stadio 5 inter-milan

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Parola al Baffo Col derby la gente LA GARA CHE CAMBIA LA STAGIONE SI SALVI CHI PUÒ CONTA SOLO VINCERE COLLOVATI torna a sognare Sandro Mazzola a pag. 4 AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTER TECNO MOTORS SPA I CUGINI INTERVISTA PALLA ALL’ONOREVOLE LA PARTITA Tramacere a pag. 2 Tramacere a pag. 6 Lara Comi a pag. 7 COMMENTO Corso Novara, 135 27029 Vigevano (PV) 0381-326978 TECNO MOTORS SPA Via Don Minzoni, 24 21053 Castellanza (VA) 0331-426711 TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 66 21100 Varese (VA) 0332-335588 TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI) 02-97270960 Domenica 22 dicembre 2013 Anno 3 n 43 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO STRACITTADINA STRAMALATA la serata dei derbyvory S. Bisceglia a pag. 3 Anelli a pag. 4 “E’ FINITO IL TEMPO DEGLI 0-0” CARLO FIDANZA GUIDO PODESTÀ

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Page 1: Stadio 5 Inter-Milan

Parola al BaffoCol derbyla gente

LA GARA CHECAMBIA LASTAGIONE

SI SALVI CHI PUÒ

CONTA SOLOVINCERE

COLLOVATI

torna a sognareSandro Mazzola a pag. 4

AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTERTECNO MOTORS SPA

I CUGINI

INTERVISTA

PALLAALL’ONOREVOLE

LA PARTITA

Tramacere a pag. 2

Tramacere a pag. 6

Lara Comi a pag. 7

COMMENTO

Corso Novara, 135 27029 Vigevano (PV)

0381-326978

TECNO MOTORS SPAVia Don Minzoni, 24

21053 Castellanza (VA)0331-426711

TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 6621100 Varese (VA)

0332-335588

TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI)

02-97270960

Domenica 22 dicembre 2013 Anno 3 n 43 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

STRACITTADINA STRAMALATAla serata dei derbyvory

S. Bisceglia a pag. 3

Anelli a pag. 4

“E’ FINITO IL TEMPO DEGLI 0-0”

CARLOFIDANZA

GUIDOPODESTÀ

Page 2: Stadio 5 Inter-Milan

domenica 22 dicembre 2013 2

Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani

Allenatore:Walter Mazzarri

Allenatore:Masimiliano

Allegri

INTER (3-5-1-1)

Arbitro: Paolo Mazzoleni di Bergamo

STADIO

In CasaUltima Vittoria 10/11/13

Inter-Livorno 2-0Ultimo Pareggio 8/12/13

Inter-Parma 3-3Ultima Sconfitta 6/10/13

Inter-Roma 0-3

Fuori CasaUltima Vittoria 3/11/13

Udinese-Inter 0-3Ultimo Pareggio 24/11/13

Bologna-Inter 1-1Ultima Sconfitta 15/12/13

Napoli-Inter 4-2

In CasaUltima Vittoria 20/10/13

Milan-Udinese 1-0Ultimo Pareggio 15/12/13

Milan-Roma 2-2Ultima Sconfitta 3/11/13

Milan-Fiorentina 0-2

Fuori CasaUltima Vittoria 1/12/13

Catania-Milan 1-3Ultimo Pareggio 8/12/13

Livorno-Milan 2-2Ultima Sconfitta 27/10/13

Parma-Milan 3-2

MILAN (4-3-1-2) Handanovic;

Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Taider, Cambiasso, Kovacic,

Nagatomo; Guarin; Palacio.

Abbiati;

De Sciglio, Bonera, Zapata, Constant; Poli, De Jong, Muntari;

Kaka; Balotelli, Matri.

MEAZZA ORE 20,45INTER MILAN

SeveraBisceglia

E’ il derby della Madonnina n. 81, quello che si celebra

questa sera, in casa dei neraz-zurri. Negli 80 match disputati da quando esiste il girone unico, l’Inter ha vinto 27 volte, contro le 24 dei cugini. I pareggi sono 28. Il primo match giocato nel campionato di Serie A, risale al 13 aprile 1930 e fu vinto dai ne-razzurri con una doppietta di Se-rantoni. La stracittadina con più

DERBY INCERTOLa favorita è l’Inter ma il Milan non è morto

giocata in casa della Beneamata vede segnare più gol nel secon-do tempo. Nella prima frazione le due squadre hanno realizza-to 103 reti, mentre nella ripresa sono 115. Nel primo tempo l’In-ter ha realizzato 53 gol, il Milan

gol è stata quella del 6 novembre 1949, conclusasi sul punteggio di 6-5 per l’Inter. Comincia bene il Milan con una doppietta di Candiani, poi i nerazzurri ac-corciano le distanze con Nyers, Nordhal e Liedholm allungano per i rossoneri, poi Amadei e ancora Nyers per il momentaneo 4-3. I padroni di casa ribaltano il punteggio con Amadei e Loren-zi, pareggio di Annovazzi e, in-fine, vittoria dei padroni di casa con il terzo gol di Amadei al 19’ della ripresa. Lo scarto maggiore tra le due squadre è quello regi-stratosi nel derby dell’11 maggio 2001 terminato 6-0 in favore dei rossoneri. E’ la 30ª giornata: van-no a segno Comandini e Shev-chenko con una doppietta a te-sta, Giunti e Serginho. Nel derby disputato in casa interista sono stati messi a segno 218 gol, di cui 110 a favore dei nerazzurri e 108 per i rossoneri. La stracittadina

3 di meno. Per quanto riguarda la seconda frazione di gioco, è il Diavolo ad aver segnato più reti: 58, contro le 57 dei rivali. L’ul-timo successo del Milan risale alla 12ª giornata della stagione 2010/2011 e finì con il punteg-gio di 0-1 con gol di Ibrahimovic su rigore dopo appena cinque minuti. L’ultima vittoria dell’In-ter risale alla 37ª giornata della stagione 2011/2012 e terminò 4-2 con reti di Milito, doppietta di Ibrahimovic per i rossoneri, ancora una doppietta di Mili-to e ultimo gol di Maicon. Una curiosità: in questo match fu-rono concessi e trasformati ben quattro rigori (due per parte). Lo scorso campionato finì 1-1 con gol di El Shaarawy e pareggio di Schelotto al 71’. I grandi golea-dor della sfida giocata in casa dei “bauscia” sono Istvan Nyers con 8 centri e Andriy Shevchenko con 7.

statistiche

Inter e Milan non riescono più a vincere. I nerazzurri non lo

fanno dal 10 novembre, i rosso-neri da due partite, se poi contia-mo che in mezzo c’è stata anche la partita di Champions sale ul-teriormente il deficit di queste due squadre. In totale sei partite in campionato con cinque pa-reggi e una sconfitta. Gli uomini di Walter Mazzarri hanno vinto con il Trapani in Coppa Italia (avessi detto…). Là davanti c’è un treno che si chiama Juven-tus, la Roma è a -5, poi Napoli e Fiorentina. Questo derby arriva in un momento agrodolce: Inter quasi in ginocchio con le sue in-certezze e misteri da risolvere e Milan in netta ripresa, ma anco-ra non troppo lontano dall’apatia che lo assalito nelle prime gior-nate. La Champions è rosolio, è una cura termale che tonifica corpo e mente, ma qualcosa an-cora non va. Terremoto Barbara sembra che si sia placato, ma chissà ancora per quanto. Girano voci pericolose sul suo operato, ma finché sono voci prendiamo tutto con le pinze. Dall’altra par-te del Navaglio, Mazzarri masti-ca amaro. Contro il Napoli non ha sfigurato, ma la dote tecnica non è una cosa che s’improvvisa. Taider non è Xavi, Alvarez non è Baggio, Rolando e Ranocchia danno affidabilità come un sac-chetto della spesa con dentro cinquanta chili: facile capire il destino del povero sacchetto. Si pensa al mercato, ma vendere Guarin non risolve tutti i mali. In giro ci sono ottimi giocatori, ma costano e se sono giovani an-cora di più. I giovani l’Inter non li tiene: Biraghi, Donati, Caldiro-la, Bardi, Livaija, M’Baye e Dun-can giocano altrove, Kovacic sembra un pesce fuor d’acqua, Taider non può fare la differen-za e il resto è un pianto. Palacio, prima o poi, salterà in aria, non me ne vogliano i tifosi nerazzur-ri, ma ancora per quanto l’argen-tino dovrà sobbarcarsi tutte le paturnie di uno schema che non lo agevola per niente. Ha realiz-zato già nove gol: un fenomeno. Manca una punta vera, perché Icardi ha la testa da un’altra parte e Belfodil per Mazzarri è più an-tipatico del signor Burns, il ricco della serie di cartoni animati dei Simpson. Non se ne esce. E poi c’è la sfiga. Da quando Thohir è sbarcato a Milano, la sua squa-dra non ne sta azzeccando una. Forse è solo una coincidenza. Forse… Intanto c’è il derby. Chi perde affoga, chi vince ha poco da brindare. Ma da qualche par-te bisogna pure iniziare. Non im-porta chi vince, purché qualcuno riesca. Chi perderà vorrà sparire sicuramente, magari fischiettan-do le note della canzone di Euge-nio Finardi: “Extraterrestre por-tami via, voglio una stella che sia tutta mia, extraterrestre vienimi a cercare, voglio un pianeta su cui ricominciare”.

Si dice spesso che una partita come un derby, racchiuda al

suo interno ben più di una sem-plice questione legata ai tre punti in palio. Non è solo il concetto di una settimana (in questo caso 20 giorni) di sfottò e predomi-nio territoriale di una città, non è solo la possibilità di vivere il periodo susseguente in un’ottica positiva o negativa in base al ri-sultato. Questo derby, che arriva alla 17esima giornata di campio-nato comprende, soprattutto per l’Inter, un bivio a due vie che i nerazzurri imboccheranno in base a come ne uscirà la squadra capitanata da Walter Mazzarri.La sconfitta subita sul campo del Napoli ha confermato come, no-nostante l’attenzione maniacale per i dettagli del suo allenatore, l’Inter sia ben lontana dall’esse-re uscita dal periodo negativo che ha portato a soltanto 3 punti

Questa gara cambia tutta una stagioneL’Inter non vince da oltre un mese

EmanueleTramacere

partitasui 12 disponibili nelle ultime 4 giornate e un bottino interessan-te di 7 gol fatti, ma ben 9 subiti.Proprio il dato relativo ai gol incassati da Samir Handanovic nell’ultimo sfortunato periodo fa storcere fortemente il naso all’allenatore originario di San Vincenzo. L’equilibrio tattico fra i reparti, la rinuncia alla secon-da punta di ruolo, la scelta di adottare un atteggiamento pru-dente, ma volto a ripartire velo-cemente in contropiede erano tutti accorgimenti che, ad inizio stagione, avevano come primo e unico obiettivo quello di garan-tire solidità al reparto arretrato. I primi infortuni di stagione, il calo di forma e di rendimento dei titolarissimi e la mancanza di vere e proprie alternative, tutta-via, hanno portato i nerazzurri a mancare clamorosamente gli ultimi appuntamenti. Ma, come detto, questo derby è ben più di un semplice, importante appun-tamento. Questa stracittadina consegnerà alla nuova proprie-tà un’idea ben chiara di quanto questa squadra potrà ottenere, in queste condizioni. Da qui al

termine della stagione. Con il mercato alle porte, dare un for-te segnale di rilancio potrebbe portare Erick Thohir ad un co-spicuo investimento per poter inseguire il sogno di una qua-lificazione in Champions Lea-gue. Un fallimento, al contrario, potrebbe accelerare il processo di ringiovanimento program-mato alla fine di questa stagione con la scelta di non rinnovare la maggior parte dei giocatori al di sopra dei trent’anni d’età. Ecco perché Mazzarri, che ovviamen-te prediligerebbe la prima via di questa biforcazione, si affiderà ancora una volta alla migliore delle formazioni possibili. Il 3-5-1-1 tornerà, in virtù della squa-lifica di Ricky Alvarez, ad esse-re molto più compatto e molto meno spregiudicato. Kovacic e Taider affiancheranno Cambias-so in mediana e sarà ancora una volta il partente Fredy Guarin a supportare Rodrigo Palacio in attacco. I maggiori dubbi riguar-dano, ovviamente, la difesa. Ra-nocchia-Juan Jesus e Rolando si giocano le due maglie rimanenti al fianco di Campagnaro, ma non va sottovalutato il rientro di un leader come Walter Samuel. Sì, questo derby vale molto di più di tre semplici punti e la gio-ia della supremazia territoriale con i vicini rossoneri. Sotto gli occhi del presidente Thohir, la partita contro il Milan sarà uno sguardo verso il futuro prossimo dell’intera società nerazzurro. La palla passa a Mazzarri che sarà, una volta per tutte, padrone del proprio destino.il tecnico nerazzurro Walter Mazzarri

Page 3: Stadio 5 Inter-Milan

3domenica 22 dicembre 2013

LA CLASSIFICA TURNO ODIERNO

PROSSIMO turnoclassifica marcatori

MIGLIOR ATTACCO

Miglior DIFESA

15ª Giornata

L’Inter, in questo derby, farà fatica a liberarsi dei fanta-

smi di Napoli, sono ben quattro quelli che angosciano i nerazzur-ri: Higuain, Mertens, Dzemaili e Callejon. Solo per un piccolo er-rore, all’elenco non si è aggiunto l’ex Pandev che si è fatto parare un rigore da Handanovic nei mi-

SOTTO A CHI TOCCASI SALVI CHI PUO’ Severa

Bisceglia

commento

nuti finali. Da non sottovalutare in questa stracittadina l’assenza di Alvarez a causa dell’espulsione rimediata, sempre in terra vesu-viana, per doppia ammonizione e la partita che farà Fredy Gua-rin, a lui il merito, sembrerebbe, della prima cessione di lusso della nuova gestione. Il Chelsea

sarebbe pronto a versare per lui 11 milioni di euro più 3 di bo-nus. Quella di Napoli è stata una partita dal grande significato: il riscatto. L’ex tecnico nerazzurro Benitez ha avuto la meglio sull’ex tecnico partenopeo Mazzarri, si sono giocati tutto in 35 minu-ti di gara. Oggi l’Inter, sempre

più ‘incerottata’ proverà a dire la ‘sua’ (in realtà non si è ancora ben compreso quale sia la ‘sua’) contro un Milan galvanizza-to dalla passaggio del turno in Champions, ma sempre più de-moralizzato dalla patologia del pareggio che l’ha colpito anche contro la Roma. Capitan Tot-ti, rientrato dopo 59 giorni in sostituzione di Destro al 64’, ha provato ad andare oltre il pari, che non è servito a nessuna delle due squadre, senza però riuscir-vi. Balotelli al 92’ si è divorato, mettendo la palla al lato dopo un dribbling degno di nota, il gol che valeva 3 punti. Il Milan sem-brava deciso a risalire la china, ma non va proprio. La classifica rossonera grida vendetta, si salvi chi può. Se questo non bastasse a rendere sempre più povero il nostro campionato, con la Juven-tus lanciata in solitaria verso lo scudetto, ci aggiungiamo anche i nuovi sviluppi legati all’inchie-sta sul calcioscommesse. Nuo-vi indagati Gattuso e Brocchi, nell’occhio del ciclone le partite, finora escluse dall’inchiesta, di Milan, Juventus e Inter. Sotto a chi tocca.Fredy Guarin in partenza per Londra subito dopo il derby

EnzoOcchiuto

Bioritmi

IL MILAN PARTE FAVORITO

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/-1 Juventus 43 16 14 1 1 35 10 252 Roma 38 16 11 5 0 31 7 243 Napoli 35 16 11 2 3 35 19 164 Fiorentina 30 16 9 3 4 32 20 125 Inter 28 16 7 7 2 36 21 156 Verona 26 16 8 2 6 27 25 27 Torino 22 16 5 7 4 26 23 38 Lazio 20 16 5 5 6 21 22 -19 Genoa 20 16 5 5 6 17 19 -210 Milan 19 16 4 7 5 25 25 011 Parma 19 16 4 7 5 22 24 -212 Cagliari 19 16 4 7 5 17 23 -613 Atalanta 18 16 5 3 8 17 21 -414 Sampdoria 17 16 4 5 7 18 24 -615 Udinese 17 16 5 2 9 15 21 -616 Chievo 15 16 4 3 9 12 19 -717 Sassuolo 14 16 3 5 8 17 35 -1818 Livorno 13 16 3 4 9 15 27 -1219 Bologna 12 16 2 6 8 16 31 -1520 Catania 10 16 2 4 10 10 28 -18

Pos. Squadra Goal1 Inter 362 Napoli 352 Juventus 354 Fiorentina 325 Roma 316 Verona 277 Torino 268 Milan 259 Parma 2210 Lazio 2111 Sampdoria 1812 Sassuolo 1712 Cagliari 1712 Genoa 1712 Atalanta 1716 Bologna 1617 Livorno 1517 Udinese 1519 Chievo 1220 Catania 10

Pos. Squadra Goal1 Roma 72 Juventus 103 Genoa 193 Chievo 193 Napoli 196 Fiorentina 207 Inter 217 Udinese 217 Atalanta 2110 Lazio 2211 Cagliari 2311 Torino 2313 Sampdoria 2413 Parma 2415 Milan 2515 Verona 2517 Livorno 2718 Catania 2819 Bologna 3120 Sassuolo 35

Pos. Giocatore Gol Squadra1. G. Rossi 13 Fiorentina2 C. Tévez 10 Juventus3 R. Palacio 9 Inter4 J. Callejón 8 Napoli4 A. Cerci 8 Torino4 G. Higuaín 8 Napoli7 A. Gilardino 7 Genoa7 Jorginho 7 Verona7 D. Berardi 7 Sassuolo10 A. Cassano 6 Parma10 G. Pandev 6 Napoli

Sabato 21 Dicembre 18:00 Livorno-UdineseStadio Armando Picchi, Livorno20:45 Cagliari-NapoliStadio Sant’Elia, CagliariDomenica 22 Dicembre 12:30 Bologna-GenoaStadio Dall’Ara, Bologna15:00 Verona-LazioStadio Marc Antonio Bentegodi, Verona15:00 Sampdoria-ParmaStadio Luigi Ferraris, Genova15:00 Sassuolo-FiorentinaStadio Città del Tricolore, Reggio Emilia15:00 Atalanta-JuventusStadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo15:00 Roma-CataniaStadio Olimpico, Roma15:00 Torino-Chievo Stadio Olimpico, Torino20:45 Inter-MilanStadio Giuseppe Meazza, Milano

Chievo-Cagliari Fiorentina-Livorno Juventus-RomaNapoli-Sampdoria Udinese-VeronaMilan-AtalantaCatania-Bologna Genoa-SassuoloParma-TorinoLazio-Inter

Il derby della Madonnina rega-la molte incertezze in merito

ai bioritmi stilati alla vigilia della partita. La squadra rossonera è leggermente favorita rispetto ai nerazzurri che vantano un va-lore attorno 5,99 contro il 6,04. L’Inter, infatti, sia intellettiva-mente che emotivamente risulta essere un gradino più sotto nei confronti del Milan. L’undici di Allegri registra sul piano emoti-vo un significativo 6,15 mentre su quello intellettivo i bioritmi si aggirano attorno ai 6,01, cioè leggermente superiori al team di Mazzarri fermo a quota 5,98 e 5,93. Sul piano individuale tie-ne banco Mexes che registra un valore totale di 6,49 (intelletto, emotività, fisicità) mentre a bre-ve distanza troviamo De Sciglio con 6,46 seguito a ruota da Za-pata con 6,45. La classe operaia rossonera che ha salvato il risul-tato con la Roma dovrebbe esse-re il punto di forza per frenare le

folate dell’Inter in questo derby particolare della Madonnina. Un po’ sotto tono risultano Kakà e El Shaarawy con un valore che va-ria tra i 6,34 e 6,35. In campo in-terista risulta piuttosto sotto me-dia Handanovic non tanto per le quattro reti incassate al San Paolo dal Napoli quanto per l’at-tuale sua condizione psicofisica negativa. Il portiere sloveno re-gistra infatti un bioritmo di 5,88 contro il collega Gabriel fermo a 6,19. Gli altri nerazzurri vantano discreti valori. Stanno bene so-prattutto Guarin (6,41), Palacio (6,49) e Kovacic (6,49). In difesa troviamo su tutti Rolando con 6,49 mentre Ranocchia registra 6,45.

Page 4: Stadio 5 Inter-Milan

domenica 22 dicembre 2013 4

AlessandraCaronni

l’ospite ALESSANDRO MATRI PUPILLO DI ALLEGRILa valigia è pronta, ha deluso le aspettative di tutti

Allegri si aspettava molto di più da Alessandro Matri. È

stato proprio il tecnico rossone-ro a fine mercato a chiedere alla dirigenza che stava in via Turati l’acquisto dell’allora attaccante della Juventus. Arrivato a Mila-no per 12 milioni di euro, Matri non ha soddisfatto le esigenze del club, per ora ha segnato solo un gol in campionato. Se contro la Roma non farà bene è previ-sto il taglio a gennaio. La Lazio è pronta a fare un’offerta consi-stente. Matri tuttavia sembra sia abituato a tenere semiaperta la valigia sul letto. Lo sa bene an-che la sua compagna ed ex Veli-na Federica Nargi. Almeno sino dal periodo in cui esordì in A nel 2003 durante la partita con il Piacenza persa dai rossoneri per 4-2. Matri ha sempre giocato da titolare e sempre ha viaggiato

Nato a Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, il 19 ago-sto dell’84, Alessandro Matri è un attaccante del Milan che ama muoversi lungo la profondità del campo. Spicca inoltre per la qua-lità dei movimenti offensivi e dei tempi di inserimento. Dotato di spirito di sacrificio, è anche abile nel pressing.

Chi è Alessandro Matri

Il derby è sempre il derby. In-ter e Milan possono viaggiare

a centro classifica ma quando arriva la stracittadina tutti al-zano le antenne indirizzandole

COL DERBY LA GENTE TORNA A SOGNARESandro

Mazzola

su San Siro per vedere come va a finire. Sulla carta stavolta non c’è una favorita, in primo luogo perché la squadra di Mazzarri arriva dalla pesante sconfitta del San Paolo col Napoli, in secon-do perché i cugini con la Roma nel posticipo di lunedì sera sono riusciti per un soffio, anche con un po’ di fortuna, a raddrizzare un risultato che parlava tutto a

favore dei giallorossi. Col pareg-gio di San Siro la Juventus scap-pa. I bianconeri a Torino hanno messo al tappeto il Sassuolo e ora il loro vantaggio è aumentato in maniera preoccupante sulla cop-pia Roma e Napoli che insegue. Senza dubbio è un anno diffici-le per le due milanesi che fanno fatica ad ingranare malgrado le belle premesse di inizio stagione.

AndreaAnelli

i cugini

CONTA SOLO VINCERETra assenze, disordine societario e sorprese tatticheIl Milan deve essere sempre

padrone del campo e mostra-re un gioco spettacolare sia in casa sia in trasferta. Questo è il famoso diktat di Silvio Berlu-sconi, la mission che impartisce ad ogni allenatore che siede sul-la panchina rossonera. Ci sono serate, però, che rientrano nei “casi speciali” quelli cui non si fa riferimento al precetto pre-sidenziale, serate in cui va bene anche subire il gioco avversario per novanta minuti e segnare in contropiede, oppure vince-re grazie ad un autogol. Di più, un gol in fuorigioco e di meglio non si può chiedere! Questa è una di quelle serate, senza se e senza ma, conta soltanto la vit-toria finale, per troppi motivi. Il Milan non vince un derby ormai da troppo tempo, l’ultimo risale al mese di aprile 2011, stagione coronata con lo scudetto, tempi lontani. Da quel momento sono arrivate solo delusioni e pareggi che lasciano comunque l’amaro in bocca, stasera serve vincere anche per la classifica. Non di-mentichiamo che la risalita in classifica è lenta e faticosa, oltre al fatto che andrà anche iniziata prima o poi. La qualificazione agli ottavi di Champions League ha offuscato leggermente anche la situazione societaria ambi-gua che persiste ormai da quasi un mese. Difficile immaginare un futuro roseo per la coppia di amministratori delegati più bel-la del mondo. I rapporti di fac-ciata sono buoni, ma l’apparen-za inganna e quando ci sarà da mettere mano al portafoglio per rinforzare la rosa con un media-no (Montolivo e Muntari squa-lificati per l’andata con l’Atletico Madrid) si riapriranno le dispute

tirando in ballo anche tutto il re-sto. Herbert Kilpin sarebbe con-tento di festeggiare con qualche giorno di ritardo il compleanno del Milan o di ricevere un degno regalo di Natale; insomma, una serie infinita di buoni motivi per portare a casa i tre punti. Non mancano le difficoltà per Alle-gri che dovrà reinventarsi mezza squadra in virtù della squalifica di Montolivo e di alcuni lungo degenti che sembrano non voler lasciale solo il dott. Tavana in infermeria. Abbiati dovrebbe re-cuperare il suo posto visto anche il poco affidamento che si può fare ora su Gabriel, in difesa ci sarà De Sciglio a destra con Za-pata e Bonera centrali, a sinistra potrebbe rientrare Emanuelson e non si può escludere uno spo-stamento a sinistra di Mattia De Sciglio se rientrasse anche Aba-te. Meno dubbi dalla cintola in su. De Jong, Muntari e Poli sulla linea mediana mentre davan-ti Balotelli, osservato speciale, “disobbedisce” a Berlusconi che lo vorrebbe più vicino alla por-ta avversaria retrocedendo sulla linea di Kakà lasciando Matri unica punta. Qualche anno fa l’ultima gara prima della sosta natalizia era considerata da bol-lino nero per Adriano Galliani che temeva (a ragione) il calo mentale, ora con un derby tutto da giocare almeno questo aspet-to pare essere superato.

Per il Milan il discorso è un po’ diverso: loro hanno la Cham-pions noi la Coppa Italia. A pro-posito di Champions, attenzione all’Atletico Madrid. La squadra di Simeone in Liga sta rendendo la vita difficile al Barcellona e al Real e negli ultimi quattro anni si è portata a casa due Supercop-pe europee con una disinvoltura straordinaria. Quindi occhio a sottovalutare l’impegno sorri-dendo al sorteggio di Nyon per lo scampato pericolo. E’ vero, se dall’urna fosse stato estratto il Bayern Monaco o il Real Ma-drid, visto che il Barcellona era già stato avversario dei rossoneri nel girone di qualificazione, l’At-letico sarebbe stato il risultato più gradito, però con Chelsea o Borussia la situazione pote-va essere migliore. Tornando al campionato oggi le difficoltà maggiori sembra forse averle la Juventus impegnata a Bergamo con l’Atalanta. La Roma ospiterà il Catania probabilmente la do-menica potrebbe regalare qual-che nuova sorpresa.

su e giù per l’Italia, indossando le maglie di Prato e Lumezza-ne. Il 30 agosto di quest’anno, dopo diversi passaggi tra Rimi-ni, Cagliari e infine Juventus, è stato ufficializzato il suo ritorno al Milan; il giocatore arriva alla corte del Diavolo a titolo defini-tivo per 11 milioni di euro (pa-gabili in 4 anni) scegliendo di indossare la casacca numero 9.

È il primo giorno di settembre quando, in occasione della par-tita interna vinta per 3-1 contro il Cagliari, sua ex squadra, Matri è nuovamente milanista. Il 27 ottobre è la volta del suo primo gol nella trasferta persa per 3-2 contro il Parma. Ma il capitolo importante è la parentesi sem-pre aperta con la Nazionale. Il 6 febbraio del 2011 è la data che lo ha chiamato in causa per la con-vocazione in Azzurro: la prima volta arriva grazie al cittì Cesare Prandelli in vista dell’amichevole contro la Germania (finita 1-1 e durante la quale non viene però impiegato). A marzo sfida la Slovenia (0-1). Contro l’Ucraina

(0-2) entra al posto di Giuseppe Rossi e segna il gol dello 0-2.

Page 5: Stadio 5 Inter-Milan

5domenica 22 dicembre 2013 amarcordMario Balotelli con i colori nerazzurri 2007-2010

SuperMario al Milan dal 2013

Andrea Poli al Milan dal 2013

Andrea Poli in nerazzurro 2011-2012

Il ‘divin codino’ in rossonero dal 1995 al 1997Roberto Baggio all’Inter dal 1998 al 2000

Christian Vieri al Milan nella stagione 2005-2006

Christian Vieri all’Inter dal 1999 al 2005

Gianpaolo Pazzini all’Inter, stagione 2011-2012

Gianpaolo Pazzini al Milan dal 2012

Antonio Cassano al Milan nella stagione 2011-2012

Antonio Cassanonell’unica stagione nerazzurra 2012-2013.

Page 6: Stadio 5 Inter-Milan

domenica 22 dicembre 2013 6

Si alza il sipario stasera a San Siro sul derby della Madon-

nina. E’ una stracittadina che si presenta un po’ anomala in que-sta circostanza per la posizione in classifica delle due squadre ma è pur sempre una sfida ca-pace di infiammare la passione dei tifosi per una notte dopo le delusioni in campionato. Se vin-ce l’Inter cosa cambia? Poco e niente. Se vince il Milan? Idem. Si fa solo un piccolo passo avanti in graduatoria e poi si va man-giare il panettone di Natale che potrebbe risultare indigesto per l’allenatore che perde l’appunta-mento di oggi in funzione futura. Classifica alla mano la posizione delle due milanesi è veramen-te preoccupante anche perché, poco per volta, sia a Mazzarri che ad Allegri corrono il rischio di perdere il treno dell’Europa con largo anticipo a dispetto delle belle premesse di inizio sta-gione. Su una sponda c’è il nuovo arrivato Thohir che scalpita per un primo successo targato Inter della sua nuova gestione, dall’al-tra c’è il Cavaliere tormentato e

LauraTangari

campionato

DERBY DI FUOCOCHI PERDE VA IN CRISIpieno di incubi per la sua squa-dra rossonera che non decolla in campionato manco a spingerla su un Airbus. Un successo del Diavolo potrebbe dare uno scos-sone all’ambiente ma il guaio è che anche in casa del Biscione la situazione è la stessa di quella del Portello (ndr nuova sede milani-sta in fondo al Sempione). Intan-to questo pomeriggio, aperitivo del derby della Madonnina, la Juventus va a Bergamo affron-

tando un’Atalanta avara di punti con le avversarie sul proprio ter-reno di gioco, pronta ad azzan-nare la Vecchia Signora al primo errore. Poi c’è la Roma che ospita all’Olimpico un Catania sempre più in crisi, infine da occhi lucidi il viaggio a Reggio Emilia della Fiorentina, quarta in classifica, contro quel Sassuolo incoraggia-to dalla critica malgrado il poker incassato a Torino da Buffon e compagni domenica scorsa.

Il Barcellona stringe i tempi con l’Inter per Handanovic.

Il portiere sloveno non sta at-traversando un grande momen-to di forma, tuttavia i catalani stanno facendo pressione sul club nerazzurro per strapparlo alla concorrenza allargatasi con grande preoccupazione negli ultimi tempi. La scorsa settima-na fra i pali del Barca col Villa-real si è rivisto Pinto, il che non è un buon segno in prospettiva futura dal momento che Victor Valdes sembra sul procinto di fare le valige per Milano sponda rossonera. Qualcuno ha parlato dell’interessamento degli spa-gnoli anche per il giovane Ga-briel ma dopo la gara di campio-nato del Milan contro la Roma

IL BARCELLONA SU HANDANOVICquesta ipotesi sembra essersi sciolta come neve al sole nel giro di ventiquattro ore per via della prestazione poco felice del por-tierino milanista. Intanto Gal-liani, dopo l’acquisto di Remy e il confermato arrivo di Honda a gennaio, sta prendendo in esame la possibilità di un aggancio a Basta dell’Udinese per rinforzare le retrovie. La squadra, intanto, con l’arrivo di Remy e Honda ha un organico di trentuno giocato-ri e di conseguenza la rosa verrà sfoltita con la partenza di alme-no tre elementi. Zapata dopo il gol alla Roma non sembra più in pool position per partire, anche se potrebbe essere usato come pedina di scambio con l’Udine-se in merito a Basta. L’Inter ha

richieste invece per Alvarez che piace parecchio al Genoa. Si fa l’ipotesi di Gilardino quale mos-sa nerazzurra ma l’ex milanista a Genova dopo le reti che han-no rilanciato il Grifone, sembra veramente intoccabile. Si torna a parlare di Mascherano al Napoli in cambio di Zuniga che piace a Tata Martino. Infine, il Sassuolo ha richieste per il giovane Berar-di che potrebbe andare alla Juve se partirà Vucinic, seguito con attenzione da Milan e Inter.

LuigiSada

meracato

Handanovic potrebbe partire a gennaio per la Spagna

il derby di Natale, panettone indigesto per chi perde

Difensore centrale dotato di grande capacità tecni-

ca, Fulvio Collovati a Milan ha trovato, per larga parte della sua carriera una casa da cui difficil-mente si sarebbe staccato. Nato e cresciuto nelle giovanili rosso-nere, con il Milan ha esordito, ha ottenuto la gioia dello scudetto della stella (disputato da titolare) e si è anche sacrificato (retroce-dendo in Serie B). Poi la rottura

“E’ FINITO IL TEMPO DEGLI 0-0”Emanuele

Tramacere

l’intervista

Se l’Inter gioca alla Mazzarri può far malepartenze allora potrà fare bene, ma se deve rincorrere come fatto con il Napoli, abbiamo visto che fa enormemente fatica.

L’Inter giocherà “in casa” ma senza i suoi tifosi più accesi. Può influenzare il risultato la squalifica della curva? Dal punto di vista coreografico è sicu-ramente un dispiacere. Però non credo che andrà ad influire sul rendimento della squadra. Io ho giocato i derby per 12 anni, ma

questo è fuori discussione. È in ripresa perché prima aveva del-le difficoltà sia in fase difensiva che sul piano del gioco, ma già contro la Roma ha avuto degli spunti interessanti. Ha migliorato la manovra offensiva dando qua-lità all’attacco. Ecco, se devo dire cosa mancherà a questa squadra nel derby, beh, potrebbe pesare molto l’assenza di Montolivo che, nell’ultimo periodo, è sembrato il giocatore chiave per questo tipo di discorsi.

e la decisione, nell’estate dell’82, di passare il naviglio e acca-sarsi all’Inter. Con i nerazzurri disputò 4 stagioni, ma è con la nazionale italiana che Collovati, proprio in quella famosa estate, trovò la più grande soddisfazio-ne di tutta la carriera: si laureò Campione del Mondo con l’Italia allenata da Enzo Bearzot.

Che partita si aspetta? Mi aspet-to una partita decisa da degli episodi. Sono finiti i tempi dei derby che finiscono 0-0. Vedendo la realtà delle difese sicuramente mi aspetto una partita con gol da entrambe le parti e, vedendo come si sono comportate le due formazioni nell’ultimo periodo, probabilmente vincerà chi farà meno errori in difesa. Il poten-ziale del Milan in fase offensiva è molto più ampio di quello ne-razzurro. Allegri fa giocare la sua squadra con due e a volte anche con tre punti. L’Inter invece si osti-na a giocare con una sola punta e questo condizionerà il gioco delle due squadre. Se l’Inter giocherà alla Mazzarri, ovvero con le ri-

nel momento in cui inizia la par-tita ci si concentra solo sul campo. Quando si deve giocare il contor-no non è più importante come può sembrare in televisione.

Non ci sarà Ricky Alvarez, squalificato e in campo dovrà scendere forzatamente Fredy Guarin che, però, ha già le va-ligie pronte… Ma sai, nel 2013 ormai se sei un professionista non dovresti guardare questo genere di discorsi. Credo che se scenderà in campo Guarin saprà dara tutto. Ciò che mi stupisce, invece è che l’Inter di Thohir debba fare cassa cedendo un giocatore come lui. Se Guarin non rientra nei piani tecnici di Mazzarri allora va bene una cessione. All’Inter non ha mai convinto al 100% è vero, ma se deve essere ceduto soltanto per racimolare un gruzzolo da spen-dere sul mercato allora non va bene e piuttosto mi terrei Guarin.

Il Milan è riuscito, nonostan-te le difficoltà, a non fallire gli appuntamenti più importanti dell’ultimo periodo. E’ un buon segnale? Il Milan è in ripresa,

Questo Milan ricorda quello del 2010 con Leonardo in pan-china? Forte e pericoloso in at-tacco tanto quanto traballante in difesa? Il Milan è in ripresa, ha queste caratteristiche, è vero, però quel Milan è arrivato se-condo alla fine del campionato e pensare oggi che questa squadra possa arrivare a toccare una po-sizione da Champions League mi sembra sia impossibile. Le prime tre forze del campionato sono ben delineate.

Capitolo dirigenti: Thohir e Barbara Berlusconi sono alle prese con delle piccole rivolu-zioni. Ma il mercato è ancora nelle mani di Marco Branca e Adriano Galliani. Cosa può significare per le due squadre? Ma, io credo che per ora non cambi molto, ma sicuramente un passo importante entro la fine dell’anno verrà fatto e qualcosa cambierà. Non a gennaio, ma a giugno sicuramente qualcosa ne-gli assetti societari muterà, anche perché i segnali arrivati finora vanno in direzione di una rottura.

Fulvio CollovatiAl Milan mancherà Montolivo

Fulvio Collovati in compagnia di Enzo Bearzot e Gaetano Scirea

Page 7: Stadio 5 Inter-Milan

7domenica 22 dicembre 2013

Dopo Mou i presunti maghi si sono rivelati dei flop. Rischia anche Mazzarri? “No, Mazzarri è un tecnico di valore che sa tirare fuori il meglio dalle sue squadre. L’Inter è in fase di ricostruzione e bisogna dare fiducia al Mister, anche se mi piacerebbe che ri-schiasse un po’ di più. Siamo l’In-ter e giocare con una sola punta, costringendo Palacio a sfiancarsi su tutto il fronte di attacco, è un’a-nomalia che va superata trovando il giusto equilibrio a centrocampo.WM ha il merito di aver rigene-rato Alvarez e Jonathan ma deve chiarire l’equivoco tattico di Ko-vacic, per evitare di bruciarlo”.

Mou ha di nuovo promesso che tornerà all’Inter.“Mou rimane nelle leggenda ma non dimentico la notte di Madrid e il mancato saluto al ‘Meazza’. Ho la fortuna di non appartenere alla catego-ria ‘vedove di Mou’, a mio avviso troppo ampia tra gli interisti”.

WM chiede rinforzi a gennaio. Quali giocatori servono? “Mi pare serva un bel centrocampi-sta, capace di rompere ma anche di costruire. Quello che avrebbe dovuto essere Paulinho e che non

Lara Comi

Carlo FidanzaEuroparlamentare

“Basta Inter a una sola punta: due attaccanti e una partita gagliarda e battiamo il Milan ”

è ancora Taider. Se lo troviamo possiamo tornare alle due punte, sperando nel pieno recupero di Milito e Icardi (o almeno uno dei due) da affiancare a Palacio. Se così non fosse, dovremmo cercare anche una prima punta, mi pia-cerebbe Dzeko. Poi dobbiamo sfoltire un po’ (Pe-reira, Kuzmanovic e uno tra Ra-nocchia e Guarin) per provare a prendere un centrale difensivo e un cursore di fascia sinistro”.

Si parla di un cambio anche alla dirigenza. Ma perché è stato fatto fuori Oriali? “È uno dei tanti misteri dell’era Moratti,

una delle famose dodici domande della Curva Nord rimaste inevase. A maggior ragione con la nuova presidenza serve un uomo di collegamento tra società e spogliatoio ma io francamente lo cercherei nel calcio, non nella pallavolo”.

Cosa deve fare l’Inter per vin-cere il derby? “Una partita gagliarda in mezzo al campo e ripartenze veloci. Nelle ultime in casa, contro avversari meno insidiosi, siamo stati troppo len-ti in contropiede. Senza Alvarez proverei le due punte e punterei molto sulla spinta dei laterali. Ma

prima di tutto viene la testa”.

Come commenterebbe Pep-pino Prisco l’attuale situazio-ne di classifica del Milan? “Le tante giornate del Milan nella parte destra della classifica lo avrebbero divertito, così come il doppio amministratore delega-to. Ma forse avrebbe fatto notare la disparità nel numero di rigori concessi, ancora zero per noi”. E cosa direbbe di un’Inter a guida indonesiana? “Il Prisco vicepre-sidente avrebbe detto solo bene di Thohir”.

Il derby più bello e il più brutto che ricorda. “Sarebbe facile ri-cordare il derby del 6-0 ma rivivo con più malinconia l’eliminazione in semifinale di Champions con doppio pareggio. Ricordo i gol di Minaudo e De Agostini, il derby di Adrimano ma forse, di recente, ricordo con piacere lo 0-4 in casa Milan del 29 agosto 2009: una dimostrazione di forza straripan-te che fece da preludio al magico Triplete. Ma mi piace ricordare anche quel 4-3 dell’ottobre 2006 quando l’Inter di Mancini in van-taggio 4-1 resistette in 9 contro 11. In entrambi questi trionfi ci fu il sigillo di Dejan Stankovic, un grande campione che ho co-nosciuto anche fuori dal campo e

che porterò sempre nel cuore”.

Lo stadio di San Siro è da rotta-mare? “Affettivamente pensare di rinunciare a San Siro fa male, ma il calcio del futuro è fatto di sta-di di proprietà con 50 mila posti sempre pieni e aree commerciali tutte intorno. Senza questa rifor-ma difficile tornare a competere

con inglesi, spagnoli e tedeschi”.

Chi sarà la carta vincente per questo derby e come finirà? “Dire Palacio è troppo facile. Ho visto Guarin in ripresa, spero in un’altra bella prestazione. Ma pronostici non ne faccio, non vo-glio trasformarmi in una sorta di Enrico Letta in nerazzurro”.

Guido Podestà

“Prendiamoci lo scalpo dei nerazzurri e vediamo di risalire la china”Il Milan è l’unica italiana in Champions, bene in Europa e male in Italia.“Il Milan non ha avuto continu-ità di rendimento per diversi fat-tori, non ultimo quello di essere costretta a mettere in campo una squadra non all’altezza a causa degli infortuni. Ma il profumo d’Europa è sempre attrattivo per i rossoneri. E quando ci sono eventi importanti riesce a giocarsela con chiunque”.

Vista la classifica, è un derby che rispecchia il tempo della crisi delle squadre milanesi?

“A livello europeo la concorrenza sul piano degli investimenti si è fatta sentire, ma non a livello ita-liano. il problema della classifica non dipende dalle risorse econo-miche, piuttosto dalla condizio-ne. Ci sono poi anni che le cose riescono, altri invece non girano. La Juve, per esempio, è in un ciclo positivo”.

Se il Milan batte l’Inter salva la

stagione? “Cominciamo a prendere lo scal-po dei nerazzurri… poi possiamo ragionare se basta o se invece ci darà un po’ di voglia di riprende-re la corsa. Certo la classifica non è da Milan”.

Allegri mangerà il panettone, comunque vada? “Lo mangia di sicuro. In Italia c’è la brutta abitudine di scaricare le colpe sul tecnico se i risultati sono negativi e di condividere i meriti tra tutti quando si vince. Allora dico che il passaggio in Champions è grazie ad Allegri”.

Cosa deve fare il Milan per vin-cere? “Giocare con la consapevolezza che il Milan è superiore, ma non deve fare l’errore che sia sufficien-te. Il modello è giocare col cuore come ha fatto con l’Ajax. Abbia-mo anche un portiere che è una saracinesca”.

Un suo ricordo di un derby passato. “I più belli sono quelli in cui il Milan è riuscito a rimontare lo svantaggio iniziale e a vincere. Nel calcio, come nella vita, non ci si deve arrendere mai”

Come vede il varo del tandem di amministratori delegati, Barbara Berlusconi e Adriano Galliani? “Un passaggio di generazione, utile in questo momento. Se si trova l’equilibrio può funzionare anche per il futuro”.

Se qualche tifoso interista in-

sultasse l’ex Balotelli, cosa do-vrebbe fare la squadra? Uscire dal campo?“Se dobbiamo fare dei gesti ecla-tanti in riposta a gesti imbecilli non si fa mai un salto di qualità. Non meritano reazioni di questo tipo. Ma tra Inter e Milan, poi, non c’è mai stato astio”.San Siro è da rottamare? “Se una delle due squadre milanesi

si costruisce il suo stadio, l’altra potrebbe investire su San Siro e adeguare l’impianto in modo da fornire più servizi. Rottama-re San Siro è un insulto, sarebbe come rottamare la Scala”.Chi vincerà la stracittadina?“Da tifoso rossonero spero il Mi-lan. Ma comunque sarà una bella partita. Nel derby esce sempre l’a-nima della città”.

Stankovic un campione che ho nel cuoreNo a dirigenti che arrivano dalla pallavoloOriali via dalla società rimane un mistero

Allegri mangerà il panettone. Rottamare San Siro un insulto: è come rottamare la Scalapresidente della Provincia di Milano

Page 8: Stadio 5 Inter-Milan

domenica 22 dicembre 2013 8

GiovanniLabanca

i club

Tempo di rinnovo di esecu-tivi in numerosi Inter Club:

Uno di questi è stato quello di Melissano, dedicato all’indi-menticabile Sandro Mazzola. In assemblea l’Inter Club ha prov-veduto al rinnovo delle cariche sociali e alla programmazione

Inter Club Melissanodelle iniziative per la stagione 2013/2014. Alla riunione ha par-tecipato anche il Coordinatore Regionale, Giovanni Pezzuto. Il Sodalizio, ha ridato fiducia al presidente Endemione Giovan-ni e rinnovato il Consiglio diret-tivo composto da: Muscella Ros-sano (Vicepresidente), Loredana Greco (Segretario) e da Enrico

Maggio (Tesoriere). Melissano fa parte del territorio salentino con la maggiore concentrazione di Inter Club, cresciuti anche con il valido ausilio di quello di Castro, il cui presidente Fernando Schi-fano ha validamente contribui-to alla crescita esponenziale del tifo organizzato, nell’interesse dell’Inter e della Società

il direttivo al completo

Per il Centro Coordinamento ed i coordinatori regionali

è tempo di gran lavoro, imper-niato soprattutto sulle riunioni regionali che servono per tastare il polso delle attività dei Club. Si è cominciato dalla Sicilia ,dalla Basilicata, fino a risalire lo stiva-le tra mille bandiere nerazzurre ed occasioni anche di feste ben accette. Ci occupiamo, questa volta, del raduno degli Inter Club del Veneto ,che si sono ri-trovati nell’amena Soave, in quel di Verona. La riunione regionale del Coordinamento Veneto, ha visto presenti all’incontro Sergio Spairani, responsabile del Co-ordinamento Inter Club, Nicola Ranieri, Segretario del Centro

Raduno Inter Club Veneto

Coordinamento, Andrea Rizzi, Coordinatore del Veneto e Ste-fano Stefani Coadiutore del co-ordinamento Veneto e ben tren-tadue Inter Club, che vi hanno aderito con spirito costruttivo . I temi all’ordine del giorno sono stati, come per le altri sedi, i dati dell’andamento della campagna tesseramento in corso, l’ospita-lità in tribuna e quella dedicata ai bambini, oltre ovviamente, ai nuovi metodi adottati dal Cen-tro per sempre meglio organiz-zare la vita stessa associativa con sistemi moderni e veloci, oltre che estremamente efficaci. Le novità del “Mondo Inter”, in questo senso, sono state salutate con entusiasmo e grande favo-

re. Insomma, il passato è pas-sato, mentre il sol dell’avvenire splende ormai più caldo che mai sull’intero universo nerazzurro. Durante la riunione, è avvenuta la distribuzione dei biglietti del prossimo derby , accompagna-ta da una crescente ovazione da stadio intesa come esplicito au-gurio di vittoria sul Milan. Va da sé che la riunione è avvenuta durante una sontuosa cena orga-nizzata nella splendida cornice della Cantina di Soave, duran-te la quale tutti i soci si sono scambiati gli auguri per il pros-simo Natale ed hanno ricevuto un simpatico quanto desiderato omaggio di prodotti della stessa rinomata Cantina di Soave.

Inter Club MASATEL’Inter Club Masate Nerazzurra,

in provincia di Milano, ha com-piuto, lo scorso ottobre, il quarto anno di età. Un compleanno, co-munque, importante sebbene di non grande longevità che segna, con il passare del tempo, la vita di un Club quanto mai attivo e con gran-di progetti in divenire. La cena di compleanno si è tenuta presso il Bar Kalì, ed è stata anche la buona oc-casione per organizzare l’assemblea annuale dei Soci che ha provveduto ad approvare il bilancio, fornire un

dettagliato resoconto delle attivi-tà svolte e di quelle in programma, e per raccogliere nuove iscrizioni. Una ricca tombolata a premi ha fat-to da intermezzo ed è stata inoltre assegnata, su iniziativa del Club di Masate, una borsa di studio a be-neficio dell’alunna masatese che si è particolarmente distinta per meriti sportivi e scolastici Sabrina Solcia, 10 anni. Sabrina ha superato tutte le selezioni per entrare nel primo cor-so dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano, dove frequenta una delle

più prestigiose scuole di danza del mondo. Presenti alla premiazione anche l’insegnante Elisa della A.S.D. Tersicore di Masate, dove l’allieva ha mosso i primi passi di danza e l’As-sessore alla Cultura del Comune di Masate, Luca Stucchi. Alla bella e simpatica Sabrina,Stasio5 augura di diventare, al termine dei corsi, la nuova étoile della Scala, la preferita di Bolle e di Claudio Coviello, nuo-vo astro nascente del corpo di ballo della Scala. All’Inter Club di Masate, parimenti, il nostro giornale formu-la i migliori complimenti per le atti-vità svolte, con un incoraggiante “Ad maiora semper”.

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9domenica 22 dicembre 2013

QUANDO IL DERBY DIVENTA UNA LEZIONEMarcoPapetti

Tre pareggi, una sconfitta in campionato e una vittoria

in Coppa Italia contro il mode-sto (solo per il blasone e non per quanto fatto vedere a San Siro) Trapani: questo è lo scarno bot-tino della presidenza di Thohir. Ma il derby natalizio giunge a pennello per la formazione cal-cistica sul campo del tycoon in-donesiano. Il quale certamente avrà percepito il fascino della partita ma viverlo in prima per-sona come primo tifoso è proba-bilmente una sensazione che si porterà dietro per un bel pezzo. E come frequentare un corso di paracadutismo in aula e poi ritrovarsi sull’aereo a pochi se-condi dal lancio. Puoi conoscere a memoria tutte le procedure, i movimenti da eseguire, i ri-tuali da rispettare ma una volta che si apre il portellone si viene investiti dal vento e da una ple-tora di sensazioni uniche, che nessun manuale è in grado teo-rizzare. Quelle emozioni le devi solo vivere, percepire, annusare, tastare e testare sulla tua pelle. Il primo lancio è un battesimo folle mentre il primo derby è una la partita delle follie con coreo-

grafie gigantesche che occupano interi settori dello stadio, canti assordanti, clima incandescen-te. E poi c’è la partita, da vincere assolutamente data la deficitaria classifica per entrambe le squa-dre e soprattutto per conquistare l’egemonia cittadina fino al derby di ritorno o fino al prossimo, che quest’anno potrebbe essere già a gennaio per i quarti di Coppa Italia. Per Thohir e il nuovo ma-nagement interista questa ultima partita dell’anno solare rappre-

senta un importante banco di prova per immergersi nella real-tà italiana sportiva e non e getta-re le basi per il prossimo anno. Il messaggio che deriva dall’attesa spasmodica del derby è sinoni-mo che una squadra di calcio non può essere analizzata e vivi-sezionata solo attraverso i bilan-ci e il merchandising ma anche e soprattutto attraverso la passio-ne dei tifosi e le emozioni che i colori sanno regalare ad un’inte-ra città (di fede nerazzurra).

PinoSardiello

scommesse

Inter–Milan non può sfuggire il “Gol”Derby decisivo per evitare

Il 17° turno della Serie A pro-pone l’atteso derby in clima

natalizio con Mazzarri e Allegri che, per varie ragioni, non se la passano alla grande: nerazzurri senza successi in campionato dal 9 novembre quando ebbero la meglio nei confronti del Livorno, nelle 4 gare successive 3 pareggi e la sconfitta di Napoli di sette giorni fa. Rossoneri che nell’ul-timo turno hanno reso difficile la vita alla Roma di Garcia fer-mandola a San Siro sul 2-2, ma a preoccupare è la classifica de-ludente che la vede occupare le posizioni di metà con un bottino magro di soli 19 punti. Entrambe le formazioni hanno la caratteri-stica di fare gol in buona parte dei match giocati: Palacio e soci sono rimasti a secco solo in oc-casione dello 0-3 subito ad opera della Roma, ma possono vanta-re il miglior attacco del torneo, Kakà e compagni non hanno trovato la via del gol nella scon-fitta interna 0-2 con la Fiorenti-na e nello 0-0 di Verona contro il Chievo; facile dunque aspettarsi una partita in cui entrambe le formazioni, che non brillano per le rispettive fasi difensive, pos-sano andare a rete ed in questo senso l’opzione Gol, in lavagna intorno all’1,70, è una soluzione da tenere in forte considerazio-ne. Sempre in questa direzione è interessante la giocata X + Gol, quindi un pareggio con entram-

be a rete, che viene mediamente offerta dai concessionari italiani intorno al 3,80. Vi ricordiamo la possibilità di scommettere Live sull’evento attraverso i vostri Smartphone, Iphone o Tablet dai quali, scaricando le appli-cazioni dei maggiori concessio-nari italiani, potrete entrare nel mondo della giocata durante lo svolgimento degli eventi. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine vi riportiamo le quote aggiorna-te relative alla “Vincente Serie A” e quelle per il Pallone d’oro che verrà consegnato a Zurigo il 13 Gennaio 2014. Per quanto riguarda la prima tipologia di scommessa quota dei bianconeri di Conte in caduta libera giun-ta al minimo stagionale intorno all’1,30, staccata la Roma di Gar-cia ed offerta a 5 volte la giocata, interessante l’alta quota con cui viene messo in lavagna il Napoli

di Benitez, ben oltre 14 volte la posta; impresa impossibile per tutte le altre con la Fiorentina a 100 e l’Inter a 150, mentre Milan e Lazio sono inserite nella gioca-ta “Altro” che comprende tutte le rimanenti formazioni della Serie A con una quota al di sopra del 300. Per quanto riguarda il Pallo-ne d’oro tutto fa pensare che alla fine possa essere Cristiano Ro-naldo ad alzare il massimo trofeo per un giocatore e le quote non danno troppe possibilità ai suoi concorrenti: 1,20 la quota del portoghese con il detentore Leo Messi offerto a 4,50 ma atten-zione a Frank Ribery: ha vinto tutto con il Bayern Monaco, ha impressionato per tutta l’anno e secondo molti meriterebbe que-sto riconoscimento e la quota di 5 volte la giocata è decisamente stuzzicante. Buone Feste a tutti ed in bocca al lupo.

una stagione anonima

Page 10: Stadio 5 Inter-Milan

domenica 22 dicembre 2013 10

Giovanni Labanca

gli ospiti

Derby alla Diavola Beneamata permettendoE’ nato prima l’ouvo o la gal-

lina? Ancora oggi, eccelsi menti filosofiche non sono state in grado di sciogliere il dilemma che arrovella cervelli su cervelli. Si continuerà fino alla line dei giorni, finché un bel gallo che abbia imparato a parlare ce lo dirà in modo definitivo. Non è un dilemma, invece, quest’altro quiz: è nato prima il Milan o l’ap-posizione “ Il Diavolo“? Per un po’ pensateci e provate a darvi una risposta. Non ci siete riusci-ti? Vi togliamo subito dall’im-paccio: è nato prima Il Diavolo ed esattamente il 16 aprile del 1899, nella scaltra mente di un giocatore del Genoa, dopo la fi-nale persa contro il Torino Inter-nazionale per il titolo tricolore di allora. Si tratta, per non tirarla troppo alla lunga , di Herbert Kilpin che, durante il pranzo post partita, confidò al collega Pasteur che l’anno dopo sarebbe andato a lavorare a Milano, dove avrebbe fondato una squadra di calcio di “Diavoli”, tanto forti da non temere né Genoa né Torino.

In effetti, andò proprio in questo modo: nacque il Milan, in ono-re della città che gli dava lavoro, che negli anni, come sappiamo, sarebbe diventata la squadra più titolata al mondo. Fin qui la sto-ria o la leggenda, fate voi. Stase-ra il Milan sa di avere di fronte una squadra che, in apparenza, sembra debole dopo essere stata stesa per bene in terra di Parte-nope, dove, di contro, ha mostra-to di saper imporre, per lunghi tratti, anche un bel gioco con un attacco trasformabile a secondo le necessità. Il Diavolo , al di là di quello che dice la classifica, ha ritrovato contro la Lupa di Totti una delle sue peculiarità meglio apprezzate: l’orgoglio di vecchia, grande squadra blaso-nata. Una parola magica che non è una sorpresa in casa Milan, dove giocatori vecchi e nuovi si sanno ritrovare. Non partono favoriti i rossoneri, come non lo fanno i nerazzurri. Entrambe le squadre sanno di attraversare un momento non felice e non ne vogliono sapere di pronostici. Se

la giocheranno alla pari, come alla pari sono esattamente le loro ambizioni che fanno sperare in un bel derby, lontano assai dal-lo zero a zero che tante volte ha chiuso le partite che sapevano di paura. Non dovrebbe essere il caso di stasera, perché, an-che nella poco chiara situazione societaria il Diavolo risente in corpo la sua rabbia, il suo fuoco, giusto in quelle dosi che gli sa-ranno sufficienti per dare un’al-tra stiracchiata maligna ai timo-rosi cugini del Biscione, che non riescono a nascondere bene il disagio di una presidenza impal-pabile, quasi fantasma. Avrà avu-to ragione il presidente Kilpin a chiamare Diavoli i suoi prima ancora di averli visti giocare? La notte fredda di San Siro emanerà più di una sentenza.

il britannico Herbert Kilpin, co-fondatore, primo capitano e allenatore del Milan

Il Milan dall’urna di Nyon ha pescato l’Atletico Madrid. Ma

non è una buona notizia per-ché la squadra di Cholo Simeo-ne è un avversario da prendere con le pinze, capace di tutto in questo momento, non solo per l’attuale collocazione al coman-do della Liga in compagnia del Barca, bensì per il fatto di riu-scire, senza dannarsi tanto l’a-nima, ad esprimere un gioco pratico ed essenziale ai fini del risultato in qualsiasi occasione.

MILAN ATTENTO L ‘ATLETICO NON SCHERZA

LuigiSada

estero

D’accordo, se capitavano Real Madrid, Chelsea, Psg o Bayern forse sarebbe stato peggio però se dall’urna uscivano il City, lo United o il Borussia, secondo noi, la situazione avrebbe, pro-babilmente, regalato, sia pure leggermente, qualche chance in più ai rossoneri rispetto agli spa-gnoli della Capitale. L’ATM è ve-ramente una forza d’urto in que-sta fase della Champions dove il Bayern crolla in casa nell’ultima gara del girone col City dopo un avvio pazzesco e il Milan dovrà stare molto attento e non sbagliare una virgola se vorrà guadagnarsi la qualificazione ai quarti con i ragazzi di Simeone. Il clou degli ottavi è comunque la sfida di Manchester fra il City e il Barcellona mentre a segui-

re sarà interessante vedere chi avrà la meglio nel match inau-gurale di Londra fra l’Arsenal e i campioni in carica del Bayern Monaco in leggera flessione nel-le ultime settimane ma sicura-mente in grado di rientrare nei giochi alla grande il prossimo 19 febbraio dopo la sosta invernale della Bundesliga. Non dovreb-bero esserci invece problemi per il Real di Ancelotti opposto allo Schalke 04 e per lo stesso Borus-sia Dortmund in trasferta a San Pietroburgo con lo Zenit. Stesso discorso per lo United che va al Pireo per affrontare l’Olympia-cos mentre qualche piccolo pro-blema potrebbero averlo il Chel-sea a Istanbul con il Galatasaray dell’ex Drogba e il Psg in viaggio a Leverkusen.

PROGRAMMAZIONE

Page 11: Stadio 5 Inter-Milan

11domenica 22 dicembre 2013

LuigiSada

estero

SALTA LA PANCHINA DI VILAS BOAS AL TOTTENHAMCosta cara a Vilas Boas la

sconfitta casalinga del Tot-tenham per opera del Liverpool finita 0-5 per Suarez e compagni. Il tecnico degli Spurs è stato li-cenziato in tronco e il suo posto, momentaneamente, viene rile-vato dal giovane Tim Sherwo-od. Il Tottenham in Premier precipita in sesta posizione alle spalle di Arsenal, Chelsea, City, Liverpool e Everton. La capoli-sta, cioè l’Arsenal, crolla pure lei clamorosamente a Manchester col City di Pellegrini che glie ne fa addirittura sei (incassan-done tre) facendo imbufalire il calmo Wenger. Torna finalmen-te alla vittoria lo United con tre reti a zero rifilate a Birmingham all’Aston Villa mentre il Chelsea prevale di misura allo Stamford Bridge col modesto Crystal Pala-ce. In Bundesliga allunga il passo il Bayern Monaco grazie al suc-cesso casalingo con l’Amburgo e va al Mondiale per Club rin-viando a dopo la sosta invernale

l’impegno esterno di oggi con lo Stoccarda. I bavaresi ringraziano il Leverkusen per il passo falso interno con l’Eintracht Fran-coforte. Stop col pareggio per il Borussia Dortmund sul campo dell’Hoffenheim mentre l’Herta Berlino risale bene la corrente liquidando il Wolfsburg. In Liga

perde i colpi il Real Madrid che a Pamplona in rimonta riesce a stento a pareggiare con l’Osasu-na. I baschi avevano già bloccato qualche settimana fa il Barcello-na sempre sul pari. Vola sempre l’Atletico Madrid di Simeone vincitore per 3-0 sul Valencia. Gli risponde subito il Barca con un risicato 2-1 al Camp Nou col Villareal. Nei bassifondi della classifica va a picco il Betis Sivi-glia che ne prende 5 da una Real Sociedad dal dente avvelenato per l’uscita dall’Europa. In Ligue 1 vincone Psg e Monaco rispetti-vamente a Reims e Guigamp con i parigini sempre al comando delle operazioni. Si stacca inve-ce il Marsiglia col 2-2 di Lione mentre il Lille, in recupero, batte il Bastia.

Vilas Boas licenziato dopo la sconfitta rimediata dal suo Tottenham

Sorteggio tutto sommato posi-tivo per le italiane in Europa

League. Dall’urna di Nyon per la Juventus sono usciti i turchi del Trabzonspor, recenti antago-nisti della Lazio e vincitori del Gruppo J nella fase di qualifica-zione per i sedicesimi di finale. I turchi nel loro campionato sono attualmente sesti in classifica ma negli incontri disputati con la squadra di Petkovic hanno avuto la meglio pareggiando all’Olim-pico (0-0) nell’ultima gara valida per il passaggio del turno. La Ju-ventus, che arriva dalla sconfitta con il Galatasaray, non dovreb-be però avere grossi problemi in merito all’accesso agli ottavi dove la situazione diventerà si-curamente più esplosiva rispetto a questa fase centrale della ma-nifestazione. La Lazio, dal can-

JUVENTUS ALLA RISCOSSA CON I TURCHI DEL TRABZONSPOR

della Fiorentina con gli svedesi dell’Elfborg, gara che si giocherà alle 19. Da seguire con la mas-sima attenzione il match fra il Maccabi Tel Aviv e il Basilea. Gli svizzeri si presentano in Israele con un significativo biglietto da visita: eliminati sì dallo Schalke 04, ma due volte vincenti senza discussioni col Chelsea di Josè Mourinho nella fase a gironi di Champions. Roba da non cre-derci specialmente se gli inglesi dovessero arrivare alla finale di Lisbona

Severa Bisceglia

europa league

to suo, dovrà affrontare invece i bulgari del Ludogores vera sor-presa iniziale di questa Europa League. L’undici dell’Est ha ad-dirittura eliminato il Psv battuto sia a Eindhoven che a Sofia. Per la Lazio non un impegno facile, soprattutto in considerazione dello scontro del 20 febbraio dove si presume in Bulgaria ci siano ancora terreni ghiacciati e neve. Non è andata tanto bene al Napoli che si sta ancora lec-cando le ferite dovute all’incre-dibile bocciatura in Champions per opera dell’Arsenal e Borussia Dortmund. I partenopei di Be-nitez andranno in Galles incro-ciando le armi con lo Swansea, formazione di ottima levatura della Premier League piazzata a centro classifica. Più abbor-dabile senza dubbio l’impegno

Filippo Inzaghi, tecnico della Primavera, durante la festa di

Natale del settore giovanile ros-sonero ha stilato un mini bilan-cio sulla prima parte di stagione dei suoi ragazzi : “E’ sempre bel-lo quando ci si ritrova in queste feste, stiamo ottenendo grandi risultati e quindi fa sempre pia-cere vedere tutti i ragazzi del set-tore giovanile. Il Milan ha tanti bravi giocatori e ragazzi, stanno crescendo nel modo giusto. Noi abbiamo un ruolo importante, speriamo di dare giocatori im-

RISPETTO NON PAURADaniel

Rizzo

primaveraportanti per il Milan del futuro. Bilancio del 2013? Sono molto felice. L’anno scorso con gli allie-vi siamo arrivati in semifinale e siamo usciti ai rigori. Quest’an-no in Youth League ci siamo confrontati con scuole calcio importanti e ci siamo qualificati con una giornata d’anticipo. Ora abbiamo il Chelsea che sono i più forti di tutti. La cosa che mi riempie più d’orgoglio è vedere la crescita dei miei ragazzi. Con-tro il Chelsea sarà una grande esperienza per i miei ragazzi, noi come sempre daremo il massi-mo. Il sorteggio di Champions League? Penso sarà una bella sfi-da, io da calciatore non ho mai

giocato né contro l’Atletico, né contro Chelsea. Noi facciamo un grande tifo per i grandi, se loro vanno bene siamo tutti felici”. Gli fa eco Filippo Galli, responsabile del settore giovanile rossonero: ‘l Sorteggio ci oppone ad una delle squadre più forti dell’intero torneo, come il Barcellona, ma lo spirito è quello di confron-tarsi con altri Settori giovanii all’avanguardia e sarà così anche per la nostra partita sul campo del Chelsea. Lo abbiamo fatto con Barcellona, Ajax e Celtic e lo faremo anche con loro. Sarà un momento di crescita, in ogni caso. Il valore tecnico del Chel-sea è molto alto”.

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domenica 22 dicembre 2013 12

Debora Cheli

PROVE VIRTUALI PER ALONSOIl ferrarista prepara la prossima stagioneSono settimane di lavoro inten-

so per tutte le scuderie, impe-gnate nello sviluppo delle nuove monoposto. Lo scorso week-end Fernando Alonso ha provato per la prima volta la vettura 2014 della Ferrari, anche se per ora solo la sua versione virtuale. Lo spagnolo ha effettuato una serie di intense sessioni al simulato-re, rilasciando dichiarazioni in-coraggianti sul sito ufficiale del Cavallino. “Sono contento per come sia andata questa giornata di lavoro”, ha affermato l’astu-riano. Il quale sottolinea come la tabella di marcia sia rispetta-ta: “Siamo riusciti a completare tutto il programma. Anche se soltanto virtualmente, è stato bello tornare a guidare. Abbiamo condiviso tante idee insieme con i tecnici: siamo soltano all’inizio di un processo di apprendimen-to e crescita continua ed è bello poter dare il proprio contributo”. Il giorno successivo, Alonso ha partecipato al tradizionale pran-zo natalizio a Maranello, facendo un bilancio della stagione e mo-tivando il team affinché si pos-sa tornare a lottare per il titolo. “Tutti si aspettano sempre molto da noi – ha esordito Fernando su Ferrari.com –. L’anno prossimo cercheremo di fare meglio e so che state lavorando molto inten-samente. Ci sono nuove regole e del lavoro extra per tutti, ma sap-piate che da parte nostra ci sarà il massimo impegno nella prepa-razione fisica e mentale per arri-

vare al 100% alla prima gara”. Ai team non è mancato il lavoro in pista. Da martedì a giovedì scor-so, alcune scuderie hanno preso parte ai test degli pneumatici organizzati dal fornitore unico e aperto a tutte le squadre. Han-no partecipato Red Bull, Toro Rosso, Ferrari (presente con i collaudatori Pedro De la Rosa e Bianchi) e Mercedes. In Bahrein, Nico Rosberg è sceso in pista per provare personalmente le nuo-ve gomme Pirelli, mentre il suo compagno Lewis Hamilton era impegnato altrove nella prepa-razione atletica. Il team tedesco ha tenuto comunque a specifi-carlo sul sito ufficiale, onde evi-tare ogni fraintendimento. Nel frattempo si discute del nuovo regolamento, approvato all’una-nimità nel corso di una riunio-ne fiume dello Strategy Group. Sono state delineate importanti modifiche a partire dal prossimo anno. In primis una brutta noti-zia per i piloti, con l’arrivo di un

sistema di penalità a punti, un po’ come la patente dei comuni mortali. Il conducente, se avrà maturato 12 penalità nel corso del campionato, dovrà scontare una squalifica nella gara succes-siva. I punti saranno cumulati-vi e le sanzioni applicate anche all’inizio di un nuovo mondiale. Inoltre i team hanno concorda-to nuove penalità per le piccole infrazioni commesse in gara: sarà applicata una sanzione di 5 secondi di stop ai box. Un’altra novità consiste nel raddoppio dei punti assegnati al termine dell’ultimo GP della stagione, regola valida sia per i piloti che per i costruttori. Infine, ogni driver potrà scegliere il proprio numero che manterrà fino al ter-mine della sua carriera in F1. Il numero 1 invece resterà privile-gio del campione del mondo, il quale potrà decidere se adottarlo o mantenere il proprio.

formula 1

Il terzo posto è a distanza di un punto, la zona play off è un po’

più lontana e prima di provare a pensarci, Rugby Grande Milano vuole finire l’anno con un altro successo, domenica prossima sul difficile campo di Sondrio. Un nuovo risultato positivo, sarebbe il sesto consecutivo, e chiude-rebbe il girone di andata con un bilancio di otto vinte e tre perse, aprendo a qualsiasi prospettiva il girone di ritorno. Domenica scorsa a cadere al Giuriati di Mi-lano è stato il Settimo Torinese. Con la vittoria è arrivato anche il punto di bonus per le quattro mete segnate: “Ci stiamo goden-do il momento positivo – dice il direttore sportivo Antonio Rai-mondi – Vincere aiuta a vincere e i ragazzi hanno una maggior consapevolezza della loro forza. Anche contro Settimo Milanese abbiamo risolto una partita pie-na di trappole, che si era messa male, dopo un primo tempo chiuso in svantaggio. Ciò che ci dà fiducia è l’atteggiamento collettivo e la voglia che hanno i ragazzi di migliorare e conti-nuare a stupire”. L’ultima partita dell’anno solare nasconde nuove trappole per RGM. Sondrio la scorsa settimana ha perso net-tamente in casa del Lumezzane,

RGM: VINCERE AIUTA A VINCEREVittima di turno è il Settimo Torinese

secondo in classifica, ma quando gioca sul terreno di casa è una bestia completamente differente: “L’incognita principale riguarda le condizioni atmosferiche – so-stiene Gianluca Ragusi il diretto-re tecnico di Rugby Grande Mi-lano – fortunatamente a Sondrio c’è il terreno sintetico, tuttavia questo potrebbe crearci qualche problema, perché bisogna adat-tarsi al diverso rimbalzo e alla diversa consistenza del terreno, dovremo stare molto attenti, usarlo come un altro momento di crescita e soprattutto dovremo adattarci in fretta”. La solidità mentale è stato l’elemento sotto-lineato nel successo di domenica scorsa. Senza non sarebbe stato possibile recuperare una partita in bilico almeno fino all’ultimo quarto: “I ragazzi – dice Mau-

ro Vaghi il coach della mischia RGM – hanno dimostrato di saper uscire da una situazione davvero difficile. Tra tutte le note positive, dobbiamo pensare an-che a cosa è andato male e allora dobbiamo lavorare molto sulla disciplina. Domenica scorsa ab-biamo tenuto in corsa i piemon-tesi per i troppi falli che abbiamo commesso, concedendo al loro calciatore la possibilità di trasfor-marli in punti. Abbiamo lavorato molto su questo e sulla tecnica di mischia, che ci sta dando molte soddisfazioni”. Dopo la partita di Sondrio ci sarà una lunga pausa, prima dell’inizio del girone di ri-torno. La zona play off è lontana: il Lumezzane, secondo, è nove punti più avanti. Una rimonta è pensabile, ma serve un’altra vit-toria convincente.

di Toni Morandi

BeppeVigani

basket

FRATELLI CONTROLa sfida tra Stefano e Alessandro

Il derby accende le luci anche nella palla arancione. L’EA7

va a far visita a Cantù, per una sfida che riabbraccia sapori an-tichi. Per qualcuno addirittura ancestrali, quando le due squa-dre primeggiavano anche in Eu-ropa. Oggi, tutto è fagocitato dal triste desio della crisi che vomita vittime e miete disillusione per chi sogna in grande. Milano sta passando un buon periodo, la qualificazione alle Top sixteen di Eurolega, addirittura con un tur-no d’anticipo, è un obiettivo che ha quasi del clamoroso se pen-siamo alla scorsa stagione. Ban-chi sta riuscendo, pian pianino a plasmare una squadra meno talentuosa rispetto all’ultima di Scariolo, ma più equilibrata, più operaia, che ha imparato (final-mente!!!) a vincere anche di un

solo punto. Cantù non sarà un avversario facile, come da tra-dizione. La squadra allenata da Pino Sacripanti è ben organizza-ta, disposta a lottare e sacrificarsi fino all’ultima stilla di energia per portarsi a casa questa vitto-ria. Alla Mapooro Arena, lunedì ci saranno fuochi d’artificio, spet-tacolo garantito. Intanto la sfida tra i due fratelli Gentile: Stefano e Alessandro uno contro l’altro, loro che sono cresciuti all’ombra del Forum quando papà Nando vinceva il tricolore con la Stefa-nel. Il primo è il play che prove-rà a scardinare gli automatismi di Banchi, che su Alessandro fa molto affidamento. Talento stra-ordinario la guardia di Milano, ma il fratello “canturino” appare più giudizioso, più armonioso nei momenti topici del match. Ma Cantù non è solo Stefano, il quale comunque ha percentuali

interessantissime al tiro (53.6% da due e 47.7% da tre). Michael Jenkins è una guradia che fa ter-ribilmente male a piedi per terra (da due ha il 60%) e ha una me-dia di 13.5 punti con un massi-mo di 26. Joe Ragland lo si vede anche in cabina di regia, ma ha un tiro mortifero (56.7% da due e 46.2% da tre) che può spaccare in due le partite. Pietro Aradori è uno dei pochi giocatori nostra-ni che fanno la differenza. Punto fisso per Pianigiani in Nazionale, la guardia bresciana tira con il 59.6 da due e il 48.7 da tre, ma si fa sentire anche sotto le plance e a smazzare assist. Un fattore del match sarà la lotta a rimbalzo. Contro Lawal e Melli, Sacripanti propone Cusin, gigante friulano di 211 cm, anch’egli nazionale ha una discreta mano da due, tanto che il suo 71.4 lo colloca tra i più precisi del campionato.

Alessandro Gentile, guardia dell’EA7 MilanoFoto di Savino Paolella 2013

Gattuso, accusato di aver truccato partite, nega di aver mai scommesso in vita sua e dichiara: “Alla fine verrò assolto. Scom-mettiamo?”

Secondo Thoir, l’Inter deve velocizzare il gioco a centrocampo. Branca gli ha proposto Sara Tom-masi: è giovane e la dà via subito

Antonio Cassano tornerà a giocare nel 2014: gli hanno levato le placche e le viti dal metacarpo. A dimostrazione che non tutti i divi del calcio sono dei montati: alcuni sono degli smontati.

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13domenica 22 dicembre 2013

RiccardoSada La dance è una benedizione

Il Papa sull’edizione italiana di DJ MagDJ Mag Italia è un mensile ita-liano e dedicato ai dj e al club-bing. Per il mese di dicembre

Un imperdibile libro sui Pink FloydEsce “The Dark Side Of The Moon. Viaggio nell’identità dei Pink Floyd” di Marco Bracci (pag. 128; € 16,00; collana Itine-rari Musicali di Aereostella; di-stribuzione: Messaggerie Libri), un libro che è l’omaggio ai qua-rantanni di “The Dark Side Of The Moon” (1973) e l’analisi del-le vicende che hanno contraddi-stinto la storia dei Pink Floyd a partire dal contesto socio-cultu-rale della fine degli anni Sessanta per passare a inquadrare la svol-ta artistica e culturale della band durante la sua lavorazione e il folgorante, quanto inaspettato, successo globale. L’album viene ripercorso, traccia dopo trac-cia, per comprendere quanto il viaggio dell’identità narrato in musica sia anche quello che la band compie, forse nel suo mas-simo sforzo d’insieme. In fin dei conti, quel 1973 sembra essere l’inizio della fine dei Pink Floyd: l’incerta situazione che vivrà la band dopo The Dark Side Of The Moon, in cui la dimensione visionaria risulterà utile a Ro-ger Waters per cercare risposte

ai suoi dilemmi intimi, piutto-sto che funzionale alla crescita personale e professionale della band. Fino al “final cut” voluto

da Waters, nel vano tentativo di mettere fine per sempre alla storia dei Pink Floyd. Ma non sarà così e la band, scomposta e ricomposta sotto la guida genti-le di David Gilmour, proseguirà il suo percorso, fino alla ricerca di una forma di riconciliazione personale espressa nell’ultimo studio album pubblicato nel 1994, The Division Bell.

ha scelto di mettere in cover Papa Fran-cesco, che secondo editore e direttore rappresenta sicura-mente una novità da diversi punti di vista, “è moderno: anzi, è contemporaneo”. E non si tratta solo di capacità di comuni-care o di simpatia: “se la prima è una dote ormai indispensabile per ogni uomo pub-blico, la seconda non è certo fondamenta-le, non sta scritto da nessuna parte che un capo religioso debba essere simpatico. No, la forza di Papa Fran-cesco è quella di portare con sé una mentalità che gli permette di sintonizzarsi, e di sintonizza-re un’istituzione secolare come

la Chiesa cattolica, sul presente. Per il linguaggio, per una corren-te di pensiero, per l’attenzione

verso certe tematiche di stretta attualità che sono le stesse di cui tutti ci preoccupiamo, nel quoti-diano. E per l’entusiasmo”.

Che buon Veglione siaParty di Capodanno? L’East End Studios punta su Richtie Hawtin. L’Amnesia di Milano si concentra sulle serate pre e post veglione, in particolare mercoledì 25 di-cembre con la maratona di Ilario Alicante (nella foto) e le sue sette ore di dj set, mentre domenica 5 tocca a Ralf e Laura Jones. Al Fellini di Pogliano Milanese ci si collega via satellite con i miglio-ri Capodanni di tutto il mondo proponendo spettacoli con arti-sti di strada e altre mirabolanti idee. Allo Shed di Busto Arsi-

zio il tema è “She Around The World”: ogni tavolo è dedicato alle capitali mondiali del diver-timento. Per una gita fuoriporta, l’Arena di Mendrisio, in Svizze-ra, propone una cena gourmet e spettacoli di musica dal vivo e mixata. E per il milanese che si trovasse in montagna? A Hexen di Canazei, Courmaclub di Courmayeur e Des Alpes Mood Club di Madonna di Campiglio, le cosiddette proposte di “Movi-da in alta quota” non mancano mai.

del Festival di Sanremo

Sono stati resi noti i nomi dei big che parteciperanno al

prossimo Festival di Sanremo. Sono quelli di Arisa, Noemi, Raphale Gualazzi & Bloody Be-etroots (nella foto), Perturbazio-ne, Cristiano De Andre’, Renzo Rubino, Frankie Hi-Nrg, Giu-liano Palma, Riccardo Sinigallia, Antonella Ruggiero, Giusy Fer-reri, Francesco Renga, Francesco Sarcina e Ron. Questi partecipe-ranno con 28 canzoni nuove e presenteranno due canzoni a te-sta. Si aggiungeranno in seguito le otto Nuove Proposte annun-ciate nei giorni scorsi selezionate da Fabio Fazio, Claudio Fasulo, Pietro Galeotti, Massimo Mar-telli, Francesco Piccolo, Stefano Senardi, Michele Serra e Mauro Pagani.

GRRR! a caccia di talent

La chiamano tutti EDM, ovve-ro Electronic Dance Music.

Sulla scia di questo trend e delle produzioni più hard, electro e con la “cassa in chiave”, insomma del sound che fa più tendenza

da almeno un annetto, la casa discografica Ego Music apre una nuova etichetta: la GRRR!. Che ha una missione speciale: scopri-re e fare crescere talenti. Un mar-chio, questo, che si fa sentire, che

urla. Anzi… ringhia. Ad aprire le danze ci pensa Luke Skies, so-prannome di Luca Schifignano, che è presente su Beatport con “Shake It”, un pezzo che conta sulla collaborazione con il can-tante Max’C.

Info su www.egomusic.net

Nelle discoteche aumenta l’euforia per le festività

I 14 artisti

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domenica 22 dicembre 2013 14

KANDINSKY, L’AVVOCATO PITTOREIl pioniere russo tracciò le linee guide per la comprensione dell’arte astratta

di Marby

A Palazzo Reale, ottanta ca-polavori dalla collezione

del Centre Pompidou del grande pittore astratto Vassily Kandin-sky. La mostra è ricca di dipin-ti, disegni, acquerelli e litogra-

fie che furono donati al celebre museo francese dalla moglie, Nina von Andreevskij. La mo-stra, a cura di Angela Lampe con la collaborazione per l’Italia di Ada Masonero, ci consentirà di percorrere tutte le tappe del percorso artistico e intellettuale dell’artista, nato in Russia, vissu-

Figure e cavalieri

to in Germania e morto in Fran-cia. Ha già trent’anni Kandinsky quando decide che la sua missio-ne è la pittura. Rifiuta il posto di docente di diritto all’Università di Dorpat per studiare all’Acca-demia di Belle Arti dove è allie-vo di Franz von Stuck, pittore della Secessione Viennese, dal quale andarono a lezione tutti i pittori dell’avanguardia moderna e astratta tedesca. Alle vicende e ai cambiamenti esistenziali si succedono anche quelli senti-mentali. Sposato con la cugina Anja, che conosce all’università, incontra dopo aver fondato il gruppo Phalanx, la sua allieva del cuore, Gabriele Munter con cui stabilisce un felice connu-bio artistico e si trasferisce con lei a Murnau in Alta Baviera in una casa denominata “ la casa dei russi”, che diventerà il luogo di incontro di innumerevoli pit-tori, poeti e musicisti di tutto il mondo e da qui probabilmente Kandinsky traccia quelle prime idee sull’arte astratta che poi porrà come linee guida nei suoi libri, Lo Spirituale nell’ Arte che pubblica nel 1912 e Punto, linea Composizione blue

Info: Kandinsky aPalazzo Reale dal 17 dicembre 2013 al 27 aprile 2014Orari, lunedì fino a venerdì 14.30-19.30 giovedì e sabato 9.30- 22.30www.kandinskymilano.it Paesaggio

e superficie che scrive due anni dopo in Svizzera, dove si rifugia con la Munter, allo scoppio della prima guerra mondiale. Scrive Kandinsky nel capitolo “Il pro-blema delle forma”… “nessuna forma è la migliore,né si può considerare che una forma o un gruppo di forme siano le miglio-ri per tutti. Deve regnare una libertà totale e si deve concede-re validità e considerare giusta (artistica) ogni forma che sia espressione esterna di un con-tenuto interiore. L’arte astratta, è il modo più sintetico e profondo per sentire le forme nel loro con-tenuto interiore, perché secondo Kandinsky, la grande liberazione per la strada del sentire sensibil-mente, colori, luci, suoni e parole è liberare l’oggetto che guardia-mo dal suo guscio esterno e più materiale, per raggiungerlo nella sua parte più intima.” In sintesi questo è il concetto che il gran-de pittore e intellettuale russo ha cercato di esprimere sull’arte

astratta. Kandinskij espone poi le sue teorie sull’uso del colore, intravedendo un nesso strettissi-mo tra opera d’arte e dimensio-ne spirituale. Il colore, dice può avere due possibili effetti sullo spettatore: un “effetto fisico”, su-perficiale e basato su sensazioni momentanee, determinato dalla registrazione da parte della re-tina di un colore piuttosto che di un altro; un “effetto psichico” dovuto alla vibrazione spiritua-le, prodotta dalla forza psichica dell’uomo attraverso cui il colore raggiunge l’anima. Il colore ha un odore, un sapore, un suono.Kandinsky, porterà la sua sin-golare esperienza e le sue teo-rie sull’arte astratta alla scuola del Bauhaus che rappresentò il punto di riferimento per tutti i movimenti d’innovazione nel campo del design, della pittura, grafica e architettura moderne, chiusa nel 1933 durante l’ascesa del nazismo. Nel 1937 a Monaco, Hitler condanna le avanguardie

e Kandinsky dopo aver lascia-to Gabriele, incontra Nina von Andreevskij, aristocratica e per-fetta signora borghese, moglie felice di avere accanto un mari-to prestigioso di cui curerà alla perfezione tutte le incombenze economiche. Kandinsky muo-re in Francia nel 1944, di lui ri-mane indelebile l’esperienza di quell’arte astratta che ha imma-ginato, descritto e analizzato ol-treché nei suoi dipinti anche nei suoi libri.

Acquerello

Page 15: Stadio 5 Inter-Milan

15domenica 22 dicembre 2013

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EditoreEdizioni SBMVia Domodossola, 21 MilanoTel/fax 02.36563906Sito internetwww.stadio5.it

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Direttore responsabile GraficaBeppe Vigani - mail: [email protected] Team grafico Edizioni SBM mail: [email protected]

Collaboratori: Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Marby, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tramacere, Trio MaGiCa, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon. Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011

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