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Ambulatorio Infermieristico Ulcere da Pressione – Analisi di un biennio di attività 2011-2013 Agenzia Regionale per la Cura del Medulloleso – AOUC Firenze Cini C (1) , Marzuoli A (1) , Piemonte G (2) , Benelli L (2) , Lumini E (3) , Rasero L (2) , Manfrini A (1) , Pignotti MP (1) , Del Popolo G (1) L’Ambulatorio infermieristico per la cura delle ulcere da pressione nel mieloleso (API – ambulatorio piaghe infermieristico) nasce nell’ambito del progetto Regionale “RETSPI - consolidamento della rete di integrazione socio-sanitaria regionale per la cura del paziente con lesione midollare”. La finalità primaria del progetto RETSPI è la riduzione dell’incidenza delle ulcere da pressione, la rapida bonifica delle lesioni che necessitano di un trattamento chirurgico e la prevenzione delle recidive. L’API rappresenta un completamento ed un arricchimento al servizio offerto dal preesistente ambulatorio piaghe a gestione medica (APM - ambulatorio piaghe medico). L’obiettivo ultimo del servizio è offrire un’assistenza completa e competente alla persona mielolesa con lesione cutanea e alla sua famiglia. Il processo di nursing si articola seguendo le fasi di accertamento, pianificazione, attuazione e valutazione e prevede una continua condivisione con l’assistito finalizzata allo stabilirsi di un’alleanza terapeutica. Fondamentale è rendere il paziente e i suoi congiunti “esperti” e dunque capaci di gestire autonomamente la propria condizione. ACCERTAMENTO INFERMIERISTICO Anamnesi (lesione midollare, dati sull’ulcera, patologie concomitanti) Attività (trasferimenti, ore in carrozzina, attività lavorativa e ricreativa) Contesto familiare e sociale. Analisi bisogni educativi. PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI E DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI Valutazione della eventuale collaborazione con altre professionalità (fisiatra, chirurgo plastico, fisioterapista) ATTUAZIONE INTERVENTI Medicazione Educazione terapeutica VALUTAZIONE PROGRAMMAZIONE FOLLOW UP Pianificazione frequenza visite CONSEGNA DOCUMENTAZIONE Piano terapeutico stabilito (terapia locale e comportamentale) a disposizione del paziente e degli infermieri territoriali L’API ha sede presso l’Unità Spinale Unipolare della AOUC di Firenze; le attività si svolgono due giorni alla settimana in orario pomeridiano con un infermiere dedicato. Nonostante l’infermiere operi in autonomia, vi è una sostanziale condivisione con il personale medico dell’APM per la gestione di casi particolarmente complessi, di complicanze o in previsione di un intervento chirurgico. L’accesso all’ambulatorio avviene attraverso richiesta medica con la presentazione di una ricetta del SSN. Non è prevista, per chi afferisce al servizio, alcuna compartecipazione alla spesa sanitaria (esenzione al ticket per patologia). L’ambulatorio infermieristico per la cura delle piaghe si inserisce nel contesto dei molteplici servizi offerti dall’Agenzia Regionale per la Cura del Medulloleso che rappresenta il principale punto di riferimento toscano per il trattamento dei pazienti con lesione midollare a partire dalla fase acuta e dalla riabilitazione post-lesione, fino alla fase cronica in cui si gestiscono le complicanze e si potenzia la funzionalità residua. Lo scopo principale dell’Ambulatorio Infermieristico è offrire una consulenza specializzata agli assistiti e agli infermieri che operano sul Territorio per garantire qualità e continuità delle cure anche a domicilio. 56 3 13 7 4 6 11 6 8 2 9 Firenze Prato Pistoia Lucca Pisa Massa Livorno Siena Arezzo Grosseto Fuori Regione Territorio servito dall’Ambulatorio Infermieristico Piaghe con flussi dalle diverse province toscane e da fuori regione (aprile 2011- agosto 2013) 18 38 58 59 92 128 152 172 188 215 249 276 308 342 361 370 393 423 460 496 530 550 578 622 654 674 699 710 6 10 20 24 33 40 47 50 52 58 63 67 72 77 82 84 86 87 89 93 97 99 104 114 118 121 124 125 0 100 200 300 400 500 600 700 800 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 N visite/pazienti API Periodo attività API (mesi) Visite Pazienti Incremento cumulativo dei pazienti presi in carico e delle visite dell’ Ambulatorio Piaghe a gestione Infermieristica per ogni mese (periodo aprile 2011- agosto 2013). Ogni mese si è rilevato un aumento medio di circa 4 pazienti, corrispondente ad un incremento medio percentuale del 16%. Nel 2010 era presente un ambulatorio piaghe a gestione medica due volte a settimana. Nel 2012 era presente un ambulatorio piaghe a gestione medica una volta a settimana e un ambulatorio piaghe a gestione infermieristica due volte a settimana. Rispetto al 2010 c’è stato un aumento del 47,4% delle prestazioni totali e del 54,2% dei pazienti presi in carico totale. AMBULATORIO PAZIENTI PRESTAZIONI APM 2010 120 456 APM e API 2012 185 672 APM 2012 164 348 API 2012 68 324 SOGGETTO CON PARAPLEGIA, ASIA A 15/03/13: si presenta all’ambulatorio con UDP di 3 stadio NPUAP al sacro di dimensioni 3cm Ø, profondità 1,5 cm. Risulterà infetta (Pseudomonas aeruginosa). Trattamento: sharp debridement, medicazioni per lo sbrigliamento autolitico e per contenere il rischio infettivo (dopo ciclo antibiotico). 29/4/13:dopo un mese di interventi presso l’ambulatorio a cadenza settimanale la lesione si presenta ridotta di dimensioni (0,5 cm Ø; 1 cm profondità). E’ stato consigliato di ridurre le ore in carrozzina e medicato con matrice di collagene. 3/6/13: chiusura. Si consiglia di controllare e mantenere idratato il tessuto neoformato. SOGGETTO CON TETRAPLEGIA, ASIA A 25/5/11: ulcera sacrale 4 stadio NPUAP (4,5 cm Ø, 2,5 profondità). Trattamento: sharp debridement, medicazione per rimozione della fibrina con unguento a base di collagenasi e proteasi. Dopo sei mesi di trattamento con frequenza settimanale presso API e prevenzione (riduzione pressione), la lesione appare riepitelizzata. Una complicanza frequente è la recidiva di ulcera poiché il tessuto neoformato è fragile e costantemente sottoposto a pressione. 29/10/12: riapertura della stessa lesione in seguito a un trasferimento da carrozzina. Lesione di 2 stadio NPUAP, circa 1 cm Ø. 1/2/13: chiusura di lesione SOGGETTO CON PARAPLEGIA, ASIA A 24/12/2012 : Lesione da decubito ischiatica sinistra (3 stadio NPUAP). Letto di ferita interamente coperto da fibrina. Dimensioni: 2,5 cm Ø, profondità 0,3 cm. Trattamento con sharp debridment e sbrigliamento autolitico di mantenimento. Consigliata riduzione delle ore in carrozzina. 13/07/12: Riepitelizzazione progressiva della ferita. Si nota il fondo granuleggiante e i margini in attiva proliferazione. 5/10/12: Lesione quasi completamente coperta da nuovo epitelio. Consigliato controllo e mantenimento del tessuto neoformato. Esempi di casi clinici trattati in API 1. Agenzia Regionale per la Cura del Medulloleso – Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi – Firenze 2. Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica 3. Dipartimento Interistituzionale – UOC Servizi alla Didattica - Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi - Firenze

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Ambulatorio Infermieristico Ulcere da Pressione –Analisi di un biennio di attività 2011-2013 Agenzia Regionale per la Cura del Medulloleso – AOUC Firenze

Cini C(1), Marzuoli A(1), Piemonte G(2), Benelli L(2), Lumini E(3), Rasero L(2), Manfrini A(1), Pignotti MP(1), Del Popolo G(1)

L’Ambulatorio infermieristico per la cura delle ulcere da pressione nel mieloleso (API – ambulatorio piaghe infermieristico) nasce nell’ambito del progetto Regionale “RETSPI - consolidamento della rete di integrazione socio-sanitaria regionale per la cura del paziente con lesione midollare”. La finalità primaria del progetto RETSPI è la riduzione dell’incidenza delle ulcere da pressione, la rapida bonifica delle lesioni che necessitano di un trattamento chirurgico e la prevenzione delle recidive. L’API rappresenta un completamento ed un arricchimento al servizio offerto dal preesistente ambulatorio piaghe a gestione medica (APM - ambulatorio piaghe medico). L’obiettivo ultimo del servizio è offrire un’assistenza completa e competente alla persona mielolesa con lesione cutanea e alla sua famiglia. Il processo di nursing si articola seguendo le fasi di accertamento, pianificazione, attuazione e valutazione e prevede una continua condivisione con l’assistito finalizzata allo stabilirsi di un’alleanza terapeutica. Fondamentale è rendere il paziente e i suoi congiunti “esperti” e dunque capaci di gestire autonomamente la propria condizione.

ACCERTAMENTO INFERMIERISTICO

Anamnesi (lesione midollare, dati sull’ulcera, patologie

concomitanti) Attività (trasferimenti, ore in

carrozzina, attività lavorativa e ricreativa)

Contesto familiare e sociale. Analisi bisogni educativi.

PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI E

DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI

Valutazione della eventuale collaborazione con altre

professionalità (fisiatra, chirurgo plastico, fisioterapista)

ATTUAZIONE INTERVENTI

Medicazione Educazione terapeutica

VALUTAZIONE PROGRAMMAZIONE

FOLLOW UP

Pianificazione frequenza visite

CONSEGNA DOCUMENTAZIONE

Piano terapeutico stabilito

(terapia locale e comportamentale) a disposizione

del paziente e degli infermieri territoriali

L’API ha sede presso l’Unità Spinale Unipolare della AOUC di Firenze; le attività si svolgono due giorni alla settimana in orario pomeridiano con un infermiere dedicato. Nonostante l’infermiere operi in autonomia, vi è una sostanziale condivisione con il personale medico dell’APM per la gestione di casi particolarmente complessi, di complicanze o in previsione di un intervento chirurgico. L’accesso all’ambulatorio avviene attraverso richiesta medica con la presentazione di una ricetta del SSN. Non è prevista, per chi afferisce al servizio, alcuna compartecipazione alla spesa sanitaria (esenzione al ticket per patologia). L’ambulatorio infermieristico per la cura delle piaghe si inserisce nel contesto dei molteplici servizi offerti dall’Agenzia Regionale per la Cura del Medulloleso che rappresenta il principale punto di riferimento toscano per il trattamento dei pazienti con lesione midollare a partire dalla fase acuta e dalla riabilitazione post-lesione, fino alla fase cronica in cui si gestiscono le complicanze e si potenzia la funzionalità residua.

Lo scopo principale dell’Ambulatorio Infermieristico è offrire una consulenza specializzata agli assistiti e agli infermieri che operano sul Territorio per garantire qualità e continuità delle cure anche a domicilio.

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Firenze Prato Pistoia Lucca Pisa Massa Livorno Siena Arezzo Grosseto Fuori Regione

Te r r i t o r i o s e r v i t o d a l l ’ A m b u l a t o r i o Infermieristico Piaghe con flussi dalle diverse province toscane e da fuori regione (aprile 2011- agosto 2013)

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Nel 2010 era presente un ambulatorio piaghe a gestione medica due volte a settimana. Nel 2012 era presente un ambulatorio piaghe a gestione medica una volta a settimana e un ambulatorio piaghe a gestione infermieristica due volte a settimana. Rispetto al 2010 c’è stato un aumento del 47,4% delle prestazioni totali e del 54,2% dei pazienti presi in carico totale.

AMBULATORIO PAZIENTI PRESTAZIONI APM 2010 120 456

APM e API 2012 185 672 APM 2012 164 348 API 2012 68 324

SOGGETTO CON PARAPLEGIA, ASIA A 15/03/13: si presenta all’ambulatorio con UDP di 3 stadio NPUAP al sacro di dimensioni 3cm Ø, profondità 1,5 cm. Risulterà infetta (Pseudomonas aeruginosa). Trattamento: sharp debridement, medicazioni per lo sbrigliamento autolitico e per contenere il rischio infettivo (dopo ciclo antibiotico).

29/4/13:dopo un mese di interventi presso l’ambulatorio a cadenza settimanale la lesione si presenta ridotta di dimensioni (0,5 cm Ø; 1 cm profondità). E’ stato consigliato di ridurre le ore in carrozzina e medicato con matrice di collagene. 3/6/13: chiusura. Si consiglia di controllare e mantenere idratato il tessuto neoformato.

SOGGETTO CON TETRAPLEGIA, ASIA A 25/5/11: ulcera sacrale 4 stadio NPUAP (4,5 cm Ø, 2,5 profondità). Trattamento: sharp debridement, medicazione per rimozione della fibrina con unguento a base di collagenasi e proteasi. Dopo sei mesi di trattamento con frequenza settimanale presso API e prevenzione (riduzione pressione), la lesione appare riepitelizzata.

Una complicanza frequente è la recidiva di ulcera poiché il tessuto neoformato è fragile e costantemente sottoposto a pressione. 29/10/12: riapertura della stessa lesione in seguito a un trasferimento da carrozzina. Lesione di 2 stadio NPUAP, circa 1 cm Ø. 1/2/13: chiusura di lesione

SOGGETTO CON PARAPLEGIA, ASIA A 24/12/2012: Lesione da decubito ischiatica sinistra (3 stadio NPUAP). Letto di ferita interamente coperto da fibrina. Dimensioni: 2,5 cm Ø, profondità 0,3 cm. Trattamento con sharp debridment e sbrigl iamento autoli t ico di mantenimento. Consigliata riduzione delle ore in carrozzina.

13/07/12: Riepitelizzazione progressiva della ferita. Si nota il fondo granuleggiante e i margini in attiva proliferazione. 5/10/12: Lesione quasi completamente coperta da nuovo epitelio. Consigliato controllo e mantenimento del tessuto neoformato.

Esempi di casi clinici trattati in API

1.  Agenzia Regionale per la Cura del Medulloleso – Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi – Firenze 2.  Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica 3.  Dipartimento Interistituzionale – UOC Servizi alla Didattica - Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi - Firenze