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ULTIMATUM ARMATO “RENZI HA 30 GIORNI, POI SCIOPERIAMO” (Valeria Pacelli e Tommaso Rodano). by Il Fatto Quotidiano 6/9/2014 (il Chiosco) Submitted at 9/6/2014 3:34:17 AM IL COCER, SINDACATO UNICO DEI MILITARI, INSISTE: “LA LEGGE LO IMPEDISCE? I GOVERNANTI SONO MOROSI, IL PREMIER È COSTRETTO AD ASCOLTARCI. SENZA RISPOSTE AGIREMO”. La legge ci impedisce di scioperare? Non ci interessa: questo Stato è il primo a non rispettare le regole. Questo Stato è moroso”. Vincenzo Romeo, appuntato scelto dei Carabinieri e rappresentante del Cocer – sindacato unico dei militari – non contiene la frustrazione. Sono passate meno di 24 ore dall’annuncio del ministro Madia sul mancato sblocco contrattuale per il pubblico impiego nel 2015. Nessun aumento in busta paga. A caldo la maggior parte dei sindacati di polizia, insieme a vigili del fuoco e militari, aveva firmato un documento aggressivo, che evocava per la prima volta lo sciopero generale delle forze dell’ordine. Il giorno dopo, nessun passo indietro. La rabbia è ancora viva: “Continuano a bloccare gli scatti di grado – dice Romeo – e continuano a negarci gli assegni di funzione. Ci tolgono diritti acquisiti e ci fanno andare avanti con 1300 euro al mese. Renzi ci deve pagare lo stipendio. Punto. Si è vantato degli 80 euro, ma alle famiglie di poliziotti e carabinieri ne toglie almeno 250 ogni mese”. Non basta la promessa del premier, che ha accettato di ricevere gli “uomini in divisa” (“non con questi toni, però”): “È costretto ad ascoltarci, ma non pensi di ripeterci le stesse parole di sempre”. Altrimenti, appunto, sciopero generale “entro fine settembre”. LA NORMA che vieta l’interruzione di servizio è nell’articolo 84 della legge numero 121 del 1981: “Al personale di polizia non è riconosciuto il diritto di sciopero” o altre azioni “che possano pregiudicare le esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica”. L’appuntato non ne vuole sentire. Esonda: “Il 60 per cento dei carabinieri è indebitato. Una signora per strada mi ha detto: ‘Almeno voi avete uno stipendio’. Ai miei colleghi ho suggerito di prendere l’indirizzo di quella donna, perché quando una sera le verrà svaligiata casa, allora capirà cosa succede se noi lavoriamo in queste condizioni”. Lo sconforto e la collera sono unanimi. Non tutti gli agenti, né i loro rappresentanti sindacali, usano concetti così pesanti. Per Gianni Ciotti, ex Silp-Cgil (ora a capo della nuova associazione Sed, Sicurezza e diritti), parlare di sciopero è “pura demagogia”. “È illegale e dobbiamo essere i primi a rispettare le regole – spiega – Ai colleghi, semmai, consiglierei di rifiutare gli straordinari: nei fatti, questa misura avrebbe lo stesso effetto di uno sciopero”. Il Sap, sindacato autonomo di polizia, ha una linea simile: “Non possiamo interrompere il servizio – dichiara il segretario provinciale di Roma, Fabio Conestà – ma possiamo mettere in campo altre iniziative”. Il Sap è in agitazione dal 27 agosto. I governi ci stanno togliendo il sangue e noi abbiamo risposto così – spiega Conestà –: abbiamo affittato un’autoemoteca e abbiamo donato il nostro sangue spontaneamente, insieme a tanti altri cittadini ”. LA SOFFERENZA dei lavoratori in divisa è spiegata nei numeri: 6 euro lordi per un’ora di straordinario, 4 per un’ora di lavoro notturno, 12 per i giorni festivi. Il blocco dei contratti dal 2010 al 2014 ha prodotto una perdita salariale media di 4500 euro all’anno, più di 300 euro al mese. Il blocco del turn-over (fermo al 55 per cento) negli ultimi 10 anni ha diminuito il numero di agenti in servizio di oltre 30 mila unità (14 mila solo nella Polizia di Stato). Negli ultimi cinque anni, i tagli alle spese di polizia hanno prosciugato risorse superiori a 3 miliardi di euro. Gli effetti sono concreti: ben oltre il ritornello dei poliziotti “che non hanno nemmeno i soldi per mettere benzina”. Figuriamoci per pagare i meccanici in caso di guasti. “Un terzo delle auto in uso alle forze dell’ordine – spiega Massimo Montebove (Sap) – sono fuori uso perchè ferme da mesi dai meccanici che non vengono pagati. Poi ci sono 40 caserme sotto sfratto, i proiettili che mancano. Per le forze dell’ordine ogni anno si spendono circa 20 miliardi l’anno. Gli ultimi 4 governi hanno fatto tagli per circa 6 miliardi. Ma sono altri i modi per risparmiare”. E avere le auto sembra quasi un privilegio. Saro Indelicato, 33 anni di servizio in Sicilia, racconta la situazione “drammatica” dell’isola. Altro che benzina: “Qui mancano direttamente le macchine. Qualche giorno fa a Catania sono rimasti senza. Questa regione deve affrontare da sola il crimine organizzato e le ondate migratorie, con una carenza d’organico che produce effetti devastanti. Siamo pochi e troppo anziani: il blocco del turn-over ha innalzato l’età media”. Luigi, maresciallo della mobile di Napoli, racconta un altro territorio sull’orlo del tracollo: “Ci compriamo da soli le divise che indossiamo, ci rattoppiamo i pantaloni, organizziamo i turni per fare le pulizie in caserma. Si finisce quasi per fare a botte per un turno di notte o una trasferta, anche se sono pagati una miseria”. Un agente romano racconta delle nuove camicie della polizia: “Ora le prendono in poliestere. In pratica, sono di plastica. Immagini cosa vuol dire indossarle d’estate, pensano di risparmiare così”. Da Il Fatto Quotidiano del 06/09/ 2014. N.117 - 6 settembre 2014 www.ilchioscodifrancescoimpala.wordpress.com

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ULTIMATUM ARMATO “RENZI HA 30GIORNI, POI SCIOPERIAMO” (Valeria Pacellie Tommaso Rodano).by Il Fatto Quotidiano 6/9/2014(il Chiosco)

Submitted at 9/6/2014 3:34:17 AM

IL COCER, SINDACATO UNICODEI MILITARI, INSISTE: “LAL E G G E L O I M P E D I S C E ? IGOVERNANTI SONO MOROSI, ILPREMIER È COSTRETTO ADASCOLTARCI. SENZA RISPOSTEAGIREMO”. La legge ci impedisce di scioperare?Non ci interessa: questo Stato è ilprimo a non rispettare le regole.Questo Stato è moroso”. VincenzoRomeo , appun ta to sce l to de iCarabinieri e rappresentante delCocer – sindacato unico dei militari –non contiene la frustrazione. Sonopassate meno di 24 ore dall’annunciodel ministro Madia sul mancatosblocco contrattuale per il pubblicoimpiego nel 2015. Nessun aumento inbusta paga. A caldo la maggior partedei sindacati di polizia, insieme avigili del fuoco e militari, avevafirmato un documento aggressivo,che evocava per la prima volta losc iopero genera le de l le forzedell’ordine. Il giorno dopo, nessunpasso indietro. La rabbia è ancoraviva: “Continuano a bloccare gliscatti di grado – dice Romeo – econtinuano a negarci gli assegni difunzione. Ci tolgono diritti acquisiti e ci fannoandare avanti con 1300 euro al mese.Renzi ci deve pagare lo stipendio.Punto. Si è vantato degli 80 euro, maalle famiglie di poliziotti e carabinierine toglie almeno 250 ogni mese”.Non basta la promessa del premier,che ha accettato di ricevere gli“uomini in divisa” (“non con questiton i , però”) : “È cos t re t to adascoltarci, ma non pensi di ripeterci lestesse parole di sempre”. Altrimenti,appunto, sciopero generale “entrofine settembre”. LA NORMA chevieta l’interruzione di servizio ènell’articolo 84 della legge numero

121 del 1981: “Al personale di polizianon è riconosciuto il diritto disciopero” o altre azioni “che possanopregiudicare le esigenze di tutelade l l ’o rd ine e de l l a s i curezzapubblica”. L’appuntato non ne vuolesentire. Esonda: “Il 60 per cento deicarabinieri è indebitato. Una signoraper strada mi ha detto: ‘Almeno voiavete uno stipendio’. Ai miei colleghiho suggerito di prendere l’indirizzo diquella donna, perché quando una serale verrà svaligiata casa, allora capiràcosa succede se noi lavoriamo inqueste condizioni”. Lo sconforto e lacollera sono unanimi. Non tutti gliagenti, né i loro rappresentantisindacali, usano concetti così pesanti.Per Gianni Ciotti, ex Silp-Cgil (ora acapo della nuova associazione Sed,Sicurezza e diri t t i) , parlare disciopero è “pura demagogia”. “Èillegale e dobbiamo essere i primi arispettare le regole – spiega – Aicolleghi, semmai, consiglierei dirifiutare gli straordinari: nei fatti,questa misura avrebbe lo stessoeffetto di uno sciopero”. Il Sap,sindacato autonomo di polizia, ha unal inea s imi le : “Non poss iamointerrompere il servizio – dichiara ilsegretario provinciale di Roma, FabioConestà – ma possiamo mettere incampo altre iniziative”. Il Sap è inagitazione dal 27 agosto. I governi ci

stanno togliendo il sangue e noiabbiamo risposto così – spiegaCones tà – : abb iamo a f f i t t a toun’autoemoteca e abbiamo donato ilnostro sangue spontaneamente,insieme a tanti altri cittadini ”. LASOFFERENZA dei lavoratori indivisa è spiegata nei numeri: 6 eurolordi per un’ora di straordinario, 4 perun’ora di lavoro notturno, 12 per igiorni festivi. Il blocco dei contrattidal 2010 al 2014 ha prodotto unaperdita salariale media di 4500 euroall’anno, più di 300 euro al mese. Ilblocco del turn-over (fermo al 55 percento) negli ultimi 10 anni hadiminuito il numero di agenti inservizio di oltre 30 mila unità (14mila solo nella Polizia di Stato).Negli ultimi cinque anni, i tagli allespese di polizia hanno prosciugatorisorse superiori a 3 miliardi di euro.Gli effetti sono concreti: ben oltre ilritornello dei poliziotti “che nonhanno nemmeno i soldi per metterebenzina”. Figuriamoci per pagare imeccanici in caso di guasti. “Un terzodelle auto in uso alle forze dell’ordine– spiega Massimo Montebove (Sap) –sono fuori uso perchè ferme da mesidai meccanici che non vengonopagati. Poi ci sono 40 caserme sottosfratto, i proiettili che mancano. Perle forze dell’ordine ogni anno sispendono circa 20 miliardi l’anno. Gli

ultimi 4 governi hanno fatto tagli percirca 6 miliardi. Ma sono altri i modiper risparmiare”. E avere le autosembra quasi un privilegio. SaroIndelicato, 33 anni di servizio inSici l ia , racconta la s i tuazione“drammatica” dell’isola. Altro chebenzina: “Qui mancano direttamentele macchine. Qualche giorno fa aCatania sono rimasti senza. Questaregione deve affrontare da sola ilcrimine organizzato e le ondatemig ra to r i e , con una ca r enzad’organico che produce effett idevastanti. Siamo pochi e troppoanziani: il blocco del turn-over hainnalzato l ’e tà media”. Luigi ,maresciallo della mobile di Napoli,racconta un altro territorio sull’orlodel tracollo: “Ci compriamo da soli ledivise che indossiamo, ci rattoppiamoi pantaloni, organizziamo i turni perfare le pulizie in caserma. Si finiscequasi per fare a botte per un turno dinotte o una trasferta, anche se sonopagati una miseria”. Un agenteromano racconta delle nuove camiciedella polizia: “Ora le prendono inpoliestere. In pratica, sono di plastica.Immagini cosa vuol dire indossarled’estate, pensano di risparmiare così”. Da Il Fatto Quotidiano del 06/09/2014.

N.117 - 6 settembre 2014 www.ilchioscodifrancescoimpala.wordpress.com

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Annunciazione annunciazione! (MarcoTravaglio).by Il Fatto Quotidiano 6/9/2014(il Chiosco)

Submitted at 9/6/2014 2:51:55 AM

Tutti i “faccio subito” diventati “fraun attimo” DAGLI 80 EURO AINCAPIENTI E PENSIONATIALLA FUSIONE DELLE FORZE DIPOLIZIA, DALLA LEGGE SULL A V O R O A L L A M A F I A A IVITALIZI: ANTOLOGIA DELLEP R O M E S S E T R A D I T E D A LT U R B O S C O U T . Partendo da M come Manovra ecome tante altre cose, riprendiamo lanostra cavalcata nel magico mondo diMatteo Renzi, cioè negli ultimi seimesi di storia italiana a base diannunci , promesse e impegni ,purtroppo (o per fortuna) mantenutisolo in minuscola parte. Manovra.“Palazzo Chigi: nessuna manovra”(Stampa, 7-3). “Non faremo manovrecorrettive” (Renzi, 10-4). “Bastasospetti, non servirà una manovracorrettiva” (Padoan, Corriere, 6-7).“Smentisco che ci sarà un’altramanovra” (Renzi, 3-8). “Non ci sarànessuna manovra” (Renzi, 4- 8). “Peril 2015 si profila, ad oggi, unacorrezione da 20 miliardi” (EnricoMorando, Pd, viceministro Economia,18-8). Marò. “Ho appena telefonato aMassimiliano Latorre e SalvatoreGirone. Faremo semplicemente ditutto” (Renzi, 22-2). “Adesso i maròtornino a casa” (Renzi, 28-3).“Rivendich iamo con forza lagiurisdizione italiana e il rientroimmediato dei nostri mili tari”(Palazzo Chigi, 28-3). “Dopo ilmalore di Latorre, la situazione ormaiè insostenibile” (Roberta Pinotti, Pd,ministro della Difesa, 3-9). I duemarò restano in India. Municipalizzate. “Municipalizzate,possibili risparmi fino a 13 miliardi”(Corriere, 9-3). “Lo spreco delle Spapubbliche costa 13 miliardi. 7 milasocietà in rosso. Che ora entrano nelmirino del governo” (Repubblica, 29-3). “Stretta sulle municipalizzate. Ilpremier vede Cottarelli e Padoan:‘Colpiremo i santuari della Pa’”(Stampa, 7-4). “Tagli, tocca allemunicipalizzate” (Stampa, 7-4).“Cura dimagrante dello Stato: solo1000 municipalizzate” (Repubblica,19-4). “La giungla delle societàpubbliche produce soprattutto buchi.Confindustr ia : l iquidandole s ir isparmierebbero 12 mil iardi”(Stampa, 3-7). “Verranno cancellatesubi to 1250 munic ipa l izza te”(Corriere, 27-8). “Vendita ‘forzata’per le municipalizzate” (Corriere, 28-8). “Incentivi, vendite e fusioni: cosìverrà disboscata la giungla dellepartecipate” (Repubblica, 28-8). “Neldecreto Sblocca Italia le misure sullesocietà degli enti locali: nel mirinoquelle in perdita e nate per gestire unasola attività” (Repubblica, 28-8).“Azzerate 1250 municipalizzate”(Corriere, 29-8). Nel decreto Sblocca

I t a l i a , n e s s u n a m i s u r a s u l l emunicipalizzate. Se ne riparla nellalegge di Stabilità. Ottanta euro. “Dal27 aprile 1.000 euro in più in bustapaga” (Renzi, 11-3). “Dal 1° maggio1.000 euro netti in più all’anno inbusta paga a chi guadagna meno di1.500” (Renzi, 12-3).“Una maestra,una mamma avrà in tasca quei soldiin più per uscire con le amiche”(Renzi, 12-3). “Renzi, meno tasse daapr i l e : l e coper tu re c i sono ,indiscutibili e oggettive” (Stampa, 12-3). “I soldi ad aprile? Nun j’a famo.Lo faremo a maggio” (Renzi, 12-3).“Alimentari, trasporti e abiti: lefamiglie spenderanno così 9 miliardidel bonus Irpef” (Repubblica, 16-3).“C’è una soluzione tecnica cheriguarda gli incapienti” (Renzi, 9-4).“Bonus esteso ai redditi sotto gli 8mila euro lordi, cioè agli incapienti”(Corriere, 9-4). “Bonus da 200 europer i più poveri: una tantum a 4milioni di redditi sotto gli 8 milaeuro” (Stampa, 10-4). “Spunta unm i l i a r d o p e r g l i i n c a p i e n t i ”(Repubblica, 15-4). “Bonus in bustapaga a 15 milioni di italiani: 80 europer metà di loro e 30 agli incapienti”(Repubblica, 18-4). “Niente sgraviagli incapienti” (Repubblica, 19-4).“Ora aiuti alle famiglie e sgravi aipensionati” (Renzi, Repubblica, 20-4). “Dare uno stimolo alle famiglie areddito medio-basso può avere uneffetto immediato. Se la fiducia sirafforzerà ci sarà più propensione aspendere che a risparmiare” (Padoan,Corriere, 20-4). “Per gli incapienti siinterverrà probabilmente con la leggedi Stabilità del 2015. Guarderemoanche ai pensionati a basso reddito”(Padoan, Corriere, 20-4). “Ho presoun impegno con partite Iva, incapientie pensionati nel proseguire il lavorodi abbassamento delle tasse iniziatocon i lavoratori dipendenti e lomanterrò” (Renzi, Twitter, 23-4). Il Censis ha detto che con gli 80 euroaumenteranno i consumi del 15%”(Pina Picierno, eurodeputata Pd, 7-5).“Dal 2015 i pensionati saranno dentrola stessa misura prevista nel decretoIrpef degli 80 euro” (Renzi, 23-5). “Ilbonus sarà allargato” (Renzi, 3-6).“Renzi, pressing sul Tesoro per‘allargare la platea’ degli 80 euro”(Stampa, 27-7). “Saremo in grado diestendere la platea degli 80 euro?Non sono in grado di garantirlo, cip r o v e r e m o ” ( R e n z i , 2 - 8 ) .“Chiederemo uno sforzo a Padoan perestendere la platea destinataria delbonus fiscale” (Alfano, Stampa, 3-8).“La fiducia dei consumatori arretra ailivelli di marzo. Istat: terzo mese alr ibasso, peggiore del le s t ime.Annullato l’effetto ottimismo degli 80euro di Renzi. Il bonus non arriva neinegozi, spendere resta un tabù”(Stampa, 28-8). “Per l’Istat il bonus èun flop: a giugno consumi mensili alpalo, quelli annui giù del 2,6%”(Repubblica, 29-8). “Italia nella

doppia morsa di def lazione erecessione. Ad agosto i prezzi in calodello 0,1%, è la prima volta dal 1959.I s t a t : ‘ S a r à s t a g n a z i o n e ’ ”(Repubblica, 30-8). Niente 80 europer incapienti, pensionati e partiteIva. Le coperture per confermare ilbonus nel 2015 a chi l’ha avuto nel2014, se le troveranno, saranno nellalegge di Stabil i tà . PATTO DISTABILITÀ INTERNO. “Entro il 10marzo, censimento per una verificapuntuale sul patto di stabilità percapire quanto possono sforare iComuni” (Renzi, 26-2). “Mercoledìsblocco il Patto di stabilità soprattuttoal Nord” (Renzi, 5-3). “Fondi europeifuori dai vincoli: libertà di spesa aicomuni virtuosi” (Repubblica, 16-3).“Fine del patto di stabilità interno”(Pierpaolo Baretta, Pd, sottosegretarioEconomia, Unità, 1-6). “I comunivirtuosi potranno investire” (Renzi,21-8). Nessuno ha toccato il Patto dis t a b i l i t à i n t e r n o : q u a l c h eal lentamento parz ia le c’è perl’edilizia scolastica e nelle pieghedello “Sblocca Italia”, semprechée s c a m a i d a P a l a z z o C h i g i .PENSIONI. “Uno che prende 7 milaeuro al mese di pensione, se neprende 6.500 campa lo stesso. Chi neprende 600 euro, se gli do 200 euro inpiù è meglio” (Renzi, 8-11-2013). “Iltema di un contributo straordinario daparte di chi prende una pensionerobusta esiste. Cottarelli ce lopresenterà nei prossimi giorni”(Graziano Delrio, Pd, sottosegretarioPresidenza del Consiglio, 13-3-2014).“Cottarelli: contributo dalle pensionioltre i 2 mila euro” (Corriere, 13-3).“L’idea che chi ha una pensione di 2-3 mila euro debba dare un contributo,forse c’è per Cottarelli, ma io laescludo” (Renzi, 13-3). “Dal governostop a Cottarelli, nessun interventosulle pensioni” (Stampa, 14-3).“Renzi: le pensioni non si toccano”(Repubblica, 14-3). “Interventi sullepensioni alte” (Poletti, Corriere, 17-8). “Sforbiciata alle pensioni d’oro”(Stampa, 18-8). “Frenata sullepensioni: ‘Per il momento nessunintervento su quelle superiori a 3.500

euro’” (Stampa, 19-8). “Il piano delgoverno: prelievo di 1 miliardo dallesuperpensioni oltre i 3.500 euro”(Repubblica, 19-8). “Pensioni d’oro,Renzi boccia Poletti. Scontro nelgoverno. Baretta: non si tocca chiprende meno di 2 mila euro”(Repubblica, 20-8). “Sulle pensionid’oro si riapre la partita. Manovra da20 miliardi” (Repubblica, 21-8).“3.500 euro al mese di pensioneavvicinano di più a un reddito altoche medio” (Baretta, Stampa, 21-8).“Pensioni, nessun prelievo” (Delrio,22-8). POLIZIE. “Salta la fusionedelle Polizie” (Stampa, 4-6). “Nessuna c c o r p a m e n t o f r a p o l i z i apenitenziaria e forestale” Renzi, 13-6). “Forze di polizia, risparmi per 1miliardo e mezzo: stop assunzioni. Leipotesi di accorpamento per Forestalee Penitenziaria” (Corriere, 18-7).L’unica certezza nel Def è che gliagenti di tutte le polizie, come tutti glistatali, avranno gli stipendi bloccatifino al 2020. POSTI DI LAVORO.“Entro 15 giorni il pacchetto dimisure per i giovani. I mercati ciosservano” (Renzi, 28-2). “Persi milleposti al giorno. Il record negativo peri giovani. Disoccupati al 13%: maicosì dal 1977” (Corriere, 2-4). “Datosconvolgente, scenderemo sotto il10%” (Renzi, Unità, 2-4). “Un pianolavoro per 900 mila giovani: si parte amaggio” (Poletti, Repubblica, 5-4).“Ora un contratto per gli over 50:bisogna reinserire chi ha perso illavoro” (Poletti, Stampa, 11-4).“L’agricoltura può creare 150 milaposti di lavoro” (Maurizio Martina,Pd, minis t ro del l ’Agricol tura ,Corriere, 13-4). “Via alla riforma, 15mila posti per i giovani” (Renzi, 13-6). “Poletti: ‘Servizio civile per iprimi 40 mila giovani. Risorse ok, afine anno il via’” (Repubblica, 16-7).“L’80% dei 24 contratti di sviluppo èdestinato al Sud. Attesi 25 mila postidi lavoro” (Stampa, 23-7). “Creeremo900 mila nuovi posti di lavoro”(Renzi, 25-7). “Chi vuole restare allavoro a vita ruba un posto alle nuovegenerazioni” (Madia, Stampa, 30-7).“Allo studio un paracadute permandare in pensione i disoccupaticon più di 55 anni” (Stampa, 4-8).“Abbiamo creato 100 mila nuoviposti di lavoro in due mesi” (Renzi, 1-9). “Negli ultimi due mesi 100 milaoccupati in più” (Poletti, Stampa, 1-8 ) . “ G l i i m p r e n d i t o r i s i a n oresponsabili, basta licenziamenti: illavoro va salvato” (Federica Guidi,ministro Sviluppo, Repubblica, 28-8).“I disoccupati salgono ancora: persimille al giorno” (Repubblica, 30-8).“Sblocca Italia, Lupi: ‘Almeno 100mila nuovi posti di lavoro’” (Corriere,31-8). Risultato: secondo l’Ocse, al 3settembre, i disoccupati in Italia sonoil 12,9%, e i giovani con meno di 25anni il 40%. Secondo l’Istat, a luglio

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sono aumentati dello 0,3% su giugno.RAI. “Voglio cacciare i partiti, losciopero della Rai (contro il taglio di150 milioni, ndr) è umiliante. Sel’avessero proclamato prima delleelezioni europee avrei preso più voti”(Renzi, 1-6). Nessuna riforma dellaRai: la legge Gasparri non si tocca.RIENTRO DEI CAPITALI. “Arischio il decreto per il rientro deicapitali. Lo Stato avrebbe dovutoincassare 3 miliardi” (Corriere, 6-3).“Nessun condono sul rientro deicapitali. Non conosco la parolacondono” (Padoan, 1-4). “Capitaliall’estero, multe più basse per chireinveste i fondi nell’azienda”(Corriere, 5-6). “Rientro dei capitali,ultima spiaggia” (Corriere, 2-7). Ilddl sui capitali all’estero è di fatto uncondono fiscale ed è impantanato damesi alla Camera per dissensi nellamaggioranza. RIPRESA. “Anchesull’Italia, dopo la lunga recessione,spira una nuova aria di moderatoottimismo. Si vedono segnali di unu l t e r i o r e m i g l i o r a m e n t odell’economia” (Pier Carlo Padoan,Pd, ministro dell’Economia, 12-4).“Lavoriamo per una ripresa col bottoa settembre” (Renzi, 1-8). “La ripresaè un po’ come l’estate: magari non èbella come volevamo, arriva un po’ inritardo, ma arriva” (Renzi, 5-8).“Ripresa più forte nel 2015” (Padoan,7-8). L’Italia è in recessione e pure indeflazione. SALARIO MINIMO.“Nel Jobs Act ci sarà il salariominimo” (Renzi, 12-3). “Morandoapre il fronte del salario minimo:‘Carcere se non si applica, serve unalegge alla svelta’” (Repubblica, 6-4).“Dall’operaio alla colf, ecco il salariominimo” (Stampa, 6-4). Nessunanorma approvata sul salario minimo.SANITÀ. “Stop alle scelte politicheper i direttori delle Asl” (Repubblica,15-6). “Ticket in base al reddito,chiusi i reparti a rischio: ecco il Pattoper la Salute” (Repubblica, 11-7).Nessuna riforma sanitaria alle viste,solo tagli. SBLOCCA ITALIA.“Entro fine luglio arriva SbloccaItalia” (Renzi, 1-6). “Renzi annunciaun decreto Sblocca Italia sugliinvestimenti fermi” (Stampa, 2-6).“Parte lo Sblocca Italia” (Stampa, 3-6). “Censimento delle opere, projectbond e incentivi. Sblocca Italia sisdoppia” (Repubblica, 12-7). “Renzi:s b l o c c h e r e m o 4 3 m i l i a r d i ”(Repubblica, 24-7). “Sblocca Italiacon lo sconto fiscale ai proprietari dicase in affitto” (Corriere, 26-7).“Arriva lo Sblocca Italia. Risorseagg iun t ive pe r 4 ,5 mi l i a rd i ”(Repubblica, 28-7). “Dalla TavNapoli-Bari al valico del Frejus. Conlo Sblocca Italia pronti 3,7 miliardi”(Corriere, 1-8). “Nello Sblocca Italia ib o n d p e r l e g r a n d i o p e r e .Obbligazioni emesse dalle imprese”(Corriere, 23-8). “Altolà di Padoanalle spese: Sblocca Italia senza fondi”(Repubblica, 26-8).“Sblocca Italia,scovate le risorse per i cantieri”(Stampa, 27-8). “Sblocca Italia per leopere: fino a 3 miliardi” (Stampa, 28-8). “4 miliardi per i cantieri”

(Corriere, 29-8). “Sblocca Italia,Renzi ferma Lupi: ‘Quel testo non va,devi riscriverlo’” (Repubblica, 29-8).“Più cantieri e meno burocrazia, ilgoverno cerca la ripresa. Stop vincoliper i lavori in casa. Fondi da 4miliardi per attivare opere che nevalgono 10” (Repubblica, 30-8).“Mobilitati 10 miliardi per farripartire i grandi cantieri” (Stampa,30-8). “Nuove risorse per 3,8miliardi” (Corriere, 30-8). “I lpremier: via a opere per 10 miliardi”(Stampa, 30-8). “Sblocca Italia:sgravi e project bond, le tappe deldecreto. Il governo ha voluto unprovvedimento a costo zero, perquesto è rimasto sospeso il bonus perl’edilizia e quello per gli affitti”(Corriere, 31-8). “Per far ripartire ilavori 700 milioni in due anni”(Corriere, 31-8). Nel decreto SbloccaItalia, quando sarà in GazzettaU f f i c i a l e , v e c c h i e o p e r eberlusconiane e soldi già stanziati dalgoverno Letta con destinazionecambiata: il governo Renzi aggiungeappena 200 milioni. SCORTA. “Lavolontà di rinunciare alla scorta:‘Voglio restare me stesso, chi miprotegge è la gente, la mia scortasono le persone normali’” (Renzi,Corriere, 18-2). Renzi ha la scorta.SCUOLA. “Sono pochi 53 miliardiper la scuola” (Stefania Giannini, Sc,ministro Istruzione, 23-2). “Primopunto programmatico sarà il rilanciodel l ’educazione. Da giugno asettembre realizzeremo un pianostraordinario per le infrastrutturescolastiche” (Renzi, 24-2). “Scuola, 2miliardi per ristrutturare le aule.‘Adegueremo oltre 2 mila istituti inderoga a l pa t to d i s tabi l i tà ’”(Repubblica, 26-2). “Cercheremo unasoluzione per dare una corsiapreferenziale ai soldi per la scuola”(Renzi, 5-3). “Interventi per lasicurezza da 1 miliardo. Pronti adagire” (Giannini, 8-3). “Così sarannoristrutturate le scuole: coinvoltoanche Renzo Piano. Trovati 2,5miliardi per gli interventi sull’ediliziafino al 2016” (Stampa, 10-3). “Tutti inumeri che leggete sull’intervento delgoverno sull’edilizia scolastica sonofalsi. Tutti falsi. Nessuno sa davveroquante e quali sono le scuole su cuidobbiamo intervenire, né conosce ifondi disponibili. Qui nessuno saniente, Renzi spara razzi nel cieloquello è il suo talento, ma poi noiarranchiamo dietro. Mancano tutti idettagli, e che dettagli” (RobertoReggi, Pd, sottosegretario Istruzione,10-3). “Subito 3,7 miliardi perl’edilizia scolastica” (Giannini, 12-3).“10 mila interventi di ediliziascolastica” (Repubblica, 13-3).“Lezioni in lingua alle elementari: lamia scuola parlerà inglese” (Giannini,27-3). “Abbiamo stanziato 3,5miliardi per la scuola” (Renzi,Repubbl ica , 20-4) . “Anche laGiannini scende in trincea: ‘Mibatterò contro i tagli agli atenei’. Lamanovra taglia 30 milioni subito e 45dal 2015 in poi a l Fondo d ifinanziamento delle università”

(Repubblica, 20-4). “Piano scuola alvia. Pronto un miliardo per 20 milacantieri. Si parte il 1° luglio. Tra il2015 e il 2020 arriveranno altri 4miliardi” (Stampa, 15-6). “Patto sullascuola: ‘Un premio ai prof, mad o v r a n n o l a v o r a r e d i p i ù ’ ”(Repubblica, 2-7). “Partono le‘scuolebelle’ di Renzi. Da domaniarrivano gli imbianchini. Stanziati150 milioni da usare entro dicembre”(Stampa, 20-7). “Via libera all’8 permil le per r i lanciare l ’edi l iz iascolastica” (Repubblica, 24-7).“Dietrofront del governo: stop allapensione per 4 mila insegnanti. Viaanche i l l imite dei 68 anni aprofessori e primari. Renzi irritatocon i tecnici del Tesoro: ‘Troverò lerisorse’” (Repubblica, 5-8). “Scuolesenza soldi, riapertura a rischio:l’allarme delle Province, colpite daitagli per 9 miliardi: non possiamogarantire sicurezza e riscaldamentodelle aule” (Repubblica, 8- 8).“Istruzione, le novità che troveremosui banchi: informatica dalla primariae alla maturità si parlerà inglese”(Corriere, 14-8). “Il 29 agostop r e s e n t e r e m o u n a r i f o r m acomplessiva che, a differenza di altreoccasioni, intende andare nelladirezione dei ragazzi, delle famiglie edel personale docente che è lanegletta spina dorsale del nostrosistema educativo” (Renzi, Tempi, 23- 8). “Scuola, nuovi concorsi ea u m e n t i ” ( S t a m p a , 2 4 - 8 ) :“Rivoluzione scuola, ecco il piano:‘Meritocrazia e apertura ai privati’. Ilministro Giannini: mai più precari esupplenti, aumenti di stipendio aiprofessori migliori” (Repubblica, 26-8). “Scuola, piano per riassorbire iprecari” (Stampa, 27-8). “Scuola,svolta sui precari: subito l’assunzioneper 100 mila professori. Servirà unmiliardo e mezzo” (Repubblica, 27-8). “Renzi, summit sulla scuola senzail ministro Giannini. Il contropiededel leader: tratto io, sarò giudicato suquesto” (Corriere, 27-8). “Precari daassumere ma senza cattedra fissa:sono 120 mila i professori a termine”(Corriere, 27-8). “Chi lavora di piùprenderà più soldi. Rivoluzione delmerito, ecco come funzionerà”(Repubblica, 27-8). “Scuola. Liceali,stage al museo. E alle elementari piùmaestri per classe. Piano istruzione da3 miliardi l’anno” (Corriere, 28-8).“Medie e matur i tà , g l i esamicambiano. Le linee guida dellariforma puntano alla semplificazionedelle prove alla fine dei cicli”(Repubblica, 28-8). “Renzi: troppacarne al fuoco, la scuola slitta”(Corriere, 29-8). “La scuola slitta asettembre” (Repubblica, 29-8). “Perstudenti e prof ora si cercano i fondi.I perché del rinvio sulla scuola”(Corriere, 29-8). “Scuola, assunzionicongelate. Problemi con le coperture,rinviata la riforma. Oggi in Cdmnemmeno le linee guida” (Stampa, 29-8). “Scuola, niente assunzioni. Nonbasta 1 miliardo per stabilizzare iprecari. Renzi rinvia la riforma al 3settembre” (Stampa, 30-8). “C’è un

anno di tempo per rivoluzionare lascuola italiana, nei prossimi 12 mesioccorre ripensare come l’Italiainveste nella buona scuola. Nelbilancio dello Stato metteremo piùsoldi sulla scuola e assumeremo 150mila precari. A partire da gennaio iprovvedimenti normativi, perché il2015 sia l’anno in cui si inizia a faresul serio” (Renzi, 3-9). Per l’ediliziascolastica, tra fondi vecchi e nuovi(244 milioni), è stato stanziato circa 1miliardo: 450 milioni per le piccoleristrutturazioni (17.961 richieste), 400per la messa in sicurezza (2.865), 244milioni per nuovi edifici (404). Lariforma epocale, a oggi, è un beld o c u m e n t o s u l s i t o“passodopopasso”. SEGRETO DISTATO. “Abbiamo dec i so d idesecretare gli atti delle principalivicende che hanno colpito il nostroPaese e trasferirli all’Archivio diStato. Per essere chiari: tutti idocumenti delle stragi di piazzaFontana, dell’Italicum (sic, ndr) odella bomba di Bologna. Lo faremonelle prossime settimane” (Renzi,Repubblica, 20-4). Ma nessun attorelativo alle stragi, per legge, puòessere coperto da segreto di Stato:Renzi lo toglie là dove non c’è maistato. SENATO. “Grillo firmi per lariforma del Senato per risparmiare 1miliardo” (Renzi, 17-12-2013). “Lagrande svolta sul Senato che, insiemeall’abolizione delle province, faràrisparmiare 1 miliardo l’anno”(Renzi, 31-3-2014). In realtà il Senatocosta ogni anno circa 500 milioni e,abolendo le indennità ai nuovisenatori e i rimborsi ai gruppi, se nerisparmierebbero appena 160. I costidi sedi e personale resterebberopressoché intatti. “Abolizione delSenato: tra 15 giorni si porta inParlamento, approvazione in Senatoentro il 25 maggio” (Renzi, 12-3).“Penso che entro maggio si voterà ilddl al Senato” (Renzi, 18-4). “Lariforma va approvata entro il 25maggio per essere credibili negliincontri europei fissati subito dopo”(Maria Elena Boschi, Pd, ministrodelle Riforme, Repubblica, 22-4).“Riforma del Senato entro il 10giugno. O riesco a fare le cose o mene vado” (Renzi, 28-4). “Entrogiugno il sì sul Senato” (Renzi, 3-6).“Per la riforma del Senato siamopassati da una bella merda a unamerdina, ma sempre di merda sitratta” (Roberto Calderoli, LegaNord, relatore della riforma delSenato, 22-8). La riforma, che nonabolisce il Senato ma le elezioni per ilSenato, viene approvata in primalettura l’8 agosto. SPENDINGREVIEW. “Vertice notturno Renzi-Padoan sulla spending review: taglisubito fino a 5 miliardi” (Messaggero,24-2). “Pronto il piano Cottarelli:subito 6 miliardi di tagli. Nel mirinoacquisti e sussidi” (Stampa, 24-2).“Tagli subito fino a 5 miliardi”(Messaggero, 24-2). “Subito 4miliardi di tagli alla spesa” (Corriere,

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LA FERGUSON DI CASA NOSTRA (RobertoSaviano).by La Repubblica 6/9/2014 (ilChiosco)

Submitted at 9/6/2014 3:25:58 AM

ADESSO anche l’Italia ha la suaFerguson. Un inseguimento che parteda Rione Traiano, periferia sud-est diNapol i , e s i f e rma pres to , aFuor ig ro t ta . UN INSEGUIMENTO che finisce intragedia. Non esistono più né guardie,né ladri. Né bene né male. Tutto èassai complesso, difficile non solo dacomprendere ma anche e soprattuttoda raccontare. Quando accadonotragedie come questa, si tende afocalizzarsi sulla dinamica. Anche ilsindaco De Magistris, nel primomessaggio di cordoglio per la mortedi Davide Bifolco, ha assicurato chein breve tempo si sarebbe fattachiarezza. Ecco, questa è Napoli (equesta è l’Italia), un luogo in cuil’etichetta è rispettata, in cui tuttoverrà fatto (almeno così assicurano)secondo le procedure, ma poi nullaviene realmente chiarito. Tre persone su uno scooter, (a Napoliè la prassi) di cui una latitante e unacon precedenti (questo ovviamente èstato appurato poi), che non sifermano all’alt della pattuglia deicarabinieri. C’è chi giurerà che nonpotevano le forze dell’ordine lasciarcorrere quell’infrazione. Che bisognoc’era però di sparare? Nessuno, einfatti il carabiniere ha dichiarato cheil colpo gli è partito per sbaglio. Persbaglio? È dagl i anni ‘70 che s i usal’espressione “colpo accidentale”,comunicazione che non fa altro chegenerare diffidenza verso chi lapronuncia . Non b isogna avermaneggiato la Beretta Mod 92semiautomatica e conoscerne il pesodi quasi un chilo con proiettili 9millimetri, per capire che un colpoaccidentale può partire (cosa cheaccade raramente) se l’arma cade o seimpugnandola senza sicura e con ilcolpo in canna il dito nello sforzodella corsa fa scattare il grilletto: main quel caso è difficile che il proiettilevada a segno. Nulla di tutto questo, aq u a n t o s e m b r a . E q u i n d ibisognerebbe smettere di usarel’espressione accidentale e iniziare achiedere solo silenzio e attesa delleindagini. Ma questi discorsi, che occupanopagine e pagine di carta e del web eche coinvolgeranno molti italianiindignati per l’ennesimo mortobambino, questi discorsi “belli, tondie ragionevoli”, non restituisconoaffatto la realtà di Napoli. Questidiscorsi restano in superficie. Enascondono un tema molto più

importante, un tema che non è piùpossibile ignorare eppure vienecostantemente, quotidianamenteignorato: Napoli è una città in guerra.Ad agosto del 2013 il conducente diuna Smar t insegu ì e inves t ì ,uccidendoli, due presunti rapinatori(presunti perché non c’è alcunaevidenza che la rapina sia realmenteavvenuta), oggi è una pattuglia deic a r a b i n i e r i a i n g a g g i a r e u ninseguimento per bloccare unoscooter “sospetto”, come è statodefinito il motorino che guidavaDavide. Po t remo scopr i re ( fo r se ) l edinamiche di questa ennesimatragedia annunciata, ma i cittadinicontinueranno ad avere paura, leforze dell’ordine a essere tesissime eil territorio a essere attraversato daun’assenza totale di regole. Qualcunodovrebbe domandarsi: cosa significaessere un cittadino al Rione Traiano?Cosa significa essere un carabiniereal Rione Traiano? Chiedetelo pure al o r o . R i o n e T r a i a n o , a n e l l ofondamentale per il traffico di coca.R i o n e d o v e m a n c a q u a s icompletamente ogni genere di servizi,dove la fermata della Cumana fapaura anche a mezzogiorno. Era il regno di Nunzio Perrella, capod i u n a d e l l e f a m i g l i e d inarcotrafficanti più note, il clanPuccinelli. Ora è entrato in crisi,lasciando però a comandare sulterritorio i propri eredi, ma ilterritorio è un budello conteso tra lefamiglie di Soccavo, i Grimaldi, equelle di Miano ossia i mille rivolidei Lo Russo e i dissidenti dei Zaza diFuorigrotta e tutti i gruppi che sannoche basta una partita di coca daappena 1 chilo (guadagno circa210milaeuro) per assicurarsi decine edecine di stipendi di disperati eambiziosi ragazzini da affiliare. Uncoacervo incredibile di interessi cheha reso questo quartiere sempredifficilissimo da vivere. RioneTraiano è terra di faide da sempre: nel2012 fu gambizzata Maria Ivone,figlia di un boss e fu ferita anche unadonna incensurata. Nel luglio scorso,in pieno pomeriggio, due ragazzini di17 e 18 anni sono stati feriti allamano e alla spalla. Stiamo parlandodi un luogo che aveva creato un polo criminale rivaleall’Alleanza di Secondigliano, lacosiddetta “Nuova Mafia Flegrea”che si è dissolta in faide interne earresti, generando guerre su guerre:ce n’è stata persino una tra i RioniTraiano “di sopra” e “di sotto”. Immaginate la tensione che si vive inun territorio come questo? Qui ognileggerezza ti condanna a morte,

un’amicizia sbagliata ti segna persempre, persino camminare a fianco achi in quel momento è nel mirino puòessere fatale. Davide Bifolco è mortoa 17 anni per aver commesso unaserie di leggerezze, era alla guida diun motorino su cui viaggiavano in tre,non si è fermato all’alt per pauraperché non aveva assicurazione epatentino, era insieme a due ragazzinon incensurati, ma a Davide non èstata data una seconda possibilità.Questo accade dove c’è guerraperenne, non ti va bene mai, nonesistono seconde possibilità. Unerrore ti marchia a vita o ti uccide. Sono tantissimi gli adolescenti chevivono di illegalità, sono tantissimigli adolescenti che prima di diventaremaggiorenni hanno già la vitarovinata. “Je so’ nato e so’ cresciutoind’a nu quartiere addò o arruobbi ospacci o te faje na pera” (sono nato inun quartiere dove o rubi o spacci o tifai una pera di eroina) cantava Raiznegli anni ‘90 oggi ad esser cambiatoè nulla o quasi. Quando le loro storiearrivano nei salotti buoni della città cisi commuove, ci si indigna, ma allafine è lo sdegno di un momento, soloapparenza. La città non reagisce.Tutto sembra essere sempre in baliadi polizie e giudici, nulla di quelloche avviene sembra sfuggire al tanfodella corruzione e dello scambio.Questa era ed è oggi, ancora di più,Napoli. Questo è il clima in cui sivive, questo è un territorio dove tuttodiventa impossibile. E dove il dirittonon esiste, vince il più forte e dovevince il più forte, c’è guerra. Quandoviene esploso un proiettile, che siaesecuzione, che sia errore o che sianecessità militare (e in questo casonon ve n’era alcuna), è importantericostruire le dinamiche e accertare lecolpe. Ma concentrare tutte lediscussioni, le dichiarazioni e leenergie solo su questo, non è altro chelo strenuo tentativo di chiudere gliocchi di fronte a una realtà che fapaura e che non si vuole vedere. Adesso anche l’Italia ha la sua

Ferguson, anzi peggio, perché inquesto caso non c’era stata nemmeno una ipotesi di rapina.Questa è Napoli, terra di guerra.Questo è il Sud. E rende ancora piùgrave ciò che è accaduto solo qualchesettimana fa quando il primo ministroRenzi è stato in Campania e non haposto alcun accento sulla centralitàdel contrasto alla camorra, e quando èstato in Calabria alla ‘ndrangheta, inuna sorta di timore che parlare diquesti problemi spenga la voglia dirinascita. Ma di quale rinascitap a r l i a m o s e l ’ e c o n o m i a p i ùsignificativa nel nostro Paese è quellacriminale e gli imprenditori che nonsi piegano sono abbandonati? Sta affondando l’Italia, a stentorespira. E affonda come sempre daSud. Il pianto della famiglia diDavide ci parla di un male antico, diun male terribile. Non solo il dolore,quello reale, per la perdita di unfiglio, di un fratello, di un amico, mala necessità di doverlo mettere inscena come unico strumento rimastoper attirare attenzione e quindi perchiedere giustizia. Le sedie in strada,tutta la famiglia che fa dichiarazioni:il dolore nella mia terra non è maiprivato. È pubblico e rumoroso, vuoleinvadere, celebrarsi, teme di esseresottovalutato, ignorato, isolato. È undolore costretto alla teatralità perprovare ad essere accolto. E senta il governo intero, il pesodelle parole di una ragazzina: «Lacamorra non avrebbe mai ucciso unragazzo di 16 anni lo Stato sì». Fraseingenua, falsa, ma difficile dasopportare. Questo dice la cuginastravolta di Davide. Lei non sa che lacamorra ha ucciso e uccide non solosedicenni, ma ragazzi e bambiniancora più piccoli. Questa suaingenuità mostra la necessità diparlare della camorra e che anzi èproprio il silenzio che porta afraintendimenti di questo genere. Iclan ne sono felici. «La camorra ciprotegge lo Stato no» ripetono aRione Traiano. «Le mafie fanno illoro lavoro, mentre voi istituzioni, voipubbliche persone mentite, rubate,oltraggiate. Voi, i veri criminali,camorra, mafia, ‘ndrangheta, infondo,sono palesi nel loro essere fuorilegge, sono oneste in questo». Eccocosa drammaticamente leggo indecine di blog, in migliaia dicommenti. La tragedia è accorgersenesolo quando muore un ragazzinoucciso da un carabiniere. È semprestato così: c’è bisogno di sangue perricordare che dall’inferno a Napolinon si è mai usciti. Da La Repubblica del 06/09/2014.

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24-2). “Subito 6 miliardi di tagli”(Stampa, 24-2). “Supervertice suitagli dello Stato. Subito 500 milionidagli stipendi d’oro” (Corriere, 15-3).“ S p e n d i n g r e v i e w p r o n t a ”(Repubblica, 15-3). “Il premier el’obiettivo tagli: ‘Entro 7 giorni ilpiano’” (Stampa, 16-3). “La curaCottarelli. Dall’Arma ai treni: ecco idettagli del taglia-sprechi” (Stampa,18-3). “Politica e appalti, i tagli diRenzi” (Corriere, 20-3). “Parte loSforbicia-Italia: interverremo su tuttel e s a c c h e d i m i c r o p o t e r e esottopotere, santuari che finoranessuno ha mai pensato di toccare,non risparmieremo nessuno” (Renzi,Qn, 6-4). “‘Spending review, ora itagli agli uffici statali’: Cottarelli,lavoro in tre fasi, poi gli obiettivi damantenere” (Corriere, 6-4). “Tagli espesa pubblica centralizzati damaggio. Cottarelli: pronti ad avviarele nuove fasi della spending review”(Corriere, 6-4). “Renzi vuole tagli per6 miliardi” (Corriere, 8-4). “Laprossima tappa sarà una campagna online: ‘E tu cosa taglieresti?’. Partiamosubito, chiediamo ai cittadini disegnalare al governo gli sprechi, glie n t i i n u t i l i , l e c o m p l e s s i t àburocratiche, i privilegi odiosi, ipasticci amministrativi” (Renzi,Corriere, 9-4). “Stangata su banche emanager. Spending review da 4,5miliardi” (Repubblica, 9-4). “Daitagli alla spesa pubblica dovrebberoarrivare 4,5 miliardi” (Renzi, 9-4).“Niente manovra, tagli per 4,8miliardi” (Padoan, 11-4). “Nonvogliamo tagli lineari, ma taglii n t e l l i g e n t i ” ( R e n z i , 1 8 - 4 ) .“Cottarelli: 3,5 miliardi dalla Difesa”(Corriere, 24-4). “Il governo ripartedai tagli. Controlli e tetti alle spese”(Stampa, 4-6). “Il grande spreco diStato tra stampanti e scrivanie: 30miliardi da risparmiare” (Repubblica,15-6). “Cento enti nel mirino peracquisti ‘anomali’. Via ai controlli diCottarelli e Cantone” (Stampa, 3-7).“Il premier a caccia di 12 miliardi”(Stampa, 12-7). “La missione diCottarelli: tagli di spesa per 17miliardi” (Corriere, 18- 7). “Si sta

diffondendo la pratica di autorizzarenuove spese indicando che lacopertura sarà trovata attraversofuture operazioni di revisione dellaspesa o, in assenza di queste,attraverso tagli lineari delle speseministeriali. Il totale delle risorse chesono state spese prima di essererisparmiate ammonta a 1,6 miliardiper il 2015. Così potete dimenticarviil taglio delle tasse perché non cisaranno risorse” (Carlo Cottarelli,commissario alla spending review, 30-7). “Spending review, Cottarellil a s c e r à : s c o n t r o c o n R e n z i ”(Repubblica, 31-7). “Cottarelli fuori?La spending review la faremo lostesso anche senza di lui. Dai tagli dispesa avremo 16 miliardi e porteremoil deficit al 2,3%” (Renzi, 30-7).“Tutto più difficile con la mini-crescita. I tagli e la ricerca di 3,5miliardi” (Corriere, 2-8). “Il premierha deciso: niente manovra ma tagli‘parzialmente lineari’ sulla spesa ditutti i ministeri. Cottarelli non saràsostituito” (Stampa, 4-8). “Renzivolta pagina, ora punta tutto sul tagliodella spesa” (Stampa, 8-8). “Spendingreview, si accelera: va diminuita laspesa pubblica di 17 miliardi nel 2015e 32 nel 2016” (Corriere, 15-8). “Siparte dai 16 miliardi della spendingreview” (Delrio, Repubblica, 22-8).“Ricetta Cantone-Cottarelli pertagliare 4,5 miliardi sulle fornitureag l i u f f i c i” (Cor r ie re , 25-8) .“Spending review, sprechi da 1mi l i a rdo so lo da l l e bo l l e t t e”(Repubblica, 25-8). “Risparmieremosu tutto” (Padoan, Corriere, 27-8).“Mezzo miliardo di risparmi dallepartecipate entro il 2015” (Cottarelli,1-9). “I tagli saranno non per 17, maper 20 miliardi. Il governo valuteràtagli non lineari del 3% per ciascunministero. Lunedì con Padoanincontrerò tutti i ministri. Ognunopotrà e dovrà valutare le singole speseda tagliare” (Renzi, 3-9). Affossata laspending review, si faranno taglilineari come ai tempi di Tremonti:quelli che Renzi aveva ripetutamenteescluso. TASSE. “Bot, la tassa puòaumentare. Se un’anziana ha da parte

100 mila euro in Bot non credo che sele togli 25 o 30 euro avrà problemi”(Graziano Delrio, 23-2. Poi PalazzoC h i g i r e t t i f i c a : “ S o l o u n arimodulazione”). “Il calo delle tasse,s i par te dal l ’ I rap. Subi to unariduzione del 10%” (Corriere, 24-2).“Patto con le imprese: meno Irap,sconti più leggeri. Sgravi Irpef, 50euro al mese. Cuneo, detassati 10miliardi: 8 alle famiglie sotto i 2.000euro, 2 alle aziende” (Repubblica, 24-2). “La mossa di Renzi. Tasse più altesui Bot per abbassare l’Irpef. Unmiliardo di gettito in più dai titolipreferiti dalle famiglie” (Stampa, 24-2). “Prelievo sui Bot, primo scoglio.Delrio: agire sulle rendite. Poi lafrenata del governo: nessuna nuovatassa” (Corriere, 24-2). “Cambieremole tasse sui Bot” (Renzi, Repubblica,24-2). “I dubbi del Tesoro sullatassazione dei Bot: ‘Finirebbe perc o l p i r e s o l o l e f a m i g l i e ’ ”(Repubblica, 25-2). “Possibiletagliare l’Irap del 30%” (Renzi, 26-2). “Renzi pronto a soccorrere leimprese: allo studio un taglio del 30%dell’Irap” (Repubblica, 27-2). “Nondisperdiamo le risorse. Taglio fortedell’Irap alle imprese. In un secondotempo sgravi Irpef” (Morando, 6-3).“Irpef o Irap, il governo si spacca.Renzi: no al derby” (Repubblica, 8-3). “Taglio dell’Irpef e dell’Irap”(Corriere, 8-3). “Irpef e Irap, tagli ametà. Padoan vorrebbe agevolare lei m p r e s e , m a R e n z i c e r c a i lcompromesso. Spunta l’ipotesidell’intervento bilanciato” (Stampa, 8- 3). “Riduzione contestuale del 10%dell’Irap e di 5,5 miliardi di Irpef”( F i l i p p o T a d d e i , c o n s i g l i e r eeconomico di Renzi, 8-3). “Padoan:‘O tutto sulle imprese, quindi Irap eoneri sociali, o tutti sui lavoratori,attraverso l’Irpef’” (Sole 24 Ore, 8-3) . “Serve un’azione dupl ice ,riduzione Irap per le imprese e Irpefper i lavoratori” (Angelino Alfano,Ncd, ministro Interno, 8-3). “Irap eIrpef, ipotesi di taglio a rate,bilanciato a tappe” (Corriere, 10-3).“Accantonata l’idea di tagliare anchel’Irap. Difficile trovare i soldi per

ridurre il cuneo dopo no dell’Europaal l ’uso dei fondi comuni tar i”(Stampa, 10-3). “Copertura doppia: ilbacino a cui att ingere sarebbeaddirittura di 20 miliardi” (Corriere,12-3). “Dal 1° maggio taglio del 10%dell’Irap alle imprese” (Renzi, 12-3).“Al posto del taglio Irpef spunta ilbonus in busta paga” (Repubblica, 24-3). “Raddoppiano le tasse suipassaporti” (Corriere, 31-5). “Menotasse, ma tagli di spesa” (Renzi,Stampa, 22-8). Oltre al bonus Irpefper i dipendenti sotto i 1.500 euro almese, c’è stato il taglio del 10% (nondel 20 o del 30) dell’Irap: entrambivanno però confermati per l’annoprossimo. Intanto il governo autorizzai comuni ad aumentare la Tasi a tutti,fuorché alla Chiesa cattolica. TASI.“Allarme Tasi , ma i l governoassicura: non costerà più dell’Imu”(Repubblica, 31-5). “Da Bankitaliaallarme Tasi. Delrio: ma sarà menodel 2012” (Stampa, 31-5). “La Tasisarà più cara dell’Imu per unafamiglia su due. E per oltre due terzidi quelle che vivono in case modestee hanno figli” (Repubblica, 23-8).“Dalla Tasi meno incassi rispetto allavecchia Imu” (Stampa, 29-8) .UNIONI CIVILI. “Ci sarà unaproposta ad hoc del governo sulmodello tedesco” (Renzi, 27-7). Maivista. VITALIZI. “Cambiare in nomedell’equità e della giustizia le regoledelle pensioni si può fare. Ma nelpacchetto ci deve essere a tutti i costil’abolizione di qualsiasi vitalizio per ipolitici. Un Parlamento che legiferasulle pensioni degli altri tenendosistretti i propri privilegi sarebbeinaccettabile” (Renzi, 25-10-2011).Nulla di fatto per abolire i vitalizi deiparlamentari, nemmeno per quellicondannati . ZUZZURELLONE.“Andate in vacanza belli allegri”(Renzi, 7-8-2014). Da Il Fatto Quotidiano del 06/09/2014.

Nel posto sbagliato (Massimo Gramellini).by La Stampa 6/9/2014 (ilChiosco)

Submitted at 9/6/2014 3:06:24 AM

Il ragazzo ammazzato a Napoli avevasedici anni. Il carabiniere che lo hau c c i s o , v e n t i d u e . M e n o d iquarant’anni in due. Cosa ci facevanosu una strada della periferia di Napolialle tre del mattino? Il ragazzoammazzato era fino a prova contrariaun bravo ragazzo, ma girava incompagnia di un ladruncolo conprecedenti penali e di un latitante

evaso dai domiciliari: in tre su unoscooter senza assicurazione népatentino. Prima di accusarlo dicattive frequentazioni, bisognadomandarsi se il contesto in cui eracresciuto gli avesse offerto lapossibilità di scegliersene di migliori.Di bravate a sedici anni ne abbiamocombinate tutti: ma nelle nostrecattive compagnie era statisticamentepiù difficile incontrare latitanti cheaccelerassero ai posti di blocco. Anche il carabiniere omicida è fino aprova contraria un ragazzo perbene,

ma lo hanno spedito a presidiare unquartiere che ogni notte ospitaregolamenti di conti tra bande rivali.È probabile che davanti allo scooterin fuga abbia perso il controllo di sé:la paura e l’inesperienza gli hannoarmato la mano provvista di pistolada cui al termine dell’inseguimento èpartito il colpo: «accidentale» quantochirurgico nel colpire al cuore. Dovràpagare per ciò che ha fatto. Peròdovrà riflettere anche chi lo hamandato allo sbaraglio, a un’età incui non si ha ancora l’equilibrio per

gestire un simile carico di tensione.Da sempre in prima linea vanno i piùgiovani e inadeguati. Ma il fatto cheaccada da sempre non significa chedebba accadere per sempre. Che unragazzo possa uccidere, e un altropossa morire, solo perché si trovanoin un posto dove non dovrebberostare. Da La Stampa del 06/09/2014.

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UN “LODO ALFANO” PER I POLIZIOTTI(Antonio Sciotto)(il Chiosco)

Submitted at 9/6/2014 1:45:58 AM

) 6 settembre 2014 Contratto. Gli agenti pronti amarciare su Firenze. Ma i ministri diInterni e Difesa pensano a unaderoga: aumenti solo alle forzedell’ordine, e niente per gli altristatali. La pro­po­sta è addi­rit­tura dibloc­care Firenze, la città di Mat­teoRenzi, con «una mani­fe­sta­zionenazio­na le d i p iù g iorn i , peraumen­tare disagi e dis­ser­vizi».Rischiando anche grosso: «Che cidenun­cino tutti». L’idea è venuta alSiulp, sin­da­cato di poli­zia, ma laten­sione tra le forze dell’ordine èancora altis­sima dopo l’annunciodello scio­pero di gio­vedì e la replicanon certo con­ci­liante di Renzi(«Non accet­terò ricatti»). E che agenti e mili­tari siano decisi anon mol­lare l’osso, lo testi­mo­niauna nota del Cocer — l’associazione(non pos­sono fare un sin­da­cato) deicara­bi­nieri – che smen­tendo alcunevoci secondo cui non avrebbepar­te­ci­pato alle pro­te­ste, hainvece riba­dito e sot­to­li­neato die s s e r e a n z i « p r o ­ m o ­ t o r edell’iniziativa». Non si era mai vistaun’alzata di cre­sta così decisadell’Arma, “nei secoli fedele”. Dall’altro lato, il governo si muoveper scon­giu­rare una pro­te­sta chepotrebbe scon­fi­nare nel caos. Si

pensi alla sicu­rezza negli stadi, o allemani­fe­sta­zioni: luo­ghi dove leforze di poli­zia non sono certoamate, e che hanno visto anche graviepi­sodi di abusi nei con­fronti dicit­ta­dini spesso inermi. Ieri in seratail mini­stro dell’Interno Ange­linoAlfano ha sen­tito la tito­lare dellaDifesa, Roberta Pinott i : i duemini­stri, con tutto il governo, stannolavo­rando alla «ricerca di unasolu­zione» (parole di RobertaPinotti). Intanto il pre­mier Renzi si è fattosen­tire dal Gal­les, dove si tro­vavaper i l ve r ­ t i ce Nato : « I ton iinac­cet­ta­bili fanno venire meno lavolontà di tro­vare intese e fannomale a chi pat­tu­glia le strade – hadetto il pre­si­dente del con­si­glio –Se pen­sano di discu­tere con i ricatticon uno scio­pero pro­cla­mato ancheda sigle non costi­tu­zio­nal­mentea u t o ­ r i z ­ z a t e s b a ­ g l i a n oi n t e r l o c u t o r e » . Insomma al governo non sono andatigiù i toni usati dalle forze dell’ordine,e soprat­tutto il fatto che abbianoanche solo potuto ipo­tiz­zare di farescio­pero: la legge glielo vieta, ecome si mette se i tutori della leggeannun­ciano che la violeranno? Di toni ecces­sivi ha par­lato anche ilmini­stro Alfano, rico­no­scendo peròche le richie­ste, nei con­te­nuti, sonolegit­time: «Sono legit­time lerichie­ste dei sin­da­cati di Poli­zia»sullo sblocco dei tetti sala­riali, «ma i

toni e modi usati ieri (l’altroieri perchi legge, ndr) sono stati ecces­sivi.Sono con­vinto comun­que che cisono le con­di­zioni per affron­tarecon se re ­n i t à i l p ro ­b lema er i so lve r lo» .«Agli ope­ra­tori di poli­zia – hapro­se­guito Alfano – è rico­no­sciutala spe­ci­fi­cità e noi lavo­re­remoper­ché sia assi­cu­rata nei mesipros­simi». «Stiamo lavo­rando nonper il rin­novo del con­tratto, che nonè stato richie­sto, ma per eli­mi­nare ibloc­chi sala­riali e spe­riamo cheq u e ­ s t o s f o r z o n o n v e n g acom­pli­cato dai toni ecces­sivi delcomu­ni­cato di ieri». Stessi con­cetti li ha espressi lamini­stra Pinotti: «Il governo, pur nonaccet­tando i toni e le parole fuoril u o g o u s a t i d a g l i o r g a n i d irap­pre­sen­tanza mili­tare e dipol i ­z ia , r i t iene pr io­ r i ­ ta ­ r iol’ impegno al la r icerca di unasolu­z ione che r ico­no­sca laspe­ci­fi­cità e il valore di chi ognigiorno assi­cura la difesa e lasicu­rezza degli i taliani». I due mini­stri hanno insomma fattoc a p i r e , c o n i l t e r ­ m i n e«spe­ci­fi­cità», che il governo stalavo­rando per smi­nare il campod a l l a p r o ­ t e ­ s t a d e l l e f o r z edell’ordine, cer­cando i soldi solo perloro: divin­co­lan­dole così da tutto il

resto degli sta­tali, con una derogaspe­ciale. Una sorta di nuovo «lodoAlfano». Rimar­ranno asso­ciati agli sta­tali,solo per il fatto che non avranno –come tutti gli altri 3 milioni didipen­denti pub­blici – lo sblocco delcon­tratto: ma su altre voci, come adesem­pio la pro­gres­s ione dicar­riera, gli asse­gni di fun­zione ogli scatti di anzia­nità, tutte bloc­catedal 2011, si può lavorare. L o c o n ­ f e r m a u n ’ a l t r adichia­ra­zione della mini­straPinotti: «Que­sto ese­cu­tivo – hadetto – sa bene quanto sia fortel’attesa delle Forze Armate e diPoli­zia per un ripri­stino dellar e t r i ­ b u ­ z i o n i l e g a t e a l l epro­gres­sioni di car­riera e altrat­ta­mento eco­no­mico inte­grale.Ad altra cosa, evi­den­te­mente, sirife­ri­scono le dichia­ra­zionirela­tive al blocco degli aumentisti­pen­diali, da tempo previsto». Come dire: non aspet­ta­tevi gliaumenti da con­tratto, per­ché quelli,come tutti gli altri dipen­dentipub­blici, non li potrete avere. Che il blocco fosse «da tempopre­vi­sto», però, non è affatto vero: èvero che i con­tratti sono con­ge­latidal 2009, certo, ma i sin­da­catispe­ra­vano che per il 2015 sisareb­bero riav­viate le trat­ta­tive.Poi è arri­vata la doc­cia fredda dellamini­stra Marianna Madia.

COLPO ACCIDENTALE (Marco Bascetta)(il Chiosco)

Submitted at 9/6/2014 1:44:07 AM

) 6 settembre 2014 Napoli non è ancora Ferguson, maforse è già nei suoi dintorni. I «colpiaccidentali» rischiano di costaremolto cari. In Fran­cia le chia­mano bavu­res,«sba­va­ture». Il ter­mine sta aindi­care un inter­vento di poli­ziache com­porta tra i suoi «effetticol­la­te­rali» vit­time inno­centi. Siintende che la «sba­va­tura» non èaltro che una imper­fe­zione tale danon met­tere in discus­sione lemoda­lità delle forze dell’ordine e ilmono­po­lio «legit­timo» dellavio­lenza loro rico­no­sciuto. Fattosta che le bavu­res, si pro­du­conogene­ral­mente in un tea­tro pre­ciso,le ban­lieue, e col­pi­scono unber­sa­glio ben deter­mi­nato: ilgio­vane di colore. Rice­vendo inrispo­sta estese e con­ta­giose rivolte. In Ita­lia, le forze di poli­zia, di

« s b a ­ v a ­ t u r e » n e h a n n ocol­le­zio­nate parec­chie. Ma quiusiamo altre ter­mi­no­lo­gie, dal«colpo acci­den­tale» alle «melemarce», quando mal­grado ognisforzo, l’azione degli agenti appareindifendibile. Eppure, anche nei casi più evi­dentidi gra­tuita bru­ta­lità poli­zie­scanon si sono regi­strate nel nostropaese estese pro­te­ste di piazza, névio­lente, né paci­fi­che. Perchè? La rispo­sta più imme­diata è che dan o i m a n c a , a l m e n o n e l l epro­por­zioni cono­sciute dagli Usa edalla Fran­cia, l’elemento raz­ziale ecioè una con­si­stente fetta dipopo­la­zione «etnica» discri­mi­natae man­te­nuta in una con­di­zione diesclu­sione sociale e di diritti negati. Ma c’è un’eccezione, una città nellaquale, sep­pur estra­neo al coloredella pelle, l’elemento «raz­ziale» ècul­tu­ral­mente ben pre­sente.Que­sta città è Napoli dove ieri èstato fred­dato dai cara­bi­nieri un

ragazzo di 17 anni, reo di non essersifer­mato all’alt, ten­tando la fugainsieme ad altri due gio­vani a cavallodel moto­rino su cui viag­gia­vano. Ilcolpo fatale è natu­ral­mente «par­titope r acc i ­den te» . E un co lpoacci­den­tale, quand’anche que­staimpro­ba­bile ver­sione dovessereg­gere, non può che essere statoesploso da un’arma sfo­de­rata e conil pro­iet­tile in canna. Ma dov’è che si sfo­de­rano lepistole e s i levano le s icure?Ovvia­mente in un ter­ri­to­rio ostile,popo­lato dal nemico, tea­tro diinnu­me­re­voli insi­die. Dove ogniabi­tante è sor­ve­gliato spe­ciale senon diret­ta­mente sospetto. Que­sta èl’idea con la quale le forze dell’ordinepat­tu­gliano diversi quar­tieri diNapoli, non tanto diversa da quellacol­ti­vata dai Flic a Saint-Denis, odalla poli­zia che setac­cia i quar­tieri

neri di Los Ange­les o Fer­gu­son.Nes­suno neghe­rebbe che que­stiluo­ghi pre­sen­tino un alto tasso dicri­mi­na­li tà non­ché dif­fusepra­ti­che ille­gali di soprav­vi­venza.E tanto basta per rubri­care interepopo­la­zioni sotto la voce «classiperi­co­lose» ed ela­bo­rare i rela­tivimodelli di con­trollo e repressione. È in que­sto con­te­sto che le« s b a ­ v a ­ t u r e » t e n ­ d e ­ r a n n oine­vi­ta­bil­mente a mol­ti­pli­carsi.Non c’è da stu­pirsi, allora, se gliabi ­ tant i d i que­s t i quar­ t ie r iper­ce­pi­scano le forze dell’ordinecome forze d’occupazione. Di que­stostato d’animo Napoli ci ha mostratogià le prime mani­fe­sta­zioni: gentein strada, auto della poli­zia distrutte,rab­bia popo­lare con­tro gli uominiin divisa. Non siamo ancora a Fer­gu­son, maforse già nei suoi din­torni. I «colpiacci­den­tali» rischiano di costaremolto cari.

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SARDEGNA BOMBARDATA (MaddalenaBrunetti)(il Chiosco)

Submitted at 9/6/2014 1:43:10 AM

) 6 settembre 2014 UN CACCIA DISTRUGGE UNBOSCO. ESPLODE LA PROTESTACONTRO I POLIGONI DI TIROSUL MARE DOVE ESERCITI DITUTTO IL MONDO TESTANO LELORO ARMI. SCONTRO TRAREGIONE E DIFESA. Il Tornado tedesco sorvola le bianchespiagge di Cabras e molla la suabomba da allenamento sul poligonomilitare di Capo Frasca, 10 chilometriin linea d’aria dalla città di Arborea.L’ordigno centra una roccia e lescintille provocano un incendio chedistrugge 32 ettari di macchiamediterranea. Ma stavolta a prenderefuoco è anche la protesta dellaSardegna, ostaggio del ministerodella Difesa: 37 mila ettari di paradisiterrestri in riva al mare sequestrati perprovare armi di ogni genere, il 60 percento dell’intero demanio militareitaliano. La dinamica dei fatti può sembrares u r r e a l e , m a p e r i s a r d i èun’abitudine. Tutto inizia mercoledìscorso, quando il Corpo forestalericeve una chiamata dai militari chechiedono aiuto perché nel poligono èscoppiato un incendio. Ci sono iTornado tedeschi che, come daprogramma, si stanno esercitando a

Capo Frasca, facendo il tiro a segnoper t e s ta re l a p rec i s ione de lbombardamento. Sganciano bombe,in questo caso inerti, per vedere seriescono a centrare gli obiettivi: ildanno è limitato, il fuoco vienedomato in poco tempo e la notizianon supera il filo spinato. Il giornodopo, giovedì, alla stessa ora, ilcopione si ripete: la Forestale riceveun’altra telefonata, c’è un altroincendio nel poligono. L’autobottecorre a Capo Frasca. I militari, chenon hanno nessuna unità di prontointervento, offrono la “massimacollaborazione”, cioè accompagnano iforestali nei pressi delle fiamme. Gliuomini dell’antincendio si trovanodavanti un rogo imponente e, mentreiniziano le loro operazioni, sentono ameno di 50 metri da loro una violentaesplosione. Si alza una densa colonnadi fumo. Per l’Aeronautica è unabanale “fumata da segnalazione cheha sviluppato un lampo e rilasciatouna modesta quantità di fumo senzaalcuna esplosione”. Punti di vista. Gliuomini della Forestale però scappano,e in costanza di bombardamento,p r o s e g u o n o l o s p e g n i m e n t od a l l ’ e l i c o t t e r o . Nel frattempo le linee telefoniche traCagliari e Roma si sono arroventate.I l p r e s i d e n t e d e l l a R e g i o n e ,Francesco Pigliaru, alza la voce echiede la convocazione straordinaria

del consiglio regionale, l’opposizionesollecita le dimissioni del ministrodella Difesa Roberta Pinotti e leassociaz ioni ant imi l i tar is te s ipreparano ad affollare la già previstamanifestazione di protesta del 13settembre. In questo putiferio,l ’ A e r o n a u t i c a d i r a m a u ntranquillizzante comunicato in cuiparla di “piccoli focolai d’incendiosotto controllo”. Sarà. Alla finePigliaru – che non aveva ottenuto ilprolungamento della pausa estiva finoal 30 se t tembre – g ius to perrisparmiare ai turisti di fare gli ultimibagni in scenario bellico, strappa lasospensione delle esercitazioni fino ache la Difesa non abbia istituito ilpresidio antincendio a cui finora nonaveva pensato. Il dramma delleservitù militari in Sardegna è antico:da anni la Regione chiede che questopeso venga alleggerito e tanti sonogià gli accordi firmati e disattesi. Così il paradiso delle vacanze siritrova con i 37 mila ettari racchiusiin chilometri di filo spinato, senzacontare lo spazio aereo e quello amare bloccati per le esercitazioni. Lasola Cagliari si trova con 2 milioni dimetri quadrati occupati da strutture

militari, compresi gli stabilimentibalneari di Esercito, Marina eAeronaut ica , chiamat i “cent r ielioterapici”. Oltre alla base aerea diDecimomannu, ai tunnel polveriera diSan to S te fano a l l ’ i so la de l l aMaddalena, dove sono s t ipat iarmamenti di tutti i tipi nel cuore diun parco naturale internazionale, laSardegna è occupata dagli immensipoligoni costieri di Capo Frasca, diQuirra (tra le province di Cagliari eOgliastra) e di Capo Teulada (Sulcis)più quelli – definiti “occasionali” – diMacomer (Nuoro) e del lago Omodeo(Oristano). Impianti che, messiassieme, costituiscono il fronteinterno più vasto d’Europa. Ognianno le Forze armate propongono illoro calendario di bombardamenti alComipa, il Comitato paritetico per leservitù militari, che sistematicamentelo boccia. Ma il parere non èvincolante. A Roma storcono il nasoe poi, per decreto, danno via libera aigiochi di guerra. Così da decenni neipoligoni sardi si addestrano glieserciti di mezzo mondo, bastafirmare un’autocertificazione –poiché lo Stato italiano si fida – epagare un canone. I soldi vanno tuttinelle casse della Difesa, all’isola nonrestano che gli scarni indennizzi –sempre in r i tardo – e i dannicollateral i .

IL SILENZIO TERRORIZZATO DI ALFANOSULL’AMMAZZATINA DI NAPOLI (AndreaColombo)(il Chiosco)

Submitted at 9/6/2014 1:44:33 AM

) 6 settembre 2014 Tutti zitti . Dopo l’omicidio del17enne Bifolco a Napoli da parte diun carabiniere il Palazzo resta muto.Interviene solo Sel con De Cristofaroe Vendola. Alfano tace. Perchéstavolta potrebbe davvero perdere lapoltrona (il caso Sahalabayeva e ilrimpasto incombono). Per i poli­tici ita­liani Davide Bifolconon è mai esi­stito. Tanto meno èstato ammaz­zato come un caneprima di com­piere 17 anni in una viadi Tra­iano. Si smarca, onore almerito, solo Sel, col sena­torenapo­le­tano De Cri­sto­faro, audace,che chiede al mini­stro Alfano dirife­rire in Par­la­mento, e con lostesso Ven­dola, più cauto: il fatto«turba e feri­sce», però piano, che«nes­suno può fa re pro­cess isom­mari». Avrebbe anche ragione,non fosse che qui, caso­mai, si

assi­ste inerti a una som­ma­riaasso­lu­zione. L’ennesima. Tac­ciono, gli eroi del Palazzo,p e r ­ c h é t e m o n o d i s f i ­ d a r eun’opinione pub­blica adde­strata adapplau­dire le divise qua­lun­que cosafac­ciano, e tanto meno ambi­scono asfi­dare i l set­ tore, ol tre­tut tocospi­cuo for­ziere di voti, pro­prionei giorni ribol­lenti del primo«scio­pero gene­rale» minac­ciatodalle forze dell’ordine. Ma Ange­lino Alfano, l’uomo chepiù di ogni altro avrebbe il dovere dischiu­dere le lab­bra dal momentoche, sia pur da incom­pe­tente, fa ilmini­stro degli Interni, ha un motivoin più per fin­gersi distratto. Si stagio­cando ciò che ha di più caro, ilposto, e figu­rarsi se ha voglia dimol­ti­pli­care le minacce per unafac­cenda che, in fondo, per­ché maidovrebbe riguardarlo? Che l’ambita pol­trona dell’exdel­fino tra­balli è un segreto diPul­ci­nella. Al Vimi­nale le ombre

del bru­tale rapi­mento che fu il casoSha­la­bayeva non si sono maidis­si­pate, e l’assenteismo cro­nicodel tito­lare ha fatto il resto. Renzi e isuoi, inol­tre, non hanno mai smessodi carez­zare con palese cupi­di­gia laricon­qui­sta di quella cadrega. E ilmomento buono potrebbe non esserelontano. La tegola dello scio­pero delle diviseè piom­bata sul capo di un Alfano giàper nulla tran­quillo. È una tegoladif­fi­ci­lis­sima da scan­sare per­chésem­bra non esserci alter­na­tiva tralo s con ­ t en ­ t a r e i l p r e ­mie r ,rischiando così l’osso del collo, el’inimicarsi defi­ni­ti­va­mente la suatruppa, che già lo ama ben poco. L’«ammazzatina» napo­le­tanarischia di ripro­porre il dilemma info rme anco r p iù d ra ­ s t i ­ che .Pren­dere a priori le difese delp i s t o ­ l e r o a c c i ­ d e n ­ t a l e

signi­fi­che­rebbe, ove venisse fuoric h e l ’ a c c i d e n t e p o t e v afaci­lis­si­ma­mente essere evi­tato,finire nel mirino di quell’opinioneancora ostile ai gril­letti facili che,nono­stante tutto, nella base dellamag­gio­ranza è ancora forte. I p o ­ t i z ­ z a r e u n a q u a l ­ c h erespon­sa­bi­lità del cara­bi­niere inque­stione, però, vor­rebbe direcon­dan­narsi al cam­peg­giare vitanatu­ral durante in testa alla lista neradelle forze di poli­zia. Per unmini­stro degli Interni tra­bal­lantenon è che sia il massimo. Ovvio quindi che l’ancora non si saper quanto mini­stro tenga le ditaincro­ciate augu­ran­dosi che lei n d a ­ g i n i n o n g l i r e n ­ d a n oine­vi­ta­bile esporsi quando mar­tedìsarà nell’aula di palazzo Madama perr i f e ­ r i r e s u l t e r ­ r o ­ r i ­ s m ointer­na­zio­nale. Sarebbe un belguaio…

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DIETRO IL PATTO CON BERLUSCONI(Francesco Verderami)(il Chiosco)

Submitted at 9/6/2014 1:45:38 AM

) 6 settembre 2014 Questioni di ditte. E se nella «ditta»del Pd c’è chi si agita, se Bersaniarriva a dire che «non possiamolasciare l’ultima parola a Verdini»,non è per la legge elettorale. No, èperché l’altra «ditta», quella diBerlusconi, «ha in testa di vederecosa succede su Telecom», che ilCavaliere vorrebbe dare in sposa alBiscione. Ma il matrimonio sarebbeimpossibile da realizzare senza «unritocchino» alla legge Gasparri, pers u p e r a r e l ’ o s t a c o l o — o g g iinsormontabile — delle posizionidominanti. Insomma, per il suo sognol’ex premier ha bisogno del premier.E si capisce quindi come la partitapolitica sia intrecciata anche allepartite di calcio, al derby tra Sky eMediaset che si contendono loscudetto dell’etere. Il campionato di Palazzo è questo, eil rischio per tutti gli altri è di venirerelegati sugli spalti, tifosi e spettatoridi uno schema che non è nuovo, cheDc e Pci praticavano d’intesa purr e s t a n d o a v v e r s a r i . I l n e o -consociativismo ha in Verdini il suoteorico, una sorta di «Trap» checonsiglia e supporta senza distinzioni

il vecchio Silvio e il giovane Matteo,capitani delle due diverse squadre. Edè così calato nella parte che persinoalla corte del Cavaliere hanno persola pazienza, e in Forza Italia hannopreso a chiamarlo «la tessera numerodue del Pd». D’altronde, sono ormaitalmente intrecciati i rapporti traRenzi e Berlusconi da essersi radicatinell’immaginario collettivo. E iprotagonisti quasi non ci fanno piùcaso, se è vero che Lotti — bracciodestro del premier a palazzo Chigi —ride quando il ministro Lupi lochiama al telefono: «Caro il mioDenis Luca, come stai…». In principio furono le riforme, e soloquelle, a produrre il «patto delNazareno » nell’interesse del Paese.Ma visto che gli interessi del Paesesono anche altri, ieri — davanti alletelecamere di Agorà — il forzistaAbrignani, di stretto rito verdiniano,ha spiegato che «noi collaboreremoanche sull’economia». Di questopasso gli azzurri si potrebbero trovarenel salone del Consiglio dei ministri,se non fosse che c’è un limite a tutto.«Entrare nel governo non esiste», hadetto Verdini durante una riunionedel suo partito, prima di spiegarne lemotivazioni: «Non è utile a Renzi». Ed è lì che gli hanno affibbiatoso t t ovoce l a t e s se r a de l Pd .

Ingiustamente, a suo giudizio,«perché qualcuno mi dovrebbe farcapire come dovremmo andare oggial voto, se non abbiamo né unacoalizione né un candidato». Vero,ma più va avanti la tattica dell’«opposizione responsabile» piùl’opposizione rischia di diluirsi, dia s sumere un ruo lo anc i l l a re .Berlusconi appare e scompare dallascena a seconda se si avvicina o siallontana un incontro con il leaderdemocrat, e quel «patto» vienevissuto da un pezzo consistente diForza Italia come un blocco alprocesso di ristrutturazione delcentrodestra, come il mantenimentodello status quo, come un modo pergarantire la centralità del soloBerlusconi nella sua fase declinante. Di qui l’interrogativo: a cosa servegarantire Renzi? La domanda se lasono posta anche nel Pd, e Bersani(ma non solo lui) andreottianamentepensa che tra le questioni di interessenazionale si possa nasconderequalche interesse personale: la partitadi Telecom, la necessità di Berlusconidi ottenere quel «ritocchino» dalgoverno per costruire un colosso tuttoitaliano e magari tutto suo.

E mentre si immaginano i tricoloresulle antenne, il «Trap» del neo-consociativismo da un lato continua ascrivere report di analisi politica per ilcapo forzista, dall’altro inzeppaquotidianamente i sms il cellulare delleader democrat. Poi, non c’è dubbioche negli staff dei due partiti sidiscuta su come portare avanti ildialogo, tema che ha impegnatoprima dell’estate i dirigenti del Pd:Bisognerà avere molta fantasia nelgestire il rapporto con Forza Italia»,ha argomentato in quell’occasione ilvice segretario Guerini. La legge elettorale, per esempio, chesi faticherà a discutere in parlamentoentro Natale per via di un calendariozeppo di provvedimenti del governoda varare. Chissà se il tempo erviràso lo a va lu ta re l e modi f icheall’Italicum, visto che tra i forzisti piùautorevoli c’è chi si chiede se quellalegge non sia superata dagli eventi, e— dato il clima da larghe intesepermanente — non serva piuttostoripiegare su un sistema proporzionale. A Bersani l’idea di na fusione diTelecom-Mediaset basta avanza, le«ditte» politiche vorrebbe tenerleseparate: «Non è che a forza diinnovare, torniamo a dove eravamoventi anni fa?».

IL PASTICCIACCIO GIUSTIZIA. GUERRASUL FALSO IN BILANCIO (Wanda Marra)(il Chiosco)

Submitted at 9/6/2014 1:45:11 AM

) 6 settembre 2014 IL DECRETO SUL CIVILE NON ÈA N C O R A A R R I V A T O A LQUIRINALE: NEL TESTO ANCHEMENO FERIE PER I MAGISTRATI(MA SI ATTENDE L’ANM).INTANTO IL GOVERNO LITIGASULLA RIFORMA PENALE. Il decreto sulla giustizia civile non èancora arrivato al Colle. Nel perfettostile dell’esecutivo Renzi è passatauna settimana dal Cdm del 29 agostoe il provvedimento è ancora in fase digestazione. D’altra parte, il metodoormai è chiaro: vengono approvati“salvo intese” e poi si continua adiscutere e a limare. Sulla carta. Inrealtà, molte cose vengono cambiatecompletamente e se ne introduconoaltre che prima non c’erano. Seinvece è per i disegni di legge sullagiustizia penale (falso in bilancio,intercettazioni, prescrizione) sonoancora oggetto di trattativa nellamaggioranza di governo. E comesaranno alla fine è tutta un’incognita.La materia più incandescente resta ilfalso in bilancio. Durante il Consigliodei ministri del 29 Federica Guidi,ministro dello Sviluppo economico,aveva cercato di farlo derubricare.

Non c i è r iusc i ta , anche perl’opposizione di Andrea Orlando,ministro della Giustizia. Ma su comefarlo, il braccio di ferro è ancora incorso. Quello che chiedono dal Mise è diquantificare le soglie della punibilità,di prevedere un trattamento diversoper le società quotate in borsa e perquelle più piccole. Ma è chiaro che ilp roge t to è s empre que l lo d iannacquare i l più possibi le i lprovvedimento: è dall’inizio cheForza Italia baratta alcune garanziesul falso in bilancio con l’appoggioalle riforme. E non a caso Berlusconiin questi giorni ha di nuovo fattopresente a Renzi la sua disponibilità adiscutere sull’Italicum. Il nodo non èrisolto: a gestire le mediazioni“uff ic ial i” è i l minis t ro del laGiust iz ia . Ma oltre al tavolo ufficiale ditrattativa, tutto corre sull’asse di ferroVerdini-Renzi. Il Guardasigilli è inuna posizione scomoda: nel senso chealla fine il presidente del Consigliopotrebbe spingerlo a dover presentaretesti diversi da quelli preparati da lui.Non è detto che la reazione a quelpunto sarebbe delle migliori. Ma ètutto di là da venire. Per adesso, lapartita è apertissima e la riforma diconseguenza lontanissima. Da via

Arenula assicurano però che ildecreto sulla giustizia civile arriveràal Quirinale lunedì. In questi giorni èstato il Dagl (Dipartimento affarigiuridici e legislativi), guidato dallafedelissima di Renzi, AntonellaManzione, a scriverlo, rimodulandoalcune questioni. Ed è pronta una sorpresa: nel testofinale sono state introdotte le ferie deimagistrati. Che da 45 giorni passanoa 28. In origine non c’erano: Orlandosi era opposto, dicendo che si eraconfrontato con l’Anm su tutti i punti,ma non su questo. Dunque, farà unpassaggio con i magistrati: loropotrebbero cercare di ottenere unamediazione, rispetto alle intenzioni dipartenza del governo. A proposito diwork in progress. Cambia anche laquestione dell’arbitrato (per tagliarel’arretrato dei processi civili si dovràfar ricorso agli arbitri), su cui sonostate sollevate una serie di perplessità. Tra le obiezioni poste con più forza:come convincere a pagare un arbitrocon il rischio che questi decida didare torto (e dunque a pagare) a chimagari sta pagando lui? E poi, in

genere, chi deve pagare tende semprea far s l i t tare i tempi, non adaccelerarli. Nel decreto, l’arbitrato(per ora) è rimasto, se non perquestioni che riguardano la Pa. Esisteun’a l t ra ques t ione tecnica daverificare: la sospensione feriale, orafino al 15 settembre, e nel decretoprevista fino al 31 agosto. Se andassein vigore prima del 15, sarebbedifficile la transizione essendo ora inun periodo di sospensione feriale.Con il rischio di veder scadere itermini di molti procedimenti. Ma èevidente che il testo prima di potersiconsiderare definitivo deve passare alvaglio del Quirinale e dei tecnici delMef che ne devono verificare lecoperture. Finora passaggi tutt’altroche indolori e formali. C’è poi un’altra questione nell’aria:martedì sera si riuniscono i gruppi delPd di Camera e Senato. Si tratta didecidere da dove inizieranno i loroiter i ddl sul penale. Alla Camera laCommissione Giustizia è guidata daDonatella Ferranti (Pd), in Senato daNitto Palma (Forza Italia). È evidenteche il luogo di partenza non èindifferente.

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IL FATTO, LA FESTA EMATTEO RENZI (AntonioPadellaro).by Il Fatto Quotidiano 6/9/2014(il Chiosco)

Submitted at 9/6/2014 3:15:16 AM

È un vero peccato che Matteo Renzinon abbia accolto il nostro invito allaFesta del Fatto che si apre oggi aMarina di Pietrasanta. Dispiace a noiche lo avremmo avuto gradito ospite,m a f o r s e è l u i c h e p e r d eun’occasione. Lo conoscemmoquando venne a trovarci in redazioneper un’intervista, nell’autunno 2012,alla vigilia delle primarie Pd poi vinteda Pier Luigi Bersani (che invece nonsi fece vedere). Abituati ai tantivegetali della vecchia e nuovapolitica, di lui apprezzammo lavitalità dei suoi (allora) 37 anni, laparlantina diretta, l’approccio quasimai politichese ai problemi. A MarcoLillo, che aveva passato ai raggi X isuoi conti bancari, confessò divertito,che grazie al Fatto aveva scoperto diavere diritto non so a quali detrazionifiscali. Il ragazzo sapeva stare almondo e ci fu subito chiaro che il

povero Bersani sarebbe s ta torapidamente spazzato via (del poveroEnrico Letta non si conosceva ancorail triste destino). Nel maggio scorso,alla vigilia delle Europee, Renzi ciricevette in delegazione a PalazzoChigi. Rispose a tutte le domande eall’implacabile Lillo rivelò che avevar i n u n c i a t o a u n v a n t a g g i opensionistico ottenuto con una furbatadall’azienda di famiglia. Glienedemmo atto. Poi, arrivò il 40,8 per cento dei voti eil brillante Renzi Uno si trasformònell’arrogante e logorroico RenziDue. In ques t i g iorni , MarcoTravaglio pubblica a puntate lasterminata antologia degli annuncirenziani raccolti con certosinapazienza sotto il titolo: “Il Ballo delBlabla”. Responsabili di questovaniloquio, in solido con il premier,sono i cosiddetti giornaloni che piùpropinano mirabolanti r i formeimmaginarie ai loro lettori e piùperdono copie. Se fosse venuto allaVersiliana, il Matteo Renzi Due

avrebbe trovato una comunità dilettori forse delusa dall’annuncite edai libri dei sogni, ma che amando ilproprio Paese vorrebbe continuare acredere in questo premier e in questogoverno, anche perché se dovesserofallire saremmo davvero fritti. Certo,all’ombra dei pini della Versilia nonavrebbe potuto evitare le domandepiù scomode e spiegare, per esempio,ai quasi 260 mila cittadini che hanno(fino ad oggi) firmato l’appello delFatto contro la democrazia autoritariafrutto dello stravolgimento dellaCostituzione, come mai le tanteenergie sprecate nella distruzione delSenato non siano state utilizzate perarginare la più devastante crisi che siricordi. Ne avrebbe potuto parlare coni più bei nomi della cultura e dellospettacolo e magari convincerli dellesue ragioni. Il primo Matteo Renzisarebbe venuto di corsa. Buona Festaa tutti. Da Il Fatto Quotidiano del 06/09/2014.

«L’AMACA» DEL 6SETTEMBRE 2014(Michele Serra)(il Chiosco)

Submitted at 9/6/2014 1:46:19 AM

) 6 settembre 2014 Il combinato disposto Twitter/quarantenne renziano è devastante.Nel senso che la forzata sentenziositàdi Twitter esalta la spocchia di unanuova classe dirigente che stamettendo a dura prova la simpatia conla quale è stata accolta. “Dovete starezitti perché noi abbiamo vinto e voiavete sempre perso” è la modalità dimassima con la quale un gruppetto digiovani fenomeni del Pd replica allecritiche di Bersani e D’Alema. Beh,non è una modalità politica. È unamodalità agonistica che ricorda moltod a v i c i n o i l B e r l u s c o n i c h erinfacciava di avere “vinto molteChampions League” a chi gli stavaparlando di tutt’altra cosa. Sullagenerazione che ha preceduto

l’attuale alla guida della sinistraitaliana si può dire tutto il malepossibile (l’elenco è lungo); ma tuttaquesta derisione per lo sconfitto etutta questa vanteria per il primatosono le cose meno di sinistra cheesistano al mondo, comprendendonella sinistra, naturalmente, anche gliscout. Il lupetto che si vanta di esseretanto bravo e irride il perdente, unbravo Akela lo manda a raccoglierelegna nel bosco fino a che non glipassano i bollori. Renzi spieghi aisuoi che Twitter è un balocco damaneggiare con attenzione, secontinuano a usarlo così, anche sesono ministri e hanno il 41 per cento,sembrano Balotelli.