rimini in magazine - 4/2009

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Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00 ® Anno IX - N. 4 - OTTOBRE 2009 Rimini Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00 Stefano Vitali L’uomo, il presidente Roberto Burioni Maestro della ricerca Cecilia Coppola Favolose ceramiche Simona Agostini Nascere con la musica

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Il presidente della Provincia Stefano Vitali è il volto di copertina del numero di ottobre di “Rimini IN Magazine”. Un incarico istituzionale di grande importanza, per una persona da sempre impegnata nella quotidianità e nel civile, per anni tra i principali collaboratori di don Oreste Benzi nella comunità Papa Giovanni XXIII. La sua intervista apre un numero come sempre ricchissimo, che prosegue incontrando alcuni rappresentanti della “officina creativa” riminese: imprenditori del territorio attivi in diversi settori che, grazie a brevetti e idee geniali, hanno trasformato le loro intuizione in brillanti realtà economiche. Il virologo Roberto Burioni, la giovane ceramista Cecilia Coppola, le signore dell’Associazione “Rimini Ricama“, la flautista e terapista Simona Agostini, il “costruttore di spettacoli” Claudio “Spadino” Berardi, e ancora l’imprenditore Nicola Vicini e lo “chef-musicofilo” Andrea Arduini.

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StefanoVitaliL’uomo, il presidente

Roberto Burioni Maestro della ricerca

Cecilia Coppola Favolose ceramiche

Simona Agostini Nascere con la musica

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RIMINI Via Strepponi, 13-15, tel. 0541.384049www.giovagnolicollezioni.it

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Sarà un inizio d’autunno inten-so, denso d’impegni. Mai come quest’anno ci troviamo davanti a una stagione da affrontare con le spalle grosse, perché se le notizie economiche ci dicono che il fon-do, forse, l’abbiamo toccato, d’al-tra parte non si può parlare di fine della crisi, tanto meno d’immedia-ta ripresa. Il più recente interven-to del Governatore della Banca d’Italia conferma che le turbolenze non sono finite. Dobbiamo essere ottimisti senza farci illusioni. La ri-salita sarà lunga e difficile, soprat-tutto è improbabile che ci riporterà dov’eravamo prima. E questo po-trebbe anche essere un bene: Mario Draghi stesso ha parlato di “mondo nuovo” a livello economico, dopo il fallimento delle alchimie finanzia-

re. Al contempo, esperti d’econo-mia sono lì a ricordarci che, dopo la crisi, il giudizio su un prodotto, un’azione o una stessa azienda, non sarà così strettamente legato alla sua storia o al suo passato, ma al futuro e al valore che d’ora in poi saprà creare. Si parte dal presente, per ricostruire; certamente usando il proprio background, ma come fon-damenta per creare innovazione.Come sempre, “Rimini IN Magazi-ne” è a questi concetti che guarda, e ne ricerca l’effettiva espressione in un territorio fatto di persone con una storia e con la contemporanea capacità di rinnovarsi.La scelta di dedicare la copertina d’ottobre al principale rappresen-tante delle istituzioni locali, eletto nelle recenti amministrative, non è

casuale. La poltrona che da qualche mese vede seduto Stefano Vitali, è di quelle calde. Ma, per chi ha do-vuto affrontare dure sfide in questi anni, quella di presidente della Pro-vincia rappresenta solo l’ultima. I primi mesi di governo sono stati di quelli da ricordare, fosse solo per l’ingresso ufficiale nel riminese dei sette comuni del Montefeltro, even-to storico che ha sollevato più di un dibattito e che ora dovrà realizzarsi nel concreto della vita quotidiana.Ma parlavamo di sfida dell’innova-zione: la provincia di Rimini, giusto per chi non lo sapesse, è tra le più dinamiche in fatto di deposito di brevetti. In tempi di crisi una notizia così non poteva passare inosservata. Siamo andati a conoscere alcuni di questi “geni” autoctoni, che hanno trasformato un’idea in un’attività imprenditoriale vincente. E il no-stro viaggio nell’officina creativa riminese ci ha portato a parlare non solo di altissima tecnologia, ma anche di candele e ghiaccioli… perché in fondo qua anche la genia-lità si esprime in un modo tutto suo (non fosse altro che a Rimini è nato Fellini, che in fatto di idee geniali e visionarie ne sapeva qualcosa).Ed è solo l’inizio perché il resto della rivista, come sempre, regala davvero una bella carrellata di volti e di storie. Professionisti nel cam-po della medicina, della musica e dell’arte, uomini e donne che, in quello che fanno, ci mettono della passione: perché è questa, alla fine, la vera scintilla che porta all’eccel-lenza. Buona lettura!

Cervello e Passione

di Andrea Masotti

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Sommario5 Editoriale|

8 Annotare| Brevi IN

18 Essere| Stefano Vitali

24 Ideare| Brevetti e idee geniali

29 Curare| Roberto Burioni

32 Creare| Cecilia Coppola

36 Riscoprire| Rimini Ricama

41 Suonare| Simona Agostini

44 Incontrare| Claudio Berardi

50 Riflettere| Luogo di meditazione

54 Gustare| Ristorante Venini del Palace Hotel

62 Abitare| Monolocale a Misano

68 Premiare| Nicola Vicini

69 Collezionare| Andrea Arduini

70 Rinnovare| Nicola Daminelli

74 Leggere| Gregorio Buda

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Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.Redazione e amministrazione:Via Napoleone Bonaparte, 5047100 Forlìtel. 0543.798463fax 0543.774044

www.inmagazine.it

[email protected]

Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU)

Direttore Responsabile:Andrea Masotti.

Redazione centrale: Giulia Bazzocchi,Andrea Biondi, Francesca Renzi.

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Impaginazione: Emanuele Dall’Acqua, Barbara Ruffilli

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli, Alberto Mantellini, Sara Ravaioli.

Ufficio commerciale: Irena Coso.

Collaboratori: Manuela Angelini, Riccardo Belotti, Pierantonio Bonvicini, Monica Gasperini, Giorgia Gianni, Marina Giannini, Lucia Lombardi, Andrea Manusia, Milena Massani, Maria Cristina Muccioli, Patrizia Santini, Manuel Spadazzi.

Fotografi: Mario Flores, Fotoriccione, Riccardo Gallini, Filippo Pruccoli, Studio Paritani, Gianmaria Zanotti

Chiuso per la stampa il 1/10/2009

Page 8: Rimini IN Magazine - 4/2009

Verucchio - Importante appuntamen-to, a ottobre, col “II° Trofeo Rimini Verucchio Golf Club - CMV Group”. Sponsor di prestigio “Il Buongusta-io”, azienda di Gambettola di prodotti enogastronomici, oggetti e accessori

a tiratura limitata. Per i vincitori 15 viaggi Valtur ad Agadir. Per chi voles-se avvicinarsi alla disciplina del golf, inoltre, sono valide tutto l’anno pres-so il circolo le due promozioni del corso collettivo a 99 euro con 5 ore di lezione e la promozione individua-le con l’associazione al circolo, per 4 mesi, a 299 euro con 10 lezioni.

Giancarlo Pari confermato in Federmoda

Riccione - Rinnovati gli organismi dirigenti di Cna Federmoda nazionale.

Tra i sette eletti a comporre la presidenza dell’Unione fino al 2013

è stato confermato il riccionese Giancarlo Pari, titolare dell’omonima

pellicceria, la cui attività si sviluppa in diversi ambiti, dalla produzione di pellicce su misura, a quella in conto

terzi e fornitura d’accessori per importanti marchi del sistema moda. L’Unione Cna Federmoda raggruppa

i settori tessile, abbigliamento, calzature, pellicceria, sartoria e attività connesse tutelando e

rappresentando circa 25.000 imprese artigiane e Pmi del comparto moda

italiano. (G.G.)

I vincitori del Concorso Tebaldi

San Marino - Lo scorso 26 settembre, al Palazzo dei Congressi Kursaal

si è svolto il Concerto dei Vincitori della terza edizione del Concorso Internazionale. Il primo premio, e il premio Lions per il più giovane

finalista, non sono stati assegnati. Quattro riconoscimenti sono andati

al mezzosoprano Romina Tomassoni: il terzo (ex aequo col soprano russo

Tatiana Trigogina), quello della Critica e i premi Mozart e Soroptimist.

Seconda assoluta, Audrey Elisabeth Luna, soprano statunitense. Questi gli altri premi: quello del Pubblico

a Hee Do An, baritono coreano; premio Opera Italiana al soprano coreano Renata Sung Mi. Ancora un cantante della Corea del Sud, il baritono Sung Hwa Jong, per il

premio Lieder&Songs. La Trigogina, inoltre, ha bissato la piazza d’onore

col premio Rotary.

Premio 2009 Made in RiminiRimini - È andato a Morena Guerra, titolare di Ricci Sabbiature insieme alla sorella Barbara e alla madre Lau-ra Ricci, il premio 2009. Il riconosci-mento (un’opera realizzata dall’arti-sta corianese Giovanni Lombardini) è stato consegnato dal presidente della Provincia, Stefano Vitali, nella cornice di Castel Sismondo. “Morena Guerra rappresenta l’esperienza di un’impresa che ha saputo rinnovarsi e fronteggiare la crisi modificando la propria organizzazione e allargando

la visione - è la motivazione del pre-mio. Premiamo con lei quella parte della nostra economia fondata sulla piccola impresa, a cui dobbiamo mol-to, e che è riuscita a reggere il vento delle crisi sapendo evolvere e mettersi in discussione.” (G.G.)

Ottima stagione per il Rivieragolf

Tornei e corsi al Golf Club

San Giovanni in Marignano - Una crescita esponenziale, da maggio ad agosto, per il Rivieragolfresort, gra-zie alla gestione di GHMT e del di-rettore Filippo Spanò. Se a maggio si registrava un lieve incremento rispet-to al 2008, a giugno si è passati dal 35 al 62% per occupazione camere. Lu-glio ha segnato il passaggio dal 40 al 70%, mentre ad agosto la percentuale è stata più alta: dal 48 all’86%, con la ristorazione triplicata. “Abbiamo cercato di dare una linea di lavoro unica ad ogni reparto - spiega Spanò. Non abbiamo tralasciato nulla: dal sito, all’ufficio commerciale. Credo nell’eccellenza integrata nel territorio e alla possibilità che la nostra struttu-

ra possa dare servizi di livello, accom-pagnati all’accoglienza del luogo.” In autunno l’area eventi all’aperto cede il posto a una zona coperta e riscalda-ta. L’appuntamento della domenica è sostituito col venerdì sera. E Il 2010 sarà l’anno dell’inaugurazione della diciottesima buca.

Annotare | Brevi IN

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Da Gabellini sfila Panamera

Pesaro - Un gala con protagonista una nuova dimensione automobilisti-ca, riferimento sia per la nuova Con-cessionaria Gabellini, esclusivamente dedicata a Porsche, sia per la nuova linea della casa di Stoccarda. Giorgio Gabellini e l’architetto Marco Olmeda hanno dato inizio alla serata inaugu-rando la nuova sede: un complesso di 4.000 mq di cui 1.000 per l’area espo-sitiva. Presente il direttore vendite Porsche Italia, Diego Lovisetto, che ha consegnato a Gabellini una targa per celebrare l’evento. È seguito lo “sve-lamento” della Panamera. La vettura è stata poi illustrata da Juri Gabelli-ni. Un’auto che ricalca i tratti stilistici Porsche: bassa, larga, filante, sportiva. Tutte le versioni (S, 4S e Turbo) sono caratterizzate da altissime prestazio-ni e grandissima efficienza, facendo-

ne una berlina di lusso dall’estrema versatilità. Panamera è equipaggiata di serie col sistema di gestione delle sospensioni attive, che controlla in modo continuo gli ammortizzatori in funzione del terreno e della gui-da. Tanti gli optional e particolari gli interni. Il concetto che ha accompa-gnato lo sviluppo dell’auto è stato il piacere di guida Porsche per 4 perso-ne. L’idea che Panamera suggerisce è un uso molto ampio: dal quotidiano, ai viaggi, agli spostamenti lavorativi. Durante la cena di gala si è tenuta una sfilata di moda proposta da Boutique Guidi Cult di Cattolica e da Gioielleria Bartorelli di Pesaro, partner della se-rata. A presenziare, Margherita Guidi e Carlo Bartorelli. Grandissimo l’ap-prezzamento degli oltre 200 ospiti al termine della serata.

Sidney Lumet Premio Fellini ’09

Rimini - “Il poeta visivo del cinema”: con tali parole Sidney Lumet (classe 1920, Premio Oscar alla carriera nel 2005) definì nel ’93 Federico Fellini a New York durante una retrospettiva. “Il Maestro - diceva - ci ha aiutato a riscoprire il significato delle parole, ha ridefinito per noi il senso di grande e di poeta.” Questo lo ha portato al Premio Fondazione Fellini, che ritirerà il 7 novembre dalle mani del presidente Pupi Avati, a conclusione della due giorni di convegno, presso il Teatro degli Atti, dedicata al giornalista Tullio Kezich, dal titolo: Fellini sceneggiatore con Pinelli e gli altri. In autunno la Cineteca ospita una rassegna su Lumet. (L.L.)

Rinasce l’ex Embassy

Rimini - Oltre 600 gli invitati al cocktail di presentazione, lo scorso 7 agosto, del progetto di riqualificazione dell’area ex Embassy, a Marina Centro, e al taglio del nastro dell’agenzia immobiliare Pirelli Re incaricata della vendita del complesso. Un evento, a conclusione dei lavori per la pulitura dell’area e dello storico villino Cacciaguerra, da oltre dieci anni ricoperto di edera. La proprietà, Incomdue Srl, ha dato incarico al gruppo Pirelli Re Agency della vendita dei futuri appartamenti, negozi e uffici. L’ufficio è stato allestito negli spazi dell’ex ristorante Embassy: oltre 150 mq in cui visionare piantine, progetti, plastico e rendering. (G.G.)

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Cersaie 2009: le novità Del Conca

San Marino - Anche quest’anno il Gruppo Del Conca è stato presente all’appuntamento internazionale di

Bologna, dedicato a ceramica per l’architettura e arredobagno, tra fine settembre e inizio ottobre. Il

Gruppo ha presentato le ultime linee di produzione confermando il ruolo da protagonista a livello mondiale:

Petra Fenicia, caratterizzata da grande versatilità, e HPS, costituita

da lastre di sette diverse dimensioni e colorazioni, ben si adattano alle esigenze estetiche di un ambiente

dallo stile contemporaneo. (P.S.)

Milena Massani in mostra

Fano - Il percorso artistico della riminese Milena Massani è in

mostra alla Rocca Malatestiana, con “Numera Stella, si potes”, fino

a metà ottobre. Un succedersi di capitoli policromi in cui entra

prepotentemente anche l’astrattismo inteso come paesaggio della mente. Dalla spazialità estatica, la Massani

s’inoltra al confine, nello spazio metafisico.

Oltremateria partner di WT Hotel

B&B e Bonaldo per i talenti del Design

Milano - Oltremateria è tra le aziende partner di WT Hotel, che viene pre-sentato ad Host, Salone Internazio-nale dell’ospitalità professionale, ad ottobre a Rho. Si tratta di un avveni-ristico albergo progettato dall’archi-tetto Chiara Cantono, alla guida del team Well-Tech, studio che si occupa di progettazione e ricerca nell’ambito di architettura e design, con particola-re focus sull’innovazione tecnologica. Un hotel tecno-sensoriale, una dimen-sione d’accoglienza fatta di materiali

mutevoli ed ecocompatibili. Oltrema-teria è tra una rosa di aziende, innova-tive nel settore dell’abitare, chiamate da Well-Tech a interpretare il tema dell’ospitalità con questo progetto.

Cattolica - Si è tenuta il 17 settembre scorso la serata di premiazione del concorso “newINTalent”, promosso da B&B Design in collaborazione con Bonaldo, marchio protagonista del design made in Italy, e con la rivista “Design”. Rivolto ad architetti, pro-gettisti e designer, il premio è stato assegnato all’arch. Giulio Mattuzzo per Studio Mechanema di Rimini (progetto Bend - Tavolino salotto), che vedrà la realizzazione del pro-prio prototipo e l’eventuale messa in produzione del prodotto da parte di Bonaldo. Menzioni speciali per l’ar-chitetto Ivan Cappellacci di Studio-Opera di Cattolica per il progetto Exell + (Tavolo salotto) e il designer

Camillo Baldeschi, per il progetto del portaombrelli in policarbonato impi-labile. B&B Design, con l’esperienza maturata nei vari anni di attività dei suoi soci, seleziona aziende di qualità per ottenere risultati personalizzati. In questo modo lo showroom affian-ca i progettisti nel portare a termine il loro lavoro e soddisfare al meglio il committente finale: privati, attivi-tà commerciali, uffici. Il concorso “newINTalent” in collaborazione con Bonaldo, che vanta settant’anni di at-tività nella lavorazione del metallo e oggi si distingue anche nella ricerca sui materiali plastici e sulle diverse le-ghe, è uno degli esempi della qualità del percorso intrapreso. (G.G.)

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Nidyon al lavoro in Abruzzo

L’Aquila - La tecnologia dell’azienda santarcangiolese specializzata in pannelli in polistirene e reti

elettrosaldate per l’edilizia è stata scelta dal Consorzio Etruria

per costruire nuove abitazioni antisismiche in Abruzzo. I lavori

sono iniziati il 18 luglio per terminare in appena 73 giorni, come previsto

dalla gara d’appalto. Grazie ai pannelli Nidyon è stato realizzato un

lotto di 5 edifici a Sant’Elia, a pochi chilometri da L’Aquila, per un importo

lavori di oltre 10 milioni di euro. 500 persone vanno ad alloggiare prima

dell’autunno in nuove abitazioni Nidyon, tecnologicamente avanzate,

antisismiche ed ecocompatibili. Intanto il primo condominio che

utilizza il sistema Nidyon sta nascendo a Santarcangelo, realizzato

da Silas costruzioni. (G.G.)

Rimini - Davide Tosi, titolare del-l’omonima concessionaria, è testi-mone attivo di una storia di famiglia. Con orgoglio racconta quando nel lontano 1981 i genitori Otello e Gio-vanna si imbarcarono in una nuova avventura imprenditoriale, aprendo un punto vendita al pubblico di bici-clette Vicini, Bianchi ed altre ancora, includendo nell’attività lui e la sorella Milena. Nell’84 l’azienda si spinge ol-tre, vira verso il motociclo legandosi ai brand Malaguti e Aprilia. Oggi, dopo 28 anni, Tosi Moto è azienda leader nel mercato, con 13 dipendenti, attiva in tre province per Piaggio, Aprilia, Moto Guzzi, Vespa e Scarabeo. La crisi non ha bussato in casa Tosi perché si è giocato d’anticipo, affrontando il mer-cato in maniera energica, dimostran-dosi caparbi e lungimiranti: nei primi otto mesi del 2009 l’incremento è stato

del 10%, aggiudicandosi alte quote di mercato, il 40% con gli scooter targati e il 60% con i “cinquantini”. I cavalli di battaglia sono Scarabeo e la mitica Vespa. La concessionaria offre sem-pre delle perle, come la nuova Aprilia RSV4, massima espressione nel settore delle ipersportive. Un piano strategi-co da seguire con attenzione quello stilato da Davide Tosi, imprenditore agguerrito, coadiuvato dalla moglie Giuliana e dal figlio Mattia, che vuole mantenere alto il nome di famiglia, sfidando il mercato in maniera attiva, non aspettando passivamente sulla porta il cliente. Tosi Service e Moto offre un servizio di vendita e assisten-za costante, perché il cliente si senta seguito anche nel post vendita, crean-do una fidelizzazione duratura. Parola di chi sa muoversi anche in tempo di crisi. (L.L.)

Rimini - Per tre giorni la città si tra-sforma nella capitale dei trend. Torna dal 26 al 28 novembre IndicativoPre-sente, festival dedicato alle tendenze, che raduna i guru nel linguaggio, nell’arte, nella moda, nell’architettu-ra, nella comunicazione, nella gastro-nomia, nel turismo, per interpretare

i fenomeni in atto e dare la propria lettura del mondo che verrà. Alla sua seconda edizione, ospiterà quest’an-no “cacciatori di tendenze” e trendma-kers, ovvero quelli che le tendenze le “costruiscono”, in virtù della capacità di combinare un’interpretazione at-tenta e consapevole del presente.

Rimini - Università Aperta conta oltre 4.000 soci. Per l’a.a. 2009-’10 propo-ne corsi, laboratori e seminari, per un ricco ventaglio di discipline. Spa-ziando dai corsi di lingua straniera a quelli di fotografia, a salute, infor-matica, tango o ars culinaria, sino al

recupero degli antichi mestieri. L’as-sociazione organizza anche visite gui-date a mostre e città d’arte. Per par-tecipare è necessario iscriversi presso la sede dell’associazione in via Gam-balunga 74, Rimini, tel. 0541.28568. www.uniaperta.it

Il festival delle Tendenze

Concessionaria Tosi Moto un successo di Famiglia

Università Aperta: i nuovi corsi

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Una fiera per il packaging

Rimini - Sarà dedicata al mondo del packaging e si terrà nella tarda primavera la nuova manifestazione fieristica nata dalla partnership tra l’Unione costruttori italiani macchine automatiche e Rimini Fiera. L’intesa prevede un evento a cadenza triennale: il packaging è uno dei comparti industriali d’eccellenza in Italia e la nuova manifestazione ne coprirà tutti i settori. “Sappiamo che si tratta di una sfida ambiziosa e sappiamo d’inserirci in un mercato già presidiato – ha commentato il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni -, ma sappiamo anche di avere ottime carte da giocare.” (G.G.)

Andrea Manusia al mondiale ciclismo giornalisti

Kranj (Slovenia) - Cronisti con la passione per la bici, da tutto il mondo, si sono sfidati lo scorso settembre nella competizione mondiale. Tra questi il riminese Andrea Manusia (collaboratore di Sky Sport), che ha dato battaglia insieme ai “colleghi”, nello scenario delle colline slovene. La corsa su strada si è svolta in un percorso cittadino a circuito nel centro di Kranj, a pochi chilometri da Lubjiana. Al via oltre 100 partecipanti divisi in varie categorie d’età. Buona la prova di Manusia (nella foto con la maglia azzurra) tredicesimo all’arrivo, a meno di 2 minuti dal gruppetto che ha visto prevalere in volata l’italiano Eros Maccioni (Giornale di Vicenza), davanti ad altri corridori tra cui l’altro italiano Emanuele Conti (settimo), della Voce di Ravenna. Prossima edizione nelle Fiandre in Belgio, nel 2011 è quasi ufficiale la candidatura di Gabicce Mare.

La festa del Castello

Tavoleto - Serata di grande fascino, lo scorso 26 settembre, con forti emozio-ni. Ideato da Unyted Communication Group di Riccione, l’inaugurazione del Castello di Tavoleto ha contato più di 400 presenze tra imprenditori, critici, operatori del mondo delle arti, cultura, moda, cerimonie, stampa e amministrazione pubblica. Grande entusiasmo per la sfilata, che ha visto coinvolte la boutique Amadeus di Pe-saro, la Maison Baleani di Riccione e Aimèe Altamoda Sposa di San Mari-no. Effetto speciale al termine della sfilata, col black out seguito dal bou-quet di fuochi artificiali firmati Anto-nio Scarpato. Presentata in anteprima la nuova Panamera, in collaborazione con Porsche Italia presente una Carre-ra 2 blu notte, a cura del Centro Assi-stenza Porsche Rimini.

Sottofondo musicale d’eccezione con l’incantevole voce di Simona Barbieri. Presente, per la degustazione dei vini, l’azienda vinicola Calcinari di Pesa-ro con Otello Renzi, presidente AIS Marche. Da questo momento, il castel-lo è disponibile per qualsiasi evento: www.castelloditavoleto.it

Rimini - Nuovo volto per la stazione, “riconsegnata” simbolicamente ai cittadini lo scorso 27 agosto. L’AD di Ferrovie dello Stato, il riminese Mau-ro Moretti, e quello di Centostazioni, Paolo Simioni, hanno presentato il re-styling dell’edificio, ora più moderno e accogliente, al vicepresidente della Commissione Europea ai Trasporti, Antonio Tajani, al sindaco Alberto Ra-

vaioli, al presidente della Provincia, Stefano Vitali, e all’assessore regiona-le Mobilità e Trasporti, Alfredo Peri. L’investimento, di oltre 5 milioni e 200mila euro, comprende il recupero e l’adeguamento funzionale della sta-zione (frequentata ogni anno da circa 5 milioni di persone), e la prossima attivazione di un innovativo sistema d’informazioni al pubblico. (G.G.)

Nuovo look per la Stazione

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Fotografie in mostra

San Marino - Venerdì 6 novembre in occasione della 19°edizione di

“Incontro con l’autore” organizzato dall’Associazione Foto Amatori, Saro

e Luca Di Bartolo, padre e figlio, presentano due personali,“Rocce e

Granelli” e “Passione in danza”. La prima raccoglie immagini

“scoperte” tra Africa e Stati Uniti, con un occhio teso alla ricerca del

particolare grafico a volte astratto. La seconda propone una raccolta

di “scene di danza”, in parte dietro le quinte, delle compagnie Junior

Balletto di Toscana, MaggioDanza, Aterballetto. Durante la serata gli

autori presenteranno due proiezioni di immagini sui parchi degli USA e

Islanda. Le due mostre rimarranno in esposizione presso il Centro Sociale Dogana, sino all’11 dicembre. (P.S.)

Un anno di Spaccio

San Patrignano - Grande festa, a fine settembre, per la prima

candelina spenta per il punto vendita dei prodotti della Comunità, nonché

pizzeria e piadineria. Un anno di successi, che lo staff di Spaccio,

unito a quello del ristorante Vite, ha voluto celebrare con una gustosa

torta e un calice di vino. Entrambi San Patrignano “doc”.

Galassiuna storia di Stile

Rimini - Punto di riferimento per l’eleganza maschile dal 1922, in quella piazza Tre Martiri dove bat-te il cuore della città: è la boutique Galassi, gestita dalla stessa famiglia da tre generazioni. Fondata da Pio,

dagli anni ’50 è guidata dal signor Aldo, affiancato dal 1992 dal figlio Federico. Una storia di stile, iniziata con la sartoria di via Gambalunga, trasferitasi nel ’30 sotto i portici della piazza. Galassi rappresenta il riferi-mento per l’uomo che non rinuncia all’eleganza del classico e sa apprezza-re lo stile sportivo, informale ma raf-finato. Perché le maison proposte in boutique sono da sempre selezionate in base alla qualità. Il negozio che negli anni ha vestito divi del cinema come Gian Maria Volonté e miti della musica come Fred Buscaglione, e che negli anni ’50 ha fatto scoprire i jeans (Levi’s) ai riminesi, è oggi un’affida-bile guida, condotta da chi conosce il proprio mestiere e, soprattutto, i gu-sti dell’uomo che ama vestire bene.

Rimini - Il nuovo locale nel Centro Congressi SGR ha fatto da cornice, lo scorso 16 settembre, alla presentazio-ne della Crabs Rimini Basket. Staff e giocatori hanno illustrato prospettive e obiettivi della nuova stagione.

I Crabs ospiti al Quarto Piano

Gastronomia e Green

San Giovanni in Marignano - Golf & Gusto a braccetto, a settembre, al Ri-vieragolfresort dove 110 giocatori han-no preso parte alla gara “Gastronomia tra i Green”, sfidandosi a colpi di drive e putt. Nella serata di domenica 13 la manifestazione si è conclusa con la cena “degustazione” preparata dallo chef Davide Pontoriere. A premiare i vincitori erano presenti anche gli

sponsor, tra cui Alessandra Baldinini, dell’omonima maison. A condurre la premiazione il direttore della rivista “Golf & Gusto”, Roberta Candus.

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A “Vite” il migliore pastry chef italiano

San Patrignano - Franco Aliberti, giovane pasticcere da un anno

all’opera nella brigata di cucina del ristorante di San Patrignano,

ha ricevuto a Milano il premio come migliore pastry chef del nostro

Paese. Il riconoscimento arriva da Identità Golose – Guida ai ristoranti

d’autore di Italia, Europa e nel mondo, edizione 2010 del

volume curato dal giornalista e critico gastronomico Paolo Marchi. “Nella primavera 2008, appena ho

conosciuto Vite e la realtà di San Patrignano, ho capito che era il posto che cercavo - ha spiegato

Franco. Ogni giorno passato in mezzo ai ragazzi di Sanpa è

un’occasione di crescita umana e di comprensione di quali siano le cose

veramente importanti nella vita. Sono molte le persone, anche

del mio ambiente di lavoro, che vorrei portare in visita in comunità per capire cosa significa affrontare

i propri problemi e avere il coraggio di mettersi in discussione.

Questo premio lo voglio condividere con tutti i ragazzi della comunità,

non solamente del ristorante, che ci permettono ogni giorno,

con il loro impegno, a fare di Vite un ristorante unico e a rendere ancora più bello, fantasioso e soddisfacente

il nostro lavoro”.

Confartigianato presenta: Un’estate al mare

Rimini - Dal 7 al 15 novembre Con-fartigianato ripropone l’evento dedi-cato alla ‘cultura del territorio’ che in autunno propone opere dei pittori riminesi ispirate a un tema rinnovato

di anno in anno, intorno al quale si sviluppano occasioni di confronto col coinvolgimento delle istituzioni.Quest’anno l’evento verte su un’espo-sizione di pitture, incontri ed eventi collaterali sul filo tematico Un’estate al mare, evocando suggestioni di una vacanza balneare vissuta a Rimini sia di giorno che di notte. Il programma si completa con un calendario di con-vegni che riguardano una riflessione sulle strategie di promozione turisti-ca del territorio.

Parigi - A Nicoletta Cei, riminese d’adozione da ormai 15 anni, è sta-to attribuito lo scorso 5 settembre il premio categoria “Precious Jewelle-ry”, nell’ambito della manifestazione fieristica dedicata al bijoux, “Eclat de Mode - The Fashion Side of Jewelle-ry - Bijorhca”, uno degli eventi inter-nazionali più prestigiosi del settore. Una giuria di critici ha selezionato 14 stilisti meritevoli del riconoscimento “Sheriff de Mode”; Nicoletta, premia-ta da Sylvie Maysonnave (analista di

tendenza - Ecole de Mode : ESMOD), era l’unica italiana a cui è stato attri-buito il premio.

Nicoletta Cei regina del Bijoux

Rimini - Resta aperta sino al 20 di-cembre, presso SGR, “Atmosphera. Realtà e miti dei cambiamenti clima-tici”, mostra curata da Meeting Mo-stre dedicata al clima. Iniziativa che conferma l’attenzione che da anni il Gruppo manifesta al mondo del-la scuola e della cultura. La mostra rappresenta un’ulteriore tappa di un progetto più ampio, iniziato in marzo con la donazione alle scuole della Ka-

ris Foundation di una stazione meteo per monitorare il clima della città, rilevando parametri come tempe-ratura, pressione, umidità dell’aria, precipitazione e velocità del vento. Orari: lunedì - venerdì, 8 - 12.30 e 14 - 17.30. www.visiteculturali.it

Atmosphera mostra sul Clima

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Essere | Stefano Vitali

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Da volontario in casa famiglia alla guida della Provincia. Stefano Vitali racconta com’è arrivato a ricoprire questa importante carica: un excursus attraverso i momenti salienti della sua esistenza, dagli anni alla Papa Giovanni XXIII al matrimonio e alla sua grande famiglia, dalle sfide affrontate e superate fino alla recente elezione a presidente.

testo Manuel Spadazzi - foto Studio Paritani

Una storia di Vita

Nel bell’ufficio al primo piano di corso d’Augusto è rimasto tutto come prima. O quasi. L’unica ag-giunta che StefanoVitali ha volu-to fare, nella stanza occupata per dieci anni da Nando Fabbri, è un piccolo quadretto bianco. Non contiene un’immagine, ma una scritta. Che recita così: “Le cose belle prima si fanno poi si pensano. Don Oreste Benzi”. E Vitali, da cento giorni (più o meno) nuovo presi-dente della Provincia di Rimini, quell’insegnamento l’ha preso alla lettera. Esattamente vent’anni fa, il 22 settembre 1989, quando era un ragazzo come tanti, (“studiavo all’università e aiutavo i genitori nel ristorante che gestivano”), en-trò in una delle case famiglie della Papa Giovanni XXIII, a borgo San Giuliano. “Avrei dovuto restarci giusto una decina di giorni, per sostituire Francesco Cavalli (fon-datore di Radio Icaro ed E’tv, ndr), all’epoca obiettore di coscienza,

che se ne andava in licenza per un po’. Ma proprio in quei giorni cam-biò la legge: la durata del servizio passò da 20 a 12 mesi. Cavalli aveva già fatto un anno abbondante, per-ciò non tornò più!. E Vitali rimase in casa famiglia, perché “quei10giornimihannocambiatolavita. Ho capito che non potevo andarmene, che volevo restare lì. E da allora non mi sono più mosso.”Nessun ripensamento, mai la ten-tazione di lasciare la casa famiglia. Neanche in questo ultimo anno, in cui si è prima candidato a pre-sidente della Provincia (non senza creare mal di pancia nel Pd rimi-nese), e ha poi affrontato l’avver-sario Marco Lombardi, candidato per il Pdl, in una delle campagne elettorali più dure e avvincenti che i riminesi ricordino. “E nonostante il voto del ballottaggio sia stato a giugno, mi sembra ancora di esse-re in campagna. Lagentehavogliadiincontrarti,discutere,avereun

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contatto. Ha torto chi sostiene che i riminesi siano distanti dalla poli-tica: tutto il contrario.”Pensare che in politica Vitali ci è arrivato quasi per caso, 10 anni fa. Come per caso è entrato, alla fine degli anni ’80, nella Papa Gio-vanni XXIII. “Alcuni amici mi in-vitarono a fare un salto alla festa di Capodanno allestita nel retro del teatro Galli. Accettai, anche se mi ero organizzato con altri amici per andare a ballare dopo mezza-notte. Quando arrivai alla festa, fu un colpo: non avevo mai visto tanti handicappati tutti insieme… Ma la cosa più strana per me fu assistere alla loro gioia, mentre si divertivano con poco. Ho comin-ciato a frequentare l’ambiente, ad andare sempre più spesso agli in-contri.”

Neancheunannodopoèentratoincasafamiglia.AvevagiàconosciutodonOresteBenzi?“No, dopo, quando ero già in casa famiglia. Ci siamo visti all’ana-grafe, lui era venuto a firmare per l’affido di alcuni bambini che avevamo nella struttura. Poi però, col tempo, il rapporto con lui è diventato molto profondo. È nata un’amicizia vera. Così, alla fine del 1992, mi ha chiesto di seguire la segreteria della Papa Giovanni, un incarico che ho ricoperto fino al ’99.”Lei ha seguito don Oreste Benziovunque:neisuoiviaggi,neisuoiincontri con lepersonalità,nellesueattivitàquotidiane.Com’erainprivato,nellavitadituttiigiorni?“Intanto, anche se non è più con noi, il suo ‘faccione’ continua a farci compagnia. Lo sento ancora molto presente. Com’era? Nei tem-pi in cui facevo il segretario, la sua prima telefonata arrivava di solito alle 4 del mattino, l’ultima non pri-ma dell’una di notte. E quando mi chiamava, all’alba, mi chiedeva su-bito, ridendo: Stefano, non ti avrò mica svegliato? Era infaticabile. Ma soprattutto, era una persona che

sapeva scommettere e dare fiducia a chiunque, senza star troppo a ri-flettere. A volte anche noi ci diceva-mo: ma don Oreste è pazzo a fare questo… No, aveva ragione lui. E in quella frase, le cose belle prima si fanno poi si pensano, c’è tutta la sua personalità.”Cosalemancadipiùdilui?“Il rapporto umano. So di essere stato un privilegiato: per anni gli sono stato a fianco, ed erano gli anni in cui la Papa Giovanni, con la lotta alla prostituzione, si face-va conoscere in Italia e in tutto il mondo. Ho avuto l’onore di essere con lui a incontri con capi di Stato, ministri. Ero con lui alla messa pri-vata - eravamo in 15 - celebrata da Giovanni Paolo II a Castel Gandol-fo. Ma quello che mi manca è la sua amicizia. Nell’estate 2007, quando mi hanno scoperto il tumore, don Oreste mi è stato molto vicino. Non immaginavo che ci avrebbe lasciato, poco dopo (è scomparso il 2 novembre 2007, ndr).”Ecco, lamalattia. Non ne hamaifattomistero.EqualcunoaRiminimiseindubbiolasuacandidatura,dicendocheVitalinoncel’avrebbefatta…

Qui a fianco, il presidente nel suo ufficio in corso d’Augusto. In apertura, Stefano Vitali con sullo sfondo il ponte di Tiberio, che tutti i giorni attraversa

per recarsi al lavoro.

Tra calcio e basket… vince Facebook!

Fedelissimo del Rimini da diversi anni, Vitali se può non salta una

partita. Ma il presidente è anche un grande appassionato di basket, e

tifoso dei Crabs. “Ero un ragazzino, all’epoca la Marr dava spettacolo

in A1”, ricorda lui, che quando può va ancora al palazzetto dello sport per seguire i ‘granchi’. Sul parquet

Vitali c’è anche stato, per tanti anni: faceva l’arbitro. Il presidente

è stato poi uno dei primi politici riminesi a comparire su Facebook.

E può già vantare 750 amici. “Ma non l’ho fatto per farmi conoscere…

Starci un po’, alla sera, è quasi un passatempo: leggo i commenti degli

amici, diciamo qualche battuta. Adesso la situazione è più pesante:

molti scrivono al presidente della Provincia, non a Stefano Vitali.”

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“È andata proprio così. Chi non la vedeva di buon occhio, sparse in giro la voce che avevo i mesi con-tati, e che quindi non aveva senso candidarmi…”MaleihapiùamicionemicinelPdriminese?“Come tutti coloro che ricopro-no una carica pubblica credo di avere amici e detrattori in egual misura. D’altra parte, non ho mai nascosto i miei problemi di salu-te. A 40 anni, se ti diagnosticano un tumore e non sai se arriverai al giorno dopo, hai davanti a te due

strade: o chiuderti in te stesso o condividere con gli altri la tua sof-ferenza. Io ho scelto la seconda, ed è stata di grande conforto. Per me, ma anche per tante altre persone che avevano nascosto la malattia. Perché quando stai così male, la cosa peggiore che ti può capitare è sentirti solo…”Staancoracombattendocontrolamalattia…“Sì, ma il peggio è passato. Sto ancora facendo terapia, ma sono come rinato. Lo slogan che ho usa-to in campagna elettorale, giocan-do sul mio nome - era Belli vitali… - non era solo un motto: è diventata la mia regola di vita. Ho comincia-to a vedere tutto sotto una prospet-tiva diversa. Apprezzo di più ogni cosa, soprattutto cerco di gustare ogni sorriso, ogni parola della mia famiglia. Che mi è stata vicinissi-ma: da Loredana, mia moglie, ai miei figli. In questo momento in casa siamo in 10. È bello veder cre-scere i ragazzi, credo che non ci sia soddisfazione più grande.”Certocheanchediventarepresi-dentedellaProvinciaa42anni…“Ne sono orgoglioso, perché sono fiero di Rimini. Penso che se anco-ra abbiamo tanti problemi da af-

frontare, se ancora devono partire opere come la terza corsia dell’A14 o la nuova Ss16, il problema sia anche questo: aver trascurato, per tanti anni, la riminesità. Siamo bravissimi a massacrarci da soli, a remarci contro tra divisioni e invi-die. Il mio sogno è che, in questi 5 anni da presidente, venga fuori un po’ di quella ‘riminesità’. Dev’es-sere il nostro primo pensiero per uscire dalla crisi.” E ‘dagrande’Vitalicosasognadifare?Ancorailpolitico?“Chi lo sa… Credo che questo im-pegno, nato per caso 10 anni fa quando ho iniziato a fare l’assesso-re comunale a Rimini, in realtà sia un segno. Non vengo dalla politica e dunque il mio futuro non dipen-de da essa. In ogni caso, tra un giorno, un anno, dieci anni, credo proprio che non ingrosserò le fila degli orfani della politica. Nella mia vita ho fatto di tutto: benzina-io, cameriere, assistente ai disabili. Non ho paura di restare senza pol-trona perché non è una carica a determinare il bello o il brutto di una persona. In qualunque occu-pazione o situazione vale sempre la stessa regola: le cose belle prima si fanno e poi si pensano.” IN

Una super famiglia…

Sono ben 7 i figli di Stefano Vitali, tra quelli naturali, avuti da Loredana (conosciuta proprio grazie alla Papa Giovanni) e quelli accolti nella casa famiglia. I più piccoli sono Michele e Giovanni, gemelli di 12 anni, poi Maria (13), Debora (15), Valentino (21), Andrea (22), Eleonora (22) e Vittorio (32) che aiuta Stefano e la moglie nella conduzione della casa famiglia a borgo San Giuliano. “Per me non è cambiato poi tanto - scherza - vado sempre a lavorare a piedi. Solo che prima, da assessore comunale, dovevo arrivare fino a piazza Cavour; adesso, fatto il ponte di Tiberio ed entrato in corso d’Augusto, sono subito arrivato!”

Stefano Vitali in visita a Papa Giovanni Paolo II e a Benedetto XVI.

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Il valore di un’idea geniale sta nel saperla mettere in pratica. È quello che hanno fatto alcuni imprenditori del territorio, i quali, partiti da un “pensiero vincente”, ne hanno fatto brillanti realtà economiche.

testo Riccardo Belotti - foto Riccardo Gallini e Fotoriccione

Officina creativa Riminese

Per restare sul mercato, in epoca di globalizzazione, non è sufficien-te produrre manufatti di base: la Cina, spauracchio di ogni econo-mia avanzata, ha imparato a fare come noi, a costi molto inferiori. In un contesto come questo diven-ta fondamentale, per stare sul mer-cato, innovare il business, puntan-do su prodotti nuovi o rinnovati che abbiano un valore aggiunto, qualcosa che vada oltre il prodot-to stesso. Le imprese riminesi, in un periodo difficile come questo, l’hanno imparato: rinnovarsipersopravvivere. Anche le istituzioni si sono attivate, grazie a diverse iniziative. La Camera di commer-cio ha dato vita allo SportelloIn-novazione ed ha appena lanciato il progetto “TutoraggioInnovazione”, dopo aver già diversi anni fa inizia-to a diffondere una cultura della tutela della proprietà industriale, attraverso due concorsi che han-no premiato marchi e brevetti, e un percorso formativo in materia

brevettuale. Una cordata di enti pubblici e privati è a capo di Nuo-veIdeeNuoveImprese, concorso per business plan: giunta all’ottava edizione ha visto affiorare, dalle sabbie mobili del divertimentifi-cio, centinaia di idee innovative. Testimonial di questa fucinacrea-tivaromagnola sono imprenditori le cui storie esemplari sanno trac-ciare una nuova rotta per guidarci fuori dalla crisi.IlbusinessdeltempoPoche settimane prima dell’inse-diamento, Barak Obama si è reca-to all’Università di Miami dove ha ascoltato, fra gli altri, il discorso di Carlos Guzman sulla case histo-ry della ZeitGroup (www.zeitgroup.com), società di cui Guzman è so-cio e AntonioBorsetti fondatore e presidente: un imprenditore rimi-nese che, in un paio di anni, ha visto la sua idea prendere il volo. Zeit, in tedesco, significa tempo; in inglese: guardare. L’invenzione di Borsetti si chiama Rfidat ed è un

marcatempo, un lettore portatile per la gestione del tempo e il con-trollo della produttività. All’inizio il prodotto, che nasceva da 20 anni d’esperienza nella gestione del tempo all’interno delle aziende, era stato realizzato per i clienti del-la sua azienda, Socos. Rfidatcon-sentediconoscerenonsoloquanteoreildipendentehalavoratoinunagiornata,maanchedovesonostatelavorate,suqualiprogetti. “Con la nascita delle agenzie di lavoro in-terinale era divenuto impossibile quantificare i movimenti delle per-sone – spiega Borsetti – e abbiamo pensato di realizzare un piccolo terminale, senza fili, che la perso-na porta con sé. Accompagnando mia figlia a Miami (Chiara Borsetti che oggi danza per il Miami City Ballet, ndr) ho incontrato profes-sionisti delle risorse umane che si apprestavano a creare una nuova azienda assumendo in blocco tutti i dipendenti del gruppo Morgan, oltre 13mila, per farne prestatori

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Ideare | Brevetti e idee geniali

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occasionali di manodopera, e che si sono subito interessati della no-stra invenzione.” Il classico colpo di fulmine: in 15 giorni Borsetti crea Zeitgroup con Carlos Guzman e Juan Carlos Abello. Risultato: oggi Rfidat è utilizzato da clienti come la Miami University e l’azienda si è internazionalizzata, aprendo uffici a Bogotà, a El Salvador, in India e in Sudafrica.Ungloboperl’ambienteUn altro prodotto figlio del ‘genio’ nostrano ha a che fare con la pu-lizia. Sul mercato ha recentemen-te fatto la sua comparsa Clinetor (www.clinetor.it), detergente tutto naturale per il lavaggio di indu-menti in lavatrice, brevettato dalla NewChemicalTechnology di San Clemente. Clinetor, da solo, sostitu-isce detersivo, anticalcare, ammor-bidente e ossigeno attivo, poiché ne vanta le stesse capacità lavanti. Le analisi chimiche rivelano che le acque di scarico dei lavaggi con Clinetor hanno un effetto inqui-nante pressoché nullo, in quanto la perdita di minerale inerte è inferiore a 2 grammi per bucato, contro i 150/300 grammi dei de-tergenti tradizionali. Sul mercato italiano sono state immesse oltre 600.000 confezioni, attraverso 160 punti vendita di articoli ecologici e biologici di Piemonte, Lombardia, Veneto, Lazio, Emilia Romagna, Marche e San Marino.LabombadelgustoHa quasi cinquant’anni, ma non

li dimostra. Dal 1963 sulle spiagge di Rimini risuona il sempreverde: “AbbiamolaBomba”, un nome si-nonimo di gelato da spiaggia. Dal 2008 la Bomba (www.labomba.it) appartiene a WalterCarletti e YuriInvelenato che, in due estati, han-no letteralmente ‘invaso’ il merca-to italiano. “Abbiamo preso con-tatti coi concessionari di gelato e oggi siamo presenti quasi dapper-tutto, con un aumento di fatturato del 300%” - spiega Invelenato. Ma qual è il ‘segreto’? “Non è né un ghiacciolo né un gelato e, a diffe-renza dei ghiaccioli, rimane denso come un sorbetto. Poi è artigiana-le al 100%, fatto completamente a mano, dalla preparazione all’im-pacchettamento.” I gusti che si ven-dono di più sono limone, fragola e anice, confezionati secondo una ricetta segreta nello stabilimento di Villa Verucchio, dove lavorano una decina di dipendenti. “La pro-duzione è particolarissima, inimi-tabile - racconta Yuri - hanno pro-vato a copiarcela, ma non ci sono riusciti. Ora stiamo cercando di aprire porte sul mercato interna-

zionale: abbiamo già due aziende in Svezia e Irlanda, presto saremo in Spagna.”Candelenelrispettodell’ambienteSe è vero che un cero di 15 gram-mi, mentre brucia, può produrre in una stanza di 20 mq, particolati e polveri sottili 200 volte superiore a quelli in città quando si supera-no i limiti di sicurezza, si capisce perché CereriaTerenzi (www.ce-reriaterenzi.com) di San Giovanni in Marignano si dedichi da sempre alla realizzazione di candele non inquinanti. Da oltre quarant’anni la Cereria, oggi guidata da PaoloTerenzi, produce candele d’arre-damento, decorative e antizanzare, con una costante attenzione al ri-spetto di ambiente e salute. Paraf-fina raffinata al 100% per uso ali-mentare e stoppino in puro cotone sono gli ‘ingredienti’ delle “uniche candele che si possono respirare”, perché prodotte in ambienti sicuri seguendo protocolli rigidi, che tu-telano dipendenti e consumatore finale. Nel processo produttivo, inoltre, tutto è riciclato. Oggi la Cereria produce 60 tonnellate di

A fianco da sinistra, il detergente Clinetor e il portabook di Leggicomodo. In apertura, dall’alto a sinistra, in senso orario, Antonio Borsetti, Walter Carletti e Yuri Invelenato, Giorgio Avanzolini e Paolo Terenzi.

Tutoraggio Innovazione, per sviluppare idee d’impresa

Per facilitare l’innovazione nelle aziende del territorio e lo sviluppo di una nuova imprenditorialità, la Camera di commercio promuove “Tutoraggio Innovazione”, per fornire sostegno concreto allo sviluppo di progetti innovativi. Il servizio prevede un primo incontro conoscitivo gratuito con alcuni esperti, per mettere a fuoco caratteristiche peculiari della propria idea. La valutazione preliminare esprimerà alcune linee guida, segnalando le parti che richiedono eventuali integrazioni, per completare lo sviluppo di un business plan di massima. www.riminieconomia.it

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candele al mese per un fatturato di 8 milioni di euro nel 2008 (come riporta “Panorama Economy” in una recente intervista).Ilcaffè,dove,quandoecomevuoi“Anni fa, in piena notte, mi è presa la voglia di un caffé, ma i bar erano chiusi”: nasce da questo desiderio l’idea che GinoPoggi ha sviluppato fino a farne un business. È Mopak(www.mopak.biz), bustina flessibi-le, di ridotte dimensioni, con una cannuccia inserita nella parte su-periore. “Quello che rende unica la confezione - spiega - è la possi-bilità di consumare il prodotto nel massimo dell’igiene, salvaguar-dando l’ambiente, perché grazie all’apertura particolare, non si disperdono tappi o frammenti di carta, in una confezione semplice ed economica.” La produce la Ri-mini Packing di Savignano sul Ru-bicone che impiega quattro perso-ne: “Siamo piccoli, ma investiamo tutto in ricerca e innovazione, per stare davanti agli altri.” Il caffé è acquistato tostato da torrefazioni locali, confezionato e imbustato: “Sul mercato italiano il prodotto è di nicchia, ma abbiamo molti clien-ti e produciamo anche per conto terzi.”Unaprofessione‘curiosa’Nel 2008 ha vinto il primo premio al concorso della Camera di Com-mercio, ufficio marchi e brevetti, sul tema “il marchio come fattore di competitività”. È Curyous (www.curyous.it): “Il nome dell’azienda è

originale e mi rappresenta anche come persona, perché sono estre-mamente curioso” - spiega GiorgioAvanzolini direttore creativo che fa notare, nel marchio, “you” e “us”, a testimoniare l’unione fra cliente e agenzia. Fra i lavori più recen-ti, c’è l’elaborazione di marchi e comunicazione di base del Queen Village di Cattolica, grande centro di intrattenimento in fase di rea-lizzazione. Nel 2008 Curyous, as-sieme a Display e Deborah Secret, ha costituito la Unyted Communi-cation Group.UnportabookperlasaluteAiuta persone in tutto il mondo a mantenere la corretta postura alla scrivania, ma forse non tutti sanno che il Portabook, speciale e leggero leggio, nasce a Cattolica da Leggicomodo (www.leggicomodo.com). Da alcuni anni l’impresa si è fatta promotrice di una campagna di sensibilizzazione intorno alla necessità di adottare la giusta po-sizione durante la lettura o la scrit-tura al computer, in particolare per i più piccoli. Il nome però non inganni: il Portabook viene utiliz-zato, oltre che per i libri, anche per documenti, computer portatili o tastiere.Unsup-porterperilsurfLa passione per il surf è alla base dell’invenzione fatta da FrancoPiccioni, riccionese che ha brevet-tato un sistema per trasportare le tavole da surf: il sup-porter. ‘Sup’ significa stand up paddling ed è un

nuovo tipo di sport dove, stando in equilibrio su una grande tavola, ci si muove fra le onde remando con una pagaia. “Sono lunghe fino a 3,5 m e larghe 80 cm, impossibi-li da trasportare - spiega Piccioni che, a partire da questo problema logistico, ha sviluppato il Sup-por-ter. Per ora la diffusione di questo strumento è affidata al passaparo-la fra appassionati di questo sport, che ha fatto conoscere sup-porter anche in Brasile. IN

Sopra, da sinistra, Gino Poggi di Mopak e il riccionese Franco Piccioni con surf e sub-porter.

Nuove Idee, Nuove Imprese

Nel 2009 ha tagliato il traguardo delle otto edizioni: una continuità che fa di Nuove Idee Nuove Imprese (www.nuoveideenuoveimprese.org) un punto di riferimento per i giovani che, con un’idea creativa in testa, hanno trovato nella business plan competition una concreta opportunità di trasformarla in realtà imprenditoriale. Oltre 1300 sono i residenti nella provincia e in Repubblica di San Marino che hanno presentato 450 idee, di cui 27 diventate realtà. Ai partecipanti sono offerti gratuitamente formazione e assistenza per redigere il business plan e arrivare in fondo alla competizione, quando sono decretati i progetti vincitori. L’edizione 2009 si conclude il 29 ottobre: i primi tre si aggiudicheranno rispettivamente 20.000, 12.000 e 6.000 euro, per realizzare la propria idea; la giuria, inoltre, seleziona anche altri progetti meritevoli, che potranno usufruire di assistenza specializzata di professionisti.

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Finito il Liceo classico non pensa-va alla medicina. Avrebbe voluto seguire la sua grande passione per la musica, diplomarsi al Conser-vatorio e diventare pianista. “Ma mio padre m’invitò a riflettere sul fatto che non bastava la passione, ci voleva anche il talento… Non troppo sicuro di averne, decisi di studiare medicina. Non so quanto ne abbia guadagnato la medicina, ma, col senno di poi, la musica non ha perso molto…”. Oggi RobertoBurioni, riminese 46enne (di fami-glia originaria di Casteldelci, ama ricordare), è professoreassociatodimicrobiologiaevirologiaall’Uni-versitàSanRaffaelediMilano, dove è responsabile di un laboratorio di ricerca immunologica che proget-ta vaccini artificiali, ed è titolare di diversi brevetti internazionali re-lativi a procedure d’immunologia molecolare e a farmaci immuno-logici. Musica e ricerca scientifica

non sono poi così distanti, fa nota-re ora. “In entrambe è indispensa-bile unagrandecreativitàunitaaunrigoretecnicocherichiedestudioesacrificio. Il fatto che qualcosa d’istintivo, come una nuova idea, abbia bisogno del terreno di una preparazione lunga e laboriosa, rende il ‘prodotto finale’, sia una composizione o un’invenzione, par-ticolarmente magico e prezioso.”

Comeèarrivatoadoccuparsidibio-tecnologie?“Quasi per caso. Avevo finito in an-ticipo gli esami del secondo anno e il preside della facoltà, propo-nendomi un’esperienza negli Stati Uniti, mi chiese cosa volessi ‘fare da grande’. Con sincerità, gli rispo-si che non ne avevo la più pallida idea. Lui mi consigliò di dedicarmi ai virus, alla biologia molecolare,

Professore associato al San Raffaele di Milano

(e mancato pianista), il virologo riminese

Roberto Burioni è tra i massimi esperti in

ricerca immunologica e vanta diversi brevetti

internazionali.

testo Giorgia Gianni - foto Riccardo Gallini

Maestro della Ricerca

Curare | Roberto Burioni

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all’immunologia, campi che avreb-bero avuto grande importanza nel futuro. Eravamo nell’82, non era stato neanche scoperto il virus dell’Aids. Il mio professore fu dav-vero lungimirante.”Incosaconsisteilsuolavoro?“Quando il nostro organismo in-contra un agente patogeno, il no-stro sistema immune reagisce e ci difende producendo degli anti-corpi che attaccano i virus. Alcuni sono molto efficaci, altri meno, al-tri risultano addirittura dannosi. Il mio lavoro è riuscire ad isolare i geni degli anticorpi efficaci e uti-lizzarli per produrre dei farmaci o mettere a punto vaccini artificiali. Molte delle nostre ricerche hanno una notevole importanza dal pun-to di vista industriale.”Un’attivitàcheescedallaboratorioearrivaall’impresa?“La produzione di farmaci e la messa a punto di vaccini non è un campo solo medico, ma anche in-dustriale. Il bisogno fondamenta-le è medico, ma portare un nuovo farmaco dal laboratorio agli scaffa-li di una farmacia è una procedura complicata che richiede strutture e grandi investimenti.”Cosavienebrevettatonelsettoredellaricercaimmunologica?“In concreto spesso brevettiamo semplicemente una serie di lettere, che corrispondono a una sequen-za di Dna che serve a produrre

un farmaco. Sembra incredibile, ma spesso quello che esce da anni di lavoro è solo una pagina stam-pata... In ogni fase della ricerca operiamo in stretta collaborazio-ne con consulenti specializzati per proteggere nel modo migliore la proprietà intellettuale derivante dal nostro lavoro.”Sidiscutespessodellaprotezionedella proprietà intellettuale, daifarmaciallamusicasuinternet.Chenepensa?“Molti immaginano che un mon-do senza proprietà intellettuale e senza brevetti sarebbe più bello, più ricco, più libero. Sono con-vinto che sarebbe invece l’esatto contrario. Se l’autore di un libro non potesse trarre un guadagno dalla propria attività intellettuale, scriverebbero libri solo le persone ricche o quelle in grado di trovarsi un mecenate. Nel campo dei far-maci, nessuno ne svilupperebbe di nuovi: nessuna azienda sarebbe di-sposta a sobbarcarsi i costi astrono-mici della ricerca e dello sviluppo se poi un concorrente potesse ven-dere lo stesso farmaco a un prezzo inferiore.”Quantibrevettihadepositato?“Ad’oggi sono inventore in quindici domande di brevetto, l’ultima pro-prio di qualche settimana fa riguar-dante il nuovo virus influenzale.”Cosadobbiamoaspettarcidall’in-fluenzaA?

“Come diceva un grande econo-mista, ‘è difficile fare previsioni, soprattutto sul futuro’. Non sap-piamo ancora quanto sia grave la malattia causata da questo virus, ed anche se lo sapessimo non ser-virebbe a molto, visto che i virus in-fluenzali hanno la brutta abitudine di cambiare in maniera repentina diventando più o meno aggressivi. Al momento non esistono motivi di preoccupazione, ma dobbiamo stare in guardia. Per ora non vi è esigenza di mutare i nostri com-portamenti quotidiani.” IN

In apertura e a fianco, Roberto Burioni nella sua casa a Rimini.

La carriera

Nato nel 1962, Roberto Burioni si è laureato con lode nell’87 in Medicina e Chirurgia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Dal 1989 al ’94 ha lavorato al Center for Molecular Genetics dell’Università della California di San Diego e al dipartimento di immunologia della Scripps Clinic, California. Successivamente, ricercatore e dirigente medico al Policlinico Gemelli di Roma e all’Università di Ancona, dal 2004 è professore associato di microbiologia e virologia alla Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Responsabile di un laboratorio di ricerca immunologica, è autore di numerosi lavori scientifici su riviste internazionali e titolare di diversi brevetti.

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Il piccolo mondo artistico di Cecilia Coppola è una graziosa bottega dove la giovane ceramista riminese ci svela i segreti per fare, da un pezzo di creta, un oggetto pregiato.

testo Milena Massani - foto Studio Paritani

Favolose Ceramiche

Nell’alchemico laboratorio della ceramista riminese CeciliaCoppo-la ferve una frenetica attività ar-tistica. Un pavone esotico indica con la coda l’ingresso a un “piccolo mondo antico”, in cui l’elemento caratterizzante ed esclusivo delle opere è la raffinatezza, rappresen-tata dalle sculture Belle Epoque, dai vezzosi busti di “fanciulle in fiore” volte con lo sguardo all’interlocu-tore, per rappresentare un’atmo-sfera retrò dal fascino proustiano. Dopo aver frequentato il Liceo Ar-tistico “Giovanni da Rimini”, Ceci-liaèstataabottegadalceramistaGiòUrbinati, folgorata da questo mondo espressivo, si è votata in-teramente all’arte ceramica, che ora esprime nella propria bottega

di viaBertola, nel centro storico di Rimini. Passando di lì potrete osservarla al lavoro: capelli raccol-ti e mani immerse nella materia, intenta a portare alla luce, come fosse una levatrice, oggetti immor-talati in un teatro d’animazione dai colori smaltati, che culminano nel verde ramina degli ossidi. Una grande passione per i bimbi che frequentano i suoi corsi durante tutto l’anno.Dalle teche spuntano i bustier ce-ramici come fossero d’alta sarto-ria, esposti sull’étàgere ad evocare gli atelier antiquariali della Rive Gauche parigina, immersi in un mondo onirico, nostalgico che ri-flette un teatrale “dietro le quin-te”. L’esotismo, come una seconda

Creare | Cecilia Coppola

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pelle, caratterizza la manifattura degli animali: pappagalli, farfalle, pavoni, gatti, gechi, salamandre, in una metaforica rampicata verso l’hortus conclusus. La messinscena mitologica racconta felicemente dell’ultimo viaggio a Creta, da cui l’artista ispirata ha colto il senso immortale del mitico Minotauro, materializzatosi in labirinti screzia-ti di pigmento che danno vita alle suggestioni di Cnosso. Quando os-serviamo spuntare sul piedistallo un toro di creta o l’eroe Achille sappiamo che la scultura è stata creata con una molteplicità d’in-tendimenti. Le formelle, gli oinokoe o i buccheri testimoniano che la loro creatrice contempla la storia da un punto di vista privilegiato, ovvero quello della creatività che sgorga in una miriade di manufatti che diventano artistici per mezzo d’un meccanismo d’interscambio con la vita, coltivando l’esigenza del “Belloutile”. Dal soffitto oscilla-no i moduli di lampadari a spirale, che sembrano usciti da un libro di Collodi, mentre una bimba appe-na abbozzata scuote un cuscino di fiori a risvegliare un mondo in cui l’infanzia cede il passo all’Ofelia shakespeariana. La creta model-lata entra nella “bocca” del forno mescolandosi alle porporine ama-te nell’infanzia, per svelare il mo-dello acceso dalle fiabe di Esopo e dei fratelli Grimm, sino a sotten-dere il mito autorevole che segue l’esempio ellenistico, per cogliere l’ispirazione sublime della creati-vità, mescolando stile e design in un poetico trasformismo. IN

A fianco, alcune delle sue creazioni: complementi di arredo e, sotto, “Labirinti”, d’ispirazione mitologica greca. In apertura, Cecilia Coppola nel suo atelier.

Chi è Cecilia Coppola

Nata nel ‘73 a Rimini, dopo aver appreso l’arte della ceramica dal maestro Giò Urbinati ha aperto il proprio laboratorio (Gaiofana Atelier) dove produce sculture

in ceramica, ceramiche d’uso e altri pezzi unici per rivestimenti e arredamenti particolari. Tiene corsi di ceramica per adulti e bambini.

Mostre personali e collettive:2004 “Un tè in libreria” - Libreria Interno 4, Rimini; 2005 “D’oro al cielo....”

- Castello Agolanti, Riccione; 2006 “ Z’Arts, Collettiva d’ arte internazionale” - Ziguinchore (Senegal), “Buchèl”, Sala 5x10 - Rimini; 2007 “Mare Nero” - Torre

Saracena, Bellaria, “Manifesta anno 0; il lavoro delle donne” - Palazzo dell’Arengo, Rimini; 2008 “Manifesta anno 1; il lavoro delle donne”, Concorso “Libri Mai Mai

visti”, Primo Premio - Russi, “Unfolding” - Abergavenny, Galles; 2009 Chiesa di San Girolamo, “San Giuseppe con Gesù benedicente”, “Giovani Artisti Riminesi”, mostra nella Chiesa di San Martino, Dovadola (dal 18 ottobre). Sono già aperte le iscrizioni

ai corsi autunnali di Ceramica da lei stessa tenuti.

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Ricami e merletti fatti a mano, piccole-grandi opere d’arte che nascono dal genio creativo delle donne, negli ultimi tempi sono protagonisti di una vera riscoperta. Dopo l’oblio di decenni, quando tutto ciò che ricordava il passato era guardato con distacco, si assiste a una rivincita.

testo Maria Cristina Muccioli - foto Riccardo Gallini

Il fascino di Ago e filo

Il fascino dei bauli della nonna, con tesori da scovare e rivalutare, oltre che incuriosire le giovani ge-nerazioni sta influenzando anche noti stilisti: sempre più spesso le collezioni di alta moda includono abiti e accessori arricchiti da parti-colari ricamati con le tecniche più svariate. Camicette, gonne, cinture e persino stivali con inserti di piz-zo sono oggetti non più riservati alle nostalgiche, ma sempre più di tendenza. Anche a Rimini si assi-ste a un fiorire di scuole e corsi. Cen’èpertuttiigusti:macramè,tom-bolo,ricamiclassicietradizionali,sfilature,chiacchierino,puntocro-ce,mezzopunto. Matassine e telai, tirati fuori da bauli e cassetti, ri-prendono vita presso associazioni, gruppi parrocchiali, sedi di quar-tiere, laboratori di vario genere. Alcune di queste realtà, da tre anni, sono protagoniste a ottobre

di RiminiRicama, mostra collettiva che, per numero di visitatori, fa-rebbe l’invidia degli artisti più bla-sonati. Da intrecci e relazioni nate per l’allestimento delle precedenti edizioni, da qualche mese è stata fondata un’associazione senza fini di lucro che ha come primo obiet-tivo il recupero e la diffusione del patrimonio culturale legato a que-sto tipo di artigianato artistico e il coordinamento dei gruppi e delle singole realtà che se ne occupano. Le socie sono creative, dolci e allo stesso tempo combattive, sicura-mente maestre nella loro arte.La presidente è una signora “al di sopra di ogni sospetto”: AnnaMariaAnnibali, per molti anni Segretario Generale della Cisl provinciale. La si direbbe più avvezza a contratta-re con piglio sicuro salari e posti di lavoro, piuttosto che alle prese con ago e filo. La vicepresidente è

Riscoprire | Rimini Ricama

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la vulcanica AlbertinaFattori, vera anima operativa dell’associazione e della mostra, nonché brava mae-stra di macramè. “Un amico m’ha definita ‘felliniana’ - dice durante l’intervista - Voleva farmi un com-plimento?” Certamente: Albertina è felliniana perché è un tipo unico e inimitabile, di quelle che “se non ci fosse, bisognerebbe inventarla”. È lei a raccontare l’importanza del ricamo nel passato di Rimini. “La nostra città ha una lunga tradizio-ne - spiega - Ilaboratoriartigianalieranonumerosieneltempohannoprodottocorredipernobiliecasereali. Anita Sangiorgi, Teresa Toni-ni, Luisa Menghi, Rita Tintori sono nomi che nel settore hanno fatto storia e riecheggiano ancora nei racconti di nonne e zie. Ma vanno ricordate anche le maestre dei bor-ghi popolari, quelle che negli anni ‘50-’60 aprivano la porta a ragazze e signore che avevano il desiderio di imparare: Elsa Stefani, Alba e Ada Bianchini, Alba Graziosi, Vit-toria Cipolloni...” Tornando alla presentazione di al-cune delle socie fondatrici di Rimi-ni Ricama, facciamo la conoscenza di un’altra signora molto creativa ed elegante: MaraParmaPrioli, che ama creare addobbi natalizi e oggetti per la casa usando varie tecniche e cura l’allestimento della mostra. “Con ritagli di stoffa, pas-samanerie, bigiotteria e chincaglie-ria - spiega - ricavo oggetti esclusivi ed importanti, che di solito com-prano le mie amiche del Rotary. Il

ricavato, naturalmente, va sempre a fini benefici.” Il gusto del bello, che esprime con fantasia e creati-vità, viene dalla sua passione per la tecnica vetrinistica e I complemen-ti d’arredo. Nel consiglio direttivo dell’associazione c’è anche IreneRazzani, ex funzionaria comunale che rappresenta la scuola di rica-mo “Mani come farfalle” di Savi-gnano sul Rubicone, gruppo che, da solo, raccoglie molte socie e che organizza diverse attività, fra cui lezioni di punto croce nelle scuole elementari. Ed è proprio questa apertura verso i più giovani uno degli scopi conte-nuti nello statuto dell’associazione. Uno scambio intergenerazionale di saperi che si concrettizza nel-la rete, in questo caso non intesa come tecnica di ricamo, ma come creazione di un proprio sito inter-net, tra poco on-line: www.rimini-ricama.it. IN

In apertura e a fianco, le socie dell’associazione che punta al recupero e alla diffusione dell’arte del ricamo.Sotto, da sinistra, strisce a filatura e macramé create da Teresa Gasperoni e centrino ricamato a mezzo punto.

La mostra di ottobre

La terza edizione di “Rimini Ricama” si tiene nella Sala del Podestà di piazza Cavour dal 14 al 19 ottobre (inaugurazione ore 11; orari di visita: dalle 10 alle 12 e dalle 16,30 alle 19,30). Coi manufatti più preziosi realizzati durante i corsi, parteciperanno: Associazione Farsi Prossimo, Associazione Mani come farfalle, Associazione RicAmando, La Bottega delle Idee, Rosina Botticelli, Gabriella Paesini, Mara Parma, Albertina Fattori, Sandra Sancini (Tessitura di Torriana), Anna Metalli (Laboratori Pinocchio), Mariangela Sarti (Montescudo Ricama). Collegato alla mostra, nella serata del 17 ottobre al Teatro degli Atti si tiene un concerto a scopo benefico del maestro Franco Benedetti Morri, con letture di versi di Ruth Cardenas Vettori, Rossella Todros, Paola Capitani.

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Sin dall’antichità era noto come la musica esercitasse effetti positivi su mente e corpo. SimonaAgostini, in qualità di insegnante e musici-sta, ne ha sperimentato gli effetti, raccontandoci come ha declinato i suoi studi alla terapiaprenatale e come le è nata questa vocazio-ne. “Con la maternità mi sono trovata a dover affrontare la triste esperienza della terapia intensiva neonatale. Perciò sorse in me il desiderio di aiutare chi si trovava in una situazione che avevo vissuto in prima persona. Per applicare i principi della musicoterapia biso-gna effettuare studi specifici, non

basta essere musicisti. Decisi di fre-quentare il corso di musicoterapia quando scrivevo la tesi in didattica della musica. Da lì è nata la mia pas-sione, che poi ho approfondito nel tempo. Nei successivi quattro anni di studio sono diventata mamma di due gemelli e ho iniziato ad ap-profondire questo campo per me, fino a quel momento, inesplorato, avendo lavorato prevalentemente in ambito scolastico.”Incosaconsistelamusicoterapiaprenatale?“Studia da anni l’importanza della ‘idealità sonora’ del bambino sin dal concepimento, e sperimenta

percorsi preparatori all’evento nascita con la musica: seguendo i nove mesi di viaggio intrauterino del bimbo, aiutandolo a vivere il traumatico distacco dal suo ‘pa-radiso’ in maniera meno cruenta. Il corso di preparazione al parto prevede un ciclo d’incontri rivolti ai futuri genitori che desiderano intraprendere un percorso sonoro-musicale con la vita intrauterina del bambino. Ciò contribuisce a far vivere alla triade madre-padre-bambino, o alla diade madre-bam-bino, il periodo della gravidanza con serenità, strutturando una re-lazione armoniosa.”

Quali effetti possono avere i suoni sul bambino che deve ancora venire alla luce o che è nato prematuro? Quali benefici può avere la madre incinta? Risponde Simona Agostini, insegnante, musicista e musicoterapista di professione.

testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini

Nascere con la Musica

Suonare | Simona Agostini

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Qualisonoibeneficichesiottengo-no?“Durante gli incontri si cerca di sviluppare il rapporto col proprio corpo, ascoltando musica calibrata sulle caratteristiche individuali. È adatto a tutte le mamme in atte-sa, già dal primo mese, in quanto gli effetti positivi sono molteplici: rilassamento della gestante prima e dopo il parto, stimolazione delle capacità psicofisiche e rilassamen-to del feto e del neonato, parteci-pazione del padre.”Una certa letteratura scientificasupporta questa terapia: vi sonostudi specifici che ne avvalorinol’efficacia?“Sì, è una disciplina scientifica. C’è una vasta letteratura che testimo-nia i risultati ottenuti dalla terapia sulle varie tipologie di paziente. La musicoterapia prenatale ha trovato ampio spazio a livello mondiale. Ad esempio in Francia sono circa quindici anni che si applicano tali terapie, supportate da studi scien-tifici. In Italia eravamo un po’ più indietro, ora stanno nascendo cor-si di preparazione al parto con la musica e sono uscite numerose pubblicazioni.”Ilsuolavoroèstatopresoinesamedaalcunitesisti:qualilecaratteri-stichedellasuametodologia?“Sono state scritte numerose tesi di laurea, in particolare sul lavoro che svolgo, in terapia intensiva ne-onatale di Rimini, coi bimbi nati pre-termine, cosa che prima in Ita-lia non era mai stata sperimentata. In questi casi la gestazione non è

completa, dal punto di vista fisico e psichico. Un’esperienza, per-tanto, difficile per tutta la triade. In questi casi la gioia di avere un bambino è oscurata dall’angoscia di eventuali anormalità o di mor-talità. Perciò il protocollo prevede un lavoro destinato al riequilibrio psichico anche dei genitori. L’in-fluenza positiva su di essi si river-bererà sulla crescita del bambino. Il lavoro di musicoterapia svolto sui

genitori dimostra inoltre quanto la psiche condizioni anche il fun-zionamento fisico. Ad esempio le mamme da noi trattate riescono, riacquistando serenità, a produrre più latte. Arrivano anche a sentire un maggiore attaccamento verso il bimbo, che spesso, in queste si-tuazioni, non è accettato. Il lavoro parte in ogni caso dal neonato. L’obiettivo è riequilibrarne l’arche-tipo attraverso la musica”. IN

Simona Agostini ritratta all’Istituto Musicale Lettini. In apertura, la

musicista durante una seduta di terapia prenatale.

Crescere con i suoni

Le mamme che hanno frequentato il corso annuale preparto “nascere con i suoni”, hanno espressamente chiesto di poter dare continuità nel tempo al lavoro svolto con corsi specifici per bambini da 0 mesi a 3 anni di vita. Quindi oltre al consueto corso, che vede anche un progetto con i neonati pretermini, si terrà, da novembre a maggio, uno nuovo “Crescere con i suoni”, presso il Liceo Musicale Lettimi. In qualsiasi momento si può aderire. Gli appuntamenti sono mensili e durano un’ora. Info: 0541.28568.

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Riccionese di adozione, Claudio

“Spadino” Berardi è un imprenditore

dell’intrattenimento e dello spettacolo a

capo di una struttura di addetti ai servizi di

ricevimento assistenza e accompagnamento; organizza eventi ed è

consulente di marketing del settore moda.

testo Marina Giannini - foto Fotoriccione

L’asso di Spadino

43 anni, geniale, innamoratissi-mo, stravagante, con uno sguar-do di chi nella vita non si perde mai d’animo, Claudio Berardi,“Spadino”pergliamici, sopranno-me che a 14 anni gli aveva affibbia-to il suo amico assicuratore Ettore Uva di Morciano per la sua forte somiglianza al nipote di Fonzie, personaggio di punta del telefilm Happy Days, è soddisfatto delle sue scelte d’imprenditore nel set-tore dell’ intrattenimento e dello spettacolo. È lui il ‘cupido’ che nel giugno 2008 ha fatto accendere la scintilla dell’amore fra Anna Fal-chi e Denni Montesi. Oggi Berardi è acapodiunastrutturacheoperainvarisettori, dai locali d’intratte-nimento ad eventi di ogni genere. Inoltre, collabora con aziende na-zionali di moda e spettacolo, orga-nizza campagne pubblicitarie, spot televisivi e manifestazioni avvalen-

dosi del supporto di personaggi del piccolo schermo e del cinema. Gra-zie alle sue conoscenze e al lavoro di location manager ha portato sulle piazze di Riccione e in Romagna importanti trasmissioni televisive

del tipo Fuego, Wozzup, Bellavista, Le Iene, Striscia la notizia, Scherzi a parte, che ha visto protagonista dello “scherzo” anche il campione di motociclismo Marco Simoncelli. La vita di “Spadino” è così intensa

Incontrare | Claudio Berardi

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che si è inventato persino una so-cietà di noleggio di limousine che gestisce con il suo amico Denni Montesi. È talmente geniale ed in-traprendente che non finisce mai di sorprendere. Nel corso delle ul-time elezioni amministrative e pro-vinciali si è “buttato” persino nel mondo della politica per sostenere l’amico Stefano Vitali diventato poi presidente della Provincia.Berardi divide le sue giornate fra Riccione, Morciano, suo paese na-tale, e Milano dove è impegnato anche in qualità di consulente di marketing di case di moda, produ-zioni televisive ed eventi. “La mia storia nel mondo dell’intratteni-mento e dello spettacolo inizia nel ’95 nelle discoteche della collina riccionese in qualità di addetto alla sicurezza. Dal ’96 al 2006 ho svolto un’attività finalizzata a fornire la stessa tipologia di servizi a produ-

zioni televisive e cinematografiche sia all’interno di studi che in varie location esterne, associandole con l’accompagnamento a personaggi dello spettacolo”. Aquestoproposi-to,unannofaèstatoluialanciarela“freccia”diCupidofraMontesielaFalchi. “Lei si era appena lasciata con Ricucci e il mio socio Denni con la fidanzata. In quel periodo accompagnavo Anna, impegnata come madrina in vari eventi in Romagna e a San Marino, e avevo chiesto aiuto al mio socio. In cuor mio sentivo già che tra loro poteva nascere una bella amicizia e an-cora oggi mi ringraziano di averli fatti incontrare”.E invece, un’opportunità persa nell sua vita? “Qualche anno fa mi avevano proposto di lavorare a Mi-lano come consulente artistico di personaggi dello spettacolo ma ho rinunciato per non lasciare la mia

famiglia, gli affetti e la Romagna.” Fra tante belle donne che ha in-contrato gli hanno anche attribui-to qualche storia d’amore… “Posso solo dire che qualche malalingua ha fatto illazioni sul mio rapporto con Alessia Marcuzzi nel periodo in cui lavoravo per il Festivalbar. C’è stato un tale ‘tam tam’ sui giornali scandalistici che sono sta-to costretto, d’accordo con la pro-duzione, a sospendere i rapporti di lavoro.” E con quali personaggi dello spettacolo ha avuto un buon rapporto professionale? “Tanti. Per citarne alcuni, oltre alla Falchi, Fe-derica Panicucci, Martina Colom-bari, Alessia Marcuzzi, Gabriele Cirilli e Luigi Pelazza delle Iene”. Ogni tanto, per scappare dalle luci del mondo dello spettacolo, “Spa-dino” si rifugia a Morciano, e qui sa che può ritrovare gli amici di sempre. IN

A sinistra, Claudio Berardi alla festa di compleanno per i 30 anni di Marina Graziani in un locale di Milano, insieme a Roberta Lanfranchi e Cristina Quaranta. A destra, insieme ad Anna Falchi all’Hakuna Matata di Riccione.

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Con un pensiero grato al fondatore, per il Gruppo Società Gas Rimini il 2009 è l’anno dei festeggiamenti. Mezzo secolo di vita senza sentirne il peso. Anzi: SGR è un’azien-da che ha avuto uno sviluppo unico nel suo genere e, pur avendo una storia che affonda le radici nel dopoguerra, è proiettata verso il futuro col piglio di una ventenne.“Il nonno Aldo è stato un vero pioniere - racconta Mica-ela Dionigi, presidente del Gruppo. Fondò la società nel ‘56, ma la rete distributiva iniziò a svilupparsi nel ’59 con l’erogazione del gas nella città di Rimini. Per l’epoca si trattava di un impianto tecnologicamente avanzato, fra i più moderni d’Europa. Iniziò così l’avventura del gas, in alternativa ai combustibili fino ad allora utilizzati. Negli anni ‘60 si passò dal gpl al metano e la rete distributiva si allargò verso altri territori di Romagna e Marche.” Poi, un traguardo dopo l’altro, sempre guidati dal carattere deciso e coraggioso di Domeniconi, rimasto alla guida di SGR fino agli inizi degli anni ‘80, quando chiamò la giovane nipote in azienda. Un tirocinio nel senso vero del termine: centralinista e aiuto-segretaria, per farsi le ossa

e capire dall’interno come funziona la macchina. Oggi quella ragazza che siede sulla poltrona lasciata dal nonno dirige un piccolo impero che ha raggiunto traguardi anche oltre i confini nazionali, presente in 43 comuni romagnoli e marchigiani e in una vasta zona della Bulgaria. “Se ce l’ho fatta - tiene a sottolineare la signora - è solo perché ho accanto dei collaboratori che non mi hanno lasciata sola e mi affiancano con grande professionalità.”In seguito, con l’acquisizione di nuove realtà aziendali, è nato il Gruppo Società Gas Rimini, che spazia in vari set-tori di pubblica utilità: gestione, distribuzione e vendita di gas ed energia elettrica, teleriscaldamento, cogenerazione (SGR reti, SGR Servizi), costruzione e manutenzione di tutti gli impianti presenti negli edifici moderni (acqua, gas, elettricità, reti informatiche, telefoniche e di sicurezza), costruzione e gestione di impianti per le energie rinnova-bili (Intervento Pronto). Del Gruppo fa parte anche Utilia, software house specializzata in prodotti per le aziende del settore. Grazie alla lunga esperienza di Gruppo, Utilia si sta affermando in Italia e all’estero presso Clienti di primaria importanza. Il punto di forza di SGR, dunque, è la diversifi-cazione nell’offerta di servizi, che ne ha permesso crescita e sviluppo sulla rotta indicata dal nonno di Micaela.“Certamente - conferma la presidente. Ed è proprio su que-sta linea la scelta del 2002 di dare vita, presso la sede di via Chiabrera, a un Centro Congressi a disposizione di tutti, ampliando gli spazi inizialmente destinati alla formazione del personale. Grazie alla funzionalità della struttura, alla facile raggiungibilità, alla completezza dei servizi offerti, il Centro Congressi SGR ha avuto un successo immediato, ospitando importanti convegni di ogni tipologia.”

Se Aldo Domeniconi oggi potesse abbrac-ciare con un solo sguardo l’impero da lui avviato nel lontano 1959, forse non crede-rebbe ai suoi occhi. Di sicuro sarebbe mol-to orgoglioso della nipote Micaela Dionigi e di tutta la squadra di collaboratori che hanno raccolto il testimone dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1985.

50 anniGruppoSGR

IN Magazine | Special ADV

Micaela Dionigi. A destra, esterno del Centro Congressi SGR.

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A ben guardare il prospetto informativo della struttura non è difficile immaginare perché grandi aziende, enti e asso-ciazioni scelgano di organizzare i loro incontri qui. “I punti di forza sono diversi - conferma Micaela. Innanzitutto la nostra posizione nella città: comoda per chi arriva in tre-no, auto e aereo. Poi la modernità delle sei sale (chiamate Energia, Fuoco, Terra, Aria, Sole, Acqua, ndr), tutte modundr), tutte modundr -labili e adattabili a svariate esigenze, dai 15 ai 250 posti. Non va dimenticato che ai congressisti SGR fornisce un servizio all inclusive introvabile in altre stutture.” L’elenco rende l’idea delle professionalità coinvolte nell’organizza-zione di un convegno e di come SGR riesca a coordinarle tutte per una buona riuscita. Si va dall’assistenza tecnica al servizio di segreteria, reception e video conferenza; dal guardaroba al servizio bar; ufficio stampa; servizio fotoco-pie e fax; internet point; cartellonistica; hostess e interpreti; servizio fotografico; stampa e spedizione degli inviti; arredi floreali. SGR coordina anche le prenotazioni alberghiere e i bus navetta e organizza le attività post-congressuali.

La ciliegina sulla torta (è il caso di dirlo) è il neonato Quar-topiano Suite Restaurant, inaugurato a luglio soffiando sulle 50 candeline. “È il naturale complemento ai servizi offerti dal nostro Centro Congressi - spiega Micaela. Qual-cosa che a Rimini mancava: una terrazza sui tetti della cit-tà, da dove si gode un panorama che va dal mare ai monti della Valmarecchia. Ideale per i congressisti, che possono pranzare e cenare senza spostarsi nel traffico di Rimini, ma anche per clienti esterni. Il ristorante è gestito da due noti chef, Giorgio e Silver, che i gourmet conoscono per la precedente esperienza a ‘I Tre Re’ di Poggio Berni. Nomi che sono garanzia di qualità. I prezzi sono decisamente accessibili, specialmente per il brunch della pausa pranzo. Con 160 posti interni e 160 nel roof garden del quinto pia-no è ideale anche per aperitivi, cene aziendali e di gala.” Si conclude così il viaggio alla conoscenza del Gruppo SGR. La presidente ci ha guidati lungo un percorso inaspettato: chi l’avrebbe immaginato di partire dagli impianti del gas e arrivare sulla terrazza di un elegante ristorante?

In alto da sinistra, una delle sale riunioni e scorcio del ristorante Quartopiano. Qui sopra sala congressi all’interno del Centro.

Solidarietà targata Sgr“La solidarietà non va confusa con beneficenza: solidarietà deve essere un impegno costante da condividere con gli altri”. Con questo spirito ogni anno SGR promuove e partecipa a iniziative finalizzate al sostegno di realtà locali e di altre più lontane nel mondo. In tali azioni il Gruppo coinvolge amici, isituzioni, familiari, dipendenti: ognuno può portare la sua goccia nel mare. L’appuntamento annuale con la serata dedicata al Sorriso di un bambino, organizzata da Micaela Dionigi, Loredana Dori e Donatella Turci, in marzo ha permesso di raccogliere una ragguardevole cifra andata ad aggiungersi al ricavato delle lotterie di Natale e Pasqua organizzate fra i dipendenti di SGR. Il totale è andato alle suore di Sant’Onofrio per la Comunità in Tanzania, all’Associazione Crescere Insieme di Ri-mini che si occupa dei bambini colpiti dalla sindrome di Down, alla Comunità Papa Giovanni XXIII per la missione in Bangladesh. Altro settore di intervento solidale è nella ricerca e nella cura: a sostegno di molteplici attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo, e in prima linea con l’Associazione Onlus Rimini Solidale, di cui Micaela è vicepresidente. Quest’ultima realtà ha già donato all’ospedale di Rimini una Tac multistrato e sta lavorando al prossimo obiettivo: l’acquisto di un camper attrezzato per la mammografia.

Organizzare convegni è il nostro mestiere, un mestiere che facciamo nel migliore dei modi. Per questo mettiamo a vostra disposizione un centro congressi vicino al centro storico e ai migliori alberghi, comodo da raggiungere e con tutti i servizi – anche personalizzati - di cui avete bisogno.Un’offerta ricca, completata da un rapporto qualità prezzo eccellente eda una struttura ampliata, con sei sale attrezzate e un ristorantedi altissimo livello. Perché solo così saremo alla vostra altezza.

Per informazioni e prenotazioni: SGR Servizi - via Chiabrera, 34/b 47900 Rimini (Rn) t. 0541/303030-303193 f. 0541/303063 [email protected] www.centrocongressisgr.it

Trovarsi nel posto giusto

Centro Congressi SGR.Bellezza e tecnologia, finalmente riunite.

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In alto da sinistra, una delle sale riunioni e scorcio del ristorante Quartopiano. Qui sopra sala congressi all’interno del Centro.

Organizzare convegni è il nostro mestiere, un mestiere che facciamo nel migliore dei modi. Per questo mettiamo a vostra disposizione un centro congressi vicino al centro storico e ai migliori alberghi, comodo da raggiungere e con tutti i servizi – anche personalizzati - di cui avete bisogno.Un’offerta ricca, completata da un rapporto qualità prezzo eccellente eda una struttura ampliata, con sei sale attrezzate e un ristorantedi altissimo livello. Perché solo così saremo alla vostra altezza.

Per informazioni e prenotazioni: SGR Servizi - via Chiabrera, 34/b 47900 Rimini (Rn) t. 0541/303030-303193 f. 0541/303063 [email protected] www.centrocongressisgr.it

Trovarsi nel posto giusto

Centro Congressi SGR.Bellezza e tecnologia, finalmente riunite.

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Sulla Costa dell’Arnella, a pochi passi dalla Porta della Ripa, che conduce a San Marino, un’antica grotta in pietra è diventata Luogo di Meditazione aperto ai credenti di tutte le religioni. È la prima realizzazione di un progetto ancora in corso che ne prevede quattro, legati ai quattro elementi naturali.

testo Patrizia Santini - foto Filippo Pruccoli

La repubblica che Riflette

Nell’ambito della Conferenza Eu-ropea svoltasi nell’aprile 2007 a San Marino e promossa dall’allora presidenza del Comitato dei Mini-stri del Consiglio d’Europa, è stato inaugurato il primo di quella che doveva essere una serie di LuoghidiMeditazione. Il progetto trovava perfetto varo in un evento che si proponeva di approfondire tema-tiche religiose sotto il titolo “La Dimensione religiosa del dialogo interculturale”. Un dialogo porta-tore di pace in contrapposizione alle lotte che nella Storia hanno segnato le guerre più feroci.Noemi Ugolini, direttore del Mu-seo dell’Emigrante, grazie a un’in-nata sensibilità già messa alla pro-va da tematiche dal forte impatto socio-politico come quelle inerenti l’emigrazione, aveva ideato, in ma-niera innovativa, un progetto per la realizzazione di Luoghi di Me-ditazione nella Repubblica.A collaborare al progetto anche l’architetto Alessandro Galassi. “L’idea iniziale, che poi abbiamo

sviluppato insieme, era creare all’interno del territorio di San Ma-rino luoghi, o meglio ‘isole’aperteedisponibiliacittadinievisitato-ri, al di là di simboli e differenze religiose, linguistiche, storiche e culturali. La storia recente di San Marino è ricca di esempi d’apertu-ra verso il prossimo, basti ricordare l’ospitalità che la piccola Repub-blica diede a migliaia di riminesi nella Seconda guerra mondiale. L’idea di sottolineare con un picco-lo gesto questa propensione innata ci è sembrata un’importante mes-saggio per noi e per gli altri.”Inizialmenteerano stateproget-tatequattroisoledimeditazione,legateaglielementi: aria, acqua, fuoco, terra. Per l’isola dell’aria (che rappresenta il respiro della vita, il respiro cosmico ed è sim-bolo sensibile della vita invisibile e della spiritualità), il luogo pro-posto era situato all’interno degli Orti dell’Antico Convento di Santa Chiara, in centro storico. Uno spa-zio porticato chiuso da un muro

in pietra verso nord e aperto a sud verso Carpegna, che invita e orien-ta a guardare il cielo.Per l’isola della terra (elemento di tutta la natura, considerata da molte tradizioni il più sacro e di-vino) il luogo proposto era situato all’interno del Parco Ausa di Do-gana: uno spiazzo pianeggiante, di dimensioni ridotte, facilmente raggiungibile dai percorsi esisten-ti, e schermato da alberature sem-preverdi o piante rampicanti. Per l’isola dell’acqua (elemento vitale da cui tutto nasce, e di purificazio-ne per ogni cultura e civiltà) il luo-go proposto era situato all’interno dell’ospedale di Stato. Una stanza facilmente raggiungibile, anche priva di affaccio esterno, di dimen-sioni ridotte. Infine per l’isola del fuoco (l’elemento del sole, dell’im-mortalità e della trasformazione), il luogo proposto era situato all’in-terno di un centro commerciale di San Marino.Per ragioni di tempo e di fondi, si è proceduto alla realizzazione di un

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Riflettere | Luogo di meditazione

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solo “Luogo di meditazione”, oggi aperto al pubblico. Si trova sulla Costadell’Arnella, antica strada che da Borgo Maggiore conduce a San Marino, a pochi passi dalla Porta della Ripa. Un’antica grotta in pietra utilizzata come deposito da parte dell’Azienda di Produ-

zione, chiusa da un portoncino in legno, di facile accessibilità e sufficientemente lontana dai flussi turistici per garantire il necessa-rio raccoglimento. Un angolo del monte che porta scritta la storia di tante giovani ragazze che si chiu-sero alla vita terrena per entrare in monastero, in un luogo difficile, freddo e pieno di difficoltà.ComeènatoilProgetto,chetral’al-trononvedeesempisenoninparti-colariIstituzioniinEuropa?“Il progetto è nato di getto - pro-segue Galassi. Lavorando con po-chissimi elementi ho cercato di

valorizzare la grotta esistente, che tanto richiamava alla mente l’anti-co sacello del Santo; innanzitutto con la luce. La grotta era perfetta così com’era, e doveva essere illu-minata senza che la fonte di luce disturbasse il visitatore. La scelta è stata quella di far ricorso a led ad

incasso nel pavimento, disposti a formare il disegno di un cerchio, che illuminassero la volta naturale in pietra dal basso. Per il resto è stata rifatta la pavimentazione, ini-zialmente in fibra di cocco quindi sostituita con un pavimento in re-sina, all’interno della quale è posi-zionata una barra in rame che in-dica l’asse est-ovest. Unico arredo, una panca in legno. La realizzazio-ne è stata seguita dall’ing. Roberto Tura e dagli operai dell’A.A.S.P., che hanno dimostrato grande di-sponibilità, provvedendo anche a restaurare l’antica porta in legno.”

Altro protagonista della realizza-zione del “Luogo” è AlessandroBarulli, ad oggi Capitano di Castel-lo di Borgo Maggiore (che ospita la “grotta”) che è stato un prezioso supporto: “La Repubblica di San Marino ha da sempre riservato at-tenzione al rispetto dei diritti del-

la persona, coerentemente con la sua storia di libertà, accoglienza e pace, compreso il diritto alla liber-tà di pensiero ed espressione. Pur essendo lontano dai percorsi turi-stici, abbiamo motivo di credere che sia molto frequentato, in parti-colar modo dai turisti.” Sicuramen-te questo piccolo grande Luogo che non porta simboli religiosi, ma of-fre unicamente la possibilità di rita-gliarsi attimi lontano dai ritmi della quotidianità, potrebbe nel tempo ricoprire un ruolo prezioso, dove il dialogo interculturale troverebbe terreno fertile. IN

Da sinistra, Alessandro Barulli, Capitano di Castello, e l’architetto Alessandro Galassi. In apertura, l’interno del Luogo di Meditazione.

52 | IN Magazine

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informazioni

www.sanmarinoteatro.sm

CAMPAGNA ABBONAMENTIda sabato 10 ottobre

UFFICIO ATTIVITÀ SOCIALI E CULTURALItel. 0549 88 24 52 - 57 mail: [email protected]

Vendita biglietti on lineda lunedì 2 novembre

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ACQUISTO ABBONAMENTI• Per entrambi i cartelloni (Teatro Nuovo - Teatro Titano) ESCLUSIVAMENTE presso la biglietteria del Teatro Nuovo di Dogana dalle ore 16.30 alle ore 20.30 oppure• On line sul sito www.sanmarinoteatro.sm• Telefonicamente con addebito su carta di credito negli orari della biglietteria

Teatro Nuovo • Teatro Titano

2009-2010

20 SPETTACOLI dal 5 novembre 2009 al 10 aprile 2010

DUE CARTELLONI PER DUE TEATRI

Repubblica di San MarinoSegreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura

l’Università e Politiche GiovaniliUfficio Attività Sociali e Culturali

BIGLIETTERIA TEATRO NUOVOPiazza M. Tini, 7 - Doganatel. 0549 88 55 15 - fax 0549 88 55 16

BIGLIETTERIA TEATRO TITANOPiazza Sant’Agata – 47890 San Marino tel. 0549 88 24 16 - 88 24 14

Compagnia Attori & TecniciRoberto Herlitzka in

ELISABETTA IIdi Thomas Bernhardregia di Teresa Pedroni

Teatro della Tosse

CANDIDOViaggio tragicomico nel miglioredei mondi possibilida Voltaire con Enrico Campanati, Pietro Fabbriregia di Emanuele Conte

INFERNO (I viaggi dell’anima)una creazione di Emiliano Pellisari

Teatro Metastasio Stabile della ToscanaCompagnia Sandro Lombardi

PASSAGGIO IN INDIAdi Santha Rama Raudal romanzo di Edward Morgan Forstercon Giulia Lazzarini, Sandro Lombardi regia di Federico Tiezzi

Lella Costa in

RAGAZZENelle lande scoperchiate del fuoriregia di Giorgio Gallione

giovedì 5 novembre 2009

Massimo Lopez in

CIAO FRANKIEOne man showTributo a Frank Sinatracon la Big Band Jazz Companyregia di Giorgio Lopez

giovedì 19 novembre 2009

Produzioni Teatrali Paolo PoliPaolo Poli in

SILLABARIda Goffredo Pariseregia di Paolo Poli

mercoledì 2 dicembre 2009

UN ISPETTORE IN CASA BIRLINGdi John Boynton Priestleycon Paolo Ferrari e Andrea Giordanaregia di Giancarlo Sepe

mercoledì 9 dicembre 2009

sabato 23 gennaio 2010 domenica 17 gennaio 2010 domenica 7 marzo 2010

mercoledì 3 febbraio 2010

sabato 20 febbraio 2010

martedì 2 marzo 2010

Fabrizio Raggi e Roberto Fornara in

L'INFERNO IN TESTA EIL PARADISO NEL CUOREregia di Fabrizio Raggi

Elisa Manzaroli in

L’OCCASIONE D’OROda Alan Bennetregia di Fabrizio Raggi

sabato 30 gennaio 2010 venerdì 12 marzo 2010Ivano Marescotti in

DANTE UN PATACArecitaldrammaturgia di Ivano Marescotti

Antonio Rezza in

IOregia di Antonio Rezza e Flavia Mastrella

giovedì 11 febbraio 2010 mercoledì 31 marzo 2010Ennio Marchetto in

A QUALCUNO PIACE CARTAdi Ennio Marchetto eSosthen Hennekam

Compagnia Titanz

APPLE coreografia Vittorio Colelladanzatori Sara Muccioli e Vittorio Colellaregia video proiezioni Emanuele Cervellini

martedì 16 febbraio 2010 sabato 10 aprile 2010Le Barnøs

PUÓ CONTENERETRACCE DI SEDANO

Masdevallia Tigerkiss

FAKE_ON _BACHideazione Martina Conti, Francesco De Luigi,Nico Macinacoreografia e danza Martina Conti

Inizio spettacoli ore 21.15CARTELLONE TEATRO NUOVO Inizio spettacoli ore 21.15CARTELLONE TEATRO TITANO

Igudesman & Joo in

A LITTLE NIGHTMARE MUSICcon l’Orchestra Sinfonicadella Repubblica di San Marino

Daniele Cipriani EntertainmentJosé Limón Dance Foundation, Inc.

LIMÓN DANCE COMPANYcoreografie José Limóndirezione artistica Carla Maxwell

Planet Musical

CENERENTOLAdi Rodgers & Hammersteincon Roberta Lanfranchi e Antonio Cuporegia di Massimo Romeo Piparo

giovedì 7 gennaio 2010

Teatro di Roma – Compagnia Lavia Anagni

MOLTO RUMORE PER NULLAdi William Shakespearecon Lorenzo Lavia, Giorgia Salariregia di Gabriele Lavia

giovedì 14 gennaio 2010

sabato 20 marzo 2010

domenica 28 marzo 2010

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Gustare | Ristorante Venini del Palace Hotel

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È la tavola de luxe della costa, con piatti della cucina regionale ed internazionale che premurosamente vi serviranno in una grande sala d’ispirazione neoclassica, fra ricercati arredi, preziosi lampadari e atmosfere dimenticate. Ma a rallegrarvi, del ristorante Venini di Milano Marittima, sarà prima di tutto la rilassante veduta sul curatissimo giardino con ulivi millenari e piante dal gusto raffinato.

testo Pierantonio Bonvicini foto Gianmaria Zanotti

Primi in Tutto

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Lo sanno bene anche i postmoder-ni. Meglio cercare il nuovo nel pas-sato. Lo stile neoclassico, ad esem-pio, influenza ancora oggi nuove realtà. In contrasto al barocco e al rococò, si sviluppò in Europa nel-la seconda metà del XVIII secolo, rappresentando il ritorno a forme classiche e greche. Ora lo ritroverete nei sontuosi in-terni del Palace Hotel di Milano Marittima e del suo RistoranteVenini. Ci verrete magari di sera, quando la luce artificiale aggiunge fascino al fascino. E parcheggere-te su viale 2 giugno, ricordando che al civico 60 ha sede l’Hotel. La posizione è privilegiata, vicino al mare e a due passi dalla movida di via Gramsci. Raggiungerete subi-to l’ingresso, importante come il resto, e prima d’entrare apprezze-rete ai lati il curatissimo giardino con ulivi millenari e piante dal gu-sto raffinato. Ancora un doveroso sguardo verso l’alto, magicamente

illuminato, poi spalancherete la robusta porta a vetri che vi separa dagli interni. Ecco allora, tra pre-valenti tonalità crema e avorio, gli originali e meravigliosi lampadari di Venini, nome prestigioso dell’ar-te vetraria di Murano, quindi i pregiati tendaggi, i bianchi divani in pelle, le colonne e marmi intar-siati, provenienti dalla Turchia. Superato il ricevimento, un altro

salone per continuare a trattenersi, col pianoforte e il magnifico banco del bar. Ma per accedere alla sala ristorante confiderete nella cortese hostess che si occuperà del vostro arrivo. Quindi, sarà il maitre faen-tino Giorgio Babini a farvi acco-modare al tavolo che preferite. Lasalaèunaltrocolpod’occhiel’armonicosusseguirsidiformeedicolorigeneraun’atmosferad’al-

In apertura, la sala del ristorante. A fianco, il direttore del Palace Hotel Alessandro Orzes (primo da destra)

con alcuni suoi collaboratori.

La ricetta: mezzelune di gamberi con melanzane e zucchine al timo

Ingredienti per 4 persone: per il ripieno, gr.100 di mascarpone, gr. 200 di gamberi, 1 scalogno, 1 bicchiere di vino bianco, olio extra vergine, sale e pepe q.b. Per la salsa: 1 melanzana, 2 zucchine, 1 dl. di panna liquida, gr. 100 di burro, sale q.b., timo.

Procedimento: stufare lo scalogno con l’olio, quindi aggiungere i gamberi tagliati e cuocere per alcuni minuti. Bagnare poi col vino bianco e fare evaporare. Raffreddare e tritare il tutto, aggiungere successivamente il mascarpone e aggiustare di gusto. Dopo aver preparato una sfoglia verde, fare dei ravioli e chiuderli a mezzaluna. Tagliare a dadini la melanzana e le zucchine, aromatizzarle con sale e timo e cuocerle in padella con 50 gr. di burro, aggiungere la panna e far cuocere per alcuni minuti. Infine, bollire la pasta e, giunta a cottura, versarla in padella e condirla. Completare il piatto con una foglia di timo e pomodorini.

56 | IN Magazine

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tritempi. Può ospitare fino a 400 persone e dispone di tavoli rotondi con mise en place di valore, e super-comode poltroncine. Anche qui splendidi lampadari e appliques che li richiamano, raffinata moquet-te al pavimento e ampi tendaggi sulle grandi vetrate. A mandare avanti il Palace, aperto nel 2005 dall’imprenditore Antonio Bata-ni, è arrivato Alessandro Orzes, manager d’origine veneta e già di-rettore del vicino Hotel Aurelia. A condurre invece la cucina del Veni-

ni, c’è dall’apertura una brigata di 16 persone, con cuochi affermati e giovani talenti. Fra questi, due chef di regione, Demis Dainese e Rolando Lolli. Che vantano ri-levanti esperienze all’estero e in Italia. Della pasticceria si occupa il lombardo Lucio Colombo, già all’Hotel Four Seasons di Londra e poi in Belgio, a Waterloo, da ce-lebri pasticceri. Questiprofessioni-stivisorprenderannoperlasceltadellematerieprime,attentamenteselezionate,chesonolapartepiùimportanteperchisvolgequestomestiere.Poi sapranno intratte-nerviconqueipiattiditradizionenazionaleed’oltreconfine,chesan-norendereleggeriegustosi,segnod’esperienza,tecnicaeabilità. Ecco allora alcune pietanze che potrebbero capitarvi, sapendo che il menù (di mare, di terra e vegeta-riano) cambia giornalmente. Per cominciare, il ricco buffet disposto

ai due lati della sala, con le crudi-tà del mare, le carni, i formaggi, le verdure di stagione, i salumi, la pasticceria, la frutta e molto altro ancora. Dalla carta, terrina di pio-vra con piccole verdure, cocktail di gamberi o scampi ai pomodorini. Tra i primi, gnocchetti di patate al grillo di mare, tortelloni alle triglie di scoglio o risotto mantecato al radicchio di Treviso. Tra i secon-di, spigola del nostro mare ai ferri, petto d’anatra laccato al miele e pi-noli, bocconcini di tacchino in sal-

sa al curry. E per dessert, meringa in salsa al cioccolato o mousse allo zabaione con interno liquido. Ora il vino, uno dei maggiori segni di civiltà del mondo per Heming-way. Sarà il sommelier abruzzese Cri-stian Pellegrino a sottoporvi una lista con quasi 500 etichette. Bolli-cine italiane e francesi per comin-ciare, poi bianchi e rossi nazionali e da dessert. Inoltre, piccola offer-ta al calice e lista delle acque, con una decina di proposte. Infine, ampia scelta di distillati e caffè all’altezza del resto. Spenderete tra 60 e 100 euro, bevande escluse, per una cena da ricordare. Scriveva Moncrif, nel suo manua-le pedagogico per galantuomini del 1738, che si può piacere solo in quanto si contribuisce alla felicità degli altri. È per questo che il Ve-nini conquisterà anche voi. www.hotelpalacemilanomarittima.it IN

È all’interno del Palace Hotel

Culinaria News:

Aria di “Tramontana”Sulle colline verucchiesi un ristorante-pizzeria con sala da ballo, in panoramica posizione. La cucina, curata dal patron Giuseppe Bernardi, è una sorpresa. In carta, piatti romagnoli e una pasta e fagioli da applauso. Per chiudere, squisite torte e un conto più che onesto. Ristorante Tramontana, via Serra Tramontana 403. Aperto tutti i giorni, tranne il mercoledì.

Star bene in campagnaA Balignano, nei pressi di Longiano, relax e buona gastronomia alla Locanda della Luna. Menù legato al territorio, con antiche ricette della famiglia Turchi, a cui appartiene il rinomato locale. Ambiente di tono rustico con richiami contemporanei e prezzi corretti. In via Balignano 956, aperto domenica e festivi tutto il giorno. Giovedì, venerdì e sabato solo la sera.

Come difendersi dai ristorantiLo promette Ristorantopoli, prima anti-guida gastronomica (di 206 pagine) scritta quest’anno da Mauro Zucconi, giornalista gastronomico per passione e aiuto cuoco per necessità. Dai diritti e doveri del cliente al ritratto del ristorante ideale. Questo e molto altro nel libro pubblicato da Liberamente Editore. A 14 euro, da leggere prima di andare a cena.

Gioie d’autunnoLa natura ora ci dà i funghi. Degustateli dove li preparano al meglio. Per esempio ad Acquapartita, nell’appennino Tosco-Romagnolo, al ristorante dell’Hotel Miramonti. Squisita l’accoglienza del direttore Lia Bot, rimarchevole la cucina tipica locale curata dal bravo chef Alessandro Locatelli. Prezzi giusti e rilassante atmosfera a 800 metri s.l.m., in via Acquapartita, 103.

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Quello della CMV, oggi leader in provincia nel settore delle costruzioni, è un percorso non solo imprenditoriale, ma anche sociale. La Cooperativa Muratori di Verucchio nasce infatti nel 1956 da un ristretto gruppo di soci che decidono di unire le forze per andare incontro allo sviluppo del dopoguerra. Ricostruzione di case e di strutture, ma soprattutto di vite, di famiglie altrimenti costrette ad emigrare. Rivincita verso la distruzione che aveva segnato muri e persone, guardando al futuro con l’orgoglio di un lavoro che spacca la schiena e lascia i calli sulle mani.

“Sempre insieme, come una grande famiglia - sottolinea con orgoglio Sauro Nicolini facendosi portavaoce degli altri. Una famiglia che è cresciuta: oggi i soci del Gruppo CMV sono quindici e i dipendenti centottanta, abbiamo un fatturato annuo di circa ottanta milioni di euro.”

Nicolini è il presidente che probabilmente ha segnato in maniera più incisiva di tutti il percorso della Cooperativa. Arrivato nel 1980 come giovane

geometra, per sette anni ha affiancato l’allora presidente Ugo Bronzetti, subentrandogli nel 1987.

“I soci della CMV sono sempre stati pochi - spiega Nicolini. Ciascuno di loro, con la vocazione che ha dentro, ha sempre avuto voce in capitolo su tutte le partite giocate. La nostra è una cooperativa umana, fatta di persone che hanno il loro peso e che possono sempre intervenire sapendo di essere ascoltate. L’opportunità di lavoro, specialmente per i giovani, ci permette di stringere una sorta di patto di fiducia unico nel suo genere e che ci rende ancora più competitivi: quando possibile, infatti, cerchiamo di inserire in squadra i componenti delle famiglie dei soci, naturalmente secondo competenze e potenzialità di ciascuno.”

La famiglia Nicolini rappresenta il tipico esempio di tale scelta operativa, con la signora Marina in amministrazione, la figlia Silvia al marketing e comunicazione e alla gestione del Rimini - Verucchio Golf Club, la figlia Claudia alla gestione del Gelso

Cinquantatrè anni portati alla grande, come una bella signora che con la maturità esprime il meglio di se stessa. È la Cooperativa Muratori di Verucchio, guidata oggi, insieme al valido aiuto della sua famiglia e dei soci, dal presidente Sauro Nicolini.

Gruppo CMV: non solo Mattoni

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Quello della CMV, oggi leader in provincia nel settore delle costruzioni, è un percorso non solo imprenditoriale, ma anche sociale. La Cooperativa Muratori di Verucchio nasce infatti nel 1956 da un ristretto gruppo di soci che decidono di unire le forze per andare incontro allo sviluppo del dopoguerra. Ricostruzione di case e di strutture, ma soprattutto di vite, di famiglie altrimenti costrette ad emigrare. Rivincita verso la distruzione che aveva segnato muri e persone, guardando al futuro con l’orgoglio di un lavoro che spacca la schiena e lascia i calli sulle mani.

“Sempre insieme, come una grande famiglia - sottolinea con orgoglio Sauro Nicolini facendosi portavaoce degli altri. Una famiglia che è cresciuta: oggi i soci del Gruppo CMV sono quindici e i dipendenti centottanta, abbiamo un fatturato annuo di circa ottanta milioni di euro.”

Nicolini è il presidente che probabilmente ha segnato in maniera più incisiva di tutti il percorso della Cooperativa. Arrivato nel 1980 come giovane

geometra, per sette anni ha affiancato l’allora presidente Ugo Bronzetti, subentrandogli nel 1987.

“I soci della CMV sono sempre stati pochi - spiega Nicolini. Ciascuno di loro, con la vocazione che ha dentro, ha sempre avuto voce in capitolo su tutte le partite giocate. La nostra è una cooperativa umana, fatta di persone che hanno il loro peso e che possono sempre intervenire sapendo di essere ascoltate. L’opportunità di lavoro, specialmente per i giovani, ci permette di stringere una sorta di patto di fiducia unico nel suo genere e che ci rende ancora più competitivi: quando possibile, infatti, cerchiamo di inserire in squadra i componenti delle famiglie dei soci, naturalmente secondo competenze e potenzialità di ciascuno.”

La famiglia Nicolini rappresenta il tipico esempio di tale scelta operativa, con la signora Marina in amministrazione, la figlia Silvia al marketing e comunicazione e alla gestione del Rimini - Verucchio Golf Club, la figlia Claudia alla gestione del Gelso

Cinquantatrè anni portati alla grande, come una bella signora che con la maturità esprime il meglio di se stessa. È la Cooperativa Muratori di Verucchio, guidata oggi, insieme al valido aiuto della sua famiglia e dei soci, dal presidente Sauro Nicolini.

Gruppo CMV: non solo Mattoni

IN Magazine | Special ADV

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verde attrezzato, spazi wellness e zona benessere, attività sportive, piscine con acqua salata all’aperto e al coperto, ristoranti di vario genere. Il tutto fruibile durante tutto l’anno.”

Anche nella zona di Rimini sud la cooperativa è destinata a lasciare il segno. “Con l’acquisizione dell’ex colonia Bolognese, accanto a Rimini Terme, CMV realizzerà una grande struttura alberghiera che andrà ad integrarsi col Polo del Benessere”, conferma Nicolini.

“Se devo proprio indicare quale realizzazione mi ha gratificato più di altre - spiega - non ho dubbi: la nuova piazza di Villa Verucchio. Una riqualificazione urbana che ha portato vita e socializzazione a misura d’uomo in un luogo prima degradato e inutilizzato. Alla gente è piaciuta dal momento in cui ha iniziato a viverla. Ci tengo in modo particolare anche perché è un segno che lasciamo nel territorio che ci ha visti nascere e crescere. È il nostro ‘grazie’ ai concittadini.”

Tornando all’attualità, la strada della cooperativa ci porta oltre i confini regionali, nella realtà decisamente critica dell’Abruzzo colpito dal terremoto. “A L’Aquila stiamo lavorando a pieno regime per costruire 150 casette e due scuole. Viste le circostanze, avremmo preferito non doverci occupare di questo tipo di lavori, ma il fatto che CMV sia stata scelta fra altri costruttori di fama nazionale ne conferma affidabilità e professionalità. E anche questo è motivo d’orgoglio.”

Sport di Bellaria. Un organico motivato e dinamico, dunque, che trova in Sauro Nicolini la guida ideale, un capitano nel senso pieno della parola.

CMV e territorio: un leit motiv.

“Siamo consapevoli che quando arriviamo in un posto - continua Nicolini - per costruire possiamo (o, meglio, dobbiamo) portare anche un ‘valore aggiunto’. Per avvicinarsi alla gente, ma soprattutto per una scelta dal valore sociale. Un esempio? Il sostegno di CMV all’attività delle società calcistiche di Villa Verucchio e di Bellaria, di cui siamo proprietari. Fonte di debiti, più che di guadagni: non è un segreto. Eppure sapere che la scuola di calcio di Bellaria accoglie 450 bambini ci rende fieri di aver fatto qualcosa di buono per la città.”

Fra le grandi opere targate CMV realizzate negli ultimi anni, la piazza di Villa Verucchio, il centro residenziale di Bordonchio e il centro sportivo Gelso Sport, queste ultime due nel comune di Bellaria, a cui si aggiungerà presto l’ulteriore intervento di prestigio denominato “Il mare d’inverno”, che sorgerà a Igea Marina.

“Si tratta di un progetto unico per la Riviera Adriatica - spiega Nicolini -, 75.000 metri di terreno dove sorgerà una grande struttura alberghiera con centro congressi,

Nella pagina a fianco, in alto, i quindici soci della Cooperativa Muratori di Verucchio. In basso,

la nuova piazza Europa a Villa Verucchio.Qui sopra, plastico della realizzazione della zona residenziale a Bordonchio - Bellaria Igea Marina.

“... con l’orgoglio di un lavoro che spacca la schiena e lascia i calli sulle mani.”

L’evoluzione del Gruppo CMVCMV nasce ufficialmente il 17 maggio 1956 per volontà di alcuni intraprendenti muratori e manovali di Verucchio. Da subito inizia a godere di ottima fama, assumendo connotati industriali. Nella storia della cooperativa particolare rilievo merita l’opera di chi s’è alternato nella funzione dirigenziale, dal primo presidemte Mario Celli a Luigi Bonfé e Ugo Bronzetti, per arrivare a Sauro Nicolini, fautore della svolta “dal costruire all’acquisire e gestire”. Oltre alla storica azienda di edificazione, il Gruppo CMV oggi annovera la società “CMV Group”, che fornisce servizi tecnici e am-ministrativi alle società collegate; la società “L’Edilstrada”, che si occupa di costruzioni stradali, infrastrutture, canali idrici, opere di bonifica, arredi urbani, movimento terra; l’azienda “Carli 1979”, specializzata in lavori di restauro e consolidamento di edifici monumentali.Per giungere al settore dello sport e del ricettivo, che Nicolini ritiene essere l’investimento del futu-ro “per un progetto turistico globale indispensabi-le al territorio riminese così ricco di risorse”. Su questa linea CMV ha costruito e gestisce il cen-tro riabilitativo-sportivo “Gelso Sport” di Bellaria e ha rilevato il “Rimini-Verucchio Golf Club” il green da 18 buche situato all’interno della Tenuta Amalia di Villa, che presto sarà ancora più compe-titivo grazie al progetto (nella foto) che prevede la costruzione di strutture esclusive (albergo, re-sort, club house, piscina, centro benessere).

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verde attrezzato, spazi wellness e zona benessere, attività sportive, piscine con acqua salata all’aperto e al coperto, ristoranti di vario genere. Il tutto fruibile durante tutto l’anno.”

Anche nella zona di Rimini sud la cooperativa è destinata a lasciare il segno. “Con l’acquisizione dell’ex colonia Bolognese, accanto a Rimini Terme, CMV realizzerà una grande struttura alberghiera che andrà ad integrarsi col Polo del Benessere”, conferma Nicolini.

“Se devo proprio indicare quale realizzazione mi ha gratificato più di altre - spiega - non ho dubbi: la nuova piazza di Villa Verucchio. Una riqualificazione urbana che ha portato vita e socializzazione a misura d’uomo in un luogo prima degradato e inutilizzato. Alla gente è piaciuta dal momento in cui ha iniziato a viverla. Ci tengo in modo particolare anche perché è un segno che lasciamo nel territorio che ci ha visti nascere e crescere. È il nostro ‘grazie’ ai concittadini.”

Tornando all’attualità, la strada della cooperativa ci porta oltre i confini regionali, nella realtà decisamente critica dell’Abruzzo colpito dal terremoto. “A L’Aquila stiamo lavorando a pieno regime per costruire 150 casette e due scuole. Viste le circostanze, avremmo preferito non doverci occupare di questo tipo di lavori, ma il fatto che CMV sia stata scelta fra altri costruttori di fama nazionale ne conferma affidabilità e professionalità. E anche questo è motivo d’orgoglio.”

Sport di Bellaria. Un organico motivato e dinamico, dunque, che trova in Sauro Nicolini la guida ideale, un capitano nel senso pieno della parola.

CMV e territorio: un leit motiv.

“Siamo consapevoli che quando arriviamo in un posto - continua Nicolini - per costruire possiamo (o, meglio, dobbiamo) portare anche un ‘valore aggiunto’. Per avvicinarsi alla gente, ma soprattutto per una scelta dal valore sociale. Un esempio? Il sostegno di CMV all’attività delle società calcistiche di Villa Verucchio e di Bellaria, di cui siamo proprietari. Fonte di debiti, più che di guadagni: non è un segreto. Eppure sapere che la scuola di calcio di Bellaria accoglie 450 bambini ci rende fieri di aver fatto qualcosa di buono per la città.”

Fra le grandi opere targate CMV realizzate negli ultimi anni, la piazza di Villa Verucchio, il centro residenziale di Bordonchio e il centro sportivo Gelso Sport, queste ultime due nel comune di Bellaria, a cui si aggiungerà presto l’ulteriore intervento di prestigio denominato “Il mare d’inverno”, che sorgerà a Igea Marina.

“Si tratta di un progetto unico per la Riviera Adriatica - spiega Nicolini -, 75.000 metri di terreno dove sorgerà una grande struttura alberghiera con centro congressi,

Nella pagina a fianco, in alto, i quindici soci della Cooperativa Muratori di Verucchio. In basso,

la nuova piazza Europa a Villa Verucchio.Qui sopra, plastico della realizzazione della zona residenziale a Bordonchio - Bellaria Igea Marina.

“... con l’orgoglio di un lavoro che spacca la schiena e lascia i calli sulle mani.”

L’evoluzione del Gruppo CMVCMV nasce ufficialmente il 17 maggio 1956 per volontà di alcuni intraprendenti muratori e manovali di Verucchio. Da subito inizia a godere di ottima fama, assumendo connotati industriali. Nella storia della cooperativa particolare rilievo merita l’opera di chi s’è alternato nella funzione dirigenziale, dal primo presidemte Mario Celli a Luigi Bonfé e Ugo Bronzetti, per arrivare a Sauro Nicolini, fautore della svolta “dal costruire all’acquisire e gestire”. Oltre alla storica azienda di edificazione, il Gruppo CMV oggi annovera la società “CMV Group”, che fornisce servizi tecnici e am-ministrativi alle società collegate; la società “L’Edilstrada”, che si occupa di costruzioni stradali, infrastrutture, canali idrici, opere di bonifica, arredi urbani, movimento terra; l’azienda “Carli 1979”, specializzata in lavori di restauro e consolidamento di edifici monumentali.Per giungere al settore dello sport e del ricettivo, che Nicolini ritiene essere l’investimento del futu-ro “per un progetto turistico globale indispensabi-le al territorio riminese così ricco di risorse”. Su questa linea CMV ha costruito e gestisce il cen-tro riabilitativo-sportivo “Gelso Sport” di Bellaria e ha rilevato il “Rimini-Verucchio Golf Club” il green da 18 buche situato all’interno della Tenuta Amalia di Villa, che presto sarà ancora più compe-titivo grazie al progetto (nella foto) che prevede la costruzione di strutture esclusive (albergo, re-sort, club house, piscina, centro benessere).

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Ambienti limpidi, materiali e colori neutri ridisegnano un appartamento monolocale di soli 32 mq nel cuore di Misano Adriatico.

testo Monica Gasperini - foto Mario Flores

Spazi in Sequenza

Abitare | Monolocale a Misano

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Unlocaleapertodi32metriqua-drati, ubicato al piano rialzato di un edificio anni ’70 vicino al mare, nel cuore di MisanoAdriatico. Una casa semplice, non “segnata” che fa dell’utilizzo della superficie il vero elemento di eleganza e qualità abi-tativa.Il nuovo layout, mirato a una sem-plificazione e a un controllo totale dello spazio e della luce naturale/artificiale, ha esaltato il valore del lungovolumerettangolare desti-nato all’area living - cucina - zona notte - servizi che, in una configu-razione aperta, risulta ancora più ritmato su un lato dalle finestra-ture.Nell’appartamento, seppur mini nella dimensione e nell’utilizzo, si può vivere l’emozione di abitare con tutti i caratteri architettonici, funzionali e decorativi che più rappresentano lo stile dell’abitare contemporaneo. Il committente, noto direttore di banca, ha affida-to il progetto all’architettoSimoneGiorgetti, manifestando il deside-rio di conciliare l’aspetto funzio-nale nel rispetto del design.

La ricercatezza nella scelta e un’at-tenzione specifica al dettaglio, i materiali e i colori impiegati - grès porcellanato color sabbia per il pa-vimento, intonachino di calce per le pareti - alimentano la dimensio-ne di un piccolo involucro rigo-roso e neutro. Lacasasipresentacomeuncontenitoredipiccoleisoledivita, in cui si respirano umori, temperature e atmosfere differen-ti, perché gli oggetti propongono accostamenti, assemblaggi e com-posizioni differenti. Una parete color verde acido, un lampadario, una serie di contenitori, in una cer-ta posizione, creano decorazione.Il disegno d’insieme, ordinatore dell’intera composizione, è pro-prio il lungo controsoffitto ad arco che attraversa tutto l’appartamen-to. Interessante l’interpretazione dell’altezza. Orientata attraverso la modulazione delle quote inter-ne, crea un’articolazione di volumi spaziali e la possibilità di utilizzo. La zona giorno è caratterizzata da

una cucina in wengé con cappa ci-lindrica in acciaio di produzione industriale e da un tavolo in accia-io con piano in vetro sabbiato. Al di la del “muro”, la zona notte con letto in ecopelle e testata a listelli di legno sfalsati. Il tutto arricchito da lampade a sospensione in ve-tro trasparente Fontana Arte. Il bagno, dalle dimensioni minime, acquisisce un po’ di respiro attra-verso l’uso di vetri e di specchi a tutta altezza. La continuità visiva è stata creata tramite un pavimento realizzato in sassi di fiume e faret-ti a terra che, dall’ingresso, corre fin sotto i sanitari attraversando le pannellature vetrate e garanten-do una totale pulizia dello spazio. Lineesempliciepercorsiortogo-nali, tagli luminosi sommati allageometriad’insieme,perfettispaziinsequenza, un’attenta cura del dettaglio e dell’impiego dei mate-riali, caratterizzano questo interno contemporaneo. L’obiettivo è stato raggiunto. IN

A fianco, la zona living con, in secondo piano, la cucina.

Sotto, il bagno in primo piano e scorcio della divisione degli ambienti.

In apertura, la camera padronale.

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rimini in colosseo 11-05-2009 12:12 Pagina 1

Colori compositi

C M Y CM MY CY CMY K

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A Marina Centro di Rimini entro dicembre pulserà un cuore di “classe energetica A”. È il nuovo Centro residenziale e commerciale “Barcellona”, in viale Vespucci 119, progettato secondo le più innovative tecnologie dall’architetto Oreste Diversi e realizzato dalla CMC di Ravenna per la società GIBI Srl. Il “Barcellona” parla un linguaggio nuovo a dimensione d’uomo e contempla i nuovi parametri di sostenibilità della bioedilizia più evoluta, per ottenere l’abbattimento dei consumi energetici, tramite

impianti all’avanguardia.“Barcellona” è un magnifico esempio di moderna architettura polifunzionale, che ospiterà cinque negozi su due piani, da 240 a 400 mq circa, muniti di singoli ascensori panoramici, un lussuoso ristorante di 700 mq, 18 appartamenti e 6 superattici su doppio livello, ai quali si accede da un ingresso privato su Viale Vespucci e garage interrati curatissimi in ogni minimo particolare.Il verde è un elemento fondamentale del progetto: l’irrigazione dei 350

mq di giardini pensili è regolata da centraline elettroniche automatiche per ridurre la manutenzione.A coronamento del tutto, una cupola in zinco titanio Rheinzink pretrattato sovrasta il “Barcellona” che ospita sulla sommità tutta l’impiantistica. Tutte le unità saranno dotate di climatizzazione radiante a pavimento alimentata da generatori a gas e da motori endotermici che producono caldo e freddo. Il progetto ha posto in primo piano la scelta di materiali preziosi

e durevoli. Le rifiniture e i pavimenti degli spazi condominiali sono in pregevole granito nero assoluto e legno teak naturale. Gli appartamenti saranno dotati d’aspirazione centralizzata, di porte e portoncini blindati in teak, casseforti e predisposizione alla domotica. Il rivestimento esterno dei terrazzi è a pannelli d’alluminio metallizzato argento, realizzato dalla ditta Ponzi, così come gli infissi esterni color titanio. La facciata impreziosita dalle originali ceramiche, firmate Fuksas, create dalla ditta Cerdomus e montate da Samea, restituisce pareti vibranti che donano movimento all’edificio, il color titanio si raccorda cromaticamente a un sistema sinergico globale. Le tende avvolgibili esterne a microlamelle d’acciaio inox, realizzate da Griesser, azienda leader nella protezione solare, sono montate su aste a forma di canne d’organo e pensate come un ulteriore rivestimento dell’edificio, creando poetici giochi di luce negli

ambienti; questo sistema tedesco è presentato per la prima volta in Italia. Il “Barcellona” brilla meravigliosamente nel contesto in cui si viene a calare e i singoli elementi si sposano appieno con

l’architettura che li ospita per dar vita a un progetto avveniristico, anticipatore per la Rimini di oggi che guarda al domani.

Per informazioni: 340.8819685.

A Marina centro di Rimini, abitare in “classe A”CentRo ResidenziAle e CoMMeRCiAle “BARCellonA”

Informazione pubblicitaria

Oreste Diversi, la “matita” del “Barcellona” Realizzare opere architettoniche di pregio, rispettosamente integrate al territorio, attente alla complessità dell’uomo e del mondo sono le caratteristiche di Oreste Diversi. Laureato in Architettura a Firenze e in Urbanistica a Venezia, svolge la sua attività dal ’79 con studio a Imola. Attivo nei settori dell’architettura, dell’urbanistica e dell’arredamento d’interni, è autore d’innumerevoli realizzazioni tra le quali complessi industriali, centri direzionali e residenziali, ville, impianti sportivi, banche, musei e mostre. Abitazioni preziose ed eleganti, giardini pensili, ambienti luminosi, linee delicate e significative, dettagli particolarmente curati, vitalità e leggerezza sono le caratteristiche che emergono e distinguono i suoi progetti. Lavori attenti alla cura della persona e dell’ambiente rendono possibile la realizzazione di luoghi ormai indispensabili per vivere bene e per una migliore qualità della vita, suscitando immediata ammirazione.

www.orestediversi.it

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A Marina Centro di Rimini entro dicembre pulserà un cuore di “classe energetica A”. È il nuovo Centro residenziale e commerciale “Barcellona”, in viale Vespucci 119, progettato secondo le più innovative tecnologie dall’architetto Oreste Diversi e realizzato dalla CMC di Ravenna per la società GIBI Srl. Il “Barcellona” parla un linguaggio nuovo a dimensione d’uomo e contempla i nuovi parametri di sostenibilità della bioedilizia più evoluta, per ottenere l’abbattimento dei consumi energetici, tramite

impianti all’avanguardia.“Barcellona” è un magnifico esempio di moderna architettura polifunzionale, che ospiterà cinque negozi su due piani, da 240 a 400 mq circa, muniti di singoli ascensori panoramici, un lussuoso ristorante di 700 mq, 18 appartamenti e 6 superattici su doppio livello, ai quali si accede da un ingresso privato su Viale Vespucci e garage interrati curatissimi in ogni minimo particolare.Il verde è un elemento fondamentale del progetto: l’irrigazione dei 350

mq di giardini pensili è regolata da centraline elettroniche automatiche per ridurre la manutenzione.A coronamento del tutto, una cupola in zinco titanio Rheinzink pretrattato sovrasta il “Barcellona” che ospita sulla sommità tutta l’impiantistica. Tutte le unità saranno dotate di climatizzazione radiante a pavimento alimentata da generatori a gas e da motori endotermici che producono caldo e freddo. Il progetto ha posto in primo piano la scelta di materiali preziosi

e durevoli. Le rifiniture e i pavimenti degli spazi condominiali sono in pregevole granito nero assoluto e legno teak naturale. Gli appartamenti saranno dotati d’aspirazione centralizzata, di porte e portoncini blindati in teak, casseforti e predisposizione alla domotica. Il rivestimento esterno dei terrazzi è a pannelli d’alluminio metallizzato argento, realizzato dalla ditta Ponzi, così come gli infissi esterni color titanio. La facciata impreziosita dalle originali ceramiche, firmate Fuksas, create dalla ditta Cerdomus e montate da Samea, restituisce pareti vibranti che donano movimento all’edificio, il color titanio si raccorda cromaticamente a un sistema sinergico globale. Le tende avvolgibili esterne a microlamelle d’acciaio inox, realizzate da Griesser, azienda leader nella protezione solare, sono montate su aste a forma di canne d’organo e pensate come un ulteriore rivestimento dell’edificio, creando poetici giochi di luce negli

ambienti; questo sistema tedesco è presentato per la prima volta in Italia. Il “Barcellona” brilla meravigliosamente nel contesto in cui si viene a calare e i singoli elementi si sposano appieno con

l’architettura che li ospita per dar vita a un progetto avveniristico, anticipatore per la Rimini di oggi che guarda al domani.

Per informazioni: 340.8819685.

A Marina centro di Rimini, abitare in “classe A”CentRo ResidenziAle e CoMMeRCiAle “BARCellonA”

Informazione pubblicitaria

Oreste Diversi, la “matita” del “Barcellona” Realizzare opere architettoniche di pregio, rispettosamente integrate al territorio, attente alla complessità dell’uomo e del mondo sono le caratteristiche di Oreste Diversi. Laureato in Architettura a Firenze e in Urbanistica a Venezia, svolge la sua attività dal ’79 con studio a Imola. Attivo nei settori dell’architettura, dell’urbanistica e dell’arredamento d’interni, è autore d’innumerevoli realizzazioni tra le quali complessi industriali, centri direzionali e residenziali, ville, impianti sportivi, banche, musei e mostre. Abitazioni preziose ed eleganti, giardini pensili, ambienti luminosi, linee delicate e significative, dettagli particolarmente curati, vitalità e leggerezza sono le caratteristiche che emergono e distinguono i suoi progetti. Lavori attenti alla cura della persona e dell’ambiente rendono possibile la realizzazione di luoghi ormai indispensabili per vivere bene e per una migliore qualità della vita, suscitando immediata ammirazione.

www.orestediversi.it

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A very beautiful Mind

Essere premiato a New Orleans alla ConventionMondialediMicrosoftWPC’09, regalare alla sua azienda un riconoscimento internaziona-le come il Microsoft President’s Club Award è stato il passo più impor-tante della sua giovane carriera. Ma forse il risultato più significati-vo è stato rimanere con i piedi ben saldi a terra e pensare solo al futu-ro e alle ambizioni imprenditoriali della sua RenoSistemi. NicolaVicini, riminese di 38 anni, sposato con due f igli, è l’AD dell’azienda bolognese che ha raccolto il prestigioso President’s Club Members for Microsoft Dynamics,

come migliore partner italiano per risultati e crescita dalla “casa madre” di Redmond. Lo abbiamo incontrato durante le sue ferie, ri-gorosamente con figli al seguito, sotto l’ombrellone della spiaggia 12, ultimi scampoli di sole e relax prima di rituffarsi nei mille impe-gni che lo attendono in azienda. Comeèarrivatoaquestorisultato?“Reno Sistemi è leader nelle so-luzioni gestionali Microsoft Dyna-mics e opera dall’81 come System Integrator presso aziende medio-grandi e PMI, col suo team di ol-tre 90 specialisti, ed è dal 1998 il primo Microsoft Business Solution Partner-Dynamics NAV in Italia su oltre 180 esistenti. La nostra forza è stata quella di continuare a cre-scere e investire anche nell’anno della crisi finanziaria mondiale. Non ci siamo fatti impaurire dal clima che si è creato e abbiamo aggredito il mercato creando un network geografico aprendo ben 5 sedi ulteriori, oltre a Bologna, a Roma, Milano, Brescia, Vicenza e Prato, siglando un notevole +525% di nuovi clienti Microsoft, anno su anno, e +203% di fatturato in li-cenze Microsoft, tanto da meritare l’accesso al President’s Club Members ristrettissimo circolo ove entrano i migliori partner Microsoft del mondo.” QualiemozioniaNewOrleans?“Difficili da raccontare. Tutto è ac-caduto molto in fretta dopo una telefonata che ricevetti i primi di luglio da Microsoft Italia. Stentavo

a crederci. Due settimane dopo il viaggio con due colleghi alla WPC, gli incontri e le cene di lavoro con i ‘pezzi da novanta’ di Microsoft, il clima di grande interesse all’inter-no della convention. Giorni indi-menticabili.”Lasuascalatamanagerialeaiverti-cidell’aziendaèstatasensazionale.Daneo-laureatoaddettoalcommer-cialeealmarketing,inbrevesièfattolargodiventandoAmministra-toreDelegato,raccogliendograndirisultati.Comeselospiega?“Ho intuito quale doveva essere la mission di Reno Sistemi: migliora-re il business delle imprese garan-tendo risultati significativi e misu-rabili, seguendo percorsi comuni col cliente, creando un rapporto di partnership, trasferimento di know-how per la creazione di valo-re e fornire consulenza e supporto per l’implementazione di progetti basati su tecnologie Microsoft e know-how specifico. Ma questi ri-sultati non sarebbero stati possibili se non grazie al grande lavoro dei miei soci e di tutti i dipendenti del-la azienda, gente seria e motivata che ha saputo investire con passio-ne nel loro lavoro.” Tornaredalle ferie colMicrosoftPresident’sClubAwardaumentaleresponsabilità?“Lavoreremo come abbiamo sem-pre fatto coi nostri centinaia di clienti, ponendoci l’obiettivo di sviluppare nuove soluzioni e imple-mentare il nostro raggio d’azione nelle imprese italiane.” IN

testo Andrea Manusia

Premiare | Nicola Vicini

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Sono mille, o forse molti di più, i di-schi che AndreaArduini colleziona da anni con passione. Non dischi qualsiasi, ma colonnesonoredifilm,italianiestranieri. Una passione nata da ragazzino (ora ha 43 anni), quando spendeva tutti i soldi per comprare vinili o andare al cinema. Poi è cresciuto e ha cominciato a la-vorare nel locale di famiglia, il Dal-la Gioconda a Gabicce Monte, dove l’amore per la musica è diventato la colonna sonora del locale. “Ho co-minciato a preparare musicassette e cd, la cui atmosfera andasse bene per le sale del ristorante e infatti molti clienti mi chiedono una copia della musica che ascoltano mentre mangiano.”Non solo clienti, ma anche altri ri-storatori chiedono ad Arduini di comporre la colonna sonora dei loro locali. Poi c’è stata la collabo-

razione con un amico produttore discografico e con una radio nazio-nale: “ma non sono mai andato a Milano a condurre il programma, scrivevo la scaletta e quello che do-veva dire il dj. Il mio lavoro è qui, io faccio il ristoratore”, puntualizza.Le colonne sonore collezionate da Andrea sono italiane, americane, inglesi, francesi, giapponesi, con alcune predilezioni, il filone James Bond, ad esempio, oppure i film di Alberto Sordi. Ma le preferenze non riguardano solo le pellicole: da appassionato musicologo, sceglie i compositori che trova più interes-santi. Spuntano così nomi noti e meno noti: da Ennio Morricone ad Armando Trovajoli, da Piero Piccioni ad Andrea Guerra, figlio dello sceneggiatore romagnolo che tanto ha collaborato con Federico Fellini.

Unpatrimoniodimusicachehari-empitounastanzadellacasa in cui Arduini vive con moglie e figlia, e dove si rifugia quando ha un momento libero, ad ascoltare. Un patrimonio anche d’immagini: le copertine dei vecchi vinili, infatti, quasi sempre riportano la locan-dina del relativo lungometraggio. “Non sempre, si riescono a trovare i vinili originali delle colonne sonore di film di vari decenni fa, magari stranieri - spiega. Fortunatamente alcune di queste musiche vengono ristampate in cd.” Pezzirari,talvoltapreziosielunga-mentericercati. Qualche preferen-za? “Difficile scegliere”, risponde, ma una predilezione, tra le tante, va per la colonna sonora di Vergogna schifosi, pellicola semisconosciuta del 1969, diretta da Mauro Severino, con Lino Capolicchio e musiche di Ennio Morricone. “Il film all’epoca fu censurato - racconta Arduini - a causa del contenuto considerato sca-broso.” Altre preferenze del colle-zionista sono per le colonne sonore delle spy stories, per quelle dei film italiani neorealisti e, per quelle, re-centissime, dei lungometraggi di Gabriele Muccino. Ma, soprattutto, c’è un rammarico: “Non trovo mai nessuno con cui parlare di questo argomento - dice. In Italia c’è mol-ta ignoranza riguardo la musica da film, è un mondo sconosciuto. Io invece credo che se le persone co-noscessero le colonne sonore, po-trebbero apprezzarle molto più di quanto accade oggi.” IN

testo Manuela Angelini - foto Riccardo Gallini

Tutte le mie colonne Sonore

Collezionare | Andrea Arduini

IN Magazine | 69

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Volersi bene è una mission possi-bile per NicolaDaminelli, nuovo socio unico del Mantra Club di Vi-serba, che dopo sei anni di attività ha preso tutta la gestione sulle sue possenti spalle da sportivo. Il Mantra è una realtà in piena espansione dove innovazione, pas-sione e benessere vanno di pari passo.“Non solo un moderno centro fit-ness - spiega - ma anche il regno del saper vivere. Dove poter impa-rare un’educazione alla salute e apprendere un regime alimentare da esportare al di fuori delle pa-reti del club, quale modus vivendi imprescindibile.”Mantra vuole avere un ruolo so-ciale all’interno della comunità, fornendo servizi e benefici. Infatti offre, non solo la possibilità di pra-

ticare l’attività sportiva ma anche di usufruire di servizi più mirati, resi da un team di esperti in varie discipline, fisioterapisti, dietologi, nutrizionisti, medici e psicologi, per una cura a tutto tondo. Unadellenovitàpiùinteressantiperlastagione2009-2010èl’acquadel-lapiscina,cheèstataaddizionataalpreziososalediCervia. “In questo modo, praticando gli sport in ac-qua si può usufruire di maggiori benefici, ottenendo una pelle levi-gata, ed ovviare agli inconvenienti dell’acqua clorata, praticando li-beramente acquagym, acquapush, manubrietti e quant’altro offre il carnet del nostro centro.”Sono disponibili anche corsi di acquaticità neonatale per i piccoli sino ai tre anni e lezioni private di nuoto per adulti; la vasca, di metri

10x6, è adatta anche per sessioni di riequilibrio muscolare. Per i più pigri e sedentari Mantra, in colla-borazione con Telecom, offre una miniclinicadapolso, che per due mesi segue l’attività fisica del clien-te rendendo palesi gli effetti sulla salute. Il cliente allo scadere dei termini sarà collegato, su appunta-mento, in video conferenza con un pool di specialisti che misureran-no il mutamento dei valori.Per i sempre più pressanti proble-mi posturali, dorsalgie, lombalgie, cervicalgie un team di esperti fi-sioterapisti segue con attenzione il risanamento di ogni patologia del singolo. Per insonnia, intolleranze alimentari, gonfiori inspiegabili, problemi digestivi e di peso, offre l’opportunità di essere seguiti da psicologi e nutrizionisti, che for-meranno anche mini gruppi di lavoro per affrontare il tema della dieta e trovare una soluzione ap-propriata.“Vogliamo caratterizzarci per l’at-tenzione speciale allo star bene, unafilosofiachemuovenelsegnodiun’innovativaprogettualitàdituttoilclub, apprezzata da una clientela esigente.” Il centro sotto la guida di Nicola Daminelli, propone così nuove sinergie attive come quelle instaurate con importanti aziende del settore e non solo, quali Tech-nogym, Telecom, Saline di Cervia, Decathlon, Adidas Italia, Aquafan. Perché volersi bene qui è un Man-tra positivo! IN

testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini

Volersi bene è Possibile

Rinnovare | Nicola Daminelli

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Via Flaminia, 224 - Rimini - Tel. 0541.379125 - [email protected]

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Page 72: Rimini IN Magazine - 4/2009

Palazzo del Poggiano sorge a Poggio Berni, nell’en-troterra romagnolo a pochi chilometri da Rimini, su di un colle che domina quella parte della Valmarec-chia che va dal mare al Montefeltro.Questo luogo, un tempo chiamato “Poggiano”, veni-va utilizzato come riserva di caccia dai Malatesta di Rimini nel sec XIV. Risale ad allora il primo nucleo Rimini nel sec XIV. Risale ad allora il primo nucleo Rimini nel sec XIVdell’edificio, del quale ancora oggi si può riconoscere la natura difensiva.

Dalla fine del 1300 si avvicendarono nomi più o meno illustri e cambi di proprietà: Elisabetta Malatesta, Si-gismondo Pandolfo Malatesta, Violante da Montefel-tro e poi ancora altri, in una complicata successione di atti notarili e titoli nobiliari di numerose famiglie quali i Della Rovere, i Gonzaga, i Granduchi di Tosca-na, i De Lorena, persino la Camera Apostolica, fino al notaio Paolo Tosi nei primi anni del ’900.Si arriva così ai giorni nostri.

L’antica dimora rivive come location idealeper ogni genere d’evento.

Palazzo del Poggiano: nobiltà dell’accoglienza

Via Collina 1331, Poggio Berni47824 - Rimini

Info: 333 5945462; 339 8558476www.palazzodelpoggiano.com

[email protected]

La Sig.ra Franca Brunelli Carlini, proprietaria del palazzo e artefice del suo restauro

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Dopo un lungo periodo d’abbandono e degrado, gli attuali proprietari hanno dato vita a una minu-ziosa e appassionante opera di recupero, caratte-rizzata da una straordinaria sinergia con progettisti, tecnici e maestranze, e in collaborazione con la So-printendenza alle Belle Arti.Oggi Palazzo del Poggiano, immerso nel suo parco se-colare, ha ritrovato il fascino della residenza signorile, e tuttavia si propone come spazio versatile e multi-

funzionale adatto anche a una moderna fruizione.Non solo quindi romantica location per i tanti ri-cevimenti di nozze che qui si susseguono, ma anche sede idonea ad ospitare eventi di diversa natura: mo-stre ed esposizioni nelle sue sale, set fotografici, sfilate di moda; o ancora pranzi ufficiali, cene di gala o per le aziende.Insomma, un luogo dal fascino antico, che rivive nel presente e si proietta nel futuro.

L’antica dimora rivive come location idealeper ogni genere d’evento.

Palazzo del Poggiano: nobiltà dell’accoglienza

Via Collina 1331, Poggio Berni47824 - Rimini

Info: 333 5945462; 339 8558476www.palazzodelpoggiano.com

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La Sig.ra Franca Brunelli Carlini, proprietaria del palazzo e artefice del suo restauro

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DecioTesti, cronista sportivo, re-sponsabile per anni di “Detra”, emittente televisiva di Ravenna, ora si cimenta a scrivere la vita di un eroe della seconda guerra mon-diale, GregorioBuda (1907-1942) nipote di Decio Raggi, altro eroe indimenticato. Quel che ha rico-struito Testi “è la rappresentazio-ne reale della condizione spiritua-le che il popolo italiano viveva in quel periodo storico”: Gregorio en-tra nella 278a Squadriglia aerosilu-ranti, a volerlo con sé è il capitano Emanuele Buscaglia, annoverato tra i maggiori assi dell’aviazione italiana, nel corso della Seconda guerra mondiale. Scrive di lui il generale Giulio Cesare Graziani: “Era mio coetaneo, era un giovane formato alla cultura risorgimen-tale, con salda fede nella patria; la guerra gli offrì l’occasione di far valere le sue capacità tecniche nelle missioni belliche”. Gli aero-siluranti dovevano controbattere l’egemonia inglese sempre più mi-nacciosa per le sorti del conflitto; infatti, le tre mitraglie del trimo-tore monoplano costituivano una difesa, con varie combinazioni di bombe a caduta.Nel corso della guerra “il gobbo maledetto”, così viene chiamato l’S79, compie la maggior parte delle azioni garantendo però solo tre missioni ai suoi temerari. Il no-stro eroe nel pieno fulgore della battaglia nei cieli infiammati di Pantelleria, trascende il pericolo con spirito di sacrifico. È un ragaz-zo che riscuote simpatie a prima

vista, poiché a diciotto anni sa già quello che vorrà fare della propria vita, mettendola al servizio dell’ae-ronautica. Eccolo allora avviarsi verso l’ora della missione chiamata dagli inglesi “Harpoon”, stabilita per affondare le navi da carico. Grazie a Martino Aichner, uffi-ciale di complemento e a Giorgio Evangelisti, giornalista aeronauti-co, autori del libro Storia degli ae-rosiluranti italiani del gruppo Busca-glia (Longanesi&C.) si rievocano anche i preziosi episodi, ripercorsi negli ultimi istanti: “Gli aviatori partono con la pancia vuota per cercare di avviarsi all’azione con tese facoltà, mentre la missione continua nell’aspra battaglia che infuria tempestosa.Decio Testi, Gente di casa nostra: Gregorio Buda. I suoi sogni, i venti di guerra, il suo eroismo, Walberti, 2009. IN

testo Milena Massani

Commemorazione di un Eroe

Nino Montanari La casa della serva,

Fara Editore

Nato a Verucchio, vive a Rimini, ove ha svolto attività d’insegnante

e animatore. Ne La casa della serva racconta la storia di Zvanìn,

che vive in un paesino dell’Italia postbellica, intento a trasmetterci

una ricognizione sui sentimenti attraverso il rapporto con cose e persone, per tessere un bozzetto

cromatico della quotidianità, capace di sviluppare un cromosoma

poetico nelle fibre di un habitat determinante per la propria crescita

e per le generazioni a venire.

Leggere | Gregorio Buda

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Piazza della Libertà, 1047890 San Marino (RSM)Tel. 0549.991196/991970Fax 0549.990597

R i s t o r a n t e R i g h i : l ’ a r t e d e l d e t t a g l i o

Due ambienti e due cucine: al primo piano il ristorante con una particolare ricerca sui piatti e un’ottima carta dei vini, e al pian terreno l’osteria per una proposta più snella e vivace.

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