“la vita oltre lo stress”? · lasciare perdere le attività non indispensabili anche se di...
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Moreno Ferrarese
“La Vita oltre lo Stress”? Stress, stress lavorativo e oltre
C.E.R.R.I.S. Verona
Handbooks of High Formation
Safety and Health at Work Collection
In collaborazione con
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European Agency for Safety and Health at Work, Prevenzione pratica dei rischi psicosociali e dello stress sul lavoro, OSHA, n° 104, 2003.
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – lo scenario
Introduzione
Più di un lavoratore su quattro nell'Unione
europea soffre di stress legato all'attività
lavorativa e di patologie ad esso riconducibili.
Questa importante questione coinvolge tutti,
datori di lavoro, lavoratori e società, in quanto
possono sorgere problemi di salute, può
aumentare l'assenteismo e si rischia di
ridurre la produttività e la competitività delle
aziende
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
STRESS LAVORATIVO E DINTORNI
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – lo scenario
che cos’è lo stress (eu/di-stress)? Semplificando ... Tensione
Fatica
Usura
si definisce come la sollecitazione [anche positiva] che l’organismo [umano] subisce nell’ambito psico-fisico da parte dell’ambiente
tale sollecitazione viene data da Situazioni
Eventi
in pratica, è la risposta difensiva o adattiva (General Adaptation Syndrome – Selye, 1936) dell’organismo alle sollecitazioni dell’ambiente
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – lo scenario
le situazioni stressanti, che si distinguono dagli eventi per la durata e per non essere collocabili in spazio e/o tempo, sono
Cambiamenti di tutti i tipi
Carichi di responsabilità/prestazioni
Contesto nevrotizzante/schizofrenico
Incertezza diffusa e disorientamento
Inquinamento ambientale ed acustico
Mancanza di sicurezza/protezione
Mancanza di struttura/regole/codici di comportamento
Perdita di affetti logistici/stato di lutto persistente
Vita organizzata/conflitto sociale
Spazio/globo mentale - vitale
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Anatomia dello stress
un corretto approccio allo stress (di/eu-stress) viene rappresentato dalle seguenti 4 fasi (1)
Comprensione
Capire i meccanismi psicofisiologici dello stress
Capirne le cause
Capirne i fattori scatenanti e le risposte
Utilizzo dell’omeostasi come autoregolazione dell’organismo
Accettazione di un setting instabile nel tempo
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Anatomia dello stress
un corretto approccio allo stress (di/eu-stress) viene rappresentato dalle seguenti 4 fasi (2)
Autodiagnosi Accettare la propria vulnerabilità Conoscere i propri punti deboli (emotività,
conflitti non risolti, bisogni carenti, personalità predisposta, cattive abitudini nel reagire, peso della responsabilità, sensi di colpa, debilitazione psicologica, debilitazione fisica, predisposizione genetica/organica)
Rilevare gli allarmi Capire le reazioni abituali Sostenere gli eventuali effetti nocivi
Conoscenza dei rimedi Conoscere le pratiche di controllo più idonee
Strategia d’azione Elaborare strategie e tattiche per controllare o
attenuare il proprio stress
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Anatomia dello stress
lo stress (di/eu-stress) come reazione individuale (vedi il diagramma dinamico dell’efficienza psichica) viene rappresentato
Da fattori di cambiamento (stress della “felicità”)
Da troppo poco stress (“basso stress”)
Da troppo stress (“alto stress”)
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Diagramma dinamico dell'efficienza psichica
adattato alla scala di Holmes-Rahe
-100
-80
-60
-40
-20
0
20
40
60
80
100
0 25 50 75 100 150 200 300 400
stress cumulato
eff
icie
nza
%
Linea dello Stress
Stress
soddisface
nte
Alto
stress
Basso
stress
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Anatomia dello stress
Punto critico
Hanson P.G., The Joy of Stress, Sperling & Kupfer., 1985; trad. it. Stress - istruzioni per l’uso, Sperling & Kupfer Editori s.p.a., Milano, 1993.
Malattia entro
l’anno P = 50%
Malattia entro
l’anno P = 30%
Malattia entro
l’anno P = 80%
Esaurimento
Stress cronico
Resistenza
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Anatomia dello stress
esercizio 1 – autovalutazione dello stress (di/eu-stress) secondo la scala di Holmes-Rahe
Valutare la propria posizione attuale sul diagramma dell’efficienza (dinamico e da rivedere spesso)
Rispetto alla scala comprendere in che punto ci si posiziona
Se ci si trova nella zona “basso stress” provare a programmare o prevedere come aleatorie, qualche attività lavorativa e di vita aggiuntiva gratificanti
Se ci si trova nella zona “alto stress” provare ad elencare in ordine di importanza, le attività lavorative od extra lavorative alle quali rinuncereste
I risultati ed i punteggi relativi verranno comunicati alla fine del corso
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Stress lavorativo e dintorni – Anatomia dello stress
esercizio 2 – “contratto” di sopravvivenza Se ci si trova nella parte di “alto stress” provvedere
subito a (marcare con x ogni azione dove impegnarsi) Essere spontanei Divertirsi ad ogni occasione Alimentarsi (senza eccedere) bene e regolarmente Gustare moderatamente delle buone bevande Utilizzare tutti e cinque i sensi nel fare le cose Divenire “egoisti” amandosi di più Semplificare la propria vita Delegare, delegare, delegare Non smettere mai d’imparare Curare l’amore per figli, partner ed amici Prendere dalla vita nell’immediato tutto quello che si può Essere onesti con se stessi (se possibile) Prolungare gli anni giovanili produttivi Lasciare perdere le attività non indispensabili anche se di
servizio pubblico (volontariato, ecc.) o sportive Lasciare perdere alcune faccende domestiche Traslocare in una casa più piccola Vendere le cose inutili o futili
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Stress lavorativo e dintorni – Anatomia dello stress
IL CONTROLLO
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Controllo e dintorni
la chiave per sopravvivere allo stress traendone un vantaggio è determinata dal “controllo” la propria produttività o quella del gruppo è determinata dal controllo delle aspettative proprie o del gruppo il controllo viene determinato (difesa dallo stress)
RISPOSTA SINTOSSICA: ignorando tutto ciò che non si può controllare (ignorare lo stress)
RISPOSTA CATATOSSICA: imparando a controllare tutto quello che si può (lotta o fuga dallo stress)
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Stress lavorativo e dintorni – Anatomia dello stress
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Anatomia dello stress
SOLLECITAZIONI
PERCEZIONE
INTERPRETAZIONE
REAZIONE
EMOTIVA
REAZIONE
FISIOLOGICA
RISPOSTA
COMPORTAMENTALE
CONFRONTO
PROBLEMA-RISPOSTA
PSICHE SOMA
AA.VV., Gestione dello stress, Manuale d’aula, Easy Life, Roma, 2006.
AMBIENTE
PERSONA
Situazioni stressanti Eventi stressanti
Razionale
Inconscia
Sistema nervoso
Sistema endocrino
Sistema immunitario
Centrale
Simpatico
Parasimpatico
Funzione circolazione
Funzione respirazione
Funzione digestione
Funzione metabolismo
Turbe cardiache
Turbe respiratorie
Turbe metaboliche
Turbe neurologiche
Turbe endocrine
Turbe muscolari
Turbe dermali
Turbe gastrointestinali
Attacco
Fuga
Inibizione
Sfida
Abituazione
Manipolazione
Controllo
Orientamento
Allarme
Paura
Sfida
Inquietudine
Ansia
Angoscia
Tipo personalità
Emotività
Bisogni
Attese
Conflitti
Abitudini
Salute
APPRENDIMENTO FEED BACK
SODDISFAZIONE ED EQUILIBRIO
STRESS
Schema dello stress
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Stress lavorativo e dintorni – Anatomia dello stress
MINACCIA
PERICOLO
CORTECCIA
CEREBRALE
GHIANDOLA
MIDOLLO
SURRENALE
ADRENALINA
IPOTALAMO SISTEMA LIMBICO
AA.VV., Gestione dello stress, Manuale d’aula, Easy Life, Roma, 2006.
SISTEMA NERVOSO SIMPATICO
Allerta •Manifestazioni cardiovascolari •Manifestazioni muscolari •Manifestazioni metaboliche •Turbe emotive Prepara all’azione (attacco/fuga) CIRCOLO EMATICO
ORGANI BERSAGLIO
Fallimento?
Ok? PARASIMPATICO SNP
CRISI
Mobilita ed attiva
Ristabilisce la normalità
Reazione fisiologica all’evento stressante
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Stress lavorativo e dintorni – Anatomia dello stress
SITUAZIONE
STRESSANTE
CORTECCIA
CEREBRALE
IPOFISI
CORTISOLO
IPOTALAMO SISTEMA LIMBICO
AA.VV., Gestione dello stress, Manuale d’aula, Easy Life, Roma, 2006.
CFR
Aumento della resistenza •Innalza il glucosio nel sangue •Diminuisce la risposta immunitaria •Ha effetto antiinfiammatorio Inibisce l’azione se eccede
CIRCOLO EMATICO
Fallimento?
Ok?
ESAURIMENTO
Fattore di rilascio della Corticotropina (neuromediatore)
Ristabilisce la normalità
Risposta fisiologica allo stress continuativo
GHIANDOLA
CORTICO
SURRENALE
ACTH Corticotropina ormone
(ormone adrenocorticotropo)
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La scala di Hanson – esercizio n° 3
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Resistenza allo stress
la scala di Hanson presenta 10 scelte di vita (o stili di vita) che rendono deboli allo stress, minando la capacità di resistenza e 10 scelte di vita che rendono forti rispetto allo stress
ai punteggi totali “forti” vanno sottratti i punteggi “deboli”
al saldo così ottenuto viene sottratto il punteggio ottenuto nella scala di Holmes-Rahe
il punteggio complessivo ottenuto va traguardato sul diagramma di Holmes-Rahe
Hanson P.G., The Joy of Stress, Sperling & Kupfer., 1985; trad. it. Stress - istruzioni per l’uso, Sperling & Kupfer Editori s.p.a., Milano, 1993.
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La scala di Hanson
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Stress lavorativo e dintorni – Resistenza allo stress
Rispondere con sincerità e senza soffermarsi alle seguenti domande apponendo delle "X" sulla colonna "match" riferita
alle scelte che si stanno vivendo in questo momento
SCELTE DEBOLI MATCH SCORES SCELTE FORTI MATCH SCORES
Fattori genetici negativi 0 Fattori genetici positivi 0
Insonnia 0 Senso dell'umorismo 0
Alimentazione sbagliata 0 Alimentazione corretta 0
Obesità 0 Stress alternativi 0
Obiettivi non realistici 0 Obiettivi realistici 0
Stimolanti naturali 0 Conoscenza dello stress 0
Fumo 0 Tecniche di rilassamento e sonno efficace 0
Lavoro sbagliato 0 Buona preparazione al lavoro 0
Problemi economici 0 Sicurezza economica 0
Instabilità familiare e sociale 0 Stabilità familiare 0
TOTALI 0 TOTALI 0
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I tre (quattro) principi di Hanson per gestire lo stress
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Stress lavorativo e dintorni – Gestione dello stress
coccolarsi molto, pur tenendo sotto controllo il proprio bilancio familiare
non ricercare giustificazioni o scuse incolpando altri o il mondo in genere. Lasciare perdere le consolazioni. Non piagnucolare mai
rendersi conto della realtà. Preoccuparsi delle cose essenziali. Adottare sempre delle risposte sintossiche e catatossiche. Non fuggire, se non adottando una fuga strategica antistress attiva, per “ricaricare le pile”
(concedersi piccoli “premi” con frequenza) Hanson P.G., The Joy of Stress, Sperling & Kupfer., 1985; trad. it. Stress - istruzioni per l’uso, Sperling & Kupfer Editori s.p.a., Milano, 1993.
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I quattro quadranti di Hanson dove gestire lo stress: successo = S/fallimento = – S
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Stress lavorativo e dintorni – Gestione dello stress
quadrante relazionale S/- S Rete di veri amici
Famiglia stabile e matrimonio felice
quadrante del lavoro/studio S/- S Lavorare bene, onestamente
Venire stimati dai colleghi
quadrante della salute S/- S Buona salute mentale e fisica confermata dal medico
Scelte di vita corrette
Avere resistenza allo stress
quadrante finanziario S/- S Capacità lavorative destinate a chi paga meglio
Denaro sufficiente per le proprie necessità
Sicurezza in caso di malattia o perdita di lavoro
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I quattro quadranti di Hanson dove gestire lo stress, con modifica della scala – esercizio n° 4
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Stress lavorativo e dintorni – Gestione dello stress
Segnare con S/-S ciascuna risposta prevalente nel quadrante della scheda precedente. Sommare S e -S quadrante finanziario
Successo = S Fallimento = - S
quadrante personale Successo = S Fallimento = - S
quadrante della salute Successo = S Fallimento = - S
quadrante del lavoro/studio Successo = S Fallimento = - S
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I quattro quadranti di Hanson dove gestire lo stress, con modifica della scala originaria – risultati dell’esercizio n° 4
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Gestione dello stress
Successo significa tendere all’eccellenza ottenendo 4 S in tutti e quattro i quadranti
Situazione critica si ha ottenendo 3 S
Fallimento significa ottenere meno di 3 S
Fallimento con serie conseguenze per la salute viene rappresentato dal risultato - 4 S
Hanson P.G., The Joy of Stress, Sperling & Kupfer., 1985; trad. it. Stress - istruzioni per l’uso, Sperling & Kupfer Editori s.p.a., Milano, 1993.
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Stress lavorativo e dintorni – Il cambiamento
REALTÀ COME CAMBIAMENTO
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Struttura della sopravvivenza
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Il cambiamento
gli esseri umani sono individuati da cinque sottosistemi che consentono di funzionare e sopravvivere Cognitivo (pensieri) Affettivo (sentimenti) Comportamentale (azioni) Fisiologico (muscolatura, scheletro) Emozionale (pulsioni)
i sottoinsiemi rispondono secondo la domanda di un particolare momento e di una particolare circostanza tentando di preservare il benessere fisico o psicologico dell’individuo
Fossum L., Overcoming Anxiety, Crisp Pubblications Inc., Los Altos - California, 1990; trad. it. Dominare l’ansia – Corso di autocontrollo (con giochi, test e questionari), Franco Angeli/Trend., Milano, 1994.
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Struttura della sopravvivenza
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Il cambiamento
di fronte ad una minaccia il sistema complessivamente risponde con tre tipi di reazione Mobilitazione = autodifesa attiva
Inibizione = riduzione del comportamento rischioso, prendendo tempo
Smobilitazione = disattivazione del sistema motore, diventando indifesi
Fossum L., Overcoming Anxiety, Crisp Pubblications Inc., Los Altos - California, 1990; trad. it. Dominare l’ansia – Corso di autocontrollo (con giochi, test e questionari), Franco Angeli/Trend., Milano, 1994.
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Stratagemmi della sopravvivenza
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Il cambiamento
Fossum L., Overcoming Anxiety, Crisp Pubblications Inc., Los Altos - California, 1990; trad. it. Dominare l’ansia – Corso di autocontrollo (con giochi, test e questionari), Franco Angeli/Trend., Milano, 1994.
stratagemma n. 1: per superare l’ansia e’ necessario comprendere il proprio set cognitivo visto come Risultante di aspettative
Risultante di interessi
Risultante di preoccupazioni
una prima attivazione di risposta è rappresentata dalla lotta.
la lotta o la volontà di lottare, inizialmente, serve a ridurre la rabbia
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Stratagemmi della sopravvivenza
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Il cambiamento
stratagemma n. 2: per bloccare lo stato d’ansia trasformandolo in stato di stress è necessario utilizzare il set cognitivo ponendosi le seguenti domande Ho una minaccia reale, immediata e totale ai miei
interessi “vitali”?
Ho la possibilità di ottenere un male fisico (coercitivo)?
Ho la possibilità di ottenere un male psicologico (di rifiuto, di svilimento)?
Ho la possibilità di ottenere un male sociale (di isolamento)?
C’è violazione di regole che proteggono i miei interessi vitali (valori giuridici)?
se anche una sola di queste domande riscontra una risposta negativa, lo stato d’ansia scompare ed interviene uno stato stressogeno puro
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Stratagemmi della sopravvivenza
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Il cambiamento
stratagemma n. 3: per bloccare lo stato d’ansia trasformandolo in stato di stress è necessario rompere il ciclo comportamento/emozioni ponendosi e cercando soluzione alle seguenti domande (S.W.O.T. analysis) Quali risorse ho a disposizione?
Quali risorse ho attivato?
Quali risorse posso attivare?
Ho superato altre esperienze simili?
Non sono riuscito a superarle? Perché?
Quali alleanze posso stabilire per la mia difesa?
Quali alleanze posso stabilire per l’attacco?
Quale prezzo devo pagare per ottenere ragione?
Quale prezzo devo pagare per ottenere “pace”?
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Stratagemmi della sopravvivenza
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Il cambiamento
stratagemma n. 4: una volta sviluppato il set cognitivo, occorre creare le competenze per supportarlo attraverso i cosiddetti “supposti operativi”, che formano la base dell’agire creando auto-istruzioni sotto strutturate Supposto operativo
Es.: l’azienda è fortemente verticalizzata
Istruzioni generali
Es.: il mio capo mi perseguita
Avvertenze topiche
Es.: se reagisco mi accadrà di venire licenziato
Prescrizioni autoinibitorie
Es.: silenziarsi
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Sistemi per la sopravvivenza
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Il cambiamento
le regole dell’ansia riguardano anche la vulnerabilità personale, intesa come mancanza di fiducia per Mancanza di abilità (carenza di preparazione) Dubbio sulla valutazione del grado di pericolo Percezione del pericolo come maggiore della
capacità di farvi fronte (stima da debolezza) Contesto ed esperienza (sabotaggio dell’Io e della
competenza)
la fiducia è manifestata Con la forza da capacità combattiva Mantenendo un contesto non valutativo anziché
valutativo (mai farsi giudicare da chi nuoce o da chi non è competente)
Focalizzarsi sul problema anziché sul pericolo
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Consigli pratici per la sopravvivenza - 1
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Il cambiamento
i consigli pratici per alienare ansia e stress coinvolgendo tutti i nostri sistemi psicobiologici secondo Lynn Fossum sono Controllo della respirazione (respirare di pancia per 8-
16 respiri/minuto)
Rilassamento progressivo attraverso tecniche (yoga, biofeedback, auto-ipnosi, rilassamento muscolare)
Concentrazione (meditazione trascendentale)
Fantasia (sognare ad occhi aperti = ciò che viene percepito è creduto)
Conto alla rovescia (contare concentrandosi su sè stessi)
Dieta equilibrata
Esercizi aerobici
Fossum L., Overcoming Anxiety, Crisp Pubblications Inc., Los Altos - California, 1990; trad. it. Dominare l’ansia – Corso di autocontrollo (con giochi, test e questionari), Franco Angeli/Trend., Milano, 1994.
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Consigli pratici per la sopravvivenza - 2
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Il cambiamento
i suggerimenti di Lynn Fossum per gestire la vita sono Riconoscere i 5 subsistemi che influiscono sull’ansia e
lo stress Comprendere i pensieri o le immagini automatiche Riconoscere la differenza fra ansia, paura, fobia,
panico Identificare le 5 reazioni: lottare, fuggire,
immobilizzarsi, scagliare, svenire Riconoscere la differenza fra comportamento ed
emozioni Riconoscere il sistema di risposta di emergenza ed il
sistema di risposta d’ansia Riconoscere le aree di predisposizioni all’ansia Usare le tecniche di rilassamento e respirazione Utilizzare una dieta bilanciata Fare esercizi aerobici 3 volte alla settimana
Fossum L., Overcoming Anxiety, Crisp Pubblications Inc., Los Altos - California, 1990; trad. it. Dominare l’ansia – Corso di autocontrollo (con giochi, test e questionari), Franco Angeli/Trend., Milano, 1994.
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Consigli pratici per la sopravvivenza - 3
Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni – Il cambiamento
(continua) i suggerimento di Lynn Fossum per gestire la vita sono Non pensare con regole rigide (dovrei/devo) Non pensare in termini dicotomici (tutto-o-nulla) Non pensare in termini di generalizzazione (sempre) Non pensare in termini semplicistici (è così …) Non pensare in binoculare, sopravvalutando i propri
errori e minimizzandone gli altrui (io ho sbagliato …) Non leggere nella mente (so quello che pensa di me) Non predire la fortuna (confondere possibile con
probabile) Non utilizzare pseudo-esperti (altri come assoluti
qualificati) Non ragionare emotivamente (usare i propri sentimenti
come prova del vero) Non cercare la personalizzazione (assunzione di
responsabilità non richiesta o confondere influenza con controllo)
Fossum L., Overcoming Anxiety, Crisp Pubblications Inc., Los Altos - California, 1990; trad. it. Dominare l’ansia – Corso di autocontrollo (con giochi, test e questionari), Franco Angeli/Trend., Milano, 1994.
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Consigli pratici per la sopravvivenza - 4
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Stress lavorativo e dintorni – Il cambiamento
(continua) i suggerimento di Lynn Fossum per gestire la vita sono Confutare le disfunzioni cognitive (smettila, sei ok!) Confutare senza giudizi (nessuno è cattivo) Confutare specificando (non usare fantasie sulle mosse del
capo) Confutare in modo equilibrato (contrapporre positivo al
negativo) Reinquadrare il set cognitivo (cambiando pensieri ed
immagini) Sfidare se stessi (qual è la prova? Esaminare solo le prove) Assumere altri punti di vista (brainstorming, diario, non
focalizzare su di sè, riconoscendo i propri limiti, mettendosi in “cima ad un monte”)
Utilizzare la tecnica “e allora?” Usare la tecnica dello spegnere (le immagini o fantasie
automatiche - battendo le mani) Adottare la tecnica della ripetizione (ripetere un sogno ad
occhi aperti, modificandolo)
Fossum L., Overcoming Anxiety, Crisp Pubblications Inc., Los Altos - California, 1990; trad. it. Dominare l’ansia – Corso di autocontrollo (con giochi, test e questionari), Franco Angeli/Trend., Milano, 1994.
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Consigli pratici per la sopravvivenza - 5
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Stress lavorativo e dintorni – Il cambiamento
(continua) i suggerimento di Lynn Fossum per gestire la vita sono Utilizzare la tecnica della proiezione nel tempo (ripetere
una situazione in anticipo) Tecnica del televisore (visualizzare come si fosse al
televisore) Auto-affermazioni di buona riuscita (autoconvinzioni) Tecniche di redirezione (la distrazione)
Esternando Concentrandosi su compiti semplici Conversando Lavorando Giocando
Momenti di sosta (staccare la spina) Rilassamento attivo o passivo Gioco (giocare con bambini) Umorismo (utilizzo del paradosso) Sostegno spirituale ed emotivo (avere un’autorità spirituale) Tradizioni e routine (riconoscere il valore delle tradizioni)
Fossum L., Overcoming Anxiety, Crisp Pubblications Inc., Los Altos - California, 1990; trad. it. Dominare l’ansia – Corso di autocontrollo (con giochi, test e questionari), Franco Angeli/Trend., Milano, 1994.
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni - Il cambiamento
Tecniche di negoziazione e mediazione - fondamenti
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni - Il cambiamento
Sentenza sulla natura umana
“La natura umana comporta che quando nel
pensare in comune, nel comunicare opinioni A si
accorge che i pensieri di B sul medesimo oggetto
divergono dai suoi, egli non va per prima cosa a
riesaminare il proprio pensiero per trovare l’errore,
ma presuppone che questo si trovi nel pensiero
dell’altro: cioè l’uomo è per natura prepotente,
vuole avere sempre ragione” (A. Schopenhauer)
Schopenhauer A., L’arte di ottenere ragione – esposta in 38 stratagemmi, Adelphi, Milano, 1991.
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni - Il cambiamento
Quando si ha ragione, si ha bisogno della
dialettica eristica o scientifica per sostenerla
e si devono conoscere gli stratagemmi sleali
per opporvisi, battendo l’avversario con le
sue stesse armi
Persuasione - fondamenti
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni - Il cambiamento
Spesso chi esce vincitore da una disputa lo deve non tanto all’esattezza del suo giudizio nell’esporre la propria tesi (logica analitica), quanto all’astuzia ed alla destrezza con cui l’ha sostenuta
Per formulare la dialettica in modo limpido bisogna considerarla senza badare alla verità oggettiva (che è oggetto della logica), ma utilizzarla per difendersi da attacchi, in particolare quelli sleali e parimenti usarla per contrattaccare senza cadere in contraddizione e, soprattutto, senza venire confutati
Persuasione - fondamenti
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Stress lavorativo e dintorni - Il cambiamento
L’innata vanità e una slealtà connaturata non accettano che quanto da noi sostenuto in principio risulti falso e vero quanto sostiene l’avversario: il vero deve sempre apparire falso ed il falso vero
Chi disputa, di regola, non lotta per la verità, ma per imporre la propria tesi come pro ara et focis [per la casa ed il focolare] e procede per fas et nefas, perché non può fare diversamente
Persuasione - fondamenti
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni - Il cambiamento
Persuasione - contenuti
Componenti principali della persuasione sono, per i contenuti Originalità
Quando l’argomento più persuasivo è sempre il più nuovo
Stile La “specialità” e il taglio tipologico dati al
linguaggio comune Logica (o psico-logica)
L’argomentare attraverso sillogismi Pertinenza (relevance)
Quando l’interlocutore sa che noi sappiamo che egli sa
Bagley D.S., Oltre la vendita: come aumentare la vostra capacità di persuasione, Franco Angeli, Milano, 2000.
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni - Il cambiamento
Assertività e dintorni
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni - Il cambiamento
La percezione della realtà produce in
ciascun individuo una mappa conoscitiva
(modello di realtà) limitata da vincoli posti
dal sistema nervoso centrale
Ogni persona ha una rappresentazione della
realtà (sistema rappresentazionale) relativa
ed imprecisa, basata sull’uso degli stessi
cinque sensi utilizzati per percepire il
mondo
Assunti fondamentali
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni - Il cambiamento
Percezione e rappresentazione appaiono
come le due facce della stessa medaglia
Ciascun soggetto può preferire un sistema di
rappresentazione piuttosto che un altro,
incentrato su uno dei cinque sensi
Visivo
Auditivo
Kinestetico
Olfattivo/gustativo
Assunti fondamentali
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni - Il cambiamento
L’uso preferenziale di un sistema a scapito di altri determinerà in un soggetto una specifica modalità di rappresentazione della realtà in senso
Visivo
Auditivo
Tattile
Riconoscere il sistema preferenziale di un interlocutore significa comunicare a misura dell’interlocutore, del suo mondo vitale
Assunti fondamentali
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni - Il cambiamento
Adottare il sistema di rappresentazione dell’interlocutore vuol dire farsi riconoscere da quest’ultimo come congruente con il suo mondo interno, il Self
L’adozione di tale tecnica renderà maggiormente accettato e compreso l’interlocutore
Alla fine, comunicare significa dire cosa ha capito l’interlocutore
Assunti fondamentali
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Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione
Stress lavorativo e dintorni - Il cambiamento
L’attività cognitiva che precede e accompagna la produzione del linguaggio risente del sistema di rappresentazione utilizzato da chi parla
La rappresentazione del mondo è carente. La carenza la si ritrova nel metamodello. Nel processo di trasformazione tra la rappresentazione vera (ciò che è in testa) a quello che viene detto (descrizione vera) si abbisogna del metalinguaggio, poiché generalizzazione, cancellazione, deformazione, trasformazione, sono universali del linguaggio
Linguaggio
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L’uso dei linguaggi verbale e non verbale
(sistemi simbolici della realtà) saranno
relativi alla mappa posseduta dagli
interlocutori
Il linguaggio è così un metamodello della
realtà cioè la realtà mutua il suo modello
di rappresentazione che viene espresso
nel linguaggio
Linguaggio
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VERBALE =
Vocale diretto
Vocale a distanza
Scritto
NON VERBALE CNV =
Paralinguistico
Cinesico
Prossemico
Modalità di comunicazione
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Il sistema di rappresentazione preferenziale è riconoscibile da segni non verbali specifici e aspecifici (codici non verbali) che il parlante utilizza inconsapevolmente o talvolta consapevolmente per definire l’esperenzialità
Specifici
Movimento degli occhi
Midriasi/miosi
Aspecifici
Ritmo respiratorio
Variazione del tono/variazione del volume
Postura/posizione spaziale
Gestualità
Comunicazione Non Verbale e rappresentazione della realtà
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CNV e rappresentazione della realtà Approccio e movimento degli occhi
Costruzione
Tattilità ricordata Tattilità costruita
Ascolto ricordato Ascolto costruito
Ricordo
Tattile
Visivo
Auditivo
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PARALINGUISTICO
Qualità della voce Tono della
voce Ritmo di
conversazione Velocità di
eloquio Intensità del
suono
Vocalizzazioni Emissione di suoni Sospensioni
Pronuncia Inflessioni
dialettali
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CINESICO
Postura Movimento Gestualità Mimica facciale
Sguardo
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PROSSEMICO
Distanza dagli altri Orientamento Uso dello spazio
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Abilità di comunicazione Comportamento assertivo - componenti
VERBALE
COGNITIVO
NON VERBALE
EMOTIVO
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Abilità di comunicazione Comportamento assertivo – enunciati di valore
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CONVINZIONI
POSITIVE
RIDUZIONE
DELL’ANSIA
COMPORTAMENTO
ASSERTIVO
CRESCITA DELLA
FIDUCIA IN SE STESSO
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Abilità di comunicazione Comportamento assertivo - sinergie
CIRCOLO VIRTUOSO DEL COMPORTAMENTO
ASSERTIVO
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Componente
verbale APPROCCIO
ASSERTIVO
APPROCCIO
NON ASSERTIVO “Forse abbiamo sbagliato:
cosa fare per non ripetere
gli errori? Sei d’accordo ?
“Hai nuovamente
Sai bene che sbagli
Non lo ripetere
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Abilità di comunicazione Componente verbale
Cosa fare Esprimere fiducia in sé e negli altri
Come fare Non valutare, non giudicare le situazioni Segnalare gli effetti concreti e tangibili Parlare di quello che si desidera accada Concordare soluzioni comuni e attivare i meccanismi
di controllo
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Abilità di comunicazione Componente cognitiva
Cosa fare
Credere nelle proprie capacità per l’auto-affermazione ed il confronto
Come fare Componente
cognitiva
CONCETTO
POSITIVO
DI SE’
ASPETTATIVE
POSITIVE
COMPORTAMENTO
ASSERTIVO SENTIMENTI
“SONO ASSERTIVO” “CE LA FARO’ SEMPRE
E COMUNQUE”
“MI PREOCCUPERO’
SOLO SE MI INGANNI” FIDUCIA IN SE’
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Abilità di comunicazione Componente emotiva
Cosa fare Trasmettere messaggi maggiormente adatti
alle situazioni, con emozionalità adatta tradotta con tono appropriato, poiché il tono ha un ruolo decisivo nell’azione di persuasione
Come fare Esprimersi scegliendo
Tono Volume Pausa Tempo Enfasi Dizione
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Abilità di comunicazione Componente non verbale
Cosa fare
Coerenza non verbale con il contenuto verbale della comunicazione
Come fare Componente
non verbale
GESTUALITA’ ESPRESSIONI
VOLTO
CONTATTO
VISIVO POSTURA
APERTA
CORDIALE
ATTENTE
INTERESSATE
COMPRENSIVE
DIRETTO
COSTANTE
RILASSATA
APERTA
COMODA
TONALITA’
VOCE
MEDIA
VOLUME MEDIO
TIMBRO DECISO
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Abilità di comunicazione Comportamento assertivo - parlare
Elementi principali ed ausiliari
Principali
CONTATTO
VISIVO
TEMPI
LUOGHI
CONTENUTO
Ausiliari
TONO
INFLESSIONE
VOLUME VOCE
ESPRESSIONI
DEL VISO
GESTI
POSIZIONE
DEL CORPO
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Contatto visivo Guardare direttamente negli occhi senza
fissare mentre si parla: significa dare chiarezza al messaggio e individuare un destinatario preciso
Tempi/luoghi Scegliere condizioni ed occasione appropriate
per evitare distorsioni del messaggio o comportamenti difensivi: utilizzare solo i tempi legati all’eloquio e terreni conosciuti o al più neutrali
Abilità di comunicazione Comportamento assertivo - parlare
Tecniche per costruire una comunicazione persuasiva
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Contenuto Immediatezza di esposizione dei concetti per
esprimere la spontaneità
Assunzione di responsabilità sulle opinioni
Messaggi diretti
Totale mancanza di aggressività
Uso della tecnica dei benefici
Uso della tecnica delle obiezioni
Uso della tecnica della testimonianza (vera o meno)
Abilità di comunicazione Comportamento assertivo - parlare
Tecniche per costruire una comunicazione persuasiva
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Tono voce Monotòno
Politono (colore)
Elevato
Medio
Deciso
Abilità di comunicazione Comportamento assertivo - parlare
Tecniche per costruire una comunicazione persuasiva
Poco convincimento
Convincimento
Difesa
Convincente
Convincente
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Volume voce Basso
Medio
Elevato
Variabile
Crescente
Decrescente
Abilità di comunicazione Comportamento assertivo - parlare
Tecniche per costruire una comunicazione persuasiva
Poco convincimento
Convincimento
Difesa
Efficace
Coinvolgente
Non coinvolgente
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Espressioni del viso e sguardo Espressioni accordate/coerenti con il
messaggio
Mimica facciale ricca ed espressiva
Miosi/midriasi per individuare l’interesse
Gesti Messaggio rinforzato da gestualità risulta più
efficace
Gesti delle mani ripetuti per sottolineare i concetti
Abilità di comunicazione Comportamento assertivo - parlare
Tecniche per costruire una comunicazione persuasiva
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Posizione spaziale
Frontale rispetto all’interlocutore
Asimmetrica
Rilassata
Distanza limitata (entro 1,5 metri)
Postura
Leggermente inclinata indietro se dominanti
Leggermente inclinata in avanti se dominati
Abilità di comunicazione Comportamento assertivo - parlare
Tecniche per costruire una comunicazione persuasiva
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La persona assertiva Esprime i propri diritti Manifesta desideri Manifesta sentimenti Manifesta preferenze Manifesta dissenso Manifesta approvazione Pianifica Gestisce la situazione pilotando su obiettivi Argomenta in modo esplicito
Abilità di comunicazione Comportamento assertivo
Decalogo del perfetto persuasore assertivo
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La persona assertiva Descrive fatti accaduti Esprime disponibilità Elabora Fornisce contributi e soluzioni ai problemi Seleziona i problemi Assegna le priorità Assume responsabilità sugli atti Si scusa se è in difetto Identifica ed ammette i propri limiti
Abilità di comunicazione Comportamento assertivo
Decalogo del perfetto persuasore assertivo
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Abilità di comunicazione Comportamento non assertivo
COMPORTAMENTO AGGRESSIVO Per dominare
Per vincere
Per umiliare vincendo
Per degradare vincendo
Per indebolire vincendo
Per annullare vincendo
VIOLARE I DIRITTI ALTRUI
COMPORTAMENTO PASSIVO Per ignorare
Per inibirsi
Per compiacere
Per evitare conflitti ad ogni costo
Per mancare di rispetto
VIOLARE I DIRITTI PROPRI
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La persona aggressiva Impone senza diritto Manipola Nega le positività altrui Reagisce Condiziona Inquisisce Generalizza Giudica Valuta
Abilità di comunicazione Comportamento non assertivo
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La persona aggressiva Personalizza Pretende Interpreta Abbandona l’interlocutore ai suoi problemi Sottovaluta i problemi altrui Scarica le responsabilità Colpevolizza Non si reputa mai in difetto Si sopravvaluta
Abilità di comunicazione Comportamento non assertivo
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La persona passiva Rinuncia ai propri diritti Reprime manifestazioni di desideri,
sentimenti, preferenze, dissenso Accetta idee ed obiettivi altrui rimanendo
insoddisfatta Delega permanentemente Si difende mentendo e scusandosi
continuamente Si lamenta di sovente Subisce
Abilità di comunicazione Comportamento non assertivo
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La persona passiva Considera come doveri le aspettative altrui
Si fa solo carico dei problemi d’altri
Rimanda la soluzione dei problemi
Giustifica il proprio comportamento anche se corretto
Si sente sempre in difetto
Si sottovaluta
Abilità di comunicazione Comportamento non assertivo
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Regola aurea
“… Il primo grado della saggezza è saper tacere;
il secondo è saper parlare poco e moderarsi
nel discorso; il terzo è saper parlare molto
senza parlar male né troppo… E’ bene parlare
solo quando si deve dire qualcosa che valga
più del silenzio …”. (Abate Dinouart, L’arte
di tacere, I, 1, 1)
Conclusioni sulla comunicazione persuasiva
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“La Vita oltre lo Stress”? Stress , stress lavorativo e oltre
Servizio di Psicologia Territoriale – Unità Socio Sanitaria Locale 20 Verona C.E.R.R.I.S. Verona
Estratto del
“Corso di Stress Lavorativo e Patologie Collegate - Negoziazione e Mediazione” di Moreno Ferrarese
Handbooks of High Formation Safety and Health at Work Collection
Questo volume viene impresso nel mese di aprile dell’anno 2012 presso lo studio professionale di ricerca scientifica ed industriale del Dott. Mag. Moreno Ferrarese in Verona. Viene, inoltre, realizzato e riprodotto come @book e attraverso CD-Rom per solo uso di formazione a distanza ed in aula.
Stampato e riprodotto in Italia