tecnica pratica 1965_03

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    E S P E R I E N Z E 0 1 R A D I O ANNO IV - N. 3 L 250MARZO 1965

    T V - F O T O G R A F I Arped Abb. Pe st G,uppa III

    ER LA

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    LETTRON ICO01 UN:

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    I i18elettamica: a~ fUI 1nt I ttronicili imsur, e controllo

    ~20Sensibilita cc: 20.000 ohm/V.Sensibilita ea: 5.000 ohm/V (2 diodi al germanio).Tension; ce.. ca. 6 portate: 2,5 . 10 . 50 . 250 .500 . 1.000 v /Is.Correnti cc. 4 portate: 50 ["lA - 1a - 100 - 500 mAoPortate ohmmetriehe: 4 portate indipendenti: da1 ohm a 10 Mohm/fs. Valori di centro scala. 50 .500 - 5.000 ohm . 50 kohm.Megaohmmetro:Mohm/(s.Misure capacitive: da 50 pF a 0,5 ~LF, 2 portatexl xl0.

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    AEROPICCOLAT O R IN O - C . S O S O M M E l l l E R 2 4

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    D 1 a c c o r d oIIR e "e p er il 1965...

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    MARZO 1965ANNO IV N. 3

    I

    PAGINA PAGINA PAGINA188 18~ 215La coria al AUDAX- La I.gge dl Ohm." ,empr. Ampllflcalore HIFIpi" piccolo II. I,PAGINA PAGINA PAGINA

    , 170 19 ' 218Dlelanl. e porlale Grolll rllultall . Rlprlltlnilladella tralmlilloni con un piccolo I. alta fr.qu.nzeTV . clrculto, del raglllr.lora,I

    PAGINA PAGINA PAOINA178 188 2 2 iRlcavltor. VELOX, Rlc.vltor. II talevlloracon alcolto II rlpar. COilIn alloparlantl, 7' Punt.ta,

    PAGINA PAGINA PAGINA I

    179 206 281Bplntografo Quando IItelevllorl Prontua,loplr rizzomodelll, diliurba la radio. dellI valvoll, Illttronlchl. I,

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    Redulo'"qmmlnlltral_ pubbJlclaa:.Edhllonl C.,..,lnla S.A.s.via Gluck, 59 MilanoT.I.fotIo68.8J ...35

    Autorlma:lon. de, T,lbu-nal. ill Milano N. 6156del 2l-1-63

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    Ecco iI pi" piccolo televisore 099i esistente almondo. Esso .. anche apparecchio radio ricevente.Progettato dalla RCA, possiede uno schermo dotre polllci ed un clrcuito assolutamente specialein miniatura. E' adano per ricevere tutti icanalidella ret. televisiva U.S.A.

    La radio in tasca, ilregistratore appunta-_ to sul petto, iI calcolatore elettronicodalIe dimensioni di un libro sotto ilbraccio, rappresentano oggi una realta acqui-sita nel mondo delle microminiature. E trapoco avremo anche il televisore in tasca. Visembra irnpossibile? Eppure nel piccolo mon-do delle microminiature si stanno cornpiendopassi giganteschi. Tutto cornincio quando gliingegneri spaziali dovettero affrontare ilpro-blema di inviare in orbita un pesante caricodi strumenti senza la forza propeIlente neces-saria per realizzare illancio. La soluzione po-teva essere una sola: costruire un carico sem-pre piu piccolo, costipare le apparecchiatureelettroniche, che una volta avrebbero riempitouna cucina, in un satellite dalle dimensioni di166

    un pompelmo. Fu cosi che dagli sforzi tecnicidei progettisti spaziali pote scaturire unastrabiliante parata di nuovi prodotti commer-ciali elettronici, che hanno ... sconvolto la vitadi casa, iI lavoro e I'avvenire.Senza dubbio, la piu., drammatica e rivo-luzionaria meraviglia di questi ultimi tempi' e rappresentata dal televisore tascabile. E'state progettato dana RCA ed e, insieme, unradioricevitore ed uri televisore. Lo schermomisura appena 3 polIici di larghezza e l'ap-parecchio pub ricevere tutti i canali al pari diun normale moderno televisore. Iprogettistidella RCAaffermano che per questo televisorein miniatura e state studiato uno speciale si-stema di circuito, ancora sconosciuto al gros-so pubblico.Come un pacchetto di sigaretteDal Giappone, la SONY ha gia inviato e in-trodotto sui mercato europeo un televisore delpeso di 8 kg e mezzo circa, rna la stessa So-cieta ha assicurato I'approntamento, in un

    prossimo futuro, di un televisore dalle di-mensioni di un pacchetto di sigarette. Non ciresta che attendere, dunque, che la gara tra ilGiappone e l'America si concluda, perche tuttinoi siamo curiosi di vedere questi specialiprodotti e di conoscerne iprincipi tecnici co-struttivi.Ai lettori di Tecnica Pratica possiamo assicu-rare di mantenere precisi e continui contatticon le grandi industrie straniere, aIlo scopodi poter conoscere fra i primi queste piccolemeraviglie e per fornire immediate comuni-cazioni a tutti.Per ora si pub dire che la RCA ci ha assi-.curato di riuscire a fabbricare, in un prossimofuturo, un televisore che potra essere allac-ciato al polsol

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    - -. ...., "", ~ _ '~L I I S E M P R E P I U ' P I C C O L O I III Gastro-Fotore rappresenta una delle meraviglie dell'attuale progresso delle mlnlminlcture. E' unamacchina fotografica (prima foto a sinistra) della lungheua di 5 cm. e del diametro di 16 mm. circa.Una lampada produce energia pari a 50.000 calldel. per II tempo di 1/500 dl secondo (foto a destra).La macchina fotografica it implegata per I'esplorazione piu profonda deWesofago (foto in basso a sl-nistra). La foto in basso a destra mostra un'ulcera gastrica.

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    II nastro reglstrator. In mlniatura att.nd. la realizzazlon. dl un magnetofono da poter allaeclar.al polio.

    Gil cruslli auditivl d., futuro potranno ISSlrleOltltultl da un appareeehio radio In mlnlaturaIncastrato In un dente.

    " minulcolo microfono realizzato dalla Ravtheon dotato dl una lenslblllta compr.sa fra 0,01 120.000 ciell al lecondo.168

    NUdyi apparati in mlniaturaUno degli elementi fondamentaIi, che per-mette di ridurre sempre 'piu Ie misure com-plessive delle apparecchiature elettroniche, ecostituito senza dubbio dal circuito. Oggi laHamilton Standard produce circuiti elettro-nici COS! piccoli da poter fabbricare un rice-trasmettitore delle dimensioni di un... cubettodi ghiacciol La Westinghouse ha prodotto unradioricevente, sperirnentale, della grandezzadi un ditale per cucito. La stessa Societa staproducendo sforzi di progettazione per reaiiz-zare l'altoparlante destinato a far parte del.'l'apparecchio.La Delco Radio Division della General Mo-tors Corp. equipaggia ogni soldato americanocon una radiolina che egli pub infilare nelbordo dell'elmetto, tenendo in mano il tra-smettitore, le cui dimensioni sono queUe diun pacchetto di sigarette. C'e ancora di piu:la stessa societa afferrna che questo apparec-chio, quando verra adibito ad usi civili, saraancora piu piccolo e potra essere fissato alrisvolto della giacca 0 sui retro della cravatta,oppure allacciato sul polso.II microfono com. un botton.Ilaboratori Bell costruiscono un microfonodella grandezza di un bottone; rna le virtu diquesto componente non risiedono soltanto nel-le sue minuscole dimensioni: esso pub fare daautoamplificatore ed ha una sensibilita quat.tro volte superiore a quella del microfono ditipo classico. Ancora piu piccolo e ilmodellodi microfono prodotto dalla Raytheon: essoha un diametro inferiore ad un mililmetro emezzo! Ma la Raytheon non e ancora soddi-sfatta. Vuole riuscire nella costruzione di unmicrofono tanto piccolo che a mala pena siriuscira a vederlo al microscopic. Igiudizisu talecomponente sono ottimi; si atfermache questo microfono " sente ,. meglio di qua-lunque essere umano, meglio di un cane e,persino,di un pipistrello,E tali qualita possono ancor piu essere ap-prezzate se si tiene conto che l'orecchio umanocessa la 'Sua possibilita. di udire ad una fre-quenza di 20.000 cicli al secondo, quella delcane a 50.000deli al secondo e quella del radarnaturale di un pipistrello a 90.000 deli al se-condo.Ma ilpiccolo microfono Raytheon pub udi-re fino a 120.000 cicli al secondo. Appenauscito dal laboratorio, questo straordinariocomponente potra servire per equipaggiareuna, radio da appuntare al rlsvolto della giaccao per un apparecchio invlsibile con scopi diausilio auditivo.

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    Otofoni in mi~iaturaAnche nel settore dell'otofonia si stannocornpiendo passi giganteschi. Due inventoridi New York stanno attualmente lavorando adun apparecchio che pub essere applicate nel-I'interno di un dente. Questo apparecchio, cheancora si trova allo stadio sperimentale, com-bina l"azione dei circuitl elettronici con quelladel sistema nervoso umano. 11progetto si pro-pone di trasmettere i1 suono da un piccolomicrofono, allacciato al polso della mana 0applicate sui risvolto della' giacca, ad un rice-vitore incastrato in un dente falso applicatoaccanto ad un altro dente sana che svolge Iefunzioni di trasmettitore. 11 concetto teoricoe basato suI fatto che iltrasmettitore invieraIe correnti elettriche ai fasci nervosi umaniche fanno capo al cervello. Una tale teoria haavuto origine da quando si e tentato di aiutare

    due uomini,ricoverati in un ospedale mentaleamericano, perche affetti da disturbi uditivi(rumori uditivi). Questi rumori risultaronouna conseguenza dei programrni trasmessi dal-la emittente radio locale. I due uomini riceve-vano questi rurnori in virtu di piccole particelle .di carborundum (elemento rivelatore delle on-de radio) incastrate tra i denti.Si e pensato COS! di installare nel dente urna-no un ricevitore di dimensioni microscopiche,con funzioni di apparato di conforto per gliaffetti da menomazioni auditive.Questa rapida rassegna, aggiornata, dellepiccole meraviglie del mondo elettronico mi-niaturizzato vuole avere un carattere informa-tivo Immediate per i lettori di Tecnica Pratica,sernpre protesi verso le .grandi novita e prontiad assimilare concetti nuovi e notizie che per-mettano di tradurre in pratica, attraverso rea-lizzazioni sempre diverse e moderne, la grandepassione per l'elettronica.

    II TV mlniaturizzato della Sony, do portare atracolla. P.la 3 Kg. e ha I'antenna nalcolta n.1IUO retro. Qui soUo ahri televilori portatili.

    Un circulto eleUronl'co, rapprelentato da una unl-til solido. compatta, dl natura ancora Iconolclutaal groslo pubblico, sOltenuto do una plnza, pubdiv.nlre un precllo computatore .Iettronlco.

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    L 'argomento eben nota ai nostri lettori:le onde cortissime (VHF) e quelle ultra-corte (UHF) si propagano in linea retta.Questo processo di propagazione non e coslrigorosamente deciso come quello delle ondeluminose; tuttavia, i due fenorneni presentanouna grande somiglianza tra loro. Le onde lu-minose, che sono pure onde hertziane, sonodella stessa natura delle onde televisive e sidifferenziano da queste ultime soitanto per ilvalore della lore frequenza. Si comprende dun-que come Ie onde centimetriche sl accostingmolto, per la loro natura intrinseca e per ilcomportamento, aIle onde luminose,Un'antenna ricevente per radio a modula-zione di frequenza 0 per televisione deve, dun-que, vedere l'antenna trasmittente per potergarantire una normale ricezione. Ed e purequesto ilmotivo per cui Ii nostro territorionazionale comprende un numero elevato diantenne che ritrasmettono i segnali TV irra-diati dalle antenne trasmittenti vere e proprie.Ma cioche importa alIa maggior parte deinostri lettori, e la conoscenza pressoche esattadella distanza alla quale possono arrivare ise-gnali TV, in linea retta, quando si conosea l'al-tezza dal suolo dell'antenna trasmittente e di.quella ricevente.L. formule utiliLasciando da parte ogni possibile comples-sita di calcolo, abbiamo ritenuto opportunopresentare in queste pagine due semplici for-mulette matematiche che permettano di risol-vere questo importante problema. Le operazio-ni che illettore e chiamatoa risolvere sono

    le quattro operazioni fondamentali dell'aritme-tica; una quinta operazione, un po' piucom-plicata e meno familiare, e quella dell'estra-zione della radice quadrata di un numero in-tero. Siamo certi ehe molti sapranno che cos'euna radice quadrata e sapranno risolvere an-che questa importante operazione. Trovare laradice quadrata di un numero significa cer-carne un altro che moltlplicato per ,se stessodia ilprimo numero. Qual e , ad esempio, laradice quadrata di 25? E' 5, perche 5x 5 = 25.Quella di 81? E' 9, perche 9 x 9 = 81. E' tutto.In ogni caso, per eoloro che volessero evita-re la risoluzione della radiee quadrata, ricor-diamo che nella maggior parte dei Iibrl di teosto di arltrnetica esistono delle tabelle in cuisono lncolonnati inumeri interi da una partee Ie radici quadrate degli stessi dall'altra, epermettono di conoscere irnmediatamente laradice quadrata di un numero senza eseguirealcuna operazione.Portata d.lI'antenna TV fino al luonoLe formule che presentiamo al lett ore sonodue: la prima permette di determinare la mas-sima distanza possibile alla Quale si possonoricevere le onde televisive, calcolata fra j)punto piil alto dell'antenna trasmittente e ilpunto piil lantana possibile da essa al suolo.La formula e la seguente:Distanza (in km) = v 13 x HIn questa formula la lettera H rappresental'altezza, espressa in metri, dell'antenna tra-smittente TV. Facciamo un esempio. Suppa-niamo che un'antenna trasmittente TV sia si-stemata sopra un campanile alto 30 metri.

    Imparate a ealeolareI. dlstanze utili del legnali TV .170

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    Questa dis~g"o e rlpro{/ull.O claUaCuperti>1a del Catalogo a>1(oll,! .-I.C.S.171

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    Supponiamo ancora che questo campanile sitrqvi in aperta campagna, senza alcun osta-colo all'intorno. Vogliamo sapere fino a qualedistanza Ie ricezioni televisive in un televisoreinstallato al suolo sono ancora huone.Applicando la formula si ha:v 30 x 13 = v 390 = 19 km (circa)Dunque, ilproblema e risolto. Se l'antennatrasmittente viene installata sopra un campa-nile alto 30 metri, in aperta carnpagna, senzaostacoli infrapposti, un televisore sistemato alsuolo PUQ ricevere le trasmissioni fino a 19km circa.Portata tra antenna trasmittentee riceventeL'antenna ricevente non e mai installata alsuolo. Al contrario, tutti gli utenti delle tra-smissioni TV si adoperano per fare in modoche essa sia sistemata il pill alto possihile.Questa ulteriore considerazione permette diintuire subito come la portata dell'antennatrasmittente aumenti con I'aumentare dell'al-tezza dell'antenna ricevente.La formula precedentemente citata si tra-sf'orrna, in questocaso, nella seguente formula:Distanza max (in krn ) = v 13x H + v 13x hAnche in questa formula la lettera maiuscola

    H sta ad indicare l'altezza, espressa in metri,dell'antenna della stazione trasmittente, men-tre la lettera minuscola h sta ad indicare l'al-tezza, espressa in metri, dell'antenna collegataal televisore,Facciamo un secondo esempio applicandoquesta seconda formula che, in sostanza, e la-piu importante e quella che maggiormente ver-ra applicata.Supponiamo ancora che l'antenna trasmit-tente sia installata sopra un campanile del-l'altezza di 30 rnetri, in aperta carnpagna, Sup-poniamo inoltre che I'antenna ricevente siainstallata ad un'altezza di 15 metri dal suolo.II problema da risolvere e ilseguente: a Qualemassima distanza,con tali antenne, si pos-sana utilmente ricevere i segnali televisivi?Applichiamo la formula ora riportata:v 13 x 30 + v 13 x 15 = v 390 + v 195 == 19 + 14 = 33 km (circa)Ripetiamo ancora una volta che queste for-mule valgono nel caso in cui non vi siano osta-coli infrapposti Ira le due. antenne, quella tra-smittente e quella ricevente e nel casu in cuinon vi siano avvallamerrti di terreno nella zonain cui e instaJIata l'antenna ricevente 0quellatrasmittente. In aItre parole, perche queste.formule possano dare risultati esatti, occorreche l'antenna riceventc veda" l'antenna tra-smittente.

    - -- ---------Le onde radio televisive seguono un proc:esso di propagazione analogo a quello della luce. L'antennaric:evente del televisore deve " vedere I'antenna del trasmettitore. Lac:urvat"ura della terra e qualslaslostac:olo interposlo l im itouo la portola dei s!'gl1ali TV.

    _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ~ _ ~ - - - - - - . - - - - - - - - - - - - ! ' - - ~ - - - - - - - - ~ - - - - - ~ - - - - ~ - - - - - L ~ -ANtTRASM.

    t . - -- - - - - - - -PORTATA MASS.

    T E R R A

    ] 7 2

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    N 01000 PIO DUE TRANSISTORI UGUALE

    + -- ASCOLTO INALTOPARLANTE

    Quando ilricevitore radio serve sol tantoper ascoltare i notiziari delle emittentilocali, quando cioe non si pretende dicaptare emittenti lontane 0 molto deboli, l'am-plificazione dei segnali di alta frequenza none necessaria. Cib significa che si pub costrui-re un ricevitore radio con ascolto in altopar-lante, dotato di una sufficiente potenza e chia-rezza di voce, eliminando la prima meta delcircuito classico di un. normale apparecchioradio.Un ricevitore cos} concepito pub essere co-struito in un batter d'occhio, Con pochi com-ponenti e con una minima spesa.II ricevitore Velox, descritto in queste pa-gine, possiede tutte le caratteristiche sopraelencate. Risolve il processo di rivelazione me-diante un diodo al germanio e amplifica la de-bole tensione rivelata con un .push-pull di duetransistori di bassa frequenza di tipo comune.E' dotato di un trasformatore d'uscita ed ealimentato da una pila a 6 volt.II circuito di sintonia e compos to di unabobina di facile costruzione e di un con den-satore variabile ad una sola sezione.Ovviamente, la potenza di riproduzione so-nora e Ia possibilita di captare diverse emit-tenti, rimangono condizionate all'efficacia e alIabonta del circuito antenna-terra. Un aumentosensibile di potenza pub altresi essere raggiun-to sostituendo la pila da 6 volt con una da 9volt, purche di capacita sufficiente ad alimen-tare il circuito ilcui assorbimento e abbastan-za elevato.

    VELOX

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    II circuito elettricoII circuito elettrico del ricevitore e rappre-sentato in figura 1. I segnali radio captati dal-l'antenna vengono applicati direttamente alcircuito -di sintonia, composto dalla bobina L1

    e dal condensatore variabile Cl. Agendo sulperno del condensatore variabile CI, si sinto-nizza ilricevitore sul segnale della emittenteche si vuol ricevere; tale segnale viene inviatodirettamente al diodo rivelatore al germanio00.La bobina Lie dotata di cinque terminali;uno di questi terminali serve per Ia connes-sione del conduttore di terra; gli altri quattroterminali, che fanno capo ad altrettante boc-cole, servono per la connessione della discesadi antenna. In fase di collaudo del ricevitore,illettore trovera per tentativi ilterminale del-la bobina L1 che offre i migliori risultati. 'In altre parole, la possibilita di connetterela discesa di antenna in. quattro punti diversipermette di individuare, praticamente, la con-nessione di accordo di antenna piu efficace,

    COMPONENT.

    Fig. 1 Schema .I.ttrlcodel rlc:evlton.Al(Ol~------------~

    L 1

    TERRA

    I segnali di alta frequenza vengono rivelatidal diodo al germanio DG ed inviati alla basedel primo transistore TRl. Una piccola partedi segnale di bassa frequenza amplificato vie-ne prelevata dalI'emittore (e) del transistoreTRI ed inviata alIa base (b) del secondo tran-sistore TR2. SuI collettore del transistore TR2e presente il segnale radio di bassa frequenza,amplificato ed invertito di fase. I due colletto-ri dei due transistori sono appllcati ai terml-naIi estremi dell'avvolgimento primario deltrasformatore di uscita Tl. L'avvolgimento se-condario del trasformatore Tl alimenta l'alto-parlante. 'Per ottenere la massima chiarezza diriproduzione, e necessario che l'impedenza dell'avvolgimento secondario di TI sia ugWde aquella della bobina mobile dell'iUtoparlall~utilizzato. E' bene che l'altopal"llmte nOD s18troppo piccolo; I'altopafIante d1 dblmetm reolativamente grande ~isee un a miglic)reriproduzione sonora.

    Cl = Conclensatotw var .. lI. 'dl quaiulMluetlpoDG = dl_ a s germanlo dl qualvnque tlpo'TRT = tran,f,toN tlpo 2G109 (SFT au .SFT 323 OC71, .ce.)TR2 = I.ntlco C I TRTTl = tr.formato,.. ell ' uKI.. per puah-pulldl tran,I'toriplla = '"9 voltSl = Int.rrutto ... a ,lIttaL 1 = boblna ell Iintonla

    TR1

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    Fig. 2 Schema pratlcodel rlcevlto,. Velox.

    Costruzione della boblna L1La bobina Ll risulta avvolta su un cilin-dretto di cartone bachelizzato del diametro di2 centimetri. L'avvolgimento viene effettuatocon filo di rame smaltato 0 ricoperto in cotonedel diametro di 0,25 mm. circa. Le spire sono,complessivamente, in numero di 75. Fra Japresa di terra e ilterminale A4 vi sono 1 5 spire; fra ilterminale A4 ed ilterminale A3 visono 20 spire; 20 spire vi sono ancora fra A3

    ed A1 e fra A1 ed AI. L'avvolgimento va effet-tuato con spire unite tra di loro, in forma com-patta e rigida. In fase di realizzazione praticadel ricevitore, i terminali della bobina L1 ver-ranno connessi a cinque boccole.

    Realizzazione pratlcaLa realizzazione pratica del ricevitore VeJoxe rappresentata in figura 2. II circuito pubessere montato in una scatolina di legno 0 diplastica.Sulla parte frontale appariranno: ilpernodel condensatore variabile CI, ilcomando del-

    l'interruttore a slitta 51 e l'altoparlante.Abbiamo detto che l'assorbimento di questoricevitore e abbastanza sensibile; occorre,quindi, una pila di notevole capacita, Volendosostituire la pila da 6 volt con una da 9 volt,aUo scopo di aumentare la potenza sonora delricevitore, occorrera far impiego di due pileda 4,5 volt, di quelle usate per Ie Iampade dlilluminazione tascabile; queste due pile do-vranno essere collegate in serie tra di loro.II coUegamento in serie delle due pile si ot-tiene unendo tra di lora il morsetto positivodell'una COil quello negativo dell'altra: i dueterminali Iiberi saranno quelli che dovranno. essere collegati con il circuito.Ricordiamo che qualsiasi condensatore va-riabile pub essere utilizzato per questo ricevi-

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    a T

    A3 Fig. 3 La boblna dl Iintonia avvolta IU un el-IIndretfo dl cartone bachellzza-to de1 dlametrodl 2 centlmetrf.Le spire compleilive lana Innumero dl 75.Nell'avvolglmen.to lana rlcavate5 prese.

    A2Al

    tore. Volendo impiegare un condensatore va-riabile a due sezioni, occorrera collegare inparallelo tra lora Ie due sezioni del condensa-tore. Per il diodo al germanio DG non vi ealcuna limitazione: qualsiasi diodo rivelatoreserve utilmente allo scopo.Per i due transistori TR1 e TR2 sana statiimpiegati, nel nostro progetto, due transistoridi tipo 2Gl09. Ma i due transistori non costi-tuiscono altrettanti componenti critici nel cir-cuito. I pill comuni tipi di transistori ampllfi-catori di bassa f'requenza vanno bene allo sco-po; quel che importa e che siano di tipo pnp,per amplificazione BF e dello stesso tipo. Pos-sono andar bene, ad esempio, i transistori ditipo 5FT 353, SFT 323, OC71, ecc.Il trasformatore d'uscita T1 e del tipo perpush-pull e deve avere un valore di impedenza,nell'avvclgimento secondario, pari a quello del-la bobina mobile dell'altoparlanre utilizzato.L'interruttore 51 e del tipo a slitta.Non vi sana problemi di taratura e messaa punto per raggiungere I'immediato funziona-

    mente del ricevitore. La sola operazione dafarsi e quella di determinare, una volta persempre, l'accordo di antenna con Ia bobina Ll.A seconda del tipo di antenna utilizzata, occor-rera connettere il terminale di discesa con unadelle quattro boccole di entrata, individuando,per tentativi, quella che da i migliori risultati.E' ovvio che-ogni volta che si vorra cambiaretipo di antenna ricevente, occorrera determi-nare nuovamente la boccola di lngresso pillidonea, quella che permette di ottenere unaricezione chiara e potente il pill possibile.Rammentiamo brevemente Ie normali pre-cauzioni da prendersi durante ilcablaggio deitransistori: Ie saldature sui terminali di que-sti component! vanno etIettuate con saldatoredotato di punta ben calda ed operando conuna certa rapldita, L'eccessivo calore inviato

    sull'involucro del transistore pub danneggiarequesto componente particolarmente sensibileal calore.I terminali dei transistori di tipo 2G109 siriconoscono facilmente; il terminale di col-Iettore trovasi da quella parte in cui sul-l'involucro esterno del componente e impressoun puntino colora to. 11terminale di emittore(e) trovasi dalla parte opposta, mentre ilter-minale di base (b) si trova al centro, fra i dueterminali ora citati.Ricordiamo che il diodo al germanio DG eun componente dotato di polarita,11terminale positivo si trova da quella partesulla Quale e riportato un punto od una fa-scetta colorata. In ogni caso il ricevitore fun-ziona anche quando il diodo al germanio DGnon risulta collegato correttamente; se le pola-rita di questo componente vengono invertite,cloe se il componente viene applicato al clr-cuito in posizione invertita rispetto a quellariportata sullo schema pratico di figura 2, laricezione risulta assai pill debole e meno chia-

    ra. 11lettore fara bene, quindi, a collegare intutte e due le posizioni possibili ildiodo algermanio, per stabilire in maniera precisal'esatta sistemazione del componente nel clr-cuito, quella che permette la Migliore ricezionedel ricevitore.

    SODDISFATTOperch~ABBONATO..eche re8alo con I'abbonamentol

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    P E RR A Z Z O M O D E L L ISintografo? Un nome strano davvero,questo. Un tantino originale e, forse,nuovo per molti lettori. Che cosa signi-fica? E' sempIice. E' un apparecchioche misuragraficarnente la spinta mot rice di un razzomo-dello. Un apparato, dunque, molto utile pertutti quei modeIlisti che, superata la primafase di facile entusiasmo nel costruire e Ian-ciare in cielo un missile in miniatura, di aspet-to rudimentale, ma funzionante, vogliono de-dicarsi ad uno studio accurato e aIle provestatiche di vari tipi di motori e propellenti,in modo di peter prevedere con una buonaapprossimaztone Ie prestazioni dei razzi.Soltanto con unapparecchio in grade di ri-levare l'andamento della spinta fomita dal-l'apparato propulsore del razzo, il razzomo-dellista pub essere ingrado di apportare concognizione di causa ogni modifica necessariaai propellenti e al motore. Cost si abbandonal'empirismo che regna, in genere, tra i model-Iistl, per approdare suI campo della scienzapura!Diciamo subito che 10 spintografo e un con.gegno di semplice concezione e di facile monotaggio, che consente di ottenere risultati suf-

    ficientemente precisied e molto economico.Come ~ fattoLo spintografo si compone, principalmente,di un tamburo mantenuto in rotazione da unpiccolo motore elettrico. Un indice fissato adun'asta seorrevole, che viene azionatatda unaleva, sulla quale si trova fissato ilmotore delrazzo, traccia ildiagramma su un appositofoglio di carta millimetrata ineollata sul tam-buro.Accendendo ilmotore del razzo, l'asta tendea ruotare attomo al proprio fulcro, spostan-dosi lunge il proprio asse e trascinando conse la punta indicatrice, che e composta da

    E' un apparatoutile per tuttii razzomodelllsti.

    dl NERI ACCONEROun pennino per normografo.Lo spostamento della punta scrivente eeondizionato dalla spinta del motore del razzoe dalla tensione della molla.II tracciato che .risultera impresso sulla car-ta millimetrata permettera al modellista di ot-tenere utilissime informazioni suI tipo di rno-tore e di propellente.

    Esame del dlagrammlIdiagrammi che potranno apparire dopo l'e-same di ciascun tipo di motore possono assu-mere molteplici aspetti; la loro analisi e cono-seenza verranno raggiunteprogressivamestecon l'esercizio pratieo. Un traceiato a zig-zag,ad esempio, ehe toechi Ia linea della zero piuvolte, stara a dimostrare che la combustionedel propellente e del tutto irregolare; in que-sto caso ilmodellista dovra variare Ie percen-tuali dei componenti ilpropellente stesso, inmodo da favorire una combustione piu uni-forme; ci si potra anche orient are su aItri tipidi propellenti, in modo da esaltare Ie presta-zioni del motore del razzo.Se ildiagramma dovesse present are alcunepunte notevoli, oppure il diagramma stessodovesse apparire in forma triangolare, il pro-pellente e da scartare, perche imassimi dipressione che si sviluppano all'intemo del mo-

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    7 Aata-gulcla elella punta ",1..., ...I.Ronclell. lalelate lui cJllneJretto.9 TubettCHCfUlpagglo comp..... Ie"""'e.10 Mollo .anl.nlila.11 LAva dl ltalml .. l.... della IplnlOolllotore.12 Pulcro (cavallotlo ad U).13 JlaHetla eJl "''''0 del 'GlIOmata...14 Punta ",Iven ...15 Scala graduClta.

    " ' - . . . . . . _ _ - ~- - _ - - , ~E

    SCH a CO.TIIUTTIYO1 BaIamonto In legno dell'1ndlcaton.2 Supparto nallaato co n barta dl ferro a_ o n e platta.IRullo rlfts.lto con carta mllll ..... rata.4 Perno ci l aostegno de l tamburo.5 Mollo CM conserva II tamburo perfettamen ..centra .. rllpeno 01 montantl.6 Rondella.

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    V O l E T E M I G L I O R A R E l A . V O S T R A P . O S I Z I O N E ?Inchie.lcl Internazionaie del B.T.I. - dl Londra AmslerdCIm - Cairo - Bombay Walhlnglon- Sopete quoli pcsstblllte offre 10 conoscenzo della lingua inglese? '" ~..................,.,.., ,......, , ~ ._:__Volete imporore l'lnglese a coso Vostra In pochi nesi? , .- Sapete che e -pcsslbile conseguire una LAUREA dell'Universita di Londro studlando a coso Vostra? ..

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    stante per determinare il distacco da terradel missile.Questi pochi esempi di analisi delle curvedimostrano al lettore la grande uttlita dello .Per graduare II lI.tello occorre Inltallare unacarrucola all'alteua dell'a. .. motor . Una funlcel.la, appllcata al c.ntro del motore,passa attraver-lola carrucola, mentre alia .ua e.tremlta llberavengono appllcatl I pesl.

    ,Il

    spintografo, che e in grado di fornire al mo-dellista propellenti sempre pill perfetti e Ian-ci sempre migliori.CostruzioneLa costruzione della spintografo e abbastan-za semplice ed ilcosta e del tutto trascurabile.

    In primo luogo occoH".eraprocurarsi una tavo-letta di legno, delle Bimensioni di em, 20 x 30circa, che fungera da base dell'indicatore(part. 1). II primo lavoro da farsi consiste nelcostruire iltamburo; questo componente pubessere ottenuto da un barattolo di lamieracompleto di coperchio, di dimensioni non mol-to grandi; 1 0 em, di diametro ed altrettantidi altezza sono pill che sufficienti. II coperchiova saldato al barattolo con saldatura a stagno,in modo da ottenere un cilindro ben solido.Lungo l'asse longitudinale del barattolo, cioenel senso dell'altezza del cilindro, si praticanodue fori; attraverso questi fori si farA passareil perno (part. 4) sui quale ruota iltamburo.E' ovvio che i due fori dovranno risultare esat-tamente al centro delle due basi del cilindro.11 supporto (part. 2) deve essere realizzatocon una barra di ferro a sezione piatta; si po-tra anche usare una barra di alluminio dellestesse dimensioni. La barra va piegata ad U.Nella parte inferiore si praticheranno alcunifori per ilfissaggio alIa tavoletta di base me-diante viti da legno. Anche sui due montantioccorrera praticare due fori (2 per ogni mon-tante). Di questi fori, due servono per acco-gliere it perno del tamburo, mentre gIi altridue servono per ilfissaggio dell'asta (part. 7)che comanda l'indice.

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    11 tamburo va montato tenendo conto cheilperno non deve essere solidale con esso inun primo tempo. Lateralmente vengono siste-mate due molle, che hanno ilcompito di man-tenere il tamburo perfettamente centra to ri-spetto ai due montanti. Tra le due melle e idue montanti si interporranno due rondelle(part. 6). Soltanto a questo punto si provve-dera a bloccare, con una goccia di stagno, ilperno al tamburo, per evitare 10 sfilamentodel perno stesso. L'asta (part. 7) che comandala punta scrivente dovra essere costruita conun tondlno di ferro. Si prepareranno poi duerondelle (part. 8), ilcui foro dovra essere taleda poter alloggiare l'asta ed un tubetto (part.9) lungo un paio di cm., con un diametro in-terno tale da poter essere libero di scorreresull'asta; II gioco derivante dall'accoppiamen-to, tuttavia, non deve risultare eccessivo: mez-zo millimetro di distanza tra l'asta e la super-ficie intern a del tubetto e pill che sufficiente.L'asta con le rondelle e iltuba vanno intro-dotti assieme ad una molla antagonista di cuisara detto piti avanti,Giunti a questo punto del rnontaggio, siprovvedera a fissare le rondelle e 10 spezzonedI filo, rna prima di procedere con le opera-zloni di saldatura occorrera preparare la leva(part. 11) che trasmette la spinta del motoredel razzo all'asta. Questo componente (part.11) pub essere realizzato mediante un ferro asezione piatta oppure meJlante alluminio. Unforo, praticato a meta crrca dell'asta, serviraper ilfulcro della leva. 11fulcro e rappresen-tato da un piccolo cavallotto ad U (part. 12)Alcunl e.empl dl dlagramml relatlvl allo spinto.grafo.a) Forza dl splnta breve ed Istantanea.b) L'lrregolarltcli del dlagramma denota una com.bustlone non unlforme.c) Dlagramma sufflclent.mene,. r,egolar.d) Dlagramma abbastanza aecettablle ma nonsufficlent.mente IIneare.

    e, (.)

    (b)

    (eI)

    (c)

    ed un piccolo perno. Ad una delle estremitadell'asta si pratica l'asola, ottenuta con unaserie di fori che verranno successivamente uni-ti con I'impiego di una lima platta, Tenga pre-sente illettore che la larghezza dell'asola do-vra essere della stessa misura di quella deldiametro del tondino impiegato per I'asta(part. 7), 0 di poco superiore, perche una del-le estremita dell'asta va piegata ed introdottanell'asola.All'altra estremita della leva va saldata unafaseetta di ferro (part. 13) che, per mezzo divite e dado ad alette, permette di bloccare i1motore del razzo, II eavallotto del fulcro vafissato sul fianeo della tavoletta di base me-diante due viti da legno.Una volta ripiegata l'estremita dell'asta chedeve entrare nell'asola della leva, si accosteraalIa molla Ia rondella (part. 8), che verra sal-data in quella posizione. La leva (part. 11)dovra risultare perfettamente bilanciata e ri-manere in posizione verticale.II meccanlsmo Icrlvente .La costruzione del meecanismo scrivente riochiede un po' di attenzione, perche costituisceil cuore dell'apparecchio. Prima di tutto occor-re tener ben presente che il tuba (part. 9)deve essere libero di ruotare sui braccio (part.

    7). Le due rondelle, dunque, non devono bloc-care il tubo, anche se vanno saldate ad essoper mezzo di saldature a stagno.SuI tubo oecorre saldare uno spezzone ditondino di ferro (part. 14) alla cui estrernitava saldato un pennino per normografo n. 8 0 10.II movlmento rotatorloPer completare it nostro apparecchio nonrimane che imprimere al tamburo il movimen-to rotatorio in modo che la carta millimetrata,in esso incollata, possa ricevere le informazio-ni dalla penna scrivente.II movimento e ottenuto per mezzo di unpiccolo motore elettrico (part. E), ricuperaroda un vecchio giradischi e, quindi, gia rapper-tato in modo che l'albero cornpia un bassonumero di girl. .Sull'albero del motore verra ealettata unapiccola ruota di gomma 0 di plastica (part. G),che potra essere recuperata da un giocattolo;la ruota dovra avere un diametro di 20-25mm.circa, in modo che il tamburo ruoti lentamente.La piccola ruota di gamma appoggera sultamburo trasmettendo ad esso ilmovimentoper frizione. Per ottenere un movimento uni-forme del tamburo, e necessario che la ruotaeserciti una pressione costante. Per raggiun-

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    ~ POTENTISSIMITELESCO PI ACROMATICICh,.d.,. i n U00 CAr A lOG 0 GEN f RAU III Us r RA r 0Ditta Ing. Allnari Via Giusti p-TORIIIIO

    r i l lo lo d i n uo ,i p ro ge ll i s i. t,m i d i tostruziont .

    gcre tale scope e consigliabile montarc il mo-lore nel modo indica to nel disegno; occorreraapplicare una cerniera (part. D) ad un latoed una molla (part. F) all'altro, che terra co-stantemente pressata la ruota contro il tam-buro. Soltanto in questa modo fra il tam-buro e la ruota si avra I'eliminazione di even-tuali giochi dovuti all'inevitabile eccentricitadel tamburo e la trasmissione del rnovimentorisultera perf'etta.Le caratteristichedella molla di tensione(part. 10) vanno stabilite in rapporto aUe di-mensioni dei motori di razzi da analizzare 0,meglio, in rapporto alIa spinta degli stessi, 'E'evidente, ad esempio, che per un motore chefornisce una spinta di 2 kg. non e possibileutilizzare una molla che si comprima comple-tamente sotto la tensione di 1/2 kg.Messa a puntoSulla sornmita dell'asta (part. 2) viene po-sto un regolo di legno 0 di metallo da graduar-si in sede di messa a punto dell'apparecchio(part. 15).La messa a punto si ottiene sistemando l'ap-parecchio in piano (posizione perfettamenteorizzontale ), con il motore gill montato, in mo-

    do che ilbraccio di;:lcva (part. 11 . ) risulti 'inposrzione perfettamente verticale. Per rag-giungere tale condizione occorre che la levarisulti perfettarnente bilanciata. Soltanto dopoquesta prova si potra saldare l'asta (part. 7) e,successivarnente, Ie due rondelle. Di questeconverra saldare prima quella che si trova acontatto della molla, Questa rondella va sal-data in modo che tocchi la molla senza com-primeria,altrimenti si aJtererebbe I'equilibriodella leva (part. 11).La linea tracciata dalla punta scrivente, inqueste condizioni, e la linea della zero; a que-sta altezza si 'pub segnare nellistello (part. 15)un trattino indicante, appunto, la spinta dizero chilogrammi. Per graduare completamen-te illistello, si dovra ricorrere ad un sempliceaccorgimento; si dovra -installare una carruco-la all'aJ.tezza deIl'asse del motore, come i: visi-bile nel disegno; si collega una funicella alcentro del motore del razzo; la funicella passaattraverso la carrucola e alia sua estremita li-bera si applicheranno dei pesi; in questa mo-do sara possibile completare la graduazionedel listello. E' possibile che la graduazione

    COS! ottenuta dia luogo a lievi differenze sullespinte maggiori dei motori in esame, rna i ri-sultati saranno in ogni casu ottimi.183

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    Chi ama pescare all'imbrunire 0, addirlt-tura, di notte, non pub seguire Ie eva-. luzioni del ga11eggiante fissato alla len-za, Una sempllce dlstrazlone e sufficiente perperderlo di vista. E se poi si intende pescarequando non c'e la luna, il problema divieneassai piu arduo: ilgalleggiante non 10 sl vedepiu e ci sl affida sol tanto aile sensazioni pro-vate dal braccio che sostiene la canna.Ma anche questo e un ostacolo di ordinepratico che si pub facilmente superare con.unpc' di buena volonta: basta munlrsi di un gal-leggiante luminoso come queUo che insegnere-mo ora a costrulre agll appasslonatl di pesca.I I gal l. gg lan t eII nostro galleggiante, chlaramente illustra-to nel disegno, contiene all'interno una pilamicro ed una lampadina; quando II galleg-giante pesca nell'acqua in posizlone nor-male, la pila e la Jampadina rimangono ailedue estrernita opposte dell'lnvolucro e la lam-padina rimane spenta, Viceversa, quando i1galleggiante vlene trascinato verso II fondadal pesce che ha abboccato, si rovescia e lapila cade (Ietteralmente) sulla lampadina, ac-cendendola, 11 debole chiarore, che ernana lalampadina, diviene cornunque visibile nell'o-scurita, ponendcall'erta II pescatore,II prototipo e stato da noi realizzato utillz-zan do un tubetto dl comnresse di asplrina, le

    cui dimenslonl sana Ie seguenti: diametroesterno 16 mm., diametro interne 14 rnm . , lun -ghezza 86 mm. Queste dimension! acqulstanoun grande valore se si tien conto che, per gal-leggiare, I'involucro deve spostare un volumedi acqua 1 1 cui peso sia superlore a quello corn-plessivo del galleggiante, La misura del dia-metro interno dell'involucro ha un'importanzarelativa, perche deve soltanto permettere l'al-logamento della pila e della lampadina,II diarnetro della larnpadina e certamenteinferiore ai 14 mm., in quanto ~i tratta di unalampadina micromignon, del tipo lenticolare,

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    il cui diametro '51aggira intorno ai 10 mm,uella da noi usata e da 2,5 volt, rna si pos-sono Implegare anche i tipi da 1,8 volt, datoche Ia plla e da 1 ,5 volt.La pila da noi impiegata e il tipo Super-pila,,. da 1 ,5 volt, numero di catalogo 67. Ledimensioni sono Ie seguenti: diametro H mm.,lunghezza 28 mm. (esclusa Ia parte del mor-setto posltlvo sporgente dal cilindretto). Cisiamo premurati di riportare queste dimen-sioni perche, lmplegando pile di tipo piu gran-de, il galleggiante rischia di... non galleggiare.Dal nostro disegno e facile dedurre it pro-cedimento di costruzione del galleggiante Iu-minoso. Prima di tutto ,si costruisce un anellocon filo di rame, dotato di 4 occhielli spor-genti 'all'esterno. L'anello dovra essere taleda potersi avvitare con precisione nella filet-tatura della lampadina. Gli estremi dell'a-nello vannosaldati con saldatura astagno. ndiametro del filo di rame e di 0,8-1mm.Internamente ai 4 occhieIIi vengono saldati4 spezzoni di filo di rame delle stesso dpo diquello usato per la costruzione deIl'anelIo;questi 4 spezzoni di filo di rame hanno Unalunghezza di circa 4 em. circa. Gli ocehielli van-no ripiegati verso Ilbasso in modo che la lam-pada possa entrare con precisione nel tu-betto. I 4 spezzoni di filo devono risultare pa-

    ralleli tra di Ioro, in modo che la pila possascorrere facilmente f~ essi. 'Glunti a questo punfO, si pub togliere la car-ta che avvolge Ia pile, avendo cura di pulirecon carta vetrata I'involucro esterno, cioe iIpolo negativo.l o l contatto elettrico fra i 4fili di rame e l'in-volucro esterno della pila deve risultare per-fetto. Anche i4 spezzonl di filo di rame do-vranno essere ripuliti da ogni traccia di smalto,lsolante. 'Si pub ora introdurre la pUa e la lampadinanel tubetto. La Iampadina dOvd. risultare bloc-cata, mentre ,la pila dovra essere libera discorrere lnternamente al tubetto stesso. Setale condizione non dovesse verificarsi, occor-rera raddrizzare i 4 spezzoni di filo di rame,in modo da assicurare una perfetta aderenzafra essi e i1 polo negativo della pila.11 galleggiante pub considerarsi costruito;non resta che provarlo, rovesciandolo per Be-certarsl del perfetto funzionamento. La lam-pada si deve accendere e spegnere con estre-rna facilita ogni volta che si rovescia iltubetto.Can un tappo d,i plastlca, servendosi di unqualsiasi collante cellulosico, si chiude i1 tu-betto bloccandone definitivamente l'aperturasuperiore; quest'ultirna operazione e neces-saria per evitare Ie infiltrazioni di acqua.

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    .

    U D A X

    Non e piu un vanto, oggi, per iImusicofi.l0possedere un amplificatore ad alta fe-delta: e solamente quanta di plu neces-sario vi sia per poter glt~tare un disco di veramusica. E tale necessita si estende pure a unavasta categoria di cantanti e musicisti, che sen-tone la necessita di riprodurre elettronicamen-te Ie lora esibizioni, esaItando talvolta la voceod un particolare strumento, talaltra un'interaorchestra, facendo appena sentire la voceumana.Ma le esigenze degli esecutori ed interpretidi musica sono, oggi, molte di piu. 11 can-tante che si accompagna con la chitarra elet-

    trica, ad esempio, sente iI bisogno di conferirealIa voce un livello sonoro superiore a queUodella chitarra. E quando l'esecuzione vieneaccompagnata pure dalla-musica riprodotta daun disco, sl rende necessario un miscelamento,che rispetti i gusti musicali dell'esecutore, frala voce urnana, i1 suono della chitarra e la mu-sica del desco.Gli usi e gIi impieghi dell'amplificatore adalta fedelta si mohiplicano sempre di piu;I'apparecchio non solo si rende assolutamentenecessario nel settore artistico-musicale, rnaanche nei processi di proiezioni cinernatogra-fiche, negli Impianti sonori di taluni ambienti,nel campo della pubblicita,In commercio, attualmente, si possono tro-yare moltissimi tipi di arnplificatori ad altafedelta, di tutte Ie marche e di tutti i prezzi,186

    rna quelli che vengono a costare meno di tuttisono poi davvero degli amplificatori ad altafedelta? Credeteci, se si vuol economizzaresuUa spesa, in questi casi non c'e che una viad'uscita: quella diautocostruirsi ilcomplesso.Soltanto cosl si e certi, spendendo poco dana-ro, di possedere un complesso di ottima qua-lita da far invidia a molti amplificatori di tipocommerciale assai piu costosi e el i minorpregio.L'Audax, che qui presentiamo al lettore, everamente un amplificatore ad alta fedelta,concepito e progettato con criteri un tantinooriginali e sicuramente economici e destinate,ne siamo certi, ad incontrare ilfavore di tutticoloro che vorranno realizzarlo.. II circuito fa impiego di 5 valvole (una diqueste funge da raddrizzatrice).L'uscita in push-pull e ottenuta con unasola valvola doppia, la Il.LL80,che e un doppiopentodo. Tre diverse entrate permettono ilmiscelamento di tre fonti sonore diverse, e i1livello di ciascuna di esse pub essere dosatoper mezzo di tre potenziometri. II circuitocomprende pure un controllo per Ie note acutee per queUe basse. L'inversione di fase e ot-tenuta con ilmetoda Schmitt; un metodo cherisultera nuovo per molti e che, a torto, e oggipoco usato. La potenza di uscita dell'amplifi-catore e di 8 watt; una potenza, quindi, piuche sufficiente per soddisfare Ie esigenze diriproduzione sonora in ambienti anche grandi.

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    M P L I F I C A T O R E H i - F .5 V A L V O L E8 W A T T Per II buon alcolto dellamusica classlca _ per unlivello .sonoro superior_alia norma.

    Esame del circuitoI segnali applicati alle due entrate EI ed E2vengono amplificati separatamente dalle duesezioni del doppio triode VI, che e di tipoECC82. I potenziometri RI ed R8 permettonodi regolare la tensione di entrata separatamen-teoLe due tensioniamplificate, prelevate dalledue placche di VI, vengono applicate, tramitei condensatori CI e C2 e Ie resistenze R6 edR7 alla griglia controllo della prima sezionetriodica della valvola V2, che e di tipo ECC82.Nel potenziometro R9 vengono miscelati i duesegnali provenienti da El ed E2 e quello, even-tuale,proveniente da E3. Dunque, medianteil potenziometro R9 si controlla I'intensitacomplessiva delsegnale risultante.Sulle entrate El ed E2 possono essere con-nesse Ie uscite di una chitarra elettrica a dipick-up magnetici; all'entrata E3 puo essereapplicate un pick-up piezoelettrico.Dall'uscita della prima sezione triodica diV2 ilsegnale miscelato e amplificato .viene pre-levato tramite ii condensatore CS ed inviatoal circuito di contrallo delle note gravi e aquellodi controllo delle note acute. II poten-

    ziometro RIS controlla Ie note gravi, mentreif potenziometro Rl3 contralla Ie note acute.Dopo questo ulteriore controllo, ilsegnale vie-ne applicato alla griglia della seconda sezionetridoica della valvola V2, per essere sottoposto

    ad un ulteriore processo di amplificazione.Dalla placca della valvola V2 (piedino 6)ilsegnale miscelato, dasato e amplificato vie-ne direttamente inbato, senza alcun conden-satore di accoppiamento,' alIa valvola V3, chefunge da invertitrice di fase.Inversore SchmittL'inversione di fase e ottenuta, come abbia-mo gia detto, con ilpoco noto metodo Schmitt.A torto questo metodo di inversione e oggipoco usato; esso, invece, e facile da realizzaree consente risultati veramente apprezzabili.

    Per quei 'lettori che Ieggono i nostri progettiprincipalmente can lei scopo di Imparare laradiotecnica, piu che can queUo di realizzareun apparato, sentiamo ilbisogno di interpre-tare i1 principio di funzionamento dell'inver-sore di fase Schmitt. La polarizzazione delledue sezioni triodiche della valvola V3, che edi tipo ECCS1, e ottenuta con una sola resi-stenza di valore elevato (68.000ohm); cic per-che l'accoppiamento diretto con la valvola pre-cedente (V2) e ottenuto senza alcun conden-satore di accoppiamento e quindi sulla grigliacontrollo della prima sezione triodica di V3 5iha la stessa tensione anodica esistente sullaplacca della seconda sezione triodica di V2.La griglia del primo triodo di V3 e collegata,mediante una resistenza da 1 megaohm (R20)

    187

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    PI,. 1 .khem.

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    L ' I L E I I C OD E I C O . P O I E I I T I a1'IG.20aUa griglia controllo del secondo triodo (pie-dine 7), sulla Quale e applicato pure un con-densatore di disaccoppiamento da 100.000pF(CIO). Pertanto, 1a griglia del primo triododi V3 e sottoposta ad una tensione variabiledovuta al segnale di bassa frequenza, mentrela griglia del secondo triodo &i trova ad unpotenziale costante, dato che tra essa e la mas-sa e collegato un condensatore che mantienela tensione ad un Hvellocostante (CI0).La griglia della prima sezione triodica diV3, quando e sottoposta alle semionde posi-tive del segnale di bassa frequenza, divienepitt positiva rispetto al catodo, determinandoun aumento della corrente di placca che, asua volta, provoca una maggiore caduta ditensione nella resistenza di catodo R17. Mal'aumento del potenziale di catodo determinaun aumento nella polarizzazionedella secondasezione triodica di V3, doe la griglia del se-condo triodo diviene pitt negativa rispetto alcatodo (in realta e it catodo che divlene pitt

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    CONDENSATORICl = 4.700 pFRI5ISTENZE: C2 = 4.700 pllC3 = 16 mil 350 volt (elettrolttko)Rl = 0,5 megaohm (potenz. 101.) C4 = 50 mF (catodlco)R2 = 2.700 ohm C5 = 220.000 pFR3 = 2.700 ohm C6 = 4.700 pJlR4 = 100.000 ohm C7 = 1.500 pllR5 = 100.000 ohm C8 = 220.000 pllR6 = 220.000 ohm C9 = 10.000 pllR7 = 220.000 ohm C10 = 100.000 pllR8 = 0,5 megaohm (potenz. 101.) Cl1 = 100.000 pllR9 = 0,5 megaohm (potenz. 101.) C12 = 100.000 pFRl0 = 100.000 ohm C13 = 50 mF 350 volt (elettrolltlco)R11 - . . 100.000 ohm C14 = 50 mF 350 volt (elettrolttlco)

    R12 - . 1.800 ohmR13 :- 1 megaohm (potenz. log.) VALVOLE:R14 = 100.000 ohmR15 = 1 megaohm (potenz. 101.) V1 = ECC82R16 = 47.000 ohm V2 = ECCa2R17 = 68.000 ohm V3 = ICCalR18 = 100.000 ohm V4 = ELLIOR19 = 100.000 ohm V5 = 5Y3R20 = 1 megaohmR21 = 4.700 ohm 2 watt VARIE:R22 = 1.500 ohm "R23 = 470.000 ohm %1 = I",pedenzo aJl (OaC H/16)R24 = 150 ohm 1 watt T1 = t.-sform.otore dl altmentazlone (Gelo.R25 = 1.500 ohm .~ 5560) '"R26 = 470.000 .ohm (,. T2 = t... formatore d'Ul'Clta(Oae H/223)R27 = 220 ohm (potenz. a fllo) 51 = Interruttore a leva

    positive rispetto alia griglia). Si ha cosi cheun segnale in arrivo su V3 viene ampIificatoin fase dal primo triodo, mentre viene sfasatodi 180' dal secondo triodo.Viceversa, quando sullairiglia del primotriodo di V3 e in arrivo la semionda negativadel segnale di bassa frequenza, la polarizza-zione di questo primo triodo aumenta, in quan-to la griglia. diviene pitt negativa rispetto alcatodo e la corrente di Rlacca,di conseguertza,dlminuisce, Diminuisce' anche la caduta ditenslone sui terminall della resistenza di ca-todo R17,per cui diminuisce la polarizzazionedel secondo triodo dl V3, cioe la grlgUa con-trello della seconda sezione triodlca dlvienepitt poistiva rispetto al catodo.Pushp ull f inaleI due segnaU,sfasati tra di loro di 180",venagono applicati alle griglie controllo delle duesemoni pentodo della valvola finale V4.Questedue sezioni rappresentano U push-pull. Trattandosl di una doppia valvola, e possibile ot-tenere un montaggio pitt semplice, compatto

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    e moderno. L'accopplamento con le due se-zionidel doppio pentodoV4e ottenuto tramitei condensatori Cll e Cl2 e Ie resistenze R22e R2S.La polarizzazione di catodo e ottenutamediante la resistenzaR24da 150ohm- 1watt.L'uscita e realizzata con un trasformatoredi tipo ultralineare (T2), provvisto di preseintermedie al 430/0dei due rami dell'avvo~gimento primario. It trasformatore tipo GBCH/223, che e stato da noi impiegato nel proto-tipo, presenta varie impedenze di uscita e traqueste it lettore dovra scegliere quella di va-lore ldentico .all'impedenza dell'altoparlantescelto.Allm en ta to reL'alimentatore del nostro amplificatore adalta fedelta e di tipo convenzionale.Esso com-

    prende un trasformatore di allmentaziorre(Tl)dotato di avvolgimento primario adatto pertutte Ie tensioni di rete e di tre avvolgimentisecondari: queUoATda 250+ 250volt, quellosecondario a 5 volt per l'accensione della val-vola raddri.zzatrice che e di tipo 5Y3.quello

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    U N A B O R S A A " R E Z Z IA D U N P R E Z Z O

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    secondario a 6,3 volt per l'accensione dei fila-menti delle quattro valvole che compongonol'amplificatore.Sui terrninali dell'avvolgirnento secondarioa 6,3 volt e applicato, in parallelo, un poten-ziometro a filo di tipo semifisso del valore di220 ohm. Questo potenziometro permette di. collegare a rnassa ilpunto centrale elettricofittizio della resistenza R27, con 1 0 scopo pre-ciso di ridurre al minimo i1 ronzio dovuto aHafrequenza della rete-luce, In fase di messa apunto, il lettore regolera, una volta per sem-pre, questo potenziometro suI punto precise incui il ronzio sparisce completamente 0 di-viene trascurabile agli effetti della riproduzio-ne sonora.La corrente raddrizzata dalla valvola V5viene filtrata per mezzo di una cellula a pgreca , composta dall'impedenza di filtro Zl,di tipo GBC.H/16, e dal doppio condensatoreeleterolitico a vitone Cl3Cl4.Realiz z c u :lo n e p r at lc aLa rea:lizzazione pratica dell'amplificatore erappresentata in figura 2. Come si vede neldisegno, nel pannello frontale sono applicatii cinque potenziometri. I'interruttore a levaSI, che accende e spegne l'intero circuito, e letre prese di entrata El . E2 . E3. I compiti diquesti elementi sono i seguenti:R13 = controllo note acuteRl5 = controllo note graviR9 = controllo Iivello segnali rniscelatiRS = = controllo livello segnale E2Rl = controllo livello segnale ElSI = = interruttore di accensione e spegni-mento dell'intero circuito.El = = prima entrata: chitarra elettrica 0pick-up magneticoE2 = = seconda entrata: chitarra elettrica 0pick-up magneticoE3 = terza entrata: pick-up piezoelettricoI collegamenti ai vari potenziometri e alletre prese di entrata vanno effettuati con cavischermati, cost come indicate nel nostro di-segno. Le calze metalliche dei conduttori van-no collegate a massa in piu punti.Consigliamo di unire tra lora con un soloconduttore di rame del diametro di 1 mmtutti i cilindretti metallici degli zoccoli novalportavalvola, anche se cio non e Indicate nellaschema pratico per motivi di semplicita deldisegno. II lettore notera come nello schemapratico di figura 2 siano stati , omessi i col-legamenti di accensione delle valvole; do estato fatto per conferire al disegno una mag-giore chiarezza. In ogni caso i piedini con-trassegnati con Ie lettere F - f trovano esatta

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    corrispondenza con i terminali, contrassegnaticon le stesse lettere, del potenziometro R27.Ricordiamo che nel cablaggio degli amplifica-tori non conviene mai comporre il circuito.di accensione con 1 0 stesso metoda adottatonei circuiti degli apparecchi radioriceventi.Non si pub, in altre parole, connettere a massauno dei terminali dell'avvolgimento seconda-rio a 6,3 volt e collegare l'altro terminale aduno solo dei due piedini dei quattro zoccoli.Negli amplificatori bisogna formare una tree-ciola di due fili da collegare fra l'avvolgirnentosecondario a 6,3 volt e i corrispondenci pie-dini dei filamenti delle valvole. Un altro par-ticolare del circuito di accensione e ilseguen-te: e bene che la trecciola, che serve per con-durre la corrente di accensione, sia compostacon due fili di due colori diversi: ilconduttoredi uno stesso colore va collegato con tutti ipiedini contrassegnati con la lettera F, men-tre ilconduttore dell'altro colore va connessocon tutti ,j piedini contrassegnati con la let-tera f.Nella parte. superiore del telaio si appli-cano: iltrasformatore di alimentazione Tl, iltrasformatore di uscita T2, l'impedenza di fil-tro ZI e ilcondensatore elettroliseo doppio avitone C13-CI4. Anche le cinque valvole checompongono il circuito vengono applicate sul-la parte di sopra del telaio. Tutti gli a,ltn com-

    ponenti, fatta eccezione per I'altoparlante, ven-gono applicati nella parte di sotto del telaio.Nello schema pratico di figura 2 i collega-menti di massa sono stati effettuati medianteun insieme di terminali avvitati direttamenteal telaio. Questo, all'atto pratico, non e unsistema corretto di cablaggio. Illettore pre-ciso ecorretto si premurera di efl'ettuare ununico coIlegamento di massa, ottenuto con unfilo di rame di almena 1 mm di diametro; suquesto stesso filo di rame verranno saldati tut-ti i terminali dei componenti che devono es-sere connessi con la massa. Lo stesso filo dirame verra collegato in piu punti con iltelaiodell'amplificatore.Una volta ultimato il cablaggio, illettorefara bene a verificare l'intero circuito, primadi accendere l'apparecchio. Constatata l'esat-tezza del montaggio, si potra agire sull'inter-ruttore SI ed accendere ilcircuito. Quandol'apparato entra in funzione si provvede a re-golare ilpotenziometro R27 nella posizione diminimo rumore di fonda (ronzio della fre-quenza di rete). Non ci si dimentichi, prima

    di accendere I'amplificatore, d] applicare sul-I'apposita presa la spina dell'altoparlante lSe ilcablaggio e state effettuato in modocorretto, l'amplificatore dovra funzionare im-mediatamente.

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    o s sc o ' U N P I C C O L O C I R C U I T O1 1 trasmettitore Folletto, da qualche mese aquesta parte, costituisce I'argomento piudiscusso fra i nostri lettori. Si parla a lun-go del progetto, si chiedono consigli al nostroUfficio Consulenza, si chiede I'aiuto di amicipiil preparati, ci si sforza nell'ottenere dal-I'apparecchio Ie massime prestazioni. Finoraabbiamo sentito parole di compiacimento,espressioni di ringraziamento e, talvolta, pa-reri discordi. Tutti colora che hanno realizzatoilFolletto, tuttavia, hanno sulla bocca un'e-spressione precisa, comune a tutti: ricezionechiarissima It. Questa, infatti, e la caratteri-stica fondamentale del trasmettitore, quellaalia quale si sono ispirati i nostri tecnici nelprogettarlo.Ricezione chiara significa ascoltare sull'ap-parecchio radioricevente una riproduzione fe-dele della voce di chi parla 0 della musicache si vuol riprodurre. Vi pare poco, questo,amici lettoril 4> sapete voi che prima di rag-giungere questa fondamentale qualita nei tra-smettitori molto piit cornplessi del Follettoed anche in quelli di tipo professionale, occor-re assai spesso sudare le proverbiali sette ca-micie? Dunque, I'aver raggiunto una cost im-portante meta con un circuito elementare, pubcostituire un vanto per voi e, permettete didirlo, anche per noi.I consensi non sono stati del tutto unanimi,invece, nel valutare la portata del trasmetti-tore. Ma s1 pub davvero esagerare con ilpo-194

    tere irradiante di un trasmettitore sulla gam-ma delle onde medie? Lo sapete bene che'"untale esercizio e assolutamente proibito e chepub essere solamente tollerato quando si sap-pia che le onde radio ernesse dal Folletto sonolimitate ad una distanza di pochi metri.Gia nell'articolo pubblicato nel fascicolo digennaio di quest'anno avevamo esposto questimotivi, anche se avevamo dato per sottintesola possibilita di andare... un po' piit lantanacon icollegamenti. Avevamo fatto capire, inquell'articolo, che la portata del trasmettitoreera condizionata principalmente dalla taraturadell'apparecchio e dalI'efficacia degli impiantidi antenna e terra connessi con l'apparato tra-smittente e con quello ricevente.In ogni caso, per fugare ogni dubbio e peramore di chiarezza, vogliamo ancora una voltaritomare sull'argomento, con la speranza diesaudire le molteplici richieste che sono statefatte in questi ultimi tempi e di rendere final-mente soddisfatti sotto ilprofile tecnico tuttiquei lettori che non fossero ancora riusciti araggiungere le prestazioni tecniche che H Fol-letto e in grado di vantare.Due transistori in paralleloPer molti lettori, aIle prime armi con la ra-diotecnica, I'espressione collegamento in pa-rallelo di due transistord, e suonata- nuova,I principianti, cib e assolutamente naturale,

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    non possono sapere il significate di questaespressione. Ma la spiegazione e oltremodosemplice. Collegare tra loro in parallelo duetransistori, significa, in pratica, introdurre su-gli stessi fori in cui sono introdotti i tre ter-minali di un transistore i tre terminali del-l/altro transistore; quindi ilcollettore del pri-mo va saldato assierne al collettore del secon-

    do; la base del primo va collegata con ]a basedel secondo e 10 stesso procedimento si esten-de anche all'emittore. Dunque, si tratta di uncollegamento elementarissimo che tutti pos-siamo fare, senza incorrere in errori di sorta.Questo sistema di collegamento e illustratonella schema elettrico riportato in questepagine.

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    Fig. 2 . P.r d~ut.ta... la maulmaportata d.1 trasm.t~tltar. FOLLETTO, neassario eh. IInuel_ f e r ro i cubedel rlcevltor. atranslstorl rlsultlparall.lo all'ant.n.no conMSld con IItram.ttho...... "FOLLETTO v.n.duto In scatola e l lm o ntagglo , e o m pl ..ta dl astu cc lo cu-stodia ognl piccO:'1 0 par t le o l ea. .. . P u l J.s ... .. rlehl~to per"1 0 " L. 4.500 al Ser.vlzlo 'ornltu... dlTltNICA 'UTICAVia Gluck 59". MI.lano. V.reamentosui nl. C.C.P, N.03/.9018.

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    Mella a puntoAvevamo gia detto che la messa a punto deltrasmettitore Folletto e una operazione che ri-chiede pazienza, tempo e passione, perche sol-tanto se muniti di tali qualita, i let tori potran-no raggiungere i migliori risultati pratici. R i-petiamo, comunque, ilprocesse di taratura deltrasmettitore, Se si fa impiego di un rlcevi-tore a transistori, dopo aver acceso 11circuitodel Folletto, si porra 10 stesso ad una distanzadi mezzo metro dal ricevitore, facendo atten-zione che itnueleo di ferrite del Folletto risultiparallelo al nucleo di ferrite insta11ato interna-mente al ricevitore a transistori. 11 ricevitoreva sintonizzato in...prossimita dei 1300 KHz. 5iNota lentamente ilnucleo della bobina delFolletto (U) fino a sentire un forte soffio nelrlcevitore: parlando nel microfono potra acca- dere di udire la voce accompagnata da fortifischi (e ilben noto effetto Larsen dovuto allaeccessiva vicinanza dei due apparecchi). Nel-l'eventualita che, pur ruotando ilnueleo dellabobina Uon si dovesse udire il soffio, siprovers a ruotare ilcomando di sintonia delricevitore (puo' capitare che la frequenza basesia relativamente bassa a causa della tolle-ranza dei condensatori). Se questa secondamanovra dovesse dare ancora risultati nega-tivi, occorrera rivedere it circuito perche, evi-- dentemente, esso contlene un errore di cablag-gio, dovuto ad una disattenzione del lettore 0.all'eccessiva fretta nel montaggio. Una voltarintracciato i1 fischio, sf allontanera ilrice vi-tore dal trasmettitore, tenendo sempre contodell'orientamento delle boblne ferroxcube delricevitore e del trasmettitore (l'orientamentoviene conservato ruotando con la mane len-tamente il ricevitore). Questa operazione diallontanamento fra i due apparati va fattafino ache iI soffio tende a scomparire del tut-

    to; occorre regolare ora leggermente la sin-tenia dei due apparati. Queste operazioni-do-vranno essere compiute col variabile quasicompletamente chiuso ed hanno '1 0 scopo diraggiungere la massima lntensita di segnale.:Antenna terraLa portata del trasmettitore Folletto e con-dizionata essenzialmente alla bonta dell'im-pianto antenna-terra. L'antenna dovra avereuna lunghezza notevole, in ogni caso non infe-riore ai 6 metri, tenendo conto che piu lungasara l'antenna e maggiore sara la portata deltrasmettitore, .E' assai importante che anche it ricevitoresia dotatodi antenna ricevente. Trattandosi diun ricevitore a valvole si pptra far impiego diun'antenna di una decina di metri (esterna) ..Per raggiungere Ie minime distanze l'antenna .interna del ricevitore a. trans is tori e piu chesufficiente. Nel caso di un ricevitore a valvole, 'sara sufficiente uno spezzone di filo di qualchemetro di lunghezza, sistemato lungo la paretedel locale in cui e installato l'apparecchio ra-dio.L'impianto antenna-terra pone fuori sintoniait trasmettitore; cio significa che dopo averultimate le operazioni preliminari prima de-scritte e dopo aver installata l'antenna, occor-rera ricercare (questa volta nel ricevitore) ilsoffio, che rlsultera spostato verso la gammadelle frequenze piu basse. Occorrera, quindi,intervenire nuovamentesul condensatore va-riabile del trasmettitore per correggere 1 0 spo-stamento di sintonfa, riportando la stessa suIpunto precedentemente determinato. Con taleoperazione termina la fase di messa a puntodel complesso. II gioco e fatto e non resta cheaugurare a ognuno di vol un buon diverti-mento.

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    RleEV ITORE COl AseOLTOIradioricevitore con ascolto in altopar-lante, di tipo economico, costituisce sern-pre un motivo di grande interesse per tuttigIi appassionati di radiotecnica. II circuito quipresentato e stato da noi progettato, realizzatoe a Iungo collaudato, per cui ogni lettore chevoglia seguire Ie nostre poche e facili istruzionipotra essere in grade di autocostruirsi un riocevitore radio dal funzionamento pill che ot-time e dalle prestazionl molto buone, cornpa-tibilmente con Ie sale tre vaIvoIe impiegate.Le emittenti Iocali possono essere udite, nel-l'aItoparlante, con una potenza di 3 W ed an-che di pill. L'amplificazione diretta non esaltala selettivita del ricevitore, 'rna quando le emit-tenti Iocali non lavorano su frequenze vicinenan c'e alcuna preoccupazione di incorrerenei fenomeni di interferenza. E in ogni casosi pub sempre ricorrere all'impiego di un cir-cuito trappola, che molte volte abbiamo pre-sentato e illustrato su Tecnica Pratica nelpresentare taluni circuiti di ricevitori a tran-sistorLPerquanto riguarda la sensibilita, que-sta pub ritenersi pill che sufficiente perche pubsempre essere esaltata ricorrendo all'installa-zione di una buona antenna ricevente.P',esentazione del circuitoDauna prima occhiata al circuito elettrico di

    figura 1, illettore potra rilevare che i compo-nenti principali si possono ridurre a cinque:l'autotrasformatore di allmentazione T2, iltra,sforrnatore d'uscita Tl, l'impedenza Zl, labobina di sintonia LI e Ie tre valvole, che sono198

    dei seguenti tipi:VI UBCSIV2 = UL84V3 = UY85

    L'autotrasformatore ha una potenza di 30We 1 0 si trova facilmente in commercio (GBCH/193); il trasformatore d'uscita deve es-sere da 3-5W 2400 - 3000 ohm; I'impedenzaJi bassa frequenza Zl deve essere da 750 ohm-50 rnA (GBCH/I8). Per la bobina Ll abbiamovolute risparmiare al Iettore la fatica degliavvolgimenti ed abbiamo impiegato iItipo C52Corbetta che si trova facilmente in com-mercia.Circuito AF e rivelazioneI segnali captati dall'antenna vengono appli-cati, tramite il condensatore CI, all'avvolgi-menta primario della bobina Ll. Da questoavvolgirnento i segnali passano per induzionenell'avvolgimento secondario (terminali 4-5).L'avvolgimento secondario di Ll , unitamenteal condensatore variabile C3, forma il circuitodi sintania del ricevitore: in esso vengono se-Iezionati i segnali radio captati dall'antenna,che vengono applicati alIa placchetta (piedino6 di VI), rivelatrice della prima valvola. Dun-que, in questa ricevitore i segnaliradio di altafrequenza nan subiscono alcun processo diamplificazione, rna vengono rivelati subitodopo essere stati seIezionati dal circuito disintonia.Come si sa, i segnali radio di alta frequenza

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    A L T O P A R L A I T Esono formati da alternanze positive e negative.Quando sulla placchetta rivelatrice della val-vola VI sono presenti le alternanze positivedella tensione AF dei segnali radio, ildiodo,costituito daUa placchetta e dal catodo della'valvola VI, conduce, cioe rivela isegnali radio.Si pub anche dire che quando suUa placchettarivelatrice della valvola VI sono presenti lealternanze positive, ildiodo conduce. La cor-rente elettrica che sl stabilisce produce unacaduta di tenslone sui terminali della resisten-za Rl, che rappresenta appunto .la resistenzadi rivelazione. II condensatore C4 ha ilc om -pito di mettere in fuga, a massa, la parte dialta frequenza ancora contenuta nella tensionerivelata,P ream pllficaz lo n e BFLa resistenza RI e un potenzlometro e quin-di mediante ilcursore centrale di esso e pos-sibile regolare il livello delsegnale rivelato dainviare alIa griglia controllo della sezlone trio-dica della valvola VI, che funge da preampli-ficatrice .dei segnali di bassa frequenza. Ise-gnali vengono applicati alla griglia controllo(piedino I della valvola) mediante ilconden-satore .dl accoppiamento CS.La valvola VI .non e polarizzata suI catodoper cui, se si vuole evitare il fenomeno didistoraione della riproduzione sonora, e neces-

    sario provvedere apolarizzare Ia griglia con:trollo del triodo; Ia resistenza R2 svolge ap-punto questa compito; essa ha un valore mol-to elevate: 10 megaohm.

    Am plificaz io n e BFAll'uscita della valvola VI, cioe sulla suaplacca, sono presentii segnali di bassa fre-quenza amplificati; essi vengono prelevati me-diante II condensatore C6 ed applicati aliagrigIia controllo (piedino 2) della val.vola V2,per 'essere sottoposti al processo di arnplifica-zione finale, doe per essere portati ad un Ii-vello tale da poter pilotare l'altoparlante, Percol oro che sono aIle prime arrnl con la radio-tecnica vogliamo spiegare il motive della pre-senza del condensatore di accoppiamento C6.Se non ci fosse tale condensatore, la tensionedi alimentazione anodica della valvola VI, pro-

    Sulla part. luperlor. d.1 t.lalo lono appllcatl IItraaformator. dl alim.ntClZlon., l'lmpecien&a,I.tre valvol I'altoparlant.T

    vol. sin!.

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    a o o

    Fig. 1 Schema elettricodel ricevitore.

    R1 = 0,5 megaohm (potenziometro)R2 = 10 megaohmR3 = 220.000 ohmR4 = 500.000 ohmR5 = 120 ohm. 1 wattR6 = 50 ohm 1 wattR7 = 130 ohm. 3 wattVARIE:V1 = uaC81V2 = UL84V3 = UY85L 1 = boblna di lintonla tlpo Cor-

    betta C52II = Impeclenza aF 750 ohm -50 mA (GaC H/18)Tl = tralformatore dl ulclta 2400 3000 ohm - 34 WT 2 = autotralformatore dl allmenta-zion. 30 watt (GaC H/193)= lampada Ipla 6,3 volt= Int.rruttore Incorporato In R1

    CONDENSATORI:C1 = 1000 pFC2 = 50.000 pFC3 = 500 pF (varlablle)C4 = 250 pFC5 = 5.000 pFC6 = 10.000 pFC7 = 25 mF (catodlco)C8 = 40 mF (.Iettrolltlco)C9 = 40 mF (elettrolltlco)Cl0 = 3.000 pFCl1 = 10.000 pFRESISTENZE

    Fig. 2 Schemapratico. I~

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    a z z09LonSlLo L L r cEIII~- c ; :r c-

    oIIIr c. . . . . .QJIIII'd..c

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    Fig. 3 La bobinadl lintonla L1 e di tipoCorbetta CS2. La fr.cciaindica la ta~cCl a partir.dalla qual. sl cominclanoa numerare. i piedini.

    5 4CS2

    venientc dalla rcsistenza R3, verrebbe applicataanche alIa griglia.xontrollo della valvola V2,mettendo fuori uso quest'ultima valvola. IIcondensatore di accoppiamento C6 non lasciapassare la corrente continua di alimentazioneanodica della valvola VI, mentre lascia passarela cor-rente alternata che rappresenta isegnaliradio amplificati,' Questa corrente alternataprovoca una caduta di tensione sulla resi-stenza R4; ed e proprio questa tensione cheviene prelevata ed applicata alla grigUa con-trollo della valvola V2.La valvola finale V2 e polarizzata di catodo,tramite la resistenza RS ed ilcondensatoreelettrolitico C7.

    Alime.ntatoreLo stadio alimentatore di questa ricevitoree del tipo quasi universalmente adottato nellarealizzazione di ricevitori economici. Esso faimpiego di un autotrasformatore e di una val-vola raddrizzatrice (V3). La valvola V3 e ditipo UY8S,monoplacca, e provvede a raddrlz-

    zare la corrente alternata proveniente dal ter-minale a 140volt deH'autotrasformatore T2.La corrente raddrizzata useente dal catododella valvola V3 (piedino 3)'-deve essere Iivel-lata, cioe trasformata da corrente pulsante incorrente continua. A tale processo provvede iIfiltro composto dalI'impedenza di bassa fre-quenza Zl e dai due condensatori elettrolitieiC8 e C9.Circuito di accensioneLe valvole della serie U, come si sa, sonovalvole che richiedono una elevata tensione diaccensione, e sono quindi adatte per il tipo diaccensione in serie ". L'accensione di tipo inserie e quellaper la quale tutti i filamenti

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    delle valvole vengono collegati tra di lora unodopo l'altro, in modo che Ia resistenza di cia-scuno di essi coneorra a formare un'unica reosistenza Ilcui valore ohmmico corrisponde alIa- s omma di quelli di ciascun filamento di ognivalvola,L e tre valvole impiegate nel nostro progettorichiederebbero una tensione di alimentazionedi 97 volt, mentre la tensione minima che sij. puo prelevare dall'altro trasformatore T2 e di110volt. Occorre, dunque, provocare una ulte-riore caduta di tensione, in modo da ottenerela tensione esatta di 97 volt. Questo risultato eottenuto mediante l'interposizione nel circuitodi accensione della resistenza R7, che ha ilva-lore di 130ohm - 3 watt.Massa fantasmaAlIa base dello .schema elettrico di figura 1e indicate, con linea piu grossa, un conduttore,che porta la dicitura massa fant. ". Questaespressione sta ad indicare un conduttore dimassa che e completamente isolato dal telaiornetallico del ricevitore e che funge da massaper l'intero circuito del ricevitore, L'unico col-legamento elettrico con iltelaio e quello trailcondensatore C2 e ilcircuito di massa fan-tasma. Ma perche si e ricorsi ad un tale ac-corgimento? E' semplice. Facendo impiego nel-l'alimentatore di un autotrasformatore, vi erailpericolo di farprendere la scossa al dilet-tante che volesse montare questo ricevitore.L'autotrasformatore, infatti, possiede uno deiterminali collegato alla massa fantasma; sequesto terminale, anziche essere eoUegato allamassa fantasma, fosse stato collegato diretta-mente col telaio si sarebbe posto il telaiostesso al potenziale di rete, perche uno deidue conduttori del cordone di alimentazione,cioe della rete-luce, e coUegato direttarnente amassa (rnassa fantasma). Per concludere, pos-

    ALiMENTATORI perSony ed altri tipl dl ra-dioricevitori Iransisto-rizzati a 9: 6 0 4,5