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Perché si parla di disturbi specifici? L’aggettivo specifico si riferisce a quell’aspetto settoriale del funzionamento deficitario in un contesto globale indenne .

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Perché si parla di disturbi specifici?

L’aggettivo specifico si riferisce a quell’aspetto settoriale del funzionamento deficitario in un contesto globale indenne.

Cosa si intende per Apprendimento?

Il termine apprendimento evoca un insieme più o meno formalizzato di nozioni e conoscenze esplicite.

Tra gli apprendimenti di base, che si sviluppano nel corso del primo anno di scolarizzazione, vi sono, ovviamente, la lettura, la scrittura e il calcolo.

Fattori di rischio per l’insorgenza dei Disturbi

d’Apprendimento• Disturbo del linguaggio;

• Familiarità;

• Assenza di prerequisiti specifici per gli apprendimenti di base.

L’obiettivo dell’intervento riabilitativo non deve essere

quello di guarire il bambino dalla sua disabilità, ma piuttosto quello

di aiutare a ridurre gli effetti negativi intervenuti

sull’acquisizione di abilità importanti come la lettura, la

scrittura e il calcolo.

La Dislessia Evolutiva•E’ un disturbo di automatizzazione delle procedure di transcodifica dei segni scritti in corrispondenti fonologici;•Comporta difficoltà a carico della correttezza e velocità di lettura. A volte può essere compromessa anche la comprensione del testo.•Comporta difficoltà di percezione;•Comporta difficoltà di linguaggio (elaborazione linguistica e disnomia);•Comporta distraibilità;

• Si palesa in assenza di deficit neurologici, relazionali primari, sensoriali e cognitivi;

• Comporta difficoltà di orientamento spazio-temporale.

Parametri diagnostici della dislessia

• CORRETTEZZA

• COMPRENSIONE DEL BRANO

• VELOCITA’ DI LETTURA

Lo studio della lingua straniera

Il bambino dislessico ha difficoltà nell’imparare a una lingua straniera soprattutto se ad ortografia opaca (inglese francese).

L’inglese presenta, infatti, una difficoltà a livello mnemonico maggiore rispetto a quella di una lingua ad ortografia trasparente.

COME VA A FINIRE PER I DISLESSICI?

• Soggetti che recuperano (Diagnosticati con dislessia lieve);

• Soggetti compensati (Diagnosticati con dislessia di grado medio);

• Soggetti con disabilità (Diagnosticati con dislessia severa).

DISGRAFIA:disturbo della scrittura inteso come difficoltà di esecuzione, cioè difficoltà di realizzare dei pattern motori

DISORTOGRAFIA: disturbo della scrittura inteso come disturbo di utilizzo del codice ortografico

PREREQUISITI PER L’APPRENDIMENTO DELLA

SCRITTURA

• Discriminazione visiva;• Discriminazione uditiva;• Memoria fonologica a breve termine;• Capacità di segmantezione;• Coordinazione oculo-manuale;• Elaborazione semantica di

anticipazione.

Errori più frequenti nella disortografia

• Errori fonologici;

• Errori non fonologici;

• Errori semantico-lessicali;

• Altri errori.

Caratteristiche del disgrafico• Posizione e prensione;• Orientamento nello spazio grafico;• Pressione sul foglio;• Direzione del gesto grafico;• Produzioni-Riproduzioni grafiche;• Esecuzione di copie;• Dimensione dei grafemi;• Unione dei grafemi;• Ritmo grafico

Abilità di base per l’apprendimento della scrittura

• Organizzazione spaziale;• Organizzazione temporale;• Orientamento destra-sinistra;• Coordinazione motoria;• Dominanza laterale;• Memoria visiva e uditiva.

DISCALCULIA EVOLUTIVA:DISCALCULIA EVOLUTIVA:

indica delle difficoltà di natura indica delle difficoltà di natura neuropsicologica nei compiti numerici neuropsicologica nei compiti numerici e aritmetici di base (la e aritmetici di base (la ridotta ridotta capacità di calcolo e di capacità di calcolo e di ragionamento matematicoragionamento matematico interferisce significativamente con interferisce significativamente con l’apprendimento scolastico e con la l’apprendimento scolastico e con la vita quotidiana).vita quotidiana).

Prerequisiti al calcolo• Conoscenza della filastrocca dei numeri;• Associazione tra simbolo numerico grafico e nome del numero;• Corrispondenza biunivoca numero-oggetto contato;• Conoscenza della numerosita’;• Capacita’ di confrontare insiemi di numerosita’ diversa;• Capacita’ di confrontare numeri diversi;• Capacita’ di seriare elementi di diverse dimensione e mettere in sequenza ordinata insiemi contenenti

diverse quantita’ di oggetti.

Modello di McCloskeyIndipendenza funzionale tra

Sistema del numero

Sistema del calcolo

Linea dei Numeri Procedure

Transcodifica Fatti aritmetici

Codifica semantica Segni algebrici

PREREQUISITI PER L’APPRENDIMENTO DELLA

SCRITTURA

• Discriminazione visiva;• Discriminazione uditiva;• Memoria fonologica a breve termine;• Capacità di segmantezione;• Coordinazione oculo-manuale;• Elaborazione semantica di

anticipazione.

Batterie per la valutazione della disortografia

• “Batteria per la valutazione della scrittura e dell’ortografia in età scolare” (Tressoldi e Cornoldi);

• “Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia” (Sartori, Job e Tressoldi);

• “Batteria per la valutazione delle abilità di scrittura” (Rossi e Malaguti).

“PROGRAMMA DI RECUPERO IN ORTOGRAFIA”

di Ferraboschi e Meini

• Esercizi graduati e organizzati in percorsi;

• Strategie per controllare i processi automatici di scrittura;

• Strategie per aiutare l’alunno nella riflessione metacognitiva.

Strategie per guidare l’alunno nella fase di trascrizione

• Fornire banche di vocaboli;

• Utilizzare programmi di videoscrittura;

• Utilizzare la scrittura collaborativa.

Strategie per guidare l’alunno nella fase di revisione

• Insegnare una strategia alla volta in lezioni brevi;

• Usare i compagni per la revisione;• Fornire checklist di autocorrezione;• Tenere un portfolio delle composizioni;• Gratificare gli studenti.

Gli strumenti compensativi

No tecnologico

Bassa tecnologia

Alta tecnologia

•Tabella dei caratteri

•Registratore•Carta copiativa

•Software con sintesi vocale•Correttore ortografico

DISGRAFIA

Compromette la forma del messaggio scritto, rendendo di difficile interpretazione ad un lettore i segni prodotti, quindi riguarda esclusivamente il grafismo e non le regole ortografiche e sintattiche.

Caratteristiche del disgrafico• Posizione e prensione;• Orientamento nello spazio grafico;• Pressione sul foglio;• Direzione del gesto grafico;• Produzioni-Riproduzioni grafiche;• Dimensione dei grafemi;• Unione dei grafemi;• Ritmo grafico

Abilità di base per l’apprendimento della scrittura

• Organizzazione spaziale;• Organizzazione temporale;• Orientamento destra-sinistra;• Coordinazione motoria;• Dominanza laterale;• Memoria visiva e uditiva.

DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO:

LA VERA SFIDA E’ EDUCARE CHI NON LO HA!!!

Attività nella Scuola dell’Infanzia

• Predisporre un piano sulla simbolizzazione;• Leggere fiabe al fine di potenziare la

capacità di ascolto e di comprensione;• Favorire la lettura spontanea dei bambini;• Predisporre cartelloni con scritte chiare in

stampato maiuscolo che indichino i nomi degli oggetti;

• Predisporre percorsi di lavoro fonologico e metafonologico.

Attività nel Primo Ciclo della Scuola Primaria

• Presentare pochi grafemi alla volta e iniziare da quelli più “produttivi” (“a”, “r”, “m”, “e”, “o”);

• Costruire letterone da far manipolare;• Presentare un carattere alla volta e

permettere ad alcuni bambini di continuare ad utilizzare sempre lo stesso;

• Utilizzare parole ad ortografia piana;• Incrementare le abilità fonologiche.

Attività Primo Ciclo della Scuola Primaria

• Leggere a voce alta fiabe, storie, romanzi atti a potenziare l’ascolto e far amare la lettura;

• Accettare che durante la lettura alcuni alunni ascoltino senza seguire sul testo;

• Lasciare ogni giorno 15-20 min. alla lettura silenziosa e senza controllo delle prestazioni;

• Non far leggere a voce alta i bambini se ciò è fonte di frustrazione;

• Non utilizzare la lettura a voce alta dei bambini su testi specifici.

IL METODO FOL

Programma Fonologico Ortografico Lessicale(Tamara Malaguti, Ed.Erickson 2000 ––5 volumi)

IL METODO FOL Tale metodo si propone sia come una metodologia didattica di apprendimento della lettura e scrittura, che viene sviluppata nell’arco di circa 2-3 anni di scolarizzazione, dalla prima fino alla terza elementare o oltre, sia come metodologia pedagogica-riabilitativa dei ritardi o disturbi di apprendimento della ritardilettura e scrittura.

Lo studio della lingua straniera

Il bambino dislessico ha difficoltà nell’imparare a una lingua straniera soprattutto se ad ortografia opaca (inglese francese).

L’inglese presenta, infatti, una difficoltà a livello mnemonico maggiore rispetto a quella di una lingua ad ortografia trasparente.