navicelli news n°7

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Volume II, Numero 7 Navicelli News Navicelli News Navicelli News Trimestrale Informativo su Canale dei Navicelli e Nautica Pisana A A LL LL INTERNO INTERNO L AVORI AVORI IN IN CORSO CORSO SUI SUI N AVICELLI AVICELLI N EWS EWS SUL SUL P ORTO ORTO DI DI B OCCADARNO OCCADARNO LA N ASCITA ASCITA DELLA DELLA S EA EA R ACE ACE E LETTRICA LETTRICA R ACE ACEF ISH ISH 05: 1 05: 1 A A D ERIVA ERIVA A VELA VELA M ODULARE ODULARE E VENTI VENTI PRESSO PRESSO IL IL 51 ° S 51 ° S ALONE ALONE N AUTICO AUTICO DI DI G ENOVA ENOVA SETTEMBRE 2011 Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09

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Trimestrale informativo su Canale dei Navicelli e Nautica Pisana - Settembre 2011

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Page 1: Navicelli News n°7

Volume II, Numero 7

Navicelli NewsNavicelli NewsNavicelli News Trimestrale Informativo su Canale dei Navicelli e Nautica Pisana

AALLLL’’INTERNOINTERNO LLAVORIAVORI ININ CORSOCORSO SUISUI NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS SULSUL PPORTOORTO DIDI BBOCCADARNOOCCADARNO LLAA NNASCITAASCITA DELLADELLA SSEAEA RRACEACE EELETTRICALETTRICA RRACEACEFFISHISH05: 105: 1AA DDERIVAERIVA AA VELAVELA MMODULAREODULARE EEVENTIVENTI PRESSOPRESSO ILIL 51 ° S51 ° SALONEALONE NNAUTICOAUTICO DIDI GGENOVAENOVA

SETTEMBRE 2011

Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09

Page 2: Navicelli News n°7

NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI NNNEWSEWSEWS --- SSSETTEMBREETTEMBREETTEMBRE 201120112011

Navicelli News

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SOMMARIOSOMMARIO EDITORIALE 3

UCINA: DOPO DUE ANNI DI CRISI STIME 2011 INCORAG-GIANTI

4

EVENTI PRESSO LO STAND NAVICELLI AL 51° GENOVA BOAT SHOW

5

A GENOVA TUTTE LE NOVITA’ DEL PORTO DI BOCCADARNO 6

APERTURA INCILE D’ARNO 7

ULTIMAZIONE DEI LAVORI DRAGAGGIO 2011 7

CRISI, COME DIFENDERSI: PROGETTO SOMAIN 9

BARCARNO: CONSIDERAZIONI DI FINE RASSEGNA 10

LA NASCITA DELLA SEA RACE ELETTRICA 11 - 12

RACEFISH05: LA PRIMA DERIVA A VELA MODULARE 13

IL SALONE DI GENOVA E PARCHISCRITTI 15

CITTADINANZA DI GENERE: SI AVVIA ALLA CONCLUSIONE IL PROGETTO SMART

17

PROGETTO SERENA: RISULTATI EMERSI (FASE 2) 8

IN BARCA DA ST. TROPEZ A PISA, ALLA SCOPERTA DEL CA-NALE DEI NAVICELLI

18

SUL BATTELLO CON GARIBALDI AI NAVICELLI 19

RECENSIONE LIBRI & PUBBLICAZIONI: “IN VIAGGIO” DI F.DONATINI

20

IN BATTELLO SUI NAVICELLI 16

LE OPPORTUNITA’ DELLE RETI DI IMPRESA 16

SVILUPPO DI UN MODELLO DI OTTIMIZZAZIONE DI UN CRM NELL’AMBITO DELLA CANTIERISTICA NAUTICA

20

RUBRICA: CUCINARE A BORDO 23

SERATA DI DANZA PRESSO I NAVICELLI: “LA STORIA DI COLA-PESCE”, ‘’NA TARANTELLAMARA”

21- 22

NEWS IN RILIEVO:NEWS IN RILIEVO: � EVENTI AL 51° GENOVA

BOAT SHOW

� NOVITÀ SUL PORTO DI BOC-

CADARNO

� LAVORI SUI NAVICELLI: INCILE

E DRAGAGGIO

� LA NASCITA DELLA SEA-RACE

ELETTRICA

� RACEFISCH05: LA PRIMA

DERIVA A VELA MODULARE

� SERATA DI DANZA:“LA STO-

RIA DI COLAPESCE”

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Pagina 3

Volume II, Numero 7

È l’evento più atteso da tutti gli operatori e gli appassionati del settore, capace di attirare folle di visitatori da tutto il mondo per ammirare le ultime novità e intercettare le tendenze del mercato: il 51° Salone interna-zionale della Nautica che si apre venerdì prossimo alla fiera di Genova saprà sicuramente mantenere le aspettative e alimentare la passione per il mare dei tanti visitatori che attirerà. I Navicelli, ovviamente, saranno presenti anche quest’anno con uno stand che rappresenterà tutto il compar-to nautico pisano, con il suppor-to e la partecipazione dei re-sponsabili degli enti locali pisa-ni, a dimostrazione della rilevan-za che il nostro settore assume per tutto il territorio pisano. È un appuntamento a cui diamo la giusta importanza che meri-ta, consapevoli che far cono-scere quanto di buono siamo riusciti a fare nell’ultimo anno sia il miglior biglietto da visita per tutte le aziende che opera-no nel nostro comparto. Al Sa-lone parleremo soprattutto dei grandi investimenti che abbia-mo messo in cantiere per la migliore navigabilità del nostro c an a l e , a p r e n do l o d a quest’anno alla fruizione turisti-ca con il battello che da ottobre comincerà il servizio di naviga-zione, aperto a tutti coloro che vogliono ammirare il paesaggio della pianura pisana a ridosso del Parco di San Rossore, in un viaggio affascinante in cui si alternano il silenzio di angoli incontaminati del nostro canale e operosità dei cantieri navali che vi si affacciano. È questo il primo tassello di un progetto che, una volta completati i lavo-ri di apertura dell’Incile sull’Arno, permetterà la naviga-zione completa dal porto di

Livorno fino al centro storico di Pisa, un percorso che saprà intercettare un’enorme poten-zialità turistica. Altro tassello f o n d a m e n t a l e s a r à l’integrazione con il porto turi-stico di Marina, ormai in fase di ultimazione e che, quando en-trerà a pieno regime, costituirà un volano formidabile per tutta l’economia del nostro territorio, attirando maggiori flussi di turi-smo e incentivando la domanda nella cantieristica. Siamo tutti consapevoli della delicatezza del momento che stiamo attraversando, con una crisi che mette a dura prova la tenuta delle nostre aziende. Ma sarebbe folle coltivare l’illusione che in momenti di tempesta come questo si pos-sa sopravvivere rimanendo ancorati nel proprio porto. Al contrario, solo accettando la sfida dell’innovazione si può sperare di mantenere la pro-pria posizione su un mercato sempre più globalizzato, carico di insidie ma anche di nuove opportunità che bisogna avere il coraggio e la prontezza di saper cogliere. Essenziale è, in ogni caso, riuscire a razionaliz-zare le risorse, indirizzandole a migliorare le eccellenze del nostro settore: è questa la stel-la polare che abbiamo sempre tenuto presente in questi anni. Soltanto investendo nella ricer-ca e, soprattutto, mettendo in rete le migliori energie produtti-ve dei nostri cantieri con la grande potenzialità scientifica e tecnologica dell’Università pisa-na e dei tanti centri di ricerca pubblica che operano sul no-stro territorio, saremo in grado di restare ancora da protagoni-sti in un mercato in continua evoluzione e sottoposto ad una concorrenza internazionale che non lascia ormai più alcuna

rendita di posizione di cui, fino a pochi anni fa, il nostro settore poteva ancora godere.

Rispetto ad un mercato italiano ed europeo che fa fati-ca ad assorbire la capacità produttiva della cantieristica navale, selezionando spietata-mente le aziende in grado di resistere alla sfida competitiva, si affacciano sulla scena mon-diale con sempre più aggressi-vità le economie dei paesi e-mergenti, come il Brasile, Cina ed India, che riescono a compe-tere ormai anche in quei setto-ri del lusso che fino a pochi anni fa ritenevamo una prero-gativa solo occidentale, ed eu-ropea in particolare. Non è però temeraria presunzione ritenere che, in questo scena-rio, la cantieristica pisana ha molto da guadagnare, se rie-sce a potenziare quelle che sono, da sempre, i suoi punti di forza: competenza e precisione artigianale nella rifinitura del prodotto, eleganza del design e capacità progettuale e tecnolo-gica in grado di produrre im-barcazioni per un mercato di nicchia. Si tratta di eccellenze che non temono la sfida di eco-nomie competitive sui volumi produttivi e sulla disponibilità di manodopera e risorse prime, ma ancora ben lontani dall’insidiare il nostro combina-to di sapienza artigianale, cura dei particolari e capacità pro-gettuale che è il nostro patri-monio più prezioso, in grado di permetterci di considerare questi nuovi mercati più un’opportunità che una minac-cia, un enorme mercato di sbocco pronto ad assorbire quanto di meglio e di unico i nostri cantieri sono ancora in grado di produrre.

Giovandomenico Caridi

“Sarebbe folle coltivare

l’illusione che in momenti di

tempesta come questo si possa sopravvivere rimanendo ancorati nel

proprio porto”.

Il Presidente della Navi-

celli Spa, Giovandomeni-

co Caridi

EEDITORIALEDITORIALE

Page 4: Navicelli News n°7

Ad annunciarlo è stato il Pre-sidente UCINA Confindustria Nautica Anton Francesco Albertoni alla presentazione del 51° Salone Nautico Inter-nazionale di Genova nel luglio scorso. “Il biennio 2008-2010 – ha dichiarato Albertoni - è stato sicuramente il peggior mo-mento della storia dell’industria nautica, che ha generato una contrazione del fatturato globale di circa il 45%. Sulla base dei dati rac-colti dall’Ufficio studi UCINA in collaborazione con l’Università di Genova il com-parto vale oggi poco più di 3,4 miliardi di euro contro i circa 6,2 miliardi di euro del 2008. Fortunatamente le stime relative al primo trime-stre del 2011 mostrano alcuni segnali incoraggianti, indicando che l’emorragia si è arrestata.

In un mercato che si sta sta-bilizzando sui numeri del 2010, si può quindi auspica-re che l’industria nautica italiana abbia superato la fase più drammatica della crisi. Si tratta, in altri termini, di segnali di una prima inver-sione di tendenza, alla quale le imprese del comparto de-vono guardare con fiducia ma anche con grande prag-matismo. E’ infatti opportuno sottoline-are che questi risultati positi-vi sono imputabili prevalente-mente alla produzione desti-nata all’export che oggi costi-tuisce oltre i due terzi del fatturato globale. Ciò significa che la crescita evidenziata è in larga misura frutto della forte spinta all’internazionalizzazione in-trapresa dalle imprese del comparto, che hanno cerca-

to nei mercati emergenti la via d’uscita per compensare lo stallo del mercato interno, che oggi rappresenta solo il 20% del totale”. Ma il mercato interno conti-nua a soffrire. “Da un lato – ha spiegato il Presidente UCINA – questo riflette una status diffuso in tutto il paese e comune anche ad altri settori industriali, dall’altro costituisce uno sprone a con-tinuare ad adoperarsi perché anche le vendite locali possa-no trovare nuova linfa. Per questo l’Associazione intende proseguire nel percorso di sensibilizzazione del mondo politico e delle Istituzioni ri-spetto alle numerose esigen-ze del comparto”.

Daniela Salvestroni

UCINA – CONFINDUSTRIA NAUTICA: DOPO DUE ANNI DI CRISI LE STIME DEL 2011

SONO INCORAGGIANTI

Pagina 4

Navicelli News

Presidente di UCINA, Anton

Francesco Albertoni

Il Genova Boat Show visto

dall’alto.

“I risultati positivi sono imputabili

prevalentemente alla produzione destinata all’export che oggi

costituisce oltre i due terzi del fatturato

globale.”

Page 5: Navicelli News n°7

EVENTI PRESSO LO STAND NAVICELLI

AL 51 °GENOVA BOAT SHOW

Pagina 5

Volume II, Numero 7

STAND NAVICELLI: PADIGLIONE S,

PRIMA GALLERIA,

STAND E38

EVENTI 4 OTTOBRE

EVENTO 8 OTTOBRE

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Il porto di Boccadarno, sem-pre più emblema e fiore all’occhiello dell’intero com-prensorio nautico pisano, si presenta anche quest’anno al Salone Internazionale di Ge-nova con tutte le caratteristi-che per ottenere il ruolo del protagonista sullo scenario della grande kermesse del mare. Innanzitutto il crono-programma, che dopo un anno di lavoro è arrivato al primo importante giro di boa e alla ripresa dei lavori dopo le ferie estive è stato puntual-mente confermato da proget-tisti e impresa (la Cmc di Ra-venna): il porto sarà agibile per le prime imbarcazioni nell’estate del 2012. Non è davvero poco se si considera che i lavori veri e proprio ini-ziarono a Boccadarno soltan-to nel mese di maggio del 2010. Già ora, entrando nell’area del cantiere o poten-

do osservarla dall’alto, si ve-dono tutte le strutture fonda-mentali del futuro porto già pronte: ci sono i pontili, i moli di attracco e di perimetrazio-ne dell’area portuale ed è in via di realizzazione quello che sarà uno dei motivi di attra-zione dell’intero complesso: il grande molo nord destinato ad ospitare una passeggiata panoramica mozzafiato, che delimiterà la riva sinistra dell’Arno e consentirà una visuale spalancata da una parte fino sulle Apuane e dall’altra fino sulle prime isole dell’Arcipelago Toscano. Ma c’è anche una novità im-portante che per la prima volta sarà illustrata a Genova e riguarda il grande fabbrica-to che i progettisti hanno collocato proprio al centro del bacino portuale, lì dove fino agli anni Trenta sorgeva il grande fortino costruito in epoca lorenese poi abbattuto per far posto alla fabbrica di idrovolanti. In quella posizio-ne, anche per rispondere a una esigenza ben presente a Marina e sul Litorale, era previsto di realizzare un al-bergo, ma una pronuncia del Tar della Toscana, sollecitato da un gruppo di ambientalisti, ha escluso che l’edificio, di cui per altro sono state confer-mate forme e volumetrie, potesse accogliere una strut-tura ricettiva. Tutto ma non un albergo. In sostanza il Tar ha ritenuto perfettamente legittima l’intera previsione urbanistica che ha consentito la nascita del porto e ha re-spinto tutte le eccezioni pro-poste dagli ambientalisti con-

tro il progetto approvato dal Comune dal Parco Naturale e dalla Soprintendenza. Con una sola eccezione. In quell’edificio previsto al cen-tro del bacino di ormeggio di cui si confermava l’esistenza non poteva essere realizzato un albergo. A questo punto la società “Boccadarno Porto di Pisa” guidata da Stefano Bottai e il gruppo di progettazione non potevano fare altro che ade-guarsi. Ed ecco che è spunta-ta fuori la nuova destinazione d’uso del fabbricato, di cui è stata confermata la destina-zione pubblica e fruibile dall’intero litorale. L’edificio, che avrà una forma esagona-le come quella del vecchio fortino, ospiterà un club nauti-co, un ristorante, esercizi commerciali qualificati, servizi e una grande piscina panora-mica sul tetto che sarà dota-ta di una copertura telescopi-ca per essere usata anche durante i mesi invernali. Un vero “gioiello” che farà del porto di Boccadarno una delle infrastrutture destinate alla nautica da diporto più interessanti dell’intera costa tirrenica. E questo lo dimo-stra anche il buon andamen-to della campagna di vendita dei posti barca i cui acquiren-ti mostrano di apprezzare e non poco la continuità del porto con le città d’arte, la Versilia, le mete più interes-santi dell’Arcipelago Toscano e, non ultimo, la vicinanza con l’aeroporto internazionale “Galileo Galilei”.

Giuseppe Meucci

A GENOVA TUTTE LE NOVITÀ DEL PORTO DI BOCCADARNO

Pagina 6

Navicelli News

La “Promenade” del nuovo

Porto di Boccadarno, a Mari-

na di Pisa

Ingresso della nuova darsena portuale

“il porto sarà agibile per le prime imbarcazioni

nell’estate del 2012”

Una nuova destinazione per il grande edificio che sorgerà al centro del bacino di ormeggio.

Lavori conclusi nell’estate del 2012

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A partire da Gennaio 2012 avranno inizio i lavori che prevedono l’apertura del collegamento diretto tra il fiume Arno e il Canale dei Navicelli. L'opera di Porta a Mare dovrà quindi favorire il passaggio delle imbarcazioni dal fiume al canale e incre-menterà l’insediamento di piccole e medie realtà ope-ranti nel campo della nautica da diporto. L'investimento necessario, circa 12 milioni di euro, è interamente a carico della Olt, la società che costruisce la piattaforma galleggiante per la rigassificazione del metano liquido, ancorata ad una dozzina di miglia al largo del nostro litorale. L´apertura dell´incile con-sente il collegamento tra il canale dei Navicelli e l´Arno.

Gli interventi di progetto che integrano e completano l´esistente, prevedono l´esecuzione di un muro ar-ginale dall´Arno fino al ponte girevole. La conca di navigazione pre-vede porte del tipo a saraci-nesca scorrevole, consen-tendo la demolizione dell´esistente paratia. Il pon-te sulla via Livornese verrà rialzato per consentire il pas-saggio sul canale senza in-terrompere il flusso viario, la

pista ciclabile e i marciapiedi. L’opera rappresenta un tassello determinante del circuito delle "vie d'acqua" ed è ritenuta estremamente strategica dal punto di vista logistico poiché renderà pos-sibile una serie di servizi relativi alla nautica e alle attrattive di carattere turisti-co della Toscana.

Nicola D’Andretta

APERTURA DELL’ INCILE D’ARNO

50.000 mc di sedimento, è stato assicurato un pescag-gio di circa 3,00 m, lungo l’asse centrale, per tutti i 17 Km dell’idrovia ed è stata “ripulita” la nuova darsena in cui è insediato il consorzio Sviluppo Navicelli e le darse-ne già esistenti lungo l’alveo. Il materiale dragato è stato prelevato con un sistema a benna e deposto in apposite vasche costruite ad hoc, qui i fanghi subiranno un proces-so di abbattimento dei princi-pali agenti inquinanti di origi-ne organica mediante tecni-che di fitorimediazione. Suc-cessivamente il monitoraggio chimico-fisico del materiale avrà lo scopo di definire, a

A partire dallo scorso Agosto si sono conclusi i lavori di dragaggio del Canale dei Na-vicelli. I lavori sono stato affi-dati alla ditta TESECO S.p.A. di Pisa ed eseguiti dalla dra-ga di proprietà della ditta Italo NORDIO di Chioggia (VE). L’enorme sforzo progettuale, che ha visto coinvolti numero-si professionisti del settore ambientale ed ingegneristico, è stato ricompensato dai risultati raggiunti, ritenuti ampiamente positivi e che rappresentano una “boccata d’ossigeno” alla navigabilità dell’idrovia. Riassumendo, in termini con-creti, sono stati rimossi dall’alveo del canale circa

processo avvenuto, le modali-tà più idonee al riuso dei sedi-menti dragati. Nel frattempo hanno preso il via i lavori di progettazione e di ripristino della vasca 7, che avrà il compito di acco-gliere i fanghi di dragaggio dell’incile. Quest’ultimo tratto rappresenta la via di raccor-do che collegherà il Canale dei Navicelli al fiume Arno e subirà quindi, a partire dal 2012, una serie di lavori di riadattamento e di escavazio-ne del fondale affinché l’idrovia abbia in quel tratto un pescaggio minimo di 3 m.

N.D.

ULTIMAZIONE DEI LAVORI DI DRAGAGGIO [2011]

Pagina 7

Volume II, Numero 7

L’attuale paratia

presso l’incile,

realizzata negli

anni settanta, di

prossima demoli-

zione.

Draga in azione sul canale dei

Navicelli

“Sono stati rimossi dall’alveo del canale circa 50.000 mc di

sedimento”

“L´apertura dell´incile consente il collegamento tra il Canale dei Navicelli e

l´Arno”

Page 8: Navicelli News n°7

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Volume II, Numero 7

PROGETTO SE.RE.NA: RISULTATI EMERSI [FASE 2]

Prima di entrare nel merito dei risultati fin qui ottenuti dal pro-getto Se.Re.Na., progetto di cui abbiamo già parlato nel III° nu-mero di “Navicelli News”, riepilo-ghiamo che cos’è il Progetto Se.Re.Na.

SE.RE.NA. è un progetto europe-o, finanziato dal P r o g r a m m a comunitario di coope ra z i one

transfrontaliera Italia-Francia Marittimo, e si occupa principal-mente di tre ambiti tematici mettendoli in relazione tra loro: la nautica, i servizi per il lavoro e la formazione professionale. Il principale obiettivo del progetto è quello di analizzare approfon-ditamente il settore nautico e la sua filiera in un contesto di coo-perazione transnazionale italo-francese. Sono stati presi in considerazione vari aspetti ap-partenenti al settore nautico: l’attuale stato di sviluppo, gli sviluppo futuri, l’individuazione delle opportunità lavorative, il rafforzamento delle capacità di attrarre le maestranze apparte-nenti al settore. Tutti questi aspetti passano attraverso il potenziamento dei servizi per il lavoro e attraverso la creazione di standard formativi condivisi. Il progetto coinvolge sia enti ed agenzie italiane che francesi (Corsica) dell’area Alto Tirreni-ca: la Provincia di La Spezia, l ’Agenzia Liguria La-voro, l’Agenzia Regionale per il Lavoro della Regione Sardegna, la Pro-vincia di Lucca, l’AFPA, la Pole Emploi e la Provincia di Sassari con l’obiettivo generale di miglio-rare e qualificare la collabora-zione fra queste aree transfron-taliere in termini di accessibilità e potenziamento del Mercato del Lavoro in particolare nel settore nautico e della sua filie-ra. Le due parole chiave del proget-to sono cooperazione e raffor-zamento di rete. Con la prima si intende di migliorare, qualificare e coordinare congiuntamente i

servizi. La seconda fase del p r o g e t t o h a l’obiettivo di svilup-pare ed applicare metodi congiunti di monitoraggio e ana-lisi continuativa dei fabbisogni profes-sionali. Le Regioni coinvolte nello spazio di coo-perazione del pro-getto SERENA si caratterizzano per l ’ i m p o r t a n z a dell’economia del mare nel proprio apparato produtti-vo, ogni territorio ha però le proprie peculiarità. Per quanto riguarda la Regione Toscana, con una forte voca-zione cantieristica e portuale, si registra un basso tasso di crescita di posti barca, infatti dal 2001 al 2005 la crescita registrata è pari all’1%. In totale si contano 63 porti, di cui 28 porti turistici, oltre 23.000 posti barca in grado di ospitare imbarcazioni fino a 90 metri. Il settore della cantieristica navale toscana si contraddistingue per la presen-za di una vera e propria filiera nautica nella quale sono presen-ti una variegata tipologia di im-prese. Da un’analisi svolta dalla Provincia di Lucca, risultano un numero complessivo di imprese pari a 2.815 e un numero di addetti diretti pari a 14.923. Le nuove tendenze del settore han-no registrato un forte rallenta-mento della domanda di barche medio-piccole, l’ingresso di nuo-vi paesi nella produzione di im-barcazioni, e la crescita del mercato dell’accoglienza mega-yachts, dei servizi e refitting. Sono inoltre stati elaborati i profili relativi alle 26 figure pro-fessionali risultate di comune interesse all’intera area tran-sfrontaliera coinvolta nel pro-

getto (Toscana, Sardegna, Ligu-ria, Corsica). Le 26 figure, ripor-tate nella tabella sottostante, sono state ottenute attraverso un’analisi delle attività e delle operazioni in cui si articolano i processi organizzativi della filie-ra nautica.

A ciascuna figura corrisponde un percorso formativo al quale è possibile accedere attraverso i canali dell’istruzione, della for-mazione professionale o dall’alternanza formazione-lavoro al fine di giungere ai livelli di preparazione necessari per svolgere la professione in que-stione. Per avere maggiori informazioni sul repertorio condiviso delle professioni del mare e i relativi percorsi formativi è possibile consultare il sito ufficiale del progetto SE.RE.NA. www.progettoserana.eu

Andrea Bruscoli

“Le due parole chiave del

progetto sono cooperazione

e rafforzamento

di rete.”

FIGU RE PROFESSIONAL I P RO GETTO S ERENA

1 . Agg iu st at ore me cc an ic o n a u tico 2 . Alle st ito re na u tic o 3 . Capo b a rca 4 . Ca rpe n tie re in le gno p e r la nau tic a 5 . Ca rpe n tie re in m et allo a dd e tt o al

mon ta gg io sca fo 6 . Coord inat o re d ei s erv iz i d i p ort o

t ur is tico 7 . D ise gna to re di int ern i d i imba rca z ion i 8 . D ise gna to re na u tic o e n a va le 9 . Fa leg name mon ta to re di bo rdo 1 0. Hos te ss e st ew ard d el dip o rto 1 1. Ins ta lla to re/manut ent ore d i imp ia n ti

e let tr ici nau tic i 1 2. Ins ta lla to re/manut ent ore d i imp ia n ti

e let tromecca n ici e e let tro n ici n a ut ici 1 3. Ins ta lla to re/manut ent ore d i imp ia n ti

id rau lic i e di co ndiz io n am en to n a ut ici 1 4. Mar in a io di imbarc az io ni da d ip o rt o 1 5. Mar in a io di port o ad det to a i se rviz i

lo g isti ci 1 6. Mec cani co mo to r ist a na va le 1 7. Montat ore me cc an ic o na u tic o 1 8. Ope rat ore po liva le n te p er la n au t ica 1 9. Ope rat ore suba que o 2 0. Pro ge tt ist a di pa rtic ola r i n a ut ici 2 1. Servic es manage r d el d ip o rt o 2 2. Te cn ico d i a g en z ia n au t ica 2 3. Te cn ico t u ri stic o de l d ip or t o 2 4. Uffic iale d i mac ch ina de l d ip orto 2 5. Uffic iale d i n a viga z io ne d el dip o r to 2 6. Te cn ico e sper t o dell’o rg an iz zaz io n e

a z iend ale d e lla na u tic a da d iport o

Page 9: Navicelli News n°7

Pagina 9

Volume II, Numero 7

“Si mira ad un’innovazione dei processi produttivi, organizzativi e gestionali della

filiera per garantire, alla

nautica da diporto toscana, maggiori livelli di standard

qualitativi.”

La crisi, unita alla mancanza di investimenti tecnologici e di prodotto fatti negli anni scorsi, sono alla base delle motivazio-ni del calo produttivo di prodot-to giunto, forse, per alcuni aspetti, a maturazione. Nell’ultimo ventennio si è assi-stito ad una proliferazione di superyachts curati minuziosa-mente negli aspetti estetici piuttosto che in quelli funzionali e sempre più simili a ville gal-leggianti con a bordo qualsiasi tipo di comfort, in grado a con-sumare fino a un litro di carbu-rante al secondo. Oggi, nella nautica, come negli altri settori, l’attenzione all’ambiente è in forte crescita, sia da parte dei principali atto-ri produttivi della filiera, sia da parte dei clienti. Il comparto ha logiche ambientali dettate da leggi sempre più severe e da motivazioni etiche individua-li. L'eco-sostenibilità può rap-presentare la nuova frontiera del lusso e per questa motiva-zione ci si attende che le scel-te d’acquisto saranno sempre più influenzate dalle caratteri-stiche ecologiche.

Da questa riflessione nasce l’intento della Navicelli SpA e del Network dei Centri Servizi Toscani di scommettere e di investire su progetti in cui la sostenibilità del prodotto e della produzione, la sicurezza e la qualità, e l’attenzione al refit-ting siano il tema centrale di ricerca e rappresentino il vero valore aggiunto in cui credere per un’azione di rafforzamento competitivo sul mercato da parte delle aziende. In questo ambito si colloca il progetto SOMAIN - Sottosiste-mi e Materiali Innovativi per la gestione integrata del ciclo di vita delle unità da diporto - in cui si mira ad un’innovazione dei processi produttivi, orga-nizzativi e gestionali della filie-ra, per garantire, alla nautica da diporto toscana, maggiori livelli di standard qualitativi. Il progetto vuol dimostrare come, attraverso l’innovazione tecnica e le nuove tecnologie adottate durante tutte le fasi dei principali processi che compongono il ciclo di vita di una imbarcazione (dalla pro-gettazione allo smaltimento dello yacht), sia possibile ridur-re in maniera significativa gli impatti sull’ambiente eviden-ziando i vantaggi che ciò com-porta. Il rafforzamento della competi-tività delle imprese è possibile

attraverso azioni mirate sulla: ricerca in ambito di processi tecnologici, organizzativi e ge-stionali; tutela ambientale e ricerca di nuovi standard e la loro sperimentazione; ricerca e sperimentazione di nuovi materiali e impianti; sperimen-tazione di modalità di governance nel seg-mento del refit e dei servizi diportistici. Il programma di investi-mento, dal costo di 1,8 mln di euro, vede coin-volto un partenariato molto ampio di imprese della filiera nautica e di organismi di ricerca appartenenti a tutte e cinque le province co-stiere toscane: Navigo Scarl - Centro per l’innovazione e lo sviluppo della nautica toscana - capofila del progetto, Agenzi-a Marittima De Felice srl, Am-biente s.c., Cala De’ Medici Servizi srl, Daxo srl, Dedalo Solutions srl, Studio Sgro srl, Vismara Marine srl, Consorzio Polo Tecnologico Magona (CPTM), Dipartimento Scienze per l’Architettura (DSA) Uni-versità di Genova, International Consortium for Advanced De-sign (ICAD) e Istituto di Scien-za e Tecnologia dell’Informazione (ISTI-CNR). La messa a sistema, da parte degli attori della filiera e dei soggetti portatori d’innovazione, di competenze specifiche, su un tema di fon-damentale importanza come quello della sostenibilità in campo nautico, può dare una nuova linfa vitale allo sviluppo del comparto poiché crea un momento di incontro e di con-fronto utile a favorire la diffu-sione di know-how e l’arricchimento delle compe-tenze al fine di raggiungere la massima espressione dell’eccellenza nel settore.

Simone Pistolesi

CRISI, COME DIFENDERSI: IL PROGETTO SOMAIN - SOTTOSISTEMI E MATERIALI INNOVATIVI PER LA GESTIONE

INTEGRATA DEL CICLO DI VITA DELLE UNITÀ DA DIPORTO

Il ciclo di vita ecosostenibile, alla

base del progetto SOMAIN

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Dal 10 al 18 settembre, si è svolta a Pisa la seconda edizione di “Barcarno”, la Mostra del Mercato Nauti-co organizzata dall’Associazione Arno. La manifestazione è stata allestita sul Lungarno Medi-ceo, all’altezza dello scalo Roncioni. Molto bello e signi-ficativo lo scenario: in Arno, erano ormeggiate imbarca-zioni moderne e d’epoca mentre, sulle sponde del fiume, erano presenti gli stand dedicati alla filiera nautica e alle attività di settore. Notevole è stato anche il coinvolgimento della cittadi-nanza: molti hanno visitato l’esposizione delle barche e partecipato alle interessanti iniziative, organizzate nell’ambito della manifesta-zione, pensate per valorizza-re il fiume e i suoi splendidi Lungarni per far rivivere Pisa come città di antichis-sime e documentate tradi-zioni marinare. Tra le iniziative, particolar-mente suggestive, per la cittadinanza, sono state le gare veliche e la sfida tra le fazioni di Mezzogiorno e di Tramontana, ma sono stati suggestivi e coinvolgenti anche i percorsi col battello lungo il fiume, la musica e i concerti. Lunedì 12 settembre si è tenuto il dibattito “Riviviamo L’Arno”: le acque interne intuite non solo come un modo per incrementare lo sviluppo del turismo e dei servizi, ma anche come vie

da percorrere perché il fiume non può essere consi-derato solo come una real-tà che divide in due la città, ma come un’occasione di vita. L’incontro è stato coor-dinato dal responsabile CNA dell’area pisana, Mau-rizio Bandecchi e ha visto la partecipazione, come rela-tori, dell’Assessore all’Ambiente della Provincia di Pisa, Walter Picchi; del responsabile della Direzione Urbanistica del Comune di Pisa, Gabriele Berti; del pre-sidente di Toscana Energia, Lorenzo Becattini; del Presi-dente della Spa Navicelli di Pisa, Giovandomenico Cari-di; del presidente della coo-perativa Il Navicello, Antonio Veronese e il presidente dell’Associazione Arno, Gu-stavo Elmi. L’iniziativa, come abbiamo già detto, è servita a ricor-dare la cultura marinara di Pisa e la presenza nella città di un porto di nuova costruzione e del porto na-turale della Golena d’Arno che è inserito nel program-ma di riqualificazione dell’area; i corsi d’acqua

visti, come abbiamo già detto, come possibilità di sviluppo sia per il turismo fluviale (realtà diffusa nelle città del nord Europa) sia per la mobilità (come mezzo di trasporto pubblico). Que-sti progetti saranno realiz-zabili grazie anche ai lavori di ristrutturazione e di ria-pertura dell’Incile che per-metterà un collegamento diretto tra l’Arno, il Canale dei Navicelli e i porti di Livor-no e Marina di Pisa. La rassegna si è conclusa presso la sede della Navi-celli con una serata denomi-nata Arno DiVino durante la quale, oltre a degustare interessanti vini pisani e prodotti gastronomici del territorio, si è realizzato un incontro di grande interes-se tra dirigenti, esperti del settore e cittadini venuti numerosi per riscoprire vecchi ricordi e apprendere nuove opportunità.

Viola Luti

BARCARNO: CONSIDERAZIONI DI FINE RASSEGNA

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Navicelli News

Locandina della seconda edizione di

Barcarno, svoltasi a settembre a Pisa

L’esposizione di Barcarno sui lungarni di Pisa

“L’iniziativa è servita a ricordare la cultura marinara

di Pisa e la presenza nella città

di un porto di nuova costruzione

e del porto naturale della Golena d’Arno “

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L'acqua quel giorno era cristal-lina, il vento di scirocco dei giorni precedenti aveva fatto risalire la corrente di profondi-tà il termoclino era più superfi-ciale e pungente e la visibilità oltre i 20 metri rendeva l'im-mersione paragonabile ad un tuffo in un acquario. Arrivam-mo sulla baia ad est di Molara in Sardegna verso le 8:00 del mattino prima che il traffico dei natanti potesse disturbare la quiete dell'ambiente e so-prattutto innervosire il pesce. Il contrasto dei colori era magni-fico, la parete a sud ovest di Tavolara rifletteva la luce del sole come una lastra di mar-mo, ed il blu intenso era la to-nalità dominante intorno a noi, eravamo pronti all'immersione. Pochi instanti per mettere la muta da 5mm, la maschera, impugnare la torcia, e ci tuf-fammo dal gommone. I suoni ed i colori divennero immedia-tamente attutiti e sfumati, era-vamo pervasi da un rumore di fondo uno scricchiolio costante che trasmette la frenesia della vita dei milioni di microorgani-smi e pesci indaffarati nella dura lotta per la sopravvivenza, eravamo in acqua. Quel giorno ci siamo immersi più volte ben oltre i 30 metri dove i colori si appiattiscono alla ricerca di cernie e dentici a caccia , purtroppo in apnea la visita del mondo marino è sempre troppo corta, siamo solo degli ospiti molto spesso indesiderati... Finita l'immersione, ci siamo andati a riparare, causa forte vento di maestrale, sul lato sud est di Molara una caletta con acqua turchese che alimenta il sogno di terre lontane ed ine-splorate. Mi sono messo la

maschera di nuovo per curio-sare fra gli anfratti delle rocce granitiche tipiche di queste zone: nella fascia di marea ci sono sempre invertebrati e piccoli pesci, che nessuno nota mai, ma importantissimi per la biocenosi e l'ecologia delle co-ste e sono ricchi di livree colo-rate e comportamenti strani che mi diverto ad osservare come per meditare.

D'improvviso mi accorsi che una macchia oleosa si stava materializzando davanti ai miei occhi, mi tolsi la maschera e l'odore acre di benzina misto ad olio pervase i miei turbinati. Che cosa stava succedendo? C'era poco da fare: il tubo della benzina si era rotto e dal fuori-bordo 40 cv del nostro gom-mone usciva di tutto; la marea ed il vento fecero il resto. E' stato in quel momento che ci siamo chiesti quale poteva essere l'impatto nel lungo ter-mine delle numerose imbarca-zioni che solcano i mari delle aree protette. La conversazione sull'accaduto ci ha impegnato praticamente tutto il pomeriggio seguente, abbiamo cercato di immagina-re come rendere questo pro-blema visibile a tutti e trovare una soluzione. E’ un nemico subdolo questo tipo di inquina-mento perché è lento, invisibile ai nostri occhi ma non agli

organismi marini. La sera stes-sa, nonostante una ricerca avanzata su internet, non sia-mo stati in grado di trovare informazioni dettagliate sull'im-patto a lungo temine di una tale forma di inquinamento nascosto: solo alcuni articoli dove organismi bentonici e fitoplancton (Inhibition of phyto-plankton photosynthesis by the WSF of used lubricating oil G.C. Batea and Stephanie D. Crafford* ) erano stati sotto-posti a stress fisiologico attra-verso gli idrocarburi incombu-sti. I risultati della ricerca era-no alquanto sconcertanti: inibi-zione della maturazione, gravi modificazioni delle membrane cellulari e rallentamento del processo fotosintetico di alcu-ne specie di fitoplancton. E' stato proprio in quel mo-mento che ci siamo detti, per-ché non organizzare un evento mediatico, una "Searace elet-trica", usando una imbarcazio-ne totalmente convertita in elettrico e quindi ad impatto zero come emissioni di Anidri-de carbonica ma anche di in-quinamento dovuto a perdite di idrocarburi: l'adrenalina dell'i-dea stessa si fece sentire sulla spina dorsale. Un evento dove poter raccogliere tutti gli e-sperti del settore turistico, portuale, amministrazioni pub-bliche, investitori, scienziati e ricercatori ed utilizzare proprio il mare come anfiteatro per un simposio che affronti il proble-ma e cerchi di trovare una soluzione! Così è nata L'elettric searace, due amici, la passione per il mare, una giornata speciale. (continua pag. successiva)

LA NASCITA DELLA “SEA - RACE ELETTRICA”

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Volume II, Numero 7

Zooplancton al microscopio

“E' stato proprio in quel momento che ci siamo detti, perché non

organizzare un evento mediatico, una "Searace

elettrica", usando una imbarcazione

totalmente convertita in

elettrico e quindi ad impatto zero”

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(Continua da pag precedente). Ad oggi l'imbarca-zione scelta per la conversione in Full Electric è un catbo-at imbarcazione a vela classica, ca-ratterizzata da armo con albero all’estrema prua, randa aurica con picco, grande timo-ne a forma di “pinna” e deriva mobile in metallo. Lo scafo è in lamel-

lare di mogano appena restau-rato trattato con epossidica, l’albero e tuga in mogano. La lunghezza è di 6 metri. La bar-ca ha un’attrezzatura minima con wc a prua, serbatoio ac-qua dolce, impianto elettrico per luci servizio in cabina e pompa di sentina elettrica (il pozzetto non è autosvuotatan-te) e due posti letto sulle cuc-cette interne. I cat sono abba-stanza rari in Italia, c’è un’associazione a Venezia che ne raduna alcuni, la loro storia è antica e affascinante: nati a Cape Cod nel Maine sul finire dell’800 come barche da pe-sca, poi divennero barche da competizione e poi da turismo. Oggi sono apprezzati daycrui-

ser.Kit Elettrificazione im-

barcazioneIl kit sarà il PropEL

inboard light i, cioè una versio-ne “alleggerita” e semplificata del PropEL inboard 25, ideato e ingegnerizzato dalla EVE, Elettro Vehicles Europe, par-tner tecnologico di Ecarsnow che ha creato un dipartimento di ricerca e sviluppo del setto-re marino con l'obiettivo di pro-iettare l'elettrificazione anche

nel mondo nautico.Con mede-

sima logica costruttiva del Pro-

pEL inboard 25, sarà dotato di un motore raffreddato ad aria a magenti permanenti, in modo da evitare complesse e costo-

se riduzioni all'asse dell'elica.

Sarà dotato di una elettronica MOSFET semplice anch'essa

raffreddata ad aria.Tutto il

sistema raffreddato ad aria (tramite ventilazione forzata con condotti di areazione, che garantiscono al contempo l'im-permeabilità del PropEL) evite-rà così pure il costo del siste-ma di raffreddamento a liquido con scambiatore di calore e

pompa del liquido.Tensione

prevista, 48-72Vdc, con pacco batterie Litio Ferro Fosfato (tipo Thundersky) capacità da definire in base alle tappe deci-se durante il percorso. La sea race partirà da Genova verso Livorno e poi attraverso i Navicelli attraccherà definitiva-mente a Pisa nella darsena pisana presso la sede generale dei Navicelli SPA. Le tappe del previste sono: 1) Portofino - Rapallo - Sestri

levante (in alternativa: Por-to di Genova - Portofino - Sestri)

2) Sestri levante - Monterosso al mare - Porto venere

3) Portovenere - Forte dei mar-mi

4) Forte dei marmi - Marina di Pisa (Navicelli)

Durante il tragitto sono previ-ste delle tappe intermedie per

ricaricare il pacco batterie ed organizzare eventi presso le marine ed i porti che vorranno partecipare all'evento. Verrà predisposta una zona di ricari-ca ed un box all'interno del quale saranno organizzati in-contri tecnici con gli addetti ai lavori, Università, centri di ri-cerca, Autorità portuali, dele-gazioni provinciali. Lo scopo è quello di creare una tavola ro-tonda itinerante per infondere e far crescere in tutti noi la consapevolezza di un problema e della necessita di trovare una soluzione al più presto. Durante il tragitto in mare a-perto, in base alle condizioni meteo, la navigazione verrà mantenuta ibrida con vento e motore elettrico testando an-che varie tipologie di ricarica del pacco batterie come eliche di superficie, pannelli solari , un laboratorio scientifico a 360 gradi in movimento al fine di ottenere dei dati empirici sulla reale applicazione di tale pro-getto su larga scala. Inoltre, durante la traversata verranno organizzate due im-mersioni subacquee in apnea all'interno delle riserve di Porto Venere e della Meloria, facenti parte del grande santuario dei cetacei. All'interno di questa finestra a bordo del cabota verrano ospitati biologi marini dell'università di Genova e di Pisa per affrontare da un pun-to di vista scientifico la proble-matica dell'inquinamento indot-to dalle imbarcazioni aventi accesso alle riserve per motivi ricreativi, turistici e di pesca per capire meglio come ricer-che scientifiche possano evi-denziare e valutare l'impatto di tale attività a lungo termine. Jacopo Querci, PhD, Marine Molecular Ecology, Consulente scientifico Ecarsnow Italy

LA NASCITA DELLA “SEA - RACE ELETTRICA”

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Navicelli News

“Durante il tragitto sono previste delle

tappe intermedie per ricaricare il

pacco batterie ed organizzare eventi presso le marine ed i porti che vorranno partecipare all'evento”

Esempio di Catboat

Page 13: Navicelli News n°7

2BFAST e' una start-up che punta ad innovare il settore nautico. L'azienda propone, tramite i suoi prodotti, soluzio-ni uniche e rivoluzionarie - nel mercato delle derive - con il chiaro intento di soddisfare tutti gli appassionati della vela, partendo dagli amatori per arrivare fino ai professionisti più esigenti. Che cos’è RaceFish05? RaceFish05 è una deriva a vela innovativa che garantisce prestazioni superiori in termini di velocità, planata, stabilità e sicurezza offrendo, allo stesso tempo, un’invidiabile spazio sulla coperta che e' stata pen-sata e disegnata per permet-tere all'equipaggio di manovra-re comodamente l'imbarcazio-ne indipendentemente dalle condizioni meteo. Come nasce l’idea di realizza-re questo tipo di deriva? L’evoluzione delle derive a vela, nell’ultimo mezzo secolo, ha riguardato in modo quasi e-sclusivo i processi di lavorazio-ne ed i materiali. Sia per le vele che per gli scafi, vengono utilizzate nuove tecniche co-struttive e nuovi materiali che coniugano leggerezza e prestazioni. Non sono stati, però, proposti modelli di barca innovativi. Parlando con amatori e pro-fessionisti della vela e racco-gliendo le loro opinioni ed esi-genze, 2BFAST ha deciso di progettare una deriva comple-tamente nuova, originale ed unica nel suo genere, del tutto

alternativa e diversa dai pro-dotti che si possono trovare sul mercato. Perché RaceFish05 è una deriva innovativa? RaceFish05 ha uno scafo di 5.15 m, realizzato completa-mente in vetroresina, caratte-rizzato da una particolare di-stribuzione di volumi e pesi - appositamente studiata e pro-gettata nel centro di ricerca 2BFast - per offrire una modu-larità unica nel suo tipo. Lo scafo può essere equipaggiato con varie combinazioni di rig/vele garantendo sempre le massime prestazioni, un per-fetto bilanciamento e permet-tendo di navigare in piena sicu-rezza.

Quali sono i vantaggi per gli appassionati della vela? Gli appassionati – fino ad un massimo di 4 persone di equi-paggio – potranno godersi RaceFish05 allestito nella sua versione “FUN” per alcuni indi-menticabili momenti da passa-re in mare con famigliari o amici. Allo stesso tempo avranno la possibilità di trasformare il proprio RaceFish05 “FUN” in RaceFish05 “SPORT” per pro-vare l'ebbrezza di una naviga-zione sportiva sia da soli che in coppia. Infine, per i più esigenti, 2BFast ha sviluppato un ulte-riore versione “EXTREME”, per competizioni a vela di massi-mo livello, sempre sfruttando la modularità dello scafo. Il Layout originale ed innovativo

di RaceFish05 offre una sensazione di planata unica nel suo tipo, indipen-dentemente dalla versione scelta. Alta velocità e diverti-mento sono dunque garantiti - il tutto in completa sicurezza - salendo a bordo di RaceFish05. Dove è possibile provare o acquistare RaceFish05? Per provare RaceFish05, co-noscere meglio le nostre pro-poste ed entrare in contatto con il mondo 2BFAST basta semplicemente navigare sul nostro sito www.2bfast.net e riempire il formato elettronico presente nella pa-gina contatti o semplicemente inviare una mai l a [email protected]. Vi aspettiamo a bordo.

A. B.

RACEFISH05

L'UNICA DERIVA A VELA MODULARE SUL MERCATO

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Volume II, Numero 7

RaceFish05 FUN

RaceFish05 SPORT

“RaceFish05 è una deriva a vela innovativa che garantisce prestazioni

superiori in termini di velocità, planata,

stabilità e sicurezza, offrendo, allo stesso tempo, un’invidiabile spazio

sulla coperta”

INTERVISTA ALL’ING. CORBINELLI, DIRETTORE TECNICO DELLA 2BFAST

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Navicelli News

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Al Salone di Genova i Par-chi, e in particolare le Aree Marine Protette, non sono mai stati assenti. E’ accadu-to anzi, in più di un caso, c h e , p r o p r i o dall’appuntamento di Geno-va, siano stati riproposti e rilanciati delicati aspetti che avrebbero poi meritato di essere ripresi con grande attenzione in sede parla-mentare e di governo. Que-sta attenzione è invece qua-si sempre mancata. Pensiamo in particolare al Santuario dei Cetacei che a Genova ha la sua prestigio-sa sede. A giudizio degli amici francesi, però, negli ultimi tempi, tale istituzione non svolge il ruolo che gli competerebbe e recente-mente ne avrebbero chie-sto il trasferimento a Mon-tecarlo. Va aggiunto che, nelle poche volte in cui cer-te sollecitazioni critiche sono state recepite, i risul-tati sono apparsi deludenti, come per esempio è acca-duto al Senato con una leg-ge che aggraverebbe irri-mediabilmente le cose pro-prio per quanto riguarda la gestione delle coste e delle aree marine protette, estro-mettendo addirittura le

Regioni da qualsiasi ruolo e competenza. E’ sicuramente un fatto positivo che a questa edizio-ne del Salone ci si possa presentare avendo da poco concluso, proprio a Pisa, con il coinvolgimento del Consorzio dei Navicelli, un evento europeo dedicato ai Parchi, che ha riservato alle aree marine protette, non soltanto italiane, un partico-lare approfondimento attra-verso l’inaugurazione ufficia-l e d e l l ’ i n i z i a t i v a “ParchiScritti”. ParchiScritti, quale stru-mento di approfondimento, analisi e proposta sui temi delle aree protette, avrà la sua sede proprio al Canale dei Navicelli. Già nel recente passato, come avevamo già avuto modo di parlare su questo notiziario e sulle riviste Co-smonautica e Toscanapar-chi, di questi temi si occupò “Parcolibri”, un evento, sem-pre pisano, dedicato all’editoria sui parchi, nel quale avemmo modo di presentare, tra le altre co-se, un interessante volume sulla Nautica sostenibile. Oggi abbiamo voluto dedica-re, anche alla luce di quella positiva esperienza, un pre-mio giornalistico, specifico sulla cultura e sulla tutela del mare, da intitolare a Lischi, un importante edito-re pisano recentemente scomparso che a questi problemi ha dedicato impor-

tantissimi contributi. Questo premio sarà orga-nizzato nell’ambito di Par-ch i Sc r i t t i , o ss i a i n un’iniziativa a cui aderisco-no il Gruppo di San Rossore - Per il rilancio dei parchi ( s i t o w e b www.grupposanrossore.it), il Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, il Centro studi sulle aree pro-tette fluviali di Montemar-cello-Magra, la Lega delle Autonomie Locali, il Centro universitario IRTA, la Casa editrice ETS e le riviste Cosmonautica, Toscanapar-chi e Navicelli News. In questo contesto intendia-mo coinvolgere anche sog-getti privati e in particolar modo quelli ad oggi mag-giormente impegnati nella gestione d’importanti attivi-tà connesse al mare e alle coste -penso al porto di Boccadarno - che operano in ambienti delicatissimi e di grandissimo pregio. Il 10 settembre Parchi-Scritti è stato inaugurato nella Tenuta di San Rossore in Sala Gronchi. Qui sono stati presentati e discussi i due volumi “Le Aree Marine protette italiane. Stato, poli-tiche, governance” a cura di Davide Marini (Edizioni Fran-co Angeli) e ‘Le Aree mari-ne protette’ a cura di Fabio Vallarola (Edizioni ETS). Se chi ben comincia è a metà dell’opera, la partenza fa davvero ben sperare.

Renzo Moschini

SALONE DI GENOVA E PARCHISCRITTI

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Volume II, Numero 7

Renzo Moschini

“ParchiScritti, quale strumento di

approfondimento, analisi e proposta sui

temi delle aree protette, avrà la sua

sede proprio al Canale dei Navicelli”

Uno dei volumi (edizioni ETS)

presentati a ParchiScritti il 10

settembre scorso presso la Tenu-

ta di San Rossore

Page 16: Navicelli News n°7

Il settore della nautica è un settore complesso, composto da una moltitudine di attori e professionalità che nel pro-cesso di realizzazione di una imbarcazione si interfacciano, dando vita a sinergie produtti-ve che permettono la realizza-zione del prodotto finale. Spesso quindi all’interno di un cantiere, che funge da fulcro nel processo di realizzazione, convergono vari settori pro-fessionali (arredo, impiantisti-ca, domotica). Una serie di attori che singolarmente met-tono in campo le proprie pro-fessionalità coordinate dal cantiere. Il settore della nautica quindi, disunito per modalità di ope-rato, soffre maggiormente la crisi che ha messo in ginoc-chio tutti i suoi attori. E’ di rilevante importanza quindi stravolgere il modus operandi fin qui attuato dalle imprese del settore abituate da sempre ad affrontare il

mercato in maniera chiusa, con un’ottica di forte territo-rialità. Mettersi in Rete dunque rap-presenta per le imprese l’unica via da seguire per af-frontare la profonda crisi e per aggredire con maggiore sostanza i mercati internazio-nali. La realizzazione di reti, permette alle imprese di con-dividere il proprio know-how , aumentare la propria capaci-tà dimensionale e superare il concetto di territorialità pur mantenendo la loro identità. In sostanza, le Reti di Impresa rappresentano forme di coor-dinamento di natura contrat-tuale tra quelle imprese, che vogliono aumentare la loro massa critica e avere maggio-re forza sul mercato senza doversi fondere o unirsi sotto il controllo di un unico sogget-to. Quindi un insieme di unità operative che agiscono in modo integrato e organico nell'ambito di un sistema a

rete per perseguire le oppor-tunità di business che il mer-cato presenta. La realizzazio-ne di Reti di Imprese nei set-tori produttivi e nello specifico nel settore della nautica rap-presenta soprattutto per le PMI un’opportunità molto interessante e innovativa in quanto la condivisione degli obiettivi e delle risorse umane ed economiche permette di ampliare le prospettive di cre-scita e, al contempo, di distri-buire meglio le componenti di rischio legate ad una proget-tualità comune.

Piero Pagliaro

nerali. Il servizio sarà attivo, su prenotazione, dal prossimo mese di Novembre. Le gite in battello partiranno dalla Dar-sena pisana (in via della Dar-sena) e avranno la durata di circa 1 ora e 15 minuti. Du-rante il tragitto sarà possibile osservare da un lato le pecu-liarità della flora e della fauna tipiche del nostro territorio, grazie alla contiguità del Cana-le con il Parco regionale di Migliarino San Rossore Mas-saciuccoli, dall’altro i mega-yachts di lusso prodotti dai cantieri navali che sorgono nell’area dei Navicelli e che rappresentano il fiore all’occhiello del made in Italy nel mondo. Inoltre, una volta effettuati i lavori per la riaper-tura dell’Incile nel quartiere di Porta a Mare, il canale dei Navicelli si unirà nuovamente al fiume Arno, rendendo possi-bile così la realizzazione di un importante percorso d’acqua

La Spa Navicelli di Pisa, nell’ambito del progetto di riqualificazione turistica del canale dei Navicelli, ha affida-to, tramite bando di gara pub-blico, la gestione del servizio per l’effettuazione delle gite in battello lungo il Canale dei Navicelli alla Società Coopera-tiva Il Navicello. La Soc. Coop. Il Navicello garantisce un ser-vizio di informazione, centro prenotazione delle visite orga-nizzate in battello, di iniziative correlate ed informazioni ge-

interamente navigabile, che permetterà di raggiungere il centro di Pisa partendo dal porto di Livorno, e viceversa. In tale prospettiva risulta stra-tegico e interessante il pro-getto studiato dalla Spa Navi-celli di Pisa di offrire questo servizio anche e soprattutto ai passeggeri delle navi crociera che approdano a Livorno, e che possono raggiungere Pisa attraverso una piacevole gita in battello tra storia, natura e tradizione. Per prenotazioni e ulteriori informazioni, contattare: Centro Visite San Rossore Tel. 050/530101 Fax 050/3836908 e-mail : [email protected]

Andrea Pecori

LE OPPORTUNITA’ DELLE “RETI DI IMPRESA”

IN BATTELLO SUI NAVICELLI

Pagina 16

Navicelli News

“Mettersi in Rete rappresenta per le

imprese l’unica via da seguire per affrontare la

profonda crisi e per aggredire con

maggiore sostanza i mercati

internazionali”

Due battelli fluviali

in ingresso alla

Darsena Pisana

Page 17: Navicelli News n°7

CITTADINANZA DI GENERE: SI AVVIA ALLA CONCLUSIONE IL PROGETTO “ SMART”

La realizzazione del bilancio di genere è stata diffusa dopo la Quarta Conferenza mondiale sulle donne delle Na-

zioni Unite, che ebbe luogo a Pechino nel 1995, in quell’occasione venne fatto riferimento al gender sensitive

budget, e fu sostenuta la necessità di una strategia di gender mainstreaming in tutte le politiche al fine di perse-

guire la parità tra uomini e donne, indicando alcuni obiettivi strategici per i governi, tra i quali:

a) la ristrutturazione e ridefinizione della spesa pubblica per promuovere le opportunità economiche delle

donne ed il loro accesso alle risorse produttive;

b) l’avviamento ai vari livelli di processi di bilancio più trasparenti e adeguati che integrino la prospettiva di

genere nelle programmazioni e nelle politiche con il finanziamento di programmi per le pari opportunità

tra uomini e donne.

INFOBOX

Pagina 17

Volume II, Numero 7

Pari Opportunità 2011

Progetto SMART

“Dai primi risultati del progetto, sono già emerse alcune

indicazioni utili per una migliore organizzazione

della pubblica amministrazione e delle

imprese private partner.”

Pisa con il Patto territoriale di Genere - sono già emerse alcu-ne indicazioni utili per una mi-gliore organizzazione della pub-blica amministrazione e delle imprese private partner. Queste hanno partecipato a un percor-so e ad alcune indagini per cono-scere le necessità più urgenti delle loro lavoratrici e dei loro lavoratori. E’ stata condivisa la necessità di avere servizi comuni per miglio-rare le condizioni di vita di chi ha difficoltà nel conciliare famiglia e lavoro. Si è individuato, ad esempio, il problema dell’organizzazione del trasporto pubblico e del collega-mento della rete come uno dei problemi che incidono notevol-mente nella gestione del tempo e della propria vita familiare al di fuori del orario di lavoro. Si è proposto anche di utilizzare al meglio le strutture educative già esistenti (asili nido e scuole), facendo conoscere di più la loro offerta e ampliando la gamma delle possibilità di accoglienza (maggiore flessibilità e articola-zione dell’orario di accoglienza, creazione di nuove strutture o sezioni nido, migliore collocazio-

ne sul territorio dei servizi educativi). Le aziende che hanno par-tecipato all’indagine mo-strano grande interesse a investire sulla conciliazione vita-lavoro e ad impegnarsi nelle politiche di genere sia a livello delle singole impre-se che a livello territoriale. L’analisi delle informazioni ottenute con il percorso e con le indagini partecipate realizzati nel progetto SMART costituirà il primo elemento di base per la realizzazione di un futuro del bilancio di genere all’interno del Piano strate-gico dei Comuni dell’area Pisana, che insieme al Co-mune di Pisa e a Confservizi Cispel Toscana ha voluto il progetto con l’intento di compiere azioni innovative che possano sostenere ed affermare pari opportunità di cittadinanza sia per le donne che per gli uomini.

Silvia Leon

Provincia e Comune di Pisa, Ufficio di Piano strategico dei comuni dell’Area pisana, Con-fservizi Cispel Toscana insieme agli altri soggetti partner (Conferenza Sindaci Area Pisa-na, Società della Salute Zona Pisana , USL 5 Pisa, Comitato PPOO dell’Università di Pisa, Comitato PPOO della Scuola Superiore Sant'Anna, SAT - Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei S.p.A, Gruppo ACQUE spa, CPT – Compagni-a Pisana Trasporti, GEOFOR spa, PUBLICOM spa, AGE-SCOM spa, PISAMO, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR Area della Ricerca Pisa), Co-mitato PPOO del Consiglio Or-dine degli Avvocati e NAVICEL-LI di Pisa hanno condiviso, a partire da ottobre 2010, un progetto pilota per la concilia-zione vita-lavoro, il progetto “SMART” Servizi di conciliazio-ne, un percorso partecipato. Dai primi risultati del progetto - che è stato finanziato dalla Regione Toscana (legge 16/2009 “Cittadinanza di g e n e r e ” ) e p r o p o s t o dall’assessorato alle Pari Op-portunità della Provincia di

Page 18: Navicelli News n°7

Quattro imbarcazioni francesi

sono giunte a Pisa nel luglio

scorso per navigare lungo il

canale dei Navicelli e sono

rimaste ormeggiate nella dar-

sena pisana per due giorni. Il

gruppo di turisti, composto da

quattro coppie provenienti

dalla zona di Cannes e di Niz-

za, aveva preso accordi

nell’inverno scorso con la Na-

vicelli di Pisa spa. L’idea della

navigazione lungo il canale

risale in realtà a quattro anni

fa: Patrice e Diana Breuils con

la loro imbarcazione Grand

banks di 13 metri erano ap-

prodati per caso in un rimes-

saggio della golena d’Arno e lì

avevano saputo dell’esistenza

del canale dei Navicelli.

“Quest’anno – ha raccontato

Diana – abbiamo organizzato

un viaggio con gli amici da St.

Tropez a Pisa facendo tappa

in Corsica e all’isola d’Elba.

Siamo soci dell’associazione

francese dei proprietari di

Grand Banks, un’imbarcazione

americana costruita a Singa-

pore dal fascino retrò. Nata

come barca da pesca, è stata

poi adattata per le crociere

turistiche in grande tranquilli-

tà”.

Nella darsena pisana sono

stati accolti dai responsabili

della Navicelli di Pisa spa che

hanno provveduto a tutti i ser-

vizi necessari, comprese le

biciclette in uso gratuito.

“In realtà – ha spiegato Patri-

ce - l’imbarcazione ha una

grande autonomia d’acqua e

carburante, ma avevamo biso-

gno di elettricità. Da qui ci

spostiamo in taxi per raggiun-

gere il centro storico: cono-

sciamo già la città, ma voglia-

mo vedere la torre pendente

dopo il restauro, fare una pas-

seggiata di shopping e cenare

in un ristorante di cucina to-

scana. La meta del nostro

viaggio era proprio il canale

dei Navicelli per le sue bellezze

naturali ancora sconosciute.

Infatti, nella nostra guida

“Italian water pilot” non è indi-

cato, per cui abbiamo chiesto

tutte le informazioni ai respon-

sabili della Navicelli di Pisa spa

e poi trovato su google la map-

pa per arrivarci. Il luogo è bel-

lissimo e contiamo di ritorna-

re. Tra due giorni riprendere-

mo il viaggio per fare rientro in

Francia, facendo prima una

tappa a La Spezia”.

Le quattro imbarcazioni di

vetroresina e teak spiccavano

nella darsena pisana per lo

stile particolare,ben diverso

dai superyacht prodotti nei

cantieri navali pisani: fascino

retrò e interni in teak della

Birmania. Tre barche erano

lunghe 13 metri e una 11

metri: a bordo c’è spazio per

la zona pranzo e cucina, due

cabine e due bagni. In cima c’è

il flying bridge da cui è anche

p o s s i b i l e p i l o t a r e

l’imbarcazione.

D.S.

IN BARCA DA ST. TROPEZ A PISA, ALLA SCOPERTA

DEL CANALE DEI NAVICELLI

Pagina 18

Navicelli News

Visitatori francesi presso

la Darsena Pisana

“La meta del nostro viaggio era proprio il canale dei Navicelli per le sue bellezze naturali ancora sconosciute. “

Le quat t ro

imbar caz i on i

a t t r a c c a t e

presso la Dar-

sena Pisana

Page 19: Navicelli News n°7

SUL BATTELLO CON GARIBALDI AI NAVICELLI

Pagina 19

Volume II, Numero 7

Le imbarcazioni in ingresso alla Darsena Pisana

“[Garibaldi] venne portato a Pisa l’8 novembre 1862, dopo lo scontro in

Aspromonte, per far estrarre la pallottola

dalla gamba. “

sti che sbarcano nel porto di Livorno dalle navi da crociera”. Nei due chilometri di navigazione sono intervenuti, oltre all’autrice, anche il consigliere comunale Maria Chiara De Neri, il giornali-sta Giuseppe Meucci e l’editore Fabrizio Felici. Il volume è dedica-to al soggiorno pisano dell’eroe dei due mondi. “Venne portato a Pisa l’8 novembre 1862, dopo lo scontro in Aspromonte – spiega Meucci – per far estrarre la pallottola dalla gamba. Una volta approdato sull’Arno agli scali del carbone e alloggiato all’albergo Tre donzelle, Garibaldi fu visitato dai medici. Un chirurgo francese vide con uno strumento che la palla di piombo era nella caviglia e il 23 novembre venne eseguito l’intervento. Era prevista una lunga convalescenza in città. Invece il 20 dicembre Garibaldi deve partire precipitosamente: pare che il conto dell’albergo fosse esorbitante. L’eroe accla-mato a Londra da 500 mila per-sone probabilmente non si a-spettava neppure di ricevere il conto. Il percorso del viaggio di ritorno non fu da Boccadarno, ma dal porto di Livorno, dopo aver navigato lungo il canale a bordo di un navicello sulla barella speciale, dono delle ammiratrici inglesi”. In occasione della per-manenza di Garibaldi, Pisa fu al centro di un viavai di garibaldini in attesa di notizie e di medici europei. “A quell’epoca – raccon-ta Paola Pisani Paganelli – per salvare gli arti in cui era penetra-to un proiettile, era prevista l’amputazione. Per l’estrazione lui volle un medico patriota. Nel libro ho voluto descrivere come era la città allora, con l’Arno al centro delle attività commerciali: le famiglie pisane vivevano del

fiume”. Tra le letture di A-driana Pazzini anche il bra-no dedicato alla partenza precipitosa di Garibaldi: “Di mezzo si mise l’oste, Ferdi-nando Peverada. Un giorno visto che l’intervento era andato a buon fine si pre-sentò in camera del malato. Fra le mani il conto. Vitto e alloggio per il ferito, vitto e alloggio per il suo seguito: figlioli, tre medici personali, ufficiali, annessi e connessi. L’occhio del cliente volò alla cifra finale, cercò la faccia abbassata dell’oste. S’incupì, Garibaldi serrò le labbra. L’oste comprese e scantonò all’uscita. Garibal-di si sfogò con Giovanni Basso. Non era quella la cifra pattuita con il gestore al momento del suo arrivo alle Tre donzelle. Comunque avrebbe onorato il debito e subito avrebbe lasciato l’albergo. Via da Pisa”.

D.S.

Le prenotazioni hanno supera-to di gran lunga i posti disponi-bili per l’iniziativa “Sul battello con Garibaldi” organizzata da Navicelli di Pisa spa e Felici Editore il 24 giugno scorso. Settantaquattro persone han-no partecipato alla singolare presentazione del libro “Una pallottola per Garibaldi” di Pao-la Pisani Paganelli a bordo di due battelli in navigazione lun-go il canale dei Navicelli. Nell’occasione il presidente della Navicelli di Pisa Spa Gio-vandomenico Caridi ha illustra-to ai partecipanti lo sviluppo della nautica e i progetti della società pubblica che gestisce la darsena pisana e il canale. “Dopo la sperimentazione di due anni fa – dichiara Caridi – siamo passati al bando pubbli-co, vinto dalla Cooperativa Il navicello. A partire dal mese di ottobre sarà operativo il servi-zio del battello dalla darsena pisana al Calambrone rivolto al pubblico e alle scuole. Il nostro obiettivo è il trasporto dei turi-

Il volume dedicato al soggiorno pisa-

no dell’eroe dei due mondi

Il Presidente Caridi illustra i

progetti di sviluppo per la

nautica e l’area dei Navicelli

Page 20: Navicelli News n°7

Franco Donatini, autore del

libro “In Viaggio”, è un inge-

gnere del settore ricerche

di Enel e docente presso

l’Università di Pisa nel setto-

re energetico. E’ lo stereoti-

po di persona per il quale

non ti aspetteresti, come

legittimamente ha scritto il

“velista per caso” Patrizio

Roversi nella prefazione del

libro, uno scrittore da

“letteratura di viaggio”.

Invece i brevi racconti auto-

biografici, talvolta surreali,

ambientati in giro per il

mondo nell’arco dell’ultimo

decennio, colpiscono fin da

subito il lettore per la loro

intensità e la grande emo-

zione che suscitano, trala-

sciando l’aspetto meramen-

te “turistico” del viaggio e

aprendo così piccole-grandi

“finestre” su mondi e vissuti

apparentemente così vicini,

in quest’epoca così globaliz-

zata, ma mai alla fine tra

loro eguali.

Argentina, Cina, Russia,

Francia, USA, Turchia, Gre-

cia, Cile, Ecuador, Israele:

questi alcuni dei paesi nei

quali si ambientano i rac-

conti, dando occasione

all’autore di poter dare sfo-

go a vicende il più possibile

comprensive di tutte le po-

tenzialità espressive della

vita e dell’animo umano.

Il viaggio, quello con la “V”

maiuscola, ha da sempre

rappresentato una metafo-

ra della “Ricerca”, in parti-

colare quella di sé stessi

attraverso il confronto e

l’esperienza dell’altro, del

diverso e della casualità: tutti aspetti che Franco

Donatini riesce a far emer-

gere con bravura, ed in

maniera mai banale, attra-

verso la sua scrittura.

Marco Sammataro

RECENSIONE LIBRI & PUBBLICAZIONI: “IN VIAGGIO” DI F. DONATINI

Pagina 20

Navicelli News

Autore: Franco Donatini Editore: Felici Editore Anno di pubblicazione: 2008 Genere: racconto autobiografico Formato: 12x17 Legatura: brossura Pagine: 165

“Il viaggio, quello con la V maiuscola, ha da

sempre rappresentato una metafora della

“Ricerca”.”

lo di offrire ai cantieri una

soluzione software che per-

metta loro di migliorare il

processo di gestione delle

relazioni con i loro clienti

reali e potenziali.

Il lavoro svolto in collabora-

zione con il cantiere Società

Navale Pisa si è articolato

principalmente in tre fasi:

analisi della struttura orga-

nizzativa del cantiere e rap-

presentazione dei processi

riguardanti la gestione di

una commessa navale semi-custom; individuazione dei bisogni informativi del can-

tiere e studio delle proble-

matiche legate allo stru-

mento di gestione reso di-

sponibile da Navicelli S.p.A

nei confronti delle aziende

Il 28 settembre Valeria

Fragale ha conseguito la

laurea specialistica in Inge-

gneria Gestionale con una

tesi frutto di un periodo di

stage svolto presso Navicel-

li S.p.A di Pisa, finalizzato

allo sviluppo di un modello di

ottimizzazione di un sistema

gestionale CRM (Customer Relationship Management) esistente di supporto al

settore della cantieristica

nautica. L’attività si colloca

nell’ambito del progetto Mistral, che prevede la rea-lizzazione di una piattafor-

ma tecnologica collaborati-

va web based ed open sour-ce rivolta alla Nautica da Diporto dell'Alto Mediterra-

neo. L'obiettivo è stato quel-

sul cana-

le dei

Navicelli;

traduzio-

ne dei

bisogni

identifi-

cati in

requisiti funzionali attraver-

so lo sviluppo di un modello

concettuale di reingegneriz-

zazione del sistema creato

utilizzando lo standard inter-

nazionale UML (Unified Mo-deling Language). Le specifi-che elaborate con UML saranno consegnate ad una

softwarehouse per l'imple-

mentazione delle modifiche

attuate al CRM.

SVILUPPO DI UN MODELLO DI OTTIMIZZAZIONE DI UN CRM NELL’AMBITO DELLA CANTIERISTICA NAUTICA

Page 21: Navicelli News n°7

SERATA DI DANZA PRESSO I NAVICELLI: STORIA DI COLAPESCE, ‘NA TARANTELLAMARA

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Volume II, Numero 7

Lo spettacolo è

stato allestito

all’interno dello

Yachting Lab

Navicelli

“Lo spettacolo è costruito su una storia che ha origini popolari orali e scritte molto antiche, recuperate e

rielaborate da Giuseppe Pitrè, Italo Calvino, Benedetto

Croce”

così avviene, Colapesce si trova immerso in un’altra dimensione, quella del fondo del mare, dove sono percepi-bili cose che sul mondo ter-restre sono inaccessibili. Conosce, così, una fauna marina costituita da una medusa (interpretata in maniera flessuosa e intensa da Laura Feresin) un caval-l u c c i o m a r i n o ritmico , l i neare , g e ome -trico ( la b r a v a Sabr ina D a v i n i ) un pesce di origine e so t i c a , dalle sfu-mature cangianti che intrap-polano lo sguardo (Marta Sbranti). La relazione che stabilisce con questo mondo è gioiosa e entusiasta, viene sedotto dalla sensualità e fluidità degli abitanti marini, ma quando meno se l’aspetta, viene messo in rete, a dimostrare che ciò che apparentemente è affa-scinante e seducente, può rivelarsi pericoloso. (Continua a pag. seguente)

spazi in cui si è svolta (Corte Sanac, Museo Piaggio, Area Navicelli) ha inteso sottolineare l’importanza di riconnettersi con la storia di Pisa, il legame con le vie dell’acqua, la tradizio-ne dei commerci, degli scambi, della costruzione delle navi, ponendosi, attraverso l’arte, in sintonia, al tempo stesso, con la contemporaneità, individuan-

do possibilità di relazioni e siner-gie tra un mondo operoso della produzione e la creazione artisti-ca fra danza, musica, arti visive. La Rassegna che è iniziata nel luglio scorso, è stata sostenuta dal Comune di Pisa, l’Azienda Re-gionale per il Diritto allo Studio , il Consorzio Con.Cor.D.A., la Fonda-zione Piaggio, la Navicelli Spa, la Panchetti srl. Lo spettacolo, costruito su una storia che ha origini popolari orali e scritte molto antiche, recupera-te e rielaborate da Giuseppe Pi-trè, Italo Calvino, Benedetto Croce e che si innesta su un immagina-rio proveniente dal nostro Medi-terraneo, con echi e influenze del mondo iberico, ha come protago-nista Colapesce ( interpretato dal bravissimo Franco Corsi che rie-sce a restituirne tutte le sfumatu-re espressive e psicologiche) un bambino che ama trastullarsi tutto il giorno nell’acqua del mare. La madre, esasperata, gli scaglia contro una maledizione “che tu possa diventare un pesce!” . E

Domenica 18 settembre, per tre repliche (alle 20 e 30, 21 e 30, 22 e 30) è stata presenta-ta, presso il Palazzo Onda della Navicelli Spa, in prima naziona-le, l’installazione musicale coreo-grafica “Storia di Colapesce, ‘na tarantellamara” della compa-gnia Movimentoinactor Teatrodanza/Consorzio Coreo-grafi Danza d’Autore (www.movimentoinactor.it). La regia e coreografia dello spetta-colo sono di Flavia Bucciero, la musica di Antonello Paliotti (compositore che ha collabora-to con Roberto De Simone e scrive arrangiamenti e orche-strazioni musicali per Eugenio Bennato, Gianni Lamagna, i Ze-zi) è stata eseguita dal vivo da Antonello Paliotti (chitarra e chitarra battente), Michele De Martino (mandolino e mandola), Mauro Fagiani (violoncello), Maddalena Abbate (castagnette). I danzatori inter-preti: Franco Corsi (nel ruolo di Colapesce), Sabrina Davini, Lau-ra Feresin, Marta Sbranti. La produzione è stata realizzata grazie al sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di Fondazione Cassa di Rispar-mio di Pisa, con la collaborazio-ne della Navicelli Spa. Lo spettacolo che era l’ultimo della Rassegna “NavigArte. Na-vigAzoni per le vie dell’Arte fra danza e musica “, nei diversi

Una delle protagoniste dello spettacolo di danza

Particolare dello spettacolo, regia e coreo-

grafie di Flavia Buccero

Page 22: Navicelli News n°7

(Continua da pag. prece-dente). Colapesce riuscirà a ribalta-re la situazione , liberandosi e imprigionando a sua volta i pesci. Il suo percorso nel fondo del mare continuerà, ma adesso Colapesce è più riflessivo e consapevole delle insidie che si possono nascondere e lo spettacolo si chiude in maniera aperta: come proseguirà il viaggio di Colapesce? Cosa gli ac-cadrà ancora in questo mondo affascinante e inco-gnito al tempo stesso? Infine i saluti danzati sul brano irresistibile di Taran-tella storta. I costumi creati per lo spet-tacolo da Lucia Castellana, hanno sottolineato in ma-niera originale le caratteri-stiche del movimento di ciascun personaggio. Lo spettacolo e il tema su cui questo si è incentrato, si sono rivelati molto adatti anche per un pubblico infan-tile, come aveva sottolinea-to con intuito e sensibilità la Prof.ssa Carolyn Gianturco, durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Le musiche di Antonello Paliotti di grande impatto emotivo e di grande coinvol-gimento, si muovono tra tradizione colta e popolare, reinterpretata attraverso una sensibilità contempora-nea, sono state eseguite da strumentisti virtuosi come Michele De Martino e Mau-ro Fagiani, oltre che dallo stesso Paliotti, tutti musici-sti di livello internazionale c h e l a v o r a n o t r a l’Orchestra del San Carlo di Napoli e collaborazioni con

artisti, ensemble musicali, orchestre italiane e stra-niere. La collocazione originaria dello spettacolo era sul piazzale antistante il cantie-re navale dell’Ecolgy Group, con la nave in costruzione di 70 metri che avrebbe fatto da scenografia, con luci , pedana e palcosceni-co già installati dalla matti-na . Purtroppo , il maltem-po e le abbondanti piogge, hanno necessitato , all’ultimo momento, un improvviso e radicale cam-bio di location, appunto nella Sala auditorium del Palazzo Onda. In poco tempo Riccardo Tonelli, responsabile del disegno luci del-lo spettacolo è riuscito ad attri-buire alla sala una dimensione teatrale, utiliz-zando , tra l’altro, un gioco di luci che evi-denziavano la copertura traforata e metallica dell’edificio. Le immagini riprese da Fabio Malfatti la mattina stessa, in previsio-ne del maltempo (fuse con il video di Massimiliano Turini) e proiettate durante lo spettacolo, hanno resti-tui to la dimensione dell’area dei Navicelli, con i suoi scorci e dimensioni acquatiche, con le sue bar-che in costruzione. Elemen-to che è riuscito a conte-stualizzare nell’ambiente lo spettacolo e a recuperare, in parte, la visione della collocazione che era stata pensata in origine, nono-

stante ci trovassimo in un luogo chiuso. Erano presenti l’assessore alla cultura del Comune di Pisa, Silvia Panichi, il presi-dente della Navicelli Spa , Giovandomenico Caridi, che hanno introdotto lo spetta-colo insieme alla regista e coreografa e che hanno espresso un auspicio e un impegno verso il pubblico: l’intenzione di presentare l’Opera “Storia di Colape-sce”, nella sua versione inte-grale, il prossimo anno, pro-prio nella collocazione origi-nariamente pensata, quella di un cantiere navale.

Numerosissimo il pubblico, accorso, nonostante il tem-po inclemente, che ha mo-strato di apprezzare molto lo spettacolo e ha risposto nel finale con lunghi e entu-siastici applausi. Presenti tra il pubblico rappresentan-ti di Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa e Fonda-zione Toscana Spettacolo. O t t i m o i l b u f f e t “Arnodivino” , degustazione di sapori e vini pisani , offer-ta da BarcArno, che ha in-trattenuto, in maniera assai piacevole e conviviale, il pub-blico tra una replica e l’altra.

SERATA DI DANZA PRESSO I NAVICELLI: STORIA DI COLAPESCE, ‘NA TARANTELLAMARA

Pagina 22

Navicelli News

Danzatrici e ballerini hanno emozionato

con maestria la platea in tre repliche

“Le musiche di Antonello Paliotti di

grande impatto emotivo e di grande

coinvolgimento, si muovono tra tradizione

colta e popolare, reinterpretata attraverso una

sensibilità contemporanea”

Particolare di uno dei costumi utilizzati

dalle danzatrici, creati da Lucia Castellana

Un mirabile gioco di luci ha accompagnato la

rappresentazione teatrale

Page 23: Navicelli News n°7

CUCINARE A BORDO: DAL MEGAYACHT ALLA PICCOLA IMBARCAZIONE di Daniela Salvestroni

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Volume II, Numero 7

“La vita del pescatore –

racconta Renzetti – comporta tanti sacrifici, ma ha anche i suoi

momenti piacevoli. “

LA RICETTA LA RICETTA DIDI MMAUROAURO RRENZETTIENZETTI

IILL BRODETTOBRODETTO DIDI PESCEPESCE ININ BIANCOBIANCO

Si parte dal soffritto di aglio e cipolla.

Una volta rosolato, si aggiunge il pesce: polpi e seppie oppure naselli e triglie.

Si versano un bicchiere d’acqua e uno di vino.

Si aggiungono limone e prezzemolo.

Cottura: 10 minuti con il coperchio.

Nel frattempo si preparano le fette di pane casalingo arrostito, che andranno poi strusciate con

l’aglio.

Quando il pesce è pronto, le fette di pane dovranno essere disposte sul vassoio e immerse nel

brodo di cottura.

Si aggiunge infine olio a crudo.

to ai momenti dedicati alla cucina. Insieme a mio fratello Giovanni posso controllare la dire-zione della barca e nel frattempo cucinare la pasta, il brodetto oppure il pesce arrosto. La cucina a bordo è semplice, ma sana, in quanto è basata sul pesce di stagione. Spesso si tratta di una qualità di pesce che in genere non è ri-cercata dalla gente. Infatti utilizzo anche i pesci meno conosciuti che però sono altrettanto buoni. I piatti che cucino abitualmente sono la pasta con le triglie, il riso con le seppie, il bro-detto di pesce in bianco e il pesce arrosto”. La giornata del pescatore inizia molto presto. Alle 5 bisogna levare gli ormeggi per uscire in mare. I fratelli Renzetti navigano con il loro pe-schereccio fino a 20 miglia dalla costa. Il rien-tro è intorno alle 16 per la vendita del pesce a Boccadarno. Per quanto riguarda la cucina a bordo, tra le priorità dell’alba c’è la cambusa. “L’organizzazione della cambusa – spiega Mau-ro Renzetti - è semplice: ogni mattina è suffi-ciente ricordarsi di aglio, cipolla, prezzemolo e pomodori. A bordo, infatti, c’è sempre il neces-sario, come l’olio, il sale, il pepe, la pasta, l’acqua minerale e il caffè. In genere cucino per il pranzo e solo occasionalmente per la cena: la pesca notturna avviene quando il momento è favorevole, ad esempio per le sogliole e le sep-pie”.

Anche a bordo di un peschereccio è possi-bile cucinare piatti gustosi sia pur caratte-rizzati da una presentazione più semplice e dall’utilizzo di pesce meno conosciuto ma buonissimo. Parola del pescatore pisano Mauro Renzetti che ogni giorno all’alba esce in mare con il fratello Giovanni a bordo del peschereccio “Raffaello” per far rientro nel pomeriggio. Renzetti, oggi cinquantenne, ha lasciato gli studi all’età di 14 anni per aiutare il padre pescatore e da allora non ha mai abbando-nato questo mestiere difficile. Con grande soddisfazione ha potuto così garantire un buon tenore di vita alla sua famiglia. “La vita del pescatore – racconta Renzetti – comporta tanti sacrifici, ma ha anche i suoi momenti piacevoli. Dalla vista del mare aper-

Page 24: Navicelli News n°7

NAVICELLI NEWS - LA REDAZIONE

Indirizzo: Via della Darsena, 3

56121 Pisa

Tel.: 050-26158

Fax: 050-46478

E-mail: [email protected]

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Editore

Spa Navicelli

Presidente

Giovandomenico Caridi

Direttore Responsabile

Andrea Bruscoli

Grafica ed Impaginazione

Marco Sammataro

Redattori

Andrea Bruscoli

Nicola D’Andretta

Daniela Gennusa

Silvia Leon

Ilaria Lotti

Viola Luti

Marco Magnarosa

Piero Pagliaro

Andrea Pecori

Gaetano Petrizzo

Simone Pistolesi

Daniela Salvestroni

Marco Sammataro

Chiuso in redazione il 30/09/2011

Hanno collaborato a questo numero:

Giovanni Corbinelli

Giuseppe Meucci

Renzo Moschini

Premuda Pistoia (Fotografie Serata Danza)

Jacopo Querci

Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09 Pagina 24

Online: www.navicelli.it

www.yachtinglab.it