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Winter School 8-11 dicembre 2011 Lo strumento legge la storia Documentario.avi_più reale del reality Laboratorio sul patrimonio documentaristico sull’antifascismo in Italia Istituto Alcide Cervi – 10 dicembre 2011 Letizia Cortini (Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico) [email protected] www.aamod.it

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Winter School 8-11 dicembre 2011

Lo strumento legge la storiaDocumentario.avi_più reale del reality

Laboratorio sul patrimonio documentaristico sull’antifascismo in Italia

Istituto Alcide Cervi – 10 dicembre 2011

Letizia Cortini (Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico)[email protected] www.aamod.it

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Antifascismo (valori):libertà, democrazia, repubblica, pace, non violenza,benessere ed equità sociali, partecipazione, indipendenza, autonomia, solidarietà, tolleranza, responsabilità individuale e collettiva, scelta, creatività…

“In quella riforma [Berlinguer, 1996] affiorava già il disagio di un divorzio annunciato tra ‘lo spirito del tempo’ e la storia, l’incubo di un paese senza memoria, il timore che la scuola stesse per abdicare alla sua funzione culturale ed educativa proprio sul terreno strategico della trasmissione dei valori di base della nostra religione civile… ‘storicizzare il presente’…” Una scuola senza storia, La Repubblica del dolore, De Luna, 2011

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una premessaparliamo di fonti audio-visive, di immaginiin movimento e fisse, documenti particolaricon un loro linguaggio.Scegliere questo linguaggio spesso è una dichiarazione di intenti etici, politici, di militanza.Anche negli sguardi più asettici c’è un punto di vista e c’è a volte una scelta ‘etica’.Antifascismo: scelta di impegno anche nella professione.

Fotografo colto e professionista, esteta – vedi film documentario, Federico Patellani, si è occupato di rapporti tra fotografia e cinema.

Ha ritratto l’Italia, in particolare dagli anni trenta agli

anni settanta del Novecento“… fu il cinema documentario e d'attualità ad

imporre definitivamente il suo gusto e il suo sistema; né può stupire il fatto, dato che il cinema ha fatto sentire la sua influenza su ogni settore della vita d'oggi.”

1 Federico Patellani, Viaggio in Jugoslavia – Zagrabria (Croazia), Ebreo a passeggio, 1941, Museo della fotografia contemporanea, Cinisello Balsamo (MI),LombardiBeniCulturaliLink risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-3g010-0013788/

Se è vero ciò che io penso, che la rapidità è la chiave della buona fotografia moderna, se è esatta la mia aspirazione di fare fotografie che appaiano viventi, attuali, palpitanti, come lo sono di solito i fotogrammi di un film, mi pare si debba trovare nel cinema l'ispirazione per la fotografia di oggi. Non solo per quella giornalistica — si è già visto che l'influenza del cinema in questo settore è stata decisiva — ma in ogni caso.La «fotografia di movimento» richiede la scelta di un momento narrativo quale solo il cinematografo ci ha abituati a vedere, con l'offrirci la possibilità tecnica di selezionare ed analizzare i valori successivi di ogni atteggiamento e di ogni movimento dell'uomo, delle macchine che egli ha creato e di tutto ciò che vive attorno a lui. Bisogna insomma, per il servizio e per sé, saper cogliere l'atteggiamento momentaneo, il movimento, il sensazionale, l'essenziale di ogni cosa. Certamente è difficile il fondere in una sola fotografia i valori documento-bellezza. Domus, 1943

Foto dal fondo della rivista ‘Vie Nuove’,autori sconosciuti, professionisti.

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I GRANDI CONTESTI STORICIfascismo – guerra - resistenza – liberazione - repubblica – ricostruzione – sviluppo

mediatori/narratori trasmissione valori: ‘operatori culturali’ (insegnanti, ma anche gli autori delle fonti di immagini, studiosi, associazioni, istituti culturali):

Come?• dal particolare al generale e viceversadal documento alla ‘grande’ storia• il ‘corretto’ trattamento/uso delle fonti e dei complessi documentari• la ri-costruzione della rete dei contesti• le sinergie/reti tra enti e istituzioni diversi• l’inter-operabilità disciplinare• la problematizzazione• e … ? L’attenzione alle persone, senza distinzioni.

Es. foto amatoriale (vedi film non finito amatoriale)Luigi Ferrario, Donne accusate di collaborazionismo, Milano 1945Regione Lombardia, LombardiBeniCulturaliLink risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-MINE0-0000006/

la rete dei contesti

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la rete dei contesti

• 1: la ‘S’toria, dove quando come è rappresentata nel nostro paese (storia, storia economica, politica, sociale, … ), necessità di censimenti esempi di ricostruzione, recupero della memoria e proposta di percorsi narrativi multimediali oggi (utili per la didattica): http://intranet.istoreto.it/lapidi/sk_lapide.asp?id=10 http://www.istoreto.it/to38-45_industria/intro.htm

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• 2: la storia delle lotte per le conquiste e il consolidamento dei valori di libertà … storia anche dei suoi tanti soggetti: militanti, lavoratori, giovani, donne, la società civile; le persone.

la rete dei contesti

Federico Patellani, Silvestre Loconsolo, Dante Bellamio. 1945, 1971, 1973LombardiaBeniCulturali

Ai temi e metodi e agli stessi uomini e donne della Resistenza si sono ispirate le lotte politico-sociali del secondo dopoguerra in Italia, in Europa ma anche in altri continenti, dall'Asia all'Africa, all'America Latina.

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la rete dei contesti•3: la storia del cinema, … documentario (di propaganda e militante, antifascista)Brano dal film su dvd Non c’era nessuna signora a quel tavolo. Il cinema di Cecilia Mangini, di D. Barletti e L. Conte, Teca del Mediterraneo, 2010

Gli archivi privati e le testimonianze degli autori

Nel dopoguerra, a proposito del cinema documentario il critico cinematografico e storico del cinema Mino Argentieri, nella relazione durante un convegno dedicato a Riccardo Napolitano, svoltosi a Roma nel 2009, citò una serie di nomi: Michelangelo Antonioni, Luigi Comencini, Dino Risi, Carlo Lizzani, Citto Maselli, Valerio Zurlini, Gillo Pontecorvo, Florestano Vancini, Elio Petri, Michele Gandin (inoltre Luciano Emmer e Carlo Ludovico Ragghianti per i documentari sull’arte). Come successiva “ondata” del postneorealismo, spiccano i nomi di Libero Bizzarri, De Seta, Gianfranco Mingozzi, Luigi Di Gianni, Ugo Gregoretti, Giuseppe Ferrara, Ansano Giannarelli, Lino Del Fra, Ernesto Gallo, Cecilia Mangini (evviva!, una donna), Lino Miccichè, Riccardo Napolitano, Mario Carbone e altri. L’entusiasmo di questi autori è stato incalcolabile, tanta è stata la passione e la dedizione nella scoperta dell’Italia più autentica e sovente trascurata dai mass media. Tanto ne è venuto al progresso culturale. Ma i documentari migliori solo raramente sono giunti alle platee, restando oggetti misteriosi, e i registi hanno vissuto il più delle volte nella solitudine e nella frustrazione una attività a cui un sistema negava il dialogo e la diffusione con e nella società. Se questa sorta di congiura del silenzio è stata rotta, se questo isolamento ha avuto le sue eccezioni, lo si deve ai settori più battaglieri della critica. Perché la “questione del documentario”, nel dibattito delle idee e nella discussione sulle politiche a favore (o disfavore) della cinematografia nazionale, a lungo è stata al centro delle analisi e di una progettualità che hanno avuto ascolto nelle formazioni partitiche più sensibili, immancabilmente schierate a Sinistra. Dal canto loro, l’associazionismo, le organizzazioni del pubblico, i circoli del cinema sono stati lo strumento efficace di diffusione dei documentari, un tramite importante che ha compensato le amarezze di un ‘mestiere’ difficile. (Mino Argentieri).

Nel dopoguerra, a proposito del cinema documentario il critico cinematografico e storico del cinema Mino Argentieri, nella relazione durante un convegno dedicato a Riccardo Napolitano, svoltosi a Roma nel 2009, citò una serie di nomi: Michelangelo Antonioni, Luigi Comencini, Dino Risi, Carlo Lizzani, Citto Maselli, Valerio Zurlini, Gillo Pontecorvo, Florestano Vancini, Elio Petri, Michele Gandin (inoltre Luciano Emmer e Carlo Ludovico Ragghianti per i documentari sull’arte). Come successiva “ondata” del postneorealismo, spiccano i nomi di Libero Bizzarri, De Seta, Gianfranco Mingozzi, Luigi Di Gianni, Ugo Gregoretti, Giuseppe Ferrara, Ansano Giannarelli, Lino Del Fra, Ernesto Gallo, Cecilia Mangini (evviva!, una donna), Lino Miccichè, Riccardo Napolitano, Mario Carbone e altri. L’entusiasmo di questi autori è stato incalcolabile, tanta è stata la passione e la dedizione nella scoperta dell’Italia più autentica e sovente trascurata dai mass media. Tanto ne è venuto al progresso culturale. Ma i documentari migliori solo raramente sono giunti alle platee, restando oggetti misteriosi, e i registi hanno vissuto il più delle volte nella solitudine e nella frustrazione una attività a cui un sistema negava il dialogo e la diffusione con e nella società. Se questa sorta di congiura del silenzio è stata rotta, se questo isolamento ha avuto le sue eccezioni, lo si deve ai settori più battaglieri della critica. Perché la “questione del documentario”, nel dibattito delle idee e nella discussione sulle politiche a favore (o disfavore) della cinematografia nazionale, a lungo è stata al centro delle analisi e di una progettualità che hanno avuto ascolto nelle formazioni partitiche più sensibili, immancabilmente schierate a Sinistra. Dal canto loro, l’associazionismo, le organizzazioni del pubblico, i circoli del cinema sono stati lo strumento efficace di diffusione dei documentari, un tramite importante che ha compensato le amarezze di un ‘mestiere’ difficile. (Mino Argentieri).

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la rete dei contesti5: la storia istituzionale e il ruolo delle istituzioni a cominciare da:•Presidente della Repubblica•la COSTITUZIONE il REFERENDUM •i simboli della Repubblica

Videotestimonianza del Presidente della Repubblica:http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Video&key=1013&vKey=865&fVideo=2

Molti i film documentari sulla nascita della costituente e della costituzione; le videotestimonianze dei padri fondatori della repubblica e della Costituzione, sul referendum (temi ripresi … fino ad oggi).

libertà, democrazia, unità, patria, lavoroparità diritti, uguaglianza, solidarietà,

scuola, famiglia, benessere, pace, sviluppo, creatività…

"E’ la Costituzione a garantire la permanenza dell’antifascismo come valore di riferimento. La caratteristica della nostra storia del Novecento non è quella d’aver partorito il comunismo, ma di aver partorito il fascismo" Giovanni De Luna, FacebookRai Storia – 25 aprile 1945 – 2 giugno 1946

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le finalità: il mondo della scuola

lo ‘sguardo’ dei bambini e dei giovani•insegnare i valori

•insegnare l’antifascismo •insegnare il cinema e il suo linguaggio•insegnare la storia/le storie•insegnare la democrazia•insegnare la partecipazione•‘insegnare’ a ‘sentire/ascoltare le emozioni’•insegnare la scelta

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Risorse on line: le principaliIstituto Luce (Archivio)www.archivioluce.comArchivio audiovisivo del movimento operaio e democraticowww.aamod.it http:/aamod.xdams.net (userid aamod; password: aamod)La Storia siamo noihttp://www.lastoriasiamonoi.rai.it/cerca.aspx?id_key=184Percorso puntate in cui si affronta il tema dell’antifascismo, tra gli altriDossier dedicato alla Resistenzahttp://www.lastoriasiamonoi.rai.it/dossier.aspx?id=50Puntate specifichehttp://www.lastoriasiamonoi.rai.it/pop/schedaVideo.aspx?id=1137 http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/pop/schedaVideo.aspx?id=17Rai Storiahttp://www.raistoria.rai.it Editoriale in 100 secondi di Simona Colarizi(come gli storici comunicano la storia)sull’insurrezione di Genova nel 1945Resistenza contro ‘attendismo’, per il coinvolgimento della popolazione’http://www.raistoria.rai.it/editoriali/linsurrezione-di-genova-2396.aspx

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Risorse on line: alcune specificitàStoria Marche Novecento (dedicato soprattutto a:antifascismo, movimento operaio, resistenza, fascismo, liberazione)http://www.storiamarche900.it/main?pp=archivi_resistenza http://www.storiamarche900.it/preview?p=video Storia Marche Novecento – Scheda metodologica per uso fonti audiovisive nella didattica:http://www.storiamarche900.it/main?p=didattica_materiali_farvederelastoria Arezzo – Progetto Memoria - Combathttp://www.memoria.provincia.arezzo.it/filmati/VIII_armata_lista.aspRai - Meditahttp://www.medita.rai.it/ricerca_video.aspxPercorso Resistenza Archivio della Memoria (esplicitato il progetto; interessante categoria EMOZIONI)www.archiviodellamemoria.it (Lazio-Roma)Banca dati della Memoria – Memorohttp://www.memoro.org (nasce a Torino)http://www.memoro.org/it/SAP--Squadre-di-Azione-Partigiana_415.html Istoreto (banche dati altre) http://www.istoreto.it/donnecittadinanza.htm#mat http://metarchivi.istoreto.it/dett_documento.asp?id=3052&tipo=FASCICOLI_DOCUMENTI http://metarchivi.istoreto.it/dett_documento.asp?id=3049&tipo=FASCICOLI_DOCUMENTI (interessante testimonianza di un partigiano sulle ‘vendette’ partigiane)

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Risorse on line: strumenti

http://nuke.alkemia.com/Home1/IvaloridellaResistenza/tabid/419/Default.aspx http://nuke.alkemia.com/Home1/SpecialeAlkemia25Aprile/tabid/418/Default.aspx

http://forum.tntvillage.scambioetico.org/tntforum/index.php?

showforum=154&prune_day=100&sort_by=Z-A&sort_key=last_post&cat=0&st=0 You tubeDocumentario di Liliana Cavani, 1965http://www.youtube.com/watch?NR=1&feature=endscreen&v=NL83oJWRJkk Bellissimo discorso sulla Costituzione e sui giovani e la politica di Piero Calamandrei http://www.youtube.com/watch?v=2j9i_0yvt4w&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=Fw2s-3ELabUSul discorso di Chaplin (Il grande dittatore), terribili e ‘interessanti’ certi commentihttp://www.youtube.com/watch?v=KbidLa2JbVA&feature=related