the joy of stats - better data better lives - perché la statistica è importante per la vita...
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lo slogan scelto quest’anno per la Giornata Mondiale della Statistica
Better data
better lives
perché la statistica è importante per la vita
quotidiana?
una domanda è
una buona domanda
se possiamo indicare
il modo della sua verificazione
mediante un’esperienza possibile
qual è la natura del tempo?
per trovare la risposta dobbiamo
definire che cosa intendiamo per
«la natura di» e «tempo»
in termini osservabili
qual era il peso di Omero?
la domanda ha significato
perché possiamo definire con facilità
i metodi per pesare i corpi umani
la nozione di peso ha una definizione precisa
è empiricamente impossibile scoprirlo perché il suo corpo non esiste più
quant’è la disoccupazione
giovanile in Italia?
dobbiamo definire «disoccupazione» e
«giovanile» prima di poter rispondere
Nome Cognome - Luogo, data
in base a standard internazionali
il tasso di disoccupazione è definito come
il rapporto tra i disoccupati e le forze di lavoro
i disoccupati cercano attivamente lavoro
le forze di lavoro sono l’insieme di disoccupati e
occupati
se un giovane è studente e non cerca attivamente
lavoro non è considerato tra le forze di lavoro
i giovani sono coloro che hanno tra i 15 e i 24 anni
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Forze di lavoro: comprendono gli occupati e le persone in cerca di
occupazione.
Occupati: comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di
riferimento:
− hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un
corrispettivo monetario o in natura;
− hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare
nella quale collaborano abitualmente;
− sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti
dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi, oppure
se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione.
Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono
considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l’attività. I
coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi.
queste definizioni le potete leggere con calma in altro momento
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Persone in cerca di occupazione: comprendono le persone non occupate tra
15 e 74 anni che:
− hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni
che precedono l’intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività
autonoma) entro le due settimane successive all’intervista;
− oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell’intervista e sono
disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane
successive all’intervista, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.
queste definizioni le potete leggere con calma in altro momento
Nome Cognome - Luogo, data
il succo è che
quando il tasso di disoccupazione giovanile è pari a 40,7(dato provvisorio agosto 2015)
non è corretto affermare che
«quattro giovani su dieci sono disoccupati»
è più corretto dire
«quattro su dieci dei giovani attivi nel mondo del lavoro
sono disoccupati»
i disoccupati in età 15-24 sono 631mila, cioè il 10,6% della
popolazione complessiva della stessa età
quindi è corretto dire
«più di un giovane su 10 è disoccupato»
Nome Cognome - Luogo, data
si, si, ok, ok, però non tutti dobbiamo
essere esperti del mercato del lavoro
vero, però…
…tutti dobbiamo saper capire
i racconti della realtà
fatti attraverso i dati statistici
"Non ci sono più le famiglie di una volta"; "Stiamo
diventando sempre più vecchi: ci aspetta un futuro di
povertà"; "Gli italiani non vogliono più avere bambini";
"Nel nostro paese ci sono troppi immigrati": sono alcuni
dei luoghi comuni che ascoltiamo ogni giorno.
Luoghi comuni basati su paure e incertezze per le
possibili conseguenze di alcuni cambiamenti della
nostra società, fra cui la sempre maggiore longevità e
l'aumento delle migrazioni globali.
Nel clima di vera e propria rivoluzione demografica che
sta toccando tutti i momenti cardine della vita degli
italiani, la prima sfida che bisogna affrontare è alle
mentalità individuali.
Gianpiero Dalla Zuanna e Guglielmo Weber smontano
pregiudizi e descrizioni sommarie per comprendere
cosa sta veramente accadendo nel nostro paese e
restituire un'immagine dell'Italia fondata su numeri e
dati reali perché «il senso comune si nutre di miti, il
buon senso di fatti».
Il senso comune alla prova dei fatti