per grazia ricevuta

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PER GRAZIA RICEVUTAMOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA

LINEADARTE OFFICINA CREATIVAisola creativa laboratorio delle libere arti

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SENZA TITOLO

i

Sabato 6 ottobre Lineadarte Officina Creativa per la Ottava giornata del Contemporaneo promossa dall’AMACI è lieta di proporre la mostra d’arte contemporanea ‘Per grazia ricevuta’. L’uomo per secoli accompagna il suo cammino ad un intrigante ed affascinante dialogo tra la sua vitalità e la presenza – essenza del divino. Questa mostra si propone come intensa riflessione, che, idealmente rimanda agli ex voto, quale genesi personale tra l’uomo e la divinità. L’ex voto di norma è una espressione di devozione creativa tra la divinità e il fedele, di solito il “miracolato” offre al divino un oggetto realizza-to con vari materiali, abitualmente miniati o istoriati su telao latta, dagli ex-voto generalmente emergo-no due elementi fondamentali: un’ illustrazione della “disgrazia” o della preghiera narrativamente ro-manzata, e la rappresentazione del santo o della divinità che ha esaudito le necessità del fedele. Al-tra interpretazione potrebbe essere l’aver ricevuto una “Grazia” inteso come dono o talento, vox popo-li così direbbe.

In quest’occasione verranno presentati anche i nuovi spazi di LIneadarte Officina Creativa che da Via San Domenico Soriano (Piazza Dante) si sposta nel Centro Antico in via Raimondo De Sangro di San-severo 12.

ii

SAN GENNARO

ANNAMARIA

TERLATI

Annamaria Terlati è nata a Napoli il 22 12 1973. Laureata in archi-tettura all’Università di napoli Federico II° nel 2004 è sempre sta-ta appassionata di arte e pittura. Durante gli anni universitari ha collaborato con l’associazione culturale 081 teatro studio, alle-stendo e curando mostre d’arte e spettacoli culturali. Dopo l’uni-versità è stata assunta da una ditta di progettazione meccanica e si specializza nel interior-design rivolto all’avionica ed al disegno meccanico utilizzando software all’avanguardia come il Catia v5. Nel 2009 lascia l’azienda per trasferirsi con il marito e la figlia a Tolosa (Francia) ed è qui che riscopre l’amore per l’arte e la pittu-ra, così inizia la sua produzione artistica. L’opera rappresenta al centro San Gennaro, rappresentato in chiave stilizzata come se fosse un po' l’ampolla che contiene il suo sangue ed un pò il santo, circondato da una serie di corni na-poletani che sembrano anche ”gocce di sangue”. Tutto ciò per-ché secondo la mia personale visione esso come il ”corno napo-letano” è anche il simbolo della città di Napoli e come vera e pro-pria ”icona” è stato inserito in un formato volutamente piccolo (il 30×30). Infine l’oggetto della grazia ricevuta è in realtà un po il pennello che tiene in mano ed un po' i ”corni stessi” simbolo di una rinascita artistica che si fa' strada tra fede, verità e supersti-zione.

4

FOREVER

CARMEN

LIETZ

Nata a Napoli il il millenovecentocinquantuno, laurea in Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, sezione pittura, allieva di W.A.Newman. Partecipa a mostre nazionali e internazionali e premi con ampi riconoscimenti.Presente in Dizionario Enciclopedi-co Internazionale dell’arte moderna e contemporanea 2012, edi-zione Alba.Dal cielo al cielo il mio “ex votum” per grazia ricevuta: tavolozza dei colori in legno su tela 40x40.Dono da me offerto al-la deità dell’Arte in ringraziamento del beneficio ricevuto nell’esse-re un’Artista.

6

CRISTINA

GINOTTI

8

CRISTINA

MANZISABINO E SERAPIA

Facendo delle ricerche mi sono imbattuta nelle leggende di San Valentino,scoprendo che fu prima un Vescovo molto amato,ma sopratutto il primo ad unire in matrimonio un pagano ed una cri-stiana. Mi sono sentita ispirata e ho voluto raccontare la storia di q u e l l a ” g r a z i a ” .Cristina Manzi artista partenopea vive e lavora a Napoli. Si è di-plomata in arti orafe all’ISA Palizzi nel 2001 ha conseguito vari c o r s i d i f o r m a z i o n e i n o r e fi c e r i a , g e m m o l o g i a e informatica.Attualmente è la proprietaria dell’attività commerciale NINA’ una gioielleria che tratta oggetti d’epoca,aperta nel 2004 e nella quale tutt’ora è impegnata.La sua passione è l’arte. Il suo modo di dipingere è istintivo e sopratutto da autodidatta,si occu-p a a n c h e d i f o t o g r a fi a e d i d e s i g n . ”Per me l’arte deve creare curiosità,deve spingere le persone a farsi delle domande…..anche perché è questo il mio approccio con la vita.”

10

FOGLIE ED ENERGIE

DANIELE

GALDIERO

Sono nato il 5 novembre 1965, quindi sono in quel limbo del non essere più considerabile “giovane emergente ” e non essere an-cora annoverabile tra i “vecchi saggi”.Faccio l’Artista Fotografo e... leggo ll’emozion do’ munn pazziann cu’a luce. (traduzione: “i play to catalyze EMOTION”).Sono pure Architetto…quann mo ffann fà (traduzione “when THEY decide i can do it”), il tutto ovviamente PER GRAZIA RICE-VUTA…..Testo di accompagnamento:Le foglie…volano, traspirano, a volte bruciano e ritornano alla Ter-ra ridandoLe linfa ed ENERGIA VITALE…che bella grazia, no?

12

GUIDE LUMINOSE

DANILA

SALADORE

E’ un lavoro autobiografico: oggi, nella maturità, comprendo il va-lore del Dono di aver avuto accanto buoni Maestri di vita, il cui in-segnamento ha prevalso sulle voci dei falsi profeti.E’ un collage su carta pergamena in formato A4, realizzato con fotocopie di mie fotografie, tra cui i particolari di un mio quadro, ed un ritaglio di giornale, il tutto ricoperto da una pellicola semiri-g i d a .Ho frequentato l’ Istituto Magistrale negli anni ‘70 e sono un’inse-gnante di scienze umane. Nel tempo libero, dipingo o realizzo composizioni utilizzando materiali poveri o di scarto. Gli elementi del mio lavoro, la trattazione dei vari contenuti nell’ interazione quotidiana che l’insegnare comporta, spesso si offrono come filo conduttore in questo territorio espressivo. Ne deriva un ampio re-pertorio di temi da esprimere sia attraverso le astrazioni concet-tuali che la figurazione, in un percorso ricco di stimoli inattesi, sor-prendenti. Questa attività costituisce uno spazio di espressione ed insieme il recupero del senso ludico che manca nella vita adul-ta, per cui mi accosto ad essa senza alcun tipo di vincolo, con la libertà di un gioco.

14

UNA PROMESSA PGR

DIANA ISA

VALLINI

Nasce nella provincia di Mantova. Affida alla tecnica dell'acque-rello un primo ciclo di pittura. Amplia la propria ricerca sviluppan-do nuove dimensioni espressive con l’utilizzo dei colori acrilici. Approfondisce le tecniche della grafica d'arte e del Libro d’Arti-sta Cura i suoi libri dal progetto alla rilegatura, pezzi unici o nume-rati in serie limitate a pochissimi esemplari realizzati con tecniche miste tra le quali primeggia l’acquerello alternato con velate tra-sparenze, gemme incastonate, oro, broccati preziosi che cattura-no lo sguardo e sanno incantare. Ha al suo attivo numerose espo-sizioni personali e collettive in Italia ed all’estero e rassegne Inter-nazionali e Nazionali di Libro d’Artista. Diverse sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Il suo linguaggio è diretto, la sua arte immediata, portatrice di un’estetica raffinata, ricca di stimoli e suggestioni. Lavora fra il Laboratorio Didattico “Officina-dArte” e il suo studio artistico in Legnago (Vr).

16

RANCORE

ELISA

RISCALDANI

Il lavoro di Elisa non vuole piacere. Non vuole essere grazioso, non vuole soddisfare il nostro gusto Elisa Rescaldani è nata a Mi-lano nel 1981, dove vive e lavora. Dopo essersi diplomata come operatore grafico pubblicitario si è laureata a pieni voti presso al-l’Accademia di Belle arti di Brera in Decorazione applicata all’ar-redo urbano, specilizzandosi poi in Didattica per l’Arte Contempo-ranea. Ha partecipato a diverse collettive come “Naturarte” (Lodi 2004 e 2003), “Exponebrera Brera” (Milano 2004), “Pititori sul na-viglio grande” (Milano 2004). Ha vinto il concorso internazionale “Eat table glass”(Trieste 2004) e “Ferro via d’arte omaggio a Ro-berto” (Lomagna – Lecco 2001).

18

ICONA

ELISABETTA

FUIANO

Maria: madre, generatrice e dispensatrice di grazie. Colei che ge-nerando Dio stesso dà la vita ad ogni singola Passione. Elisabetta Fuiano nasce a Tortona (AL) nel 1981. Studia presso l’ Accademia di Belle Arti di Foggia, sviluppando uno stile tutto suo ispirato nei colori per lo più all’ artista Tamara de Lempicka, dalla teatralità di Caravaggio, dalla poesia metafisica di Giorgio De Chi-rico e da quella surreale di Salvador Dalì, con un mondo fatto di allegorie, metafore e stati d’ animo in forma ermetica, ma propo-nendo figure reali, da assennata figurativa. Nel frattempo parteci-pa a varie, ma ancora poche, mostre nel Tavoliere di Puglia e in Basilicata. Subito dopo frequenta, sempre presso l’ Accademia di Belle Arti di Foggia, due Master in ”Urban Design- Tecnica e Tecnologia del Restauro ed Uso della Pietra nell’ Arte e nell’ Archi-tettura” sviluppando ardentemente il desiderio di occuparsi dell’ arte anche a livello urbano. Nell’estate 2011 riprende a dipingere, ottenendo una pubblicazione nel giornale ”ExpoArt” e partecipan-do a mostre ed eventi a Siena, Ancona, Vigo (Spagna), Catania, Foggia e non ultime le collaborazioni con il gruppo Ecstrarte fino ad arrivare ad uno degli eventi più importanti di tale gruppo, ”Na-turalis Historia Contemporanea”. Tre grandi mostre a Roma.Tra i vari seminari, uno in ”Teoria e Tecniche della Rappresentazione Archeologica”, ”Angiografia e Iconografia Sacra” e ”Art Advisor”.

20

SAN PELLEGRINO

EMILIO

PELLEGRINO

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22

FRANCESCO

GALLO

Nato nel 1958, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1980. lluminazione con la “scoperta” della poetica surrealista nel 1976, inizia proficua attività poetica e pittorica, allargata col folgorante incontro con la poetica e lo stile di vita della Beat geration. Suoi guru ispiratori sono Andrè Breton e Allen Ginsberg e gli artisti e poeti della loro comunità culturale e di vita. Dal 1991 sviluppa sempre più la sua pratica artistica attraverso il collages, la poesia visiva, la poesia espressiva ed il disegno e la pittura; partecipando attivamente alla rete internazionale della mail art. Collabora con la Galleria Franco Riccardo arti visive di Napoli; è inserito nell'archivio degli arti-sti napoletani del Pan (Palazzo delle Arti Napoli).Da maggio del 2010 partecipa al progetto internazionale di Land Art per i Campi Flegrei e collabora attivamente con Lineadarte Officina Creativa.

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NAPOLI,TERREMOTO 1980

GENNARO

ESCA

É raffigurato il movimento forzato dei corpi dovuto all’interminabi-le scossa di terremoto di quell’indimenticabile 1980 a Napoli, in via Salvator Rosa al n.70: sembrava cadere a faccia in giù, ma poi si ritornava all’indietro, così fino a quando tutto si fermò e tut-to non era più come prima Il palazzo al n.70 fu dichiarato inagibi-le e tutti a riempire le scuole in attesa di qualcosa, ricordando q u e l l a G r a z i a R i c e v u t a .Gennaro Esca è nato a Napoli. Ha studiato all’Istituto d’Arte di Na-poli, all’Accademia di Belle Arti della stessa città. È titolare della Cattedra di Discipline Plastiche ed Educazione Visiva presso l’Isti-tuto d’Istruzione Superiore “Giuseppe Mazzatinti” Liceo Artistico d i G u b b i o ( P G ) . Ha esposto alla Quadriennale d’Arte al Palazzo delle Esposizioni di Roma ed in Gallerie nazionali ed internazionali. Le ultime mo-stre alla Galleria Artico di Perugia nel 2007; Al Caffè Letterario di Roma nel 2008; alla Galleria Il Trittico di Roma; alla Biblioteca Ita-lo Calvino di Torino e al Palace Museum dell’Uruguay nel 2009. L’Associazione “A Ruota Libera”, con l’adesione del Presidente della Repubblica, ha curato la sua personale al Maschio Angioi-no di Napoli. l’ultima personale al Palace Museum de Uruguay; 2011 Galleria SpaziOttagoni di Roma; Ministero per i Beni e le Atti-vità Culturali, Centro Diffusione Arte, catalogo “Per i 150 anni del-l’Unità d’Italia”; 2012: AMACI Associazione dei Musei d’Arte Con-temporanea Italiani, Gubbio, Perugia, evento su www.amaci.org.Edito da Garcoes Contemporary Art è uscito ad aprile 2010 il Ca-talogo ragionato delle opere 1968-2008.

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GENNARO

IPPOLITO

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GIANFRANCO

DE MICHELIS

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GINO (LUIGI)

SANSONE

Nato nel 1958, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1980. lluminazione con la “scoperta” della poetica surrealista nel 1976, inizia proficua attività poetica e pittorica, allargata col folgo-rante incontro con la poetica e lo stile di vita della Beat geration. Suoi guru ispiratori sono Andrè Breton e Allen Ginsberg e gli arti-sti e poeti della loro comunità culturale e di vita. Dal 1991 svilup-pa sempre più la sua pratica artistica attraverso il collages, la poesia visiva, la poesia espressiva ed il disegno e la pittura; par-tecipando attivamente alla rete internazionale della mail art. Colla-bora con la Galleria Franco Riccardo arti visive di Napoli; è inseri-to nell'archivio degli artisti napoletani del Pan (Palazzo delle Arti Napoli).Da maggio del 2010 partecipa al progetto internazionale di Land Art per i Campi Flegrei e collabora attivamente con Linea-darte Officina Creativa.

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GIOVANNA

DONNARUMMA

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SILENZIO N°1

RENATO

ESPOSITO

Renato Esposito (Bra,Cuneo 1984) A Napoli compie i suoi studi artistici presso l’Accademia di Belle Arti. Il suo percorso artistico e molteplice ed eclettico, lavora comeScenografo e Fotografo freelance,ha partecipato a diverse mostre aNapoli, Roma e Mila-no : Dal  2009 collabora con il Teatro Stabiled’Innovazione Galle-ria Toledo, con lo Scenografo Rosario Squillace econ la Prof. Ros-sella Bonito Oliva . Per le regie di Laura Angiulli eMatilde De Feo,realizza e firma le scene di diversi spettacoli e film.

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IL DONO DELLA PERLA

RITA

ESPOSITO

Rita Esposito nasce a Napoli il 22 maggio del 1968. All’età di otto anni è colpita da “Botulismo”, una malattia paralizzante ad eleva-ta mortalità.Per Grazia Ricevuta dalla Madonna di Pompei, si salva.Subito dopo un suo dipinto“ Anatra ed anatroccoli in uno stagno” riceve un primo premio di pittura per bambini.Da quel momento le anatre saranno per lei segno di buon auspicio nell’Arte.Attualmente vive e lavora a Napoli, ove svolge la sua atti-vità di Artista figurativa e di Architetto.Descrizione dell’opera“Il dono della perla” olio su tela - 90x50 - anno 2008“Ho ricevuto in dono, oltre alla Vita, il mio nome: Rita.Rita significa” Perla”. Ho ricevuto quindi un dono. Il dono della perla.Ma i doni, come i ta-lenti, non si trattengono, né si nascondono.Bisogna donare ciò che si è ricevuto. Quindi dono ciò che ho ricevuto. Una Perla. A chi?L’Arte è un dono destinato a tutti, ma occorre avere mani tese, aperte per dare e per ricevere.Non tutti hanno le mani tese, aperte.Ed allora…L’eterna saggezza del Vangelo di Gesù inse-gna “non donare le perle ai porci”.La mia mano è tesa…e la tua?”

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ROSARIA

CECERE

Artista di nascita salernitana, si forma seguendo i canonici studi artistici per poi intraprendere la professione di architetto di inter-ni. Artista poliedrica e ed ecclettica espone in numerose mostre in ambito nazionale e internazionali riscuotendo un indiscutibile successo. Attualmente il maestro Cecere svolge la sua attività for-mativa in decorazione e discipline pittoriche presso il suo atelier in Aversa e presso enti pubblici e privati.

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