navicelli news n° 19

26
ANNO V, N.19 ANNO V, N.19 ANNO V, N.19 TRIMESTRALE RIMESTRALE RIMESTRALE INFORMATIVO NFORMATIVO NFORMATIVO SU SU SU CANALE ANALE ANALE DEI DEI DEI NAVICELLI AVICELLI AVICELLI E NAUTICA AUTICA AUTICA PISANA ISANA ISANA SETTEMBRE 2014 SETTEMBRE 2014 SETTEMBRE 2014 Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09 N avicelli avicelli avicelli N ews ews ews IL CAVE “NAVICELLI” IL CAVE “NAVICELLI” MISSIONE MISSIONE IN IN CANADA CANADA INTERVISTA INTERVISTA A A JOS JOS TECHNOLOGY TECHNOLOGY PORTO PORTO DI DI PISA PISA , , UN UN ANNO ANNO DI DI SUCCESSI SUCCESSI RICERCA & SVILUPPO , AL VIA I NUOVI BANDI RICERCA & SVILUPPO , AL VIA I NUOVI BANDI A A LL LL ’I ’I NTERNO NTERNO

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Trimestrale informativo su Canale dei Navicelli e Nautica Pisana - Settembre 2014

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Page 1: Navicelli News n° 19

ANNO V, N.19ANNO V, N.19ANNO V, N.19

TTTRIMESTRALERIMESTRALERIMESTRALE IIINFORMATIVONFORMATIVONFORMATIVO SUSUSU CCCANALEANALEANALE DEIDEIDEI NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI EEE NNNAUTICAAUTICAAUTICA PPPISANAISANAISANA

SETTEMBRE 2014SETTEMBRE 2014SETTEMBRE 2014

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NNNavicelliavicelliavicelli NNNewsewsews

IL CAVE “NAVICELLI”IL CAVE “NAVICELLI”

MISSIONEMISSIONE ININ CANADACANADA

INTERVISTA INTERVISTA AA JOSJOS TECHNOLOGYTECHNOLOGY

PORTO PORTO DIDI PISAPISA, , UNUN ANNOANNO DIDI SUCCESSISUCCESSI

RICERCA & SVILUPPO , AL VIA I NUOVI BANDIRICERCA & SVILUPPO , AL VIA I NUOVI BANDI

AALLLL’I’INTERNONTERNO

Page 2: Navicelli News n° 19

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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI NNNEWSEWSEWS --- SSSETTEMBREETTEMBREETTEMBRE 201420142014

SOMMARIOSOMMARIO UCINA: LA NAUTICA ITALIANA SEMPRE PIU’ ORIENTATA ALL’EXPORT

3 - 4

INTERNAZIONALIZZAZIONE: MISSIONE IN CANADA 5

54° SALONE NAUTICO DI GENOVA: SI PUNTA AL MADE IN ITALY

6

54° SALONE NAUTICO DI GENOVA: APPUNTAMENTO AL-LO STAND NAVICELLI

7

INCILE: DAL CANALE DEI NAVICELLI AL CENTRO DI PISA 8

CANALE DEI NAVICELLI: INAUGURAZIONE DEL CENTRO DI ADDESTRAMENTO CANOE E KAYAK

8

IL CAVE NAVICELLI 9

IL NUOVO PORTO DI PISA A BOCCADARNO: UN ANNO DI SUCCESSI PER BATTERE LA CRISI

10 - 11

INNOVAZIONE A SERVIZIO DEL TERRITORIO: INTERVISTA

A JOS TECHNOLOGY 12 - 14

RICERCA & SVILUPPO E INNOVAZIONE: AL VIA I NUOVI BANDI PER LE IMPRESE TOSCANE

15

IL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO DELLA NAVICELLI SPA: UN PERCORSO VIRTUOSO VERSO LA QUALITÀ, L’AMBIENTE, LA SICUREZZA E LA RESPONSABILITÀ SO-CIALE

16 - 17

FORMAZIONE: COSTITUITO IL POLO TECNICO PROFESSIO-NALE “SUPER YACHT ACADEMY”

19

ALGERIA: SVILUPPO MULTISETTORIALE DEL GIGANTE NORDAFRICANO, POTENZIALE CONCORRENTE DEI MER-CATI DI MAROCCO E TUNISIA

20 - 22

IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI: LE NOVITA’ PER IL NO-STRO LITORALE

23

NAVICELLI SPA: MOSTRA DI F. PALAGANO E CANTINA JAZZ

24

RUBRICA CUCINARE A BORDO 25

NEWS IN RILIEVONEWS IN RILIEVO IL CAVE NAVICELLI

MISSIONE IN CANADA

INTERVISTA A JOS TE-

CHNOLOGY

RICERCA & SVILUPPO

AL VIA I NUOVI BANDI

PORTO DI PISA: UN AN-

NO DI SUCCESSI

Page 3: Navicelli News n° 19

AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919

UCINA

LA NAUTICA ITALIANA SEMPRE PIU’

ORIENTATA ALL’EXPORT

I l presidente di UCINA

C o n f i n d u s t r i a N a u t i c a ,

Massimo Perotti, in occasione

della presentazione a Milano

dell’ormai vicina 54ma edizione

del Salone Nautico di Genova,

ha ricordato alcuni dati relativi

al settore della nautica da

diporto; ne evidenziamo qui di

seguito tra i più significativi , in

a t tesa de l la pross ima

pubblicazione UCINA per l’anno

2014.

Il fatturato complessivo del

settore della nautica da diporto

per l’anno 2013 è pari a €

2.425.010.000, di cui l’85,3%

corrispondente alla produzione

nazionale e il restante 14,7%

alla vendita di prodotti di

importazione. La produzione

nazionale genera un fatturato

di € 479.060.000 per vendite

sul territorio nazionale (23,2%)

e da € 1.589.500.000

derivanti da esportazioni

(76,8%), di cui il 29,1 %

verso Paesi UE e il 70,9%

verso Paesi extra UE.

Dal grafico in alto è possibile

osservare la ripartizione del

fatturato globale prodotto

dall’industria nautica: essa è

notevolmente sbilanciata a

favore della cantieristica

(54%); segue con circa un

terzo del totale (31%) la

vendita di accessori; quindi il

segmento dei motori (9%) e

quello relativo all’erogazione di

servizi di refitting, riparazione e

rimessaggio (6%).

La tabella in basso ci riporta i

valori del fatturato, relativi agli

ultimi sette anni e ripartiti nei

settor i de l la produz ione

nazionale e delle importazioni.

Se analizziamo le variazioni dei

v a l o r i r i s p e t t o a l l ’ a nno

precedente (2012), evidenziate

dall’utlima riga, si osserva una

sostanziale stabilità (-0,6%); per

quanto riguarda la produzione

nazionale, ovvero pari a €

2.068.560.000. Le vendite sul

territorio nazionale subiscono

una contrazione importante (-

20,7%), controbilanciata dalla

crescita delle esportazioni

(+7,7%). Il valore del fatturato

complessivo è invece in calo di

quasi il 3% rispetto all’anno

precedente, soprattutto a causa

del calo dell’import (-14,4%),

sceso a € 356.450.000.

Una nota interessante emerge

dal sa ldo del la b i lanc ia

commerciale, in positivo ed in

crescita rispetto al 2012, pari a

€ 1.233.050.000.

(continua a pag. seguente)

3 Fonte Grafici e Tabelle: La Nautica in Cifre - Anno 2013 - UCINA

Page 4: Navicelli News n° 19

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

4

Se consideriamo il trend

dei dati dal 2007 ad oggi,

emerge che il fatturato

complessivo è sceso di

oltre il 60%, quasi 3,7

miliardi di euro in termini

assoluti, persi per la

maggior parte (oltre 2

miliardi di euro) nelle

vendite sul territorio

nazionale. L’andamento

decrescente dell’intero

settore della nautica da

d i p o r t o n e g l i a nn i

2007/2013, è evidenziato

in maniera ancora più

chiara dal grafico qui in

alto, in cui si osservano le

curve rappresentanti

i m p o r t , e x p o r t e

produzione nazionale.

L’ultimo grafico qui

in basso, risulta

part icolarmente

indicativo di come

la produzione delle

imprese nazionali, a

partire dal 2008, sia

sempre più destinata ai

mercati internazionali, e

sempre meno collocata

sul mercato interno. La

produzione venduta sul

mercato ital iano è

passata dal 47% del

2008 al 23 % nel 2013,

mentre la quota di

produz ione venduta

all’estero è salita fino al

77%.

Risulta quindi chiaro il

messagg io lanc ia to

recentemente a Milano da

Massimo Perotti: "Il

Salone di Genova deve

essere lo strumento per

far conoscere all'estero i

nostri valori, deve attirare

buyers e giornalisti da tutti

i continenti.” “Il governo –

ha infine sottolineato –

ora sta concretamente

aiutando la nautica, come

il registro telematico della

nautica e l'abbassamento

dell'Iva dal 22% al 15%

per le barche in transito

nei porti turistici. Inoltre il

S e n a t o d o v r e b b e

approvare il disegno di

legge sul nuovo codice

della nautica prima

dell'inizio del Salone”.

Marco Sammataro

Massimo Perotti,

Presidente di UCINA

Fonte Grafici e Tabelle: La Nautica in Cifre - Anno 2013 - UCINA

Page 5: Navicelli News n° 19

AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919

La crisi economica continua a

incidere sulle performance

economiche delle imprese

italiane. Le difficoltà e il calo di

fatturato sono aspetti comuni

a tutti i settori produttivi, in

particolare la nautica, negli

ultimi anni, ha registrato un

a n d a m e n t o n e g a t i v o

crescente. Nonostante ciò,

l’austerità della crisi è stata

mitigata dalla domanda estera,

c h e h a p e r m e s s o i l

raggiungimento di risultati

positivi.

L’internazionalizzazione delle

PMI risulta così la leva

strategica per il superamento

de l la cr is i economico -

finanziaria. Per questi motivi, la

SpA Navicelli di Pisa, tra le

attività in programma nel piano

d i m a r k e t i n g

internazionale, ha

o r g a n i z z a t o u na

missione di scouting in

Canada. Il paese

nordamericano, si

presenta, infatti, agli

investitori stranieri

come un mercato

pieno di opportunità

per investimenti e

business. Colpito in

maniera marginale

dalla crisi economico-

finanziaria del 2008-

2009, grazie a un

s o l i d o s i s t e m a

finanziario nazionale, registra una

crescita annuale, relativa al 2014,

che si attesta al 2,3%. In campo

commerciale, infatti, il governo ha

adottato misure per attrarre

investimenti mirati a rendere più

competitiva l’economia del paese

grazie a una politica fiscale

accorta, alla promozione di

programmi di innovazione e al

ra f forzamento d i accord i

commercia l i . Cons iderando

l’ottimo andamento generale

dell’economia (sia a livello federale

sia a livello provinciale) e i già solidi

rapporti commerciali con il nostro

paese, la nazione costituisce un

partner commerciale su cui poter

fare affidamento e in cui poter

investire a livello multisettoriale.

In particolare, il settore nautico,

concentrato principalmente negli

ambiti lacustri e fluviali, è molto

sviluppato sia per il comparto legato

alla pesca sia per le attività offshore.

Nello specifico il Canada può essere

suddiviso in tre importanti centri per

la produzione di natanti da diporto:

Canada Atlantico, sulla costa

orientale, in cui la cantieristica

è un settore tradizionale che è

cresciuto paral lelamente

all’industria ittica nazionale.

Nella British Columbia, sulla

costa occidentale, ha sede il

mercato della cantieristica di

alto livello in cui vengono

prodotti imbarcazioni oltre i 70

piedi.

Nella regione dell’Ontario, nel

Canada Centrale, hanno sede

due importanti costruttori

nazionali (Doral e PDQ) e

numerosi cantieri più piccoli.

Viola Luti

5

INTERNAZIONALIZZAZIONE

MISSIONE IN CANADA

Toronto Marina (foto: mydestination.com)

Page 6: Navicelli News n° 19

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

6

Settembre è il mese che dà il

via alla stagione dei grandi

saloni nautici. Si parte con

Cannes, poi Montecarlo e in

fine Genova. Lo storico calen-

dario dei Saloni Nautici, però,

dall’anno prossimo (2015

n.r.d.) potrebbe subire uno

stravolgimento, visto che il

Salone di Genova, vetrina del-

la nautica italiana per eccel-

lenza, potrebbe essere posti-

cipato al mese di Maggio.

Ottobre o Maggio alla fin fine

cambia poco, l’importante è

che il Salone di Genova conti-

nui a figurare tra gli eventi di

spicco della Nautica mondia-

le, perché non è solo un even-

to di nicchia ma è il simbolo di

un settore, quello della nauti-

ca, che è stato, è, e sarà, uno

dei fiori all’occhiello del nostro

martoriato paese. L’edizione

2014 del Salone Nautico, in

programma dal primo al sei di

ottobre, rappresenta l’anno

zero di un nuovo piano trienna-

le che gli organizzatori hanno

elaborato per adeguare

l’evento espositivo alle esigen-

ze di un settore in difficoltà ma

che inizia a dare i primi, timidi

segnali di ripresa come con-

fermato dalle indiscrezioni e-

merse dal Salone di Cannes.

Questa edizione vedrà il Salo-

ne Nautico incentrato forte-

mente sul “Made In Italy”. Mas-

simo Perotti, (nuovo presiden-

te di UCINA) infatti ritiene fon-

damentale far leva sul valore

aggiunto del prodotto italiano,

la barca italiana, sull’appeal

che vantano all’estero, per

conquistare il fronte

dell’export. Del resto il logo

stesso della 54° edizione del

Salone, una vela tricolore con

il vento in poppa, ben rappre-

senta il concetto che l’evento

fieristico vuol dare. Di rilevan-

te importanza sarà l’area de-

dicata in esclusiva al mondo

dei superyacht che si chiame-

rà “Super Made in Italy” lungo

la banchina esterna del Mari-

na Grande 1, dove verranno

collocati i migliori yacht pro-

dotti in italia. Il Salone targato

made in italy non sarà solo

nautica, infatti saranno pre-

senze alcune eccellenze del

nostro paese: dalla presenza

della Jeep Renegade, il primo

Suv americano realizzato in

Italia da Fca, che sarà

«courtesy car»; ai gelati Grom,

al design di Renzo Piano, al

servizio di ristorazione di Ea-

taly.

Per quanto riguarda il layout,

un importante rilievo sarà da-

to al mondo della vela, al quale

è stata riservata gran parte

della darsena interna dove

saranno esposte fino a 120

barche, e a quello della

piccola/medio nautica, ovvero

quella dei gommoni e delle

imbarcazioni fino a 12 metri

ospitati nel padiglione B.

Piero Pagliaro

54° SALONE NAUTICO DI GENOVA

SI PUNTA AL MADE IN ITALY

(Foto: genova-

boatshow.com)

Page 7: Navicelli News n° 19

AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919

CCIAA di Pisa), Giovando-

menico Caridi (Amm. Unico

Spa Navicelli di Pisa), Simo-

ne Tempesti (Amm. Unico

Porto di Pisa), Ylenia Zam-

bito (Ass. all’Urbanistica del

Comune di Pisa), Maurizio

Bandecchi (Responsabile

Area Pisana – CNA), Fede-

rico Pieragnoli (Direttore

Confcommercio di Pisa), Luciano

Serra (Presidente ASSO.N.A.T.),

Gustavo Elmi (Presidente Asso-

ciazione ARNO di Pisa).

Andrea Pecori

rizzato l’area dei Navicelli, la Go-

lena d’Arno e il Porto di Pisa. Al

convegno prenderanno parte

Marco Filippeschi (Sindaco di

Pisa), Andrea Pieroni

(Presidente Provincia di Pisa),

Pierfrancesco Pacini (Presidente

Anche quest’anno, la Spa Navicelli di Pisa, in collabora-zione con Porto di Pisa S.r.l., sarà presente al Salone Nau-tico di Genova con un proprio stand (Banchina E – Stand E6). In particolare, venerdì 3 Otto-

bre, dalle ore 11.00 alle ore

13.00, la Spa Navicelli ha

organizzato un convegno presso il

Salone Nautico dal titolo “Porto di

Pisa, Golena d’Arno, Navicelli: il

sogno diventa realtà” , in cui ver-

ranno mostrati gli sviluppi proget-

tuali e infrastrutturali rispetto allo

scorso anno che hanno caratte-

7

54° SALONE NAUTICO DI GENOVA

APPUNTAMENTO ALLO STAND NAVICELLI

Page 8: Navicelli News n° 19

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

8

né per l'uomo né per l'ambiente e se durante i lavori sono possi-bili cattivi odori, questi ultimi sono di origine naturale, dovuti alla naturale degradazione della sostanza organica.

Nicola De Neri

Adesso è in corso la bonifica ambientale: in questi giorni è in corso la rimozione dei fanghi presenti sul fondo del canale, che prima della rimozione stes-sa, sono stati analizzati da un laboratorio accreditato dall' Arpat. Non sono risultati "pericolosi": non sono tossici

E' in corso la bonifica ambienta-le e a seguire partiranno i lavo-ri per collegare le vie d'acqua. Continuano meteo permetten-do, i lavori che porteranno all' apertura del canale Incile e quindi al ricollegamento tra il canale dei Navicelli e il fiume Arno: le due vie d'acqua furono separate dai bombardamenti effettuati durante la seconda guerra mondiale, nell' anno 1943, nella zona di Porta a Mare. Il progetto prevede la realizza-zione della conca di navigazio-ne e dello sbocco in Arno, con un intervento mirato al miglio-ramento della viabilità: demoli-zione e ricostruzione del ponte mobile di via Livornese, del pon-te sul viale D'Annunzio. Una nuova pista ciclabile, area a verde e realizzazione di due rotatorie: all’incrocio fra il Pon-te del Cep e viale D’Annunzio e le vie Livornese e Pertini.

INCILE DAL CANALE DEI NAVICELLI AL CENTRO DI PISA

sport del Co-mune di Livor-no), Salvatore Sanzo (Ass. allo sport del Comune di Pisa e Presi-dente del C.O.N.I. Tosca-na), Giovando-menico Caridi (Amm. Unico Spa Navicelli di Pisa), Luigi Fabozzi (Presidente Canottieri Arno), Antonio Giuntini (Vicepresidente Canottieri Arno), Roberto Volpi (Presidente Unio-ne Canoisti Livornesi).

A.P.

Unione Canoisti Livornesi. Il progetto prevede la destinazio-ne di un garage per il rimessag-gio delle canoe e kayak, e di uno spogliatoio per gli atleti che, gra-zie alla particolarità del Canale dei Navicelli, possono allenarsi 365 giorni l’anno. Un progetto che unisce Pisa e Livorno nello sport, per lo sport, e che rappre-senta un punto di partenza di altre idee e collaborazioni per lo sviluppo di questo settore. All’inaugurazione sono intervenu-ti Marco Filippeschi (Sindaco di Pisa), Andrea Pieroni (Presidente Provincia di Pisa), Valter Tambu-rini (Vicepresidente CCIAA di Pisa), Nicola Perullo (Ass. allo

Venerdì 19 Settembre alle ore 15.00, presso la casa di Tombolo (Loc. Tombolo), si è svolta la ceri-monia di inaugurazione del “Centro di addestramento per canoa e kayak”, promossa dalla Spa Navicelli di Pisa in collabora-zione con Canottieri Arno di Pisa e

CANALE DEI NAVICELLI

INAUGURAZIONE “CENTRO DI ADDESTRAMENTO PER CANOA E KAYAK”

Foto: Nicola De Neri

Page 9: Navicelli News n° 19

AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919

9

A. Pecori M. Sammataro

Page 10: Navicelli News n° 19

10

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

Al primo giro di boa, dopo un

anno di attività, il porto di Pisa

festeggia l’avverarsi delle previ-

sioni che fin dal giorno della

inaugurazione, il 30 giugno

1913, lo avevano definito sen-

za esitazioni uno dei marina più

belli fra quelli in esercizio sulle

coste italiane.

Un giudizio confermato già lo

scorso ottobre, dopo la prima

estate di attività, dagli operato-

ri del settore e dagli armatori

al salone di Genova, dove quel

porto turistico sorto all’ombra

della Torre Pendente sembra-

va voler sfidare la congiuntura

sfavorevole che ormai da tem-

po attanaglia l’intero settore

della nautica da diporto. E che

oggi si appresta a ripresentar-

si alla grande ribalta della ras-

segna genovese forte dei risul-

tati raggiunti in poco più di un

anno di attività, dopo il perio-

do di rodaggio superato bril-

lantemente.

Un porto, quello che sorge

nell’abitato di Marina di Pisa,

proprio alla foce dell’Arno,

sulla riva sinistra, che ha delle

caratteristiche che lo rendo-

no davvero unico.

In primo luogo la posizione:

inserito in un paese vivo e abi-

tato tutto l’anno, a pochi mi-

nuti d’auto dal centro di Pisa,

dalla Versilia, dall’aeroporto

internazionale e all’interno dei

confini del più grande parco

naturale della Toscana. Cosa

c’è in giro di meglio? La rispo-

sta è difficile, se non addirittu-

ra impossibile. E il gradimento

degli utenti del mare si è visto

subito. Già pochi mesi dopo

l’apertura oltre un terzo dei

posti disponibili erano già oc-

cupati stabilimento, in proprie-

tà o in affitto a medio e lungo

termine, e quest’estate le ban-

chine si sono riempite di im-

barcazioni per soste più o me-

no lungo durante le loro cro-

ciere nel Mediterraneo. E par-

ticolare attenzione è stata de-

dicata al mondo della vela, tan-

to che il porto pisano ha già

ospitato c on successo lo

scorso anno un evento di

grande valore sportivo come

la regata delle “151 miglia”. A

questo si aggiunga che il porto

di Pisa a Boccadarno, dove al

centro del bacino è stato alle-

stito un accogliente ristorante

con annesso bar, è presto di-

venuto un centro vivo e fre-

quentato della costa tirrenica.

Spettacoli, presentazioni di

libri, musica ed eventi culturali

hanno trovato nell’area portu-

ale una location ideale, grazie

anche a un’accorta promozio-

ne avviata dal nuovo ammini-

stratore della società di ge-

stione della struttura, il dottor

Simone Tempesti che negli

ultimi mesi ha raccolto il testi-

mone da Stefano Bottai che

ha gestito l’intera fase della

progettazione e della realizza-

zione del porto.

(continua a pag. seguente)

IL NUOVO PORTO DI PISA A BOCCADARNO UN ANNO DI SUCCESSI PER BATTERE LA CRISI

Maturano le prospettive per un completamento dell’opera con la parte residenziale

Page 11: Navicelli News n° 19

11

AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919

A tutto questo si deve aggiun-

gere che il nuovo Porto di Pisa

non è una infrastruttura isola-

ta in un contesto estraneo o

caratterizzato da vocazioni di-

verse. Niente affatto. Il porto è

il fiore all’occhiello di un com-

prensorio nautico che ha or-

mai raggiunto una valenza na-

zionale ed è articolato

sull’intero corso dell’Arno, dalla

città al mare, dove si trovano

decine e decine di rimessaggi

e servizi di assistenza alle im-

barcazioni, oltre a quasi tremi-

la posti barca sul fiume. Un

fiume – l’Arno – che presto

sarà collegato direttamente

con l’altra grande infrastruttu-

ra del comprensorio nautico

pisano: il canale dei Navicelli

che dalle porte della città si

spinge verso sud fino a rag-

giungere il porto di Livorno e il

mare. I lavori del collegamento,

che ripristina l’antico incile di-

strutto dai bombardamenti

dell’ultima guerra, sono già in

corso e dovrebbero terminare

entro il prossimo anno. E che

cosa sia il canale dei Navicelli

nel panorama della nautica

italiana di qualità lo dicono i

grandi cantieri che vi sono in-

stallati, dai Cantieri di Pisa, ai

Fratelli Rossi, fino alle recentis-

sime installazioni di Codecasa,

Overmarine e Sevenstars.

Un’area nautica integrata e in

crescita, gestita da una socie-

tà pubblica – la Navicelli spa –

all’avanguardia per le capacità

gestionali della via d’acqua e

per l’innovazione applicata alla

cantieristica.

Prossimo obbiettivo dell’area

portuale di Boccadarno, è il

completamento dell’altra par-

te del progetto, quella relativa

all’area residenziale di pregio

prevista alle spalle del bacino

portuale, in una zona di alto

valore paesaggistico.

L’obbiettivo della società for-

mata da capitali pisani, la Boc-

cadarno Porto di Pisa spa,

guidata anch’essa da Simone

Tempesti, ormai è quello al-

largare la base societaria per

completare l’opera. Un obbiet-

tivo per il cui raggiungimento

sono in corso contatti con

gruppi interessati a investire

in una delle località più sugge-

stive della costa toscana dove

già esiste un porto turistico

giudicato fra i migliori e meglio

collegati d’Italia.

Giuseppe Meucci

Simone Tempesti, Amm. Unico di Boccadarno Porto di Pisa Spa

Page 12: Navicelli News n° 19

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

12

INTERVISTA A JOS TECHNOLOGY

JOS, una realtà aziendale in-

novativa presente sul territo-

rio. Come nasce e qual è

l’attività/prodotto sviluppato

dall’azienda?

Pensata per ideare sistemi di

gestione semplificata dei devi-

ce, JOS Technology nasce nel

2009 con lo sviluppo di un pri-

mo prototipo funzionale.

L’esperienza imprenditoriale

vera e propria si forma attra-

verso la partecipazione al pro-

gramma PhD+ dell’Università

di Pisa (di cui è SpinOff), cui

segue l’incubazione presso il

Cerfitt di Pontedera.

Risultata vincitrice della Start

Cup Toscana 2013 con la pre-

sentazione della prima versio-

ne di JOS, l’azienda ha esposto

a SMAU Milano 2013 e ha

partecipato come finalista al

PNI 2013

di Genova.

Ha pre-

sentato gli

ultimi pro-

totipi in

m a r z o

presso la

fiera FLCG

M i l a n o

2014 de-

dicata agli

stili di vita

sostenibili,

ottenendo

molti feed-

back positivi. L’azienda ha il

proprio core nella tecnologia

JOS (Just One System), la pri-

ma Energy Surface ad alta po-

tenza. Una piattaforma per

l’alimentazione e la ricarica di

device estremamente innovati-

va, nata con lo scopo di offrire

la soluzione più semplice ai

problemi legati all’uso dei di-

spositivi tecnologici. Dagli inizi

la tecnologia è stata progressi-

vamente migliorata e resa

sempre più efficiente. Contem-

poraneamente, si è molto am-

pliato il ventaglio di tipologie di

utenze coinvolte nel sistema.

L’azienda ha voluto puntare la

propria attenzione anche e

soprattutto all’ottica del consu-

matore, ai suoi reali bisogni,

creando un prodotto persona-

lizzabile in base alle proprie

esigenze.

Potrebbe spiegarci meglio

come funziona il sistema?

JOS (Just One System) è il

risultato di un’attenta e accu-

rata fase di ricerca, sviluppo

e prototipazione.

Il sistema, brevettato, consi-

ste in un pannello elettrificato

a bassa tensione, su cui è

possibile posizionare qualun-

que tipo di dispositivo elettri-

co o elettronico, in numero

praticamente illimitato, in

qualunque posizione si prefe-

risca o sia necessario, in mo-

dalità on od off, senza neces-

sità di alcun cavo.

L’ideatore di JOS, l’architetto

Marco Ariani, è partito da

una constatazione non bana-

le: la tecnologia è oramai il

nostro habitat reale, il driver

privilegiato di ogni emozione,

ricordo o relazione. Tutto ciò

non può essere né continua-

re a essere senza energia. Il

problema individuato, che ha

condotto ai risultati attuali,

riguarda l’evidente dicotomia

tra l’ingegnerizzazione sem-

pre più spinta dei dispositivi

d’uso quotidiano e le metodo-

logie tuttora in atto per la

loro alimentazione e ricarica,

per lo più similari nel concet-

to a quelli in uso da più di un

secolo.

(continua a pag. seguente)

IINNOVAZIONENNOVAZIONE AA SSERVIZIOERVIZIO DELDEL TTERRITORIOERRITORIO

Page 13: Navicelli News n° 19

AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919

13

Parallelamente a tale gap si è ag-

giunta negli ultimi anni una cresci-

ta sempre più massiva di utenze

elettroniche, con prestazioni sem-

pre più elevate, divenute indispen-

sabili nel quotidiano domestico e

lavorativo. JOS nasce dunque con

lo scopo di ridurre sensibilmente

le problematiche legate a tale di-

mensione: invasiva presenza di

cavi elettrici, difficoltà di accesso

alle fonti elettriche (come le pre-

se), necessità di dotarsi di un nu-

mero plurimo di caricatori.

Il sistema si pone anche come

ottima alterativa o integrazione ai

sistemi d’impiantistica tradiziona-

le. Con JOS è possibile progettare

e allestire contesti in interni per

quanto riguarda illuminazione, si-

stemi audio-video, controller e di

sicurezza, sensori e attuatori. U-

na superficie libera dove ogni pun-

to è una presa, un sistema sicuro,

flessibile, semplice da utilizzare,

che risolverà e alleggerirà le pro-

blematiche legate ai metodi tradi-

zionali, come tracce e cablaggi.

Dato che i vari contesti potranno

essere modificati facilmente solo

attraverso lo spostamento fisico

delle utenze, agganciate al pan-

nello tramite un attacco magneti-

co, saranno drasticamente ridot-

ti i tempi e i costi delle varie fasi

di allestimento, disallestimento e

modifiche in corso d’opera.

Qual è il target dei clienti poten-

zialmente interessati al vostro

prodotto? Avete mai lavorato

nel settore nautico?

JOS è un sistema dalla duplice

value proposition: per il B2C si è

individuato un prodotto rechar-

ger dedicato principalmente alla

telefonia e all'informatica, per il

B2B un sistema per interni, vali-

da alternativa all'impiantistica

tradizionale. Il

target dunque

può essere

individuato sia

nel consuma-

tore finale, a-

mante della

tecnologia ed

early adopter,

sia in quelle

aziende, ad es.

di trasporti,

accoglienza e

r istoraz ione,

che se ne vo-

gliano dotare

come servizio

(sempre più ricercato) alla pro-

pria clientela.

Per quanto riguarda il B2B sia-

mo convinti che molteplici setto-

ri, tra cui il lighting, lo stuff for

school, lo yacht design e il setto-

re stand/vetrinistica, potranno

trovare in JOS la risposta a mol-

teplici problematiche e necessi-

tà di flessibilità, efficienza e ri-

sparmio.

JOS vuole proporsi azienda por-

tatrice dell'eccellenza produttiva

e qualitativa Made in Italy. Se gli

aspetti progettuali e divendi-

ta verranno seguiti dall'azienda,

così come la produzione dei pan-

nelli e l'assemblaggio finale, la

restante componentistica, in

particolar modo elettronica, sa-

rà affidata ad aziende terze pre-

senti su territorio nazionale. A

tale scopo si prevedono accordi

mirati di partnership con azien-

de del territorio creando una

rete di eccellenze.

Con gli ultimi risultati JOS si pro-

pone come first-mover nel mon-

do dell’IoT e della domotica con

una tecnologia adattabile ai più

vari contesti, non solo appetibile

ad un mercato internazionale e

globalizzato ma anche easy-use

da parte del mondo del-

la disabilità, rendendo la vita

facile a tutti, senza alcuna distin-

zione, con forte facilitazione del-

le prestazioni sociali e lavorative.

(continua a pag. seguente)

IINNOVAZIONENNOVAZIONE AA SSERVIZIOERVIZIO DELDEL TTERRITORIOERRITORIO

Giuseppe Fusco (CNR ISTI) insieme all’architetto Marco Ariani

Page 14: Navicelli News n° 19

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

14

(continua da pag. precedente)

JOS Technology è un’azienda Star-

tup, e molte partnership sono anco-

ra in fase di valutazione. Uno dei set-

tori più interessanti sembra essere

quello nautico, dove le tecnologie più

innovative del momento sono sem-

pre state ben accette. Le possibilità

che JOS offrirà al cliente sotto

l’aspetto del design sono molteplici,

pensare di utilizzare i pannelli JOS

come rivestimenti da interni e che

questi possano funzionare come

punti di aggancio per l’alimentazione

di tutte le utenze elettriche è sicura-

mente un vantaggio, eliminare conte-

stualmente anche molti dei fili pre-

senti nelle imbarcazioni potrà rende-

re molto più veloce e flessibile le fasi

impiantistiche e di allestimento. JOS

si propone come soluzione di rapida

attuazione per tutto quello che è il

mercato del refitting in ambito nava-

le e proporrà la propria tecnologia

per il settore nautico al SEATEC il

prossimo febbraio presso il polo fieri-

stico Carrarafiere.

Quanto conta per la vostra azienda

essere aggiornati sulle nuove tec-

n o l o g i e , o v v e r o p u n t a r e

all’innovazione?

JOS Technology rientra nella deno-

minazione speciale di Startup innova-

tiva, ed è SpinOff dell’università di

Pisa, dunque dichiara già nella sua

forma costitutiva un legame impre-

scindibile con la r icerca e

l’affiliazione di nuove tecnologie. Se la

tecnologia di base offre già vari plus

interessanti, si è contemporanea-

mente molto ampliato il ventaglio di

possibili generazioni successive del

sistema. Il team JOS Technology sta

mettendo a punto nuovi prototipi e

promette sviluppi sorprendenti, con

soluzioni dedicate ai settori dell’IoT

(Internet of Things), della domotica

e dell’aerospazio. Superfici intelli-

genti, dispositivi connessi ad

Internet, supporti ultraleggeri e fles-

sibili saranno i protagonisti delle

prossime versioni.

Potrebbe indicarmi tre motivi per

cui conviene installare JOS?

JOS offre una tecnologia molto di-

versa da quelle presenti sul merca-

to come l’induzione e l’impiantistica

tradizionale, JOS è:

INTEGRAZIONE di numerose ti-

pologie di dispositivi sul medesi-

mo supporto (non è dedicato ad

una sola classe di dispositivi).

ALTA POTENZA ed efficienza

(100 watt per punto di connes-

sione.

FLESSIBILITÀ di posizionamen-

to (l’attacco magnetico per-

mette la collocazione di tutti i

dispositivi sia a tavolo, a pare-

te, e anche a soffitto).

PERSONALIZZAZIONI presso-

ché infinite a livello funzionale

ed estetico (colori, texture,

finiture superficiali rendono il

pannello un prodotto estrema-

mente personalizzabile e bran-

dizzabile)

JOS Technology vuol essere in

assoluto la prima Energy Surface

ad alta efficienza, vuole liberare i

nostri ambienti dai cavi, ridurre

l'inquinamento elettro-magnetico,

trasformare l'approccio all'energi-

a semplificando e moltiplicando il

suo utilizzo, rendendo il rapporto

con la tecnologia un'esperienza

touch wireless, divertente, sempli-

ce, flessibile, personalizzabile, si-

cura.

Andrea Bruscoli

IINNOVAZIONENNOVAZIONE AA SSERVIZIOERVIZIO DELDEL TTERRITORIOERRITORIO

Page 15: Navicelli News n° 19

AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919

15

in base alla dimensione

dell’impresa.

I Bandi 1 e 2 finanzieranno

progetti strategici di ricerca

industriale e sviluppo speri-

mentale mentre il Bando 3

finanzierà aiuti all'innovazione

delle pmi. Il Bando 1 è dedica-

to alle grandi imprese associa-

te con altre di diverse dimen-

sioni, mentre i Bandi 2 e 3

sono rivolti esclusivamente

alle pmi.

In linea con la “Strategia di

Ricerca e Innovazione per la

Smart Specialisation in Tosca-

na” saranno finanziati priorita-

riamente progetti legati alle

priorità tecnologiche orizzon-

tali indicate dalla stessa

Smart Specialisation, ovvero

ICT e fotonica, fabbrica intelli-

gente e chimica e nanotecno-

logia.

Allo scopo di favorire le impre-

se i bandi saranno strutturati

con un modello "a due fasi". Vi

sarà una prima fase di presen-

La Regione Toscana, attraverso

una gestione anticipata dei fondi

del programma operativo Fesr

2014-2020, con decreto dirigen-

ziale n. 3389 del 30 luglio

(pubblicato sul Burt del 13 agosto

2014) ha approvato tre nuovi ban-

di per un impegno finanziario com-

plessivo di 8 milioni.

Attraverso questi bandi la Regione

vuol dare un aiuto concreto alle

imprese toscane, micro, piccole,

medie e grandi, che intendono rea-

lizzare investimenti in attività di ri-

cerca, sviluppo e innovazione e cre-

are così le condizioni per reagire

alla crisi.

I progetti potranno essere presen-

tati dalle imprese sia in forma sin-

gola che associata, anche con gli

organismi di ricerca, ed avere una

dimensione finanziaria che varia da

50 mila euro a 10 milioni di euro.

Gli aiuti per la realizzazione dei pro-

getti di investimento saranno con-

cessi sotto forma del contributo in

conto capitale e l’intensità

dell’agevolazioni varierà soprattutto

tazione delle idee progettuali

che poi saranno valutate da

soggetti esperti sulla base di

una griglia di criteri prefissati.

Per le migliori idee progettuali

che verranno selezionate ed

ammesse alla seconda fase, le

imprese saranno invitate a pre-

sentare i progetti esecutivi che

concorreranno quindi nella gra-

duatoria di merito, che verrà

pubblicata entro giugno 2015.

La domanda di prima fase do-

vrà essere redatta esclusiva-

mente on-line accedendo al

sistema informatico di Sviluppo

Toscana a partire dal 1 otto-

bre e fino al 31 dello stesso

mese. Entro fine anno uscirà la

relativa graduatoria.

Affinché la domanda sia am-

missibile, sarà necessario che

l’impresa dimostri di essere

“dinamica”, ovvero di aver man-

tenuto o incrementato il pro-

prio fatturato come risulta con-

frontando il bilancio 2009 con

il bilancio 2013. Nel caso di

aggregazioni di più soggetti

almeno la metà di essi devono

dimostrare di soddisfare tale

requisito.

Simone Pistolesi

RICERCA & SVILUPPO E INNOVAZIONE

AL VIA I NUOVI BANDI

PER LE IMPRESE TOSCANE

Page 16: Navicelli News n° 19

16

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

Il Sistema di Gestione Integrato rappresenta per un’organizzazione

uno dei requisiti base per ridurre

gli effetti della concorrenza, affron-tare con maggiore fiducia le diffi-

coltà attuali e rafforzare la propria posizione sul mercato.

Le nuove disposizioni legali e socia-

li in materia di qualità, ambiente, sicurezza, igiene ed etica, compor-

tano un maggiore impegno da parte degli operatori economici

che intendono valorizzare e coin-

volgere il proprio capitale umano e le proprie responsabilità nella ge-

stione del business aziendale. Da qui l’importanza e la necessità di

adoperare un modello di

“governance” che evidenzi una visione unitaria della gestione a-

ziendale con visibilità di obiettivi, unicità e controllo della documen-

tazione, ottimizzazione e integra-

zione delle risorse, tutti fattori indispensabili per la crescita e lo

sviluppo della competitività. A tale proposito ed a distanza di

poco tempo dell’ottenimento della

certificazione del sistema Qualità e Ambiente in conformità alle norme

internazionali ISO 9001:2008 e ISO 14001:2004, la Spa Navicelli

di Pisa ha ottenuto la certificazio-

ne del Sistema di Gestione sulla Sicurezza e la Responsabilità So-

ciale adottando gli standard inter-nazionali OHSAS 18001:2007 e

SA 8000:2008.

Il Sistema di Gestione Integrato (QAS-SA8000) DELLA Spa Navi-

celli è stato valutato dall’Ente di Certificazione Det Norske Veritas

– DNV, leader mondiale di certifi-

cazione riconosciuto e accreditato dai più importanti Enti ed Organi-

smi internazionali nonché uno dei primi Enti a certificare secondo la

norma OHSAS 18001, la quale è

stata sviluppata utilizzando come riferimento il documento Safe-

tyCert® di Bureau Veritas - DNV

L’adozione volontaria del Sistema di Gestione Integrato della Spa Navicelli

è stata una scelta voluta dalla dire-

zione della Società con l’obiettivo di guidare lo sviluppo aziendale e di

migliorare la qualità del lavoro, ricer-cando contestualmente la massima

efficienza ambientale, la tutela della

sicurezza sui luoghi di lavoro e il be-nessere dei lavoratori secondo uno

schema organizzativo che unisce le specificità di ciascuna delle quattro

norme in un unico sistema di regole

e procedure, creando all’interno dell’impresa una vera e propria

“cultura organizzativa”.

Sistema di Gestione della Sicurezza

- OHSAS 18001.

Secondo le stime dell’Organizzazione

Internazionale del

Lavoro, ogni anno nel mondo, circa

270 milioni di per-sone sono coinvol-

te in incidenti sul

lavoro, mentre 160 milioni sono

affette di malattie professionali, il

tutto con riflessi

economici stimati interno al 4 % del

PIL mondiale. La lotta contro gli in-

fortuni sul lavoro

impone una co-stante ricerca di

nuove strategie e politiche condivise

con tutti i soggetti

della prevenzione per l’individuazione

e pianificazione di interventi e struttu-

rati e mirati. In

Italia, ogni anno si verificano oltre

1.000.000 di inci-denti sul lavoro con

conseguenze che provocano quasi 25.000 invalidità permanenti e più di

1.200 morti. Per eliminare o ridurre

i rischi da lavoro ed impedire il verifi-carsi di infortuni e malattie professio-

nali, le aziende di tutte le dimensioni e in tutti i settori devono mettere in

atto un solido sistema di gestione per

la salute e la sicurezza dell'ambiente lavorativo. In Italia la salute e la sicu-

rezza sul lavoro sono regolamentate dal Decreto Legislativo n. 81 del 9

aprile 2008 (Testo Unico sulla salute

e sicurezza sul lavoro) entrato in vigo-re il 15 maggio 2008, e dalle relative

disposizioni correttive, ovvero dal Decreto legislativo 3 agosto

2009 n. 106 e dai successivi ulterio-

ri decreti.

(continua a pag seguente)

IL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO DELLA NAVICELLI SPA

UN PERCORSO VIRTUOSO VERSO LA QUALITÀ, L’AMBIENTE, LA SICUREZZA E LA RESPONSABILITÀ SOCIALE

Page 17: Navicelli News n° 19

AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919

Un sistema di gestione struttu-rato come quello indicato dalla

OHSAS 18001, evidenzia un

modello gestionale idoneo ed in piena conformità con le prescri-

zioni del D.lgs 81/08. Da qui la scelta della Spa Navicelli di adot-

tare e certificare un sistema di

gestione della sicurezza secon-do lo standard internazionale

BS OHSAS 18001:2007 con l’obiettivo di valutare e controlla-

re i rischi sulla sicurezza dei

lavoratori e sui luoghi di lavoro mediante l’introduzione e attua-

zione di politiche, programmi e procedure per un miglioramen-

to continuo delle prestazioni

aziendali. Sempre mirando al migliora-

mento della sicurezza sul lavoro, la Spa Navicelli ha messo in

campo diverse misure e proget-

ti per l’adeguamento strutturale delle infrastrutture di competen-

za, tra questi possiamo citare: la messa in sicurezza delle va-

sche di stoccaggio temporaneo

dei fanghi di dragaggio prove-niente dai fondali del canale dei

Navicelli recintando tutto il peri-metro dell’area e predisponen-

do sensori di movimento che

captano la presenza di persona-le non autorizzato ed inviano i

segnali d’allarme agli organi competenti. E’ stato sviluppato

un progetto La Logistica e Sicu-

rezza del trasporto merci (Progetto Lose) con il finanzia-

mento dei Fondi Europei nell’ambito del Programma di

Cooperazione Transfrontaliera

Italia – Francia Marittimo 2007 – 2013, con l’installazione di un

impianto a infrarossi e videoca-mere dislocate per la videosor-

veglianza del canale; il progetto

ha rilevanza anche dal punto di vista ambientale, in particolare

viene realizzato il monitoraggio delle qualità dell’acqua del cana-

le con sonde parametriche e di

sistema di telecontrollo. Inoltre sono in corso le opere per il

miglioramento della messa in sicurezza delle porte vinciane

localizzate nel tratto del Canale

dei Navicelli compresso fra lo Scolmatore dell’Arno e la Darse-

na Toscana, ciò comporterebbe

anche una riduzione dell’impatto ambien-

tale evitando

l’insabbiamento del-la Darsena Toscana.

SA 8000. Respon-

sabilità Sociale

d’Impresa Nell’attuale mercato

la qualità dei prodot-

ti e dei servizi è or-mai considerata

acquisita e l’attenzione dei con-

sumatori, utenti e

clienti, si rivolge sempre più spesso

alla qualità del pro-cesso, inteso come

filiera produttiva con

cui prodotti e servizi sono ottenuti, pre-

stando grande at-tenzione alle performance eti-

ca e il modo di operare delle

aziende con cui si interagisce. La prosperità e competitività di

un’impresa dipende in primis della valorizzazione del capita-

le umano, tanto in termini for-

mativi quanto sotto l’aspetto dell’etica del lavoro. Sempre

più aziende, dunque, decidono di affermare la propria respon-

sabilità sociale adeguando il

proprio sistema gestionale allo standard internazionale

SA8000 ( Social Accountabi-lity).

La Spa Navicelli ha sempre

riconosciuto la propria respon-sabilità sociale verso i propri i

dipendenti e, più in generale, verso il benessere lavorativo e

rispetto delle condizioni di lavo-

ro, nonché idonee condizioni di salute e sicurezza con il coin-

volgimento di tutti gli stakehol-ders.

Tale consapevolezza, in linea

con i valori e principi dell’Organizzazione, ha spinto

la direzione a formalizzare le sue strategie e politiche azien-

dali con il percorso già intra-

preso per il conseguimento delle certificazioni sulla qualità,

tutela dell’ambiente e la sicu-rezza, a conseguire altresì, la

Certificazione Etica secondo la Norma Internazionale SA8000:

2008.

Tramite l’implementazione e certifi-cazione del Sistema di Gestione

della Responsabilità Sociale, la Spa Navicelli si impegna a rispettare gli

standard più rigorosi di condotta

etica e professionale nei confronti dei dipendenti, dei collaboratori e di

tutti gli interlocutori aziendali: clien-ti, fornitori, partner, istituzioni, co-

munità locale, relativi a sicurezza,

salute, lavoro infantile, discrimina-zione, retribuzione e orario di lavo-

ro, etc. attestando che l’impresa è in linea con i requisiti della norma

ed assicurando lo sviluppo della

cultura della responsabilità sociale d’impresa

L’adozione di un sistema gestione

di responsabilità sociale basato

sullo standard internazionale SA8000 avvalora l’impegno della

Spa Navicelli di incanalare le per-formance aziendali sui principi del

rispetto dei diritti umani, il rispetto

dei diritti dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori e

le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro per un migliora-

mento del clima aziendale.

Silvia Léon

17

(Immagine: ser-

vizi-associati.it)

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NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

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AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919

IIS Buontalenti Cappellini Orlando di Livorno in rete con tutti i nautici to-

scani e altri istituti superiori connes-

si al settore, ricoprendo le provincie di Livorno Pisa Lucca Massa e Gros-

seto su bando della Regione Tosca-na, ha firmato a luglio un importan-

te passo per la formazione dei giova-

ni nel mondo del diporto: un polo tecnico professionale dedicato allo

yachting. " Super Yact Academy” che come si deduce dal nome stesso si

focalizza maggiormente sul segmen-

to dei super yacht. Le scuole con il distretto nautico

toscano, in testa il Polo d’innovazione Penta, le associazioni di categoria e

alcune prime agenzie formative dei

territori costieri, hanno siglato for-malmente una rete per agire su pro-

grammi, corsi, stage e formazione on the job.

Obiettivi:

qualificare nell’apprendimento in

situazione gli obiettivi specifici dei singoli percorsi,

favorire la continuità dei percorsi

formativi contrastando il rischio

di abbandono e dispersione

accompagnare i giovani per il

rientro nel sistema educativo di

istruzione e formazione

Azioni: Laboratori per lotta alla dispersione

scolastica. Le attività promosse pre-vedono l’offerta di Servizi individuali

diffusi e articolati di orientamento /

riorientamento e accompagnamento

svolti da counselor, tutor e orientato-ri, nonché azioni rivolte al gruppo

classe che prevedono l’invito di testi-

moni provenienti dal mondo del lavo-ro.

Le visite in azienda hanno l’obiettivo d i d i m o s t r a r e a l l ’ a l l i e v o

l’organizzazione di un’impresa, le

risorse umane, le attrezzature e le strumentazioni. L’allievo che si accin-

ge ad entrare per la prima volta a contatto con una nuova realtà può

assorbire la “cultura” che contraddi-

stingue i membri del gruppo e svilup-pare comportamenti socialmente

accettabili e forme di convivenza adatte alla situazione.

I laboratori aziendali sono finalizzati a far conoscere all’allievo le moderne

tecnologie utilizzate in azienda, favo-rire la qualità dell’apprendimento e

l’acquisizione della cultura d’impresa.

L’attività vede la collaborazione attiva dell’impresa che, di concerto con

scuole e agenzie, definirà le modalità di svolgimento del laboratorio, i tem-

pi e metterà a disposizione esperti

che affiancheranno gli allievi durante lo svolgimento delle attività.

Laboratori sulle competenze di base

con particolare riferimento alle com-

petenze digitali, alle lingue straniere e alle competenze trasversali e di

cittadinanza. Si sottolinea l’utilizzo di metodologie laboratoriali ed espe-

rienziali e la contestualizzazione delle

competenze al settore professiona-le.

Corsi i forma-

zione per drop

out che si svol-geranno in

collaborazione con le imprese

sia per quanto

riguarda l’uso di laboratori

attrezzati, la realizzazione di

stage e pro-

ject work e la presenza di

docenti esper-ti .

Rafforzare il rapporto tra

s i s t e m a

dell’istruzione, quello della

formazione e i sistemi della

ricerca tecno-

logica, per fa-vorire il trasfe-

rimento della ricerca indu-

striale alle im-

prese; L’idea che sta dietro alla proposta di

attivazione del polo punta alla ridefinizio-ne di parte dei percorsi di orientamento,

istruzione e formazione per far si che ci

possa essere una migliore sovrapposi-zione con quelle che sono le richieste, in

continua evoluzione, del mercato del lavoro. Se pensiamo, per esempio, alle

tecnologie, si evidenzia una forte “non

sincronia” fra quello che viene offerto dal sistema della formazione, con le

necessità delle aziende impegnate quoti-dianamente in percorsi di innovazione e

miglioramento delle professionalità in-

terne. Il percorso di innovazione previsto con l ’attivazione del polo mira

all’adeguamento didattico ed al migliora-mento dei contenuti dei diversi percorsi

di istruzione e formazione, siano essi

presenti o da attivare presso le scuole aderenti alla rete, con utilizzo pieno delle

quote di autonomia e flessibilità che l’ordinamento scolastico consente ai

diversi indirizzi.

Il coinvolgimenti degli enti di ricerca co-me, ad esempio, ISTI-CNR, deve far pen-

sare non tanto alla ricerca di base, ma, soprattutto, alla possibilità di sfruttare le

innovazioni prodotte, e disponibili sul

mercato, come strumento professiona-lizzante in grado, se opportunamente

gestito, di accorciare i tempi necessari alla formazione, attenuando le differenze

che, attualmente esistono, fra la forma-

zione erogata e la professionalità richie-sta dal mercato.

Tutto questo ha maggior valore se riferi-

to, come in questo caso, ad un settore,

quello della nautica da diporto, conside-rato prioritario e strategico dalla Regio-

ne Toscana.

FORMAZIONE

COSTITUITO IL POLO TECNICO PROFESSIONALE “SUPER YACHT ACADEMY”

Page 20: Navicelli News n° 19

20

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

ALGERIA

SVILUPPO MULTISETTORIALE DEL GIGANTE NORDAFRICANO, POTENZIALE CONCORRENTE DEI

MERCATI DI MAROCCO E TUNISIA

Nel mese di febbraio dello scorso anno, nell’ambito di “Seatec”, la SpA

Navicelli di Pisa ha organizzato pres-

so la propria sede un’attività di inco-ming a cui hanno partecipato due

delegazioni di professionisti e impren-ditori del settore nautico e rappre-

sentanti di enti locali, provenienti da

Marocco e Tunisia, per fornire un supporto a tutte le imprese interes-

sate all’internazionalizzazione, sia italiane sia marocchine e tunisine. Al

buon esito della visita è seguita una

missione nei due Paesi nordafricani da parte di una nostra delegazione e

gli incontri, concentrati principalmen-te sui settori della nautica da diporto

e delle infrastrutture portuali, hanno

evidenziato un forte interesse da par-te delle imprese dell’area e, consen-

tendo la creazione di una rete di con-tatti con potenziali partner commer-

ciali e l’individuazione di una serie di

opportunità di business in loco. Tuttavia, se consideriamo la regione

geografica del Maghreb in generale, e in particolare quella del cosiddetto

“Piccolo Maghreb”, negli ultimi anni

anche l’Algeria sta attirando investi-menti esteri provenienti da diversi Paesi del mondo. Come i suoi vicini,

tanto simili quanto diversi sia sul pia-

no storico-culturale che su quello politico-economico, anche questo

gigante nordafricano di 2.381.740 kmq (attualmente il più grande Stato

africano per estensione geografica)

si sta infatti affacciando al mercato globale, offrendo ai Paesi esteri op-

portunità di investimenti e scambi commerciali a livello plurisettoriale e

con una prospettiva a 360 gradi,

specchio di una politica estera che riflette un Paese in cui si incontrano

(e talvolta si scontrano) varie identità, da quelle “storiche”, la mediterraneo-

europea e quella arabo-islamica, pas-

sando attraverso la più “regionalizzata” maghrebina, la

“minoritaria” berbera e, ultima ma non di minore importanza, quella

“continentale” africana. L’attenzione

del Paese, in ambito di politica este-ra così come in ambito commercia-

le, si rivolge sia al Mediterraneo e

all’Europa sia al Maghreb, al Sahel e all’intero continente africano, così

come ai Paesi mediorientali, ma anche ad altri Paesi come Cina,

Canada e Stati Uniti (quest’ultimo,

infatti, è il principale acquirente del petrolio algerino). Essendo l’Algeria

un importante produttore di petro-lio (già membro dell’OPEC) e gas

naturale (di cui Algeri è il terzo Pae-

se esportatore verso il mercato UE e di cui l’Italia è il principale acqui-

rente nel mercato algerino), l’economia del Paese si fonda prin-

cipalmente sul settore degli idro-

carburi, che, secondo i dati forniti dal nostro Ministero degli Affari

Esteri, rappresenta circa un terzo del PIL nazionale (198 miliardi di

Euro), il 60% delle entrate statali e

corrisponde a circa il 98% delle esportazioni algerine. Tuttavia, no-

nostante il ruolo cruciale che il set-tore degli idrocarburi ha

sull’andamento dell’economia nazio-

nale e il fatto che l’economia “hors hydrocarbures” sia ancora relativa-

mente debole e dominata

dall’intervento statale, l’Algeria guarda ad un progresso futuro che sia multi-

settoriale e sta investendo molto a tal proposito, anche attraverso il finanzia-

mento di ambiziosi programmi infra-

strutturali, su settori innovativi quali

quello delle energie rinnovabili. Uno dei principali esempi di questo nuovo

ed ambizioso orientamento di sviluppo

sostenibile è stata l’adozione, tre anni fa, di un programma per le energie

rinnovabili e l’efficacia energetica che ha come obiettivo quello di rendere di

origine rinnovabile, entro il 2030, il

40% della produzione elettrica desti-nata al consumo nazionale. Anche il

settore terziario, comunque, e in parti-colare quello del turismo e delle varie

attività commerciali e imprenditoriali

ad esso connesse, sta conoscendo un graduale sviluppo e settori come quel-

lo nautico si stanno progressivamente affermando sul mercato internaziona-

le.

(continua a pag. seguente)

Fonte immagine: lonleyplanet.com

Page 21: Navicelli News n° 19

21

AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919

Il comparto dei trasporti marittimi è quello che traina maggiormente

l’economia del settore, in quanto può fare affidamento su una rete di colle-

gamenti via mare ben consolidata tra diverse città algerine e i principali

porti europei nel Mediterraneo: Mar-

siglia e Alicante sono i porti che offro-no maggiori collegamenti con diverse

città algerine, ma anche città italiane come Genova (collegata con Skikda)

e Civitavecchia (collegata nei mesi

estivi con Annaba) offrono tratte ver-so il paese africano mediante le com-

pagnie Algérie Ferries e SNCM Italia Srl. Queste rappresentano inoltre,

soprattutto per i circa 40.000 algeri-

ni residenti nel nostro Paese (imprenditori, studenti, operai, lavora-

tori stagionali e familiari al seguito), un’alternativa ai collegamenti aerei di

Air Algérie e Alitalia da Roma e Mila-

no. Sempre riguardo ai trasporti ma-rittimi, è da ricordare che il 14 no-

vembre 2012 l’Algeria ha stipulato con il nostro Paese un accordo bila-

terale di cooperazione, accordo che

ha permesso di intensificare anche i collegamenti aerei con la capitale

algerina e la città di Orano. Ad Algeri, infatti, il Ministro dei Trasporti algeri-

no Amar Tou e l’allora Vice Ministro

delle Infrastrutture e dei Trasporti Mario Ciaccia hanno ribadito e con-

fermato le eccellenti relazioni ami-chevoli tra i due Paesi, incrementan-

do la sinergia economica tra le due

sponde del Mediterraneo, dal mo-mento che l’accordo si è inserito

nel quadro di una serie di intese

bilaterali, stipulate negli anni prece-denti con altre realtà come la Tuni-

sia (2006) e l’Egitto (2008), volte a potenziare la presenza italiana

nell’area.

La nautica da diporto algerina, invece, resta ad oggi un settore

ancora molto di nicchia sia per

quanto riguarda il numero di dipor-tisti presenti nel Paese sia per la

sua ancora debole affermazione sul mercato mondiale, ma presen-

ta a livello nazionale uno sviluppo

tale che offre varie opportunità agli investitori e, allo stesso tempo,

lascia ben sperare in un’internazionalizzazione analoga a

quella che sta avvenendo nel vicino

Marocco. Per quanto concerne le infrastrut-

ture portuali dedicate, sebbene la maggior parte di esse siano anco-

ra di dimensioni relativamente con-

tenute o comunque dedicate princi-palmente ad attività economiche

come la pesca, piccoli ports de plaisance si possono trovare pres-

soché in tutte le medie e grandi

città costiere. Algeri si conferma senza dubbio la città che offre mag-

giori attrazioni per il settore, con i porti turistici nelle vicine località di

Sidi Fredj e Bab El Oued, ma anche

la regione di Orano ospita stabili-menti balneari e infrastrutture al-

berghiere molto ben attrezzati ri-

guardo alle attività nautiche. Anna-ba, la terza più grande città costie-

ra algerina, nonostante un porto commerciale piuttosto sviluppato,

non ha attualmente

un’infrastruttura portuale dedicata al diportismo, anche se vi è comun-

que l’intenzione di realizzare un ampliamento con la costruzione

un’infrastruttura dedicata esclusi-

vamente alla pesca e al diportismo in tempi brevi che vada così ad in-

crementare l’attività turistica nella regione. Inoltre, porti turistici sono

riscontrabili anche presso altre

città costiere, alcune relativamente piccole, come Skikda, Tizi Ouzou,

Béjaia (con il porto turistico e di pesca di Tala-Ilef), il porto ad attività

multiple (commercio, pesca e nauti-

ca da diporto) di Ténès, i porti turi-stici di Mostaganem e Arzew (sulla

costa occidentale), Ghazaouet (con il porto Marsa Ben M’hidi, non lon-

tano dal confine marocchino) e, in

corso di realizzazione e che verrà prossimamente inaugurato dopo

oltre sei anni di lavori, il porto di El Aouana, località vicino alla città di

Jijel (nella regione orientale della

Cabilia).

(continua a pag. seguente)

Le marine di Algeri e Sidi-Fredj

Fonte : nationalgeographic.com e photo2ville.com

Page 22: Navicelli News n° 19

22

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

(continua da pag. precedente) L’Algeria Boat Show, salone inter-

nazionale delle attrezzature e dei

servizi per la nautica e la nautica da diporto che dal 2009 si tiene an-

nualmente presso Port El Djamila (già La Madrague), nella località di

Ain Bénian, sobborgo di Algeri si-

tuato a 15 km a ovest della capitale algerina e non lontano da località

turistiche altrettanto rinomate a livello nazionale come la già ricorda-

ta Sidi Fredj, Le Club des Pins e la

foresta di Bainem, dal 13 al 17 maggio del prossimo anno terrà la

sua quinta edizione e, come nelle precedenti, ospiterà espositori pro-

venienti principalmente dall’Algeria,

ma in parte anche dalla vicina Tuni-sia. Se comparata al Salone Nauti-

co Internazionale di Genova o ad altre fiere di settore internazionali

come quelle di Amburgo, Fort Lau-

derdale o Dubai, la fiera di Algeri ha ovviamente dimensioni irrisorie,

nonostante sia visitata annualmen-te da imprenditori algerini, tunisini,

ma anche europei (provenienti prin-

cipalmente da Francia, Italia, Spa-gna e Grecia). Tuttavia, pur avendo

ancora dimensioni prevalentemen-te nazionali e di nicchia, il settore

nautico algerino beneficerà sicura-

mente dello sviluppo economico multisettoriale che il Paese sta in-

traprendendo (a partire, come già accennato, dal settore delle energie

rinnovabili, considerate dal governo

una priorità su cui investire) e avrà modo di internazionalizzarsi facen-

do dell’Algeria, in tempi relativa-mente brevi, un potenziale concor-

rente dei Paesi vicini, in primis il

Marocco e la Tunisia. Quanto ai rapporti economici e

commerciali tra Italia e Algeria in

generale, le relazioni bilaterali tra i due paesi rimangono dunque molto

solide, dal momento che Roma ha consolidato ormai da diverso tempo

una posizione di preminenza tra i

principali partner commerciali di Algeri, con un costante sforzo da

parte dell’Italia di creare in quel Paese condizioni tali che favorisca-

no la crescita della presenza delle

nostre imprese, incrementando così gli investimenti e l’import-

export. La riprova è data dalla pre-

senza di padiglioni italiani presso le varie fiere locali, una partecipa-

zione che si rivela fondamentale

per incrementare l’interesse del mercato italiano per quello algeri-

no e che rispecchia pienamente l’evoluzione dell’export italiano

registrata negli ultimi anni e

l’importante posizione che l’Italia, malgrado le politiche di conteni-

mento delle importazioni attuate dagli ultimi anni dal Governo di

Algeri, continua ad avere sul mer-

cato del Paese nordafricano. Il quadro macroeconomico

dell’Algeria presenta dunque indi-catori sostanzialmente positivi, e

la partecipazione dell’Algeria,

insieme a Marocco, Tunisia, Libia e Mauritania, all’organizzazione

economica e politica dell’UMA (Unione del Maghreb Arabo) non fa

che consolidare ormai da diversi

anni, seppur con non poche difficol-tà dovute anche all’attuale situazio-

ne geopolitica di alcuni di essi (Libia e Mauritania), i rapporti economici

con i vicini e a mantenere buone

relazioni diplomatiche. A favorire ulteriormente tutto ciò, da parte

algerina, oltre ai buoni rapporti con l’Estero (sia arabo che europeo) e

nello specifico con il nostro Paese,

contribuisce una situazione politica interna che, nonostante alcuni inevi-

tabili elementi di incertezza, è co-munque stabile.

Enrico Becuzzi

Page 23: Navicelli News n° 19

IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI

LE NOVITA’ PER IL NOSTRO LITORALE ma cruciale non soltanto per le politiche di tutela ambientale. Ci troviamo nel santuario dei ceta-cei che anche recenti e drammati-che vicende hanno riportato alla ribalta delle cronache. Già prima dell’inchino di Schettino il governo francese aveva richiesto –è bene ricordarlo-il passaggio delle sua gestione dalla sede di Genova a quella di Montecarlo perchè il no-stro governo finora non ha fatto e

non fa una mazza. E questo nel momento in cui il ministro Orlan-do dopo un lunghissimo letargo ministeriale aveva riavviato proprio sui temi del mare una sua iniziati-va per istituire, ad esempio, un Osservatorio nazionale sul mare presso il parco di San Rossore d’intesa con la regione Toscana. Intanto al senato non avendo evi-dentemente da fare di meglio stanno cercando di cancellare dalla legge quadro sui parchi la norma che stabilisce per le regioni un competenza ‘sui brevi tratti di costa ( a loro ) prospicienti’. Intan-to è stato avviato il progetto Live Your Tour, che mira a ridurre la pressione turistica sulle aree co-stiere e a indicare itinerari alterna-tivi nell’area del Mediterraneo un bacino che rappresenta un terzo del turismo mondiale. L’unione europea già da anni promuove inoltre una cooperazione cross-border con il suo Mediterranean Sea Basin Programme per raffor-zare la cooperazione tra i dician-

L’inaugurazione del porto ha sicura-mente stimolato e favorito una inte-sa e una collaborazione tra i diversi soggetti istituzionali e associativi che operano sul litorale ma anche e non di meno sui collegamenti delle vie d’acqua dall’Arno ai Navicelli nel loro rapporto anche con Livorno. Su tutta una serie di problemi emer-ge con rinnovato vigore il ruolo del nostra parco ma anche di realtà finora ignorate e restate tuttavia ai margini di un dibattito tutto preso da un turismo quasi esclusivamente incentrato sulle sdraio e gli ombrello-ni. Il quadro ora è decisamen-te cambiato come abbiamo potuto vedere in estate soprattutto a Marina di Pisa e sul Porto grazie in particolare all’iniziativa di Marina Slow, il Fuori Onda e anche il Gruppo di San Rossore impegnato con la regione Toscana nella isti-tuzione di un Osservatorio sul Mare. Il Futuro del Mare è stato infatti il tema di varie iniziative dove oltre alle sdraio e agli ombrelloni di è di-scusso di pesca, di tutela del mare, del paesaggio, di politiche comunita-rie che condizionano sempre più anche le nostre politiche nazionali, regionali e locali. Temi che ritroviamo anche in due leggi toscane molto importanti at-tualmente in discussione quella sul paesaggio e quella sulle aree protet-te e che dovrebbero tagliare il tra-guardo entro l’anno. E tra le iniziative previste e in prepa-razione sui problemi dell’ambiente in particolare merita di essere segnalata quella del 14-15 novem-bre promossa dal ministero dell’ambiente d’intesa con altri mini-steri che si terrà a Livorno. L’incontro ha lo scopo di definire La Carta di Livorno un documento in cui mettere a punto impegni e obiet-tivi che istituzioni e soggetti europei, nazionali, regionali e locali dovranno perseguire in questa area maritti-

nove paesi bagnati dal Mediterra-neo. Solo a noi può venire in mente in un momento in cui si sta cercan-do sul piano europeo di attuare progetti focalizzati su interventi innovativi in settori strategici per lo sviluppo dalle risorse idriche , l’ambiente, le energie rinnovabili e il turismo, la tutela della biodiversità e molto altro di estromettere le regioni da qualsiasi ruolo nell’ambito delle aree protette ma-

rine. In questo quadro fra l’altro è prevista anche la creazione di una rete trans-nazionale per la crescita del turismo sostenibile e responsabile in alcune aree selezionate di quattro paesi come l’Italia, Libano, Spagna e Tunisia. Come si vede a Livorno non saranno poche né di poco conto le questio-ni da affrontare tanto più che su molte di esse noi finora non abbiamo fatto nulla o ben poco. Ecco per-

ché sarà per tutti una occasione da non perdere a cui per quanto ci riguarda come Gruppo di San Ros-sore non mancheremo di dare co-me stiamo già facendo per l’Osservatorio un nostro contribu-to. Intendiamo insomma onorare l’impegno a suo tempo assunto con Orlando e che confermiamo al nuovo ministro. E siccome proprio grazie ad alcuni appuntamenti dello scorso estate sia al Fuori Onda che al Fortino a Marina abbiamo -diciamo così- ri-scoperto il valore dei libri che non si mangiano ma che si leggono e fanno discutere stiamo lavorando perché questo tipo di iniziative si possano promuovere non soltanto in estate. Ciò richiederà naturalmente il coin-volgimento del Porto, del Parco, dei Navicelli, di Marina Slow, del Grup-po di San Rossore e di altri che hanno già confermato la loro dispo-nibilità.

Renzo Moschini- Presidente del

Gruppo di San Rossore

AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919

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Page 24: Navicelli News n° 19

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NAVICELLI SPA MOSTRA DI F. PALAGANO E CANTINA JAZZ

Si è tenuto venerdì 5 Settem-

bre presso la sede della Spa

Navicelli di Pisa, l’ appuntamen-

to con Cantina Jazz, la rasse-

gna enomusicale.

Il gradito appuntamento, che

anche questa volta ha riscosso

i favori del numeroso pubblico

presente, ha fatto da cornice

all’ inaugurazione di “ Antologi-

ca”, personale dell’ artista Fer-

nando Palagano. Originario del-

la Provincia di Foggia, vive or-

mai a Pisa dal 1961 dove si è

laureato in

lettere.

La modella-

zione dell’

argilla e la

pittura sono

le sue pas-

sioni, che

r i s a l g o n o

agli anni del-

la prima gio-

ventù. Dal

2008 avvia l’ attività esposi-

tiva, partecipando a nume-

rose rassegne e mostre

collettive.

Come sempre l’ Ing. Giovan-

domenico Caridi, Ammini-

stratore Unico della Spa

Navicelli, dopo aver salutato

gli ospiti presenti, ha dato il

via alla serata: prima presen-

tando l’ artista e le sue ope-

re; dopo lasciando spazio alla

musica del Trio Musicale for-

mato da Emiliano Loconsolo

(voce), Andrea Garibaldi

(piano) e Nino Pellegrini

(contrabbasso) ed alle poesie

di Michele Cristiano Aulicino.

Musica e poesia si sono mi-

scelate, accompagnando il

gustoso buffet conclusivo,

che per l’occasione era innaf-

fiato dai vini della cantina Vil-

la Saletta.

Nicola De Neri

NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS

Foto sopra: l’Ing. Caridi presenta la mostra dell’artista F. Palagano insieme

all’organizzatore di Cantina Jazz, il Sig, Marangoni.

Foto sotto: l’artista Fernando Palagano con dietro una sua opera. Affianco: la

mostra allestita presso la sede della Navicelli di Pisa

Foto: Nicola De Neri

Foto: Nicola De Neri Foto: Nicola De Neri

Page 25: Navicelli News n° 19

RRUBRICAUBRICA -- CCUCINAREUCINARE AA BBORDOORDO

LE RICETTELE RICETTE

PPOLPETTEOLPETTE DIDI BBIANCHETTIIANCHETTI

Ingredienti (4 persone)

300 g di Bianchetti 3 Uova 1 Spicchio d’aglio ½ Bicchiere d’acqua Prezzemolo Pepe a piacimento 150 g di Farina Olio di oliva Sale q.b. 100 g Parmigiano reggiano ½ Cucchiaio di lievito in polvere

Preparazione:

Mettete i bianchetti in una scodella e lavateli delicata-

mente con acqua fredda, cercando di eliminare le

eventuali impurità, quindi accertarsi che siano ben

sgocciolati. In un contenitore sgusciate le uova, sbat-

tetele e poi, sempre mescolando, aggiungete la fari-

na, il mezzo bicchiere d’acqua, il formaggio grattugia-

to, il prezzemolo tritato, il sale, il pepe, l’aglio schiac-

ciato, e infine il lievito in polvere. Il risultato ottenuto

dovrà essere una pastella densa, se l'impasto risulte-

rà troppo liquido aggiungete un po' di farina, in caso

contrario, un po' d’acqua. Lasciate riposare l’impasto

ottenuto per mezz’ora a temperatura ambiente e poi

unite i bianchetti, mischiando delicatamente con un

mestolo di legno. Versate dell’olio in una padella e,

quando sarà ben caldo, prendete l’impasto di bian-

chetti e versatelo a cucchiaiate nell’olio; fate dorare le

frittelle da ambo i lati e poi mettetele a scolare su

della carta assorbente da cucina. Servite le frittelle di

bianchetti calde, anche se sono altrettanto buone

servite a temperatura ambiente.

PPACCHERIACCHERI ALLAALLA RRUCOLAUCOLA EE

CCAALLAAMMAARRII

Ingredienti (4 persone)

320 g di Paccheri 800 g di Calamari 100 g di Rucola, 8 Cucchiai di olio d'oliva ½ Bicchiere di brodo di pesce 2 Spicchi d'aglio tritati 1 Noce di burro Sale e pepe q.b. 40 g di Pinoli Formaggio Grana grattugiato q.b.

Preparazione:

Far soffriggere l'aglio nell’olio d’oliva; appena co-

mincia a imbiondire mettere i calamari e 80g di

rucola, salare, pepare, aggiungere il brodo di pe-

sce e lasciar cuocere per pochi attimi. Scolate la

pasta, preferibilmente al dente e mettetela nella

padella assieme al sugo. Unite il burro, la rucola

rimasta e i pinoli, aggiungete il grana grattugiato

e saltate il tutto in padella fino a che il sugo si sia

amalgamato con la pasta infine servite.

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A.B.

AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919

Page 26: Navicelli News n° 19

NAVICELLI NEWS

Chiuso in redazione il 29/09/2014

Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09 26

Tel.: 050-26158

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Navicelli Di Pisa SpA

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Giovandomenico Caridi

Direttore Responsabile

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Redattori

Enrico Becuzzi

Marilena Branchina

Andrea Bruscoli

Nicola D’Andretta

Daniela Gennusa

Silvia Leon

Viola Luti

Marco Magnarosa

Patrizia Mammini

Piero Pagliaro

Andrea Pecori

Gaetano Petrizzo

Simone Pistolesi

Marco Sammataro

Online: www.navicelli.itwww.navicelli.it

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Hanno collaborato a questo numero:

Nicola De Neri

Giuseppe Fusco

Giuseppe Meucci

Renzo Moschini

Indirizzo: Via della Darsena, 3

56121, PISA