università dell'insubria cattedra di psicologia clinica 1 psicobiologia e psicobiologia...
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Università dell'Insubria Cattedra di Psicologia Clinica
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Psicobiologia e psicobiologia Psicobiologia e psicobiologia fisiologicafisiologica
Prof. ssa Maria Rosa Madera
Padiglione AntoniniVia O. Rossi, 9 – Varese
Tel: 0332 217340Fax: 0332 217339
E-mail:[email protected]@uninsubria.it
Università degli Studi dell’Insubria
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I DISTURBI DELL’AFFETTIVITA’.I DISTURBI DELL’AFFETTIVITA’. I DISTURBI D’ANSIA. I DISTURBI D’ANSIA.
IL DISTURBO POST-TRAUMATICO IL DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESSDA STRESS
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I DISTURBI I DISTURBI DELL’AFFETTIVITA’DELL’AFFETTIVITA’
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L’AffettivitàL’AffettivitàDistinguiamo i seguenti fenomeni affettivi: Emozioni: stati affettivi di breve durata, a insorgenza
brusca, reattivi, accompagnati da manifestazioni somatiche
Sentimenti: componenti dell’affettività più duraturi e stabili che descrivono il modo in cui l’individuo vive il proprio corpo, la propria psiche e la propria socialità
Umore: lo stato affettivo basale, abituale, che influenza costantemente la nostra esistenza
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UMORE O STATO D’ANIMOUMORE O STATO D’ANIMO
“STATO DEL SE’ IN RELAZIONE AL PROPRIO AMBIENTE”
“STATO DEL SENTIMENTO DI LUNGA DURATA, NON SEMPRE DI NATURA
REATTIVA”
“EMOZIONE PERVASIVA”
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ATTENZIONE!!ATTENZIONE!!NON CONFONDERE L’EMOTIVITA’ CON L’UMORENON CONFONDERE L’EMOTIVITA’ CON L’UMORE
UMORE: è uno stato emotivo duraturo attraverso cui si filtrano le proprie esperienze
Le dimensioni dell’umore sono: QUALITA’: dipende da cosa dice l’individuo ad una
domanda precisa: “quale è la sua condizione d’umore di base?”
STABILITA’: l’umore può cambiare (anche nell’arco di una giornata)
REATTIVITA’: dipende da quanto gli avvenimenti modulano e modificano l’umore (es.depressione=reattività )
INTENSITA’ DURATA
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Psicopatologia dell’umorePsicopatologia dell’umore
I disturbi dell’affettività sono caratterizzati dalla:
perdita del normale controllo che un individuo sente di avere sui propri sentimenti
e sulle proprie emozioni
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TONO DELL’
UMORE
Alto IPOMANIA MANIA
Normale
Basso DISTIMIA DEPRESSIONE
Psicopatologia dell’umorePsicopatologia dell’umore
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Criteri per valutare se l’umore è Criteri per valutare se l’umore è patologicopatologico
1. Inadeguatezza della reazione affettiva
2. Numero e gravità dei sintomi
3. Qualità dell’umore (del vissuto affettivo)
4. Compromissione del funzionamento sociale e lavorativo
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Alterazioni dell’umoreAlterazioni dell’umore
1. Umore depresso (depressione)
2. Umore disforico (disforia)
3. Umore ipertimico (mania)
4. Labilità affettiva
5. Apatia
6. Dissociazione affettiva
7. Ambivalenza affettiva
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Umore depresso: Umore depresso: aspetti fondamentaliaspetti fondamentali
Diminuzione del tono dell’umore Sintomi e segni: - sentimenti di tristezza, dolore e pessimismo,
anedonìa (incapacità di provare piacere)
- rallentamento psicomotorio / agitazione
- disturbi neurovegetativi (insonnia / ipersonnia, inappetenza / iperfagia, faticabilità)
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Umore depresso: Umore depresso: aspetti fondamentali aspetti fondamentali
- sintomi cognitivi (rallentamento idee, deficit memoria, capacità di apprendimento, attenzione, apatia e abulia)- pensieri legati a temi di perdita, autosvalutazione, indegnità, colpa; tematiche suicidarie- interruzione del senso di continuità: il futuro appare disperato- perdita di gratificazione nelle relazioni e nei ruoli della vita- a volte deliri (colpa, rovina, persecuzione) e allucinazioni
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L’INCAPACITA’ DI IMMAGINARE UN POSSIBILE MIGLIORAMENTO DELLA PROPRIA CONDIZIONE RAPRRESENTA UN CONTESTO FAVOREVOLE PER LO SVILUPPO DI TEMATICHE SUICIDARIE: IL SUICIDIO E’ LA CONSEGUENZA PIU’ GRAVE DELLO STATO DEPRESSIVO
Umore depresso: Umore depresso: aspetti fondamentaliaspetti fondamentali
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Umore ipertimico. ManiaUmore ipertimico. Mania Eccesso di gioiosità, associazione di pensiero
rapida, a volte incoerente (fuga delle idee) Iperattività con perdita di finalismo nelle attività,
agitazione, frenesia Autostima ipertrofica, grandiosità nelle idee,
distraibilità Dimagramento, insonnia, aumento dell’appetito
sessuale Può sfociare in facile irritabilità
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. LABILITA’ AFFETTIVA
L’umore muta continuamente per stimoli non adeguati (es. demenza)
. APATIA
Distacco e indifferenza affettiva, abulia (perdita della volontà di agire)
. DISSOCIAZIONE AFFETTIVA
Affettività non adeguata allo stimolo (es. schizofrenia)
Es. un evento luttuoso viene accolto con indifferenza o ilarità.
I Disturbi d’ansiaI Disturbi d’ansia1. Ansia
2. Panico
3. Fobia
4. Ossessione e compulsione
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1. Ansia1. Ansia
Stato emotivo a contenuto spiacevole, associato ad una condizione d’allarme e di paura
1. Di stato = essere ansiosi nell’attualità, in un particolare momento, in reazione ad uno stimolo che l’ha provocata 2. Di tratto = tendenza nel tempo ad affrontare tutte le vicissitudini della vita con un costante, eccessivo stato d’ansia
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1. Ansia1. Ansia Normale: se permette all’individuo di affrontare un
pericolo reale grazie all’aumento delle capacità operative (reazione adattiva)
Patologica: stato emotivo spiacevole caratterizzato da inquietudine, senso di allarme, di paura e di pericolo, che insorge in assenza di uno stimolo adeguato a provocarlo.
Non è adattiva, cioè:
- per durata o gravità compromette il funzionamento sociale dell’individuo
- è accompagnata dalla perdita di controllo delle emozioni - sentimenti di impotenza e incertezza
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1. Sintomi ansiosi1. Sintomi ansiosiSomatici (neurovegetativi) Psicologici
Palpitazioni
Difficoltà a respirare
Bocca secca
Nausea
Frequente minzione
Vertigini
Tensione muscolare
Sudorazione
Fastidi addominali
Tremore
Cute fredda
Senso di terrore e minaccia
Irritabilità
Panico
Anticipazione ansiosa
Terrore interiore
Preoccupazione per nullità
Difficoltà a concentrarsi
Insonnia iniziale
Incapacità di rilassarsi
Incertezza
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1. Effetti dell’ansia1. Effetti dell’ansia
Aumento della paura e apprensione, pensiero concentrato sul danno personale e sul pericolo
Diminuzione capacità di riflettere Diminuzione campo di coscienza Segni fisiologici di IPERAROUSAL
NEUROVEGETATIVO (tachicardia, aumento della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca ecc.)
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1. Un modello tridimensionale 1. Un modello tridimensionale dei sintomi ansiosidei sintomi ansiosi
“Mi sento ansioso adesso” Stato
Tratto“Mi sento ansiosoper gran parte del tempo”
Psicologico“Mi sento ansioso dentro”
Normale“Sono ansiosoe ne ho il motivo”
Somatico“Le mani mi tremano, sento le palpitazioni…”
Patologico“Mi sento ansioso senza motivo”
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2. Attacco di Panico2. Attacco di Panico Episodio isolato e improvviso di ansia somatica
associato ad ansia psichica con senso estremo di paura, (sentimento di morte e timore di perdere la ragione) e vissuto soggettivo di tipo catastrofico
Termina con la completa interruzione dell’attività del soggetto
Durata: da 10 a 20 min. anche se può finire in meno di un min. o arrivare a parecchie ore
Frequenza: fino a diverse volte al giorno
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2. Sintomi dell’attacco di 2. Sintomi dell’attacco di panicopanico
palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia sudorazione, tremori dispnea o sensazione di soffocamento dolore o fastidio al petto nausea o disturbi addominali sensazioni di sbandamento, di instabilità, di “testa leggera” o di
svenimento, vertigini derealizzazione o depersonalizzazione paura di perdere il controllo o di impazzire, paura di morire parestesie brivido o vampate di calore
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3. Fobia3. Fobia Paura duratura di una situazione o di un
oggetto, immotivata o eccessiva e tale da sfuggire al controllo del soggetto, che pure la giudica irragionevole
Non può essere spiegata o eliminata con argomenti razionali
Non è sotto il controllo volontario Porta all’evitamento della situazione temuta,
alla fuga o al blocco psicomotorio (e quindi alla compromissione della vita sociale)
Sintomi ansiosi somatici e psicologici: ansia situazionale
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3. Fobia3. Fobia
1. Agorafobia: ansia relativa all’essere in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile (o imbarazzante) allontanarsi, o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto in caso di panico (es. essere in mezzo alla folla o in coda). Le situazioni temute vengono evitate o mal sopportate, richiedendo la presenza di un compagno
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3. Fobia3. Fobia
2. Fobia specifica: provocata dalla presenza o dall’attesa di un oggetto o situazioni specifici (es. degli animali, del sangue, dell’altezza..)
3. Fobia sociale: di una o più situazioni sociali o prestazioni nelle quali la persona è esposta a persone non familiari o al possibile giudizio degli altri. L’individuo teme di agire in modo umiliante e imbarazzante e prova vergogna, impotenza, paura o rabbia
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4. Ossessioni e Compulsioni 4. Ossessioni e Compulsioni
OSSESSIONE: pensiero, impulso o immagine ricorrente e persistente, vissuto come intrusivo o inappropriato, che causa ansia o disagio marcato;
- sentimento soggettivo di obbligatorietà;
- tendenza a resistervi
- mantenimento della consapevolezza COMPULSIONE: comportamento ripetitivo ( lavarsi le
mani, controllare, riordinare) o azione mentale (pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che la persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta ad un’ossessione; serve a prevenire o ridurre il disagio, o a prevenire alcuni eventi o situazioni temute
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4. Ossessioni e Compulsioni4. Ossessioni e Compulsioni Provocano ansia Il paziente è consapevole che sono senza senso Tematiche di contaminazione, di dubbio, di
controllo
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DISTURBO D’ANSIA DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATOGENERALIZZATO
Ansia eccessiva, difficile da controllare per un periodo di almeno 6 mesi, il numero dei giorni in cui è presente deve essere superiore a quello dei giorni in cui è assente
Ansia pervasiva: il paziente si concentra su una serie di attività o eventi quali bersagli dell’ansia
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Causa stress nelle attività lavorative e sociali
Perenne apprensione per il futuro, per il presente, per la situazione finanziaria, la possibilità che succeda qualcosa di doloroso ai familiari
Tensione fisica
DISTURBO D’ANSIA DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATOGENERALIZZATO
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Disturbo postraumatico da stressDisturbo postraumatico da stress
L’evento è in grado di mettere a repentaglio la vita di chi vi si trova coinvolto
Reazione della persona con paura intensa, sentimenti di impotenza e orrore
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Disturbo postraumatico da stressDisturbo postraumatico da stress
LA PERSONA HA VISSUTO, E’ STATA TESTIMONE O HA AFFRONTATO UNO O PIU’ EVENTI CHE RIGUARDANO LA MORTE, SIA ESSA REALE O TEMUTA, UN DANNO GRAVE O UNA MINACCIA PER L’INTEGRITA’ FISICA PROPRIA O ALTRUI
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Disturbo postraumatico da stressDisturbo postraumatico da stress
L’evento viene rivissuto persistentemente (ricordi angoscianti, incubi, fantasie ad occhi aperti, allucinazioni, sintomi disscociativi all’esposizione di fattori scatenanti il ricordo)
Difesa dal ritorno delle emozioni traumatiche (evitamento degli stimoli associati al trauma, amnesie, disturbi dell’affettività)
Sintomi ansiosi soprattutto somatici