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7/29/2019 REPORT 2012 ITALIAN NAVY http://slidepdf.com/reader/full/report-2012-italian-navy 1/114 MARINA MILITARE ITALIAN NAVY Rapporto

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MARINA MILITARE ITALIAN NAVY

Rapporto

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Supplemento al Notiziario della Marinanovembre-dicembre 2012registrato al Tribunale di Roman. 396/1985 l’8 agosto 1985

Direttore EditorialeLeonardo Merlini

Direttore ResponsabileAntonio Cosentino

RedazioneAlessandra MelchiorreOberdan SgaramellaMarcello Ginestra

Revisione testiPierpaolo Ribuffo

Traduzione testiAlberto Milan

ContributiIspettorati e Uffici Centrali dellaMarina e Reparti dello Stato Maggiore

Progetto graficoAntoCos

FotoUCOM - Sezione Cinefoto

StampaUAGRE - Tipografia non classificata

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SOMMARIOIndex

Lo scenario internazionale e il ruolo della MarinaThe International Scenario and the Role of the Navy

Le attività nel 2012Operational Agenda 2012

Il dialogo e la cooperazioneDialogue & Cooperation

L’evoluzione dell’organizzazione e dello strumento aeronavaleThe Organization and the Airnaval Instrument Evolution

L’innovazioneInnovation

Il personalePersonnel

Il supportoThe Naval Support Services

Il Corpo delle Capitanerie di PortoThe Coast Guard

Il BilancioThe Navy’s Balance

Il contatto con la societàThe Navy and the Italian Society

Prefazione

Conclusioni

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2012 was not an easy year.The crisis, which affected almost all global economies, impacted on Italy severely,imposing painful sacrifices on its people and forcing its Government to take extraor-dinary measures. In the case of the Armed Forces, these call for a considerable cuton means and personnel, and the need to streamline their organization.Moreover, several other crises continued to threaten the international stability. I amnot only referring to Afghanistan, where the Italian Armed Forces have been engagedfor many years in the front line, along with their western allies. I am also thinking of persisting piracy threats, the re-ignition of the Israeli-Palestinian crisis, the adjustmentsin the aftermath of the Arab Spring, and a number of territorial disputes involvingthe emerging naval powers of the BRICs, especially in the Indian Ocean.As a consequence, the global picture is presently characterized by a high degree of uncertainty: a factor that should be taken into due consideration, especially by a

country – such as Italy – proactive in promoting peace and the international stabilityon which its national prosperity is based. Italy’s deeply rooted maritime vocation, itseconomy, its considerable energy needs, its vital necessity to freely and competitivelyaccess global markets, along with all its dynamic interactions, are both componentsand vulnerabilities of a very delicate and complex system. In dealing with such system,we shall therefore use a great deal of care, farsightedness and wisdom.Against such a challenging backdrop, made gloomier by the uncertain and potentiallydevastating outcome of the abovementioned crises, the Navy is determined to keepeffectively safeguarding our national interests, wherever they are threatened.As we are well aware of the need to do our part in the common efforts to overcomethe economic crisis affecting Italy, we have seized the chance to speed up the on-going streamlining process that any serious and responsible organization undergoes

on a permanent basis.The initiatives launched in 2012 are expected to bring about significant results in themid-long term. Should we succeed, Italy will continue to count on a leaner, more re-active and modern Navy, able to perform wherever it is needed in the credible, effi-cient and effective fashion that makes the Naval Service proud of its present and jealous guardian of its heritage.

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I

l 2012 è stato per l’Italia un anno non facile. La crisi che ha contagiato la quasi totalità delle economie del pianetaha interessato in modo significativo anche il nostro Paese,

imponendo ai cittadini scelte difficili e spesso dolorose e spingendo il governo a varare misure straordinarie, provvedi- menti che per le Forze Armate si tradurranno in una sensibile contrazione dello strumento e nell’opportunità e necessità di ristrutturare e razionalizzare l’organizzazione. Per contro, la sta- bilità del sistema internazionale è stata scossa da numerose situazioni di crisi. Non mi riferisco solo all’Afghanistan, che ci vede da diversi anni impegnati in prima linea assieme ai nostri alleati del mondo occidentale, ma anche alla persistenza dei fenomeni pirateschi, al ravvivarsi della crisi israelo-palestinese,alle scosse d’assestamento successive al risveglio arabo ed 

alle numerose dispute territoriali che coinvolgono le potenze navali emergenti dei Paesi BRICS, focalizzata in particolare nell’Oceano Indiano. Il quadro complessivo è dunque affetto da grande incertezza e questo è particolarmente sensibile per un Paese come il nostro, che è un attivo e convinto promotore della stabilità internazionale e della pace e che su di esse basa la propria prosperità. La marcata vocazione marittimadell’Italia, le caratteristiche della nostra economia, le dimensioni del fabbisogno d’energia, la necessità vitale di accedere libe- ramente ed in maniera competitiva ai mercati mondiali, assieme alla complessità ed all’impressionante reattività delle interazioni 

globali, sono elementi di un sistema assai delicato e articolato,che contengono fattori di grande vulnerabilità e che richiedono quindi grande attenzione, lungimiranza e saggezza. In questo difficile scenario, oscurato dall’esito incerto e potenzialmente devastante delle crisi che ho menzionato, la Marina continuaa concorrere efficacemente alla salvaguardia degli interessi ita- liani, ovunque questi siano minacciati. Consapevoli della ne- cessità di fare la nostra parte, per superare la crisi che hacolpito il Paese, abbiamo interpretato questa fase come uno stimolo per dare nuovo impulso all’opera di continua raziona- lizzazione che un'organizzazione seria e responsabile deve per- manentemente condurre. I programmi e il riassetto organizzativo che sono stati avviati in quest’anno avranno sen- sibili riflessi nel medio e lungo termine. Se avremo successo l’Italia potrà contare in futuro su una Marina più snella, più moderna, più reattiva al cambiamento, ma sempre credibile,affidabile e disponibile; capace di intervenire ovunque neces- sario con la professionalità, la flessibilità e la tempestività che le sono proprie e che la rendono orgogliosa del suo presente e gelosa custode delle sue tradizioni e della sua storia.

Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli MantelliCapo di Stato Maggiore della Marina

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Lo scenario internazionale

e il ruolo della Marina

“Il mare: fattore determinanteper la stabilità internazionale

e per la nostraprosperità e sicurezza”

The International Scenarioand the Role of the Navy

“The sea: a decisive factor

for the internationalstability and our prosperityand security”

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Il mondo è oggi avvoltoda una fitta rete di

flussi economici, strate-gici, culturali e comunica-tivi, che ha avvicinatovertiginosamente le diversearee del pianeta, renden-dole sempre più interdi-pendenti. In questo nuovoscenario, il mare ha accre-sciuto il suo tradizionaleruolo di elemento di con-

giunzione; oggi oltre trequarti del commercio mon-diale si svolge per mare.L’Italia ne avverte le con-seguenze in maniera più

Today’s world is shrouded by a close network of economic,strategic, cultural and communication flows which has dra-matically reduced the distances between the different areas of the planet, increasing their overall interdependence.Against this scenario, the traditional role of the sea as a linkagehas been further enhanced; today, more than three quarters of global trade are sea-borne.Italy perceives this more deeply than other countries, because of its maritime vocation and its processing industry, largely dependentupon imports/exports.Indeed, the Italian peninsula lies in the middle of the Mediterra-nean, a key basin for global trade. Despite accounting for only

1% of the world maritime surface, it is crossed by 20% of theglobal maritime trafficking. Italy ranks first in Europe for volume of sea-borne imports (185 million tons of goods) and third in the ex-ports. Boasting more than 1,600 vessels, the Italian merchant ma-rine fleet ranks eleventh in the world and fourth in Europe.These few data are enough to realize to what extent our prosperityand livelihood depend upon the free use of the sea, the importof raw materials and energy needed and the export of our pro-ducts all over the world. Consequently, it is vital for us to preservethe close maritime network that we have forged over time withother countries, through trade and economic, cultural, social andpolitical relations. Moreover, these relations take on an increasinglystrategic value, when access to energy and food resources, tran-

sportation, environment and security in its broadest sense are atstake in the globalised era.The sea has always been fundamental for the collective wellbeing:all parties should therefore be able to enjoy its free use, for themto prosper in mutual respect, peace and security. The sea oughtto be a place which unites and does not divide.

Lo scenario internazionale e il ruolo della Marina

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marcata di altri Paesi, invirtù della sua forte con-notazione marittima e dellasua economia di trasfor-mazione, fortemente dipen-dente dall’import-export : lanostra penisola, infatti, èimmersa al centro del Me-diterraneo, un bacino cru-ciale per il commerciomondiale, attraverso ilquale scorre il 20% dellemerci globali, nonostanteesso rappresenti appenal’1% della superficie ac-quea del pianeta. Siamo ilprimo Paese in Europa per

volume d’importazioni viamare (185 milioni di ton-nellate di merci) ed alterzo posto nelle esporta-zioni. Con circa 1.600 navi,la nostra flotta mercantileè l’undicesima nel mondoe la quarta in Europa.Questi pochi dati sono piùche sufficienti per renderel’idea di quanto la nostraprosperità e il nostrostesso sostentamento di-pendano dal libero uso delmare, dalla possibilità d’im-portare le materie prime ele risorse energetiche di

cui abbiamo bisogno ed’esportare in tutto ilmondo i beni che produ-ciamo. È per noi vitale pre-servare la fitta retemarittima che abbiamotessuto nel tempo, fatta discambi commerciali e direlazioni economiche, cul-

turali, sociali e politichecon gli altri Paesi. Scambie relazioni che, nell’eradella globalizzazione, assu-mono una crescente va-lenza strategica quando siriferiscono all’accesso allefonti energetiche ed ali-mentari, ai trasporti, all’am-biente ed alla sicurezza,interpretata in maniera

estensiva. Il mare è statoe resta un elemento indi-spensabile per il nostrobenessere ed è quindi pernoi fondamentale che essorimanga un patrimonio li-beramente fruibile da tutti,perché tutti possano pro-sperarvi nel reciproco ri-spetto, in pace ed insicurezza. Un luogo che

possa unire e non dividere.Sul mare, tuttavia, a fiancodelle numerose opportunitàche è possibile cogliervi, siproiettano le ombre delletante aree di crisi che oggiaffliggono il pianeta. Essoè testimone quotidiano diun ampio e preoccupantespettro di attività illecite,che spaziano dal terrori-smo internazionale al traf-fico di esseri umani, di

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Lo scenario

internazionale e ilruolo della Marina

Nevertheless, not only is the sea an environment where opportu-nities abound but also a place where the consequences of theseveral crises affecting the planet are perceived. On a daily basis,the sea bears witness to a wide and worrying spectrum of illegalactivities, spanning from international terrorism to human-, arm-,and drug-trafficking; from unscrupulous pollution to piracy. Finally,a few countries claim their alleged exclusive authority upon entirestretches of the high seas, with the view of nationalizing resourceswhich, instead, are free and ought to remain available to all par-ties.Maritime Security – understood in its broadest sense as guaran-teeing the free use of the sea and the effectiveness of the Inter-national Law, protecting legal activities, cracking down on crime,and safeguarding security of navigation in general – is thereforea vital interest for Italy. One of the Navy’s main tasks is the sa-feguard of the areas of primary strategic interest and thereforemake its contribution at sea and from the sea to security and

stability at sea, from the sea and ashore, in the region known as“Wider Mediterranean”, which expands westwards till the Gulf of Guinea and eastwards from the Black Sea to the Persian Gulf andthe Indian Ocean.It is a very demanding task, which overcomes the capabilities of single nations. It requires a joint, flexible and permanent effort ca-

armi e di droghe; dall’in-quinamento privo di ogniscrupolo, alla pirateria. Al-cuni Paesi, infine, rivendi-cano una loro presuntaesclusiva autorità su interitratti dell’alto mare, pernazionalizzare delle risorseche sono invece libere e

devono rimanere a disposi-zione di tutti. La sicurezzamarittima — intesa nel piùampio e trasversale signifi-cato di garanzia del libero

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uso del mare e di effetti-vità del diritto internazio-nale, di tutela delle attivitàlecite, contrasto di quelleillecite e salvaguardia dellapiù generale sicurezzadella navigazione — costi-tuisce dunque un interessevitale per il nostro Paese.Uno dei principali compitidella Marina è quindi la

salvaguardia delle aree dinostro primario interessestrategico, contribuendo

dal mare alla sicurezza edalla stabilità anche suterra, nella regione di quel“Mediterraneo allargato”che si estende ad ovestsino al Golfo di Guinea ead est dal Mar Nero, sinoad includere il Golfo Per-sico e l’Oceano Indiano. Sitratta di uno sforzo formi-dabile, che travalica le ca-

pacità delle singole nazionie richiede pertanto un im-pegno congiunto, flessibile

e costante, capace di as-sumere forme diverse nelledifferenti dimensioni inter-forze, interagenzia e multi-nazionale. Inoltre, nell’eradella globalizzazione, la tu-tela della sicurezza marit-tima e con essa dei nostriinteressi vitali, richiedesempre più frequentemented’intervenire assieme ai no-

stri alleati europei edatlantici anche a grandedistanza dalla Madrepatria,

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Lo scenario

internazionale e ilruolo della Marina

pable of adapting as it involves the joint, interagency and multi-national context. Additionally, in the era of globalization, the sa-feguard of Maritime Security and, consequently, of our vitalnational interests increasingly require the ability to intervene, alongwith our European and Atlantic Allies, at a considerable distancefrom the Motherland, often without the support of third parties’bases and airports.These pressing requirements emphasize the Navy’s modern-daykey role, not only in ensuring the maritime defense of the nationalterritory but also in guaranteeing the collective wellbeing, proacti-vely contributing to the growth and development of the countryand the strengthening of friendly relations with other nations.Naval ships act as Italy’s ambassadors. This extremely powerfulimage visually translates a long-established tradition marked byopenness, dialogue and cultural exchange. In projecting Italyabroad, the ship not only acts as a military asset but also as atool to spread our culture, know-how and to promote our econo-

mic interests in synergy with the Italian industrial, shipping, andship-building companies. Successful symbol of the “Made in Italy”,our ships bear witness to the market achievements of the Italianshipbuilding and, in general, of the Italian Defense-related compa-nies.Embedded in the joint, European and Atlantic contexts, the Italian

spesso senza il supportodi basi o aeroporti diPaesi terzi. Da queste in-calzanti ed ineludibili esi-genze derivano l’attualità el’importanza del ruolo dellaMarina, non solo per assi-curare la difesa marittimadel territorio nazionale, ma

anche per garantire il be-nessere della collettività,concorrendo attivamentealla crescita ed allo svi-luppo del Paese ed al raf-

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forzamento di relazioniamichevoli con le altre na-zioni. Le navi sono amba-sciatrici dell’Italia: in questadefinizione particolarmentecarica di significato è con-densata una lunga tradi-zione di dialogo,disponibilità al confronto escambio culturale: la navecome proiezione del

Paese, non solo comestrumento militare maanche come veicolo per

divulgare la nostra cultura,diffondere la conoscenzadelle nostre capacità tec-nologiche e per promuo-vere i nostri interessieconomici, in sinergia conil mondo industriale, mer-cantile e marittimo. Lanave, dunque, quale sim-bolo vincente del Made in Italy nel mondo, come te-

stimonia il successo com-merciale della nostracantieristica e, più in gene-

rale, della nostra industriaper la Difesa. La strategiadella Marina, coerente-mente inserita nel contestointerforze ed in quello eu-ropeo ed atlantico, si arti-cola su due direttriciprincipali: la sorveglianzadel mare e la difesa deglispazi marittimi da un lato,e la proiezione di capacità

per intervenire là dove ne-cessario dall’altro. Da sem-pre, la Marina persegue

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Lo scenario

internazionale e ilruolo della Marina

Navy’s strategy follows two main guidelines: on one hand, safe-guard of the sea and defense of maritime areas; on the other,projection of capabilities to intervene wherever it is necessary. TheNavy has always pursued these objectives with a dialogue- andcooperation-oriented approach, the best one to enhance mutualtrust and improve collaboration with different partners.An effective and permanent surveillance of and from the sea isfundamental to spot threats to Maritime Security in advance andidentify their sources. Only the constant refining of the skills nee-ded to collect, compare and analyze inputs makes this possible.That is why the Navy has always allocated considerable financialresources to adopt highly technological solutions which, throughouttime, have proved farsighted.A profound knowledge of the maritime domain is therefore essen-tial to timely intervene and deal with dangerous modern-day chal-lenges. However, awareness of an existing threat is not per sesufficient to make it inoffensive; capabilities are also needed to ti-

mely, flexibly, and effectively intervene wherever it is required.It is a demanding task which requires a modern-day and efficientinstrument such as the one which, amid manifold economic chal-lenges, the Italian Navy is progressively forging by adopting inno-vative solutions and state-of-the-art systems, often in cooperationwith main European Navies. n

questi obiettivi con un ap-proccio orientato al dia-logo ed alla cooperazione,il modo migliore per svi-luppare la fiducia reciprocae migliorare la collabora-zione con i diversi interlo-cutori. Un’efficace econtinua sorveglianza del

mare e dal mare è un re-quisito fondamentale perindividuare per tempo leminacce alla sicurezza ma-rittima ed identificarne la

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provenienza. Questo èpossibile solo attraversoun costante affinamentodelle capacità di raccolta,correlazione ed analisidelle informazioni. In que-sto senso la Marina hasempre concentrato unaparte importante delle ri-sorse disponibili, per adot-tare soluzioni ad elevato

contenuto tecnologico, chenel corso del tempo sisono rivelate lungimiranti.

La conoscenza completaed approfondita dell’am-biente marittimo è dunqueessenziale per intervenirecon tempestività ed affron-tare le pericolose sfide dioggi. La consapevolezza diuna minaccia, da sola, nonè però sufficiente a ren-derla innocua; è necessa-rio anche disporre di

capacità adeguate per in-tervenire in modo tempe-stivo, flessibile ed efficace

laddove richiesto. Si trattadi un compito impegnativo,per il quale c’è bisogno diuno strumento modernoed efficiente, quale quelloche la Marina, tra le moltedifficoltà derivanti dal con-testo economico, sta pro-gressivamente realizzandocon soluzioni innovative el’adozione di sistemi al-

l’avanguardia, spesso incollaborazione con le prin-cipali Marine europee. n

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Le attività nel 2012

“Molte missioni tra lorodiverse e distanti, assolte

con la medesima efficacia,affidabilità e concretezza”

Operational Agenda 2012

“Several missions, distant

and diverse, accomplishedwith the same effectiveness,reliability and concreteness”

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Il 2012 ha visto la Ma-rina impegnata su piùfronti, a tutela degli

interessi italiani. In fun-zione della situazione,essa ha operato in ma-niera indipendente,fianco a fianco dellealtre Forze Armate edelle varie amministra-zioni dello Stato, o inte-grata nei dispositivi della

Nato e dell’Unione euro-pea.Ciò ha richiesto unosforzo notevole, diversifi-cato a seconda del con-

The year 2012 saw the Navy engaged on several fronts tosafeguard Italian interests. On the basis of the challenges

it had to cope with, the Navy operated either autonomously oralong with other Armed Forces or agencies, or within NATO-and EU-led forces. This required enormous efforts, that werediversified on the basis of the context and of the pursued ob- jective and always compliant with very high quality standards.The Fleet navigated for almost 65,000 hours; its aircraft totaledmore than 12,000 flight hours.Manifold were the international operations where the Navy pla- yed a crucial role. They included the NATO-endorsed antiter-rorism operation Active Endeavour , where the Italian Navy hasbeen engaged for several years with its ships, submarines andaircraft.Within NATO, the Navy helped establish a standing mine coun-termeasures group and provided a minehunter on a permanentbasis. The Italian ships interchanged within the standing surface

group endorsed by NATO (ITS Grecale and ITS San Marco) andby the EU (ITS Scirocco and ITS San Giusto), ensuring the per-manent presence of a vessel within both naval groups.These groups were engaged in anti-piracy operations in theHorn of Africa and in the Indian Ocean, where NATO and theEU are leading operations Ocean Shield and Atalanta respec-

Le attività nel 2012

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testo e dell’obiettivo daraggiungere e, sempre,qualitativamente moltoelevato. La flotta ha na-vigato per circa 65.000ore complessive, mentrei suoi aeromobili hannosviluppato oltre 12.000ore di volo. Molte leoperazioni internazionalinelle quali ha svolto unruolo di primissimopiano. Tra di esse, me-rita menzione l’opera-

zione antiterrorismo dellaNato denominata Active Endeavour , cui parteci-

piamo da diversi annicon navi, sommergibili evelivoli. Sempre in am-bito Nato, abbiamo con-corso alla formazionedel gruppo navale per-manente per il contrastoalla minaccia delle mine,assicurandovi costante-mente la partecipazionedi un cacciamine ita-liano. Le nostre navi sisono inoltre avvicendatenei dispositivi di superfi-

cie permanentemente at-tivati dalla Nato (Grecalee San Marco) e dal-

l’Unione europea (Sci-rocco e San Giusto), ga-rantendo la presenzacontinuativa di un’unitànei due gruppi navali.Questi gruppi sono statiimpegnati nel contrastodella pirateria nelleacque del Corno d’Africa

e dell’Oceano Indiano,dove la Nato e l’Unioneeuropea conducono ri-spettivamente le opera-zioni Ocean Shield edAtalanta, a tutela di unflusso del traffico mer-cantile marittimo che èvitale per la salute del-l’economia dell’interopianeta.

Proprio in questo conte-sto, così cruciale e deli-cato, il comando delgruppo europeo è statoaffidato ad un ammira-glio italiano, mentre nelmese di dicembre unaltro nostro ammiraglioha assunto quello dellaNato e lo manterrà pertutto il primo semestredel 2013.La Marina ha inoltre av-viato l’impiego dei “Nu-clei militari diprotezione”, delle squa-dre composte da fucilieridella Forza da Sbarcoche, su richiesta dellaconfederazione italianadegli armatori, sono

state imbarcate sulle no-stre navi mercantili, perdifenderle durante il

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Le attività nel 2012

tively, to protect maritime shipping which is vital to the eco-nomy of the entire planet.Against this crucial and delicate scenario, the command of theEuropean group was assigned to an Italian admiral. Since De-cember, another Italian admiral has been leading the NATO en-dorsed group and will be in charge of its command until June2013.Additionally, the Navy began to employ Autonomous VesselProtection Detachments, namely teams made up of Marines.Upon the request of the Italian association of ship owners, theteams were embarked on Italian-flagged merchant vessels toprotect them during navigation in pirate-infested waters. In2012, as many as fifteen teams of the San Marco Regimentunderwent ad hoc training; the objective was to ensure the se-amless deployment of at least ten of them in operational areas.Despite the technical and logistic challenges posed by the ab-sence of agreements with littoral countries, the Navy was able

to satisfy over 80% of the requests submitted by Italian shipowners.In the 125 missions that were carried out, the AutonomousVessel Protection Detachments acted as a very effective deter-rent, thereby preventing a large number of attempted kidnap-pings, and providing a valuable contribution to the security of 

transito nelle acque con-siderate a rischio di at-tacchi di pirati. Nel2012, ben quindici nucleidel reggimento SanMarco sono stati adde-strati a questo scopo,per assicurare la pre-senza continuativa di al-

meno dieci di essi inzona d’operazioni.E’ stato soddisfatto oltrel’80% delle richieste discorta avanzate dagli ar-

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matori nazionali, nono-stante le difficoltà tecni-che e logistiche postedalla mancanza di ac-cordi con i Paesi riviera-schi.Nel corso delle 125 mis-sioni assolte, questi uo-mini hanno prevenutonumerosi tentativi di se-questro, svolgendo un’ef-

ficace funzione dideterrenza e fornendoun prezioso contributo

alla sicurezza del nostrocommercio. Due di que-sti fucilieri, MassimilianoLatorre e Salvatore Gi-rone, erano imbarcati aprotezione del mercantileEnrica Lexie: un casogiuridico complesso chepone una pesante ipo-teca sul ruolo e la tu-tela dei nostri militari in

missione all’estero.La Marina ha inoltrepreso attivamente parte

alla forza della Nato im-pegnata in Afghanistan(ISAF), dove il reggi-mento San Marco haconcluso una difficilemissione durata diversimesi nella provincia diFarah.Il San Marco è tuttorapresente in quel marto-riato Paese, per istruire

dei reparti regolari af-ghani e con dei fucilieriimpegnati ad Herat, con

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the Italian trade. Two Marines, Massimiliano Latorre and Salva-tore Girone, belonged to the Autonomous Military Detachmentembarked on the merchant vessel Enrica Lexie: a highly sensi-tive court case which seriously undermines the role and safe-guard of our military personnel engaged abroad.Deploying Marines of the San Marco Regiment, the Navy pro-actively took part in the NATO-led force engaged in Afghani-stan (ISAF), where they accomplished a challenging mission,which lasted many months, in the province of Farah. The SanMarco Regiment is still present in that long-suffering countrywith members tasked with training battalions of the AfghanArmy and Marines engaged in Herat, to provide tactical sup-port.In Afghanistan, the Navy Raiders as well operated within theCommand of the Italian Defense Elite Forces. The Raiders arean outstanding, well-known and universally appreciated compo-nent of the Navy. They are extremely effective in conducting

elite operations both at sea and ashore, that may be carriedout either autonomously or in cooperation with other Italianand international equivalent forces.For more than thirty years, at least three Italian patrol vesselshave been seamlessly deployed in the Red Sea to supervisethe implementation of the peace treaty signed by the Arab Re-

compiti di supporto tat-tico. In Afghanistanhanno operato anche inostri incursori, inqua-drati nel comando delleForze Speciali della Di-fesa.Quella degli incursori diMarina è una compo-

nente d’eccellenza, fa-mosa ed apprezzata intutto il mondo, partico-larmente efficace nellacondotta di operazioni

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speciali dal mare e suterra, che può condurrein maniera indipendenteo in cooperazione conaltri analoghi reparti na-zionali ed internazionali.Da oltre trent’anni al-meno tre nostre navi dapattugliamento sonocontinuativamente impe-gnate nel Mar Rosso, a

garanzia del rispetto deltrattato di pace stipulatotra Egitto ed Israele nel

1979, dopo la guerradello Yom Kippur.Il 2012 è anche statol’anno d’avvio delle atti-vità di ricostruzionepost-conflitto libico. Intale quadro, la Marinaha partecipato attiva-mente all’operazione dicooperazione e di sup-porto promossa dall’Onu

in favore della Libia, in-viando un gruppo navaleappositamente costituito,

la cui opera ha resopossibile la ripresa dellafunzionalità delle areeportuali di Tripoli, AlKhums e Sirte.Con un pregevole lavorodi squadra, i nostri equi-paggi, i palombari, i su-bacquei, i fucilieri diMarina ed il personaletecnico dell’arsenale di

Taranto hanno dapprimaeseguito un esame su-bacqueo dei relitti semi-

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public of Egypt and the State of Israel in 1979, in the aftermathof the Yom Kippur War.2012 was also the year of the launch of the post-conflict Li-byan reconstruction activities.The Navy proactively participated in the pro-Libya UN-led coo-peration and support operations by sending an ad hoc navaltask group, which enabled the ports of Tripoli, Al Khums andSirte to resume their activities. With a valuable team-work, theNavy’s personnel – ships’ crewmembers, deep-sea and shallow-water divers, marines, technicians of the Taranto Arsenal – car-ried out an underwater inspection of semi-floating wrecks.Later, the staff re-floated them, whenever it was possible, andremoved the remaining unexploded ammunition onboard, clea-ring all the waters off the ports and restoring their free ac-cess.The considerable deployment flexibility of the Navy’s maritimecomponent was once more confirmed. In the initial and middle

stages of the conflict, a large portion of the Fleet was deployedto accomplish humanitarian, evacuation and rescue operationsto the benefit of the Libyans and the international communityas well as the NATO-led operation. The latter emphasized thestrategic value of both the underwater component and the air-craft carrier and her onboard aircraft, not only when bases or

affondati, ne hanno ripri-stinato la galleggiabilitàquando possibile edhanno rimosso il muni-zionamento inesplosoancora presente abordo, liberando comple-tamente le acque anti-stanti i porti e

ripristinandone la libertàd’accesso.Si è così confermata lagrande flessibilità d’im-piego della componente

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marittima, che nelle fasiprecedenti e durante ilconflitto ha visto impe-gnata gran parte dellaflotta, tanto nella con-dotta di operazioni uma-nitarie, di evacuazione esoccorso delle popola-zioni locali e della co-munità internazionale,quanto nell’attività ope-

rativa condotta dallaNato. Quest’ultima haevidenziato una volta di

più l’elevato valore stra-tegico della componentesubacquea, così comedella nave portaerei edei suoi velivoli imbar-cati, non solo quandonon si dispone di basi oaeroporti, perché la crisiè localizzata a grandedistanza dal nostroPaese, ma anche quando

essa è nelle nostre im-mediate vicinanze. Altret-tanto significative sono

state le operazioni a ca-rattere prettamente na-zionale. Nello stretto diSicilia è in atto da anniun’importante operazionedi controllo dei flussi mi-gratori e di vigilanzadella pesca, che nel2012 ha assorbito il13% dell’attività totaledella flotta e circa il

45% dell’attività volodegli aerei da pattuglia-mento.

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airports are not available – because the crisis has emerged inremote areas – but also when the crisis stems from very closeareas.Equally significant were the Navy’s Homeland initiatives.In 2012, we progressed in the Strait of Sicily with the crucialoperation designed to control both migration flows and fishingactivities. In the year, it accounted for 13% of the underwayhours totaled by the Fleet and approximately 45% of the flighthours totaled by patrol aircrafts. Our ships, whose scope andeffectiveness were constantly enhanced by onboard helicopters,always interchanged at sea so that one of them was perma-nently ready to intervene. Compared to 2011, the number of migrants landed on the Italian coasts decreased by two thirds,shifting from approximately 36,000 to almost 13,000 units.The very large number of activities could not have been carriedout without a focused and intensive training, which was carriedout at the same time as real-life operations were taking place.

Since few years, the Command-in-Chief of the Fleet, responsiblefor its readiness and the crews’ training, has radically modifiedthe most complex training events. Indeed, their scenarios havecome to display the very complicated and sensitive challengescommanding officers have to cope with in real-life operations.Emphasis has thereby shifted to the management of rules of 

Le nostre navi, la cui ef-ficacia ed il cui raggiod’azione sono stati co-stantemente estesi dallapresenza degli elicotteriimbarcati, si sono sem-pre avvicendate in mare,affinché una di essefosse permanentemente

pronta ad intervenire. Ri-spetto al 2011, il nu-mero di migranti sbarcatisulle nostre coste si èridotto di circa due terzi,

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passando da quasi36.000 a circa 13.000.Questa notevole moled’attività non sarebbestata possibile senza unaddestramento intelli-gente, assiduo e mirato,che abbiamo continuatoa svolgere contestual-mente alle operazionireali.

Il Comando in Capodella Squadra Navale, re-sponsabile dell’appronta-

mento della flotta edella preparazione degliequipaggi, ha ormai daqualche anno modificatoradicalmente gli eventiaddestrativi più com-plessi, ambientandolinelle stesse difficili e de-licate condizioni in cui icomandanti si trovano aprendere le loro deci-

sioni, in caso reale.L’accento si è dunquespostato sulla gestione

delle regole d’ingaggio,sull’interpretazione dellenorme del diritto interna-zionale, sui rapporti conle organizzazioni civili,governative e non, sulleripercussioni delle opera-zioni militari sulla poli-tica estera e sui media.Grazie ad una pianifica-zione attenta, le nostre

navi hanno inoltre ese-guito il loro addestra-mento in tutte le aree di

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Le attività nel 2012

engagement, the decoding of International Law, the forging of relations with civilian, government and non government organi-zations, the impact of military operations on foreign policiesand media.A detailed planning was instrumental in enabling naval vesselsto train in areas of primary strategic interest. Significantly, shipsstationed in specific areas, carrying out surveillance operationsand forging diplomatic relations with a large number of otherNavies.An example of these activities is the training cruise organizedfor the Cadets 1st-Class of the Naval Academy on the tall shipAmerigo Vespucci. This world-famous training ship reached theNorth-Eastern Atlantic, where Cadets got familiar with a stimu-lating maritime environment and came into contact with mem-bers of many friendly Navies.To reduce the operational agenda and spare resources, thetraining cruise for the Cadets 2nd-Class of the Naval Academy

was replaced by a number of training modules, which enabledCadets to work onboard Fleet’s vessels; improve their seaman-ship through high seas sailing programmes; develop militaryand leadership skills side by side with trainers of the SanMarco Regiment and the Navy Raiders (COMSUBIN). Also theMidshipmen of the 3rd-Class were embarked on vessels, where

preminente interessestrategico nazionale,svolgendovi una preziosaopera di presenza, disorveglianza degli spazimarittimi e di dialogocon diverse Marinestraniere.Un esempio di quest’atti-

vità è stata la campagnad’istruzione a favoredegli allievi della primaclasse dell’AccademiaNavale, imbarcati sul-

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l’Amerigo Vespucci.La nostra nave scuola,famosa in tutto ilmondo, ha portato labandiera italiana nel-l’Atlantico nord-orientale,dove gli allievi si sonoconfrontati con realtànautiche stimolanti esono entrati in contattocon esponenti di diverse

Marine amiche. Alloscopo di razionalizzarel’attività e risparmiare ri-

sorse, la campagnad’istruzione della se-conda classe dell’Acca-demia Navale è statasostituita dalla frequenzadi alcuni moduli forma-tivi, che hanno portatogli allievi ad operare abordo delle navi dellaflotta, ad affinare le loroqualità di marinai con

l’esercizio della vela d’al-tura ed a svilupparequelle di militari e di

conduttori di uomini,confrontandosi con gliistruttori del reggimentoSan Marco e degli incur-sori di Marina (Comsu-bin). Anche gli aspirantiguardiamarina della terzaclasse sono imbarcatisulle navi, dove hannosvolto delle attività for-mative avanzate, in pre-

visione della loroimminente nomina ad uf-ficiali; un buon numero

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they underwent advanced training programmes shortly beforethey were appointed Officers. A large number of them had thechance to embark on foreign vessels, participating in productiveand interesting exchange programmes that we developed witha large number of foreign Navies.In addition to Homeland exercises, manifold were the interna-tional training events developed to enhance mutual trust andcooperation. Special mention has to be made of the bilateralexercise Levante , which involved aircraft carriers groups of boththe Italian and the French Navy, together with their onboardaircrafts and escort units. The exercise was part of a wider ini-tiative designed to increase interoperability between the Euro-pean groups of aircraft carriers.The institutional services provided by the Navy included themanagement of the lighthouses and the production of bothnautical charts and documentation.As in previous years, the hydrographic vessels ITS Magnaghi,

ITS Aretusa and ITS Galatea carried out survey cruises to pro-gressively and constantly update data related to water basinsthat fall under the domain of the Navy’s Hydrographic Institute.In 2012, intensive investigation was carried out to check thefloor and survey both ports and coasts (Porto Empedocle, Sec-che di Ugento, La Spezia, Livorno, Porto Cervo, the Archipelago

di essi ha inoltre avutola possibilità d’imbarcaresu delle navi straniere,partecipando ad un inte-ressante e proficuo pro-gramma di scambio cheabbiamo sviluppato condiverse Marine estere.Oltre alle esercitazioni a

carattere nazionale, nu-merose sono statequelle a carattere inter-nazionale finalizzate asviluppare e consolidare

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un clima di mutua fidu-cia e di cooperazione.Particolare menzione me-rita l’esercitazione bilate-rale Levante , che havisto operare insieme igruppi portaerei delleMarine italiana e fran-cese, con i rispettivi re-parti aerei imbarcati e leloro navi di scorta, nel-

l’ambito di una più vastainiziativa volta ad incre-mentare l’interoperabilità

tra i gruppi portaerei eu-ropei. Tra i servizi istitu-zionali resi dalla Marinaalla collettività, figuranola condotta del serviziodei fari e la pubblica-zione della cartografia edei documenti nautici.Come ogni anno, le naviidrografiche Magnaghi,Aretusa e Galatea hanno

svolto delle campagne dirilievi, secondo un pianodi progressivo e costante

aggiornamento delle in-formazioni dei bacini dipertinenza dell’IstitutoIdrografico della Marina.Nel 2012 è stata ese-guita un’intensa attivitàdi batimetria e topogra-fia di porti e di zone co-stiere (Porto Empedocle,Secche di Ugento, LaSpezia, Livorno, Porto

Cervo, Arcipelago dellaMaddalena, Porto Torres)e di batimetria di zone

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d’altura (nello Stretto diSicilia e nell’arcipelagodelle Isole Eolie), inclusala ricerca e l’analisi deirelitti eventualmente pre-senti e la caratterizza-zione del fondale.Meritano menzione labatimetria dell’area di

Punta Perciato (Isola diLipari), dove sono statianalizzati e delimitati deibassi fondali particolar-mente insidiosi, ed il ri-

Le attività nel 2012

of La Maddalena, Porto Torres); check the sea bottom in highseas areas (Strait of Sicily and the archipelago of the Aeolianislands); search for and analyze possible wrecks. Special men-tion has to be made of the seafloor surveys of the area of Punta Perciato (island of Lipari), where dangerous shallow sea-floors were identified and charted and the survey in the Straitof Sicily carried out within an Italian-Tunisian cooperation ini-tiative, designed to produce nautical charts of that stretch of sea, which updated seafloor-related data concerning areas po-tentially dangerous for navigation, such as the reefs of Silviaand Talbot.Furthermore, the Navy’s hydrographic vessels carried out ocea-nographic, sedimentological surveys and chemical-physicalwater surveys in cooperation with a number of research insti-tutes such as the Italian Institute of Maritime Sciences and theItalian Geo-Physics and Volcanology Institute under the ItalianCoordination for Maritime Geo-Physics.

Finally, ITS Galatea joined the operations designed to track thebattleship Roma and carried out by the Italian company GAY-MARINE, which confirmed the ship’s identification. On the ac-count of the circumstances when she was sunk in WW2, thebattleship Roma symbolizes loyalty to the Italian Institutions forevery Italian sailor. n

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lievo nello Stretto di Si-cilia svolto nell’ambito diuna cooperazione “italo-tunisina” per la coprodu-zione delle cartenautiche di quel tratto dimare, che ha consentitodi aggiornare la batime-tria di zone potenzial-mente pericolose per lanavigazione, quali i ban-

chi di Silvia e Talbot.Le nostre navi idrografi-che hanno inoltre svolto

attività di oceanografia,sedimentologia ed analisidei parametri chimico-fi-sici della colonna d’ac-qua, in collaborazionecon istituti di ricerca, trai quali l’Istituto diScienze Marine e l’Isti-tuto Nazionale di Geofi-sica e Vulcanologia,nell’ambito del Coordina-

mento Nazionale per laGeofisica Marina. NaveGalatea ha infine parteci-

pato alle operazioni diritrovamento della coraz-zata Roma condottedalla Gaymarine s.r.l.,confermando l’identifica-zione del relitto.Nave Roma, per le circo-stanze in cui venne af-fondata nel corso dellaseconda guerra mon-diale, rappresenta un

simbolo della lealtà alleIstituzioni per ogni mari-naio italiano. n

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OPERAZIONE DURATA MEZZI PARTECIPANTI

Standing NATO Maritime Group

(SNMG1 - SNMG2)

7 Mesi

Nave GRECALE (29 Nov 11 - 09 Gen 12)Nave MAESTRALE (05 Set - 02 Nov)Nave SAN MARCO (23 Nov - 06 Dic)

OCEAN SHIELD (OOS)Nave GRECALE (10 Gen - 16 Mar)Nave SAN MARCO (07 Dic - 31 Dic continua)

Standing NATO Mine

Countermeasures Group 2

(SNMCMG2)12 Mesi

Nave NUMANA (01 Gen - 11 Gen)Nave ALGHERO (11 Gen - 04 Feb)Nave NUMANA (04 Feb - 26 Feb)

Nave ALGHERO (26 Feb - 28 Mag)Nave MILAZZO (28 Mag - 27 Ago)Nave VIAREGGIO (27 Ago - 12 Dic)

ATALANTA 8 Mesi Nave SCIROCCO (14 Apr - 06 Ago)Nave SAN GIUSTO (06 Ago - 06 Dic)

ACTIVE ENDEAVOUR

(OAE) 1 Mese Smg LONGOBARDO (08 Feb - 14 Mar)

Attività di Presenza e

Sorveglianza per la Difesa eSicurezza Marittima 12 Mesi

Navi: GRECALE, SCIROCCO, URANIA, CIGALA FUL-

GOSI, BORSINI, BETTICA, SIRIO, ORIONE, CASSIOPEAE SPICA;Smg: TODARO

Attività di Presenza eSorveglianza per la Difesa e

Sicurezza Marittima -Emergenza Costa Concordia

3 Mesi

Nave ORIONE, Nave GALATEA ed Elicotteri di Mari-staeli Luni;Uomini e mezzi del comando subacquei e incursori(Comsubin)

POST-CONFLICT LIBYA 2 Mesi

Nave GORGONA (20 Gen – 17 Mar)Nave TREMITI (20 Gen – 17 Mar);Uomini e mezzi del nucleo GOS del comando su-

bacquei e incursori (Comsubin) e personale tecnicodell’Arsenale di Taranto

OPERAZIONE AFGHANISTANInternational Security Assistance

Force (ISAF)12 Mesi

Reggimento San Marco (Forza da Sbarco:456 u. periodo 01 gennaio – 13 marzo 2012)Operational Mentoring Liaison Team (OMLT) (Forzada Sbarco: 33 u. periodo 01 gennaio – 09 aprile2012)Military Advisor Team (MAT) (Forza da Sbarco: 25 u.dal 10 aprile al 31 dicembre 2012)Task Force 45 (G.O.I. + Forza da Sbarco: periodo01 gennaio – 31 dicembre 2012)

Personale in supporto alla RC-W: 8 u. della Forzada Sbarco (periodo 01 gennaio – 31 dicembre2012)

Operazioni salienti

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ESERCITAZIONI TEMI SVILUPPATI

ADRION LIVEXAddestramento multinazionale delle diverse Marine del Mar Adriatico nella condotta diCrisis Response Operations (CRO) per incrementare il livello d’interoperabilità

VULCANO Cooperazione interministeriale nel settore dell’antinquinamento

CANALEPolizia marittima (Maritime Law Enforcement – MLE), ricerca e soccorso (SAR), assi-stenza a nave sinistrata e Explosive Ordnance Disposal (EOD). Vi partecipano i paesiaderenti all’iniziztiva 5+5

DELFINO Rilascio e recupero di forze speciali (Comsubin) e relativi mezzi/materiali da sommergibili

DYNAMIC GUARD Guerra elettronica (ambito Nato)

FLEETEX Mantenimento livello addestrativo e verifica capacità staff/assetti aeronavali

GOLFO

Consolidamento delle procedure operative di forze speciali nell’ambito dell’attacco na-

valeHEL SPLASHEX

IT/UKVerifica delle procedure di soccorso Sommergibilit IT – UK, a favore del Team nazionale

ITA MINEXVerifica delle procedure Nato, nel settore del contrasto delle mine; aperta alla parteci-pazione di marine estere

IONIEXDefinizione e sperimentazione di procedure per la condotta d’operazioni congiunte conla Marina russa.

LEVANTEInteroperabilità tra i gruppi portaerei delle Marine italiana e francese, nell’ambito dell’ini-ziativa European Carrier Group Interoperability Initiative (ECGII)

LEONE Addestramento degli assetti aeronavali nel settore anfibio

MARE APERTO –AMPHEX

Principali eventi addestrativi nazionali, aperti anche a paesi stranieri.Attivazione di tutte le componenti della Forza Armata. e sviluppo dei temi addestrativi nellediverse forme di lotta; specifico addestramento anfibio dei comandanti e dei relativi staff 

MARTEXAddestramento degli equipaggi di volo ASW all’impiego al sistema missilistico aria/su-perficie

MISSILEX 1Verifica delle procedure e sistemi d’arma missilistici in dotazione alle Unità Navali edAeromobili

NOTTE SCURAVerifica delle procedure operative d’impiego delle Forze Speciali, con il coinvolgimentodi tutte le componenti (navale, aerea, subacquea, anfibia), in ambito interforze

NOBLE MARINER Certificazione del livello di prontezza operativa in ambito Nato

OASISDefinizione e sperimentazione di procedure per la condotta d’operazioni congiunte conla Marina tunisina

PROUD GUARD Guerra elettronica per l’impiego nei prevedibili scenari multi minaccia, in ambito Nato

PROUD MANTALotta antisommergibile, antinave e di controllo del traffico mercantile in prevedibili sce-nari multi minaccia, in ambito Nato

PHOENIX EXPRESSEvento a guida statunitense, mirato al controllo del traffico mercantile ed all’eserciziodelle funzioni di comunicazioni e scambio di informazioni e supporto, aperto anche aiPaesi nordafricani

RISING STARDefinizione e sperimentazione di procedure per la condotta d’operazioni congiunte conla Marina israeliana

SURVEX 1 Sorveglianza da parte dei sommegibili

TORPEX Lancio di siulro da sommergibile ed addestramento alle conseguenti manovre evasive daparte delle navi

Esercitazioni principali

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Il dialogo e

la cooperazione

“Un’attitudine innata,

che si rivelaquotidianamente fondamentale”

Dialogue & Cooperation

“An innate attitude,which proves fundamentalevery single day”

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Il mare è da sempre unluogo d’incontro di

mentalità e culture di-verse, che tendono ad in-tegrarsi grazie allareciproca comprensione,alla solidarietà ed almutuo rispetto che sonopropri dei marinai. NellaMarina italiana, questanaturale predisposizione alcontatto s’innesta perfet-

tamente nella propensionenazionale a privilegiare ildialogo e la cooperazionenel complesso sistemadelle relazioni internazio-

The sea has always been a place where the encounter andintegration of different cultures and mindsets is facilitated

by mariners’ mutual understanding, solidarity and respect. Thisis particularly true for the Italian Navy, which adds to such ap-proach a national favorable attitude towards dialogue and coo-peration within the complex system of international relations,where Italy is a staunch and proactive supporter of stabilityand peaceful development.The Navy’s cooperation programmes cover manifold areas, span-ning from personnel’s training and the forging of basic relations(to develop mutual understanding and trust) to other more com-plex activities (to achieve highly advanced multilateral air-naval ca-pabilities). Cooperation programmes take on different shapesdepending on the Nation we are talking to and the security ob- jectives that we wish to achieve together.The spectrum of initiatives is wide. They span from the invitationto foreign militaries to attend courses and modules of the Navy’seducational programmes to the exchange of personnel, multina-tional exercises, joint commitment to promoting Maritime Security,regular consultation procedures among Navies, multilateral inter-ventions in crises theatres, aid to countries during the delicate re-building stages in the aftermath of a conflict.The Italian Navy follows a step-by-step, selective and geographi-cally diversified approach. It may be visually rendered as a system

of concentric areas progressively expanding (picture 1). The inner-most area covers the interagency cooperation; the second includesthe Mediterranean and its accesses till the borders of the Indiansubcontinent, an area of primary Italian strategic interest; the thirdand outermost area expands towards regions which are rapidlygrowing (South America, Africa and the East), which are key to

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COOPERAZIONEINTERAGENZIA

MEDITERRANEOALLARGATO

INTERESSICOMMERCIALIENERGETICI

Il dialogo e la cooperazione

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nali, in cui l’Italia è unapromotrice convinta edassai attiva della stabilitàe dello sviluppo pacifico.L’attività di cooperazionedella Marina si articola supiù livelli, spaziando dallaformazione del personalee dalle interazioni elemen-tari, entrambe volte a co-struire e sviluppare unclima di comprensione efiducia, ad altre assai piùcomplesse, mirate a con-seguire capacità aerona-vali multilaterali dielevatissimo contenuto.

Quest’attività assume inol-tre forme diverse, a se-conda della nazione concui ci relazioniamo e degliobiettivi di sicurezza chedesideriamo conseguireassieme. Si tratta di unospettro assai ampio d’ini-ziative, che vanno dal-l’apertura dei nostri istitutidi formazione ai militaristranieri, allo scambio dipersonale, alle esercita-zioni multinazionali, all’im-pegno congiunto perpromuovere la sicurezzamarittima, alle periodiche

consultazioni tra Marine,all’intervento multilateralenei teatri di crisi, all’aiutoai paesi in difficoltà nelladelicata fase della loro ri-costruzione, a valle di unconflitto. Il nostro è unapproccio graduale, selet-tivo e geograficamente di-

versificato. Esso èidealmente raffigurabile (fi-gura 1), con un sistemadi aree concentriche chesi allargano via via, conquella più interna cherappresenta la coopera-zione nel contesto intera-genzia, la seconda checinge il Mediterraneo ed isuoi accessi fino ai mar-

gini del subcontinente in-diano, zona di primariointeresse strategico nazio-nale; la terza e piùesterna delle aree si pro-ietta invece verso le re-gioni in rapida crescita(Sud America, Africa edOriente), che assumonouna rilevanza notevole peri nostri interessi commer-

ciali e per il soddisfaci-mento del nostrofabbisogno energetico. LaMarina italiana riveste unruolo di primo piano nelcampo del dialogo e dellacooperazione del “Medi-terraneo allargato”, graziead una serie di iniziativeefficaci e lungimiranti chehanno portato a sedereallo stesso tavolo nonsoltanto le Marine di

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Le aree di cooperazione della Marina

Figura 1

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R a p p o r t o

Il dialogo ela cooperazione

Italian trade interests and the fulfillment of our energy needs.The Navy plays a primary role in dialogue and cooperation initia-tives within the “Wider Mediterranean”. Overtime this has beenmade possible by the design of effective and far-sighted initiativesthat involved simultaneously not only the Navies of the region butalso all the stakeholders operating there: from the main interna-tional organizations to shipping and shipbuilding companies.Significant projects include the Virtual-Regional Maritime Traffic Centre (V-RMTC), a regional network designed to exchange mari-time shipping inputs and its global evolution, the Trans-Regional Maritime Network (T-RMN), which presently links the V-RMTC net-work with similar projects developed in Singapore, Brazil and SouthAfrica and which will soon involve Argentina. In addition to increa-sing shared maritime surveillance capabilities, these exchangesmake their contribution to the extraordinary increase in mutualtrust and collaboration between member Navies.Additionally, Italy has designed a large number of international

exercises aimed at establishing cooperation with the countries of the Wider Mediterranean. They include: the Adrion with the Naviesof the Adriatic and Ionian Sea and the maritime dimension of theinitiative 5+5 which includes, in addition to Italy, the followingcountries: Algeria, France, Libya, Malta, Mauritania, Morocco, Por-tugal, Spain and Tunisia.

quella regione, ma anchetutti gli altri attori che vioperano: dalle principaliorganizzazioni internazio-nali all’industria armato-riale e cantieristica. Fra iprogetti più significativimeritano menzione il Vir- tual Regional Maritime 

Traffic Centre (V-RMTC),una rete regionale discambio sui dati del traf-fico mercantile, e la suaevoluzione a livello glo-

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bale, il Trans-Regional Ma- ritime Network (T-RMN),che unisce oggi la retedel V-RMTC con quelle si-milari di Singapore, Brasilee Sud Africa ed alla qualepresto parteciperà l’Argen-tina. Questi scambi, oltread aumentare le comunicapacità di sorveglianzadell’ambiente marittimo,

contribuiscono in manierastraordinaria ad incremen-tare la fiducia reciproca e

lo spirito di collaborazionetra le Marine che vi sonocoinvolte. L’Italia è inoltrepromotrice di numeroseesercitazioni internazionali,che mirano ad avvicinarele Marine di tutti i paesiche si affacciano sul “Me-diterraneo allargato”, trale quali spiccano l’Adrion ,con quelle dei mari Adria-

tico e Ionio, e la dimen-sione marittimadell’iniziativa 5+5 , che an-

novera, assieme al nostroPaese, la Spagna, il Por-togallo, la Francia, Malta,l’Algeria, la Tunisia, il Ma-rocco, la Libia e la Mauri-tania. Ma l’iniziativa chemeglio sintetizza la pro-mozione del dialogo edella cooperazione è ilSimposio regionale checoinvolge tutte le Marine

del Mediterraneo e delMar Nero e che l’Italiaospita a Venezia con ca-

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R a p p o r t o

Il dialogo ela cooperazione

But the initiative that best epitomizes the promotion of dialogueand cooperation is the Regional Symposium, which involves all theNavies of the Mediterranean and the Black Sea and which Italyhas hosted every second year in Venice since 1996. It is an ex-traordinary forum for the chiefs and representatives of a largenumber of Navies and international organizations of the maritimedomain to meet and debate (picture 2).The edition 2012 focused on the following theme: “From traditional roles to emerging Maritime Security challenges: Naval Forces im- proved effectiveness in a demanding environment ” which stimulateda productive debate on the need to integrate two apparently con-trasting aspects displayed by Navies in modern-day scenarios: thepurely military capabilities – as proved by the Libyan conflict –and the more “benign” capabilities designed to protect nationalinterests and safeguard Maritime Security. The secret of the Sym-posium’s success, which has come to its ninth edition, lies in theItalian Navy’s ability to foster synergy between attendants in ana-

lyzing modern-day scenarios and identifying the most effectivestrategies for the future of Maritime Security. This is our guideline:stimulating debate on topicalities on which all parties may providetheir own contributions and acquire knowledge and different pointsof view, thereby keeping faithful to the Navies’ favorable attitudetowards innovation and mutual understanding. n

denza biennale, sin dal1996. Si tratta di unastraordinaria occasioned’incontro, di confronto edi discussione per i capied i rappresentanti di nu-merose Marine ed orga-nizzazioni internazionaliche operano nel settore

(figura 2). Il tema propo-sto dalla edizione del2012 “From traditional roles to emerging Mari- time Security challenges: 

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Figura 2

Marine ed

Organizzazionipartecipanti alIX SimposioRegionale delMediterraneo edel Mar Nero

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Naval Forces improved ef- fectiveness in a deman- ding environment ” hastimolato un fruttuosoconfronto sulla necessitàdi coniugare due animeapparentemente dicotomi-che delle forze navali mo-derne, in uno scenarioche richiede capacitàprettamente militari —

come dimostrato dal con-flitto libico — a fianco dicapacità “benigne”, funzio-

nali alla protezione degliinteressi nazionali ed allasalvaguardia della sicu-rezza marittima. Il segretodel successo del Simpo-sio, giunto ormai alla suanona edizione, risiedeproprio nella capacitàdella nostra Marina dicreare la giusta sintoniatra i partecipanti per ana-

lizzare gli scenari attualied individuare le strategiepiù efficaci per il futuro

della sicurezza marittima.Questa è appunto la no-stra linea: stimolare la di-scussione su argomentiattuali e di interesse, suiquali ognuno possa for-nire il proprio contributo,ed acquisire nuovi inse-gnamenti e punti di vistadiversi, nel solco dellatradizionale capacità di

ogni Marina di essereaperta all’innovazione edal confronto reciproco. n

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       A       l        b 

     a      n

       i     a 

I   t  a  l    y  

I  s r  a e l  

I  n d  i  a 

G r e e c e 

Germany

Georgia

 France D j i b

 o u t i C y p

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 o a  t  i a   B  u

   l  g   a  r   i  a

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    B  e    l  g     i   u

   m

     B   a   n   g      l   a

    d   e   s     h

     A    r    g      e    n     t     i    n

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      A      l    g  

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   S  e  n  e

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    R   u   s   s    i   a

    R  o   m   a   n    i   a

      P

    o    r     t    u

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      N    e     t      h    e

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     r     o      c      c      o 

M      o    n    t     

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  g    r    o    

M     a    u    r    i     

t    a    n    i     a    

M    a   l    t    a   

L   i    b     y   a  

L   e   b   a  n   o   n   

J    a    p   a   n   

U k r ai ne

 Turke y

 T un i s ia

 S p a i n

  S  l o  v e

  n  i a

  S  i  n g  a  p o

  r e

I   T     C   o  a  s  t    

G   u  a  r   d   

U  S   C  o a s t  G  u a r d  

N    A   T    O   E    

U    

U   S   A  

U  K  

U AE 

M     A     E     

I      M      O      

39 Marine2 Guardie Costiere

3 OrganizzazioniInternazionali

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FORME DI COOPERAZIONE PAESI PARTECIPANTI

Formazione del personale, addestramentocongiunto, sorveglianza marittima, sicu-rezza marittima

Albania, Algeria, Croazia, Egitto,Emirati Arabi Uniti, Giordania, Israele,Libano, Libia, Malta, Marocco,Montenegro, Mauritania, Russia,Senegal, Slovenia, Tunisia, Ucraina

Interoperabilità tecnico-operativa (scambiodel personale nelle rispettive componentioperative)

Francia, Germania, Grecia, Portogallo,Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Tur-chia

Formazione del personale, sorveglianzamarittima, scambio di informazioni

Arabia Saudita, Argentina, Brasile,Georgia, Gibuti, India, Kuwait, Oman,Pakistan, Qatar, Yemen

Collaborazione specialistica (guerra dimine, attività subacquee, attività anfibie,sorveglianza marittima)

Belgio, Bulgaria, Cipro, Finlandia,Norvegia, Paesi Bassi, Romania,Svezia

Cooperazione strategica, scambio diinformazioni

Cina, Giappone, Nigeria, Perù, Singa-pore, Sudafrica

Attività di mutua conoscenza Colombia, Ecuador, Filippine, Iraq, Ma-lesia

Virtual Regional Maritime Traffic Center eTrans-Regional Maritime Network (sorveglianza marittima)

Albania, Argentina, Belgio, Brasile, Bul-garia, Cipro, Croazia, Francia, Georgia,Germania, Giordania, Grecia, Israele,Libano, Malta, Montenegro, PaesiBassi, Portogallo, Romania, Senegal,Slovenia, Spagna, Turchia, Ucraina,Stati Uniti, Singapore, Sudafrica

Adrion , 5+5 (sicurezza marittima)

Albania, Algeria, Croazia, Francia, Gre-cia, Libia, Malta, Marocco, Mauritania,Montenegro, Portogallo, Slovenia, Spa-gna, Tunisia

La cooperazione internazionale della Marina

R a p p o r t o

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n AvanzatanMedian In crescita

Mappa della cooperazione internazionale della Marina

Figura 3

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R a p p o r t o

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L’evoluzione

dell’organizzazione e dellostrumento aeronavale

“Cambiare per crescere:meno quantità eduna radicale ristrutturazione,per disporre di uno

strumento efficace, affidabilee sostenibile”

The Organizationand the Airnaval

Instrument Evolution

“Changing to grow: reduced

numbers and a radical stre-amlining, for an effective, re-liable and sustainable tool”

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R a p p o r t o

Pienamente consape-vole delle difficoltà

economiche delPaese e della necessitàdi continuare comunquead assolvere i compitiassegnati, la Marina hada tempo avviato unprocesso di profondatrasformazione e razio-nalizzazione, che interes-serà ogni elemento della

sua organizzazione. Que-sta trasformazione derivadalla necessità di espri-mere funzionali ed effi-caci capacità operative

Fully aware of Italy’s economic challenges and the need tokeep fulfilling the tasks the Service has been entrusted with,

the Navy has long since launched a process designed to deeplymodify and rationalize every element of its organization.The change stems from the need to achieve effective operationalcapabilities with the highest degree of efficiency, an objective thatmay be pursued only through a deep restructuring to eliminatesuperfluous elements as well as impediments and, wherever pos-sible, to succeed in coordinating actions within the Navies’ bodiesand other Armed Forces.By transferring every remaining operational and management fun-ction to the Operational Command (the Command-in-Chief of theFleet), the Navy’s General Staff will be streamlined. Two Commandswill be established: the former will supervise all the Navy’s Educa-tional Establishments. It will be tasked with the personnel’s trainingand will be headquartered in Ancona (Marche region). The latter‒ a Logistic Command ‒ will be headquartered in Naples (Cam-pania region) and will be the exclusive body entrusted with the te-chnical and logistic support to ships, personnel and single bodies.The Logistic Command will be based on the rationalization pro-grammes adopted in the Navy’s peripheral organization, where ter-ritorial commands will evolve into local logistic commands. Logistic

services provided on a daily basis to our ships will be supervisedby the Operational Command, which will also be responsible forthe commands of the naval stations.Finally, the Logistic Command will be responsible for the Italian li-ghthouses and aids-to-navigation, a vital component for the secu-rity of navigation in our seas.

L’evoluzione dell’organizzazione e dellostrumento aeronavale

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➠  D  i  s  m  i  s  s  i  o  n  i

    ➠  E  n  t  r  a  t  a

  i  n

  l  i  n  e  a

Totale30 unità

Totale8 unità

Figura 1

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R a p p o r t o

con il massimo dell’effi-cienza, ottenibile solocon una complessa ri-

strutturazione tesa adeliminare ridondanze ecolli di bottiglia, e adattivare ovunque possi-bile sinergie all’internodella Marina e con lealtre Forze Armate. LoStato Maggiore diverràpiù snello ed agile, tra-sferendo al Comando

Operativo (il Comando inCapo della Squadra Na-vale) ogni residua fun-zione operativa e

gestionale. Analoga-mente, verranno creatiun Comando Scuole, che

accentrerà l’intera re-sponsabilità della forma-zione del personale edavrà sede ad Ancona,ed un Comando Logi-stico con sede a Napoli,che diverrà il referenteunico per il supportotecnico e logistico dellenavi, del personale e dei

singoli enti. Quest’ultimosi baserà a sua voltasulla razionalizzazionedella struttura periferica,

che vedrà i comandi ter-ritoriali evolvere in co-mandi logistici di area.La logistica d’aderenza,ovvero quella relativa aduna serie di specificiservizi quotidiani resi allenavi, verrà gestita diret-tamente dal Comando

Operativo, da cui dipen-deranno i comandi dellestazioni navali. Il Co-mando Logistico diverràinfine responsabile delservizio dei fari e delsegnalamento marittimo,una componente vitaleai fini della sicurezzadella navigazione neimari italiani. Inevitabil-

mente, le ridotte disponi-bilità finanziarie hannoanche provocato una ri-modulazione dei mag-giori programmi dirinnovamento della flottache, oltre ad essere dra-sticamente ridotta, subiràuna diluizione delle ac-quisizioni delle future

navi (figura 1). È statoinfatti necessario elabo-rare un piano di dismis-sioni coraggioso, cheprevede il disarmo anti-cipato di alcune navi ef-ficienti prima ancora chepossano essere sosti-tuite. Si tratta dell’unicastrada percorribile per

concentrare le esigue ri-sorse di cui disponiamosulle poche navi rima-nenti, assicurando a

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2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

1Fregata

2Caccia-mine

2Cor-

vette1Naveausil.

2Fregate

1Cor-

vetta3Naviausil.

1Fregata

1Cor-

vetta

2Fregate

1Caccia-mine

1Cor-

vetta

Naviausil.

1Fregata

1Cor-

vetta2Naviausil.

1 Smg. 1 Smg.

1Fregata

1Fregata

1Nave

poliva-lente

1Fregata

1Fregata

1 Smg.

1Fregata

1 Smg.

Programma di sostituzionedelle unità navali

5

ausil.Nave1

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R a p p o r t o

L’evoluzionedell’organizzazione

e dello strumentoaeronavale

Inevitably, shrinking financial resources resulted in changes in theFleet’s major upgrading programmes. The Fleet will be drasticallyreduced and in the future ship procurement programmes will beslowed down (picture 1). A bold plan had to be designed of di-sinvestments, which also includes the anticipated disarmament of a number of functioning ships before they may be replaced. Thisis the only approach that may be followed to concentrate thescanty available resources on the few remaining ships, thereby en-suring an adequate crews’ training and the efficient ship andequipment maintenance. This decision – resulting in the reductionof personnel by approximately 1,500 units – will smooth the re-structuring process which the entire Naval Service is currently un-dergoing.Additionally, considerable efforts are being made to identify thetasks which may be reasonably carried out on the same ship.These efforts will result in the design of multifunctional vessels.An example is the new multirole underwater support ship, designed

also to perform the tasks of a major hydrographic vessel. Theship will thereby carry out tasks formerly assigned to three diffe-rent ships.The aircraft carrier Cavour, who in 2012 became the Navy’s flag-ship, will continue to play a pivotal role in the Fleet’s high seascomponent; a proof of the well-founded and far-sighted choices

queste un adeguato li-vello d’addestramentodegli equipaggi e dimantenimento in effi-cienza delle piattaformee dei sistemi. Da questadecisione, inoltre, con-tiamo di recuperare circa1.500 posizioni organi-

che, che faciliteranno ilprocesso di ristruttura-zione che sta interes-sando l’intera ForzaArmata. Inoltre, è in atto

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un notevole sforzo perindividuare quali compitipossano essere ragione-volmente svolti dalla me-desima nave, uno sforzoche si tradurrà nellarealizzazione di unitàmultifunzionali. Con que-sta filosofia è stata pen-sata la nuova nave disupporto subacqueo poli-

valente, che svolgeràanche i compiti di naveidrografica maggiore, ac-

centrando i ruoli untempo assegnati a trenavi diverse. La portaereiCavour, che nel 2012 haassunto il ruolo di naveammiraglia, continuerà arappresentare il fulcrodella componente d’al-tura della flotta, a testi-monianza della bontà edella lungimiranza delle

scelte compiute nel pas-sato. Essa infatti, graziealla disponibilità degli

aerei imbarcati, alle suecapacità straordinaria-mente flessibili ed allapossibilità di posizionarsiin maniera tempestiva edindisturbata al largodella costa di una re-gione anche molto di-stante dall’Italia, è avolte il migliore — senon l’unico — strumento

a disposizione del Paeseper intervenire nella faseiniziale di un’operazione,

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R a p p o r t o

L’evoluzionedell’organizzazione

e dello strumentoaeronavale

made in the past. Her aircraft onboard, her extraordinary flexiblepotentialities and her ability to timely and discreetly locate herself off the coast of a region remote from Italy, is at times the best– if not the exclusive – instrument that Italy has to intervene in

the initial stages of an operation to positively impact on the evo-lution of a crisis. The aircraft carrier needs neither bases nor air-ports of other countries and is not impeded by overflightboundaries and movements ashore.The Naval Air component, which is undergoing a profound renewalmade possible by the gradual introduction of the new helicoptersEH101 and SH90, will continue to play a pivotal role in the ope-rational instrument. In 2012, the Helicopter Assault Team was setup. It is headquartered in the Naval Air Station of Luni (Liguria re-gion), though it closely reports to the Naval Aviation Command.The objective is to optimize and enhance the helicopters’ supportcapabilities to the Elite and Amphibious Forces.In December, the structure of the Submarine component as well

was streamlined. The process equaled the one adopted by theNaval Aviation Command, which turned out to be successful. TheSubmarine Forces Command moved to the Navy’s Headquartersin Rome. By concentrating their command, coordination and con-trol in one single body, considerable advantages were obtained interms of shared policies and final results.

per influenzare favorevol-mente l’evoluzione diuna crisi. La portaerei,infatti, non necessita dibasi ed aeroporti dipaesi terzi ed è esentedagli ostacoli legati aivincoli di sorvolo ed aglispostamenti su terra. La

componente aerea, infase di profondo rinno-vamento per la progres-siva entrata in linea deinuovi elicotteri EH101 e

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SH90, rimarrà un ele-mento centrale del no-stro strumento operativo.Nel 2012 è stato costi-tuito il reparto Eliassalto,ubicato presso la baseelicotteri Luni ma postoalle dirette dipendenzedel comando delle ForzeAeree, con l’obiettivo dirazionalizzare e poten-

ziare le capacità di sup-porto elicotteristico alleForze Speciali ed Anfibie.

Anche la componentesubacquea ha subitoun’importante opera dirazionalizzazione dellastruttura, che dal mesedi dicembre ricalcaquella a suo tempo giàadottata dal comandodelle Forze Aeree e rive-latasi vincente. Il co-mando della Forza

Subacquea è statoquindi dislocato a Roma,presso il quartier gene-

rale della Marina, accen-trando le responsabilitàd’indirizzo, di comando,di coordinamento e dicontrollo della compo-nente nelle mani diun’unica figura, con no-tevoli benefici in terminidi unità d’intenti e di ri-sultato finale. L’esigenzadi disporre di specialità

molto spinte ha sugge-rito di modificare lastruttura della Forza da

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R a p p o r t o

L’evoluzionedell’organizzazione

e dello strumentoaeronavale

The need to deploy highly specialized forces led to changes inthe structure of the Navy’s Landing Force and to the design of the “Naval Brigade San Marco” made up of three regiments boa-sting different skills and performing diversified tasks. The first will

play a purely operational role; it will be operating in both amphi-bious contexts and ashore and, logistically-speaking, it will be en-tirely autonomous. The second will mainly focus on boardingactivities, maritime trafficking control as well as ship and port andharbour protection. The third will be dealing with training, defen-ding installations and participating in official ceremonies.Worth mentioning is the process of deep rationalization which willaffect the activities carried out by the Hydrographic Institute inGenoa (Liguria region). Both its organizational and operationalstructure will be modified in the assiduous search for solutionsenabling, despite shrinking human and financial resources, a highquality production in compliance with the international standardsand a smoother access to its products by both military and civilian

users.Finally, the reorganization of the Navy’s coastal radar network waslaunched. The network will be based on modern-day sensors, anenhanced coordination with the networks of the Coast Guard andthe Tributary Police as well as the adequate analysis system al-ready operational at the Command-in-Chief of the Fleet. n

Sbarco, creando la “Bri-gata Marina San Marco”,composta da tre reggi-menti che si differenzie-ranno per capacità ecompiti. Il primo di essiavrà un’alta valenza ope-rativa e, in grado d’ope-rare nel contesto anfibio

così come in quello ter-restre, disporrà di unamarcata autonomia logi-stica. Il secondo saràprevalentemente dedicato

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alle attività di abbordag-gio e controllo del traf-fico mercantile e diprotezione delle navi edei porti, mentre il terzoincorporerà le funzioni diformazione, di difesadelle installazioni e dirappresentanza. Di parti-colare rilievo è anchel’opera di profonda ra-

zionalizzazione che inte-resserà il modus operandi dell’Istituto

Idrografico di Genova.Verranno modificate lastruttura organizzativa equella operativa, nellacontinua ricerca di solu-zioni che consentano,anche a fronte delle at-tuali ristrettezze d’orga-nico ed economiche, unaproduzione di qualitàconforme agli standard

internazionali ed un piùagevole accesso al pro-dotto da parte del-

l’utenza militare e civile.È stata infine avviata lariorganizzazione dellarete radar costiera, chesi baserà su sensori mo-derni, su una maggioreintegrazione con le retidelle Capitaneria diPorto e della Guardia diFinanza e su un sistemad’analisi adeguato, già

attivo presso il Comandoin Capo della SquadraNavale. n

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R a p p o r t o

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L’innovazione

“Precondizione perl’efficacia di domani”Innovation

“A prerequisite for future effectiveness”

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R a p p o r t o

L’innovazione è nelDNA della Marina.

La costante ricercadi soluzioni innovative ead alto contenuto tecno-logico è sempre stato erimane un moltiplicatoredi rendimento, un fattoreindispensabile per esseresempre all’altezza dellenuove sfide e continuaread assolvere i compiti

istituzionali in manieraadeguata, anche conmeno uomini e mezzi.Questo non significaaffatto il mero acquisto

Innovation is deeply rooted in the Italian Navy. The search forinnovative highly technological solutions has always been aperformance multiplier, a key factor for the Navy to be up tonew challenges and keep adequately performing its institutionaltasks, even with fewer personnel and assets.That is not tantamount to mere acquiring state-of-the-art equip-ment but it means, instead, assiduously searching for the most

effective and advantageous ways to achieve results; generatingnew ideas; suggesting new requirements; and determination aswell as commitment to translating them into practice.In a word, creating. It means exchanging ideas and cooperatingwith Euro-Atlantic Navies in the awareness that the most am-bitious projects cannot only but be implemented together. Itmeans growing simultaneously with Italian companies that theNavy inspires on a daily basis and with which, over time, theNavy has designed successful products, today universally ap-preciated in the international market. These companies are asource of employment and wellbeing for Italy. It means deve-loping the technological know-how of the Italian industry

through projects followed stage-by-stage by final users, whoprovide companies with their operational background.That is the case of the FREMM, the European Multi-Mission Fri-gates, scheduled to enter into service after the aircraft carrierITS Cavour and the units of the Horizon-class. Out of the sche-duled ten vessels (six multi-role vessels and four submarines)

L’innovazione

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R a p p o r t o

di strumenti allo statodell’arte.Significa, al contrario,l’assidua ricerca deimodi più efficaci e van-taggiosi per conseguire irisultati, la generazionedi idee, la proposta dinuovi requisiti e la de-terminazione e l’impegnoper tradurli in realtà.Significa, in una parola,creare.Significa confrontarsi ecooperare con le Marineeuropee ed atlantiche,nella consapevolezza che

i progetti più ambiziosinon possono che essererealizzati assieme.Significa crescere, di paripasso con l’industrianazionale, che la Marinastimola quotidianamentee con la quale ha datovita nel tempo a prodottidi successo, che oggisono universalmenteapprezzati sul mercatointernazionale e cherappresentano una fonted’occupazione e dibenessere per il nostroPaese.

Significa far crescere lacapacità tecnologicadella nostra industria,attraverso realizzazioniseguite passo passodall’utente che mette afrutto del comparto lasua esperienza operativa.È il caso delle Fregate

europee multi missione(FREMM), che seguonol’ingresso in linea dellaportaerei Cavour e delleunità della classeOrizzonte.Delle dieci navi previste(sei nella versionemultiruolo e quattro inquella antisommergibile)e necessarie per

sostituire quelle chehanno ormai varcato lasoglia dei trent’anni diusurante attività in mare,ne sono state ad oggifinanziate sei.La loro consegna èprevista al ritmo di unaall’anno, nella scia dellaprima, il Carlo Bergamini,che ha alzato per la

prima volta la bandieranavale nel mesedi luglio.Le FREMM sono costruiteda Fincantieri e derivanoda un programma italo-francese; la versioneitaliana, tuttavia, rappre-senta un’evoluzione diquella comune, superioreper capacità(può ad esempioimbarcare due elicotteri,

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R a p p o r t o

L’innovazione

needed to replace those that have exceeded thirty years of service life at sea, so far six have been financed. Following ITSCarlo Bergamini who hoisted the naval flag for the first time inJuly, the others are scheduled to be delivered at a rate of one per year.Built by the Italian shipbuilding company Fincantieri, the FREMMare the result of an Italian-French programme, though the Ita-lian version is a further evolution of the original design. Indeed,they are superior in capabilities (for instance, they may embarktwo helicopters – one of which is heavy-lift – instead of a singleone), performance flexibility and state-of-the art combat system.These frigates are expected to become the backbone of thehigh seas component of the Fleet. They have been designed tooperate on a single basis or within a wider naval or joint groupand fulfill a wide range of missions.These refined products of the Italian shipbuilding sector embarkstate-of-the-art systems, sensors and equipment, all products

of valuable Research & Development activities which accountfor a key area of the Italian industry.Presently, an additional couple of submarines of the U212A-class are under construction. Being built within an Italian-Ger-man programme, they are scheduled to enter into servicebetween 2015 and 2016. Compared to the first couple of the

di cui unopesante, anzichè unosolo), flessibilità diprestazioni e maturitàdel sistemadi combattimento.Si tratta di navi desti-nate a costituire la spinadorsale della

componente d’alturadella flotta, concepiteper operare da sole o inun più ampio dispositivonavale o interforze ed

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essere in grado di assol-vere un ampio spettro dimissioni.Questi gioielli dellanostra cantieristicaimbarcano sistemi,sensori e componentiall’avanguardia, realizzatigrazie ad una pregevoleattività di ricerca esviluppo, che rappresenta

un importante patrimoniodell’industria nazionale.Sono attualmente in

costruzione due ulteriorisommergibili della classeU212A, realizzati nell’am-bito di un programmaitalo-tedesco e destinatiad entrare in linea tra il2015 ed il 2016.Rispetto alle prime dueunità della serie, questimoderni battellibeneficeranno di signifi-

cativi miglioramentidei sensori di scopertasubacquea e dei sistemi

C3 (Comando, Controlloe Comunicazione).È invece allo studiol’acquisizione di unanave polivalente(con capacità disoccorso e di supportoa sommergibili,di operazioni subacqueee di ricerca scientificanel campo idro-oceano-

grafico), di una navelogistica e di una naveanfibia multi missione,

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R a p p o r t o

L’innovazione

series, these modern-day boats will benefit from significant im-provements to their underwater investigation sensors and theirC3 systems (Command, Control and Communications).What is being taken into consideration now is the procurement

of a multi-role vessel (fitted with the capabilities to rescue,support submarines, carry out underwater operations andhydro-oceanographic research), a logistic vessel as well as amulti-mission amphibious vessel. These vessels are expected toreplace obsolete ships.Aware of the need to keep pace with evolving technology, theNavy is completely upgrading its fundamental air componentas well. Almost all heavy-lift helicopters EH101 have enteredinto service. In 2012 a modern flight and mission simulator wasacquired to train crews safely and more effectively as well asto decrease flight hours.The year 2012 also saw the procurement of the first five sam-ples of the medium-lift helicopter SH90 produced by an Euro-

pean consortium where Italy is well represented byAgustaWestland.The delivery of the 15 short takeoff fighter-bombers F-35B willbegin in 2017. They will be stationed in the air base of Grot-taglie (southeastern Puglia region) and will operate from theaircraft carrier ITS Cavour, thereby replacing the AV8Bs pre-

tutte destinate asostituire delle unitàormai obsolete.La Marina sta rinno-vando completamenteanche la propria forzaaerea, consapevoledell’importanza dimantenere al passo coi

tempi questa fondamen-tale componente.L’entrata in linea deglielicotteri pesanti EH101è ormai pressoché

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completata e nel 2012 èstato acquisito unmoderno simulatore divolo e di missione, peraddestrare gli equipaggipiù efficacemente e intutta sicurezza e perrisparmiare preziose oredi volo.Sempre nel 2012 sonostati acquisiti i primi cin-

que esemplari dell’elicot-tero medio SH90,prodotto da un consor-

zio europeo in cui l’Italiaè rappresentata con au-torevolezza dall’Agusta-Westland.La consegna dei 15cacciabombardieri adecollo corto F-35Binizierà invece nel 2017.Essi verranno dislocatipresso la base aerea diGrottaglie ed opereranno

dalla portaerei Cavour, insostituzione degli AV8Battualmente in servizio.

Nella stessa baseverranno dislocati anchealtri 15 esemplari dellostesso velivolo,ma assegnati all’Aero-nautica e destinatiall’impiego da aeroportiin posizione avanzata, sìda perseguire ognipossibilesinergia di carattere

infrastrutturale, tecnico,logistico ed addestrativo.Ma la ricerca dell’innova-

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R a p p o r t o

L’innovazione

sently in service. The same base will host other 15 samples of the same aircraft assigned to the Italian Air Force, which willbe deployed from airports in forward operating bases. Coope-ration is thereby being encouraged in the infrastructural, te-chnical, logistical and training field.But the search for innovation does not stop here.Within a wider strategy concerning lubricating oils and in theongoing attempt to cut on ships’ fuel costs, the Navy proacti-vely takes part in an experimental project on natural gas anda new-generation ecological bio-fuel.In the field of electric power, extremely interesting are projectsdesigned to develop smart electric grids to generate the elec-tricity needed by ship’s machinery and plants as well as a com-pletely naval electric propulsion system since the electriccomponents are less vulnerable to wear and tear and more re-liable than mechanic ones.Finally, mention is to be made of a number of eco-friendly ini-

tiatives such as the adoption of antifouling products based onsilicone rubber to coat ships’ bottoms; the testing of fluorine-free foams for fire-fighting systems; the research on an inno-vative system to dispose of onboard solid waste; the design of a series of ammunition items compliant with more stringentnewly-drawn up measures. n

zione non si ferma qui.Nell’ambito di una piùampia strategia relativaai carbolubrificanti enello sforzo continuoper contenere i costi dipropulsione delle navi,la Marina partecipaattivamente ad un

progetto di sperimenta-zione del gas naturale edi un biocombustibileecologico di nuova gene-razione.

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Nel settore dell’alimenta-zione elettrica sonoparticolarmenteinteressanti i progettismart grid , ovvero larealizzazione di una reteelettrica di bordo“intelligente”,per generare l’energianecessaria al funziona-mento di macchinari e

impianti, e quello di unanave completamenteelettrica, in virtù della

minore usura e dellamaggior affidabilità dellacomponentistica elettricarispetto a quellameccanica.Meritano infine menzionealcune iniziativefinalizzate ad unasempre più marcataattenzione all’ambiente,quali l’adozione di

prodotti antivegetativi abase di elastomerosiliconico per trattare le

carene delle navi, lasperimentazione dischiume prive di fluoroda utilizzare negliimpianti antincendio,lo studio di un innova-tivo sistema ditrattamento dei rifiuti so-lidi di bordo ed il pro-getto di una nuovafamiglia di muniziona-

mento, in linea con lenorme più restrittiveemergenti. n

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R a p p o r t o

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Il personale

“La nostra risorsapiù preziosa”

Personnel

“Our most preciousresource”

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R a p p o r t o

Il 2012 è stato parti-colarmente critico per

il personale, la risorsapiù pregiata di cui di-sponiamo e su cui ba-siamo il nostro successoed il nostro futuro. Lagrave crisi economicache ha colpito il paesee le misure che il go-verno ha dovuto adot-tare per affrontarla si

sono innestate su unasituazione già precaria,aggravando ulteriormentele condizioni di vitadella nostra gente e ge-

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Il personale

The year 2012 turned out to be extremely critical for the Na-vy’s personnel, the most valuable resource of the Naval Ser-

vice, essential for its success and its future. The severeeconomic crisis which has affected Italy and the ad hoc mea-sures adopted by the Government added to an already negativepicture, further compounding the life of the servicemembers andgenerating a climate of uncertainty and uneasiness, which weare well aware of.It was widely felt that the re-balancing of the Defense budgetcould not be delayed any longer, with the consequent decreasein personnel-related Expenses to the benefit of Operations andInvestments. The combined effects of the Defense- and spendingreview-related measures enforced by the Government are ex-pected to bring about significant results, especially for a small-sized Armed Force such as the Navy whose servicemembers will

be decreased from today’s 34,000 units to approximately 27,000in the future (picture 1).To avoid imbalances, the process will necessarily be carried outgradually. Not only is the total number of servicemembers ex-pected to be reduced, but also its distribution in different ranks(Officers, Petty Officers, Sergeants and Ratings) will be rebalan-

Figura 1

Andamentoorganicocomplessivo dellaMarina

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R a p p o r t o

nerando un clima d’in-certezza e di preoccupa-zione di cui siamo benconsapevoli. Si è inoltrepreso atto della neces-sità non più procrastina-bile di riequilibrare ilbilancio della Difesa, ri-ducendo il volume dellespese per il personale avantaggio dell’operativitàe dell’investimento. Glieffetti combinati dellalegge delega della Difesae di quella inerente laspending review sonodestinati a produrre con-

seguenze importanti e,in particolare, a ridurrel’organico in manierasensibile, soprattutto peruna Forza Armata pic-cola quale è la Marina,che passerà dai 34.000uomini oggi previsti acirca 27.000 (figura 1).Per evitare scompensi,questo processo dovrànecessariamente svol-gersi con gradualità e,oltre a diminuire il nu-mero complessivo delpersonale, sarà anchenecessario equilibrarne

la distribuzione nei di-versi ruoli (ufficiali, ma-rescialli, sergenti emarinai), modulando op-portunamente gli arruo-lamenti. La riduzionedell’organico incideràanche sul personale ci-vile della Difesa, che

svolge un ruolo fonda-mentale in incarichi adelevato contenuto spe-cialistico, sia nel settoreamministrativo che inquello degli arsenali. Sitratta di misure dolorosema necessarie, nellaconsapevolezza di dovercontribuire attivamenteal superamento della

crisi, nell’interesse delPaese. Con la consuetaconcretezza e la positi-vità d’approccio checontraddistinguono i ma-rinai, siamo già al lavoroper adattare a questenuove condizioni la no-stra struttura, lo stru-mento operativo ed ilsuo supporto. Gli arruo-

lamenti sono già dimi-nuiti, tanto che lapresenza effettiva èscesa alla fine del 2012a quota 31.000 militari.Abbiamo avviato un pro-cesso di ristrutturazioneprofonda e radicale, chedarà vita ad un’organiz-zazione più snella e re-attiva. Anche le nuovenavi sono state pensateper contenere i numeri

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tempo

  d  o  t  a  z  i  o  n  i   o

  r  g  a  n  i  c  h  e

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

2021

2022

2023

2024

35000

34000

29000

30000

31000

32000

33000

28000

27000

26000

25000

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R a p p o r t o

Il personale

ced and the number of enlisted people will change accordingly.The reduction will also impact on the Defense’s civil ian person-nel, who play a fundamental role in highly specialized tasksboth in the bureaucracy and in the Arsenals.

These are painful, but necessary, measures adopted in Italy’sinterest, with the aim of proactively helping overcome the crisis.Displaying the customary mariners’ pragmatism and optimism,the Navy is adjusting its structure, its operational instrumentand its support to the new situation. The number of enlistedpeople has already decreased. At the end of 2012, the numberof servicemembers decreased to 31,000 units. The already-laun-ched deep restructuring process will result in a streamlined andmore reactive Naval Service. The newly-designed ships have alsobeen built to accommodate a reduced number of personnel.Both the vessels that have entered into service recently andthose scheduled to do so in the future have been designed tobe led by crews that are even 40% smaller than the crews em-

barked on the ships which are progressively being replaced.In addition to increasingly resorting to technology, the restruc-turing process requires the design of entirely different trainingprogrammes, which ought to be tailor-made, more comprehen-sive and more selective. To operate a highly technological shipwith a reduced number of personnel, every crew member will

del personale imbarcato,tanto che quelle recen-temente entrate in lineae quelle del futuro sonoprogettate per esserecondotte da equipaggiinferiori anche del 40%rispetto a quelle di cuistanno via via pren-

dendo il posto. Tuttoquesto richiede natural-mente un’automazionesempre più spinta ed unprocesso di formazione

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del personale radical-mente diverso, molto piùarticolato, specifico eselettivo. Per poter ope-rare in pochi su unanave ad alta tecnologia,ciascun membro del-l’equipaggio deve essereinvestito di maggiori re-sponsabilità, con la con-seguente necessità di

disporre di una prepara-zione approfondita ed alcontempo poliedrica. Lo

stesso vale per gli ad-detti al supporto tecnicoe logistico, che è dive-nuto più complesso eche richiede conoscenzee capacità peculiari. LaMarina si è già mossaed intende proseguirecon determinazioneanche in questa dire-zione, ispirandosi al

principio della forma-zione continua. Il perso-nale viene

costantemente aggior-nato sull’impiego dei si-stemi tecnologicamentepiù avanzati, sugli stru-menti con cui operarenegli scenari moderni e,soprattutto, sulla neces-sità di farlo con unamente nuova, aperta asoluzioni innovative edorientata all’internaziona-

lità. Nel 2012 ben 8.900militari, pari al 27%della forza complessiva,

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R a p p o r t o

Il personale

have to be able to perform a larger number of tasks. Therefores/he needs a training which ought to be at the same time spe-cialized and versatile. The same principle applies to personnelemployed in the technical and logistic support services, a sectorwhich has become more complex and requires ad hoc skills.The Navy has already opened the path and intends to determi-nedly going on in the same direction, applying the life-long-le-arning principle. Our personnel is constantly being updated onthe most advanced technological systems available; the equip-ment required in modern-day scenarios; and, above all, on theneed for attending refresher courses with a new mindset, opento innovative solutions and international-oriented. In 2012, asmany as 8,900 servicemembers (27% of the Navy’s personnel)attended training and refresher courses along with 200 unitsfrom other Armed Forces and Ministries.Additionally, the process designed to enhance professional skillsof both Petty Officers and Ratings, already launched in previous

 years, made progress. Both of them benefit from training pro-grammes which are adequate to both time schedules and ex-pectations and which enable them to perform in a highlyprofessional manner tasks which, until a few years ago, wereassigned exclusively to servicemembers of higher ranks. Thecourageous and farsighted choices made in the recent past

hanno frequentato deicorsi di formazione edaggiornamento professio-nale, affiancati da circa200 membri di altreForze Armate e dicasteri.Continua, inoltre, il pro-cesso di massima valo-rizzazione dei sottufficiali

e dei marinai già iniziatonegli ultimi anni. Essi be-neficiano di una forma-zione adeguata ai tempied alle aspettative, che

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consente loro di assol-vere con professionalitàdelle funzioni che, sinoa pochi anni fa, eranoriservate a militari digrado superiore. Graziealle scelte coraggiose elungimiranti compiute nelrecente passato, il pro-blema dell’esiguità delnumero degli ufficiali a

fronte delle numeroseesigenze della Forza Ar-mata e dell’ambito inter-

forze ed internazionale,è stato vissuto comeuno stimolo per evolverepositivamente. Ne è natoun circuito virtuoso, chesi è tradotto in un’ac-centuata responsabilizza-zione del personale deigradi inferiori e, conessa, nella sua maggioreconsiderazione e gratifi-

cazione professionale.Ad una maggiore prepa-razione ed assunzione di

responsabilità devonoperò corrispondere deiriconoscimenti adeguatie delle condizioni di vitaal passo coi tempi,obiettivo non ancoraraggiunto, soprattuttoper coloro che operanopresso le destinazioni aterra. La situazione èacuita da una retribu-

zione e da misure di so-stegno tuttorainsufficienti, in partico-

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R a p p o r t o

Il personale

have enabled the Navy to consider the shrinking numbers of Officers needed in the Armed Force and in joint and interna-tional contexts as a positive challenge to further evolve. A vir-tuous circle was thereby generated, which has resulted into alarger number of responsibilities upon personnel employed inlower ranks and in their higher professional fulfillment.Nevertheless, improved training and more responsibilities oughtto be matched by adequate recognition and better living con-ditions, an objective which has not yet been achieved, especiallyby those working in departments ashore. The situation is com-pounded by inadequate salaries and welfare-related measures,especially for the servicemembers in lower ranks. The sacrificesthe Italians were demanded of in the aftermath of the economiccrisis have added in the Italian Defense to the stop imposedupon both consultation procedures and salary increases for jobpromotion.In their career, mariners change workplace more often than

other workers, thereby coping with many challenges in movingwith their families. Very often, spouses are obliged to leave their job; in other cases, families split and, consequently, the numberof commuters increases. That is why the Navy has intended tostimulate welfare-related programmes, also through the sugge-stions put forward by ad hoc military representatives over time.

lare per i gradi piùbassi. I sacrifici chiesti atutti gli Italiani a seguitodella crisi economica, sisono sommati, per ilcomparto della Difesa edella Sicurezza, alblocco della concerta-zione e delle progres-

sioni economiche legatealle promozioni. Nell’arcodella carriera, inoltre, imarinai sono soggetti anumerosi cambi di sede

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molto più frequenti ri-spetto ad altre realtàprofessionali e ciò com-porta delle oggettive especifiche difficoltà neltrasferimento della pro-pria famiglia. Assaispesso il coniuge è co-stretto a lasciare il pro-prio impiego, mentre inaltri casi il nucleo fami-

liare viene di fatto sepa-rato, alimentandonotevolmente il feno-

meno del pendolarismo.Per tutte queste ragionila Marina ha voluto dareun vigoroso impulso alleattività di supporto edassistenza del personale,anche grazie al proposi-tivo contributo della rap-presentanza militare,oramai consolidata isti-tuzione e portavoce

delle istanze della no-stra gente. Nel 2012sono stati adottati molti

provvedimenti normativia favore del personale,non ultimo quello dellapossibilità per gli utentidi riscattare alcuni al-loggi di servizio a condi-zioni vantaggiose. Ilpunto di monitoraggiopermanente del settoreassistenziale ha inoltrecoordinato numerosi in-

terventi, mirati a mitigaregli effetti delle situazionipiù difficili. In questo

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R a p p o r t o

Il personale

In 2012 manifold welfare-related measures were adopted. Oneof them enabled servicemembers to buy Navy housing facilitiesat low prices.An ad hoc welfare-related body enabled the Navy to coordinatea large number of schemes designed to mitigate discomfort inextremely challenging financial situations. In this domain, theNavy is helped by the Italian charity Andrea Doria which, in ad-dition to professionally and compassionately helping orphansand widows, promoted manifold ad hoc initiatives to supportfamilies of servicemembers who are in need. The Club 3M (“theClub of the Navy spouses”) was equally crucial through its ex-traordinary voluntary work.Key in our welfare-related scheme is the recognition of socialsecurity benefits for all those who were injured for work-relatedreasons. Performed with great care, this essential task is espe-cially focused on those servicemembers who were permanentlyinjured or died from exposure to asbestos.

To fulfill its institutional tasks, the Navy will need increasinglyadvanced means and systems. Nevertheless, our success willcontinue to depend upon the attitude, training, dedication, mo-tivation of our men and women. It is therefore all the more im-portant to provide them with answers living up to theirexpectations. n

settore la Marina è vali-damente affiancata dal-l’Istituto Andrea Doriache, oltre a svolgere inmaniera professionale epremurosa la sua fun-zione istituzionale di as-sistenza agli orfani edalle vedove, ha pro-

mosso numerose inizia-tive di solidarietà acarattere straordinario, asostegno delle famigliedei militari che versano

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in particolari situazionidi bisogno. Anche l’asso-ciazione Club 3M (MogliMarina Militare) non èstata da meno ed hafornito un importantecontributo, attraversoun’ammirevole opera divolontariato. Un ele-mento centrale è rappre-sentato dalle attività

connesse con il ricono-scimento dei beneficiprevidenziali ed assisten-

ziali a tutti coloro chehanno subito danni deri-vanti dal servizio. Sitratta di un ruolo impor-tante e doveroso, che laMarina svolge congrande attenzione e cheè particolarmente sensi-bile nei casi di chi hacontratto infermità per-manentemente invalidanti

o è deceduto in conse-guenza dell’esposizioneall’amianto. Per assicu-

rare i propri compiti isti-tuzionali, la Marina avràbisogno di mezzi e si-stemi sempre più evoluti.Il successo continuerà adipendere dalla qualità,dalla preparazione, dalladedizione e dalla moti-vazione dei nostri uominie delle nostre donne. Èquindi fondamentale for-

nire delle risposte ade-guate alle loro legittimeaspettative. n

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R a p p o r t o

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Il supporto

“Componente irrinunciabiledi ogni operazione”

The Naval SupportServices

“Fundamental elements of any operation”

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R a p p o r t o

Nessuna operazione

può essere eseguitacon successo senzaun adeguato supporto.Questo deve abbracciareun ampio spettro di fun-zioni (tecnica, logistica, in-frastrutturale, giuridica,amministrativa, sanitaria,ecc.) e deve essere inter-pretato con approccio oli-stico, cioè puntando ad

ottenere un risultato com-plessivo superiore a quellodato dalla mera sommadelle singole funzioni. No-nostante le ristrettezze

No military operation is successful without adequate supportservices.

They include a wide spectrum of fields (technology, logistics, in-frastructure, law, bureaucracy, health, etc.) and ought to be broa-

ched though an holistic approach, i.e. focusing on achieving a finaloutcome which exceeds the sheer sums of results obtained bysingle fields.Despite shrinking financial resources, the three Arsenals of Augusta(Sicily), La Spezia (Liguria region) and Taranto (Puglia region) suc-cessfully carried out the intensive maintenance works required bythe vessels and the submarines of the Fleet. They coordinated theperformances of private companies with the work carried out bytheir own workforce, who still boast extraordinary professionalskills, know-how and experience. To support the valuable activitiesperformed by its Arsenals, the Navy progressed with the “BrinPlan”. Named after a XIX-century Italian naval engineer and Mini-ster of the Navy, the “Brin Plan” has been designed to upgradenaval facilities. Additionally, the Navy progressed with the imple-mentation of a new computerized logistics network. Resorting toa business software, it has been designed to manage the impres-sive volume of support services-related inputs.In 2012, the NATO’s Naval Logistics Support Partnership, joinedby ten Navies of the Alliance, was led by Italy. Designed to inte-grate and complement the Italian support services, the Partnershipwas further widened. Through its support agency, the Partnershipeffectively supported not only our vessels and boats but also theAutonomous Vessel Protection Detachments embarked on Italianmerchant vessels throughout their permanence abroad.Special mention has to be made of the activities carried out by

the Testing and Naval Support Centre (CSSN). This body is entru-sted with the implementation, maintenance engineering, and as-sessment of the performance of the logistic framework and, in theshort-term, it will also be tasked with engineering for logistic sup-port. The Centre has been established to effectively coordinateand equally share the entire domain that falls under the naval

Il supporto

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R a p p o r t o

economiche, i tre arsenalidi Augusta, La Spezia eTaranto hanno condotto abuon fine un impegnativoprogramma di lavori dimanutenzione alle unitànavali ed ai sommergibiliche compongono la flotta,coordinando l’opera dell’in-dustria privata con quelladelle proprie maestranze,che rappresentano ancorauno straordinario patrimo-nio di professionalità, di

conoscenze specifiche ed’esperienza. A sostegnodelle preziose e dinamiche

realtà arsenalizie, prosegueil “Piano Brin”, progettomirato ad adeguarne erinnovarne le infrastrutture.È in corso, inoltre, la rea-lizzazione di una nuova ar-chitettura info-logistica diForza Armata, basata sustandard commerciali, perla gestione dell’impressio-nante volume di informa-zioni relative al supporto ingenere. Nel 2012 il pro-gramma di cooperazione

della Nato per il supportologistico (Naval Logistics Support Partnership ), cui

aderiscono dieci Marinedell’Alleanza, è stato gui-dato dall’Italia. Il pro-gramma, che mira adoffrire un supporto integra-tivo e complementare ri-spetto a quello fornitodalla struttura nazionale, èstato ampliato in maniera

significativa. Attraversol’agenzia di supporto dellaNato, è stato quindi possi-bile assistere efficacementesia le nostre navi sia i Nu-clei militari di protezioneimbarcati sulle navi mer-cantili, durante l’intero pe-riodo di dislocazioneall’estero. Particolare men-zione merita l’attività del

Centro di Sperimentazionee Supporto Navale (CSSN),deputato a svolgere ruolidi gestione della configura-zione, ingegneria della ma-nutenzione e valutazionedelle prestazioni del si-stema logistico, cui abreve si aggiungerà quellodell’ingegneria del sup-porto, per ottenere unagestione unitaria e coeren-temente condivisa dell’in-tero dominio della logisticamanutentiva navale. Que-sto centro vanta un patri-monio di conoscenze,esperienza e strumenta-zione di laboratorio note-volissimo, che gli consentedi rivolgere la sua preziosa

opera anche verso ilmondo civile. La compo-nente tecnico-logistica

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R a p p o r t o

Il supporto

maintenance logistics. This body boasts extraordinary know-how,experience and laboratory equipment which also civilian bodiesmay benefit from.The long-established and extraordinarily efficient technical-logistic

component of the Naval Aviation is capable of interacting withconsiderable effectiveness with foreign counterparts and industrialgroups which joined international aviation programmes. In 2012,considerable progress was made in enhancing control and mana-gement systems of the computerized logistics network and in trai-ning technicians specialized in brand-new, state-of-the-art aircraft.The Navy’s logistics as well is undergoing a deep restructuring inthe light of measures providing for the transfer of Italian Defensefacilities to the Italian State Property Office to help reduce publicdebt.Simultaneously, the Navy is disinvesting part of its facilities. Ac-cordingly, the financial management of a number of facilities andareas will be assigned to the Difesa Servizi S.p.A. (a limited com-

pany set up within the Defense Ministry) and allocated to privatecompanies in return for payment. Revenues will be used to repairand bring equipment into compliance as well as improve facilitiesenergy-saving schemes. To pursue the last objective, the Navytakes part in call for tenders organized by the Ministries for theEnvironment and the Economic Development to obtain EU financing

delle Forze Aeree rappre-senta una realtà consoli-data e di esemplareefficienza, capace d’intera-gire con grande efficaciacon quella delle altre na-zioni e dei gruppi indu-striali partecipanti aiprogrammi aeronautici in-

ternazionali. Nel 2012,sono stati fatti notevoliprogressi verso il potenzia-mento dei sistemi di con-trollo e di gestione della

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rete info-logistica e versola formazione di personaletecnico specialista deinuovi ed avveniristici aero-mobili. Anche il settoredelle infrastrutture sta vi-vendo una fase di pro-fonda trasformazione, allaluce delle norme che pre-vedono il trasferimento diparte dei beni dalla Difesa

all’agenzia del demanio, sìda contribuire al risana-mento del debito pubblico.

Parallelamente, è in attoun’opera di razionalizza-zione del patrimonio infra-strutturale, che prevedel’affidamento in gestioneeconomica di alcuni fabbri-cati ed aree a Difesa Ser- vizi s.p.a. (una societàcostituita in seno al mini-stero della Difesa), per de-stinarli a titolo oneroso

all’uso dell’industria privata.I fondi ricavati vengonoimpiegati prioritariamente

per la manutenzione, perla messa a norma degliimpianti e per il migliora-mento dell’efficienza ener-getica delle infrastrutture.Per conseguire quest’ultimoobiettivo, la Marina parte-cipa anche alle gare in-dette dai ministeridell’Ambiente e dello Svi-luppo Economico, per ac-

cedere ai finanziamentidell’Unione europea cheincentivano il ricorso alle

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R a p p o r t o

Il supporto

aimed at endorsing the use of renewable energy sources for fa-cility manegement.Additionally, we have joined a number of multiregional initiativessuch as the EU External Borders Fund and the National Operatio- 

nal Programme Security for Development under the Convergence Objective 2007-2013 , which have enabled us to acquire equipmentand systems for managing migration flows and ensuring MaritimeSecurity in general.Providing military operations with legal assistance is another vitaltask. In this domain, the Navy seamlessly provided its Marines, il-legitimately detained in India, with a fundamental support throu-ghout their permanence there.Job-related safety and health hazard prevention is an equally im-portant domain. In compliance with the increasingly stringent mea-sures in this field, an ad hoc body has been entrusted withcarrying out close inspections.Naval health services provided assistance wherever our personnel

were engaged: from Afghanistan to the Indian Ocean and migrationflows control operations in the Strait of Sicily. Also in this field,training and innovation proved to be strategic factors. Further in-vestments are needed to promote professional growth; acquirestate-of-the-art equipment; enhance telemedicine; and share net-work resources. n

fonti d’energia rinnovabileper il funzionamento delleinfrastrutture. Inoltre la no-stra Forza Armata parte-cipa ad iniziative piùcomplesse, quali il Fondo europeo per le frontiere esterne ed il ProgrammaOperativo Nazionale Sicu- 

rezza per lo Sviluppo, al-l’interno di Obiettivo Convergenza 2007-2013 ,grazie alle quali è possibileacquisire apparati e sistemi

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da impiegare per il con-trollo dei flussi migratori eper la sicurezza marittimain generale. La consulenzae l’assistenza legale alleoperazioni è un’altra fun-zione di vitale importanza.In quest’ambito, la Marinaha fornito senza soluzionedi continuità un fondamen-tale supporto ai suoi fuci-

lieri, illegittimamentetrattenuti in India. Anche laprevenzione antinfortuni-

stica rappresenta una prio-rità; l’organo di vigilanzadella Marina è destinato asvolgere un ruolo di altavalenza ispettiva semprepiù ampio, alla luce dellacrescente rigorosità dellenorme. Il supporto sanita-rio, infine, è stato orien-tato ad assicurare unlivello d’assistenza ade-

guato ovunque i nostrimarinai siano stati impe-gnati in operazioni, dall’Af-

ghanistan, all’Oceano In-diano, al controllo deiflussi migratori nello strettodi Sicilia. Anche in questocaso, la formazione e l’in-novazione si sono confer-mati fattori strategici sucui investire, promuovendola crescita professionale,l’acquisizione di strumentiallo stato dell’arte ed il ri-

corso alla telemedicina edalla condivisione delle ri-sorse di rete. n

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R a p p o r t o

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Il Corpo delle

Capitanerie di Porto

“Elemento sinergico ecomplementare alla flotta,

indispensabile per garantirela sicurezza marittima”

The Coast Guard

“Complementary to theFleet, indispensable to safe-guard Maritime Security”

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R a p p o r t o

Il Corpo, con i suoi

11.000 uomini edonne, rappresenta unacomponente preziosadella Marina Militare chesvolge, per conto di varidicasteri, numerosi com-piti operativi ed ammini-strativi connessiprincipalmente agli usi ci-vili del mare. Il 2012 èstato un anno particolar-mente impegnativo per ilverificarsi di varie e com-plesse emergenze inmare. Il tragico naufragiodella Costa Concordia di

With its nearly 11,000 men and women, the Italian Coast Guardis a valuable component of the Navy. Reporting to various Mi-

nistries, the Coast Guard carries out a large number of operationaland administrative tasks mainly related to the use which civiliansmake of the sea.On the account of the large number of severe emergencies occur-red at sea, the year 2012 was extremely challenging. The tragicsinking of the ship Costa Concordia off the waters of the Giglio Is-land (Tuscany) and of the Gelso M. off the Sicilian town of Siracusa;the assistance provided to the damaged Costa Allegra off the Sey-chelles islands; and the stranding of the Mersa 2 off the Elba island(Tuscany) and of the HC Rubina in the Strait of Messina (Sicily) arethe most impressive emergencies that had to be resolved throu-ghout the year. They added to the Civilian Protection interventionsin flooded areas in the Tuscany and Lazio regions.The sinking of the Concordia required extraordinary efforts on theaccount of the considerable amount of shipwrecked people thathad to be rescued and the complex interventions needed to recoverthe wreck. The Coast Guard operated in close coordination withother agencies involved in rescue operations: the Tributary Police,the Civil Protection, the Fire-Fighters and especially the vessels, air-craft and diving teams of the Navy, involved in a seafloor surveyto identify corpses and prevent oil spills.

However, it is in the daily routine that these generous mariners dotheir work with professionalism and commitment. With more than300 seats scattered throughout the Italian coasts, they are an es-sential point of reference for the entire maritime community (fisher-men, mariners, leisure boat owners and port operators, etc.).The Coast Guard totaled more than 75,000 underway hours; carried

Il Corpo delle Capitanerie di Porto

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R a p p o r t o

fronte all’Isola del Giglio,quello della Gelso M. aSiracusa, l’assistenza per

l’avaria della Costa Alle-gra al largo delle IsoleSeychelles e gli incaglidella Mersa 2 all’Isolad’Elba e della HC Rubinanello Stretto di Messina,sono le più impressio-nanti emergenze chesono state affrontate nelcorso dell’anno, alle qualisi aggiungono gli inter-

venti di Protezione Civilenelle aree alluvionatedella Toscana e del

Lazio. L’evento Concordia,in particolare, ha richiestouno sforzo straordinario,

per il numero dei naufra-ghi da trarre in salvo eper la complessità deisuccessivi interventi ne-cessari a mettere in sicu-rezza il relitto. Inquest’occasione, la Guar-dia Costiera ha operatoin perfetta sinergia con lealtre organizzazioni delloStato coinvolte nelle ope-

razioni: la Guardia di Fi-nanza, la ProtezioneCivile, i Vigili del Fuoco

ed in particolare le navi,gli aeromobili ed i nucleisubacquei della Forza Ar-mata, che hanno parteci-pato attivamente alleoperazioni di ricerca,condotto un’indaginemorfobatimetrica del fon-dale per localizzare gli

elementi d’interesse edhanno scongiurato il ri-schio d’inquinamento daidrocarburi. Ma è nellaquotidianità che questigenerosi marinai svolgonoil loro lavoro con profes-sionalità e dedizione: conoltre 300 sedi distribuitelungo l’intera costa delterritorio nazionale, essirappresentano un insosti-tuibile punto di riferi-mento per tutti coloroche vivono il mare (pe-scatori, marittimi, diporti-sti, operatori portuali,ecc.). Sono oltre 75.000le ore di moto dei mezzinavali, quasi 3.000 leoperazioni di soccorso ed

oltre 9.500 le personetratte in salvo, spesso insituazioni limite. Gli uo-mini e le donne dellaGuardia Costiera sono unbaluardo per la sicurezzadei naviganti (maritime safety ), perfettamente si-nergico e complementarea quello rappresentatodalla flotta (maritime se- 

curity ). In ambito portuale,invece, le funzioni di sa- fety e security sono en-

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R a p p o r t o

Il Corpo delleCapitanerie di Porto

almost 3,000 search and rescue operations; and rescued over 9,500people, often in extremely challenging situations. The men andwomen of the Italian Coast Guard are responsible for maritime sa-fety, while the Fleet is responsible for maritime security. Both workin a close and complementary coordination.In ports, safety and security-related tasks are performed by the adhoc Coast Guard highly specialized personnel and it is this staff that makes of Italy one of the most proactive states in the safetyand security domain. Throughout the year, almost 2,300 vesselswere examined (+15% than 2011).The Coast Guard makes a fundamental contribution to the migrationflow management programmes, which frequently conclude with se-arch and rescue operations at sea. In 2012, approximately 13,000migrants were rescued and assisted.As established by the Italian legislation, the Coast Guard, actingubiquitously also as a Judiciary Police either autonomously or uponthe Judiciary Authority’s request, dealt mainly with violations to the

Italian Navigational Code, environmental protection-related regula-tions and other specific measures applying to the maritime domain.This staff is also responsible for surveillance and monitoring of fi-shing activities, from fish catching to sea food consumption. Alsoin this domain, the shrinking financial resources available, thoughresulting in a decrease of surveillance programmes at sea, entailed

trambe assolte dal Corpodelle Capitanerie ed ègrazie al suo personalealtamente specializzatoche l’Italia è uno deglistati più attivi in questosettore, con quasi 2.300navi sottoposte a controlli(+15% rispetto al 2011).

Il Corpo fornisce inoltreun concorso fondamen-tale nel controllo deiflussi migratori, un’attivitàche sfocia frequente-

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mente in operazioni di ri-cerca e soccorso inmare, nell’ambito dellaquale nel 2012 sono statisalvati ed assistiti circa13.000 migranti. La capil-lare attività di polizia giu-diziaria, svolta d’iniziativao su delega dell’autoritàgiudiziaria dal personaledella Guardia Costiera, in

virtù dello status che lalegge gli conferisce, ri-guarda prioritariamente le

violazioni al Codice dellaNavigazione, alle normein materia di tutela del-l’ambiente e alle altrenorme di legislazionespecifica del settore ma-rittimo. Il Corpo delle Ca-pitanerie è ancheresponsabile della vigi-lanza e del controllo sul-l’intera filiera della pesca,

dalla cattura in mare allatavola dei consumatori.Anche in questo settore,

la contrazione delle ri-sorse economiche dispo-nibili, pur imponendo unariduzione delle operazionidi vigilanza in mare, hacomportato un’attività dicontrollo più mirata sullarete di trasporto e com-mercializzazione dei pro-dotti ittici a terra. Inquesto modo, è stato

possibile conseguire deirisultati addirittura supe-riori rispetto all’anno pre-

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R a p p o r t o

Il Corpo delleCapitanerie di Porto

the design of more focused inspections on the transportation andthe selling of fish products ashore. That is how the Coast Guardcould achieve results even higher than the previous year.In its assiduous search for innovative and advanced solutions, theItalian Coast Guard has recently implemented a technological plat-form dubbed Vessel Traffic Monitoring Information System (VTMIS).This system is already being shared nationally with the Navy andthe Italian Ministry of Interior and internationally with EU membercountries and the EMSA (European Maritime Security Agency ). Theplatform enables users to merge and compare inputs from differentspecific systems such as, for example, alarming signs, maritime traf-ficking in highly congested areas, data related to ships underwayand Italian fishing boats. The platform is one of the most funda-mental and the most comprehensive database among those formingthe DIIMS, i.e. the system for interagency integrated maritime sur-veillance.The DIIMS, designed to provide all Italian bodies with an updated

and clear global picture of the situation, manages the entire set of inputs related to maritime surveillance collected by the Italian agen-cies operating at sea.The System is physically located in the newly-built operational cen-tre at the Command-in-Chief-of the Fleet, which is also entrustedwith its technical supervision. n

cedente. Nella continuaricerca di soluzioni inno-vative ed avanzate, laGuardia Costiera ha re-centemente realizzato unapiattaforma tecnologicadenominata Vessel Traffic Monitoring Information Sy- stem (VTMIS), un sistema

già condiviso a livello na-zionale con la Forza Ar-mata e con il ministerodell’Interno, ed a livellointernazionale con i paesi

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membri dell’Unione euro-pea e con l’Emsa (Agen- zia europea per lasicurezza marittima). Que-sta piattaforma consentedi fondere assieme e cor-relare i dati provenientidai diversi sistemi speci-fici e di settore, quali adesempio i segnali d’al-larme, il traffico marittimo

in aree particolarmentecongestionate, le informa-zioni inerenti le navi in

navigazione e quelle rela-tive ai pescherecci nazio-nali. Essa costituisce unadelle strutture portanti ela banca dati più consi-stente tra quelle che ali-mentano il Dispositivo Interministeriale Integrato per la Sorveglianza Marit- tima (DIISM). Quest’ultimosistema gestisce l’enorme

mole d’informazioni ine-renti la sorveglianza ma-rittima, raccolte dalle

diverse amministrazionioperanti sul mare, ed halo scopo di offrire a tuttigli enti dello Stato unavisione d’insieme attualee chiaramente intellegibiledella situazione. Esso èfisicamente ubicato nellanuova centrale operativadi Forza Armata, presso ilComando in Capo della

Squadra Navale, e la suagestione tecnica è affi-data alla Marina. n

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Il bilancio

Itn’s balance

Rebalancing the allocation

of available funds,though bringing them intoline with real needs

“Riequilibrare la suddivisionedelle risorse disponibili,

ma adeguarne l’ammontarecomplessivo alle reali esigenze”

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R a p p o r t o

L’Italia investe nella

funzione Difesa1

lo0,87% del PIL. Sitratta del valore piùbasso tra i paesi dell’Eu-ropa occidentale, pari ameno della metà dellasoglia minima indicatadalla Nato (figura 1 e fi-gura 2). Inevitabilmente,questo minore finanzia-mento si traduce in una

ridotta capacità di tute-lare i nostri interessi, disupportare la nostra poli-tica estera e di promuo-vere il ruolo del nostro

I taly invests 0,87% of its GDP in the Defense Function1. It isthe lowest level among Western countries, i.e. less than half of 

NATO’s minimum threshold (picture 1 – Comparison in percentagesof the Defense Function/GDP ratio allocated to the Defense Fun-ction in 2012; picture 2 – Defense Function/GDP ratio in percen-tages in the years 2007-2012).

Inevitably, low financial resources mean that the Navy is less ca-pable of protecting national interests; supporting our foreign poli-cies; and promoting Italy’s role. In a deeply maritime-orientedcountry as Italy is, the situation of the Navy is even more critical.Indeed Italy’s security and wellbeing largely depend upon the sea;its free and peaceful use; the protection of national interests atgreat distance; the sea-borne transportation of our products; theentrance of goods indispensable for our economy, primarily to ful-fill energy needs.In 2012, the Navy fulfilled its institutional tasks by relying on 16%of the funds allocated to the Defense Function, i.e. € 2,570,6 mln.Considerable financial cuts, use of worn assets and a robust riskmanagement policy2 have been instrumental in enabling the Navyto carry out manifold missions over the years whenever and whe-rever Italian interests have been in danger, from East Timor toIraq, in the Persian Gulf, in Lebanon and, more recently, in theGulf of Aden, in the Indian Ocean, in Afghanistan and in Libya.Yet, with the passing of the time, lack of financial resources pro-portional to real needs has become chronic and has ended upseverely jeopardizing Investments (technological innovation and as-sets replacement) and even more Operations & Maintenance (theService’s functioning, i.e. military operations, personnel training andasset maintenance, key to effectively and timely intervening whe-never necessary).On the other hand, personnel expenses have remained substan-

tially unaltered as savings margins obtained from personnel cutshave been fewer than increased costs stemming from the suspen-sion of compulsory enlistment and the need to enlist only profes-sional personnel.Personnel has therefore gradually increased its portion till reaching67% of the Navy’s Balance, while Investments and Operations &

Il bilancio

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Regno Unito

Francia

Germania

Italia

Nota aggiuntiva allo stato di previsione per laDifesa per l’anno 2013 

Figura 1

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R a p p o r t o

Paese. Per una nazione aforte connotazione marit-tima come l’Italia, la si-tuazione della Marina èancora più critica. La si-curezza ed il benesseredel nostro Paese dipen-dono infatti in gran partedal mare, dalla possibilitàdi farne un uso libero epacifico, di tutelare attra-verso di esso i nostri in-teressi a grande distanza,di farvi liberamente tran-

sitare i nostri prodotti,facendo affluire quelli in-dispensabili al nostro

progresso, in primo luogoper soddisfare il nostrofabbisogno energetico.Nel 2012 la Marina haassolto i suoi compitiistituzionali facendo affi-damento sul 16% dellaquota dei fondi dedicatialla funzione Difesa, paria 2.570,6 milioni di Euro.Solo grazie a notevolisacrifici, accettando unaforte usura dei mezzi edadottando una politica di

gestione del rischio2

molto spinta, è statonegli anni possibile far

fronte ai molteplici impe-gni ed intervenire sempreed ovunque gli interessiitaliani fossero in peri-colo, da Timor Est al-l’Iraq, nel Golfo Persico,in Libano e, più recente-mente, nel Golfo di Aden,in Oceano Indiano, in Af-

ghanistan ed in Libia. Coltempo, tuttavia, il pro-blema di non ricevere fi-nanziamenti proporzionatialle reali necessità è di-venuto cronico ed ha fi-nito col penalizzaregravemente i settori del-l’investimento (l’innova-zione tecnologica ed ilricambio dei mezzi) e più

ancora dell’esercizio (ilfunzionamento vero eproprio, vale a dire leoperazioni reali, l’adde-stramento del personalee la manutenzione deimezzi, su cui si fonda lacapacità d’intervenire conla necessaria efficacia etempestività, quando si èchiamati a farlo). Lespese nel settore delpersonale sono rimasteinvece sostanzialmentecostanti, perché i marginidi risparmio derivantidalla riduzione degli or-ganici sono stati superatidai maggiori costi deri-vanti dalla sospensionedel servizio di leva obbli-

gatorio e dalla necessitàd’arruolare soltanto per-sonale professionista. La

97

0

0,5

1

1,5

2

2,5

Raffronto rapporto percentualefunzione difesa/Pil 2012

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R a p p o r t o

Il bilancio

Maintenance have gradually decreased till 17% and 16% respec-tively (picture 3 – Distribution of the Navy’s Balance 2012 resour-ces in customary spending sectors).Today, this state of affairs is no longer sustainable.On the other hand, a short-term increase in financing is uncon-ceivable. Italy is going through an extremely severe economic crisis.To overcome it, the Navy, in the wider context of the MoD andas other agencies are doing, is called upon to do its part, effec-tively contributing to the recovery of the Italian economy.To have an idea of the efforts made by the Italian Armed Forces,it is sufficient to hint at the cut on Investments equivalent to €1,446,9 mln in 2012.In view of current challenges, the Italian Minister of Defense de-terminedly proposed a more rational distribution of resources (i.e.Personnel 50%; Investments 25%; Operations & Maintenance 25%).An ad hoc Government piece of legislation was drawn up to reviewthe military instrument, which gained Parliament's approval in De-

cember.The Navy firmly believes in this objective since it sees in it thechance to keep providing its contribution, though with fewer assetsand personnel, with the high quality and reliability which the com-plex and sensitive international crises require and that Italy deser-ves.

voce “personale” ha cosìgradualmente aumentatoil suo peso sino a rag-giungere il 67% del bi-lancio della Marina,mentre le voci “investi-mento” ed “esercizio” sisono via via assottigliate,sino a poter contare ri-

spettivamente sul 17% esul 16% (figura 3). Oggi,questi valori non sonopiù sostenibili. Né è pe-raltro ipotizzabile, nel

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Note aggiuntive allo stato di previsione per la Difesa per gli anni 2009 e 2013 

Figura 2

Figura 3

Ripartizione del bilancio 2012 della Marina nei tradizionali settori di suddivisione dellaspesa.

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breve termine, un au-mento dei finanziamenti:viviamo gli effetti di unagravissima crisi econo-mica, per superare laquale la Marina deve evuole fare la sua parte,concorrendo in manierafattiva, nel più ampiocontesto della Difesa edal pari di tutte le ammi-

nistrazioni pubbliche, alrisanamento ed alla ri-presa della nostra eco-

nomia. Per dare un’ideadella misura dello sforzoprofuso dalle Forze Ar-mate, è sufficiente men-zionare il taglio di1.446,9 milioni di Euro,subito nel 2012 nel solosettore investimento. Inqueste difficili condizioni,il ministro della Difesa haindicato con grande de-

terminazione l’obiettivo diuna distribuzione più ra-zionale delle risorse (per-

sonale 50%, investimento25% ed esercizio 25%),ponendola alla basedella Legge Delega alGoverno per la revisionedello strumento militarenazionale, che è stataapprovata dal Parlamentonel dicembre del 2012.La Marina crede ferma-mente in quest’obiettivo,

perché vi vede la possibi-lità di continuare a for-nire il suo contributo,

99

17%

16%7%

investimento

esercizio

personale

2007 2008 2009 2010 2011 2012

0,82

0,84

0,86

0,88

0,90

0,92

0,94

0,96

0,98

n

n

n

Andamento rapporto funzione difesa/Pil periodo 2007-2012

Ripartizione bilancio Marina 2012

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R a p p o r t o

Il bilancio

In sum, fewer human resources and fewer assets in view of theirincreased deployment availability and flexibility, fully integrated in joint and multinational forces; a streamlined support structure and,consequently, sustainable cuts on human resources, which maybe functional to a global and necessary adjustment to the qualityof personnel’s living conditions.To pursue this objective, the so called “programme stability” and“budget flexibility” ought to be ensured in the years to come. Inother words, this means obtaining resources that may be allocatedto Operations & Maintenance and the chance to manage fundsdifferently.If that does not occur, naval capabilities may be doomed to arapid and inexorable decline. n

1 The Defense Function is just one sector of the Italian Defense Balance. Othersare: Territorial Security, External Functions and Provisional Pension Schemes of theauxiliary personnel. It includes all the necessary expenses to perform the militaryfunctions of the Army, the Navy, the Air Force, the Joint Forces as well as the ad-ministrative-technical structure of the MoD. In 2012, financial resources allocated tothe Italian Defense amounted to € 13,613,3 mln and were channeled to: Personnel(€ 9,612,6 mln, equivalent to 71%), Investments (€ 2,478,2 mln, equivalent to 18%),Operations & Maintenance (€ 1,522,5 mln, equivalent to 11%). Integrative Note at-tached to the Balance Law Draft for 2013 and 2013-2015.

2 Known as R2R2, i.e. “Responsible Risk after Resource Reduction”.

seppure con meno mezzie personale, con l’elevataqualità ed affidabilità chela complessità e la deli-catezza delle crisi inter-nazionali richiedono eche il nostro Paese me-rita. In sintesi, meno uo-mini e meno mezzi, a

fronte di una loro mag-giore disponibilità e fles-sibilità d’impiego,pienamente integrati inambito interforze e multi-

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nazionale; una strutturadi supporto più snella e,coerentemente, una so-stenibile contrazione degliorganici, che sia funzio-nale anche ad un gene-rale e doverosoadeguamento della qua-lità della vita del perso-nale. Per ottenere ciò, ètuttavia, indispensabile

assicurare la cosiddettastabilità programmatica ela flessibilità del bilancio

negli anni a venire. Sitratta, in altre parole, dipoter ricapitalizzare laspesa a favore dell’ope-ratività e di poter gestirele risorse in maniera

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1 La funzione Difesa è una delle funzioni di cui si compone il bilancio della Difesaitaliano (le altre sono la funzione sicurezza del territorio, funzioni esterne e pensioniprovvisorie del personale in ausiliaria) e comprende tutte le spese necessarie al-l’assolvimento dei compiti militari specifici di Esercito, Marina ed Aeronautica, non-ché della componente interforze e della struttura amministrativa e tecnicoindustriale del Ministero della Difesa.Nel 2012, alla funzione Difesa sono stati destinati 13.613,3 milioni di €, ripartitinei settori: personale (9.612,6 M€, pari al 71%), investimento (2.478,2 M€, pari al18%) ed esercizio (1.522,5 M€, pari al 11%). Nota integrativa al Disegno di Leggedi Bilancio per l’anno 2013 e per il triennio 2013-2015.

2 Denominata R2R2: Rischio Responsabile a seguito di Riduzione Risorse.

meno rigida. In caso con-trario, le capacità dellaMarina sarebbero desti-nate ad un rapido ed ir-rimediabiledeterioramento. n

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Il contatto con la società

“La sensibilità, la solidarietà

e la spontaneità sono partedell’essere marinai”

The Navy and theItalian Society

“Sensitivity, compassionand spontaneity are deeplyrooted in mariners”

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II servizio che la Ma-rina svolge quotidia-

namente a favoredella collettività va benoltre le attività sinora il-lustrate. Grazie alla fles-sibilità dei suoi mezzi,capaci di assolvere mis-sioni diverse anche con-temporaneamente, allaspecifica preparazionedei suoi marinai e ad

una naturale propen-sione alla cooperazione,essa è in grado di sup-portare le altre ammini-strazioni dello Stato in

The services offered on a daily basis by the Navy to the Ita-lian society outnumber those expounded so far. The Navy’s

flexible assets capable of carrying out a number of missions si-multaneously, the mariners’ ad hoc skills and a deeply-rootedcooperative attitude enable the Service to support other agen-cies in various fields as exemplified by: forest wild fire-fightingcampaigns; removal of underwater and unexploded ordnance;health assistance programmes to support the Civil Protection;and intervention in emergencies and natural calamities (oil pol-lution in the aftermath of maritime incidents and accidents).Cooperation with charities was extremely productive. The Navyproactively participated in a number of initiatives and events.They included: the production on board ITS Italia of a DVD en-titled The Man with the Mac in cooperation with the FoundationFrancesca Rava N.P.H. featuring both the Naval Band and theradio and TV personality Andrea Pellizzari; the friendly basketmatch between the Italian and Swedish 18-under teams organi-zed with the same Foundation and held in July on board ITSCavour; the event entitled The sea joins peoples promoted bythe Foundation Born to be free and held on board ITS Vespucci

in October; and numerous charity concerts held by the NavalBand in the squares of the earthquake-stricken towns of Miran-dola and San Felice sul Panaro (Emilia-Romagna region) and atthe Institute Don Gnocchi in Rome.The Naval Band achieved great success everywhere and wasuniversally appreciated in various exhibitions (such as those in

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molti campi. È il casodelle campagne controgli incendi boschivi,dell’attività di rimozione

di ordigni sommersi edinesplosi, dell’assistenzasanitaria in supportodella Protezione Civile edell’intervento in caso diemergenze e calamitànaturali, ovvero d’inqui-namento da idrocarburia seguito di sinistri.La collaborazione conistituzioni benefiche edOnlus è stata particolar-mente feconda. Abbiamo

partecipato attivamentea diverse iniziative edeventi, tra i quali spiccala realizzazione a bordo

di nave Italia, del DVDThe Man with the Mac afavore dei bambini diHaiti, in collaborazionecon la fondazione Fran- cesca Rava-Nph e conla partecipazione, as-sieme alla Banda musi-cale della Marina, delcelebre personaggio ra-diotelevisivo Andrea Pel-lizzari; sempre con lamedesima fondazione

abbiamo organizzato l’in-contro amichevole dipallacanestro tra le rap-presentative under 18 diItalia e Svezia, tenuto loscorso luglio a bordodel Cavour; meritanomenzione anche l’eventoIl mare unisce i popoli ,

promosso dalla fonda-zione Born to be Free ,svoltosi ad ottobre abordo di nave Vespucci,ed i numerosi concertitenuti a scopo beneficodalla nostra Banda nellepiazze dei comuni mo-denesi di Mirandola eSan Felice sul Panaro,colpiti da un violento

sisma, e presso l’istitutoDon Gnocchi di Roma.La realtà della Bandamusicale ha suscitatoovunque grande inte-resse e riscosso un ge-nerale apprezzamento,nel corso delle varie esi-bizioni (tra cui spiccanoquelle tenute presso LaFenice di Venezia ed il

teatro dell’Opera diRoma) e, soprattutto,per l’ormai tradizionaleattività di “concerto-le-zione” realizzata, per ifrequentatori dell'Acca-demia di Santa Ceciliadi Roma e di molti isti-tuti scolastici, con lapartecipazione comples-siva di circa 3.000 stu-denti tra elementari,medie e superiori.

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the Venice and Rome Opera House) and, above all, the nowtraditional “lesson-concerts”, targeting the students of the RomeS. Cecilia Academy and approximately 3,000 primary, middleand high school students.An extremely important role was played in the dissemination of the Navy’s maritime and military values by the Italian Mariners’Association (ANMI), a greatly dynamic organization imbued witha strong sense of collective belonging, which is able to offer avaluable service to the country, also in terms of voluntary com-munity work in emergencies.Dissemination of our values is also done through sporting ac-tivities. In 2012, the Navy’s “athletes mariners” achieved positiveresults, as six of them participated in sailing, diving, rowing, ca-noeing, target shooting races in the London Olympics.Great care was taken to promote a maritime- and sailing-orien-ted culture among young generations. Undoubtedly, the mostsignificant proof is the Naval Academy and Town of Leghorn 

Trophy , which in 2013 celebrates its 30th edition. With almost300 vessels and more than 1,000 regatta racers from 20 coun-tries, it is one of the most important Mediterranean sailingraces. Furthermore, the Navy organized sailing courses for morethan 1,000 middle and high schools students. Manifold initiativeswere launched in cooperation with the Italian Presidency of the

Un ruolo particolarmenteimportante, nella promo-zione dei nostri valori enella diffusione della no-stra realtà, è svoltodall’Associazione Nazio- nale Marinai d’Italia(ANMI), organizzazioneanimata da grande dina-

mismo e da un fortesenso d’appartenenza eche è dunque in gradodi rendere un preziososervizio al paese, anche

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in termini di servizio so-ciale volontario nelle si-tuazioni d’emergenza.La promozione dei nostrivalori passa anche attra-verso lo sport. Nel 2012gli “atleti marinai” hannoottenuto dei risultati lu-singhieri e sei di essihanno partecipato alleOlimpiadi di Londra, ci-

mentandosi nella vela,nei tuffi, nel canottaggio,nella canoa e nel tiro a

segno. Una particolareattenzione è stata ri-volta alla diffusione tra ipiù giovani della pas-sione per il mare e perla vela. L’esempio più si-gnificativo è senz’altrorappresentato dal Trofeo Accademia Navale e città di Livorno che que-st’anno giunge alla sua

trentesima edizione eche, con quasi trecentoimbarcazioni ed oltre

mille regatanti prove-nienti da venti paesi, èuno dei più importantieventi velici del Mediter-raneo.Abbiamo inoltre organiz-zato dei corsi di velaper oltre mille studentidelle scuole medie e su-periori ed abbiamo intra-preso numerose

iniziative, in collabora-zione con la presidenzadel Consiglio dei Ministri,

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Il contattocon la società

Council of Ministers, the Italian Naval League, the Italian RedCross, and the Sailing Training Association – Italia.The Navy is constantly committed to enhancing its reputationand thereby disseminating its values to all citizens and notably

the young.In addition to the usual printed periodicals (the Navy’s monthlybulletin and its specialized maritime magazine), the Naval Ser-vice boasts a website, which in 2012 gained momentum. Throu-ghout the year, the number of visitors was five times higherthan 2009. A YouTube channel was also added to the Navy’swebsite.Through YouTube and Twitter , the Navy enhances its reputationand broadcasts self-made news reports and press releases. Re-sults were more than satisfactory and today approximately3,000 people follow the Navy on Twitter , while the Navy’s You- Tube channel totaled almost 1,000,000 visits.Finally, a number of professional journalists was recruited either

as Officers of the Naval Selected Reserve (qualified people avai-lable for active duty) or members of the Complementary Forces(staff called back in service) to more easily interact with mediaand fulfill various needs. Thus accredited journalists were ableto directly access all naval vessels and bodies, primarily thoseinvolved in anti-piracy operations in the Indian Ocean. n

la Lega Navale , la Croce Rossa Italiana e la Sai- ling Training Association- Italia.La Marina è costante-mente impegnata a farconoscere la propria re-altà e diffondere in que-sto modo i suoi valori a

tutti i cittadini, soprat-tutto giovani.Oltre ai normali canalidella comunicazione car-tacea, quali il Notiziario 

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della Marina e la RivistaMarittima, nel 2012 èstato dato un notevoleimpulso al sito web diForza Armata, che haquintuplicato il numerodei visitatori rispetto al2009 e che è stato ar-ricchito dal nuovo ca-nale YouTube . AttraversoYouTube e Twitter , vei-

coliamo la nostra vocee trasmettiamo servizigiornalistici autoprodotti,

notizie e messaggi istitu-zionali. Il risultato èassai incoraggiante e adoggi abbiamo circa tre-mila persone che ci se-guono su Twitter , mentreYouTube Marina haquasi raggiunto ilmilione di visite.Abbiamo infine reclutatoalcuni giornalisti profes-

sionisti, in qualità diufficiali della riserva se-lezionata e appartenenti

alle forze di completa-mento, per agevolare leinterazioni con i mediae far fronte alle nume-rose esigenze.Grazie a questa scelta, igiornalisti accreditatihanno potuto accederedirettamente a tutte lerealtà della Marina,prima fra tutte quella

del contrasto allapirateria, in OceanoIndiano. n

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I taly’s wellbeing and prosperity clearly depend upon the inter-national stability and the Maritime Security of a vast areawhose borders are continuously expanded by globalisation andour economic model, which is based on goods exchange andenergy procurement.On the other hand, in view of the scanty national resources chan-nelled to the Defence, the Italian Armed Forces and notably theNaval Service – as they have been formerly conceived and known

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– are no longer financially sustaina-ble.

That is why in 2012 an extremely chal-lenging and bold restructuring processwas launched. It will entail considerablecuts on both the Service’s human re-sources and Fleet as well as the entireorganizational redesign. Over the years,this process will lead to a streamlinedbut more balanced, agile and reactive

Navy, capable of safeguarding Italy’s in-terests in an increasingly reliable and

effective manner and providing high qualityand professional answers in line with the dif-ficult challenges ahead.Indeed it is a difficult process, but marinerscourageously cope with challenges and we

are satisfied with and proud of having made thischoice.We are also aware that the process is not goingto be successful without the highly motivated

and generous contribution made by our

men and women, who undoubtedly de-serve adequate recognition aswell as working and living condi-tions in line with our times. Inother words, a leap of quality isin order in human resources-re-lated matters.This is indeed the greatest chal-lenge. This is the area where theNavy will need to channel thebest of its energies in the aware-ness that the solution of the vast

majority of the still unresolvedproblems goes beyond the Servi-ce’s capacities and responsibili-ties.

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Il benessere e la prosperità del nostro Paese dipendono in maniera marcata dalla stabilità internazionale e dalla sicu- rezza marittima di un’area molto vasta, i cui confini conti- 

nuano a dilatarsi in ragione della globalizzazione e del nostro particolare sistema economico, basato sullo scambio di merci e l’approvvigionamento di risorse energetiche. D’altra parte, le Forze Armate e la Marina in particolare, così come le abbiamo pensate e conosciute sino ad oggi, non sono più sostenibili afronte delle esigue risorse che il Paese dedica alla funzione Di- fesa. Nel 2012 abbiamo dunque avviato un’opera di ristruttura- zione molto complessa, difficile e coraggiosa, che comporta

una forte riduzione dell’organico e della flotta, oltre ad una ra- dicale rivisitazione della struttura organizzativa. Negli anni,quest’opera ci consegnerà una Marina più piccola, ma equili- brata, agile e reattiva, in grado di tutelare gli interessi dell’Italiain maniera sempre affidabile ed efficace, con risposte di elevataqualità e professionalità, all’altezza delle difficili sfide con cui saremo chiamati a confrontarci Si tratta di un percorso difficile