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Stay Tuned on Ingegneria!made by ASSIEME

Con il patrocinio di: In collaborazione con:

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Sommario AS.S.I.: inizia a conoscerciL’Associazione Studenti d’Ingegneria dell’Università “Federico II”di Napoli ( AS.S.I), è un’associazione senza fini di lucro che intende favorire le ricerche su problemi e temi ed ogni tipo di iniziativa inerente alle attività studentesche, nonchè il coordinamento di tutti i corsi di laurea di Ingegneria di tutti gli ordinamenti. Membri dell’AS.S.I. sono molti rappresentanti degli studenti di ogni grado, dal rappresentante di Corso di Laurea al Consigliere di Ateneo che svolgono il loro operato in coerenza con lo spirito dellíassociazione a difesa dello studente. Più precisamente, si prefigge gli obiettivi di:• appoggiare e promuovere iniziative finalizzate al completamento culturale dell’ingegnere collegandolo sempre più al mondo del lavoro; • favorire la creazione di gruppi e/o associazioni per i corsi di laurea che ne siano sprovvisti; • individuare e sviluppare proposte sulle problematiche generali degli studenti a prescindere dai corsi di laurea appartenenti;• sviluppare un coordinamento fra tutte le attività degli studenti;

LE PRINCIPALI ATTIVITÀL’associazione promuoverà e organizzerà:• attività culturali, scientifiche, promozionali, pubblicazioni;• promozione, creazione, avviamento e gestione di centri di documentazione e d’informazione, di attività e servizi culturali e ricreativi, di biblioteche ed archivi;• visite guidate e di studio, stage formativi, dibattiti, tavole rotonde, convegni e congressi con l’ausilio di strumenti editoriali e multiltimediali;• rassegne ed esposizioni;• qualunque altra attività comunque riferibile agli obiettivi dell’associazione.

Chi si può associare?Possono acquisire la qualità di socio ordinario tutti gli studenti della Facoltà d’Ingegneria degli studi di Napoli “Federico II”.

VANTAGGI PER GLI ASSOCIATIL’associazione proporrà ai tutti gli iscritti:• Informa l’Ingegno , il giornale degli associati;• Sito internet dell’associazione;• Newsletter periodica;• Seminari tenuti da imprenditori e dirigenti;• Creazione di un database dei curriculum da inviare alle aziende;L’iscrizione all’associazione AS.S.I. è totalmente gratuita e non prevede quota di iscrizione.

www.assingegneria.it

AS.S.I.: inizia a conoscerci

Un’Estate calda: la protesta degli inascoltati

Esami: ma quando?

Non è una facoltà per donne?!

I tuoi Rappresentanti degli Studenti

Ingegneria Meccanica : sofferenze e soddisfazioni

Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, il corso di laurea del presente e del futuro

ADISU: a che serve?

Erasmus: Un’esperienza da fare

Intervistiamoci

Gli amici della Redazione ASSIEME

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Mimmo Petrazzuoli - Presidente del

Consiglio degli Studenti di Ingegneria

Ricorderò il Luglio 2010 come uno dei mesi più caldi vissuti dal sistema universitario nell’ultimo decennio. Di certo non

paragonabile all’Ottobre del 2008, per intenderci al Movimento studentesco dell’Onda, tuttavia per la prima volta si è arrivato ad una sospensione didattica delle attività; per la prima volta non sono stati gli studenti i trascinatori ed i “fomentatori” delle agitazioni bensì una fascia della docenza: i Ricercatori.Cerchiamo tuttavia di partire dal principio e fare chiarezza soprattutto rivolgendomi a lettori che per la maggior parte, essendo questo un numero rivolto a studenti neo-iscritti, sono completamente all’oscuro della difficile e complessa macchina universitaria che si spera vivranno da protagonisti.Le radici della problematica affondano proprio negli effetti disastrosi che la famosa Legge 133/2008 (quella che vide la nascita della sopracitata “Onda”) ha provocato nel mondo accademico ed in particolare alle casse universitarie: i tagli avanzati all’epoca dal Governo sono stati apportati e hanno favorito una sacrosanta “stretta di cinghia” da parte degli Atenei tuttavia con la Manovra Finanziaria Straordinaria approvata a Luglio scorso questi tagli sono stati estesi e stanno praticamente portando il sistema al collasso. Inoltre, connessa alla manovra, vi è lo spauracchio del “ddl Gelmini” che, stando attualmente alla versione depositata in Senato, rivoluzionerà o meglio ribalterà il sistema Università così come lo conosciamo da anni. In meglio o in peggio non si sa: l’unica cosa disastrosa è che tutto

ciò attualmente non prevede un investimento di fondi da parte dello Stato e quindi spiragli di luce all’orizzonte sono veramente pochi. Le proteste portate avanti nei mesi scorsi si dividevano e si univano allo stesso tempo: si protestava per due cose diverse che però rappresentavano due facce forse della stessa medaglia. Da un lato la Finanziaria che bloccava gli scatti triennali ai Ricercatori e tagliava sempre di più , dall’altro il DDL Gelmini, denominato anche sulla “governance” , che oltre a ridimensionare profondamente l’organizzazione universitaria introduceva la figura del Ricercatore a tempo determinato di 3 anni con la possibilità di una singola riconferma per altri 3 anni. Situazione quindi molto spinosa che è stata affrontata non senza intoppi. Da un lato la sospensione didattica che, seppur motivata dalla necessità di far nascere una discussione produttiva all’interno della Facoltà, è stata lanciata in modo improvviso e senza un minimo di informazione antecedente verso gli studenti, diverso da come era avvenuto presso altri Atenei , che si sono ritrovati in un limbo molto particolare. Da Presidente del Consiglio degli Studenti ho convocato un’Assemblea Generale, sono stati prodotti dei documenti ed abbiamo appoggiato le motivazioni della protesta ma abbiamo fortemente criticato i modi che hanno portato ad una spaccatura inutile tra studenti e corpo docente. Spaccature che si sono accentuate sia durante lo sciopero che vedeva docenti aderire in un modo e docenti in un altro, sia nelle successive riunioni che non hanno praticamente prodotto niente ma hanno solamente

Un’Estate calda: la protesta degli inascoltati

aggiunto a quel limbo il fatto che potevamo fare gli esami, come se l’unico interesse della nostra categoria è riempire le caselle del libretto.Da allora ho denominato questa come “La Protesta dei Documenti”: è stata prodotta una montagna di documenti per nulla. Il Legislatore ha proseguito nella sua opera, quello per cui si protestava è stato approvato e noi restiamo sempre quelli che hanno, nella sostanza, perso del tempo. Tuttavia il limbo non è ancora terminato. Cosa succederà quest’autunno non lo possiamo sapere ed ahimè nemmeno prevedere: se nel 2008 la sola stesura della Legge 133 lasciava presagire un autunno di protesta, tutto quello che è avvenuto da quell’Ottobre ad oggi, le molte speranze tradite, il tempo sprecato e i rospi ingoiati forse hanno atterrato l’entusiasmo della figura studentesca, fino a ieri, sempre pronta a reagire. Anche se in fondo quel tempo, io, non l’ho mai ritenuto sprecato e quei rospi mi hanno fatto solo crescere…

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Maddalena Mattiello e Giorgia Pagliano - Rappresentanti di Ingegneria Chimica ed Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio

Appena messo piede nella nostra facoltà, un individuo di sesso femminile deve scontrarsi con lo stereotipo ancestrale che

si basa sull’equazione INGEGNERE=UOMO. Come un virus, attecchisce indistintamente in misura più o meno marcata su ogni soggetto, che sia docente o studente, e noi stesse ne siamo vittima. Con ogni probabilità, alla base di questo pregiudizio c’è una diffidenza di fondo rispetto alla figura della donna ingegnere, sia nel campo universitario che in quello lavorativo; è opinione comune che certi aspetti della vita professionale dell’ingegnere non siano compatibili con il gentil sesso. Tralasciando l’investigazione delle cause, il dato che emerge è che in campo scientifico, il contributo femminile è ancora una risorsa non sfruttata appieno; infatti, in altri ambienti universitari come il Politecnico di Torino, la valorizzazione della donna è diventata la base per un vero e proprio progetto dal quale emergono quante attitudini - come la maggiore capacità relazionale, la creatività e la sensibilità sociale - siano proprie solo delle donne. Tali risorse sono altresì riconosciute da altri documenti come la Comunicazione CE del 1999 che si prefissa l’obiettivo di mobilitare le donne per arricchire la ricerca, dal Rapporto ETAN SULLE DONNE NELLA SCIENZA del 2000 che sottolinea, addirittura, come la scarsa presenza di donne nel campo della scienza sia sinonimo di uno spreco di risorse e dal IV Programma Quadro di R&ST che reclama donne nella scienza per realizzare lo Spazio Europeo della Ricerca. E allora perché la percentuale di donne iscritte in alcune facoltà scientifiche è fissa sul 18-19%??? Donne svegliatevi perché c’è un altro campo in cui dobbiamo dimostrare le nostre capacità, facciamo in modo che il mondo sia costretto a coniare il termine “ingegnera”così come accade per tutte le altre professioni.

Ottavio Gallo - Coordinatore della

Commissione Didattica del CdS di

Ingegneria

Ogni anno, semestre dopo semestre, per noi studenti arriva il fatidico momento dell’esame, mesi di preparazione saranno

oggetto della valutazione del Professore. Non poche sono le difficoltà che dobbiamo affrontare per prepararci al meglio, difficoltà che purtroppo non si limitano alla comprensione dei concetti e dei contenuti del corso in questione, ma difficoltà logistiche e programmatiche.Spesso dobbiamo fare i conti con il calendario degli esami, con le date d’esame. Spesso siamo costretti a dover pianificare un intero semestre la settimana prima dell’inizio della finestra degli esami, o ancora peggio real-time, con date d’esame rese note solo pochi giorni prima. Il tutto in un contesto non certamente favorevole, che vede studenti imbrigliati anche con 6 e 7 esami a semestre (mi è successo personalmente). Il compito di noi studenti sarebbe molto più semplice se le date ci fossero comunicate con preavviso, come del resto è previsto dai regolamenti. Infatti è previsto dallo Statuto dei diritti e dei doveri degli Studenti Universitari all’articolo 20, che: “Gli studenti hanno diritto a compiere le proprie scelte tra percorsi di studio chiari e caratterizzati da evidenti specificità disciplinari. La Guida dello studente deve essere pubblicata entro il 15 luglio di ogni anno e deve contenere: il calendario didattico…”. E l’articolo 22 del nostro regolamento didattico d’ateneo stabilisce che “ Il calendario didattico definisce, in coerenza con il Manifesto degli studi di cui al precedente articolo 9 e per quanto possibile, i periodi e gli orari di svolgimento delle attività didattiche, il numero e l’articolazione delle sedute degli esami di profitto e degli esami finali per il conseguimento del titolo di studio; gli eventuali appelli straordinari riservati agli studenti fuori corso e a contratto.Le attività didattiche ed il calendario sono organizzati secondo modalità idonee a consentire il massimo accesso degli studenti.” In merito a questa problematica abbiamo cercato di fare del nostro meglio, portando avanti le istanze della classe studentesca, sulla base di una precisa idea: tutelare i diritti degli studenti.Nel Consiglio degli Studenti di Febbraio, presieduto da Mimmo Petrazzuoli, ha approvato un documento prodotto dalla commissione didattica, da me

Esami: ma quando? Non è una facoltà per donne?!

presieduta, in cui si chiedeva al Preside, allora prof. Cosenza, e ai Presidenti dei vari Consigli di Corso di Laurea di omologarsi al regolamento. Il testo del documento è disponibile sul sito www.assingegneria.it .Obiettivamente ci rendiamo conto che pretendere già a luglio la data precisa dell’esame sia difficile se non utopistico, tuttavia la nostra proposta è quella di avere un calendario esami disponibile già a settembre in cui venga almeno specificata al settimana in cui ci sarà la data d’esame, e la definizione prima dell’inizio della sessione del giorno della settimana. Dopo l’iter burocratico però è necessario seguire “sul campo” l’evolversi della situazione, il che vuol dire monitorare e verificare che effettivamente ogni docente rispetti le regole. Tuttavia per noi rappresentanti, se pur presenti in tutti i corsi di laurea, non è facile riuscire a tenere sotto controllo tutte le date d’esame di ogni professore, è per questo che chiedo una partecipazione attiva di tutta la componente studentesca, ogni studente ha il diritto dovere di segnalarci eventuali comportamenti non corretti. Per questo siamo disponibili ogni giorno nella nostra sede a piazzale Tecchio e, per stare più vicini agli studenti, al contatto Facebook “Assi Ingegneria”.

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I tuoi Rappresentanti degli Studenti

CdL SCIENZA ED INGEGNERIA DEI MATERIALIROSSI Alessandro SORRENTINO Angelo

CONSIGLIO degli STUDENTI d’ATENEO RACE Marco (studente ing. Ambiente e Territorio)Presidente del Consiglio degli Studenti dell’Ateneo “Federico II”SABINI Dario (studente ing. Ambiente e Territorio )Senatore AccademicoSCARINGI Gianrolando (studente ing. Edile-Architettura )

CdL INGEGNERIA AUTOMAZIONE PERRONE Paolo SAVERIANO Matteo

CdL INGEGNERIA ELETRONICADI PIETRO Luca - Rappresentante del Polo delle Scienze e TecnologiePUCCI AlessandraROMANO Marciano Thomas SACCONE Giuseppe

CdL INGEGNERIA TELECOMUNICAZIONIGRILLO GabrieleSICA Francesco Paolo

CdL INGEGNERIA AEROSPAZIALECATALANO Antonello MELCHIORRE Andrea

CdL INGEGNERIA EDILE, Edile-ArchitetturaVARCHETTA Giorgio - Coordinatore Commissione Infrastrutture CdS

CdL INGEGNERIA MECCANICACIRILLO Pierluigi COZZOLINO Antonio PAIPAIS Alexandros VAIRO Filippo Maria

CdL INGEGNERIA CHIMICAMATTIELLO Maddalena - Coordinatrice Commissione Cultura CdSNOVIELLO Elleno TUDDA Rachele

CdL INGEGNERIA GESTIONALECERVERA Antonio - Segretario CdSCREDENDINO Pietro ESPOSITO Giovanni MADDALENA Francesco

CONSIGLIO di FACOLTA’ INGEGNERIACARAGALLO Vincenzo (studente ing. meccanica)Commissione Didattica di Facoltà FRIETS Robert David (studente ing.Biomedica)Commissione Didattica di Facoltà PETRAZZUOLI Domenico (studente ing. dell’Automazione)Presidente del Consiglio degli Studenti di IngegneriaCommissione Didattica di FacoltàSABINI Federico (studente ing. Biomedica)Commissione Infrastrutture di Facoltà

CdL INGEGNERIA BIOMEDICA BUCCI Debora FANZINI Diana GALLO Ottavio -Coordinatore Commissione Didattica CdS

CdL INGEGNERIA INFORMATICAESPOSITO Francesco MASSARO Giuseppe

CdL INGEGNERIA AMBIENTE E TERRITORIOMARIANO MarinoPAGLIANO Giorgia

CdL INGEGNERIA ELETTRICAFLORIO Aniello SOMMANTICO Gabriele - Coordinatore Commissione Erasmus CdS

CdL INGEGNERIA NAVALEDE FALCO Giuseppe SPAGNUOLO Marcello

CdL INGEGNERIA CIVILEBOCCUTI Jacopo

INGEGNERIA DEI MATERIALI (LS)PETRUZZIELLO Davide

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Marino Mariano - Rappresentante di Ingegneria per l’Ambiente e il Territori

Vent’anni fa, in un contesto nel quale andavano emergendo in maniera sempre più evidente i segnali dello squilibrio dei

rapporti uomo-ambiente, nasceva il nostro corso di laurea. Forse neanche chi all’epoca fu promotore dell’istituzione di questo corso di laurea avrebbe potuto immaginare quanto si sarebbe potuta rivelare necessaria ai nostri tempi una figura come quella dell’Ingegnere per l’Ambiente e il Territorio. Figlia, per certi versi, degli Ingegneri Civili e degli Ingegneri Chimici, la figura dell’Ingegnere ambientale si è saputa ritagliare nel corso degli anni una valenza sempre più significativa. Questo si è verificato non solo per merito della multidisciplinarietà del suo ruolo ma soprattutto a causa dell’“evoluzione” del contesto ambientale che ha reso sempre più indispensabile la formazione di un esperto che potesse occuparsi, con una mentalità rigorosa e scientifica, dei numerosi problemi di Prevenzione e Protezione Ambientale. A chi all’inizio storceva un po’ il naso di fronte alla figura dell’Ingegnere Ambientale, accusandolo, impropriamente, di essere un incrocio ed un “figlio non voluto” di altre branche fondamentali dell’Ingegneria, non resta che ritrattare le sue posizioni dinnanzi all’evidenza del prezioso ruolo che il laureato in questo percorso di studi si è saputo ritagliare. Tra pochi giorni, come saprete, partiranno nella nostra facoltà le lezioni di tutti i corsi di laurea. La maggior parte di voi avrà già fatto la propria scelta sul corso di laurea al quale iscriversi, in pochi, indecisi, rimarranno combattuti fino agli ultimi giorni. Mi rivolgo a tutti voi, non tanto per persuadervi nella scelta di questa tipologia di studi, poiché ognuno di noi conosce precisamente le proprie attitudini e preferenze, bensì per mettere in evidenza le caratteristiche principali di questo corso di laurea che facilmente potrebbero sfuggire ad un occhio nuovo ed esterno come quello di una matricola e che invece, grazie a qualche anno di esperienza come studente, posso ritenere di conoscere. Ho avuto modo di costatare che, in rari casi, la scelta di questa tipologia di studi da parte degli studenti è stata casuale, la maggior parte delle volte, infatti, la scelta è stata consapevole e ben indirizzata. Una delle attitudini dello studente di questo corso di laurea, oltre ad una ferrea forza di volontà necessaria per superare i classici scogli della formazione scientifica come l’Analisi

Vincenzo Caragallo -

Consigliere di Facoltà

La facoltà di ingegneria trova nell’università degli studi di Napoli profondi radici. Oltre ad offrire il ventaglio completo dei corsi di

laurea che una facoltà di ingegneria può elargire, garantisce un alto livello di preparazione. Tra questi il corso di studio di meccanica è uno dei più prestigiosi. Esso nella storia della nostra facoltà e del nostro paese ha dato natali illustri e valido contributo al progresso di quest’ultimo.Per chi si appresta ad intraprendere questo percorso lastricato di difficoltà vere e non solo leggendarie sappia che il fallimento è da tenere in conto, ma solo come momento di crescita. Gli ostacoli veri uniti agli imprevisti si dimostreranno dura prova per lo studente che durante la sua metamorfosi professionale imparerà a districare.Il corso di laurea in meccanica è custode di una forte tradizione stipata nei suoi docenti che rappresentano la storia della meccanica italiana. Spesso proprio la spessa barriera generazionale si rivela la vera difficoltà agli esami. Già dai primi corsi lo studente che si affaccia a meccanica si trova ad affrontare maestosi docenti nella bolgia delle aule sovraffollate. Docenti che passato l’esame sembrano sgonfiarsi alle dimensioni di un ricordo all’ombra di un libretto firmato.La carambola di avversità a cui l’articolo vuole iniziarvi non ha il compito di intimorire, ma solo di spronare a non lasciare al primo ostacolo. Meccanica può dare grandi prospettive e tante alternative, ma solo a professionisti preparati. Il percorso, a volte odissea per chi si perde, è tanto aspro quanto ambito.Purtroppo il numero dei caduti di analisi, fisica e altri corsi di primo semestre è alto. Meccanica sembra quasi un’ancora di salvataggio per chi tornato dalle vacanze crede di potersi cimentare e vincere. I superstiti del naufragio dei primi mesi sono coloro che in cuor si sentivano meccanici, perché nati con una passione.Meccanica ha inoltre una forte tradizione nella partecipazione attiva alla politica universitaria. Il gran numero di iscritti ogni anno tendente, come i restanti corsi, a crescere ci rendono il terzo corso di laurea per numero di iscritti. Questo da il diritto agli studenti di eleggere un maggior numero di rappresentanti ai vari livelli che possano far valere i loro diritti qualora fosse necessario.

Ingegneria Meccanica: sofferenze e soddisfazioni

Ingegneria per l’Ambiente e il TerritorioIl corso di laurea del presente e del futuro

Non è necessario aggiungere altro. La via migliore per avere conoscenza di qualcosa è quella diretta e personale. Era doveroso far riferimento a ciò che più potrebbe rivelarsi utile a chi si appresta a fare una scelta che condizionerà i futuri cinque anni. Tutto il resto non ha bisogno di presentazioni, ma solo del vostro giudizio.

Matematica, la Geometria e la Fisica, a mio modo di vedere deve essere anche una spiccata sensibilità verso le problematiche ambientali, accompagnata da una consapevolezza dello stato attuale del nostro Pianeta. Per certi versi essere studenti di “Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio” rappresenta una scelta, non solo professionale, ma soprattutto etica poiché costituisce una presa di posizione attiva nei confronti del continuo degrado ambientale a cui tutto il globo è continuamente sottoposto. Una decisione coerente e di amore verso la propria terra, considerando che proprio qui in Campania emergono quotidianamente e ciclicamente i più disparati problemi ambientali, quali l’emergenza rifiuti, la cattiva gestione dei grandi impianti di depurazione, la bonifica dall’amianto e delle molte aree industriali oramai dismesse, volendoci fermare qui. Solo così, prendendo coscienza del problema e con la volontà di recitare un ruolo da protagonisti nel cambiamento, il concetto di Sviluppo Sostenibile può prendere una valenza concreta trasformandosi, da bellissima teoria, ricca di belle parole, a fatti, perché l’Ingegnere, in fin dei conti, di questo si occupa.

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Tra le varie iniziative che sono presenti all’interno di questa facoltà, una che ha avuto un rapido sviluppo per il suo prestigio

e le opportunità che offre è di certo il programma erasmus. L’erasmus e’ una esperienza unica che sicuramente costituisce un momento di crescita e di sviluppo personale. La possibilità di entrare in un programma erasmus vi darà l’opportunità di interfacciarvi con altre realtà , di conoscere altre culture e soprattutto di iniziare a interagire con un mondo che sta diventando sempre più’ cosmopolita. L’erasmus e’ una delle poche esperienze che l’Università offre a tutti coloro che sono interessati a studiare in un altro paese della comunità europea: ci sono molte destinazioni ,dove sostenere gli esami che vi siete programmati tranquillamente nella vostra Facoltà e che potete scegliere; molte destinazioni nelle quali i vostri docenti reputano utile e formante proseguire la vostra carriera di studi coerentemente con il percorso formativo scelto. Tre, sei o anche più mesi per andare a studiare le proprie discipline in uno stato estero rappresenta un completamento culturale enorme che però è fonte di grandi difficoltà e asperità non sempre facili da sormontare. Da rimarcare tuttavia, che il programma di scambi deve rappresentare anche una esperienza di divertimento, volta a conoscere le abitudini di altri studenti che come voi hanno scelto di proseguire gli studi all’estero. Ovviamente si corre il rischio di pensare all’erasmus come una vacanza o come un periodo di “pausa”: così non è ,anzi! Sostenere esami con una lingua diversa soprattutto se essa e non neolatina come può’ essere ad esempio il tedesco o il rumeno può costituire una grande difficoltà al proprio inserimento e soddisfacimento del programma. Sentendo le esperienze di colleghi che sono partiti, è impressionante la ricchezza con cui essi sono tornati. Il bagaglio culturale di una persona reduce da un erasmus e davvero notevole:tutti i musei e le città nelle quali sono passati,l’arte culinaria,le abitudini degli abitanti e la lingua sono solo aspetti che connessi all’apprendimento di un’altra filosofia culturale porta solo ad un accrescimento sociale e caratteriale di un individuo.

L’Università degli studi di Napoli Federico II e la regione Campania erogano una gamma di servizi al fine di agevolare il percorso

formativo dello studente. E’ utile quindi che tutti coloro che si sono iscritti al nuovo anno accademico o che hanno intenzione di farlo siano a conoscenza di tali opportunità e delle modalità per accedervi. • Ogni anno l’Azienda Pubblica per il Diritto allo Studio Universitario (A. Di. S. U.) bandisce un concorso per l’attribuzione di borse di studio, posti alloggio e contributi per mobilità internazionale a favore di studenti, anche stranieri, iscritti all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Tutti gli interessati possono reperire la domanda e le condizioni di partecipazione al concorso solo sul sito http://www.adisufederico2.it/ alla sezione “Sportello on-line”. Si ricorda che la scadenza è fissata per le ore 12.00 del giorno 24 settembre 2010. L’ammontare della borsa è fissato in: €1.800,00 (milleottocento/00) + un pasto giornaliero gratuito per studente “in sede”; €2.600,00 (duemilaseicento/00) per studente “pendolare”; €4.710,00 (quattromilasettecentodieci/00) per studente “fuori sede”. • Gli iscritti alla Facoltà di Ingegneria possono inoltre accedere ai servizi di rete dell’ateneo connettendosi dai terminali predisposti ai punti di rete dislocati in ambienti predisposti allo scopo oppure utilizzando proprie apparecchiature portatili nelle zone a copertura WiFi. Nel primo caso per accedere al servizio è indispensabile richiedere una password al responsabile dello C.S.I.F (Centro Servizi Informatici Facoltà), che ha sede a P.Tecchio, esibendo il libretto universitario oppure il certificato storico. Diversamente, per collegarsi alla rete senza fili con il computer portatile, dotato di connettività WiFi, grazie alle 33 antenne omnidirezionali distribuite in tutte le sedi della facoltà, è necessario munirsi di una casella di posta sui sistemi dello C.S.I.F, ovvero una un account e una password. Entrambi saranno rilasciati dopo aver consegnato un apposito modulo compilato, con allegate le fotocopie della ricevuta di pagamento della tassa universitaria e della carte di identità, al responsabile al II piano dello C.S.I.F. Con il computer portatile è inoltre possibile collegarsi alla rete WiFi-UNINA mediante le relative antenne dislocate in tutte le sedi di Ingegneria. La copertura

Robert David Friets - Consigliere di FacoltàLucia Annunziata - Studentessa di

Ingegneria Biomedica

ADISU: a che serve? Erasmus: Un’esperienza da fare

di questo servizio è stata potenziata nella nostra facoltà grazie alle richieste che i rappresentanti As.s.i. hanno avanzato al preside per far fronte al macato funzionamento dei chioschi telematici. Per connettersi a questa rete è necessario inoltrare la richiesta della password e ricevere le istruzioni di configurazione dal sito www.unina.it. • L’A.Di.S.U. gestisce la ristorazione in forma indiretta attraverso esercizi convenzionati dislocati nelle vicinanze delle sedi universitarie (elencati nel file PDF reperibile al sito http://www.assingegneria.it/). Per usufruire del servizio è necessario farne richiesta presentando l’apposito modulo di ammissione, con la fotocopia della ricevuta della tasse universitarie, e ritirare la “Smart Card Service” presso la Residenza “A. Paolella” – Via L. Tansillo, 28 Napoli. Per tutti gli studenti il servizio ristorazione è fruibile alla tariffa di € 3,00 per un pasto tradizionale completo e di € 2,50 per un pasto alternativo (fastfood,cestino o similari). Gli studenti del primo anno vincitori (assegnatari e non) della borsa di studio, invece, possono accedere al pasto tradizionale completo alla tariffa minima di € 2,00 e a quello alternativo al costo di € 1,50.

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Giorgio VarchettaRappresentante Ing.Edile

Debora BucciRappresentante Ing. Biomedica

Marciano Thomas Romano

Rappresentante Ing.Elettronica

Alexandros PaipaisRappresentanteIng. Meccanica

Intervistiamoci

A quale corso di laurea sei iscritto?Ingegneria meccanica per l’energiaLo consiglieresti?Assolutamente siPerché?é uno tra i corsi di laurea più completi, che abbraccia quasi tutti i campi dell’ingegneria: dall’energie rinnovabili alla progettazione meccanica pua, dalla gestione di impianti industriali alle problematiche ambientali...... insomma c’è tanto per cui divertirsi. Ormai sono anni che la figura dell’ingegnere meccanico è quella più richieste dal mercato del lavoro...e le soddisfazioni non mancano.Quali ritieni possano essere i punti forti o anche i punti deboli del tuocorso di laurea?Chi sceglie ingegneria meccanica in genere ha le idee abbastanza chiare, ma seguendo i corsi potrebbero nascere delle sorprese...La figura dell’ingegnere meccanico è spesso associata a officine, motori e chiavi inglesi; vi ricrederete su quante attività diverse può intraprendere un “meccanico”.Il triennio serve a formare la preparazione di base, in cui si sostengono esami prevalentemente teorici e tra questi matura la scelta della strada da seguire nel biennio successivo. Come dice qualcuno, non esistono rose senza spine: bisogna impegnarsi tanto e fare qualche sacrificio in più; Ma credetemi ne vale veramente la penaTornando indietro faresti ancora questa scelta?Certo. Non nascondo che il primo anno avevo più di qualche dubbio a proposito.Venivo da un istituto tecnico e le difficoltà per me erano tante. Mi sono detto che se non volevo rinunciare al mio sogno dovevo rimboccarmi le maniche e fare di più.....Sono contento di questa scelta e la soddisfazione della laurea non ha prezzo.A quali sbocchi occupazionali aspiri?Ho concluso il primo ciclo, ma ho deciso di continuare la magistrale (ex specialistica). E’ necessario completare gli studi se si vuole ricoprire incarichi importanti e di responsabilità. La mia aspirazione, avendo scelto il ramo energia, sarebbe quello di diventare un energy manager ossia il responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia; una figura relativamente nuova ma già molto richiesta sia nelle pubbliche amministrazioni che in società privateChe consiglio daresti a chi volesse iscriversi?Come dicevo poco fa bisogna impegnarsi.....Ma l’impegno non significa entrare in convento

A quale corso di laurea sei iscritto?Al corso di laurea in ingegneria EdileLo consiglieresti?Si, assolutamentePerché?Perché credo che questo corso fornisca una preparazione atta a sviluppare una notevole elasticità mentale, requisito fondamentale in ambito progettuale.Quali ritieni possano essere i punti forti o anche punti deboli del tuo corso di laurea?Dal punto di vista formativo i vari corsi mirano a creare figure professionali differenti, un punto di forza, rispetto ad altri corsi, consiste nella presenza di un numero molto alto di esami progettuali, di rilievo, di gruppo, che risultano didatticamente molto efficienti e contemporaneamente molto piacevoli.Tornando indietro faresti ancora questa scelta?Assolutamente siA quali sbocchi occupazionali aspiri?Lo sbocco occupazionale può essere un altro punto a nostro vantaggio in quanto neolaureati possiamo scegliere se intraprendere la carriera da libero professionista oppure lavorare in azienda.Che consiglio daresti a chi volesse iscriversi?Il mio consiglio è di impegnarsi molto, armarsi di tanta buona volontà e soprattutto tanta tanta passione perché è un corso di laurea che richiede costanza nello studio. In fine....architetto chi molla....

A quale corso di laurea sei iscritto?Al corso di laurea di ingegneria elettronica.Lo consiglieresti?Per chi è interessato a questo campo, certamente.Perché?Beh,perchè è un campo in continua evoluzione che ci proietta nel futuro, ormai l’elettronica è presente in ogni cosa.Quali ritieni possano essere i punti forti o anche i punti deboli del tuo corso di laurea?Il punto forte è il vasto campo che copre perchè riusciamo ad apprendere anche ulteriori conoscenze che riguardano il campo dell’informatica e delle telecomunicazioni che ci sono molto vicini, tuttavia questo è allo stesso tempo un punto debole per chi non ha bene le idee chiare su cosa specializzarsi in futuro o per chi è invece interessato solamente all’elettronica.Tornando indietro faresti ancora questa scelta?Credo di sì, ma forse stavolta la farei tramite accademia militare.A quali sbocchi occupazionali aspiri?Come penso tutti sarebbe bello riuscire a diventare un dirigente aziendale, ma data la crisi che c’è in giro un posto fisso con un buon stipendio non sarebbe male come inizio.Che consiglio daresti a chi volesse iscriversi?Il mio consiglio è quello di non arrendersi alle prime difficoltà e di andare avanti cercando di vivere l’università al meglio, serve soprattutto avere buone capacità matematiche e fisiche, quindi il primo anno ragazzi mettetevi sotto perchè servirà per quelli successivi, ma non dimenticate che lo studio è sì importante, ma non bisogna certo trascurare il resto, visto i problemi che stiamo avendo e avremo in un prossimo futuro, a causa di alcune leggi, spero di vedervi partecipare attivamente alla vita universitaria.

A quale corso di laurea sei iscritto?Ingegneria biomedica Lo consiglieresti?SIPerché? Perché é un campo che ti permette di sviluppare e lavorare a progetti mirati al miglioramento del health care e dei problemi diagniostici e di salute in generale senza necessariamente dover conseguire anni e anni di studi in medicinaQuali ritieni possano essere i punti forti o anche i punti deboli del tuo corso di laurea? I punti forti:la possibilità di lavorare all’ estero in alti settori scientifici e l’ interdisciplinarietà punti deboli: l’ importanza del nostro ruolo ancora non è stata riconosciuta ed approvata totalmente;nonostante la necessità di un ingegnere biomedico in sala operatoria , aziende ospedaliere,industrie e siti di progettazione si pensa a noi come una figura che deve sottostare al medico mentre il nostro scopo è l’ interazione, e solo il nostro lavoro potrà dimostrarlo. Tornando indietro faresti ancora questa scelta?SiA quali sbocchi occupazionali aspiri?Nel mio specifico caso sono orientata verso l’ organizzazione e l’ automazione delle strutture sanitarie con particolare attenzione alla telemedicina ed alla progettazione di tutto cio che potrà rendere la convalescenza del paziente a casa migliore Che consiglio daresti a chi volesse iscriversi?Di fissare da subito i propi obiettivi e impegnarsi sin da subito negli esami basilari quali analisi e fisica

e affondare la testa sui libri. Impegnarsi vuol dire trarre il massimo profitto dai corsi e dalla disponibilità dei docenti nei ricevimenti non avendo il timore reverenziale di chiarire un dubbio. E’ fondamentale l’organizzazione sia del tempo, sia con i colleghi confrontandosi sempre e perché no, trovare anche il/la ragazzo/a, (anche se la presenza di ragazze a meccanica è un punto dolente).Scherzi a parte.....affrontate l’università con forza e caparbia e non lasciatevi intimorire da qualche esame tosto o docente un pò burbero.....se questo è il vostro sogno, lottate per realizzarlo. In bocca al lupo!!!!

Page 9: Stay Tuned on Ingegneria!ingegno.pdf · 2010-11-12 · Stay Tuned on Ingegneria! made by ASSIEME Con il patrocinio di: In collaborazione con: Copia gratuita. 2 3 Sommario AS.S.I.:

Questo opuscolo Ë stato realizzato grazie all’aiuto ed al supporto di tutti i nostri amici e simpatizzanti. Si ringraziano in particolare: Mimmo Petrazzuoli, Marco Race, Dario Sabini, Gianrolando Scaringi, Vincenzo Caragallo, Robert David Friets, Federico Sabini, Alexandros Paipais, Antonio Cozzolino, Pierluigi Cirillo, Filippo Maria Vairo, Giovanni Esposito, Antonio Cervera, Pietro Credendino, Francesco Maddalena, Giuseppe Massaro, Francesco Esposito, Yacopo Boccuti, Giorgio Varchetta, Francesco Paolo Sica,Gabriele Grillo, Thomas Romano, Giuseppe Saccone, Ottavio Gallo, Debora Bucci, Diana Fanzini, Angelo Sorrentino, Alessandro Rossi, Davide Petruzziello, Paolo Perrone, Matteo Saveriano, Marino Mariano, Giorgia Pagliano, Elleno Noviello, Maddalena Mattiello, Rachele Tudda, Gabriele Sommantico, Nello Florio, Giuseppe DeFalco, Marcello Spagnuolo, Antonello Catalano, Andrea Melchiorre, Fulvio Graniero, Vincenzo Zarra, Nicola Scotto, Simona Sommantico, Ivan Squillaciotti, Claudio Cipolletta, Lucia Annunziata, Raffaele De Maria, Giuseppe Petrazzuoli, Andrea Di Meo, Rossella De Stefano, Mario Di Pippo, Giuseppe Montanino, Andrea Livio Quaranta, Emiliano Angelone, Domenico Palomba, Daniele Davide, Claudia Gelmi, Nicola Chieffo.

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