istituto tecnico agrario statale g. garibaldi via ... · di un fabbricato per la scuola convitto...
TRANSCRIPT
ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE" G. GARIBALDI "
VIA ARDEATINA, 524 – 00179 – ROMATel. 06/121127240-06/5042530-06/5037107 Fax 06/5033124E-mail: [email protected] E-mail: www.itasgaribaldi-roma.it
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
V sez. B
(art. 5 DPR 323/98)
ASPETTI DESCRITTIVI DELL’ISTITUTO AGRARIORoma 15 maggio 2017
Il Dirigente ScolasticoProf. Franco Antonio Sapia
Sommario
Aspetti descrittivi dell'Istituto
Il profilo del diplomato
Composizione del Consiglio di Classe
Continuità didattica Consiglio di Classe nel triennio
Profilo della classe
Percorso formativo
Metodi
Mezzi e Spazi
Metodologia didattica
Valutazione iniziale
Valutazione finale
Verifiche
Strategie di recupero
Criteri di Valutazione
Attività Extracurricolari
Candidati Esterni
Programmi delle singole discipline
Religione
Italiano
Storia
Lingua Inglese
Trasformazione dei Prodotti
Produzioni Animali
Produzioni Vegetali
Biotecnologia
Gestione dell'Ambiente e del Territorio
Estimo ed Economia
Matematica
Scienze Motorie
Simulazioni prove d'esame
Griglie di valutazione delle prove d'esame
Griglie di valutazione delle prove d'esame DSA e BES
Legge 104/92: DSA e BES
L’ISTITUTO
L'Istituto Tecnico Agrario Statale “G. Garibaldi” di Roma ha
origine nell'anno 1872 dalla Scuola Podere che, per iniziativa del
Comizio Agrario, venne aperta in Valmontone con il concorso del
Ministero per l'Agricoltura e delle Amministrazioni Provinciale e
Comunale di Roma. Verso la fine del 1875, la Scuola fu trasferita in
Roma nel Casale di S. Pio V, villa di proprietà del Principe Corsini sito
sul Gianicolo, tra Porta San Pancrazio e Porta Cavalleggeri. Nel 1882
la Scuola Podere venne trasformata in Scuola Pratica di Agricoltura e
cessò ogni dipendenza amministrativa dal Comizio Agrario. Nel 1907,
a seguito della vendita del fondo di S. Pio V, la Scuola fu sistemata in
via provvisoria in alcuni locali demaniali del Tenimento di S. Alessio al
5° Km dalla Porta S. Sebastiano sulla via Ardeatina, sede nella quale
si trova ancora oggi. Infatti la Deputazione Provinciale di Roma, dopo
molte ricerche di una nuova locazione, ritenne conveniente sistemare
in modo definitivo l’Istituto nella medesima tenuta di S. Alessio,
assumendo in enfiteusi i beni demaniali ivi esistenti della estensione di
circa 100 ettari, destinati quasi per intero a Campo Sperimentale. Il
21 dicembre 1910 “Il Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
concede in enfiteusi perpetua all’Amministrazione della Provincia di
Roma i fondi demaniali denominati R. Campo Sperimentale di S.
Alessio (di ha 82.93.70) e i lotti 13 (di ha 10.20) e 14 (di ha 9.31)
della tenuta di S Alessio e Vigna Murata…, con l’obbligo di stabilirvi la
R. Scuola Pratica di agricoltura di Roma”. Con la deliberazione del 22
maggio 1923 la R. Commissione approvava il progetto di costruzione
di un fabbricato per la Scuola Convitto nella R. Scuola Pratica di
Agricoltura di Roma. Il fabbricato della Scuola Convitto, realizzato
sopra un'altura sita quasi al centro della tenuta, venne consegnato nel
1928. Nell'ottobre del 1933, con la legge 15 giugno 1931, n° 889, la
Scuola pervenne all'attuale ordinamento di Istituto Tecnico Agrario
Statale. Attualmente l'estensione è ridotta a ettari 70.6812: non ne
fanno più parte i 20 ettari circa dei lotti 13 e 14 (ha 19.51), posti oltre
via di Vigna Murata, che sono stati ceduti negli anni Venti all’Opera
Nazionale per gli orfani dei contadini morti in guerra e altri 10 ettari
circa del Campo Sperimentale destinati, per volontà concorde del
Consiglio d'Istituto dell'I.T.A.S Garibaldi, della Direzione Generale
Istruzione Tecnica del M.P.I. e della Provincia, alle scuole: Licei
Scientifici Peano e Primo Levi, Istituto Tecnico Aeronautico, e agli
Istituti Nazionali della Nutrizione e di Geofisica.
Questa Istituzione scolastica ha caratteristiche che la rendono
eccezionale, se non unica sul territorio nazionale. Definire con
precisione quanto affermato, mettendo bene in risalto gli aspetti più
significativi che possono giustificare la particolarità di tale Scuola, non
è facile, ma motivo di riflessione è pensare che l’I.T.A.S. “Giuseppe
Garibaldi” rappresenta una vera e propria “oasi naturalistica” inserita
nel tessuto urbano di una grande città come Roma. Come tale, pur
primeggiando l’attività formativa, che è quella fondamentale per tutte
le istituzioni scolastiche, rimane chiaro che i vantaggi di carattere
sociale di tutto il comprensorio scolastico sono inestimabili. Infatti solo
una natura incontaminata, con aspetti floristici costituiti da un grande
patrimonio arboreo, arbustivo ed erbaceo, nonché dalla presenza di
specie animali che imprimono al paesaggio vivacità e colore,
contribuiscono a creare quel benefico effetto sociale citato in
precedenza.
L’Istituto realizza la sua missione formativa nel campo agro-
alimentare sostenendo la difesa del territorio e una concezione sana
dell’agricoltura non industriale, in cui diventano significativi la filiera
breve, la genuinità dei prodotti e la distribuzione “a chilometro zero”.
Valorizza così il ruolo sociale ed economico dei piccoli imprenditori e
svolge un’attività d’informazione-formazione che avvicina i cittadini al
mondo rurale, facendo conoscere loro la provenienza dei prodotti
agricoli e lo stretto collegamento esistente fra prodotto e stagione
climatica, al fine di indirizzarli a un corretto consumo.
In linea con il carattere tecnico-sperimentale dell’ITAS Garibaldi e
con la sua tradizionale apertura al territorio, è inoltre l’offerta di
servizi che comprende i corsi tecnico- pratici, l’organizzazione di
convegni e conferenze, le analisi-fisico chimiche, la molitura delle
olive, l’uso della ricca biblioteca, recentemente rinnovata, la vendita di
prodotti agricoli, le consulenze nel campo ambientale.
L’Istituto è dotato di diverse strutture per garantire il successo
formativo e la specializzazione degli allievi. Tra esse hanno particolare
rilevanza:
o i laboratori (informatica, chimica, biologia, genio rurale, fisica,agronomia);
o il convitto ove è possibile optare anche per il semiconvitto(ovvero servizio di mensa e studio senza il pernottamento) incui i ragazzi sono seguiti dal personale educativo;
o le strutture sportive (palestra, campo da pallavolo e il campettoda calcetto);
o l’Aula Magna ove vengono organizzati convegni emanifestazioni;
o il salone “Giuseppe Garibaldi” per i ricevimenti;o la biblioteca, dotata di oltre 12.000 volumi, recentemente
ristrutturata, è aperta anche alla Circoscrizione e al territorio;o l’azienda agraria;o laboratori di trasformazione dei prodotti:cantina;caseificio;frantoio.
o la Cooperativa “Garibaldi”.
L’Azienda Agraria rappresenta il “laboratorio” più importante
dell’Istituto Garibaldi. La sua superficie totale catastale, compresi
l’edificio scolastico, il convitto ed i fabbricati rurali, è di circa 80 ettari.
L’indirizzo produttivo è misto: cerealicolo-zootecnico, viticolo, olivicolo,
orticolo e floro-vivaistico.
Più esattamente trattasi di una vasta superficie agraria,
accorpata, di forma pressoché rettangolare e con terreni di origine
vulcanica. La giacitura è tale da consentire l’uso di mezzi meccanici su
tutta la superficie. Una fitta rete viaria interna assicura il
raggiungimento di tutti i punti dell’azienda e quindi dei fabbricati rurali
presenti e sparsi su tutta l’area. I confini sono ormai ben delimitati da
strade, palazzi ed altre strutture che premono su questo vasto
patrimonio che ha resistito e continua a resistere a tutte le azioni
speculative data la sua ubicazione nel tessuto urbano di Roma. Circa
40 ettari di terreno sono destinati a seminativo per la coltivazione di
colture erbacee avvicendate ed irrigue. È presente infatti un’ala
piovana mobile per l’irrigazione che copre agevolmente una superficie
di circa 20 ettari e rappresenta nel contempo un efficace riferimento
per l’approfondimento della Meccanica Agraria riguardante il capitolo
delle macchine per l’irrigazione.
Gli altri lotti sono anch’essi irrigui mediante rotoloni che assicurano
un’agevole distribuzione dell’acqua su tutti i punti. Per i Fabbricati
rurali è in corso di approvazione da parte della Provincia di Roma e del
Comune l’attività Agrituristica che consente di ospitare 80 visitatori al
giorni per l’intero anno. Il bilancio dell’azienda agraria, che in base al
DI 44/2001 ha una contabilità separata, è positivo ed in crescita.
L’intera azienda ricade su un unico foglio di mappa, il numero 14 del
Comune di Roma ed è suddiviso in numerose particelle catastali.
L’indirizzo produttivo non è ordinario per le sue finalità scientifico
didattiche e pertanto la diversificazione delle colture effettivamente
praticate è una conseguenza diretta delle esigenze pratiche applicative
delle materie professionalizzanti.
Tuttavia la presenza di questa diversificazione agevola e
predispone anche l’azienda verso una gestione moderna e più
produttiva se si pensa che ormai la produttività va considerata in un
quadro più generale di multifunzionalità dell’azienda agraria. Lo
schema che segue vuole rendere più esplicito il significato economico
di quanto affermato.
Sotto questo punto di vista l’azienda dell’Istituto costituisce un
valido esempio di multifunzionalità. Su parte dell’azienda, alcune aree
che rivestono per lo più carattere ornamentale è in corso di
realizzazione l’agro-asilo aziendale, gestito dall’Istituzione scolastica
come attività produttiva del fondo agricolo.
L’allevamento delle api, in convenzione con un produttore privato e
la coltivazione di circa un ettaro di terreno per la sperimentazione
dell’agricoltura biodinamica (in corso di realizzazione) completano il
quadro generale descrittivo dell’azienda per quanto attiene la
questione produttiva.
La planimetria generale appresso riportata evidenzia le
caratteristiche del fondo con alcuni scorci panoramici delle realtà
presenti.
L’allevamento zootecnico ha subito una drastica riduzione dei
capi allevati per far fronte all’emergenza dei costi gestionali elevati,
attualmente sono allevate 20 vacche di razza frisona e la relativa
quota di rimonta e 2 bufale. Il latte prodotto viene conferito alla
cooperativa “Casilina”. Parallelamente alla produzione del latte è attivo
il Progetto “La filiera della carne”, con il coinvolgimento di un docente
di Economia, Estimo, Marketing e Legislazione e gli alunni del quinto
anno che si occupano della mattazione dei capi da destinare al
macello e la preparazione dei pacchi sotto-vuoto per la vendita ai
clienti. Il progetto è particolarmente importante per l’Estimo Rurale e
l’Economia Agraria. Infatti consente la determinazione del valore di
trasformazione, aspetto economico che consente di esprimere un
giudizio sulla convenienza economica della trasformazione.
Il centro florovivaistico, seppure necessiterebbe di notevoli
interventi di manutenzione straordinaria delle strutture, è dotato di 5
serre a disposizione degli studenti per le esercitazioni pratiche, la cui
produzione per una parte viene reimpiegata nel settore orticolo
dell’azienda e la restante viene venduta alla clientela dell’Istituto. Il
centro florovivaistico ospita numerose iniziative formative che vedono
coinvolti sia studenti che genitori ed abitanti del quartiere. Tra queste:
- Attività sperimentali sulla coltivazione delle orchidee
- Corsi sulla coltivazione delle rose
- Corsi sulla coltivazione del peperoncino
- Corsi di giardinaggio
- Corsi di micologia
- Corsi per la produzione di bonsai.
Il vigneto della superficie di circa 3 ha, allevato a cordone
speronato è destinato alla produzione di viti a bacca bianca e nera
vinificate nella cantina dell’Istituto al fine di consentire le esercitazioni
di Produzioni Vegetali e Trasformazione dei Prodotti. Il vino prodotto
viene regolarmente imbottigliato e collocato nel punto vendita
aziendale.
L’uliveto aziendale della superficie di circa 6 ha, è costituito da
piante con età variabili da 40 a oltre 100 anni. Le varietà presenti
sono la Carboncella, il Frantoio, il Leccino, la Rosciola, il Pendolino
infine si riscontrano alcune varietà da mensa che nel complesso non
raggiungono il 5% della produzione totale. Le olive prodotte vengono
molite presso il frantoio aziendale che lavora anche per conto terzi,
l’olio viene regolarmente imbottigliato e collocato nel punto vendita
aziendale.
Il progetto “Filiera lattiero-casearia” da un parte contribuisce
all’arricchimento formativo degli studenti, in particolare degli allievi
del IV e V anno del corso di studi dell’Istituto Tecnico Agrario,
dall’altra valorizza il più importante laboratorio dell’Istituto ovvero
l’Azienda Agraria. L’attività lattiero casearia arricchisce il modello
funzionale dell’azienda, potenziando la filiera corta e incrementando le
produzioni aziendali offerte nel punto vendita denominato: “Dal campo
alla tavola”. Il progetto è rivolto agli allievi del IV e V anno di corso
che effettuano opportuna domanda di adesione. L’attività didattica
consiste in 2 ore di formazione teorica in aula da seguire in orario
pomeridiano e 18 ore di laboratorio di caseificazione suddivise in tre
giornate durante l’orario scolastico da prestare nell'arco di tre
settimane, come da opportuno calendario di turnazione. Gli alunni
vengono seguiti nell’attività di laboratorio da uno dei docenti referenti
e da un Addetto all’Azienda Agraria.
Nel punto vendita denominato “Dal campo alla tavola” vengono
convogliate tutte le produzioni aziendali (vino, olio, latte, miele e
ortaggi). Gli studenti, partecipano con l'assistente tecnico alle
operazioni di coltivazione-raccolta dei prodotti, svolgendo così un
importante esercitazione pratica nel campo delle colture ortive. È
prevista un'attività di vendita direttamente in campo, cioè a dire:
l'acquirente potrà raccogliersi il prodotto sotto la guida dello studente
ottenendo così vantaggi di natura ricreativa ed educativa.
Nell’azienda agraria è custodito un Museo delle macchine
agricole d’epoca che rappresenta un motivo di orgoglio per
l’Istituzione scolastica e nel contempo costituisce un patrimonio di
inestimabile valore storico, scientifico e culturale. Con l’analisi delle
caratteristiche di ogni singola macchina si ripercorrono le tappe del
progresso tecnologico della meccanizzazione agricola.
Infine, riveste una particolare importanza la presenza della
cooperativa agricola integrata di tipo B, per i ragazzi autistici,
denominata “Cooperativa Garibaldi”. Occupa una superficie di circa
2 ettari dell’azienda con fabbricato rurale e coltiva prevalentemente
ortaggi che colloca su due punti vendita autorizzati in altrettanti
municipi del Comune di Roma. La cooperativa offre anche la possibilità
di ristorazione, infatti è stata realizzata la “Trattoria Articolo 14” (così
denominata in memoria dell’articolo 14 della legge 328 del 2000 che
sancisce il diritto di ogni disabile di avere un progetto individuale che
lo accompagni nelle fasi della vita al fine di realizzare quanto più
possibile l’integrazione nella collettività), inoltre questa struttura può
ospitare i visitatori per l’attività agrituristica.
L’Istituto svolge da diversi anni alcune attività formative ormai
istituzionalizzate:
► “OPERATORE FRANTOIANO”: tale attività coinvolge studenti di
classi diverse nelle operazioni pratiche di trasformazione delle olive in
olio. Tale specializzazione consente un rafforzamento di diverse
discipline previste dal Piano di studi come Produzioni vegetali, per
quanto riguarda il funzionamento del frantoio, Chimica e
Trasformazione dei prodotti, per l’argomento specifico (l’olio);
l’economia agraria per il calcolo del valore di trasformazione delle
olive in olio.
► “PROGETTO UNA SCUOLA PER TUTTI!”: l’attenzione agli aspetti
riguardanti le problematiche adolescenziali, nel quadro più generale
della lotta all’emarginazione e alla dispersione scolastica, attraverso il
progetto Una scuola per tutti.
► “PROGETTO: UN CIC PER IL GARIBALDI": la prevenzione dei
comportamenti a rischio e la promozione della salute e dell’educazione
socio-affettiva attraverso il servizio di informazione e counseling: “Un
C.I.C. per il Garibaldi”. Tale momento psico-educativo, ben lungi da
avere pretese di tipo curativo, di risoluzione dei problemi, ha però la
potenzialità, nonché la possibilità, di rappresentare un luogo figurato e
mentale in cui effettuare dei processi maturativi, di crescita e di
ragionamento. E’ frequentato in orario scolastico ed extrascolastico
dagli studenti. È rivolto anche ai genitori su appuntamento. Al
momento attuale sono stati attivati numerosi incontri tra studenti e
genitori, domanda raddoppiata rispetto alle richieste dell’a.s.
precedente.
► “CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO”: in relazione alle linee guida per
l'attività di educazione fisica impartite dal MIUR, l'Istituto "G.
Garibaldi" ha costituito il proprio Centro Sportivo Scolastico (CSS),
finalizzato all'ampliamento dell'offerta formativa in ambito motorio e
sportivo e quelle legate allo sport integrato.
► “POTENZIAMENTO DELLA LINGUA INGLESE”: il potenziamento della
lingua inglese, concretizzato in un progetto seguito da un docente di
lingua straniera è articolato in tre corsi, dall’alfabetizzazione alla
conversazione, per il conseguimento della certificazione Cambridge
KET, PET e FCE seguito da studenti, familiari e personale della scuola.
Si effettuano lezioni a cadenza settimanale (ciascuna di 1h 30’). Detta
attività costituisce un modulo professionalizzante.
► “MODULI PROFESSIONALIZZANTI”: sono offerti corsi di trattorista,
apicoltura, giardinaggio, potatura, caseificio didattico e degustazione
di vini rivolti a studenti interni e agli utenti esterni.
► "ATTIVITÀ FORMATIVE CON FINANZIAMENTI REGIONALI E
PROVINCIALI": L'Istituto Agrario, dotato di certificazione di qualità, è
regolarmente accreditato presso la Regione Lazio per i corsi di
formazione e svolge attività formative rivolte a studenti diplomati, a
lavoratori in cassa integrazione e disoccupati, ai cittadini del quartiere.
Si tratta quindi di diversi progetti tutti finanziati che vedono coinvolti
docenti dell'Istituto, esperti esterni, il personale A.T.A. ed Enti di
formazione. L'Istituto fa parte dell'«AgroPolo» con la Facoltà di Agraria
dell’Università della Tuscia, l'Istituto Professionale San Benedetto di
Borgo Piave, il M.O.F., altri Enti di ricerca e di formazione.
PREMIO PERSICO
Ogni anno viene assegnata, con una cerimonia adeguata alla
situazione, una borsa di studio a studenti di tutte le classi che si sono
distinti per i risultati conseguiti e per la sensibilità dimostrata nei
confronti dei propri compagni in difficoltà. L’Istituto “Garibaldi” svolge
da anni la sua azione formativa ponendo particolare attenzione agli
studenti con disabilità mediante percorsi personalizzati per il
raggiungimento della massima autonomia. Pertanto, l’allievo disabile
non è solo il destinatario di un aiuto per la piena realizzazione della
personalità umana, ai sensi dell’art.3 della Costituzione della
Repubblica italiana, ma anche un elemento educatore che, già con la
sua presenza nella scuola e nel gruppo classe, induce alla
trasmissione dei valori della accoglienza e della solidarietà, della
valorizzazione delle diversità, della comprensione di una società che
apprezza il differenziato apporto delle molteplici e varie personalità
umane. Il premio consiste nell’assegnazione di circa borse di studio
per studenti che nelle proprie classi si sono distinti per assiduità nella
frequenza, profitto e soprattutto per spirito di solidarietà verso i propri
compagni in condizione di disagio e di difficoltà nell’apprendimento.
Con il premio “Persico” la cui fonte di finanziamento è rappresentata
dalla donazione della rendita di titoli di stato, da parte degli eredi del
Prof. Persico, docente di costruzione e topografia dell’istituto agrario,
vengono pertanto sostenuti e premiati tutti i compagni di scuola dei
ragazzi con handicap quali principali artefici dell’integrazione
scolastica. In tal modo la scuola esprime compiutamente il suo
apprezzamento sia del merito che delle qualità umane proprie del
cittadino esemplare.
DIPLOMA DI ISTITUTO TECNICO - Settore TECNOLOGICOIndirizzo AGRARIA AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA
Articolazione “PRODUZIONI E TRASFORMAZIONE DEIPRODOTTI”
A seguito dell’entrata in vigore dei regolamenti del riordinodell’Istruzione Tecnica e Professionale, la classe nel quinquennio haseguito il seguente piano di studio:
QUADRO ORARIO AS 2016-17
Il diplomato d’Istituto tecnico, settore “tecnologico”, indirizzo “agraria
agroalimentare e agroindustria” - articolazione “produzioni e
trasformazione dei prodotti”, esplica la sua funzione quale tecnico
intermedio nella gestione delle aziende agricole e nelle relative
problematiche di carattere socioeconomico e territoriali.
In particolare esercita le funzioni di tecnico per la direzione di
aziende agricole singole o associate, per la progettazione nell’ambito
dell’edilizia rurale in un contesto di continua trasformazione.
Si occupa della stima e della divisione di fondi rustici sia dal
punto di vista economico che dal punto di vista topografico, giuridico e
catastale.
Offre la sua assistenza nei lavori di trasformazione fondiaria,
nella valutazione di danni alle colture, nella amministrazione contabile
e nella consulenza tecnico – giudiziaria privata e d’ufficio.
Il diplomato dell’Istituto tecnico, settore “tecnologico”, indirizzo
“agraria agroalimentare e agroindustria” - articolazione “produzioni e
trasformazione dei prodotti ”, esercita l’assistenza tecnica agli
agricoltori sia nel settore pubblico che privato, anche nel settore agro
- industriale o nelle attività relative ai prodotti o alle macchine per
l’agricoltura.
Può espletare la funzione di Insegnante Tecnico Pratico (ITP)
nelle scuole e negli istituti di istruzione tecnica e professionale, nei
corsi di qualificazione e specializzazione per le maestranze agricole,
che sono istituiti dallo Stato o da enti di formazione diversi.
Al fine di esercitare le attività sopra elencate, il perito agrario
deve quindi possedere, insieme con le doti attitudinali, una
preparazione culturale, tecnico economica e scientifica che gli
consenta di operare razionalmente nell’ambito rurale.
In particolare deve possedere una conoscenza e una padronanza
sia delle metodologie tradizionali della gestione organizzativa della
azienda agricola sia delle metodologie di avanguardia oggetto di
studio e sperimentazione da trasferire nella realtà operativa.
Deve inoltre consentire alle aziende di operare sul mercato in
condizioni di concorrenza individuando e utilizzando tutti i canali
contributivi e di finanziamento disponibili a sostegno delle attività,
impostando realistici piani di sviluppo e di investimento a media e
lunga scadenza individuando anche i canali di commercializzazione più
consoni alle singole realtà operative.
A completamento di quanto illustrato, il diplomato dell’Istituto
tecnico, settore “tecnologico”, indirizzo “agraria agroalimentare e
agroindustria” - articolazione “produzioni e trasformazione dei
prodotti”, deve avere una organica conoscenza sotto il profilo sia
teorico che pratico dei principi per la coltivazione delle piante agrarie,
per l’allevamento del bestiame, per le industrie agrarie.
Deve conoscere mezzi e tecniche per aumentare la produttività e
per difendersi dalle cause di danno alle colture a agli allevamenti
tenendo sempre presenti gli effetti correlati con la salute e l’ambiente.
Deve possedere nozioni di diritto agrario, di organizzazione
tecnico ed economica della agricoltura, di igiene del lavoro, di
smaltimento dei rifiuti e di antinfortunistica. La preparazione del
diplomato dell’Istituto tecnico, settore “tecnologico”, indirizzo “agraria
agroalimentare e agroindustria” - articolazione “produzioni e
trasformazione dei prodotti”, consente inoltre al tecnico di operare nel
settore ambientale e della gestione del territorio, potendo contribuire
alla soluzione di problematiche complesse con lo specifico apporto di
competenze tecniche acquisiti.
“Tutor per lavoratori disabili nelle fattorie sociali”. Per favorire
l’inserimento lavorativo degli studenti diversamente abili affetti da
autismo, da 5 anni nell’Istituto è stata ideata la figura di tutor. Si
tratta di studenti normodotati che si sono distinti per spirito di
solidarietà e che hanno saputo instaurare un dialogo costruttivo col
ragazzo/a in difficoltà favorendone l’inserimento nel contesto
educativo traendone un grande vantaggio in termini di crescita
personale e sociale. Da qui la proposta di legge per l’istituzione delle
“fattorie sociali” nelle quali è prevista l’assunzione con il proprio tutor.
In considerazione di quanto descritto il C.d.D. ha definito i seguenti
obiettivi declinati in conoscenze, abilità e competenze:
CONOSCENZE
o Possiede una formazione culturale polivalente nel campo della
produzione agro-alimentare e ambientale.
o Possiede conoscenze tecnologiche e scientifiche tali da costituire
il fondamento di qualsiasi scelta specialistica.
o Dimostra conoscenza e sensibilità verso le tematiche di
conservazione e tutela dell’ambiente.
o Conosce i processi caratterizzanti la gestione aziendale sotto il
profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile.
o Conosce le norme giuridiche, che regolano l’esercizio della
professione.
o Conosce le norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro.
ABILITÀ
o Possiede capacità linguistico-espressive.
o Possiede capacità logico-interpretative.
o Organizza il proprio lavoro con senso di responsabilità ed in
modo autonomo. Comunica efficacemente utilizzando
l’appropriato linguaggio tecnico anche in lingua straniera.
o Sa lavorare in gruppo e prendere decisioni. Sa affrontare il
cambiamento.
COMPETENZE
o Redige ed interpreta i documenti aziendali. Utilizza gli strumenti
contabili, le nuove tecnologie informatiche e gli strumenti
legislativi. Interagisce in maniera appropriata con le componenti
organizzative e strutturali del sistema azienda.
o Conosce le tecniche agronomiche, di produzione vegetale e di
produzione animale, per la conduzione di piccole e medie aziende
anche secondo i principi eco-compatibili.
o Conosce le tecniche afferenti alle industrie agro-alimentari.
o Conosce gli elementi per la pianificazione territoriale, in
particolare per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente,
interviene nella redazione di piani paesaggistici, redige ed
interpreta le carte tematiche.
o Conosce le principali tecniche di rilievo e di lavoro topografico e
le nuove procedure informatiche d’aggiornamento catastale.
Rispetto a questi comuni obiettivi il lavoro collegiale si è svolto con
riunioni per aree disciplinari ed interdisciplinari, per consigli di classe,
con momenti precisi di programmazione e di verifica in itinere.
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA DOCENTE
Religione PATELLA Vincenzo
Italiano ARCIDIACONO Rosa
Storia ARCIDIACONO Rosa
Inglese AZZARETTO Cinzia
Trasformazione dei Prodotti FRATICELLI Angela
Tecniche di Produzione Animale MORETTI Brunella
Tecniche di Produzione Vegetali COMANDINI Fulvio
Tecniche di Gestione, Valutazione,Legislazione
FABRIZI Roberto
Tecniche di Gestione Ambiente eTerritorio
FABRIZI Roberto
Biotecnologie CORINALDESI Sirio
Matematica DEL BORRELLO Vincenzo
Scienze Motorie e Sportive CEDRONE Luigi
Lab. Prod. Animali/Zoot LIVOLSI Costantino
Lab. Chimica/trasf.Prod. COLELLA Federica
Lab. Biotenologie DELLA POSTA Stefano
Lab. TGVL DELLA POSTA Stefano
Lab. TGAT DI TOMMASO Giuseppe
Lab. Prod. Veg./Agr. PRESHERN Rosetta
Sostegno (AD01) QUEYRAS Armeille
Sostegno (AD01) BELLARDINI Roberto
Sostegno (AD01) SAPIA Vincenzo
CONTINUITA’ DIDATTICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO
DOCENTI DISCIPLINA III IV V
PATELLA Vincenzo Religione X X X
ARCIDIACONO Rosa Italiano X
ARCIDIACONO Rosa Storia X
AZZARETTO Cinzia Inglese X X X
FRATICELLI Angela Trasformazione dei Prodotti X X X
MORETTI Brunella Tecniche di Produz. Animale X
COMANDINI Fulvio Tecniche di Produz. Vegetale X X
FABRIZI Roberto Tecn. di Gest., Valutaz., Legisl. X X X
FABRIZI Roberto Tecniche di Gestione Amb. e Terr. X X X
CORINALDESI Sirio Biotecnologie X
DEL BORRELLO Vincenzo Matematica X X
CEDRONE Luigi Scienze Motorie e Sportive X X
LIVOLSI Costantino Lab. Prod. Animali/Zoot X X X
COLELLA Federica Lab. Chimica/trasf.Prod. X
DELLA POSTA Stefano Lab. Biotenologie/Lab. TGVL X
DI TOMMASO Giuseppe Lab. TGAT X
PRESHERN Rosetta Lab. Prod. Veg./Agr. X
QUEYRAS Armeille Sostegno Area AD 01 X X
BELLARDINI Roberto Sostegno Area AD 01 X
SAPIA Vincenzo Sostegno Area AD 01 X
Relazione finale del Consiglio di classe
classe 5^ sez. B –
Docente Coordinatore Cinzia Azzaretto
Profilo della classe
La classe è una quinta dell'Istituto Tecnico Agrario G. Garibaldi ad indirizzoProduzioni e Trasformazioni. É composta da venti alunni di cui cinque femmine e
quindici maschi. Tra questi si segnalano:
- tre alunni con disabilità (Legge 104/92), due dei quali si sono avvalsi di un
piano educativo individualizzato (P.E.I.), con programmazione didattico-
educativa riconducibile ai programmi ministeriali (Legge 104/9; O.M. n.90 del
21/05/2001 e n.56 del 23/05/2002; D.M.27/12/2012 e la C.M. n. 8 del
6/03/2013). Il terzo alunno, invece, ha seguito un piano educativo
individualizzato (P.E.I.), con programmazione didattico-educativa differenziata,
che prevedeva esclusivamente attività di laboratorio, senza mai partecipare alle
attività in classe, secondo l'orario concordato di presenza a scuola (lun-ven h.
9.00-13.00).
Si tratta di una classe sui generis in quanto in totale metà degli alunni sono stati
fermati almeno una volta, o spostati nell’arco del quinquennio. Solo la metà della
classe proviene infatti dalla prima originariamente formata cinque anni fa può
vantare una carriera scolastica omogenea. Nello specifico si segnalano:
- uno dei tre alunni con disabilità inserito a metà del primo ed un alunno inserito
all’inizio del triennio entrambi provenienti da altro istituto.
- due alunni ripetenti la quinta classe non ammessi all’esame di stato 2015-
2016, di cui uno già ripetente alla scuola media e l’altro già ripetente due classi
alle superiori e proveniente da altro istituto.
- quattro alunni che hanno ripetuto un anno scolastico e tre ulteriori alunni che
ne hanno ripetuti due, uno di questi dopo per aver temporaneamente sospeso
gli studi una volta completato l’obbligo scolastico.
- cinque alunni provenienti da altra classe dell’Istituto, di cui tre a seguito di una
bocciatura e due dopo aver richiesto un doppio spostamento nell’arco del
quinquennio, con inserimento nella sezione B solo in quarta, in un caso a metà
dell’anno scolastico.
Questa eterogeneità ha di fatto favorito la formazione di gruppi e i livelli di
attenzione e partecipazione sono stati molto diversificati.
Da un punto di vista relazionale il rapporto tra docenti e studenti non è stato
sempre corretto: nell’anno scolastico in corso sono, infatti, state riscontrate
difficoltà dovute sia ad incomprensioni con alcuni docenti, sia alla scarsa
propensione allo studio autonomo dimostrata dalla quasi totalità della classe,
come si evince dal quadro dei voti del primo quadrimestre. Alcuni studenti
hanno avuto un ruolo di meri spettatori nel caso di confronti accesi, tendendo a
dimostrare le proprie ragioni, piuttosto che a comprendere quelle altrui. Solo una
esigua minoranza di studenti ha sempre mostrato apertura, considerazione,
affetto e solidarietà verso i compagni in difficoltà, sia nel quotidiano scolastico,
sia nelle attività extracurriculari (corsi specialistici di educazione alla salute,
attività in azienda, o nella fattoria sociale, viaggio studio a Cracovia etc), pur non
riuscendo a diventare elementi trainanti per il gruppo classe. Tuttavia va
segnalato che, in occasione di momenti di estrema difficoltà di singoli elementi,
gli studenti hanno saputo organizzarsi per fare sentire il proprio calore umano
collettivo.
La continuità didattica del corpo docente non è stata garantita per tutte le
materie: nel triennio superiore per lettere e storia gli alunni hanno cambiato
diversi docenti; per la lingua inglese hanno cambiato docente nel passaggio dal
biennio al triennio; per il sostegno hanno cambiato tutti i docenti ogni anno,
tranne una docente presente in seconda, quarta e per la parte finale dell’anno in
corso; nel triennio superiore per tecniche di produzioni animali hanno cambiato
docente tutti gli anni e per tecniche di produzioni vegetali il docente è cambiato
dalla classe quarta, mentre per biotecnologie il docente è cambiato quest'anno.
Persino il docente di scienze motorie è stato assegnato ad altra classe in quarta,
per essere poi riassegnato alla stessa classe in quinta.
L'assenza quest’anno della docente di sostegno, che aveva condiviso
maggiormente il tempo curricolare con la classe, il raggiungimento della
maggiore età da parte di quasi tutti gli studenti, nonché la perdita di alcune
figure genitoriali, hanno portato ad un’accelerazione solo apparente
dell’autonomia decisionale da parte di parecchi alunni, che, di fatto, si sono
spesso disinteressati alle attività extracurricolari proposte, non riuscendo a
concretizzare reali alternative. Numerose, infatti, le assenze ed i ritardi che
hanno inevitabilmente influito sul profitto.
Verosimilmente le diverse fasce di età (17-22), i molteplici curricola degli
studenti, nonché la discontinuità didattica hanno portato ad una non completa
condivisione degli obiettivi educativi previsti per la classe di appartenenza. In
questo contesto è stato necessario focalizzare l’interesse per le diverse
discipline sia sulle discipline di indirizzo, che su quelle dell’area umanistica, per
consentire alla classe di seguire con sufficiente partecipazione. La maggior parte
degli alunni, infatti, sebbene riluttanti ad uno studio diligente, ha privilegiato
un'applicazione su base individuale e a ridosso delle verifiche concordate, fatta
eccezione per pochi elementi, che si sono distinti, conseguendo risultati discreti.
Percorso Formativo
Per raggiungere gli obiettivi programmati all’inizio dell’anno scolastico sono state
messe in atto le seguenti strategie.
Gli alunni sono stati sollecitati:
1. alla ricerca e all’utilizzo delle fonti di informazione attraverso l’uso di dizionari,
codici, manuali, testi scolastici e non.
2. ad analizzare relazioni tra fenomeni e teorie diverse, a riconoscere i rapporti
di causa – effetto, a contrapporre diversi punti di vista relativi ad un dato
argomento;
3. ad utilizzare il computer come strumento di ricerca e di organizzazione di
presentazioni in pubblico
Metodi
L’organizzazione della didattica si è articolata, in generale, secondo il sistema
tradizionale e in alcune discipline di tipo tecnico su base modulare.
Per rendere più efficace il rapporto di insegnamento/apprendimento tra docenti e
allievi, la tipologia delle lezioni ha variato dalla lezione frontale ai lavori di
gruppo, alle ricerche guidate, alla proiezione di slide e all’utilizzo del supporto
informatico.
Mezzi e spazi
La strumentazione didattica è consistita nei libri di testo, in quelli specialistici
conservati nella biblioteca d’Istituto e nelle apparecchiature presenti nei diversi
laboratori: di informatica, di topografia, di chimica, nella vigna e nella cantina per
la trasformazione dell’uva, nel frantoio per la molitura delle olive, nella stalla e
nella sala mungitura per seguire l’allevamento dei capi bovini, al caseificio per la
produzione del formaggio, nel laboratorio carni per apprendere la dissezione
delle bestie macellate, nella palestra e nel campo di calcetto per le attività
sportive. Inoltre in aule dotate di LIM, o in aula magna è stata utilizzata la
proiezione di slide e la visione di filmati e video a supporto della didattica.
Metodologia didattica• Lezioni frontali
• Tesine
• Ricerche
• Lavori di gruppo
• Esperienze di laboratorio
• Proiezione dvd e slide
• Utilizzo laboratorio primario: l’azienda agraria
• Utilizzo del computer
Valutazione iniziale
All’inizio del presente a.s. la classe si presentava poco motivata, interessata
selettivamente ad alcune discipline, ma con soddisfacenti capacità e abilità ad
affrontare le attività didattiche del quinto anno.
Valutazione finale
A conclusione dell’a.s. 2016/2017 il C.d.C. ha evidenziato una discontinuità
nell'impegno e nella partecipazione al dialogo educativo, agevolati dalle festività
in calendario e dalle giornate di sospensione dell'attività didattica (per sicurezza,
disinfestazioni o assemblee degli studenti), nonché da una frequenza, per circa
un terzo della classe, molto irregolare. Di fatto non tutti gli studenti hanno
dimostrato di avere senso di responsabilità, come dimostrato dagli impegni
scolastici non sempre portati a termine, o dalle infinite sollecitazioni ad
adempiere agli obblighi amministrativi (giustificazioni, ricevute pagamenti tasse,
moduli compilati o certificati etc.).
VerificheL’attività di verifica si è articolata attraverso le seguenti modalità:
• Sufficiente numero di interrogazioni
• Prove strutturate e semi - strutturate
• Questionari
• Compiti scritti
• Simulazioni prove dell'Esame di Stato in calce al presente documento
Strategie di recupero
Gli studenti che hanno manifestato carenze nel corso del primo trimestre,
nonché degli aa.ss. precedenti sono stati seguiti con una continua azione di
recupero in itinere, oltre che con l’attivazione di sportelli di recupero pomeridianidal 28 Novembre 2016. È stata inoltre svolta dal 27 febbraio al 4 marzo 2017l’attività per il recupero delle carenze, con modalità operative riportate nella
circolare n° 186 del 22/02/17 (prot. n.1370-A10).
Criteri di valutazioneSulla base dei seguenti elementi: metodo di studio, impegno, partecipazione, interesse,
progressi nell’apprendimento, il Collegio dei Docenti ha individuato i seguenti descrittori per
l’attribuzione del voto:
CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ VOTO /10
Non rilevabili Non rilevabili Non rilevabili 1 - 2Frammentarie e gravementelacunose
Applica le conoscenzeminime solo se guidato econ gravi errori
Comunica in modo scorretto edimproprio 3 - 4
Superficiali ed incerte Applica le conoscenze conimprecisionenell’esecuzione
dei compiti semplici
Comunica in modo non semprecoerente.
Ha difficoltà a cogliere i nessilogici; compie analisi lacunose 5
Essenziali, ma nonapprofondite
Esegue compiti semplicisenza errori sostanziali, macon alcune incertezze.
Comunica in modo semplice, maadeguato. Incontra qualchedifficoltà nelle operazioni di analisie sintesi, pure individuando iprincipali nessi logici.
6
Essenziali con eventualiapprofondimenti guidati
Esegue correttamentecompiti semplici ed applicale conoscenze anche aproblemi complessi, ma conqualche imprecisione
Comunica in modo abbastanzaefficace e corretto. Effettuaanalisi, coglie gli aspettifondamentali, incontra qualchedifficoltà nella sintesi
7
Sostanzialmente complete conqualche approfondimentoautonomo
Applica autonomamente ecorrettamente leconoscenze a problemicomplessi
Comunica in modo efficace edappropriato. Compie analisicorrette ed individuacollegamenti. Rielaboraautonomamente e gestiscesituazioni nuove non complesse
8 - 9
Organiche, approfondite edampliate in modo autonomo epersonale.
Applica le conoscenze inmodo corretto, autonomo ecreativo a problemicomplessi.
Comunica in modo efficace edarticolato. Legge criticamente fattied eventi, documentaadeguatamente il proprio lavoro.Gestisce situazioni nuove,individuando soluzioni originali.
10
Attività extra-curriculari proposte alla classe (a.s. 2016-17)
Vis
ita a
zien
da M
acca
rese
S.p
.a.
Vis
ita a
zian
da P
onte
Rea
le
Cor
so d
i ass
aggi
o ol
io
Don
azio
ne s
angu
e “I
o do
no,
tu v
ivi”
Inco
ntri
con
i vo
lont
ari d
ell’a
ssoc
iazi
one
“ALC
OLI
STI
AN
ON
IMI”
Il v
iagg
io d
ella
mem
oria
KeyN
otes
Lez
ione
–con
cert
o su
lla s
tori
a so
cial
e e
mus
ical
e
amer
ican
a
The
Man
Who
Kne
w I
nfin
ity
Ani
mal
Far
m
From
fie
ld t
o ta
ble
I M
alav
oglia
Con
fere
nza
sulla
I g
uerr
a m
ondi
ale
Sem
inar
io d
ell’I
stitu
to d
i geo
fisic
a e
vulc
anol
ogia
Sem
inar
io s
ulla
bio
dive
rsità
ani
mal
e di
inte
ress
e pe
rl’a
gric
oltu
ra
Ori
enta
men
to I
nfor
mag
iova
ni
Ori
enta
men
to–
Uni
vers
ità E
urop
ea d
i Rom
a
Cor
so G
iova
ni e
Im
pres
aCor
so s
ulla
col
tivaz
ione
del
le o
rchi
dee
ACLE
Hig
h sc
hool
cam
p he
lper
s
X X X X X X X X X X X XX X X X X X X X X X X
X X X X X X XX X X X X X X X X X X XX X X X X X X X X X X X XX X X X X X
X X X X X X X X X X XX X X X X X X X X X X X X X X XX X X X X X X X X X X XX X X X X X X X X X X X X XX X X X X X X X X
X X X X X X X X X XX X X X X X X X X X X X X XX X X X X X X X X X
X X X X X XX X X X X X X
X X X X X X X X X X XX X X X X X X X X X X XX X X X X X X X X X X
Elenco attività extracurricolari proposte alla classe per crediti formativi(a.s. 2016-17)
Ambiti: Produzioni Vegetali, Economia e Estimo, Tecniche di gestione ambiente
e territorio, Trasformazioni dei prodotti, Letteratura, Storia, Lingua Inglese:
1. Visita Maccarese S.p.a., azienda leader mondiale nella produzione del latte
da razza frisona (ceppo italiano) con 3000 capi, biodigestore per la produzione
di energie alternative.
2. Visita Ponte Reale S.p.a., azienda leader mondiale nell’allevamento di bufale
con oltre 2000 capi e caseificio per la produzione di mozzarelle d.o.p.
3. Degustazione dell'olio d'oliva: Onus est honos - Federazione italiana
sommelier (FIS)
4. “Io dono, tu vivi” - l’Associazione Donatori Sangue “La Rete di Tutti” Onlus, in
collaborazione con l’I.I.S. “Carlo Urbani”
5. Incontri con i volontari dell’associazione ‘Alcolisti anonimi’
6. Progetto “Viaggio della memoria” - Polonia (Cracovia - Auschwitz - Birkenau) -
16 / 19 febbraio 2017
7. Lezione-concerto ‘Key Notes’ - rivisitazione interattiva della storia americana
attraverso l’evoluzione dei generi musicali
8. Visione e discussione dei film in versione originale 'The Man Who Knew
Infinity' (2015) e 'Animal Farm' (1954)
9. Spettacolo teatrale in lin gua originale di 'Animal Farm' Sala Umberto (2017)
10. Progetto "DAL CAMPO AL PIATTO - FACCIAMOCI NOI LEZIONE" gli
studenti dell'ITAS Garibaldi (Classi 5^ E e 5^ B ), nel corso dell'intero anno
scolastico hanno guidato gli studenti dell'Istituto Professionale Statale per
l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera "Tor Carbone" (Classi 5^ N e 5^ O)
alla conoscenza dei prodotti primari, essenziali nella realizzazione di piatti.
11. Spettacolo teatrale in dialetto ‘I Malavoglia’ c/o teatro Quirino
12. Conferenza sulla prima guerra mondiale c/o Caserma dei Carabinieri
‘Aurelia’
13. Seminario dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia sull’interramento
pericoloso di rifiuti tossici e discariche abusive
14. Seminario sulla biodiversità animale di interesse per l’agricoltura
15. Orientamento ‘Informagiovani’
16. Orientamento ‘Università Europea di Roma’
17. Corso ‘Giovani ed Impresa’
18. Corso di ‘Coltivazione delle orchidee’
PROGRAMMI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
DISCIPLINA: RELIGIONEa.s. 2016/2017
Classe 5BDocente: Vincenzo P ATELLA
OBIETTIVI
Competenze
- Conoscere e valutare criticamente le varie “critiche della religione” dell'età moderna.- Conoscere i principi etici cristiani fondamentali.- Confrontarsi con la dottrina sociale cattolica e apprezzarne i valori.
Conoscenze
1. LO SVILUPPO TECNOLOGICO. IL PROGRESSO
A.Lo sviluppo tecnologico presenta ambivalenze che si manifestano con polarità di segnocontrario in relazione al rapporto dell’uomo: con la natura; con gli altri uomini; con ivalori.
B.Polarità nei confronti del rapporto con la natura; l’uomo non più vittima della natura; lanatura come vittima dell’uomo.
C.Polarità nei confronti del rapporto con gli altri: gli uomini sono più vicini e la solidarietàè più realizzabile; gli uomini sono più divisi e la conflittualità trova nuove forme(razzismo, antisemitismo...).
D.Polarità nei confronti del rapporto con i valori: creatività; produzione/valori =schiacciamento Le nuove forme di violenza: sottosviluppo, disoccupazione;nazionalismi, totalitarismi e nuove istanze di partecipazione democratica.
2. CHIESA E MONDO: alleati o concorrenti
A. La nuova impostazione della Chiesa e una ridefinizione dei ruoli a partire dal ConcilioVaticano II: nella nuova ottica si superano le due posizioni di contrapposizione e dipaternalismo per sostituirvi quella di ″rispetto e distinzione″ e di ″ condivisione eservizio″.
B. Rapporti tra il Dio cristiano ed il dio dei filosofi moderni-contemporanei.
3. NUOVA SOCIETÀ NUOVI PROBLEMI: le risposte cristiane
A.Le nuove aree in cui si presentano come problematiche le mediazioni morali sono inparticolare quelle della sessualità, della famiglia, della società.
B.Sessualità: uso della sessualità; femminismo; contraccezione; aborto; aids;omosessualità; transessualità; clonazione; inseminazione artificiale. Il matrimonio nellaconcezione cattolica ed in quella laica. Il senso di una vita a due; il progetto di unaconvivenza non garantita civilmente; aspetti culturali.
C.Famiglia: fertilità; divorzio; vita di coppia.D.Società: i diritti umani; europeismo; interferenze tra nazioni; superamento od
accentuazione dei nazionalismi.E.Nuovo rapporto cittadino/scelte etiche sociali. Il volontariato; le spese militari; le
pratiche sanitarie (aborto).
METODI
Tipologia di lezione - Lezione frontale- Dialogo interattivo in classe
Forme di organizzazione dellavoro (lavori di gruppo,approfondimenti tematici,relazioni-lezioniindividuali, ecc.)
- Dibattito in classe in merito alle lezioni esposte
MEZZI E STRUMENTI
Altro - Brani scelti dal docente: da testi sacri, da documenti del magistero, daquotidiani e riviste
VALUTAZIONE
Modalità della misurazione - Giudizio secondo normativa
Criteri di valutazione - Impegno e partecipazione attiva, capacità di relazionarsi con icompagni e la collaborazione nel dialogo educativo
Roma, 15 maggio 2017
Firma docenteProf. Vincenzo PATELLA
_______________________
DISCIPLINA: ITALIANOa.s. 2016/2017
Classe 5BDocente: Rosa ARCIDIACONO
TESTO: , G. Baldi - S. Giusso - M. Razetti - G. Zaccaria - “L’ATTUALITA’ DELLALETTERATURA 3” – Ed. La Nuova Italia
METODI-MEZZIUTILIZZATI:
• Lezione frontale e partecipata• Brain storming• Flipped classroom• Uso in classe del libro di testo (lettura e
comprensione)• Produzione scritta guidata• Lavori di gruppo• Lettura personale• Lettura ad alta voce in classe di testi letterari• Appunti e schemi• libri di testo, fotocopie integrative, dizionari,
libri della biblioteca (narrativa), linee-guidaproposte dal docente per la formulazione dimappe concettuali, supporti audiovisivi einformatici (quando possibile), partecipazione asignificativi eventi culturali.
OBIETTIVI RAGGIUNTI: La classe, nel corso del triennio, ha cambiato
l’insegnante di lettere ogni anno. La maggior parte
degli alunni non ha partecipato in modo adeguato
alle attività, dimostrandosi poco disponibile ad un
lavoro attento e partecipato in classe; il che,
unitamente alla mancanza di un efficace metodo
di lavoro, non acquisito nel corso degli anni, non
ha consentito, a chi si segnalava per un profitto
non sufficiente nel primo quadrimestre, di
compensare in misura accettabile la discontinuità
dell’ applicazione domestica e/o di ovviare ad una
modesta propensione per argomenti linguistici e
letterari. Pertanto, il quadro delle conoscenze,
abilità e competenze, pur nel variare della
dimensione orale o scritta della lingua e nel
variare anche spiccato , per attitudine e interesse,
delle singole individualità, è da ritenersi appena
sufficiente.
Eventuali fattori chehanno ostacolato ilprocesso diapprendimento-insegnamento.
Qualche difficoltà è stata provocata dalle frequenti
interruzioni dovute a attività extra-curricolari, ma
complessivamente il processo di apprendimento-
insegnamento si è svolto in modo regolare.
MODALITÀ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE:
La valutazione delle prove orali ha riguardato la comprensione dei testi e il
possesso delle conoscenze basilari della storia letteraria. Per quanto riguarda
Storia, oltre all’esposizione di argomenti del programma svolto, è stato oggetto
di valutazione, l’interpretazione di documenti di approfondimento e la capacità di
utilizzare atlanti storici.
Gli studenti hanno dovuto affrontare tre verifiche scritte di italiano nel primo
quadrimestre e tre nel secondo, e almeno due verifiche orali per quadrimestre
(commento a un testo dato, esposizione argomentata su contenuti del
programma svolto, colloquio per accertare la padronanza complessiva della
materia e la capacità di orientarsi nella stessa). Sono state effettuate verifiche
sulle quattro tipologie dell’esame di Stato
I criteri di valutazione sono stati stabiliti in stretta connessione con gli obiettivi
proposti e i punti di partenza individuali degli studenti.
La valutazione è stata espressa in voti secondo una scala dall’1 al 10,
corrispondenti ai seguenti livelli:
• Gravemente insufficiente: 1 – 3 L’allievo rifiuta la verifica orale o risponde in
modo non pertinente; consegna in bianco la verifica scritta o produce
contenuti non pertinenti
• Insufficienza netta: 4 – 5 L’allievo ignora la maggior parte degli argomenti
richiesti o conosce gli argomenti in modo superficiale e non è in grado di
stabilire collegamenti e cogliere relazioni; l’esposizione risulta incerta e
approssimativa
• Sufficiente: 6 L’allievo, anche guidato, riesce a dimostrare una conoscenza
accettabile degli argomenti richiesti; nello scritto si esprime in maniera
complessivamente corretta, scorrevole e completa
• Discreto-buono: 7 – 8 L’allievo dimostra una conoscenza appropriata degli
argomenti, sa stabilire collegamenti e cogliere relazioni; sa utilizzare la
terminologia di settore; nello scritto
dimostra padronanza lessicale e dei contenuti
• Ottimo-eccellente: 9 – 10 L’allievo dimostra una conoscenza molto
approfondita degli argomenti ricavata anche ricorrendo a forme autonome
d’informazione; sa rielaborare i contenuti appresi in modo personale; si
esprime in modo sicuro.
Per la valutazione degli elaborati scritti si fa riferimento alle griglie adottate per la
valutazione delle diverse tipologie delle prove d’esame approvate dal
dipartimento di lettere.
CONTENUTI
• Il secondo Ottocento e l'Italia post-unitaria.
• La ragione, il progresso: il pensiero positivista, il naturalismo, il verismo
• Giovanni Verga, vita e opere: Vita dei campi, introduzione e lettura della
novella “Rosso Malpelo”
o Il ciclo dei vinti.
o “I Malavoglia” introduzione all’opera, intreccio, irruzione della storia,
lo straniamento, la fiumana del progresso, il mito dell’ostrica. Visione
a teatro dell’opera.
o Cenni su Federico Tozzi: “Con gli occhi chiusi”
• Differenze tra Naturalismo francese e Verismo italiano.
• Positivismo e Determinismo.
• Il Decadentismo la poetica : Charles Baudelaire: lettura e commento delle
poesie: L’Albatro, Spleen
• Estetismo, cenni su Oscar Wilde
• Gabriele d’Annunzio, vita e opere, l’estetismo, i romanzi del superuomo.
o La poesia: Alcyone, lettura e analisi di: La sera fiesolana, La pioggia
nel Pineto.
• Giovanni Pascoli, vita e opere, la poetica del fanciullino, il poeta vate.
o Myricae, Lettura e analisi delle poesie: Lavandare, X Agosto,
Temporale, Novembre, il Lampo.
o I Canti di Castelvecchio, lettura e analisi della poesia “Il gelsomino
notturno”
• Il primo novecento, ideologia, teoria della relatività, Nietzsche, Vitalismo,
Freud.
• Concetto di avanguardia, il futurismo lettura e commento del manifesto
futurista.
• Rottura delle forme classiche, lettura della poesia “E lasciatemi divertire”
• Italo Svevo, la vita e le opere, la figura dell’inetto. I primi romanzi, l’incontro
con Joyce e Freud.
o La coscienza di Zeno, il narratore, il tempo, il flusso di coscienza.
o Lettura di brani antologici: Il fumo, La morte del padre, Pscico-
analisi.
• Luigi Pirandello, vita e opere. Il vitalismo, il concetto di maschera.
o La poetica dell’umorismo: differenze tra comicità, ironia e umorismo.
o Le novelle siciliane, lettura di “Ciaula scopre la luna”, Il treno ha
fischiato.
o I romanzi, contenuti generali di: L’esclusa, il Turno, Il fu Mattia
Pascal, I vecchi e i giovani, Uno, nessuno e centomila.
o Lettura del brano dal Fu Mattia Pascal: La costruzione della nuova
identità e la sua crisi. Analisi del concetto di identità.
o Il teatro: il dramma borghese: Pensaci Giacomino, Così è se vi pare,
Il giuoco delle parti.
o Dal Giuoco delle parti, lettura del brano Il giuoco delle parti.
• Tra le due guerre, la crisi del positivismo, la psicoanalisi e la teoria della
relatività di Einstein. Cenni di narrativa straniera: Kafka, Joyce, Proust e
Woolf.
• La lirica moderna. La "lirica pura". La celebrazione del quotidiano. La
poetica degli oggetti. Ungaretti. Saba. Montale.
• Giuseppe Ungaretti, vita e opere
Da Porto sepolto all’Allegria, intodruzione alla raccolta, lettura e analisi di In
memoria, Il porto sepolto, Veglia, Sono una creatura, I fiumi, San Martino del
Carso, Mattina, Soldati.
Sentimento del tempo, introduzione alla poetica e lettura di Di Luglio.
• Umberto Saba, vita e opere. Il Canzoniere, la poesia onesta. Lettura e
analisi di La Capra, Trieste, Amai, Ulisse.
• L’Ermetismo, il linguaggio, il significato del termine.
• Salvatore Quasimodo, analisi delle poesie: Ed è subito sera, Alle fronde
dei salici.
• Eugenio Montale, vita e opere.
Ossi di seppia, titolo, motivo dell’aridità e correlativo oggettivo
Lettura e analisi di I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e
assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato.
Il secondo Montale, Le occasioni, lettura e analisi di Non recidere,
forbice, quel volto. La casa dei doganieri.
Da svolgere al 15 maggio:
La letteratura e il cinema neorealista.
Firma docenteProf. Rosa ARCIDIACONO
_______________________
DISCIPLINA: STORIAa.s. 2016/2017
Classe 5BDocente: Rosa ARCIDIACONO
TESTO: A. Lepre – C. Petraccone, “ LA STORIA. TERZA EDIZIONE. DALLAFINE DELL’OTTOCENTO ALLA META’ DEL NOVECENTO – Ed. Zanichelli
METODOLOGIA ESTRUMENTI:
- Lezione frontale e partecipata- Brain storming- Flipped classroom- Uso in classe del libro di testo (lettura e
comprensione)- Produzione scritta guidata- Lavori di gruppo- Lettura personale- Lettura ad alta voce in classe di testi letterari- Appunti e schemi
OBIETTIVI RAGGIUNTI:Per quanto riguarda la motivazione alla studio
della materia, la classe può essere distinta in due
gruppi: uno piuttosto vivace e partecipativo, l’ altro
tendente ad una scarsa e poco motivata
acquisizione dei contenuti; pertanto la maggior
parte degli allievi ha acquisito solo in parte le
competenze previste per l’ultimo anno. Un gruppo
esiguo di studenti, ha mantenuto un impegno
costante, grazie anche ad un efficace metodo di
lavoro conseguendo una preparazione di base
adeguata.
Alcuni studenti hanno evidenziato una maggiore
attitudine a comprendere il discorso storico,
dimostrando interessi personali e capacità di
rielaborazione autonoma dei dati.
Eventuali fattori che hannoostacolato il processo diapprendimento-insegnamento.
Qualche difficoltà è stata provocata dalle frequenti
interruzioni dovute a attività extra-curricolari, ma
complessivamente il processo di apprendimento-
insegnamento si è svolto in modo regolare.
MODALITÀ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE:Il processo valutativo, svolto attraverso prove orali e scritte, è articolato
attraverso tre indicatori:
• Conoscenze, ossia l’acquisizione dei fatti storici e la capacità di verbalizzarli
attraverso l’uso del lessico specifico.
• Abilità, ossia la capacità di interrelare i fatti acquisiti mediante un rapporto di
causa ed effetto.
• Competenza, ossia la capacità di fare, partendo dai processi acquisiti,
riflessioni sul vissuto contemporaneo.
Sono stati utilizzati libri di testo, fotocopie integrative, dizionari, libri della
biblioteca (narrativa), linee-guida proposte dal docente per la formulazione di
mappe concettuali, supporti audiovisivi e informatici (quando possibile),
partecipazione a significativi eventi culturali.
CONTENUTI
I Quadrimestre
• La seconda rivoluzione industriale.
• La Germania di Bismarck
• La spartizione imperialistica del mondo.
• All’alba del Novecento.
• La società di massa.
• Caratteri generali dell’eta’ giolittiana.
• Cause e sistema di alleanze della prima guerra mondiale
• La prima guerra mondiale.
• La strage degli Armeni
• La Rivoluzione russa.
• Il primo dopoguerra.
II Quadrimestre
• L’età dei totalitarismi.
• L’Italia tra le due guerre: il fascismo, lettura del programma di “San Sepolcro”
• Gli Stati Uniti e la crisi del 1929.
• La Germania tra le due guerre: il nazismo.
• La seconda guerra mondiale, verso la guerra.
• Il mondo in guerra.
• Le origini della guerra fredda.
o Brevi cenni su:
o La guerra in Corea, la Destalinizzazione: Polonia, Ungheria, la crisi di Cuba
o Il dopoguerra in Italia
Da svolgere al 15 maggio:
• La decolonizzazione.
• Genesi del conflitto arabo-palestinese e conseguenze.
• Nascita della comunità europea.
Roma, 15 Maggio 2017 Firma docenteProf.ssa Rosa ARCIDIACONO
_______________________
DISCIPLINA: LINGUA E CULTURA INGLESE
a.s. 2016/2017Classe 5B
Docente: Cinzia AZZARETTO
Testo adottato: Agriways di P. Careggio e E. Indracciolo- ed. EDISCO
OBIETTIVI• Utilizzare semplici strategie di auto-valutazione e auto-correzione
• Sviluppare autonomia, autocontrollo e fiducia in se stessi
• Lavorare individuale, a coppie, in gruppo, cooperando e rispettando
le regole
• Interpretare immagini e foto
• Proporre ipotesi per problem solving
• Dimostrare apertura e interesse verso la cultura di altri popoli
• Operare confronti e riflettere su alcune differenze fra culture diverse
OBIETTIVI MINIMIChiarezza dei concetti di base, sviluppo autonomia dello studio nel rispetto delle
regole.
COMPETENZEIdentificazione dei modelli linguistici analizzati
CAPACITÀProduzione comprensibile, elaborazione originale, collaborazione di gruppo e
auto-valutazione
METODIApproccio funzionale – comunicativo
Sviluppo dell’atteggiamento di cooperazione tra pari, attraverso lavori a piccoli
gruppi, a coppie.
Attenzione alle caratteristiche cognitive, affettive e relazionali di ciascun
studente.
STRUMENTI UTILIZZATILibro di testo adottato e relativo materiale di espansione con approfondimenti
tematici
Poster e cartelloni murali/video presenti in rete.
METODOLGIA:
Il percorso didattico si è basato su un lavoro di progressivo ampliamento ed
approfondimento delle conoscenze e delle abilità, attraverso:
• Lezione frontale
• Discussioni e confronti aperti
• Questionari a domande aperte e/o chiuse
• Cooperative learning
• Video making and presentation tools practice
VERIFICHE EFFETTUATEIl controllo del processo di apprendimento viene svolto attraverso l’osservazione
sistematica e la predisposizione di verifiche formative e sommative strutturate e
semi-strutturate scritte (test di ingresso, questionari semplici con domande a
risposte chiusa e aperta) ed orali (correzione dei compiti, interventi individuali,
illustrazione lavori individuali e/o di gruppo svolti in classe e/o a casa) per
valutare l’acquisizione delle strutture lessicali e grammaticali, la corretta
pronuncia dei termini appresi e il grado di fluidità del discorso raggiunto.
Vengono altrettanto presi in considerazione l’impegno, la motivazione, la
partecipazione al dialogo educativo e la maturazione raggiunta
OBIETTIVI RAGGIUNTILa classe ha seguito la materia soprattutto in classe, conseguendo nel complesso risultati non sempre
accettabili, soprattutto per alcuni studenti più deboli, che nonostante l’azione di recupero in itinere
costante messa in atto tutto l’anno, non hanno trovato la corretta motivazione ad uno studio proficuo.
Non tutti gli allievi sono in grado di effettuare collegamenti interdisciplinari in
modo autonomo.
CONTENUTI
Module 7 – Livestock husbandryRuminant Livestock -
The ruminant: a perfectly constructed mechanismCattleSheepGoatsClassification of ruminant livestock
Non-ruminant livestockPoultry: wild birds or farm animals?Pig husbandryHorses the noblest animals
(from photocopies) Livestock on the farm: Ruminants - the digestive system of
ruminants - the Cattle Family - Pigs – Poultry – Rabbits – Apiculture: Bee
keeping: not only honey and wax; protective clothing; apiary organization; why
are honey bees disappearing
Module 6 – Alcoholic BeveragesVineyard and vines
Vineyards and grapesDangers in the vineyardsThe winemaking process(from photocopies) Wine: the nectar of the Gods – wine makingWine classification
Module 5 – Food processingThe edible oil industry(from photocopies) Olive oil: drops of gold – phases of oil production
Olive oil: Italy’s liquid goldNut and seed oilsRefined and unrefined nut and seed oils
The Dairy industryMilk the most complete foodMilk treatmentsDairy productsEnglish cheeses(from photocopies) Dairy products : liquid milk - Butter: how butter is
made - Butter and a healthy diet - The king of all cheeses:
Parmigiano Reggiano
The food industry*Food processing and preservation*The modern area of food preservation*
• ‘From Field to table’ project with IPSOA Tor Carbone high school on foodproduction
• Animal Farm by G. Orwell: extracts from the text, live show and videopractice
• The man who knew the infinite: discussion and video practice• Key notes: interactive live concert
N.B.Gli argomenti contrassegnati con* sono da svolgersi dal 15 maggio fino altermine delle lezioni.
Roma, 15 Maggio 2017 Firma DocenteProf.ssa Cinzia AZZARETTO
________________________________
DISCIPLINA: TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTIa.s. 2016/2017
Classe 5B
Docenti: Angela FRATICELLI -
Federica COLELLA (esercitazioni di laboratorio)
TESTI ADOTTATI:Giorgio D’Ancona – Industrie agroalimentari Volume 2 _ Reda Editore
Giuseppe Rizzitano - Laboratorio ed esercitazioni di chimica agraria –
Edagricole
OBIETTIVI DISCIPLINARIAl termine del corso lo studente deve possedere conoscenze di base della
chimica inorganica, organica da applicare nello studio delle trasformazioni
agroalimentari. Deve conoscere i meccanismi biochimici necessari alla
trasfomazione del prodotto, le tecnologie utilizzate nelle trasfomazioni
agroalimentari. Deve saper valutare la qualità di un prodotto, analizzando le
tecniche di produzione, il suo legame con il territorio e la sua specificità in
campo alimentare. Deve conoscere ed effettuare le specifiche analisi di
laboratorio e saper valutare i risultati. Deve utilizzare in modo corretto il
linguaggio tecnico-scientifico. Deve in modo autonomo effettuare
approfondimenti e collegamenti tra le varie discipline.
OBIETTIVI MINIMILo studente deve saper riconoscere e descrivere i principali meccanismi
biochimici per la trasformazione dei prodotti. Deve avere conoscenza dei
costituenti principali del vino, dell’olio, del latte e dei suoi prodotti di
trasformazione e le principali tecnologie applicate in campo enologico, oleicolo e
lattiero caseario. Deve essere in grado di effettuare autonomamente semplici
analisi di laboratorio in campo alimentare.
METODOLOGIA DIDATTICALezioni frontali, libri di testo, riviste specializzate, appunti, ricerche in rete,
utilizzo della LIM, laboratorio di chimica, gruppi di lavoro presso le strutture
aziendali dell’Istituto, visite didattiche.
VALUTAZIONIVerifiche frontali, test a risposta aperta breve e a SM, esercitazioni di laboratorio
e relative relazioni.
OBIETTIVI RAGGIUNTILa classe è stata seguita dalla sottoscritta per tutto il quinquennio, con un
percorso che ha visto solo un ristretto numero del gruppo originario della classe
raggiungere l’ultimo anno. Infatti al gruppo classe originario si sono aggiunti nel
corso degli anni, ragazzi provenienti da altre scuole, da altre classi dello stesso
istituto e ragazzi con ripetenze. Questa diversità, invece di arricchire con i vari
contributi l’insieme degli alunni, ha invece creato disomogeneità con formazione
di gruppi e livelli di attenzione e partecipazione molto diversificati. In questo
contesto la classe ha seguito con sufficiente interesse e partecipazione
discontinua la materia, dimostrando nel complesso poco senso di responsabilità
ed un livello di maturità poco adeguato. Numerose le assenze ed i ritardi che
hanno influito non poco per alcuni su una costante attenzione al discorso
didattico. Di conseguenza i risultati raggiunti sono stati mediamente appena
sufficienti. Si evidenzia peraltro un ristretto gruppo che ha conseguito risultati
discreti con una punta di eccellenza. Per alcuni studenti più deboli è stata
necessaria una azione di recupero su alcuni argomenti alla fine del primo
trimestre. Nell’ultimo periodo scolastico, anche in vista dell’impegno finale
dell’esame, gli studenti si sono maggiormente impegnati nello studio. La
partecipazione alle attività di laboratorio è stata per alcuni quasi nulla, per altri
accettabile. Non ci sono stati problemi disciplinari.
CONTENUTI
INDUSTRIA ENOLOGICA
• Ripasso carboidrati. Chimica, forme, funzioni. Monosaccaridi.
Disaccaridi. Polisaccaridi.
• Denominazione e classificazione dei vini.• Struttura fisica e composizione chimica dell’uva. Buccia, polpa,
vinaccioli e raspi. Indici di maturazione e tempi di vendemmia. Grado
zuccherino. Acidità.
• Composizione del mosto.
• Ammostamento per la fermentazione in rosso. Pigiatura e diraspatura.
• Ammostamento per la fermentazione in bianco. Pigiatura. Sgrondatura.
Pressatura.
• Solfitazione dei mosti. Anidride solforosa, vantaggi, svantaggi. Forme e
quantità di utilizzo.
• Correzioni e trattamenti al mosto. Correzione del contenuto zuccherino.
Correzione dell’acidità. Trattamento con enzimi pectolitici. Pastorizzazione.
Fermentazioni scalari. Uso di ceppi selezionati di lieviti.
• Fermentazione alcolica. Classificazione dei lieviti. Fattori che
influenzano l’attività dei lieviti. Tappe biochimiche della fermentazione
alcolica. Fattori chimico-fisici che influenzano la fermentazione.
Composizione del vino.
• Tecnologie di vinificazione. Vinificazione in rosso. Travasi.
Fermentazione secondaria. Rifermentazioni colmature. Fermentazione
malolattica. Vinificatori. Sgrondatura e pressatura delle vinacce.
Vinificazione in bianco. Chiarificazione del mosto. Sfecciatura e
coadiuvanti. Fermentazione e trattamenti al mosto vino. Tecniche di
vinificazione. Vinificazione dei rosati.
• Correzione dell’acidità e precipitazioni. Correzioni di acidità.
Precipitazioni e intorbidamenti.
• Interventi stabilizzanti. Stabilizzazione tartarica. Chiarificazioni.
Detannizzazione nei vini rossi. De metallizzazione. Filtrazioni. Protezioni
colloidali e antiossidanti. Pastorizzazione.
• Alterazioni dei vini. Difetti ed alterazioni chimiche e fisiche.
• Invecchiamento e imbottigliamento. Conservazione dei vini bianchi.
Invecchiamento dei vini rossi.
• Analisi del vino. Principali analisi in campo enologico e cenni di
normativa.
INDUSTRIA OLEARIA
• Ripasso sostanze lipidiche. Classificazione. Acidi grassi. Gliceridi.
Struttura dei trigliceridi e relative reazioni.
• Olio di oliva. Qualità dell’olio. Composizione dell’oliva e sua maturazione.
Raccolta delle olive, metodi a confronto.
• Estrazione meccanica. Conferimento in oleificio. Fasi di estrazione.
Metodi di separazione dell’olio. Chiarificazione e conservazione. Filtrazioni
e tipi di recipienti.
• Difetti e alterazioni.• Classificazione degli oli di oliva e di sansa. Oli DOP e Panel Test.
• Analisi dell’olio. Principali analisi e loro interpretazione. Cenni di
normativa.
INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA
• Ripasso sostanze proteiche. Amminoacidi. Proteine. Struttura delle
proteine.
• Latte alimentare. Definizione, requisiti di legge e conservazione del latte
crudo. Classificazione in base al trattamento.
• Composizione chimico-fisica del latte. Proteine. Zuccheri. Lipidi.
Vitamine. Sali minerali.
• Qualità del latte. Fattori che influenzano la qualità.
• Microrganismi del latte. Classificazione e fermentazioni.
• Trattamenti alla centrale. Centrifugazione. Pastorizzazione.
Omogeneizzazione. Microfiltrazione. Sterilizzazione. Qualità del prodotto.
• Latte speciale. Latte scremato. Latte fermentato. Altri tipi di latte.
• Crema di latte e burro. Aspetti chimico-fisici del grasso. Processo di
burrificazione. Confezionamento.
• Formaggio. Composizione del formaggio. Caseificazione. Enzimi
coagulanti. Fasi di lavorazione. Salatura. Stagionatura. Cenni di
classificazione. Cenni di difetti ed alterazioni.
• Analisi del latte. Principali analisi del latte e loro interpretazione.
INDUSTRIA CONSERVIERA
• Conservazione dei prodotti ortofrutticoli. Composizione, qualità,
raccolta e conservazione.
• Trasformazione dei prodotti ortofrutticoli. Tecnologie di trasformazione
e conservazione
Gli argomenti scritti in corsivo saranno svolti dopo il 15 maggio 2017
Programma svolto in laboratorio fino al 15 maggio
ANALISI DEL MOSTO
• Determinazione del grado zuccherino con metodo densimetrico,
rifrattometrico e chimico
• Determinazione dell'acidità totale
ANALISI DEL VINO
• Determinazione dell'acidità totale e volatile
• Determinazione del titolo alcolometrico volumico
• Determinazione della solforosa libera, totale e combinata
ANALISI DELL'OLIO
• Determinazione dell'acidità
• Determinazione del numero di perossidi
• Tecnica di assaggio
ANALISI DEL LATTE
• Determinazione della densità
• Determinazione dell'acidità
• Saggi per determinare lo stato di conservazione del latte
Da svolgere dopo il 15 maggio 2017ANALISI DELL'OLIO
• Comportamento alla luce di Wood
• Analisi spettrofotometrica
ANALISI DEL LATTE
• Determinazione della sostanza grassa
Roma, 15 Maggio 2017
Firma DocentI
Prof.ssa Angela FRATICELLI
________________________________
Prof.ssa Federica COLELLA
________________________________
MATERIA: PRODUZIONI ANIMALIa.s. 2015/2016Classe 5 sez. B
INSEGNANTE: Brunella MORETTI
Testo adottato: D. Balasini, F. Follis, F. Tesio – “Allevamento, alimentazione,igiene e salute” – Ed. Liviana
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
Al termine del corso gli allievi hanno imparato ad usare il linguaggio disciplinare.
Conoscono la fisiologia della nutrizione, gli alimenti per il bestiame (foraggi e
mangimi), la valutazione chimica e fisiologica degli alimenti, i metodi di
razionamento. Sono sufficientemente in grado di effettuare collegamenti
interdisciplinari.
Obiettivi minimi
Conoscere i caratteri generali della fisiologia della nutrizione.
Conoscere i principali alimenti per il bestiame.
Conoscere i caratteri generali del razionamento.
METODOLOGIA DIDATTICA
Lezioni frontali, esercitazioni.
VERIFICHE
Verifiche frontali, prove strutturate: tests a SM, a risposta breve.
CONTENUTI
• Generalità sulla composizione degli alimenti, classificazione degli alimenti,
integratori ed additivi.
• Fisiologia della digestione nei monogastrici.
• Fisiologia della digestione nei poligastrici con particolare attenzione alla
fisiologia del rumine.
• Valutazione chimica e fisiologica degli alimenti: valutazione chimica degli
alimenti (analisi tipo) ed etichettatura dei mangimi, digeribilità, utilizzazione
dell’energia degli alimenti, valore biologico delle proteine.
• Valore nutritivo degli alimenti: generalità, metodi di valutazione del valore
nutritivo: metodo delle unità foraggere scandinave, metodo francese delle
nuove unità foraggere latte e carne.
• Importanza della fibra nel razionamento animale, valutazione del
contenuto in fibra (metodo Weende e metodo Van Soest), capacità di
ingestione degli animali.
• I fabbisogni nutritivi degli animali: fabbisogni di mantenimento, di
accrescimento, per la produzione di latte, per la riproduzione e lo stato di
gravidanza, l’asciutta e fabbisogni durante l’asciutta.
• Alimentazione per fasi delle BLAP.
• Dismetabolie connesse ad errate somministrazioni degli alimenti.
• Sistemi di somministrazione degli alimenti: tradizionale, unifeed,
autoalimentatori e sistemi automatici (cenni).
• Calcolo della razione alimentare.
• Metodi di conservazione dei foraggi.
Da completare dopo il 15 maggio:
• Il silo mais ed altri alimenti per il bestiame*
Roma, 15 Maggio 2017 Firma Docente
Prof.ssa Brunella MORETTI
________________________________
MATERIA: BIOTECNOLOGIAa.s. 2016/2017Classe 5 sez. B
INSEGNANTE: Sirio CORINALDESI
Testo adottato: “Biotecnologie Agrarie” di M. Ferrari, E. Marcon, A. Menta, P.Morandini, G. Rizzitano - Casa Edititrice: EDIAGRICOLE – Edizione Mista
Obiettivi ProgrammatiFar acquisire all’alunno le conoscenze e le competenze necessarie del tecnico
agrario nel settore della fitopatologia, nel controllo dei processi di trasformazione
alimentare, nel controllo dell’impatto sull’ambiente relativamente all’uso dei
prodotti chimici in agricoltura.
CompetenzeLe competenze richieste sono state:
- identificazione delle malattie e riconoscimento dei principali patogeni e
parassiti
- organizzazione e gestione delle attività di controllo al fine di garantire le
produzioni
- identificazione delle fasi della trasformazione dei prodotti agroalimentari
- controllo della filiera agroalimentare e sicurezza.
CapacitàL’alunno deve essere capace di:
riconoscere la sintomatologia sui vegetali da parte degli agenti patogeni
riconoscere la sintomatologia dei danni provocati dai parassiti
correlare il ciclo dei patogeni e dei parassiti al ciclo della coltivazione agraria
elaborazione di piani di controllo di malattie e danni.
Metodi di insegnamentoIl percorso didattico si è basato su un lavoro di progressivo ampliamento ed
approfondimento delle conoscenze e delle abilità.
Tra le metodologie:
Lezione frontale
Ricapitolazione con discussioni classe-docente
Uscite in azienda per esercitazioni
Questionario a domande aperte e/o chiuse
Lavori di gruppo
Strumenti utilizzati
• Libro di testo• Riviste specializzate• Materiali visivi
Obiettivi Raggiunti
La classe, anche se penalizzata dall’assenza di un luogo fisico fisso dove poter
svolgere le lezioni, ha avuto nel complesso un atteggiamento superficiale nei
confronti della disciplina.
Anche se con alcune eccezioni, la presenza degli studenti è stata molto
incostante, l’interesse piuttosto scarso, la partecipazione all’attività didattica
passiva.
Nonostante ciò i risultati dei test sono stati nel complesso accettabili, più
difficoltà si sono avute nelle prove orali.
Tutto questo non ha permesso il conseguimento completo degli obiettivi, anche
perché non è stato possibile trattare tutti gli argomenti previsti nella
programmazione iniziale.
Nell’ultimo periodo si è potuto notare un maggior coinvolgimento; questo ha
permesso di dedicare tempo al recupero delle carenze.
CONTENUTI
Elementi di entomologia agraria• Classificazione degli insetti;
• Tegumento;
• Il capo: occhi, ocelli, antenne;
• Apparati boccali masticatore tipico e pungente succhiante dei Rincoti;
• Il torace: zampe ed ali;
• L’addome;
• Sistema muscolare;
• Sistema nervoso;
• Apparato digerente;
• Apparato respiratorio;
• Apparato circolatorio;
• Apparato escretore;
• Sistema secretore;
• Ferormoni;
• Sviluppo post-embrionale, mute e metamorfosi.
Elementi di patologia vegetale
• Concetto di malattia;
• Modalità di penetrazione dei patogeni;
• Classificazione degli agenti di malattia (funghi, chromisti, batteri,
citoplasmi, virus).
Principali avversità della vite
• Oidio;
• Peronospora;
• Botrite;
• Flavescenza dorata;
• Tignoletta.
Principali avversità dell’ulivo:
• Occhio di pavone;
• Rogna;
• Mosca.•
Roma, 15 Maggio 2017Firma Docente
Prof. Sirio CORINALDESI
________________________________
MATERIA: MATEMATICAa.s. 2016/2017Classe 5 sez. B
INSEGNANTE: Vincenzo DEL BORRELLO
Testo adottato: M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi – Lineamenti.MATEMATICA Verde Vol. 4,5 - Ed. Zanichelli
OBIETTIVI
• Saper leggere un grafico
• Saper tracciare il grafico di una funzione
• Calcolare la derivata di una funzione composta
• Calcolare l’integrale indefinito di funzioni elementari
• Saper applicare le tecniche di integrazione immediata
• Saper applicare la tecnica di integrazione per parti
• Conoscere i principali teoremi del calcolo integrale
• Applicare il concetto di integrale definito alla determinazione delle misure
di aree di figure piane
METODI E MEZZI UTILIZZATIGli argomenti sono stati introdotti, quando possibile, sotto forma di problema, in
modo da stimolare gli alunni a formulare ipotesi di soluzione, facendo ricorso
alle conoscenze pregresse e all’intuizione. Per ogni argomento trattato sono
stati svolti esercizi e problemi in classe.
VERIFICHELe verifiche dell’apprendimento sono state scritte ed orali. Nella valutazione si è
tenuto conto di conoscenze, competenze e capacità ma anche di impegno,
interesse e partecipazione alle lezioni. I criteri di valutazione sono stati quelli
concordati nelle riunioni di dipartimento.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Il clima di fiducia stabilitosi all’interno della classe tra docente e discenti, fin
dall’inizio dell’anno, ha influito positivamente sul ritmo di lavoro, che ha tuttavia
risentito delle continue interruzioni dovute a diversi motivi.
La classe, pur nella diversità del rendimento, ha in alcuni casi risposto alle
sollecitazioni culturali con disponibilità. Una minoranza di alunni si sono distinti
per il livello raggiunto, spinti da una propensione alla logica e all’applicazione
matematica; un gruppo ha raggiunto una preparazione accettabile, mentre una
minoranza presenta un livello di preparazione modesto.
CONTENUTIConcetto di funzione e ricerca del suo dominio.
Intersezione con gli assi cartesiani e studio del segno.
Ricerca degli asintoti.
Derivate, regole di derivazione e ricerca dei massimi e minimi. Lettura di un
grafico.
Le funzione esponenziale y=ax.
La funzione logaritmica y=logax.
Studio di alcune funzioni irrazionali ed esponenziali.
Problemi di massimo e minimo.
Primitiva di una funzione.
Integrale indefinito.
Integrali immediati e “quasi immediati”.
Integrale definito.
Teorema fondamentale del calcolo integrale.
Calcolo di aree.
Teorema del valor medio.
Metodo di integrazione per parti.
Metodo di integrazione per sostituzione.
Volume di un solido di rotazione.
Roma, 15 Maggio 2017
Firma DocenteProf. Vincenzo DEL BORRELLO
________________________________
MATERIA: TECNICHE DI GESTIONE AMBIENTE E TERRITORIOa.s. 206/2017
Classe 5 sez. BINSEGNANTE: Roberto FABRIZI
Testo adottato: Spigarolo, Ronzoni, Bocchi – GESTIONE DELL’AMBIENETE EDEL TERRITORIO – Poseidonia Scuola
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Relativamente ai contenuti tecnici della disciplina di Estimo (TGA), quello che è
ancora un programma ministeriale che si è chiamati a svolgere (in tutto identico
al passato), ha incontrato notevolissime difficoltà nell’esser trattato.
A detto esito hanno senz’altro concorso più cause tra le quali vanno ricordate
una assenza prolungata per motivi di salute del prof. nonché la più classica
riottosità dei discenti per una disciplina nient’affatto difficile ma decisamente
complessa e basata sulle competenze relative (oltre che specifiche) a tutto
l’insieme delle discipline tecniche ad essa correlate.
La classe di per sé può ritenersi normalissima essendo ben gestibile e
presentando il solito gruppo avanzato e volenteroso, un gruppo che sa
organizzarsi ma senza affaticarsi più di tanto ed infine un gruppo decisamente
refrattario.
La causa maggiore che però è in grado di spiegare la differenza con le quinte
del passato va ricondotta al nuovo ordinamento il quale mentre mantiene gli
stessi obiettivi formativi ha tagliato del 50% le ore del triennio disciplinare con
particolare riferimento alla matematica finanziaria; quest’ultima non è più gestita
all’interno della disciplina che sola sapeva modularla in funzione degli obiettivi di
quarto e quinto anno.
Il paradosso finale è pertanto la costrizione ad una sua trattazione veloce,
sintetica e priva di esercitazioni nell’ultimo anno che, mentre continua a togliere
ore di didattica, già ridotte al 50%, nel complesso rende tutta la disciplina
indigesta, mal tollerata e pesante così contribuendo ad allontanare gli alunni con
particolare riferimento ai più deboli sotto il profilo tecnico.
Per quanto attiene alla disciplina di Gestione ambiente e territorio essa, dai
contenuti attuali ed immediati, è stata ben accetta dai discenti i quali,
relativamente agli argomenti svolti, si sono dimostrati particolarmente
interessati.
CONTENUTI
Il Tecnico agrario nell’ambienteL’importanza della formazione tecnica disciplinare del perito.
Degrado e InquinamentoSuolo:
◦ Degradazione
◦ Erodibilità
▪ sistemazioni
◦ Dissesto idrogeologico
▪ Prevenire le alluvioni
◦ Inquinamento
◦ Disinquinamento
Aria:
◦ Inquinamento
◦ Fonti e distribuzione degli inquinanti
Acqua:
◦ Inquinamento
◦ Eutrofizzazione
◦ Rifiuti
Gli strumenti per la gestione del territorio• Prevenzione dell’erosione idrica
• Conservazione dell’acqua
• Conservazione della fertilità fisico chimica del suolo
• Raccolta differenziata dei rifiuti
Roma, 15 Maggio 2017Firma Docente
Prof. Roberto FABRIZI
________________________________
MATERIA: COLTIVAZIONI ARBOREEa.s. 2016/2017Classe 5 sez. B
INSEGNANTE: Fulvio COMANDINI
Testo adottato: Spigarolo, Ronzoni, Bocchi – PRODUZIONI VEGETALI, C – Ed.Poseidonia Scuola
CONTENUTIArboricoltura generale
• Apparato radicale
• Apparato epigeo; chioma; formazioni fruttifere
• Gemme; differenziazione sviluppo
• Sviluppo e maturazione del frutto
• Fitoregolatori
• Tecnica vivaistica e propagazione piante arboree
• Gestione del suolo dei frutteti
• Potatura e innesti
• Concimazione e irrigazione
• Tecniche di agricoltura integrata e biologica
Arboricoltura speciale
VITE, OLIVO, MELO, PERO, PESCO, SUSINO, ACTINIDIA
• Generalità e classificazione
• I parametri della produttività
• Generalità, importanza storica ed economica.
• Inquadramento botanico
• Ciclo di sviluppo e fasi fenologiche
• Miglioramento genetico
• Esigenze ambientali e adattamento
• Tecnica di coltivazione
• Origine e diffusione
• Classificazione portainnesti e cultivar.
• Impianto e forme di allevamento.
• Tecnica di coltivazione
• Difesa
RACCOLTA E DESTINAZIONE PRODOTTO
Roma, 15 Maggio 2017 Firma DocenteProf. Fulvio COMANDINI
________________________________
MATERIA: SCIENZE MOTORIEa.s. 2016/2017Classe 5 sez. B
INSEGNANTE: Luigi CEDRONE
Testo adottato: Sport & Co – Marietti Editore
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Nel corso di questo anno scolastico la classe risulta divisa in vari gruppi di allievi
con caratteri diversi per interesse, partecipazione e capacità. Si è rilevato un
comportamento non sempre corretto nell’attenzione e nella partecipazione, fatta
eccezione per gruppo di allievi che ha partecipato alle lezioni e si è impegnato
con assiduità e costanza.
Gli alunni hanno acquisito una sufficinete conoscenza e padronanza della
propria corporeità e dei propri mezzi e una sufficiente cultura motoria e sportiva.
Sanno adattarsi alle diverse situazioni ambientali e coordinarsi adeguatamente
tra loro. Nel complesso, il programma si è svolto con regolarità e i risultati
raggiunti possono definirsi globalmente discreti.
CONTENUTI
OBIETTIVI DIDATTICI E COMPETENZE
A. Potenziamento delle capacità condizionaliModulo 1 : LA RESISTENZA
Modulo 2 : LA FORZA
Modulo 3 . LA VELOCITA’
Modulo 4 : LA MOBILITA’ ARTICOLARE
Conoscenze- Conosce le capacità condizionali e le principali metodiche di allenamento
Capacità- Dimostra un significativo miglioramento delle proprie capacità condizionali e le
sa utilizzare in modo adeguato nei vari gesti sportivi
Competenze- E’ in grado di applicare le metodiche di incremento delle capacità condizionali
B. Sviluppo delle capacità coordinativeModulo 1 : LA COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE
Modulo 2 : LA COORDINAZIONE OCULO-MUSCOLARE
Modulo 3 : L’EQUILIBRIO
Conoscenze- Conosce le capacità coordinative e i meccanismi di connessione tra sistema
nervoso centrale e movimento
Capacità- Utilizza le capacità coordinative in modo adeguato alle diverse esperienze e ai
vari contenuti tecnici
Competenze- Individua i fattori che condizionano le capacità coordinative e li sa applicare per
migliorarle
C. Conoscenza e pratica delle attività sportiveModulo 1 : GIOCHI DI SQUADRA
Modulo 2 : DISCIPLINE SPORTIVE INDIVIDUALI
Conoscenze- Conosce il regolamento tecnico della pallavolo, dell’atletica leggera e del calcio
Capacità- Esegue con padronanza i fondamentali individuali e di squadra dei giochi
sportivi e i gesti tecnici delle discipline affrontate
Competenze- Sa fare gioco di squadra
- Individua gli errori di esecuzione e li sa correggere
Roma, 15 Maggio 2017 Firma DocenteProf. Luigi CEDRONE
________________________________
SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
Simulazione prima prova d’esameDisciplina: Italiano
Data: 20 aprile 2017
Il tempo complessivo assegnato è stato di 6 ore con estensione di ulteriori 30
minuti e l'utilizzo di supporto informatico per gli alunni con disabilità
È stata somministrata la prova di esame di Stato dello scorso anno, sessione
straordinaria, di seguito allegata
Simulazioni seconda prova d’esame
Disciplina: Tasformazione dei prodotti
Per la seconda simulazione di prova d'esame sono state svolte due prove in due
diverse date. Il tempo complessivo assegnato è stato di 6 ore con estensione di
ulteriori 30 minuti e l'utilizzo di supporto informatico per gli alunni con disabilità.
Si è consentito l'uso di prontuali tecnici
PRIMA SIMULAZIONE II PROVA DEGLI ESAMI DI STATOA.S. 2016/2017
TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTICANDIDATO:__________________________________________________
CLASSE:_____________________________________________________
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti
proposti nella seconda parte
Parte primaIl vino è un prodotto fortemente legato alla cultura e al paesaggio agrario italiani.
La produzione viti-vinicola richiede competenza, esperienza e passione. L’ampia
variabilità tra i vitigni italiani e le diverse caratteristiche pedo-climatiche
consentono di diversificare la produzione, a tale diversificazione contribuiscono
anche le diverse tecniche impiegate.
Il candidato descriva le principali fasi della vinificazione “in rosso” dalla raccolta
all’imbottigliamento.
Parte seconda1. In base alle esperienze di lavoro svolte, riportare quanto appreso in
funzione del suddetto tema.
2. Descrivi il processo della fermentazione alcolica dal punto di vista chimico,
microbiologico e tecnologico.
3. Descrivi le principali caratteristiche compositive del vino e le correzioni che
è possibile effettuare in base alla normativa vigente.
4. Descrivi le principali cause di torbidità dei vini e le principali tecniche di
chiarificazione e stabilizzazione.
Data: 24 Marzo 2017
ITAS “G.Garibaldi” ROMASECONDA SIMULAZIONE II PROVA DEGLI ESAMI DI STATO
A.S. 2016/2017TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
CANDIDATO:__________________________________________________
CLASSE:_____________________________________________________
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti
proposti nella seconda parte
Parte primaL’olio di oliva extra-vergine è il più pregiato tra gli oli alimentari e la sua qualità è
anche determinata dalle tecniche di coltivazione, dal momento e dalle tecniche
di raccolta e dai sistemi di lavorazione delle olive.
Il candidato descriva le fasi operative che portano alla produzione dell’olio di
oliva, per estrazione con mezzi fisici, a partire dalla raccolta delle drupe fino
all’imbottigliamento, soffermandosi sulla qualità del prodotto finale in relazione ai
diversi fattori che la influenzano.
Parte seconda1. Analisi chimica per la determinazione dell’acidità dell’olio.
2. Classificazione degli oli di oliva in base alla normativa vigente.
3. Composizione chimica dell’olio, proprietà e caratteristiche nutrizionali.
4. Principali difetti degli oli di oliva.
Data: 4 Maggio 2017
Simulazioni terza prova d’esameNell’attuale a.s. 2016/17, in applicazione della normativa per gli Esami di Stato,
esaminate le varie tipologie proposte dal Regolamento, il Collegio dei Docenti si
è orientato, per quanto riguarda lo svolgimento delle simulazioni della 3° prova
scritta, per la seguente tipologia:
Studenti normodotati: Tipologia mista
B: 3 quesiti a risposta sintetica Voto: da 0 a 3
C: 6 quesiti a scelta multipla Voto: 0-1
Studenti con disabilità: Tipologia C
C: 10 quesiti a scelta multipla Voto: 0-1.5
Ogni simulazione è stata effettuata su quattro discipline.
Il tempo complessivo assegnato è stato di 1 ora 30 minuti con estensione a 2
ore e l'utilizzo di supporto informatico per gli alunni con disabilità. Si è consentito
l'uso di dizionari monolingua.
Prima simulazione della Terza prova d’esame:
Data: 15 Marzo 2017
Discipline: Produzioni Vegetali, Lingua inglese, Matematica e BiotecnologieAgrarieLe prove somministrate nelle singole discipline sono di seguito allegate
Seconda simulazione della Terza prova d’esame:
Data: 3 Aprile 2017
Discipline: Produzioni Vegetali, Lingua inglese, Economia, Produzioni Animali.Le prove somministrate nelle singole discipline sono di seguito allegate
PRODUZIONI VEGETALI Docente: Comandini: 1^ Simulazione terza prova d'esameScegli l'alternativa corretta – Non sono ammesse correzioni
La barbatella è:Una talea di vite autoradicataUna piantina formata da due specie di vite diverseUna radice avventiziaUn tipo di innesto utilizzato per propagare la vite
Le gemme della vite sono:a frutto a fiore a legno miste
Il frutto dell’olivo è:una bacca una drupauna mignola un peponide
Il portainnesto franco è:
un ibrido produttore direttoun incrocio nanizzanteun portainnesto ottenuto da semeun portainnesto ottenuto per talea
Quale forma di allevamento é completamentemeccanizzabile?
Tendone Cordone speronatoPergola veronese Alberello
Contro la peronospora si usano:Prodotti a base di zolfo Prodotti rameiciNessun prodotto Insetticida
1. Elenca le principali tecniche di moltiplicazione agamica per la propagazione dellepiante arboree_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
2. Descrivi le principali fasi fenologiche della vite_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
3. Elenca le più diffuse forme di allevamento delle principali specie arboree_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
SIMULAZIONE TERZA PROVA - EQUIPOLLENTEMATERIA: PRODUZIONI VEGETALI ROMA, 15/3/17ALUNNO: CLASSE 5^B
SCEGLI TRA LE SEGUENTI UNA SOLA RISPOSTANON SONO AMMESSE CORREZIONI
1 Quale è il principale costituente dell'uva?A AcquaB TanniniC Acidi organiciD Zuccheri
2 Per la concimazione di fondo per un vigneto, quanto letame maturo dovrebbeessere distribuito per ettaro:A 50-150 q.li HaB 150-250 q.li haC 500-800 q.li HaD 1050-1072 q.li Ha
3 Quale è il principale metodo di moltiplicazione agamica nei vivai?A SeminaB TrapiantoC MargottaD Talea
4 A causa di quale malattia la vite dal dopo il 1870 fu sempre innestata?A PeronosporaB Mal dell'escaC FillosseraD Oidio
5 Contro la peronospora si usano:A Prodotti a base di zolfoB Prodotti rameiciC Nessun prodottoD Insetticida
6 Le femminelle sono:A tipiche piante infestanti dei terreni aridiB rami anticipati della vite
C frutti apireni ottenuti per partenocarpiaD formazioni gemmarie avventizie7 Quale forma di allevamento é completamente meccanizzabile?A TendoneB Cordone speronatoC Pergola veroneseD Alberello
8 Il fiore dell'olivo è:A ermafroditaB monoico diclineC dioico monoclineD Un'infiorescenzaauto sterile
9 L'inviaiatura dei frutti è:A il momento in cui inizia la raccoltaB la caduta dei frutticini dopo l'allegagioneC La fase fenologica che indica l'inizio dei processi di maturazioneD Segna l'inizio delle operazioni di potatura verde
10 Il portainnesto franco è:A Un ibrido produttore direttoB un incrocio nanizzanteC un portinnesto ottenuto da semeD UN PORTINNESTO OTTENUTO PER TALEA
LINGUA INGLESE DOCENTE: AZZARETTO: 1^ SIMULAZIONE TERZA PROVA D'ESAME
Choose the correct answer – Do NOT correct answers
What can you find on poultry's feet?A wattle a spur a comb a beak
How can goats be protected from extreme weather?by barbed or electric wireby crossbreeding themby penning themby field shelters
Which among the following is not a raising purpose forhorses:
ranch exhibition race pleasure
Which one is a main agument against the batterysystem:
they are allowed offspringthey tend to lose feaheringthey are free scavengersdiseases are easily discovered
Which among the four stomach compartments has a‘honeycomb’ appearance?
omasum abomasumreticulum rumen
Most plant predators are often referred to as:truffles razor backsungulates omnivorous
1. Can you explain the reasons why pigs are considered the smartest and cleanest livestock?_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
2. Describe the digestion of a ruminant_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
3. Can you present any non mammal livestock and its use in a farm?_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
SIMULAZIONE TERZA PROVA - EQUIPOLLENTEMATERIA: LINGUA INGLESE ROMA, 15/3/17ALUNNO: CLASSE 5^B
CHOOSE THE CORRECT OPTION A-B-C OR DDO NOT CORRECT ANSWERS
WHICH AMONG THE FOLLOWING IS THE MOST COMPREHENSIVE GROUP OF
LIVESTOCK:HERBIVOROUS AND POULTRY
MAMMALS AND POULTRY
HORSES, DONKEYS, COWS, SHEEP, GOATS, PIGS, RABBITS AND POULTRY
CATTLE, SHEEP, GOATS, PIGS, RABBITS, HORSES, DONKEYS AND POULTRY
CROSSBREEDING BETWEEN SHHEP AND GOATS IS RARE BECAUSE OF THEIR:LAND VEGETATION MANAGEMENT
MILK DIFERS IN CALORIES
GENETIC DIFFERENCES
BROWSING IN SHORT OR SOILED PASTURE
WHICH AMONG THE FOUR STOMACH COMPARTMENTS CONTAINS NUMEROUS TISSUE
LAYERS?OMASUM
ABOMASUM
RETICULUM
RUMEN
A DISTINCTIVE STOCK OF ANIMALS OR PLANTS WITHIN A SPECIES IS A:BROWSER
RACE
BREED
HOG
WHAT CAN YOU FIND ON POULTRY'S FEET?A WATTLE
A SPUR
A COMB
A BEAK
IT IS CONVENIENT TO GROW PIGS BECAUSE THEY:DO NOT HAVE SWEAT GLANDS
CAN GRAZE FREELY WITHOUT CAUSING DAMAGE
ARE FREE SCAVENGERS
ARE HERBIVOROUS
WHAT ARE APPALOOSA AND AMERICAN QUARTER HORSES USED FOR?RACE
RANCH
SHOW
PLEASURE
WHAT IS THE NAME OF AN ADULT FEMALE PIG WHICH HAS HAD A LITTER:SWINE
SOW
GILT
HEIFER
GOATS ARE:RAISED IN ITALY MAINLY FOR MEAT CONSUMPTION
MAINLY EXPORTED BY AUSTRALIA AND NEW ZEALAND
YEAR-ROUND MILK PRODUCERS
NOT RAISED FOR MILK PRODUCTION
HOW MANY DIFFERENT DOMESTIC AND WILD RUMINANT SPECIES ARE THERE IN
NATURE? ABOUT ...15050500
1500
MATEMATICA Docente: Del Borrello: 1^ Simulazione terza prova d'esameScegli l'alternativa corretta
1. Il dominio di una funzione y=f(x) è l’insieme dei valori reali che possono essereattribuiti…
o … alla x affinché il corrispondente valore reale y sia nullo.o … alla x affinché la corrispondenza sia biunivoca.o … alla y affinché si possa calcolare la x.o … alla x affinché il corrispondente valore della y sia reale.
2. Qual è la derivata della funzione y= f (x )∙ g (x )
o y'= f ' (x )∙ g' (x )
o y'= f ' (x )∙ g (x)+ f (x )∙ g ' (x )
o y'= f ' (x )+g ' (x )
o y'= f ' (x )∙ g (x)−f (x )∙ g ' (x )
3. Qual è la derivata della funzione y= x3−5 ln (x )+2
o y'= 3 x2− 5
x
o y'= 3 x2− 5
x +2
o y'= 3 x3+5 1
x
o y'= x2− 5
x +2
4. ∫2xdx è uguale a:
o 2x− 1+c
o−2x2+c
o 2 ln|x|+co 2x− 2+c
5. ∫ e3x
e3x+4dx è uguale a:
o ln|e3x+4e3x |+co13∙ ln|e3x+4|+c
o 3 ∙ ln|e3 x+4|+co e3x+4+c
6. Il volume del solido ottenuto dalla rotazione della curva y=√1+x2 attorno all’asse xnell’intervallo [1;3] è uguale a:
o1π ∫13
√1+x2dx
oπ2 ∫13
√1+x2dx
o π ∫1
3
(1+x2)dx
o ∫1
3
√1+x2dx
1. Calcolare la derivata della funzione y= ln√4−x2
2. Calcolare il valor medio della funzione y= 4−x2 nell’intervallo [0;2]
3. Dato il seguente grafico di funzione determinare:
a) Dominiob) Codominioc) Intersezioni con gli assid) Asintotie) Intervalli in cui f (x )≤0f) Quante soluzioni ha l’equazione
f (x )= 1
BIOTECNOLOGIE AGRARIE Docente: Corinaldesi: 1^ Simulazione terza prova d'esameScegli l'alternativa corretta – Non sono ammesse correzioniLa trasmissione dello stimolo tra un neurone ed un altroavviene:
• Per contatto;• Per liberazione di acetilcolina;• Per produzione di colinesterasi;• Per impulso magnetico.
Le appendici boccali sono innervate da:o Sistema nervoso viscerale;o Catena ganglionare ventrale;o Cerebro;o Gnatocerebro.
La funzione digestiva e di assorbimento è svoltaessenzialmente:
o Dallo stomodeo;o Dal mesentero;o Dal proctodeo;o Dall’intero canale alimentare.
Negli insetti con apparato boccale succhiatore,svolge la funzione di pompa aspirante:
o Ventriglio;o Ingluvie;o Esofago;o Faringe.
Un insetto che si nutre di fiori si definisceo Fillofago;o Carpofago;o Antofago;o Rizofago.
Caratteristiche del baco da seta sono leghiandole:
o Ceripare;o Sericipare;o Urticantio Laccipare
1. Illustra le differenze nel ciclo di sviluppo fra olometaboli ed eterometaboli_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
2. Descrivi il sistema circolatorio di un insetto_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
3. Spiega cosa sono i ferormoni_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
SIMULAZIONE TERZA PROVA EQUIPOLLENTEMATERIA: BIOTECNOLOGIE AGRARIE ROMA, 15/3/17ALUNNO: CLASSE 5^B
SCEGLI TRA LE SEGUENTI UNA SOLA RISPOSTANON SONO AMMESSE CORREZIONI
La trasmissione dello stimolo tra un neurone ed un altro avviene:o Per contatto;o Per liberazione di acetilcolina;o Per produzione di colinesterasi;o Per impulso magnetico.
Le appendici boccali sono innervate da:• Sistema nervoso viscerale;• Catena ganglionare ventrale;• Cerebro;• Gnatocerebro.
La funzione digestiva e di assorbimento è svolta essenzialmente:• Dallo stomodeo;• Dal mesentero;• Dal proctodeo;• Dall’intero canale alimentare.
Negli insetti con apparato boccale succhiatore, svolge la funzione dipompa aspirante:
• Ventriglio;• Ingluvie;• Esofago;• Faringe.
Un insetto che si nutre di fiori si definisce• Fillofago;• Carpofago;• Antofago;
Caratteristiche del baco da seta sono le ghiandole:• Ceripare;• Sericipare;• Urticanti;• Laccipare.
L’emolinfa è composta da:• Plasma + emoglobina;• Plasma + emociti;• Emoglobina + emociti;• Plasma + emoglobina + emociti.
Le ghiandole a ferormoni fanno parte del:• Sistema esocrino dell’apparato secretore;• Sistema endocrino dell’apparato secretore;• Sistema escretore;• Sistema nervoso.
Il ciclo di sviluppo di un olometabolo è:o Uovo – Neanide - Adulto;o Uovo – Neanide – Ninfa – Adulto;o Uovo – Larva – Pupa – Adulto;o Uovo – Neanide – Pupa – Adulto.
Il vaso dorsale è composto da:• Una parte addominale (cuore) ed una toracica (aorta);• Una parte addominale (aorta) ed una toracica (cuore);• Un’unica porzione pulsatile detta cuore;• Un’unica porzione non pulsatile detta aorta.
PRODUZIONI VEGETALI Docente: Comandini: 2^ Simulazione terza prova d'esameScegli l'alternativa corretta – Non sono ammesse correzioni
Per la concimazione di fondo per un vigneto,quanto letame maturo dovrebbe esseredistribuito per ettaro?
50-150 q.li Ha 150-250 q.li ha500-800 q.li Ha 1050-1072 q.li Ha
A causa di quale malattia la vite dal dopo il1870 fu sempre innestata?
Peronospora Mal dell'escaFillossera Oidio
Il fiore dell’olivo è:ermafrodita monoico dicline
dioico monocline Un'infiorescenza auto sterileQuale è il principale metodo di moltiplicazioneagamica nei vivai?
Semina Trapianto Margotta Talea
Quale forma di allevamento é completamentemeccanizzabile?
Tendone Cordone speronatoPergola veronese Alberello
Contro la peronospora si usano:Prodotti a base di zolfo Prodotti rameiciNessun prodotto Insetticida
1. Descrivi i lavori straordinari per la messa a coltura di un frutteto_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
2. Quali sono gli scopi per cui si effettua la potatura di produzione
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
3. Descrivi le principali tecniche di gestione del suolo all’interno di un arboreto
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
____________________________________________________
SIMULAZIONE TERZA PROVA - EQUIPOLLENTE
MATERIA: PRODUZIONIVEGETALI
ROMA, 3/4/17
ALUNNO: CLASSE 5^B
SCEGLI TRA LE SEGUENTI UNA SOLA RISPOSTANON SONO AMMESSE CORREZIONI
La fecondazione nelle piante da frutto è sempre autogamaA) VEROB) FALSOC) Solo alcune specieD) Solo nella fase giovanile
La lotta guidata esclude qualsiasi trattamentoantiparassitario
A) VEROB) FALSOC) Solo in alcune aree geograficheD) E' uguale alla lotta chimica
Quale è la finalità degli innesti delle piante arboree?A) Far crescere più velocemente le pianteB) Propagare le pianteC) Far radicare le piante da legnoD) Evitare le virosi
Qla forma di allevamento a tendone:A) è tipica della viteB) è una forma a sviluppo orizzontale adatta a diverse piante da fruttoC) serve per la protezione dalla grandineD) va bene per la raccolta meccanizzata delle pomacee
Il ”Pendolino”è:A) un vitigno autoctoni laziale
B) un impollinatore dell’0livoC) una forma di allevamento diffusa nei Castelli Romani
D) Una forma di allevamento dell’olivo iperintensiva
Durante l’asciutta è preferibile somministrare:o foraggi poco dotati di proteine e calcio
o pochi alimenti fibrosi
o erba medica e fieno di leguminose
o alimenti molto proteici
Il cordone speronato è:7. una tipica forma di allevamento del susino8. una tecnica di sistemazione dei terreni di collina9. un sistema di potatura della vite10.un attrezzo per dissodare il terreno
L’innesto è una pratica di propagazione riservata a:A) alle piante giovani nel primo anno di vitaB) alle sole piante arboreeC) ai soli rami a frutto di un annoD) a qualunque pianta di qualunque età
La forma di allevamento a fusetto e tipica del:o olivoo agrumio actinidiao pesco
La barbatella è :A) Una talea di vite autoradicataB) Una piantina formata da due specie di vite diverseC) Una radice avventiziaD) Un tipo di innesto utilizzato per propagare la vite
Le gemme della vite sono:A) a frutto
LINGUA INGLESE DOCENTE: AZZARETTO: 2^ Simulazione terza prova d'esameChoose the correct answer – Do NOT correct answersOstriches produce red meat which is very similar intaste and texture to:
mutton and chevon pork and venisonsnake and crocodile veal and beef
Which among the following is incorrect: “In red winemaceration … “
the must absorbs the coloured pigments contained inthe skins
the tannin of the skins add flavour to the wineall dead cells and coagulated substances come up to
the surfacewine gains its organoleptic qualities
To mate rabbits properly you should:use rabbits of the same breeddo not keep more than two rabbits older than 3
months in each cagenever bring the doe to the buck's cage
rabbits of the same breed having the same coloursGrafting is:
an old technique for pruning the strongest stemsan old technique for manual harvestingan old technique for changing the fruiting varietyan old technique for mechanical harvesting
High-quality extra-virgin olive oil:is poor in monounsaturated fatsprovides health benefits to the heartis the least digestible oilhas a low smoke-point
What are the abdominal plates in bees:glands situated in the brainmembranes situated on the stomachsmall stings situated in the bottom
wax flakes to feed the larvae
1. Could you present typical apiary organization?_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
2. Explain the standards for wine classification and labelling_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
3. What are the typical features of false ruminants?_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
SIMULAZIONE TERZA PROVA - EQUIPOLLENTEMATERIA: LINGUA INGLESE ROMA, 3/4/17ALUNNO: CLASSE 5^B
Choose the correct answer among – Do NOT correct answers
CCD is:a disease caused by a virusa disorder connected to cattlethe sudden disappearing of bee coloniesnone of the above mentioned
The first step in the oil making process is:racking the olives in a decantercrushing and destemming the olivesseparating the oil from the vegetable water and solidscleaning the olives
A doe is ready to mate:5/8 months old6/9 months old4/5 months old3 months old
Grey mould is a disease caused by :a fungusa bacteriaan insecta virus
Ostriches are raised commercially for:exhibitionsfightinghide
offspring
All olive oils are graded according to:their colourthe extraction methodtheir degree of aciditythe type of olives used
Most plant predators are often referred to as:trufflehuntersrazor backsungulatesomnivorous
Too many grapes on the vines, will make...small and tasteless grapesgrapes be speedly harvestedfarmers prune the vinesa bigger quantity of wine
They are wardens charged with the task of raising brood in the hive:nurse beesworker beesdrone beesguard bees
Find the correct statement among the following:You may mate rabbits of different breeds having the same colourYou may mate rabbits of the same breed having different coloursYou may mate rabbits by bringing the buck to the doe’s cageYou may mate brothers to sisters rabbits
ECONOMIA ED ESTIMO Docente: Fabrizi : 2^ Simulazione terza prova d'esameScegli l'alternativa corretta – Non sono ammesse correzioni
Il Capitale di esercizio è:Il capitale che serve all’inizio dell’annata agraria
Quello che viene impegnato dall’imprenditorenell’acquisto dei quaderni a quadretti
Quello costituto dalle scorte fisse e circolantinonché dal cap.le di anticipazione
Quello costituto dalle scorte e dal capitale fondiario
Le caratteristiche intrinseche ed estrinseche deibeni sono:
Trentanove e mezzoCrescenti più che proporzionaliDeterminanti per la similitudine dei beni nel
procedimento di stima comparativaQuattro di cui due per Is e due per Ic
La quota di rimonta è:L’altezza al garrese del toro adibito alla montaLa quota per l’acquisto dei vitelliLa spesa annua per la sostituzione dei capi a fine
carriera
La quota per riacquistare i capi soppressiI redditi dei turni del frutteto sono:
Periodici/costanti/posticipati/illimitatiAnnuali/variabili/posticipati/illimitatiAnnuali/variabili/posticipati/limitatiPeriodici/costanti/anticipati /illimitati
Il bravo imprenditore dirige:L’impresa ordinaria L’impresa di suo zioL’impresa ipo-ordinaria L’impresa extra-
ordinariaIl rapporto Bf/r serve:
Per la stima analitica con redditi poliennali -costanti-posticipati-illimitati
Per il procedimento di stima sintetica comparativaPer aprire il Computer delle stime analitichePer la stima analitica con redditi annuali-costanti-
posticipati-illimitati
1. La C.M.A.S. in cosa consiste, quali sono le categorie di animali presenti e per quanto tempo?_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
2. Quanti tipi di frutteti conosci e quali valori sono stati per essi studiati?
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
3. Grafico dell’andamento delle spese dei frutteti:
SIMULAZIONE TERZA PROVA EQUIPOLLENTE
MATERIA: ESTIMO ROMA, 3/4/17ALUNNO: CLASSE 5^B
SCEGLI TRA LE SEGUENTI UNA SOLA RISPOSTANON SONO AMMESSE CORREZIONI
La rimonta è:
Panna montata una seconda volta .Una unità di prodotto da vendere .Insieme di bovini in età scalare atto a perpetuare la mandria.Sprint finale del miglior toro.
La carriera produttiva è :
Numero di anni di produzione ..Il percorso professionale del direttore aziendale.La crescita più che proporzionale degli incrementi in carne deisuini.Una variabile del kt.
Quale tra seguenti voci non ha significato tecnico nella descrizioneaziendale?
Ph 3.Sostanza organica 2%.Un solo corpo regolare.Unità economica.
Cosa rappresentano le quote varie nel bilancio?
Somme utilizzate per pagare gli interessi del capitalista.Somme utilizzate per il saldo dei contributi.Somme utilizzate risparmiate nell’esercizio precedente.Somme utilizzate per assicurare, mantenere e reintegrare icapitali a logorio parziale.
Chi sono le S/v?
Tutto quanto serve alla gestione e non prodotto dall’impresa.Un particolare contratto di compravendita.Le spese che l’imprenditore ogni giorno decide di fare per starebene.Le sostanze variegate.
La rimonta interna determina una minore spesa di gestione e quindi unmaggior T?
No perché l’animale colpito da cachessia ittero verminosa èoramai guarito.No perché diminuisce anche la Plv alla voce Uls.Si perché non si acquistano animali da rimonta.Si perché gli animali interni sono selezionati.
I Tr sono:
Tutte le spese riguardanti il parco macchine.I trattamenti da fare all’oliveto.Il valore degli immobili siti nella provincia di Potenza.Ie imposte tasse e contributi.
In un frutteto esistono:
Solo le piante in piedi.Il costo di produzione più il guadagno meno perdite più profittomeno tutt’ercucuzzaro.Il Vm ed il Vs.Il Vm, Vo e Vs.
La voce Sa significa:
Il prezzo più le spese di trasporto.Il costo del lavoro manuale.La spesa per i Sali della alimentazione animale.La spesa per i lavoratori avventizi.
Il Bf è:
L’ elemento più importante del Kt estimativo.Il beneficio fondiario determinato per differenza tra kt ne Plv.Il beneficio fondiario determinato per differenza tra Plv e kt.La Bravura finanziaria di un accorto imprenditore
PRODUZIONI ANIMALI Docente: Moretti: 2^ Simulazione terza prova d'esameScegli l'alternativa corretta – Non sono ammesse correzioniII collasso puerperale è provocato da:
carenza energeticaabbassamento della calcemiainnalzamento del contenuto di calcio del sangueeccesso di grassi negli alimenti
Mediamente i fabbisogni proteici delle bovine inlattazione sono in PG:
Dal 3% al 6% della s.s. Dal 30% al 50% della s.s.Dal 14% al 19% della s.s. Dal 21% al 30% della s.s.
Lo Steaming up è:un metodo di alimentazione spinta per indurre la super
ovulazione negli oviniun sistema di alimentazione alternativo al piatto unicoadottato per abituare l’apparato digerente della
bovina alla maggiore assunzione di fibra durante l’asciuttaeffettuato negli ultimi 15-20 giorni prima del parto
I fabbisogni durante lo stato di gravidanza di unavacca:
sono notevoli ai fini del razionamento per tutto ilperiodo della gravidanza
si fanno sensibili a partire dal 6°-7° mese di gestazionesi considerano solo durante il periodo dell’asciuttanon si determinano poiché la bovina è una specie
uniparaL’interparto ottimale per una maggiore efficienzaproduttiva e riproduttiva in una stalla da latte è dimesi:
6-9 19-20 12-13 25-30La capacità d’ingestione in una bovina da latte inproduzione ...
è massima dopo il partoè massima nei primi 50 giorni di lattazioneè massima dal secondo al quinto mese di lattazionenon subisce variazioni per tutto il periodo
dell’interparto
1. Cosa è la Chetosi e quando si verifica solitamente nelle vacche dalatte?_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
2. Descrivi i fabbisogni nutritivi per la produzione di latte_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
3. Descrivi il tipo di alimentazione durante il periodo dell’asciutta_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
SIMULAZIONE TERZA PROVA EQUIPOLLENTEMATERIA: PRODUZIONI ANIMALI ROMA, 3/4/17ALUNNO: CLASSE 5^B
SCEGLI TRA LE SEGUENTI UNA SOLA RISPOSTANON SONO AMMESSE CORREZIONI
1) Il collasso puerperale è provocato da:• carenza energetica• abbassamento della calcemia• innalzamento del contenuto in calcio del sangue• eccesso di grassi negli alimenti
2) Durante l’asciutta è preferibile somministrare:• pochi alimenti fibrosi• erba medica e fieno di leguminose• alimenti molto proteici• foraggi poco dotati di proteine e calcio
3) Lo Steaming up:• è un metodo di alimentazione spinta per indurre la super ovulazione
negli ovini• è un sistema di alimentazione alternativo al piatto unico• è adottato per abituare l’apparato digerente della bovina alla
maggiore assunzione di fibra durante l’asciutta• è effettuato negli ultimi 10 -15 giorni prima del parto.
4) I fabbisogni durante lo stato di gravidanza per una vacca:• sono notevoli ai fini del razionamento per tutto il periodo della
gravidanza
• si fanno sensibili a partire dal 6°-7° mese di gestazione• si considerano solo durante il periodo dell’asciutta• non si determinano poiché la bovina è una specie unipara
5)L’interparto ottimale per una maggiore efficienza produttiva eriproduttiva in una stalla da latte è di:
• 6-9 mesi• 19-20 mesi• 12-13 mesi• 25-30 mesi
6) La capacità d’ingestione in una bovina da latte in produzione:
• è massima dopo il parto• è massima nel primo mese di lattazione• è massima dal secondo al quinto mese di lattazione• non subisce variazioni per tutto il periodo dell’interparto
7) Cos’è l’asciutta?
• Periodo che intercorre dal parto alla fine della produzione delcolostro.
• Fase di diminuzione delle mungiture, periodo che intercorre dalla finedella lattazione fino al parto.
• Fase iniziale di produzione del latte.• Fase di declino della produzione di latte.
8) Cosa avviene durante l’asciutta?
• Accrescimento del vitello, il vitello ritorna al suo peso forma.• La bovina riprende peso ingrassando molto, si ricostruisce la
ghiandola mammaria, cresce il vitello, si ripristina la funzionalitàruminale.
• Si aumentano i mangimi e i concentrati.• La bovina si mantiene in forma, si ricostruisce l’apparato vascolare, si
ricostruisce la ghiandola mammaria, cresce il vitello, si ripristina lafunzionalità ruminale.
9) Come deve essere la alimentazione durante la fase dell’asciugatura?
• Si somministrano foraggio grossolano o paglia e si diminuiscono imangimi.
• Sono moderati i fabbisogni energetici, sono alti i fabbisogni diproteine e carboidrati.
• Si aumentano i mangimi, si diminuiscono i foraggi.• Si aumenta la quota di foraggio e di concentrati, diminuiscono i
mangimi.
10) Quali sono in ordine i quattro periodi dell’interparto?
• Alta, media, bassa produzione e asciutta.• Periodo del colostro, dell’asciutta, del declino e del termine della
lattazione.• Asciutta, periodo del colostro, declino e persistenza della lattazione.• Bassa produzione, media, alta e asciutta.
ISTITUTO TECNICO AGRARIO “G.GARIBALDI”GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA D’ESAME
a.s. 2016/2017 - CLASSE 5° SEZ. B
DISCIPLINA: ITALIANO
CANDIDATO___________________________________
INSUFFICIENT
E
MEDIOCR
E
SUFFICIENTE DISCRET
O
BUON
O
OTTIMO
1/7 8/9 10 11/12 13/14 15
USO DELLA LINGUAcorrettezzapertinenza
CONOSCENZEArgomentoContesto di riferimentoCaratterisitche formali del testo
CAPACITA' ECOMPETENZEOrganicita' e coerenzaOriginalita'
TOT
ISTITUTO TECNICO AGRARIO “G.GARIBALDI”GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA D’ESAME
a.s. 2016/2017 - CLASSE 5° SEZ. B
DISCIPLINA: TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
CANDIDATO QUESITI SVOLTIQUESITO
N.1QUESITO
N.2QUESITO
N.3QUESITO
N.4
CLASSE E SEZIONE
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI
PUNT.ATTR.
Conoscenza degli argomentidella prima parte
Conoscenza completa e approfondita conrielaborazioni personali
4,5
Conoscenza buona con rielaborazioni personali 4Conoscenza adeguata con imprecisioni e scarse
rielaborazioni personali3
Conoscenza frammentaria con imprecisioni erielaborazione assente
2
Conoscenza quasi nulla con gravi lacune erielaborazione assente
1
Conoscenza degli argomentidella seconda parte
Conoscenza completa e approfondita conrielaborazioni personali
4,5
Conoscenza buona con rielaborazioni personali 4Conoscenza adeguata con imprecisioni e scarse
rielaborazioni personali3
Conoscenza frammentaria con imprecisioni erielaborazione assente
2
Conoscenza quasi nulla con gravi lacune erielaborazione assente
1
Competenza Tecnico-Operativadella prima parte
Buona 3Adeguata 2Poco adeguata 1Inadeguata 0
Competenza Tecnico-Operativadella seconda parte
Buona 3Adeguata 2Poco adeguata 1Inadeguata 0
TOT. PUNT. IN ______/15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA D’ESAMEESAMI DI STATO A.S. 2016-2017
CLASSE 5° SEZ. B
TIPOLOGIA MISTA
CANDIDATO___________________________________
N. di discipline: 4 (______________ ______________ ______________ ______________ )
Per ogni disciplina:TIPOLOGIA “B” n. 3 domande a risposta sintetica apertaTIPOLOGIA “C” n. 6 domande a scelta multipla
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA TIPOLOGIA “B”
INDICATORI PER OGNI DOMANDA PUNTI
Risposta completa, forma corretta, lessico appropriato 3Risposta completa, forma non corretta, lessico poco appropriato 2Risposta non completa, forma non corretta, lessico poco appropriato 1Risposta mancante o completamente errata 0
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA TIPOLOGIA “C”Risposta esatta: 1 puntoRisposta errata o nulla: 0 punti
Tempo a disposizione: 1ora e 30 min.
Il punteggio della prova si ottiene dividendo per 4 il punteggio totale.
DISCIPLINA PUNTI
Totale VALUTAZIONE / 15
I Commissari Il Presidente
Roma,
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO D’ESAME
ESAMI DI STATO A.S. 2016-2017CLASSE 5^ SEZ BCANDIDATOINDICATORI GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE1-12
INSUFFICIENTE13-19
SUFFICIENTE20
DISCRETO21-23
BUONO24-26
OTTIMO27-28
ECCELLENTE29-30
Conoscenze(generali especifiche)Capacità diutilizzare ecollegare leconoscenzeCapacità diapprofondiregli argomentiPadronanzadella linguaPunteggio totalePunteggio in 30simi (ottenuto dividendo per 4 edarrotondando all'unità superiore in presenza didecimali maggiori di 0,5)
/30
I Commissari Il presidente
ISTITUTO TECNICO AGRARIO “G.GARIBALDI”GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA EQUIPOLLENTE
ESAMI DI STATO A.S. 2016-2017
a.s. 2016/2017 CLASSE 5° SEZ. B
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA 3° PROVA TIPOLOGIA C
CANDIDATO___________________________________
N. di discipline: 4 (______________ ______________ ______________ ______________ )
Per ogni materia:TIPOLOGIA “C” n. 10 domande a scelta multipla
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA TIPOLOGIA “C”Risposta esatta: 1,5 puntIRisposta errata o nulla: 0 punti
Tempo a disposizione: 2 ore.
Il punteggio della prova si ottiene dividendo per 4 il punteggio totale.
DISCIPLINA PUNTI
Totale VALUTAZIONE / 15
INDICAZIONI SPECIFICHE ALUNNI CON DSA O BES(LEGGE 104/’92 E LEGGE 27 DICEMBRE 2012 E SUCC.)
Quadro riassuntivo della situazione della classe:
Un alunno ha seguito un Pei differenziato ai sensi della legge 104/92 ed il C.
di C. richiama quanto preventivamente deliberato in sede di GLH Operativo; il
Consiglio di Classe, all'unanimità, decide che non sosterrà affatto le proved'esame, essendo la frequenza a scuola finalizzata essenzialmente
all’autonomia, pertanto appare controproducente sottoporlo ad uno stress
eccessivo. Conseguiranno pertanto un “Certificato di Crediti Formativi” e una
“Certificazione” delle conoscenze, delle competenze e delle abilità raggiunte.
ELENCO DEGLI ALUNNI FIRMA
AMBROSONE LUCA
ANSELMI CHIARA
BARBIERI ALESSIO
CAPITANI EDOARDO
CERTELLI GIORGIA
DE PIAN SARA
DELL’AVVENTO EMANUELE
DI CURZIO GIACOMO
DI PAOLA MARCO
GALLI RICCARDO
GENOVESE ANDREA
GIACCHERO DANIELE
MAZZOLA BENEDETTO
MEMOLI NOEMI
MORELLI FRANCESCO
PRATO VASSILIY ALESSIO
PUTZULU BEATRICE
RUSSO MATTEO
TARSI ANGELO
IL CONSIGLIO DI CLASSEDISCIPLINA DOCENTE FIRMA
Religione PATELLA Vincenzo
Italiano ARCIDIACONO Rosa
Storia ARCIDIACONO Rosa
Inglese AZZARETTO Cinzia
Trasformazione dei Prod. FRATICELLI Angela
Tecniche di Prod. Animale MORETTI Brunella
Tecniche di Prod. Vegetali COMANDINI Fulvio
Tecniche di Gestione,
Valutazione, Legislazione
FABRIZI Roberto
Tecniche di Gestione
Ambiente e Territorio
FABRIZI Roberto
Biotecnologie CORINALDESI Sirio
Matematica DEL BORRELLO Vincenzo
Educazione Fisica CEDRONE Luigi
DISCIPLINA DOCENTE FIRMA
Lab. Prod. Animali/Zoot. LIVOLSI Costantino*
Lab. Chimica/trasf.Prod. COLELLA Federica*
Lab. Biotenologie DELLA POSTA Stefano*
Lab. Economia DI TOMMASO Giuseppe*
Lab. TGVL DELLA POSTA Stefano*
Lab. Prod. Veg./Agr. PRESHERN Rosetta*
Sostegno (AD01) QUEYRAS Armeille*
Sostegno (AD01) BELLARDINI Roberto*
Sostegno (AD01) SAPIA Vincenzo*
* Docenti in copresenza:• per le ore di laboratorio• per le esercitazioni previste dalla minisperimentazione in atto nell’Istituto• per il sostegno alla classe
Svolge la funzione di coordinatore la prof.ssa Cinzia AZZARETTO