golf che passione

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LIBRI ILLUSTRATI GOLF CHE PASSIONE!

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L’aspetto psicologico nel golf è fondamentale. È forse più determinante della stessa tecnica. L’hanno compreso i professionisti e i maestri più accreditati, i più importanti campioni italiani e internazionali. Ora i segreti del Golf Mental Coaching vengono divulgati e resi fruibili a tutti.

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LIBRI ILLUSTRATI

GOLFCHE PASSIONE!

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Davide Milone

GOLFCHE PASSIONE!

Psicologia e tecnichedi mental training

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CopertinaGiulia ArimatteiFotografieCopertina © Shoot4u/Fotolia; interni © Andrea Zanardelli/GolfAcademy.it,ad eccezione di quelle alle pagine 39, 57 e 138, per le quali l’Editoresi dichiara fin d’ora disposto a revisioni in sede di eventuali ristampee al riconoscimento dei relativi diritti ai sensi dell’art. 70 della leggen. 633 del 1941 e successive modifiche.PrestampaGraficArte Severini – Spoleto (Pg)StampaGrafiche del Liri – Isola del Liri (Fr)

Copyright L’Airone2012 © E.G.E. s.r.l. – Roma

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere registrata,riprodotta o trasmessa, in qualunque modo e con qualunque mezzo,senza il preventivo consenso formale dell ’Editore.

ISBN 978-88-6442-125-4

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... ad Andrea e Alfredo... a Cristina e Alessandra

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Indice

9 Prefazione11 Introduzione

15 Perché una psicologia del golf?L’unico doping possibileLa prestazione ottimale

23 Il nostro motore interiore: la motivazioneUn po’ di teoriaMotivazione intrinseca vs estrinsecaDefinite i vostri obiettivi con il goal setting

39 Le emozioniLa musica: “doping emotivo”

49 Un po’ di autostimaCome sviluppare maggiore fiducia nel vostro gioco

57 Pensieri & parolePensa positivo!

67 Virus da risultatoLa concentrazioneLo stress pre-garaUn accenno alla sincronia

81 Rilassatevi, state giocando a golf!I vantaggi del RilassamentoDifficoltà ed elementi di disturbo nelle pratiche di rilassamentoPreparazioneUn tipico esempio di rilassamento

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INDICE8

89 Il potere dell’immaginazioneImmaginate il vostro colpo miglioreImagery e gestione delle emozioniImagery e fattori distraentiUn esempio di allenamento ideo-motorio: putt e visualizzazione

105 A ognuno la sua routineGrafico riassuntivo delle routines

111 La garaI ritualiIl pre-garaIl post-gara

123 Alcuni consigli utiliIl gioco cortoAllenatevi in campo!La fisiologia in campoGli strumenti di gioco

133 Golf e oltreGolf e mondo del lavoroIl golf è uno sport per tuttiUno sguardo al golf giovanileGolf e disabilità

145 APPENDICI

145 Vademecum147 Due esempi di Golf Mental Training150 Consigli per la lettura152 Bibliografia155 Sitografia156 Annotazioni personali158 Ringraziamenti

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Prefazionedi Alfredo Da Corte

Sinceramente, quando il mio amico e psicologo sportivo DavideMilone mi ha chiesto di scrivere la prefazione al suo libro,pensavo fosse uno scherzo. Con tutte le persone che conosce,f igurarsi se lo chiede proprio a me! Invece non scherzavaaffatto, ed eccomi qui.Sono onorato di potervi introdurre al testo di Davide, cheritengo possa rappresentare un aiuto concreto per tutti i golf isti,agonisti e non, che vogliono migliorare la propria tecnica e sonostufi di doversi giustif icare con gli amici dopo una prestazionemediocre.Ho conosciuto Davide un po’ di anni fa e da subito mi sonopiaciuti l ’entusiasmo e la competenza con cui affronta il propriolavoro. Da lì a collaborare il passo è stato breve, quasi scontato.Ricordo con piacere le chiacchierate sul golf che duravano ore,anche se a me sembravano minuti, per la passione e lacompetenza con la quale mi spiegava la psicologia e ilfunzionamento della mente del golf ista.In occasione di numerosi corsi ho avuto modo di vedere comeriusciva, attraverso i suoi consigli ed esercizi, a trasformarel ’atteggiamento negativo comune a molti golf isti, a tutti ilivelli, in uno positivo, migliorando così la prestazione f in dasubito.Attraverso quegli incontri io stesso ho cambiato il mio modo diaffrontare il gioco del golf, ritrovando entusiasmo e piacere neltirare la pallina in buca.«La mente è un acceleratore o un freno a seconda di come

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PREFAZIONE10

la si usa» ... questa frase, che mi ricordo sempre prima di ognitorneo, me la pronunciò in occasione di una cena in unristorante di Padova dopo avermi visto giocare 18 buche, ed èassolutamente vero!Credo che questo libro sia in perfetta sintonia con quella che è ladidattica dei corsi di Davide: un manuale semplice, chiaro esintetico per comprendere meglio le risorse che ognuno di noipossiede, e che soprattutto dà modo a chiunque lo legga,attraverso esempi ed esercizi, di poterle esprimere e sfruttarenella vita di tutti i giorni.Buona lettura e buon gioco a tutti!

Alfredo Da CorteGolfista professionista e Maestro

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Introduzione

Quando diversi anni fa ho iniziato a lavorare come psicologo sportivo misono subito imbattuto in un grandissimo ostacolo: la maggior parte degliatleti e dei giocatori, anche professionisti, attribuiva i propri insuccessialla mancanza di fiducia nel proprio gioco o a un atteggiamento mentaleinadeguato.Gli stessi giocatori però, anziché preoccuparsi di allenare la mente almenotanto quanto corpo e tecnica, continuavano imperterriti a ricadere nellostesso errore: ore e ore di allenamento tecnico-fisico e nessun cambiamentoo interesse per l’aspetto psicologico. La risposta a questo tipo di comporta-mento, ancora oggi assai diffuso, stava a mio avviso nella carenza di infor-mazioni adeguate circa l’esistenza e la natura della psicologia sportiva e delletecniche di Mental Training (Allenamento Mentale).Molto spesso gli atleti ignorano totalmente queste discipline; altre volteconfondono lo psicologo dello sport con lo psicoterapeuta o con lo psicologoclinico. Hanno quindi paura di rivolgersi a un esperto, temono di essere eti-chettati come “matti” e affermano di non essere malati o di non avere spe-cifici problemi mentali. Altre volte ancora confondono lo psicologo sportivocon il “motivatore”.Chi è dunque lo psicologo dello sport? È un professionista specializzato inpsicologia sportiva, che può intervenire sulla persona a 360°, «conoscendosia i meccanismi patologici e disfunzionali, sia quelli che permettono il rag-giungimento dell’eccellenza e della massima prestazione» 1.L’esperto in psicologia dello sport conosce le dinamiche mentali della per-sona e le sue caratteristiche, e riesce a intervenire sul giocatore in maniera

1 G. Vercelli, 2005.

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INTRODUZIONE12

olistica attraverso una precisa metodologia. Pertanto guida il giocatore nellagestione delle proprie carenze, trasformandole gradualmente in punti diforza e, contemporaneamente, lo aiuta a migliorare e consolidare ciò chegià funziona.Certo, lo psicologo dello sport agisce anche sugli aspetti motivazionali, masarebbe riduttivo limitare a questo il suo operato. Il lavoro di un motivatore,infatti, è basato esclusivamente su tecniche persuasive PNL 2, senza ap-profondire determinati e spesso fondamentali aspetti della persona e, so-prattutto, trascurando la relazione come elemento indispensabile per l’em-powerment 3 psicologico di un giocatore 4.Fatte queste opportune premesse, mi sono posto un obiettivo arduo e ap-passionante al tempo stesso: diffondere nel mondo dello sport, e del golf inparticolare, la psicologia sportiva e il Mental Training, fornendo così ai gio-catori gli strumenti per migliorare il proprio gioco attraverso le naturali maancora “sconosciute” potenzialità della mente.Sono infatti convinto che una buona performance sia il risultato della per-fetta “alchimia” tra quattro componenti principali:• Allenamento tecnico• Allenamento Mentale• Preparazione atletica• Dieta adeguata 5

Se uno o più di questi aspetti non viene curato, il rischio è che si ottengauna prestazione negativa. È dunque fondamentale allenare la componente

2 PNL, Programmazione Neuro-Linguistica: «modello di comunicazione interpersonale che si occupa princi-palmente della relazione fra gli schemi di comportamento di successo e le esperienze soggettive (in particolaregli schemi di pensiero) che ne sono alla base. [...] Un sistema di terapia alternativa che cerca di istruire le personeall’autoconsapevolezza e alla comunicazione efficace, e a cambiare i propri schemi di comportamento mentaleed emozionale». Dall’Oxford English Dictionary.3 Il termine empowerment viene spesso utilizzato in ambito psicologico per indicare il miglioramento e il raffor-zamento di uno specifico aspetto mentale, caratteriale o comportamentale di una persona. In questo caso il po-tenziamento è da individuare nelle risorse mentali del giocatore.4 Questo pensiero è stato egregiamente espresso da Giuseppe Vercelli, psicologo sportivo tra i più eccellenti inItalia. Vercelli è tra i maggiori sostenitori dell’importanza della “relazione” non solo ai fini di un successo tera-peutico, ma anche in ambito psico-sportivo.5 Per “dieta” intendo un’alimentazione adatta al tipo di attività sportiva praticata e alle caratteristiche psicofisichedi una persona. Ogni atleta dovrebbe seguire le indicazioni di un medico esperto che fornisca delle specifiche emirate linee guida alimentari.

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INTRODUZIONE 13

psicologica, perché può rivelarsi una risorsa non solo importante, ma spessodeterminante per la buona riuscita della prestazione sportiva. Ci sonosport poi, come il golf, dove l’approccio mentale – detto attitudine – è ad-dirittura decisivo e può fare la differenza tra una performance esaltante euna disastrosa.Poche righe fa, ho utilizzato il termine “allenamento” per indicare la curadell’aspetto mentale; si tratta infatti di un vero e proprio training: per otte-nere buoni risultati in questo campo è necessario allenare quotidianamentela mente, oltre alla tecnica e al corpo. Perché siano davvero efficaci, le pra-tiche e gli esercizi di Mental Training devono diventare automatici, ed essere

Perché siano davveroefficaci, le pratiche e gli

esercizi di MentalTraining devono

diventare automatici, edessere applicati e

utilizzati in manieracostante e regolare.

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applicati e utilizzati in maniera costante e regolare. La ripetizione, infatti, èalla base di ogni automatismo.Per raggiungere il mio scopo e “arrivare” alla maggior parte dei golfisti, hodeciso di prendere spunto dai numerosi articoli che ho scritto in questi annidi lavoro sul campo, facendone un libro, un vero e proprio manuale di GolfMental Training.Mi piacerebbe che questo testo potesse rappresentare un valido aiuto pertutti quei giocatori che giudicano fondamentale l’apprendimento e l’appli-cazione di un adeguato approccio mentale al proprio gioco. Al suo internoho descritto in maniera accurata le principali tecniche di allenamento men-tale per il golf, attraverso esempi ed esercitazioni di immediato utilizzo.Sono sicuro che leggendo queste pagine e svolgendo gli esercizi proposti,troverete spunti interessanti per migliorare il vostro gioco e soprattutto pergodervi pienamente la bellezza di questo sport meraviglioso!Naturalmente sono disponibile per feedback, suggerimenti, critiche e con-sigli. L’indirizzo email al quale potete scrivere è [email protected] : neilimiti del possibile cercherò di rispondere a tutte le vostre richieste.

«Il vero golf lo si gioca lungo un percorso di appena trenta centimetri:la distanza che separa... le vostre orecchie!»

Robert Tyre “Bobby” Jones Jr.

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PERCHÉUNA PSICOLOGIADEL GOLF?

Capacità di concentrazione, controllo delleemozioni, della tensione agonistica e dei

pensieri negativi, focalizzazione sul presente esincronia... Sono solo alcuni degli aspetti

mentali che un buon giocatore deve sapergestire e sviluppare.

La psicologia dello sport è una branca relativamente giovane della psicolo-gia. Sebbene i primi studi risalgano all’inizio del secolo scorso, è solo a par-tire dagli anni Sessanta e Settanta che fioriscono le ricerche più importantiriguardo a questa disciplina. In paesi quali Stati Uniti, Inghilterra e Ger-mania, la psicologia sportiva vede crescere, proprio in questo periodo, il nu-mero di professionisti e studiosi che si interessano sia al rapporto tra mentee attività fisica sia alle loro reciproche influenze.

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PERCHÉ UNA PSICOLOGIA DEL GOLF?16

6 Leggenda del golf. In venticinque anni di carriera, Nicklaus ha ottenuto diciotto vittorie nei PGA Majors trail 1962 e il 1986. In seguito, tra il 1990 e il 1996, ha vinto otto edizioni “seniores” degli stessi tornei. Entrambi irecord sono tuttora imbattuti.7 Il golf è uno sport “closed-skills”, in quanto esistono dei precisi movimenti da mettere in atto per compiere il gestotecnico: ad esempio lo swing o il putt. Ma è anche una disciplina “open-skills” perché in gara un giocatore deve com-portarsi e adeguarsi alle varie situazioni in maniera diversa; scegliendo il tipo di colpo, il bastone, la direzione giusta,la forza, l’intensità e, non ultimo, stabilendo quale strategia tattica applicare in base alle circostanze.

In Italia la psicologia applicata allo sport si è diffusa molto lentamente, maoggi si può tranquillamente affermare che, sebbene lontano dai risultati dialtre nazioni, anche il nostro paese stia contribuendo allo sviluppo di questadisciplina e sono ormai numerosi gli psicologi sportivi che operano sul no-stro territorio.I temi affrontati dalla psicologia dello sport spaziano dalla ricerca vera epropria allo sport giovanile, dall’analisi delle dinamiche di gruppo alla sport-terapia e all’ambito paralimpico, dalla pedagogia sportiva al benessere psi-cofisico... ma il tema più avvincente – perché legato all’incremento delleprestazioni degli atleti –, rimane senza dubbio il Mental Training (Allena-mento Mentale), chiamato da molti operatori anche mental coaching.Con questo termine si intende un valido metodo di lavoro caratterizzatoda un insieme di strumenti e tecniche che intendono aiutare i giocatori adacquisire e potenziare le abilità mentali utili al miglioramento della perfor-mance sportiva.Nel caso specifico del golf, la psicologia assume un ruolo fondamentale. Seè vero che nella maggior parte degli sport l’approccio psicologico influenzala prestazione, in questo, come sottolineava lo stesso Jack Nicklaus 6, «il 90%lo fa la mente».Capacità di concentrazione, determinazione, gestione delle emozioni e dellatensione agonistica, focalizzazione sul presente e sincronia, intelligenza ci-nestetica, capacità di non farsi distrarre dal pubblico o dall’avversario e so-prattutto gestione dei pensieri negativi depotenzianti sono solo alcuni degliaspetti mentali che un buon giocatore deve saper gestire e sviluppare7.Vi sarà certamente capitato di ascoltare le lamentele di golfisti poco soddi-sfatti del proprio gioco o di deprimervi voi stessi per un colpo mal riuscitoo per un punteggio non raggiunto.

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Le cause non vanno ricercate nelle condizioni meteo sfavorevoli o nel ferroeccessivamente usurato. Forse, molto più semplicemente, vi siete creatiaspettative troppo elevate o vi siete lasciati distrarre da pensieri negativi chehanno avuto la meglio sul vostro modo di giocare.Il Mental Training fornisce le basi per “essere sempre in giornata”, per fo-calizzare l’attenzione sui passaggi più importanti della gara, per rimanerecalmi e fiduciosi anche nei momenti più difficili, per concentrarvi soloquando necessario e sfruttare al meglio le vostre risorse mentali mettendoleal servizio del gioco.Allo scopo di ottenere il miglior risultato possibile, è opportuno e consi-gliabile completare l’allenamento fisico con alcuni esercizi di psicologiasportiva. Lo psicologo dello sport, infatti, conosce strategie e tecniche dif-ferenti per allenare il giocatore a divenire maggiormente consapevole delsuo potenziale mentale e delle sue risorse, aiutandolo nel miglioramentodella prestazione agonistica.Questo libro vi fornirà le basi principali di Golf Mental Training (l’Allena-mento Mentale applicato al golf ), aiutandovi a gestire e sfruttare al megliole vostre qualità.

L’unico doping possibileNella mia esperienza di psicologo dello sport ho incontrato sovente atletiben preparati, dotati tecnicamente e fisicamente, che nel momento dellagara non rendevano quanto in allenamento. È un fenomeno abbastanza co-mune nello sport: si tratta della paura di perdere. L’ansia da prestazione “an-nebbia” la mente e distoglie la concentrazione, nella testa del giocatore siaddensano pensieri sempre più negativi e paure spesso infondate, le gambee le braccia perdono solidità e fermezza. Il risultato è nella maggior partedei casi una prestazione al di sotto delle proprie reali possibilità.Un fenomeno più raro ma altrettanto distruttivo è invece la paura di vincere.In questo caso, atleti consapevoli delle proprie capacità a un passo dalla meta“mollano il colpo”, si auto-sabotano più o meno consapevolmente. Spessoè la paura di crescere o maturare come giocatori che li spaventa, abituati come

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sono a una condizione mediocre che però conoscono bene e che li pone inuna situazione di comodità (in PNL viene chiamata “zona di comfort”).Il Golf Mental Training è una pratica molto importante qualora un golfista– professionista o dilettante che sia – voglia imparare a conoscere e gestireal meglio queste dinamiche, arrivando a controllare pienamente la propriaprestazione sportiva. Le strategie di Mental Training, infatti, insegnano algiocatore a padroneggiare le proprie risorse mentali ed emotive a tutto van-taggio della tecnica di gioco. Il risultato è un rendimento prestazionale co-sciente e sempre in linea con le proprie capacità e abilità.Spesso sentiamo parlare di giocatori dalle doti eccezionali ma estremamenteincostanti in gara. Sono capaci di performances incredibili, ma non vinconomai nulla e rimangono nell’ombra. Ciò accade perché non hanno il pienocontrollo delle proprie risorse mentali e giocano in balia delle emozioni delmomento, senza riuscire a sfruttare appieno le loro qualità; l’AllenamentoMentale contribuisce a rendere costante e consapevole il rendimento sulcampo.Inoltre le tecniche e le strategie di Mental Training possono essere usateanche nei periodi e nei tempi “morti” di una stagione, quando cioè per mo-tivi diversi non è possibile allenarsi. Ad esempio, le pratiche di visualizza-zione 8 possono essere attuate anche quando un giocatore non può allenarsisul campo a causa di un infortunio: una volta guarito, grazie a queste tecni-che, tornerà in gara con dei grossi vantaggi, come se non avesse mai smessodi allenarsi!In sintesi, il Golf Mental Training è una risorsa importante, un vero e pro-prio doping mentale 9! Le risorse mentali sono il solo e unico “accelleratore”della prestazione; lavorare con passione e sacrificio aiuta a potenziare le qua-lità ottenendo grossi vantaggi non solo nello sport, ma anche nella vita pri-vata e professionale. Si tratta di un «doping ecologico» 10, come afferma

8 Tecniche di Mental Training che consistono nell’utilizzo di particolari immagini mentali al servizio del gioco.Se ne discuterà dettagliatamente nei capitoli successivi.9 Al di là delle implicazioni etico-morali e dei sicuri danni collaterali associati all’uso delle vere sostanze dopanti(vietate!) – comunque pressoché inesistenti nel golf –, è dimostrata l’assoluta inutilità e pericolosità dell’uso difarmaci per incrementare le perfomances sportive.10 Il doping ecologico, Omar Beltran, Ediciclo, 2009.

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Omar Beltran, volley coach e formatore. È l’unico modo possibile per poterraggiungere i traguardi più importanti, insieme naturalmente ad allenamentitecnico-atletici intelligenti e costanti.Allenare la “testa” comporta un impegno equivalente – se non maggiore –a quello richiesto per il corpo e per la tecnica. Bisogna infatti investire ilproprio tempo e le proprie capacità svolgendo esercizi, incontrando unospecialista, mutando abitudini e atteggiamenti sbagliati per impararne dinuovi più costruttivi.Ne vale davvero la pena? Per rispondere a questa domanda, chiedeteviquanto sareste disposti a spendere in denaro o in sacrifici per godere appienodei vostri gesti tecnici, delle gare, per appagare il desiderio e la gioia di pra-ticare il “vostro” golf e raggiungere pienamente gli obiettivi prefissati. Avolte si fanno enormi sacrifici per migliorare la condizione fisica e tecnica,ma le prestazioni negative continuano a ripetersi. Forse la risposta risiedein un atteggiamento mentale non corretto!

Se vi identificate in queste dinamiche, state sfogliando illibro giusto. Anzi, il vostro atteggiamento ha già ini-

ziato a cambiare nel momento in cui avete decisodi leggerlo.

Allenate la testa dunque, l’unico e vero dopingpossibile!

La prestazioneottimale

Alla maggior parte dei golfisti sarà capitato, al-meno una volta nel corso della propria carriera

sportiva, di sperimentare una particolare condizionepsicof isica in cui la prestazione sembrava fluire senza

sforzo, dinamicamente, come se si trovassero in uno stato ditrance agonistica e il loro gioco migliore arrivasse come per magia, ancheoltre le più rosee aspettative.

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I giocatori che hanno provato questa sensazione riferiscono di essersi sentitileggeri, pervasi da un senso di potenza e soddisfazione profondi, completa-mente assorbiti nella loro prestazione 11.

11 G. Gramaccioni e C. Robazza, psicologi sportivi e dirigenti A.I.P.S. (Associazione Italiana Psicologia delloSport), 1994.

La peak performance, ilmomento di massima

prestazione, è spesso ilrisultato di uno stato

mentale ottimale,chiamato flow.

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