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IN QUESTO NUMERO :

Hong Kongcittà di problemipag. 136

A Romala cittadella salesianadegli studi è prontapag. 143

Una diocesi nuovaper Mons. Marengopag. .152

4 IN COPERTINA

Maggio : fiori e cuori a Maria(FOTO HANS METZGER)

UNA BENEDIZIONE DI PAOLO VIAI COOPERATORIUn Incontro indimenticabile con SuaSantità PAOLO VI ha concluso l'iti-nerario turistico-religioso a Roma,organizzato dal Centro Cooperatori Sa-lesiani di Puglia e Lucania . La fotomostra il Delegato Ispettoriale don RenatoNitti nell'istante in cui chiede una par-ticolare benedizione per tutti i membridella Terza Famiglia di Don Bosco

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CAUSI LIATRICEDEI VESCOVI

L a mattina del 21 novembre 1964, a conclusione della Terza Ses-sione del Concilio Ecumenico, Paolo VI promulgava la Costituzionedogmatica De Ecclesia, che costituisce la risposta che la Chiesa dàal grande interrogativo : « Chiesa di Cristo, chi sei? » . Il lungo capi-tolo VIII è dedicato per intero alla Vergine: i vincoli vitali chelegano la Chiesa e la Madonna vengono chiarificati e definiti nell'im-portante documento, che offre alla devozione mariana del nostrotempo un fondamento teologico di portata storica .

In un discorso a commento della Costituzione, Paolo VI, dopoaver tratteggiato i problemi più gravi affrontati nel corso dei lavori,concludeva con toccanti accenni alla Madonna, proclamandola solen-nemente « Madre della Chiesa », Madre dei fedeli e dei Pastori .

E nella preghiera finale si rivolgeva alla Vergine invocandola coltitolo già caro a Papa Giovanni: « Tu, Auxilium Episcoporum, proteggie assisti i Vescovi nella loro missione apostolica, e quanti, sacerdoti,religiosi, laici li coadiuvano nella loro ardua fatica » .

Don Bosco e i suoi Cooperatori accolgono con gratitudine questeespressioni che trovano nel loro animo profonda risonanza . La difesa,il soccorso, l'esaltazione della Chiesa e del Pontificato romano è stataper Don Bosco la ragione di fondo della sua devozione a Maria Ausi-liatrice: « La Madonna vuole che la onoriamo sotto il titolo di MariaAusiliatrice . I tempi corrono così tristi che abbiamo proprio bisognoche la Vergine SS. c i aiuti a conservare e difendere la fede cristiana » .

Dalla chiara e vasta visione degli interventi soprannaturali dellaMadonna nella vita della Chiesa, Don Bosco deriva la prova concretadella cattolicità e dell'attualità del titolo di Maria Ausiliatrice : Pio Ve Innocenzo XI, i Papi di Lepanto e di Vienna, Pio VII e Pio IX, ipontefici dell'esilio napoleonico e della breccia di Porta Pia, sono ca-pitoli di vita della Chiesa nei quali Don Bosco vede, con la penetra-zione del Santo, l'intervento protettore e liberatore della Madonna .

« Ella - ha detto ancora Paolo VI nel suo discorso - non man-cherà di soccorrere la Chiesa ora che, fiorente per l'abbondanza deidoni dello Spirito Santo, s'impegna con nuova lena nella sua missionedi salvezza » .

La Madre della Chiesa, 1'« Ausiliatrice dei Vescovi » e del popolocristiano, è la Madonna del Concilio e del mondo fermentato dal Concilio .

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AMARLICONINTELLIGENZA

Osserva lo scrittore ingleseChesterton«Ci dev'essere qualcosadi assolutamente sbagliatonell'educazione di tante famiglie :hanno dei bambini meravigliosi,che fatti adultidiventano stracci vecchi»

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U na mamma può riconoscere che suo figlio è pocostudioso, pigro, goloso, disordinato ; ma c'è una cosache non ammetterà mai : che non sia ben educato .

Cosa intendono però tanti genitori per figlio beneducato? A volte soltanto questo : se è piccolo, chenon metta le dita nel nasino, dica 'grazie' al momentogiusto e sia manierato con le amiche della mammain salotto ; se è grandicello, che sappia fare bella fi-gura nel suo vestito nuovo, guidare la `lambretta' esbadigliare senza aprire la bocca . È un po' poco. Maè quel tanto che basta per lasciar capire come moltiragazzi, ritenuti ben educati dai loro genitori, falli-scano poi nella vita .

NON PIÙ BAMBINI,NON ANCORA UOMINI

Alcuni genitori considerano il loro ragazzo eterna-mente bambino . Ormai è alto una spanna più dellamamma, e la mamma al mattino vuole ancora petti-nargli i capelli.

E passi per i capelli . Ma i genitori a volte nonhanno la minima fiducia nelle capacità di ragiona-mento e di autocontrollo del loro ragazzo . Ogni voltach'egli deve uscire di casa, lo tempestano di racco-mandazioni . Lui le sa a memoria, e fa spallucce .Intanto sulla superficie apparentemente tranquilladel suo spirito affiorano grossi problemi, i casi di co-scienza dell'adolescente, che egli deve risolvere . Papàe mamma non gliene parleranno mai, perchè « è an-cora un marmocchio, e quelli non sono problemi damarmocchi » . Il ragazzo finisce per considerare i ge-nitori degli estranei alla sua vita, e per risolvere i suoiproblemi si rivolgerà a qualcun altro .

All'opposto, alcuni genitori ritengono il loro ragazzopiù maturo e più autonomo di quanto non sia in realtà,e gli addossano responsabilità troppo pesanti . Il po-vero ragazzo, messo alle strette, fa appello a tutte lesue energie per eseguire alla meglio i compiti asse-gnatigli ; talvolta ci riesce, e a prezzo di enormi sa-crifici acquista una maturazione precoce ; ma quasisempre incontra insuccessi a catena, si convince cheè buono a nulla, perde la fiducia in se stesso e vedenei genitori nient'altro che degli aguzzini .

Molte educazioni sbagliate hanno alla radice questierrori di prospettiva : i genitori considerano gli ado-lescenti o ancora bambini o già adulti, mentre li do-vrebbero trattare per quel che sono, nè bambini nèadulti, ma semplicemente adolescenti .

IL PADRE AUTORITARIO,IL FIGLIO RIBELLE

L'autorità per alcuni genitori è tutto . I figli sonoeducati se hanno imparato a obbedire. Non importase la loro autorità è deprimente e mortificante, se

soffoca ogni confidenza, atrofizza il senso di respon-sabilità e provoca violente reazioni .

Ecco un dialogo tra un padre autoritario e un figlioribelle : lo riporta don Carlo Gnocchi, l'apostolo deimutilatini .- Tu mi devi ubbidire - grida il padre al colmo

del furore .- Perchè ? - risponde il figlio con tono irritante .- Perchè qui comando io!- Perchè ? - replica il ragazzo ancor più indi-

sponente .Il padre, disorientato, pensa un momento e poi

esclama con aria di trionfo :- Perchè sono io che ti ho messo al mondo!E il ragazzo con voce fredda e tagliente :- Non me ne hai domandato il permesso .La risposta è meritata, anche se brutale . Quel padre

avrebbe dovuto rispondere : «Tu mi devi ubbidireperchè Dio lo vuole, ed è lui che ti comanda permezzo mio » . Ma se quel padre l'avesse pensata così,non avrebbe mai abusato della sua autorità, nèavrebbe spinto il figlio alla ribellione .

Non sempre il ragazzo ha in sè la forza di ribellarsiall'autorità esosa dei genitori . Allora la subisce passiva-mente, diventa incapace di giudicare per conto proprioe di compiere un vero atto di volontà . Quando si troveràsolo nella vita e dovrà decidere, non saprà come fare .

A volte l'imperiosità dei genitori può diventareun'intrusione indebita (e perciò anche immorale) . Cisono genitori polizieschi che vogliono conoscere ipensieri del figlio, sapere ogni suo segreto e spiarnein modo ossessivo la condotta . Sbagliato. Il giovaneha bisogno di un angolo di sua proprietà, di intimità,di sicura inviolabilità .

"VA' PURE, EDIVERTITI "

All'eccesso di autorità, fa riscontro il difetto oppostol'eccesso di indulgenza . I genitori rimangono i passivitestimoni dello scatenarsi dell'adolescenza . Dolci eindolenti, deboli con i figli, si sottomettono ai lorocapricci e ne accontentano ogni desiderio .Laura ha i5 anni. La mamma le ha affidato l'in-

carico di rigovernare la casa . Arrivano le amiche eLaura corre alla porta.- Non hai ancora lavato i piatti - le ricorda la

mamma .- Oh! Mamma, le mie amiche mi aspettano ; devo

proprio farlo ?E la mamma con infinita dolcezza :- Be', va' pure, cara . E divertiti .Mentre esce, il babbo si affaccia sulla porta del

salotto, dove c'è il fratello di Laura, e lo supplica :- Pinuccio, invece di startene lì a guardare la

televisione, non potresti venire ad aiutare il tuo pa=parino che sta facendo il tuo compito di matematica ?

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Questi genitori con la loro debolezza rovinano ilcarattere dei loro ragazzi . Ne faranno degli egoistiincontentabili, e incapaci del più piccolo sacrificio .

Ma c'è di peggio . Ecco a che cosa possono condurrel'affetto e la tenerezza mal intesi .

UN GIORNO VORRÀLA LUNA NEL POZZO

Carluccio ne ha combinate di tutti i colori, e lamamma esasperata lo minaccia : « Questa sera rac-conterò tutto al babbo ».

È la prima volta che la mamma dice una cosa si-mile, e Carluccio si rannuvola in viso . Man manoche l'ora del rientro del babbo si avvicina, una quieteinnaturale s'impossessa di lui . Lancia occhiate fur-tive all'uscio . Quando giunge l'ora fatale, il traco-tante diavoletto va a rifugiarsi mogio mogio dietrouna poltrona.

Ecco, il babbo è giunto e la mamma gli spifferadavvero tutto. Carluccio trema dietro la poltrona .Il babbo ascolta il resoconto, poi scoppia in un'al-legra risata ed esclama :- Davvero non ha voluto cedere ? Ma che ometto

in gamba! Diventerà un uomo di carattere .- Sarà un delinquente - ribatte la mamma in-

furiata.- Che esagerata! - esclama il babbo ridendo . -

Perchè vuoi torturare il bambino con i tuoi « Faiquesto e non fare quest'altro » ? Se gli piace il cioc-colato, dagliene quanto ne vuole . Per quel che costa .A un certo punto ne sarà sazio .- O gli verrà il mal di pancia e la febbre!- Sei esagerata, irragionevole e tiranna! - con-

clude il padre, e si slancia in cerca di Carletto (cheè ben felice di farsi ritrovare), e lo copre di vezzi edi complimenti. Il ragazzo a un tratto gli confida,perfettamente convinto :- La mamma è cattiva .Un giorno Carletto vorrà la luna nel pozzo . Il

babbo, poverino, come farà a dargliela?Ci sono dei genitori che colmano i figli di ogni sorta

di vizietti, e tolgono loro il fastidio di ogni decisioneda prendere o di ogni difficoltà da superare . Questiragazzi protetti sempre e incapaci di fare appelloalle proprie risorse, avranno una personalità gracilee difettosa.

QUALCHE DOLCIUME IN MENOE UN PO' PIÙ DI AFFETTO

Se la protezione esagerata è pericolosa, lo è ancorpiù il suo difetto opposto : l'abbandono . Ragazzi checrescono tra l'indifferenza dei genitori, piante selva-tiche, animaletti allo stato brado .

Un abbandono totale è rarissimo, ma è frequenteun abbandono a spizzichi e per settori .

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Il ragazzo ha bisogno di assistenza materiale, e ingenere questa non manca mai . I genitori si tolgonoil pane di bocca, per sfamare i figli . Un povero ope-raio disoccupato diceva a un sacerdote : « Padre, lafame più terribile è quella che un papà prova nellostomaco dei propri figli » .

Ma al ragazzo occorrono tante altre cure e atten-zioni. Ha bisogno di affetto . Una ragazza di dician-nove anni scrisse al direttore di una rivista : « Sonola maggiore di cinque fratelli . I miei genitori gesti-scono una pasticceria e sono tutto il giorno sul la-voro . Le poche ore che passano in casa, sono stanchie mangiano in fretta un boccone poi vanno a riposare .Io sono cresciuta sola, senza confidenze e senza af-fetto. Ho dovuto fare da mamma ai miei quattro fra-tellini . Loro almeno hanno avuto me, ma io mi sonosentita tanto sola e credo che ciò abbia influito anchesulla mia indole. Dal babbo e dalla mamma avreidesiderato qualche dolciume in meno e un po' diaffetto in più » .

Il ragazzo ha anche esigenze culturali . Un'affet-tuosità anche intensa, se fosse priva di contenuto edi valori umani e cristiani, servirebbe a poco .

UNA SCUOLACHE HA FATTO UN SANTO

Fra tutti gli abbandoni di cui può essere vittima unragazzo, il più deleterio però è l'abbandono religioso .

Anche i genitori non praticanti a volte avviano allavita religiosa i loro figli, almeno finchè sono piccoli .Ma il loro cattivo esempio di tutti i giorni soffocapresto il delicatissimo germoglio della fede .

Altri genitori pensano addirittura che bisogna la-sciar crescere i figli senza fede, in omaggio alla lorolibertà. « Quando saranno cresciuti - dicono -penseranno i ragazzi stessi a scegliersi la loro fede,se vorranno averne una » . E se questi genitori senzacriterio applicassero lo stesso ragionamento all'ali-mentazione dei loro bambini ? Dovrebbero dire :« Per non violare la libera scelta del nostro bambino,non diamogli da mangiare . Quando avrà vent'anni,sceglierà lui i cibi che sono secondo i suoi gusti » .

La fede è una pianta delicata che va protetta coltepore di una famiglia credente e praticante . MammaMargherita, la mamma di Don Bosco, nelle bellenotti stellate prendeva i suoi figliuoli, li conducevaall'aperto, mostrava loro il cielo e diceva : « È Dioche ha creato il mondo e ha messo lassù tante stelle .Se è così bello il firmamento, che cosa sarà del pa-radiso ? » . I bimbi sgranavano gli occhietti estasiati .

A questa scuola, uno di quei ragazzi si è fatto santo .

La colpa di tanti insuccessi non sempre è dei figli :sovente è dei genitori. Non basta amare i propri figli .Occorre amarli con intelligenza .

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Novant'anni di età, quasi settanta di sacerdozio,quaranta di episcopato, trenta di cardinalato : eccola vita del card . Maurilio Fossati, la vita este-riore, quella che fa storia . Una vita ricca di un mi-nistero rigoglioso e fecondo, di realizzazioni, difatiche e di meriti ; «una vita - come ha scrittoPaolo VI - di opere egregie e di benemerenzeinsigni acquisite con un servizio sempre generosoe sempre fedele alla causa di Cristo e della sua Chiesa » .Nuoro, Sassari, Torino sono le tre tappe di un

cammino identico, percorso con eguale fedeltà diservizio, ma del quale Torino costituisce la partepiù cospicua nel tempo e nell'operosità. I trenta-quattro anni di ministero pastorale sulla cattedradi San Massimo hanno dato la misura di uno zelo,di una adesione al dovere, di un senso di responsa-bilità che non hanno conosciuto fratture o rilassa-menti .

Non meno ricca e feconda la sua vita intima .Anche se le apparenze potevano essere diverse, ilcompianto Arcivescovo di Torino fu uomo di pietàprofonda, di intensa vita interiore o, come si suoldire comunemente, un Uomo di Dio . Poche parole,molti fatti, poche esteriorità, molta pietà e soprat-tutto molta umiltà . Per il card . Fossati il blasoneche ne sintetizza la vita e il ministero ha un nomesemplice : Humilitas, umiltà. L'aveva scelto per ilsuo stemma cardinalizio, fu la sua bandiera : umiletra gli umili, schivo di onori e di riconoscimenti .La porpora cardinalizia per lui non fu un motivodi orgoglio ma un impegno ad accentuare la suaumiltà .

Aprono uno spiraglio sulla sua anima le paroleche pronunciò nell'aprile del 1964, ormai al tra-monto della sua attività : « Voi conoscete il miocarattere: sapete che non entra nel mio stile farecomplimenti, e che il mio dire è sempre stato sullalinea del Vangelo : est est ; non non. . . Ebbene, l'unicorimorso che sento di non avere sulla mia povera co-scienza è proprio quello di aver detto di no alle ri-chieste dei miei superiori . Ordinato sacerdote, hopromesso obbedienza nelle mani del mio Vescovonon soltanto nel giorno della mia Ordinazione, maanche dopo: ho voluto essere `Oblato' prima ancoradi entrare nella Congregazione degli Oblati dei

Il cara. Maurilio FossatiUomo di Dio

Santi Gaudenzio e Carlo di Novara . Quando laSanta Sede mi propose la nomina a Vescovo diNuoro in Sardegna, mi sono presentato al PapaPio XI e gli ho detto candidamente che io avreiaccettato quella pesante responsabilità a condi-zione che Egli raccogliesse nelle sue mani il miovoto di ubbidienza a Lui e ai suoi Successori, perchèdesideravo essere `Oblato' fino alla morte : ed Eglibenevolmente accettò . Come sacerdote, fui Oblatodel Vescovo, e come vescovo fui Oblato del Papa .Questa è l'unica mia gloria e sarà la mia giustificazioneal Tribunale di Dio . . . » .

Non meno Uomo di Dio si mostrò con . l a FamigliaSalesiana. Anche qui poche parole, molti fatti esoprattutto molto cuore . Sempre ci fu vicino, nelleore liete come nelle tristi : alla morte di due RettoriMaggiori come nella esaltazione dei nostri Santi .Per trentatrè anni venne a celebrare il suo com-pleanno il 24 maggio col solenne pontificale in MariaAusiliatrice . Sono oltre mille i salesiani che rice-vettero l'Ordinazione sacerdotale dal card . Fossati ;due le parrocchie che volle affidate ai Salesiani ;innumerevoli le occasioni nelle quali si compiacquedi manifestarci la sua paterna benevolenza .

Soprattutto lo impressionava nella giovane Fa-miglia salesiana la fioritura di Santi . Egli vedevanello spirito eucaristico e mariano di Don Boscoun clima particolarmente adatto allo sbocciare difiori di santità . In occasione del 500 dell'Incorona-zione di Maria Ausiliatrice scriveva : « Ora la Ma-donna sta cambiando ad una ad una le gemme pre-ziose che i figli le hanno donato, con le altre benpiù preziose dei Santi che Essa ha formato allasantità all'ombra del suo Santuario. L'Ausiliatricedi Don Bosco è adunque non soltanto `Regina delleVittorie', ma anche `Madre di Santi'» .

Il pensiero ritorna in questo suo augurio che hala solennità di un testamento spirituale : «Dinanzialla eccelsa figura di Don Bosco Santo, vi dico :cercate di farvi tanti santi e santi da altare . Se ilprimato da me raggiunto (quello di aver assistitoin San Pietro a Roma a ben cinque canonizzazionidi Santi torinesi) sarà superato da un altro Arcive-scovo, ne sarò contentissimo in Cielo, e sarà gloria,onore e letizia per l'Archidiocesi ».

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QUASIU\ FILM

I\U\ LIBRO

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Pietra su pietra, mattone contromattone, i lettori del Bollettinohanno potuto seguire il sorgeredel tempio sul Colle Don Bosco,che appare ora nella sua mole,quasi un monumento votivo . Essodomina già le dolci colline del-l'Astigiano e sembra una manoamica levata in alto a far cenno alpellegrino che si avvicina : è qui!

Il tempio sorge infatti a ioometri dall'umile casetta ove ebbe inatali i So anni fa San GiovanniBosco, il i6 agosto .

Tra le tante iniziative che ser-vono quest'anno a commemorare ladata, c'è una nuova Vita di DonBosco. Di biografie del Santo,grandi e piccole, sia di lusso chepopolari, ce n'è a centinaia . Maquella che qui presentiamo non neripete nessuna: è una novità asso-luta nell'agiografia di Don Bosco .

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Ecco: per far conoscere e amaredi più Don Bosco era necessarioun libro in cui il testo e l'imma-gine fossero intimamente uniti efusi in una identica meditata ri-cerca. È quello che LEONARD VONMATT e HENx1 Bosco hanno rea-lizzato nel volume che presen-tiamo. Si deve a Leonard vonMatt il successo d'un rinnova-mento dell'agiografia, la creazionedi un tipo vivo di biografia reli-giosa in una collana che è ormainota in tutto il mondo e il cuisuccesso si rinnova all'uscita diuna nuova Vita illustrata .

Con San Giovanni Bosco siamoall'8° volume della collana, dopoSan Pio X, San Benedetto, SanFrancesco d'Assisi, Sant'Ignaziodi Loyola, San Vincenzo de' Paoli,San Benedetto, San Domenico .

Il fotografo von Matt scrive conle immagini: immagini che nonhanno solo il pregio di piacere o di

illustrare, ma parlano e insegnano .Con una tecnica nuova - la

raccolta delle fotografie formaquasi un film - von Matt rico-struisce con fedeltà ciò che rimaneancora di Don Bosco, della suaepoca, della sua opera .

I documenti che egli raccogliecon sicuro intuito artistico sonoil frutto di uno studio profondo,di una ricerca storica precisa efedele . Così anche questo suovolume fa quasi rivivere il nostroSanto e ci pare di accompagnarlonella sua vita terrena .

Il testo di Henri Bosco, piùche illustrare il racconto delleimmagini, lo completa e lo arric-chisce. Henri Bosco è un notoscrittore francese: nacque ad Avi-gnone nel 1888, l'anno della mortedi San Giovanni Bosco, di cuiè un lontano cugino . Ha unadozzina di pubblicazioni impor-tanti : romanzi, libri per la gio-

ventù, una biografia (Don Bo-sco). Ha meritato vari premi, frai quali il `Gran Premio Nazionaledelle lettere' 1959 .

Insieme al tempio che sorgesul colle della sua infanzia, anchequesta pregevole opera d'arte ico-nografica è un vero monumentoelevato al ricordo del Santo nel150° anniversario della sua na-scita .

Il volume è stato preparato incollaborazione dalla NZN Buch-verlag di Zurigo e dall'UfficioStampa della Direzione Generaledei Salesiani di Torino .

Esso esce contemporaneamentein sette lingue : italiano, francese,spagnolo, portoghese, inglese, te-desco, olandese, ed è lanciato dagrandi editrici cattoliche : in Italiadalla Società Editrice Internazio-nale .

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cittu di proble iHong Kong ha troppi abitanti, troppi rifugiati, poco spazio,poche case, poca acqua e poche scuole . Hong Kong haaltri mille problemi, ma ha anche chi lavora per risolverli

'isola di Hong Kong, con isuoi territori annessi, è mille enovantotto volte più piccola dellaBolivia, ed ha press'a poco ugualnumero di abitanti : quasi quattromilioni. Ciò vuol dire che dove inBolivia ci sta un boliviano, aHong Kong devono stare mille enovantotto cinesi. Hong Kong èun formicaio brulicante di uomini•

di problemi .Quando le cannonate delle navi

inglesi nel lontano 1841 sconfis-sero le giunche del Celeste Im-pero e posero fine alla `guerradell'oppio ', Hong Kong aveva sì•

no duemila abitanti, contadini• pescatori. Ma vent'anni dopol'Inghilterra doveva acquistaredalla Cina un po' di entroterraperchè i nuovi venuti nella giovanecolonia inglese non ci stavano più .Nel 1940 Hong Kong aveva già

un milione e mezzo di abitanti ;durante l'occupazione giapponeseessi scesero a seicentomila, ma nel'48 salirono a quasi due milioni .

70.000 ESULI IN UN MESE

Intanto Mao aveva - come sidice oltre la cortina di bambù -«liberato la Cina dalla schiavitù

DON VINCENZO RANDIMISSIONARIO SALESIANO

Hong Kong : panorama visto dall'alto

degl'imperialisti » . Il confine diHong Kong con l'Impero (che da`Celeste' era diventato `Rosso') fusbarrato con reticolati, vigilatodalle guardie e di notte illuminatoa giorno con i fari . Solo nella zonamontagnosa del confine fu impos-sibile turare tutti i buchi . Attra-verso queste maglie allentate in-cominciarono presto a filtrare icinesi in cerca di libertà . Dap-prima pochi s'avventuravano suimonti per tentare la rischiosaevasione. Poi divennero semprepiù numerosi . Nell'aprile del 1962

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fu una vera emorragia: settanta-mila cinesi sfuggirono alla sorve-glianza e penetrarono nel terri-torio di Hong Kong . Le autoritàinglesi, preoccupate, istituironoun servizio di autocarri e di mili-tari che prelevavano i fuggiaschie li riconducevano al ponte diconfine, restituendoli a Mao . I ci-nesi, ricacciati, non si davano pervinti e riprendevano la via deimonti per ritentare una secondavolta, una terza, una quarta .

Accadde che un ragazzino giun-se fino alle porte di Hong Kong .Non sapendo dove si trovava, do-mandò a un signore : « Dov'è HongKong? ». Il signore capì che quelragazzo era un fuggiasco, lo preseper un braccio e lo consegnò allapolizia . Il ragazzo gli lanciò un'oc-chiata di sbieco e mormorò tra identi: « È l'ottava volta che tento ;ma alla prossima ci riuscirò » .

I comunisti inasprirono la vi-gilanza, e l'esodo s'affievolì . Manon si spense del tutto . Ancor oggientrano in Hong Kong 150 clan-destini al giorno, molti sgusciandosu barchette leggere tra gli scoglidella costa frastagliatissima .L'ultimo censimento assegna a

Hong Kong tre milioni e mezzo diabitanti, ma sono di più. I capifamiglia non denunciano tutti gliappartenenti ai loro gruppi, e poimolti fuggiaschi hanno imparatoche si può vivere lo stesso anche seil proprio nome non risulta sulleliste dell'anagrafe .

HONG KONG HA SETE

Tutta questa gente ha sete . Mal'acqua a Hong Kong viene dal,cielo, e il cielo spesso non lamanda. Dall'aprile del '62 al-l'aprile del '64 non ci fu una solapioggia degna di questo nome .

S'incominciò col razionare l'ac-qua. Nei primi sette mesi del 1964i rubinetti delle case erogaronol'acqua solo per tre ore ogni quat-tro giorni . Le fontane pubblichebuttarono acqua per tre ore ognidue giorni . Quindi code a non fi-

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nire, con secchi e bidoni . I ragazzisaltavano la scuola per arrivare ariempire il bidone .

Poi nell'estate scoppiarono settetifoni uno dopo l'altro, e di acquace ne fu in abbondanza. Intantosi era allestito un serbatoio ca-pace di 25 milioni di litri, e sierano fatti due canali. Ma anchel'acqua, ricchezza dei poveri, scar-seggia a Hong Kong .

5000 CINESI PER PALAZZO

Il problema degli abitanti creapoi il problema delle abitazioni .

I poveri, i rifugiati, s'acconten-tano di poco, anche d'una ca-panna. Alcuni anni fa le capannea Hong Kong pullulavano dap-pertutto . Nella stagione secca, dasettembre a gennaio, gl'incendierano all'ordine del giorno . Le as-sociazioni di beneficenza si pro-digavano a favore dei sinistrati,sicchè qualcuno dava fuoco allasua capanna per farsi soccorrere .Il governo fece piazza pulita

delle capanne e le sostituì conenormi palazzi di sette piani, tuttiuguali, costruiti in serie . Chi livede una volta, non li dimenticapiù. Hanno la forma di un'acca,con quattro bracci . Hanno 30stanze per braccio, cioè 120 stanzeper piano, 840 stanze per palazzo .In ogni stanza dovrebbero staresolo cinque persone, ma di fattoce n'è sempre di più . Totale, cin-quemila persone per palazzo .

I palazzi s'ammassano a grap-poli, dovunque c'è uno spiazzolibero. Ogni grappolo ha un nomee ogni palazzo ha una lettera del-l'alfabeto che lo distingue . Quandole lettere semplici dell'alfabetonon bastano più, allora si raddop-piano. In fazzoletti di terra vivono50.000, 100 .000, 200 .000 cinesi .

Anche sul mare vivono i cinesi :ce n'è centinaia di migliaia chetrascorrono la vita in barca. Ognibarca una famiglia, ogni gruppodi famiglie una giunca per lapesca. Le barche ormeggiano neiporti, ordinate in doppie file, e

lasciano sempre libero lo spazioper chi voglia andarsene, comefanno le auto nei posteggi . Lecittà di barche raggiungono avolte gli 80.000 abitanti .

FILM ITALIANI PER LE SALECLANDESTINE

Il superaffollamento e la conse-guente promiscuità pongono unaltro grave problema: quello mo-rale. Con i palazzi e sette pianinon ci sono più pericoli d'incendio,ma si rischia di compromettere lasanità morale delle famiglie. Inpiù, la proiezione di film special-mente europei influisce disastro-samente sui giovani. Film italianie francesi, famosi per la loro spor-cizia, sono proiettati clandestina-mente nelle sale non autorizzate .

I cinesi in morale seguono Con-fucio, in filosofia il Taoismo enei riti il Buddismo . Il confucia-nismo di per sè non è una religione .Il Taoismo è una religione ma ètroppo elevata per essere com-presa dal popolo, il 'quale invecesi attacca al Buddismo per averedei riti esterni da praticare . Alprimo e al quindicesimo giornod'ogni mese lunare i cinesi bru-ciano gl'incensi e accendono lecandeline. Si vedono candelineper le strade e dappertutto . Lafesta dei morti, al 5 di aprile, èsentitissima . Altra festa che haelementi religiosi, è l'inizio del-l'anno cinese, che cade nella primaluna tra il 15 gennaio e la fine difebbraio .

Ma le feste stanno perdendo laloro carica di religiosità e conce-dono molto al folclore .

MOLTE NUOVE SCUOLEATTENDONOIL MISSIONARIO

Dare una casa a quattro milionidi persone non basta : occorreanche dare ai loro figli una scuola .

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Il governo ha fabbricato scuoleelementari in numero quasi suf-ficiente . Mancano invece le scuolemedie. Nel '64 trentamila ragazzisi presentarono all'esame d'am-missione alla media, ma solo die-cimila poterono essere accoltinelle scuole governative o private .

Le scuole cattoliche sono moltostimate. Alcune hanno cent'annidi vita, come quelle tenute dalleSuore Canossiane . I salesiani giun-sero a Hong Kong nel 1928, e viaprirono un orfanotrofio che oraè trasformato in un grande isti-tuto, comprendente scuole dalleelementari al liceo per 1600 ra-gazzi. Nel '34 aprirono una scuolatecnica che conta oggi 450 interni .In seguito venne la ' SalesianSchool ', che ha 1800 ragazzi nellasezione diurna e 600 nella sezioneserale gratuita . Sulla terrafermai salesiani hanno ancora la scuolaTang King Po ' con 1600 ra-

gazzi. Complessivamente nella solaHong Kong gli alunni sono 5000 .

I BIMBI CRISTIANISONO I PIÙ OBBEDIENTI

Il governo sta costruendo 300nuove scuole medie, e ne ha of-ferte 60 al Vescovo cattolico . IlVescovo ha convocato i rappre-sentanti delle varie Congregazioniinsegnanti di Hong Kong e haofferto loro la grossa torta di60 scuole perchè se la dividessero .I salesiani ne accettarono diverse ;altre scuole furono prese da altrecongregazioni; le rimanenti atten-dono operai della vigna, che per.ora non arrivano .

I genitori cinesi, anche se sonobuddisti, sono spesso felicissimi diaffidare i loro bambini alla scuolacattolica. Più d'un papà e d'unamamma hanno detto : « Al miobambino fate studiare la religionecristiana. Io voglio che diventicristiano, perchè i cristiani sonogente onesta e i ragazzi cristianiobbediscono ai loro genitori piùdegli altri » .

I buddisti anziani invece sonoattaccatissimi alla loro religione,e temono che i nipoti, divenuticristiani, non li seppelliscano piùsecondo i riti tradizionali. Te-mono di venire sepolti 'comecani ', senza i vestiti bianchi,senza le prostrazioni, le cande-lette e le ' carte bianche ' buttatedietro il feretro per impedire aidemòni di inseguire la loro salma .

Ora la Chiesa considera i ritipagani con maggior benevolenza,e li permette quasi tutti . In più,i cinesi non sono insensibili allasuggestività dei riti funebri cat-tolici . Così anche i buddisti piùaccaniti concedono ora con unacerta facilità ai figli il permessodi farsi cristiani . E poi i figli apoco a poco convertono tutta lafamiglia .

I cattolici a Hong Kong sonoquasi duecentomila e i protestantipoco meno, ma suddivisi in uncentinaio di denominazioni di-verse. Tra cattolici e protestantinon c'è lotta : c'è rispetto, se nonvera collaborazione . Uno spiritonuovo impronta le loro relazioni .

I cattolici nel 1948 erano sol-tanto ottantamila : in questi ul-timi anni il ritmo delle conver-sioni è cresciuto vertiginosamente .Solo la mancanza di missionariimpedisce di fare di più. LaSalesian School' nel 1964 aveva

650 cattolici su 1800 allievi . Lequattro scuole salesiane dànnoalla Chiesa 400 battezzati all'anno .

Hong Kong ha sì problemi chesi chiamano sovrappopolazione,acqua potabile, casa, scuola; maha soprattutto grossi problemimorali da risolvere. Il governo in-glese spiana colline e fabbrica pa-lazzi, serbatoi, canali . I missionarinelle scuole preparano alle fami-glie dei ragazzi più buoni, cheportano nel focolare domestico ilprofumo di Cristo e nella societàl'esempio d'una vita onesta e la-boriosa .Hong Kong ha mille problemi,

ma ha anche chi cerca di risolverliper il meglio.

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t. LoWs c o0

Un palazzo a forma di acca' : biancheriaal sole, molti bimbi e un parrucchiereambulante

T

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PER IL XVII CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE

Dal 6 al 13 giugno si terrà aPisa il XVII Congresso Eucari-stico Nazionale. Tema generaledel Congresso è « Il culto dell'Eu-caristia quale mistero della realepresenza di Cristo in mezzo agliuomini » . Lo sintetizza bene ilmotto del Congresso : « NobiscumDeus : Dio con noi » .

L'Eucaristia - il massimo donodi Dio agli uomini - assume untriplice aspetto: è il dono di Gesùper noi : eccolo Vittima nel santoSacrificio della Messa ; è il donodi Gesù in noi : eccolo Pane euca-ristico nella santa Comunione ; èil dono di Gesù con noi : eccoloOspite in mezzo a noi .

Non è raro il caso che, mentresi partecipa con interesse allasanta Messa - interesse accre-sciuto oggi dalla rinnovata Li-turgia - mentre ci si accosta congusto alla Mensa eucaristica, sidimostri una certa indifferenza etrascuratezza nel culto al Cristorealmente presente nelle nostrechiese .

Perciò il Congresso Eucaristicodi Pisa si propone di ravvivare lafede nella presenza reale di Gesùin mezzo a noi e di riportare inonore l'adorazione dell'Eucaristiae la visita personale a Gesù Eu-caristico .L'interesse del tema è accre-

sciuto dal fatto che nei precedentiCongressi Eucaristici Nazionali (ilprimo fu tenuto a Napoli nel 1891)l'Eucaristia fu trattata ora nelsuo valore sacrificale e conviviale,ora nella sua funzione sociale diredenzione, di riparazione, di san-tificazione, di progresso, di ci-viltà, di pace ; ma in nessun Con-gresso si è espressamente studiato,come si farà a Pisa, il dogma della

PISACI

ATTENDE

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4

A

4,

reale presenza del Salvatore neitabernacoli delle nostre chiese .

Il tema è del massimo interesseper noi, figli e devoti dell'Apostolodell'Eucaristia, perchè viene adalimentare la fiamma di amore aGesù, nascosto sotto i veli eucari-stici, già così potente in quantivivono nel clima spirituale creatoda Don Bosco .

Sono note le parole con le qualiil Santo alimenta la fede dei suoinella efficacia della visita a Gesù,presente nell'Eucaristia : « Voleteche il Signore vi faccia molte gra-zie? visitatelo sovente . Volete cheve ne faccia poche? visitatelo dirado. Volete che il demonio vi as-salti? visitate di rado Gesù . in Sa-cramento. Volete che fugga da voi?visitate sovente Gesù . . . Miei cari,la visita al Sacramento è un mezzotroppo necessario per vincere il de-monio. Andate dunque sovente avisitare Gesù e il demonio non lavincerà contro di voi » .

La nostra Terza Famiglia saràpresente con un bel numero dimembri, che si incontreranno nellagiornata conclusiva del 13 giugnocol seguente programma di mas-sima: nella mattinata si unirannoper la santa Messa comunitariae in un fraterno convegno . Nelpomeriggio parteciperanno uffi-cialmente alla processione e allafunzione di chiusura .

I Cooperatori che prenderannoparte al Congresso, rappresente-ranno tutti i membri della PiaUnione, che si troveranno spiri-tualmente uniti attorno all'OstiaSanta nel suo nuovo trionfo diPisa, per cooperare alla realizza-zione degli obiettivi che si proponeappunto il Congresso .

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COOPERATORI IN AZIONE

IntensolavoroapostolicodelleCooperatricidiGuayaquil

Abbiamo già parlato inaltro numero dell'atti-vità molteplice dellaPia Unione dei Coo-peratori di Guayaquil(Equador). Qui ci li-mitiamo a una signifi-cativa fotocronaca del-l'opera caritativa chesvolgono le Coopera-trici a beneficio delpopolare Oratorio, deipoveri e dei lebbrosi .

1

Le Cooperatrici consegnano a qxg famiglie indigentiil pacco natalizio, e a rio tra le famiglie più biso.gnose anche ¢carpe e vestiti per i bambini con,fezionati da 1fatto conoscere

esempio, si ve .e un « ea

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A Trelew (Chubut-Patagonia) allora c'era solo ungruppo di casupole . Ogni sabato un giovane pretesalesiano da Rawson vi si recava a cavallo e la do-menica vi celebrava la santa Messa. Un sabato il sa-cerdote dormiva in una stanzuccia accanto alla cap-pella improvvisata . Non lontano di lì alcuni anticle-ricali proiettavano in un rozzo bar la prima pellicolacinematografica giunta a Trelew . L'avevano sceltacon cura . Si trattava di Elettra, un film a forte tintaanticlericale.Quella pellicola muta del igo5 fu estremamente

efficace : gli spettatori, terminato lo spettacolo, usci-rono per le vie in cerca di preti contro i quali sfogarela loro fobia. L'unico che c'era in paese, dormivabeatamente in attesa di convocarli per la Messafestiva . Contro la debole porta di quello stambugioscaricarono una grandine di pietre e di rottami . Ilpoveretto si svegliò bruscamente e, non sapendo a checosa attribuire una così nutrita salve di artiglieria,volle uscire a vedere di che si trattava. Un proiettilelo colpì ; allora richiuse la porta, si bendò comepotè e attese, pregando, che passasse la tormenta .

Questo è il 'Padre Juan', come tutti lo chiama-vano, l'apostolo salesiano del Chubut, morto lo scorsoanno a 98 anni . Vi era giunto dall'Uruguay nel igor .Aveva atteso con la sua valigia a soffietto in PuertoMadryn la nave a vela che ve lo doveva portare, enon si era più mosso da quelle terre, che amò semprecome sua seconda patria e che oggi lo onorano trai loro grandi evangelizzatori .

La mansuetudine fu la sua ricchezza . « Beati i mitiperchè possederanno la terra », ha detto Gesù .Padre Juan con la sua straordinaria mitezza si resepadrone dei cuori .

« Ragazzo mio », diceva a mezzo Chubut . E i suoi`ragazzi' non erano solamente i moltissimi che avevabattezzato, unito in matrimonio o riconciliato conDio, ma tutti coloro che la Provvidenza metteva sulsuo cammino. Padre Juan, guidato dalla santa inge-nuità delle anime semplici, precorse gl'insegnamenti

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di papa Giovanni XXIII e le disposizioni del Con-cilio Vaticano Il . Egli ignorava che ci fossero proi-bizioni di comunicare con gli acattolici . Per lui eranosuoi 'figliuoli' tutti ugualmente, a qualunque credo ap-partenessero . Per tutti aveva lo stesso sorriso (quelsorriso così suo) e lo stesso abbraccio .

Quando qualche macchina passava accanto al mis-sionario, si fermava e lo invitava a salire . Chi erache aveva frenato all'altezza di quel pellegrino, cheviaggiava con la piccola borsa degli ultimi confortireligiosi? Padre Juan non lo chiedeva . Era uno deisuoi 'figliuoli' . Poteva essere cattolico, come ebreo,come protestante . Davanti al mite sacerdote crolla-vano tutte le frontiere, tutti si trovavano d'accordoe uniti in un solo sentimento, il più bello ed elevatodi tutti : l'amore .

Passò 63 anni nella Patagonia. Se ne allontanò ra-ramente e solo per ubbidienza . Forse l'unico suo di-spiacere fu di non morire «là dove il vento rugge »,ma a Bahia Blanca . I superiori vollero che passasseil rigido inverno scorso in un sanatorio di Bahia, ma-ternamente assistito dalle Figlie di Maria Ausiliatrice .Ma dopo aver resistito tanti anni alle rudi carezze delterribile vento patagonico, pareva che il suo orga-nismo sentisse il bisogno di questo elemento di lotta .Altri muoiono perchè manca loro l'aria ; Padre Juandev'essere morto perchè gli mancò il vento!

Il suo funerale fu un plebiscito di amore nellaterra che egli aveva conquistato con la sua bontà .Attorno alle sue spoglie venerate c'erano i suoi 'fi-gliuoli' . Tutti i partiti politici, tutte le fedi, tutte lenazionalità formavano il suo corteo funebre . Per luiche aveva sentito la paternità nel senso più univer-sale, che al proprio nome aveva associato sempre contanta verità quello di `padre', tutti erano 'figliuoli'e si sentivano realmente tali .

La presenza di Padre Juan nelle sconfinate regionipatagoniche andrà ingrandendo, come l'ombra delsole, che si allunga man mano che declina nel tra-monto .

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A ROMA È PRONTA

LA CITTADELLA SALESIANADEGLI STUDI

Nel giugno 1954 la Chiesa erain festa per la proclamazione disei novelli Santi, e i Salesiani ono-ravano nella gloria del Berninil'allievo prediletto di Don Bosco,San Domenico Savio . Il RettorMaggiore Don Ziggiotti, avutal'autorevole parola del PapaPio XII, accolse l'invito di re-carsi a vedere fuori di Roma unterreno che sembrava adatto perla nuova sede del Pontificio Ate-neo Salesiano . L'Ateneo avevagià un bel nome, ma una dimorainadeguata . Da anni viveva smem-brato con una facoltà da una partee un istituto dall'altra . Occorrevapensare a una sede stabile e ade-guata al suo sviluppo . Don Zig-giotti trovò buono il posto chegli veniva indicato . Comperare ilterreno e progettare la nuovaopera non fu difficile ; ma non lofu altrettanto costruirla . Si eranel 1954 : solo sei anni dopo sisarebbe potuto cominciare a met-tere un mattone sull'altro .

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Oggi l'opera è finita : la « cit-tadella degli studi » entra in ro-daggio ospitando il XIX CapitoloGenerale della Congregazione, enell'ottobre prossimo inizierà ilsuo primo anno accademico .

Chiamarla « cittadella » non èun'esagerazione. Comprende 14blocchi di edifici, distribuiti suun'area di oltre centomila metri

.quadrati . Sorge nella zona nord-est di Roma, a circa dieci chilo-metri dal Campidoglio, nel quar-tiere Nuovo Salario, a metàstrada tra il Monte Sacro e lavia Salaria .

Dall'ottobre prossimo, tutto ilPontificio Ateneo Salesiano si tro-verà così riunito : le tre facoltàdi Filosofia, Teologia e DirittoCanonico, l'Istituto Superiore diPedagogia e un'altra opera direcente istituzione, il PontificioIstituto di Alta Latinità, affidatoai Salesiani da Giovanni XXIIIe confermato da Paolo VI conMotu proprio del 22 febbraio 1964 .In seguito si costruirà anche lachiesa parrocchiale con tutte leopere e l'oratorio quotidiano, chenelle case salesiane non può man-care mai .La « cittadella » avrà circa

750 abitanti. Li attendono i padi-glioni nuovi fiammanti : la grandehall d'ingresso, il rettorato, ilpalazzo del Latino, i due edi-fici dell'Ateneo, il complesso delledue chiese, i locali per le suore,l'ala della palestra, i due edificidella biblioteca, il palazzo deiservizi (refettori, lavanderia e cu-cine) e il palazzo per il personaledi servizio .

La costruzione ha fagocitatomontagne di cemento e di ferro .Ci sono voluti circa due milionidi mattoni solo per la cortina-tura esterna degli edifici, cheraggiungono la capienza di com-plessivi 270 .000 metri cubi .

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Si contano 60 aule scolastiche .L'aula magna ad anfiteatro ha1300 posti. Vi sono altre aule digrande capienza . Due aule poi sipossono utilizzare come sale daproiezione e per tornate accade-miche .

Ci sono campi per il calcio, iltennis, la pallavolo, le bocce, equattro ampi cortili per ricrea-zioni normali .

I padiglioni e i cortili sono resipiù leggiadri da piante e aiuole ;qua e là sorgono piccoli parchicon alta vegetazione e belle bor-dure di bosso, mirto e rosmarino .Per i 450 giovani studenti

che il PAS ospiterà, daranno ge-nerosa prestazione domestica leFiglie di Maria Ausiliatrice . C'èun palazzo completamente a lorodisposizione, comodo e arioso .Quando funzionerà anche la par-rocchia, le suore si prenderannocura anche delle associazioni fem-minili parrocchiali .

Il complesso di edifici è im-è

Palazzo della bibliotecae Aula magna

prontato a linee architettonichemoderne, ma sobrie e intonate conquell'austerità che si addice a unateneo. Dovunque c'è abbondanzadi aria e di luce. I prospetti sonotutti in cortina di mattoni, conampie finestre. Gli architetti hannocreato giochi di movimento, rom-pendo le linee con profondità esporgenze .

Ci sono porticati doppi, internied esterni, per la bella stagionee per la brutta, separati da ve-trate. Tutta a vetrate è la halld'ingresso, ampia e luminosis-sima, molto funzionale . I pa-lazzi sono collegati con gallerie epensiline .

Al centro degli edifici si elevaun caratteristico complesso ar-chitettonico costituito di grossemasse affiancate e disposte inbella proporzione. Sono le duechiese, quella inferiore che hamolti altari per i tanti sacerdotiche vi celebreranno ; e quella su-periore con un solo altare, rivolto

La chiesa superiore :interno con altarerivolto verso i fedeli

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verso il popolo, per le assembleeliturgiche . Da uno dei cortili, chesi trova in felice posizione pano-ramica, è visibile la cupola diSan Pietro .Ora che l'opera è compiuta,

quasi non sembra vero che si sianopotute superare tante difficoltà .La prima fu quella del pianoregolatore della città di Roma,ancor oggi in corso di approva-zione .

Solo nel 1960 si poterono ini-ziare i lavori, ma in quel pe-riodo la mano d'opera era moltorichiesta, cara e difficile da tro-vare. Anche il materiale da co-struzione aumentò di prezzo . Daultimo, c'è stato il brutto tempodi quest'inverno a intralciare ilavori. L'eccezionale nevicata delfebbraio scorso è caduta propriomentre si sistemavano gli spiazziall'aperto .

Come si è potuta realizzare lanuova opera? Evidentemente laCongregazione tutta ha dovuto

Le chiese :masse affiancate, dispostein bella proporzione

fare un eccezionale sacrificio, an-che se l'ha affrontato con entu-siasmo . Infatti si sono mobilitatetutte le Ispettorie del mondo ;anche quelle dei paesi più poverihanno voluto dare il loro apporto .L'intervento poi di un insigneBenefattore ha facilitato alla Con-gregazione questo sforzo econo-mico, che da sola non sarebbe maistata in grado di compiere . Ora,mentre ci si avvia alla conclusionedei lavori, rimane ancora unaparte notevole di spese da sal-dare; ma, come per le altre opere,ci affidiamo alla Provvidenza, esiamo certi che non ci mancherà .Sul frontone della chiesa su-

periore c'è un altorilievo di bronzocon la maestosa figura di GesùMaestro. Alla sua scuola verrannochierici e sacerdoti da tutti i con-tinenti . Lì, da Gesù Maestro e dalsuo Vicario impareranno le « pa-role di vita eterna » per ripeterlepoi in tutto il mondo, ovunqueandranno .

Veduta parzialedel palazzo del Rettorato

Mentre usciamo con questonumero, nella accoglientenuova sede romana del Pon-tifcio Ateneo Salesiano sonogià in pieno svolgimento ilavori del XIX Capitolo Ge-nerale della Congregazione .Di esso ci ripromettiamo dioffrire ai nostri Cooperatori,Benefattori e Amici un ab-bondante servizio . Intantorinnoviamo a tutti l'invito aintensificare la preghiera per-chè si raggiungano le meteche il Capitolo Generale siprefigge, nello spirito diDon Bosco e in adegua-mento alle esigenze dei no-stri tempi.

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NEL MONDOSALESIANOCOMMEMORATO IN CINA IL MARTIRIODI MONS. VERSIGLIA

Le varie case salesiane di Macao e HongKong hanno commemorato il 35 0 del mar-tirio di mons . Luigi Versiglia e di don Cal-listo Caravario, i missionari salesiani uc-cisi nel 1930 da un gruppo di pirati ci-nesi. L'Istituto Immacolata di Macao,casa madre dei Salesiani nella Cina, cheebbe in don Versiglia il suo fondatore eprimo direttore, il 25 febbraio scorso tenneun'accademia commemorativa . Sul palcospiccavano due grandi quadri raffigurantii due martiri, opera del coadiutore sale-siano cinese Mario Pun . Nella funzioneliturgica l'Ispettore salesiano usò il caliceche don Paolo Albera, secondo successoredi Don Bosco, aveva usato nella sua Messad'oro e poi aveva donanto a mons . Ver-siglia. A Macao si ricorda che quando ilVescovo missionario prese in mano il ca-lice per la prima volta, gli si riempironogli occhi di lacrime e disse : « Sì, DonBosco vide un calice pieno di sangue disalesiani martiri . . . Io sono pronto, o Si-gnore ». Era un presentimento che quelsangue doveva essere il suo?

Anche nel collegio salesiano ' Yuet Wah'di Macao la ricorrenza fu celebrata conla commemorazione ufficiale alla presenzadel Vescovo di Macao, dei Superiori degliOrdini religiosi, di larghe rappresentanzedelle comunità religiose e di 800 allievi.

Nell'Aspirantato ` San Domenico Savio'di Hong Kong un gruppo di allievi misein scena, sotto la direzione dell'autore donPietro Tsang, un lavoro in tre atti, la ri-costruzione storica del martirio dei duemissionari salesiani .

Don Krischner ai novizi e chierici stu-denti a Hong Kong-Cheung Chau tenneuna conversazione di quasi due ore sullavita e virtù dei due martiri, accanto aiquali era vissuto a lungo .

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SANTO DOMINGO (Rep . Dominicana) - 11 canto del Vangelo nelsolenne pontificale celebrato dall'Arcivescovo per commemorare il300 anniversario dell'arrivo dei Salesiani a Santo Domingo . La datafu anche ricordata con un'accademia commemorativa alla qualeparteciparono quattro Ministri e tenne il discorso ufficiale I'Ecc .moNunzio di Sua Santità, mons . Emanuele Clarizio ; si ebbero purealtre manifestazioni nel quadro delle celebrazioni del CongressoMariano Internazionale

Tra il 18 e il 25 marzo scorsosi è svolto a Santo Domingo unCongresso Mario'ogico-Marianointernazionale, organizzatodalla Pontificia Accademia Ma-riana Internazionale di Roma .Il Congresso si articolò in duesezioni, quella mariologica equella mariana .

La sezione mariologica, con scopi strettamente di studio,affrontò il tema : Maria nella Sacra Scrittura. Molti tra ipiù grandi mariologi di oggi sono stati presenti e hannocollaborato ad approfondire la parola rivelata da Dio sullaMadonna .

La sessione mariana affrontò il tema La maternità spiri-tuale di Maria con lo scopo pratico di diffondere la divo-zione mariana in prospettiva cristocentrica ed escatologica .Al termine del Congresso venne consacrato il nuovo San-

tuario nazionale mariano di Higuey e benedetto un villaggioper i senzatetto, costruito con le offerte dei cattolici di tuttoil mondo .

I Salesiani hanno partecipato attivamente al Congresso,soprattutto nella persona del nostro cardinale Raul SilvaHenriquez, arcivescovo di Santiago e Legato Pontificio alCongresso stesso . Col Cardinale sono stati parte attiva delCongresso lo studioso in esegesi biblica don Giorgio Cartel-lino, Sottosegretario alla Pontificia Commissione per gliStudi Biblici e Perito al Concilio Vaticano II, e il mario-logo don Domenico Bertetto, docente presso il PontificioAteneo Salesiano .

Il radiomessaggio pontificio, una solenne processione gui-data dal Cardinale Legato e un pontificale nella piazza delCongresso furono le note conclusive del Congresso mariano .

I SALESIANIAL CONGRESSOMARIOLOGICO-MARIANODI SANTO DOMINGO

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ROMA • Sua Eminenza il Card . L. Traglia, nel'ampia sala dell'istitutoSalesiano 'Teresa Gerini', premia i vincitori della "gara per il migliorspettacolo" tra gli alunni delle Scuole romane dipendenti dal Vicariatodi Roma. Ha meritato il primo premio assoluto il Collegio Ucraino, di-retto dai Salesiani

IL TEMPIO SUL COLLE DON BOSCO • Mentre fervono i la .vori nella chiesa inferiore in vista della parziale inaugurazioneche entro maggio si spera possa aver luogo presenti i 150 membridel Capitolo Generale, rappresentanti di tutta l'Opera Salesiananel mondo, si continuano i lavori anche nella chiesa superiore,che per i rigori invernali han dovuto subire una sosta obbligatoria

FESTA DISAN DOMENICO SAVIOil Ragazzo Santo, il Santo dei ragazzi,il Santo delle mamme e delle culle, ilPatrono dei « Pueri Cantores », procla-mato tale da Pio XII .

14 maggio

SANTA MARIADOMENICA MAZZARELLOConfondatrice con Don Bosco delle Fi-glie di Maria Ausiliatrice e prima Supe-riora Generale dell'Istituto .

24 maggio

SOLENNITÀ DI MARIASS. AUSILIATRICEEcco la preghiera di Don Bosco a MariaAusiliatrice, che si direbbe compostaoggi per Maria « Madre della Chiesa »,il nuovo titolo col quale ha voluto ono-rarla Paolo VI .

0 Maria, Vergine potente : Tugrande ed illustre presidio dellaChiesa : Tu, aiuto meraviglioso deiCristiani : Tu, terribile come eser-cito schierato a battaglia : Tu, sola,hai distrutto ogni eresia in tutto ilmondo: Tu, nelle angustie, nellelotte, nelle strettezze difendici dalnemico, e nell'ora della morte ac-cogli l'anima nostra in Paradiso .

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TORINO-VALDOCCO - Sabato, 6 marzo, nella Basilica di Maria Ausiliatrice S . E . mon-signor Albino Mensa, vescovo d'Ivrea, ha ordinato Sacerdoti 23 diaconi salesiani diBollengo . Con i molti italiani vi erano anche brasiliani, cinesi, giapponesi eccetera .In Italia, oltre i Sacerdoti novelli del Pontificio Ateneo Salesiano e di Bollengo, visono i Sacerdoti novelli degli Studentati Teologici di Monteortone (Padova), di Castel-lammare di Stabia (Napoli) e di Messina : un complesso di oltre 100 novelli Sacerdoti

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Nell'isola Coloane allargo di Macao è statoinaugurato il «Villag-gio Madonna Addolo-rata », che accoglienumerosi malati di leb-bra. Il lebbrosario hauna storia molto an-

tica, ma ha incominciato una nuova vita nel-l'agosto del 1963, quando il salesiano don Gae-tano Nicosia vi prese dimora stabile . Eglicambiò l'antico nome di Lebbrosario in quellosignificativo di « Villaggio Madonna Addolo-rata » e si adoperò a migliorare le condizionimorali e materiali dei ricoverati. Interessòle autorità religiose e civili, il « Catholic Wel-fare » e tanti amici. Gli aiuti vennero abbon-danti e si potè dare al villaggio l'acqua, laluce elettrica e creare una piccola fattoriache rende il villaggio quasi autosufficiente .Il governo per parte sua volle che tutti

gli edifici fossero riparati e rimessi a nuovo .Li provvide di luce elettrica e acqua corrente ;aggiunse alla fattoria un pollaio e una stalla

UN LEBBROSARIOCOMPLETAMENTERIMESSOA NUOVO

e fece asfaltare i 250 metri della strada cheattraversa il villaggio. È difficile dire lemigliorie spirituali che il lavoro, il cantoe le feste organizzate da don Nicosia hannoapportato nel cuore e nell'anima dei ricove-rati, la maggior parte dei quali non è cat-tolica .

L'aspetto del villaggio era cambiato cosìradicalmente che le autorità ritennero giustofarne l'inaugurazione ufficiale . Presenziaronoalla cerimonia il Governatore di Macao, ilVescovo diocesano mons . Tavares e altreautorità .

Sulla collina che sovrasta il villaggio prestoverrà collocata una croce alta dieci metri ;il crocifisso in bronzo è dono dello scultoreFrancesco Messina . La chiesetta del villaggioè diventata ora troppo piccola . I lebbrosila frequentano spesso e vi trovano il con-forto e la gioia. Nel villaggio sono venutedue Suore Annunziatrici del Signore, checurano la cucina e i laboratori di cucito e diricamo. Tengono anche corsi di lingua por-toghese, cinese e inglese .

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NORIMBERGA (Germania) • LaCasa 'Don Bosco' (pensionato pergiovani operai) inaugurata dal Ve-scovo di Norimberga e costruitanel periodo di un anno e mezzo .Vi sono anche le sale per le Asso-ciazioni della annessa Parrocchia

BELLUNO • La nuova chiesa parrocchiale di San Giovanni Bosco, con l'al-tare rivolto verso i fedeli, secondo le ultime direttive liturgiche . S. E . il Ve-scovo mons. Muccin l'ha benedetta e vi ha celebrato la prima santa Messa .La chiesa è nuova nello stile, ma di un moderno contenuto, che invita alraccoglimento e alla preghiera

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'Caiari' è il nome diun'antica tribù brasi-liana. ' Radio Caiari'è la stazione trasmit-tente gestita dai sale-siani della Prelatura

Apostolica di Porto Velho nel Brasile, unaPrelatura vasta quanto l'Italia .

`Radio Caiari' combatte la sua brava bat-taglia per la fede e la civiltà, in una regionedove i nemici si chiamano comunismo, anal-fabetismo e ignoranza religiosa . A dirigerlac'è un salesiano, don Ugo Vittorio . Se `RadioCaiari' pubblicasse un Radiocorriere, presen-terebbe questi programmi .

Trasmissioni quotidiane dalle 6 alle 22,30 .Ore 6: `Preghiera alla Madonna', 'Breve

meditazione', poi 'Un giorno nel mondo',ossia un programma sulle ricorrenze del gior-no, registrato dalla Radio Nazionale .

Ore 7: `Preghiera dell'agricoltore' .Ore 8,30 : 'La palestra della maestra', una

trasmissione varia a scopo istruttivo .Ore 12: 'Sosta con Dio', cioè un pensie-

rino tratto da un libro . Poi don Ugo tieneuna conversazione su argomenti pedagogicidi attualità, e parla da prete, senza rispettiumani. Segue una gaia trasmissione per ibimbi .

Ore 14: Un programma umoristico, poi il'Catechismo per gli adulti' .Ore 18: Recita dell'Angelus e pensierino .

RADIOCORRIEREDI RADIO CAIARI

ROMA - Questa arti-stica statua in bronzodi Maria Ausiliatrice,che domina l'ampiocortile dei giochi(mq. 8 .300) dell'Isti-tuto Salesiano 'Te-resa Gerini' sulla viaTiburtina, è una delleultime opere dellascultrice Lyda Preti .La statua, alta m . 1 ,80,è stata offerta daglialunni dell'istitutoprofessionale, delquale nella foto sivede soltanto unoscorcio, e che com-prende otto edificicollegati fra loro daampi portici, oltre atutte le attrezzaturesportive e culturali

Ore 22,30 : Don Ugo dà la 'Buona notte'con parole cordiali, da ascoltarsi con la testasul cuscino .Di domenica vanno in onda programmi

speciali, come la Messa, la vita della Chiesa• il Concilio. Alle 10,30 `Radio Caiari' sicollega nientemeno che col teatrino salesiano,dove bimbi, ragazzi e ragazze si esibisconoin canti, accompagnati da un'orchestrinajazz di ex allievi. Al pomeriggio le cronachesportive .Tre volte alla settimana va in onda la

`Bibbia drammatizzata', un programma re-gistrato dalla Radio Nazionale che com-prende 150 trasmissioni di 20 minuti ciascuna,•

sono un successo .Si trasmettono anche novelle, racconti,

programmi di musica sinfonica. Due voltealla settimana c'è il corso di lingua inglese,• il libro di testo viene inviato gratis a ri-chiesta . Ci sono poi i programmi di divulga-zione scientifica e i notiziari di vario genere .I film che si proiettano nelle sale di PortoVelho sono recensiti tutti i giorni dalla radio .

Tante altre trasmissioni sarebbero indicatesul Radiocorriere di `Radio Caiari', se cifosse. Don Ugo dice che se arrivassero icomunisti (contro i quali spara a zero), eglifinirebbe nella lista delle persone da fuci-lare, insieme col suo Vescovo, che dalla radiotiene i quaresimali . Ciò non turba i sonnidi don Ugo, nè degli altri di `Radio Caiari' .

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/N BREVEARGENTINAIl CIPE per la soluzionedei problemi educatividei giovaniÈ stato costituito a Buenos Aires, anche

a servizio di altre istituzioni educative,un centro di documentazione e di ricercasui problemi della formazione giova-nile, il CIPE (Centro de Investigacióny Promoción educativas). L'iniziativa èdovuta ai responsabili dell'Opera sale-siana, che da 90 anni svolge la suaazione culturale ed educativa nella vastanazione sudamericana. Nelle quattro com-missioni mediante le quali il Centroagisce (Pedagogia, Didattica, Psicopeda-gogia, Catechesi) collabora un gruppo distudiosi preparati nell'Istituto Superioredi Pedagogia del Pontificio Ateneo Sa-lesiano .

Vincitore di un concorsosul Pellegrinaggiodi Paolo VI

L'Ente Turismo Israeliano in Argen-tina, in occasione del viaggio del Papain Terra Santa, bandì un concorso let-terario sul medesimo e sulla ripercus-sione che nel futuro avrebbe potutoavere per Israele . Premio unico : unviaggio a Roma e in Israele . Tra i 240lavori giunti da tutta l'America Latina,la giuria scelse quello del sacerdote sa-lesiano don Abel Uribe, professore nelCollegio Domenico Savio di Generai Roca .L'articolo fu pubblicato sui principaliquotidiani di Buenos Aires, e su varieriviste .

BELGIOLe «Memorie Biografiche »di Don Boscoin lingua olandese

Abbiamo annunziato che i Salesianidegli Stati Uniti stanno curando l'edi-zione inglese delle Memorie Biografichedi Don Bosco . Animati dallo stesso de-siderio di far meglio conoscere e amareil santo Fondatore, i Salesiani dello Stu-dentato di Oud Heverlee (Belgio), findal 1960 si sono accinti alla traduzionedelle medesime in lingua olandese peri Salesiani fiamminghi, olandesi e su-dafricani . Sono già usciti: il vol . I nel1961 ; il II e III nel '62 ; il IV nel '63 ;1'XI nel '64 ; il V e XII nel '65 ; il XVIe XVII usciranno nel '66 . Se il ritmo didue volumi all'anno potrà continuare,tutta la collezione delle Memorie Biogra-fiche sarà pronta per il 1970.

BIRMANIAContributo alla letteraturareligiosa in BirmaniaDa L'Osservatore Romano:« I Salesiani, celebrando il 25° del

loro arrivo in Birmania, possono van-tare un forte contributo alla letteraturareligiosa in birmano . Essi permisero aduno dei loro Padri di dedicare tutta la suavita missionaria alla buona stampa, emu-lando i Barnabiti. E il P . L . Barattoni,che ha già pubblicato una quindicina dilibri religiosi in birmano, dei quali alcunihanno già avuto quattro edizioni » .

CILEParco Nazionale« Alberto De Agostini »

Una vasta regione della Terra delFuoco, nella provincia di Magallanes,ai confini dell'Argentina . è stata deno-minata Parco Nazionale « Alberto DeAgostini », in omaggio al noto geografosalesiano, il quale esplorò e descrissenumerose regioni dell'America Latina .Il Parco, creato con un decreto del Mi-nistero dell'Agricoltura, è formato da380.000 ettari di boschi .

GIAPPONE2,3 0 della Congregazione«Caritas »

Il missionario salesiano don AntonioCavoli, che fu uno dei componentidella prima spedizione missionaria inGiappone con mons . Cimatti, ha festeg-giato il 50° di Messa con l'interventodell'Internunzio Apostolico in EstremoOriente. Don Cavoli è il fondatore delleSuore indigene della « CongregazioneCaritas », che hanno commemorato que-st'anno, alla presenza di autorità ci-vili e religiose, il 25° di fondazione.Queste Suore hanno per fine la curadei vecchi e dei bambini abbandonati,e attendono ad altre attività missionarieproprie dei Paesi d'Oriente. Dopo 25 annila Congregazione conta più di 200 religiose,con 20 case in Giappone e 5 in Corea .

ITALIAIn onore di Don BoscoPatrono degli Apprendisti

Anche quest'anno, per iniziativa del-l'INIASA (Istituto Nazionale per l'Istru-zione e l'Addestramento nel Settore Ar-tigiano), si è celebrata in molti centrila «Giornata dell'Apprendista», Com'ènoto, la manifestazione ha lo scopo diriunire i giovani per illustrare loro i

compiti di formazione professionale del-l'apprendistato artigiano e la figura diSan Giovanni Bosco, Patrono degli Ap-prendisti .

in vista un CongressoEuropeo per gli ex allieviÈ uscito il primo numero di Praeit ac

tuetur, che è il periodico della Confe-derazione mondiale degli ex allievi diDon Bosco . Esce in sei lingue e portaai dirigenti di ogni nazione le notizie piùimportanti del Movimento . Questa pub-blicazione apre il cammino al CongressoEuropeo degli ex allievi salesiani, che avràluogo a Torino nel prossimo settembre.

Premio Nazionaleall'Associazione «Auxilium »di Nizza Monferrato

L'Associazione « Auxilium » dell'Isti-tuto N . S. delle Grazie delle Figlie diMaria Ausiliatrice in Nizza Monferrato,fu proclamata la migliore associazioneinterna di A. C . dell'Alta Italia. ARoma, nell'aula magna della DomusMariae, la presidente dell'« Auxilium »,dinanzi alle rappresentanti di 500 Asso-ciazioni d'Italia e alla presenza di alteautorità, ricevette il premio nazionaledalle mani della Presidente Nazionale,con parole di plauso dell'AssistenteEcclesiastico Centrale.

PERÙPer gli apostoli di domani

Presenti tutti i direttori e delegati dellecase salesiane del Perù, radunati per ilCapitolo ispettoriale in preparazione alCapitolo generale, è stata inaugurata aChaclacayo la nuova casa destinata alnoviziato, rimasto fino a ieri in sedeprovvisoria . La benedizione dei localifu fatta dall'Ecc .mo Nunzio Apostolicomons. Romolo Carboni . Il Capitolo ispet-toriale volle rendere omaggio al Rap-presentante del Papa, che colse l'occa-sione per esprimere i suoi sentimenti diprofondo affetto e sincera ammirazioneper Don Bosco e l'Opera sua .

PORTOGALLOVia intitolata a Don Bosco

Nell'isola di Madeira, e precisamentenella città di Funchal, una via è stataintitolata al nome di San Giovanni Bo-sco, per espressa volontà della « Camera »,in riconoscimento del lavoro che daquindici anni i Salesiani svolgono nellalocale scuola professionale .

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S ull'altopiano del Tibet nasceun fiume che, invece di perdersi infondo a una vallata come fanno glialtri fiumi del Tibet, cammina ecammina in cerca del mare . Primava da occidente a oriente, poi fadietro-front e scorre da oriente aoccidente, poi da nord a sud fin-chè, dopo quasi tremila chilometri,s'imbatte nel Gange e con lui situffa nell'oceano Indiano . Questofiume è il Brahmaputra . In unodei suoi placidi ghirigori, mentreattraversa una lunga vallata al norddell'Assam, bagna un incanto dicittà che si chiama Tezpur . Tezpurè oggi la sede della mia nuovadiocesi .

c Tezpur, tu sarai lanostra seconda patria'I primi missionari salesiani giun-

sero a Tezpur nel 1932 . Erano due :don Ravalico e don Alessi . Partiticon la benedizione del loro Pre-fetto Apostolico (e con poco altro)si recarono in autobus da Shillonga Gauhati, poi in battello a vaporerisalirono il Brahmaputra da Gau-hati a Tezpur . Lì affittarono unacasetta al centro della città : trestanze in tutto. La più bella la tra-sformarono in cappella . Disteserosu un tavolo una carta geograficadel distretto e la studiarono. Fiumi,giungla, foresta, poche strade e un

L

MIA

NUOVA

DIOCESI

moncone di ferrovia . Poi partirono .Don Ravalico si diresse verso le-vante, e in venti giorni percorseduecento chilometri in barca, apiedi, in carro, guadando fiumi,immergendosi nel pantano dellerisaie, visitando villaggi e pianta-gioni di tè . Don Alessi prese iltreno verso ponente, ma dopotrenta chilometri dovette scendereperchè la ferrovia non andava piùavanti, e proseguire anche lui apiedi e in barca, tra la giungla e leforeste, fino alle porte del Bhutan .

Tornati a casa, fecero i conti :avevano incontrato cinquemila cat-tolici, sparsi in più di cento vil-laggi e piantagioni .

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Mons. Oreste Marengo Vescovo di Tezpur (Assam-India

« Tezpur - scrisse don Rava-lico - perla e regina del Brahma-putra, tu sarai la nostra secondapatria». Poco tempo dopo, suiruderi di un tempio indù diTezpur sorgeva una chiesa alvero Dio.

Oggi nella grande vallata ci sonotre diocesi, tutte affidate ai Sale-siani . Più in alto, quella di Dibru-garh, più in basso quella di Shil-long, e in mezzo la mia, di Tezpur .L'hanno fatta con pezzi di terri-tori tolti dalle altre due, ma nonc'è da pensare che sia piccolina ofatta con materiali di scarto . Com-prende a nord del Brahmaputral'intero Stato del Bhutan, parte

dell'Assam e il NEFA ; a sud ildistretto del Nowgong .

Sotto il nome di NEFA (NorthEart Frontier Agency) va tutto iltratto montagnoso che dalla val-lata del Brahmaputra si estendefino alla linea McMahon . Il NEFAè abitato da numerose tribù ani-miste e buddiste e, come zona difrontiera con la Cina, è ammini-strato direttamente dal Governocentrale di Nuova Delhi . In tutto,la diocesi ha oltre 130.000 chilo-metri quadrati di superficie, quasimezza Italia. Gli abitanti sonopochi, tre milioni e mezzo, e icattolici 48 .000.

Anche se vivono in Assam, i eri-

Tezpur 1932 e . . .

stiani della mia diocesi non sonoassamesi . Vengono da molto lon-tano, si sono trasferiti sulle rivedel Brahmaputra un centinaio dianni fa, e lavorano nelle pianta-gioni di tè . Gli assamesi veri e pro-pri praticano l'induismo e credononella reincarnazione ; offrono qual-che resistenza alla conversione .Nella mia diocesi ci sono anchedei maomettani e, soprattutto suimonti, moltissime tribù di ani-misti che attribuiscono un'animaa tutte le cose, e le rendonoculto. Altri fanno un'insalata frale credenze induiste e le credenzeanimiste, e le praticano tutte in-sieme .

(segue) 1

1 53

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Vediamo svanirepregiudizi e sospetti

Gli animisti sono molto ben di-sposti verso il cristianesimo, e siconvertirebbero facilmente . Pur-troppo io non ho missionari damandare in mezzo a loro . I mieidiciotto sacerdoti, i pochissimi coa-diutori salesiani e le brave suore,devono fare miracoli per mante-nere in vita le opere iniziate e perassistere i cristiani già convertiti .I cattolici della diocesi non sonoraggruppati nei centri, ma sparpa-gliati nei villaggi, e i missionarihanno il loro da fare per visitarlitutti .

I nostri internati maschili e fem-minili educano quasi duemila ra-gazzi, orfani o di famiglie povere .Anche i pagani vorrebbero man-dare i loro figli alle scuole catto-liche (spesso questi giovanetti sifanno cristiani con le loro fami-glie), ma gl'internati non bastanoneppure per i ragazzi cattolici, ecosì pochissimi pagani possonoentrarvi . Questi collegi sono unforte aggravio per le povere finanzedella Missione ; eppure dobbiamomoltiplicarli se vogliamo consoli-dare il nostro lavoro dando unaeducazione cristiana alla gio-ventù .

Attualmente nella vallata la pe-netrazione del cristianesimo hasubìto un rallentamento . I perchèsono molti . L'India è un paese direcente indipendenza, e come tuttii paesi liberi da poco tempo,sente molto vivo il nazionalismo eil bisogno di boicottare ciò cheviene dall'estero ; poi i pregiudizidi casta e i legami sociali sonomolto forti . Queste barriere si op-pongono alla diffusione del cri-stianesimo, ma sono tutt'altro cheinsuperabili. Noi missionari siamoancora poco conosciuti, ma do-vunque andiamo, al primo incon-

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tro vediamo svanire i pregiudizi ei sospetti . Se ci interessiamo ailoro problemi, subito diventanonostri amici .Allora perchè diminuiscono le

conversioni? Ecco la causa vera :i miei missionari sono tutti assor-biti nella cura dei cristiani conver-titi, e non possono più dedicarsiai pagani come in passato . Il suc-cesso del nostro lavoro è propor-zionato al personale che possiamoimpiegare. Se potessimo aprirenuove stazioni missionarie, le con-versioni aumenterebbero subito .In tre centri i neofiti ci attendonoda anni, e chissà quanto ci atten-deranno ancora.

Piange il cuore al vedere il beneche si potrebbe fare, e che dob-biamo invece lasciare incompiutoper mancanza di braccia . E anchese avessimo le braccia, ci manche-rebbero poi i mezzi finanziari percostruire le chiese, le scuole, leresidenze e per pagare i catechisti .

Hanno venerazioneper le suore

Ci vuole dell'eroismo per com-piere il lavoro che svolgono i mieimissionari, nelle circostanze e nelmodo in cui lo svolgono . Moltiormai non sono più giovani nèsempre in buona salute. Il caldoè intenso, e neppure le piogge arovesci nella stagione dei monsoniriescono ad attenuarlo . Essi com-piono lunghe marce attraverso legiungle e le paludi per raggiungerele cristianità . Poi si chiudono nelconfessionale e vi rimangono perore e ore, in cappelle senza venti-lazione e gremite di gente . Cosìper settimane e settimane, poveritra i poveri, con due pasti di risoal giorno .

Quando tornano, passano ore eore a tavolino scrivendo . Chiedono

aiuti per pagare i catechisti, man-tenere gli orfani, mandare avantile scuole, fabbricare nuove cap-pelle. . .

Da vari anni i sacerdoti esterinon possono più entrare in India .Man mano che gli anni passano, ilbisogno di sacerdoti indigeni si fapiù forte. Ora li cerco quasi tuttifuori dell'Assam, tra i cristiani delsud dell'India. I nostri internaticominciano già a fornire giovaniche dànno qualche speranza di riu-scita nella vocazione, ma una per-centuale piuttosto alta non supe-rerà le prove .

Per ora mando i miei aspirantial sacerdozio nei seminari dellediocesi vicine. L'ideale sarebbecostruire anche noi un nostro se-minario ; ma dove prendere il per-sonale insegnante, se i miei sacer-doti sono già tanto scarsi ? E poiil denaro? Il seminario per ora èun bel sogno .

Il lavoro che le suore svolgonoaccanto ai sacerdoti è preziosis-simo, anzi indispensabile . Le don-ne cristiane della diocesi hanno bi-sogno di vedere e di sentire lesuore per imparare da loro a com-piere i loro doveri cristiani . Moltenostre ragazze passano qualcheanno negli educandati diretti dalleFiglie di Maria Ausiliatrice o dallenostre suore indigene diocesane.Alcune suore lavorano anche negliospedali, e la popolazione e i dottorihanno una venerazione per loro .

In ogni stazione missionaria cer-chiamo di aprire un educandatodiretto dalle suore, perchè senzala loro opera la formazione cri-stiana dei nostri neofiti non sa-rebbe completa .

Anche i nostri catechisti indi-geni ci dànno un aiuto preziosis-simo. I missionari riescono a visi-tare le singole comunità cristianein media tre volte all'anno . Pertutto l'altro tempo le cristianità

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sono affidate unicamente alle curedei catechisti. Vi sono delle cristia-nità che si radunano ogni sera adire il rosario . Alcune hanno pro-messo di recitare il rosario ognigiorno per ottenere la grazia diessere fedeli alla promessa di . . .non bere, e riescono a essere fe-deli a tutte e due le promesse .

Quasi tutti i cristiani si acco-stano ai sacramenti tutte le volteche ne hanno occasione, cioè dueo tre volte all'anno . Molti al primovenerdì del mese affluiscono allechiese delle stazioni missionariemagari da lontano, e si sobbarcanoa disagi e spese notevoli .

Il nostro lavoro è duro, ma tantecose ci sono di conforto .

Per esempio, il sentire che molteanime buone seguono con inte-resse i nostri sforzi e fanno dei verisacrifici per venirci in aiuto .

Qualcosa di grandiosoed entusiasmante

Poi l'alta stima che gli assamesihanno del missionario . Noi sen-tiamo il dovere di vivere all'altezzadi questa stima, di essere in partealmeno ciò che essi pensano di noi .

Ma ciò che mi commuove di piùè assistere al meraviglioso svilup-parsi di una nuova cristianità : latrasformazione di un gruppo dipagani in una comunità cristianaè qualcosa di grandioso ed entu-siasmante .

« A Cristo : a Lui solo, a Lui soloappartiene il diadema splendido eprezioso : l'India ! » .

Questa frase così cristiana èuscita dalla bocca di un pagano,Keshàb Ciandra Sen, il grandepensatore bengalese, che l'ha pro-nunciata un secolo fa .

. . . Tezpur1965

Il sogno di Keshàb continua avivere in molte anime rette del-l'India pagana, che vedono la sal-vezza del loro Paese in un orien-tamento verso la Croce. Qualcheanno fa una importante rivistahindù diceva apertamente : « Pressodi noi si prende un interesse sem-pre più vivo per la personalità delCristo. Tra noi ci sono molti cri-stiani . . . non battezzati ».

Il Congresso Eucaristico diBombay con l'accoglienza fatta alPapa dalla massa dei non cristiani,ha confermato che l'India nuovasente bisogno di Cristo e tende,anche se inconsciamente, le bracciaverso di Lui .

Lo raggiungerà anche per le pre-ghiere e i sacrifici offerti da tanteanime buone, in un nascondimentoe in un silenzio che ne assicuranoil valore .

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Il trattore era passato sulla sua gamba

Mi trovavo in campagna per i lavori agricoliinsieme con i miei familiari. Per uno sbalzodel trattore, inavvertitamente caddi a terra da-vanti alle ruote . Il trattore non potè più esserefermato e passò letteralmente sulla mia gambadestra, schiacciandola . Per la caduta violentariportai anche non lievi lesioni al capo .

Fui portata d'urgenza all'ospedale di Asti,dove mi ritennero gravissima e per più giornisenza speranza di guarigione . Dopo due inter-venti dolorosissimi, si preparavano per unterzo, al quale moralmente mi mancava il co-raggio di andare incontro. Aumentai allora lafiducia in Maria Ausiliatrice . La pregai inten-samente e con grande fede a volermi interce-dere la guarigione . Incominciò allora un lievemiglioramento finchè, con sorpresa di tutti,fui dimessa dall'ospedale in via di completaguarigione .Tigliole d'Asti

SANTINA AMERIO IN ARMOSINOcooperatrice salesiana

Non le resterà traccia del male

Il 29 dicembre scorso, la mia bambina di6 anni si ammalò di poliomielite e il dottoredichiarò che il suo stato era gravissimo e senzasperanza di salvarla. Piena di fede nella inter-cessione di San Giovanni Bosco presso l'Au-siliatrice, cominciai con fervore il mese in pre-parazione alla sua festa. Per tutto gennaio ognisera mi recai alla chiesa per assistere alla fun-zione in suo onore e venerarne la reliquia .Ebbene, oggi posso affermare che il dottore miha assicurato che la bambina è salva e che nonle resterà alcuna traccia del male . Promettiamoperciò di essere sempre sinceri devoti diSan Giovanni Bosco. Sono una povera mammadi famiglia e quasi non so scrivere ; ma nonho potuto trattenermi dal manifestare pubbli-camente la nostra gratitudine al Santo dellagioventù per la grazia miracolosa che mi haconcesso .San Salvador (El Salvador)

MARIA I. DE NUNEZ

La gamba non fu tagliata

Mio marito si era rotto una gamba in modotale che, a giudizio dei professori e dottoridell'Ospedale Mauriziano di Torino, avrebbe

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dovuto essere amputata . In preda alla più vivaangoscia, invocai la cara Ausiliatrice e i Santisalesiani perchè volessero risparmiare una di-sgrazia così grave al padre di due bambini ein attesa di un terzo. La Madonna ci esaudì .Dopo giorni angosciosi, i dottori dichiararonoche la gamba non sarebbe stata tagliata . A unanno di distanza posso dichiarare che mio ma-rito ha la sua gamba e non solo cammina, malavora in campagna ed è in grado di mantenerela sua famiglia . Gli stessi professori e dottoriammettono un intervento soprannaturale . Ag-giungo che la grazia fu completa perchè, no-nostante le emozioni e sofferenze morali diquei giorni, è venuto a rallegrare la nostracasa un caro e sano angioletto . Alla cara MariaAusiliatrice e ai Santi salesiani vada il nostroriconoscente grazie .I'inovo Candiolo (Torino)

CONIUGI GIRAUD

Esce illeso dalla macchina ridotta a rottami

Mentre mi trovavo in viaggio sulla stradaCerami-Troina, a causa di una motoretta cherxi si presentò all'improvviso dinanzi in unacurva, sbandai paurosamente : uscii di strada eandai a finire in un burrone, dopo che la mac-china, precipitando, ebbe fatto tre giri su sestessa .

Mentre l'auto si dirigeva inesorabilmenteverso il ciglio della strada, intuendo perfetta-mente quello che sarebbe successo, con tuttoil fiato che avevo in gola invocai Don Bosco,mi avvinghiai con forza allo sterzo e aspettaiche il capitombolo finisse presto e . . . bene!

Della macchina, una 'Wolkswagen 1200'., ri-mase un cumulo di rottami : io invece uscii daquel groviglio di ferri solo con qualche graffio .Sono un ex-allievo dell'Istituto salesiano diCatania-Cifali . La mia devozione a Don Boscoè sempre viva e la mia fiducia totale . Ancorauna volta egli mi ha dimostrato, senza che lomeritassi, la sua protezione, che sui suoi exallievi continua per tutta la vita .Catania

DOTT. QUIRINO TURCO

Rosa Vittoni (Modena), presa da affanno per la figliaammalata, la raccomandò a M.A . e ai Santi salesiani ene ottenne la guarigione senza operazione .Rachele Colombelli (Abbadia Lariana-Co) operata diun tumore maligno, dichiara di aver visto la Madonnae di averle chiesto la grazia di guarire . Guarì realmentee tuttora gode buona salute .

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Cav . Raffaele Bottino (S . Margherita Ligure-GE) ca-duto ammalato di afasia circolatoria, riebbe la salutepregando S . G . Bosco .Francesca Donato (Messina-Falcone) ringrazia M . A .per il fratello, che ha ottenuto un impiego vicino a casa .Alba Michieli (Orcenico Sup .-UD) soddisfa una suapromessa a M.A. per il fratello, che ha superato undifficile esame .Marcella Pellegrini (Pavia) riconoscente a S .G.B . peraverla aiutata in monenti difficili, rende pubblica lagrazia .Giovanna La Malfa (Ronciglione-VT) affidò a M.A .,a S.G.B. e a S .D .S . il figlio febbricitante durante gliesami di ragioneria e ne ottenne la promozione .Adele Maltese in Barbato (Spezzano Albanese-CS) incondizioni quasi disperate per collasso cardiaco, riac-quistò la salute col ricorso fervoroso a M .A .Suor Maria Micheel, F.M.A. (Innsbruck-Austria) rin-grazia S .G.B. per il felice compimento della nuova casa .Maria Bonelli (Torino) per intercessione di M.A . guarìda una cardite reumatica estremamente grave .Regina A. in Prandi (Bellinzago-NO) rivolgendosi contutta la fiducia a M .A. ottenne che si risolvesse unamalattia di fegato senza complicazioni .Giovanna Sala (Cassolnovo-PV) invia offerta per graziaricevuta dalla sorella col ricorso a M .A . e ai Santi Sale-siani .Elda Gnutti (Sarezzo-BS) preoccupata del suo stato disalute, si rivolse fervidamente a M . A . e ai Santi sale-siani, e fu esaudita con la nascita di una bambina .Letizia Zuccalli (Caccivio-CO) ringrazia M .A. per lafine serena e religiosa di una persona e per la propriaguarigione da paralisi .Paolo Borla (S . Giusto Can.-TO) ringrazia S .G.B . einvoca ancora la sua protezione per necessità spiritualie materiali .Mario Strazzullo (Napoli) manifesta la sua gratitudinea M.A. e ai Santi salesiani per aver ottenuto la pen-sione al figlio minorato di guerra .Angela Pignatta (Torino), ringrazia M .A. e S.D.S . perla guarigione ottenuta .C . P . (Milano) invocò con fede M .A. e S.G.B. in unacrisi finanziaria del figlio e fu esaudita .

C/ HANNO PURE SEGNALATO GRAZIE

Aceto Gennarina - Ackermann Triulzi Anita - AlbaneseMaria - Alberganti Rita - Alberto Maria - AmaducciGiuseppina - Anania Rosina - Ansaldi Giovanni - An-tonelli Elda - Arisci Giovanni - Arnoldi Pierina - AsnaghiEva - Atzori Albina - Avaro Blunda Nicolina - AvontoCostanzo Rina - Baccalaro Ada - Bacchetta Pierina - Ba-dino Rosalba - Bagnati Angela - Balduzzi Teresina -Barbero Santina - Barbetti Domenica - Barengo Sebastiano- .Bassi Aurelia - Battaglia Vittoria - Battistini Giorgio -Baudino Fam . - Bellone Clorinda - Berardi Maria - Ber-retta Giulia - Bertacca Maria - Bertolo Vitalina - BeveriniIrma ved . Perfetti - Buffoni Maria Lidia - Biasucci Car-mine e Rita - Biglia Alberto - Bin Irene - Boccardo Ama-bile - Boine Sorelle - Bonanni Domenico - Bonetti Olga -Borgogno Giuseppe - Bosio Giovanni - Bosio L. - BottoTesta Candida - Bozzo Costa Emilia - Broglio MettifogoAnnamaria - Bruni doti . Francesco - Bruno Caterina -Brunoldi Teresa - Bulla Pietrino - Camardi Reggio Maria- Camosso Antonietta - Campolieti Lina - Cané Ida -Cantù Amelia - Capomacchia Giovanni - Cappelluti Ni-coletta - Capponi Cleonice - Carissoni Caterina - CarossoOttavia - Carpanini Caielli Mariuccia - Casazza Rosa -

Cassai Bruna - Castrovinci Antonio - Catanese Luigi -Catella Tina - Cattivelli Fiorina - Cavadoni Nella - Ca-vigioli Annamaria - Cereghetti Marv - Cerutti DellaroleEmilia - Chiarle Marcellina - Ciampi lna - Cicogna Nelda- Cimiatti Angela - Cingolani Amalia - Ciregna VercellettoBianca - Colombo Anna - Colombo Bianchi Maria - Co-lombo Teresa - Conterno Attilio - Coppo Giuseppina -Cosentino Francesca - Costamagna Margherita - CostenaroEugenio - Crociata Marianna - Curci Maurizio - DabeniGiulietta - Dalla Costa Adelina - Dallari Dina - DanesiRosa - Datres Tullio - Davourv Fam . - De Andreis Ce-lestino - Dehò Camillina - Dell'Antonio G . B . Faustino- Demartini Gisella - Demmi Signorine - Denarier Elia -Dottori Maria - De Vico Filomena - Di Bella GiovannaDispenza Concetta - D'Onofrio Clotilde - Elis GabrieleElponti Luciana - Elvezia Tomasina - Fabi Gorlato

Anita - Falcone Liboria - Falzoni Maria Ugolina - FavreObert Delfina - Ferrari Clorinda - Ferrero Giuseppe -Fiaschetti Elisa - Fini Celestina e Mario - Florio MariaCatena - Francesio Maglione Domenica - Franzosi Lea -Gallino Renato e Irene - Gamerra Emma e Vittorio -Gandolfo Maria - Garda Domitilla - Garelli don Giovanni- Garrone Giulia - Gazzano Borelli Caterina - GiannettaFella Assunta - Giovannini Severina - Giuliani Maria -Gnes Bruna - Gobbi C . - Governi Ida - Grosso ConiugiGrosso Emma - Guarducci Annetta - Guarino AntoninaGuerra Alice - Guidetti Speranza - Inzani Ettore -

Inzolia Giovanna - Laffranc Attilio - Lamberto AntoniettaLana Onofria - Landi Maria Luisa - Landoni PeppinoLanza Raffaele - Larizza Domenica - Leo Giuseppina -

Leone Enza - Lo Faro Guzzardi Concetta Longo Feli-cita - Lo Presti Vittorio - Loro Luigi - Luchicchi Gio-vanna - Lupatini Leonilde - Macrì Maria - MaggialettiSerafina - Maggio Sentero - Magnani Elma - MaimoneRosaria - Maiocchi Rosa - Malagodi Carmelina - ManfrediTeresa - Manusardi Caterina - Manzini L . - ManzoneLina - Marchi Giuseppe - Marelli dott . Franco - MarielliSilvia - Martelletti Caterina - Martinengo Nora - MartiniAlba - Marucchi Marcella - Massimo Lena - MazziniMario - Mazzola Angelo - Meazzini Angela - MetanoMaria - Menetto Giustina - Merlina Maria Grazia - Mi-gliavacca Elena - Miroglia Maria - Mittino dott . Marco- Miuccio Domenico - Modolo Antonio - Moioli ElodiaMoionni Rosea - Molinari Maria Enrica - Molino Ales-

sandro - Montagnoli Anna - Montrucchio Margherita -Morello Angiolina - Moretti Margherita - Morgia Adele- Moricca Sebastiana - Morosso Caterina - Morra Luisella

Morrosso Caterina - Moscan Perego Chiara - MottaMario - Musolino Bice - Musso Fam. - Musuraca MartaNardi Berti dott . Iacopo - Negri Silvio - Nicolosi ElenaNovarese Maddalena - Pachner Pietro - Pagani Maria

- Panero Maria - Papa Angelina - Papa Concetta - Para-disi Clara - Parato Lana Silvina - Parussa Fam . - Pater-nostro ave . Leopoldo - Pattazzi Angela - Peirano Madda-lena - Perotto Eugenio - Pesce Rosa - Pesenti Paolina -Petrone Maria - Peveri Teresa - Pezzotti Ghirardelli An-gela - Pietrantonio Fam . - Pignatta Antonia - Pincin Giu-seppa - Pirazzi Carla - Pitta Maria - Porro Rina - PorroRita - Praga Andrea - Pravettoni Bambina - Prella Fam .

Pretti Primina - Quarona Leopoldo - Querzoli AlbertoRagio Ravazzotto Giuseppina - Rainaudo Domenico -

Raimondo Pierina - Raiola Carmela - Ravazzoni Clemente- Ravera Francesca - Re Edmea - Ribizzi Caterina - Ri-chichì Maria Felice - Rifero Anna - Rigano Lina - RinaEnrico - Rizzoli Serafino - Robiolo Alice - Rossi MarioLetizia - Rosso Franco Rina - Rota Martvr Gemma -Russo Rosa - Sagristani Flora - Saibene Luciana - Sal-moiraghi Teresa - Sasso Bruno - Sasso Malvina - SavernaMaria - Sbardellotto Zampese Anna - Scalvini Fratelli -Scelba Maria - Scicolone Concetta - Sena Palmira e So-relle - Severino Pinuccia - Siffredi Gerolamo - SilingardiValeria - Sono Agnese - Sottile Gagliano Maria - SugliaAnna - Stefani Pierina - Stracquadanio Carmelina - Tam-butto Natalina - Taverna Castelletti Paola - Tenchio Elda- Tesoriere Caterina - Testa Esterina - Tirendi Giacomina- Tito Costanza - Tela D . Marcello - Torchio Caterina- Trabocchi Graziella - Trigila Iole - Trucchi Fam . -Vaccarone Rosetta - Vallarino Maddalena - Vaschetti Anna- Vasile Sara - Vecchies Anna Maria - Venturi Anna -Vigato Maria - Virzì suor Nunziatina - Vitali Fam . - VolaGera Ettore - Zambuto Carmelina - Zara Dori Elena -Zavattari Pierina - Ziliotto Elisa .

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Si chiude una ferita dopo sette anni

Dal 1954 soffrivo a causa di una ferita sempreaperta nel piede sinistro. Fui ricoverata al-l'ospedale, ma non mi giovarono nè medici nèmedicine e la ferita rimase aperta fino al set-tembre del 1961 . Sfiduciata e stanca di avertanto pregato, non volli più pregare nessunSanto. Ma un giorno ne parlai con una cugina,Figlia di Maria Ausiliatrice, che mi esortò afare una novena a Santa Maria Mazzarello ea posare la reliquia stilla ferita . Con fiduciainiziai la novena, ma non ne ebbi alcun miglio-ramento. Ne iniziai una seconda : al termine,la ferita si chiuse . Sono passati due anni e hocontinuato a stare bene .Cesard (Messina)

TINA ZINGALE

Le salva la gamba

Per l'ostruzione delle arterie, dovuta a cat-tiva circolazione, ricevetti dal medico la dolo-rosa sentenza che mi si doveva amputare unagamba .

In tale frangente, una mia sorella, Figlia diMaria Ausiliatrice, m'incoraggiò a ricorrere confede a Santa Maria Mazzarello . Così feci .

Giunto il momento dell'operazione, la Santadovette trovarsi presente, perchè invece di am-putarmi la gamba, il chirurgo si risolse perun altro intervento, tentando un innesto divena lungo il muscolo.

Tutto riuscì bene e, grazie alla visibile pro-tezione di Santa Maria Mazzarello, ho potutosalvare la gamba.

Unisco il certificato medico che comprova lagravità del mio caso e riconoscente invio offerta .Medellin (Colombia)

HERMILDA TOLOSA VELASQUEZ H .

Guarita da trombosi cerebrale

Ero salita con le Suore al Santuario dellaMadonna che sorge ai piedi della famosa Pietradi Bismantova. Dopo aver pregato con devo-zione, in lieta comitiva salimmo in vetta allaPietra, che si raggiunge in circa mezz'ora dicammino per un'erta mulattiera. Mentre, se-dute sul prato, godevamo dell'incanto del pa-norama, io perdetti improvvisamente la cono-scenza. Caddi pesantemente riversa al suolo,priva di sensi, in preda a convulsioni violen-

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tissime. Due Suore subito scesero al Santuarioper telefonare all'ospedale di CastelnuovoMonti, mentre le altre, rimaste per assistermi,invocavano l'intercessione di Santa Maria Maz-zarello .

Per un malinteso, i soccorsi tardarono a ve-nire e rimasi all'aperto coricata alla meno peg-gio per ben due ore, durante le quali cinquelunghe crisi si alternarono a brevi pause . Final-mente arrivò una camionetta con a bordo unmedico. Giunta all'ospedale, i medici mi giu-dicarono in fin di vita, trattandosi di trombosicerebrale, e mi venne amministrata l'Unzionedegli infermi. Ma le Suore continuarono a pre-gare così che, con meraviglia dei medici, fuisalva .Bibbiano (Reggio Emilia)

PIERINA SILVI

L'avevano dichiarato grave

Invio questa offerta per le missioni salesianein ringraziamento a Santa Maria Mazzarello,che ha ottenuto la guarigione da broncopol-monite di mio marito, dichiarato grave perprecedenti disturbi al cuore. Desidero chequesta grazia sia pubblicata sul Bollettino amaggior gloria della Santa . Profondamente ri-conoscente, chiedo preghiere per meritaresempre la protezione della Vergine SS . e deiSanti salesiani .Donnaz (Aosta)

ANITA CARGNINO

Mamma di tre bambini, non poteva starea letto a lungo

Santa Maria Mazzarello è la mia protettrice .L'ho scelta come tale 3o anni or sono, quandonon era ancora beata . E oggi posso attestareche ha sempre assistito, talora anche in formatangibile, me e la mia famiglia . Ma una graziadesidero render nota perchè veramente segna-lata . Ero affetta da poliosi reumatica acuta . Ilmedico curante, dopo aver esaminato l'esitodegli esami effettuati, dichiarò : « Da un mi-nimo di due mesi a un massimo di sei mesi" diletto» . Io mi rivolsi piangendo alla Santa e,con i miei tre bambini, iniziai una novena,chiedendole la guarigione per la sua festa . Siera ai primi di maggio. Fui esaudita in pieno,sicchè potei anche assistere con i miei bambinialla processione di Maria Ausiliatrice .Torino

ISABELLA CANAVESE

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S. Domenico Savio amico di famiglia

La mia fiducia verso il piccolo Santo è statasempre viva, anche perchè nella mia famigliaci sono membri della Congregazione Sale-siana. Ma l'ho sperimentata maggiormente al-lorchè dopo tante sofferenze nacque un belbambino, che abbiamo chiamato Domenico inonore del santo Protettore . Il bambino è cre-sciuto sano e paffutello. Ma appena compiutisette mesi, una polmonite improvvisa unita auna intossicazione, lo portarono nel giro didue giorni ad essere spacciato dai medici .L'unico mio pensiero fu quello di mettergliaddosso l'abitino di S . Domenico Savio, pro-mettendo di far pubblicare la grazia e di man-dare un'offerta per le Opere Salesiane . Dopouna settimana di cure il bambino uscì dallaclinica sano e oggi cresce più bello di prima .Adempio quindi la mia promessa, mentreprego il mio caro Protettore di voler semprecustodire il mio piccolo tesoro .Aprilia

D'ANTONA LUIGIA IN DI NATALE

Si gridò al miracolo

Tempo fa, investita da una Lambretta, neuscii miracolosamente salva. Prima di met-termi in via avevo invocato San DomenicoSavio, la cui immagine porto devotamentecon me .

Ma la grazia più evidente l'abbiamo ricevutarecentemente . La macchina su cui mi trovavocol marito e con altri, fu investita da un'altramacchina. Le macchine si sono sfasciate . Lagente accorreva da ogni parte credendocimorti ; invece tutti sani e salvi! Naturalmentesi gridò al miracolo .

È per questo che non mi stanco di far co-noscere e amare questo Santo, così giovane ecosì prodigioso .Palermo

LUISA DAINOTTO MONTANA

Mamme ricche di fede

Fu sempre mio ideale avere una numerosafamiglia, ma purtroppo nei primi tre anni dimatrimonio le mie speranze andarono delusee, secondo il giudizio dei medici, mi sareidovuta rassegnare ad avere la casa senza sor-riso di Cielo .

Leggendo sul Bollettino Salesiano le grazieconcesse a tante spose come me dal caroSan Domenico Savio, mi misi con fiduciasotto la sua intercessione . Con fede ne in-dossai l'abitino e incominciai una fervida no-vena, sicura che mi avrebbe esaudita .

Il piccolo Santo fu davvero buono con me .Ora sono mamma felice. La piccola ManuelaDomenica ha cinque mesi e cresce sana eintelligente. Grazie, San Domenico Savio, aTe l'affido : proteggila e difendila da ogni male .Pieve a Nievole (Pistoia)

LOTTI GENNARINA IN MACCIONI

Fede e carità premiate

Mio figlio Valerio venne ricoverato all'ospe-dale per una grave emorragia nasale . I mediciusarono la terapia richiesta dal caso, mal'emorragia non cessava . Allora una mia ni-pote pensò di appendere alla maglietta l'abi-tino di San Domenico Savio : in breve l'emor-ragia cessò .

Guarito mio figlio, un suo amico venne col-pito da tetano infettivo e si trovò tra la vitae la morte. Mio figlio corse all'ospedale e gliappese l'abitino . Da quel momento cominciòa migliorare e guarì perfettamente .Monza (Milano)

LENA BOSISIO

Antonietta D'Ambrosio (Napoli) vide premiata la suafiducia in S .D.S . con la nascita del suo primogenito .Ines della Monica (S . Severo-FG) sofferente di coliche,rivolgendosi a S .D .S . trovò la giusta cura .Maria Gnoatto in Sgarbossa (Bassano del Grappa-VI)raccomanda a S .D.S . il fratello afflitto da una infezionepolmonare in via di estinzione dopo una prima opera-zione .Maria e Luigi Mauri (Caponago-MI) inviano offerta diriconoscenza a S .D.S. per la nascita di un bambino .Rosetta Ponzo (Oviglio-AL) nella sua prima maternitàsi trovò presto in pericolo di vita, ma, ricorrendo aS.D .S . portò ogni cosa a felice compimento .Antonia Facchinetti (Gazzaniga-BG) con offerta rin-grazia S .D .S . per il felice compimento della sua se-conda maternità, nonostante il contrario verdetto deimedici .Caterina Cravero (Savigliano-CN) invia un'offerta adonore di S .D.S . per la guarigione della nipote e dellazia interine .Teresa Sandri (Torino) con la protezione di S .D.S .fu rallegrata dalla nascita del piccolo Sergio .Giovanna Gaspa (Osilo-SS) affidandosi a S.D .S., dopocinque anni infruttuosi, potè avere la sua prima crea-tura .

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SALESIANI DEFUNTIDon Antonino Orto t a Catania a 9o anni .Giovanissimo, era caduto nella rete dei primi salesiani inviati a Ca-tania da Don Bosco nel 1885 . E fu il Servo di Dio cardinale Dusmetche lo aiutò a vincere le ultime resistenze dei genitori . Dal 5911 al1928 resse l'Oratorio di San Filippo Neri, dove la gioventù catanesedi varie generazioni e di ogni classe sociale imparò a dare un sensocristiano alla vita . Don Orto ne fu il genio tutelare, il direttore pru-dente, il padre che tutti accoglieva con l'affettuoso appellativo tuttosuo di a caro > . Nel sessennio 1929-1935 fu ispettore delle case dellaSicilia, che portò ad uno sviluppo tale da porre l'Ispettoria tra le prime .Don Egidio Savio t a Bogotà (Colombia) a 8r anni .Don Antonio Muíno t a Montilla (Spagna) a 77 anni .Don Francesco Remènyí t a Budapest (Ungheria) a 53 anni .Coad. Valerio Fernandes t a Taraquà (Brasile) a 8o anni .Coad. Alessandro Morído t a Pamplona (Spagna) a 73 anni .Coad . Francesco Tuveri t a Gualdo Tadino (Perugia) a 67 anni .Coad . Matteo Bertolino t a Cuneo a 56 anni .

COOPERATORI DEFUNTIMons. Enrico Coda, Arciprete di Rivanazzano (Pavia) .Le sue doti umane e sacerdotali lo avevano reso caro a tutti . Coope-ratore e devoto di San Giovanni Bosco, nella parrocchia di Soriascoda lui retta in precedenza, aveva fatto costruire una chiesetta a MariaAusiliatrice . Nella parrocchia di Rivanazzano fondò l'Oratorio ma-schile, dotandolo di moderne attrezzature sportive e ricreative .Suor Gelsomina Ziggíotti, Figlia di Sant'Anna, t a Fiorenzuola d' Arda .Riportiamo dal settimanale cattolico di Bellinzago : i'teneva il suoposto di superiora or qua or là per l'Italia da molti anni, e da pocopiù di tre anni all'Asilo Demedici . E lo teneva con tale modestia edumiltà, con tale senso di nascondimento che molti Bellinzaghesi nonla conoscevano ancora . Ma chi l'ha avvicinata ne ha riportata unaimpressione di vera superiorità . Doti d'intelligenza, di cuore, di ama-bilità la facevano stimare e amare al primo contatto . Ma dove real-mente emergeva era nel campo della virtù . Schiva degli onori terreni,viveva interiormente unita al Signore in una quotidiana offerta disacrificio e d'amore per i bimbi, per le fanciulle, per la parrocchiaintera . E seppe seguire lo Sposo divino fin sulla croce, fino all'im-molazione della vita per i peccatori . Una turba immensa l'accompagnòal camposanto partecipando al dolore delle Suore, dei familiari, delfratello, che è il Rettor Maggiore dei Salesiani > .Gr. Uff. Dr. Prof. Gaetano Seghetti t a Frascati (Roma) a 79 anni .Docente universitario, mente eletta di studioso aperta ai problemi dellascienza geofisica con particolare riguardo all'agricoltura, nella onoratacarriera che lo condusse alle alte responsabilità di Ispettore generaledel Ministero Agricoltura e Foreste, profuse tesori di saggezza, di sa-pere e di bontà, esempio di vita intemerata trascorsa nella luce dellafede e nello spirito salesiano, attinto dai figli di Don Bosco, con i qualicollaborò come presidente degli Ex allievi del Sacro Cuore in Roma .Giuseppe Flora t a Castell'Alfero d'Asti a 79 anni .Affrontò il sacrificio di una vita dura e laboriosa per permettere alfiglio don Luigi di seguire la vocazione salesiana e sacerdotale .Giovanni Florianí t a Merano (Bolzano) a 82 anni,Fede, pazienza, laboriosità e grande bontà d'animo, furono le virtùche l'accompagnarono per tutta la vita . Nel 1918 perdette, in soli duegiorni, la moglie e due figlie . Tale perdita fu la sua croce quotidiana,che portò cristianamente rassegnato alla volontà di Dio . Restò condue figli, uno dei quali donò al Signore nella Congregazione salesiana .Battista Cibín t ad Albignasego (Padova) a 66 anni .Cooperatore, fervente cristiano, ebbe la gioia di donare alla Famigliadi Don Bosco l'ultimo dei suoi figli . Dopo aver sofferto cristianamentela morte improvvisa del figlio Giuseppe, mori anch'egli tragicamente .Guido Gialí t a Osasco (Torino) a 76 anni .Retto nel sentire e nell'operare, laboriosissimo, pur attendendo a variemansioni per il bene del paese, non perdette mai di vista la famiglia .alla quale lascia soprattutto l'eredità preziosa del santo timor di Dio .Battista Alberto t a Caluso (Torino) .Dio, famiglia, apostolato compendiano la sua vita di fervente cristianoe di ottimo Cooperatore . S . E . mons . Mensa, vescovo d'Ivrea, che sitrovava a Caluso, volle personalmente confortare la consorte, zelanteCooperatrice e propagandista della buona stampa .

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PREGHIAMO PER I NOSTRI MORTI

Cesare Mascitellii t a Pescara a 49 anni .Insegnante, Cooperatore fervente, devoto di Don Bosco, il cui spiritoe metodo diffuse tra i colleghi e praticò con gli alunni . Mori all'in-domani della festa di San Giovanni Bosco .Adamo Tondi t a 75 anni .Padre esemplare del Parroco di Issogne, per la sua bontà e rettitudinenon comune si era conquistato la benevolenza di tutto il paese. Lasciaa tutti edificanti esempi di fede e di laboriosità .Patriarca Restítuta ín Panetta t a Villa Latina a 71 anni .Sacrificò tutta se stessa nel lavoro umile e nell'amore alla famiglia .Nel crogiuolo della sofferenza di una lunga e dolorosa malattia affinòil suo spirito ai tocchi della grazia divina . Opportunamente sul ricor-dino funebre furono scritte le parole di Don Bosco : >, In fin di vitasi raccoglie il frutto delle buone opere > .Angela Rolando t ad Osasco (Torino) a 72 anni .Seppe attingere alla fede nella Provvidenza la forza per l'adempimentodel dovere. La malattia di un decennio ne rivelò la salda virtù .Eleonora Marínellí t a Carosino (Taranto) .Mamma esemplarissima di numerosi figli, fu anche Cooperatrice at-tiva e benemerita per l'apostolato salesiano, oltre che per aver datogenerosamente a Dio un figlio nella nostra Congregazione .Margherita Ptzzínalí in Gasparetto t a 78 anni .Ebbe 14 figli, dei quali 11 le sopravvivono . Dedicò la vita alla famigliaed ai bisognosi, inculcando n'ci figli reciproco amore, comprensionee aiuto, educandoli alla carità verso il prossimo più umile . La portadella sua casa fu sempre aperta a tutti senza distinzione .Novello Fior t a Paviola (Padova) a 67 anni .Tutto dedito alla famiglia e al lavoro, fu per i suoi sette figli esempioluminoso di fede viva e di bontà profonda . Donò con generosità alSignore il figlio, P . Tullio, Monfortano, e tre figlie - Sr . Lina, Sr . Normae Sr . Maria - tra le Figlie di Maria Ausiliatrice .Rosa Maritano t a Buttigliera d'Asti .L'insegnamento fu per lei una missione che continuò per 42 anni . Cosìaveva appreso dalle Figlie di Maria Ausiliatrice nella Scuola di NizzaMonferrato . Cooperatrice salesiana, diffuse con zelo la buona stampanella scuola e nelle famiglie . Fu suo merito se due nipoti sono oggi sa-cerdoti e un terzo è chierico salesiano .Ester Pagani t a Milano .Mamma esemplare e di una bontà senza esclusioni, aveva le sue pre-ferenze per i vecchi e i malati . A tutti ha lasciato il ricordo della suavita cristianamente laboriosa . Amò la Famiglia salesiana e frequentòcon assiduità i corsi annuali degli Esercizi Spirituali .Margherita Motetta t a Pallanzeno (Novara) .Fervente Cooperatrice e devota di San Giovanni Bosco, appoggiaval'apostolato delle Figlie di Maria Ausiliatrice e l'Opera salesiana .

ALTRI COOPERATORI DEFUNTIAgostinelli Carolina - Aiello Vincenzo - Alessandri Attilio - AntoliniSanta - Armani Ester - Balbiano Angela - Barbarello Giuseppina -Barbati don Angelo - Barbera Rosina - Bianchessi Annunciata - Bi-sozzi Luisa - Bisson Anna - Boldetti Rina - Buttarci Anna - Caldiroladon Mario - Calvi Caterina - Canavesio Maria - Capei Adolfo - Ca-selli Amos - Cavarero Margherita - Chioccarello Romana ved . DallaZana - Claus Giacomo - Canale Giuseppe - Conti Gaetano - Cutru-fello Concetta - D'Alessi Giovanni - De Bernardi Cesarina - Dell'OrtoGiuseppina - Dicembrino Oreste - Di Donato Lina - Di Luzio ins . Ar-mando - Dioli Flavio - Di Schina Giuseppina - Doglia Giuseppina- Doglia Vittorina - Doriguzzi Giorgio - Elefante avv . Augusto - Fer-rario Guido - Filizzola Alfredo - Fior Novello - Fiorini Marina - Gam-barini Giovanni - Giogoli Flora - Giorgetti Maria - Grandi Ersilia- Guzzi '1'eresita - Italiani Angiolina - Lauretti Laura ved . Azzaro -Luccardi Adelaide - Macon Ottavio - Madrigale Anna - ManzardoAntonio - Marigo Emilia - Marras Efisio - Martino Guglielmo - Mi-giani Luigi - Modaffari Marianna - Mombelli Giuseppina - MoriscoGiovanni - Napoleone don Giuseppe - Pagani Ester - Panetti Maria- Patrucco Carlo - Pecora Giuseppina - Peltretti Ildebrando - PerettaT eresa - Perletto Caterina - Pestarino Luigia - Pezzini Candido -Pistone Felicita Pozzoli Orsolina - Preti Maria - l'rin Francesco -Roatti Giuseppe - Rossi Ines - Saviantoni Maria - Sguerso Pietro -Soini Giuseppina - Solinas Vincenzo - Spagna Arpalice - Stabili Gio-vanni - Stabili Luigi - Stefanini Norina - Tora Angelina - Torta Or-solina - 'l'ostano Maria - Viganò Giuseppina - Vincenti Caterina -Zanfrisco Assunta - Zenti Severino .

L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI con sede in TORINO, eretto in Ente Morale con Decreto 12 gennaio 1924, n . 22, può legal-mente ricevere Legati ed Eredità . Ad evitare possibili contestazioni si consigliano le seguenti formule :Se trattasi d'un legato : « . . .lascio all'istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino a titolo di legato la somma di Lire . . . (oppure)l'immobile sito in . . . ».Se trattasi, invece, di nominare erede di ogni sostanza l'istituto, la formula potrebbe essere questa :« . . .Annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria . Nomino mio erede universale l'Istituto Salesiano per le Missioni con sede inTorino, lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo» .(luogo e data)

(firma per esteso)

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Borsa : Caccia Giuseppe, Cav. del Lavoro,a cura dei dipendenti della Soc . Ed . Inter .(Torino) - dipendenti filiale di Padova 25 .000- Tot. L . 40 .595 .Borsa: Caccia Giuseppe, Cav. del Lavoro,a cura del prof. Gliozzi G . Battista - Comm .Ernesto Della Valle 5000 - Tot. L . 30 .000 .Borsa: Cusack mons. Tommaso, a cura deicattolici americani, che ne auspicano la bea-tificazione (2a) - 1o vers . L . 27 .300 .Borsa: Maria Ausiliatrice e San DomenicoSavio, proteggete e guarite il nipote quattordi-cenne di Gasselli Pia, maestra (Imperia) -1° vers . L . 30 .000 .Borsa : Bottini don Pompilio, a cura della Li-breria Dottrina Cristiana (Torino) (2a) -1o vers . L . 23 .000 .Borsa : San Domenico Savio, a cura di mors .Maggi Salvatore (Altamura) - 1o versamentoL. 25 .000 .Borsa : San Giovanni Bosco, in suffragio deicari defunti e a protezione dei viventi di Porcel-lana Maddalena (Asti) - 1o vers . L. 30 .000 .Borsa : San Domenico Savio, secondo le inten-zioni della famiglia Giaretti (Torino) - 1° vers .L. 30 .000 .

Borsa : San G. Bosco, prega per noi, a curadi Giuseppina Roà (Cuneo) . L . 50.000 .Borsa: San G. Bosco, a suffragio di MazziniSerafina, a cura di Carlo e Maddalena Maz-zini (Pavia) . L . 50 .000 .Borsa : San G. Bosco e San Luigi Gonzaga,a cura di M. C . (Torino) . L . 6o.ooo .Borsa: Maria Ausiliatrice, San G . Bosco,San D. Savio e Santi Salesiani, in suffragio deicari morti e per grazie alla famiglia di B . C.(Bergamo). L . 50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatrice, a cura di LuciettaNigra (Catania) . L . 50.000 .Borsa : San Giovanni Bosco, per intercessionedi San Domenico Savio (Verona), a cura diToeschi Fernando . L. 50.000 .Borsa : Maria Ausiliatrice, San G . Bosco eSan D . Savio, per protezione a vie e familiari,a cura di M. B . (Cuneo) . L . 50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatrice e San G . Bosco,salvate gli affamati dell'India, a cura di VitaliCarlo . L. 100 .000 .Borsa: Maria Ausiliatrice e San G . Bosco,salvate gli affamati dell'Africa, a cura di Vi-tali Carlo. L . 100 .000 .

Borsa : Rinaldi Don Filippo, p. g . r ., a cura diMaria Vinciguerra ved . Punzi (Brindisi) -1o vers . L . 30 .000 .Borsa: Maria Ausiliatrice, San G. Bosco eSan Domenico Savio, proteggete e aiutate imiei bimbi, a cura di Maria e Primo Avidano(Asti) - 1o vers . L . 25 .000 .Borsa : Rinaldi Don Filippo, a cura del libraioVittorio Giovannacci (Biella) - 1o vers .L . 40 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e San G . Bosco, acura di M . G . (Agrigento) - 1o vers . L . 30 .000 .Borsa : Bocchio Marinella e Robertino, a curadella zia Mary Bianchetto ved. Mino (Ver-celli) - L. 30 .000 .Borsa : Guarini Salvatore, in suffragio e ricordo,a cura di Catalano Antonina (Palermo) -1o vers. L. 25 .000.Borsa Dodero Elisabetta-Arfaio (Genova) -1o vers. L. 30 .000 .Borsa Cuore eucaristico di Gesù, Maria Au-siliatrice, secondo le intenzioni di A . G . (Asti) .L . 27 .000 .Borsa : Anzini don Abbondio (18a), a cura dianime riconoscenti . L . 44.750.

Borsa : Savarè don Bernardo, a cura di S . N.(Savona) . L . 50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatrice, San G. Bosco eSan Domenico Savio, per adempimento di unvoto, a cura di Baragiola Onorina (Ticino-Svizzera) . L . 50 .000.Borsa : Maria Ausiliatrice, in suffragio e ricordodi Carcano Rosa, a cura di Carlo e MaddalenaMazzini (Pavia) . L . 50 .000 .Borsa : Immacolata Ausiliatrice, secondo le in-tenzioni di Bertozzi Ausilio (Lucca) . L . 50 .000 .Borsa : Rinaldi Don Filippo, in suffragio deisalesiani: don A . Veneroni, don O. Tempini,don P . Gugiatti, a cura di Santina Antoniettiper il bene ricevuto dai figli al Collegio diTreviglio. L. 50 .000.Borsa : Muraglia Oronzo, defunto, a cura didon Salvatore Saponara (Bari) . L. 50 .000 .Borsa : Saponara Pasqua, defunta, a cura didon Salvatore Saponara (Bari) . L. 50.000 .Borsa : Saponara don Salvatore, secondo le sueintenzioni (Bari) . L . 50 .000 .Borsa : S . Cuore, Maria Ausiliatrice, San Gio-vanni Bosco, Don Rua, Don Rinaldi, secondo

URULIHIHMISSI(1NARIA

TOTALE MINIMO PER BORSA L. 50 .000Avvertiamo che la pubblicazione di una Borsa incompleta si effettua quando il versamento ini .

zia] e raggiunge la somma di L. 25 .000, ovvero quando tale somma viene raggiunta con offerte successiveNon potendo fondare una Borsa, si può contribuire con qualsiasi somma a completare Borse già fondate

Borsa : Zeffirino Namuncurà (i la), a cura di Cu-betta Giuseppe (Messina) . 1° vers . L .45 .000 .Borsa : Berruti don Pietro (7a), a cura di Jolee Pio Zanon (Torino). 1° vers . L. 20.000.Borsa: Amadeo Giovanni, in suffragio e ri-cordo, a cura di Porta Rosina ved . Amadeo(Milano) . L . 30.000 .Borsa : Rua Don Michele, venerabile, a curadi Ennio Camastri (Roma) (3 a) . L. 30.000 .Borsa: San Giuseppe, a cura di T. S. (Lit-toria) . t° vers . L . 25 .000 .Borsa: San Domenico Savio, seguita a pro-teggermi, a cura di Titocchi Rosaria (Orvieto) .1o vers . L . 20 .000 .Borsa : San Giovanni Bosco, riconoscentep . g. r., a cura di Assunta Colella (Napoli) .1° vers . L . 22 .000 .Borsa : Maria Ausiliatrice, San G . Bosco eSanti Salesiani, secondo le intenzioni di Cop-pola Anna (Napoli) . i° vers . L. 20 .000 .Borsa: Don Bosco, padre degli orfani (2a) ;dott. Panizzi Carlo 1o .ooo. Tot. L. 41 .950 .Borsa : Don Bosco, benedici i miei ,5 figli, a curadi Mamma Maria (Varese) ; Zeni Francescaio .ooo. L . 41 .525 .

(CONTINUA)

il voto di Stefania Pirrò e-Valenziano Rachele(Catanzaro) . L . 50 .000 .Borsa : Mastretta Anselmo e Teresa, defunti,a cura dei figli Giulia e Francesco (Piacenza) .L. 50 .000 .Borsa : Cantamessa Virginia, a cura del figlioe famiglia, che sempre la ricordano (Ales-sandria) . L. 50 .000 .Borsa : Umile A ., a cura di N. N. (Torino) .L . 50 .000 .Borsa : Dall'Olio Mariannina, a cura di Mar-chisio Pinetta . L . 50 .000 .Borsa : Don Bosco, secondo le intenzioni di Na-tali Ada (Ascoli Piceno) . L . 50 .000 .Borsa : Santa Maria Ausiliatrice, a suffragiodel confratello Domenicucci don Isidoro, a curadi Magi don Egisto (Pesaro). L. 50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatrice e San G . Bosco, insuffragio dell'anima del marito Chiarelli Giu-seppe, a cura di Croce Rosselli (2a) . L . 50 .000 .Borsa : Maria Ausiliatrice e San G . Bosco, insuffragio dell'anima del marito Chiarelli Giu-seppe (Agrigento) (1a), a cura di Croce Ros-selli . L. 50 .000 .

(CONTINUA)

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i ri dilla 5*_è uscita l'edizione italiana

DON BOSCO176 fotografie di Leonard von MattTesto e didascalie di Henri BoscoFormato: cm . 17x24. Pagine 244Rilegato in tela con sopraccoperta a coloriL . 5000

Con una tecnica nuova, Leonard von Matt - unartista fotografo svizzero che ha creato un nuovotipo di biografia religiosa - ricostruisce con fe-deltà ciò che rimane ancora di Don Bosco, dellasua epoca, della sua opera . I documenti da luiraccolti sono il frutto di uno studio profondo, diuna ricerca precisa e fedele .Il breve testo di Henri Bosco (noto scrittore fran-cese cugino di San Giovanni Bosco) completa earricchisce il racconto delle immagini .

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SOCIETÀ EDITRICE INTERNAZIONALECorso Regina •Margherita, 176 - Torino - C. C . Postale n . 2/171

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BOLLETTINO SALESIANO

Si pubblica d 1° del mese per ì , .Cooperatori Salesianiil 15 del mese per i Dirigenti della Pia Unione

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Direttore responsabile Don Pietro Zerbino

Autorizzazione del Trib. di Torino n. 403 del 16 febbraio 1949

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