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WeWorld Index 2017.

Bambine, bambini, adolescenti e donne tra inclusione ed esclusione

Bergamo, 12 dicembre 2017

1. Perch é un nuovo indice?

� L’Agenda 2030, con la sua prospettiva globale, multidimensionale e interdipendente

� Il concetto di inclusione

� La complementarietà e interdipendenza tra diritti dei bambini (CRC, 1989) e parità di genere (CEDAW, 1979)

2. Il WeWorld Index: uno strumento innovativo

1. considera il progresso di un paese analizzando le condizioni di vita dei soggetti più a rischio di esclusione, come bambine/i adolescenti e donne

2. tiene conto della natura multidimensionale dell’inclusione

3. evidenzia il forte nesso tra diritti di bambine/i e parità di genere

3. Il WeWorld Index

3 categorie17 dimensioni34 indicatori

4. Risultati

4.1. La costruzione delle classifica

+ 114 Norvegia -151 Rep. Centrafricana

I paesi in cui vi sono gravi o gravissime situazion i di esclusione per donne e popolazione under 18 sono 51 .

Se si considera la categoria dell’insufficiente inc lusione, diventano 102.

4. Risultati

4.2. La mappa

6

4.3. Quanti sono nel mondo le bambine, i bambini e le donne escluse?

� 1 donna (o bambino/a) su 3 vive in paesi in cui vi sono forme gravi o gravissime di esclusione ( 38%, 2 miliardi di bambine/i e donne)

� Solo il 5% delle donne e della popolazione under 18 vive in paesi dove la loro inclusione è buona

� + 22 milioni i bambine/i, adolescenti e donne che vivono in paesi dove la loro esclusione è grave e gravissima, tra 2016 e 2017

� Nel 2030 + 286 milioni (sul miliardo e 800 mila attuale), le donne e la popolazione under 18 che vivono in paesi in cui vi sono forme gravi o gravissime di esclusione

� un numero pari alla popolazione dell’intera Europa Occ.

4.4. Focus sulle aree geografiche - 1

AGLI ULTIMI POSTI PAESI DELL ’AFRICA SUB -SAHARIANA (+ AFG, YEM, GIBUTI)� Salute materno -infantile:

I PRIMI 1.000 GIORNI

IN NORD AFRICA E MEDIO ORIENTE GRAVI O GRAVISSIME FORME DI ESCLUSIONE PER LE DONNE

� Diseguaglianze di genere in salute, politica, economia

I primi 1.000 GIORNI

9

I bambini che vivono in Africa Sub-Sahariana hanno una probabilità 14 volte maggiore di morire prima dei 5 anni rispetto ai bambini che vivono nelle regioni sviluppate

9

Le migrazioni

Africa e Medio Oriente sono anche i luoghi in cui v arie dimensioni di contesto sono critiche: conflitti int erni, regimi autoritari, terrorismo, stati di perenne gue rriglia incidono sulle condizioni di vita di bambine/i e do nne

Chi ne risente maggiormente? Paesi a loro volta collocati nel WeWorld Index nei gruppi della insufficiente inclusione o gravissima esclusione

Gli arrivi via mare in Italia

Nel 2017 su 117.360 persone fuggite da guerre, carestie, povertà, le donne e i minori non accompagnati sono il 25,5% �+ 7% rispetto a 2014

Nel 2017 i MSNA sono il 91,5% di tutta la popolazione under 18 �Erano la metà nel 2014

WeWorld a VentimigliaLa storia di Kibria

«Quando ero piccola mi sono trasferita in Sudan con i miei genitori. Qui ho frequentato la scuola materna ma poi non ci sono piùandata e non ho imparato né a leggere né a scrivere. A 14 anni ho iniziato a lavorare come domestica presso una famiglia. Ma il mio padrone mi ha stuprata e io sono rimasta incinta. Sono scappata ma in Libia sono stata maltrattata e ho rischiato di finire nel giro della prostituzione. Poi un uomo mi ha aiutata a scappare e a imbarcarmi. Arrivata in Sicilia sono scappata a Ventimiglia, dove ho ricevuto conforto e informazioni preziose. Ora vorrei aderire al programma di relocation per poter iniziare una nuova vita in un paese europeo e riunirmi con mia figlia, nata da quello stupro, e rimasta in Eritrea».

Kibra, 19 anni, eritrea. 12

4.4. Focus sulle aree geografiche - 2

I BRICS SOSTANZIALE IMMOBILITA ’ tra 2016 e 2017, eccetto CN

2016 2017RUSSIA 61 61 =BRASILE 61 61 =SUD AFRICA 109 111INDIA 122 121CINA 64 57

4.4. Focus sulle aree geografiche - 3

EUROPA AI PRIMI POSTI IN CLASSIFICA (+ CANADA, NUOVA ZELANDA, AUSTRALIA) (TOP NORD EU)

MA ���� In diversi paesi europei non migliora l’inclusione delle donne, mentre addirittura peggiora quella di bambine/i e adolescenti (���� povertà di bambine/i e giovani)

4.5. Quali paesi migliorano e peggiorano: il Valore Target 2030

�Valore Target 2030: 174�Anche i paesi migliori sono

distanti dal valore target �Norvegia dista 60 punti dal

«Paese ideale» (+114)�Rep. Centrafricana dista

325 punti (-151)� Italia dista 108 punti (66),

quasi il doppio della Norvegia

4.6. Quali paesi peggiorano di più

Una storia di successo: Mercy

«Ho avuto molte difficoltà nella mia carriera politica, perché gli uomini Masai non accettano che le donne possano diventare d ei leaders politici. Pensano che questo ruolo possa essere ricope rto solo da un uomo, c’è una sorta di tabù: se si facessero surclass are da una donna, gli altri uomini li guarderebbero come dei falliti. Qua ndo parlo in assemblea, gli uomini mi guardano come se fosse sbag liato che io apra bocca, specie di fronte a quelli più anziani. Ma ci sono anche dei vantaggi. Ho acquisito esperien za e le donne della comunità mi rispettano, perché sono riuscita ad ot tenere dei finanziamenti per le famiglie povere del villaggio, p er comprare libri e anche assorbenti igienici, una cosa che gli uomini non penserebbero mai di comprare. Le donne del villaggio si rivolgono a me per le loro richieste, e io posso intervenire nelle assemblee. Anche mio marito mi rispetta e mi sostiene nella mia attivitàpolitica»Mercy, Kenya.

4.7. La posizione dell’Italia: 21° (66 punti)

Ai margini dell’area dell’esclusione

Paese statico, minime oscillazioni: 18° nel 2015 (66 punti), 20° nel 2016 (69 punti)

Tra i paesi fondatori della EU meno inclusivi per donne e bambine/i, nonostante la sufficiente performance a livello globale

4.7. La posizione dell’Italia: 21°

Invariati gli indicatori relativi a donne

MA ancora diseguaglianze di genere, specie nel mercato del lavoro

Peggiorati gli indicatori relativi a bambine/i

Le più escluse tra gli esclusi…

«Nel quartiere Borgo Vecchio di Palermo molto spesso le mamme stesse giustificano il fatto che le loro figlie sian o fuggite o che abbiano avuto dei figli a 11,12,13 anni. È quasi una cosa n aturale per loro, perché i loro nonni hanno fatto cosi, le mamme hanno f atto cosi e le figlie stanno facendo la stessa cosa. Qui molte ragaz ze fuggono a 13,14 anni e diventano mamme a loro volta, cosi piccole. N on riesco a capire se è una questione proprio culturale, perché abbiamo fatt o tanto per renderle autonome, per inserirle nel mondo del lavoro, m a una volta uscite dalla scuola media la cosa più semplice per lo ro è fuggire e farsi una famiglia…e avere dei figli. Dobbiamo lavorare con queste bambine. Perché molto spesso poi queste bambine che fuggono e hanno figli cosi piccoli vengono abbandonate dai compagni e div entano delle ragazze madri. Fortunatamente alle spalle hanno una f amiglia che le riaccoglie e allora ritornano ad essere bambine… con bamb ini».

Maurizio Lo Piccolo, professore a Palermo e collaboratore di WeWorld

ConclusioniIl WeWorld Index 2017

Il WeWorld Index evidenzia che 1 donna (o un/a bambino/a) su 3 vive in paesi cui esistono forme gr avi o gravissime di esclusione

Le dimensioni su cui intervenire variano da paese a paese, ma per tutti i paesi vi sono ampi margini di miglioramento

In Europa, ma in particolare in Italia, sono necess arie politiche che affrontino la questione della povertàeducativa (che a sua volta può sfociare nella pover tàgiovanile) e l’inclusione lavorativa delle donne

L’Impegno di WeWorld

A favore delle donne e dei/lle bambini/e

Nel mondoBrasile, Benin, Kenya, Tanzania, India, Nepal,

Cambogia

In Italia�contro abbandono scolastico (progetto F200)�per i diritti delle donne (sportello SOStegno

Donna e Spazi Donna)

www.weworld.it

contatti: stefano.piziali@weworld.itelena.caneva@weworld.it

L’Impegno di WeWorld:

concretezza,

collaborazione,

conoscenza per il

cambiamento