manuale del decoupage by hobbydeco

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INDICE

Il Decoupage ………………………………………………………………………………… pag. 01 La storia e le origini ……………………………………………………………………… pag. 05 I materiali necessari per lavorare ………………………………………………… pag. 07 I pennelli: come averne cura e come lavarli ………………………………… pag. 09 Gli oggetti grezzi che si possono decorare …………………………………… pag. 10

Tecnica base in 6 semplici fasi ……………………………………………………… pag. 12 Fase 1: La preparazione dell’oggetto da decorare ………………………… pag. 13 Fase 2: La scelta del decoro …………………………………………………………… pag. 15 Fase 3: La pitturazione del fondo sull’oggetto da decorare ………… pag. 16 Fase 4: La preparazione del decoro da incollare …………………………… pag. 17 Fase 5: L’incollaggio delle immagini ……………………………………………… pag. 18 Fase 6: la verniciatura finale ………………………………………………………… pag. 20 Consigli utili …………………………………………………………………………………… pag. 22

La teoria del Colore ……………………………………………………………………… pag. 24 Colori primari, secondari e complementari ………………………………… pag. 25 Proprieta’ fisiche del colori …………………………………………………………… pag. 26 Composizione dei colori ………………………………………………………………… pag. 27 Cromoterapia: i colori e le emozioni ……………………………………………… pag. 30

Tecniche di Decoupage Avanzate …………………………………………………… pag. 32 Il Decoupage Tridimensionale 3D …………………………………………………… pag. 33 Il Decoupage Cloisonne’ ………………………………………………………………… pag. 35 Il Decoupage con Craquele’ …………………………………………………………… pag. 36 Il Decoupage con Doratura …………………………………………………………… pag. 40 Il Decoupage Invecchiato ……………………………………………………………… pag. 41 Il Decoupage Pittorico …………………………………………………………………… pag. 42 Il Decoupage Sospeso Trasparente ……………………………………………… pag. 44 Il Decoupage Sottovetro ……………………………………………………………… pag. 46 Il Decoupage con i Tovagliolini di carta ………………………………………… pag. 48

Progetti di lavoro con foto passo passo …………………………………………… pag. 51 Progetto nr. 01 ………………………………………………………………………………… pag. 52 Progetto nr. 02 ………………………………………………………………………………… pag. 54

Immagini gratis da utilizzare …………………………………………………………… pag. 58

Come contattarmi ……………………………………………………………………………… pag. 59

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IL DECOUPAGE

Dietro questa parola francese, che letteralmente significa semplicemente ritaglio, c'e' l'infinito mondo delle immagini di carta e la piena libertà di usarle per decorare qualsiasi oggetto.

E' un'arte antichissima, nata molti secoli fa, che affascina e conquista dalla prima sforbiciata, quando ad un tratto ci rendiamo conto di avere già compiuto quel gesto da piccoli con la stessa massima attenzione. Penso che tutti, fin dall'asilo abbiano provato il "collage" e poi, da adolescenti, abbiano riempito le pagine dei diari di ritagli presi dalle riviste o dai ricordi di viaggi ecc. Adesso, da cresciute, dedicarci al decoupage ci rilassa, ci diverte, ci fa diventare creative ed originali!

Il découpage fondamentalmente consiste nel ritagliare dei soggetti stampati su carta e incollarli, componendoli a piacere, sull'oggetto da decorare scelto, abbinandoci un po' di colore, doti di buon gusto, qualche accenno di pittura, l'abilita' sta tutta qui, in questi pochi passaggi.

L'accostamento dei soggetti ritagliati allo sfondo determina lo stile del lavoro che si vuole realizzare. Una parte importante viene anche giocata dalla finitura che può essere oltre che opaca o lucida anche invecchiante o antichizzante.

Se siete alle prime armi, iniziate decorando un oggetto piccolo e liscio, magari una scatola in cartone, in commercio si trovano scatole di cartone grezzo di tutte le forme e misure, a prezzi molto contenuti, ma anche vecchio oggetti fermi in casa, in cantina, nel garage. Tutto andra' bene, oggetti in legno ed in tanti altri materiali

Come leggerete anche piu' avanti purtroppo molta gente banalizza il Decoupage e non la considera un'arte perche' ci si accontenta di ritagliare e incollare immagini e disegni gia' pronti perche' non si sanno usare pennelli e colori per dipingerli. In realta' il decoupage non e' solo questo, non dobbiamo solo incollare una figurina: noi dobbiamo creare qualcosa di assolutamente unico e creativo, utilizzando delle immagini unite alla nostra fantasia, al nostro buon gusto, alla nostra creativita'.

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In questo piccolo viaggio conosceremo la storia e l'origine del Decoupage, vedremo nel dettaglio i materiali necessari per lavorare e gli oggetti adatti ad essere decorati, come trattarli e la procedura completa per realizzare degli splendidi lavori decorati con questa tecnica. Ma affronteremo anche le tecniche avanzate di Decoupage, come il Decoupage Pittorico, il Decoupage con Tovagliolini, il Decoupage 3D o tridimensionale, l'effetto craquele', amato ed odiato un po' da tutte noi!

Per proseguire le lezioni in senso logico segui sempre il pulsante "Avanti" in fondo ad ogni pagina. Se troverai dei collegamenti extra troverai sempre un pulsante per tornare indietro e riprendere il viaggio nell'affascinante mondo del Decoupage!

I tuoi ritagli di carta sono come i mattoni per l'architetto, i colori per il pittore, le tessere colorate per il mosaicista; sono i mezzi per arrivare ad una fine, il tuo progetto.

(Hiram Manning, maestro di decoupage)

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DECOUPAGE Storia e Origini

Ultimamente il découpage ha avuto un vero e proprio rilancio tra gli hobby femminili, da che nessuno sapeva cosa fosse oggi molte persone lo conoscono, lo praticano e lo apprezzano. Fino a qualche anno fa' si parlava di "hobby" mentre adesso, grazie anche al costante affinamento delle tecniche ed al mercato, che propone prodotti sempre piu' innovativi, si puo' tranquillamente parlare di "arte".

La parola "découpage" deriva dal francese e significa semplicemente ritagliare, operazione base di questa tecnica. Quello che non tutti sanno e' che dietro questa parola si nascondono secoli di ritocchi e decori, dalla francia alla cina, passando per l'italia, secoli fatti di silhouette che nel settecento decoravano i salotti piu' eleganti ma anche secoli di "lacca povera" vista la somiglianza con l'arte cinese della laccatura.

Quello che non tutti sanno e' che la vera origine del decoupage risale addirittura a prima della nascita di Cristo, nella lontana Siberia, dove le popolazioni nomadi avevano l'usanza di ritagliare grossolanamente figure per decorare ed adornare gli oggetti che venivano lasciati nelle tombe dei defunti.

In Francia nel XIV secolo il decoupage divenne una moda per ricche signore e dame di compagnia, era il loro passatempo preferito! Le immagini piu' utilizzate erano molto femminili, fiori e uccelli, sino all'epoca vittoriana in cui presero piede immagini di angioletti e cupidi. Una delle piu' grandi estimatrici dei questa tecnica fu proprio Maria Antonietta.

Detto in due parole il découpage e' molto semplice: consiste principalmente nel ritagliare immagini di carta per incollarle sull'oggetto da decorare, preventivamente colorato. Ma ovviamente esistono milioni di sfaccettature che permettono di dare libero sfogo alla fantasia creando cosi' sempre oggetti unici, dagli sfondi che possono essere molteplici e con effetti sempre diversi ed affascinanti, le mani di finitura anticante o screpolata, gli effetti pittorici, la scelta delle immagini e tanto altro.

Qualcuno ancora banalizza e non la considera un'arte perche' ci si accontenta di ritagliare e incollare immagini e disegni gia' pronti. In realta' il decoupage non e' solo questo, non dobbiamo solo incollare una figurina: noi dobbiamo creare qualcosa di assolutamente unico e creativo, utilizzando delle immagini unite alla nostra fantasia, al nostro buon gusto, alla nostra creativita'.

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Al giorno d'oggi uno dei piu' famosi ed apprezzati decoupeur e' l'americano Hiram Manning, considerato maestro in quest'arte. I suoi lavori sono esposti nei musei di tutto il mondo e sono apprezzati ovunque. In Italia ha molta risonanza Dianella Cappi Bernardini, inventrice della tecnica del decoupage pittorico, costantemente in giro dal Nord al Sud per diffondere la sua tecnica.

Adesso tocca a noi diventare degli artisti, quindi, su le maniche e proseguiamo con la lezione!

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Decoupage: i materiali

necessari

Per iniziare a dedicarci al découpage non avremo bisogno di molto, ci bastera' avere un po' di spazio in casa e quanto segue:

- forbici grandi - forbicine da dècoupage (x iniziaze vanno bene quelle piccole x unghie) - taglierino o cutter - pennelli di varie misure e tipologie - spugne (tipo quelle di mare o per il trucco di diverse dimensioni) - colori acrilici di diverse tonalita' e bianco (essenziale) - colla vinilica (tipo vinavil) - vernice protettiva (flatting o vernice ad acqua) - oggetto da decorare

In base all'oggetto su cui lavoreremo potremmo aver bisogno di turapori (se e' in legno), primer aggrappante (se e' in metallo o plastica), gesso acrilico se non vogliamo usare il normale colore acrilico bianco per il fondo dell'oggetto. Ovviamente potrebbe servirci anche della carta vetro, di diverse grane, diciamo da 150 a 1000, ricorda che piu' e' alto il numero piu' e' sottile la grana, il che significa che piu' alto e' il numero e piu' sara delicata la grattata.

Sempre a seconda dell'oggetto da decorare avremo bisogno di diversi tipi di colori. Mi spiego meglio: se dovremo decorare un oggetto in ceramica non potremo usare i colori acrilici perche' non sono idonei, scivolerebbero via! Dovremo quindi usare i colori appositi per ceramica. Stesso discorso per la stoffa, per il vetro e la porcellana.

Le vernici protettive (dette anche flatting) esistono di diversi tipi: all'acqua o sintetiche. Quelle all'acqua sono piu' delicate, piu' semplici da utilizzare ma un po' meno protettive. Sono quasi inodore e lasciano i lavori con una finitura perfettamente trasparente, perfetta per lavori teneri con colori pastello, anche se resta sempre leggermente appiccicosa al tatto. Quelle sintetiche sono piu' resistenti, ma non hanno proprio un odore piacevole! Lasciano una leggerissima velatura sul giallognolo, ma proprio leggera, che dona quel tocco di invecchiato e permette di "riscaldare" l'oggetto. Io consiglio sempre di usare una vernice all'acqua per tutti i passaggi finali e di dare solo una o due mani, proprio le ultime, con flatting sintetico. Entrambe sono disponibili opache, satinate o lucide. Ricorda che gli oggetti trattati solo con vernice ad acqua non

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possono venire troppo a contatto con acqua e liquidi mentre questo problema non sussiste con la vernice sintetica.

Ah, dimenticavo, che sbadata!!! Per fare il nostro lavoro di decoupage ci serviranno anche le immagini da incollare sui nostri oggetti... e qui non c'e' che da sbizzarrirsi: ritagli di giornale, immagini scaricate da internet e stampate in casa, carta da regalo, fotocopie a colori di libri o di fotografie oltre che le carte apposite per découpage in vendita nei negozi di bellearti. Se ne trovano in commercio di tutti i generi e per ogni argomento: angeli, fiori, frutti, orsetti, navi, dame e fatine, animali e qualsiasi altra cosa, basta avere la pazienza di

girare per negozi! In vendita si trovano anche particolari carte "pre-ritagliate", cosi' si evita la fatica (o il piacere? :-d) di usare le forbici ma ovviamente costano un pochino di piu'! Se decidi di usare stampe di computer ricorda che non e' consigliabile: l'inchiostro della stampante si scioglie. Molto meglio fare la tua stampa e farne una fotocopia a colori, usa la fotocopia per il tuo lavoro, non ti dara' nessun problema! Con questo trucco puoi evitare di "ritagliare" e rovinare per sempre libri e giornali e puoi addirittura fare lavori con fotocopie a colori tue e dei tuoi cari!

Esistono inoltre anche i "tovagliolini" per découpage, di cui parlo in un’altra sezione del sito, molto belli e comodi da utilizzare! Esistono in centinaia e centinaia di fantasie, di ogni genere. Se sei interessata dai un’occhiata allo Shopping on Line di Decocreazioni, nel negozio troverai tantissimi tovagliolini da acquistare direttamente on line!

Ma non fermatevi a questo: come "decori" da incollare si puo' utilizzare di tutto, solo la fantasia sara' il vostro limite: stoffe, pezzi di pizzo, fiori secchi, ecc. Ecc.

Proseguendo con la conoscenza delle varie tecniche verremo a conoscenza di altri materiali e prodotti che potranno servirci per i nostri lavori. Inutile spiegare qui cosa sono nel dettaglio e a cosa servono. Troverete adeguate spiegazioni insiemen alla spiegazione delle varie tecniche. Per esempio ci serviranno i prodotti per il craquele, gommalacca, gomma arabica, pigmenti, gel ritardante, vernice screpolante, porporina, olio di lino, colori ad olio ed altri prodotti.

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Decoupage:

i pennelli.

COME SI LAVANO I PENNELLI USATI PER LAVORARE?

I pennelli in commercio sono fatti con peli di animale (di bue o di martora, un po' piu' costosi o di setola di maiale) oppure con peli sintetici. L'utilizzo dei vari pennelli dipende anche dalla praticità d'uso, dal tipo di colori che usiamo, da scelte personali. Qualunque sia il tipo di pennelli che usiamo è sempre molto importante non lasciarli sporchi dopo aver lavoriato, impregnati di colore o altri prodotti: una volta asciutti il danno e' quasi irrimediabile, infati èmolto difficile pulirli dopo che si sono seccati ed induriti.

E' importante trattare con cura i nostri pennelli perche' piu' li cureremo e piu' ci dureranno nel tempo e soprattutto perderanno meno peli e si sa, per i lavori di decoupage i pelucchi volanti sono un disastro!

Innanzitutto un consiglio: cercate di usare pennelli con manico lungo, possibilmente in legno, sono piu' comodi da impugnare e maneggiare, ancor meglio se il manico e' bello tondo, che calza bene nella mano. Se vuoi vederne un esempio visita il Negozio di Decocreazioni!

E' importante cercare di usare sempre lo stesso pennello per lo stesso prodotto. Un trucco molto comodo e' quello di dipingere il manico del pennello (visto a cosa serve il manico in legno?) di un colore da abbianre ad ogni prodotto. Per esempio, puoi pitturare il bordo finale del pennello che usi per la colla con un colore bianco, quello per la vernice all'acqua di giallo, quello del flatting di verde... cosi', nel mazzo, li riconoscerai a colpo d'occhio e non rischierai di utilizzarli con prodotti differenti!

I pennelli che usi per la colla, per la vernice all'acqua e per i colori acrilici li puoi lavare semplicemente con acqua tiepida e sapone. Lavali a fondo e risciacquali con molta cura, strizzali delicatamente e mettili ad asciugare. Quelli usati per il flatting sintetico si lavano con acquaragia prima, abbondante... poi con acqua e sapone. Se hai utilizzato un pennello per il primer per metallo lavalo con diluente alla nitro.

A questo punto, indipendentemente dal tipo di solvente che avete usato (acqua, acquaragia o diluente nitro) lavate ancora i vostri pennelli con acqua tiepida e sapone, strofinate tra le dita insaponate le setole del pennello. Sciacquate con abbondante acqua tiepida e ripetete l'operazione sino a quando l'acqua di risciacquo non sara' perfettamente pulita.

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Decoupage: gli oggetti da

decorare

Uno degli aspetti piu' entusiasmanti di questa tecnica e' che la si puo' realizzare su qualsiasi superfice, dobbiamo solo lasciar correre la fantasia!

Potremmo decorare oggetti in legno grezzo o trattato, cartone, latta, ferro, terracotta, vetro, ceramica, plastica, tessuto, candele ed addirittura sassi... Proprio un banalissimo sasso puo' essere facilmente decorato con questa tecnica con grandi soddisfazioni. Non c'e' che da guardarsi intorno: ogni cosa che ci circonda puo' essere decorata in base al proprio gusto! Anche le piastrelle della cucina, la lavatrice, gli specchi, insomma, non ci sono limiti...

In commercio si trovano numerosi articoli "grezzi" pronti per essere découpati: vassoi in legno e in balsa, scatole, bauli e bauletti, cornici portafoto di tutte le dimensioni, portariviste, vasi di plastica, di zinco e di latta, innaffiatoi, grembiuli e presine in stoffa e tanto altro, c'e' solo l'imbarazzo della scelta ed ogni tanto, purtroppo, i limiti del portafoglio!

Se sei interessata dai un’occhiata allo Shopping on Line di Decocreazioni, nel mio negozio troverai diversi oggetti grezzi pronti da decorare a prezzi davvero convenienti da acquistare direttamente on line!

Non dimentichiamo tra l'altro che la tecnica del Decoupage e' perfetta per decorare anche i mobili: cassapanche, comodini, credenze, tutto puo' essere personalizzato secondo il nostro gusto!

Inizialmente comunque la cosa migliore e' iniziare con cio' che abbiamo in casa, oggetti che non ci piacciono piu' o che ci hanno annoiato o ancora che magari si sono rovinati con il tempo: chi non ha in cantina vasi non utilizzati o vecchie cianfrusaglie della nonna? Con questa tecnica potremo riportarle a nuova vita, restaurare mobili ormai in declino, decorare la casa con oggetti

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armonici e creati da noi! Per testre i nostri primi lavori andra' benissimo anche una comunissima scatola di scarpe, di quelle in cartone!

Ovviamente gli oggetti da decorare dovranno essere adeguatamente preparati: se dobbiamo decorare un oggetto in legno avremo una superficie ruvida che dovremo carteggiare delicatamente con carta vetro a grana fina prima di procedere con il colore, in alcuni casi sara' necessario anche stendere uno strato di fondo (gesso o colore acrilico) prima della pitturazione vera e propria, questo al fine di ottenere una base omogenea e liscia.

Se invece l'oggetto da decorare e' in metallo o plastica o ceramica o vetro, insomma, se la base e' estremamente liscia dovremo prima fare una bella e profonda pulizia sgrassante, magari con dell'alcoo, poi stendere una mano di aggrappante (detto anche "primer") come fondo prima di procedere con la pitturazione. In particolare per il metallo esistono prodotti specifici antiruggine o convertiruggine, particolarmente utili se dobbiamo riportare in vita un oggetto un po' vecchiotto!

Questi argomenti sono trattati con maggiori dettagli e spiegazioni nella sezione "Decoupage tecnica Base" che adesso vedremo.

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Decoupage

Tecnica Base

Ho gia' parlato della versatilita' di quest'arte e degli straordinari lavori che si possono realizzare cosi' come abbiamo gia' visto nel dettaglio tutto quello che ci serve per iniziare a creare i nostri primi lavori, a questo punto l’unica cosa che ci manca e’ la tecnica!

Le operazioni di base per decorare un oggetto con il Decoupage sono 6 e sono molto semplici. Ovviamente vanno realizzate in ordine cosi’ come indicate, dalla prima alla sesta, rispettando i tempi impliciti di ogni punto! 1) la preparazione dell'oggetto da decorare

2) la scelta del decoro

3) la pitturazione dell'oggetto da decorare

4) la preparazione del decoro da incollare

5) l'incollaggio del decoro sull'oggetto

6) la verniciatura finale

Alla fine del nostro lavoro l'oggetto dovra' sembrare dipinto, non si dovra' notare il dislivello tra l'oggetto di base e la carta incollata per il decoro, tutto dovra' essere omogeneo! Lavorando, volta dopo volta, capirai che non e' difficile, ci vogliono solo impegno e pazienza, soprattutto pazienza nelle lunghe attese tra una "passata" e l'altra di vernice.

Devi vedere il tuo lavoro come la nascita di una piccola opera d'arte, non devi darti assolutamente fretta, ci devi mettere tutto il tempo che occorre, senza accavallare i passaggi o abbreviare i tempi di attesa. Le cose belle, per nascere, ci mettono tempo, e se sei una mamma dovresti saperlo!

Con il tempo troverai anche delle alternative o delle aggiunte alle oeprazioni di base, a seconda dei prodotti che deciderai di utilizzare, in base al tipo di carta con cui lavorerai. Insomma, camminando diverrai sempre piu' padrona della tecnica sino a personalizzarla.

E adesso iniziamo a lavorare, ognuno dei sei punti e' spiegato nel dettaglio nelle pagine a seguire.

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FASE 1

La preparazione dell'oggetto da decorare

Abbiamo gia' accennato che prima di procedere alla decorazione vera e propria dell'oggetto su cui intendiamo lavorare, dobbiamo eseguire delle semplici operazioni per prepararlo ad accogliere al meglio il nostro decoro. Quasi tutti i materiali necessitano di qualche particolare trattamento, ma la prima cosa da fare e' sempre una bella sgrassata, lavali con uno straccio inumidito di alcool o con acqua e sapone o addirittura con un detergente sgrassante per le pulizie di casa. Fatto questo abbi l'accortezza di lasciare asciugare per bene l'oggetto.

Adesso in base al materiale segui questi semplici passaggi:

LEGNO Se dobbiamo decorare un oggetto in legno naturale (grezzo, non trattato) avremo una superficie ruvida e porosa che dovremo carteggiare delicatamente con carta vetro a grana fina (una grana 200 va benissimo!) per poi stendere il fondo.

Attenzione, non confondere il fondo con lo sfondo: il fondo serve per uniformare l'oggetto mentre lo sfondo e' il colore o le sfumature che avra' il nostro lavoro finito come contorno alle immagini! Per il fondo puoi usare del gesso acrilico bianco o del comune colore acrilico bianco, stendilo con pennellate continue e sempre nello stesso senso del pennello. Quando sara' asciutto dai una passata di cartavetro sottile, 200 o superiore, leggera, facendo dei movimenti circolari. In alcuni casi potrebbe essere necessario passare una mano di "turapori", un prodotto protettivo per il legno. Questo prodotto va steso prima del fondo! Un suggerimento da tenere a mente: la numerazione della carta vetro rappresenta la sua "grana", quindi piu' e' alto il numero e piu' e' fitta la grana, significa che piu' e' alto il numero e piu' e' sottile la grattata. Una carta vetro da 100 ha dei puntoni che graffiano mentre una da 300 ha delle puntine piccole che allisciano! Se l'oggetto su cui lavoreremo e' in legno da recupero ed ha delle fessure o delle crepe puoi riempirle con dello stucco mentre se e' gia' verniciato devi procedere a sverniciarlo. In commercio ci sono degli appositi prodotti per questa operazione, puoi informarti in ferramenta o negozi per bricolage, oppure armati di tanta pazienza, un po' di olio di gomito e carta vetro!

METALLO Se l'oggetto in metallo e' arrugginito la primissima cosa da fare e' trattarlo con un convertiruggine e con un antiruggine, per eliminare la ruggine presente e prevenire il formarsene di nuova: se ci lavorassimo da sopra la ruggine con il tempo "mangerebbe" il nostro lavoro dal di sotto, fino a rendersi

visibile e rovincarcelo! Prima di antiruggine e convertiruggine dai una bella

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sgrassata, anche se l'oggetto fosse nuovo! Adesso dobbiamo procedere in base ad una semplice decisione: se vogliamo che l'oggetto decorato abbia lo sfondo del metallo abbiamo finito e possiamo passare al prossimo punto, se invece vogliamo dipingere lo sfondo con uno o piu' colori dobbiamo dare prima una mano di "primer", chiamato anche aggrappante, e poi un fondo, possibilmente gesso acrilico o colore acrilico bianco, come per il legno. Su questa base potremo poi colorare lo sfondo che piu' ci piace, ad un colore, a piu' colori, sfumati, ecc...

PLASTICA La plastica e' un materiale liscio e non poroso, come il metallo. Non possiamo direttamente colorarlo perche' i colori ci scivolerebbero sopra, creando effetti a macchia d'olio. Come per il metallo dobbiamo usare il primer, diamo poi una mano di fondo uniforme bianco per poi procedere con la colorazione che piu' ci piace.

VETRO, CERAMICA, PORCELLANA . E' sufficente una bella lavata con acqua e sapone o ancor meglio con un detegente sgrassante o alcool. Asciuga con cura l'oggetto e procedi al decoro. Se decidi di pitturare il vetro, la ceramica o la porcellana, ricorda che non puoi usare i normali

colori acrilici, per questi materiali esistono dei colori appositi da acquistare nei negozi di belle arti o bricolage.

CANDELE Le candele non necessitano di nessun trattamento particolare.

STOFFA La stoffa non necessita di nessun trattamento particolare.

CARTONE Sara' sufficente pitturare tutto l'oggetto con del gesso acrilico bianco o del normale colore acrilico bianco per uniformare la superfice. Poi puoi procedere con la colorazione che preferisci per lo sfondo.

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FASE 2

La scelta del decoro

Questo e' il punto fondamentale di tutto il procedimento, e' il punto in cui decidiamo come dovra' essere il nostro lavoro finito. Dobbiamo gia’ immaginarcelo come sara’ alla fine, gia’ decorato. Qui si scatena la creativita’ e la fantasia di ognuna di noi, qui dobbiamo dare libero sfogo alle nostre idee!

Dobbiamo deciderne lo stile (elegante, classico, moderno, infantile), le immagini che utilizzeremo e la colorazione del fondo, sia per i colori che per il tipo di fondo.

Non dobbiamo avere fretta, scegliamo con cura e con calma le immagini, la loro dimensione ed il loro accostamento. Proviamo ad appoggiarle, senza colla e senza niente, sull’oggetto su cui stiamo lavorando, accostiamole, spostiamole, fino a quando non saremo soddisfatte. A questo punto gia’ sappiamo cosa comparira’ sul lavoro finito e come sara'.

Ricordatevi che il decoupage non si limita solo alle normali carte per Decoupage che si trovano in commercio, dovete aprire la vostra testa e far spazio alla fantasia: immagini dai giornali, fotocopie a colori di fotografie o di libri, tovagliolini disegnati (anche se questa e' una tecnica spiegata piu' avanti, il procedimento e' praticamente identico, fatto salvo qualche accortezza in piu'!), ed ancora carta da regalo, immagini free in internet da fotocopiare a colori, cartoline di auguri, vecchie immagini dei mercatini, i santini e tanto altro! Pensate sia tutto qui? No, possiamo ancora proseguire, con pizzi e merletti, foglie e fiori secchi... insomma, non datevi limiti, al massimo inventere una nuova branchia della tecnica base, no? Adesso, decise le immagini da incollare, dobbiamo decidere come colorare lo sfondo, cercando di non “impapocchiare” troppo il lavoro, di non renderlo pesante, di lasciare importanza alle immagini. Gli sfondi possono essere semplici o complessi, nel prossimo capitolo ne troverai un’approfondita spiegazione!

L’importante e’ che alla fine del lavoro il decoro fatto risulti armonioso.

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FASE 3

La pitturazione del fondo

Possiamo dare spazio alla fantasia e creare sfondi sempre nuovi ed originali, ma prestiamo molta attenzione nella scelta dei colori, che devono essere armonici tra di loro, ben accostati ed in linea con i decori che successivamente incolleremo! Gia' da questa prima e semplice operazione dipende la buona riuscita del nostro lavoro!

Sfondo unito (tinta unita) . lo sfondo colorato a tinta unita è ovviamente il piu' semplice e veloce da realizzare: dobbiamo solo stendere il colore in modo uniforme con un pennello sull'oggetto da decorare. Bisogna tener conto che spesso i colori quando asciugano tendono a scurire, quindi aspettate di vedere il risultato ad asciugatura ultimata! In base alla resa del colore potra' essere necessario dare una seconda mano, ma mi raccomando, aspettate che si sia perfettamente asciugata la prima mano!

Effetto spugnato . con questo effetto si possono creare dei bellissimi giochi di colore, che donano all'oggetto una parvenza di mosso. Una volta asciugato il colore di base (come per lo sfondo unito) picchiettate il secondo colore servendovi di una normale spugna di mare. Sporcatela con un po' di colore, magari aiutandovi con un pennello con cui distribuirete il colore sulla spugna (se il colore fosse troppo potreste avere delle antipatiche scolature sull'oggetto) e picchiettate! Potremo "spugnare" tutta la superfice o solo i contorni, solo gli angoli, creare delle ombreggiature in alcune zone, insomma anche qui libero sfogo alla fantasia!

Effetto puntinato . quando lo sfondo sara completamente asciutto, sia che abbiate dato un effetto unito che spugnato, possiamo mettere in opera questo effetto. Intingiamo la punta di un pennello piatto a setola lunga nel colore (questa volta pero' deve essere un po' piu' diluito) ed aiutandoci con le dita "spruzziamolo" sull'oggetto da una distanza di circa venti centimenti. Avremo un'effetto "stelle nel cielo"! Mi raccomando alla scelta dei colori...

Effetto graffiato asciutto . questo effetto rende molto bene se realizzato dopo lo sfondo colorato: quando il colore di fondo (a tinta unita) è asciutto, possiamo grattiare il colore con un po' di carta vetro, scegliamo la grana idonea in base alla profondita' del graffio che vogliamo ottenere (ricordate: piu' il numero della grana e' alto piu' e' sottile il graffio e viceversa!). Otterremo cosi' dei gioche di luce e colore dove piu' ci piace: negli angoli, nei bordi, divertenti incroci geometrici, ecc, ecc.

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FASE 4

La preparazione del decoro da incollare

Qui non si tratta altro che di ritagliare i soggetti prescelti da incollare sull'oggetto. Anche se all'apparenza puo' sembrare una cosa estremamente semplice in realta' e' una delle fasi piu' delicate ed importanti di tutta la tecnica!

La cosa importante, e' ovvio, e' cercare di ritagliare con la massima precisione possibile. Dobbiamo cercare di ritagliare la carta esattamente dove finisce l'immagine, non lasciando spazio bianco.

Per le parti dell'immagine ben delineate ed ampie possiamo utilizzare delle normali forbici, ben affilate naturalmente! Invece

per le parti piu' complicate, quelle piu' piccole e ricche di dettagli (come per esempio i bordi dei fiori) possiamo utilizzare le forbicine da decoupage o se ci troviamo bene anche un taglierino (cutter). Per i primi tempi al posto delle apposite e costose forbicine da decoupage utilizziamo senza problemi una banalissima forbicina per le unghie a punta dritta o arrotondata, andra' benissiomo!

Ed anche qui un piccolo consiglio: non cercate la perfezione e non siate troppo esigenti! Come in tutto nella vita anche nel ritagliare la pratica fa l'esperienza, quello che ora vi sembra impossibile o difficilissimo da ritagliare, domani sara' assolutamente fattibile!

Se in qualche punto vi rendete conto di aver fatto un errore, ritagliando per esempio un pezzo di immagine, non preoccupatevi! Cercate solo di rendere l'errore meno visibile! Se per esempio avete erroneamente "troncato" mezza foglia, sara' meglio eliminarla del tutto che incollarla a meta' sul vostro oggetto!

Piccole imperfezioni nel ritaglio possono anche essere leggermente modificate e nascoste con la pittura, quindi non preoccupiamoci, una volta incollata l'immagine potremo sempre ritoccarla leggermente, con pennellini piccoli a punta fina e colori acrilici.

Passiamo ora alla quinta fase, l'incollaggio!

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FASE 5

L'incollaggio delle immagini sull'oggetto

L'incollaggio e' una fase molto molto importante del decoupage. Anche qui e' fondamentale il giusto dosaggio dei prodotti, in questo caso la colla, non ne dovremo usare ne troppa, altrimenti avremmo una pappetta tutta gobbe sulle immagini, ne troppo poca, altrimenti le immagini, soprattutto nei bordi delle figure, tenderanno a scollarsi ed a rovinare incresciosamente tutto il nostro lavoro!

Mi raccomando: utilizzate colla vinilica, quella normale per legno, tipo vinavil per intenderci! Ovviamente in commercio esistono colle apposite per il découpage, miscelate al punto giusto per avere una giusta compattezza e liquidita', ma costano un po' piu' delle normali colle vendute in ferramenta, che essendo piu' dense hanno bisogno di essere diluite, ma non preoccupatevi, tutto sta nel capire la giusta quantita' di acqua con cui diluire la colla, una volta fatto pratica non dovreste piu'

avere problemi e potrete risparmiare un po' di centesimi! Adesso non sto a darvi le percentuali per diluire la colla, potrete ben capire che molto dipende dalla marca poiche' non sono tutte uguali! Vi dico solo che la "media" e' di due terzi di colla ed un terzo di acqua.

Allora, innanzitutto fate ancora delle prove con i ritagli, senza utilizzare la colla, appoggiandoli sull'oggetto in modo da capire la giusta posizione per incollarli, come avevate fatto all'inizio. Volendo qui siete ancora in tempo a cambiare le posizione se non addirittura le immagini! Quando siete convinte di aver creato una composizione armonica (vi brilleranno gli occhi, lo so!) potrete procedere con l'incollaggio.

Per prima cosa dobbiamo distribuire uno strato sottile ma omogeneo di colla sull'oggetto da decorare con un pennello ne troppo piccolo ne troppo grande, preferibilmente piatto e che non perda peli, mi raccomando!

Su questo "letto di colla" appoggerete i ritagli in base alla disposizione che avevate deciso prima, spennellando il retro delle immagini con la colla prima di appoggiarle sull'oggetto. Questo vi aiutera' nel caso doveste poggiare il ritaglio nel punto sbagliato: il contatto "colla dell'oggetto di base" e "colla del retro del ritaglio" crea un'effetto scivoloso, cosi' se l'immagine non e' nel punto giusto la potrete "far scivolare" nel punto giusto. Non abbiate fretta ma non siate neanche troppo lente: la colla, se lo strato di base e' sottile, asciuga piuttosto in fretta! Ogni volta che poggiate un ritaglio dovete "lisciarlo" per bene con il pennello bagnato e ben strizzato di colla, in modo da far uscire tutte le bolle

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d'aria e gli accumuli di colla, che infidi e spregevoli sono li, proprio sotto la nostra carta, non si fanno vedere ma sono ben pronti a rovinare il nostro lavoro. In questa operazione spesso la carta tende a strapparsi o a raggrupparsi, crando antiestetiche grinze. Per evitare tutto questo e' sufficente intingere un dito nella colla e lisciare l'immagine con il dito bagnato di colla.

Quando avrete adagiato tutte le immagini della decorazione sull'oggetto spennellate molto delicatamente il tutto con un velo di colla, compresa l'immagine appena incollata e le parti dell'oggetto prive di ritagli. La colla, anche se a prima vista e' bianca, asciugandosi diventa completamente trasparente e formera' una pellicola protettiva sull'immagine. Abbiate solo cura nel dare una mano come sempre omogenea e sottile! A questo punto si dovrebbero aspettare almeno 12 ore prima di dare una seconda mano di colla, sempre leggera, omogenea e sottile. I tempi di attesa, anche se sembrano lunghi, sono importantissimi: la colla, a vista ed al tatto potra' sembrarvi asciutta gia' dopo un'ora, ma sara' solo la parte superficiale ad essere pronta! Se volete ottenere dei risultati perfetti dovrete aspettare le 12 ore dopo ogni mano di colla poiche' e' importante che asciughi perfettamente anche lo strato sottostante!

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FASE 6

La verniciatura finale

E siamo arrivati all'ultimo punto della tecnica base del Decoupage: la verniciatura finale. Una volta asciutta la colla non ci resta che l'ultimo passo, anche questo importante, delicato e sicuramente un po' piu' impegnativo in termini di tempo.

Infatti per uniformare la superfice sino a renderla completamente liscia occorre dare piu' mani di vernice finale ed ogni mano va lasciata asciugare perfettamente prima di passare la successiva. Sappiate che le professioniste per terminare un lavoro arrivano a dare anche 50 mani di vernice finale! Un consiglio: quando stendete le mani finali, abbiate l'accortezza di incrociare i sensi di ogni mano, per esempio la prima la stendete per il verso orizzontale, la seconda verticale, la terza dinuovo orizzontale e via dicendo.

Le vernici esistono di diversi tipi, acriliche (vernice all'acqua) o a solvente (flatting), lucide o satinate, trasparenti o antichizzanti, a seconda dell'effetto finale che vorrete sul vostro oggetto decorato.

La vernice all'acqua (la si trova in commercio anche con il nome di flatting all'acqua) ha sicuramente il grande pregio di essere quasi completamente inodore e di asciugare molto velocemente. Infatti, se stenderete mani "sottili ed omogenee" ( ormai l'avrete imparata a memoria 'sta frase :-d) tra l'una e l'altra saranno sufficenti 20 - 30 minuti! La vernice ad acqua puo' essere utilizzata per tutti gli oggetti che non dovranno poi nel loro uso venire a contatto con l'acqua.

Il flatting sintetico dona agli oggetti decorati un'aria piu' antica e lucida. Ha purtroppo il difetto di rendere il lavoro un po' "ingiallito", come patinato, quindi non lo ritengo idoneo per tutti i lavori... E' indubbiamente piu' resistente, anche all'acqua, infatti questo prodotto viene usato per le imbarcazioni, quindi gli oggetti finiti con questo prodotto potranno tranquillamente essere lavati ed immersi anche nell'acqua.

Un sono consiglio: se userete la vernice all'acqua, l'ultimissima mano datela comunque con il flatting sintetico. Quello all'acqua infatti resta sempre un pochino appiccicoso, quel tanto da risultare antipatico... Un'ultima mano finale di flatting sintetico risolvera' il problema ed essendo una mano sola, come sempre "sottile ed omogenea" non creera' neanche il problema dell'ingiallimento!

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In entrambi i casi comunque, sia che vogliate utilizzare una vernice all'acqua o una vernice sintetica, e' importante ricordarsi che per avere un buon risultato finale bisogna dare tante mani e carteggiare. La prima passata di cartavetro possiamo darla dopo la decima mano di vernice finale, usiamo una carta grana 280, con movimenti leggeri e circolari. A seguire cerchiamo di rispettare il ritmo di una carteggiata ogni cinque mani di vernice. Noterete che quando carteggiate sull'oggetto, soprattutto se avete usato flatting sintetico, si creeranno degli aloni bianchi. Non preoccupatevi! Andranno via completamente con la successiva mano di vernice!

ECCO L’ESEMPIO DI UN LAVORO FINITO!

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Consigli e Sconsigli finali

E' importantissimo cercare di lavorare in ambienti puliti e privi di pulviscoli eccessivi nell'aria. Soprattutto prestate attenzione a non indossare indumenti che possano perdere pelucchi quando stendete le mani di colla, vernici, colori ed in particolare quando passate la vernice ad acqua o il flatting... Garantisco che i pelucchi dei maglioni o i peli dei gatti incastonati tra le mani di vernice a lavoro finito non rendono affatto bene!

Prima di procedere all'incollaggio delle immagini assicuratevi che i colori con cui avete pitturato il fondo o i vari effetti siano perfettamente asciutti: se cosi' non fosse la colla, essendo a base d'acqua potrebbe sciogliere il colore e macchiare irrimediabilmente le immagini che incollate!

Sconsiglio di utilizzare le immagini stampate con le normali stampanti a getto d'inchiostro. L'inchiostro rilasciato da queste stampanti infatti non e' molto stabile e tende sempre a sciogliersi. Se proprio volete utilizzare un'immagine stampata da voi, tipo un vostro disegno, un'immagine scaricata da internet o una vostra foto potete stamparlo e farvi fare una fotocopia a colori della stampa in una normale eliografia. Utilizzando la fotocopia a colori non avrete assolutamente nessun tipo di problema poiche' le fotocopiatrici stampano con tecnica laser.

Per conservare in modo comodo ed ordinato le carte potete utilizzare un normale raccoglitore ad anelli, quelli che solitamente si usano come archivio negli uffici insomma! Procuratevi delle bustine trasparenti con i fori ed inserite le carte o i tovagliolini nelle bustine. Se utilizzate le carte, che normalmente sono fogli molto grandi arrotolati, potrete ritagliare grossolanamente il contorno delle immagini, senza entrare nei dettagli e ridurre quindi il foglio in parti piu' piccole! Cosi' potrete tranquillamente suddividere le carte per argomenti o per temi o come piu' vi viene comodo!

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Se avete decorato degli oggetti di vetro o ceramica con la tecnica del découpage, sia base che con i tovagliolini, non lavateli mai nella lavastoviglie, ma solo a mano, in acqua tiepida. Niente lavastoviglie!

Gli oggetti in legno possono essere pitturati con i colori all'anilina, che lasciano le venature naturali del legno a vista. In commercio ne esistono di tutti i colori, comprese anche delle bellissime tinte pastello. Se decideremo di utilizzare questo tipo di colori sul nostro oggetto, dopo averlo carteggiato dovremo passare una mano di "turapori", un prodotto che serve a rendere omogeneo l'impregnamento del colore e solo dopo potremo colorarlo! Il turapori non e' necessario se utilizzaremo invece i normali colori acrilici.

Per evitare di ritrovarci i peli dei pennelli incastonati nel lavoro finito consiglio di usare pennelli con setole scure se dobbiamo lavorare su una base chiara e pennelli a setole chiare se invece la base e' scura: in questo modo ci sara' contrasto tra il colore delle setole ed il colore dello sfondo e gli eventuali peli persi salteranno subito all'occhio, in modo da essere rimossi subito!

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La Teoria del Colore

La percezione del colore dipende da un fattore soggettivo: un comando impartito dal cervello all'occhio umano. Per un daltonico infatti il colore rosso non esiste, e le stesse parole rosso, bianco, grigio non hanno senso se pensiamo al centinaio di rossi dei Maori ai sette tipi di bianco degli eschimesi e alle più di 600 tonalità di grigio percepite dall'uomo urbano europeo del XX secolo. Parlare di colore implica che si parli di luce dal momento che senza la luce non vi può essere colore. E' di fondamentale importanza conoscere perfettamente le possibilità del colore per usarli al meglio!

TEORIA CLASSICA ELABORATA DA NEWTON . I colori che vediamo in natura sono il risultato di un fenomeno fisico: la scomposizione della luce che viene captata dall'occhio umano. Un fascio di luce che colpisce una superficie trasparente e sfaccettata come ad esmpio un prisma, si scompone in sette colori: rosso magenta, arancio, giallo, verde, blu, indaco e violetto (spettro dei colori visibili). L'arcobaleno che vediamo in cielo quando ritorna il sole dopo un violento acquazzone è un esempio. Questi colori sono chiamati Colori Base, perchè combinati tra loro in tutti i modi possibili originano tutte le tonalità di colore esistenti.

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I COLORI PRIMARI . Tra i colori base tre sono sono chiamati Colori Primari, perchè non sono ottenibili dalla mescolanza con altri colori, e sono : il rosso magenta, il blu e il giallo

I COLORI SECONDARI . Mescolando due colori primari se ne ottiene un terzo definito Secondario. I Colori Secondari sono l'arancione, il verde ed il viola, ottenuti da: rosso + giallo = arancione giallo + blu = verde rosso + blu = viola

Tutte le tonalità intermedie si ottengono variando le proporzioni dei colori mescolati: ad esempio mescolando rosso e giallo si ottiene un arancio tendente più al rosso o più al giallo a seconda che sia maggiore la quantità del primo o del secondo colore primario.

I COLORI COMPLEMENTARI . Per mostrare come i colori entrino in relazione tra loro, si usa il cerchio cromatico. Si definiscono complementari i colori che si trovano in posizione opposta sul cerchio cromatico e cioe' sono complementari: il rosso e il verde il giallo ed il viola il blu e l'arancio.

Per scurire un colore, si deve mescolare ad esso una piccola quantità del suo complementare, e non il nero, come si potrebbe pensare. Il nero infatti, contiene tutti i colori primari, perciò *vira* il colore anzichè scurirlo. Per esempio rosso + nero = marrone. Per schiarire un colore si utilizzano il bianco o il giallo.

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PROPRIETA’ FISICHE DEI COLORI

• tonalità: quantità di luce presente nei singoli colori; dipende dal grado di assorbimento della luce da parte della retina.

• intensità o cromaticità: brillantezza o opacità del colore, che varia dal chiaro allo scuro, dal brillante al tenue.

• gradazione: grado di luminosità di un colore.

• vivacità: qualità termica, secondo la quale il rosso, l'arancione e il giallo sono considerati "caldi" mentre i blu, il verde e viola sono considerati "freddi".

• durezza: qualità tattile che fa considerare 'duri' il rosso, il bianco e il giallo e 'morbidi' il blu e il nero.

• tonalità affettiva: esistono colori che producono in noi piacere o avversione.

• forza: capacità di un colore di risaltare (per esempio il bianco e nero).

• grandiosità: e una delle qualità di stimolo più che di percezione.

• area: le superfici verdi o blu sembrano più ampie di quelle rosse o gialle.

• localizzazione: rosso giallo sembrano più vicini, blu e verde più lontani.

• trasparenza: capacità di rivelare o di occultare ciò che sta dietro.

• brillantezza: è prodotta da riflesso della luce sulla superficie dell'oggetto.

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COMPOSIZIONE DEI COLORI . Tutti colori che si utilizzano oggi nei diversi metodi pittorici hanno una cosa in comune, il pigmento, che altro non è se non un colore in polvere. Sono gli agglutinanti che rendono i vari tipi di colore adatti alle diverse tecniche: acquarello, pastelli, olio, tempera eccetera. I pigmenti possono essere di origine animale, vegetale o minerale, ma il pittore alle soglie del duemila ha a disposizione per lo più materiali artificiali. Si trovano ancora pigmenti di origine naturale, ma vengono usati sempre più raramente anche per la loro tossicità: non dimentichiamo gli avvelenamenti cui andavano soggetti pittori nei secoli passati.

I bianchi . I più noti sono il bianco di piombo, il bianco di zinco e il bianco di titanio. Il primo, chiamato anche bianco d'argento, è molto opaco e asciuga con facilità. E particolarmente indicato per impasti grossi e per sfondi, rappresenta un alto grado di tossicità.Il bianco di zinco viene chiamato anche bianco Cina e ha una tonalità più fredda, azzurrina. Si mescola bene con gli altri colori schiarendoli, ma copre meno asciuga più lentamente. Non è tossico. Il bianco di titanio è entrato recentemente nel campo della pittura; la tonalità è ugualmente opaca, asciuga in tempi normali, non è tossico e copre bene.

I gialli . Il giallo di cadmio, luminoso e dall'asciugatura lenta, si mescola bene con tutti colori tranne che con quelli a base di rame, come il verde opaco. Mescolandolo con il blu, da un bel verde intenso. Il giallo Napoli e uno dei pigmenti più antichi. Presenta un alto grado di ocapacità, si mescola bene con gli altri pigmenti è altamente tossico, essendo indiretto derivato del piombo. Il giallo di cromo limone esiste il sfumature cromatiche diverse, che vanno dal limone e fin quasi all'arancio. Colore opaco, con poca resistenza alla luce, soprattutto nelle tonalità più chiare, è tossico. Anche il giallo ocra, o giallo terra, ha origini antiche. Alcuni pittori lo prediligono considerandolo un pigmento più naturale. Copre e si mescola assai bene. Il terra di Siena naturale viene da Siena, come indica suo nome. Bisogna tener presente, però, che questo pigmento tende a scurirsi nel tempo e deve assolutamente essere diluito con una giusta quantità di olio non è consigliabile usarlo per zone ampie o per sfondi.

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I rossi . Il rosso carminio è un colore brillante che, mescolato al bianco di zinco, può fornire una ricca gamma di toni e rosati. Mescolato al blu, di origine a luminosi violetti. È abbastanza fluido ma asciuga lentamente. Il pigmento naturale ricavato dal corpo di seccato di un insetto sbiadisce con facilità, mentre quello prodotto da una pianta resiste di più alla luce ed è infinitamente meno caro. I rosso vermiglione e luminoso, opaco e secca lentamente. Se di origine minerale (composto di zolfo e mercurio) e molto tossico, alla luce del sole annerisce e non si mescola con i colori a base di rame. Oggi si usa quello ricavato da pigmenti artificiali. Il rosso di cadmio a un vantaggio rispetto al vermiglione: non annerisce al sole, per cui viene usato spesso come sostituto. È brillante e potente e non si mescola ai colori a base di rame. Il terra di Siena bruciata ha alcune caratteristiche in comune con il terra di Siena naturale la sua origine e la stessa però il bruciato e più scuro e tende al rossiccio. Il pericolo che scurisca è minore, anche se è bene diluirlo con molto olio.

I blu . Il blu di cobalto e un colore che non copre bene ma asciuga rapidamente. Deve essere diluito con molto olio, per cui nel tempo può assumere una tonalità verdastre. Se mescolato con altri colori che impiegano più tempo ad asciugarsi, può screpolarsi. Il blu oltremare, derivato anticamente dagli lapislazzuli, era assai usato nell'antichità, nonostante fosse particolarmente laborioso sminuzzarlo e fosse oltremodo costoso. Oggi viene prodotto artificialmente. Si mescola bene con tutti i colori tranne con quelli a base di rame: combinato con il giallo di cadmio, da dei verdi brillanti, con il rosso carminio dei viola intensi. È opaco e completamente stabile, all'aria aperta si altera e alla luce artificiale appare assai scuro. I blu di Prussia asciuga bene e solitamente scolorisce quando viene mescolato con colori chiari. Il suo tono cromatico è influenzato dalla luce che può schiarirlo. In questo caso consigliamo di lasciarlo per un periodo al buio: lo vedremo riprendere il suo colore originario. I verdi . Il verde terra è un derivato dell'ocra. È di origine molto antica e presenta tonalità di colore cachi. Si adatta perfettamente tutte le tecniche. Copre bene e asciuga con relativa rapidità. Il verde smeraldo (o verde virdian) non presenta buone doti di stabilità cromatica. E' un colore trasparente: se mescolato con il giallo di cadmio produce un verde brillante, chiamato verde permanente. L'ossido di cromo verde presenta un basso grado di vivacità di tono, ma è molto coprente. Il verde di cobalto si manifesta in diverse tonalità. Non si deve mescolarlo con le terre.

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Bruni e neri . Il terra scura naturale e il terra scura bruciata asciugano con rapidità e presentano un buon grado di stabilità. Non sono consigliabili per impasti densi. Il terra cassel (o bruno Van Dyck) ha una tonalità simile al terra scura naturale, con una leggera tendenza al grigiastro. Di solito viene usato nei ritocchi. Il nero avorio, che si otteneva dalla calcinazione di polvere d'avorio, oggi è sostituito dal nero di ossa ottenuto dalla calcinazione di stinchi di animali. Si asciuga molto lentamente e presenta un ottimo grado di stabilità. Particolarmente stabile è anche il nerofumo: viene usato con ottimi risultati in tutte le tecniche. Il nero di vite si ottiene dalla calcinazione di tralci di vite. Si presenta in una tonalità a sfondo bluastro.

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Colori ed

Emozioni

E' ormai risaputo che i colori influiscono sui nostri stati d'animo e che ci trasmettono effetti psicologici ed emotivi. Questa breve guida spiega in dettaglio quali emozioni (positive e negative) ci vengono trasmesse dai colori, per poter scegliere con maggiore consapevolezza i colori da utilizzare per tutto, dai lavori di decoupage alla pitturazione delle pareti ci casa, ai colori per l'abbigliamento!

Il rosso simboleggia la passione, l'amore, il calore, l'alimentazione, la resistenza ed è molto stimolante. Per molti risulta un colore troppo aggressivo. Simbolizza anche il pericolo, il sangue, il fuoco e la violenza.

E' il primo colore dell'arcobaleno e si ritiene sia anche il primo colore percepito dai bambini. Provoca eccitazione e spinge verso l'attività. Il rosso rappresenta, infatti, la mobilitazione di tutte le energie, cui corrisponde la sicurezza di sé, la fiducia nelle proprie forze e capacità. Il rosso è il colore che può muoversi più rapidamente trattenendo legato a sé lo sguardo. E’ stato dimostrato che l'esposizione al rosso accelera i battiti cardiaci e stimola la produzione d’adrenalina. Il rosso è il colore del cuore e dell'amore, del dinamismo e della vitalità, della passione e della sensualità, dell'autorità e della fierezza.

Il rosa simboleggia femmilità e gioventù. Debolezza e ingenuità.

Il giallo simboleggia la luce del sole, la felicità, la crescita e l'oro. Può anche simboleggiare disonestà, codardia, tradimento, gelosia, falsità, malattia e azzardo. Rimanda alla radiosità che risveglia e dà calore.

Suscitando una sensazione d’espansione e spingendo al movimento, il giallo corrisponde ad una condizione di libertà e di autosviluppo. Il giallo, infatti, è il colore dell'illuminazione e della redenzione. Chi preferisce il giallo tende perciò al cambiamento e alla ricerca del nuovo.

L'arancio è percepito come un colore vibrante e accogliente È molto in voga per i siti web. Simboleggia inoltre attenzione e ricerca.

Il verde è natura, ambiente, vita, crescita, fortuna, gioventù, primavera, fertilità e religione. Invidia e gelosia. Corrispondono sensazioni di solidità, stabilità, forza e costanza. L'effetto di stabilità prodotto dal verde

rappresenta, da un punto di vista psicologico, i valori saldi che non mutano. La

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scelta del verde indica inoltre autostima. Il verde è il colore della vegetazione, della natura e della vita stessa. È il colore della rinascita primaverile, della forza della natura. Il verde, secondo gli psicologi, significa forza, perseveranza, equilibrio e stabilità. Probabilmente questo deriva dal fatto che il cristallino focalizza la luce verde quasi correttamente sulla retina e l'occhio percepisce perciò tale colore molto facilmente. Talvolta il verde è anche associato ad una simbologia negativa. È il colore della rabbia e della putrefazione, del veleno e dell'invidia; nel corpo umano il verde è segno di grave malattia e di morte.

Il viola simboleggia regalità, spiritualità, passione ed amore. Crudeltà, arroganza e pianto. Nasce dalla mescolanza di rosso e blu,è il colore della metamorfosi, della transizione, del mistero

e della magia, preferito dai bambini, dalle donne incinte e dalle personalità immature. Colore tradizionale della mistica e della spiritualità il viola indica l'unione degli opposti, la suggestionabilità.

Il blu simboleggia la calma, l'armonia, la fiducia, la pulizia e la lealtà. E' abbinato alla tristezza e alla depressione. Fissando a lungo questo colore

si produce un effetto di quiete, soddisfazione ed armonia. L'azzurro è il colore del mare e del cielo. Per i cinesi il blu è il colore dell'immortalità. Il blu è il colore del silenzio, della calma e della tranquillità. È il colore della contemplazione e della spiritualità. È associato alla forma geometrica del cerchio, simbolo dell'eterno moto dello spirito, insieme di quiete e dinamicità. In una stanza blu i battiti cardiaci diminuiscono e la sensibilità al freddo aumenta, mentre gli oggetti sembrano più piccoli e leggeri.

Il marrone simboleggia neutralità, terra e caldo ma e' anceh sinonimo di sporcizia. Corrisponde alla sensazione della corporeità. Il forte bisogno,

l'indifferenza o il rifiuto verso questa tinta indicano pertanto un preciso atteggiamento verso ciò che è corporeo e materiale e verso i piaceri fisici.

Il grigio simboleggia, intelligenza, solidità, pulizia e qualcosa di moderno. Viene anche associato a maturità e tristezza. E' il colore della

perfetta neutralità, una terra di nessuno priva di vita. Chi lo sceglie tende alla distanza e al non coinvolgimento.

Il bianco è pulizia, innocenza, spazio, purezza, castità, semplicità e pace. Ma anche morte nelle culture orientali, freddezza e sterilità.

Il nero è associato a potere, eleganza, magia, mistero e notte. Simboleggia anche lutto e morte (culture occidentali), cattiveria, infelicità, tristezza, rimorso e rabbia. Rappresenta la negazione assoluta,

il "no" radicale, è la tinta dell'opposizione dietro la quale può esprimersi una rivendicazione di potere.

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DECOUPAGE

Tecniche

Avanzate

Come molte di voi sanno il decoupage si e' diversificato nel tempo, dando vita a diversi stili di decorazione e metodi per decorare.

Negli anni sono nati nuovi procedimenti, addirittura delle nuove branchie di decoupage. Ne sono un esempio chiaro il Decoupage con Tovagliolini, il Decoupage Pittorico ma anche il Decoupage Sospeso Trasparente.

Ecco quindi l'esigenza di allargare le proprie conoscenze, di approfondire ed imparare nuove varianti della tecnica base, quella conosciuta, quella originaria.

Scopriamo insieme le svariate possibilita' che il Decoupage ci offre per dar sfogo e vita alla nostra creativita' e per mettere al lavoro la nostra innata fantasia!

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Anche il découpage tridimensionale e' una novita' abbastanza recente. La tecnica e' pressoche' uguale a quella classica, fatto salvo che le immagini devono essere "ripetitive" perche' alcuni particolari del disegno andranno riempiti (per ottenere una bombatura con effetto tridimensionale) e dinuovo ricoperti con l'immagine. La tecnica non e' molto complessa ed adesso si trovano in commercio carte particolari apposite per questa variante del découpage. Risulta piuttosto scomodo farlo con i tovagliolini, vista la loro fragilita'…

Un oggetto decorato con il Decoupage 3D, detto anche tridimensionale, alla fine avra' un effetto prospettico estremamente realistico.

I procedimenti di base sono gli stessi del Decoupage tradizione, quindi prepareremo l'oggetto grezzo, prepareremo lo sfondo a tinta unita o a fantasia, come piu' ci piace. Ovviamente già in questa fase dobbiamo aver deciso con che immagini decoreremo l'oggetto, proprio come nella tecnica base del decoupage.

L'unica sostanziale e decisiva differenza e' che in questo caso dobbiamo decidere alcuni "punti dell'immagine" che saranno in rilievo, per esmpio nell'immagine di una bambina con il cappello potremmo evidenziare in prospettico proprio il cappello, in un orsacchiotto potremmo evidenziare la testa ed ancor di piu' il naso. Per fare questo ci occorre avere diverse copie della stessa immagine, quindi nel caso della bambina ci servira' una sola immagine della bambina intera ma dovremmo avere due o tre copie del cappello, come anche nell'esempio dell'orso ci occorrera' solo un'immagine dell'orso completo ma piu' copie della testa ed altre ancora del nasto.

Con le immagini doppie realizzeremo dei "livelli", cioe' dei piani rialzati situati sull'immagine che riproducono l'immagine stessa. In un lavoro potremo creare due, tre o piu' livelli, piu' saranno e piu' l'immagine sara' prospettica, ovviamente teniamo conto che l'immagine completa e la base e che ogni livello successivo deve essere piu' alto, per dare l'effetto della terza dimensione.

Nel caso dell'orso incolleremo l'immagine dell'orso sul nostro oggetto. Poi con del mastice o con della pasta per riempimento (venduta a panetti nei negozi per decoupage) faremo un piccolo spessore di circa mezzo centimetro sulla testa dell'orso, sagomando lo spessore in modo che vada esattamente dentro la testa, quindi che non fuoriesca dal margine dell'immagine. In questa fase ci possiamo aiutare con matite o stuzzicadenti o qualsiasi cosa ci torni utile!

Sopra questo spessore incolleremo un'altra immagine, questa volta solo della testa dell'orso, che avremo prima lavorato dalla parte interna, non dove c'e' l'immagine ma sul retro, per darle leggermente una forma tondeggiante. Possiamo aiutarci con una matita, usandone la parte posteriore o con un

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apposito strumento per sbalzo (in vendita nei negozi di belle arti). Avremo cosi' ottenuto il nostro primo livello.

Procedendo nella stessa maniera per il naso creeremo il secondo livello.

Dobbiamo cercare di rendere reale l'immagine tridimensionale, regoliamoci con quello che vediamo nella realta', diamo piu' punti prospettici nella stessa immagine, creiamo piu' livelli nello stesso disegno. Per esempio in un fiore possiamo fare il primo livello per il centro del fiore, poi ancora un secondo con qualche foglia, qualche foglia piu' alta sara' il terzo livello, ed i petali saranno il quarto.

Quando abbiamo finito di incollare tutti i nostri livelli con del colore acrilico ed un pennellino dobbiamo colorare i "bordini" dei livelli, perche' avendo un spessore saranno visibili. Cerchiamo di colorarli con colori quanto piu' simili a quelli del disegno stesso e se con i pennelli siamo proprio brave divertiamoci a creare qualche leggera ombra o qualche sfumatura intorno all'immagine o ai livelli: alla fine il lavoro sembrera' ancora piu' reale, sudato di sicuro, ma reale!

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Il termine Cloisonne', come si puo' dedurre, deriva dal francese e piu' precisamente dal verbo "cloisonner" che significa dividere in zone, in compartimenti. Le origini della tecnica di decorazione Cloisonne' sono Orientali, ma e' stata ampiamente rivista, reinterpretata e diffusa in tutta Europa, soprattutto in Francia ed in Giappone. E' una bellissima tecnica che prevede l'uso di smalti in compartimenti di metallo e abbinata al deocupage permette di creare degli effetti davvero sorprendenti, realizzando dei profili metallici che illuminano i decori incollati sui nostri lavori.

Se decidiamo di mettere in pratica la tecnica del Decoupage Cloisonne ricordiamoci che questa tecnica ha origini orientali, quindi ben si sposera' con immagini cinesi o giapponesi, utilizzando smalti coloratissimi, incastonati tra profili metallici. Il fondo dei nostri lavori con questa tecnica sara' prevalentemente scuso, nero il piu' usato in assoluto ma anche blu intenso o rosso andranno benissimo, o colori molto luminosi e squillanti.

Iniziamo con lo scegliere le immagini da incollare e preparare l'oggetto di base ed il fondo che avra' l'oggetto, tenendo conto dei consigli suddetti per i colori. Il fondo stendetelo bene, dando anche due mani se necessario, pennellate in maniera regolare e carteggiate, la base deve essere liscia il piu' possibile!

Ritagliamo con la normale attenzione le immagini che abbiamo scelto per il decoro lungo tutti i bordi e procuriamoci della carta metallizzata, per esempio quella natalizia, dorata, argentata, ramata, verde metallizzato, rosso metallizzato, il colore non ha importanza, sta a noi deciderlo, l'importante e' che abbia l'effetto metallizzato quindi che sia molto luminosa e che ben si intoni sia con l'immagine che incolleremo che con il colore di fondo che abbiamo gia' dato.

Incolliamoci sopra il foglio di carta metallizzata l'immagine che abbiamo ritagliato ed aspettiamo che asciughi. Questo e' uno dei pochi casi in cui la colla Vinavil non serve a nulla, molto meglio usare una normalissima colla in stick, di quelle da ufficio per capirci.

Una volta asciutto possiamo procedere a ritagliare ulteriormente l'immagine, avendo cura di lasciare intorno a tutti i bordi una sporgenza di pochi millimetri della carta metallizzata. L'effetto che dobbiamo avere alla fine e' la nostra immagine completamente contornata da un filino di carta metallica.

Incolliamo questa nuova immagine con il bordino sul nostro oggetto e rifiniamo il nostro lavoro con le solite ed abbondanti mani di vernice all'acqua, intramezzate da scartavetrate con carta vetro, e finiamo con due mani di flatting sintetico. Et voila, il nostro capolavoro e' pronto!

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Tra gli effetti piu' belli, ricercati e difficili da ottenere, rientra l'effetto "Craquelè", una tecnica di rifinitura che ci permette di ottenere un decoro fatto di piccole e sottili crepe, donando agli oggetti da noi decorati un'aria un po' antica, che ben si adatta ai lavori decorati con il decoupage, soprattutto per lavori con immagini eleganti e raffinate.

Devo pero' ammettere che realizzarlo e soprattutto realizzarlo "bello" non e' proprio facile. Il procedimento in se per se e' molto semplice: si utilizzano un medium screpolante o due vernici incompatibili tra di loro che stese consecutivamente una sull'altra proprio grazie alla loro incompatibilita' creano le scepolature. Le crepe realizzate andranno poi evidenziate passando sul lavoro del bitume o del colore ad olio, in modo molto leggero.

La non facilita' di questa tecnica e' data dalle molte variabili che, per ottenere un giusto effetto, si devono concatenare tra di loro: la temperatura dell'aria, il grado di umidita', lo spessore delle mani di vernice, le direzioni con cui si pennella. Anche qui la pratica rendera' con il tempo i suoi effetti: provando e riprovando ci si rende conto dei problemi e degli errori, fino a riuscire ad ottenere l'effetto alla perfezione!

Esistono comunque diversi procedimenti e diversi prodotti da utilizzare. Quasi tutte le case produttrici di prodotti per belle arti hanno tra i propri articoli in commercio un "set" per craquelé, consistente appunto nelle due vernici apposite, con precise indicazoni dei tempi di attesa da rispettare tra le due mani o un medium di finitura screpolante.

Prevalentemente l'effetto lo si puo' applicare in due modi, ognuno dei quali ci dara' un risultato diverso, a seconda di come desederiamo decorare l'oggetto.

• Craquelè di base: viene realizzato sulla base da decorare poi con il decoupage

• Craquelè di finitura: viene realizzato dopo aver decorato con il decoupage

Entrambi usano piu' o meno gli stessi prodotti, la differenza principale consiste nelle fasi in cui vengono realizzati, prima o dopo il decoro.

Vediamo nel dettaglio entrambe le procedure con queste spiegazioni

Craquelè di base

Questo tipo di craquelè va fatto sull'ggetto su cui dobbiamo lavorare prima di procedere con la decorazione con la tecnica del decoupage ma dopo aver preparato l'oggetto con la procedura di base (fondo, cartavetro, ecc.ecc.).

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Per realizzare questo effetto abbiamo bisogno di alcuni materiali, che gia' sicuramente avremo nel nostro armadietto magico:

• Acrilici di due colori: uno lo useremo per il colore del fondo e l'altro per evidenziare le crepe che si formeranno.

• Medium screpolante: apposito prodotto venduto nei negozi di belle arti o di articoli per decoupage che serve per far comparire le crepe sulla superficie dipinta.

• Pennelli

E adesso procediamo con la tecnica del craquele' di base!

Sicuramente, come gia' detto in precedenza, l'oggetto avra' gia' ricevuto i suoi trattamenti di base, se non ti ricordi quali sono puoi sempre dare un'occhiata alla pagina dedicata alla preparazione degli oggetti.

Preparato l'oggetto di base dobbiamo scegliere i colori con cui lavorare: il primo sara' il colore di fondo dell'oggetto finito, quindi e' un colore a cui dobbiamo prestare attenzione nella scelta. Il secondo sara' solo il colore che si vedra' all'interno delle crepe, per evidenziarle visivamente. Per esempio possiamo decorare uno sfondo marroncino ed evidenziare le crepe con un avorio.

Iniziamo con lo stendere il colore che comparira' solo nelle crepe, cioe' in questo caso l'avorio. Stendiamolo su tutto l'oggetto ed aspettiamo che asciughi. Lasciamo asciugare perfettamente e solo quando il colore è asciutto stendiamo con un pennello piatto, pulito e asciutto il medium screpolante.

Ricordatevi che il medium screpolante ha una consistenza abbastanza gelatinosa e la dimensione delle crepe dipende da quanto lo "tiriamo" mentre lo stendiamo con il pennello: piu' e' tirato (cioe' lo strato di medium e' sottile) piu' saranno sottili e fitte le crepe. Viceversa se lo strato sara' abbondante le crepe saranno grosse e rade.

Leggete le istruzioni sul vostro flacone di medium screpolante perché ogni prodotto ed ogni marca ha il suo tempo di asciugatura,

comunque mediamente dopo 60 minuti potete stendere il secondo colore, ovvero il colore predominante, nel nostro caso il marroncino. Il colore steso sopra il medium si aprira' da solo, creando le tanto desiderate crepe e lasciando intravvedere attraverso di esse il colore steso sotto, in questo caso l'avorio.

Quando stendete il secondo colore fate attenzione quando a non passare due volte con il pennello sullo stesso punto perché altrimenti asportate il medium sottostante e non si formerà più l'effetto crepettato.

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Quando l'oggetto sara' perfettamente asciutto possiamo procedere con la tecnica del decoupage che desideriamo realizzare!

Craquelè di finitura

L'effetto craquelè di finitura si realizza dopo aver decorato una superficie con la tecnica del decoupage e permette di dare all'oggetto un aspetto antichizzato e molto elegante, ottenendo un effetto e delle crepe diverse da quelle che otterremmo con il craquele' di base.

Dopo aver terminato di decorare l'oggetto con la normale tecnica del decoupage (di base o pittorico o qualunque sia) ed aver steso diverse mani di vernice di finitura secondo la solita tecnica, si procede a stendere la vernice screpolante per ottenere le nostre crepe

Vediamo la tecnica per ottenere il craquelè di finitura con il metodo tradizionale. Per procedere avremo bisogno di:

• Flatting a solvente: dovremmo averlo gia' steso sull'oggetto come finitura e ci servira' ancora per ottenere questo effetto.

• Vernice Screpolante: e' il prodotto che, una volta steso, a contatto con il flatting, crea le crepe. E' ottima quella della Maimeri

• Gomma arabica: è un'alternativa alla vernice screpolante, si trova in vendita in scaglie nei negozi di belle arti e va sciolta nell'acqua fino ad ottenere la consistenza del miele.

• Gomma lacca: è un'altra alternativa alla vernice screpolante, sempre in vendita in scaglie nei negozi di belle arti, e va sciolta nell'alcool.

• Colore ad olio terra d'ombra • Trementina • Un panno morbido asciutto e pulito.

Procediamo adesso con la tecnica vera e propria per ottenere l'effetto craquele'. Stendetiamo una mano di flatting sintetico sull'oggetto decorato con il decoupage ed aspettiamo che la superfice sia asciutta al tatto. Per un'ottimo risultato deve essere asciutta ma leggermente appiccicosa ma da non lasciarci le impronte delle dita.

Stendiamo ora con un pennello la vernice screpolante o la gomma arabica o la gomma lacca. Le crepe si formano per una reazione chimica dovuta all'incopatibilità delle due vernici. Le crepe che si formeranno saranno più grosse e rade se il flatting sotto è ancora molto umido mentre saranno più sottili e fitte se il flatting è quasi del tutto asciutto.

Una volta stesa la vernice screpolante o una delle alternative proposte (gomma arabica o gomma lacca) per aiutarci possimao asciugare la superfice appena trattata con il phon, tenendolo non troppo vicino all'oggetto e con il getto d'aria calda non troppo forte ed in continuo movimento, cosi' in poco tempo vedremo formarsi le nostre crepe.

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Aspettiamo per qualche ora affinche' tutti i prodotti siano completamente asciutti, ci vorranno tre quattro ore. Quando tutto sara' asciutto possiamo evidenziare le crepe con un po' di colore ad olio colore terra d'ombra diluito con un po' di trementina, aiutandoci con un panno morbido. Sporchiamo con il colore il panno asciutto e stendiamolo con movimenti continui e circolari sull'oggetto con la superfice screpolata: il colore restera' imprigionato prevalentemente nelle crepe! Quello in eccedenza su tutto l'oggetto possiamo pulirlo via con un panno di cotone asciutto e pulito che non lasci pelucchi.

In alternativa al colore ad olio per evidenziare le crepe possiamo usare del bitume di Giudea o la cera bituminosa, la cera e' più facile da stendere. Questi prodotti li troviamo in vendita in negozi di belle arti o di articoli per decoupage.

Adesso dobbiamo concedere alla nostra opera 24 ore di riposo assoluto, al riparo da polvere, per ascigare definitivamente. Per proteggere il lavoro finito, dopo le 24 ore di attesa, ripassiamo un'ultima mano di flattig ed voila', il lavoro e' finito!

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I nostri oggetti decorati con la tecnica del Decoupage, qualunque esso sia, possono essere ulteriormente lavorati applicando la tecnica della Doratura, che permette di dare ai nostri lavori delle rifiniture molto eleganti e raffinate.

La tecnica in se per se e' abbastanza semplice e non richiede un grande impegno ne di tempo ne di materiali. Ma anche in questo caso, come un po' in tutte le tecniche, giochera' a nostro favore una buona dose di pratica, perche' piu' metteremo in opera la tecnica meglio verranno fuori i nostri lavori.

I materiali necessari per ottenere le rifiniture con la tecnica della Doratura sono solo due:

• La missione (speciale colla per doratura) • Lamina metallica o foglia oro • Un pennello ampio e morbido

La Doratura va effettuata sull'oggetto decorato con i colori e con le immagini ma sul quale abbiamo dato solo una mano di vernice finale all'acqua.

I passaggi sono semplicissimi: stendiamo con il pennello morbido la missione sull'oggetto dove dovremmo incollare la lamiana metallica. E' importante (superfluo dirlo, lo so...) che la superfice sia perfettamente liscia! Come pennello posso consigliarvi un comunissimo pennello da fard, di quelli tondi belli grossi, poco costoso e perfetto per l'uso! Tenete conto inoltre che la lamina metallica costa molto meno della foglia oro, poiche' quest'ultima contiene realmente una percentuale di questo materiale!

La missione, una volta stesa, appare bianca ed appiccicosa. Con il passare del tempo, entro una ventina di minuti circa, la missione diventa trasparente ma resta comunque appiccicosa: e' questo il momento in cui con tanta pazienza e delicatezza dobbiamo adagiarci sopra la lamina metallica o la foglia d'oro. Spennellala delicatamente per farla aderire bene al tuo lavoro oppure per appiattirla aiutati con un battuffolo di cotone.

A questo punto dobbiamo solo aspettare che tutto asciughi, lasciamo "riposare" il nostro lavoro per almeno 12 ore e terminiamo la lavorazione con le solite mani di vernice finale all'acqua e flatting, scartavetrando di tanto in tanto!

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Possiamo rifinire i nostri lavori per dargli quella particolare aria vissuta ed invecchiata, che su determinati lavori da un tocco di classe in piu'. I modi ed i metodi per rendere un oggetto appena decorato "antico" ci sono e sono tutti abbastanza semplici, vediamoli nel dettaglio!.

FLATTIG SINTETICO . Questo prodotto, usato come rifinitura, lascia sempre un leggero alone avorio, un po' ambrato. Normalmente io consiglio di usarlo come finitura sempre, essendo molto resistente, dando prima tutte le mani necessarie con vernice all'acqua, cosi' infatti non lascia tracce della sua sfumatura ambrata. Se invece e' proprio questo l'effetto che vogliamo diamo tutte le mani con flatting sintetico senza usare la vernice all'acqua, scartavetrando ogni tanto, fino a finire il lavoro.

GOMMALACCA . E' un ottimo anticante, viene venduto in scaglie nei negozi di belle arti o articlo per decoupage. Per essere utilizzata va sciolta (troverete le indicazioni sulla scatola del prodotto steso) in alcool a 95°, quello per liquori per intenderci! Steso sui lavori dona un'aspetto ambrato.

CAFFE' SOLUBILE . Con il caffe' possiamo ottenere degli effetti davvero straordinari. Possiamo farci una bella tazza di caffe' forte, che non fa mai male, intingerci il pennello e spennellare le nostre immagini o direttamente l'oggetto decorato, che prenderanno una leggera sfumatura marroncina. Possiamo mischiare un po' di caffe' alla colla ed usarla per incollare... cosi' tutto l'oggettoavra' una bella sfumatura anticata! Possiamo intingere il dito nei granelli e picchiettarli sull'oggetto su cui stiamo lavorando o direttamente sulle immagini...

THE IN BUSTINE . Altra bevanda, altri esperimenti! Anche qui, fatto il the, puoi intingerci il pennello e spennellare le immagini o direttamente l'oggetto decorato. Possiamo strizzare bene ed usare direttamente la bustina, strofinandola sul lavoro o sulle immagini. Ancora, in una bacinella con del The possiamo immergere direttamente le immagini per qualche minuto e poi stenderle ad asciugare... avranno un aspetto incredibilmente bello!

CRAQUELE' Con questa tecnica i nostri lavori saranno invecchiati grazie a delle sfiziosissime crepe, che danno quel tocco di vissuto niente male. Puoi vedere l'apposita pagina dedicata a questo effetto tornando alla pagina delle Tecniche Avanzate!

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Il découpage pittorico, ideato e lanciato dalla bravissima Dianella Cappi, e' una tecnica avanzata e molto particolare di découpage che permette, attraverso determinati procedimenti e l'unione armonica di arti diverse (il decoupage e la pittura vera e propria) di ottenere un effetto finale stupefacente: il nostro lavoro sembrera' un dipinto con acquerello su ceramica, con tutte quelle splendide sfumature di colore tipiche di questo tipo di pittura.

La tecnica prevede dei passaggi piuttosto elaborati ma ci permettera' arricchire con dei particolari e delle sfumature uniche il nostro lavoro. Per ottenerlo vi dico subito che ci servira' una fotocopia delle immagini con cui lavoreremo, anche in bianco e' nero, che useremo come dima per la pittura. Anche la fotocopia dovra' essere ritagliate lungo i bordi, proprio come l'immagine che utilizzeremo per il decoro, con la sola differenza che per la fotocopia dovete cercare di restringerla di uno o due millimetri, quindi quando la ritagliate fatelo tagliando dentro i bordi dell'immagine in fotocopia, senza eccessiva precisione.

Sull'oggetto dove stiamo lavorando, gia' preparato di base per lavorarci e dopo aver steso il colore di fondo, che dovra' essere uniforme, non a fantasia e possibilmente di un colore chiaro, appoggiamo le immagini in fotocopia gia' ritagliate dove abbiamo deciso di incollare l'immagine definitiva, ma senza incollarle. Usiamo dello scotch removibile o della colla spray riposizionabile per "appuntare" un po' l'immagine fotocopiata, in modo che non si muova troppo ma che sia sempre asportabile visto che dopo dovremmo toglierla del tutto!

Adesso e' arrivato il momento di tirar fuori pennelli e colori! Per la pitturazione ci serviranno pennelli con setola dura e punta a goccia, con numero tra 2 e 8. Per i colori possiamo scegliere tra i normali acrilici o l'uso dei pigmenti, polveri coloranti che mischiate ad un po' di vernice all'acqua ed unite ad un gel ritardante permettono di eseguire una pitturazione piu' delicata con sfumature piu' trasparenti.

Iniziamo a realizzare attorno all'immagine delle sfumature con colori che richiamino le tonalita' dell'immagine che incolleremo, utilizzando il pennello bagnato leggermente di colore e ben scarico (stofinatelo su un tovagliolino di carta per scaricarlo). Non preoccupatevi se sporcate di colore la fotocopia appoggiata, tanto quella poi andra' tolta! Aspettate che queste prime sfumature asciughino e ripetete l'operazione allargando il raggio delle sfumature. Mi spiego: se nel primo giro vi siete allargate di due centimentri intorno all'immagine, ora spingetevi a cinque. Lasciate asciugare e ripetete. Potete anche sfumare usando un colore piu' chiaro dei giri precedenti, ma cercate sempre di spingervi verso il largo, lontano dell'immagine, progressivamente, in modo che il colore vicino all'immagine sia piu' scuro e marcato ed allontanandosi sia piu' chiaro e delicato. Fate asciugare bene tutto prima di procedere!

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Se siete abbastanza pratiche con i pennelli potete anche realizzare delle ombre intorno alla figura, per ottenere un effetto ancora piu' preciso, realistico e pittorico.

Soddisfatte delle sfumature ottenute possiamo togliere la fotocopia appoggiata sull'oggetto e stendiamo una mano sottile di gommalacca, per evitare che la pitturazione venga intaccata o scolorita dalla colla o dalle vernici successive. Adesso potete incollate l'immagine definitiva, nello stesso punto dove avevate poggiato la fotocopia. L'immagine va incollata nella maniera normale, strato sottile di colla su tutto l'oggetto, appoggiate l'immagine, fate scomparire eventuali bolle d'aria e spennellate il tutto con un'ultima mano di colla su tutto quanto.

Aspettate che la colla asciughi e rifinite con le solite abbondanti mani di vernice ad acqua, le ultime due di flatting sintetico, scartavetrando di tanto in tanto. Potete anche realizzare altri effetti, potete rifinire con il craquele o invecchiare l'oggetto, come piu' vi piace!

Il decoupage pittorico e' una tecnica meravigliosa che permette di ottenere dei risultati davvero stupefacenti, ma ha bisogno di tanta esperienza, quindi non preoccupatevi se i primi lavori non sono proprio perfetti, insistete, riprovate e riprovate ancora, come sempre occorre tanta pratica ed esperienza, ma alla fine sarete entusiaste di quello che creerete!

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La tecnica del Sospeso Trasparente, l'ultima nata tra le tecniche di Decoupage Tridimensionale, sta riscuotendo un grandissimo successo perche' permette di creare direttamente oggetti veri e propri da utilizzare per decorare altri oggetti. Questa innovativa tecnica e' stata inventata e brevettata da una bravissima artista torinese, Monica Allegro (se volete conoscerla troverete il link al suo sito nella pagina dei link)

Seguendo il procedimento ed usando i materiali necessari si realizzano delle decorazioni, degli oggetti a se stanti, trasparenti e resistenti, che si potranno applicare sugli oggetti che dobbiamo decorare. Per esempio sara' possibile realizzare una farfalla vera e propria, quindi tridimensionale, ed applicarla ad un vaso... Questo tipo di decorazione si abbina molto bene agli oggetti in vetro, quindi agli oggetti trasparenti!

Per lavorare con la tecnica del Sospeso Trasparente avremo bisogno oltre che di acluni materiali classici che gia' usiamo per il decoupage anche di materiali nati appositamente per questa tecnica, e cioe'

• pellicola termoformabile della "Runer arte & hobby s.r.l." • tovagliolini di carta o carta velo (si lavora con carte sottilissime) • colla per tovagliolini • forbici • lumino o candela bassa • pennello piatto • pistola per colla a caldo • bulini e pinzette (facoltativi) • un oggetto da decorare (si presta molto bene il vetro)

La carta velo e' una carta con immagini sottilissima, come se fosse un tovagliolino ed e' gia' pronta per essere utilizzata mentre se dobbiamo lavorare con i tovagliolini, che sono solitamente composti da tre veli, dobbiamo togliere i due veli sottostanti, quelli bianchi, e tenere per il lavoro che dobbiamo realizzare solo il velo con l'immagine.

Procediamo con il ritagliare grossolanamente l'immagine che ci interessano. Se per esempio dobbiamo lavorare con l'immagine di un fiore possiamo ritagliare anche qualche petalo singolarmente, questo ci permettera' di creare movimento nell'immagine quando proseguiremo con la lavorazione.

Adesso appoggiamo i ritagli delle nostre immagini sul foglio di pellicola termoformabile ed incolliamoli passandoci sopra una spennellata delicata di colla per tovagliolini, usando un pennello piatto. Come in tutte le tecniche del Decoupage in questo passaggio dobbiamo stare attente a non creare bolle d'aria o grinze, strappare o rovinare la carta. Il tempo di asciugatura e' di circa due ore, aspettiamo... Una volta asciutto possiamo ritagliare nuovamente e per

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l'ultima volta le nostre immagini, sia quelle complete che gli eventuali pezzi singoli, come per esempio i petali. Adesso le immagini avranno un base solida, grazie alla pellicola su cui sono incollate, quindi saranno piu' rigide. Accendiamo il lumino o la candela che ci siamo procurate e passiamoci sopra, mantenendole ad una certa distanza, circa quattro cinque centimetri, le immagini ritagliate. Possiamo passare sul lumino entrambi i lati dell'immagine, la cosa e' indifferente, sappiate pero' che un lato e' lucido mentre uno e' opaco, quindi dobbiamo cercare di lavorare con lo stesso lato di tutte le immagini. Passando sul calore della fiammella la pellicola incollata alle immagini si ammorbidisce e possiamo modellarlo con le mani per dargli la forma che vogliamo: i petali per esempio saranno un po' concavi, con le punte movimentate. Quindi quando il pezzo e' sufficentemente riscaldato spostiamoci dalle fiammella e con le mani diamo movimento alle immagini. State attente a non bruciare le immagini avvicinandole troppo alla fiamma, tenetele sempre ad una certa distanza e se avete difficolta' con le immagini piccole, per non bruciarvi le dita (classico!) usate delle pinzette, come quelle per le sopracciglia! Le immagini riscaldate si raffreddano subito quindi dobbiamo essere abbastanza veloci nella fase di modellazione. Comunque se non abbiamo finito di modellare il nostro pezzo e si e' raffreddato possiamo sempre riscaldarlo ancora, passandolo nuovamente sulla fiammella e continuare a modellarlo. Questo vale anche nel caso in cui la modellazione che abbiamo dato all'immagine non dovesse piacerci: riscaldando nuovamente l'immagine possiamo modificare la modellazione gia' fatta. Quando abbiamo terminato tutti i pezzi possiamo incollarli tra di loro o all'oggetto su cui saranno applicati con della colla a caldo. E il nostro lavoro e' terminato!!! Vi consiglio di non provare questa tecnica con "materiali alternativi". La creatrice del Sospeso Trasparente ha impiegato mesi e mesi nel fare prove e test, concludendo che la carta comune per decoupage e' troppo rigida e rende bene con la modellazione, altri fogli plastici trasparenti possono essere tossici, una volta riscaldati potrebbero emanare tossina. Molto meglio usare la pellicola creata appositamente per questa tecnica e venduti dalla Runer Arte & Hobby s.r.l.!

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Il decoupage sottovetro non e' altro che il decoupage... in trasparenza, con l'unica differenza che si inzia dalla fine e si finisce all'inizio!

Per realizzare questa tecnica dobbiamo ragionare al contrario, le fasi di lavorazione sono invertire: l'oggetto, essendo vetro e volendo ottenere l'effetto in trasparenza, non va preparato in alcun modo, solo lavato e sgrassato. Poi si passa direttametne all'incollaggio ed alla rifinitura.

Quindi, decisa l'immagine da incollare procederemo a spennellarla di colla direttamente sull'immagine, non al rovescio, ma proprio sull'immagine che vedremo attraverso il vetro. Incolliamola sull'oggetto, per esempio un piatto, dalla parte di dietro, nel nostro esempio sara' il retro del piatto, la parte che normalmente poggia sulla tavola per intenderci, stendiamola per bene per eliminare eventuali bolle d'aria ed attendiamo il tempo necessario per l'asciugatura.

Adesso il come procedere per terminare il lavoro dipende dall'effetto che vogliamo ottenere, possiamo colorare, decorare con carta di riso o rifinire direttamente. Vediamo passo passo queste tre diverse procedure:

SOTTOVETRO CON COLORE . Una volta incollata l'immagine spennelliamo tutto l'oggetto dalla parte del retro (dove stiamo lavorando) con la colla ed aspettiamo che asciughi. Poi procediamo con il colorare tutta la superfice, sempre sul retro, con il colore che abbiamo deciso di usare come sfondo. Rifiniamo con abbondanti mani di vernice all'acqua e le ultime due di flatting sintetico. Ovviamente tra le tante mani di vernice, ogni tanto una bella scartavetratina....

SOTTOVETRO CON CARTA DI RISO . Una volta incollata l'immagine prepariamo la carta di riso che utilizzeremo. La carta di riso e' venduta in diverse tonalita' di colore, quindi possiamo giocare anche su questo punto per la decorazione. Tenete conto che quella bianca diventa quasi del tutto trasparente lasciando visibili solo alcuni punti, quelli degli incroci della carta stessa, mentre quelle colorate lasciano sempre intravedere il colore! La carta di riso possiamo usarla in diversi modi: intera, cosi com'e', tagliando giusto la dimensione che ci serve per ricoprire l'oggetto oppure tagliata a pezzettini piccoli come una moneta, mettendoli vicini l'uno all'altro creeremo una specie di puzzle su tutto l'oggetto. Ancora due alternative: la possiamo usare asciutta oppure bagnata con acqua e ben strizzata. Ogni variazione cambia la resa finale sul lavoro, quindi divertiamoci a provarle tutte, anche per fare pratica! Deciso come utilizzare la carta di riso spennelliamo tutto l'oggetto sul lato su cui stiamo lavorando (sempre il retro!) con la colla ed incolliamo la carta di riso. Ricopriamo tutto con uno strato di colla e lasciamo asciugare per 24/48 ore. Una volta asciutto rifiniamo

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delicatamente con un po' di carta vetro i bordi, aiutiamoci anche con delle forbicine se necessario, e diamo una scartavetrata anche su tutto l'oggetto, sempre solo sul lato dove stiamo lavorando. Procediamo ora con le solite mani di vernice all'acqua e le ultime due di flatting, scartavetrando ogni tanto.

SOTTOVETRO TRASPARENTE . Questa procedura e' uguale al sottovetro con colore, ma senza colore. Quindi dopo aver incollato ed atteso che tutto sia asciutto procederemo direttamente con le mani di vernice all'acqua e le ultime due di flatting sintetico. E non dimenticate le scartavetratine, sempre con movimenti delicati e rotatori....

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Lo ammetto: la tecnica del découpage con i tovaglioli e' quella che preferisco! Ha diversi pregi, primo fra tutti quello di essere molto piu' veloce nella realizzazione: essendo il ritaglio cosi' sottile non servono le infinite mani di vernice finale, ne bastano molte meno per ottenere un effetto comunque liscio e perfetto! Inoltre l'aderenza della carta e la trasparenza dei disegni fanno sembrare i lavori dei veri e propri dipinti! Come per le carte anche per i tovagliolini in commercio si trovano i disegni ed i temi piu' svariati, c'e' solo l'imbarazzo della scelta! Se sei interessata dai un’occhiata allo Shopping on Line di Decocreazioni, nel negozio troverai tantissimi tovagliolini da acquistare direttamente on line!

Devo precisare che il tovagliolino non va utilizzato tutto, bisogna infatti separare molto delicatamente i tre veli: per il nostro lavoro utilizzeremo solo il primo, quello con il disegno vero e proprio mentre i restanti due potranno essere buttati.

Come per il classico découpage lo si puo' realizzare su tutti i tipi di supporto e prevede la stessa identica esecuzione, ad esclusione delle mani finali di vernice, che come ho detto saranno molte di meno e a qualche possibilita' in piu' nel ritaglio. Mi spiego meglio: il disegno scelto potra' essere ritagliato normarlmente, con tutta la cura nei dettagli oppure "strappato" lungo i contorni dell'immagine, creando un'effetto un po' sfrangiato che nella realizzazione di alcuni lavori e' davvero molto bello! Per farlo al meglio eìiminate i due strati del tovagliolo che non servono ed aprite il velo con il disegno, stendetelo bene in piano, poggiandolo su una base (sul tavolo o comunque una base liscia). Dovete strappare i contorni dell'immagine da utilizzare in maniera "tagliuzzata", lasciando oltre che l'immagine un mezzo centimetro di contorno. Per strappare utilizzate le dita o aiutatevi con il tappo di una penna o con un bastoncino di legno. Se avete deciso di ritagliare l'immagine con il metodo classico (con forbici, forbicine o taglierino) vi consiglio di farlo quando il tovagliolino e' ancora composto da tutti gli strati: cosi' sara' piu' solido in mano mentre lo ritagliate. Solo alla fine dividete gli strati buttate quelli vuoti ed utilizzate l'immagine ritagliata.

Un'altra differenza dalla tecnica base e' che in questo caso dovremo avere molta piu' cura ed attenzione quando incolleremo le immagini: il tovagliolino infatti e' un velo sottilissimo, molto piu' delicato della carta. Quando stenderemo la colla dovremo usare il pennello in maniera leggerissima, passando sulle immagini il meno possibile.

Per la colorazione dello sfondo degli oggetti da decorare dovete tenere conto che i tovagliolini, essendo appunto dei veli leggerissimi sono particolarmente trasparenti. Sara' preferibile quindi scegliere dei colori chiari per evitare che coprano l'immagine! Se strappate il tovagliolo potete anche usate un colore

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simile alla rimanenza che contorna l'immagine: asciugando restera' visibile solo l'immagine senza il contorno sfrangiato del tovagliolino!

Se come effetto finale intendiamo realizzare una finitura a craquelé (vedi apposito capitolo), possiamo creare l'effetto craquelé direttamente sull'oggetto (dopo aver dipinto lo sfondo o gli effetti di sfondo) prima di incollare il tovagliolino: essendo cosi' trasparente le crepe saranno comunque visibili anche sulle immagini! Ricordate solo di utilizzare colori chiari, sia per lo sfondo che per evidenziare le crepe, la trasparenza dei tovagliolini ha i suoi pregi, ma ha anche i suoi difetti!

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Esempi di tovagliolini in commercio:

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Progetti di

Lavoro

PRONTE A CREARE CON ME ?

Allora non vi resta che scegliere cosa decorare oggi! Ecco qui dei progetti di

lavoro pronti per l'uso, ognuno spiega con chiarezza cosa occorre e tutti i

procedimenti, adeguatamente supportati passo passo da delle fotografie! Buon

lavoro...

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PROGETTO 001:

La cornice porta foto "zebrata"

FASE 1

Questo e' tutto quello che ci occorre per realizzare questo lavoro: - una cornice in legno della misura che preferite - un tovagliolino zebrato (io li ho acquistati su Opitec) - dei pennelli - un po' di colla vinilica - smalto acrilico bianco - vernice all'acqua opaca - un paio di forbili

FASE 2

Possiamo iniziare subito con il dare il fondo bianco (il colore acrilico) su tutta la cornice, sul fronte, sul retro e sui lati. Per chi vuole fare un lavoro ancora migliore prima della vernice si puo' stendere una mano di "turapori", ma e' facoltativo! Una volta spennellato con attenzione tutto l'oggetto di bianco aspettiamo che asciughi, almeno un paio d'ore.

FASE 3

Questa e' la fase in cui decidiamo come sara' l'oggetto finito. Dobbiamo decidere come decorarlo ed io in questo caso ho voluto rivestire completamente la cornice con questo tovagliolino zebrato tranne, ovviamente, la parte posteriore della cornice che, una volta appesa al muro, non sara' visibile! Decisio come decorarla ho eliminato i due strati bianchi del tovagliolino ed ho ritagliato solo lo strato decorato nella misura in cui mi occorreva. In questo caso, dovendo rispettare i bordi squadrati della cornice, ho preferito ritagliarlo con le forbici e non a strappo.

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FASE 4

Adesso dobbiamo stendere uno strato sottile ed uniforme di colla su tutta la superfice della cornice dove andremo ad incollare il tovagliolino. Una volta stesa la colla ci posiamo delicatamente e con attenzione il tovagliolino, stando attente a non strapparlo poiche' e' delicatissimo e a non fare pieghe e bolle. Una volta sistemato spennelliamo ancora tutto con la colla che vi ricordo va diluita due a uno (due parti di colla ed una di acqua). In questa spennellata dovremo essere molto delicte, perche' il tovagliolo, gia' delicato di suo, e' reso ancor piu' morbido dalla colla su cui e' poggiato, quindi e' molto facile che la pressione del pennello, se troppo forte ed energica, lo rompa. A distanza di sei ore dalla prima stesura della colla possiamo dare una seconda passata.

FASE 5

Dobbiamo attendere che il secondo strato di colla asciughi per bene, almeno altre sei ore. Normalmente con il decoupage con carta e' meglio attendere 12 ore, ma i tovagliolini sono piu' sottili, cosi' ci vuole un po' meno tempo! A questo punto passiamo agli strati finali di vernice. In questo caso, avendo usato smalto acrilico come fondo ed essendo la fantasia bianco e nera ho voluto usare la vernice all'acqua (opaca o lucida dipende da gusti personali). Se avessi usato il flatting alla fine avrei avuto una velatura un po' giallognola sul decoro, invece volevo che risaltasse l'effetto bianco nero. Passiamo la vernice su tutto l'oggetto, diamone diverse mani fino a quando non saremo soddisfatte dell'effetto finale che dovrebbe (mi auguro) essere liscio ed omogeneo. Mi raccomando, abbiate la pazienza di aspettare che asciughi uno strato prima di passarne un altro!

FASE 6

Questa e' la nostra cornice finita! Vi posso garantire che sul muro da un'effetto meraviglioso!

Spero sia stato tutto abbastanza chiaro, se avete dei dubbi o avete trovato difficolta' non esitate a contattarmi!

Buon lavoro con i prossimi progetti...

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PROGETTO 002:

Il piatto "orsi e margherite"

FASE 1

Questo e' tutto quello che ci occorre per realizzare questo lavoro: - un piatto in vetro trasparente - la carta con le immagini (io ho usato carta da regalo!) - un foglio di carta di riso - dei pennelli - un po' di colla vinilica - vernice all'acqua opaca - un paio di forbili

FASE 2

Iniziamo subito con lo scegliere le immagini per il decoro che andremo a realizzare e ritagliamole. Possiamo usare sia le forbici normali o, se ci troviamo meglio, soprattutto per le parti piu' piccole e piene di dettagli, potremo usare le forbicine per unghie a punta dritta. Ritagliamo con precisione i bordi delle immgini, anche delle margherite, questa e' una fase molto importante e spesso porta via molto tempo, ma dobbiamo dedicarci tutta l'attenzione necessaria, poiche' e' proprio da questa fase che si determina la bellezza del lavoro finito! Quindi, armate di santa pazienza, tagliate tagliate e tagliate...

FASE 3

Procediamo adesso con lo spennellare le immagini dalla parte decorata (come vedete nella foto) con la colla (mi raccomando, colla vinilita miscelata due a uno con acqua).

Adesso poggiamo le nostre immagini sul "retro" del piatto, con la figura rivolta verso il piatto stesso.

Non so se sono stata chiara ma vedendo la foto, ed in particolare quelle delle fasi successive, dovreste capirmi!

Page 55: Manuale Del Decoupage by Hobbydeco

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Per far aderire bene l'immagine senza bolle possiamo inumidirci un dito nella colla e cosi' con il dito bagnato di colla appiattire per bene l'immagine sul vetro.

A me piace un sacco pasticciare con le mani!

FASE 4

Questa foto vi fa vedere come viene il decoro una volta incollate tutte le immagini. Gia' cosi' sarebbe carino, ma per rendere ancor piu' particolare questo semplice piatto di vetro continueremo a decorarlo con la carta di riso.

Procediamo spennellando uno strato uniforme e leggero di colla, sempre dalla parte posteriore del piatto, quella, per intenderci, che normalmenre poggia sul tavolo! La colla, come prima, dovrebbe essere diluita con acqua, questo per renderla meno stopposa.

Spennelliamo bene tutto il retro del piatto, anche i bordi e sopra le immagini precedentemente incollate.

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FASE 5

Divertiamoci adesso a spezzettare in maniera irregolare la carta di riso con le mani. A questo punto devo fare una precisazione.

La carta di riso puo' essere utilizzata in diversi modi: io in questo lavoro l'ho usata asciutta, semplicemente strappata in modo irregolare. Ma si puo' tagliarla con le forbici, si puo' inumidirla con l'acqua e strizzarla per bene prima di incollarla, insomma, anche in questo caso libero spazio alla fantasia, ogni variazione permettera' di avere alla fine un lavoro diverso ed in fondo e' proprio questo il bello del decoupage e dell'arte in generale: la creativita' che ci tira fuori e l'unicita' dei pezzi finiti!

Bene, dopo questa spiegazione, come dicevo, io ho spezzettato la carta e l'ho posata sullo strato di colla steso sul piatto, fino a ricoprirlo completamente. Ho spennellato ancora tutto con la colla ed ho atteso che asciugasse per una decina di ore. A seguire ho ripetuto le stesse operazioni, ricoprendo ancora una volta il fondo del piatto (dalla parte di dietro!) con un altro strato di carta di riso e colla. Altra interminabile attesa di dieci ore...

FASE 6

Eccoci alle fasi finali. Una volta asciugata la colla si stende la vernice trasparente all'acqua, come sempre regolatevi voi per quanti strati darne, piu' ne darete e piu', ovviamente, il lavoro verra' migliore dal punto di vista estetico e protetto dal punto di vista dell'usura.

Stendete la vernice con il pennello ed aspettate che asciughi lo strato dato prima di procedere con il successivo. Per terminare il piatto io mi sono limitata ad una quindicina di passate, distribuite nell'arco di tre giorni, aspettando sempre che fosse tutto completamente asciutto prima di spennellare di nuovo.

Per cronaca, ma dovreste saperlo, il pennello utilizzato per la vernice all'acqua si lava semplicemente con acqua e sapone!

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FASE 7

Abbiamo finito la nostra piccola creazione. La carta di riso dona un meraviglioso effetto di chiaro scuri con venature piu' o meno profonde ed e' davvero bello a vedersi. Il piatto cosi' decorato puo' tranquillamente contenere alimenti, non avendo trattato la parte superiore del piatto con nessun prodotto, e' perfetto secondo me come piatto di portata per i biscotti!

Spero sia stato tutto abbastanza chiaro, se avete dei dubbi o avete trovato difficolta' non esitate a contattarmi!

Buon lavoro con i prossimi progetti...

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