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Marketing e P.R.Lezione 11
Marketing e impresa fra teoria epratica Gli studi sulla storia del marketing non sono numerosi e si
riferiscono soprattutto al caso americano
E’ un campo molto vasto in cui possono rientrare questionirelative a: Distribuzione e vendita
Pubblicità
Brand
Politiche di prezzo
Analisi del consumatore
Fondamentalmente sono classificabili in due categorie: History of marketing thought: storia delle teorie del marketing
Storia del marketing come funzione e pratica aziendale
Marketing e impresa fra teoria epratica Per quanto riguarda la History of marketing thought americano sono state
individuate 4 fasi di sviluppo
I era o «della fondazione» (1900-1920) Il marketing si afferma come corso universitario
Enfasi sugli aspetti della distribuzione e sulle sue ricadute sociali
III era o «del consolidamento formale della disciplina (1920-1950) Istituzione di associazioni professionali
Nascita riviste specializzate
Nascita di dipartimenti universitari
A livello teorico enfasi sui principi base del marketing
Marketing e impresa fra teoria epratica
III era o «del cambiamento del paradigma» (1950-1980) Completo sviluppo di un mercato di massa di carattere internazionale
Crescita delle attività di marketing nel sistema delle imprese
A livello teorico si manifestano due tendenze: 1) Ricorso a scienze quantitative e comportamentali per
conoscere il comportamento dei consumatori
cogliere la segmentazione del mercato
2) sviluppo del marketing management:
analisi del mercato orientata a cogliere i gusti dei consumatori in unmomento di mutamento delle preferenze
Il marketing ha un ruolo chiave nell’impostazione dei piani aziendali
Marketing e impresa fra teoria epratica
Nella III era viene formulato il concetto di marketing mix: insieme di variabili controllabilidall’impresa per raggiungere i propri obiettivi
Le 4 P: Product: prodotto
Price: prezzo
Place: distribuzione
Promotion: promozione e comunicazione
Negli anni ‘90 sono state proposte le 4 C:
Consumer: attenzione non tanto sul prodotto ma sul consumatore
Cost: bisogna valutare tutti costi sostenuti dall’acquirente quando acquista il prodotto di unimpresa piuttosto che quello dei concorrenti
Convenience: le nuove modalità d’acquisto rendono decisiva la facilità di trovare un prodotto
Communication: concetto più ampio della promozione (include PR e ogni tipo di pubblicità)
Marketing e impresa fra teoria epratica
IV era o «della frammentazione del mainstream» (1980-oggi) Crisi del fordismo e della produzione di massa
Nuove problematiche per le imprese:Globalizzazione
Flessibilità
Downsizing
Riorganizzazione dei procedimenti operativi delle imprese
Frammentazione e specializzazione della disciplina
Es. nascono riviste specializzate per singoli sottocampi delmarketing
Marketing e impresa fra teoria epratica
Una periodizzazione della storia del marketing come pratica efunzione delle aziende americane è stata proposta da RichardTedlow
Propone un modello a 3 fasi successivamente arricchite da unaquarta
I fase: «frammentazione» (prima del 1880) Mercato interno americano scarsamente integrato
La distribuzione su scala nazionale riguarda solo prodotti conalto rapporto valore/peso (pellicce, armi)
Non si può ancora parlare di marketing
Marketing e impresa fra teoria epratica
II fase: «unificazione» (1880 – anni ‘50 del ‘900) Rivoluzione nei trasporti:
Grandi ferrovie transcontinentali
Motorizzazione su larga scala (Ford T: modello standardizzato eindifferenziato)
Mercato nazionale integrato con caratteristiche di mercato dimassa
Diffusione di macchine a ciclo continuo per la produzione eimpacchettamento di beni di largo consumo Fiammiferi, cereali, sigarette, materiali fotografici
Emerge l’importanza della marca: « ciò che poteva essereimpacchettato al momento della produzione, lì poteva ancheessere etichettato col suo nome»
Marketing eimpresa fra teoria epratica
I produttori di questi beni silanciano in campagnepubblicitarie nazionali
Riescono a controllare icanali di distribuzione eraggiungere un pubblicoindifferenziato diconsumatori
Si tratta dell’investimento diin distribuzione dei firstmovers chandleriani
Marketing eimpresa fra teoria epratica
La pubblicità-simbolo diquesto periodo è quelladella Coca Cola del 1903
Il target è universale: uominie donne, ricchi e poveri,senza differenze di genere,età, etc.
Marketing eimpresa fra teoria epratica
La distribuzione della CocaCola si articola su due linee: Distribuzione alla spina
Bottiglietta di vetro da 6once
Il brand Coca Cola diventauna garanzia per Iconsumatori e unemblema internazionaledella cultura dei consumiamericana
Marketing e impresa fra teoria epratica
III fase: «segmentazione» anni ‘50 – anni ‘90 Una fase di profondi cambiamenti:
Sul piano economico: crescita dell’offerta di prodotti
Sul piano socioculturale: pubblicità radiotelevisiva influenza i gustidelle generazioni più giovani
Sul piano dei comportamenti di consumo: le preferenze cambiano aseconda di genere, età, livello culturale, etc.
L’emergere di un pubblico differenziato provoca l’affermarsi diun marketing segmentato
La fascia di clienti più interessante diventa quella dei giovani: Più sensibili ai valori simbolici, allo stile di vita e al senso di
appartenenza a una comunità proposto da un brand
Marketing eimpresa fra
teoria epratica
Un buon esempio è dato dalla strategiacomunicativa che la Volkswagen utilizza perintrodurre il Beatle nel mercato americano nelsecondo dopoguerra
Il problema era l’immagine che il Beatle avevanegli USA: Brutto e inaffidabile
Piccolo, spartano e si rompeva spesso
Non attraente per gli standard del tempo
associato alla Germania Nazista
La Volkswagen si affida a un’agenzia pubblicitariagiovane e dinamica: la DDB
Marketing eimpresa fra teoria epratica
● La DDB adotta unapproccio ironico:
● Si pubblicizza un'auto condei problemi (Lemonsignifica bidone)
● In realtà stressano ilcontrollo qualità,
● ma in modo diversorispetto ai concorrenti chesi focalizzano sugli aspettipositivi
Marketing e impresa fra teoria e pratica
Il messaggio è: «ci rivolgiamo a clienti troppo intelligenti per essere influenzati dallapubblicità di massa»
Non impone un’identità al consumatore ma cerca di costruirne una assieme a lui
La principale comunità di consumatori a cui si rivolge è quella delle persone colte,progressiste e critiche verso la società dei consumi standardizzati americana
Anche la Volkswagen allora attacca la società contemporanea ma lo fa in manieraironica
Mentre le atre marche sottolineano la comodità e la grande dimensione delleproprie auto, Volkswagen propone il motto «think small»
Marketing e impresa fra teoria e pratica
Marketing eimpresa frateoria epraticaLa critica al consumismo è così forteda proporre di «vivere al di sotto deipropri mezzi»
Marketing e impresafra teoria e pratica
Quando la cultura hippie esplode, ilBeatle è la macchina giusta ancheper questa nuova comunitàsocioculturale
Richiama libertà, creatività,sperimentazione, anticonformismo,etc
E’ così iconica che diventaprotagonista di un film
Marketing e impresa fra teoria epratica IV fase: «ipersegmentazione» (anni ‘90 – oggi) Facilitata dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Vendere al singolo consumatore esattamente ciò che desidera
Il consumatore diventa sempre più un soggetto attivo
Critiche alla periodizzazione di Tedlow: La segmentazione generazionale è presente anche nella seconda
fase: Prodotti pensati per determinate categorie di consumatori erano presenti in
diversi settori (es. alimentare ed elettrodomestici)
Si possono individuare cronologie differenti per diversi settori Es. gli studiosi inglesi individuano una fase ulteriore nel mercato
automobilistico (design) e comprimono la fase II e III agli ultimi 50 anni del‘900 per i prodotti alimentari
L’evoluzione della distribuzione
Nei primi cinquant’anni dell’800 emergono due figure che cambiano il panoramadella distribuzione americana L’agente commissionario
negli stati del Sud è l’intermediario tra il mercato e le piantagioni
Piazza i raccolti sul mercato e rifornisce le piantagioni dei prodotti di cui aveva bisogno
Il grossista indipendente Acquista da importatori e fabbricatori nazionali e rifornisce i dettaglianti del Midwest e
del Sud
Fino agli anni ‘80 dell’800 rappresenta il fulcro della distribuzione americana Viene messo in crisi da nuove forme di vendita:
grandi magazzini (department stores)
Vendite per corrispondenza
Catene di negozi
Ricorso diretto al mercato dei grandi produttori integrati
L’evoluzione della distribuzione
I grandi magazzini Nascono negli anni ‘50-’60 dell’800
(es. Macy’s a New York)
Si sviluppano nelle metropoli dellacosta orientale con mercati inespansione
Offrono la possibilità di concentrarein un solo luogo e in breve tempouna completa gamma di acquisti
Il profitto dipendeva da una rapidarotazione del magazzino
L’evoluzione della distribuzione
Case di vendita per corrispondenza Nascono verso la fine dell’800
Sono il corrispondente rurale deigrandi magazzini
Condividono con questi moltestrategie gestionali
Le nuove tecnologie di trasportone facilitano la diffusione
L’evoluzione della distribuzione
Catene di negozi Una delle più famose è la Woolworth
Vendita a prezzo unico: five-and-ten-cent stores
Il successo si basa sulle enormi quantitàvendite e non sulla qualità dei prodotti
L’evoluzione della distribuzione
Integrazione dei processi di produzione e distribuzione di massa Viene adottata da 3 categorie di produttori:
Produttori di beni di consumo con problemi di commercializzazione(conservazione, refrigerazione, etc)
Produttori di beni di consumo durevole che necessitavano di interventiparticolari direttamente rivolti al consumatore finale (installazione,assistenza, dimostrazioni di utilizzo e di manutenzione)
Produttori a ciclo continuo per incrementare la vendita di unaproduzione non smerciata completamente dalla rete distributivaesistente
L’evoluzione della distribuzione
Un grande elemento di discontinuità fu la nascita dei supermarketalimentari Nascono a Memphis nel 1916 e si sviluppano negli anni ‘30
Nel 1949 rappresentano solo il 3.5% degli esercizi commerciali mamuovono il 35% del giro d’affari
La caratteristiche principali sono:Cura degli ambienti
Spettacolarizzazione dei prodotti
Il momento dell’acquisto diventa un momento piacevole
L’evoluzione della distribuzione
Lo sviluppo dei Grandi Magazzini in Europa In Francia nascono contemporaneamente agli USA Nel 1852 viene fondato Bon Marchè:
Prezzo fisso Ingresso libero Bassi margini unitari ma elevata rotazione delle scorte
Si sviluppano molti imitatori indirizzati anche a fasce di consumo diverse: Le Louvre per la clientela più agiata
Le Samaritane per le classi popolari
In altri paesi europei la diffusione è più lenta ma negli anni ‘80 dell’800sono presenti in tutta Europa
L’evoluzione della distribuzione
Lo sviluppo dei Grandi Magazzini in Italia Nel 1877 viene aperto il grande magazzini
Aux villes d’Italie (poi Alle città d’Italia)sull’esempio di Bon Marchè dai fratelliBocconi
Apre filiali in diverse città Italiane (es. RomaGenova e Torino)
Nel 1917 viene rilevata dalla famiglia Borlettiche cambia il nome in «La Rinascente» suidea di Gabriele D’Annunzio
L’evoluzione delladistribuzione
Soprattutto dopo la crisi del ‘29 sisviluppano le catene di negozi aprezzo unico destinate a una clientelapopolare
UPIM (Unico Prezzo Italiano diMilano)
Standa (fondata da un managerdella Rinascente)
L’evoluzione della distribuzione
Lo sviluppo dei Supermercati in Europa e in Italia Più difficile a causa delle resistenze dei dettaglianti
Soprattutto in Italia questi godono di protezioni parlamentari bipartisan
Nel 1956 il Dipartimento dell’agricoltura americano allestisce all’EUR diRoma un self service dimostrativo all’americana
Le attrezzature dopo lo smantellamento vengono utilizzate per il primodei punti vendita della Supermercato SpA
In breve rischia il fallimento per carenze organizzative e di know how
Viene salvato da La Rinascente che lo ingloba nel suo settorealimentare
L’evoluzione delladistribuzione Lo sviluppo dei Supermercati in Europa e
in Italia Nel 1957 a Milano apre il primo punto
vendita della Supermarkets Italiani diNelson Rockfeller
E’ un esperimento che ha successo
Costituisce il nucleo di una delle piùimportanti catene di supermarketitaliani
Le origini delle relazioni pubbliche
Nascono per ovviare all’immagine negativa che la grande impresa americanatra ‘800 e ‘900
Le grandi imprese capiscono l’importanza della comunicazione col pubblicoper
ricostruire un’immagine positiva
Proporsi come un protagonista della crescita economica e del benesserecollettivo
La maggior parte degli studi pubblicati riguarda gli USA dove questa praticaha vissuto i maggiori sviluppi
Tra le prime società troviamo la Pennsylvania Railroad che nel 1906 lancia unacampagna di comunicazione pensata da Ivy Lee mediante l’invio alla stampadi note, informazioni e dati
Sintesi della lezione
Argomento FocusMarketing e impresa fra teoria epratica
Le 4 fasi della History of marketing thought; laperiodizzazione di Tedlow
L’evoluzione della distribuzione La distribuzione negli USA: agenti commissionari,grossisti, grandi magazzini, vendita percorrispondenza, catene di vendita, integrazionetra produzione distribuzione, supermarket; ladiffusione dei grandi magazzini e deisupermarket in Europa e in Italia
Le origini delle relazioni pubbliche Garnde impresa e comunicazione col pubblico
Bibliografia
P.A. Toninelli, Storia d’impresa, Bologna, Il Mulino, 2012, II edizione:capitolo IV, paragrafo 4.
Per approfondimenti: F. Fasce, Le anime del commercio: pubblicità e consumi nel secolo
americano, Roma, Carocci, 2012, capitolo 3.