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La valutazione rischio-beneficio in sicurezza alimentare Una introduzione Alberto Mantovani Tossicologia Alimentare e Veterinaria Dip. Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Istituto Superiore di Sanità, Roma alberto.mantovani@iss,it;

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La valutazione rischio-beneficioin sicurezza alimentare

Una introduzione

Alberto MantovaniTossicologia Alimentare e Veterinaria Dip. Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Istituto Superiore di Sanità, Romaalberto.mantovani@iss,it;

- Il quadro concettuale generale elaborato dall'EFSA- L'esempio Nitrati nei vegetali (prof. V. Silano)- L'importanza del contesto- il Workshop: come lavoreremo, quale sarà il prodotto

- Il quadro concettuale generale elaborato dall'EFSA

Guidance on human health risk-benefit assessment of foods (2010)http://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/1673.htm

PERCHE'FARE LA VALUTAZIONE R/B ?

E' una valutazione di rischi e benefici per la salute.Non si effettua per quelle sostanze (additivi, pesticidi, additivi zootecnici..) per le quali l'uso nella catena alimentare va effettuato previa valutazione dell'assenza di rischio ai livelli d'uso sulla base dei dati disponibili- Ad es., limiti massimi di residui per I pesticidi- Ad es., bisfenolo A, additivo delle plastiche in policarbonato utilizzate in particolare nei biberon, e interferente endocrino(EFSA 2010): evidenziate incertezze nella valutazione tossicologica, anche a basse dosi, in particolare per l'organismo in via di sviluppo(Commissione Europea 2011) divieto di utilizzo nei biberon

PERCHE'FARE LA VALUTAZIONE R/B ?

Partiamo dall'alimento in toto e/dalla sua filiera produttivaDal fatto che certi alimenti o componenti alimentari sono di importanza primaria o comunque altamente raccomandabili per la popolazione generale o gruppi di popolazione, quindi dal beneficio- Ma che esistono fattori che possono compromettere questo beneficioMangiate più pesce perché contiene omega-3Ma attenzione perché è un importante fonte di esposizione a metilmercurioDue messaggi ugualmente fondati ed opposti: che fare ?

QUANDO FARE LA VALUTAZIONE R/B ?

In casi specifici

ed in seguito ad una “narrazione”

che porta a capire come è sorto il problema di valutare insieme rischi e benefici per la saluteE cosa ci si aspetta (a quale domanda si risponde..)

Ad esempio

1) Alimenti “critici”Validi dati scientifici per raccomandarne e per sconsigliarne un elevato consumo, - contenuto di nutrienti importante per qualità e quantità- alta potenziale esposizione a contaminanti(prodotti ittici: contaminanti e nutrienti sugli stessi bersagli, es. Omega3 e metilHg)Che decisioni per la gestione del rischio ? Che comunicazione al cittadino ?

Ad esempio

2) gli alimenti intesi ad uno scopo salutistico o per la loro ricchezza intrinseca (novel foods..)o come elementi per arricchire e modulare una alimentazione magari troppo ricca ma non equilibrata (alimenti fortificati, integratori..)- livelli eccessivi, possono essere tossici o avere comunque effetti indesideratiAnche con un bilancio diverso in diverse fasce di popolazione (es. acido folico)

Il caso sale iodato

Il “contesto”: importante problema di carenza subclinica di iodio in Italia, con predisposizione a ipofunzionalitàtiroidea (dimostrata da dati epidemiologici)

Esperienze positive (ad es., Sud-Tirolo) sul sale come veicolo

Rischi: eccesso di iodio (modesto) = monitoraggio ioduriaEffetto indiretto di promozione del consumo di sale e relativi rischi (importante, da gestire) = “consumare poco sale, ma iodato” da promuovere anche nella industria alimentare e ristorazione

Ad esempio3) Gli interventi in filiera mirati ad abbattere determinati rischi igieniciC'è un impatto, “un residuo” nella filiera ?Sino a che punto vale la pena di spingere l'abbattimento del rischio igienico ?Treatment of poultry carcasses with chlorine dioxide, acidified sodium chlorite, trisodium phosphate and peroxyacids (2006) www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/297.htmIn condizioni di buona pratica, minima esposizione a residui e nessuna perossidazione dei grassi- l'us di spray è più protettivo per eventuali eccessi di contaminazione da residui- i biocidi non sostituiscono in alcun modo il rispetto della buone pratiche igieniche (es., regolare sostituzione delle acque di raffreddamento)

RACCOMANDAZIONI EFSA

a) la chiara identificazione del problema,

b) la definizione di criteri comparabili per valutare congiuntamente rischi e benefici

c) la necessità di sviluppare nuovi modelli di ricerca.

RACCOMANDAZIONI EFSA

In particolare per a)Problem formulation should precede the risk-benefit assessment (la “narrazione”)Agreement on the terms of reference between the risk-benefit assessor and the risk-benefit manager is critical for ensuring a useful and relevant outcome for the risk-benefit manager goals.

RACCOMANDAZIONI EFSA

In particolare per b)less experience with benefit assessment than with risk assessment mirror the risk assessment paradigm by introducing four steps for benefit assessmentpositive health effect identification (quale effetto ?)positive health effect characterisation (dose response assessment a che dosi inizio vedere ciascun effetto benefico ?)exposure assessment (quanta ne assumo ?)And benefit characterisation (comprende anche gruppi più o meno sensibili al beneficio)facilitating a transparent R/B comparison

RACCOMANDAZIONI EFSASEQUENZA- problem formulation- i) initial assessment: the health risks far outweigh the health benefits or vice versa, ii) refined assessment: semi-quantitative or quantitative estimates of R and B at relevant exposure by using common metrics (DALYs or QALYs to express the outcome of R-B assessment as a single net health impact value).Where differences in the sensitivity to the agent under consideration exist or are assumed to exist in specific subpopulations, separate consideration of these subpopulations is needed.

RACCOMANDAZIONI EFSACARATTERIZZARE LE INCERTEZZE

The outcome of each step of the assessment should also include a narrative of the strengths and weaknesses of the evidence base and its associated uncertainties.Two examples are given.- Selenium (an indispensable nutrient): R and B are associated with one single agent- fish: R and B are due to different contaminants/ components of the same food. The examples highlight the complexity of risk-benefit assessment, already when entering the first steps of the assessment

Nitrato nei vegetali (2008, http://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/doc/689.pdf)

Le verdure fanno bene. Sempre ?

Nitrato componente importante delle verdure; accumulo influenzato da fattori biotici ed abiotici. Soprattutto i vegetali a foglia (lattuga, spinaci, etc.): principale fonte di esposizione umanaNitrato: relativamente non tossicometaboliti (nitrito, ossido di N, composti N-nitrosi): azioni potenzialmente benefiche (antimicrobica, vasoregolatoria) ma preoccupazioni per le implicazioni tossicologiche: metemoglobinemia, cancerogenicità.ADI: 3,7 mg/kg p.c./giorno (222 mg per un adulto di 60 kg)

Nitrato nei vegetali quantità di nitrato nelle verdure consumate: raccolta di dati (>40.000) da UEda 1 mg/kg (piselli e cavoletti di Bruxelles) a 4800 mg/kg (rucola)Diversi scenari di consumo, realistici e raccomandati (400 g/giorno secondo OMS/WHO): determinante sempre il consumo di verdure a fogliaAnche negli scenari di più alta assunzione e considerando anche altre fonti di nitrato (acqua potabile, salumi: 35-44 mg/persona/giorno) si arriva al 90% ADIINOLTRE i 400 g/giorno raccomandati possono essere in parte da vegetali a basso contenuto di nitrato (es. frutta)- lavaggio, sbucciatura e/o cottura: possibili perdite

Nitrato nei vegetaliALLORA TUTTO BENE ?

In alcuni stati una piccola frazione (2,5%) forti consumatori di verdure in foglia.Se le verdure sono coltivate in condizioni sfavorevoli e/o di specie accumulatrici di nitrato (rucola) l’ADI può esssere ecceduto signifivativamente, anche senza considerare altre fonti di esposizione a nitrati.

IN CONCLUSIONEprevalgono gli effetti benefici del consumo di verdura MAPossono esservi nicchie locali di forti consumatori di verdure coltivate in condizioni sfavorevoli che vanno valutate caso per caso.

E nei bambini ? (2010, http://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/1935.htm)

Effetto subacuto specifico: metemoglobinemia.Il problema non è la lattugaMa ci possono essere problemi per nicchie di bambini forti consumatori di spinaci (più di una porzione al giorno in media)Considerando anche le altre fonti di esposizione.RACCOMANDAZIONI:Inadeguate condizioni di conserevazione degli spinaci: maggiore conversione in situ di nitrato in nitritoEvitare il consumo di nitrati in bambini con infezioni batteriche gastrointestinali (più vulnerabili)

IMPORTANZA DEL CONTESTO

Sviluppare le raccomandazioni scientifiche dell'EFSA nelle concrete situazioniPorta necessariamente a un dialogo strettoFra ValutazioneGestioneComunicazionedel rischio

IL CONTESTO: AD ESEMPIO

Tecnologie agroalimentari/AlimentazionePesca/acquacoltura: differenze (specie, tipologie di allevamento/consumo) fra i paesi che hanno sollevato il problema R/B (Scandinavia, USA, UK..) ed i Paesi MediterraneiFrequenza di patologie/AlimentazioneAcido folico: In Irlanda (paese con forte spinta verso la fortificazione delle farine) la frequenza di malformazioni prevenibili con AF è più elevata che in Italia (geni/ambiente) e buona parte dei carboidrati è fornita dalle patate

IL CONTESTO: AD ESEMPIO

Come spunto e suggerimento sono interessanti le considerazioni di authority per la sicurezza alimentare bazionali che considerano “nicchie” localmente importanti e che necessitano di attenzione specifica per la valutazione del rischio(Francia) raccoglitori “domenicali” di molluschi sulla costa atlantica(Scozia) consumatori frequenti di cacciagione(metropoli multietniche) consumatori frequenti di take-away asiatici (Italia settentionale) latte crudo ?

IL WORKSHOPE'l'evento conclusivo (e produttivo) di una serie di incontri organizzati sul R/B (2007-9)- Si focalizza sullo studio di 5 casi esemplari (e controversi)1) Alimenti con diversi fattori benefici e contaminanti: il pesce 2) Componenti alimentari che possono avere effetti benefici e/o avversi: i fitoestrogeni3) Interventi di fortificazione con nutrienti: acido folico 4) Interventi “chimici” a tutela dell'igiene delle filiere:antibiotici nella filiera del latte5) Pratiche salutari in contesti ambientali compromessi:allattamento al seno in aree a rischio

IL WORKSHOPa) Presentazione dei problemi (lezioni frontali)

b) Divisione in gruppo di lavoro: ogni gruppo un raporteurImpostazione del lavoro successivo:Continuazione del lavoro di gruppo via e-mail, moderato dal capogruppo con collaborazione del rapporteur, con la produzione di un consensus paper (è un vero workshop)Pubblicato (e disponibile in rete) come Rapporto IstiSan(v. dopo)

IL WORKSHOPOltre a introduzione e conclusioni, ciascun capitolo del Rapporto IstiSan sarà incentrato sull'argomento e avrà come autori i partecipanti al gruppoLunghezza do ogni capitolo 3000 parole (8-10 cartelle con una ragionevole bibliografia)Strutturato come un lavoro scientifico: Introduzione (perché ci si pone il problema)Materiali (quali informazioni occorrono per valutare R e B)Risultati (il confronto fra R e B con la evidenziazione delle incertezze)Conclusioni (quali raccomandazioni ? Quali studi necessari per rispondere alle incertezze ?)

IL WORKSHOPSe impostiamo bene il lavoro oggi pomeriggioIl prodotto è prevedibile in 2 mesiPiù il tempo per l'editing (ed i tempi tecnici per la pubblicazione)

Fermo restando che vino e prosciutto presentano una valutazione R/B estremamente favorevole

That’s all Folks…