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IL MANUALE DIAir Talking
IL MANUALE DI
AIR TALKING
Ambra PittoniPaul-Flavien Enriquez-Sarano
Il manuale di Air Talking
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L’Air Talking è una pratica derivata dall’Air Guitar, una disciplina in cui gli amanti degli assoli di chi-tarra – spesso i più spettacolari – mimano i gesti, le movenze sceniche e le espressioni facciali del chitar-rista originale. La performance è giudicata sulla vero-simiglianza, ma anche sull’interpretazione del pezzo originale. L’intensità scenica è un criterio importante per giudicare la performance dell’Air chitarrista.
L’Air Talking descrive l’insieme dei gesti e espres-sioni facciali delle discussioni nell’ambito mondano dell’arte contemporanea.
L’Air Talking è una disciplina di simulazione della discussione d’arte mondana (per esteso, dell’inter-pretazione platonica del sofismo, ovvero dell’arte di convincere, non attraverso la ricerca della verità, ma piuttosto vincendo attraverso lo scambio retorico).
Basandosi sull’imitazione di una disciplina, ci si ap-propria dell’estetica di questa disciplina senza neces-sariamente padroneggiarne la tecnica. L’Air X (X = tutte le estensioni Air di una disciplina) è il dominio dell’apparenza o del “saper sufficientemente preten-dere” elevati a livello di disciplina a sé stante.
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elenco e tecnica delle postureLa traiettoria della simulazione è tagliata (come un bonsai è un albero superficialmente mantenuto in un’età precoce attraverso la recisione dei germogli), la simulazione diventa realtà, non tanto come risul-tato che soppianterebbe la realtà, ma in quanto si-mulazione mantenuta nello stesso stato di apparenza, coscientemente approcciata e sviluppata in quanto pratica in sé.
L’Air Talking è l’osservazione della simulazione inte-grata a livello sociale.
La performance Air Talking è concepita come un workshop, un corso da anfiteatro o come conferen-za del terzo tipo. L’Air Talking si basa su un certo numero di posture e gesti, un linguaggio corporeo che dovrebbe permettere di incrementare la presa di coscienza di un comportamento collettivo e dell’eco-nomia legata ad esso.
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Here and There è una modalità di presenza. È l’in-sieme di posture che compogono l’attitudine di un individuo presente e assente allo stesso tempo: il corpo è nella sua materialià presente nello spazio, ma lo sguardo e la postura ne rendono la consisten-za più gassosa. Questo effetto si ottiene attraverso delle micro torsioni del collo che viene girato dalla parte opposta del petto, come se per guardare un oggetto fosse necessario dirigere lo sguardo nel-la direzione opposta rispetto a quella in cui si sta andando. Gli occhi fissano qualcosa e non qualcu-no, ma senza insistenza, con pigrizia, svogliatezza. Materializza l’ubiquità di un essere teso tra direzioni opposte, molteplici punti di interesse; un individuo che sfugge al suo apparire.
7Here and There
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Mano sul gomito, palmo della mano sulla boc-ca. La mano va da sinistra a destra o da destra a sinistra. Gli occhi sono immersi nel vuoto, più o meno all’altezza del petto dell’interlocutore.
Il barbiere riflette un atteggiamento di ascolto attento e preoccupato.
Testimonia una natura riflessiva e intensamente misurata.
Il barbiere
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Questo gesto può sostituire o completare la postura del Barbiere.
Pugno/mano sul gomito. Dito indice appoggiato alla tempia, il resto della mano è chiuso a pugno. Gli occhi persi nel vuoto (altezza petto dell’interlocuto-re) o direttamente posati su quelli dell’interlocutore. Malcom X indica come per il Barbiere un ascolto at-tento, leggermente “altrove”. Testimonia una predi-sposizione all’ascolto, ma allo stesso tempo sognante e ambiziosa perché politicamente e intellettualmente impegnata.
Malcom X
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Mano/pugno sotto il gomito piegato, l’altra mano chiusa a pugno verso l’alto. Il pugno trema di una tensione contenuta e pronta ad essere liberata. La testa è leggermente girata verso l’esterno, una combinazione permette di scegliere un numero tra 1 e 5 (escluso il 4). Dopo qualche secondo dal tremore, che simboleggia la fine della riflessione, si mostra il numero con il dito.
Parkinson può essere anche eseguito con uno sguar-do sostenuto negli occhi dell’interlocutore, come a rivolgersi direttamente al suo intelletto. Parkinson permette di sostenere una riflessione o un’opinione. È uno slancio che spinge la voce verso un aggettivo
o una frase “choc”.
Questo gesto testimonia un temperamento appassio-nato, un’anima volenterosa.
Parkinson
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La mano sinistra forma una coppa girata verso l’alto. L’altra mano, che si trova sopra la mano sinistra, forma una coppa girata verso il basso. La mano de-stra traccia un arco a si posizione alla stessa altezza della mano sinistra formando una coppa verso l’alto. La mano sinistra forma un arco e viene a posarsi sopra l’altra mano formandovi una coppa girata verso il basso.
Questo gesto riflette una natura costruttiva, a tratti schematica. Dimostra la capacità di risolvere pro-blemi complessi attraverso un gesto semplice, oltre a sottolineare il vostro interesse per la sostanza.
Coco & Co
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Le mani si trovano davanti al mento.
Fate rotolare un capello tra l’indice e il pollice di ogni mano. Gli occhi si incrociano sul capello invisi-bile, che può essere proiettato in diverse traiettorie. Questo gesto riflette una sensazione o una situazio-ne delicata, raffinata, che si tiene su un capello. È un gesto molto espressivo che rende la natura delicata della vostra proposta e del vostro pensiero.
Il capello elastico
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Braccia incrociate. La testa leggermente piegata. Abbozzate un mezzo sorriso.
Questo sorriso compassionevole riflette la vostra natura magnanima e elevata. Non potete sorridere completamente, anche se state ascoltando una storia molto divertente. Certi problemi complessi, che richiedono la vostra attenzione e la vostra riflessione, vi impediscono di celebrare la futilità del momento. Non siete già più di questo mondo, siete già altrove.
Il monaco sorridente
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L’ultimo lavoro in fondo
Indicate la posizione spaziale e la direzione di un’opera. Prolungate i vostri gesti per descrivere l’effetto che l’opera ha prodotto su di voi.
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relazione con lo spazio Tutto il corpo è proteso verso l’altro. Ciò che questo sta dicendo cambia addirittura l’inclinazione del vostro asse principale, che forma una diagonale maggiore e non è più centrato. Gli occhi dei due interlocutori restano nel cerchio.
*Nel caso di un gruppo composto da due persone.
Chiuso (detto anche engagé)*
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Solo la bocca e le mani sono dirette verso l’altro, mentre tutto il resto del corpo è ricettivo verso il contesto generale. Ciò significa che l’asse principa-le è centrato e leggermente ruotato verso l’esterno. Tutte le molecole del vostro corpo sono ricetti-ve. Gli occhi eseguono uno scan della situazione ogni qualvolta un nuovo soggetto o oggetto appare all’orizzonte, o per dare una semplice occhiata di accertamento.
Allertato (detto anche scanning o checking out)
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Edizione: 65
Ambra PittoniPaul-Flavien Enriquez-Sarano
Torino 2016
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