med lez 30 pm and snc bulbarelli
TRANSCRIPT
Air pollution and neurodegeneration: is a reality?
“….a large body of evidence indicates that air pollution
contributes to BRAIN INFLAMMATION and the risk of
Alzheimer’s-type NEURODEGENERATIVE DISEASE as well.”
1) Gli abitanti di città con un elevato grado di inquinamento atmosferico sono più soggetti a
neuroinfiammazione e neurodegenerazione, rispetto ai residenti in città meno inquinate.
2) Dati epidemiologici, test cognitivi, di neuroimaging, studi istopatologici sia nell’ uomo che animali,
indicano UN COLLEGAMENTO TRA INQUINAMENTO ATMOSFERICO E MALATTIA
NEURODEGENERATIVA.
MARKERS DI NEURODEGENERAZIONE ASSOCIABILI ALL’INQUINAMENTO: ACCUMULO DI BETA-
AMILOIDE, STRESS OSSIDATIVO, ATTIVAZIONE DELLA RISPOSTA INFIAMMATORIA
NELL’ENDOTELIO CEREBRALE E NEL TESSUTO NERVOSO.
THE CONSTANT EXPOSURE TO AIR POLLUTION RESULTS IN
PROFOUND HEALTH IMPACTS ON THE POPULATION AS A WHOLE.
PARTICULATE COMPONENT ALONE ARE THE THIRTEENTH LEADING
CAUSE OF GLOBAL MORTALITY, CAUSING APPROXIMATELY 800,000
DEATHS PER YEAR.”
EFFETTI
DELL’ INQINAMENTO
ATMOSFERICO
SUL CERVELLO:
STUDI IN VIVO E IN
VITRO
Air pollution: mechanisms of neuroinflammation and CNS
disease Michelle L. Block and Lilian Caldero´n-Garciduenas
INQUINAMENTO E MALATTIE NEUROLOGICHE
effetti degli inquinanti atmosferici sulle cellule neuronali: studi in vitro e in vivo.
Valutazione di: vitalità cellulare, apoptosi, disfunzione mitocondriale, produzione di specie
reattive dell’ ossigeno (ROS) e di citochine pro-infiammatorie.
Per alcune patologie centrali gli
agenti inquinanti coinvolti
direttamente sono già noti.
Per il PM l’effetto è
meno chiaro perché dovuto alle
interazioni sinergiche di
agenti eterogenei
INDAGINE DIFFICOLTOSA
DANNI:
1) infiammazione sistemica;
2) Danno da dimensione del
particolato
3) composti adsorbiti: effetto
«cavallo di Troia»
4) Inalazione /produzione di ROS
IMPATTO del PM SUL CNS:
Air pollution: mechanisms of neuroinflammation and CNS
disease Michelle L. Block and Lilian Calderon-Garciduenas
L'inquinamento atmosferico è paragonabile ad una «tossina complessa» in grado di causare
diverse patologie del SNC, attivando più meccanismi correlati tra loro.
Accesso al CNS
(Genc et al., 2012)
1) Una prolungata esposizione
a significativi livelli di
particelle ultrafini può
comportare la traslocazione
diretta di questi inquinanti al
SNC, (neuropatologie per
attivazione di meccanismi
diversi).
2) In alternativa, gli inquinanti
atmosferici potrebbero non
entrare nel CNS direttamente,
ma esercitare effetti negativi
innescando il rilascio di
mediatori infiammatori solubili
da organi di ingresso primari o
da siti di deposizione
secondari.
1 21
PM agendo sul sistema cardiovascolare con vari meccanismi: processi trombotici, vasocostrizione
arteriosa e risposta infiammatoria sistemica (endotelite...) apre la strada all’aterosclerosi (processo
infiammatorio sistemico, prima ancora che patologia da accumulo distrettuale di grassi..)
IPOTESI
DI MECCANISMI
BIOLOGICI CHE
CORRELANO PM E
MALATTIE
CARDIOVASCOLARI
PARTICELLE ULTRAFINI CHE PENETRANO IN PROFONDITÀ NEI POLMONI ATTIVANO
RISPOSTE INFIAMMATORIE CHE VIAGGIANO DIRETTAMENTE NEL SANGUE CIRCOLANTE.
ACCESSO AL CNS: BULBI OLFATTIVI
Possibile via di ingresso
NEURONI ASTROCITI MICROGLIA
Campbell A., Inflammation,
neurodegenerative diseases,
and environmental exposures.
Ann N Y Acad Sci. 2004
Dec;1035:117-32.
I bulbi olfattivi sono un
potenziale canale per sostanze
tossiche che dal naso possono
raggiungere il cervello.
Particelle ultrafini identificate nei
bulbi olfattivi
come le UFPs accedono attraverso il bulbo
olfattivo alle diverse aree del cervello NON è
CHIARO
MA
Attraverso vie olfattive si ha accesso alla
corteccia entorinale e all'amigdala, aree
correlate all'apprendimento e alla memoria
INOLTRE
IL DEPOSITO DI PARTICELLE NEL NASO
CAUSA INFIAMMAZIONE E ROTTURA DELLA
BARRIERA OLFATTIVA CHE POTREBBE
FACILITARE IL TRASPORTO DI SOSTANZE
TOSSICHE
BARRIERA EMATOENCEFALICA
I microvasi cerebrali costituiscono la
BARRIERA EMATO-ENCEFALICA (BBB).
Sono distinti dalla maggior parte del sistema
vascolare in quanto sono una barriera
formidabile a macromolecole, tossine,
farmaci e ioni.
Il particolato è stato identificato sia nei
capillari cerebrali umani che nel
parenchima cerebrale suggerendo la sia
la capacità di interagire che di
attraversare le cellule della BBB.
ESPOSIZIONE ALL'INQUINAMENTO
ATMOSFERICO = DANNO ENDOTELIO
CEREBRALE
Air pollution: mechanisms of
neuroinflammation and CNS
disease Michelle L. Block and
Lilian Caldero´ n-Garciduen˜as
PARTICOLATOAIR POLLUTION IMPACTS BBB AT
CELLULAR LEVEL.
Chronic exposure to air pollution
results in peripheral circulating of
cytokines, particulate matter and
decrease of tight junction proteins.
Endothelial cell damage upregulates
proteins of cerebral vasculature,
promoting the barrier failure.
Moreover, PM causes production of
cytokines and ROS in brain capillaries
affecting changes in protein transporter
expression and function
Brain capillaries recognize air
pollution and respond by regulating
physical and chemical barrier
function, producing pro-
inflammatory signals and
distributing ROS, cytokines (and
particulate matter) to the brain
parenchyma, further contributing to
CNS pathology.
endothelial cell
tight junctions
Pericytes
basal lamina
astrocyte end-feet
Rilascio di molecole infiammatorie
1) citochine pro-infiammatorie
IL-1, IL-6, TNF
2) ossido nitrico (NO) e altri ROS
3) molecole immunogeniche (LPS,
DNA batterico
attivano recettori
Toll-like (TLR).
microglia attiva rilascia mediatori pro-
infiammatori:
1) ROS (anione superossido O2-, perossido di
idrogeno H2O2, ossido di azoto NO,
perossinitrito ONOO)
2) citochine e chemochine (IL-1β, IL-6, TNF).
ATTIVAZIONE DELLA CASCATA LIPIDICA:
1) rilascio di acido arachidonico (AA), origina prostaglandine (PG), trombossani (TX), leucotrieni (LT) o
lipossine (LX)) per azione di ciclossigenasi (COX- 1, COX-2) e lipossigenasi (5-LO, 15-LO).
2) rilascio di acido docosaesaenoico (DHA) porta alla produzione di resolvine e neuroprotectine (azione
antinfiammatoria protettiva dai processi di ischemia-riperfusione), promuovono sopravvivenza neuronale
Qualsiasi interruzione della barriera ematoencefalica (BBB), espone la
microglia ad una varietà di agenti pro-infiammatori attivazione di
microglia, neuroinfiammazione e neurodegenerazione
2012, American Society for Neurochemistry. Published by Elsevier Inc.
Attivazione microglia in neuroinfiammazione e neurodegenerazione
La risposta infiammatoria
prolungata porta a
INFIAMMAZIONE CRONICA,
neuroinfiammazione, (morte
neuronale e insorgenza di malattie
neurodegenerative), morbo di
Alzheimer (AD), sclerosi laterale
amiotrofica (SLA), la
degenerazione maculare legata
all'età (AMD) , malattia di
Huntington (HD), lsclerosi multipla
(SM) e morbo di Parkinson (PD).
Attivazione della microglia, e
amplificazione del processo
risposta infiammatoria acuta
che per il SNC può essere
vantaggiosa, a condizione che
sia di breve durata.
La normale progressione dell’ INFIAMMAZIONE ACUTA va
verso la risoluzione, si attivano riparazione dei tessuti e
clearance fagocitica. L'omeostasi è presumibilmente mediata
dal rilascio di citochine anti-infiammatorie (IL-10) e da anti-
infiammatori come lipossine, resolvine e neuroprotectine.
1
2
Perossidazione acido arachidonico
(AA) e acido docosaesaenoico (DHA,
omega-3) nell’ infiammazione del CNS
Attivazione microglia nella
neuroinfiammazione e
neurodegenerazione
Campbell A., Inflammation, neurodegenerative diseases, and environmental exposures. Ann N Y Acad Sci. 2004 Dec;1035:117-32.
C) La conformazione morfologica
ramificata della cellula quiescente tipica
assume struttura simil ameboide cui
segue degradazione di detriti cellulari e
agenti patogeni.
Successivamemte la risposta
infiammatoria si riduce.
1 Risposte immunitarie innate nel sistema nervoso centrale
A) SNC è protetto dall’ingresso di agenti
patogeni nella circolazione sistemica dalla presenza
della BBB.
B) Deterioramento della BBB durante il corso naturale
di invecchiamento può lasciare aree del SNC
compromesse, accessibili ad agenti patogeni.
Gli agenti patogeni attivano le cellule microgliali.
Air pollution: mechanisms of neuroinflammation and CNS disease Michelle L. Block1 and Lilian Caldero´
n-Garciduen˜ as2,3
Campbell A., Inflammation, neurodegenerative diseases, and environmental exposures. Ann N Y Acad
Sci. 2004 Dec;1035:117-32.
2 Attivazione cronica della microgliaMICROGLIOSI REATTIVA: Attivazione cronica e tossica della microglia, cui l'inquinamento atmosferico
può contribuire attraverso tre meccanismi:
(i) le componenti del PM attivano direttamente microglia;
(ii) risposta infiammatoria sistemica periferica e rilascio di citochine
(iii) particelle, composti adsorbiti o citochine danneggiano direttamente i neuroni: stimolo risposta
microglia.
LIVELLI DI TNF-a LIVELLI di IL-1a
Ratti maschi Fischer esposti a scarico del motore diesel utilizzando un sistema di esposizione
solo nasale (6 ore / giorno, 5 giorni / sett per 4 settimane).
Gli animali di controllo sono stati esposti a aria filtrata.
Valutati: cervelletto, ippocampo, bulbo olfattivo, striato, corteccia
ESPERIMENTO IN VIVO
Figure 1 Pro-inflammatory cytokine levels. A. Levels of TNF-α in different regions of the rat brain after exposure to filtered air (Control) or DEE (Diesel-
exposed). Values given as mean ± SE; n = 5; *p < 0.05 compared to control. OB+T = olfactory bulb and the tubercles. B. Levels of IL-1α in different regions
of the rat brain after exposure to purified air (Control) or DEE (Diesel-exposed). Values given as mean ± SE; n = 5; *p < 0.05 compared to control. OB+T =
olfactory bulb and the tubercles. Effect of prolonged exposure to diesel engine exhaust on proinflammatory markers in different regions of the rat brain
Miriam E Gerlofs-Nijland, Damien van Berlo, Flemming R Cassee, Roel PF Schins, Kate Wang and
Arezoo Campbell. Particle and Fibre Toxicology20107:12
UFP inducono produzione di TNFalpha da parte della microglia che è responsabile dell’inibizione della crescita neuritica
Interazione tra invecchiamento, predisposizione
genetica e esposizioni ambientali durante la
neurodegenerazione.
Studi in bambini di Città del Messico (città molto
inquinata), rispetto ai controlli (città con basso
inquinamento), hanno mostrato una elevata
incidenza di deficit cognitivi in test psicometrici e
presentavano anomalie nella regione prefrontale.
.
Da esami post mortem le lesioni sono state associate
a neuroinfiammazione, deposizione di particolato
ultrafine e gliosi (proliferazione degli astrociti)
indicando danno neuronale.
Ciò suggerisce che l'infiammazione del cervello legata
all'inquinamento atmosferico inizia in tenera età ed è associata
al deterioramento cognitivo precoce.
Analisi autoptica
cerebrale di bambini.
Analisi istologica e al ME
Evidenze di alterazioni
nella zona prefrontale,
danni alla BBB
Deposizione di
lipofuscina e strutture
amiloidi
EVIDENZA di UFP nel
tessuto cerebrale
LOCALIZZAZIONE DI UFP NELLA SOSTANZA BIANCA Correlazioni epidemiologiche tra INQUINAMENTO E AUTISMO
“Human epidemiological studies and controlled animal studies have shown that exposure to
air pollution, and to traffic-related air pollution or DE in particular, may lead to neurotoxicity.
Air pollution is emerging as a possible etiological factor in neurodevelopmental (e.g. autism
spectrum disorders, ASD) and neurodegenerative (e.g. Alzheimer’s disease) disorders”.
………….Studies in California found that residential proximity to freeways and gestational and early-life
exposure to traffic-related air pollution were associated with autism (OR = 1.86; 95% CI = 1.04–3.45).
Similar results were obtained in another epidemiological study in California and in the Nurses’ Health
Study II, in which perinatal DE exposure was significantly associated with ASD, particularly in boys.
An additional study of two cohorts in North Carolina and California also reported an association
between PM exposure and ASD, particularly when exposure occurred in the third trimester of
pregnancy (Kalkbrenner et al., 2015). The higher susceptibility of third trimester exposure was also
evidenced by a study of Raz et al. (2015) in the Nurses’ Health Study II cohort. The few available animal
studies are in agreement with the human observations (Costa et al., 2014a).
Prenatal and early life exposure of mice to DE is associated with a number of behaviors similar to those
present in humans with ASD, including higher levels of motor activity, elevated levels of self-grooming,
and increased rearing (Thirtamara Rajamani et al., 2013)………………….
Volk et al. (2011, 2013); Becerra et al., (2013);Roberts et al., (2013)
Studies in mice acutely exposed to DE (250–300 mg/m3 for 6 h) have shown microglia activation, increased lipid
peroxidation, and neuro-inflammation in various brain regions, particularly the hippocampus and the olfactory bulb.
Suscettibilità legata background genetico o al sesso “…..Gclm
mouse lacks the
modifier subunit
of glutamate-
cysteine ligase,
the first and
rate-limiting
enzyme in the
synthesis of
glutathione
(GSH), a main
player in cellular
defense against
oxidative stress.
Gclm/ mice
have very low
levels of GSH in
all tissues
including the
brain.”
HP: differential expression of the antioxidant/anti-inflammatory enzyme paraoxonase 2 (PON2) in brain from male and
females (Giordano et al., 2013b; Costa et al., 2014b).
PON2 is an intracellular enzyme, capable of scavenging reactive oxygen species and thereby protecting cells from
oxidative stress-induced neurotoxicity, in addition to have anti-inflammatory properties (Costa et al., 2014b).
In all brain regions and cell types studied, and in several species including humans, PON2 levels are higher in
females than in males, and levels of PON2 inversely correlate with the degree of susceptibility to the in
vitro toxicity of neurotoxicants causing oxidative stress (Giordano et al., 2013a).
Sex differences also exist with regard to susceptibility to DE-induced lipid peroxidation and neuroinflammation in vivo
(Giordano et al., 2013b; Costa et al., 2014a).
SEX DIFFERENCES IN SUSCEPTIBILITY TO NEUROTOXICITY INDUCED BY
TRAFFIC-RELATED AIR POLLUTION.
La Paraoxonasi è una glicoproteina calcio-dipendente, circola
nelle HDL, previene la perossidazione delle lipoproteine a
bassa densità (LDL) e contrasta pertanto il processo
ateromasico.
Famiglia multigenica localizzata sul braccio lungo Chr 7. Noti
diversi polimorfismi, il Gln192Arg nel gene PON1 è associato a
rischio cardiovascolare, perché favorisce il processo
aterosclerotico. Ranade et al. 2005
Alzheimer’s DiseaseDescritta dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer (1906). Generalmente
diagnosticata in persone oltre i 65 anni di età.Ad esordio precoce (prima dei 65):
solo il 5-10% dei pazienti, diverse cause genetiche
Perdita della capacità di
comunicare in modo coerente
Bisogno di assistenza
quotidiana:
cura personale totale per
vestirsi, mangiare, ecc
Declino delle capacità fisiche:
incapacità di camminare, alzarsi,
tenere la testa alta
Cause?Diverse ipotesi :
IPOTESI COLINERGICA
riduzione della sintesi di acetilcolina
Distruzione di neuroni colinergici provoca
danni a reti neuronali (percezione,
memoria, giudizio)
AMILOIDE IPOTESI
accumulo/depositi di beta amiloide
La proteina amiloide misfolded e
aggregata comporta morte neuronale
TAU IPOTESI
Causata da anomalie strutturali della
proteina tau iperfosforilata che origina la
formazione di grovigli neurofibrillari
Fattori di rischioObesità
Ipertensione arteriosa
Traumi cerebrali
Colesterolo alto
Depressione
Bassa scolarizzazione
Overview of AlzPathway overlaid with canonical pathway annotations for explanation
of map. AlzPathway consists of 1347 molecules, 1070 reactions, and 129 phenotypes.
Original and high resolution version of AlzPathway is available at http://alzpathway.org/
webcite as both the SBML (Systems Biology Markup Language) map for CellDesigner and
the high resolution image map without overlay of canonical pathway annotation
AD and
ENVIRONMENTAL
CAUSES:
AIR POLLUTION
To understand the
physiopathological correlations
between UFPs exposure and
neurotoxicity.
DEP
Diesel Exhaust Particles (National
Institute of Standards and Technology,
USA).
1. In-vitro experiments
METHODS
HT-22, immortalized mouse hippocampal neurons
Male BALB/c mice instilled directly in the
trachea with UFPs from different sources
DEP Diesel light duty vehicle emissions
sampled by ENEA.
BC biomass combustion
2. In-vivo experiments
The precise amount of PM reaching the brain is currently unknown: studies demonstrated that
0.01-0.001% of inhaled nanometer-sized iridium and carbon particulate remain in the brain 24 hr
after exposure (Kreyling et al., 2009).
Animal exposure:
o Single intratracheal instillation. After 3h since exposure, animals were sacrificed. (50 µg/100 µl
physiological solution).
o Ongoing experiments: three intratracheal instillations. After 24h since last exposure, animals were
sacrificed. (50 µg/100 µl physiological solution each treatment).
1) L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO È UNA MISCELA COMPLESSA DI SOSTANZE TOSSICHE
CHE ATTACCANO IL SNC ATTRAVERSO PERCORSI CELLULARI DIVERSI E CAUSANO
PATOLOGIE DIFFERENTI.
2) LA PATOLOGIA A LIVELLO CENTRALE È DOVUTA ALLA INTERAZIONE SINERGICA DI
MOLTEPLICI VIE E MECCANISMI CELLULARI, RENDENDO L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO UN
POTENTE AGENTE CITOTOSSICO
3) L'INQUINAMENTO DELL’ARIA PROVOCA NEUROINFIAMMAZIONE, STRESS OSSIDATIVO,
DANNI CEREBROVASCOLARI, NEURODEGENERAZIONE (ALZHEIMER).
4) GLI EFFETTI SONO ASSOCIATI A INFIAMMAZIONE SISTEMICA DEI CAPILLARI CEREBRALI E
MICROGLIA CHE RISPONDONO ATTIVANDO A LORO VOLTA INFIAMMAZIONE CRONICA E
STRESS OSSIDATIVO.
5) L’EPIDEMIOLOGIA LEGA L'ESPOSIZIONE A SPECIFICI INQUINANTI ATMOSFERICI
ALL’AUMENTATO RISCHIO DI SVILUPPARE ICTUS, SCLEROSI MULTIPLA E PD.
SOMMARIO E CONCLUSIONI