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Laurea in MEDICINA E CHIRURGIA Anno Accademico 2011-2012 Corso di Storia della Medicina Canale L-Z

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Laurea in MEDICINA E CHIRURGIA Anno Accademico 2011-2012

Corso di Storia della Medicina Canale L-Z

PALEOPATOLOGIA

STORIA ARCHEOLOGIA ANTROPOLOGIA ANATOMIA PATOLOGICA

La Paleopatologia, definita da Sir Armand Ruffer – uno dei fondatori della disciplina – “the study of disease in ancient human remains” è diventata, in questi ultimi anni, una vera e propria branca autonoma della Medicina comprendente storia, archeologia, antropologia fisica ed anatomia patologica.

LA PALEOPATOLOGIA

Sir Armand Ruffer (1859-1917)

Scheletri Dati diretti

Dati indiretti

La Paleopatologia studia le malattie direttamente nei corpi umani del passato, scheletrizzati o mummificati; pertanto ha un approccio completamente diverso dalla Storia della Medicina, che predilige la storia dei medici e delle terapie, ma studia anche le malattie del passato basandosi esclusivamente sulle fonti storico-letterarie.

STORIA DELLA MEDICINA

PALEOPATOLOGIA

(Mummie del XVI secolo, Basilica di S. Domenico Maggiore, Napoli)

Mummie

(Sepoltura dell’XI secolo, Castello di Monte di Croce, Toscana)

Fonti scritte (Codice bizantino del XII secolo, De materia medica, Dioscoride)

PALEOPATOLOGIA

Interesse antropologico

Origine ed evoluzione delle malattie

Interesse medico

Stile di vita delle popolazioni

(es. malattie infettive, tumori) (es. traumi, artrosi)

La Paleopatologia riveste un duplice interesse: antropologico e medico; antropologico, perchè dalle caratteristiche e dall’incidenza delle diverse malattie del passato è possibile risalire, indirettamente, alle abitudini e allo stile di vita delle antiche popolazioni; medico, perchè lo studio dell’origine di alcune importanti malattie dell’epoca attuale, come il cancro e l’arteriosclerosi, e la ricostruzione delle origini e delle prime vie di diffusione delle malattie infettive, non possono non suscitare un forte interesse in Medicina.

PALEOPATOLOGIA

Interesse antropologico

Origine ed evoluzione delle malattie

Interesse medico

Stile di vita delle popolazioni

“Cartella clinica” di personaggi famosi

Interesse storico

Lo studio delle malattie del passato è progredito enormemente in questi ultimi 30 anni, di pari passo con i progressi della Medicina attuale, grazie soprattutto alle nuove tecnologie. Ad esempio:

L’applicazione degli anticorpi (immunoistochimica) allo studio dei tessuti molli antichi ha permesso diagnosi più esatte.

Nuove tecniche radiologiche, come la tomografia assiale computerizzata (TAC), hanno reso possibile lo studio delle mummie senza metodi invasivi.

Lo studio del DNA antico (aDNA) ha rivoluzionato la paleogenetica e la conoscenza delle malattie infettive del passato.

RECENTI PROGRESSI DELLA PALEOPATOLOGIA

La prima TAC di una mummia rinascimentale italiana presso la Divisione di Radiologia Diagnostica ed Interventistica dell’Università di Pisa (1997)

La prima laparoscopia su una mummia rinascimentale italiana presso il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Pisa (1998)

Tripanosomiasi americana in una mummia precolombiana del XII secolo (1992)

Treponema pallidum Sifilide venerea del ‘500 (1989)

Vaiolo del ‘500 (1986)

Virus del vaiolo

Cancro del colon con mutazione dell’oncogene K-ras in un re di Napoli del ‘400 (1996)

Virus del papilloma umano del ‘500 (2003)

Anche il gruppo di Paleopatologia di Pisa, utilizzando queste nuove tecniche, ha ottenuto risultati importanti:

condiloma

Malaria e Leishmaniosi nei Granduchi de’ Medici (2011)

Popolazione

ereditarietà ambiente

clima

cultura

malattie frequenza

intensità

PATOCENOSI

“è l’insieme delle malattie presenti in una popolazione in un determinato ambiente e in una determinata epoca” (Grmek)

(è l’insieme dei dati epidemiologici stabili in una popolazione e corrisponde allo “stato di salute” di una popolazione)

Ambiente

Alimentazione Malattie Attività

Statura Indicatori di stress Longevità Markers funzionali

Bioarcheologia

Stile di vita

Cultura

Paleopatologia

dati biologici

Egitto Faraonico

paleopatologiche ---->mummie fonti letterarie ---->papiri medici (numerose) archeologiche ---->raffigurazioni artistiche

IL CONCETTO DI “ANIMA” PRESSO GLI ANTICHI EGIZI

Si riteneva che la parte spirituale della persona morta avesse numerosi aspetti, che includevano l’akh, il ba e il ka.

L’akh era un concetto piuttosto esoterico: l’aspetto del defunto nel quale lui o lei hanno cessato di essere tali, essendo stati trasfigurati in un essere vivente; una luce in contrasto con le tenebre della morte, spesso collegato con le stelle.

Il ba era rappresentato come un uccello con la testa umana e sembra essere la forma nella quale lo spirito viaggiava all’interno e nelle vicinanze della tomba, che volava intorno e si sedeva davanti al sepolcro, riposandosi nella “fresca dolce brezza”.

Il ba rappresentato come uccello dalla testa umana. Sarcofago di Pediamun, XXI dinastia, Deir el-Bahari

Il ba che si libra sopra la mummia di Ani. Papiro BM EA 10470, XIX dinastia

La fasciatura della mummia e gli ultimi ritocchi (tomba di Amenepope, Tebe, XIX dinastia)

Una rara scena raffigurante la preparazione del corpo del defunto che viene lavato e steso sul tavolo da imbalsamazione (sarcofago di Djedbastiufankh, Pelizeaus Museum, Hildesheim, epoca tolemaica, II-I secolo a.C.)

Tavolo da imbalsamazione in legno Tavolo da imbalsamazione in

marmo (III Periodo Intermedio, Menfi)

Vasi canopi

Mummia naturale predinastica disposta in posizione fetale e accompagnata dal corredo

Le diverse posizioni in cui veniva effettuato il taglio sul fianco sinistro durante il Nuovo Regno

La testa del re Seqenenre Taa II coperta di ferite (fine XVII dinastia)

Vasi canopi. Da sinistra a destra: Hapi dalla testa di babbuino, preposto a protezione dei polmoni; Duamutef, dalla testa di sciacallo, a protezione dello stomaco; Imseti, dalla testa umana, a protezione del fegato; Qebehsenuf, dalla testa di falco, a protezione degli intestini.

Mummia di Ray, nutrice della regina Ahmose-Nefertari e probabilmente di Amosis I.

Si noti la folta capigliatura formata da piccole treccine divise in due masse ai lati della testa.

La mummia splendidamente conservata di Maihepri, guerriero della XVIII dinastia, chiaramente negroide

Testa della mummia di Yuya (c.1360 a.C.), padre della regina Tiye, moglie di Amenofi III, una delle meglio conservate della XVIII dinastia

La mummia di Ramesse II (c.1279-1212 a.C.), XIX dinastia

La mummia della regina Nodjmet (c.1064 a.C.), moglie di Herihor, XX dinastia. Presenta un’imbottitura eccessiva di segatura e sabbia nelle guance.

Arpista cieco (antico Regno) Poliomielite. Stele dell’addetto al portale Ruma. XVIII diinastia. (1580-1090 a.C.)

Corporazione medica articolata medici del Faraone ambito operativo medici di palazzo medici delle miniere... medico degli occhi specializzazione medico dei denti medico del ventre...

Papiri medici (copie dell'Antico Regno eseguite nel Nuovo Regno)

papiro Kahun: ostetricia e ginecologia Tematici papiro Edwin-Smith: traumatologia e chirurgia papiro Ebers: su base casistica visita ricette "se tu visiti un uomo/donna che...“ ---------> osservazione elenco dei sintomi ---------> palpazione diagnosi prognosi minerali sec. istruzioni e trattamento ---------> vegetali in dosi e animali somministrazione precisa

Pagina del papiro Ebers

Concezione articolata della malattia, ma mancanza di astrazione rapporto causa-effetto immediato (traumi) vento cause esogene parassiti morsicature cause endogene whdw principio piogeno (corruzione, non evacuazione) depressione cause psicogene nostalgia passione amorosa

inizia soggetto si forma accade malattia è fatta oggetto è creata è indotta da magia teorie scientifiche Medicina egizia compenetrazione pratiche magiche

Divinitá ------> vuoto di divinitá mediche ------> colmato da:

Imhotep: medico ed architetto del Faraone Djoser (III dinastia) poi divinizzato, identificato dai Greci con Asclepio (contatti, substrato comune?)

Civiltá Occidentale baricentro civiltà: Oriente ------> Grecia (mito di Europa rapita da Zeus)

Raffigurazione di Imhotep

Medicina Omerica (micenea)

La medicina in epoca arcaica ci è nota essenzialmente attraverso i poemi epici omerici

ILIADE

ODISSEA

narrano di un passato glorioso

società patriarcale dove l’aristocrazia era costituita essenzialmente da guerrieri

• si mescolano elementi di epoca micenea con quelli di IX-VIII secolo

• le informazioni di tipo medico sono state raccolte da un poeta

• i problemi di carattere medico sono riferiti solo incidentalmente

malattia ------> punizione divina (peste inviata da Apollo) “nosos" (al singolare!) La malattia cronica non si addice all'eroe omerico: ferito, guarisce subito!

Nel mondo omerico gli uomini sono eroi forti e vigorosi, ritratti sempre all’apice delle proprie forze e capacità, dotati di ottima salute

la morte violenta, a seguito delle ferite riportate in battaglia (nell’Iliade più di 200 morti)

la morte come risultato di una malattia debilitante o cronica (scarsamente citata e percepita come un male peggiore rispetto ad una morte improvvisa)

morte provocata da un grande dolore

3 tipi di morte:

Raffigurazione del mito dei Niobidi

Descrizioni delle ferite relativamente sommaria e stereotipata, ma Omero si sofferma su dettagli di tipo anatomico

più antica relazione relativa alla traumatologia bellica

Numero totale di ferite: 147

parti del corpo più colpite testa, fronte, regione delle orecchie, collo, torace, petto, parte inferiore dell’addome e del fianco, schiena, spalle

I risultati di questa analisi di tipo statistico ci rivelano informazioni non tanto sulle reali condizioni della chirurgia durante una guerra specifica, quanto sulla familiarità del poeta con la medicina militare del suo tempo

L’esito di una ferita dipendeva più dalla regione colpita che dall’arma utilizzata

La figura del medico:

ognuno curava se stesso oppure gli eroi si curavano l’un l’altro nell’Iliade

nell’Odissea si delinea una figura maggiormente definita di “guaritore di mali”

la professione era praticata da medici itineranti

Sono esposte nozioni di anatomia ricavate dall’osservazione delle parti interne degli animali e/o dall’esperienza diretta sui campi di battaglia

Non si fa riferimento né alla suturazione né a pratiche chirurgiche, ma viene

descritta qualche forma di trattamento delle ferite:

- in caso di emorragia la lesione poteva essere fasciata con bende di lana

- diverse tecniche di estrazione di armi (punte di freccia) da una ferita

Le lesioni belliche possono avere due tipi di esito:

la morte dell’eroe o la sua guarigione e il rapido ritorno all’attività; non sono contemplate lunghe malattie né lente guarigioni

Sintesi sulla Medicina Omerica

malattia ------> punizione divina (peste inviata da Apollo) “nosos" (al singolare!) La malattia cronica non si addice all'eroe omerico: ferito, guarisce subito! Fanteria = ferite tronco ferite da spada ----- > piú gravi ravvicinate ferite da freccia----- > meno gravi ----> regione epatica zone piú vulnerabili ----> giugulare estensore che assiste giavellotto: gluteo ---> vescica ---> decesso conoscenze anatomiche capo mozzato ---> midollo a nudo sul posto estrazione arma trattamento -------> succhiatura sangue (no strumenti!) ferite al campo applicazione "pharmakon" Polidario e Macaone (figli di Asclepio)

rielaborazione razionale di principi già noti = filosofia della natura Filosofia ionica (VII-VI sec. a.C.) ----> acqua (Talete di Mileto) elementi fisici ----> aria (Anassimene) ----> apeiron (Anassimandro)

nosos ---> nosoi malattia ---> malattie automatòi (da sole, no intervento divino!)

“Le opere e i giorni” mito di Pandora

allontanamento dal mondo divino verso l’elemento razionale

Esiodo (fine VIII - inizi VII secolo)

questi filosofi hanno avuto il merito di voler cercare una causa razionale alle cose del mondo e un’origine al mondo stesso, escludendo la mitologia

riflessioni basate sull’esperienza personale e sull’osservazione diretta della natura

Talete di Mileto

Pitagora

fine VI- inizio V secolo a.C.

seguace dell’orfismo (concezione dell'anima, in contrapposizione al corpo, e della sua necessità di trasmigrare finché non raggiunge la perfezione )

concezione della scienza come mezzo di purificazione e dell’ignoranza come un male di cui liberarsi attraverso il sapere

la salute si configura come uno stato di perfetto equilibrio, e la malattia come disarmonia

I pitagorici ritenevano che tutto potesse essere espresso in numeri malattie (es. malaria terzana, quartana, polmonite)

I numeri si distinguono in pari e impari, questa opposizione si riflette in tutte le cose visione dualistica del mondo

L’influenza di Pitagora sulla medicina:

• concezione della salute come equilibrio (teoria umorale di Ippocrate)

• prescrizione di uno stile di vita moderato e lontano da eccessi

• uso della dieta e della musica per ripristinare l’equilibrio eventualmente alterato

• ideali etici in ambito medico, che confluiranno nel giuramento di Ippocrate

Prime scuole mediche

a Crotone certamente influenzata dalla scuola pitagorica

Alcmeone

prima metà V secolo a.C.

sperimentatore di fisiologia

praticava dissezioni su animali

interessato alla fisiologia degli organi di senso

concezione della salute come uguaglianza di diritti (isonomia) tra le qualità di umido-secco, freddo-caldo, amaro-dolce

la prevalenza (monarchia) di una delle qualità o di una coppia tra esse sulle altre determina la malattia

in Sicilia

Empedocle

V secolo

quattro elementi primi, immutabili, detti radici (acqua, aria, fuoco, terra)

l’universo e la natura, ma anche il mondo del corpo umano e animale, potevano essere spiegati nello stesso modo, essendo costituiti dalla combinazione degli stessi elementi

la sua teoria dei quattro elementi è da porre in relazione diretta con la teoria dei quattro umori di Ippocrate

Alcmeone

È l'antichità greca classica che con l'impostazione naturalistica e l'interesse antropologico pone i fondamenti della scienza e della medicina scientifica, operando il necessario passaggio dalla medicina teurgica, in cui al morbo si riconoscono cause divine o magiche, all'affermazione dell'origine naturale delle malattie.

Ippocrate

malattia ---> malattie Esiodo nosos ---> nosoi (mito di Pandora) automatòi (da sole no intervento divino!) rielaborazione razionale di principi già noti = filosofia della natura ----> acqua (Talete di Mileto) Filosofia ionica elementi fisici ----> aria (Anassimene) (VII-VI sec. a.C.) ----> apeiron (Anassimandro) Riflessione sul corpo umano (Empedocle, inteso come microcosmo Pitagora, Alcmeone)