reply impairment test · 2020-05-20 · reply –impairment test reply si è dotata di un sistema...
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REPLYIMPAIRMENT TESTGiuseppe Veneziano | Finance & Administration Director
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relevant innovation brought about by
economic changes and driven by internet
technologies.
REVENUE & PEOPLEMillions of Euro
230,2277,2
330,2 340,2384,2
440,3494,8
560,2632,2
705,6780,7
884,4
1035,8
573,7
2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019(H1)
1925 2272 2686 2994 3149 3422 3725 4253 4689 5245 6015 6456 7606 7924
USChicago
Detroit
Kansas City
Seattle
St.Louis
Brazil
Belo Horizonte
Sao Paolo
FranceParis
UKLONDON
Basingstoke
Chester
Cockpole Green
BeneluxAmsterdam
Brussels
Luxembourg
Minsk
Belarus
ChinaBeijing
Nanjing
CroatiaZagreb
PolandKatowice
RomaniaBucharest
GermanyBerlin
Bremen
Düsseldorf
Frankfurt
GÜTERSLOH
Hamburg
Köln
München
Stuttgart
IndiaKochi
Bari
Firenze
Milano
Padova
Parma
Roma
TORINO
Treviso
Trieste
Verona
Italy
WHERE WE ARE
GOODWILLMillions of Euro
17,1 34,2 40,5
66,8 66,0 72,8
96,6 105,2 125,6 126,8 133,4
157,4 166,1
243,2
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
Avviamento/equity contabile 50%
REPLY – IMPAIRMENT TEST
L’avviamento, iscritto in sede di allocazione del prezzo di acquisto, è
allocato alle cash generating units (“CGU”), identificate nelle Region
in cui il Gruppo opera.
• Le CGU coincidono con i settori operativi individuati ai fini
dell’informativa di settore, ossia in conformità dell’Ifrs 8.
• Tale coincidenza ha agevolato l’applicazione della procedura di
impairment, perché le Region rappresentano un livello sulla quale il
management esplica le funzioni di programmazione e controllo, senza
rendere pertanto necessario lo sviluppo di sistemi di reporting
aggiuntivi rispetto a quelli di cui il gruppo dispone, solo per
l’effettuazione della procedura di’impairment test.
GOODWILL BY REGIONMillions of Euro
48,353,8 55,4
48,3
64,0
53,9
90,0
99,9
53,4
R1 R2 R3
2016 2017 2018
REPLY – IMPAIRMENT TEST
Reply si è dotata di un sistema strutturato e periodico di pianificazione
e controllo di gestione, orientato alla definizione degli obiettivi e delle
strategie aziendali, allo sviluppo del budget annuale.
Il modello di impairment adottato dal Gruppo Reply si basa su una
metodologia di flussi di cassa prospettici identificata nella Discounted
cash flow analysis.
Nell’applicare tale modello il management utilizza diverse assunzioni,
applicate alle singole CGU sui due anni di estrapolazione successivi
al budget annuale, per la stima di:
incremento di ricavi,
incremento dei costi operativi,
investimenti,
variazioni nel capitale di funzionamento.
RICAVI / EBIT PER CGU
ANNI REGION 1 REGION 2 REGION 3
2018 716,1 14,1% 207,5 11,3% 120,7 9,4%
2017 618,3 13,8% 162,1 11,8% 124,7 9,8%
2016 564,7 14,1% 131,6 8,2% 98,3 9,9%
IMPAIRMENT TEST
ASSUNZIONI REGION 1 REGION 2 REGION 3
Tasso di crescita dei valori
terminali1% 1% 1%
WACC 8,42% 5,91% 7,13%
WACC al lordo delle imposte 11,09% 8,44% 8,80%
Multiplo dell‘EBIT 10,0 10,0 10,0
PRINCIPALI ASSUNZIONI
REPLY – IMPAIRMENT TEST
Reply ha sviluppato, inoltre, un’analisi di sensitività del valore
recuperabile stimato.
Reply considera che il tasso di crescita dei ricavi e il tasso di sconto
siano parametri chiave nella stima del valore recuperabile, e pertanto
effettua tale sensitivity analysis attraverso:
una riduzione sino al 30% dei valori di crescita del fatturato;
un incremento di 100 punti base del tasso di sconto.
IMPAIRMENT TEST
ANNI REGION 1 REGION 2 REGION 3
2018 274,2% 223,1% 49,7%
2017 380,8% 227,5% 102,5%
2016 206,9% 357,7% 110,1%
RISULTANZE: HEADROOM VALORE D’USO
REPLY – CONSIDERAZIONI FINALI
Fra le numerose attività necessarie per la predisposizione del bilancio,
ve ne sono alcune che presentano uno spiccato tasso di complessità,
quali ad esempio la stima della perdita di valore dell’avviamento o di
una partecipazione.
La determinazione del Valore Recuperabile, nelle sue due possibili
accezioni di Valore d'Uso o di Fair Value, richiede l'applicazione di un
complesso processo valutativo per il quale l'OIV ha dedicato sia una
buona parte dei suoi Principi Italiani di Valutazione, sia il discussion
paper pubblicato nel Giugno 2012.
L'esercizio dell'impairment test richiesto dallo Ias 36 presuppone
un'attività valutativa che può essere quindi arricchita anche mediante la
comprensione dei dettami dei PIV e in particolare del discussion paper
approvato dall'OIV.
REPLY – CONSIDERAZIONI FINALI
I PIV in particolare riportano almeno tre tipologie di analisi cruciali al fine
di compiere adeguatamente il processo di impairment:
(A) l'analisi delle performance storiche e delle variabili rilevanti
(B) l'analisi della sostenibilità (operativa e finanziaria) dei piani
(C) l'analisi di eventuali discontinuità rispetto al precedente
esercizio di impairment test.
Quindi, da un punto di vista meramente pratico, l’introduzione dei PIV
non ha comportato alcuna novità o innovazione, per gli operatori del
settore, con riguardo in particolare al metodo del DCF utilizzato per la
stima del valore d’uso.
Gli esperti continueranno a applicare le metodologie che, nel corso degli
anni, sono state codificate dalla prassi e dalla dottrina.
REPLY – CONSIDERAZIONI FINALI
I PIV non sono nati con la presunzione di soppiantare i numerosi
manuali di valutazione presenti sul mercato ma, semmai, di fornire un
metodo di lavoro che , se seguito, tenderà a rendere universalmente
condivisibili i risultati della valutazione.
In conclusione I PIV quindi non si sostituiscono ai principi contabili né
intendono interpretarli ma si limitano ad identificare le regole che
l’esperto di valutazione dovrebbe seguire per garantire l’osservanza su
basi professionali dei principi contabili stessi.
Il suggerimento per tutti i CFO è quello di fare un assessment con i
PIV e il documento di NedCommunity-OIV che contiene tutti gli
elementi per fare un’attenta verifica dei processi di impairment dal
risk assessment alla disclosure di bilancio.
THANKS