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GATES NO FRONTIERSImages and Memories beyond the War

Mostra Fotograficaa cura di

Osservatorio di Genere

This communication reflects only the point of view of the author; the European Commission is not responsible for any possible use of it

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Cronologia della GermaniaL’Ungheria Il contesto storico: l’ungheria dal 1945 Budapest- 1945- Vista dal palazzo reale( Kilatas a Kiralyi Palotatol) 1945- I colleghi di radio Free- L’Europa lancia palloncini di materiale di propaganda Hungary- Gerberstrasse,1982- L’immagine del bloccosovietico 1989-Smantellamentodella“cortinadi ferro”sulconfineaustro-ungarico(a “vasfiiggony”lebontasaamagyarosztrakhata ron) Cronologia La Lituania Il contesto storico:Lituania Cronologia

L’Ucraina Il contesto storico: Ucraina AlcunipartecipantialCongressodella Federazione Mondiale della Gioventù Democratica.Cine-Foto-Fono-ArchivioCentrale Stataledell’Ucraina“H.S.Pšenyčnyj” Luhansk-4luglio1965-Ungruppodigiovani lavoratori.Cine- Foto-Fono-ArchivioCentrale Stataledell’Ucraina“H.S.Pšenyčnyj” Ucraina1957-ilmercatocomuneeuropeo. Caricaturedellarivistasatiricaucraina“Perec” Biblioteca dell’Accademia delle Scienze

PrefazioneIl logoIl Progetto “Walls and Integration”Evento 1 - Gates No FrontiersLa Spagna 1967-Ginevra-Emigrantispagnolialcontrollo deipassaporti 1977 - Barcellona - Manifestazione dell’orgoglio Gay 1987-Gijon-Mobilitazionioperaiecontrola riconversione industriale 2014 - Melilla - Campo da golf vicino alla recinzionediconfineconilMaroccoLe Asturie Il contesto storico: le Asturie dal 1940 al 1980 Imprenta1954-Pareyaenvespa1965 DìadelaCultura1976 Xura de bandera 1984La Germania Ludwigsburg-9Settembre1962-Charlesde Gaulle durante la sua visita in Germania Amsterdam-10Marzo1966-La (difficile) relazione traduepaesi.Laprincipessa Beatrix e il principe Claus annunciano il fidanzamento Amsterdam-24Novembre1969-Gustav HeinemannvisitailmonumentoNationale Hamburg-21giugno1988-semifinaledel campionato europeo di calcio

Indice

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Elezioniamministrative1975 Prime elezioni del Parlamento Europeo 1979 Referendum aborto 1981 L’Archivio: Il Centro di documentazione suipartitipoliticinelleMarcheinetà contemporanea Cronologia ItaliaDate Chiave dell’Integrazione EuropeaMarzo 2016 campo di IdomeniHanno partecipato a “Gates No Frontiers”Ringraziamenti

dell’Ucraina“V.I.Vernads’kyj” UCRAINA-2014.Una dellebarricatecostruite per difendere Piazza Indipendenza(Maidan Nezalezhnosti). Archiviodellarivoluzionedella dignità. CronologiaL’Irlanda Il contesto storico: Irlanda Irlanda- Dublino Centro Femminile, 1982 Irlanda- Ira de Clair mentre lava i panni nel suo cortileprimadiavereunalavatrice,1981 Irlanda- Programma di azione contraccettiviva(PAC)controlaleggesulla pianificazinefamiliare(TCD),1980 Irlanda-EasterParade,1986 Librofotografico”WomaninFocus: Contemporary Irish Woman’s Life” Cronologia storica irlandeseL’Italia L’Italia dal 1950 all 1979 L’Italia: Sezione 1 L’Italia-1Gennaio1958.Inizial’attività istituzionaledellaCEEedell’EURATOM Italia-22Gennaio,1963.Trattatodell’ Eliseo tra Francia e Repubblica Federale Tedesca Italia-1Luglio,1967.Gliesecutividelle comunità europee(CECA,CEE,Euratom). Italia-1979.Leprimeelezioniasuffragio direttodelParlamentoEuropeo L’Italia:sezione 2 Referendum sul divorzio 1974

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personale dell’ufficio Europa del Comune di Macerata per lacompetenzaconcuihannoideatoilprogettoelapassioneconcuil’hannocurato. Il ringraziamentovaanchealletantepersonechehannospesoenergieetempoperanimarlo.Ungraziespecialeairagazziealleragazzedellascuolaeailoroinsegnanti:illoroimpegnodimostra che dalla scuola possono nascere i fiori damettere neicannoni. Abbiamodimostrato che la buona politica c’è: quella diun’Europa che investe sulla formazione e quella delle istituzionie delle persone che lavorano con fiducia insieme. L’augurioa tutti è continuare su questa strada per essere liberi e uniti.

Stefania MonteverdeAssessora alla cultura e vicesindaco

Comune di Macerata

Cionoraessereprotagonistidiunprogettoculturaleinternazionalecheraccontaun’altraEuropa,quellachecostruiscecomunitàfondatesuidiritti.Inquestopercorsotantigiovani,scuole,università,docentieintellettuali,uominiedonnedellaculturaedellapolitica,hannotessutoundiscorsocentratosulleparolenecessarieperunacomunitàchevuolevivereinpace:integrazione,nofrontiers,ponti,memoria.Nessuna retorica e tanta operosa attività fatta di studio, ricerca,confronto,esperienze,creatività.ConilprogettoWAIèstatomessoalmondounpezzodiciviltàdemocraticadovenoncisonopost-veritànéhighspeech,dovec’èsolo lospaziodell’interazione.E’questal’Europacheinostripadrielenostremadricihannolasciato.NelManifesto di Ventotene nell’agosto del 1941, in piena ferocia della secondaguerramondiale,AltieroSpinelliinsiemeaisuoicompagnidiprigioniaaveva il coraggiodi scrivere: “Seci saràneiprincipalipaesieuropeiunnumerosufficientediuominichecomprenderannociò,lavittoriasaràinbrevenelleloromani,perchélasituazioneeglianimisarannofavorevoliallalorooperaedifronteavrannopartitietendenzegiàtuttisqualificatidalladisastrosaesperienzadell’ultimoventennio. Poiché sarà l’ora di opere nuove, sarà anche l’ora diuomini nuovi, del movimento per l’Europa libera e unita!” Anche oggiuominiedonnesonochiamatiaunnuovoimpegnoperl’Europaliberaeunitachesioppongaallacostruzionedimuridifilospinatoe cemento, ai nuovi populismi, alle paure alimentate per rendere tuttimenoliberiepiùservi.ConilprogettoWAIabbiamovolutofarincontrare gli uomini e le donne che hanno il coraggio di credere e lottareperl’Europaliberaeunita,econessaperunmondoinpace.Voglio ringraziare le studiose dell’Osservatorio di genere e il

a cura di Stefania Monteverde

Prefazione

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E così successe. Il nostro Giovannino attraversò il muro proprio comeAlice attraversò lo specchio e, sbucato dall’altra parte, allargò le braccia

e fece un inchino, come un ginnasta sulla trave d’equilibrio.

(Jiří Kratochvil, Giovannino e il re, in 1989,dieci storie per attraversare i

muri, Roma, Orecchio Acerbo, 2009)

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Attualmente é InteriorDesigner presso lo studio Jean Nouvel Design a Parigi, dove segue progettidi Interni ed allestimento.

WAI: il logoLasfidaneldisegnarequestologoèstataquelladicercaredi fondere le parole chiave del progetto (Walls, Integratione Building) con un’esteticaminimale, accattivante emoderna. L’idea di muro,rappresentatodagli elementiche lo compongono ovvero i mattoni, è alla basedel concept dal quale il logo nasce come evoluzione infinita emodulare. I colori scelti per il logo sono quelli della bandiera.

Logo WAI ContestIllogodelprogettoWAIèilfruttodiunconcorsodiideeindettodalComunediMacerata.VincitricedellaselezioneèstataClioZancanella:lasuapropostaèstatasceltaperlequalitàdiefficaciaedimmediatezza,perlafreschezzael’eleganzaminimale.IllogoideatodaClioZancanellaèapparsoadattosiaaltargetgiovaneacuisirivolgeilprogetto,cheallavesteistituzionaledeisuoipromotori,perlaversatilitàdecorativautile nelle possibilità di declinazioni e composizioni in texture.

Chi è Clio Zancanella?ClioZancanellanasceaTrentonel1988edopostudiclassicisiiscrive alla facoltá di Design degli Interni del Politecnico di Milano doveconseguelaLaureaTriennalenel2010.Nel2011partecipaalconcorsodiideeindettodallaProvinciadiTrentoperillogodelleUniversiadiInvernali,lavincitadelqualelepermettedifareunostagepressolostudiodigraficaMinaleTattersfieldaLondra.In seguito ad un’esperienza di scambio di un semestre nel 2012 negliStatiUnitiallaRhodeIslandSchoolofDesigneadunostagepressolostudioHW/AteliersJeanNouvelaParigi,ottieneiltitolomagistrale in Interior Design nel 2013 alla Scuola del Design del PolitecnicodiMilano.CollaboraqualchemeseconlostudiobrianzoloGhigosIdeasperpoi tornare a Parigi, dove lavora prima perHW/Ateliers Jean Nouvel epoipergliAteliersJeanNouvel.Nel 2015 partecipa e vince il concorso per realizzare il logo del progettoWAI.

Il Logo

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Iquattroeventisono:- Event 1 - Walls: Immagini e memorie oltre la guerra; -Event2-lntegration:lamemoria,iraccontieleimmaginiinun confronto tra vecchie e nuove generazioni di europei; -Event3-lmageofEurope.

Lamostra“GatesNoFrontiers”èpartedell’Event1eMacerataèsololaprimatappadiunlungopercorso:esseèstataallestitapoiaPadova,aCork,aKaunaseinfineadOviedo.

“Walls and Integration” è il titolo del progetto presentato dalComune di Macerata, nell’ambito del Programma Europa per iCittadini, approvato dalla Commissione Europea. Il progetto hal’obiettivodistimolarelamemoriacollettivadeicittadiniall’internodiunariflessionechemuovedalledivisioniideologichedelpassato,per avvicinarli alla comprensione dei mutamenti storico-politicoe sociali che hanno portato alla formazione dell’Europa contemporanea. Partnerdel progettopresentatodal ComunediMacerata(5ottobre2015-4aprile2017)sonol’Osservatoriodigenere,associazione culturale maceratese che ha contribuito alla creazione delnetworkealcoordinamentoscientifico,l’IstitutoTecnicoCommerciale“A. Gentili” di Macerata, l’Università di Trento, l’Università diPadova, l’Università di Oviedo (Spagna), SUATEA, sindacatospagnolo, Vytautas Magnus University (Lituania), WestfalischeWilhelms-Universitat(Germania),UniversityCollegeCork(Irlanda)e l’Università di Budapest (Ungheria), tutti con esperienza ingestioneemanagementdiprogetticomunitariWALLS, muri reali e/o ideologici che segnano divisioni politiche,culturali e di costume; INTEGRATION, intesa come un lungocammino verso un’Europa inclusiva; BUILDING, inteso come processoindivenire.Sonoletreparolechiavedacuiprendelemosseil “percorso ideale” diWAI. Un percorso che si svilupperà in treeventichein18mesicoinvolgerannodirettamente2000cittadinidi6paesieuropeirappresentatividellavecchiaenuovaEuropaqualil’Italia, la Spagna, l’Irlanda, laGermania, la Lituania e l’Ungheria.

Il Progetto “ Walls and Integration”

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MACERATA - Gates No Frontiers, 2013.GraffitirealizedbythestreetartistMordenGore.PhotobyCristianFattinnanzi

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del mediterraneo (Italia e Spagna) e dell’est Europa (Lituaniae Ungheria) quanto i punti di incontro e le analogie: in tutteemerge il racconto del processo dell’integrazione europea,della sua complessità e delle sue contraddizioni.L’Europa protagonista di “Gates No Frontiers” è fatta quindidi storie diverse: dalla Spagna franchista, terra di emigranti,alla Spagna democratica alle prese con i flussi migratori, allagiovanissima e cattolicissima repubblica dell’Irlanda del Sud,dalla Germania, divisa dal Muro, all’Ungheria e alla Lituania,paesi dell’area socialista in cui il processo di integrazione fu ovviamente lentissimo, dall’Italia intenta a risollevarsi dallemacerie della seconda guerra mondiale e ancoraprofondamente divisa politicamente, alla Russia e all’Ucrainascossa da intense tensioni interne. La storia di ognunodiventa quindi chiave di lettura per la storiaeuropea.

La periodizzazione. Le date simbolo di “Gates No Frontiers”sono il 9 maggio 1950 con la pubblicazione dellaDichiarazione di Schuman e il 1O giugno 1979 con le primeelezioni europee del 1979. Queste due date segnano l’inizioe lo sviluppo del processo di integrazione europeo, unprocesso che di fatto è ancora in itinere con l’aperturasempre più ad est dei confini europei. In quest’arcotemporale di circa 30 anni, i futuri cittadini europei si sonodivisi (politicamente e culturalmente) per poi ritrovarsi oggi,

“Gates No Frontiers” è il punto di forza del progetto WAI: lefotografie che sono parte di questa esposizione raccontanotanto l’Est quanto l’Ovest, rappresentando le storie nazionalidi sei paesi europei, Italia, Spagna, Irlanda, Germania,Lituania ed Ungheria, con un focus speciale sull’Ucraina, dal1950al1979.Inaugurata a Macerata, la mostra sarà poi allestita a Padova,a Munster (Germania), a Cork (Irlanda) e ad Oviedo (Spagna).

Perché raccontare la storia attraverso la fotografia?Il Novecento è senza alcun dubbio il secolo delle immagini ela fotografia ha una sua specificità nella costruzione delleforme di comunicazione in età contemporanea. Fin dalla suaprima apparizione, l’immagine fotografica ha rappresentatouno strumento formidabile di conoscenza del mondo: lafotografia è infatti uno dei mezzi principali attraverso cuiprendono forma le rappresentazioni dell’immaginariocollettivo e un efficace strumento, grazie al quale veicolareinformazioniecontenuti.Quindi raccontare per immagini è un modo efficace edinnovativo per far sì che quell’idea geo-politica, che eral’Europa immaginata da Schuman nel 1950 si trasformisempre più in una solida realtà non più solo economica, maanche sociale, culturale e politica. Le fotografie che sirincorrono in questo percorso hanno la capacità di evocaretanto le differenze culturali e politiche che caratterizzano lestorie di alcuni paesi del Centro-Nord (Irlanda e Germania),

Images And Memories Beyond The War

Evento 1 - GATES NO FRONTIERS

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fiaba. Egli sa che là dove fiuta carne umana, là è la suapreda». E infatti, le foto di “Gate No Frontiers” restituisconodati, tracce e segni di quell’umanità molteplice eprotagonista assoluta delle vicende del Novecento. Leimmagini che si rincorrono in questamostra si fanno narrazionedi una storia più generale e complessa che si sviluppain modo non sempre lineare nei paesi protagonisti delprogetto“Wallsandlntegration”.Tre i percorsi su cui abbiamo deciso di procedere perraccontare le tappe, i successi, le sconfitte, i traguardi e iritardi che hanno caratterizzato la storia del processodell’integrazione in Europa nel XX secolo:

1. L’Europa socialeParlare e pensare un’Europa sociale richiede l’assunzione diuna prospettiva di analisi che pur tenendo conto dei diversiapprocci di lettura al temaEuropa- daquellopiù storico-politicoa quello giuridico di taglio internazionale - considericentrali alcune parole-chiave: identità, spazi transnazionali,cittadinanza sociale, pluralismo, integrazione, soggettività.Concetti alternativi a quelli tradizionali - a partire da quellodi stato nazione - che consentano di evidenziare il rapportostretto tra le scelte economico-politiche attuate ed imeccanismi distributivi e redistributivi così generatesi. Ilprocesso di integrazione europea, faticoso ed ancora indivenire, deve dunque tenere conto della nascita di nuovesoggettività, di forme identitarie e di richieste diriconoscimento che richiamano la pluralità e che si muovonodentro modelli di solidarietà sociale non più collegabiliall’idea di una appartenenza originaria ed immutabile.Il tema dell’Europa Sociale ha a che fare con il “sentirsieuropei”, con la ricerca di un’identità collettiva e con il

con contraddizioni e disparità sociali, a riflettere su comunivaloriesulconcettostessodiidentitàeuropea.

Walls And lntegration: lmages Of Europe Building. Murichedividono,murichecontengono.Disolitolapresenzadiunmuro sottintende un’idea di chiusura, l’impossibilità dimuoversi liberamente, di oltrepassare un confine. Il murocostituisce quindi una barriera e un elemento di separazione:da una parte un “al di qua”, dall’altra un “al di là” che portacon sé la percezione di qualcosa che di volta in volta èirraggiungibile, inesplorato, estraneo, ignoto, diverso epericoloso. È quasi sempre un ostacolo che si frappone airapporti interpersonali, una metafora dell’insieme diconvenzioni e di pregiudizi che innalziamo intorno a noi perescludere ciò che non si conosce, ciò che si teme e ciò chenoncomprendiamo.Esso si trasforma a volte in una barriera che proprio perchéescludente può sembrare rassicurante e protettiva. Ma ilmuro può essere anche altro: può essere il “luogo” su cuiesprimere idee e spinte di libertà, un’interfaccia dinamicautile a chi vi deposita e a chi vi ritrova segni. “Gates NoFrontiers” è un graffito realizzato da un artista maceratese,Carlo Cicaré, in arte Morden Gore, ed è anche il titolo cheabbiamo scelto per questa mostra: un auspicio ma anche uninvito affinché le frontiere si trasformino in porte e affinchél’Europa riesca ad attraversare le barriere e i muri chepericolosamente stanno sorgendo in moltissimi dei paesimembri per compiere in modo efficace quel processo diintegrazioneiniziatoinquellontano1950.

Images and memories beyond the war.«Il bravo storico», ha scritto Mare Bloch, «è come l’orco della

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fondamentali civili e politici degli individui, quei diritticoncepiti come naturali ed inviolabili: il diritto alla vita, ildiritto al rispetto alla vita privata e familiare, la libertà dipensiero, di coscienza, la libertà di riunione e diassociazione, ecc. Tale convenzione è stata concepita conl’intento di codificare questi diritti e libertà fondamentali,portando avanti gli scopi per i quali lo stesso Consiglio d’Europaè stato costituito e, cioè, di favorire la creazione di unospazio democratico e giuridico comune in Europa,garantendo il rispetto dei diritti umani, della democrazia edellostatodidiritto.Sulla base di questi valori, la struttura dell’organizzazione delConsiglio d’Europa nel corso degli anni si è dovuta evolveredi pari passo rispetto alla società europea moderna.Questo processo evolutivo, tuttora in fieri, ha visto anche e,soprattutto, come protagoniste le stesse popolazionieuropee che, sulla scorta di istanze di cambiamento, hannoveicolato grandi mutamenti nel panorama politico e socialeall’interno del continente europeo durante il secondodopoguerra. Tali esigenze di cambiamento sono state piùimpellenti laddove hanno agito in un contesto quasisinergico la mancanza di un sistema politico democratico ele conseguenze della divisione del continente europeo inblocchi contrapposti, avvenuta a ridosso della fine dellaseconda guerra mondiale. In molte occasioni, quindi, ipopoli europei, attraverso una sorta di processo di“autotutela”, accompagnato in alcuni casi da scontri diretti(come per esempio le sommosse operaie a Berlino est nel1953 o la rivoluzione ungherese nel 1956) e in altri da vere eproprie forme più strutturate di transizione politica (come lacapitolazione del regime dei colonnelli, nel 1973 in Grecia, oil crollo, nel 1974, del regime dittatoriale, fondato da Salazar

sentimento della fiducia reciproca. Una pluralità di attorisociali - individui, gruppi, movimenti - con appartenenzeetniche, culturali, religiose differenti che si confrontano eavanzano nuove istanze di riconoscimento. L’identitàeuropea è un tema troppo spesso affrontato guardando alpassato. La nuova prospettiva è di un’identità in movimento,in costruzione, che necessita di un rafforzamento del sensod’appartenenza nella diversità, senza dover più trovare unnemico.Tutti i paesi dell’Unione Europea si trovano oggi di fronte asfide comuni: invecchiamento della popolazione econseguenze sui meccanismi redistributivi; migrazioni dipopolazioni dai paesi in guerra; trasformazioni del mercatodel lavoro e lavoratori sempre più flessibili; nuovi rapporti digenere e di generazione. Queste sfide richiedono unaridefinizione dei tradizionali assetti di welfare, in particolarerispetto alla questione della cura, e la strategia deve esserenon di imporre norme sovranazionali vincolanti ma diindividuare obiettivi comuni che possano essere raggiunticon politiche diverse nei diversi contesti nazionali. I processidi integrazione europea devono tenere conto dellacomplessa dinamica di interazione tra soggetti differenti. 2. L’Europa dei DirittiLa Convenzione Europea per la salvaguardia dei dirittidell’uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4novembre del 1950 dai membri del Consiglio d’Europa,rappresenta il primo dei trattati regionali firmati nel secondodopoguerra a tutela dei diritti umani. Essa, che ha tratto lesue origini da altri documenti, come la Dichiarazioneuniversale dei diritti dell’uomo del 1948, adottatadall’Assemblea Generale dell’ONU, tutela i diritti

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possibilità di consumare prodotti industriali da parte disettori sempre più ampi della società, alla circolazione diidee e messaggi attraverso nuovi canali di comunicazione edi produzione culturale - si pensi ad esempio alla nascita delrock’n’roll e alla sua rapida penetrazione sia nel bloccooccidentale sia in quello sovietico -, si posero le basi per un«linguaggio comune a un’intera generazione, e di questaesclusivo patrimonio». Furono i giovani che dall’Italia allaRussia, dalla Spagna franchista alla Germania definirono,soprattutto tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento,una spazialità politica senza frontiere che diede luogo ad unridimensionamento ideale dello stato nazione capace diporre le basi per un’Europa culturalmente coesa. Ancoraoggi, quell’Unione che da un punto di vista politico apparesempre più debole e instabile, trova momenti direalizzazione piena soprattutto nel campo dell’agire politicodal basso, si pensi ad esempio alla campagna sociale epolitica #overthefortress che ha visto studenti, attivisti evolontari mettersi in marcia per sostenere i diritti dei migrantiedeiprofughiinviaggioversol’Europa.Movimenti, gruppi sociali e reti transnazionali di cittadiniattivi sono protagonisti della scena pubblica e si fannoportatori di istanze di cambiamento e di modernizzazionerispetto ad un’Europa che sembra attualmente incapace difornire risposte adeguate alle sfide attuali (ad esempioemergenza profughi, rigurgiti neofascisti, populisti emovimentianti-europeisti)

Silvia Casilio, Loredana Guerrieri, Claudia SantoniOsservatoriodigenere

in Portogallo, attraverso la cosiddetta rivoluzione deigarofani) sono riusciti a salvaguardare, in qualche modo, ipropri diritti, in modo tale che nella società contemporaneaabbiano l’opportunità di dotarsi di moderni strumenti idoneia fronteggiare le nuove forme di oppressione e di mancatorispettodeidirittiedellelibertàfondamentali.

3. L’Europa dei MovimentiDopo la seconda guerra mondiale i “padri”, impegnati nellaricostruzione di un’Europa dilaniata dal conflitto e dallebarbarie perpetrate dal nazi-fascismo e di un mondo divisoin blocchi ideologici dalla guerra fredda, avevanocompletamente occupato la scena pubblica sospingendo aimargini quei soggetti che a partire dagli anni Cinquanta delNovecento reclameranno a gran voce, ottenendolo, unposto di primo piano nella vita sociale e politica di moltipaesi:igiovanieledonne.Iniziò a diffondersi proprio in quegli anni «una culturagiovanile», laddove con tale espressione si intende alluderesia alla totalità dei comportamenti di uno specifico grupposociale sia alla concreta circolazione di alcuni specificiprodotti della «cultura di massa», soprattutto musicali ecinematografici, che coinvolse tanto i giovani uomini quantole giovani donne. Alla diffusione di questa «culturagiovanile» contribuì anche l’emergere di stili e temi nuovi inalcuni settori (inizialmente marginali) della produzioneartistica e letteraria d’avanguardia, parte, cioè, della«cultura» nel senso più tradizionale del termine. Infatti,proprio nel decennio successivo alla fine del secondoconflitto mondiale, grazie alla ripresa produttiva, alprogressivo miglioramento delle condizioni di vita, alla

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a cura di Rubén Vega García e Irene Díaz Martínez, Universidad de Oviedo

LA SPAGNA

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deglispagnolieranol’America,principalmentel’Argentina,CubaeilMessico.L’emigrazioneeuropeainveceavevacomemetatradizionalelaFrancia.Agliemigratipermotivieconomicisiaffiancarono,dopolaguerracivile,ungrannumerodiesiliatipolitici.Lebarrierelinguistichee la mancanza di prospettive di un miglioramento delle propriecondizionieconomichecheinveceeranoinqualchemodoscontatenell’avventura americana, fanno sì che l’Europa non appaia come la metaprivilegiata.Lasituazionecambiaapartiredal1960quandoin America diminuiscono le opportunità di arricchirsi. L’EuropaOccidentalesperimenta,alcontrario,unciclodiprosperitàdovutaad un quarto di secolo che offre lavoro abbondante, soprattuttonell’industria,esalarimoltopiùaltidiquellichesipercepivanoinSpagna.IlPaeseinfattirestòaimarginidiquestosviluppoacausadelsuo isolamento durante la Seconda Guerra Mondiale: alleato delle potenze dell’Asse, il regime di Franco viene condannato dalle Nazioni Unite e perciò escluso dal PianoMarshall. La politica economicasi basa, inoltre, sull’autarchia e su interventi propri del fascismoche ritardano il decollo economico. Le carte annonarie venneroutilizzatefinoal1952,maperlamaggiorpartedellapopolazionelecondizionidivitacontinuaronoadessereprecariepermoltotempo.

Trail1957eil1959,lasvoltaliberalizzatricedell’economiapermetteràalla Spagna di allinearsi, con ritardo ma con forza, al processo di crescita che si registrava nello stesso periodo in Europa. Il Paese

Dopouna lunga e dura fasepost-guerradi fame, terrorepoliticoe miseria generalizzata, la Spagna entra in una fase di crescita economicagraziealPianodiStabilizzazionedel1959.Allostessotempo, un gigantesco esodo rurale porta quasi un quarto dellapopolazioneademigrare.Lemigrazioniinterneversolegrandicittàindustrialicoinvolgonoqualchemilionedispagnoli,moltideiqualiconcentratiinenormiquartieridiperiferiaincondizionidiestremapovertà:casepopolarisenzaluceelettrica,acquacorrente,scuole,assistenza sanitaria. Contemporaneamente, qualche milione dispagnoliemigranoinEuropafrail1960eil1973(annodiiniziodellacrisi)perlavorarecomemanod’operaabassocostoenonqualificatanell’industria, nell’agricoltura e prestando servizio nelle case, principalmente in Germania, in Francia, in Svizzera, in Belgio, nei PaesiBassienelRegnoUnito.Illorocontributosaràfondamentaleperl’economiadelpaesediorigine:conduemilionidicompatriotiinterrastraniera,ilmercatodellavorospagnoloraggiungeilpienoimpiego.Alorovolta,coloroiqualisesonoandatiinvianodenaroallefamiglieodepositano i propri risparmi in banche spagnole, fornendo una gran quantitàdimonetepiùfortidellapeseta.Quandotornanoinvacanza,immettononelpaese,inoltre,elementidimodernitàelibertàchecontrastanoconladittaturacheancoradetieneilpoterenelpaese.

LaSpagnaèstatatradizionalmenteunpaesediemigrazione.DuranteilXIXsecoloelaprimametàdelXXsecolo,ledestinazioniprivilegiate

(foto di Jean Mohr-Archivio Carta de España)

1967 - GINEVRA - Emigranti spagnoli al controllo deipassaporti

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illegale né i problemi di inserimento e integrazione nelle societàdi accoglienza rientrano nel racconto predominante, che è statocostruito a partire da una idealizzazione per niente innocente.Falsificare il passato credendo che gli spagnoli emigrarono concontrattidi lavoroe condocumentazione in regolae che furono,inoltre, accettati senza tensioni né forme di rifiuto diventa unostrumento per contrapporre quella emigrazione all’immigrazionemassiccia della fine del secolo XX e l’inizio del secolo XXI.

si industrializza in modo assai rapido e passa da essere rurale a urbano.Lapropagandaparladel“miracolospagnolo”.Nonostantequesto,nonci sonoopportunitàdi lavoroper tutti.E ladittaturahabisognodiunavalvoladisfogochesostituiscailcicloamericanodi emigrazione, già esaurito. Daqui, prendono corpo gli accordibilateralipercercaredicanalizzareiflussidilavoratoriversoipaesivicini.Ilprimo,sottoscrittoconilBelgio,hacomeprioritàl’inviodiminatori per rimpiazzare il vuoto lasciato dagli italiani dopo la tragedia nellaminieradiMarcinelle.Inseguito,nel1960enel1961,verrannostrettiaccordisimiliconlaFrancia,laSvizzera,laGermaniaeiPaesiBassi. Il governocrea, inoltre,unentepubblicocon il compitodiregolarelafuoriuscitadiuncosìelevatonumerodilavoratori:l’IstitutoSpagnolo dell’Emigrazione, responsabile delle procedure legali per quantoriguardalaselezionedeilavoratori,deicontrattidilavoro,deivistiedell’assistenzaneipaesididestinazione.Èl’unicocanaleperpoteremigrare legalmente.Però, inpratica,approssimativamentelametàdeimigrantispagnolicheprendono laviadell’Europatrail 1960 e il 1973, sono migranti irregolari, senza i documenti inregola.Quasiunmilionedispagnolientranoconvistituristici,pervisitareunfamiliareoattraversandoclandestinamentelafrontiera.

Il progetto migratorio della maggior parte degli spagnoli ètemporaneo: restare fuori alcuni anni, risparmiare quanto piùdenaropossibileetornare,ingenereinunacittàenonnelpaesedipartenza.Alcunisifermaronopersempre,conifigli,neipaesidiadozione.Vistochelamaggiorpartedeimigrantispagnolihafattoritornoequasituttihannomantenutolegamiconlefamiglieeilpaesediorigine,sipotrebbeipotizzarechelastoriadiquestaemigrazionesia ben conosciuta e che la sua memoria ricalchi fedelmente la realtà.Eppurenonèstatocosìperalcuniaspettifondamentali.Lamemoria collettiva della società spagnola è stata costruita sulladistorsionedelleveritàscomode.Néilsuocaratteregeneralmente

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GENEVA-1967.Spanishmigrantsatpassaportscontrol.PhotobyJeanMohr,CartadeEspañaArchive

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incursioni, delle aggressioni e degli omicidi, al tempo stesso proclamano principi inmateria di libertà: “L’amore è libero. Nonlo potete censurare” (“El amor es libre. No lo podéis censurar”). Ma la democrazia non portò né l’eguaglianza legale né la tolleranza oilrispettosociale.Ilraggiungimentodellatotaledepenalizzazionedell’omosessualità arrivò con molto ritardo. Sebbene le pratichesessualinonsianopiùunreatoapartiredal1979,continuanoadessereconsideratecomequalcosacherientranellacategoriadel“pubblicoscandalo”:ciòpermettechevenganorepressefinoal1983.Inoltre,lapoliziacontinuaacondurreretatesenzamotivoeacolpirebareluoghidiritrovo“dell’ambiente”.Socialmentel’omofobiafapartedellavitaquotidiana,tantochechihaorientamentisessualinonetero(gay,lesbiche,travestiti,transessuali)vieneconsideratoundegenerato,vizioso,pervertito,pedofilo,immoraleo,nelmiglioredeicasi,malato.

Nel 2005, il Parlamento spagnolo approva una legge che riconosce il matrimonio tra persone dello stesso sesso e stabilisce la piena equiparazionedeidirittidegli omosessuali,mettendofinea tuttala discriminazione che legalmente colpiva le persone in base all’orientamentosessuale.Inquelmomento,soltantoduepaesi(ilBelgioeiPaesiBassi)hannounalegislazionesimileaquellaspagnola.Nel tempo record di una sola generazione (1979-2005), la Spagna passacosìdallacriminalizzazionedeicomportamentiomosessualiad essere leader in tutto il mondo nel riconoscerne la parità.

FinoaquandolaCostituzionedel1978nonristabilìl’ordinamentodemocratico, l’omosessualità in Spagnaera considerataun reato.Si applicavano per la sua repressione la ley de Vagos y Maleantes (legge sul Vagabondaggio) (in vigore fino al 1970) e la ley dePeligrosidadSocial(invigorefrail1970eil1978),inbaseallequaligli omosessuali potevano essere multati, incarcerati o internatiin centri psichiatrici. I manifestanti che appaiono nell’immagineerano quindi, in quel 26 giugno 1977, delinquentiper la legge el’organizzazione che aveva promosso la manifestazione – il Fronte diLiberazioneGaydiCatalogna-era illegale.Viparteciparonotrale4000e le5000persone sfilandoper lasRamblas,nel cuorediBarcellona.Gliomosessualifuronoaccompagnatidamilitantidellasinistraradicale:anarchiciemarxistideipartitiextraparlamentari.Per la prima volta si ascoltarono slogan come “Il mio corpo è mio e ci faccio ciò che voglio” (Mi cuerpo es mío y hago con él lo que me da la gana), “Aministia sessuale” (¡Amnistía sexual!) e “Non siamo pericolosi” (¡No somos peligrosos!).Lapoliziacaricheràimanifestantiperdisperderelamanifestazione,causandodiversiferitieunarresto.

Il Paese sta sperimentando la democrazia e solo undici giorni prima della manifestazione ha avuto le prime elezioni dal 1936.La Catalogna è, in questo momento, l’unico luogo di Spagna incui esiste una organizzazione di omosessuali che pubblicamente si riconosce come tale e che rivendica i propri diritti. Questa diBarcellonaèlaprimamanifestazioneorganizzatainSpagna.L’annoseguente(1978),ancheaMadridsicelebreràilGiornodell’OrgoglioGay. Nelle edizioni successive, i manifesti chiedono la fine delle

(archivio personale di Nazario Luque)

1977 - BARCELLONA - Manifestazione dell’Orgoglio Gay

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BARCELONA-1977.GayPridedemostration.Personalarchive’sNazarioLuque

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Nonostante restino sacche di omofobia e atteggiamenticontrari, probabilmente non esiste un altro aspetto dellasocietà spagnola che abbia subito un cambiamento cosìrapido, profondo ed evidente negli anni della democrazia.

Chequestoriconoscimentoarrivimediantelaformuladelmatrimoniotra persone dello stesso sesso risulta ancora più straordinario se si tienecontocheleorganizzazionigayelesbicheavevanoiniziatoachiederelatutelalegaleperlecoppiedifatto(nonsposate)all’iniziodeglianniNovantaechesoloallafinedelsecoloarrivanoachiedereil matrimonio, che viene rivendicato per la prima volta durante la celebrazione dell’Orgoglio Gay del 1999. Quello che sembravainimmaginabilequalcheannoprima,ancheperglistessiattivisti,sitrasformòinundatodifattonelbrevissimospazioditempodiseianni.

Alcambiamentolegislativosiaccompagnauncambiamentosocialealtrettanto profondo. Nonostante l’intensa campagna contro ilmatrimonioomosessualemessaincampodallaChiesaCattolicaedalladestrapolitica,leindaginisocialidimostravanochenelpaesec’erauna ampia maggioranza favorevole e la successiva applicazione della leggedàprovadiunaassolutanormalizzazionedellanuovasituazione,senzaquasidibattitootensioni.Laquestionesichiusequando,nel2012,ilTribunaleCostituzionalerespingeilricorsodiincostituzionalitàpresentato e la destra, nonostante avesse in quel momento lamaggioranzaassolutanelParlamento,rinunciòacambiarelalegge. Selaprimagenerazionedelmovimentoperidirittidegliomosessualiottenne la depenalizzazione, la seconda ottenne la pienaequiparazionesullabasedeiprincipidemocraticiuniversalidiparità.E,cosìcomeconicambiamentilegislativi,ebbeluogounaprofondatrasformazionedellapercezionesocialedell’omosessualitàcherivelacambiamentinonmenoprofondineivalorietici,nellaconvivenzaenelrispettodelladiversità.Moltolontanadaquelleprimemanifestazioniminoritarie caricate dalla polizia, lamanifestazione per l’OrgoglioGaydiMadridsiètrasformatainunafestadimassachecontacircaunmilionedipersoneechecostituisceuneventoludicoeculturalecheattraeogni annodecinedimigliaiadi personedaaltri paesi.

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la dittatura franchista, l’ingresso nella Comunità Europea nonfupossibile. I negoziatipoterono avere inizio solo quando venneeletto un parlamento e un governo investiti di una legittimitàdemocratica.Entrarenelgruppodellesolidedemocrazieeuropeeedellesocietàsviluppatevenivapercepitoquasicomeunanecessitàe,inuncertosenso,offrivalapossibilitàdisuperareuncomplessodiinferioritàstorico.Inquestecondizioni,inegoziatiperl’ingressovennero conclusi con urgenza dalla parte spagnola e qualsiasiprezzo sembrava accettabile per poter raggiungere quello scopo.Non esisteva, a questo riguardo, simmetria alcuna con i partnercomunitari, che poterono negoziare tenendo conto degli interessi e imponendodellecondizioni.L’agricolturae l’industriapagaronoilprezzodiquestocambiamentodiseguale,anchesesoloisettoriindustrialimaggiormente organizzati furono capaci di offrire unaresistenza che dovette fare i conti con la difficoltà aggiunta discontrarsi con un governo socialista che contava su di un sindacato e sudiunamaggioranzaassoluta inParlamento.Nonostanteciò,i conflitti furono duri nella forma e si prolungarono nel tempo.

L’immagineritraeunlavoratoredelcantierediGijónCantábricoyRieraavoltocopertoenell’attodilanciarepezzimetallicicontrolapoliziamedianteunarudimentale“armadifabbricazionecasalinga”.Sottolafiguradellavoratore,sopraimurideicantieri,sipuòvedereungraffitoincuisilegge:“Dobbiamoessereottimisti”(“Tenemosque

La crisi economica esplosa a partire dal 1973 concise in Spagnacongliannidelpassaggiopoliticodalladittaturaallademocrazia.Igovernidell’epoca,concentratisulprocessopoliticoeinpermanentesituazione di debolezza, rimandarono le riforme economiche per annimentreladisoccupazionenonsmettevadicrescere.Solamentequandoallastabilitàpoliticasiunisconoinegoziatiperl’ingressonellaComunitàEuropeasiintervieneconriformechecomportanoalticostisocialiecheincontranounadecisaresistenzadapartedeilavoratori.IconflittiindustrialideglianniOttantarappresentano,secondomolti,lasconfittadelmovimentooperaio,cheerastatounaforzadecisivanellaresistenzaalladittaturaeperlanascitadellademocrazia.Dallaconquistadidirittisullavoroedilibertàsipassaalladifesadeipostidilavoroealladrasticariduzionedeisettoriincuil’organizzazionedeilavoratorierapiùforte:cantieristica,siderurgiaesettoreminerario.

Nelcasospagnolo,l’ingressonellaComunitàEuropearappresentavaunobiettivo indiscutibilesucuinonci funessuntipodidibattito,né politico né sociale. Diverse generazioni di spagnoli avevanoguardatoaivicinieuropeiinquantosocietàpiùlibereepiùricche,erano emigrati in cerca di lavoro, ricevuto milioni di turisti cheandavano in vacanza in Spagna ogni anno, cercando informazioni nellastampaenelleemittentiradiofonichestraniere,appellandosialla solidarietà, leggendo autori o portando clandestinamentelibri che in Spagna non potevano essere pubblicati. Finché durò

(foto Juan Carlos Tuero)

1987 - GIJON - Mobilitazioni operaie contro la riconversione industriale

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di coesione e di aspettative per il futuro. Le lotte operaie che sirifacevano alla lotta di classe e alla rivendicazione dei diritti dellavoro e sociali hanno lasciato il posto ad un clima di individualismo che rompe i legami e la visione comunitaria dei problemi.

seroptimistas”)pronunciatodaqualcunomentrevienecolpitoallatesta.Lafotografiafupremiataeriprodottainunainfinitàdioccasioni.

Scontri per le vie con la polizia, manifestazioni di massa, scioperi generali.Lemobilitazionideilavoratorideicantieriedellasiderurgiasegnarono la vita delle città in cui vi era la presenza di industriedurante tutti gli anni Ottanta, così come accadde nelle città deiminatorineglianniNovantaerecentementenel2012.Leantichezone industriali e minerarie entrarono in un declino prolungato che condannò i giovani ad una disoccupazione molto pesante e sprofondò le comunità in un clima di grande depressione. Leculturedellavoroeivaloridellasolidarietàedell’azionecollettivaentrarono in crisi insieme alla perdita della base materiale e alla retesocialesopra lequalieranostatecostruite. Il lavorodegnoecondirittisitrasformòinunbenesemprepiùscarsoeilavoratoriche lo avevano conquistato tra la fine della dittatura e l’esordiodellademocraziainiziaronoadessereconsideratiunaspecieinviadiestinzionechevedeva,inoltre,condrammaticapreoccupazione,il futuro dei propri figli, incredibilmente più formati grazie adun sistema di istruzione pubblico e universale, però condannatiad una precarietà permanente. La difesa delle miniere e dellefabbriche significava, da questo punto di vista, difendere ancheunmododivivereeunbagagliodiconquistesocialidagliattacchiderivantidaicambiamentieconomicie legislativi impostiinnomedel mercato. Queste trasformazioni lasciavano, in realtà, pocospazioall’ottimismocheconvienereclamatonelgraffitodellafoto.

Icostisocialidelladeindustrializzazioneelatendenzairreversibilealla precarizzazione del lavoro, strettamente legati al processodi integrazione europea e ai cambiamenti globali nella politicae nell’economia mondiale, rappresentano l’altra faccia della modernizzazione e hanno comportato un alto prezzo in termini

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GIJÓN-1987.Workingclassmobilizationsagainstindustrialdismantlement.

PhotobyJuanCarlosTuero

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moltissimepersone che non hannomododi entrare legalmente.Per contenere l’immigrazione illegale sono stati messi in campomezzidi volta in volta semprepiù costosi che si sono comunquerivelatiincapacidiarrestarelapressionesuiconfini.Sullefrontieredi Ceuta e Melilla sono state costruite barriere di contenimento che mettonoinevidenzaconparticolarechiarezzailcarattereinumanodiquestesoluzionicheinnessuncasorisolvonolatragediaumanachevorrebberogestirenéaffrontanolecausechespingonoquestepersonealasciareipaesidiorigine.Recinzionimetallichedidiversimetridialtezzaconfilospinatoallabaseelameaffilatechetaglianolemanielacarnedicolorochehannoilcoraggiodiprovareasaltarle.Periodicamente, valanghe di disperati sfidano la sorte,mentre lapolizia marocchina e quella spagnola rispondono con violenza econforzaall’internodiunastrisciadiconfineincui,essendoterradi nessuno, non sembrano esistere leggi o principi applicabili.L’immagine, che l’autore intitolò “Paesaggi di desolazione”, è del2014 e girò abbondantemente a partire dal momento stesso incui fu pubblicata. L’eloquenza del contrasto tra i giocatori di golfcheappaionoinprimopianoegliafricaniappollaiatisoprailmuroqualchemetropiùinlàèevidenteeparladasola.Peròalcunidatipermettonodidaremaggioriinformazioni:ilcampodigolfdiMelilla,con il suo prato curato e ben irrigato in un luogo semidesertico,fucostruitonel2008ecostòduemilionidieuro, l’80%deiqualiprovenivanodai fondi europei del programmaFEDER. Solopochi

LaSpagna, chenel2000avevapocopiùdi40milionidiabitanti,raggiunsei47milioninel2010.Essendounodeipaesialmondoconilpiùbassotassodinatalità,tuttalacrescitademograficachesièregistrataprovenivadaunmassiccioflussodiimmigrazionecheiniziòafarsisentireapartiredagliultimiannidelXXsecoloechesiarrestòconglieffettidellacrisieconomicadel2008.Paesetradizionalmentediemigranti,laSpagnasitrasformòinpaesediimmigrazioneconun10%dellasuapopolazionecompostadamigranti.Lecomunitàstranierepiù numerose (Rumeni, Marocchini, Ecuadoriani e Cinesi) segnano ladifferenzadelleoriginidiquellichesonorecentementearrivati.A parte la crescita dell’attività economica, stimolata daunabollaimmobiliare che finì poi per rivelarsi come un elemento propriodi una grave debolezza strutturale, a fare della Spagna un paese“affascinante” è soprattutto la suaposizione strategica in quantoporta dell’Europa. I legami culturali con l’America Latina e lavicinanza geografica con il continente africano rafforzano questapercezione.Perquantoriguardaisuoivicinidelsud,ilredditoprocapitespagnoloèdiecivoltesuperioreaquellodelMaroccoetrentaaquellodeipaesisub-sahariani.Questaprofondadisuguaglianzafasìchemoltepersonesianodisposteasuperareostacolidiqualsiasitipo alla ricerca di migliori opportunità. Attraversare il mare inimbarcazioniprecarie,stipatedipasseggerichemettonoarischiolapropriavitanel tragittooppurecercaredisuperare la frontieraterrestredellecittàdiCeutaeMelilla,vieprincipalidientrataper

(foto di José Palazón)

2014 – Melilla – campo da golf vicino alla recin-zione di confine con il Marocco

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mesiprima(afebbraio2014)quattordicipersoneannegarononelleacquediCeutacercandodiraggiungereanuotoilterritorioevitandola recinzione. LaGuardiaCivil, invecediprestare soccorso inunasituazionedi rischioevidenteper la vitadiquellepersone, sparòproiettilidigommacontrocolorochestavanoinmareeilGovernomentìaposteriori,ripetutamente,suifattiinquestionefinoaquandovennediffusounvideochedimostròciòcherealmenteeraaccaduto.Lo Stretto di Gibilterra è diventato da qualche anno una grandefossa comune sul cui fondale giacciono i corpi di coloro i quali osonovittimedinaufragio sonomorticercandodiattraversare loStrettoper raggiungere l’Europa.Come le tragediedi Lampedusaodell’IsoladiLesbo,ciòcheaccadeinquestiluoghidipassaggioèlacrudadimostrazionediquantosiacrudele,profondae ingiustal’indifferenza nei confronti del dolore umano. Sono, altresì, unospecchio deformante che restituisce un’immagine sinistra delladistanza tra i principi della democrazia e del rispetto per i dirittiumanichel’Europaproclamael’applicazionenellarealtàdiquestidiscorsi. Segnano la distanza tra l’immagine che pretendiamo diaveredinoistessiequellachemostriamoquandoveniamomessiallaprova.Allostessotempo,lapresenzainquestiluoghidicooperanti,di organizzazioni non governative e di volontari che portanoaiuti, mettono in campo solidarietà e diffondono informazionicercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e dimostrano che esistono spinte umanitarie fondate su valori etici, molto lontanidalle spinte xenofobe che caratterizzano un’altra parte dellasocietàedall’insensibilitàchedimostranoabitualmente igoverni.

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MELILLA-2014.GolfcoursenexttothefencewiththeMoroccanborder.PhotobyJoséPalazón

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a cura di Faustino Zapico Álvarez, SUATEA

LE ASTURIE

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Gli anni ’50 sono gli Anni della cicoria, poiché dagli anni del dopoguerra finoaglianni’60lasiutilizzavacomesostitutodelcaffè(edèusatospessoancoraogginell’ambienteruraleperpuranostalgia).Rimanel’autarchiaeconomica,maarriva l’aiutostatunitense(eargentino)nel contesto della Guerra Fredda e comincia un nuovo sviluppo industrialeconl’investimentopubbliconellaminieraenellefattoriemetallurgichediXixóneAvilés.Sonoancoraannidiforterepressionepolitica e morale (dottrina ufficiale del nazionalcattolicesimo)

Gli anni ’60 sono quelli del cambiamento. L’accelerazione dellosviluppo industriale fanno diventare per la prima volta le Asturie una terra d’immigrati. Si forma una società del consumo dovegrandifettedelleclassipopolariaccedonoaunlivellorelativamentefortediconsumodimassa.Nellostessotempo,emergonoiprimimovimentidiopposizionedimassacontroladittaturaconlarinascitadel movimento operaio asturiano, che dà una dimostrazione diforzacongliscioperideiminatoridel1962edegliannisuccessivi.

Gli anni ’70 sono anni di crisi.Crisieconomicamondialedal1973,crisidelmodelloproduttivominerarioemetallurgicoasturiano,crisipoliticadelladittatura,eavvio,dopolamortediFranco,diunatransizionedal fascismo fino la monarchia parlamentare. La classe politicapostfranchistahal’orizzontedell’integrazionedellaSpagnanellaCEE,congraviconseguenzeperl’economiaasturiana.Lacrisiculturaledelmodello fascista si vede nella forza del movimento femminista e nella lottacontrolalegislazionechevietavaildivorzioepunival’abortool’adulterio.Mainquestiannidicrisi,rinascelaculturaasturiana

Lo slogan della Spagna franchista Spain is different, che voleva sedurreipotenzialituristieuropeineglianni’60,èunbell’esempiodella specificità spagnola nel contesto europeo del Novecento.La Spagna non partecipa alla Seconda Guerra Mondiale, ma vive una terribile guerra civile tra fascismo e antifascismo dal1936 al 1939. Con il paese distrutto, e assolutamente isolatopoliticamente ed economicamente, il dopoguerra è così lungoche fino al 1952 non si recupera il livello di produzione che siregistrava primadel 1936. La Spagna sarà, insieme al Portogallo,l’unicostatofascistachesopravvivràallaSecondaGuerraMondiale

LeAsturie,èunterritoriochepresentadelledifferenzerispettoalresto della Spagna: è più sviluppata industrialmente, soprattutonel settore minerario e metallurgico, ha una società più urbanadi quella spagnola, ma ha anche un contesto rurale moltosolido, ha una forte tradizione operaia politico-sindacale, eanche una specificità culturale che si evince nella sopravvivenzadi manifestazioni di opposizione al regime che hanno la loro roccaforte nella lingua asturiana e nelle tradizioni rurali.

Gli anni ’40 sono gli Anni del sangue,visiregistranogliultimitentatividiorganizzareunaguerrigliarepubblicanacontroladittaturafranchistanelcontestodiunaterribilerepressionepolitica(piùdi8.000mortisuunapopolazionedi837abitanti).L’isolamentopoliticoedeconomicodelregime(nonc’èPianoMarshallperlaSpagna,chevieneespulsadalle Nazioni Unite) favorisce l’autarchia dell’industria asturiana.

Il contesto storico: le Asturie dal 1940 al 1980.

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sottomessadalladittatura,conleprimerivendicazionilinguistiche.

Gli anni ’80 sono gli anni della modernità. La società asturiana,così come quella spagnola, tenta di integrarsi nella culturaeuropea dopo cinquanta anni di isolamento. Sono anni digrandi rotture generazionali, della esplosione dell’eroina comefenomeno di massa, di riconversioni industriali, giustificatedall’integrazione europea, che porteranno ad una vera e propria disgregazione sociale di intere comunità. Ma sono anche glianni in cui la Spagna e Asturie entrano a pieno titolo in Europa.

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Imprenta 1954(Torchio calcografico 1954)

La fotografia rappresenta lo sviluppo economico della Spagnafranchista in generale e delle Asturie in particolare: per la primavoltalaclasseoperaiariesceadavereunacertacapacitàdiconsumo.LaVespaèlospecchiodiquestosviluppo.L’immaginediunacopiagiovane su di una Vespa, scooter italiano, rappresenta un simbolo dellosviluppoeconomicoedellafinedell’isolamento.Gliabiticheindossanoiragazzisonounaulterioredimostrazionedellarelativamodernitàchesirespiravaanchenellecittàasturiane.LafotografiaèstatascattataaL’Entregu,nelComunediSamartíndelReiAurelio.

LafotografiaritraeunnegozioaLaFelguera,ComunediLlangréu,enellospecificounragazzoquattordicenneallavoro.Èstatasceltaquesta fotografia perché rappresenta in modo emblematico lastoriadiAsturieedellasuavolontàdistimolareilsettoreindustrialeattraversolosfruttamentodellavoro,spessoancheminorile.NellaSpagna franchista, dopo l’approvazione nel 1938 del Fuero del Trabajo (imitazione della Carta del Lavoro italiana del 1927) i ragazzi potevano cominciarealavorarealcompimentodelquattordicesimoannodietà.

Pareya en Vespa 1965(Coppia in Vespa 1965)

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THEASTURIES-PareyaenVespa(CoupleonaVespa),1965.TheeconomicdevelopmentofFranco’sSpain

THEASTURIES-Imprenta(Printing),1954.Fourteenyearsoldworkingboy.TheexploitationoflaborintheindustrialAusturiesoftenincludingworkofchildren

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Fotografia di grande bellezza, talmente bella che sembra quasiuna foto scattata per un giornale. In realtà essa è parte di unalbum fotografico familiare. Il Giorno della Cultura era una festasemiclandestina organizzata dalla sinistra asturiana a partire dal1972 che ufficialmente si sovrapponeva con la festa tradizionaleasturiana“deprau”(diprato,rurale).SicelebravanellaCarbayera de Los Maizales,ComunediXixón,conlapartecipazionedimigliaiadi persone. L’edizione del 1976 (8 agosto) era la prima che sifacevadopo lamortedeldittatoreFranciscoFranco (1892-1975),con l’opposizioneancoraclandestinaecon le forze riformistedelregime impegnate nell’operazione Gattopardo il cui scopo era far diventare il regime franchista una monarchia parlamentare simili a quelle europee. Nell’immagine possiamo vedere la bandieratricolore (rosso, giallo e morato) repubblicana, assolutamente proibita, che si richiamava alla II Repubblica Spagnola.

Día de la Cultura 1976(Giorno della Cultura 1976)

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THEASTURIES-Día de la Cultura (Culture Day),1976.Francowasdead,buthisrégimehasnotyetfallendown

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E’ un vero simbolo del cambiamento della Spagna degli anni ‘80: per la prima volta dal 1844 le donne possono arruolarsi nella Guardia Civile. Corpo di polizia militare (chi ne fa partenon può militare nei partiti e nei sindacati), la Guardia Civiletradizionalmente aveva avuto il compito di reprimere le spinte di ribellioneprovenientidai cetipopolari ed era il simbolo di valoriculturalireazionari.Conl’entratadelledonneiniziaunafasediveroepropriocambiamento.QuestafotografiaèstatascattataaMadridnel 1984, e spicca l’immagine di una donna che accanto ai colleghi uomini veste l’uniforme di chiara reminiscenza ottocentesca.

Xura de bandera 1984(Cerimonia di giuramento 1984)

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THEASTURIES-Xuradebandera(Piedgeofallegiance),1984.ForthefirsttimewomenjoinedtheGuardiaCivilCivil

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a cura di Massimiliano Livi, Westfälische Wilhelms-Universität di Münster

LA GERMANIA

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Fonte: dpa / picture alliance

Al più tardi dopo la fondazione della Comunità Europea delCarbone e dell’Acciaio nel 1952, non vi era più alcun dubbio circa lavolontà del cancelliere tedesco Konrad Adenauer (---) nel volerfavorire il processo di integrazione ad occidente della GermaniaFederale.Inizialmentecontrariaallacreazionediunostatotedesco,ed anzi propensa ad un distacco completo del Saarland, dellaVestfalia e della Renania dalla nascente RFT, a partire dal 1952anche la Francia di Charles de Gaulle (1890-1970) favorì insieme aglialtri alleati occidentali l’integrazione della Germania nel bloccooccidentale, rendendo cosi i due Paesi il motore principale dellacostruzione europea. Una parte fondamentale era rappresentatadalsuperamentodellevecchierivalitàtraFranciaeGermania,cheavevanocaratterizzatoiduesecoliprecedenti.Unmomentomoltoimportante nell’avvicinamento tra i due Paesi fu sicuramente lavisita in Germania di de Gaulle ed il suo discorso di Ludwigsburg, tenuto in tedesco ed indirizzato “alla gioventù tedesca”. Ildiscorso che, iniziava con le parole: «Mi congratulo con voi per essere giovani”, ebbe grandissima risonanza, influenzando in manieraduratura lo spirito europeista di quella generazione di giovanitedeschi.AlcontempofuunpassodecisivoversolafirmadelTrattatodell’Eliseoqualchemesedopo,nelgennaio1963.

LUDWIGSBURG - 9 Settembre1962 - Charles de Gaulledurante la sua visita in Germania.

dpa / picture alliance

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LUDWIGSBURG-9September,1962.CharlesdeGaulteduringhisvisitinGermany

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Fonte:NationaalArchief.CollezioneAnefonr.918-8784

L’annuncio del fidanzamento nel 1965 tra la Principessa BeatricedeiPaesiBassiedilnobilediplomaticotedescoPrincipeClausvanAmsberg provocò un’ondata di risentimento anti-tedesco, maisopitoecheavevacaratterizzatoidifficilirapporticulturalitraiduepaesi europei. Soltanto dal 1954 era possibile per i cittadinitedeschi attraversare la frontiera olandese senza visti e, proprioquell’anno in occasione delle giornate commemorative della finedella Seconda Guerra Mondiale nei Paesi Bassi (4 e 5 Maggio), ituristidellecittàdiconfinevenneroduramenteaccolticonvolantinirecanti la scritta: «Deutsche nicht erwunscht» (Tedeschi nongraditi),adimostrazionedelladifficoltànell’elaborazionedelpassatorecente.Il Principe Claus era al tempo persona poco gradita dai cittadiniolandesi per via del suo passato nazionalsocialista come membrodella Hitler Jugend e poi in seguito della Wehrmacht. Il fattodivennepolitico e solo dopo aver chiarito il ruolo assolutamentemarginale del Principe durante la guerra nonché la sua collaborazione con gli Alleati, gli animi si calmarono, tra le speranze popolaridi una lenta de-germanizzazione del futuro consorte.Lenozzeebberoluogoil1Omarzo1966adAmsterdamtraprotestelimitate. Il risentimento anti-tedesco si rivolse nello stesso annoversoilnuovocomandantetedescodiunabaseNATOinterritorioolandese, Johann Adolf Graf van Kielmansegg, ex ufficiale dellaWehrmacht.

AMSTERDAM - 10 Marzo 1966 - La (difficile) relazione tradue paesi. La principessa Beatrix e il principe Claus

annunciano il fidanzamento.(Nationaal Archief, Collezione Anefo)

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AMSTERDAM-10March,1966.The(difficult)relationshipbetweentwocountries.TheprincessBeatrixandtheprinceClausasanengagedcouple.

NationaalArchief,CollezioneAnefo

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Fonte:NationaalArchief.CollezioneAnefonr.923-0186Licence CC-BY

Durante gli anni Sessanta, nell’ambito del processo di integrazione tedesca nel blocco occidentale e nelle nascenti struttureeuropee, ilPresidentedellaRepubblicaFederaleTedescaHeinrichLubke aveva incontrato personalmente pressoché tutti i Capi diStato dell’Europa occidentale, tranne la Regina Juliana der Nederlanden.Soloconl’elezionediGustavHeinemannallapresidenzadella Repubblica, Den Haag accettò un incontro ufficiale, poichéa differenza di Lubke, il nuovo presidente Heinemann aveva unpassato palesemente anti-nazionalsocialista. Tra il 24 ed il 27novembre1969HeinemannportòaterminelasuastoricavisitaneiPaesi Bassi. Egli fu infatti il primo capo di statotedesco in viaggio ufficiale da ben 62 anni.In questa occasione Heinemann depose una corona di fiori alHollandsche Schouwburg, monumento commemorativo delladeportazione ebraica. Un gesto altamente simbolico che segnòun ulteriore passo verso la normalizzazione dei rapporti traGermaniaePaesiBassi.

AMSTERDAM - 24 Novembre 1969 - Gustav HeinemannVisita il Monumento Nationale

Nationaal Archief, Collezione Anefo

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AMSTERDAM-24November,1969.GustavHeinemannvisitstheNationaalMonument.NationaalArchief,CollezioneAnefo

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Fonte: dpa / picture alliance

InoccasionedellasemifinaledeicampionatieuropeidicalcioUEFAdel 1988 giocata ad Amburgo, la nazionale olandese si scontròconquelladellaGermaniaFederale,vincendo2ad1.Unavittoriache si può definire storica non solo calcisticamente. Più dellafinale vittoriosa contro l’Unione Sovietica infatti, quella contro itedeschi segnava la rivincita di una piccola nazione contro un vicinoche,ancoraallafinedeglianniOttanta,continuavaafarpaura,nonsolocalcisticamente.Gli euforici festeggiamentiche investirono iPaesiBassinei giornisuccessivi furono forse i più grandi dalla Liberazione nel 1945 e disicuro rappresentavano un sentimento di riscatto che proiettavasul campo di calcio il risentimento anti-tedesco che avevacaratterizzato il dopoguerra. Il riscatto dei ricordi della guerra simescolaaquelloperlasconfittaaimondialidel1974erelegavapersemprelarivalitàeladistanzaculturaletraiduepaesiinambitosportivo.Neidueanniprecedentisiera infatticoncretizzato il lungo lavorodiintegrazionetralezonediconfineiniziatoneglianniSettantadaAlfredMozerconloscopodirafforzare,attraversolacooperazione,la condizione altrimenti periferica delle città lungo la frontiera.Lo sviluppo dei rapporti culturali e delle relazioni sportiverappresentarono l’inizio dei lavori dell’Euregio, dapprima in manierainformale,poidallasecondametàdeglianniOttantaattraversolosviluppodistrutturedicooperazioneche,dal1991hannotrovatounaformagiuridicaufficialeconl’accordodiAnholt.

dpa / picture alliance

HAMBURG - 21 Giugno - 1988. Semifinale del campionatoeuropeo di calcio.

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HAMBURG-21June,1988.EuropeanFootballChampionshipsemi-final

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europea (CE)Fondazione dell’Unione doganaleWillyBrandtcancellieredellaRFTediniziodellafasedellaOstpolitikIncontro tra il presidente della repubblica tedesco Gustav Heinemann e la regina Juliana a Den HaagWilly Brandt si inginocchia davanti al monumentocommemorativo del Ghetto di VarsaviaIlcancelliereHelmutSchmidtfirmagliaccordidellaOSCEadHelsinkiEntrata in vigore del sistema monetario europeoIl cancelliere tedesco Helmut Kohl e il presidente franceseFrancoisMitterandvisitanoinsiemeilcampodibattagliadiVerdunEntrata in vigore dell’AUE (Atto Unico Europeo)Vittoria dell’Olanda sulla Germania per 2-1nella semifinale degli europei UEFA di calcioCadutadelmurodiBrlinoeaperturadeiconfiniall’estRiunificazionedellaGermaniaContrattodiMaastricht:laCEdiventaUE(UnioneEuropea)Sottoscrizione del patto di SchengenFondazione della Banca Centrale Euroea (BCE)Introduzione dell’Euro

Konrad Adenauer cancelliere della RFT einizio del processo di integrazione occidentaleDivisione della Germania: 25 maggio 1949 fondazionedellaRFT,7OttobrefondazionedellaRDTEntrata della Germania nel Consigilo EuropeoDichiarazione Schuman circa la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaioFondazione della CECA tra: FR, DE, IT, BE, NE, LUEntrata della Germania nell’Unione europea occidentale(UEO)enellaNATOAccordi bilaterali tra la RFT ed altri paesieuropei e non per l’accesso facilitato dei lavoratori stranieriTrattati di Roma: fondazione della ComunitàEconomica Europea (CEE) e della ComunitàEuropea dell’Energia Atomica (CEEA)Costruzione del muro di BerlinoDiscorso di De Gaulle “ai giovani tedeschi” a LudwigsburgAdenauer e De Gaulle firmano il contrattodi amicizia tra Franzia e Germania a ParigiLudwingErhardèilprimocancellieredellaRFTavisitarel’Olandaa Rotterdam si tiene la “settimana tedesca”Matrimonio tra la principessa Beatrix e Claus von AmsbergFusione tra CEE, CEEA e CECA nella Comunità

con particolare attenzione al rapporto con l’Olanda

Cronologia della Germania

1949-1963

1949

195009/05/1950

23/07/19521955

From20/12/1955

25/03/1957

13/08/196109/09/1962

22/01/1963

1964

Autumn196410/03/1966

01/07/1967

01/07/19681969-1974

Nov.1969

07/12/1970

01/08/1975

13/03/19791984

01/07/198721/06/1988

09/11/198903/10/199001/11/199326/03/1995199801/01/1999

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a cura di Balázs Juhász ,Eötvös Loránd University

L’UNGHERIA

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estera il Governo non ebbe nessun margine di manovra: la sua unica possibilitàfulacollaborazioneeconomicaemilitareconglialtristatidelbloccosovietico(lebandierediGerberstreasse).DopolamortediStalinnel1953cifuronolottedipoteretraRákosieImreNagy,il quale iniziò un processo di destalinizzazione, finché in rispostaall’insopportabile oppressione scoppiò la rivoluzione e la lottad’indipendenzadel1956.Isovieticilastroncaronoinbrevetemponon appena scoprirono di non aver niente da temere dalle Potenze occidentali in base allo status quo stabilito dal sistema di Yalta.

La rivoluzione del 1956 fu uno spartiacque. Gli ungheresiscoprironodinonpotercontare sull’aiutoesteroperconquistarsilalibertà,mentreisovieticividerochel’oppressionerákosiananonfunzionava.Siraggiunseuncompromessotrailpopoloungheresee la guida del partito: grazie a delle disposizioni distensive siandò incontro ad alcune istanze avanzate dalla popolazione, ma l’opposizione che mise in discussione le basi del sistema non trovò spazi di azione. Pur ricevendo continuamente informazioni dallaRadioFreeEuropenonpotèfaremolto:laradiorestòperdiversotempo il principale contatto tra l’Ungheria e l’Occidente. JánosKádár, dopo essere andato al potere, e dopo aver represso nel sanguecoloro cheavevanopartecipatoalla rivoluzionedel1956,cominciò la razionalizzazione dell’economia, e permise un certo livello di indipendenza nella società. Le due crisi del petrolio del1973 e del 1979 intralciarono pesantemente la ripresa economica, eneglianni‘80ormaiservivanoiprestitioccidentalipermantenereil livello di vita degli ungheresi ad un livello tale da garantire il

Grazie alla situazione politica-militare del secondo dopoguerrae i compromessi raggiunti dalle Grandi Potenze nel 1944–1945l’Ungheria, insieme ai suoi vicini rientrò nella sfera d’influenzasovietica.Durantequelquasimezzosecoloincuil’Ungheriarientrònel“camposovietico”,lasovranitàdelPaeseeralimitata.Lalimitazionevariò di periodo in periodo, ma possiamo individuare quattrodistintisotto-periodi (1944–1949,1949–1956,1956,1956–1988).

Nel primo (1944-1949), all’inizio prevalsero i principi dell’economia di mercatoedelpluralismopolitico.Tuttaviadal1947-1948grazieall’aiutosovietico si assistette all’eliminazione del sistema multipartitico,all’abolizione della proprietà privata, alla riorganizzazione dellasocietà, e alla disseminazione violenta dell’ideologia marxistanella vita intellettuale. Inoltre, nel 1947 l’Ungheria firmò la pacediParigi,cheristabilìquasidel tutto iconfinidel1938. Ilperiodofu chiuso infine dall’approvazione del nuovo statuto del 1949.

Mátyás Rákosi, la figura emblematica del sistemamono-partiticoformatosi nel 1949 cercò di eliminare gli oppositori politici coni metodi utilizzati nell’Unione Sovietica di Stalin e di terrorizzaregliscontenticonl’aiutodell’AutoritàdiProtezionedelloStato.Peressere pronti allo scoppio della terza guerra mondiale, tutti glistatidelbloccoorientalefuronoinvestitidaun’industrializzazioneforzata,el’Ungheriaricevetteilcompitodidiventare“ilPaesedelferroedell’acciaio”.Inquestoperiodomoltoimportantefuanchel’operadiricostruzionedipartidelpaese(vediipontidelDanubiotemporaneamenteripristinatiaBudapest).Nelcampodellapolitica

Il contesto storico: l’Ungheria dal 1945

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potere di Kádár.Osservando i processi internazionali la direzionestataleedelpartitosocialistanellasecondametàdeglianni‘80simiseallatestadelleriformepoliticheedeconomiche,edebbeunimportanteruolonellacreazionepacificadelsistemademocraticodel dopo 1990. Allora, con lo smantellamento della Cortina diFerro,l’Ungheriaritornòafarpartedellacircuitodeipaesieuropei.

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Durante la Seconda guerra mondiale furono fatti saltarein aria tutti i ponti del Danubio e la maggioranza dei pontidell’Ungheria. La loro ricostruzione iniziò nel 1945, con mezzipropri, e finì nel 2001 con il contributo dell’Unione Europea.

Archive of the Military Museum of Southern New England in FORTEPAN

BUDAPEST-1945. Vista dal Palazzo Reale (kilatas a KiralyiPalotatol).

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BUDAPEST-1945.ViewfromtheRoyalPalace.ArchiveoftheMilitaryMuseumofSouthernNewEngland

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Per diversi decenni, la Radio Free Europe fu uno dei mezzi più efficacidi comunicazionedell’Occidente verso l’EuropaOrientale.Naturalmente, la radio fu un mezzo di propaganda, ma mostrò un mondo che gli ungheresi non potevano conoscere.

(Propagandaanyagot szallito luftballonokat toltenek fel a Szabad Europa Radio munkatarsai)

in FORTEPAN

1945 - I colleghi di Radio Free - L’Europa lancia palloncinipieni di materiale di propaganda

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HUNGARY-1945.ThecolleaguesofRadioFreeEuropearepackingballoonsfullofpropagandamaterial

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Ed ecco l’immagine del “blocco” sovietico: tutto imbandierato,tutto unificato, ma tenuto insieme solo dalla forza.Eraun’integrazionesolodifacciata.

Photo by Urban Tama in FORTEPAN

HUNGARY- Gerberstrasse, 1982 - L’immagine del Bloccosovietico

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HUNGARY-Gerberstrasse,1982.TheimageoftheSoviet“bloc”.PhotobyUrbánTamá

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Lo smantellamento della “Cortina di Ferro” fu un gesto solosimbolico: da diversi anni mancavano i soldi per per far funzionare quel sistema. Comunque, insieme al crollo del murodi Berlino segnò l’inizio della scomparsa della divisione europea.

* FORTEPAN è ilmaggiore archivio fotografico ungherese online,doveogni immagine è sotto licenzaCreativeCommonsCC-BYSA-3.0. Il lavoro è svolto da redattori e da aiuti volontari.

Photo by Urban Tama in FORTEPAN

1989 - Smantellamento della “cortina di ferro” sul confineaustro-ungarico (a “vasfiiggony” lebontasa a magyar-

osztrak hataron).

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HUNGARY-1989.Dismantleofthe“IronCurtain”ontheAustrian-Hungarianborder

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Nell’aprile1945finisconoleoperazionisovietichesulterritorioungherese

Firmadeltrattatodipaceconl’UngheriaaParigi

Conl’approvazionedellanuovaCostituzionel’Ungheriafiniscediadottareilsistemasovietico

Morte di Stalin, inizia la destalinizzazione

Scoppia la rivoluzione

Le due crisi dell’olio intralciano pesantemente la ripresa economica

Iniziaildialogotrailpartitodigovernoel’opposizionesulprocessoditransizioneallagestionedemocraticadelpotere

Le prime elezioni libere dopo il cambio di regime

L’Ungheria entra a far parte dell’Unione Europea

Cronologia

1945

1947

1949

1953

1956

1973 - 1979

1989

1990

2004

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a cura di Andrea Griffante, Vytautas Magnus University

LA LITUANIA

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delsuotessutosociale.Seil‘rimpatrio’dipartedeicittadinidilinguapolaccapresentinellaparteorientaledellaRepubblica(1944-1947)servì a renderne l’incidenza percentuale inferiore, l’alto tasso di natalitàdellaLituaniapostbellicapermisedilimitaresensibilmentela consistenza dei flussi di manodopera provenienti dalle altreRepubblichesovietiche.Tuttociònonfececheconsolidareilruolodeilituanicomenazionetitolarelasciandoallalingualituana,purtra alterne vicende, un ruolo di dignità pari a quella del russo.

Le trasformazioni dello Stato non necessariamente coincisero con le trasformazioni della società. Nonostante l’egalitarismoideologicamente imposto, la società lituana visse un percorso dimodernizzazioneincuieranogiàvisibiliigermidell’odiernasocietàdeiconsumi.Nelcorsodeglianni’70,laprotestagiovaniledivennel’epifenomenodeicambiamentiinattonellasocietà.Essaresevisibilel’esistenza di uno scarto generazionale simile a quello presentenell’Europa occidentale. La cosiddetta ‘Primavera di Kaunas’ el’auto-immolazione del giovane studente Romas Kalanta (1972) ne furonoilmomentodimassimarilevanzasimbolica.Laecodiquelgestosorpassò iconfinidell’UnioneSovietica.PerquantogliannisuccessiviabbianosegnatolacrescitadelprotagonismodellasocietàcivileconlanascitadelGruppodiappoggioagliaccordidiHelsinki(1976),furonotuttaviaglianni’80adareinizioaunatrasformazioneavente proprio nella società civile il suo fulcro principale.

Sull’onda del riformismo gorbačioviano e nel generale clima diaperturacheparvecaratterizzarelaprimapartedelsuocorsoemerse

Nata dalle ceneri dell’Impero zarista nel 1918, la Lituania si trovò dopo appena vent’anni di indipendenza a diventare nuovamente un terrenodiscontrotrapotenzeregionali.Senel1939ilPattoMolotov-RibbentropavevaassegnatoilPaeseall’areadiinfluenzasovietica,gli sviluppi della Seconda guerra mondiale trasformarono la Lituania nell’oggetto di contrapposte politiche di potenza. L’occupazionee l’annessione del Paese all’URSS nel 1940 fu seguita nel giugno dell’anno successivo da un’ondata di deportazioni verso la Siberia dicuifuronovittimecirca17.500persone.Ancorpiùpesantifuronoifruttidell’occupazionetedescadeglianni1941-1944.Lepolitichedisterminionazistacomportaronoperlagrandecomunitàebraicadi Lituaniauna riduzionedi circa195.000unitàpari al 95%dellasua consistenza complessiva. La seconda occupazione sovieticache, iniziata nel 1944, si protrasse per quasi un cinquantennio,determinò lacomplessivaridefinizionedellestrutturedelloStato.

Il periodo sovietico (1944-1990) rappresentò per la Lituania,trasformata in una repubblica a sovranità limitata, un periodoestremamentecomplessoetutt’altrocheuniforme.Definitivamentesconfitta la resistenza armata lituana nel 1953, le rinnovatestrutturedellaRepubblicadivenneropartediunsistemaapartitounico, dirigistico e repressivo posto a controllo tanto del tessutoeconomicochediquellosociale.Lenecessitàdeipianiquinquennalie dell’ideologia furono alla base dell’industrializzazione forzata del Paese, la cui economia era sempre stata a base agricola, e del crescenteinurbamentodeisuoiabitanti.Accantoaciò,laLituaniasovietica fu l’oggettodiunprogressivoprocessodietnicizzazione

Il contesto storico: Lituania

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in Lituania il Gruppo di appoggio alla Perestrojka meglio noto come Sąjūdis.Costituitosinel1988,Sąjūdis fuilprincipaleattoredellascenapoliticadeitardianni’80.Sullascortadiunanotevolemobilitazionepopolareedell’azionepoliticadiSąjūdis, l’11 marzo 1990 la Lituania divenne la prima Repubblica federata sovietica a dichiarare lapropriaindipendenza.Neseguìunperiodoparticolarmentedifficileecaratterizzatodalprogressivodeterioramentodei rapporti tra ilricostituitoStatoindipendenteel’UnioneSovietica.Dopol’embargocommerciale imposto da Mosca alla Lituania nel mese di aprile e durato74giorni,furonoletruppesovieticheatentaredisoffocarelaRivoluzionelituana.Il13gennaio1991l’assediodellasededellaTelevisionenazionaleportòall’uccisionedi14personeealferimentodipiùdi700.Fuproprionelperiodosuccessivoagliavvenimentidigennaiochelacomunitàinternazionalepreseariconoscerede jure l’indipendenzadelPaesebaltico.GliannicheseguironocoinciseroconilrapidoriavvicinamentodellaLituaniaall’Europaoccidentale.Coronamentonesonostatil’ingressonell’UnioneEuropeaenellaNATOnel2004el’adozionedell’eurocomevalutanazionalenel2015.

Lequattrofotografieproposteesemplificanopartedeicambiamentiintervenutia livello socialenella Lituania sovietica. Inparticolare,esse illustrano l’avanzata dell’urbanizzazione e il veloce sviluppo deglistilidivitaurbani.Ilsostratoideologicodeipianiquinquennalinon solo non fu in grado di preservare la popolazione dalla diffusione della società dei consumi, ma paradossalmentene stimolò la nascita ponendo le basi della Lituania odierna.

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KAUNAS-1970s.LivingarchitectureinSovietLithuania.ArchiveoftheLibraryoftheLithuanianAcademyofSciences,Vilnius

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KARKLININKAI-1970s.Partecipantsinaseminarforamateurtheatrecompanies.ArchiveoftheLibraryoftheLithuanianAcademyofSciences,Vilnius

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ŠIAULIAI-1970s.AworkerattheTVsetsfactoryinthecity.ArchiveoftheLibraryoftheLithuanianAcademyofSciences,Vilnius

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VILNIUS-1970s.AdesignershowsthenewcollectionofbagsproducedatRedStarfactory.ArchiveoftheLibraryoftheLithuanianAcademyofSciences,Vilnius

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1991

1993

2004

2015

Cronologia

NascitadelloStatonazionalelituano.

Primaoccupazionesovietica.

Occupazionenazista.

Iniziodellasecondaoccupazionesovietica.

‘Rimpatrio’dellapopolazioneetnicamentepolacca.

Fine della principale ondata delle deportazioni dellapopolazionecivileinSiberiainiziatanel1940.Conclusione della Resistenza armata lituana.

Crescitadellaprotestagiovanileconlacosiddetta‘Primavera di Kaunas’ e l’autoimmolazione di RomasKalanta.

NasceilGruppodisostegnoagliaccordidiHelsinki.

PubblicadenunciadelPattoMolotov-Ribbentropda parte del movimento di opposizione Lietuvos Laisvės lyga.

Nasce il Lietuvos Persitvarkymo sąjūdis.

L’11 marzo la Lituania dichiara la propria indipendenzadall’UnioneSovietica.

1918

1940 - 1941

1941 - 1944

1941-1944

1944-1947

1953

1972

1976

1987

1988

1990

Il 13 gennaio le truppe dell’Armata sovieticaattaccano la sede della Televisione lituana.Poco dopo l’Islanda sarà il primo stato ariconoscere de jure l’indipendenza del Paese.

Partono dalla Lituania le ultime divisionisovietiche presente sul territorio della repubblica.

LaLituaniadiventamembrodell’UEedellaNATO.

Il1°gennaiol’eurodiventalavalutanazionale.

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a cura di Simone Attilio Bellezza, Università degli Studi di Trento

L’UCRAINA

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Il contesto storico: Ucraina

due fronti, tanto contro gli occupanti tedeschi, quanto controle forze sovietiche che avanzavano da est. L’URSS riconquistòtutta l’Ucraina nel 1944, ma la resistenza armata dei partigianinazionalisti continuò fino a metà degli anni Cinquanta.All’iniziodeglianniSessantaunanuovagenerazionediintellettualirifondò il movimento nazionale ucraino sulla base dei dirittiumani:ancoraconvintidellagiustezzadellacausasocialista,questiintellettualicollaboranoconilpoteresovieticofinoall’iniziodeglianniSettanta.Ladirigenzasovietica,preoccupatadallaPrimaveradiPraga,deciseperlarepressionediquestofilonedelmovimentonazionaleucrainonel1972-73.Ciononostantelemanifestazioniafavoredelrispettodellaculturaucrainacontinuaronocon la fondazione,nel1976, del Gruppo Ucraino a sostegno degli accordi di Helsinki.La situazione cambiò radicalmente con l’ascesa diMikhail Gorbaëv e con la democratizzazione: negli anni Ottanta emerse ilmovimentoindipendentistaucraino(chiamatoRukh),checonobbeun’espansione di consenso anche a seguito dell’incidente di Černobyl’,inizialmentetenutonascostoallapopolazionesovietica.DopoilfallitocolpodistatoaMoscadell’agosto1990,leistituzioniucraine avviarono le procedure per l’indipendenza completa da Mosca:essafuottenutaconunreferendumpopolarenelqualepiùdel92%deiresidentiucraini(dituttelenazionalità)votaronoafavore.Nel periodo post-sovietico l’Ucraina fece fatica a trovare unasua collocazione internazionale: pur aspirando all’integrazione nell’UnioneEuropea,lacorruzionedellapoliticamantenneilpaesesottol’egidadiMosca.Nel2004leopposizionifiloeuropeevinsero

L’ideadi unanazioneucrainadistinta e indipendentenacquenelcorso del XIX secolo nel clima di espansione dei nazionalismi in tutta Europa: fin dalle sue prime manifestazioni il movimentonazionale ucraino sottolineò i legami con il resto dell’Europaoccidentale. L’impero zarista reagì reprimendo violentementeil movimento nazionale ucraino e vietando la lingua ucraina.Durante la Prima guerra mondiale gli ucraini insorsero fondando i consigli (in ucraino rada, in russo soviet) dei contadini, degli operai e dei soldati: la scelta della dichiarazionedi indipendenzafudeterminatadallaRivoluzioned’Ottobredel1917. Ibolscevichivolevano infatti costruire uno stato fortemente centralizzatoche avrebbe limitato l’autonomia ucraina. Nel corso della guerracivileLeninsiassicuròilsupportodellapopolazionepromettendola terra ai contadini e ampi spazi per lo sviluppo della cultura ucraina, cosa che in effetti avvenne durante gli anni Venti.L’ascesadiStalinalpoterecomportòlafinedellepoliticheavviateda Lenin e la creazione di un potere fortemente centralizzato e semprepiùcaratterizzatoinsensorusso:gliintellettualieipoliticiucraini che avevano fatto prosperare il paese negli anni Ventivennero perseguitati e spesso condannati amorte. La resistenzadei contadini ucraini venne repressa con una carestia artificiale:la requisizione forzata della produzione agricola ucraina causòla morte per fame di almeno tre milioni e mezzo di contadini.Durante la Seconda guerra mondiale l’Ucraina venne invasa dalle forze tedesche: dopo un breve periodo di collaborazione con i nazisti, i partigiani nazionalisti ucraini iniziarono una guerra su

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le elezioni presidenziali,ma i risultati furono falsificati: gli ucrainisceseroquindiinpiazzapermanifestarecontroibrogli,dandovitaallapacificaRivoluzioneArancione.Gliarancioniottennerolaripetizionedel secondo turno elettorale, nel quale risultarono vincitori.Le riforme della politica e dell’economia non furonoperò portate a termine e nel 2010 tornò al potere il fronte filorusso. Nel 2013 il presidente Viktor Janukovydecisedi nonfirmare l’accordodi associazione con l’UE.Questadecisione provocò le proteste della popolazione: nonostante la repressione violenta, le manifestazioni denominate Euromajdan(dal nome della piazza centrale di Kyiv, il Majdan Nezaležnosti– Piazza Indipendenza) ottennero la fuga del presidente e nuoveelezioni. La Russia reagì invadendo la Crimea e iniziando unaguerra contro il governo di Kyiv nelle regioni orientali del paese.

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Il Cine-Foto-Fono-Archivio Centrale Statale dell’Ucraina “H.S.Pšenyčnyj” è la più ampia istituzione statale ucraina perla conservazione di documenti audio, fotografici o filmati.

LafotoritraealcunideipartecipantialCongressodellaFederazioneMondialedellaGioventùDemocratica,chesitenneaKyivnell’agostodel1957,inconcomitanzaconilFestivalMondialedellaGioventùedegli StudentidiMosca.Questi incontri eranoorganizzatidallerepubbliche socialiste a guida sovietica come delle occasioni dipropagandainternazionale,durantelequalilagioventùpoliticamentesana, proveniente da tutto il mondo, si contrapponeva a quellacorrottadel capitalismooccidentale. L’ideologiaufficialediquestiincontrieraquelladiunvagopacifismo:ilCongressosichiuseinfatticonunrichiamoaigoverniaffinchéoperasseroperlapacemondiale.Neifattiquestiincontrisfuggironoperòalcontrollopoliticosovieticoecostituironoun’occasionediconoscenzaediscambiodiesperienze(avolteancheconflittuale)fragiovanichevenivanodapaesidiversi.Ilclimageneraleeraperòquellodiunagrandefestaediuncertoottimismoperilfuturo.Inquestafotoufficialevisonoungiovaneucraino(asinistra,nellatipicacamiciaricamata)cheguidavaidelegatistranieriallavisitadellacapitaleucraina.Lapresenzainquestefotodimolteetniediverse(soprattuttoafricanieasiatici)noneracasuale:lapropagandasovieticadipingeval’URSScomeunpaeselontanodalrazzismocheavrebbeinvececaratterizzatolasocietàstatunitense.

AlcunipartecipantialCongressodellaFederazioneMondialedellaGioventùDemocratica.Cine-Foto-Fono-ArchivioCentraleStataledell’Ucraina“H.S.Pšenyčnyj”

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KYIV-1957.SomeparticipantsintheCongressoftheWorldFederationof

DemocraticYouth.

CentralStateCine-Photo-Phono-ArchiveofUkraine“H.S.Pšeničný”

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Il Cine-Foto-Fono-Archivio Centrale Statale dell’Ucraina “H.S.Pšenyčnyj”, che è la più ampia istituzione statale ucraina perla conservazione di documenti audio, fotografici o filmati.

QuestafotoritraeungruppodigiovanioperaidellacittàdiLuhans’k(nell’est dell’Ucraina) che riposano in una calda domenica (4 luglio 1965)neiboschiattornoallacittà.Seppureanchequestafotofosseunritrattoufficialedelriposodellegiovaniclassioperaiesovietiche,inessasiscorgonoalcunielementichetradisconolaforteinfluenzadeimodellidiconsumooccidentali.Iragazzisedutisulladestraportanoicapellitroppolunghirispettoalcostumeapprovatoufficialmente,esoprattuttomoltissimigiovaniportanodellescarpedaginnasticadiunanotissimamarcadiabbigliamentostatunitense.Nonostantelapropagandaufficialeprofessasseildisinteresseperibenimaterialipersonali,igiovanisovietici–tantoglistudentiuniversitariquantocolorochegiàlavoravano–eranoinevitabilmenteaffascinatidalleculture giovanili occidentali, la cui musica e moda cercavano di seguire il più strettamente possibile. Fu infatti la generazione dei baby-boomerssovietici,natidopolafinedellaSecondaguerramondiale,adavviarelatrasformazionedelpatriottismosovietico:dall’ideaditrasformazione del mondo secondo i principi del marxismo-leninismo si passò all’orgoglio per la potenza politico-militare della propriapatria ormai scevra di ogni sincero richiamo all’utopia socialista.

Luhansk-4Luglio,1965.Ungruppodigiovanilavoratori.Cine-Foto-Fono-ArchivioCentraleStataledell’Ucraina“H.S.Pšenyčnyj”

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LUHANS’K-4July,1965.Agroupofyoungworkers.CentralStateCine-Photo-Phono-ArchiveofUkraine“H.S.Pšeničný”

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Caricatura dalla rivista satirica ucraina «Perec’» («Il peperone»)conservata presso la Biblioteca Nazionale dell’Accademia delle Scienzedell’Ucraina“V.I.Vernads’kyj”.Labibliotecaèstatafondatanel1918dalpoteresovieticoperconservareilpatrimoniolibrarioe dimanoscrittidellaRepubblica SocialistaUcraina e conserva lapiùgrandecollezionedimaterialimanoscrittieastampadelpaese.Questavignettaèapparsanel1957erappresentailmercatocomuneeuropeo, allora appena creato con gli accordi di Roma del marzo 1957.L’immaginerappresentagliStatiUnitid’America(l’uomopiùgrande con il farfallino della bandiera americana e i gemelli con il simbolodeldollaro)chebevequasituttoilcontenutodiunbicchieresucuièscritto«mercatocomune».Ipiccoliuomini,chechiaramenterappresentanogliuominipoliticieuropei,nonpossonochesperarediberequalchegoccia;nelladidascaliasilegge:«IlmercatocomuneoIOGNAM!,MENTREAGLIALTRINONNEDO».Questacaricaturaben rappresenta l’interpretazione che la dirigenza e la propaganda sovietiche davano delle iniziative europee comuni (altre vignetteattaccavanospessol’Euroatom).L’ideageneraleeracheleiniziativeper il coordinamento e l’integrazione dei paesi europei fossero in realtàpensatedagliamericaniperapprofittarneenascondesserosempre un’offensiva imperialistica statunitense. Questainterpretazione della CEE come camuffamento dell’espansioneUSAèstataconservataeripresadallapropagandanellaRussiadiPutinperattaccareilprogettod’integrazionedell’UnioneEuropea.

UCRAINA-1957.Ilmercatocomuneeuropeo.Caricaturadellarivistasatiricaucraina«Perec‘».Bibliotecanazionaledell’AccademiadelleScienzedell’Ucraina“V.I.Vernads’kyj“

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UKRAINE-1957.ThecommonEuropeanmarket.CaricatureoftheUkrainiansatiricalmagazine“Perets”.NationalLibraryoftheAcademyofSciencesofUkraine“V.I.Vernads’kyj”

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Foto dall’archivio del Museo della Rivoluzione della Dignità.Questo museo è stato fondato il 18 novembre 2015 comeistituzionalizzazione di una iniziativa popolare sorta durante leproteste dell’Euromajdan: già durante le manifestazioni, alcunipartecipanti avevano percepito l’importanza di conservare lamemoria di quanto stava avvenendo. Nacque così dal basso un“MuseodelMajdan”checercavadiraccogliereoggetti,immaginiedocumenticheraccontasseroquantostavaavvenendo.L’iniziativaèstatafattapoipropriadall’IstitutodellaMemoriaNazionalepressola Presidenza del Consiglio dell’Ucraina con la denominazione che gli storicihannoiniziatoadareairivolgimentidell’inverno2013-2014.La foto rappresenta una delle barricate sorte a difesa della Piazza dell’Indipendenza (Majdan Nezaležnosti): come avvenne moltospesso, le barricate furono anche luogo dell’espressione della ricercaartisticadellenuovegenerazioni che, conun linguaggioaloro vicino, esprimevano la propria aspirazione al cambiamento.Sulla barricata si vede un disegno che riprende un breve cartone animato di Bruno Bozzetto sui comportamenti delle nazionieuropee, che ha avuto grande successo in internet. In questareinterpretazioneicerchidipinticonlebandierenazionaliraffiguranoun’UcrainachehadecisodilasciarelaRussiaperandareconl’UE.A fianco la scritta legge: «Caro BabboNatale, per il nuovo annoregalami le dimissioni del governo in carica. Con amore, Euro».

UCRAINA-2014.UnadellebarricatecostruiteperdifenderePiazzaIndipendenza(MaidanNezalezhnosti).Archiviodellarivoluzionedelladignità

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UKRAINE-2014.OneofthebarricadesbuilttodefendIndependenceSquare(MaidanNezalezhnosti).ArchiveoftheRevolutionofDignity

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Nasce il movimento nazionale ucraino; l’impero zarista ne reprimegliesponentievieta la linguaucraina.

DopolarivoluzionediOttobre,ilconsiglionazionaleucraino (Rada) dichiara l’indipendenza daMosca.

Le forze bolsceviche assumono il controllo delle terre ucraine sconfiggendo sia leforze indipendentiste sia quelle anarchiche.

Sottol’egidadell’URSSl’Ucrainaconosceunperiododi grande espansione della cultura nazionale.

Stalin reprime intellettuali e politiciucraini; nella carestia artificiale muoionotre milioni e mezzo di contadini ucraini.

Occupazionenazistadell’Ucraina.

L’URSSsconfiggegliultimipartigianiindipendentistiucraini.

Festival mondiale della gioventù e deglistudenti a Mosca: a Kyiv ha luogo il CongressoMondiale della Gioventù Democratica.

Repressione degli intellettuali cherichiedevano la difesa della cultura ucraina.

Nasce il Gruppo Ucraino a sostegno degli accordi di

CronologiaXIX sec.

1917

1921-1922

1921-1932

1932-1933

1941-1944

1955

1957

1972-1973

1976

1986

1990

2004

2013-2014

Helsinki.

Incidente alla centrale nucleare di Černobyl’.

1° dicembre: il referendum sull’indipendenza del paesedall’Unione viene vinto con il 92%dei voti.

Rivoluzione arancione: la popolazione ucraina insorge contro la falsificazione delle elezioni presidenzialie per una più stretta collaborazione con l’UE.

Euromajdan: la popolazione ucrainainsorge a favore dell’accordo con l’Unione Europea. La Russia invade l’Ucraina.

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a cura di Alessia Risi, University College Cork

L’IRLANDA

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Parlamento irlandese autonomo pur rimanendo parte delRegno Unito) e i protestanti unionisti del nord dell’Irlanda(timorosi di perdere i propri privilegi sotto un eventualegoverno cattolico e nazionalista). Lo spirito nazionalistaavrebbe avuto la meglio e gli inglesi avrebbero concessol’autogoverno all’Irlanda con l’Home Rule Act del 1914.Tuttavia, tale atto entrerà di fatto in vigore soltanto dopo laprima guerra mondiale. Gli anni tra il 1914 e il 1922 sonoanni di violenta lotta politica. Nel pieno dellosconvolgimento internazionale del primo conflitto mondiale -cui tutta l’Irlanda (unionista e nazionalista), non essendosoggetta al reclutamento britannico forzato, partecipa conmigliaia di combattenti volontari -, un gruppo di militantirepubblicani irlandesi (lrish Republican Brotherhood) reclamala completa indipendenza dell’Irlanda dalla Gran Bretagna escatena quella che è passata alla storia con il nome di Rivoltadi Pasqua (Easter Rising). Si compie così il primo passo di uncomplicato e controverso processo che porta l’Irlanda allaguerra per l’indipendenza (1919-1921) attraverso l’azioneparamilitare dell’lrish Republican Army (IRA) e sotto la guidadi Michael Collins. La fine della Guerra d’indipendenza nel1921 vede la creazione dello Stato Libero di Irlanda (lrishFree State), comprendente quasi tutta l’isola ad esclusionedell’Irlanda del Nord. Sei delle nove contee della regionedell’Ulster - Fermanagh, Antrim, Tyrone, Darry, Armagh eDown -, a maggioranza unionista e protestante, rimangonoparte della corona britannica. Sebbene venga istituita sededel primo Parlamento indipendente irlandese (Dail Eireann) aDublino, l ‘ l r i s h Free Stat e r imane membro del Commonwealth eimembridelParlamentosonochiamatiagiurarefedeltàal

Per quasi un millennio, dal 1169 al 1922, l’Irlanda è stataassoggettata al dominio inglese. Gli effetti di talecolonizzazione raggiungono il loro picco più drammatico trail 1845 e il 1849 quando l’intera isola è colpita dallacosiddetta Great Famine (Grande Carestia) che, nel giro dipochi decenni, letteralmente dimezza la popolazioneirlandese: tra i morti per fame e un’ondata migratoria senzaprecedenti - diretta soprattutto verso il Canada, gli StatiUniti, l’Inghilterra, la Scozia e l’Australia - il tasso dipopolazione passa da 8 milioni di persone a circa 4 nel 1911.La tragica esperienza della Great Famine segnaprofondamente la successiva storia irlandese, incrinandodefinitivamente i rapporti con gli inglesi. Ancora oggi, infatti,è opinione diffusa tra gli irlandesi che la carestia avrebbepotuto essere arginata o addirittura evitata dal governobritannico. Verso la fine del diciannovesimo secolo, unmovimento di rinascita culturale (Gaelic Revival) esorta aritrovare le proprie radici identitarie (a parlare e leggere inirlandese, a preferire gli sport irlandesi, come l’hurling e ilGaelic football, a quelli inglesi (cricket)). Tutto ciò trova ecosulla scena politica e si traduce nella progressiva aspirazionedi larga parte della popolazione a un Parlamentoindipendente, libero dalla supremazia legislativa inglese. Talesentimento è però profondamente osteggiato dai membri(per lo più aristocratici) del radicato insediamento britannicosul territorio irlandese, i quali nel proprio interesse (in moltiposseggono terre e latifondi) spingono affinché il Paese restiparte della corona britannica. Si genera così una divisionedella popolazione tra i sostenitori, per la maggior partecattolici, dell’Home Rule Movement (teso a creare un

Il contesto storico: Irlanda

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Come si è cercato di indicare, le cause di tale scarto vannoricercate in una varietà di ragioni geo-politiche, economichee socioculturali rispetto alle quali possiamo fare almeno dueconsiderazioni importanti. Da un lato, bisogna tener contoche nel periodo immediatamente successivo alla SecondaGuerra Mondiale, l’Irlanda è ancora un paese molto povero,basato per lo più su un assetto agricolturale di scarsiproventi e ancora largamente dipendente dall’economiabritannica. Durante gli anni Quaranta e Cinquanta, lecondizioni drammatiche di povertà e di disoccupazione delpaese riacuiscono le percentuali dell’emigrazione di massache tocca picchi simili a quelli del periodo della GrandeCarestia. Se tale intreccio tra la povertà del paese, ilperdurare di una forte dipendenza economica nei confrontidella Gran Bretagna e l’emigrazione di massa costituisconoil principale motivo di isolamento economico dell’Irlandadurante gli anni Cinquanta - mentre invece altri Paesi europeiiniziano a trarre beneficio dai così detti miracoli economicidel tempo - dall’altra parte bisogna anche tener conto delpotere della chiesa cattolica che allora - ma in larga parteancora oggi - regolava in maniera pervasiva le strutturesocioculturali e politiche irlandesi. Infatti, mentre altrove glianni Cinquanta sono terreno preparatorio per le rivoluzionisociali e sessuali degli anni Sessanta, in Irlanda diventano, inultimo, sinonimo di repressione sessuale. Il quasi assolutocontrollo da parte del moralismo cattolico e le conseguentiforti censure e chiusure culturali, alzano muri ideologici emantengono il paese in uno stato di quasi assolutaimmobilità dal punto di vista dell’immaginario collettivorispetto a ciò che accade altrove in Europa nello stesso arcoditempo.

sovranobritannico.Tale aspettodinon completa indipendenzadell’isola, oltre aunadivisione del territorio che si sperava solo temporanea, saràmotivo di forti tensioni politiche che porteranno a un anno diferoceguerracivile(1922-1923).Difatto,iterminideltrattatochecostituisce l’lrish Free State, riconfermati alla fine della guerracivile,dividonoilPaeseinduefazionipolitiche,unaasostegnodeltrattato inteso come migliore compromesso politico possibile almomento, seguace di Michael Collins e rappresentata da Cumann na nGaedheal(partitodimaggioranzadelprimogoverno);l’altradiforteopposizioneerappresentatadalpartitorepubblicanoindipendentistaSinn Fein, guidato da Eamon de Valera. Nel 1926 de Valeralascia Sinn Fein e fonda un nuovo partito di opposizione,Fianna Fail (‘Soldiers of Destiny’) che vince le elezioni nel1932. De Valera resterà alla guida del Paese per sedici anni,fino al 1948 (sarà poi rieletto Taoiseach, ovvero PrimoMinistro della Repubblica d’Irlanda, altre due volte, dal 1951al 1954 e dal 1957 al 1959). Nel 1937 de Valera riesce a farapprovare la nuova costituzione irlandese (ancora oggi invigore), in virtù della quale, tra l’altro, il nome di lrish FreeState cambia in Eire (‘lreland’), la ripartizione dell’Irlanda delNord viene considerata come divisione artificiale, la religionecattolica diventa religione di Stato e la lingua irlandese(insieme all’inglese) lingua ufficiale. La nuova costituzione,tuttavia, così come la politica di de Valera che spingeva perun atteggiamento di autosufficienza del Paese senza contattiesteri, vanno a determinare una situazione politicoeconomicadi stagnamento fino agli anni Sessanta. DivenutaRepubblica a tutti gli effetti nel 1949 ed entrata a far partedell’allora Comunità Economica Europea solo nel 1973, laRepubblica di Irlanda, in confronto ad altri paesi, presentadunque un processo di integrazione europeo molto lento.

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Lafotoselezionata,comeindica iltitolostesso,raffigura ilCentrodelle Donne di Dublino che rimane attivo dal 1979 al 1985,quando chiude permancanza di finanziamenti pubblici e privati.

ÈraccoltanellibrofotograficoWomen in Focus: Contemporary Irish Women’s Life, a cura di PatMurphy e NellMcCafferty (Dublino:Attic Press, 1987). Tale libro nasce con l’intento di dare visibilitàallecondizionidivitadelledonne irlandesi traglianniSettantaeOttantaedicontribuireintalmodoafarcrollareilmurodisilenzie di dimenticanze che spesso avvolgono la storia femminile. Lefoto spaziano da scatti che ritraggono la vita privata, domesticadi singoledonneaquellidelmondodellamoda,dell’arteedellecampagne politiche. Come si legge nella prefazione a cura dellacasa editrice, Women in Focus sceglie la via della documentazione visuale come forma di comunicazione e tenta di coinvolgere, nel processo di creazione del libro, quante più donne possibili,inviandocentinaiadilettereallesingoleindividue,aicollettividellecomunità locali, all’unione nazionale dei giornalisti, alle agenziefotografiche e alle gallerie artistiche. La risposta è stata buona,sebbenenononnicomprensivapervarieragioni,dall’impossibilitàfisica a viaggiare (gravidanza,malattia) alle difficoltà economichee/o di accesso alle strumentazioni necessarie (sottolineando adesempio il divario ancoraprofondonegli anniOttanta tra le areeurbane e quelle rurali). La riproduzione delle fotografie variaperchédurantelaraccoltasièvolutoinsisteremaggiormentesuundiscorsodicontenutipiuttostochediqualitàtecnicadelmateriale.

Photo by Clodagh Boyd

IRELAND - Dublin Centro Femminile, 1982.

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IRELAND - Dublin Women’s Centre,1982.PhotobyClodaghBoyd

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La foto è in questione è uno dei tasselli che documentanola condizione femminile irlandese nelle aree più rurali del Paese per buona parte del ventesimo secolo.

Ira, la donna della foto, lava i panni a mano perché nel 1981 non possiedeancoraunalavatrice.

ÈraccoltanellibrofotograficoWomen in Focus: Contemporary Irish Women’s Life, a cura di PatMurphy e NellMcCafferty (Dublino:Attic Press, 1987). Tale libro nasce con l’intento di dare visibilitàallecondizionidivitadelledonne irlandesi traglianniSettantaeOttantaedicontribuireintalmodoafarcrollareilmurodisilenzie di dimenticanze che spesso avvolgono la storia femminile. Lefoto spaziano da scatti che ritraggono la vita privata, domesticadi singoledonneaquellidelmondodellamoda,dell’arteedellecampagne politiche. Come si legge nella prefazione a cura dellacasa editrice, Women in Focus sceglie la via della documentazione visuale come forma di comunicazione e tenta di coinvolgere, nel processo di creazione del libro, quante più donne possibili,inviandocentinaiadilettereallesingoleindividue,aicollettividellecomunità locali, all’unione nazionale dei giornalisti, alle agenziefotografiche e alle gallerie artistiche. La risposta è stata buona,sebbenenononnicomprensivapervarieragioni,dall’impossibilitàfisica a viaggiare (gravidanza,malattia) alle difficoltà economichee/o di accesso alle strumentazioni necessarie (sottolineando adesempio il divario ancoraprofondonegli anniOttanta tra le areeurbane e quelle rurali). La riproduzione delle fotografie variaperchédurantelaraccoltasièvolutoinsisteremaggiormentesuundiscorsodicontenutipiuttostochediqualitàtecnicadelmateriale.

Photo by Fion U la Molloy

IRELAND - Ira de Clair mentre lava i panni nel suo cortileprima di avere una lavatrice 1981.

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IRELAND-IradeClairhandwashingclothesinherbackyardbeforeshegotawashingmachinein,1981.PhotobyFionUlaMolloy

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La foto selezionata raffigura un incontro svoltosi al TrinityCollege di Dublino nel 1980 a supporto Programma di Azione Contraccettiva (CAP) che si opponeva al progetto di legge del1978 (Family Planning) che prevedeva una fornitura limitata di contraccettivi ai fini di pianificazioni familiari e ragioni mediche.

ÈraccoltanellibrofotograficoWomen in Focus: Contemporary Irish Women’s Life, a cura di PatMurphy e NellMcCafferty (Dublino:Attic Press, 1987). Tale libro nasce con l’intento di dare visibilitàallecondizionidivitadelledonne irlandesi traglianniSettantaeOttantaedicontribuireintalmodoafarcrollareilmurodisilenzie di dimenticanze che spesso avvolgono la storia femminile. Lefoto spaziano da scatti che ritraggono la vita privata, domesticadi singoledonneaquellidelmondodellamoda,dell’arteedellecampagne politiche. Come si legge nella prefazione a cura dellacasa editrice, Women in Focus sceglie la via della documentazione visuale come forma di comunicazione e tenta di coinvolgere, nel processo di creazione del libro, quante più donne possibili,inviandocentinaiadilettereallesingoleindividue,aicollettividellecomunità locali, all’unione nazionale dei giornalisti, alle agenziefotografiche e alle gallerie artistiche. La risposta è stata buona,sebbenenononnicomprensivapervarieragioni,dall’impossibilitàfisica a viaggiare (gravidanza,malattia) alle difficoltà economichee/o di accesso alle strumentazioni necessarie (sottolineando adesempio il divario ancoraprofondonegli anniOttanta tra le areeurbane e quelle rurali). La riproduzione delle fotografie variaperchédurantelaraccoltasièvolutoinsisteremaggiormentesuundiscorsodicontenutipiuttostochediqualitàtecnicadelmateriale.

Photo by Beth Ridgell

IRELAND - Programma d’azione contraccettiva (PAC) controla legge sulla pianificazione familiare (TCD), 1980.

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IRELAND - Contraceptive Action Programme (CAP) demonstrating against the original family planning legislation,TrinityCollegeDublin(TCD),1980.Photo by Beth Ridge

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La foto selezionata riprende la dolente questione della divisionedel Paese tra nord britannico e la Repubblica d’Irlanda e mostra delle militanti volontarie dell’IRA, rimettendo in primopiano un irrisolto problema identitario all’interno del Paese.

Comesottolineanolecuratricidelvolume,immaginidiquestotipopossonoevocarespiritodiresistenzaoterroreasecondadichiguarda.

È raccolta nel libro fotografico Women in Focus: Contemporary Irish Women’s Life, a cura di Pat Murphy e Nell McCafferty(Dublino: Attic Press, 1987). Tale libro nasce con l’intento didare visibilità alle condizioni di vita delle donne irlandesi tra glianniSettantaeOttantaedicontribuire in talmodoa farcrollareil muro di silenzi e di dimenticanze che spesso avvolgono lastoria femminile. Le foto spaziano da scatti che ritraggono lavitaprivata,domesticadi singoledonneaquellidelmondodellamoda, dell’arte e delle campagne politiche. Come si legge nellaprefazione a cura della casa editrice, Women in Focus sceglie la via della documentazione visuale come forma di comunicazione etentadicoinvolgere,nelprocessodicreazionedel libro,quantepiù donne possibili, inviando centinaia di lettere alle singoleindividue, ai collettivi delle comunità locali, all’unione nazionaledei giornalisti, alle agenzie fotografiche e alle gallerie artistiche.Larispostaèstatabuona,sebbenenononnicomprensivapervarieragioni, dall’impossibilità fisica a viaggiare (gravidanza, malattia)alle difficoltà economiche e/o di accesso alle strumentazioninecessarie (sottolineando ad esempio il divario ancoraprofondo negli anni Ottanta tra le aree urbane e quelle rurali).La riproduzione delle fotografie varia perché durante laraccolta si è voluto insistere maggiormente su un discorsodi contenuti piuttosto che di qualità tecnica del materiale.

Photo by Geraldine Norrby (Derry Camerawork)

IRELAND - Easter Parade, 1986.

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IRELAND - Easter Parade,1986.PhotobyGeraldineNorrby(DerryCamerawork)

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qualitàtecnicadelmateriale.Lefotopropostesonostatescelteconil proposito di mostrare e raccontare lo scarto dal punto di vista delle donne e delle generazioni più giovani, in un Paese in cui adesempio ancora manca una legge che regoli l’interruzionevolontaria di gravidanza e che approva quella sul divorziosolo nel 1996. Tali ritardi sui diritti delle donne rispetto allascena europea porteranno negli anni a casi tragici comequello di Savita Halappanavar che muore all’ospedaleuniversitario di Galway nel 2012 in seguito alle complicanzedi una gravidanza e del rifiuto dei medici a farla abortire permotivi religiosi. Ciò è indicativo proprio dell’esistenza di quel 91potere ecclesiastico che ancora regola e determinafortemente le varie istituzioni irlandesi, nonostante lapresenza di gruppi femministi militanti, di secondagenerazione, già attivi negli anni Settanta anche in Irlandacome nel resto d’Europa e a discapito del fatto che in Irlandale donne sembrano poter aspirare e raggiungere carichepolitiche elevate: la prima donna Presidente dellaRepubblicaèMaryRobinsonnel1990.

Il libro fotografico Women in Focus: Contemporary lrishWomen’s Life, a cura di Pat Murphy e Nell McCafferty(Dublino: Attic Press, 1987) nasce con l’intento di darevisibilità alle condizioni di vita delle donne irlandesi tra glianni Settanta e Ottanta e di contribuire in tal modo a farcrollare il muro di silenzi e di dimenticanze che spesso avvolgono la storia femminile. Le foto spaziano da scatti cheritraggono la vita privata, domestica di singole donne aquelli del mondo della moda, dell’arte e delle campagnepolitiche. Come si legge nella prefazione a cura della casaeditrice, Women in Focus sceglie la via della documentazione visuale come forma di comunicazione etenta di coinvolgere, nel processo di creazione del libro,quante più donne possibili, inviando centinaia di lettere allesingole individue, ai collettivi delle comunità locali, all’unionenazionale dei giornalisti, alle agenzie fotografiche e allegallerie artistiche. La risposta è stata buona, sebbene nonomnicomprensiva per varie ragioni, dall’impossibilità fisica aviaggiare (gravidanza, malattia) alle difficoltà economiche e/odi accesso alle strumentazioni necessarie (sottolineando adesempio il divario ancora profondo negli anni Ottanta tra learee urbane e quelle rurali). La riproduzione delle fotografievaria perché durante la raccolta si è voluto insisteremaggiormente su un discorso di contenuti piuttosto che di

a cura di Pat Murphy e Nell McCafferty

Libro fotografico “Women in Focus:Contemporary lrish Women’s Life”

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1171: Enrico Il di Inghilterra sbarca in Irlanda con le truppe anglo-normanne e si autoprocla ma Signore diIrlanda.6ottobre1175:IlTrattatodiWindsorconsolidailpredominioanglo-normannoinIrlanda.

15 giugno 1215: Giovanni ‘Senza Terra’, re diInghilterra emana la Magna Carta d’Irlanda, il primo documento che limita il governo sovrano e concede dirittiaisudditi.PapaInnocenzoliilaannullaconunabolla pontificia in difesa della sovranità pontificia.12novembre1216:EnricoIIId’Inghilterrapromulgadi nuovo la Magna Cartaelariconfermanel1225.1297: viene fondato il primo Parlamento d’Irlanda a Dublino per rappresentare la popolazione irlandese e anglo-normanna della Signoria di Irlanda.

1366: viene emanato lo Statuto di Kilkenny conl’intento di arginare il declino della dominazione hiberno-normanna della Signoria di Irlanda.

1472: Edward Poynings, lord deputatod’Irlanda sotto il regno di Enrico VII d’Inghilterra,rilascia una dichiarazione nota come ‘legge di Poynings’, in base alla quale il Parlamentoirlandese non poteva approvare nessuna legge previo consenso del Parlamento inglese.

XlI secolo

Xlll secolo

XlV secolo

XV secolo

Cronologia storica irlandese

XVI secolo

XVII secolo

XVIII secolo

XVIV secolo

XX secolo

1542:vieneapprovatol’Attodellacoronad’Irlandacheproclama Enrico VIII d’Inghilterra, e i suoi successori, Re d’Irlanda. Creazione del Regno d’Irlanda.

1609:hainiziolacolonizzazionedell’Ulsterdapartedeipresbiterianiscozzesi.

1798: esplode la Rivolta irlandese del 1798 contro il dominio dei protestanti nel Regnod’Irlanda, coadiuvata dalle forze militari francesi.

1gennaio1801:ApprovazionedegliAttid’Unionedel 1800. Il Regno d’Irlanda viene annesso allaGranBretagna(Galles,InghilterraeScozia).Sicreacosì il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.1845-1849: la Grande Carestia (generatasi dallaperonosporadellapatata),insiemealleconseguenti,forti, migrazioni di massa, portano il tasso dipopolazioneda8milionidipersoneacirca4nel1911.

18settembre1913:vieneapprovatoinviaprovvisorial’atto noto come Home Rule Act (o Governmentof lreland Act) che concede all’Irlanda un governo autonomo all’interno del Regno Unito di Gran BretagnaeIrlanda.24-29 aprile 1916: con quella che è passataalla storia con il nome di ‘Rivolta di Pasqua’,

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una soluzione agli alti tassi di mortalità infantile.14dicembre1955:l’IrlandasiuniscealleNazioniUnite.agosto 1969: ha inizio il Conflitto nordirlandese(The Troubles) che vede la partizionedell’Irlanda del Nord come causa scatenante.1971:alcuneattivistedelMovimentodiLiberazionedelle Donne Irlandesi vanno a Belfast in treno per comprare contraccettivi in segno di protestacontro la legge che ne vietava l’importazione e la vendita nella Repubblica d’Irlanda.

1 gennaio 1973: l’Irlanda entra a far parte della Comunità Economica Europea (CEE). 31 luglio

1973: l’approvazione del Civil Service Act sull’occupazionedelledonnesposateinentipubblicieprivatiponefineallapraticadelMarriageBar,inbaseallaqualeledonneconiugatenonpotevanolavorare.15 novembre 1985: i rappresentanti dellaRepubblica d’Irlanda e quelli del Regno Unitofirmano l’Accordo Anglo-Irlandese, che provavaa porre fine al Conflitto nordirlandese. 28 giugno1922: inizia la guerra civile tra gruppi nazionalisti(pro-trattato) e repubblicani (anti-trattato).

24 maggio 1923: il Capo di Stato Maggiore dell’IRA, FrankAiken,ordinaaisuoimilitantidideporrelearmi.Finedellaguerracivileconlavittoriadeinazionalisti.23 marzo 1926: Eamon de Valera, leader deirepubblicani irlandesi (Sinn Féin), fonda il nuovo partitorepubblicanoFiannaFáil(Soldatideldestino).

29 dicembre 1937: entra in vigore la nuova Costituzione irlandese. Lo Stato Liberod’Irlanda viene rinominato Eire (Irlanda).

il movimento di Fratellanza Repubblicana Irlandese occupa gli edifici governativi diDublino e proclama la Repubblica d’Irlanda.

21 gennaio 1919: il primo parlamento della Repubblica d’Irlanda si riunisce e rilascia una dichiarazione d’indipendenza dal Regno Unito.Ha inizio la Guerra d’indipendenza irlandese.6 dicembre 1921: f ine del l a Guer r ad’indipendenza irlandese con la firma delTrattato Anglo-Irlandese e la creazione delloStato Libero d’Irlanda (6 dicembre 1922).

28 giugno 1922: inizia la guerra civile tra gruppi nazionalisti(protrattato)erepubblicani(anti-trattato).

24 maggio 1923: il Capo di Stato Maggiore dell’IRA, FrankAiken,ordinaaisuoimilitantidi deporrelearmi.Finedellaguerracivileconlavittoriadeinazionalisti.23 marzo 1926: Eamon de Valera, leader deirepubblicani irlandesi (Sinn Féin), fonda il nuovo partitorepubblicanoFianna Fáil (Soldatideldestino).

29 dicembre 1937: entra in vigore la nuova Costituzione irlandese. Lo Stato Liberod’Irlanda viene rinominato Eire (Irlanda).Agosto 1949: il Presidente irlandese firma l’Attodella Repubblica d’Irlanda che abolisce ogni residuo potere della monarchia britannica nel governo dello stato irlandese.L’IrlandaescedalCommonwealth.11 aprile 1951: il Ministro della sanità NoëlBrown si dimette dopo una forte campagna diopposizione da parte della chiesa cattolica alsuo disegno di legge Mother and Child Scheme (Schema madre e figlio), che cercava di trovare

XX secolo

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legale in Irlanda a seguito di un referendum.11 novembre 1997: Mary McAleese diventa la seconda Presidente donna d’Irlanda.10aprile1998:vienefirmato l’Accordodelvenerdìsanto(oAccordodiBelfast).Vieneelettaun’Assembleaperl’IrlandadelNord,conpoteriesecutivicondivisidal1999.Iniziaildisarmodell’IRAelaGranBretagnas’impegna a liberare i prigionieri politici IRA.1999:l’Irlandaadottal’euro. 23 maggio 2015: viene legalizzato il matrimonio omosessualeconunreferendumchevedelavittoriaschiacciantedeiSì(62,1%)controiNo(37,9%)dellapopolazioneirlandese.Talevittoriarendel’Irlandailprimo paese a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso attraverso il voto popolare.

Agosto 1949: il Presidente irlandese firma l’Attodella Repubblica d’Irlanda che abolisce ogni residuo potere della monarchia britannica nel governo dello stato irlandese. L’Irlanda esce dal Commonwealth.11 aprile 1951: il Ministro della sanità NoëlBrown si dimette dopo una forte campagna diopposizione da parte della chiesa cattolica alsuo disegno di legge Mother and Child Scheme (Schema madre e figlio), che cercava di trovareuna soluzione agli alti tassi di mortalità infantile.14dicembre1955:l’IrlandasiuniscealleNazioniUnite.Agosto1969:hainizioilConflittonordirlandese(The Troubles) che vede la partizionedell’Irlanda del Nord come causa scatenante.1971: alcune attiviste del Movimento diLiberazione delle Donne Irlandesi vanno a Belfast in treno per comprare contraccettivi in segnodi protesta contro la legge che ne vietava l’im-portazione e la vendita nella Repubblica d’Irlanda.

1 gennaio 1973: l’Irlanda entra a far parte della ComunitàEconomicaEuropea(CEE).31luglio1973:l’approvazione del Civil Service Act sull’occupazione delledonnesposateinentipubblicieprivatiponefine alla pratica del Marriage Bar, in base allaquale le donne coniugate non potevano lavorare.15 novembre 1985: i rappresentanti dellaRepubblica d’Irlanda e quelli del RegnoUnito firmano l’Accordo Anglo-Irlandese, cheprovava a porre fine al Conflitto nordirlandese.

3 dicembre 1990: Mary Robinson diventa la prima Presidente donna d’Irlanda.

24 novembre 1995: Il divorzio diventa

XXI secolo

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L’ITALIA

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a cura di Valentine Lomellini (Università degli studi di Padova)

destinata però a naufragare quattro anni più tardi. Non è uncaso che il processo di integrazione europea fosse avviatoconparticolarefervorepropriodatreleaderdemocraticocristiani:l’italiano Alcide De Gasperi, il tedesco KonradAdenauer e il francese Robert Schuman. L’impegnoeuropeista di De Gasperi, leader democristiano e primoPresidente del Consiglio dell’Italia repubblicana, lo porta aessere annoverato tra i “padri fondatori” del progetto diun’Europaunita.

Diverso è il discorso per i partiti di sinistra. Il PartitoComunista (PCI) e il Partito Socialista (PSI) condiviseroun’aperta ostilità alla CECA e alla CED. Nella prima metàdegli anni Cinquanta socialisti e comunisti italiani adottaronouna posizione comune, secondo la logica del “frontismo”.Un primo spartiacque per la sinistra italiana fu costituito dal1956: con la nuova fase di coesistenza pacifica apertasi conla morte di Stalin e a seguito del XX congresso del PCUS, ilPSI cominciò a prendere distanze dal modello sovietico evennero meno gli argomenti alla strategia di unità a sinistraimposta dalla guerra fredda. Per i socialisti era possibiletentare una nuova “via al socialismo” e rompere il frontismocon il PCI, da un lato per aprire un dialogo con la DC ecandidarsi al governo del Paese, dall’altro per tenere il passodei socialismi europei e poter rientrare nell’Internazionalesocialista e, in un immediato futuro, essere parte attiva epropositiva nel processo di integrazione europea. In quello

Nel secondo dopoguerra, la “scelta europea” fu stataconsiderata come uno degli strumenti più efficaci fra quelliche avrebbero consentito all’Italia di superare rapidamente lacondizione di nazione nemica, sconfitta e umiliata,consentendo così alla penisola di allinearsi alle potenzevincitrici e di entrare a far parte a pieno titolo del sistema delVecchio Continente. La scelta europea si inseriva d’altrondenel contesto più ampio dell’adesione al sistema occidentalecompiuta in quegli stessi anni dalla classe dirigentemoderata, sotto l’egida degli Stati Uniti. Sin dalle prime fasidel processo di integrazione, inoltre, l’Italia non intendevaessere coinvolta in tale dinamica in maniera passiva: al di làdegli slanci ideali, l’Italia ambiva ad adattare l’eventualeunificazione europea alla propria posizione nel contestointernazionaleeaipropriinteressi.

Nonostante la scelta europea abbia rappresentato unelemento di continuità, una sorta di costante nella politicaestera dell’Italia repubblicana, l’atteggiamento dei partitipolitici italiani nei confronti del progetto integrazionista nonè stato unanime e si è evoluto con il passare dei decenni. LaDemocrazia Cristiana (DC) da subito sposò la causa europea,giocando un ruolo attivo nella nascita delle prime formecomunitarie: la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio(CECA), ideata nel 1950 su iniziativa del ministro degli Esterifrancese Schuman e la Comunità Europea di Difesa (CED),lanciata in quello stesso anno sempre su spinta francese e

L’ Italia dal 1950 al 1979

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franco-tedesco.

Sul finire degli anni Sessanta, cominciò la lenta evoluzioneall’interno del PCI, simboleggiata dalla partecipazione di unadelegazione comunista ai lavori del Parlamento europeo sindal 1969 e che avrebbe portato ad accettare pienamente gliobiettivi della costruzione europea e a inserirsi nelledinamiche comunitarie. Subito dopo il 1968 era giunta amaturazione una nozione sostanzialmente positivadell’integrazione europea, che si accompagnava a ungraduale distacco dall’URSS e all’europeizzazione del PCI. Inparticolare, l’invasione sovietica della Cecoslovacchianell’agosto del 1968 e il lancio dell’Ostpolitik del governofederale tedesco nel 1969 indussero i comunisti italiani a unaduplice mossa: prendere le distanze da Mosca, per la primavolta su una questione decisiva di politica internazionale erilanciare l’idea del processo di distensione, calata nelcontestoeuropeo.

Durante la segreteria di Enrico Berlinguer,il PCI modificava così il proprio legame con l’UnioneSovietica, pur senza reciderlo, e impostava una politicaestera autonoma, che prendeva definitivamente atto dellacollocazione dei comunisti italiani nel sistema occidentale.Il PCI impegnava infatti le proprie risorse politiche per lacreazione di un polo comunista occidentale, intensificando icontatti con il Partito Comunista Francese e il Partito ComunistaSpagnolo, con la creazione dell’ “Eurocomunismo”, una via nuova edeuropeaalsocialismo,daattuarsinelquadrodelladistensioneediunnuovoruolointernazionaledell’Europa.Inoltre,l’europeismodel PCI andò di pari passo con un ripensamento delladimensione atlantica, come testimoniato dall’apertura di

stesso periodo, con la firma dei Trattati di Roma del 25marzo 1957 che portarono alla creazione della ComunitàEconomica Europea (CEE) e dell’EURATOM, il progettointegrazionista aveva acquistato nuovo slancio. Il primo verobanco di prova della presunta “occidentalizzazione” del PSIfu proprio il voto sull’adesione dell’Italia all’EURATOM e allaCEE: voto favorevole per quel che riguardava l’EURATOM eastensione per la CEE, consumando così definitamente larotturaconilPCI.

La differenziazione tra le due visioni europee della sinistraitaliana - quella socialista e quella comunista - si evidenziòcon maggiore chiarezza con l’inizio degli anni Sessanta e lanascita del “centro-sinistra”. Nel 1962 Fanfani formò il primogoverno italiano con l’appoggio esterno del PSI, cheavrebbe fatto ufficialmente il suo ingresso al governonell’autunno del 1963: con il primo governo Moro (dicembre1963), si aprì la fase organica del centro-sinistra. In queglianni, che nel contesto europeo si identificarono con lapresenza di de Gaulle all’Eliseo, una nuova leadershippolitica, più sicura di sé e confortata dalla trasformazione delpaese in nazione industriale, non trascurò la costruzioneeuropea quale aspetto di una più ambiziosa politica estera,in particolare in ambito sociale. Durante l’esperienza delcentro-sinistra, tutti i partiti, dalla DC al PSI, al PSDI, al PRI,tesero a rimarcare il loro impegno europeo, non a casopresentato come parte integrante di un processo riformatoree di modernizzazione del Paese. Quanto alle vicendecomunitarie, queste vissero un periodo di stallo caratterizzatodall’intransigente politica de Gaulle (culminata nella crisidella “sedia vuota” del 1965-6), da crescenti tensionitransatlantiche e dai timori derivanti dal riavvicinamento

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Berlinguer nei confronti della NATO. La conferma dellanuova “identità europea” dei comunisti italiani avvenne conle prime elezioni a suffragio diretto del Parlamento europeonel giugno del 1979, quando il PCI si confermò secondopartito quanto a numero di preferenze e deputati eletti.

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a cura di Valentine Lomellini, Università degli studi di Padova

L’ITALIA: SEZIONE 1

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Il 1 ° gennaio 1958 prese avvio l’attività istituzionale della CEE edell’EURATOM.NonostantelegrandisperanzeripostenellafirmadeiTrattatidiRoma,findalsuoprimoannodivitalaCEEconobbeuna fase di incertezza, che coincise con il ritorno al potere inFranciadel generaledeGaulle. In Italia si avviarono i primipassidelprogettodel“centro-sinistra”,conlarotturadel“frontismo”traPCIePSI.

Fondazione Enrico Berlinguer (Roma)

ITALIA - 1 Gennaio, 1958. Inizia l’attività instituzionale della CEE e dell’EURATOM

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ITALY-1January,1958.TheinstitutionalactivitiesoftheEECandEURATOMbegin.EnricoBerlinguerFoundation,Roma

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Il22gennaio1963vennefirmatoilTrattatodell’EliseotraFranciae Repubblica Federale Tedesca. A seguito della “crisi dei missili”diCubadell’ottobredel1962,letensionitransatlantichesiacuirono:il Presidente francese de Gaulle propose al cancelliere tedescoAdenaueruntrattatocheposelebasiperunastrettacollaborazionefra i due paesi su tutte le principali questioni politiche,economiche e culturali. In quegli stessi giorni de Gaulle opposeil suo veto alla domanda di adesione del Regno Unito alleComunità Europee. La prospettiva di un’alleanza Parigi-Bonn fumotivodi fortepreoccupazione in vari settoridelmondopoliticoitaliano,inparticolarenelPSIenelPCI,chepercepironoiltrattatocome l’emergere di un asse conservatore e bellicista in Europaoccidentale.

Fondazione Enrico Berlinguer (Roma)

ITALIA - 22 Gennaio, 1963. Trattato dell’Eliseo tra Francia eRepubblica Federale Tedesca

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ITALY-22January,1963.TheElyseeTreatyissignedbetweenFranceandtheFederal

RepublicofGermany.EnricoBerlinguerFoundation,Roma

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Il 1 ° luglio entrò in vigore del trattato di fusione degli esecutividelle Comunità europee (CECA, CEE, Euratom). Da questomomento le Comunità europee avrebbero avuto un’unicaCommissioneeununicoConsiglio.Inambitocomunitario,lapresenzadideGaullefeceperdurareilmomentodistasidelleistituzioni.InItaliacontinuò la formula del centro-sinistra, mentre i rappresentantidel PCI vennero esclusi dal Parlamento europeo (all’epoca senza il suffragio diretto, ma con i deputati nominati dai parlamentinazionali).

Fondazione Enrico Berlinguer (Roma)

ITALIA - 1 Luglio, 1967. Gli esecutivi delle Comunità europee(CECA, CEE, Euratom).

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ITALY-1July,1967.TheexecutivesoftheEuropeanCommunities(ECSC,EEC,EURATOM).EnricoBerlinguerFoundation,Roma

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Nel giugno del 1979 si tennero le prime elezioni a suffragiodiretto del Parlamento europeo. L’elezione diretta fu destinataad influenzare la dinamica istituzionale comunitaria: sebbenenon vi fosse un sistema di voto unico per tutti gli stati membri(ognuno di essi adottò un proprio metodo, stabilito conlegge nazionale), venne a crearsi una nuova ed eccellente“tribuna” comunitaria per le forze politiche nazionali di cuisi sarebbe favorita l’europeizzazione. I seggi al parlamentofurono assegnati agli statimembri in base alla loro popolazione.L’Italia ebbe a disposizione 81 seggi: la DemocraziaCristiananeottenne29,ilPartitoComunista24eilPartitoSocialista9.

Istituto Europeo (Fiesole)

ITALIA - 1979. Le prime elezioni a suffragio diretto delParlamento europeo

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ITALY-1979.ThefirstdirectelectionsoftheEuropeanParliamentinItaly.EuropeanUniversityInstitute,Fiesole

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a cura dell’Osservatorio di Genere

L’ITALIA: SEZIONE 2

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Il 12 e 13maggio 197 4 si è svolto in Italia il primo referendumabrogativodall’entratainvigoredellaCostituzione.PromossodallaDemocrazia Cristiana di Amintore Fanfani, si proponeva diabrogarelaleggeistitutivadeldivorzio(n.898Disciplinadeicasidiscioglimento del matrimonio) entrata in vigore il 1 ° dicembre del 1970.33.023.179 elettori si recarono alle urne, 19.138.300 elettori(59,26%)votaronocontrol’abrogazionedellalegge.Ivotifavorevolifurono13.157.558(40,74%).NellaRegioneMarcheil“NO”raggiunsesoloil56,7%.Laregionecon la piùbassapercentualedi “NO” fu ilMolise (39,9%)mentequellaconlapiùaltapercentualedi“NO”fulaValled’Aostaconil75,1%.Nel Comune diMacerata il “SÌ” raggiunse il 50,60% vincendo dipocosul“NO”cheraggiunseil49,40%.Irisultatidelreferendumsuldivorzio sono considerati una grande vittoria per laconquista dei diritti civili e per la secolarizzazione del paese

Referendum sul divorzio 1974

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MACERATA-1974.Campaignpostersforthereferendumof1974.DocumentaryCenteronPoliticalPartiesintheMarche,UniversityofMacerata,ArchiveFundofMarioSbriccoli

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MACERATA-1974.Campaignpostersforthereferendumof1974.DocumentaryCenteronPoliticalPartiesintheMarche,UniversityofMacerata,ArchiveFundofMarioSbriccoli

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Nel1975inItaliasisvolgonoleelezioniamministrative-regionali,provinciali e comunali - tra i comuni che andarono ad elezione cifu anche quello di Macerata. I risultati indicavano una cittàfortementeancorataallaDemocraziaCristiana(DC)cheottenneil42,29%. Il PartitoComunista Italiano (PCI) arrivò al 23,2°/o e poicon un distacco di più di 1O punti si collocò il Partito SocialistaItaliano (PSI) con il 10,52%, poi il Partito Socialista DemocraticoItaliano(PSDI)conil7,21%,IlPartitoRepubblicano(PRI)7,21%,ilMovimentoSocialeItalianoeDestraNazionale(MSI-ON)preseroil5,82%.Altre listeraggiunseroil3,37%e ilPartitoLiberaleItaliano(PLI)il2,14%.Alivellonazionale,lelezioniamministrativedel1975esoprattuttole consultazioni politiche del 1976, pur confermando, come aMacerata, laDemocraziaCristianacome ilpartitodimaggioranzarelativa, fecero registrare al Partito Comunista Italiano un“pericoloso” aumento dei consensi, tanto che nel paese si pensò ad un possibile “sorpasso”

Elezioni amministrative 1975

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MACERATA-1975.CampaignpostersaftertheLocalElections.DocumentaryCenteronPoliticalPartiesintheMarche,UniversityofMacerata,ArchiveFundofMarioSbriccoli

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con1’8,9%.Lealtreforzepolitichesiattestaronotrail5%elo0,5%.Leelezionieuropeehannounastoriaabbastanzarecente.Inoriginedalla nascita della CECA (Comunità del Carbone e dell’Acciaio),avvenuta nel 1951, fino al 1979, quando siebbero le prime consultazioni, i componentidel Parlamento Europeo erano designati daiparlamentidegliStatiMembri.L’attodinascitaufficialedelleelezionieuropee è datato al 20 settembre 1976, quando i noveministridegli Esteri dei paesi aderenti alla Comunità Economica Europea(Italia, Francia, Repubblica Federale Tedesca, Regno Unito, PaesiBassi, Belgio, Danimarca, Irlanda e Lussemburgo), riuniti aBruxelles,firmaronol’attochedisponeval’elezionedelParlamentoEuropeoasuffragiouniversalediretto.Trail7eil1Ogiugno1979,180 milioni di elettori dei nove Stati si recarono alle urne pereleggere per la prima volta i 41 O membri del Parlamentocomunitario.Lamaggiorpartedegliitaliani(89,9%)sieragiàrecataaiseggisoltantounasettimanaprimaperleelezionipoliticheequasitutti tornarono a votare, consapevoli dell’opportunità di dare ilproprio contributo ad un evento storico che si poteva paragonare, fatte le debite proporzioni, al Referendum del 2 giugno 1946. Ilnostro Paese ebbe la percentuale più alta di votanti (86%)contro il60%diGermaniaeFrancia,esoltanto il32%dellaGranBretagna,membrodellaComunitàEconomicaEuropeasoltantodal1973.Nel Comune di Macerata votarono 30.785 elettori su un totaledi 34.000 votanti. Il partito che uscì vincitore alle urne fu laDemocraziaCristiana(DC)conil43%,aseguireilPartitoComunistaItaliano (PCI) con il 23,05% e il Partito Socialista Italiano (PSI)

Prime elezioni del Parlamento Europeo 1979

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MACERATA-1979.CampaignpostersforthefirstdirectelectionsoftheEuropeanParliament.DocumentaryCenteronPoliticalPartiesintheMarche,UniversityofMacerata,ArchiveFundofMarioSbriccoli

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MACERATA-1979.CampaignpostersforthefirstdirectelectionsoftheEuropeanParliament.DocumentaryCenteronPoliticalPartiesintheMarche,UniversityofMacerata, Archive Fund of Mario Sbriccoli

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MACERATA-1979.CampaignpostersforthefirstdirectelectionsoftheEuropeanParliament.DocumentaryCenteronPoliticalPartiesintheMarche,UniversityofMacerata,ArchiveFundofMarioSbriccoli

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Il 17 maggio del 1981 il popolo italiano fu chiamato a pronunciarsi, mediante referendum, sull’abrogazione della legge 194,approvata il 22 maggio del 1978, che consentiva l’interruzionedellagravidanzaentroipriminovantagiorni.L’abrogazionedipartedella legge 194 sull’aborto pubblico e gratuito (che fu ottenutoanchegrazieallebattagliedeimovimenti femministiedeigruppisocialiepoliticideglianniSettanta),per ilPartitoRadicale,aveval’obiettivo di cambiare la legge in alcuni suoi aspetti, facendo adesempio cadere la condanna a tre anni di reclusione per chi abortiva o faceva abortire dopo i novanta giorni di gravidanza oeliminando il divieto di aborto per le minorenni. Veniva inoltreavanzatounulteriorequesitodall’associazionecattolica“Movimentoper la Vita” che mirava ad abrogare altre parti della legge conl’intento di rendere l’abortomeno praticabile. Il 68% dei votanticonfermerà la legge sull’aborto. La questione oggi è ancoraattualissimapoichésecondorecentidatilalegge194nontroverebbepiena attuazione a causa della presenza di ginecologi obiettoridi coscienza nelle strutture ospedaliere che, come accade nellaRegione Marche, supera di gran lunga il numero dei ginecologi non obiettori.NelComunediMacerata,nel1981alquesitopromossodaiRadicalirispose “SÌ” il 10,42% dei votanti e “NO” 1’89,58% mentre alquesitopostodal“Movimentoperlavita”rispose“SÌ”il39,52%e“NO”il60,48%.

Referendum aborto 1981

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MACERATA-1981.Campaignpostersforthereferendumonabortionof1981.DocumentaryCenteronPoliticalPartiesintheMarche,UniversityofMacerata,ArchiveFundofMarioSbriccoli

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molto raramente nelle Biblioteche pubbliche regionali, ed ècomunquedidifficilereperimentoanchenelleBibliotechealivellonazionale.

Per maggiori informazioni sui fondi e sul materiale conservato pressoilCentrodidocumentazionesuipartitipoliticinelleMarchecontemporanee si rimanda al sito:www2.unimc.it/cpp/il%20centro/presentazione

LefotografiepresentiinquestasezionesonopartedelFondoMarioSbriccoli, conservato presso Il «Centro di documentazione suipartiti politici nelle Marche in età contemporanea». Il Centro ènatonel2004pressolaFacoltàdiScienzePolitichedell’Universitàdegli Studi di Macerata. L’obiettivo del Centro è promuovere laraccolta del materiale archivistico e documentario prodotto daipartiti e daimovimenti politici che hanno operato nella RegioneMarche dal secondo dopoguerra ad oggi, impedirne la dispersioneegarantirnel’accessibilitàaglistudiosi.Il Centro ha quindi raccolto e continua araccogliere gli Archivi dei partiti politici o di singolepersonalità chehannooperato inRegione- comeappuntoMarioSbriccoli, Decano dell’Ateneo maceratese, Professore ordinario diStoriadelDirittoItalianoefiguradiriferimentoperlapoliticaelaculturamaceratese-,masièanchespecializzatonellaraccoltadelmaterialea stampa,pubblicatodal1946ai giorninostri, anchealivellonazionale.Fannocosìpartedellacollezionediversecentinaiadi manifesti e volantini prodotti, o diffusi, dai principali partitipoliticidelleprovincediAncona,Macerata,FermoeAscoliPiceno.Sono poi presenti più di 6.000 volumi e circa 400 periodici checopronotuttol’arcopolitico,dall’estremadestraall’estremasinistra,dal mondo cattolico alle forze laiche. Di particolare interesse èla vasta raccolta di libri, opuscoli e riviste legate al mondo dellacontestazione, siadidestrachedi sinistra,deglianni ‘60e ‘70.Èimportante sottolineare che questo materiale è conservato solo

L’Archivio: Il Centro di documentazione sui partiti politicinelle Marche in età contemporanea

(Il Fondo Mario Sbriccoli)

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Robert Schuman, ministro francese degli affariesteri propone, in una dichiarazione redatta incollaborazione con il suo amico e consigliere Jean Monnet,dimetterel’insiemedellaproduzionefranco-tedesca di carbone e,di acciaio sotto una comuneAlta Autorità, nel quadro di una organizzazionealla quale possono aderire gli altri paesi europei.

Viene firmato a Parigi il Trattato istitutivo dellaCECA. I Paesi firmatari sono sei: Francia, RepubblicaFederaleTedesca,Italia,Belgio,OlandaeLussemburgo

CED e Progetto per una comunità politica

Fallimento della CED e del progetto di comunitàpolitica

ConferenzadiMessina-IministridegliAffariesterideiSei decidono di estendere l’integrazione europea a tuttal’economia

Firma dei Trattati di Roma Costituzione della CEE( Comunità Economica Europea) e della CEEA (oEURATOM, Comunità europea dell’energia atomica)

EntranoinvigoreitrattatiistitutividellaCEEedell’EURATOM

9 maggio 1950

18 aprile 1951

1951 - 1952

1954

1° e 2 giugno 1955

25 marzo 1957

1° gennaio 1958

Cronologia Italia

1963–22gennaio

8aprile1965

1965

29 gennaio 1966

1° e 2 dicembre1969

1972

1° gennaio 1973

Dicembre 1974

FirmadelTrattatodell’EliseotraFranciaeRepubblicaFederaleTedesca

TrattatodiBruxelles-Fusionedelleistituzionicomunitariedelle Tre Comunità e istituzione di un unico Consiglioe una unica Commissione, a partire dal 1° luglio 1967

Tentativi della Commissione di rafforza re i suoipoteri - resistenza da parte francese - Politica dellasedia vuota per 7 mesi- dal giugno ’65 al gennaio’66

Compromesso di Lussemburgo - Dopo una lunga crisi politicalaFranciatornaadoccupareilsuopostoinConsigliocontro il mantenimento del voto all’unanimità ogniqualvoltasiaingiocol’interessevitalediunoStatomembro

Vertice dell’Aja- I capi di Stato e di Governo decidonodi spingere oltre il processo di integrazione europea

Nel corso dell’anno aderiscono alla Comunità Danimarca, Irlanda e Regno Unito

Allargamentodell’Europadai6ai9

Vertice di Parigi - Istituzionalizzazione del ConsiglioEuropeo - I Capi di Stato e di governo decidono di riunirsi tre volte all’anno nel Consiglio europeo, approvano le elezioni del Parlamento europeo a suffragio universaledirettoeconcordanol’istituzionedelFondoeuropeodi

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sviluppo regionale

Firma di un trattato che estende i poteri delParlamento europeo in materia di bilancio e istituisce una Corte dei Conti europea.

VerticediBremaLa Francia e la Germania propongono di rilanciare la cooperazione monetaria con la creazione di un sistema monetario europeo (SME) che subentri al serpente monetario.Lo SME diventa operativo il 13 marzo 1979

ElezioneasuffragiodirettodelParlamentoEuropeo

1975 – 22 luglio

1978–6e7luglio

1979 - giugno

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due trattati firmati a Roma dai paesi Belgio Francia,Germania Ovest, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi.Entrambiitrattatientraronoinvigoreil1°gennaio1958

Istituzione,attraversolaconvenzionediStoccolmaegrazieall’iniziativadelRegnoUnito,dell’AccordoEuropeodiLiberoScambio(EFTA),cuiaderisconodiversipaesieuropeichenon sono membri della CEE

Costruzione del muro di Berlino

Entratainvigoredeiregolamentiistitutividellapoliticaagricola comune (PAC)

FirmaaBruxellesdeltrattatodifusionedegliesecutividelletreComunità(CECA,CEEeEURATOM)cheistituisceununicoConsiglioeun’unicaCommissione.Entreràinvigoreil1°luglio1967

Abolizione degli ultimi dazi doganali sul commerciointracomunitario dei prodotti industriali edintroduzione della tariffa doganale comune

Istituzionedel“serpente”monetario:iSeipaesimembrisiimpegnano a limitare al 2,25% lo scarto massimo difluttuazionefralelorovaluteEntranoafarpartedelleComunitàEuropeelaDanimarca,

IstituzionedelConsigliod’Europa,consedeaStrasburgo

Robert Schuman, il ministro francese degli affari esteri propone, in una dichiarazione, dimettere l’insieme della produzione franco-tedesca di carbone e di acciaio sotto unacomune Alta Autorità, nel quadro diun’organizzazione alla quale potevanoaderire gli altri paesi europei.Questa data (9 maggio 1950) verràscelta per celebrare ogni anno la«Giornata dell’Unione europea»

IstituzionedellaComunitàEuropeadelCarboneedell’Acciaio (CECA) con il trattato di Parigi.Sei sono i paesi firmatari: Belgio, Francia,Germania Ovest, Italia, Lussemburgo e PaesiBassi. LaCECAentrerà invigore il23 luglio1952

Decisionediestenderel’integrazioneeuropeaatuttal’economiadapartedeiministridegliaffariesteridei Sei statimembrinella conferenzadiMessina

Istituzione della Comunità EconomicaEuropea (CEE) e della Comunità Europeadell’Energia Atomica (EURATOM) attraverso

DATE CHIAVE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA

27-28 gennaio 1949

9 maggio 1950

18 aprile 1951

1 e 2 giugno 1955

25 marzo 1957

4 gennaio 1960

13 agosto 1961

30luglio1962

8aprile1965

1luglio1968

24 aprile 1972

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Adesione della Spagna e del Portogallo alle Comunitàeuropee(gliStatimembridiventanododici)

FirmainLussemburgoeall’Ajadell’AttoUnicoEuropeocheentreràinvigoreil1°luglio1987

Crollo del muro di Berlino

Firma dell’Accordo di Schengen per l’eliminazione deicontrolliallefrontierefraipaesimembridelleComunitàEuropee

RiunificazionedellaGermania

FirmadelTrattatosull’UnioneEuropeaaMaastricht,conl’obiettivogeneraledicoordinarelepoliticheeconomichedegliStatimembri.Iltrattatoentreràinvigoreil1°novembre1993.

Entrata in vigore del Mercato Unico Europeo

Adesionedell’Austria,FinlandiaeSveziaall’UnioneEuropea.Ipaesimembridell’UEdiventanoquindici

FirmadelTrattatodiAmsterdamcheentreràinvigoreil1°maggio1999.IlTrattatodiAmsterdam,cherappresentailprimotentativodiriformareleistituzionieuropeeinvistadell’allargamento,contiene innovazionichevannonelladirezione di rafforzare l’unione politica, con nuovedisposizioni nelle politiche di Libertà, Sicurezza eGiustizia

l’IrlandaeilRegnoUnito.GliStatimembridiventanocosì nove

PrimariunionedelConsiglioEuropeoaDublino.IlConsiglioEuropeonascedallaprassiinstauratafindal1961ditenereriunioni informali e senza una cadenza prestabilita tra i capidi Stato e di governo dei paesi che aderiscono alleComunità,conloscopodidareimpulsoallacooperazionepolitica.Nell’ultimoditalivertici,tenutosiaPariginel1974,èstatodecisoditenereregolarmenteriunionidicapidiStatoedigoverno.Essonasceràformalmentenel2009conilTrattatodiLisbona

FirmadeltrattatocheestendeipoteridelParlamentoeuropeoinmateriadibilancioeistituisceunaCortedeiContiEuropea.Iltrattatoentreràinvigoreil1°giugno1977

IstituzionedelloSME(SistemaMonetarioEuropeo)chesostituisceil“serpentemonetario”

CelebrazionedelleprimeelezioniasuffragiouniversaledirettodelParlamentoEuropeo

EntratadellaGrecianellaComunitàEuropea(glistatimembri diventano così dieci)

Elaborazione dell’Atto Unico Europeo da parte delConsiglioEuropeodiLussemburgo.IDiecistatimembriconcordanodimodificareilTrattatodiRomaedidareulteriore impulso al processo di integrazione europea

1 ° gennaio 1973

11 marzo 1975

22 luglio 1975

13 marzo 1979

7 e 10 giugno 1979

1 ° gennaio 1981

2-4 dicembre 1985

1 ° gennaio 1986

17 e 28 febbraio1986

9 novembre 1989

19 giugno 1990

3ottobre1990

7 febbraio 1992

1 ° gennaio 1993

1 ° gennaio 1995

2ottobre1997

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Lancio della Strategia Europa 2020 e della nuovagovernanceeconomicadopolacrisimondiale.Necessitàdiprestarepiùattenzioneall’ambienteeallainclusionesociale

Entrata della Croazia nell’Unione Europea

Concessione all’Albania dello status di candidato perl’ingresso nell’UE

Presentazione della propria domanda di adesione all’UE daparte della Bosnia ed Erzegovina

*Allostatoattuale,ipaesimembridell’UnioneEuropeasonoventotto.

Fondazione della Banca Centrale Europea (BCE)

Inizio della terza fase dell’Unione Economica e Monetaria: l’eurodiviene lamonetaufficialediundiciStati membri (Austria, Belgio, Finlandia, Francia,Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna) e viene introdotto sui mercatifinanziari. Successivamente sarà la volta della Grecia

LanciodellaStrategiadiLisbona(2000-2010)alfinedirenderel’Europal’areapiùcompetitivadelmondoentroil2010.LaStrategiasiponedueobiettivifondamentali:tassodi occupazione al 70% e tasso di occupazione femminile al60%

FirmadelTrattatodiNizzacheentrerà invigore il1 °febbraio2003.Iltrattatoriformailsistemadecisionaledell’UEnellaprospettivadell’allargamento

Immissioneincircolazionedeibigliettiemoneteineuro

European Social Forum a Firenze (altri European SocialForum si terranno a Parigi nel 2003 e a Londra nel 2004)

Adesione di Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta,Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia ed Ungheria all’Unione Europea

Entrata della Bulgaria e Romania nell’Unione Europea

1 ° giugno 1998

1 ° gennaio 1999

23-24 marzo 2000

26febbraio2001

1 ° gennaio 2002

6-10novembre2002

1 maggio 2004

1 ° gennaio 2007

17 giugno 2010

1 luglio 2013

27 giugno 2015

15 febbraio 2016

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9November1989,ThefalloftheBerlinWall-Front-pageof“Panorama”,n.1235/36,24December1989

Front-pageof“Espresso”,n.42,22October1989

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Afinemarzo2016, la carovana#Overthefortess formatada circatrecento attivisti raggiunge il campo profughi di Idomeni, a norddella Grecia.LachiusuraermeticadellafrontieraconlaMacedoniahaletteralmentebloccato 15.000 persone nel fango, tra i binari di una stazioneferroviariadismessa.Nel campo profughi di Idomeni dimorano siriani, afgani, yazidi, iracheni,pakistani,maanchecurdi.Questiultimisonoquasiunterzodell’intero campo e sono in fuga dal Rojava in seguito ai recentibombardamenti turchi ed alla degenerazione degli eventi dellaguerrasiriana.Il40percentodegliabitantidelcamposonobambini.Lacarovanaarrivaconseifurgonicarichidiaiutiumanitari,farmaci,giochi per i bambini, strutture mobili per portare elettricità edallestireunpuntowi-fi.Gli attivistidistribuisconoscarpeevestitiegiocanoperorecon ibambini;siascoltanoiraccontidelledonneinfugadallaguerra,siimprovvisanopartitedicalcio.#Overthefortress non è solo una campagna umanitaria, ma èanchee soprattuttounpercorsodi solidarietà edi speranza, pertestimoniareeraccontare lestoriedeidimenticatiaiconfinidellaFortezza-Europama anche per reagire alle scellerate politiche dialcunipaesieuropeiinmateriadiimmigrazione.

Foto a cura di Giulia Falistocco – CSA SISMA MC

Marzo 2016 - Campo di Idomeni

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March2016,IdomeniCamp,theborderbetweenGreeceandMacedonia,#overthefortressMarch.PhotosbyGiuliaFalistocco,CSASisma-Mc

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Allestimentoeprogettazionegrafica:LuisaGianfelici(OsservatoriodiGenere)

Curatelascientifica:acuradiSilvia Casilio – Loredana Guerrieri – Claudia Santoni (Osservatoriodi Genere)

Attivitàdiricerca(perPaese):• Italia: Silvia Casilio – Loredana Guerrieri – Claudia Santoni (OsservatoriodiGenere)• Italia: Valentine Lomellini(UniversitàdeglistudidiPadova)• Ucraina/Russia: Simone Attilio Bellezza(UniversitàdeglistudidiTrento)• Lituania: Andrea Griffante (Vytautas Magnus University)• Ungheria: Balázs Juhász (Eötvös Loránd University)• Germania: Massimiliano Livi(WestfälischeWilhelms-Universität)• Spagna: Rubén Vega García – Irene Díaz Martínez (UniversidaddeOviedo)• Spagna: Faustino Zapico Álvarez (SUATEA)• Irlanda: Alessia Risi(UniversityCollegeCork)

Comunicazione:DigiTales–Giuliana Carassai (Comune di Macerata)

Hanno Partecipato a “Gates No Frontiers”:

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Ringraziamenti

Ringraziamo per la collaborazione:Carlo Cicaré, in arte Morden Gore–Street-Artist

Cristian Fattinnanzi – FotografoGiulia Falistocco – Fotografa

Stella Nanetti – CSA SISMA MCIrene Marini – web writer

Ufficio Europa (Comune di Macerata)

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LetiziaCatariniGiorgiaTardiniRiccardo SandroniTommasoRidolfi

ElenaGiovannetti Michele Giustozzi Alessia Lambertucci Simone Polino

Maria-SofiaGiacominiMartinaCampiliaSaraBastianelliGemma Acciarresi

L’Ebook è stato realizzato da

Studenti del corso di Sistemi Informativi Aziendali dell’Istituto Tecnico Economico “A. Gentili” diMacerata, partener delprogetto.SupervisionetecnicaOsservatoriodiGenere/DigiTalessrl

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