fila per leggere la loro letterina a Babbo Natale. A Govone infatti, nel Castello Reale, viene allestita la Casa di Babbo Natale, con il padrone di casa, sua moglie Mamma Natale e la regina degli elfi, Antea. Ma Babbo Natale non è mica soltanto lì ad ascoltare i desideri dei bambini: nella Casa vengono infatti allestiti spettacoli e musical, per cui vi conviene prenotare i biglietti per tempo sul sito internet della manifestazione. Se i vostri figli non sono troppo cresciutelli per credere ancora alle favole, sarà per loro un'esperienza indimenticabile. Ma non usciamo fuori tema: di mercatini stiamo parlando. E dunque, nel viale del Castello, ecco in fila le bancarelle natalizie, dove fare incetta di eccellenze gastronomiche e artigianali regionali.Certo è che più si sale in montagna, con il freddo e magari con un po' di neve, più si sente l'atmosfera natalizia. Di sicuro ne gioverà il mercatino di Natale di Santa Maria Maggiore, splendido borgo di montagna della Valle Vigezzo, nell’alto Piemonte. Dal 6 all'8 dicembre si danno appuntamento qui oltre duecento espositori, per quello che è uno tra i mercatini natalizi più grandi di tutta la regione, con musica, sfilate, bande alpine e artisti di strada. Non

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abbiate troppa paura del freddo. Lo shopping di sicuro vi distrarrà, ma se non bastasse a scaldarvi, lungo il percorso del mercato sono state allestite delle stufette ricavate nei tronchi d'abete. E se ancora avete qualche brividino, potete concedervi un vin brulé o un tradizionale caffè vigezzino, magari mangiando qualche caldarrosta. Più Natale di così...

Certo, c'è poi da accontentare il pubblico degli incontentabili. Quelli per cui il Natale è una vera passione, una tradizione irrinunciabile. Quelli che si ipnotizzano guardando le lucine, e si commuovono di fronte a un abete addobbato. Per loro e per chiunque sotto Natale abbia qualche giorno di ferie (e qualche soldino in più da spendere), abbiamo pensato a qualche proposta di mercatini natalizi per cui la meta vale davvero un viaggetto.

Partiamo dall'Italia, e restiamo sul classico. Se non avete mai visto San Gregorio Armeno a Napoli sotto Natale, non potete dirvi veri fan del genere. È una meta cult per il turismo internazionale, quella delle vie centrali in cui passeggiare tra le botteghe artigiane dei presepi più famose del mondo. Tra l'altro, è sicuramente l'ora di rinnovare quel Presepe che avete fin dai tempi dei tempi, con il pastorello un po' rotto e con le figure di grandezze diverse. Qui troverete ciò che vi serve per la più tradizionale delle decorazioni natalizie, senza farsi

mancare un tocco di estro (si sa, gli artigiani napoletani ogni anno si sbizzarriscono creando simpatiche figurine che traggono ispirazione dalla politica o dal gossip).

Napoli, manco a dirlo, è città per i cuori calienti. Per gli amanti della montagna e del freddo, invece, non possiamo che consigliare un altro must natalizio: i mercatini dell'Alto Adige (www.mercatinodinatalebz.it). Spezie, canti natalizi, biscotti allo zenzero, strudel di mele, tazze di cioccolata e candele profumate. Basta la descrizione per sentirsi in pace con il proprio spirito natalizio, anche quello dei Natali futuri. Che sia sotto le Dolomiti, a Bolzano, o nella città dei Presepi, a Bressanone (www.weihnacht-brixen.com), questa zona ha un fascino tutto suo sotto le Feste. Sarà che ci avviciniamo al profondo Nord, dove vive Babbo Natale. Sarà che qua gli abeti crescono rigogliosi, senza bisogno di andare a recuperarli in un vivaio all'ultimo minuto. Sarà che la neve fa tanto Natale (tra l'altro, da queste parti, tra una bancarella e un caffè fumante non fatevi mancare un giro sulle piste da sci). Insomma, sarà tutto questo messo insieme, se vi piacciono i mercatini natalizi iniziate a farci un pensierino, perché rimarrete senza fiato quando vi si pareranno davanti le luci, i colori e i suoni del Natale altoatesino.

Restano i consigli per chi vuole davvero vivere il Natale da vicino, spingendosi a Nord senza tema del freddo. Si può fare anche senza arrivare fino in Lapponia, dove vive Babbo

mercatini di natale

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Natale (Rovaniemi, con elfi, renne e il vero Babbo Natale, d'inverno è il posto più magico del mondo, ma non è proprio raggiungibile facilmente. Però se vi interessa organizzare, sul sito (www.santaclausvillage.info/it) trovate un po' di informazioni utili). Se la meta è sempre quella dei mercatini natalizi, due sono le tappe fondamentali.

Innanzitutto Dresda, in Germania. È qui che ha sede il mercatino di Natale più antico d'Europa, nato addirittura nel 1434, quando Babbo Natale era poco più che un teenager. Il mercatino di Dresda, lo Striezelmarkt, dà il nome alla versione cittadina del dolce natalizio Stollen, lo Strietzel, un pane con frutta secca e canditi (vi ricorda qualcosa?). Oltre duecentocinquanta bancarelle, e una piramide natalizia alta 14 metri, per un'esperienza di shopping sicuramente indimenticabile.

Chiudiamo con quello che è forse il mercatino di Natale dei sogni che, a conti fatti, non è nemmeno così lontano. Innsbruck, signori e signori. La capitale del Nord Tirolo, degli Swaroski (con cosa credete che sia decorato il gigantesco e luminosissimo albero di Natale nella piazza centrale?), e dei mercatini natalizi, naturalmente. Già, al plurale. Perché a Innsbruck c'è praticamente un mercatino in ogni piazza, partendo da quello principale nel centro storico. Bancarelle, bancarelle e ancora bancarelle, fino allo sfinimento. Di sicuro, i patiti dello shopping di Natale troveranno pane per i loro denti.

mercatini di natale

In queste pagine da sinistra mercatini di Natale di Bolzano, Innsbruck e Santa Maria Maggiore.Nelle pagine precedenti. Foto grande Luci d'artista Torino. A destra artigiano dal vero, Lebendes Handwerk©,Castello Reale e cantori del mercatino di Bolzano.

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Circa 3-4 anni fa un allenatore mi propose di provare lo ski cross,

all’epoca mi concentravo sullo sci alpino. Non ho più smesso ed eccomi qua». Debora Pixner ha 23 anni, è originaria della Val Passiria, tra le Alpi Venoste e le Alpi dello Stubai nel meranese, ed è la promessa della specialità dello ski cross italiano. L’anno scorso è stata eletta best rookie (miglior matricola) della Coppa Del Mondo grazie ai piazzamenti ottenuti. Ora è pronta a iniziare la nuova stagione, dopo una lunga fase di preparazione.

debora Pixner, che cosa ha fatto scattare l’amore per lo ski cross?«Secondo me è il fatto di essere partecipe di uno scontro diretto con altre atlete, l’adrenalina è sempre forte ed è la componente più importante. Anche i salti sono una parte interessante della competizione: tutte le piste sono diverse tra loro e ogni volta devi inventarti nuove cose».i risultati l’hanno aiutata a insistere?«Effettivamente ho partecipato subito ai Campionati Mondiali juniores e poi sono stata aggregata alla squadra

salta, vivi, sciaDebora Pixner e lo ski cross: quando l’adrenalina ti fa innamorare subito di una disciplina spettacolare e in grande crescita

di Davide Fantino

Shop in the City | 12 . 2015 | 103

sport

Lo Ski Cross: come funzionaalle olimpiadi dal 2010, lo ski cross

è una specialità decisamente

tecnica e spettacolare che fa parte

della disciplina sciistica del

freestyle. i partecipanti scendono

contemporaneamente in quattro

su un percorso artificiale lungo circa

un chilometro che presenta diverse

difficoltà tecniche, come curve,

salti e dossi. prima dell’inizio

della gara vera e propria, gli

atleti partecipano alla fase di

qualificazione da cui emergono

i 32 migliori tempi (16 per le donne)

che partecipano allo scontro

diretto a quattro. dopo ogni

batteria, o knockout, passano

il turno i primi due giunti al

traguardo, fino alla finale che

assegna i posti sul podio.

il contatto fisico fra gli atleti è

consentito, purché l’avversario non

sia danneggiato e si mantenga una

condotta di gara sportiva.

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giovane. Per un anno ho praticato sia ski cross sia sci alpino, poi ho definitivamente optato per il primo».l’allenamento prevede fasi diverse, dalla palestra alla tecnica di sci allo specifico dello ski-cross: è molto faticoso?«È sicuramente complesso e ogni stagione dell’anno ha le sue attività specifiche. D’estate si allena tanto la forza, perché la partenza è un momento decisivo della gara. Se scatti in ritardo dai blocchi di partenza rispetto alle altre tre atlete è difficile recuperare lungo il tragitto. In più andiamo a correre e in bici. Con l’autunno, cominciamo la pratica della tecnica sciistica e infine ci dedichiamo ai percorsi di ski cross, quando siamo in prossimità della stagione».è uno sport “pericoloso”, siete più soggetti a traumi a causa dei contatti fisici?«Secondo me non è più pericoloso dello sci alpino, e statisticamente non ci sono più infortuni. Certo, non puoi sapere che cosa faranno le altre atlete e quali traiettorie sceglieranno, ma i rischi sono contenuti».Quali possono essere gli obiettivi di quest’anno?«Sempre difficile sbilanciarsi:

sicuramente ho voglia di migliorare e poi si vedrà a che risultati arriverò. Prima di tutto bisogna ricordare che in ogni gara si qualificano solo 16 donne, di conseguenza quello è il primo obiettivo per ogni gara. Ci siamo allenati bene, questo è sicuro».Quali sono i primi appuntamenti della stagione?«Dopo la Coppa Europa a fine novembre, ci prepariamo all’esordio in Coppa del Mondo in Austria, il 5 dicembre a Montafon».gli obiettivi a lungo termine?«Un punto d’arrivo è quello delle Olimpiadi Invernali del 2018 in Corea, ma sono troppo lontane. Spero di fare bene stagione dopo stagione. Se noi non andiamo forte, la stagione successiva è difficile mettere in piedi una squadra nazionale... Mi piacerebbe arrivare ai Giochi non soltanto per l’aspetto sportivo, ma anche per l’atmosfera unica di un evento del genere».Quali sono le nazioni in cui lo ski cross è più praticato?«Svizzera, Germania, Canada e Francia, dopo che i suoi atleti alle Olimpiadi 2014 hanno vinto tre medaglie».c’è qualche campione dello sport che ammira particolarmente?«Mi piace Bode Miller, lui ha un

carattere particolare, non gli interessa che cosa pensano gli altri. E secondo me nello sport sarebbe molto più facile se ognuno potesse fare così senza dover subire giudizi. Ha gareggiato a modo suo: lui sa come si scia e sa come si vince».vive in austria, dove studia anche. che cosa in particolare?«Diritto italiano, ma anche economia e diritto con indirizzo più internazionale. In Austria si possono seguire due percorsi universitari. Non so ancora che cosa farò dopo lo sport, ma bisogna farsi trovare pronte».riesce a coniugare università e sport?«Non è facile, ma se si vuole si può fare. Per lo studio faccio di più in estate, fino a luglio. Ho ancora dato un esame a ottobre e il prossimo sarà a marzo».tolta la divisa da sportiva, le piace seguire la moda?«(ride). Ma sì certo, anche a me piace ma per quello rimane veramente poco tempo. Sono 2-3 giorni all’anno in cui posso dedicarmi allo shopping, davvero troppo poco. Adesso, ad esempio, sono quassù tra i monti, tra pantaloni da jogging e tute da sci…».

sport

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Sergei Ridzik e Deborah Pixner, Ski Cross World Cup 2015, Megève.

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torinesi a teatro

C’era una volta l’Orient Express, un treno lussuoso che

attraversava l’Est Europa da Parigi a Costantinopoli: era un treno leggendario, a bordo del quale - soprattutto negli anni Trenta - salivano reali, nobili, uomini d’affari, politici e borghesi. Oggi, accanto a questa storia che appartiene alla Storia, se ne aggiunge un’altra, più frammentaria e modesta, più creativa e vera: è la storia dell’Occident Express, un treno immaginario che segue la rotta contraria rispetto al suo illustre predecessore e ci mostra i sogni e le aspettative di un popolo - gli abitanti o ex abitanti dell’Est Europa - che corrono verso un mito, quello appunto dell’Occidente. Dalla collaborazione con il drammaturgo

Matéi Visniec e la compagnia teatrale Kataplixi (che in greco vuol dire “meraviglia, stupore, fantasia”) nasce così un racconto scenico visto dal finestrino: ad ogni fermata c’è un quadro di vita, ad ogni stazione una situazione da spiare e, soprattutto, da conoscere. Anche se rapida e parziale, come fosse una breve “spiata” in un mondo, quello dell’Est europeo, ancora viziato da pregiudizi e incomprensioni. «Una nipote inscena il passaggio del leggendario Orient Express, per accontentare il nonno, vecchio ex militare cieco, che vive nell’illusione di poter anche solo sfiorare l’Occidente; una improbabile compagnia di attori è chiamata a interpretare un matrimonio zingaro per dare il benvenuto ai passeggeri

dell’Orient Express al momento del loro ingresso nei Balcani, seguendo l’etichetta “Balcani uguale zingari”; una prostituta accoglie l’esercito americano in Romania; due profughi, nel cuore della notte, cercano disperatamente di scoprire in quale paese si trovino; uno studente è impegnato a discutere la sua tesi su un “popolo fluido”»: queste sono le scene che si vedono fuori dal finestrino dell’Occident Express, queste le situazioni che gli interpreti Francesco Gargiulo, Alessandro Lussiana, Anna Montalenti, Stefano Moretti, Giulia Valenti portano sul palco con ironia e tenerezza, coinvolgendo il pubblico in un continuo scambio tra universalità e particolare, tra realtà e

occident express: il mito dell’occidente a bordo di un treno

A gennaio si terrà lo spettacolo realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo

di Marta Ciccolari Micaldi

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torinesi a teatro

immaginazione. Gli stessi ingredienti che caratterizzano la scrittura drammaturgia e poetica di Visniec; gli stessi ingredienti che sono stati usati per lavorare dal vivo con la Comunità Romena di Torino, con cui l’intera compagnia si è incontrata periodicamente per approfondire tematiche e storie e trasformarle in “bagagli” di vita destinati a tutti.«Il treno corre, si ferma a una stazione e riparte. Il bagaglio aumenta caricandosi di sentimento, odori, litigi, poesia e aria di un passato che sta svanendo». Il progetto è stato realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito di Scene allo sBando 2014-2015.

Info e bigliettiwww.teatrostabiletorino.itwww.santibriganti.itwww.facebook.com/occidentalexpress/

Date degli spettacoli5-6 gennaio 2016, teatro gobetti, via

rossini 8 - torino

9 gennaio 2016, teatro civico

garybaldi, via partigiani 4 - settimo

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look around

Percorrere i portici di corso Vittorio oggi evoca il ricordo di tempi regali. La statua di Vittorio Emanuele II che sembra vigilare sulla via si innalza maestosa su alte colonne doriche. Nei gruppiscultorei collocati alla base del monumento sono rappresentati: l'unità, la fratellanza, il lavoro

e la libertà. Per la sua altezza viene chiamato "il re sui tetti" oppure, dai torinesi, "BarbaVigiu”. Un corso in cui si respira aria di avvocati, notai, medici, uffici di prestigio che si affacciano

sulle vetrine dei negozi lussuosi e innovativi.

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look around

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freestyle

La Distilleria di Castelnuovo Don Bosco nasce negli anni

immediatamente successivi all’unificazione d’Italia sulle colline tra il Monferrato e la collina torinese, considerate da sempre terre di grande tradizione vinicola. Nel lontano 1906 viene acquistata dal Cav. Giuseppe Quaglia, che la amplia, apporta le prime modifiche tecnologico- industriali tra cui l’installazione di una caldaia per la produzione di vapore, sino ad allora proveniente dal fuoco vivo di legna posto sotto gli alambicchi e la meccanizzazione tramite paranchi del ciclo di carico e scarico alambicchi precedentemente eseguito a mano. Nel 1930 l’attività dell’azienda è continuata dal figlio Carlo che sotto la sapiente guida del padre apprende i segreti della distillazione, perfeziona e ammoderna il reparto di imbottigliamento, aumenta notevolmente la capacità di produzione. Nel 1967 entra in azienda la terza generazione di distillatori con il nipote Giuseppe che segue la tradizione di famiglia. Sempre con le originali caldaiette a vapore continua la produzione di Grappa Classica alla quale affianca quella delle Grappe

Monovitigno, particolarmente raffinate e pregiate. Oggi alla direzione c'è Carlo, il pronipote del Cavaliere che si dedica all’attività portando nuove idee e nuove energie. Sostituisce quindi le caldaiette con apparecchi tecnologicamente avanzati, capaci di esaltare i sentori e carpire i segreti del distillato rendendolo un prodotto di nuovo concetto morbido e delicato. Per gli invecchiamenti e gli affinamenti delle grappe vengono inoltre utilizzati legni diversi dal tradizionale rovere, quali frassino, ciliegio e acacia. Vengono inoltre rispolverate le antiche ricette risalenti all’inizio del secolo per la produzione di liquori e vini aromatizzati, riprendendo la produzione di infusi macerati in alcole che premiano l’azienda con il riconoscimento di “Eccellenza Artigiana”. Nel rispetto della tradizione e della genuinità, continua l’attività di un’azienda che attraverso l’opera di quattro generazioni, costantemente si aggiorna e progredisce per soddisfare appieno le richieste della clientela offrendo un prodotto che racchiude in sé la qualità più pregiata.Nel 1890 già pensavamo al futuro.Oggi guardando al passato facciamo vivere la nostra tradizione.

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sprigiona tutta la sua eleganza dischiudendosi

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persistenza lunga e appagante ricca di sottili

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Chi segue questa rubrica già da qualche tempo sa bene ormai che,

in quanto a intrattenimento, non c’è niente e nessuno in grado di battere gli americani: dai parchi a tema agli eventi sportivi, dal giorno della laurea a quello del Ringraziamento, il livello di professionalità e dedizione messo in atto per rendere ogni cosa spettacolare, coinvolgente e “da bocca aperta” è davvero elevato. E a questa usanza non fa certo eccezione il Natale. Anzi. Che si alzi il sipario, lo spettacolo sta per cominciare!Siamo a Washington DC, è il 6 dicembre, fa freddo e molto probabilmente nevica. Mancano pochi giorni a Natale e il Presidente, insieme alla sua famiglia e a migliaia di cittadini che si riuniscono davanti alla Casa Bianca incuranti di qualsiasi condizione atmosferica, deve accendere il National Christmas Tree, ovvero un albero gigante che da buio diventa in pochi istanti un tripudio di luci al neon ed eleganti festoni elettrici. In diretta tv, tutti ben vestiti e spesso presentati da un vip dello spettacolo, qualsiasi famiglia presidenziale sia al governo non smette di onorare con

grande divertimento e sorrisi questa usanza.A proposito di alberi di Natale, però, niente può competere nell’immaginario natalizio americano con il Christmas Tree del Rockfeller Center, diventato un vero e proprio simbolo di New York City prima ancora che dell’America. Anche quest’albero viene “acceso” (precisamente il 2 dicembre) ma ad accenderlo non c’è il Presidente bensì una serie di superstar che, sempre in diretta tv e sempre dopo un emozionante countdown, iniziano a cantare e a ballare. Tra queste nientemeno che Lady Gaga, Mariah Carey e Justin Bibier (giusto per sondare gli ultimi anni).Dall’altro lato del paese, però, qualcosa inizia a cambiare: il Natale si impone sulla natura. O forse viceversa. Se infatti a Los Angeles Santa Claus arriva tradizionalmente su una tavola da surf perché altro non può fare, in Colorado ogni anno una stella luminosa gigante viene posizionata sulle montagne in modo che possa essere visibile da miglia e miglia di distanza mentre in Alaska una stella

molto più piccola, attaccata a un palo, viene portata di porta in porta da gruppi di adolescenti che intonano canti tradizionali e poi vengono invitati dalle famiglie a cena al caldo.Di tutt’altra portata e tutt’altro significato è la Parata dei Babbi Natale, detta anche SantaCon, che si svolge ogni anno in moltissime città, da un lato all’altro del paese: nata come un’usanza provocatoria (e abbastanza alcolica) della West Coast, da San Francisco a Seattle a Portland, oggi a mascherarsi da Santa Claus e a sfilare per le vie cittadine sono davvero in migliaia in tutti i più grandi centri: se vi capita di incontrarne qualcuno in giro, sappiate che vi partecipano anche grandi scrittori e personaggi famosi e che potrebbe essere la vostra occasione per prendere parte alla festa.In fondo, c’è ancora qualcuno che non crede a Babbo Natale? In America di certo ci credono tutti!

Un natale americano

Shop in the City va alla scoperta dell’America con La McMusa (blogger di cultura e letteratura nordamericana): mostre, happening, inaugurazioni e il racconto del meglio della cultura a stelle e strisce

di lamcmusa.com

mcmusa consiglia

L’albero del Rockfeller Center e il SantaCon.

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Porta PalaZZoIl cuore brulicante di Torino.

Non solo il mercato: in tutta la zona si respirano ritmi senza sosta, tesori da scoprire, la vitalità di una città che ha un'anima multietnica e vitale.

di Valentina Dirindin

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4 passi

Se è dai mercati che si vede la vera anima di una città, è proprio vero

che Torino è speciale e non sta mai ferma. A Porta Palazzo, il mercato all'aperto più grande d'Europa (come ogni torinese orgoglioso non si stancherà mai di ripetere), ci si può immergere in un'atmosfera unica, in uno spazio

in cui c'è sempre movimento, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Nulla come un mercato sa essere il cuore di una popolazione, un punto d'incontro e di scambio, un simbolo della città. Porta Pila, come si dice in torinese, resta da sempre il mercato dove le madame vanno a far la spesa, un brulicare di persone che vendono,

comprano, urlano e camminano. Un luogo che è cambiato negli anni, è vero, ma che proprio per questo è lo specchio dell'evoluzione di Torino; perché sì, è nel mercato che si vede la vera anima di una città.Un'anima irrequieta, forse, ma anche colorata e ibrida, con i banchi che hanno vissuto negli anni le stesse

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4 passi

trasformazioni che avvenivano tra i torinesi: dai topinambur ai friarielli, dai friarielli alle spezie, dalle spezie alla pelletteria a basso costo. E, in mezzo ai cambiamenti, si sono conservati anche i pilastri della cultura tradizionale: negozi e bancarelle storiche, rimasti uguali a se stessi dai tempi dei tempi. Il mercato è così, è crocevia di popoli, di culture, di strade che portano a Paesi diversi e lontani. Ed è questo il suo bello. Nemmeno a San Salvario, quartiere multietnico per eccellenza, si mostrano le tante facce e i tanti colori di Torino così come a Porta Palazzo. Mercato torinesissimo e insieme contaminato. Culturalmente, un'autentica meraviglia. Per lo shopping, una continua scoperta. Qui potete trovare il pesce più buono della città, la verdura più fresca (come sempre avviene nei mercati,

cercate di trovare il vostro banco di fiducia che vi tratti bene), e poi vini, carne, pane, specialità etniche, vestiti, cineserie. E, poco più in là, verso Borgo Dora, anche cianfrusaglie, antichità, accessori vintage, oggetti di seconda mano e avanzi di cantine svuotate. È il Balon (www.balon.it), il mercato delle pulci (anche se la definizione non gli rende pienamente giustizia), in cui tutti i torinesi, hanno comprato almeno una volta qualcosa. Tutti i sabati, dalle 7 alle 19, da tempo immemore – era il 1857 la prima volta – le fascinosissime vie ciottolate della zona si riempiono di bancarelle e di gente pronta a far l'affare della vita. E gli espositori praticamente raddoppiano, arrivando a quota 250, quando ogni seconda domenica del mese (dalle 8 alle 19) il mercato si trasforma nel Gran Balon, come

se il Balon avesse bisogno di una versione estesa. Ma facciamo un passo indietro, il percorso di questo gigantesco mercato ci ha portati troppo lontano dal punto di partenza, e torniamo un attimo a Porta Palazzo. I suoni, i colori, gli odori delle bancarelle del mercato trovano spazio dal 1835 su una piazza ottagonale, che fu progettata in origine da Filippo Juvarra e completata da Gaetano Lombardi, e nei padiglioni costruiti appositamente per ospitare i mercati coperti: il mercato II (ittico) e il mercato V (alimentare), edificati nel 1836, e il mercato IV, detto la tettoia dell'orologio, costruita nel 1916 e oggi abbellita dalle istallazioni luminose dell'opera “Amare le differenze” di Michelangelo Pistoletto. Da allora, quasi nulla è cambiato, fatta eccezione per il padiglione pentagonale in vetro su tre piani, progettato dall'architetto Massimiliano Fuksas, che ha sostituito la vecchia sede del mercato dell'abbigliamento. Nella nuova struttura, inaugurata nel 2011, sono anche visibili le vecchie ghiacciaie che nell'Ottocento venivano utilizzate come magazzini refrigeranti per la conservazione dei cibi.Prima di dirigervi verso Borgo Dora, resta ancora da vedere il cosiddetto Isolato Santa Croce, ovvero la zona tra piazza della Repubblica e via Milano. È qui che si sviluppa, per cento metri, la galleria Umberto I, un'elegante galleria vetrata progettata da Lorenzo

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4 passi

posto a centocinquanta metri di altezza e ancorato proprio in piazza Borgo Dora. È il Turin Eye, un modo decisamente unico di guardare la città da una nuova prospettiva. In funzione tutti i giorni tranne il martedì (tempo permettendo) dalle 14.30 alle 18 (nel weekend dalle 10 del mattino), effettua un volo ogni venti minuti al costo di 13,50 € (15,50 € nei weekend, 6,50 € e 8 € i biglietti ridotti). Fatto shopping al mercato, ammirata Torino dal cielo, non resta che visitare Borgo Dora, con i suoi ristorantini, le botteghe artigiane e le vinerie storiche. Il quartiere a metà dell'Ottocento fu il primo polo industriale della città (sembra incredibile, vista la lontananza delle fabbriche più moderne), con gli stabilimenti produttivi che traevano energia grazie alle acque del fiume

Dora; mentre ora è un delizioso quartiere residenziale, fatto da tortuose viuzze lastricate di ciottoli. Cuore del quartiere è certamente l'ex arsenale militare, trasformato negli anni Ottanta in Arsenale della Pace, sede del Ser.mi.G. (Servizio Missionario Giovani). Progettato nella seconda metà dell'Ottocento da Giovanni Castellazzi, l'ex arsenale militare era composto da magazzini per lo stoccaggio di materiali e da una caserma. Prima ancora, nel 1582, la struttura era stata realizzata per essere utilizzata come polveriera, ma venne trasferita dopo che, nell'aprile del 1852, ci fu un incidente con una violenta esplosione (si evitò la tragedia grazie al coraggioso intervento del sergente polverista Paolo Sacchi, che evitò che 40.000 chilogrammi di polveri da sparo prendessero fuoco).

L'edificio dell'ex arsenale che era adibito a caserma, la Caserma Cavalli appunto, con la sua facciata in stile neomedievale e la torre dell'orologio, è diventata dal 2013 la nuova sede della Scuola Holden, la scuola di narrazione fondata da Alessandro Baricco. L'indubbio merito di questa operazione è stato, oltre a quello di riqualificare un edificio storico della città, quello di trasferire nella zona centinaia di giovani intellettuali e creativi, che hanno contribuito a dare nuova vita al quartiere. All'interno del gigantesco complesso dell'ex Arsenale poi, resta da vedere il Cortile del Maglio, una grande piazza coperta che oggi ospita – oltre a parte del Balon – una serie di botteghe artigiane “moderne”, laboratori di design e di creazioni sperimentali. Dopo tutto questo camminare, c'è un'ultima cosa da fare: rilassarsi.

Luci d’Artista, foto di Mauro Donato © www.comune.torino.it.

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La zona, anche da questo punto di vista, è riuscita a fare tesoro della sua multietnicità. Non a caso il miglior modo di riprendere fiato e dedicarsi a se stessi è l'hammam di via Fiocchetto 15, una delle strutture più rinomate e storiche nel suo settore in città, sede del Centro culturale italo-arabo Dar al Hikma (in arabo, Casa della Sapienza). Oltre all'hammam, la struttura ospita anche un ristorante, una piccola caffetteria orientale, una biblioteca, un'emeroteca e una sala lettura, dove vengono organizzati incontri ed eventi. Insomma, il cuore della città pulsa davvero, ed è ricco di vita e di ritmi frenetici. Di cose da scoprire e di tesori nascosti. Di culture diverse e di storie affascinanti. Come solo intorno a un mercato possono nascere.

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in vetrinaFrancesco De Gregori A theft for love The Prince, or Ciccio, "as they call me from Rome on down," in March will perform concerts focused on the recent album of Dylan translations. He will also come to Turin, where 35 years ago he appeared on stage with Lucio Dalla, who suddenly pop-ped up from a green trunk. Pag 70"But by the way that beautiful smile" is one of the verses of "A little angel like you", the first track of "De Gregori sings Dylan - Love and Theft", the album released in early November with the songs of Bob Dylan and translated into Italian, which will be the backbone of the 2016 live tour of the Roman singer, arriving in Turin on March 15 at the Teatro Colosseo.But it could also be a comment on the ap-proach Francesco De Gregori faces in this phase artistically and personally. He has had a very relaxed attitude in recent times and seems very fun. He confirmed without hesitation: "It's true, as you can imagine, it is very difficult to pretend to have fun."After the event in late summer at the Arena of Verona to celebrate the fortieth anniversary of the song "Rimmel", the release of it ties in with the young artist struggling with another myth: "I have always been passionate about translations. Forty-five years ago I was playing in a small club in Rome and translating Cohen. A few years later, with Fabrizio De André we braved Dylan's "Desolation Row." He was more "De André" than I was, "De Gregori": at the time we moved a lot from the original, we wanted to give our version of someone else's song. After 40 years I felt more responsibility towards Dylan and in fact the arrangements are very similar to the originals, which often arose as improvisations in studies in New York and San Francisco. Thinking of results, I like the idea of disrupting the idea of songs that are three minutes, we'll make some long ones over ten and see what happens in the hall. "

The show you took on your tour draws from a vast repertoire of Dylan, how did you choose the songs for it?"I've dealt with his entire songbook. It was as if certain songs had come to me and asked "can I be translated?". With others just the opposite happened. In my memory as a musician I know many things about Dylan and I let them surface on their own, while I was busy doing other things. To translate it means also being in the music, it’s not just about the text. I wanted to translate other tracks, but honestly it didn’t happen. Being a man of music, I chose the pleasant sounds."What is your relationship with covers, what happens to De Gregori when other artists sing his songs?"I am happy, as the personality of the new interpreter is different from mine. The secret of the cover is to transfer new colors to the song. With a concert at the Arena di Verona for the 40th anniversary of Rimmel, I enjoyed hearing colleagues sing many of my songs. "The word "metric" in one of the translated texts: is the Italian more difficult?"There is a meaning if the word is there. Many times I had the feeling that everything that is said in English there can be in an Italian translation. The challenge was also that. "At the same time the album was re-released "Guarda che non sono io", the photo book by Silvia Viglietti, pu-blisher of the Svpress that the public, and Alexander Arianti, her pianist and also a photographer. What does it contain?"There's the teenage De Gregori: I have contributed to giving, or stealing to stay on with the title of the disc, some private photos from the family album and is perhaps the first time that you see me as a boy. I collected together pieces of interview granted over time and I worked to write them in the first person to tell a little bit more about me. In the new edition a DVD was added that contains a small docu-mentary, filmed by Arianti, documenting the short tour done in Europe, including

London and Amsterdam. It is material that had never been seen before and I have co-edited: it amuses me to see it; it’s a kind of Magic Mystery Tour of our band. "How and when did you start playing?"At 15 years old, thanks to my older brother, Luigi, who played much better than me. I was already composing songs, but without any pretense that they would be published, let alone that music could become a job. I listened to a lot of the Be-atles and Leonard Cohen. All of a sudden the wall of sound that was Bob Dylan’s electric phase. I climbed over backwards to understand what he sang. I was a sponge, the best age to be influenced by that kind of impact. "Translations are, ultimately, a theft?"Without translators we would not have discovered the great classics of literature like Shakespeare; we could apply the same reasoning.”Have you ever met Dylan?"In Rome many years ago at a concert, thanks to the organizer David Zard. It was a formal meeting and friendly. We proba-bly drank a glass of red wine. "You would award him the Nobel Prize for Literature?"Literature is something else. Not that it’s nobler. I'd give him, if it existed, the Nobel for songs: I find it more appropriate. Dylan is the Courbet of music. Like the group of Impressionist painters, he has transformed the concept of perspective, in his case for music. Every so often he produces sounds that come from who knows where, in his mind it’s another world. As in Lucio Dalla when he sat at the piano: a musical world that doesn’t exist for others and the others can’t reproduce it. "Just for an anecdote about Lucio Dalla, Turin is a special city for De Gregori; the episode is dated 5 May 1980. In a concert that was completely sold out, in a totally unexpected manner he popped out from a green trunk, the friend with whom he had written great pages of Italian music, and then they would meet again after only th-ree decades. Many also recall his presence at the Music Festival in Lingotto Fiere, in its first edition in 1997: on that occasion he

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performed "Don’t tell her that it is not so", a cover of the song "If you see her, say hello" by Bob Dylan present in this latest album.He has since returned many times. In the live version from 2016, the big news will be the "block" dedicated to the minstrel of Duluth: "I think we will opt for a concert in which we perform all of Dylan's songs below. It would be philosophically wrong to split it inside one of my typical concerts. "When someone at the fan meeting at the Feltrinelli library suggests, in anticipation of the concert, that he’s a fan of the Giallo-rossi team could cause a discord with the Torinese audience, especially Juventus fans, De Gregori smiles: "It may be good to see the world in the same way, sharing tastes and passions. After that, we shouldn’t overdo it ... “

opinioneShake with carePag 75Lamé, velvet, and sequins without forgetting a little bit of tartan and some inevitable red details: several elements that make up (historically) the party look but, shaken up properly, allow you to get the perfect outfit for any situation. On the other hand, it is worth knowing, these three elements - that now in the fashionable jargon are synonymous with Christmas - have not always been protagonists of style for ladies and young ladies in the vicinity of December 25. We start with the lamé that, despite having strictly contemporary allure with a dash of clubbing, actually appeared for the first time in some por-traits by Gustav Klimt (in the year 1907) to really reveal a princely soul shown in a gauzy dress that Grace Kelly - directed by Alfred Hitchcock - wears in the film To Catch a Thief, in 1955. In the space of a moment, however, something changes and fashion said goodbye to gold (and silver) as a princely item. The early signs are felt with Marilyn Monroe who chose a dress of gold lamé for Gentlemen Prefer Blondes, but the paradigm shift becomes apparent with Jane Fonda (aka Barbarella) in her silver mini-dress by Paco Rabanne. A microscopic dress destined to make history,

at least in the fashion of the seventies where gold and silver become synonyms for the "disco-glam" style that, while jealously guarding an elegance that seeks distinction at all costs (the clubbing dress code, you know, was initially structured in an elitist style), now it shows a sportier soul. For athletes gold and silver will remain for years, thanks to the vintage craze, and a new desire for striking elegance that is also synonymous with lamé. Indeed different, very different, is in the case of velvet, a "rich" fabric always appreciated for its sophisticated nature, difficult to access and therefore, of course, intended for festive occasions. Equally designed for the holidays, finally, sequins are born as flashy decorations but certainly at a low cost so that they are capable of making sparkling costume jewelry (that want to pass for real) and clothes that you dreamed of with em-broidery, gems, and precious stones. And now? Now the use of these glittering circles is obviously very different and sequins have "evolved" entering fully into the triad of inevitable materials for the holidays.

in personaFabrizio Lavoro, on the job with Nikki Pag 93 He is, almost always, among the leading voices of Radio Deejay. Just ask the fans, the tropicalisti, those who from 16:00 to 18:00 are troubled if you disturb them.His adopted city is Milan, but he has passion for Turin, Nikki tells us about his love for the city of the Mole. Where it seems that sometimes he plays incognito...How can you not love the radio? First of all, the music, certainly. A life without a sound track (even if only when you take the car to go to the supermarket) is much sadder. But then, you turn on the radio, and you know that every day you have an appointment with a familiar voice. And it's like having a chat with a friend.Some radio stations, like this, have made their fortune with a Radio Deejay. It’s a radio that has staked everything behind the microphone with a recognizable person that, above all, must establish a

relationship with the listeners. They call, interact, and tweet, maybe up to becoming a community. If you are a "tropicalisti", for example, we don’t have to tell you that every day, from 16 to 18, there is the show because you are there to have a snack with Fabrizio Lavoro (aka Nikki), DJ Aladyn and their "Tropical Pizza". A program broadcast for almost twenty years (it was 1997 when he began on the late hour), which goes to make sounds that break up the monotony of the scheduled music radio (which, let's face it, often loops the same ten hits per week), does interviews and live music, as well as - of course - the interven-tions of the tropicalisti scattered around Italy. Forget the songs of the top ten, those that will be forgotten in a few weeks, if you listen to Tropical. The mood of Nikki is decidedly rock 'n roll, with little thought to fashion, instead he is about good music (of all kinds, it’s clear: no snobbery here). With much healthier gossip, like an evening with friends. "Slacking", he would say, that uses very young language. He has made a pact with the devil, Nikki, who after twenty ye-ars of making music always seems young. A person that offering a round of beers and jumping right in comes to naturally. But despite the confidence, there is one thing that we had to keep to ourselves during the interview: Nikki, this obscene mix of pep-pers and pineapple on the Tropical Pizza, do you really not want to talk about it?Nikki, how did you get into radio?"To tell the truth, as often happens in life, I found there’s little about the event, although it was certainly in my destiny. Besides, I've always listened to the radio, because I was already a fan of music as a kid, and when the radio was the best (the only one, actually ...) to stay abreast of new music. I was always very talkative, and I didn’t think that this attitude could have such a beautiful outlet. However, my oldest passion is to play, and to carry on forever. "How did you reconcile those two things?"I've always been all in one. My story as a musician and my story of being a deejay are intertwined. At the time, the guy who organized our musical group’s concerts was

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able to prove this to conduct phonebook rock Deejay Television; I proposed it and I went. They took me there to work, one thing lead to another, and I got where I am today. But I always remain both the conductor and the musician. "So you still play?"Of course I play!"(It is said that Nikki is one of the members of the Monaci del Surf, a Turin-based group produced by Inri, specializing in the “surf” rock-style. We aren’t certain and no one can be angry, because the Monaci took the stage dressed as wrestlers, but the voices are insistent, and Nikki neither confirmed nor denied ...)Speaking of television, it never came to your mind after Deejay Television to bring music on the TV or to reach for that career?"I don’t know it seems to me that when music goes on TV it frequently takes the worst part ... I don’t care to talk much about this part. For sure there are also some worthwhile things, but on TV maybe you should talk about something else, using music as a worthy soundtrack. For example, on Deejay TV we held "Shuf-folato" with Aladyn, a touring program that tells nice stories of, travel, people, and experiences around the world, not speaking directly about music, but the music was always an interesting starting point from which to arrive. "So the radio is a bit more in your means, we understand. But how has it evolved over the years? Is it true that there is a resurgence of radio lately?"Yes, it’s what you said; it seems that now the radio is particularly cool. But it’s inside that you think too much ... at least, I'm always ready to be more open at any time. Even television has improved with the pro-liferation of digital channels, perhaps it has also evolved more on the radio, which often is actually less cool than it looks, because it is geared too much on the same dynamics: chess, a pair of speakers that bickering and speaking of the topic of the day. But the radio is definitely the most for me: leaving a lot of room for improvisation, and it’s the best way to establish a direct contact with

the public. "And how is a program like Tropical renewed, which has been broadcast for many years more or less always in the same structure?"The program itself actually remains the same ... we say that with due measure, I try to evolve. Changing the topics I speak about, for example, because over the years I have changed and matured. But this is because on the radio, if you reduce it to the bone, it’s always someone who speaks and then there is a song: it can be said that the program, for worse and for better, grows and changes along with those who do. "We speak of Turin: you transmit from Milan, but always speak of Turin. Exactly, where do you live?"In fact, I live a bit here and a little there, trying to take the good from both cities. Then, a few months a year, if I can, I spend abroad. "But you're in love with Turin, right?"Look, in radio and in my circle of friends has now become a joke, about my favora-ble view of Turin. But what can I do? Let me be clear, in some respects Milan is a beautiful city, but there is the hill, there are the mountains that you see at the end of a road. For heaven's sake, perhaps I speak with eyes of a lover, but they are all true things I say about Turin. I think staying in a local place on the river, behind a lovely church all lit up in blue, doesn’t have many equals in the world. "And what is it that you like most about Turin?"I love its beauty, although it may seem a bit superficial. I really like the view of nature: we are talking about a city with the most green spaces per resident in Italy, with kilometers of bike paths along the river. Indeed, certain areas are not even exploited like it would be if we were in Portland, or Berlin, with such beautiful green areas it would be full of people jogging or walking. You understand that when you come at six in the morning after night at Murazzi and you're walking along the Po, alongside the ducks that pass? That it has stunning architecture. "What do you think about the music of

Turin?"I think it’s wonderful this atmosphere of an eternal laboratory that Turin has. It’s often said that Turin is the laboratory and Milan is the stage, and it's something that’s maybe a little annoying, but it is beautiful that Turin will create so much. I think the situation is now changing: in spite of the fact that Turin has given so much to Italian music, there is a potential that the city has yet to bloom. "

mercatini di nataleA passion for markets! When you aren’t worried, Christ-mas shopping can be really fun. Especially if you shop in markets where you are surrounded by Christmas lights, colors, and scents. Pag 98In our country, Christmas is synonymous with shopping.It sounds a bit vulgar, perhaps, but all those lights, all those colorful packages, all those gift cards gives us an irresistible urge to shop. Not necessarily squandering a month's salary, of course. Bargains, even at Christmas, can always be found, especially going around the markets. And even if you come home empty-handed (we are ready to bet that you won’t), at least you can enjoy the Christmas atmosphere, which transforms the simple stalls into the village of Santa Claus’ dreams. So, are you ready to take a tour of the most beautiful Christmas markets: very close, nearby or further away, depending on how far you want to go before you immerse yourself in holiday shopping.Let's start with the traditional market of Borgo Dora in Turin (www.mercatino-dinataletorino.it), now an event not to be missed by Christmas lovers. Until December 23 (Monday to Friday from 12 to 19, Saturdays and holidays from 10 to 20), you can follow the stream of people that will take you to the chalets and stalls: you will certainly find a lot of gifts, but also a hot chocolate or something like that, for a snack that is very festive. For true fans

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of the genre, then, in addition to shopping visiting the Nativity Scene Museum is a must, it’s an exhibition of about two hundred and fifty nativity scenes from around the world including a brand new electromechanical crib, with about 35 moving people.If you wish to do a good deed, as well as find some gift ideas, you can head to the traditional Mercatino di Natale di Casa UGI (UGI Christmas Market House), open daily (10.30-19) until December 24.

If you're in the mood to travel a little, maybe use the opportunity to take a trip on the weekend, you can definitely add a stop for the Christmas markets throughout the Piedmont region.Sordevolo, in Biella, it is the place for those who want to experience the Christmas spirit in the midst of tradition. It’s no coincidence that we are talking about the region that since 1816, every five years, involved almost the entire population in the Holy Representation of the Passion of Christ (from June to September, www.passionedicristo.org). In the streets of the region, at Christmas (until 8 December) you can go to the Mercatino degli Angeli (Market of the Angels) (www.ilmercatino-degliangeli.it), with stalls, themed parades of Santa Clauses, and lots of ideas for gifts and decorations.But it is in Govone, in the province of Cuneo, you have to immediately head to if you are fond of Christmas. Here, until January 6, is not only a market, but also the "Magico Paese di Natale" (www.ilpae-sedinatale.com), complete with children's entertainment, where they will want to stand in line to read their letters to Santa Claus. In Govone, the Castello Reale, is used as Santa’s House, with his wife Mrs. Claus and the elf queen, Antea. But San-ta's not only there to listen to the wishes of children: in the House there are also plays and musicals, so you should book your tickets early on the event website. If your kids are not too old to believe in fairy tales, it will be an unforgettable experience for them. But not to go off topic: we are talking about the markets. The driveway of the

castle is lined with Christmas stalls, where you can stock up on excellent foods and regional crafts.Certainly higher up in the mountains, with the cold and perhaps a bit of snow, you feel the Christmas spirit more. For sure it will benefit the Christmas market of Santa Maria Maggiore, in the beautiful mountain village of Valle Vigezzo, in the upper part of Piedmont. From 6 to 8 December there will be over two hundred exhibitors, in one of the largest Christmas markets in the region, with music, parades, alpine bands, and street artists. Don’t be too afraid of the cold. Shopping certainly will distract you, but if that isn’t enough to warm you up, along the market paths there are heaters inside of the fir tree trunks. And if you still have the chills, you can enjoy a mulled wine or a traditional coffee Vigezzo, maybe eat some roasted chestnuts. What’s more festive than that... Of course, there is still more to please the insatiable audience. Those for whom Christmas is a real passion, it’s an indi-spensable tradition. Also those who are hypnotized by the lights, and are moved when they stand in front of a decorated fir tree. For them and for anyone that has a few days off at Christmas (and a bit more money to spend), we thought about some Christmas markets that are well worth a trip.We start in Italy, and go to a classic. If you have never seen San Gregorio Armeno in Naples at Christmas, you can’t tell any true fans of the genre. It’s a cult destination for international tourism, with a central street in which to walk among the wor-kshops of the world's most famous cribs. Among other things, it is definitely time to revive the Nativity scene that you have had since the beginning of time, with a broken little shepherd boy and with figures of all different sizes. Here you will find what you need for the most traditional Christmas decorations, without missing a touch of creativity (you know, the Neapolitan artisans annually indulge in creating funny figurines that are inspired by politics or gossip).Naples, needless to say, is the city for heat

lovers. For lovers of the mountain and the cold, however, we can recommend another must: the mercatini dell’Alto Adige (www.mercatinodinatalebz.it). Spices, Christmas carols, gingerbread cookies, apple strudel, chocolate cups, and scented candles. Just the description is enough to feel at peace with your Christmas spirit, even that of future Christmases. This market is located below the Dolomites, in Bolzano, or in the city of Nativity scenes, in Bressanone (www.weihnacht-brixen.com), this area has a charm all its own during the holidays. We will be closer to the far north, where Santa Claus lives. It will be here that the fir trees thrive; you just need to go and retrieve them in a nursery at the last minute. Maybe because the snow makes it more like Christmas (by the way, here, among the booths and a steaming coffee don’t for-get to take a ride on the ski slopes). In short, all this will be together, the markets start to make you think a little, then you will be amazed when you are in front of the lights, with the colors and sounds of Christmas in South Tyrol.Now remains advice for those of you who really want to experience Christmas closely, pushing north without fear of the cold. You can do it even without going up into Lapland, where Santa Claus lives (Rovaniemi, with elves, reindeer, and the real Santa Claus, is the most magical place in the world, but it is not easily ac-cessible. But if you care to plan, on the site www.santaclausvillage.info/it you can find some information). If the goal is always the Christmas markets, there are two main stages.First up is Dresden in Germany. It is home to the oldest Christmas market in Europe, begun in 1434, when Santa Claus was little more than a teenager. The market of Dresden, the Striezelmarkt, gets its name from the city version of the Christmas cake Stollen, the Strietzel, which is bread with dried fruit and candied fruit (remind you of something?). With more than two hundred stalls, and a Christmas pyramid 14 meters high, it’s a worthwhile shopping experience.We close with what is perhaps the dream

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Christmas market that, truthfully, it’s not even that far. Innsbruck, ladies and gentlemen. The capital of North Tyrol, with Swarovski and the Christmas markets of course. It already has multiple markets because in Innsbruck there is almost a market in every square, starting from the central one. Stalls, stalls, and stalls again, till you drop. Certainly, Christmas shopa-holics Christmas find this like home.

sportCaged with PadelIt is a relatively young discipline, already widely practiced in some countries, that is gaining ground in Italy.Pag 103"When we started to play, there were the exploits of professionals to inspire us. Some had experience in squash in regards to the rebound off of the walls, which is the main difference with the court from tennis. Then we have internalized the sport and sought ways to play this discipline specifically." This quote is from Horacio Alvarez Cle-menti, a legend of Padel, four-time world champion in the sport that is making inro-ads in Italian clubs. Born in the late sixties in Mexico, as an evolution of the American paddle, it is now practiced by millions of athletes in the world, and for a few years by a good Italian group.The game is played on a field of 20 meters by 10 meters, surrounded by walls two me-ters and 90 centimeters high against which the ball can bounce and remain in play: they are made of plexiglass or another bouncy surface from the end zone and up to the line of service with a chain link fence up to mid-field. The paddle is played with a racket whose central part has cylindrical holes from 9 to 13mm in diameter. The plate surface can be smooth or wrinkled; with a mandatory string that holds it on the wrist of the player for the security of himself and the other three participants. The balls are similar to tennis balls, but with a lower pressure to bounce less and be slightly heavier.One of the strengths of Padel is the ease of picking up the basic mechanisms, similar

to other racquet sports, such as tennis (precisely) from which it inherited the score system and the fundamental rule of only one bounce of the ball on the court. A key difference, however, is that the paddle is fighting "from below" and not from the top with the smash. With the first ball played, it soon becomes clear why. You get the point when the ball hit by your opponent touches directly on the the walls of the opponents camp or the chain link; when your shot bounces twice on the opponent’s court; when you’re pushed by a player, the ball bounces correctly on the opponent's court and then, exceeds the limits of the field, hitting some foreign object or when it bounces twice on the opponent’s court. Easier to see than to explain.What does it take to play? At an amateur level basic physical preparation is suffi-cient; to raise your level of play you have to improve your reflexes and knowledge of the possibilities in the change of the bounce of the ball on different surfaces. As told by Patty Llaguno, one of the most famous and successful players in the history of this discipline and the current number 5 in the World Tour rankings: "To play Padel you need to take good care of your body and especially love the sport as a discipline. The fact that it is meant to be played in pairs adds something completely different in respect to tennis, where the principal part of the discipline is singular."The World Tour circuit has replaced the world championship as the major interest of the players; in fact the world championship wasn’t carried out in 2015. In contrast, the "Padel Tour" season con-tinues throughout the year and ends with the Master Finals in mid-December in Madrid. The venue is not accidental: the Spaniards, together with Argentina, are the strongest of the lot and often monopolize the podium of the main international events.At the amateur level, with the creation of indoor courts, you can practice all year and the facilities, especially at this stage of activity in Italy, provide rackets and balls for the players.

4 passiPorta Palazzo: the teeming heart of Turin Not only a market: throughout the whole area you can feel a ne-ver ending rhythm, discover new treasures, and see the city with a multiethnic and vibrant soul Pag 117If it’s in the markets that we see the true soul of a city, it’s true that Turin is a special city, a city that never stands still. At Porta Palazzo, the largest outdoor market in Europe (like any proud citizen will never tire of repeating), you can immerse yourself in a unique atmosphere, in a space where there is always movement, any time of the day or night.There’s nothing like a market where you can see the heart of a population, a point for meetings and exchanges, a symbol of the city: Porta Pila, as they call this market in Piemontese, is the market where the women go shopping, teeming with people selling, buying, yelling, and walking. A place that has changed over the years, it is true, but that is precisely why it is the mirror of the evolution of the city; why yes, it is in the markets that we see the true soul of a city.It has a restless soul, perhaps, but it is also colorful and a hybrid of many things, with benches that have seen the transforma-tions over the years that were taking place between the people of Turin: from Jeru-salem artichoke to broccoli, from broccoli to spices, from spices to leather goods all at low costs. And, in the midst of change, the pillars of traditional culture were also preserved: historical shops and stalls have been the same from time immemorial.The market is this, a crossroads of people, cultures, and roads leading to multiple far off countries. And this is its beauty. Even in San Salvario, a neighborhood known for its multiculturalism shows the many faces and many colors of Turin as well as Porta Palazzo. It’s a very Torinese market and together it becomes contaminated. Cultu-rally, it’s a real marvel. For shopping, it’s a continuous discovery. Here you can find the city's best fish, the freshest vegetables

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(as always happens in the markets, try to get a few sellers that you trust and treat them well), and then there’s wine, meat, bread, ethnic specialties, and clothes. And, a little further on, towards Borgo Dora, also sundries, antiques, vintage accessories, secondhand objects, and the contents of cellars. It’s the Balon (www.balon.it), the flea market (although the definition doesn’t do it full justice), in which all the people of Turin (here for a lifetime or just passing through), have bought something at least once. Every Saturday, from 7 to 19, for many years - it was 1857 the first time - the cobblestone streets in the area have been filled with stalls and people ready to make the deal of a lifetime. The exhibitors have virtually doubled in number, reaching a total of 250, when every second Sunday of the month (from 8 to 19) the market turns into the Gran Balon, as if the Balon needed an extended version.But let's step back, because the path of this gigantic market has brought us too far from the starting point, and let us return for a moment to Porta Palazzo. The soun-ds, the colors, the smells of the market stalls have been in the octagonal square since 1835, which was originally designed by Filippo Juvarra and completed by Gaetano Lombardi, with pavilions built specifically to host the covered markets: the market II (fish) and the market V (food), built in 1836, and the market IV, today called the clock building, built in 1916 and today embellished by light installations called "Amare le differenze" by Michelangelo Pistoletto. Since then, almost nothing has changed, except for the pentagonal pavi-lion with three floors of glass, designed by Massimiliano Fuksas, which replaced the old headquarters of the clothing market. In the new building, opened in 2011, the old 19th century ice houses, which were used as refrigerants for storing food, are still visible.Before you head to Borgo Dora, you have to see the so-called isolated Holy Cross, which is the area between the Piazza della Repubblica and Via Milano. This is where, for a hundred meters, there is the Galleria Umberto I, a stylish glass gallery designed

by Lorenzo Rivetti to house cafes and shops. Here, the artist Marco Gastini desig-ned in 2009 a light piece called “L’energia che unisce si espande nel blu”, which is a blaze of blue light on the glass ceiling that became a permanent work in the facility. At the end of the gallery, on the opposite side of the square, there is also the Basilica Mauriziana (also known as the Church of the Holy Cross), so called because, until 1884, the Order was based on the island Mauriziano.At this point, we have explored the area of Porta Palazzo, so we can return to Borgo Dora, the seat of Balon. A term that, for some time, had a double meaning. In addition to the antique market, in fact, in these parts appeared a giant balloon that is a hundred and fifty meters high and anchored right in Piazza Borgo Dora. It’s the Eye of Turin, with a very unique way of looking at the city from a new perspective. It’s in operation every day except Tuesday (weather permitting) from 14.30 to 18 (weekends from 10 am), and makes a flight every twenty minutes at a cost of € 13.50 (€ 15.50 on weekends, 6.50 € and 8 € reduced tickets).You can go shopping at the market and admire Turin from above; you just have to visit Borgo Dora, with its restaurants, craft shops, and historic wineries. The district in the mid-nineteenth century was the first industrial center of the city (it seems in-credible, given the remoteness of the more modern factories), with production plants that drew energy from the River Dora; and now it is a lovely residential neighborhood, made up of winding cobblestone paths.The heart of the neighborhood is certainly the former military arsenal, transformed in the eighties to the Arsenal of Peace, headquarters of the Young Missionary Ser-vice (Servizio Missionario Giovani). It was designed in the late nineteenth century by Giovanni Castellazzi; the former military arsenal consisted of warehouses for storage of materials and a barracks. Before that, in 1582, the structure was designed to be used as a powder magazine, but was changed after, in April 1852, there was an incident with a violent explosion (tragedy was avoi-

ded thanks to the courageous intervention of Sergeant Paolo Sacchi, who stopped 40,000 kilograms of gunpowder from being lit on fire).The building of the former arsenal that was used as a barracks (called la Caserma Cavalli), with its neo-medieval style facade and clock tower, became in 2013 the new home of the Holden School, the writing school founded by Alessandro Baricco. The undoubted merit of this operation was, as well as rehabilitating a historic building in the city, but also to transfer in hundreds of young intellectuals and creative people, who have helped to give new life to the district.Inside the gigantic complex of the Arsenale, there is still the Cortile del Maglio to see, it’s a large covered plaza that now houses - in addition to the Balon - a series of "mo-dern" design workshops and experimental creations.After all this walking, there is one last thing to do: relax. The area, from this point of view also, was able to draw on its multi-ethnicity. Not surprisingly, the best way to catch your breath and take care of yourself in these parts is the hammam on via Fiocchetto 15, one of the most famous and historical in its industry in the city, is in the seat of the Italian-Arabic cultural center, the Dar al Hikma (meaning House of Wisdom in Arabic). In addition to the hammam, the property also has a restau-rant, a small cafe, a library, newspaper library, and reading room, where there are organized meetings and events.In short, the heart of the city beats here, and it’s an area full of life lived at a hectic pace. There are many things including fascinating stories and hidden treasures to discover form many different cultures. As only an area around a market can produce.

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di Maria Grazia Belliper il Bene di tutti

Un sostegno per l'associazione Vita Onlus

Cercasi volontari per i banchetti natalizi

Fino al 24 dicembre il mercatino in via Lagrange

#keepoutxvitas

Solidarietà e fortuna. Keep Out, il brand di bijoux made in Italy che ha scelto come simbolo il ditale che tradizionalmente è collegato alla fortuna, ha deciso di sostenere l'associazione Vitas Onlus di Casale Monferrato che da anni si occupa di assistenza domiciliare ai malati di cancro. Per ogni acquisto di Keep Out 1 euro verrà utilizzato per donare all’associazione una Fiat Panda da utilizzare come mezzo per svolgere le proprie attività. Fino al 24 dicembre, qualsiasi accessorio, acquistato nei negozi o on-line, concorrerà al raggiungimento dell'obiettivo. www.vitas-onlus.itwww.keepoutbracelets.com

medici senza frontiere

Medici senza frontiere cerca volontari. Dal 28 novembre al 24 dicembre infatti l'organizzazione sarà presente con dei banchetti in diversi punti vendita Feltrinelli (piazza C.L.N., Porta Nuova, 8 Gallery, Le Gru) e la Città del Sole (via Nizza) con l’iniziativa "A Natale ci prendiamo cura dei tuoi regali". MSF ricerca volontari per turni di 3-4 ore (età minima 16 anni) che confezioneranno, a fronte di una donazione, i pacchetti regalo di clienti dei negozi. Il denaro raccolto servirà per sostenere i progetti di soccorso medico che l'organizzazione porta avanti in più di 60 paesi nel mondo.www.msf.it/volontari-natale

Morbidi peluches, suggestive decorazioni di Natale, biscotti, cioccolatini, panettoni, bijoux, sciarpe per aiutare un bambino malato. Torna in via Lagrange 5d e fino al 24 dicembre, il mercatino dell'associazione Adisco – Sezione Piemonte per sostenere la ricerca e la cura delle malattie degenerative. Novità di questa edizione è la lotteria: nello store sarà possibile acquistare i biglietti a due euro l'uno. L'obiettivo è portare a termine un importante progetto: L’Isola di Margherita, uno spazio all'interno dell'Ospedale Regina Margherita che verrà terminato entro i primi sei mesi del 2016, pensato per il sostegno dei bimbi affetti da malattie rare e incurabili. www.adisco.it

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news&gossip

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news&gossip

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news&gossip

Un'opera del torinese Armando Testa nel cuore di Torino. Da qualche tempo nella centrale piazza XVIII Dicembre nello spartitraffico vicino alla storica stazione di Porta Susa è stata collocata “Sintesi 59” una sfera e una mezza

sfera di acciaio nero, di circa 5 metri di altezza, per ricordare la creatività e lo stile che Testa fondeva in ogni suo lavoro.

sintesi 59, il monumento di testa

Vicino a Porta Susa

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144 | 12 . 2015 | Shop in the City

news&gossip

Il Mercato Foroni, in piazzetta Cerignola è stato completamente riqualificato. È uno dei tasselli più importanti di Urban Barriera di

Milano, il programma di interventi messo in atto dalla Città di Torino per innescare la rigenerazione del quartiere.

www.comune.torino.it/urbanbarriera

il nuovo volto di piazza foroni

La città che cambia

chocolate is the new black Catrice presenta il suo Best of Beauty per la

categoria Occhi. La palette di Chocolate Nudes

presenta texture a lunga durata che offrono

sia un effetto matt sia un effetto perlato.

escursioni con i cani da slittaDal 5 dicembre al 12 aprile riapre il Centro Sleddog che

propone escursioni con i cani da slitta di pura razza

siberian husky nella cornice delle splendide montagne

olimpiche di Sestriere, in provincia di Torino,

accompagnati da qualificati istruttori.

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i regali solidali di cisvOggetti esotici e originali da Africa e America Latina.

Vini e cesti natalizi con i prodotti bio dei contadini e le

farine del Castello d’Albiano. Collane intrecciate,

presepi in materiale riciclato, lampade di zucca e

batik. Regali “da vivere”: massaggi, giri in bici

elettrica, corsi di cucina e i prodotti naturali di

Daymons. Un augurio unico i cui proventi vanno ai

popoli in difficoltà. www.regalisolidali.cisvto.org

premio ineditoIl Premio InediTO - Colline di Torino 2016, scade il 31

gennaio 2016. InediTO ha l’obiettivo di scoprire nuovi

autori attraverso sezioni dedicate a tutte le forme di

scrittura, narrativa, poesia, teatro, cinema e musica.

Nella giuria di quest'anno il cantante eclettico Morgan.

www.premioinedito.it

nuova location per vincent.tulipanovincent.tulipano è il luogo dove ogni donna dovrebbe

entrare. Un luogo dove creatività, gusto e glamour si

uniscono per dare vita al look perfetto per ogni donna...

di carattere. Da martedì 24 novembre lo troverete nella

nuova location di via Della Rocca 6/F, non mancate!

Page 147: Shop in the City dicembre

news&gossip

Shop in the City | 12 . 2015 | 145

cofanetto originale da sephoraBetter than Sex, il mascara

volumizzante di Too Faced è

arricchito con collagene e in

versione Deluxe natalizia. Il

pennello a forma di clessidra

consente un’applicazione

perfetta che inspessisce,

piega e ricopre interamente

le ciglia.

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della fotografia e non solo. Una

collezione pensata per coloro che

hanno la necessità di proteggere

l'attrezzatura senza rinunciare ad

una borsa di stile e di qualità

artigianale.

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L'Armeria Reale si è da poco dotata di luci led ecosostenibili di ultima generazione nella Grande Galleria del Beaumont e ha presentato al pubblico

la nuova mostra sulla collezione di armature, elmi, armi, appartenuta allo scenografo Alessandro Sanquirico e acquistata dal re Carlo Alberto nel

1833. Entrambe sono state realizzate dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e dalla Fondazione CRT.

l'armeria reale risplendeUna nuova illuminazione svela al pubblico la collezione

Sanquirico

seeme gioiello per beneficienzaUn cuore in argento realizzato a mano

dalle donne di Ankara. Un progetto nato

dall’idea di Caterina Occhio che ha

lavorato tantissimi anni per l’Unione

Europea in contesti difficili. Un cuore che

si batte per tutte le donne che sono

vittime di violenza domestica, per dare

loro una possibilità di riscatto.

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raccontare la vera storia di Babbo Natale e

scrivere con loro la magica letterina di

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Page 148: Shop in the City dicembre

146 | 12 . 2015 | Shop in the City

news&gossip

la bella festa di de wanSono stati centinaia gli invitati che

hanno partecipato all'inaugurazione di

ottobre della nuova boutique De Wan in

Piazza San Carlo.La festa è stata anche

l'occasione per celebrare i 60 anni dalla

fondazione. Ad accogliere gli ospiti la

famiglia De Wan al completo: Enrico con

la moglie Rosalba e i loro figli Elisabetta

e Roberto, che proseguono oggi la

tradizione avviata nel 1955 dalla nonna

Erika.

il pastificio Bolognese è un’azienda a conduzione famigliare.

da 4 generazioni entusiasmo e passione accompagnano il lavoro della famiglia

muzzarelli. 90 tipi di pasta prodotte giornalmente nel laboratorio di

via San Secondo 69, realizzate con ingredienti semplici e genuini scelti

con cura e lavorati seguendo l’antica tradizione.

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Page 149: Shop in the City dicembre

news&gossip

Shop in the City | 12 . 2015 | 147

difeso e risarcito al servizio del cittadinoDifeso e Risarcito è un servizio che rivoluziona il sistema di risarcimento dei

danni: difende le persone che hanno avuto un danno (dalla caduta in una buca

della strada, all’incidente stradale, ad una bolletta spropositata, alla malasanità),

ma che non sanno cosa fare per ottenere il risarcimento o non ne possono

sostenere le spese. DeR anticipa tutte le spese e agisce con una squadra di

professionisti. Il cliente paga solo se e quando ottiene il risarcimento: in caso

contrario non paga nulla. www.difesoerisarcito.it , mobile: 392.800.3398

a natale le caramelle drops sono ancora più buone perchè sostengono

l'associazione casa Betania di pinerolo in aiuto delle donne vittime di

violenze e maltrattamenti, perchè questo sia davvero un buon natale.

Questa è la prima di una serie di iniziative che accompagneranno il

sociale. albergian ha voluto iniziare dalla sua città sostenendo

l'avass che lavora con impegno e serietà per aiutare le persone in

difficoltà. la drops di natale sarà in vendita in tutti i negozi albergian

e presso eataly. www.albergian.it

le drop che fanno beneSolidarietà alle donne vittime di violenza

grappa di baroloNasce dalla distillazione di vinacce

nebbiolo appena svinate, provenienti

dalla vocata zona di produzione del

nobile Barolo. Queste, appena giunte in

distilleria, incontrano subito gli

alambicchi creando così un distillato

pieno, armonico e dalle notevoli

caratteristiche organolettiche.

Successivamente la grappa novella

viene passata in piccole botti di rovere

per un periodo non inferiore ai 24 mesi

divenendo così, arricchita dalla

tostatura del legno, un distillato pieno e

armonico. Il colore si presenta limpido e

marcatamente ambrato. Il profumo è

intenso, marcato e persistente. Ricorda

la frutta stramatura con sfumature di

note floreali e vanigliate.

Antica Distilleria Quaglia,Viale Europa, 3Castelnuovo Don Bosco (At) Telefono +39 011 9876159 www.distilleriaquaglia.it

la birra di nataleIl Birrificio Castagnero propone la sua nuova

birra studiata appositamente per il Natale

arricchita con composta Bio di pere e fichi e

aromatizzata con zenzero fresco, perfetta

per i dessert a base di cioccolato fondente.

Nella foto la birra di Natale, il panettone alla

birra, la crema corpo alla birra e il preparato

per pane alla birra del Birrificio Castagnero.

www.birrificiocastagnero.com

Page 150: Shop in the City dicembre

148 | 12 . 2015 | Shop in the City

RObeRTO DemeGLIO Valore autentico. Piacere puro. Passione per la tecnica, profonde radici nell’artigianato.

Roberto Demeglio è il gioiellere. Creatore eclettico, Roberto Demeglio, unisce nel suo lavoro passione per la tecnica e per la tradizione. I gioielli Roberto Demeglio si

rivolgono alla donna che desidera distinguersi grazie a un accessorio di valore reale, realizzato con i materiali e le pietre più pure.

a cura della redazione

33Il cuscinetto a sferaAnello Margherita:la corolla ruotagiocosamente attornoal pistillo centrale.

Anaconda "Las Vegas Couture Awards, Town & Country" 2008.Zebra "Las Vegas, Couture Awards, Town & Country" 2009.Kerouac "Platinum, Design Awards", Basel 2012.

La molla Rende il gioiello flessibile e delicato. Il bracciale è un prezioso strato di diamanti che si adattatotalmente al polso.

PRemIbReveTTIIl sistema multimisura Un meccanismo invisibile che permette di far adattare lo stesso anello a varie misure di dita e reagisce perfettamente col variare della temperatura e delle condizioni atmosferiche.

1902 Giuseppe Demeglio nasce a Torino. 1922 Dopo aver iniziato la sua carriera come orologiaio apre il suo primo negozio/laboratorio in via Borgodora. 1923 Diventa fornitore ufficiale della Famiglia Reale Italiana.1928 Il negozio/laboratorio si trasferisce in corso Regina Margherita. Giuseppe Demeglio si specializza nella lavorazione dell’oro e della incassatura delle pietre preziose. 1958 Celestino Demeglio, figlio di Giuseppe, trasferisce l’azienda di famiglia in corso Sempione.

1984 Formatosi alla scuola d’arte Benvenuto Cellini e dopo un lungo apprendistato presso i migliori gioiellieri di Valenza, Milano, Bergamo e Torino, il giovane Roberto Demeglio apre il proprio laboratorio orafo in Corso Sempione 200, accanto al negozio del padre. 1989 Il nuovo laboratorio - fucina di idee e creazioni - apre in via Fratelli Calandra. L’attenzione di Roberto Demeglio per il design e la tecnologia gli consente di soddisfare un crescente numero di clienti ed inizia a produrre per numerosi brand internazionali.

2008 Roberto Demeglio vince il premio Las Vegas Couture Design Awards, town & Country 2008 con il bracciale Anaconda. Riceve due nomination per lo stesso concorso e conquista il primo ed il secondo posto nella sezione per il miglior gioiello creato con perle australiane promosso dalla Platinum Guild e dalla fondazione Nishikawa.2009 Roberto Demeglio vince nuovamente al Las Vegas Couture Design Awards, town & Country 2009 con il bracciale Zebra. Nasce la collezione Nishikawa, omaggio alla magia delle perle.

2011 Viene aperta una nuova unità produttiva di oltre 1400 mq. a Valenza, uno dei più importanti distretti industriali e artigianali della gioielleria mondiale. Roberto Demeglio disegna la Collezione Margherita che viene lanciata con una importante campagna pubblicitaria. 2012 Roberto Demeglio vince il primo premio nella categoria miglior gioiello maschile al Platinum Design Awards, Basel 2012 con il bracciale Kerouac.

LA STORIA

Page 151: Shop in the City dicembre

company profile

Shop in the City | 12 . 2015 | 149

Il primo vino venduto all’estero è stato acquistato 11 anni fa negli Usa da Bacco Wine & Spirit Llc della Pennsylvannia. In seguito, grazie anche all’aiuto del consulente internazionale di vini Sebastiano Ramello e di Simone Monforte, i vini della famiglia Veglio Michelino & figlio sono stati introdotti in altri mercati esteri. I principali mercati sono: Usa, Canada, Brasile, Turchia, Giappone e Cina ma il vino di Veglio Michelino & figlio si trova anche in Messico, Paraguay, Danimarca, Olanda, Belgio, Svizzera, Germania, Polonia, Lituania, Rebubblica Ceca, Slovacchia, Albania, India, Hong Kong, Francia, Grecia.Prodotti di qualità dal cuore delle Langhe. 

AzIeNDA veGLIO mICheLINO & FIGLIOLa passione per il vino tramandata di generazione in generazione

a cura della redazione

1870Michele Veglio comincia a vendere le uve al mercato del Sabato di Alba.

ANNI 80Michelino, papà di Osvaldo, nonché figlio di Carlo inizia a imbottigliare parte del suo vino per venderlo nei ristoranti (circa 5000 bottiglie all’anno).

INIzI 1900Carlo (nonno dell’attuale proprietario, Osvaldo) e Michele avviano l’attività di azienda mista e la produzione di Dolcetto di Diano d’Alba.

INIzIO ANNI ’90 uNA PICCOLA RIvOLuzIONe IN AzIeNDAL’attuale proprietario Osvaldo inizia a lavorare in azienda accanto al padre e alla madre Giuseppina dopo aver terminato il corso di 6 anni di studi viticolo-enologici.

SeTTembRe 2015 INAuGuRATA LA NuOvA CANTINA COSTITuITA DA Due RePARTI:Il reparto invecchiamento, formato da botti di rovere di Slavonia da 50 hl come nella tradizione piemontese, e la sala degustazione.

Page 152: Shop in the City dicembre

150 | 12 . 2015 | Shop in the City

EVENTI

torino city of design 2015 4 - 8 dicembre

Luoghi vari

una cinque-giorni di incontri,

dibattiti, workshop, mostre,

percorsi e visite sul territorio,

incentrato sulle tematiche che

hanno caratterizzato la

candidatura di torino città

creativa del design unesco.

mercatino di Borgo dora fino al 23 dicembre

Borgo Dora

appuntamento immancabile con

il mercatino natalizio. tante idee

regalo per tutti.

www.mercatinodinataletorino.it

torino anima tangodal 25 dicembre al 3 gennaio

Aldobaraldo 

tredicesima edizione del festival:

il più importante e conosciuto

evento europeo dedicato al tango

che attira ogni anno appassionati

da tutto il mondo, compresa

l'america latina, dove questa

danza è considerato molto più di

un ballo. www.aldobaraldo.net

magico paese di natalefino al 6 gennaio

Govone (Cn)

torna il magico paese di natale,

uno degli eventi natalizi più

caratteristici del panorama

nazionale. da non perdere il

l'arte di fanari si muove in un

universo che sfugge a collocazioni

spazio-temporali prestabilite.

sculture che si impongono come

presenze tutt'altro che

inconsistenti.

www.galleriainterno18.it

alfredo Jaar “che cento fiori sBoccino”fino al 10 gennaio

Fondazione Merz

la fondazione merz partecipa al

progetto l’albero della cuccagna.

nutrimenti dell’arte, la mostra

diffusa sul territorio nazionale,

con un’opera inedita dell’artista

cileno alfredo Jaar.un chiaro

riferimento alla campagna

maoista del 1956.

www.fondazionemerz.org

divisionismo tra torino e milanofino al 10 gennaio

Museo di Arti Decorative  

Accorsi – ometto

la mostra, a cura di nicoletta

colombo, intende esplorare

attraverso quarantacinque

opere, selezionate secondo

un elevato criterio qualitativo

e storico, i percorsi del

divisionismo partendo

dall’epicentro della pittura divisa

italiana: il piemonte e la

lombardia.

www.fondazioneaccorsi-ometto.it

mercatino dedicato al cibo e

all’artigianato locale con oltre 80

espositori.

www.ilpaesedinatale.com

luci d’artistafino al 10 gennaio

Luoghi vari

diciottesima edizione della

collezione di opere luminose luci

d’artista di artisti italiani (molti

dei quali torinesi) e internazionali.

www.contemporarytorinopiemonte.it

MOSTRE

divieto d'affissionefino al 13 dicembre

via Bonelli/ via Sant'Agostino

una mostra di manifesti sui muri

di via Bonelli / via sant’agostino

realizzati dal laboratorio Zanzara.

Black wolvesfino al 13 dicembre

Cortile del rettorato

installazione dell'artista cinese liu

ruo wang composta da un branco

di lupi dalle fauci insanguinate,

che si avventano contro una

catasta di libri, sormontati dal

volume di kant “la critica della

ragion pura”.

darren Baderfino 23 dicembre

Galleria Franco Noero

rocks and mirrors, la seconda

personale di darren Bader con la

galleria e la sua prima mostra

concepita per gli spazi di via

mottalciata 10/b.

www.franconoero.com

roBerto fanarifino al 10 gennaio iNTerNo18 arte contemporanea 

programma di sala

Page 153: Shop in the City dicembre

Shop in the City | 12 . 2015 | 151

programma di sala

francesco Jodice. american recordingsfino al 10 gennaio Castello di rivoli Museo d’Arte 

Contemporanea

il novecento visto come il “secolo

americano” è il tema che

francesco Jodice ha pensato per il

progetto new media del museo.

una vera e propria sinfonia per

immagini grazie alla quale si

percorre il novecento, secolo di

miti ed eroi made in usa che

hanno creato l’immaginario

collettivo delle generazioni non

solo di quel tempo.

www.castellodirivoli.org

paloma varga weisZfino al 10 gennaio

Castello di rivoli Museo d’Arte 

Contemporanea 

il castello di rivoli propone al suo

pubblico la prima mostra

personale in un museo italiano

dell’artista tedesca paloma varga

weisz. la mostra si compone di

un’ampia selezione di lavori, da

quelli giovanili sino alle opere più

recenti. www.castellodirivoli.org

Boris mikhailov fino al 10 gennaio

CAMerA - Centro italiano per la 

Fotografia 

la mostra retrospettiva ucraine

propone oltre trecento opere di

Boris mikhailov: è una delle

rassegne più ampie mai realizzate

su mikhailov. www.camera.to

cinema neorealista fino all'11 gennaio

Museo del Cinema

la mostra “cinema neorealista. lo

splendore del vero nell’italia del

dopoguerra”. a settant’anni dalla

apparizione di roma città aperta

raffaello - il sole delle artifino al 24 gennaio

La venaria reale il fulcro della mostra è costituito

da un nucleo di capolavori di

raffaello, che evocano il racconto

della sua carriera artistica, le

persone che ha conosciuto, le città

dove ha vissuto. sono state

coinvolte importanti istituzioni

museali italiane e straniere.

www.lavenaria.it

monetfino al 31 gennaio

Gam Torino 

il musée d’orsay, che conserva la

collezione più importante

dell’opera dell’artista, ha concesso

per quattro mesi oltre quaranta

capolavori, per dare vita a una

speciale rassegna che documenta

l’attività di monet.

www.gamtorino.it

impressioni giapponesifino al 31 gennaio

MAo Museo d’Arte orientale

di roberto rossellini, il

neorealismo continua ad essere

il momento più amato del

cinema italiano.

www.museocinema.it

paolo peronifino al 16 gennaio

raffaella De Chirico Arte 

Contemporanea

È lo sviluppo urbano che induce

paolo peroni a concepire i propri

lavori. il diritto dell’uomo a

prendere parte all’urbe è il main

topic del suo progetto espositivo.

www.dechiricogalleriadarte.com

Bernar venetfino al 16 gennaio

Giorgio Persano Galleria

l’artista prende a prestito una

frase di John stuart mill “il caos

come principio sottovalutato

dell'ordine”: la citazione introduce

perfettamente alla fruizione del

percorso espositivo e alla poetica

di Bernar venet.

www.giorgiopersano.org

luca pignatellifino al 17 gennaio

Gam Torino

la gam presenta negli spazi della

wunderkammer la mostra, curata

da elena lydia scipionim, “Blue

note / opere su carta”, che

raccoglie una serie di opere

recenti su carta di

luca pignatelli.

www.gamtorino.it

auto in artefino al 20 gennaio

Mauto

il museo nazionale

dell’automobile mette in mostra 9

modelli di vetture straordinarie,

vere e proprie sculture su ruote,

inusuali tele pittoriche o

riadattamenti creativi di modelli

esistenti. www.museoauto.it

Page 154: Shop in the City dicembre

152 | 12 . 2015 | Shop in the City

le riproduzioni di alcune opere di

claude monet attualmente

esposte alla gam dialogano con

quattordici stampe e due dipinti

giapponesi, provenienti da una

collezione privata torinese.

www.maotorino.it

christian Boltanski. dopofino al 31 gennaio

Fondazione Merz

la mostra personale dell’artista

francese christian Boltanski a

cura di claudia gioia. tra i più

grandi interpreti della nostra

contemporaneità l’artista espone

per la prima volta a torino con un

progetto site specific inedito

pensato in relazione alla storia

sociale e culturale della città.

www.fondazionemerz.org

madama cucchifino al 1 febbraio

Palazzo Madama

una installazione di enzo cucchi:

le pareti della veranda sud del

museo ospitano tre dipinti e una

scultura in legno di tiglio che

proseguono il percorso di ricerca,

mai abbandonato, di enzo cucchi

nel suo confrontarsi con l’arte

antica.

www.palazzomadamatorino.it

la regia scuderia. il Bucintoro e le carroZZe regalifino al 7 febbraio

La venaria reale

la scuderia Juvarriana completa il

percorso di visita della reggia

dedicato al teatro di storia e

rinascimentofino al 28 febbraio

Fondazione Sandretto re 

rebaudengo

rinascimento è la prima

personale in italia di adrián villar

rojas (rosario, argentina, 1980),

a cura di irene calderoni. l'artista

si è affermato a livello

internazionale con un linguaggio

di forte impatto, che esplora il

potenziale narrativo della scultura

contemporanea. www.fsrr.org

il mercante di nuvole.fino al 28 febbraio

Gam Torino

la prima grande mostra

monografica a torino dedicata

al racconto di mezzo secolo di

attività di studio65, collettivo

emblema del pop design made

in italy. www.gamtorino.it

ed ruscha miXmasterfino all'8 marzo

Pinacoteca Giovanni e Marella 

Agnelli

una collezione ideale costituita da

oggetti scelti dalle collezioni

pubbliche torinesi e posti in

relazione all'opera di ruscha.

ciascun elemento proveniente

dalle raccolte torinesi funge da

contraltare storico all’opera

magnificenza della dinastia

sabauda. all’interno è esposto lo

splendido Bucintoro. insieme si

ammirano anche alcune fra le più

sontuose carrozze utilizzate dai

savoia. www.lavenaria.it

rappresentare il mondofino al 7 febbraio

La venaria reale

un nuovo percorso di sculture con

i maestri italiani del XX secolo:

“estate”, il “marciatore” e

“adolescente” di francesco

messina, la “spirale aperta” di

arnaldo pomodoro, “double-face”

di giacomo manzù, “gea” di luigi

stoisa, “cari avi” di novello finotti,

“le alpi” di paolo Borghi.

www.lavenaria.it

carissimo pinocchiofino al 14 febbraio

Borgo Medievale

la mostra allestita nella chiesa

e nella sala di cuorgné del Borgo

medievale rende omaggio al

capolavoro di carlo collodi, a 125

anni dalla sua morte, con un

percorso dedicato al torinese

attilio mussino (1878-1954), uno

dei suoi principali illustratori.

www.borgomedievaletorino.it

earthrise fino al 21 febbraio

PAv - Parco Arte vivente 

un nuovo capitolo alla genealogia

del rapporto tra pratiche

artistiche, politiche ed ecologiche,

stavolta per mezzo di un piccolo

scavo archeologico nell’arte

italiana tra gli anni ’60 e ’70.

www.parcoartevivente.it

vanitÀ/vanitas fino al 28 febbraio

Museo ettore Fico

la mostra vanità/vanitas è un

ricco e stimolante percorso che

prevede l'esposizione di

importanti opere che si articola

in:il silenzio delle cose, non la

parola fine ma la fine delle parole,

corpi atletici - dieux du stade, the

messengers of gravity, think of

me, sometimes.

www.museofico.it

programma di sala

Page 155: Shop in the City dicembre

Teatro regio

l’eifman Ballet di san pietroburgo

presenterà anna karenina e

onegin. l’orchestra del teatro

regio sarà diretta da david levi,

affermato direttore statunitense

che, con l’eifman Ballet, vanta una

rapporto privilegiato.

www.teatroregio.torino.it

eric BiBB4 dicembre

Folk Club

il re del blues acustico in concerto

a torino. www.folkclub.it

paola turci4 dicembre

Teatro Superga Moncalieri

un tour teatrale dopo 30 anni di

carriera che permetterà a tutti i

fan di ascoltare ancora dal vivo i

successi e le canzoni inedite

dell'artista.

www.teatrosuperga.it

vienna strauss orchestra with edvin marton8 dicembre

Teatro Colosseo

la tradizione viennese incontra il

genio del violino per un evento

unico: la fusione di due eccellenze.

dell’artista.

www.pinacoteca-agnelli.it

caravaggio e il suo tempofino al 10 aprile

Castello di Miradolo, Pinerolo

la nuova mostra organizzata dalla

fondazione cosso con la curatela

di vittorio sgarbi e antonio

d'amico. circa quaranta dipinti

per offrire ai visitatori una mostra

che mette a fuoco il genio di

caravaggio.

www.fondazionecosso.com

torino e la grande guerra 1915-1918fino al 26 maggio Museo Nazionale del risorgimento 

italiano

allestita nel corridoio

monumentale della camera dei

deputati italiana la mostra espone

circa 300 pezzi. a metà del

percorso una video-installazione

presenta al pubblico una sequenza

di manifesti illustranti la

mobilitazione della città.

www.museorisorgimentotorino.it

MUSICA

paolo conte30 novembre

Teatro Alfieri

torna a torino l'avvocato astigiano

con il vizio del jazz. il cantautore

reduce dal successo del tour 2014,

proporrà al pubblico torinese i suoi

grandi classici insieme ai brani del

suo nuovo disco snob.

london symphony orchestra1 dicembre

Auditorium Giovanni Agnelli 

daniel harding direttore, maria

Joao pires pianoforte, musiche di

chopin - concerto per pianoforte e

orchestra n. 1 in mi minore op. 11 – e

di Bruckner - sinfonia n. 4 in mi

bemolle maggiore “romantica”.

www.lingottomusica.it

eifman Ballet 3 - 6 dicembre, 10 - 13 dicembre

Shop in the City | 12 . 2015 | 153

programma di sala

Page 156: Shop in the City dicembre

154 | 12 . 2015 | Shop in the City

la vienna orchestra, famosa in

tutto il mondo e edvin marton,

talento eccezionale fin dall'età di

otto anni.

www.teatrocolosseo.it

katia e marielle laBÈQue9 dicembre

Conservatorio Giuseppe verdi

katia e marielle labèque sono

famose in tutto il mondo per la

loro sincronicità ed energia. le

loro ambizioni musicali si sono

rivelate già in tenera età e hanno

raggiunto fama internazionale.

presenteranno musiche di

debussy, Brahms, dvořák.

www.unionemusicale.it

aucan11 dicembre

Hiroshima Mon Amour

debutto per una label inglese

diaucan accompagnati da

godblesscomputers, con

l'acclamato album calibro35, il cui

livello internazionale è stato

confermato da dr dre che li ha

campionati nell'ultimo lavoro.

www.hiroshimamonamour.org

mario Biondi14 dicembre

Teatro Colosseo

mario Biondi presenta il nuovo

disco di inediti "Beyond", e i suoi

più grandi successi, in un

imperdibile viaggio in musica, tra

sonorità soul e funky.

www.teatrocolosseo.it

concerto numero 917-18 dicembre

Auditorium rai

la messa in si minore Bwv 232 di

presenta un concerto dedicato

all’icona musicale del blues BB

king. www.teatrosuperga.it

concerto di natale23 dicembre

Auditorium rai

il concerto di natale diretto da

Juraj valčuha, proposto fuori

abbonamento in serata unica è

dedicato al tema delle fiabe in

musica.

www.orchestrasinfonica.rai.it

TEATRO

l’alBergo del liBero scamBio 1 – 20 dicembre

Teatro Gobetti

splendido esempio di commedia

degli equivoci, è uno dei grandi

testi del teatro comico: si racconta

che al suo debutto, nel 1894, le

risate del pubblico erano così

fragorose da rendere

incomprensibili le battute degli

attori durante buona parte del ii

atto. www.teatrostabiletorino.it

fermati!… una storia d’amore1, 8, 15 dicembre

Sala espace

lo spettacolo invita gli spettatori

Johann sebastian Bach.

l'orchestra rai è diretta da ottavio

dantone, il coro maghini è diretto

da claudio chiavazza.

www.orchestrasinfonica.rai.it

carmina Burana 17-22 dicembre

Teatro regio

mietta corli è l’autrice della regia,

delle scene e dei video di questo

nuovo spettacolo dal forte

impatto visivo, una sorta di

“musical medievale”. il coro del

regio sarà diretto da claudio

fenoglio, l’orchestra del teatro da

Jonathan webb.

www.teatroregio.torino.it

andrÁs schiff18 dicembre

Conservatorio Giuseppe verdi

andrás schiff, nato a Budapest nel

1953, è uno degli interpreti di

assoluto riferimento per il

repertorio pianistico di Bach,

haydn, mozart, Beethoven,

schubert, chopin, schumann e

Bartók. il concerto vedrà

l'interpretazione delle musiche di

mozart, haydn, Beethoven.

www.unionemusicale.it

the spitfires18 dicembre

Hiroshima Mon Amour

prima italiana della nuovissima

band inglese dal sapore di Jam e

clash che sta scalando classifiche

e facendo un sold out dopo l'altro

in inghilterra.

www.hiroshimamonamour.org

harlem gospel choir 19 dicembre

Teatro Superga Moncalieri

direttamente da new york, il coro

gospel più famoso del mondo

programma di sala

Page 157: Shop in the City dicembre

un viveur dall’umorismo cinico,

cecè, capace di imbrogliare la

gente senza farsi alcuno scrupolo.

www.fondazionetpe.it

la BamBina che raccontava i film11 dicembre

Teatro Agnelli

“Quando arrivava un film che a

mio padre sembrava bello, si

mettevano insieme le monete e

mandavano me a vederlo. poi o

dovevo raccontarlo alla famiglia

riunita al completo”.

www.assembleateatro.com

homicide house16-18 dicembre

Teatro Baretti 

indebitato per problemi di lavoro,

un uomo finisce vittima di un

gioco al massacro riservato a

facoltosi in cerca di emozioni forti:

un gioco che non lascia scampo e

che affida all’uomo il

compito di spiegare al mondo, con

ipocrisia e falsità, una storia

troppo complicata.

www.cineteatrobaretti.it

canto di natale a christmas carol18 - 20 dicembre

Teatro Astra

un classico del natale, la storia di

charles dickens con con fabrizio

martorelli e la regia antonio

mingarelli. sonoro e musiche

originali di roberto fiore,

compagnia teatri della plebe.

www.fondazionetpe.it

a partecipare ad uno spettacolo

che stimola a vivere sensazioni,

intuizioni, emozioni, visioni.verrà

raccontata, o meglio “vissuta” una

storia d’amore tra una cieca e un

vedente. www.salaespace.it

dentro marylin3 dicembre

Teatro Agnelli

performance di teatro danza de

les petits filous. la danza degli

ultimi minuti della vita di marilyn

monroe, il desiderio di salvarsi, il

bisogno ossessivo d’amore, la resa

finale e un telefono che non suona

mai. www.assembleateatro.com

le olimpiadi del 1936 4 – 6 dicembre

Fonderie Limone

federico Buffa si fa narratore,

veste i panni del comandante del

villaggio olimpico, ma questo

ruolo non gli dà uno sguardo di

parte sui fatti: un racconto

sportivo e al contempo storico.

www.teatrostabiletorino.it

domenicamattinateatro

6, 13, 20 dicembre

Teatro Agnelli

a dicembre tre spettacoli per i

bambini la domenica

mattina:“dove vanno a finire i

palloncini”, “le lettere volanti” e

“natale all’arrembaggio”.

www.assembleateatro.com

eva futura8 - 13 dicembre

Teatro Astra

con la regia alberto gozzi e

liberamente ispirato al romanzo

di villiers de l’isle adam lo

spettacolo rientra nel progetto di

collaborazione con la compagnia

di san paolo per l’apertura del polo

del ‘900. www.fondazionetpe.it

fedra

8 – 20 dicembre

Fonderie Limone

andrea de rosa dopo il recente

successo di falstaff si serve di un

grande cast, tra cui laura marinoni

e luca lazzareschi, per allestire la

tragedia del furor amoroso e

interrogarci di nuovo con l’eterna

domanda: chi è eros?

www.teatrostabiletorino.it

calendar girls 8 – 20 dicembre

Teatro Carignano

prima versione italiana di un

campione di incassi in gran

Bretagna: nei panni che furono di

helen mirren e linda Bassett un

gruppo di grandi attrici, tra cui

angela finocchiaro, laura curino,

ariella reggio.

www.teatrostabiletorino.it

cecÈ / la morsa11 - 13 dicembre

Teatro Astra

cecè è una commedia in un atto

unico scritta da pirandello

nell'estate del 1913: narra la storia di

Shop in the City | 12 . 2015 | 155

programma di sala

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Page 158: Shop in the City dicembre

156 | 12 . 2015 | Shop in the City

Balletto di mosca25-26 dicembre

Teatro Superga Moncalieri

due giorni dedicati al balletto

e alle atmosfere dei grandi

capolavori "il lago dei cigni"

e lo schiaccianoci", nella

versione fedele agli originali

ottocenteschi del Balletto di

mosca “la classique”.

www.teatrosuperga.it

mummenschanZ27 dicembre

Teatro Colosseo

fondata a parigi nel 1972 da

Bernie schürch e andres Bossard,

dark: il lago dei cigni più eccessivo

e sfolgorante arriva a torino per le

festività natalizie. in una

contaminazione di musica

classica e rock, hip-hop e

tradizione, due giovani danzano al

bivio tra amore e trasgressione.

www.teatrostabiletorino.it

lo spettacolo delle festedal 26 dicembre al 10 gennaio

Teatro Astra

il milione rappresentato per

la prima volta nella parigi Belle

Époque del 1910, racconta le

peripezie di un pittore povero

in canna che ha vinto alla lotteria

il milione del titolo, ma ha

smarrito la giacca in cui ha

custodito il biglietto vincente:

inizia così, insieme ai suoi amici,

la ricerca del fantomatico

indumento, che passa da

una mano all’altra.

www.fondazionetpe.it

enrico ivdal 5 al 17 gennaio

Teatro Carignano

in bilico tra follia e finzione,

tra manipolazione della verità

e impossibilità di calarsi nella

realtà del mondo, enrico iv narra

la fuga dal reale attraverso il

teatro. franco Branciaroli mette

in scena per la prima volta un

testo di pirandello, scegliendo

la crudeltà e la spietatezza di

questo dramma sul rifiuto del

mondo e delle sue convenzioni.

www.teatrostabiletorino.it

in collaborazione con floriana

frassetto, la compagnia

mummenschanz è un progetto

artistico nato dopo intensi anni

di studio e di sperimentazione

nell'ambito del mimo e della

danza.

www.teatrocolosseo.it

tra spaZio e tempo28 - 30 dicembre

Teatro Baretti 

uno spettacolo in cui si parla di

fisica e più specificamente si

descrivono alcuni fenomeni

studiati dalla fisica Quantistica;

poi si spettacolarizza il concetto

usando metafore, effetti visuali,

esperimenti mentali.

www.cineteatrobaretti.it

roBerto Bolle and friends 28-31 dicembre

Teatro regio

il ballerino italiano più famoso al

mondo roberto Bolle riunisce le

étoiles più luminose del panorama

internazionale

www.teatroregio.torino.it

dinner show29-31 dicembre

Teatro vittoria

un viaggio divertente insieme

a personaggi surreali il tutto

accompagnato da musica e

canzoni dal vivo, attori di teatro,

ballerini di danza

contemporanea e una cena.

www.egridanza.com

swan lake reloaded dal 29 dicembre al 3 gennaio

Teatro Carignano

una favola moderna dal cuore

programma di sala

Page 159: Shop in the City dicembre

LeggerezzaLauretana è un’acqua leggera: ha solo 14 milligrammi per litro di residuo fisso (la quantità di minerali contenuti). Un basso residuo fisso favorisce un'elevata diuresi che aiuta l'organismo ad eliminare i residui del metabolismo come urea e creatinina.

5 BUONE RAGIONI pER BERE UN’ACQUA DI BENESSERE

perchE bere

DurezzaMisurata in gradi francesi (°F), esprime il contenuto di sali dell'acqua, principalmente di calcio e magnesio. Lauretana è un’acqua definita dolce, con solo 0,44 °F, e aiuta a prevenire la formazione di calcoli renali.

pHLauretana, con il suo pH 6, è leggermente acida e dunque aiuta la digestione e contribuisce a prevenire i processi di ossidazione. Per calcolare l’effetto di un alimento sull’equilibrio acido-basico dell’organismo non bisogna tener conto del suo pH ma del cosiddetto potential renal acid load (PRAL): l’acqua Lauretana è leggermente alcalinizzante (PRAL -0.7 mEq/d ) ma vicina alla neutralità.

Purezza Lauretana è un’acqua PURA. La fonte, situata in quota, è alimentata presumibilmente da ghiacciai, ed è lontana da discariche, insediamenti industriali, allevamenti o altre fonti di inquinamento che potrebbero comprometterne la qualità e viene perciò imbottigliata come nasce dalla sorgente, a oltre 1000 metri s.l.m.

IposodicaAnche se l'apporto di sodio di un'acqua non influenza molto il bilancio giornaliero, bisogna tenere conto che la dieta occidentale è eccessivamente ricca di sodio. Lauretana, oltre ad avere un basso residuo fisso, è povera di sodio (solo 1,2 milligrammi per litro) e dunque stimola la diuresi ed aiuta al contempo l'idratazione.

www.lauretana.com

Prof. Antonio PAOLI MD, BSc

Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università degli Studi di Padova. Direttore del Laboratorio di Nutrizione e

Fisiologia dell’Esercizio.Autore di più di 100 articoli scientifici pubblicati in riviste specializzate del settore riconosciute a livello internazionale, in libri e in capitoli di libri

sulla nutrizione e sull'esercizio fisico.

seguici su

www.sgi.to.it

Page 160: Shop in the City dicembre

158 | 12 . 2015 | Shop in the City

oroscopo

21|12 19|01 caPricorno

continua l’impegno per la realizzazione nel lavoro, supportata da una

mente capace di scelte oculate. l’anno si apre con un exploit di

energia, ma saturno ti darà il giusto autocontrollo, intrighi amorosi

andranno verso la risoluzione, anno di svolta.

20|01 18|02acQUario

finalmente è giunto il momento di tirare fuori i tuoi sogni dal

cassetto, anche i desideri più nascosti avranno la possibilità di essere

manifestati. saturno ti permetterà di dare forma e sostenibilità ai

tuoi progetti. giove in vergine ti impone radicamento.

19|02 20|03Pesci

i cambiamenti dell’anno passato ti spingono ora ad andare sempre

più in profondità nella tua evoluzione, plutone ti regala una grande

forza e saturno precise idee di realizzazione. non mancherà il

romanticismo.

21|03 20|04ariete

urano ti chiede autenticità e plutone di andare oltre ai giochi di

potere. moderare la tua aggressività ti porterà ad ottenere con più

facilità ciò che desideri e manifestare chiaramente quali sono i tuoi

reali bisogni di accettazione.

21|04 20|05toro

raggiungerai obiettivi che ti eri prefissata da molto tempo e ciò ti

farà essere più sicura, credici e goditi i meritati successi. in amore

riuscirai ad utilizzare un nuovo sguardo, liberandoti di vecchi schemi

e godendo appieno della realtà.

21|05 21|06gemelli

realizzazione dei progetti ed autenticità, continua il processo di

alleggerimento interiore e volontà nell’abbandonare le idee obsolete,

per connettersi veramente con i propri sogni. la sperimentazione

della pazienza ti farà comprendere che senza radici non si vola.

22|06 22|07cancro

stai cambiando pelle, non ti riconosci più nei vecchi ruoli e brami una

nuova te, abbi il coraggio dei tuoi pensieri, parole ed azioni e impara a

manifestare realmente ciò che spesso tieni dentro, in modo che gli

altri possano capirti meglio e condividere con te le gioie della vita.

23|07 22|08leone

la tua positività e la tua capacità di ottenere risultati, grazie al tuo

fascino e alla tua determinazione, continuano a spingerti avanti.

in amore, un dialogo profondo e una buona dose di passione e savoir

vivre saranno gli ingredienti di relazioni vincenti.

23|08 22|09vergine

superata la stanchezza dell’ultimo periodo in cui ti sei impegnata

grandemente nel lavoro, sono in arrivo le meritate retribuzioni

professionali ed economiche. in amore riesci a stabilizzare le

relazioni, alimentare la fiamma dell’eros ti farà sentire a tuo agio.

23|09 22|10bilancia

stai imparando ad esprimere i tuoi desideri e bisogni, senza

accontentare le richieste degli altri, finalmente il tuo lato più

assertivo inizia a guidarti. leggerezza, romanticismo e ironia

daranno un tocco in più a situazioni che durano da tempo.

23|10 21|11scorPione

l’anno inizia decisamente bene con la sensazione profonda di un

benessere interiore e psicofisico. hai risolto nodi relazionali e

professionali e hai grande desiderio di godere dei risultati, sapendo

bene come farlo attraverso gratificazioni materiali ed emotive.

22|11 20|12sagittario

lasciar andare persone e situazioni non gratificanti lascerà lo spazio a

soluzioni brillanti che ti stupiranno poiché apparentemente non sulla

tua frequenza. scoprire nuove tendenze e aspetti della personalità tua

e altrui porterà una ventata di serenità.

Un 2016 di grandi trasformazioni: è il momento di ricostruire, lasciare i vecchi abiti, Plutone ne chiederà di nuovi. Giove in Vergine porterà a fare scelte precise selezionando gli impegni, Saturno in Sagittario rinnoverà le idee stantie.

Page 161: Shop in the City dicembre

oroscopo

Shop in the City | 12 . 2015 | 159

1|12 19|01caPricorno

non ti mancherà la consueta determinazione negli obiettivi

professionali e sentimentali. sentirai nuova linfa scorrere in te, ti

allieterà una nuova ventata di leggerezza interiore capace di renderti

più brillante nei rapporti interpersonali e nella socialità.

20|01 18|02acQUario

sperimenterai il coraggio e la coerenza in dosi inaspettate, non correre

troppo e ricorda di portare a termine ciò che hai iniziato e voluto così

fortemente. i progetti lavorativi ed economici saranno all’insegna

dell’oculatezza e del buon senso.

19|02 20|03Pesci

fai tesoro delle lezioni apprese e manifesta la tua nuova

consapevolezza e centratura nelle situazioni esistenziali. in amore

puoi mostrare il tuo lato creativo ed allo stesso tempo dare corposità

ad una relazione.

21|03 20|04ariete

la competitività sana può essere la chiave del tuo successo, creare

nuovi modelli d’azione e soluzioni più paritarie ed equilibrate nella

professione e nelle relazioni, ti farà scoprire il significato di una

leadership illuminata.

21|04 20|05toro

il tuo potere è in armonia, stai costruendo, come sempre farai un po’

fatica a smuoverti dalla vecchia stabilità e rinnovare le tue posizioni,

anche se riuscirai ad andare oltre, verso nuove mete, l’abbondanza

non mancherà.

21|05 21|06gemelli

credi nel tuo intuito e nella comprensione acuta della realtà che

solitamente ti caratterizza, nel lavoro potrai mettere in atto valide

strategie e nuove tecniche, nelle relazioni ti è chiesta maggior

trasparenza e presenza.

22|06 22|07cancro

plutone ti sprona ad un rinnovamento totale, ad una maggiore

organizzazione e ordine mentale, implementata dal carburante di un

rinnovato entusiasmo e alla capacità di chiedere e parlare di più delle

tue idee per realizzarle efficacemente.

23|07 22|08leone

È l’anno delle grandi ristrutturazioni. fai attenzione a non centrarti

troppo su te stesso, un grande senso dell’io e una buona struttura

materiale ti sostengono. se imparerai a guardare dentro le tue ombre

e a confrontarti maggiormente in maniera aperta sarai invincibile.

23|08 22|09vergine

un momento speciale caratterizzato da grandi opportunità di

espansione, se ti concederai di osare e andare oltre i limiti del

conosciuto avrai una grande fortuna. giove orbita nel tuo segno ogni

dodici anni portando grandi occasioni di guadagno e stabilità.

23|09 22|10bilancia

il tuo bon-ton e la tua eleganza spesso nascondono un fuoco che sotto

la brace vuole ardere alto, quest’anno riuscirai ad infiammarti

provando nuove passioni ed emozioni. nella professione acquisirai

maggiore leadership e sarai riconosciuto per le tue idee brillanti.

23|10 21|11scorPione

dopo un triennio dove saturno ti ha temprato puoi goderti le

conquiste fatte e dedicarti a nuove mete. gli stimoli dei desideri che

spesso ti pungolano ti porteranno a ritrovare la voglia di fare

esperienze mai provate e a mostrare il tuo lato eccentrico e solare.

22|11 20|12sagittario

È il momento della resa dei conti e di rinnovare le idee e le convinzioni

superate, qualche ristrettezza di giove imporrà scelte più coerenti con

i tempi e le evoluzioni esterne,aver compreso chi sei ti fa scegliere le

strade più brevi e efficaci. nuove scoperte possono stimolarti.

Oroscopo a cura del Dottor Mirco Horvath

Page 162: Shop in the City dicembre

contenti e preniati

[email protected]

Ecco i nomi dei primi lettori che hanno individuato il logo di Arcea Oasi del Benessere tra le pagine del giornale

contenti e Premiati

occhi aperti per i prossimiaPPUntamenti

Romna CampagnoloClaudia TortaElena Bonassin

Chiara GataletaVanni di AgrestiPastore Cristina

Monica MarcollaSilvia TaddeoSara Darbesio

Ilaria Foti

Alice MomicchioliGabriella Micalizzi

Sara GiacobinoPatrizia GiolitoDebora SentinaPiera TumiatiGiulia Chisari

Giulia RiccaboniRoberta D'Elia

Eleonora Barbaglia

Alessandra BarbagliaMariella Siciliano

Cali ElisaEmanuela Ferrari

Luca CoggiolaLaura MarzanoMarta GraziosiAngela Sciascia

Mariagrazia CalvoFederica Malara

160 | 12 . 2015 | Shop in the City

Page 163: Shop in the City dicembre
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