task force on migrant-friendly and culturally competent ... · dei principali processi e servizi...
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WHO-HPH TASK FORCE ON MIGRANT FRIENDLY AND CULTURAL LY COMPETENT HEALTHCAREHEALTH PROMOTING HOSPITALS NETWORK OF EMILIA – ROMAG NAAZIENDA USL DI REGGIO EMILIA – DIREZIONE GENERALE
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WHO-HPH TF MFCCHTask Force on Migrant-Friendly andCulturally Competent Health Care
WORKSHOPAntonio Chiarenza
Claudio BaraldiLaura GavioliFatiha Salmi
Ilaria Dall’AstaMara Manghi
Rossano FornaciariPiera BevoloMarina Holik
Adil El MarouakhiAmelia Ceci
Mamadou DiopXIII Conferenza Nazionale della Rete HPH
Reggio Emilia, 23 Settembre2009
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I parte: la Task Force internazionale
della rete HPH
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WHO-HPH TASK FORCE ON MIGRANT-FRIENDLY HOSPITALSCOORDINATING CENTRE OF THE HEALTH PROMOTING HOSPITA LS REGIONAL NETWORK OF EMILIA-ROMAGNA - ITALY - LOCAL HEALTH AUTHORITY (AUS L) OF REGGIO EMILIA
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Kaiser-Franz-Josef-Spital, Vienna, AustriaImmanuel-Krankenhaus GmbH, Rheumaklinik Berlin-Wannsee, Berlin, GermanyKolding Hospital, Velje-Kolding, DenmarkHospital ”Spiliopoulio Agia Eleni”, Athens, GreeceHospital Punta de Europa, Algeciras-Cádiz, SpainTurku University Hospital, Turku, Finland Hôptial Avicenne, Paris, FranceJames Connolly Memorial Hospital, Dublin, IrelandPresidio Ospedaliero della Provincia di Reggio Emilia, Reggio Emilia, ItalyAcademic Medical Center, Amsterdam, The NetherlandsUppsala University Hospital, Psychiatric Centre, Uppsala, SwedenBradford Hospitals NHS Trust, Bradford, U.K.
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Migrant-Friendly Hospitals (2002-2005)
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WHO-HPH TASK FORCE ON MIGRANT FRIENDLY AND CULTURAL LY COMPETENT HEALTHCAREHEALTH PROMOTING HOSPITALS NETWORK OF EMILIA – ROMAG NAAZIENDA USL DI REGGIO EMILIA – DIREZIONE GENERALE
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Migrant-Friendly Hospitals (2002-2005) www.mfh-eu.net
RISULTATI DEL PROGETTO
RISULTATIper le politiche sanitarie
WHO-HPHTASK FORCE
MIGRANT FRIENDLY ANDCULTURALLYCOMPETENTEHEALTH CARE
12 modellinazionali di MFH:Interventi:
1. Riduzionebarrierecomunicative
2. Migliorarel’informazionel’educazione
3. Competenzaculturale deglioperatori
4. Sviluppoorganizzativo
RISULTATIper le aziende
RISULTATIper le connessioni
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Scopi della Task Force MFCCH
Dare continuità all’iniziativa MFH dopo la conclusione del progetto
La Task Force MFCCH è coordinata dalla Rete HPH della Regione Emilia Romagna, AUSL Reggio Emilia
Sviluppare forme di cooperazione fra reti ed altre organizzazioni del settore
Raccogliere e disseminare esempi di buone politiche e buone pratiche
Sostenere le aziende sanitarie nel percorso per divenire organizzazioni MF&CC come indicato dalla Dichiarazione di Amsterdam
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I riferimenti della TF MFCCH:Il contesto dell’immigrazione e
l’impatto sui servizi sanitari
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Cosa emerge dai report europei
Riguardo il fenomeno migratorio: diversità e migrazione come stato di normalità
HPH-TASK FORCE MIGRANT FRIENDLY CULTURALLY COMPETEN T HEALTH CAREOSPEDALI E SERVIZI SANITARI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE
� Mobilità globale : migrazione in crescita verso e dentro l’Europa. Globalizzazione. Nomadismo e trans-nazionalismo.
� Diversi status di migrante : migranti lavoratori e loro famiglie; stagionali; rifugiati; chiedenti asilo; vittime della tratta, irregolari, ma anche “high skilled”.
�� Pluralismo e differenziazionePluralismo e differenziazione : L’Europa èsempre più diversa sul piano etno-culturale, ma anche per le diverse condizioni sociali e i diversi livelli di diritti.
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Cosa emerge dai report europei
Riguardo lo stato di salute dei migranti: necessità di intervenire sui determinati socioeconomici
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� Stato di salute . Sappiamo molto sul rapporto migrazione / salute pubblica ma poco sulla salute dei migranti nei paesi d’arrivo. Si ritiene che l’esposizione ai fattori di rischio per i migranti siano peggiori del resto della popolazione. L’effetto “migrante sano”svanisce nel tempo e con le generazioni successive.
� Determinanti di salute. La natura socio-economica dei fattori determinanti la salute dei migranti sottolinea la necessità di sviluppare politiche di intervento intersettoriali.
• Accesso ai servizi sanitari. Livelli inferiori a quelli del resto della popolazione (programmi di prevenzione: screening e vaccinazioni)
� Scarsità di dati . I sistemi informativi nazionali non forniscono dati disaggregati. Necessità di integrare i dati quantitativi con dati qualitativi che facciano riferimento all’esperienza dei migranti.
� Difficoltà di tipo metodologico . distinzione fra migrante e persona appartenente a un gruppo etnico di minoranza. Non vengono raccolti dati per status di migrante o per gruppo etnico.
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Cosa emerge dai report europei
Disparità nell’accesso ai servizi sanitari“Necessità di un approccio integrato”
Barriere formali ed informali oltre ad avere un effetto avverso sulla salute, conducono a disfunzioni organizzative e ad un uso improprio dei servizi (es. pronto soccorso, servizi d’emergenza)
� Barriere legali : diversi diritti per diversi status di migrante (irregolari, chiedenti asilo, minori …);
� Barriere linguistiche : difficoltà nella relazione/comunicazione con gli operatori; mancanza di servizi di mediazione linguistico-culturale
� Barriere culturali : categorie e concezioni di salute diversi; mancanza di fiducia; necessità di formazione adeguata degli operatori
� Barriere nell’accesso : mancanza di una adeguata informazione e conoscenza sul funzionamento dei servizi (bassa health literacy)
� Barriere nei servizi : servizi sanitari poco adeguati/sensibli alla diversità socio-culturale dei migranti
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Sfide e opportunità per le comunità locali
Sviluppare strategie di promozione della salute che agiscono sui determinanti di salute correlati alle condizioni di vita dei migranti:
• Migliori condizioni di vita e di lavoro
• Politiche di integrazione
• Scuola, casa, lavoro …
Migliorare la conoscenza sullo stato di salute dei migranti e i suoi determinanti :
• Profili epidemiologici e socio-demografici
• Interventi di salute pubblica
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Sfide e opportunità per le aziende sanitarie
Sviluppare progetti di promozione della salute che agiscono sui determinanti di salute correlati al sistema sanitario:
• Riduzione delle barriere linguistiche e comunicativ e
• Maggiori competenze culturali degli operatori sanit ari
• Aumento della conoscenza sui servizi e partecipazio ne dei pazienti e delle comunità immigrate
Creare un setting organizzativo adeguato alla diversità socio-culturale :
• Nelle politiche aziendali
• Nei documenti di programmazione
• Nell’erogazione dei servizi
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Gli obiettivi di oggi:presentare e discutere tre aree d’intervento prioritarie
� Barriere linguistiche e comunicative:• Il paziente immigrato rischia di non riceve un informat ione completa• Il personale sanitario ha difficoltà a capire i bisogn i del paziente• Fraintendimenti possono condurre a errori di tipo diagn ostico e
trattamenti inappropriati
� Competenza culturale degli operatori• Non essere in grado di cogliere il tipo di spiegazi one della malattia e
delle cause percepite da parte del paziente • Non sapere che l’esistenza di credenze diverse può avere un ruolo
importante nella gestione della malattia• Non riuscire a negoziare una soluzione che permetta la realizzazione di
un percorso di cura sicuro ed efficace
�Informazione e partecipazione dei pazienti e delle comunità immigrate
• Difficoltà ad utilizzare in modo appropriato i servizi s anitari• Difficoltà a capire le informazioni sanitarie
• Difficoltà ad assumere un ruolo attivo nelle cure e nei s ervizi
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II parte:IL PERCORSO
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Servizi sanitari migrant-friendlye culturalmente competenti:
Un percorso complessivoa livello aziendale
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Obiettivo del progetto
Individuazione di progetti di miglioramento da attuare all’interno dei servizi sanitari dell’Azienda sulla base di un’ analisi dei bisogni di operatori sanitari, utenti e direzioni sanitarie.
Strategia del progetto europeo Migrant Friendly Hospitals
1. Analisi organizzativa2. Analisi dei bisogni + analisi dei dati per individuare priorità e criticità
3. Individuazione di progetti di miglioramento4. Implementazione degli interventi
5. Valutazione degli interventi adottati
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struttura del progetto MFH
SVILUPPO COMPLESSIVO
Direzione aziendale
Progetto 1
Obiettivo: Ridurre le barriere linguistiche e
comunicative
Progetto 2
Obiettivo: migliorare l’informazione e la partecipazione dei
pazienti e delle comunità immigrate
Progetto 3
Obiettivo: migliorare la competenza (trans)
culturale degli operatori tramite percorsi formativi
Creare un setting organizzativo “migrant-friendly”
Gruppo aziendale di coordinamento
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Strategia HPH: Il progetto MFH
• LAVORARE IN RETE: coinvolgere gli ospedali/distretti in progetti di benchmarking(progetto aziendale o interaziendale HPH-MFH)
• SVILUPPO COMPLESSIVO: Avviare e valutare un processo generale di sviluppo organizzativo finalizzato a creare un setting organizzativo “migrant-friendly” (culturalmente competente; sensibile alla diversità), in grado cioè di rispondere in modo adeguato ed equo ai bisogni differenziati della popolazione.
• INTERVENTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE: Attivare e valutare progetti rivolti a specifici aspetti dei bisogni dei pazienti, degli operatori e della comunità.
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Metodologia
Analisi dell’offerta dei servizi ed analisi deibisogni:
• Permettere al Gruppo di coordinamento di identificare le aree prioritarie di intervento e I gruppi target.
• Individuare una base di partenza e valutareil cambiamento (MFQQ).
• Valutare l’esperienza e i bisogni deipazienti/cittadini immigrati e degli operatori(Analisi dei bisogni).
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2 aree principali di interventoValutazione dell’adeguatezza alla diversità socio-cul turale dei principali processi e servizi (migrant-friendliness )
Accesso, accoglienza / comunicazione / cura e assistenza / servizi alberghieri / dimissioni / continuità delle cure /
Valutazione dell’integrazione dei criteri “migrant-friendliness” dentro il sistema della qualità
Politica aziendale / Budget / infrastruttura di coordinamento / monitoraggio / Formazione del personale / coinvolgimento degli stakeholders
Analisi dell’offerta dei servizi
Strumento di auto-valutazioneMigrant-friendliness Quality Questionnaire(MFQQ)
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Analisi dei bisogniApproccio per stakeholder : Valutazione dei bisogni dal punto di vista dei più importanti stakeholder: - pazienti- operatori- comunità
Tecniche miste d’indagine:Interviste in profondità, interviste brevi al momento delle dimissioni (pazienti)Interviste di gruppo a livello di reparto/servizio (operatori)Focus group (incontri con le comunità)
Risultati dell’analisi dei bisogni:Individuazione delle aree prioritarie e dei gruppi target su cuiintervenire
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Individuazione delle priorità: analisicomparata offerta d servizi e bisogni
Lingua e comunicazione + + + + + + + + + + + +Informazione ed educazione del pz + + + + + + + + + + + +Accesso ai servizi + + + + + +Visite dei familiari + + + + + + +Mancanza di menu adeguati + + + + + +Sostegno spirituale e religioso + + + + +Barriere e differenze culturali + + + + + + + + + +Competenza culturale: conoscenze e atteggiamenti del personale + + + + + + + +Continuità delle cure dopo le dimissioni + + + +
Ridurre le barriere linguistiche e comunicative
Migliorare l'informazione e la partecipazione dei p azienti immigrati
Migliorare la competenza culturale degli operatori
Problemi e priorità identificati
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3 MODELLI DI BUONE PRATICHE
A. Come attivare (o migliorare) un servizio di mediazione linguistico culturale.
B. Percorso formativo degli operatori sulle competenze culturali.
C. Strategie e strumenti comunicativi (e di empowerment) per migliorare l’accesso e la partecipazione dei pazienti e delle comunità.
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http://www.ausl.re.it
TF MFCCH - Task Force internazionale Servizi Sanitari Migrant Friendly AUSL di Reggio Emilia - Direzione GeneraleRicerca e InnovazioneVia Amendola, 242100 Reggio Emilia
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