workshop su "private cloud e virtualizzazione" - udine - 23-10-2013

Post on 04-Jun-2015

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Workshop tenuto dall'Ing.Carlo Daffara, presso la sede dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Udine

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Private Cloud e virtualizzazione per lo studio

Carlo Daffara

Cloud?

IT: tecnologia → servizio

Il software non viene più pensato come a un unico oggetto monolitico (troppo costoso da creare), ma una rete di oggetti attivi.

E’ difficile trovare un unico interlocutore per l'intero progetto IT → I componenti devono parlarsi facilmente → Standard di comunicazione

Il centro della infrastruttura IT diventa l'applicazione e il suo funzionare “in rete” con le altre. Se una volta si ragionava per server, adesso diventa necessario pensare a un livello più alto, anche grazie alla virtualizzazione che consente di pensare ai vecchi server fisici come “applicazioni”.

“cloud computing is a model for enabling ubiquitous, convenient, on-demand network access to a shared pool of configurable computing resources (e.g., networks, servers, storage, applications and services) that can be rapidly provisioned and released with minimal management effort or service provider interaction.” – NIST

On-demand self-service: Un utente può ottenere il provisioning di una risorsa quale tempo macchina, rete e storage automaticamente, senza richiedere una specifica interazione umana con ogni service provider.

Broad network access: Le risorse sono disponibili tramite la rete e accessibili attraverso meccanismi standard.

Resource Pooling: Le risorse del fornitore di calcolo sono raggruppate per servire più consumatori utilizzando un modello multi-tenant, con diverse risorse fisiche e virtuali dinamicamente assegnate e riassegnate in base alla domanda dei consumatori.

Rapid elasticity: Le capacità possono essere attivate e rilasciate in modo elastico e in alcuni casi automaticamente, per scalare rapidamente in modo proporzionato alla richiesta. All’utente le capacità disponibili spesso sembrano essere illimitate e possono essere gestite in qualunque momento e in qualsiasi quantità.

Measured service: I sistemi cloud gestiscono e controllano automaticamente l’uso delle risorse e la loro allocazione utilizzando un insieme di metriche e controlli destinati a ottimizzare l’efficienza del sistema complessivo e verificare il rispetto delle soglie di utilizzo e consumo.

Sicurezza: mantenimento nel tempo e in modo stabile delle caratteristiche positive di una infrastruttura (fisica/logica).Generalizzata rispetto alla tradizionale definizione (“tenere lontani i cattivi”, “non perdere i dati”, “togliere i virus”...)

Es. US FISMA: “information security meansprotecting information and information systems from unauthorized access, use, disclosure, disruption, modification, or destruction in order to provide integrity, confidentiality and availability. ”

La valutazione del rischio e degli strumenti di compensazione dipendono da quanto èprobabile il rischio moltiplicato il danno →Danno Potenziale (DP) Gli strumenti di compensazione possonoaumentare il rischio → inutile aggiungere complessità quando il DP è piccolo

Il cloud come piattaforma non rimuove i problemi precedenti. Se una piattaforma web è insicura, spostarla sul cloud non ne cambia le proprietà Viceversa, la aumentata complessità può aggiungere canali o effetti che riducono la sicurezza complessiva.

Self service: chi ha accesso al servizio? Che controlli ci sono per verificare le credenziali? Cisono dei limiti? Chi li verifica? Chi li impone?

Scalability: il sistema può comprare risorse in modo autonomo → basta riempire di traffico un sito per vederlo chiudere/fallire

Dare per scontato che le connessioni tra nodi di utenti diversi siano intercettabili, quindi se i dati sono riservati: cifratura del disco virtuale, con doppio processo di avvio (prima OS, poi connessione cifrata e invio password per decrypt)

Legal issues: dove sono i dati? Siamo sicuri che rimangono lì dove sono stati messi? (...specialmente ora che si e’ scoperto che la NSA ha una copia di tutto…)

“Can Microsoft guarantee that EU-stored data, held in EU based datacenters, will not leave the European Economic Area under any circumstances — even under a request by the Patriot Act?”

“... Frazer explained that, as Microsoft is a U.S. headquartered company, it has to comply with local laws (the United States, as well as any other location where one of its subsidiary companies is based). ...he could not provide a guarantee that they would be informed [if data is taken]”

“American trade officials were accompanied everywhere by a small team of intelligence officers … Each morning, they gave Mickey Kantor, the United States trade representative, and his aides inside information gathered by the Central Intelligence Agency's Tokyo station and the electronic eavesdropping equipment of the National Security Agency, sifted by C.I.A. analysts in Washington.

Mr. Kantor received descriptions of conversations among Japanese bureaucrats and auto executives from Toyota and Nissan who were pressing for a settlement” (New York Times)

“the PC-centric/server-centric model has accreted simply immense complexity … and even when superhuman engineering and design talent is applied, there are limits to how much you can apply beautiful veneers before inherent complexity is destined to bleed through. Complexity kills. Complexity sucks the life out of users, developers and IT. Complexity makes products difficult to plan, build, test and use. Complexity introduces security challenges. Complexity causes administrator frustration.”

Ray Ozzie, creatore di Lotus Notes e Chief Software Architect di Microsoft

Separare i dati dalle applicazioni: creare una VM “storage” che esporta i dati degli utenti → controllo di accesso, backup centralizzato, snapshots

Isolare le applicazioni in VM separate: un mini-Windows con una sola applicazione re-istanziata ogni giorno ex-novo, il resto bloccato/rimosso → sicurezza per i processi non controllabili

Sostituire i client “thick” con thin o “light” clients

Quando le applicazioni sono “webscale”, i costi diventano radicalmente diversi rispetto al software tradizionale.

Stato Italiano: costo ICT complessivo 5578M€(2011) per 60.6M “utenti”: 92€/utente

Facebook: costo ICT complessivo 1481M€(2012) per 1B “utenti”: 1.4€/utente (65 volte di meno)

E se riduco il client al solo browser?

Grazie!

Carlo DaffaraTwitter: @cdaffara

Linkedin: linkedin.com/in/cdaffara

info@consulpartner.net

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