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Euro 2,50 Fano 31 - 07 - 2011 6 La rivista è disponibile anche su App Store per iPhone e iPad

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Euro 2,50 Fano 31 - 07 - 2011 La rivista è disponibile anche su App Store per iPhone e iPad 1 2 FRECCETRICOLORIFANO 107° CLUB FRECCE TRICOLORI FANO Viale Enrico Mattei, 50 - 61032 - FANO PUU C/o Aeroporto di Fano - Tel. 327.1258462 email: [email protected] - Facebook http://www.facebook.com/group.php?gid=48757936105 3 I 4 Testo di Stefano Panconi responsabile comunicazione 5 6 L’addestramento 7 8 9 10 11 Francesco Fornabaio 13

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Fano31 - 07 - 2011

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Ore 14,30-15,00 AEROMODELLISMO AVIO CLUB FANO Ore 15,00-15,10 CARLO MARIANI BOLKOW Ore 15,15-15,25 U.L.M. AVIO CLUB FANO + TRAINO STRISCIONE MAFOre 15,30-15,40 ENZO PACENTI RV6 Ore 15,40-15,55 LANCIO PARAOre 16,00-16,15 CANADAIR PROTEZIONE CIVILE Ore 16,15-16,30 ORUS TEAM pattuglia SF260 Ore 16,30-16,40 PITTS MODEL 12 Ore 16,45-17,00 L39 ALBATROS (COPPIA) Ore 17,05-17,20 FRANCESCO FORNABAIO EXTRA 300 Ore 17,20-17,40 YAK ITALIA Ore 17,40-17,58 HH 3F SAR Ore 18,00-18,25 P.A.N. “FRECCE TRICOLORI”

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L�Avio Club Fano svolge le sue attivi-ta` su due infrastrutture principali:l�Aeroporto di Fano e quello dell�A-viosuperficie Valcesano. Dal 2006 l�A-vio Club Fano e` iscritto alla Protezio-ne Civile Regionale ed e` operativo sia conULM che con gli aeromobili di aviazionegenerale partecipando a tre missioni diemergenza per fatti di calamita` naturale e ri-cerca persone scomparse in collaborazione con gli Entipreposti. L�Aeroporto di Fano venne inaugurato il 7 lu-glio 1930, come campo di fortuna di Fano, in localita` Ma-donna della Colonna. Bisogna attendere il 1934 per ave-re la prima attivita` di volo sul campo, quando l�Aeroclubdi Pesaro vi organizza un corso di volo a vela con l�im-piego di un aliante. Nel 1992 iniziarono i lavori di co-struzione della nuova aerostazione. Le nuove strutturevengono inaugurate nel 1995 e, a tutt�oggi, comprendonotre grandi hangar, una moderna aerostazione con tor-

re di controllo e piazzale aeromobili,officina, sale riunioni con la sededella scuola di volo, servizio riforni-mento carburante e ristorante. A tut-

t�oggi e` aperto all�aviazione generale.La pista di VALCESANO nasce nel 1994

dallo sforzo comune di alcuni degli attualidirigenti e consiglieri dell�AVIO CLUB

FANO ed e` gestita da quest�ultimo. Su questapista il club svolge la propria attivita` di scuola V.D.S.

Le strutture presenti sono un hangar ed una club hou-se ma a breve verra` costruito un nuovo hangar di im-portanti dimensioni ove poter ricoverare numerosimezzi. Chi fosse interessato puo` rivolgersi alla segrete-ria dell�AVIO CLUB FANO. La pista e` in erba e misura820x30 m con entrata ed uscita senza ostacoli.

Info: www.avioclubfano.it Segreteria Avioclub Fano: Tel. 0721-865590

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Il giorno 13 gennaio 2005presso il �Ristorante � laCantinaza� di S. Liberio diM. Maggiore al Metauro

�PU�, si e` costituita l�Associa-zione CLUB FRECCE TRICOLO-RI FANO.L�Associazione ha sede a FANO,c/o l�aeroporto. Persegue il finedella solidarieta`, civile, culturale e sociale; oltre quelladi aggregare gli ammiratori della Pattuglia AcrobaticaNazionale �Frecce Tricolori�, con lo scopo di dare con-tinuita` all�attivita` di sostegno e divulgazione dellaP.A.N. e dell�Aeronautica Militare. Per promuovere le proprie attivita` realizza i seguenti in-terventi:• Organizza conferenze, viaggi, corsi, di carattere ae-

ronautico, come momenti di socializzazione e di svi-luppo culturale.

• Partecipa a manifestazioni aeree e saloni aeronauti-ci, visite a musei, aeroporti militari e civili, campi volo,industrie aeronautiche.

• Affiancamento alle nuove generazioni che intendo-no avvicinarsi al mondo del volo, organizzando bat-

tesimi del volo o voli promo-zionali.• Favorisce lo svolgimentodella vita associativa in un am-biente di incontri e utilizzandole tecnologie moderne per poterfacilitare lo scambio di idee e co-noscenze sulle tematiche delmondo dell�aviazione. Partico-

lare attenzione sara` data dall�Associazione all�utiliz-zo della rete di Internet.

• Svolge tutte le attivita` considerate essenziali per il rag-giungimento delle finalita` dell�Associazione, anche incollaborazione con Enti Pubblici, Istituzioni, altre As-sociazioni, Scuole e altro.

Presidente Ugo Diana; Zanetto Mattioli - vice presidente.Consiglieri: Nazzareno Santoni, Alfio Baruffi, Salvato-re Serraino �segretario� e Roberto Pucci.

107° CLUB FRECCE TRICOLORI FANOViale Enrico Mattei, 50 - 61032 - FANO �PU� C/o Aeroporto di Fano - Tel. 327.1258462 email: [email protected] - Facebook http://www.facebook.com/group.php?gid=48757936105

107 CLUB FRECCE TRICOLORI FANO

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i Piloti

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Ipiloti delle Frecce Tricolori sono tutti ragazzi giovani, con allespalle centinaia di ore di volo ed una passione enorme per gliaeroplani. La Pattuglia Acrobatica Nazionale �che in codice ra-dio e` chiamata Pony� e` guidata dal Comandante Marco Lant,

il vero e proprio direttore d�orchestra delle Frecce Tricolori, Mar-co Lant classe 1971 e` entrato in Accademia Aeronautica nel 1990 conil corso Marte VI ed ha all�attivo 3.600 ore di volo ed e` abilitato avolare sui seguenti velivoli: S208AM, SF260, T37, T38, Tornado IDS,

MB339A. Il capo formazione della PAN e� il Maggiore pilota Jan Slan-gen, 36 anni di Roma: ha un totale di 2600 ore di volo. Durante ilvolo acrobatico il capo formazione adatta le sue traiettorie in fun-zione dell�orografia del terreno sottostante e delle condizioni am-bientali. Il capitano pilota Marco Zoppitelli in gergo radio pony 6e` il primo fanalino delle Frecce Tricolori: e` nato a Perugia il 5 ago-sto del 1977. Il suo compito e` quello di seguire le manovre di sepa-razione e d�incrocio in perfetta sintonia con il Capo formazione, ef-

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PAN 2011

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fettuando poi i ricongiungimenti, sempre in vista del pubblico, esclu-siva del programma della PAN. Il solista delle Frecce Tricolori e` Fa-bio Capodanno, romano classe 1979. La posizione del solista vienesempre affidata ad un pilota che sappia dimostrare con professio-nalita` e sicurezza le spiccate doti di maneggevolezza dell�aeropla-no in dotazione. Si tratta di un compito di grande responsabilita`,come del resto qualsiasi ruolo venga rivestito all�interno della Pat-tuglia Acrobatica. Il Super visore all�addestramento acrobatico e` ilMaggiore Simone Cavelli classe 1974: ha alle spalle un totale di 2900

ore di volo. Il 1° gregario sinistro e` il Capitano Pilota, 33 anni, natoa Viadana �MN� Mirco Caffelli. Il 1° gregario destro e` il Capitano Pi-lota Fabio Martin nato a Treviso nel 1977. Il 2° gregario sinistro e`il capitano pilota Gaetano Farina nato a Francavilla Fontana �BR�nel 1979. Il 2° gregario destro e` invece il capitano pilota Stefano Cen-tioni, Romano di 35 anni. Il 3° gregario sinistro e` il Capitano PilotaMattia Bartoluzzi 32 enne di Belluno. Il 3° gregario destro e` il Te-nente Pilota Filippo Barbero, 28 anni di Albenga. Il 2° fanalino e` ilCapitano Pilota Piercarlo Ciacchi, nato a Trieste nel 1975, entrato inAccademia Aeronautica nel 1998 con il 118° corso A.U.P.C. ha un to-tale di 2.250 ore di volo ed e` abilitato a volare su: SF260, T37, T38,TF-104G/M, F-104ASA/M, F16A ADF, MB339A.

Testo di Stefano Panconi responsabile comunicazione

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L’addestramento

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L’introduzione dei nuovi piloti in Pattuglia eil successivo addestramento sono processi or-mai ben consolidati che si svolgono secon-do un percorso formativo che prevede un ap-

prendimento graduale e una serie di verifiche intermedie.I piloti vengono aggregati alla formazione durante la pri-ma stagione estiva, volando da passeggeri nella stra-grande maggioranza delle manifestazioni aerea cui le

Frecce Tricolori prendono parte. La full immersiondurante il periodo piu` intenso dell�anno e` fonda-

mentale perche´ permette ai nuovi arrivati di com-prendere i meccanismi gestionali del Gruppo e

di confrontarsi, sin dall�inizio, non solo conle peculiarita` dell�acrobazia collet-

tiva, ma anche con tutte leproblematiche ine-

renti all�organizzazione delle numerose trasferte in Ita-lia e all�estero. I ritmi della PAN sono molto differentida quelli di un Gruppo di volo �normale� e la parteci-pazione alle manifestazioni costituisce un�importanteanticipazione di quello che attende i piloti neo-assegnatil�anno successivo, in veste di titolari. Tuttavia, e` solo du-rante la successiva stagione invernale, nel periodo in-teramente dedicato all�addestramento e al mantenimentodelle qualifiche che va da novembre alla fine di aprile,che si inizia a fare sul serio. L�attivita` di volo propedeuticaall�inserimento in formazione dura quindi poco meno disei mesi e si svolge, almeno inizialmente, esclusivamentesulla base di Rivolto. Per i nuovi piloti assegnati alla Pat-tuglia che hanno conseguito il brevetto all�estero, il pri-mo step e` l�abilitazione su MB.339, dopodiche´ si partecon l�addestramento vero e proprio che, secondo un fra-mework del tutto analogo a quello previsto dalle scuo-le di volo della Forza Armata, e` suddiviso in blocchi istru-zionali: la difficolta` e` crescente, ogni missione e` soli-

tamente piu` impegnativa delle precedente, ogni bloc-co costituisce prerequisito per quello successivo. Si ini-zia con sortite a singolo velivolo e si prosegue con voliche coinvolgono un numero sempre crescente di veli-voli. Al termine di ogni blocco, il progresso del nuovopilota viene certificato da un anziano della formazione,che nel corso di un �check� valuta se il contenuto di unblocco e` stato correttamente appreso. La formazione diun nuovo pilota delle Frecce e` un processo che richie-de un controllo serrato, che non si limita agli aspetti tec-nici, ma che richiede un�analisi a tutto tondo del livel-lo di inserimento del neo-assegnato nella formazione.Ogni due settimane, i quattro piloti con maggior espe-rienza del 313° Gruppo si riuniscono e valutano la ma-turita` nel ruolo conseguita dai piloti in addestramentoe il livello di affiatamento con il resto della formazio-ne. Qualora si siano riscontrati dei problemi nell�ese-cuzione di una singola figura o di una particolare tra-sformazione, vengono condivise delle azioni correttive

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o delle vere e proprie modifiche dell�iter: il programmaistruzionale non e` un monolite e pur essendo ormai per-fettamente oliato, puo` essere modificato per adattar-lo ad esigenze specifiche e alle caratteristiche del pilo-ta-tipo che proviene dai reparti della linea aerotattica.Questo vale sia nel caso in cui risulti necessario colmaredelle lacune, sia nel caso in cui il nuovo pilota dimostridi essere pronto al blocco di missioni successive primadi aver completato il numero di voli previsto per quel-lo in corso. In tal caso, previa verifica da parte di unodegli istruttori, il pilota puo` passare direttamente allafase successiva. L�efficacia del modello addestrativo adot-tato dalla PAN e` testimoniata dal fatto che ogni anno,i sistemi di selezione e di addestramento delle Frecce Tri-colori garantiscono che i nuovi piloti siano pronti allaprima uscita ufficiale gia` da fine aprile. Nell�ultimo mese che precede la stagione �estiva�, la PANlascia la base di Rivolto un paio di volte a settimana, pereseguire dei voli di addestramento �fuori sede�. Si va adIstrana, a Piacenza, a Ghedi o a Cervia per trovare ca-

ratteristiche orografiche differenti rispetto a Rivolto edaddestrare i nuovi piloti a volare il programma della for-mazione anche in assenza dei consueti riferimenti visivial suolo. I piloti neo-assegnati entrano in formazione occupandole posizioni arretrate, considerate piu` comode e semplici,corrispondenti al secondo fanalino �numero 9� o al ter-zo gregario, sinistro o destro �Pony 7 o 8�, dopodiche´,con l�esperienza, potranno �scalare� la formazione, finoa raggiungere il ruolo di capoformazione o di comandante.La stagione invernale e` ovviamente dedicata anche al-l�addestramento di tutti gli altri piloti: l�ingresso in pat-tuglia di altri piloti, determina il cambio di posizione an-che per i piloti piu` anziani, che devono quindi seguire unaddestramento specifico per perfezionare le tecniche acro-batiche necessarie all�impiego nel nuovo ruolo.

Testi di David Cenciotti tratti dal libro Frecce Tricolori �Un volo lungo cinquant�anni�

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Atleta professionista della Nazionale Italiana diacrobazia aerea. Campione Italiano nella ca-tegoria illimitata Freestyle. L�aereo su cui vola,un Breitling Extra 300 L, e` realizzato in car-

bonio e monta un motore da 327 cv. Costruito apposi-tamente per le evoluzioni richieste da questa categoria,e` stato adattato a lui e al suo stile di pilotaggio.Con questo aereo ha volato solitario, andata e ritorno,da Milano ad Al Ain, negli Emirati Arabi, per ben oltre14.000 km, 4000 dei quali sul deserto e 4000 sulmare.Si tratta di un record assoluto per questo tipo di aereo.Francesco nel 2010 e` stato scelto come Pilota sportivoda Breitling per rappresentare, sia nelle competizioni chenegli airshows internazionali, la nota casa di orologeriache dal 1884 lega il proprio nome al mondo dell�aero-nautica.Breitling, che realizza orologi di elevata efficienza ed af-fidabilita`, ha scelto di sostenere i migliori piloti acrobati-ci mettendo loro a disposizione il meglio della tecnologia:dal Navitimer al Chronomat, dal Superocean all�Aerospa-ce, gli strumenti per professionisti creati da Breitling si di-stinguono non solo per le loro prestazioni, ma anche peril loro look possente e inconfondibile. Sono oggetti dota-ti di una forte personalita` e riconoscibili al primo sguardo.

Per esempio, il nuovo cronografo per piloti Chronospa-ce, indossato dal nostro pilota, non fa eccezione a que-sta regola, identificando come nessun altro la forma conla funzione. Grazie alla sua inedita forma a stella, che larende facile da maneggiare anche con le mani guantate,si puo` utilizzare in modo semplice e sicuro il regolo cal-colatore circolare, con il quale e` possibile eseguire tut-te le operazioni connesse con la navigazione aerea: unvantaggio decisivo in termini di ergonomia e funziona-lita`. Francesco Fornabaio e` stato scelto anche da Corvus Air-craft, l�azienda produttrice del phantom ULM. Con gli in-gegneri ed i tecnici dell�azienda costruttrice sta sviluppandoil CORVUS RACER CA41, la concretizzazione, in sostan-za, di una macchina perfettamente sintonizzata col pi-lota, che riduca al minimo il tempo di reazione meccanicaall�idea di manovra, che assecondi la creativita` con pre-stazioni eccellenti. 20 anni di esperienza, oltre 2000 oredi volo acrobatico, pilota di elicottero, Francesco fa del-la partecipazione del pubblico l�anima del suo volo, por-tando ad ogni air show quelle interpretazioni straordinarieche perdono il nome di esibizione per divenire pura emo-zione. Le sue apprezzate performance nelle competizionidi freestyle lo eleggono tra i primi al mondo della cate-goria. Ha vinto molto e sicuramente continuera` a farlo…

Francesco Fornabaio

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Alla fine degli anni Settanta alcuni ex piloti del-le Frecce Tricolori fondarono la prima pat-tuglia acrobatica civile italiana denominataALPI EAGLES, continuando cosi`� la loro �me-

ravigliosa avventura� su quattro biplani PITTS SPECIAL,un aeroplano che in quel periodo aveva vinto titoli in mol-tissime competizioni acrobatiche internazionali. Nel 1983,il biplano venne sostituito con l�italiano SIAI-Marchet-ti SF260. Parallelamente all�attivita`� di manifestazioni ae-ree, sfruttando al meglio tutte le capacita`� professionalidei propri componenti, viene avviata un�attivita`� ditrasporto passeggeri con alcuni business jets, la quale nelcorso degli anni venne poi trasformata in Compagnia ditrasporto di Linea. L�ultima esibizione ufficiale di que-sto team acrobatico si tenne sull�aeroporto di Thiene il14 ottobre 1990.A fine anni Novanta, la voglia di continuare ad essere an-cora protagonisti nel mondo acrobatico da parte di al-

cune vecchie aquile e la passione per il volo di un im-prenditore, fanno nascere l�ORUS Team, che subito si af-ferma come formazione di riferimento nel campo del-l�aviazione civile. La meravigliosa avventura di questi pi-loti, che come vuole la tradizione iniziata negli anni ad-dietro sono tutti appartenuti alle Frecce Tricolori, con-tinua inizialmente sui velivoli russi Sukhoi 29 e 31.Da allora ad oggi le collaborazioni dell�ORUS Team han-no visto affiancare la professionalita`� e le capacita`� deipropri componenti a grandi BRAND del settore aero-nautico e sportivo in generale.Il Team e� composto da piloti considerati tra i migliorinel campo dell�acrobazia collettiva mondiale. Negli ul-timi 10 anni hanno partecipato ad oltre 300 manifesta-zioni aeree di fronte a piu` di 30 milioni di persone, in Ita-lia ed all�estero.

Testi tratti dal sito http://sites.google.com/site/orusteam/

DEVILS - ORUS TEAM

“Semplici artisti che dipingonoquadri nel blu del cielo, figure geometrichespettacolari che appaiono per un istante soltanto e poisvaniscono in altre figure in perenne movimento...”

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AGUSTA-SIKORSKY

HH-3F PELICAN

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Nell�attivita` operativa dell�Aeronautica Mili-tare, grande risalto hanno gli interventi a fa-vore della collettivita`, impieghi che vannodal concorso in occasione di pubbliche ca-

lamita` �in coordinamento con la Protezione Civile� al-l�intera tipologia delle missioni SAR �Search and Rescue,ricerca e soccorso�. L�Aeronautica assicura questi interventi tutto l�anno, ven-tiquattrore al giorno con equipaggi ed elicotteri pron-ti al decollo con brevissimo preavviso. Il personale di bor-do ricopre ovviamente un ruolo fondamentale ed e` co-

stituito, di norma, da sei persone, tra cui due piloti, dueoperatori di bordo che manovrano il verricello, strumentodi cui si servono materialmente per compiere il salva-taggio, un soccorritore e un infermiere; e` chiaro pero` chela composizione dell�equipaggio puo` variare a secondadella singola esigenza. Lo schieramento e le caratteristiche ognitempo degli eli-cotteri biturbina HH-3F e AB-212 permettono di rag-giungere qualsiasi parte del territorio nazionale o del-le acque territoriali in un massimo di un�ora e mezza divolo. Insieme ai velivoli da trasporto, gli HH-3F del 15°

Stormo di Pratica di Mare sono anche tra le risorse piu`versatili a disposizione dell�Aeronautica Militare per l�im-piego in missioni �fuori area�. Lo dimostrano le oltre 4000ore di volo effettuate dagli HH-3F rischierati dal giugno2003 in Iraq. Da tempo i reparti HH-3F hanno anche sviluppato unacapacita` Combat SAR, molto apprezzata in campo in-ternazionale e alleato, che rende possibile condurre, an-che in ambiente ostile, operazioni di soccorso e di eva-cuazione sanitaria, cosi` come missioni di trasporto o disupporto alle forze speciali, a cominciare dagli operatoridel Reparto Incursori e dei Fucilieri dell�Aria, unita` di nuo-va costituzione dell�Aeronautica Militare. Gli HH-3F possono essere impiegati anche nel ruolo SMI�Slow Mover Interceptor� nell�inconsueto ruolo di Di-fesa Aerea, di contrasto cioe` ad eventuali attacchi ter-roristici condotti con aeromobili lenti e non convenzionali.

Caratteristiche Tecniche:

• diametro rotore 18,90 m; • lunghezza 22,25 m (con rotore in moto); • altezza 5,52 m; peso massimo al decollo 10.000 kg; • impianto propulsivo: due turbine General Electric T58-GE-5 da 1521 sHP; • velocità massima 260 km/h; • tangenza 3500 m; • autonomia 750 km; • equipaggio: 2 piloti, 2 specialisti polivalenti, 2 aerosoccorritori; • armamento 2-3 mitragliatrici brandeggiabili cal. 5,56 mm

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Derivato dal Canadair CL-215, del quale conserva l�im-postazione generale, il Bombardier Aerospace CL-415 e` un velivolo anfibio multimissione anche se uti-

lizzato principalmente per la lotta agli incendi boschivi. Po-tenzialmente e` impiegabile anche come pattugliatore ma-rittimo e per ricerca e soccorso �SAR, Search And Rescue�.Del suo predecessore il CL-415 conserva la caratteristica dipoter ricaricare i serbatoi per l�acqua da scaricare sugli in-cendi direttamente durante il flottaggio. Per imbarcare finoa un massimo di oltre 6 tonnellate d�acqua occorrono ap-pena 12 secondi e circa 1.300 m di flottaggio. Grazie ai nuo-vi motori turboelica il CL-415 ha, rispetto al �215�, un in-cremento di potenza del 15% e una maggiore velocita` dicrociera.Questo anfibio � nato per operare efficientemente in re-gioni densamente forestate, ma ricche di specchi d�acqua� e` oggi ampiamente diffuso in tutto il mondo. In Italia ilCL-415 e` impiegato dal Dipartimento della Protezione Ci-

vile, che ha affidato la gestione della propria flotta a unasocieta` civile. Per conseguire una maggiore flessibilita` ope-rativa nella lotta anticendio, ogni estate i CL-415 della Pro-tezione Civile vengono rischierati lungo la Penisola in mododa poter raggiungere le prevedibili situazioni di emergenzain meno di un�ora di volo.I CL-415 sono solo alcuni degli aeromobili che compongo-no la flotta aerea del Dipartimento della Protezione Civi-le che proprio per una migliore gestione di questa com-ponente dall�ottobre si e` dotato della Direzione �Attivita`Aeronautica�: La Direzione � che si avvale di professiona-lita` altamente qualificate, attinte prevalentemente del-l�Aeronautica Militare, ma anche dalle altre Forze Arma-te e Corpi Armati dello Stato � ha lo scopo di curare le pro-blematiche connesse con la gestione della flotta aerea delDipartimento �CL-415, P.180. A.109 e AW.139� mantenen-done il livello operativo costantemente adeguato alle esi-genze del Paese.

Canadair CL-415

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BOMBARDIER AEROSPACE - CANADAIR CL-415apertura alare 28,60 m - lunghezza 19,82 m- altezza 8,98 m- superficie alare 100,33 mq - peso a vuoto 12.882 kg - pesomassimo al decollo 21.319 kg �dall�acqua�, 19.890 kg �daterra� - impianto propulsivo: 2 turboelica Pratt & WhitneyCanada PW123AF da 1.775 kW �2.380 sHP� al decollo - velo-cita` massima a 10.000 ft 375 km/h �203 kts� - corsa di decol-lo 814 m �da terra� 844 m �dall�acqua� - corsa di atterraggio664 m �da terra� 674 m �dall�acqua� - autonomia di trasferi-mento 2.427 km �1.310 mn� - equipaggio: 2 piloti, 4 speciali-sti/osservatori

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Aerojetclub e` un�associazione sportiva cheopera nell�ambito dell�aviazione generalesull�aeroporto di Fano. Oggetto sociale e`l�esercizio, senza fini di lucro,

di attivita` sportiva, didattica e turisti-ca nei settori del volo a motore e delvolo acrobatico con velivoli a getto.Aerojetclub e` infatti la prima associazione in Italia cheoffre ai suoi membri, titolari di licenza di volo e rego-larmente abilitati, la possibilita` di operare voli con l�Ae-rovodochody L39 Albatross �addestratore a getto in usoa varie pattuglie acrobatiche europee�. Visita: http://www.facebook.com/pages/AeroJetClub-Fano/ 202827326401537?sk=wall

Presidente dell�associazione e` il Comandante PietroDaghetti; entra in Aeronautica Militare nel 1983 con ilCorso Normale Centauro 4°. Nel 1988 consegue il bre-vetto di Pilota Militare e nel 1989 viene assegnato al 23°Gruppo Caccia di Rimini su velivolo F104S/ASA dove ri-copre gli incarichi di Capo Ufficio addestramento, CapoUfficio Operazioni e Comandante di Gruppo nel 1998/99.E` istruttore di volo VFR/IFR �FI/IRI current�. E` Collau-datore di Produzione ed e` abilitato al Volo Acrobatico.Ha conseguito l�abilitazione di istruttore/facilitatore CRMpresso la CTI di Memphis. Nel 1999 si congeda dall�Ae-ronautica Militare con il grado di Tenente Colonnello Pi-lota e con all�attivo 8.300 ore di volo.

Vicepresidente dell�associa-zione e` il Comandante Ettore Papa; entra in Aeronau-tica Militare nel 1985 con il 98° corso AUPC. Nel 1986consegue il brevetto di Pilota Militare su velivolo G91Te viene assegnato al 10° Gruppo Caccia Intercettori diGrazzanise su velivolo F104S/ASA dove ricopre l�incari-co di Comandante della 91a Squadriglia Aerea. Nel 1992viene assegnato al 313° Gruppo Acrobatico �Frecce Tri-

Aerojet L39Albatros

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colori� dove ricopre il ruolo di 3° e 1° gregario di sinistra�n. 7 e n. 2� e Leader della Seconda Sezione n° 6. E` Istrut-tore di Tiro e Tattiche Operative ed Istruttore Acroba-tico. Nel 2000 si congeda dall�Aeronautica Militare conil grado di Maggiore Pilota. Attualmente e` pilota di li-nea nell�aviazione civile con un totale di 10.700 ore divolo.

Pietro Daghetti si racconta ai lettori di Airplanes:

�Fare il pilota, nell�immaginario collettivo, e` certamen-te una di quelle cose che stimola la fantasia di molti. Pero`,come sempre, la realta` e` ben diversa. Parlo per esperienzadiretta e garantisco che non e` per niente facile. Nella fat-tispecie, nel mio caso, provengo da una zona scarsamenteorientata verso il mondo aeronautico e da un ambien-

te in cui a malapena si sapeva cos�e` un aereo, per cui an-che l�inizio e` stato abbastanza difficoltoso. Quando di-chiarai la mia volonta` di fare il pilota in Aeronautica Mi-litare, tutti pensarono che fossi impazzito. Quello chedico si riferisce ovviamente all�attivita` ed alla carriera diun pilota militare. Non voglio pero` raccontare la mia vitaaviatoria, ma semplicemente cercare di sottolineare al-cuni aspetti per dipingere meglio i sentimenti che ci sonoalla base della nostra attivita`.La prima cosa da dire e` che ci vuole una grande passio-ne: sembra una banalita`, ma questo e` un termine trop-po spesso utilizzato a sproposito, perche´ racchiude tut-ta una serie di significati ben piu` profondi e, nel nostrocaso, certamente implica un sacrificio non indifferente.Quando ci si pone un obiettivo cosi` particolare si devemettere in conto tutta una serie di ostacoli da supera-re che solo una grande motivazione puo`, in alcuni casi,aiutare a superare.Aggiungo un�altra cosa: la passione deve venire dadentro e mai e poi mai essere distorta da spinte ester-ne. Il pilota NON E` TOP GUN: fai il pilota per vivere emo-zioni uniche e non per girare in moto con il giubbottodi pelle. Fai il piota per ritrovarti alla sera, dopo una gior-nata di volo, a parlare con gli amici con cui hai condivisoesperienze speciali e non per vantarti al bar di quello chehai fatto. Quando termini il tuo volo con successo, spe-gni il motore e ti togli il casco, sei stanco, sudato, ma tisenti completamente appagato. E allora ecco che chi ri-esce a raccogliere il frutto di tanti sacrifici ne ottiene unrisultato inestimabile. L�essere riuscito a fare il pilota in un reparto da cacciaha rappresentato, oltre che il coronamento di un sognoda bambino, un�esperienza meravigliosa, ineguagliabi-le sotto tutti profili: da quello professionale ai rappor-ti umani. Le esperienze vissute per aria sono cose che tiporti dentro come una ricchezza incredibile, ed e` mol-to difficile da spiegare e forse anche da comprendere. Cer-tamente e` una strada non facile ma, come tutte le cosespeciali, alla fine si viene ampiamente ripagati�.

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Foto di Stefano Duranti

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Il team e` nato agli ini-zi del 1999 da un�ideadi due amici, Carlo Ma-riani e Domenico Se-rafini, gia` piloti acro-batici di aerei e di alian-ti e con l�aiuto e lapassione di altrettantiamici che hanno fon-dato appunto La YA-KITALIA. Il nomeprende spunto dagli aerei impiegati di costruzione sovieticaquale lo YAK 52. Appena costituita la YAKITALIA ha riscossonotevole successo partecipando, nonostante fosse il pri-mo anno, avarie manifestazioni nazionali. Oggi parteci-pa a tutte Le manifestazioni nazionali piu` importanti conoltre 200 air show all�attivo. La YAKITALIA vuole pro-muovere e divulgare il volo acrobatico in formazione intutta la sua spettacolarita` proprio perche´ e` in grado di tra-smettere emozioni cosi` forti ad ogni evoluzione. Attual-mente la flotta e` composta da 5 YAK 52 ed uno YAK 50.L�Airshow di Yakitalia prevede un volo in formazione det-

ta durata di 20 minu-ti. Durante il volo sonopreviste varie figureacrobatiche e da soli-sta. La formazione ese-gue manovre conse-cutive quali il looping,il tonneaux, mezzootto cubano, incrocivari, quarto di quadri-foglio e per finire il

cuore disegnato nel cielo. Il solista entra nel display du-rante il ricongiungimento della formazione, per evitarepause, ed esegue figure di alta acrobazia. Il programmasi chiude con un passaggio vicino al pubblico con i tettucciaperti ed i piloti che salutano il pubblico. Lo YAK52 e` un aereo biposto in tandem, progettato inRussia dalla YAKOVLEVBLJREALJ. Dal 1979 sono statiprodotti piu` di 1.800 esemplari. Lo YAK52 e` stato im-piegato in tutta l�Unione Sovietica come addestratoremilitare di base e come addestratore acrobatico avan-zato. Dopo il 1991 L�aereo ha diversificato il suo mercatodi utenti militari esclusivi, conseguendo anche un gran-de interesse da parte di utenti civili. E� equipaggiato conun motore Ml 4P a pistoni con nove cilindri radiale raf-freddato ad aria che sviluppa ben 360 cavalli, monta un�e-lica bipala a passo variabile del diametro di 2,40 metri.Il carrello triciclo e` semi-retrattile ad azionamentopneumatico, come i flap ed i freni.Lo YAK50 e` un aereo acrobatico monoposto tutto in me-tallo monoplano ad ala bassa, con carrello retrattile bi-ciclo. Anch�esso progettato dalla YAKOVLEV BUREAUnel 1972 perle competizioni acrobatiche. Equipaggiatocon un motore Vedeneyev M14P che sviluppa 360 ca-valli. Il carrello d�atterraggio, freni e motore di avviamentosono gestiti da aria compressa, e` stato due volte Cam-pione del Mondo.

TTeeaamm YYAAKKIITTAALLIIAA

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Enzo Pacenti, 50 anni ha conseguito la licenza dipilota acrobatico nel 1985, all�attivo 2.750 ore divolo. Istruttore di volo da diporto e sportivo. GareAcrobatiche Nazionali dal 1987 al 1991 con il

CAP10. Dal 1997 ad oggi partecipa alle manifestazioni na-zionali con lo spettacolare RV6 che conta 870 ore dal pri-mo volo effettuato dallo stesso pilota.

Enzo Pacenti

Caratteristiche Tecniche RV-6

• Lunghezza: 6.21 m • Apertura alare: 7.10 m• Altezza: 1,62 m• Superficie alare: 10,2 m² • Peso a vuoto: 437 kg • Peso massimo al decollo: 724kg • Motopropulsore: 1 × Lycoming O-320 o Lycoming O-360 a passo fisso o

velocità costante, 150-180 CV (112-134 kW) • Velocità massima: 210 Km / ha livello del mare (340 km/h)

Foto di FILIPPO RONDINI pubblicata anche sul n. 4

di Marina di Carrara

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“Quando vale la pena

dire IO C’ERO…! ”

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Quando sono arrivato la mattina di sabato18 giugno a Marina di Carrara non avreimai pensato di assistere a uno spettaco-lo dove il volo era un ingrediente parti-

colare e con esso avrei assistito ad un Airshow degnodi nota, dentro la manifestazione stessa. La giorna-ta di domenica ha subito regalato un tempo straor-dinario ed inimmaginabile; il cielo azzurro intenso,la nitidezza era a tal punto che sembrava di toccarecon la mano le splendide vette imbiancate di marmodelle Alpi Apuane a dominio incontrastato di questasplendida costa, la Riviera Apuana, dove cielo mon-ti e mare sono racchiusi in meno di 10 Km.Un mare domenica forza 6, che continuava con le suealte onde a flagellare la costa, a causa del forte ven-to di libeccio, e della brutta perturbazione proprio disabato; la sera avrei saputo che la partecipazione del-le Frecce rischiava di saltare poiche´ due boe di se-gnalazione avevano rotto gli ormeggi alcuni minuti

prima del loro ingresso. Le boe sono dei punti di ri-ferimento per le Frecce Tricolori e per tutte le figu-re che esse devono compiere.Lentamente i litorali hanno iniziato a riempirsi in ma-niera graduale di gente, di famiglie, di bambini, di an-ziani, di ragazzi, ma soprattutto da appassionatigiunti appositamente dal Nord e Centro Italia, un po-polo con la voglia di assistere ad un grande evento.Un popolo composto, attento, anche se limitato neimovimenti ma cosa importa di fronte alla visione diun sogno che molti hanno nel vedere un aereo vola-re. Teste alte a scrutare l�orizzonte e vedere per pri-mi da dove si materializza l�immagine del sogno, comeal passaggio in formazione di tre C27J Spartan e treC130 Hercules II della 46a Aero Brigata provenientedalla loro Base di Pisa. Sembrava di assistere ad unascena di un film, ma il rombo dei velivoli al loro pas-saggio lo sentivi dentro e cosi` come la loro visione tri-dimensionale. Tanti i piloti acrobatici che hanno di-mostrato la loro bravura. Ma non avrei mai pensato

che un Canadair, con un mare cosi` mosso, po-tesse mostrare come prendere l�ac-

qua tra le alte onde. Ma-gnifica come sempre

la dimostrazio-

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ne operativa dell�elicottero AB 212 e poi i Teamcome i Pioneer, Orus Devils, i Blue Voltige e il sorvolodei due Aerojet L39 Albatros. La manifestazionesembrava non finire mai, regalando sempre nuoveemozioni e cosi` si alternava gli elicotteri della Guar-dia Costiera il nuovissimo AW 139 di base a Luni e quel-lo dell�Elisoccorso 118 il BK 117, Pegaso 3 di base pro-prio all�Aeroporto Municipale di Massa-Cinquale, so-prannominato amichevolmente da tutti � TITTI� peril suo colore giallo. Ma in questo Airshow si e` alternata un�altra festa, ol-tre quella di commemorare i 150 anni dell�Unita` d�I-talia si e` festeggiata la voglia di tanta gente nell�an-dare a vedere un mito che si ripete: quello di Icaro. Di seguito per rendere un�idea delle mie parole alcunititoli di giornali e una piccola rassegna di articoli del-la manifestazione: �Frecce boom e il traffico va in tilt�,titola il Tirreno. Un�invasione impressionante, im-possibile calcolare quante persone ci fossero ieri sullitorale con il naso all�insu`. A giudicare dalle auto �tutti pieni i parcheggi, auto, moto e bici ovunque -e dal traffico, almeno 200mila persone sui quatto kmdel lungomare di Marina di Carrara; secondo gli or-ganizzatori, circa 180mila, ma se si contano anche lezone limitrofe, e` facile arrivare a numeri da record

vero. Un�enormita`… il richiamo delle Frecce e` statotale che da Lerici, a Bocca di Magra, a Marina di Mas-sa, a Montignoso, sulle colline di Montemarcello, Cam-pocecina, San Carlo, migliaia hanno fermato le mac-chine e le moto per vedere lo spettacolo…Tutto esau-rito nei bar e nei ristoranti. Traffico in tilt, ma anchetutto esaurito nei bar e nei ristoranti. Numeri recordper l�intero sistema ricettivo di Marina di Carrara. Pri-ma, dopo e durante la manifestazione tutti i bar e iristoranti hanno fatto segnare numeri record…Sempre il Tirreno titola: �Il trionfo delle telecameree delle macchine fotografiche�…Sembrava di esserealla sera dei fuochi d�artificio... ma con ancora mol-ta piu` gente. Invece era giorno, e l�incredibile follache ha occupato la spiaggia di Marina, era a naso insu, non per lo spettacolo pirotecnico, ma per quellodei velivoli acrobatici piu` famosi al mondo…; la Na-zione titola: �Passione e orgoglio sul litorale per loshow delle Frecce tricolori� dove una foto mostra lamoltitudine di gente definita: � Il muro umano �; il Tirreno titola: �L�invasione dei 200mila�.

Alessio Piano Direttore Rivista Airplanes

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Filippo Roncucci con ilPITTS Special

AGUSTA WESTLAND 139

Rudy Natale con ilCAP231

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Andrea Fossi con il CAP231

VelivoloTeam Pioneer

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Visitando il sito www.airplanesmagazine.it o www.aviatorzone.com oppure invia una mail di richiesta a: [email protected] o scrivi a: Edizioni Aviator - Via G. Usellini, 434 - 00125 - RomaInformazioni Utili Abbonamento: La rivista Airplanes “The Italian Aviation Magazine” ha una cadenza bimestrale (gennaio/febbraio-marzo/aprile-novembre/dicembre). Durante gli Air Show, dove partecipano le Frecce Tricolori Italiane (da maggio a settembre/ottobre),seguirà nelle varie città, con un minimo di 8/10 uscite, le loro esibizioni. È possibile sottoscrivere l’abbonamento: Classic € 40,00 Abbonamento Annuale. Si ricevono tutte le uscite via posta.

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Gabriele Pisicchio, Stefano Duranti, Filippo RondiniProgetto grafico e Videoimpaginazione: Paolo Lazzari

Anno 5° - numero 6 - luglio 2011Finito di stampare nel mese di giugno 2011 presso gli stabilimenti dell�azienda tipografica LITOGRAFTODI srl

Zona Industriale Pian di Porto, 148 - 06059 TODI �PG� - Tel. 075.898041 - Fax. 075.8987110 www.litograftodi.it

Si ringrazia l’amico GABRIELE PISICCHIO per le foto del PITTS di Filippo Roncucci, pubblicate sul n. 4 di Marina di Carrara.

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