quaderni dell’acs

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LL’IT’ITALIAALIA IN IN AMERICAAMERICADocumenti dell’Archivio Centrale dello StatoDocumenti dell’Archivio Centrale dello Stato

s u l l ’ e m i g r a z i o n e n e g l i S t a t i U n i t is u l l ’ e m i g r a z i o n e n e g l i S t a t i U n i t i

2005

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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVIT CULTU-RALI

Page 5: QUADERNI dell’ACS

quaderno a cura di Cristina Mosillo e Franco Papalericerche archivistiche a cura di Giovanna Arcangeli, Erminia Ciccozzi, Valeria Gidaro, Enrico Lipartiti, Margherita Martelli,

Luisa Montevecchi, Franco Nudi, Fosca Pizzaroni, Eufemia Nicoletta Vernillo, Annalisa Zanuttinicon la collaborazione di Leda Diodovich e Agnese Mattei Pazzelli

ricerche bibliografiche a cura di Eugenia Nieddu con la collaborazione di Antonio D’Antino Settevendemmieprogetto architettonico a cura di Massimo Domenicucci

commento musicale a cura di Enrico Lombardelliallestimento: Elio Cuppone, Leda Diodovich, Gabriele Parola, Pasquale Ruda e Cinzia Zannini

elaborazioni immagini e fotoriproduzioni: Paolo Audino, Gaetano Esposito e Filippo Jaconasegreteria: Rita di Genova, Marisa Santoni, Orlano Simeone

D o c u m e n t iD o c u m e n t i

s u l l ’ e m i g r a z i o n e n e g l i S t a t i U n i t is u l l ’ e m i g r a z i o n e n e g l i S t a t i U n i t idell’Archivio Centrale dello Statodell’Archivio Centrale dello Stato

LL ’ I T’ I T A L I AA L I A I N I N A M E R I C AA M E R I C A

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C'è un'altra Italia al di fuori dei confininazionali: un'Italia formata da quei circa60 milioni di oriundi italiani , figli dei tantiche tra Otto e Novecento presero la viadell'emigrazione. E una buona metà diquell'Italia si trova negli Stati Uniti,l'America per eccellenza, per tutti quelliche sognarono di cercare altrove unafortuna che a casa sapevano di nonpoter trovare.Ma di quell'Italia fuori dell'Italia,l'Archivio Centrale dello Stato, l'Istitutoche conserva la documentazione dellamemoria storica nazionale, custodiscele tracce lasciate nei documenti delnostro Paese e di cui alcuni esempivengono presentati nella Mostra, riflet-tendo quella varietà che necessaria-mente caratterizza un fenomeno cosìvasto e complesso come l'emigrazione. A cominciare dalle carte del Gabinettodella Presidenza del Consiglio, doveaffluiscono tutti gli affari più importanti;proseguendo con quelle del Ministerodell'Interno, che affianca le carte dell'e-migrazione politica, vale a dire i tanti"sovversivi" schedati dal CasellarioPolitico Centrale, che scelsero la stradadell'espatrio, in particolare durante ilfascismo, e le carte del controllo deiflussi migratori, ma anche delle misuresanitarie previste per la partenza,affiancandosi in questo al Ministerodella Sanità e a quello della Marina,dove è possibile trovare le notizie piùdisparate sul fenomeno migratorio(dalle navi utilizzate ai libri di bordo, aigiornali sanitari e così via).Senza dimenticare la propaganda rivol-ta alle comunità italiane, curata in parti-colare dal fascismo attraverso ilMinistero della Cultura Popolare; eintensificata in vista dell' EsposizioneUniversale di Roma, prevista per il 1942(E 42), ma anche gli infiniti giornali pub-blicati dagli italiani negli Stati Uniti,sequestrati o comunque raccolti dallaPubblica Sicurezza e reperibili in spe-ciali raccolte. O gli interventi delMinistero del Lavoro per razionalizzaree specializzare i flussi migratori , o i tantimarchi di prodotti italiani realizzatiappositamente per gli Stati Uniti.Ricordando, infine le carte dellaConsulta Araldica, che documentanocome anche il sangue blu potesse nondisdegnare di attraversare l'Oceano; ela ricchissima documentazione presen-te negli Archivi privati, i cui titolari varia-no dai presidenti del Consiglio agli arti-sti, dai giornalisti ai politici, di governo odi opposizione: tutti però interessati, avario titolo, alla causa dell'emigrante.Insomma un enorme complesso docu-mentario, di cui quelli esposti rappre-sentano solo la punta dell'iceberg, e chesono invece descritti in termini più ana-litici e scientificamente esaustivi nei due

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volumi pubblicati di recente nelle colla-ne degli Archivi di Stato, dove sono rac-colte le relazioni presentate ai quattrocolloqui dedicati al tema dell'emigrazio-ne (L'emigrazione italiana 1870-1970,Ministero per i beni e le attività culturali,Direzione generale per gli archivi, Voll. Ie II, Roma, 2002). La lunga transizione dell'Italia unita dapaese agricolo a paese industriale èstata accompagnata da vastissimi feno-meni di mobilità della popolazione, siaall'interno dell'Italia stessa, che versol'estero. Questa mobilità ha coinvoltoalcune regioni più di altre (l'area orienta-le e quella centromeridionale) ed haconosciuto un andamento crescente odecrescente secondo le diverse fasidello sviluppo del Paese.Le rilevazioni ufficiali degli espatri ven-gono compiute soltanto a partire dal1876 e ci dicono che in un secolo ilnumero degli italiani trasferiti all'esteroammonta a circa 26 milioni. Dallaseconda metà degli anni settanta il ciclosembra essersi concluso e, dopo unperiodo di stasi dei flussi, l'Italia è dive-nuta a sua volta terra d'immigrazione. Si distinguono in genere tre fasi in que-sto secolo di emigrazioni: tra la finedell'800 e l'inizio della prima guerramondiale, caratterizzata dallo sposta-mento delle direzioni dall'Europa versol'America, settentrionale e meridionale;tra le due guerre, con una contrazionedei flussi, dovut a anche alle leggirestrittive introdotte dal governo fasci-sta; nel secondo dopoguerra, quando lecorrenti migratorie sono indirizzate pre-valentemente verso i paesi fortidell'Europa e verso il triangolo industria-le del Nord.Le motivazioni dell'espatrio erano pre-valentemente di natura economica, manon erano le sole. Dalla nascita delleprime organizzazioni operaie, l'attrazio-ne verso paesi che venivano dipinticome caratterizzati da maggiori libertàspingeva a partire anche individui ogruppi politicizzati che cercavano neipaesi d'approdo una risposta ai lorobisogni politici e ideali. Questa tenden-za, naturalmente, si accentuò nel venten-nio fascista, quando l'emigrazione politi-ca divenne una componente strutturale.Il percorso di chi emigrava "in cerca difortuna", o "libertà cercando", non era asenso unico. L'emigrante continuava aessere presente nella zona di prove-nienza con le rimesse economiche, checostituirono un fattore tutt'altro chesecondario, per non dire addiritturastrutturale, nell'economia di vaste areedel nostro paese. Continuava ad alimen-tare un flusso di informazioni con le lette-re che scriveva o, per lo più, si facevascrivere, non solo informando parenti eamici, ma anche creando le premesse

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paesi d'origine. A Chicago l'orgoglio nazionale trovaun'occasione eccezionale di affermazio-ne con l'arrivo nel 1933 della famosasquadriglia di idrovolanti guidata daItalo Balbo, che approda nella città,venendo immortalata in mille immaginidestinate a restare appese sulla paretedei ricordi familiari, anche se gli interes-sati non hanno nessuna particolare sim-patia per il regime politico al quale l'im-presa di Balbo portava lustro. E' evidente che il discorso potrebbeessere riproposto con sfumature diver-se, ma anche con denominatori comuni,per le tante città degli Stati Uniti dove gliitaliani sono andati a creare nuclei d'in-sediamenti significativi. In nessun altropaese come negli States le minoranzeitaliane hanno conservato un forte sensod'identità, eternato nelle autorappresen-tazioni individuali o collettive delle infini-te occasioni che la vita sociale propone. Si diceva all'inizio che circa venti milionidi italiani hanno lasciato il nostro Paesenel corso della grande ondata migrato-ria che per quasi un secolo, a partire dal1870, ha coinvolto l'Italia. Venti milionidi italiani vuol dire quasi tre volte tantonelle generazioni successive, sparsi traEuropa, America e Australia: insommaun'altra Italia al di fuori dei suoi confini.Un patrimonio immenso in tutti i sensi, euna potenziale risorsa, ancora assaipoco conosciuti nel nostro paese. Se laMostra "The Dream" avrà contribuito alrecupero di questo cruciale capitolodella memoria nazionale, che cometanti altri è sempre minacciato dalrischio dell'oblio e della dispersione,non sarà stata una iniziativa effimera el'Archivio Centrale, ancora una volta,avrà confermato il suo ruolo insostituibi-le nell'assolvimento di un compito che èessenziale alla vita di una Nazione.

Aldo G. RicciSovrintendente dell’Archivio Centrale dello Stato

per un proseguimento dello stesso flus-so migratorio. Spesso poi tornava aquella che continuava a considerare lasua vera casa, e anche in questo casosvolgeva un ruolo importante sulla dina-mica sociale della terra di provenienza. Naturalmente la terra d'emigrazione pereccellenza è al di là dell'Oceano, inquell'America divenuta un topos nellecanzoni italiane a cavallo dei due seco-li passati. Con la ripartizione netta traun'America del Nord dove l'emigranteitaliano resta sempre minoranza, eun'America del Sud dove gli italiani diven-tano spesso maggioranze forti, a volteegemoniche, nei diversi contesti sociali.Le immagini dell'arrivo delle navi carichedi emigranti a New York, con le valigie ei fagotti, con il passaggio tra le forchecaudine della polizia e dei controlli sani-tari, con la sosta in quarantena su EllisIsland, ci hanno trasmesso testimonian-ze fotografiche destinate a diventare deipunti fermi dell'immaginario collettivodegli emigranti e sugli emigranti.Ma, superato quel valico, la fiumana sidivide in mille rivoli, per poi ricomporsi inaggregati nazionali, in tante Little Italy,negli infiniti centri degli States.Guardiamo, per esempio, a Chicago,dove il centro culturale italiano ha datovita a tutta una serie di iniziative per ilrecupero della memoria, orale, scritta efotografica, degli emigranti, che possia-mo apprezzare in questa Mostra.Nelle raccolte di immagini delle pubbli-cazioni edite dal centro troviamo tutta lagamma dei mestieri esercitati dai nostriemigrati: dagli artigiani ai contadini, daicommercianti, di tutti i tipi, alla gastrono-mia. Ma troviamo anche le foto dei quar-tieri italiani. Le chiese, frequentateesclusivamente da italiani, che ripro-pongono nei nomi, di solito, i santipatroni dei paesi di origine, da S. Roccoa S. Giuseppe. E i santi sono celebratinelle famose feste patronali immortalateda tanti films, ma anche fissati in tantefotografie, destinate, anche in questocaso, a perpetuare l'immagine del grup-po, ma anche a coltivarne la memoria inquelli che sono rimasti in Italia, che ritro-veranno nelle foto la festa per eccellen-za del loro stesso paese.L'orgoglio nazionale è affidato alle festepatronali, o a emigranti-simbolo comeGiuseppe Garibaldi e Antonio Meucci (la cui popolarità negli USA non conosceflessioni, al punto che nel 2002 ilCongresso degli Stati Uniti ha volutosolennemente riconfermare la suapaternità nell'invenzione del telefono),ma anche agli avvenimenti sportivi. Lesquadre di quartiere costituiscono unottimo strumento di affermazione nelcontesto cittadino e le immagini deicampioni campeggiano nei bar delquartiere, ma anche in molti bar dei

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La collezione dei giornali dell'emigrazione,posseduta dalla biblioteca dell'Archivio cen-trale dello Stato, è stata versata dalMinistero dell'Interno e consta di 127 testate.I titoli relativi alla stampa italo-americanarappresentano le principali correnti dell'emi-grazione politica negli Stati Uniti e compren-dono prevalentemente periodici antifascisti,anarchici, socialisti, comunisti e, in misuraminore, filofascisti e di propaganda del regi-me (es: "Il Grido della Stirpe").

L'ADUNATA dei REFRATTARI: pubblicazio-ne quindicinale.NewYork: 1922-1971.Tit. parallelo: The Call of Refractaries.Periodicità: quindicinale, [poi] settimanale.Direttori: Costantino Zonchello, IlarioMargarita, Max Sartin.ACS: 1928-29 (lac.); 1933-39 (lac.)La pubblicazione, nata a New York nel 1922, escecome quindicinale, poi come settimanale.Costituisce il centro di raccolta, insieme a"Germinal", degli anarchici individualisti, determi-nati a rivendicare la propria autonomia rispettoagli altri gruppi antifascisti.Collaboratore illustre è Armando Borghi, di ten-denza antiorganizzatrice, fortemente polemico siacon le correnti dell'antifascismo democratico, siacon i comunisti, sia con gli stessi anarchici chefanno riferimento a "Il Martello" di Carlo Tresca. Lastampa americana dà ampia risonanza alComitato pro-Borghi, formatosi dopo il suo arrestonel giugno 1927, durante la campagna per Saccoe Vanzetti.

L'AURORA: pubblicazione quindicinale. Boston (Mass.): 1928 -Periodicità: quindicinale, [poi] settimanale.ACS: 1928 (n. 3,4,5); 1932-33 (lac.)poi: L'AURORA: the Oldest Italian EvangelicalPaper in America, founded in 1903.Published beweekly by the Italian BaptistMissionary Association of America.Philadelphia (Penns.): 1935 -ACS: 1935-36 (lac.)

La CONTROCORRENTE: pubblicazionededicata alla lotta contro il fascismo.Boston (Mass.): 1938 -Periodicità: mensile, [poi] bimestrale.A cominciare dal febbraio 1939, vol.1, n. 5, ilgiornale ha una sezione in lingua inglesecon testata propria: "The countercurrent-apublication devoted to exposing fascism".ACS: 1938 (fasc. 1); 1939 (fasc.5)

CORRIERE d'AMERICA: quotidiano illustrato.New York: Tiber Publishing Corporation,1922 -Direttore: Luigi Barzini. Dal 1935 è di pro-prietà di Generoso Pope.ACS: 1930 (lac.); 1935 (lac.)

CORRIERE del CONNECTICUT: publishedweekly.New Haven (Conn.): 1897 - 1955.Periodicità: settimanale. ACS: 1939 (fasc. 29-30; 39-40; 49-50)

Il CORRIERE del POPOLO: The Only ItalianLabor Paper on the Pacific Coast.San Francisco: 1921 -Direttore: Carmelo Zito.Periodicità: settimanale.ACS: 1936; 1938

L'ECO della NUOVA ENGLAND.Springfield (Mass.): 1912 -Periodicità: settimanale.ACS: 1936 (fasc. 18; 24; 28)

L'EMANCIPAZIONE: periodico libertario delWest.San Francisco: 1926 -Direttore: Vincenzo Ferrero. Periodico anar-chico.ACS: 1928(fasc. n. 4, aprile)

GERMINAL: mensile anarchico di propaganda.Chicago: 1926 -Direttori: Erasmo Abate,Armando Riberi,Carlo Pagella, Silvestro Spada. Periodicoanarchico.ACS: 1926 (fasc. 6); 1928 (fasc. 7)Con identico titolo era apparso a Chicago, il 7 set-tembre 1913, un solo numero a cura del "Gruppodi propaganda anarchica", distribuito gratuitamen-te nell'ambiente degli emigrati italiani - L'iniziativanon ebbe seguito, il foglio fu costretto a sospen-dere la pubblicazione per l'improvvisa partenzadel redattore Umberto Postiglione e per mancan-za di fondi.

Il GRIDO della STIRPE: organo di propa-ganda fascista diretto da DomenicoTrombetta.New York: 1922 -Il complemento del titolo varia: Organo dipropaganda fascista, [poi]: Ebdomadario didifesa dell'italianità in America.ACS: 1935 (fasc. 33); 1938 (fasc. 34)Il giornale, diretto dall'ex anarchico DomenicoTrombetta, è direttamente collegato con le orga-nizzazioni fasciste. Negli Stati Uniti era stata crea-ta la "Fascist League of North America", forte-mente appoggiata dall'Ordine dei Figli d'Italia inAmerica e dopo la scomparsa di questa,era stataistituita la Federazione de Littorio che controllavala rete dei fasci statunitensi.

L'ITALIA: the Italian News. Sunday edition.Chicago: 1886-1971. Il complemento del titolo varia: The OnlyItalian Daily Newspaper in the Middlewest.Servizio cablografico diretto a mezzo dellaUnited Press e International News.Direttore: Oscar Durante.Periodicità: settimanale.ACS: 1936; 1938-1939 (lac.)

IL LAVORATORE: organo ufficiale in linguaitaliana del Partito Comunista degli S.U.A.New York: 1920 -ACS: 1929 (fasc. 66)Nel 1923 i nuclei antifascisti formarono l'"Anti-fascist Alliance of North America", segretarioPietro Allegra. L'Alliance riunisce socialisti erepubblicani sotto la guida di Vittorio Vidali. Trail 1924 e il 1926, a New York si pubblica "IlLavoratore".

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IL LAVORO: rivista popolare di questionisociali e problemi del lavoro/pubblicato percura dell'"Amalgamated Clothing Workersof America".New York: Amalgamated Clothing Workersof America, 1913 -Direttore: Franz Bellanca.ACS: 1928 (fasc. 3-4)

IL MARTELLO: giornale politico, letterario eartistico. New York: Nicoletti Brass Press, 1916-1946.Il complemento del titolo varia: Rivista popo-lare diretta da Carlo Tresca; [poi]Settimanale di battaglia diretto da CarloTresca; [poi] Settimanale di battaglia a curadel Gruppo Il Martello; [poi] Published twicea month by the Martello Group; [poi]Published weekly by the Martello Group;[poi] Quindicinale libertario fondato da CarloTresca.Direttori: Luigi Preziosi. Dal 1918 al 1943:Carlo Tresca. Dal febbraio 1943: JohnMancini. Dal marzo 1943: GruppoAutonomo.ACS: 1928-1929; 1931; 1935-1938Il giornale diretto da Luigi Preziosi, con l'acquistodella testata da parte di Carlo Tresca nel 1917,diviene uno dei giornali più vivaci del movimentooperaio italo-americano e del movimento anarchi-co internazionale. In polemica con "L'Adunata deiRefrattari", soprattutto dopo l'arrivo di ArmandoBorghi negli Stati Uniti, il gruppo de "Il Martello"agisce all'interno di comitati e associazioni antifa-sciste, è promotore dell'Alleanza Antifascista sortanel 1923 e appoggia l'organizzazione autonomadei lavoratori nei sindacati come l'"AmalgamatedClothing Workers of America" e l'"InternationalLadies Garment Workers Union".L'attività antifascista de "Il Martello" è talmenteincisiva che non solo è preso di mira dagli organiufficiali di stampa del fascismo in Italia, ma anchedalle autorità americane tanto che, su pressionedell'ambasciatore americano, Tresca è arrestato il14 agosto 1923.

IL MONDO: rivista mensile di problemi inter-nazionali.New York: 1938 -ACS: 1939

IL NUOVO MONDO : quotidiano dei lavora-tori italiani d'America.New York: 1925 -1931. Direttore: Franz Bellanca.ACS: 1930 (fasc. 235)-1931Il giornale inizia le pubblicazioni a NewYork nel1925, grazie a contributi di origine sindacale e agliaiuti forniti da "The Forward", il quotidiano sociali-sta di lingua yddish. Fra i primi direttori è VincenzoVacirca, che aveva diretto nel 1908 l'"Avanti!" inBrasile; collaboratori sono Carmelo Zito (poi diret-tore del "Corriere del popolo" di San Francisco),Girolamo Valenti e Giuseppe Lupis.Dopo la chiusura del giornale, causata dalle diffi-coltà economiche, nuovi finanziamenti, ai qualinon è estraneo il filo fascista Generoso Pope,consentono nel 1931 l'apertura del nuovo giorna-le "Stampa libera" che vivrà fino al 1937.

LA PAROLA del POPOLO: a Labor andSocialist Weekly Published Every Saturdayby the Italian Socialist Federation of theSocialist Party of the U.S.Chicago: 1907-ACS: 1936

Il giornale segue le sorti della Federazione socialistaitaliana che nel 1929 ne assume la gestione, ma acausa di difficoltà finanziarie viene sospeso nel1933; riprende la pubblicazione come quindicinale.

IL PROGRESSO ITALO-AMERICANO: FirstItalian Daily Newspaper in the United States.New York: Il Progresso italo-americano,1880 -Periodicità: quotidiano.ACS: 1935-1936La proprietà del giornale è di Generoso Pope.Ricco imprenditore e figura eminente del partitodemocratico a New York, diviene alla fine deglianni venti proprietario del "Progresso italo-ameri-cano", poi del "Corriere d'America", diretto daLuigi Barzini, testata filo-fascista, influenti sull'opi-nione pubblica anche più degli organi ufficiali(vedi: "Il Grido della Stirpe").

IL PROLETARIO: Italian Weekly of theIndustrial Workers of the World.New York: Industrial Workers of the World,1897 -Periodicità: settimanale, [poi] quindicinale,[poi] mensile.ACS: 1936; 1938Il giornale inizia le pubblicazioni nel 1897 e divie-ne successivamente organo dei lavoratori italianiaderenti all'"Industrial Workers of the World"; col-pito verso la fine degli anni venti da gravi difficoltàfinanziarie, da settimanale si trasforma in quindici-nale e poi mensile.Anche la sua linea muta e dalla piattaforma d'in-transigente operaismo, passa a sostenere l'unio-ne delle varie tendenze antifasciste.

LA STAMPA LIBERA: quotidiano dei lavora-tori italiani d'America.New York: The Free Press Association, 1931 -Titolo parallelo: The Free Press.ACS: 1933 -1937Il giornale, con titolo diverso, riprende la pubblica-zione de "Il Nuovo Mondo"costretto a chiudereper difficoltà finanziarie e prosegue fino al 1937.

L'UNIONE: giornale protettore degli interes-si della classe operaia, combined with: "LaVoce del Popolo".Pueblo (Colorado).Direttore: Vincenzo Massari.ACS: 1938 (fasc. 41)

UNITA' OPERAIA: settimanale di battagliadei lavoratori italiani d'America.New York: 1932 - Periodicità: settimanale.ACS: 1936 (fasc. 17; 20-22)

LA VOCE del POPOLO: the Voice of thePeople. Periodico settimanale, organo dellaSocietà italiana: "Avanti Concordi nel Bene".Detroit (Mich.): 1909 -ACS: 1929 (fasc. 28); 1930-1931; 1933 (lac.);1936 (fasc. 13-14 ; 30)

LA VOCE del POPOLO: the OldestNewspaper on the Pacific Coast.San Francisco: la Voce del PopoloPublishing Co., 1867 -Periodicità: quotidiano. Continuazione di:L'Eco della Patria.ACS: 1930 (fasc. 260; 264; 266; 268-270; 272)

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zi "Tra il 1870 e il 1914 il numero degli espatridall'Italia andò costantemente aumentandofino a raggiungere complessivamente, neglianni 1901-1914 gli oltre otto milioni di emi-granti". Il trasporto marittimo si effettuava mediantenavi libere e navi che percorrevano lineeregolari.Le navi di linea, dovendo assicurare un ser-vizio regolare erano veloci e di qualità; lenavi libere, chiamate in gergo marinaro car-rette o anche volandieri, erano impiegatenella marina libera da trasporto, attività chenon aveva accesso ai benefici statali e eraeffettuata a basso costo.Le condizioni del trasporto per mare degliemigranti, come è noto, erano molto disagia-te: tra le varie cause riconosciute vi erainnanzi tutto la mancanza di una legge orga-nica sull'emigrazione. Infatti fino alla legge n.23 del 1901, in materia di emigrazione ci siatteneva al Regolamento della marina del1879 e al Regolamento della sanità maritti-ma del 1895; la legge Crispi del 1888 tese adisciplinare la concessione della patente diagente d'emigrazione.Altra causa è stata individuata nella inizialedivisione delle competenze sui servizi marit-timi fra più ministeri. A partire dall'Unitàd'Italia infatti i servizi della Marina mercanti-le dipendevano dal Ministero della Marinasolo per la parte tecnica. Nel 1910 con lalegge Sonnino-Bettòlo sull'unificazione deiservizi marittimi, passarono al Ministerodella marina: i servizi postali e commerciali el'Ispettorato dei servizi marittimi delMinistero delle Poste e telegrafi; i servizimarittimi della navigazione di Stato e il servi-zio dei fari e fanali del Ministero dei Lavoripubblici; il servizio della pesca marittima delMinistero di Agricoltura, industria e commercio.Anche il servizio di sanità marittima era divi-so tra il Ministero dell'interno e il Ministerodella marina. Dal 1916, quando i servizidella Marina mercantile passarono al nuovoMinistero dei Trasporti marittimi e ferroviari,si susseguirono continui mutamenti nell'as-setto istituzionale che culminò con l'istituzio-ne del Ministero della marina mercantile,avvenuta nel 1946.In una situazione istituzionale così comples-sa era difficile controllare le speculazioni suitrasporti.Infatti nonostante l'incremento impresso allacostruzione dei piroscafi dai flussi migratori,anche le compagnie sovvenzionate come laNavigazione generale italiana, nata nel 1881dalla fusione delle società Florio eRubattino, praticavano il trasporto degli emi-granti con naviglio ai limiti della legalità,mentre si continuavano a praticare i traspor-ti misti di merci e passeggeri, e l'utilizzo, inqualità di equipaggio, di personale non qua-lificato, i cosiddetti marinai di obbligazione,come gli stessi emigranti, i quali potevanocosì pagarsi il viaggio.Pertanto proprio negli anni del grande esodomigratorio, il viaggio si svolgeva frequente-mente su navi poco attrezzate, affollate,

lente, con servizi insufficienti dal punto divista igienico-sanitario e dei viveri.I requisiti del bastimento adibito al trasportodei passeggeri erano stabiliti dalRegolamento per l'esecuzione del testounico del Codice per la marina del 1879. Unnotevole miglioramento fu successivamenteraggiunto con il Regolamento per l'esecuzio-ne della legge sull'emigrazione del 31 gen-naio 1901 n. 23, tappa fondamentale del per-corso diretto alla tutela dell'emigrante e allarepressione degli abusi e delle speculazioni.Emigrante, secondo questa legge, è il citta-dino che si rechi in paese posto al di la delcanale di Suez, escluse le colonie e i protet-torati italiani, o in paese posto di la delloStretto di Gibilterra, escluse le costed'Europa, viaggiando in terza classe o inclasse che il commissariato dell'emigrazionedichiari equivalente alla terza attuale. (Art. 6)Per trasportare gli emigranti era necessariala patente di vettore di emigranti e una licen-za del Commissariato, che veniva rilasciatain seguito all'esito della visita di idoneità.Potevano ricevere la patente compagnie,armatori e noleggiatori sia nazionali chestranieri, purché i piroscafi avessero i requi-siti stabiliti dal regolamento per l'esecuzionedella legge del 1901.Poi, prima di intraprendere un viaggio, ilpiroscafo era sottoposto a due visite: unapreliminare, per accertarne lo stato, e unadefinitiva, che riguardava l'idoneità sanitariadegli emigranti alla partenza; inoltre eranecessaria anche la patente di sanità marit-tima rilasciata dagli Uffici di porto e validaper un solo viaggio, che attestava lo statosanitario del luogo di partenza. In materia disanità marittima la legge 3228/1876 e ilregolamento del 21 dicembre dello stessoanno avevano accentrato nei capitani diporto la sanità marittima, ma per quantoatteneva al servizio tecnico sanitario, essidipendevano dal Ministero dell'Interno. Il servizio di vigilanza sui porti e sulle naviancorate, sugli arrivi e le partenze via mare,per tutto quanto riguardava l'igiene e la sani-tà pubblica e la difesa contro le malattieinfettive, dipendeva tecnicamente dalMinistero dell'Interno e veniva disimpegnatodalle Capitanerie e Uffici di porto.Ugualmente sulla nave il servizio sanitarioera svolto dai medici della marina che ave-vano anche il compito della vigilanza.Queste competenze sono testimoniate dadiverse tipologie documentarie quali adesempio il giornale sanitario, il giornale diviaggio e le diverse relazioni sui servizi dibordo, e appartengono alle carte dell'Amministrazione marittima e dell'Ammini-strazione sanitaria.

* Cfr. Ludovica de Courten, La marina mercantileitaliana nella politica di espansione (1860-1914).Industria, finanza e trasporti marittimi, Roma,Bulzoni, 1989, p. 169.

Page 13: QUADERNI dell’ACS

Patente di capitano di gran cabotaggio nella marineria mercantilenazionale, conferita a Queirolo Alberto Giovanni, 7 gennaio 1907.Ministero della marina, Direzione generale della Marina mercantile, Divisionegente di mare, proprietà navale e polizia della navigazione (1886-1910), fasc.Queirolo Alberto, patente di capitano di lungo corso, anno 1909, b. 569

Certificato di licenza di costruttore navale diprima classe di Baldo Gino, 11 ottobre 1907.Ministero della marina, Direzione generale dellaMarina mercantile, Divisione gente di mare, pro-prietà navale e polizia della navigazione (1886-1910), fasc. Baldo Gino, patente di costruttorenavale di 1 classe, anno 1909, b. 569

Foto della nave scuola Patria della Società Nazario Sauro: veliero inacciaio con motore ausiliario, portata tonnellate 2400, per le esercita-zioni degli ufficiali.Ministero della marina mercantile, Direzione generale personale e affari gene-rali, Archivio generale (1863-1958), fasc. 5, b. 25

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Relazione sanitaria e Giornale sanitario del piroscafo Roma della società Navigazione generale ita-liana, relativi al viaggio di andata e ritorno Genova - New York, 12 gennaio - 10 febbraio 1927.Ministero dell'interno, Direzione generale della sanità pubblica, Atti amministrativi (1896-1934), b. 14

Giornale sanitario del piroscafo Taormina della società Navigazione generale italiana, relativi al viag-gio di andata e ritorno Genova - New York, 6 maggio-9 giugno 1927.Ministero dell'interno, Direzione generale della sanità pubblica, Atti amministrativi (1896-1934), b. 15

Relazione sanitaria del viaggio fatto dalla "Città di Torino" Genova - New York e viceversa, 21 ottobre1901.Ministero dell'interno, Direzione generale della sanità pubblica, Atti amministrativi (1882-1915), b. 989

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Relazione del Capitano di porto Luigi Gatti (Regio Commissario del p.fo Rex, durante il viaggio n. 44)circa il funzionamento dei vari servizi di bordo e Giornale di viaggio relativi al viaggio di andata e ritor-no Genova - New York, 2 - 26 gennaio 1940, del piroscafo Rex.Ministero della marina mercantile, Miscellanea di uffici diversi (1879-1967), b. 75

Disegno del "supertransatlantico" Rex impiegato dalla Società Italia nelle linee di navigazione con le Americhe, pubblicato nel 1937. Il dise-gno si trova insieme alla lettera 2 gennaio 1931, inviata dal presidente del Registro Italiano Navale e Aeronautico alla Direzione generaledella marina mercantile, a proposito degli oneri per il costruttore e per l'armatore stabiliti dal nuovo Regolamento in conformità alle disposi-zioni della Convenzione per la sicurezza della vita in mare, firmata a Londra nel 1929, e non ancora esecutivo.Ministero della Marina mercantile, Direzione generale personale e affari generali, Archivio generale (1863-1958), K 9, b. 265

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Relazione sui servizi di bordo e Giornale diviaggio del Capitano di porto Giuseppe DiSabato, relativi al viaggio di andata e ritornoGenova - New York, 14 dicembre 1939 - 5gennaio 1940, del piroscafo Conte diSavoia.Ministero della marina mercantile, Miscellaneadi uffici diversi (1879-1967), b. 75

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Prospetto dei piroscafi destinati al trasporto degli emigranti dai porti d'Italia nei viaggi per l'America settentrionale, centrale e meridionale,aggiornato al 10 febbraio 1905. Nel prospetto è riportato l'anno di costruzione, il tonnellaggio, il numero delle cuccette per classe, lo spazioriservato agli emigranti, la velocità. Fa parte della relazione "Emigrazione transoceanica e marina mercantile".Ministero delle comunicazioni, Direzione generale della marina mercantile, Ispettorato servizi marittimi, fasc. A/28 1906 n. 409, b. 286

Illustrazione del battello di salvataggio che il sig. Jacob Pell aveva inviato al re e trasmessa per competenza alla Prima divisione del Serviziomilitare del Ministero della marina, 22 marzo 1866.Ministero della marina, Uffici diversi (1861-1884), fasc. 291, b. 16

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La creazione di un'anagrafe delle personeconsiderate pericolose per l'ordine e la sicu-rezza pubblica risale all'età crispina. Con lacircolare n. 5116 del 25 maggio 1894 nel-l'ambito della Direzione generale di pubblicasicurezza fu istituito un ufficio con il compitodi curare l'impianto e il sistematico aggiorna-mento dello schedario degli oppositori politi-ci. Anarchici, repubblicani, socialisti maanche oziosi e vagabondi furono oggetto diuna capillare attività di sorveglianza che ali-mentò un consistente archivio di fascicolipersonali. L'organizzazione dell'ufficio e dell'archivio fumodificata con successive circolari (1896,1903, 1909, 1910 e 1911) fino ad assumereil nome di Casellario politico centrale conlegislazione eccezionale del 1925 e del1926.Durante il periodo fascista l'attività di sorve-glianza e controllo della polizia si amplificòcomprendendo non più soltanto i politici matutta una indeterminata categoria di perso-ne, definita genericamente antifascista, e gliallogeni ossia le minoranza etniche soprat-tutto della Venezia Giulia.L'archivio è costituito da 152589 fascicolipersonali con documentazione prevalente-mente compresa tra il 1894 al 1945. I fasci-coli contengono note informative, relazioni,verbali di interrogatori, provvedimenti di poli-zia, indicazioni di iscrizione nella Rubrica difrontiera o nel Bollettino delle ricerche espesso una scheda biografica che riportasinteticamente e cronologicamente tutta l'at-tività dello schedato. I documenti di datasuccessiva al 1945 si riferiscono alle prati-che per la concessione dei benefici accorda-ti ai perseguitati politici del regime fascista.I fascicoli del Casellario politico centralesono pervenuti all'Archivio centrale delloStato a partire dal 1910 in più versamenti.L'archivio conserva anche materiale a stam-pa (giornali, volantini, manifesti, opuscoli) edocumentazione fotografica.Il materiale a stampa pervenuto nei fascico-li in seguito a sequestro, è relativo, in granparte, a quotidiani e periodici, pubblicati inItalia e all'estero, di differente appartenenzapolitica, e ritenuto dalla polizia di caratteresovversivo e antigovernativo.Prevalente è la stampa edita nel periodocompreso tra le due guerre; il nucleo piùcospicuo è distribuito tra gli anni '20 e '30.

Non mancano pubblicazioni precedenti,come, ad esempio, una copia dell'anarchico"La Questione Sociale" (Firenze) del 1888, osuccessive al secondo dopoguerra.Sono presenti, inoltre, opuscoli di propagan-da, manifesti, cartoline, volantini, biglietti diinviti a conferenze e congressi antifascisti,tessere d'iscrizione, francobolli di propagan-da o opere di carattere strettamente scienti-fico, censurate perché non "conformi al regi-me fascista".Le fotografie (120.000 circa) sono realizzatenella maggior parte dei casi dalla Pubblicasicurezza in occasione di un fermo, di unarresto o di una perquisizione. Spesso però,in mancanza o in aggiunta a queste, si tro-vano immagini che la polizia si procuravaper altre vie, spesso riproducendole osequestrandole da lettere intercettate. Inmolti casi, quindi, accanto alle fotografie rea-lizzate in condizioni di coazione materiale,come possono essere quelle segnaletichetradizionali, vi sono foto- tessera, o ridotte atale formato, realizzate nelle situazioni piùdiverse.Numerose sono anche le fotografie che sipotrebbero definire da "album di famiglia",provenienti dai controlli e dai sequestri sullacorrispondenza. Riproducono scene di pran-zi, feste, cerimonie, vacanze, ritratti di amicie parenti.Accanto a queste foto "private", ve se sonoaltre relative a singole persone "sospette oschedate" e ai loro incontri, scattate dai ser-vizi di sorveglianza durante appostamenti.Sono realizzate quindi in condizioni partico-lari (scattate ad esempio sempre da lonta-no), con i diversi personaggi indicati pernome, cognome o pseudonimo e segnalaticon una freccia.

In occasione della mostra è stata resa con-sultabile la Banca dati del CPC (la cui revi-sione, a cura di Lucilla Garofalo, LuisaMontevecchi e Francesca RomanaScardaccione, è peraltro ancora in corso)per consentire interrogazioni sull’emigrazio-ne politica verso gli USA.

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Copia del telegramma della R. Ambasciata di Washington,sull’arrivo e sulle future attività negli Usa di don Luigi stur-zo, 28 ottobre 1940.Ministero dell'interno, Direzione generale della pubblica sicurez-za, Casellario politico centrale, b. 4980, fasc. Sturzo Luigi

Copia del dispaccio del Consolato di Strasburgo sulla partenza per gliUSA di Randolfo Pacciardi per propagandare la causa dei repubblica-ni spagnoli, 2 aprile 1938.Ministero dell'interno, Direzione generale della pubblica sicurezza, Casellariopolitico centrale, b. 3631, fasc. Pacciardi Randolfo

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Copia di una lettera di Lionello Venturi alla madre da New York, 6aprile 1939.Ministero dell'interno, Direzione generale della pubblica sicurezza, Casellariopolitico centrale, b. 5357, fasc. Venturi Lionello

Comunicazione del R. Consolato generale d’Italia a New York sull’ar-rivo di Gaetano Salvemini negli USA e su sue conferenze a Portland,Chicago, ecc., 13 dicembre 1926.Ministero dell'interno, Direzione generale della pubblica sicurezza, Casellariopolitico centrale, b. 4551, fasc. Salvemini Gaetano

Ritaglio del quotidiano “Le Populaire” del 5novembre 1934 con la notizia dell’arrivo diG.E. Modigliani a New York.Ministero dell'interno, Direzione generale dellapubblica sicurezza, Casellario politico centrale, b.3327, fasc. Modigliani Giuseppe Emanuele

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Comunicazione alle prefetture di Apuania e Lucca dell’arrivo di Carlo Sforza a New York, 18 agosto1940.Ministero dell'interno, Direzione generale della pubblica sicurezza, Casellario politico centrale, b. 4785, fasc.Sforza Carlo

Comunicazione del Consolato generaled’Italia a New York dell’arrivo di Marion,Maria e Amelia Rosselli, 9 settembre 1940.Ministero dell'interno, Direzione generale dellapubblica sicurezza, Casellario politico centrale, b.1205, fasc. Cave Marion

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Il Ministero del lavoro e della previdenzasociale fu istituito nel 1945 quando, con ild.l.ldg 21 giugno 1945, n 377, il Ministerodell'industria, commercio e lavoro fu scissoin due ministeri: il Ministero dell'industria ecommercio e il Ministero del lavoro e dellaprevidenza sociale.Nell'ambito della Direzione generale del col-locamento della manodopera troviamo duedivisioni, l'ottava e la nona riguardanti gliaccordi di emigrazione verso paesi comuni-tari ed extracomunitari.La documentazione versata all'Archivio cen-trale dello Stato copre un arco di anni chevanno dal 1943 al 1957 ed è relativa ai piùvari aspetti del problema. Nello specifico, le carte della Divisione accordi di emigrazione

verso paesi extra-comunitari riguardano ilvaglio delle possibilità di impiego e dellecondizioni di lavoro e di vita dei lavoratoriitaliani nei paesi extracomunitari, i rapporticon i vari organi internazionali per l'emigra-zione, i rapporti con il Ministro degli esteriper quanto riguarda accordi bilaterali e mul-tilaterali con gli Stati accoglienti e contrattitipo, collaborazioni con organi ed enti com-petenti in materia di emigrazione per la tute-la dei lavoratori italiani all'estero.In particolare i Centri di emigrazione istituiticon d.l. 15 aprile 1948, n. 381 si occupanodel raggruppamento, dell'alloggiamento,della vittuazione e in generale dell'assisten-za ai lavoratori e alle loro famiglie.

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Trattamento offerto dalla Ford Motor Company agli operai da impiegare nello stabilimento di Chicago,4 dicembre 1956.Ministero del lavoro e della previdenza sociale, Direzione generale collocamento della manodopera, Divisioneemigrazione verso paesi extracomunitari, b. 482, fasc. Stati Uniti d’America. Informazioni e notizie

Ministero del lavoro e della previdenza sociale, Direzione generale collocamento della manodopera, Divisioneemigrazione verso paesi extracomunitari, b. 482, fasc. Stati Uniti d’America. Informazioni e notizie

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Prospetto delle spese per l’assistenza fornita agli emigranti, 1953.Ministero del lavoro e della previdenza sociale, Direzione generale affari generali e del personale, Uffici del lavoro e della massima occupa-zione, Centri di emigrazione, b. 31, fasc. 22d

Tabelle dietetiche dei pasti offerti agli emi-granti in espatrio dal Centro di Emigrazionedi Napoli, 1953.Ministero del lavoro e della previdenza sociale,Direzione generale affari generali e del personale,Uffici del lavoro e della massima occupazione,Centri di emigrazione, b. 31, fasc. 22d

Proposta di legge di un’extra quota agricoladi emigrazione presentato alle Nazioni uniteda Ferdinando Pollari, presidente delNational council for relation between UnitedStates and Italy, 1950.Ministero del lavoro e della previdenza sociale,Direzione generale collocamento della manodo-pera, Divisione emigrazione verso paesi extraco-munitari, b. 482, fasc. Stati Uniti d’America.Informazioni e notizie

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Nel 1905, a seguito del terremoto calabrodell'8 settembre, fu istituito, nell'ambito dellaDirezione generale dell'amministrazionecivile del Ministero dell'interno, l'"Ufficio spe-ciale in dipendenza dei terremoti", la cui fun-zione era, in occasione di calamità e cata-strofi naturali, di supporto logistico aiComitati centrali di soccorso. Le competen-ze concernevano l'organizzazione della pre-stazione dei soccorsi e il controllo nell'ese-cuzione dei lavori causati dai disastri. AlMinistero dell'interno, inoltre, conformementealle regole di contabilità, atteneva la respon-sabilità della gestione e dell'amministrazionedei fondi stanziati nei capitoli speciali delbilancio del Regno e di quelli che perveniva-no attraverso le offerte pubbliche e private.Le carte che si conservano nelle serie dei"Comitati centrali di soccorso", sono, quindi,per la maggior parte di carattere amministra-tivo contabile ma, come tutti i complessidocumentali archivistici, attestano dellapoliedrica realtà che dietro ogni fenomeno sicela e, nel nostro caso, oltre ad essere testi-monianza della solidarietà degli italiani all'e-stero, svelano anche il tessuto socio politico,economico e culturale che gli emigrati anda-vano intrecciando nei luoghi d'approdo. Tra tali serie archivistiche la più completa ericca di documentazione in questo senso èsicuramente quella del "Comitato centrale disoccorso del terremoto calabro siculo del1908". La "categoria 7-9(a) Comitati e sotto-scrizioni d'italiani all'estero" e la "categoria7-9(b) Associazioni, Circoli e Unioni d'italianiall'estero" danno un largo spaccato dell'e-suberanza e del fattivo impegno degli inse-diamenti d'emigrati italiani già ai primi delnovecento. Le lettere, gli opuscoli e gli stampati cheaccompagnano gli ordini d'accredito dellesomme raccolte per la funesta occasione,delineano un tessuto vivace, che se da unaparte rivela una spiccata imprenditorialitàdall'altra sottolinea la durezza del quotidia-no, vissuto stringendosi intorno al senso d'i-dentità e di appartenenza. Così leggiamo inuna lettera: "… il sottoscritto, coll'animoimpietrito dal dolore, piuttosto che versareinutili lagrime, si è messo all'opera per por-tare l'umile contributo, raccolto fra i suoiamici e lavoratori, frutto di forti sudori e divere privazioni …" firmata: "Obbedientissimosuddito. Andrea Casale da Cervinara(Avellino) domiciliato al No. 131 Cedar Street,New Haven, Conn. United States of America". Molti i professionisti d'origine italiana presi-denti e membri dei Comitati locali; molte lecarte da lettera intestate a piccole aziende,ad esempio: "A. Megna. Wholsales. ItalianProducts and Importer. Specialità inMaccheroni, importati salami, formaggio,sardella. Agente […] Loyd Sa[…] Spedizione[…] denaro per [tutte] le parti d'Italia"; e, "J.Girolamo Lojacono. Liberty MaccheroniMFG. Co. Maccheroni e pastine di lusso, diqualità insuperabile di vera semola di grano,che sorpassano qualunquesiasi marca delmondo per la qualità del prodotto e per gusto".

Un tessuto da cui traspare anche la formadell'ordito: stretto e disegnato d'alleanze coese in base al diritto del paese ospitante,nella consapevolezza del proprio ruolo di cit-tadini attivi e politicamente, economicamen-te e culturalmente influenti sia all'estero chein Patria. Di estremo interesse, oltre che atale riguardo anche nell'ottica dell'analisidello sviluppo dell'editoria italiana in terrastraniera, è il fascicolo intestato a "SanFrancisco. California" nella categoria25000.3.14 della serie del Comitato centraledi soccorso per il terremoto del 1905. Il car-teggio che intercorre tra il Ministerodell'Interno e la proprietà del quotidiano"L'Italia". Giornale politico quotidiano, dedi-cato agli interessi degl'Italiani sulla Costa delPacifico" di per sè ha interesse squisitamentecontabile; anche in questo caso è l'aspetto este-riore dei documenti che parla, narrandoci la sto-ria della presenza di questa testata dal 1895.Significativi inoltre i 46 sottofascicoli della"categoria 7-9(b) Associazioni, Circoli eUnioni d'italiani all'estero" della serie delComitato centrale di soccorso per il terremo-to del 1908, la maggior parte dei quali inte-stati a Società di Mutuo Soccorso, ma, inparticolare si evidenzia la presenza del sot-tofascicolo intestato "Richmond Va.Comitato", in cui è allegato un volantino astampa che ben dà conto della consapevo-lezza cui si accennava; in un italiano corrot-to e adattato alle regole grammaticali e sin-tattiche americane, vi si legge: "Appello. Italian - American Political Club. /Signore: la riunione ordinaria e indetta perMercoledì, a sera 3 Marzo, 1909, alle ore 8 P.M.,alla Fraternity Hall, 211 West Broad Street. /Fratelli: Non dimenticate che le elezione sonoprossime, ed a questa riunione vi saranno i candi-dati che chiedono il suffragio del voto italiano,quindi non mancate di attendere a questa riunione,invitate altri amici, non fa caso se non sono mem-bri, vi sarà il rendiconto completo del comitato peri danneggiati del terremoto, se qualche diversionevi è in questa riunione il discutere. / Mettendo dabanda qualsiasi principio discordante tra noi, ser-bando i nostri ideali di politica e di religione ad altrepiù specie che esplicazioni, espellendo ogni mor-bosa rivalità a base di provincialismo, ed ogni gelo-sia d'arte, di mestiere e di commercio, a noi incom-be sacrosanto il dovere di tenere vivo il fuoco d'ita-lianità, a noi tocca ravvivare la stima che il nomemagico d'Italia ebbe un tempo ed avrebbe tuttorase pochi degeneri non la deturpassero; a noi diaddici rievocare i tempi fecondi delle civiltà latina,rigenerata nelle aspirazioni della terza Roma. / Ilclub Italiano sorge messaggero di pace e di unio-ne agli Italiani di Richmond, ed a chiunque serbiuna favilla di affetto, un senso di riverenza per lanostra madre antica, o per la nostra lingua moder-na. Di osso deve essere parte integrale tutto l'ele-mento pensante della colonia nostra, spintovi dalgeneroso senso di frangere alle masse il panesapere. Ad essa deve far cerchio l'elemento ope-rante di ogni sorta, per coltivare l'idea comune rac-cogliere il seme benefico e promulgatore di frutti. IlSegretario: N. Somma". La lettera del comitato, organizzato il 27novembre 1907 - come da stampiglia dell'in-testazione -, che accompagna lo cheque, sichiude con le parole: "Con la perfetta devo-zione alla Casa Sabauda".

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Lettera e testata del giornale che accompagna la rimessa di lire 7.080 raccolte dal quotidiano"L'Italia". San Francisco, 9 gennaio 1906Ministero dell’interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Ufficio speciale in dipendenza dei terremoti,Comitato centrale di soccorso del terremoto calabro 1905, b. 6, fasc. 12, sfasc. 4, ins. 42

Offerta di 2550 lire della società italiana dimutuo soccorso “La Lega Eolia” per il soc-corso ai danneggiati dal terremoto diMessina N.Y., 9 febbraio 1909.Ministero dell’interno, Direzione generale dell’am-ministrazione civile, Ufficio speciale in dipendenzadei terremoti, Comitato centrale di soccorso delterremoto calabro 1908, b. 18, fasc. 7-9 (b), sfasc. 5

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Lettera che accompagna un vaglia di 41 dollari, Buffalo, N.Y., 8 gen-naio 1909.Ministero dell’interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Ufficiospeciale in dipendenza dei terremoti, Comitato centrale di soccorso del terre-moto calabro 1908, b. 18, fasc. 7-9 (b), sfasc. 15

Ordine di pagamento per 510 lire dellaSocietà di mutuo soccorso di S. Onofrio inBrooklin, New York, 6 gennaio 1909.Ministero dell’interno, Direzione generale dell’am-ministrazione civile, Ufficio speciale in dipendenzadei terremoti, Comitato centrale di soccorso delterremoto calabro 1908, b. 18, fasc. 7-9 (b), sfasc. 3

Lettera che accompagna una tratta di 672,50 lire raccoltedalla Società cooperativa padroni dei panifici, New York,13 gennaio 1909.Ministero dell’interno, Direzione generale dell’amministrazionecivile, Ufficio speciale in dipendenza dei terremoti, Comitato cen-trale di soccorso del terremoto calabro 1908, b. 18, fasc. 7-9 (b),sfasc. 7

Lettera e ricevuta della colletta per 1045 lire dei lavorato-ri italiani di New Haven, 22 gennaio 1909.Ministero dell’interno, Direzione generale dell’amministrazionecivile, Ufficio speciale in dipendenza dei terremoti, Comitato cen-trale di soccorso del terremoto calabro 1908, b. 17, fasc. 7-9 (a),sfasc. 26

Volantino a stampa dell'American PoliticalClub che accompagna la rimessa di lire11.812, Richmond, 6 marzo 1909.Ministero dell’interno, Direzione generale dell’am-ministrazione civile, Ufficio speciale in dipendenzadei terremoti, Comitato centrale di soccorso delterremoto calabro 1908, b. 17, fasc. 7-9 (a), sfasc. 32

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Fra le innumerevoli carte dei fondi delMinistero dell'Agricoltura, Industria eCommercio e del Ministero dell'IndustriaCommercio e Artigianato, conservatidall’Archivio Centrale dello Stato, sonomolte le testimonianze relative alla emigra-zione italiana negli Stati Uniti d'America. Neidocumenti qui selezionati abbiamo messo inrelazione due fondi archivistici il Ministerodell'Agricoltura, Industria e Commercio,Direzione Generale del Credito e dellaPrevidenza Industria, Banche, Società(1861-1893) che operavano in Italia. In que-sta documentazione sono presenti, fra l'al-tro, una serie di carte relative alle relazioniconsolari preunitarie provenienti anche dagliStati Uniti, le pratiche di società bancarie,industriali, assicurative, che, nei rispettiviambiti, hanno avuto una grande importanzain relazione all'emigrazione. Le società dinavigazione come la Rubattino, laTransaltlantica e tante altre hanno trasporta-to oltre oceano migliaia di italiani che cerca-vano in America una vita migliore, riuscendospesso a inviare rimesse ai parenti in Italia.L'altro fondo preso in considerazione è laserie dei Marchi, 171.000 fascicoli dal 1869al 1965, che fa parte della documentazionebrevettuale. E' questa una delle serie archi-vistiche più cospicue costituita da.Invenzioni, Modelli e Marchi relativi a più diun secolo di attività dell'Ufficio italiano bre-vetti e marchi del Ministero dell'Industria, delCommercio e dell'Artigianato, oggi Ministerodelle Attività Produttive ufficio preposto all'e-same delle invenzioni.I marchi di fabbrica relativi ai prodotti italiani,testimoniano come gli italiani negli Stati Unitifossero presenti con la loro produzionesoprattutto quella relativa alla trasformazio-ne alimentare in agricoltura, ancora oggi ingran parte in mano alla comunità italiana.Non a caso una delle contee più rinomateper i vini californiani, è la "Contea di Asti", icui produttori hanno nomi italiani, così comeuna buona parte dell'agroalimentare e nellaproduzione di paste.All'inizio del secolo anche per la produzionedei cappelli, scarpe, e la rifinitura dei capi diabbigliamento era impiegata mano d'operafemminile italiana,che era in nuce quello cheoggi è l'italian style, una realtà commercialee di immagine assai prestigiosa per l'Italia.

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Lettera di Giuseppe Bertinatti, ministro del ConsolatoGenerale di Sardegna negli Stati Uniti, a Camillo Benso diCavour, presidente del Consiglio del Regno Sabaudo,New York 24 dicembre 1855, in cui descrive le possibilitàdi esportazione di prodotti italiani in USA e l'esperienza dialcuni commercianti italiani residenti a NewYork. Allegataalla lettera, cartina geografica degli Stati Uniti.Ministero dell’agricoltura, industria e commercio, Direzione gene-rale del credito e della previdenza, Industrie, banche, società,Serie Carte preunitarie Pratiche consolari, b. 17 fasc. 287Bertinatti G. Regio Incaricato d'Affari in America trasmette unasua relazione sul commercio americano da Washington 1855

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THE DONKEY BRAND WITH BASILICO-TOMATO PASTE ITALY,salsa di pomidoro,Ditta Ercole Minacci, Palermo,11 febbraio 1914.Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, Ufficio italiano bre-vetti e marchi, Serie Marchi, fasc. 14470

MANUFACTORY OF MACARONI A. GARO-FALO, Gragnano-near Naples, pasta ali-mentareDitta Alfonso Garofalo, Gragnano (NA), 1agosto 1905.Ministero dell'industria, del commercio e dell'arti-gianato, Ufficio italiano brevetti e marchi, SerieMarchi, fasc. 6976

PURE TUSCAN OLIVE OIL, olio d'olivaThe Tuscan Pure Olive Oil Syndicate,Livorno, 20 marzo 1915.Ministero dell'industria, del commercio e dell'arti-gianato, Ufficio italiano brevetti e marchi, SerieMarchi, fasc. 15452

OLIO D'OLIVA F.SCO BERIO & CO. LUCCA, olio d'olivaDitta Silvestrini Giovanni, Lucca, 11 settembre 1900.Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, Ufficio italiano bre-vetti e marchi, Serie Marchi, fasc. 4815

FINEST ITALIAN TOMATO PUREE "ELENA" BRAND, salsa dipomodoro,Società Anonima Bonifiche Pontine, Roma, 9 marzo 1923.Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, Ufficio italiano bre-vetti e marchi, Serie Marchi, fasc. 23963

V. DEL GAIZO - S. GIOVANNI A TEDUCCIO- NAPLES ITALY -TOMATO SAUCE, salsa di pomidoro, Ditta Del Gaizo SantarsieroC.ia, S.Giovanni a Teduccio (NA), 12 marzo 1923.Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, Ufficio italia-no brevetti e marchi, Serie Marchi, fasc. 23292

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FERNET BRANCA F.LLI BRANCA - MILAN, liquore amaroDitta Fratelli Branca, Milano, 31 dicembre 1902.Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, Ufficio italiano brevetti e mar-chi, Serie Marchi, fasc. 5636

APERITIF ROSSI A BASE DE VIN, vinoaperitivo, Ditta Martini e Rossi, Torino, 6maggio 1920.Ministero dell'industria, del commercio e dell'arti-gianato, Ufficio italiano brevetti e marchi, SerieMarchi, fasc. 19658

High Life Laces, TORLEY & C.SARONNO,stringhe, Ditta Torley & C., Saronno (MI), 12maggio 1914.Ministero dell'industria, del commercio e dell'arti-gianato, Ufficio italiano brevetti e marchi, SerieMarchi, fasc. 14822

UNION PAPER, carta da sigarette,Ditta A. Salto, Trieste, 20 febbraio 1924.Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, Ufficio italiano brevet-ti e marchi, Serie Marchi, fasc. 29650

SOCIETA' COMMERCIALE ITALO-AMERICANA- CARLINIZAMBONI &C. -SCIA, tessuti, Società Commerciale ItaloAmericana - Carlini Zamboni & C., Udine,22 gennaio 1923.Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, Ufficioitaliano brevetti e marchi, Serie Marchi, fasc. 25141

Premiata Manifattura Italiana - Tessuti diCotone di CANDIANI ENRICO - BustoArsizio, tessuti, Ditta Enrico Candiani, BustoArsizio (VA), 7 ottobre 1895.Ministero dell'industria, del commercio e dell'arti-gianato, Ufficio italiano brevetti e marchi, SerieMarchi, fasc. 3098

SOCIETA' ANONIMA INDUSTRIA SETERIESTAMPATE G.L. TONDANI, tessuti, SocietàAnonima Industria seterie stampate G.L.Tondani, Como, 3 dicembre 1919.Ministero dell'industria, del commercio e dell'arti-gianato, Ufficio italiano brevetti e marchi, SerieMarchi, fasc. 18853

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Nel 1923 Mussolini istituì un Ufficio stampaalle sue dirette dipendenze che, nel 1935,assunse il nome di Ufficio stampa del capodel governo al quale fece seguito, nel 1934,il Sottosegretariato per la stampa e propa-ganda che si trasformò, nel 1935, nelMinistero per la stampa e propaganda e suc-cessivamente, nel 1937, nel Ministero dellacultura popolare. Compito di questo organi-smo fu una capillare fascistizzazione dellestrutture istituzionali e culturali attraversotutti gli organi di informazione, non solo quel-li tradizionali come la stampa ma anche i piùinnovativi come cinema e radio o addiritturaquelli ancora in fase di sperimentazione,come la televisione. Questa attività di propa-ganda non era rivolta solo verso l'interno delPaese ma anche verso l'estero e le variecomunità italiane sparse per il mondo, che il

regime si sforzò di controllare e orientare,divennero un efficace strumento di penetra-zione politica e culturale.Particolare attenzione venne rivolta allenumerose comunità italoamericane, sia tra-mite le sedi diplomatiche sia attraversoassociazioni già attive tra i nostri emigrati odappositamente istituite. L'attività di propaganda tra gli italoamericanisi concretizzò attraverso la partecipazione amostre e fiere, la diffusione di pubblicazioni,film e programmi radiofonici, l'organizzazio-ne di manifestazioni patriottiche, il potenzia-mento delle scuole italiane, la creazione dienti culturali ed assistenziali per i figli degliitaliani all'estero.Al di là dell'uso strumentale, i sentimentidelle nostre comunità, l'attaccamento allapatria lontana ed alle sue tradizioni traspaio-no sempre profondi e sinceri.

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Benito Mussolini riceve a Palazzo Chigi una delegazione della comunità italiana di Chicago, compo-sta da Edoardo Boccalone, Michelangelo Chiappe, Nunzio Di Lorenzo, Alberto Gualano e dal conso-le Leopoldo Zonini. Roma, 6 ottobre 1927.Partito nazionale fascista, Ufficio propaganda, Attività del duce, b. 1, f. 8, neg. 1264

Dépliant illustrativo del padiglione italiano all'Esposizione mondiale di Chicago, 1933 - 34.Ministero della cultura popolare, Direzione generale servizi della propaganda, Propaganda presso Stati esteri,b. 218, f. I 68/14

Page 31: QUADERNI dell’ACS

Opuscolo dell'Italian Historical Society diStaten Island, N.Y., per commemorareAntonio Meucci, 1935.Ministero della cultura popolare, Direzione gene-rale servizi della propaganda, Propaganda pressoStati esteri, b. 219, f. I 68/58

Locandina della tournée del campione discherma Aldo Nadi negli Stati Unitid'America, 1934.Ministero della cultura popolare, Direzione gene-rale servizi della propaganda, Propaganda pressoStati esteri, b. 218, f. I 68/68

Rapporto sulle principale attività svoltedall'Italy America Society di New York nelperiodo gennaio - marzo 1936.Ministero della cultura popolare, Direzione genera-le servizi della propaganda, Propaganda pressoStati esteri, b. 218, f. I 68/60

Italy America Review, Winter 1936, NewYork, Vol. 1, n. 1.Ministero della cultura popolare, Direzione gene-rale servizi della propaganda, Propaganda pressoStati esteri, b. 218, f. I 68/60

Opuscolo della Società nazionale Dante Alighierisull'attività svolta in Ohio, 1936.Ministero della cultura popolare, Direzione gene-rale servizi della propaganda, Propaganda pressoStati esteri, b. 220, f. I 68/4

Commemorazione del piemontese Francesco Vigo, eroe dellaGuerra d’indipendenza americana, Indianapolis 25 febbraio 1935.Ministero della cultura popolare, Direzione generale servizi della propaganda,Propaganda presso Stati esteri, b. 219, f. I 68/12

Page 32: QUADERNI dell’ACS

Inno della federazione italiana d’America di V. Rossini e A. Egidi, New York 1939.Ministero della cultura popolare, Direzione generale servizi della propaganda, Propaganda presso Stati esteri, b. 22, f. 61/11.3.18In occasione della mostra è stata registrata un’incisione dell’inno a cura di Monica Secondini e Senio Alirio Diaz.

Invito del console generale Giuseppe Castruccioalla prima del film “Mussolini Speaks”, Chicago21 aprile 1933.Ministero della cultura popolare, Direzione gene-rale servizi della propaganda, Propaganda pressoStati esteri, b. 218, f. I 68/38

Celebrazione del Natale di Roma a Philadelphia,a cura del Comitato centrale degli “Amici d’Italia”,21 aprile 1936.Ministero della cultura popolare, Direzione gene-rale servizi della propaganda, Propaganda pressoStati esteri, b. 220, f. I 68/56

Trasmissione della richiesta dell’ambasciatoredegli Stati Uniti di documentazione cinematogra-fica sulla fondazione di Littoria e Sabaudia esulla bonifica pontina per il presidenteRoosewelt, 7 agosto 1934.Ministero della cultura popolare, Direzione gene-rale servizi della propaganda, Propaganda pressoStati esteri, b. 218, f. I 68/35

Page 33: QUADERNI dell’ACS

In occasione dell'Esposizione universale diRoma del 1942 gli organizzatori si posero ilproblema di raggiungere in maniera capilla-re tutte le comunità italiane all'estero perpropagandare l'iniziativa e spingere i conna-zionali a visitare l'E42.A tal fine venne redatto nel 1938, un questio-nario inviato a tutte le ambasciate, ai conso-lati e alle agenzie consolari.La documentazione, sebbene parziale e nonesaustiva contiene tuttavia degli elementi diinteresse per avere informazioni sulle comu-nità all'estero, soprattutto per quanto riguar-da gli Stati Uniti d'America di cui vengonoqui riportati alcuni esempi.

Questionario: richieste di informazioni suiFasci italiani, Società ed enti culturali, pro-fessionisti e commercianti, scuole, giornaliecc.E42 - Esposizione universale di Roma, b. 1083, f.10559, sfasc.1 USA Collettività italiana

Lettera inviata al Consolato di Saint Louisdall'Ufficio Propaganda dell'E42 in data 2aprile 1938 allegata al questionario.E42 - Esposizione universale di Roma, b. 1083, f.10559, sfasc.1 USA Collettività italiana

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Lettera del vice console di St. Louis con alle-gato elenco in risposta al questionario.E42 - Esposizione universale di Roma, b. 1083, f.10559, sfasc.1 USA Collettività italiana

Lettera del vice console di St. Louis con alle-gato elenco in risposta al questionario.E42 - Esposizione universale di Roma, b. 1083, f.10559, sfasc.1 USA Collettività italiana

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L'Archivio centrale dello Stato conserva,oltre alla documentazione prodotta dagliorgani istituzionali, un cospicuo numero diarchivi privati di personalità. Si tratta in pre-valenza di archivi di uomini che hanno svol-to attività di rilevanza nazionale nei governie nella pubblica amministrazione: presidentidel consiglio, ministri e sottosegretari distato, diplomatici, prefetti. Sono presentiinoltre archivi di uomini che sono stati, adiverso titolo, protagonisti della vita politica eculturale della nazione: deputati, senatori,giornalisti, scrittori.Numerose, e di diversa tipologia, sono lefonti relative all'emigrazione conservate inquesti archivi; in particolare si segnalanoquelli di Agostino Depretis, FrancescoCrispi, Giacomo Gorrini, Alberto PisaniDossi, Annibale Raybaudi Massiglia, UgoBrusati, Francesco Nitti, Carlo Schanzer,Carlo Sforza, Giuseppe EmanueleModigliani, Ferruccio Parri, Pietro Nenni,Egidio Reale.Nelle carte degli uomini che hanno ricopertoincarichi di governo o ruoli di rilievo nell'am-ministrazione le fonti sono relative soprattut-to al dibattito politico sul problema generaledell'emigrazione, allo sviluppo e all'evolversidella legislazione in materia, agli aspettieconomici, politici e di ordine pubblico, allemisure adottate dall'amministrazione centra-le per i censimenti degli italiani all'estero, aiprovvedimenti di assistenza, alla politica svi-luppata per mantenere i legami tra emigratie madrepatria.Nelle carte di numerosi esponenti di partitisono conservati carteggi dai quali è possibi-le ricostruire il quadro dell'emigrazione poli-tica negli anni del fascismo. Significativesono in questo senso le carte di PietroNenni, di Egidio Reale (in queste ultime èpresente un consistente corpus di lettere diGaetano Salvemini) e di GiuseppeEmanuele Modigliani. Quest'ultimo, tra il1934 e il 1935 compì un viaggio di propa-ganda politica di alcuni mesi negli Stati Uniti,venendo a contatto con italiani là residenti,con le associazioni politiche, sindacali e dicategoria da essi create e con una realtà incui convivevano i fermenti ideali assorbiti nelnuovo continente e l'appassionato attacca-mento alle tradizioni, alle usanze, al ricordodella madrepatria. Negli archivi di scrittori e giornalisti articoli esaggi documentano l'attenzione dell'opinio-ne pubblica verso il fenomeno dell'emigra-zione nei diversi periodi storici. Carlo Levi,ne Il mito dell'America, articolo-saggio pub-blicato nel 1947 su "Life", unisce ad unaacuta analisi del fenomeno emigrazione neisuoi aspetti storici, economici e sociologiciuna riflessione profonda di quanto il "mitodell'America" ha significato, e prodotto,come conseguenze di costume, di lingua, dimentalità, di aspirazioni, nella realtà delMeridione d'Italia.

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Diagramma della densità della popolazioneitaliana all'estero, secondo il censimento del31 dicembre 1881, disegnato da AlbertoPisani Dossi, capogabinetto di FrancescoCrispi al Ministero degli affari esteri. Archivio A. Pisani Dossi, b. 5, fasc. 27.

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Appunto di Francesco Crispi, presidente delConsiglio, sulla necessità di prevenire l'emi-grazione o di indirizzarla per l'utilità del com-mercio nazionale.Archivio F. Crispi-Deputazione di storia patria, b.42, fasc. 252, sfasc.9.

Relazione di Luigi Bodio, direttore generaledella statistica, a Francesco Crispi, presi-dente del Consiglio, sulle cause e gli effettidella emigrazione italiana, 14 novembre1888.Archivio F. Crispi-Roma, b. 19, fasc. 393.

Manoscritto di un articolo di Luigi Barzini sul-l'emigrazione italiana per il "Corriere dellaSera", 1901.Archivio L. Barzini b.15, fasc. 41

Progetto di creazione di una banca di credi-to per gli emigranti italiani, 1896. Archivio F.S. Nitti b.1 fasc.1 sfas.1

Progetto di programma e statutodell'Alleanza italiana di patronato per i lavo-ratori emigranti, presentato da Giulio diCastelnuovo a Francesco Crispi, presidentedel Consiglio, febbraio 1890.Archivio F. Crispi-Deputazione di storia patria, b.76, fasc.468.

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Lettera del direttore dell'Asilo per Emigrantidi Pa-lermo a Vittorio Emanuele Orlan-do,ministro di grazia e giustizia, per segnalaredifficoltà nei rapporti con l'Ispettore diEmigrazione. Palermo, 4 ottobre 1907.Archivio V.E. Orlan-do, b. 2, fasc. 58

Lettera di Giusep-pe De Michelis, commis-sario generale dell'emigrazione, a Fran-cesco Saverio Nit-ti, presidente delConsiglio, relativa, tra l'altro, alla istituzionedi scu-ole serali per emigranti analfabeti, 28gennaio 1921. Archivio F.S. Nitti, b. 87, fasc.355

Lettera del direttore della rivista "OperaBonomelli" a Carlo Schanzer, già ministrodegli esteri nel governo Facta, relativa all'in-chiesta sull'emigrazione. Milano, 25 ottobre1922.Archivio C. Schanzer, b. 18, fasc. 72 bis

Lettera di Arturo di Castelnuovo, redattorecapo di "Echi e commenti, a Carlo Schanzerper chiedere un articolo sull'emigrazione.Roma, 19 maggio 1924. Archivio C. Schanzer, b. 18, fasc. 72 bis

Presentazione del giornale "L'amico del popolo", edito a NewYork e destinato ai lavoratori italiani, s.d.Archivio E. Reale, b. 9, fasc.219

Volantino delle Nuove Edizioni di Capolago per promuovere la distribuzione e la vendita delle suepubblicazioni nelle comunità italiane all'estero, 1937. Archivio E. Reale, b. 9, fasc. 219

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L'arrivo di Giuseppe Emanuele Modigliani a New York il 27 novembre1934, prima tappa del viaggio di propaganda politica negli Stati Uniti.Archivio G.E. Modigliani, b.20, fasc. 85

Lettera di Gioacchino Artoni, socialista emi-liano emigrato alla fine dell'Ottocento, aGiuseppe Emanuele Modigliani, 19 marzo1935.Artoni iniziò a lavorare in America comeminatore, poi come tessitore, in seguitodivenne presidente della Amalgamated clo-thing workers of America. Le due fotografiedella famiglia, del 1897 e del 1930, docu-mentano il successo economico raggiuntodalla famiglia.Archivio G.E. Modigliani, b. 9, fasc. 51

Carlo Levi, presidente della Federazione italiana lavora-tori emigranti e famiglie, al Congresso di Pedaso(Cosenza), 1970.Archivio C. Levi, b.153, fasc.2774

Giuseppe Emanuele Modigliani con Fiorello La Guardia,sindaco di New York, al Madison Square Garden. 27novembre 1934.Archivio G.E. Modigliani, b.20, fasc. 85

Italy's mithof America,articolo diCarlo Leviper Life, 7luglio 1947.Archivio C.Levi, b. 62fasc.1913

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Si presentano qui alcuni casi di emigrazionedi nobili desunti dalle carte della Consultaaraldica, organo tecnico che doveva coadiu-vare il re nell'esercizio della sua prerogativain materia di titoli gentilizi, stemmi ed altrepubbliche onorificenze, con l'obiettivo di darvita ad un elenco generale della nobiltà ita-liana, frutto sia di un riscontrato riconosci-mento dei diritti storici, sia di nuove attribu-zioni. Questo organo riflette le vicende poli-tiche e le strategie statuali dell'Italia, sia inetà liberale, sia durante il regime fascista. Icontenuti di alcune serie della Consulta aral-dica la caratterizzano anche come fonte pri-vilegiata per la storia familiare : presentandouna propria richiesta di riconoscimento dititolo e stemma, una famiglia doveva allega-re documentazione sufficiente e storicamen-te valida ad illustrare quanto richiesto.Necessario era così un riesame della pro-pria storia, rivisitando criticamente i propriarchivi e la propria memoria, liberandoentrambi da arbitrarie definizioni, attribuzionied interpretazioni. Per queste caratteristicheil fondo è solitamente consultato per ricer-che personali legate al legittimo, ma forsecircoscritto desiderio di ricostruire la storiafamiliare. Numerose sono invece le possibi-lità di studio che esso offre di cui questo sul-l'emigrazione nobile è solo un esempio. Ilprimo dei tre personaggi presentati sembraraccordarsi alle scelte emigratorie di unanobiltà cadetta attratta oltre oceano daopportunità inesistenti in patria. Luigi Palmadi Cesnola apparteneva ad una famiglia pie-montese, avviato secondo tradizione allacarriera militare, partecipò alla guerra control'Austria, era presente alla battaglia diNovara del 1848. Nel1860 emigrò negli StatiUniti, dove aprì a New York una scuola pri-vata di tattica militare per i volontari america-ni. Fu poi console degli Stati Uniti a Cipro,dove ebbe modo anche di coltivare la suapassione per l'archeologia. Le numerosecampagne di scavo e le altrettanto numero-se pubblicazioni gli fruttarono la direzionedel Metropolitan Museum di New York.Tornando in Italia per brevi periodi non

trascurava l'omaggio al re. Si trovava inpatria al momento dell'uccisione di UmbertoI. La vibrante lettera che si presenta, scrittadal nostro in procinto di tornare negli StatiUniti riconferma la propria fedeltà alla casaregnante e contiene anche possibili soluzio-ni da adottarsi nei confronti di altri emigraticonnazionali che tramano contro la patria. Ilsecondo personaggio è anch'egli cadetto difamiglia di tradizioni risorgimentali e masso-niche. Francesco Maria Gurdabassi, valentepittore, poco più che ventenne si recavanegli Stati Uniti seguendo le fortunate sortidel ritratto di papa Leone XIII da lui stessoeseguito. Il quadro, presente con lusinghiericonsensi all'Esposizione mondiale diChicago, fruttava al suo esecutore la com-mittenza di numerosi ritratti da parte di per-sonalità politiche (fra cui il presidente MacKinley) e di facoltose dame statunitensi. Dopo Caporetto le sue altolocate conoscen-ze nella società americana saranno strategi-camente determinanti per preparare esostenere la causa italiana in occasionedella missione del Duca d'Aosta nel NordAmerica. Rifiutava la cittadinanza americanache gli era stata offerta, concentrando la suaattività in favore della legittima rivendicazio-ne della dignità e considerazione degli italia-ni emigrati. Antonio Campagna, al contrariodei primi due, era un emigrato di umili origi-ni. Si era affermato nella imprenditoria ame-ricana, legato alla complessa rete di interes-si italo-americani. Egli aveva corroborato larichiesta di un titolo nobiliare con generoseelargizioni in favore di opere del regimefascista. Anche se l'ambasciatore italiano aWashington e il console generale a NewYork avevano manifestato le proprie riservein merito alla inopportunità della concessio-ne del titolo comitale, Campagna ottiene siail titolo richiesto, sia lo stemma nella formada lui stesso proposta, e addirittura il predi-cato di Castelmezzano; si noti che il nostronon aveva altro legame con questa localitàse non quello di esservi nato. Castelmez-zano infatti nella storia delle infeudazionirisulta possesso di altre famiglie.

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Stemma della famiglia Palma di CesnolaPresidenza del consiglio dei ministri, Consultaaraldica, Bozzetti ufficiali degli stemmi, b.13

Lettera di Luigi Palma di Cesnola a "genera-le", Gressoney St. Jean,Valle d'Aosta 18agosto 1900.Ministero della real casa, Divisione I Segreteriareale,1903, fasc. 2302

Era mia intenzione di recarmi a Napoli perossequiare S.A.R. il Principe VittorioEmanuele, prima di tornare in America, e il"martire di Monza "m'aveva espresso il suodesiderio che vi andassi ma la terribile scia-gura che colpì tutta l'Italia, e fece delPrincipe il nostro nuovo Re, m'impedì di rea-lizzare questa mia intenzione, e così ritornoagli Stati Uniti senza vederlo. […] se al di làdell'oceano vi sono mostri umani nati inItalia, vi sono pure molti, anzi moltissimi ita-liani,che come io, furono sempre leali allacasa sabauda […] ma sarebbe assai più effi-cace, se il Governo d'Italia avesse […] agen-ti segreti di polizia nello stato di New Jerseye in quello di New York che sorvegliasserocontinuamente gli anarchici italiani residentiin quei due Stati. […] Se tali agenti avesse-ro esistito il Bresci sarebbe stato seguito abordo da uno di essi, e arrestato appenaentrato in Italia; e il nostro amatissimo ReUmberto sarebbe ancora vivo.

Stemma della famiglia GuardabassiPresidenza del consiglio dei ministri, Consultaaraldica, Bozzetti ufficiali degli stemmi, b.10

Francesco Maria Guardabassi fotografatoaccanto al ritratto di papa Leone XIII da luistesso eseguito ed esposto a Chicago.Presidenza del consiglio dei ministri, Consultaaraldica, fasc. 12086 F.M. Guardabassi

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Regi decreti uno del 22 maggio 1930 con il quale il Re concede ad Antonio Campagna l'uso dello stemma, l'altro del 25 febbraio1935 di attribuzione del predicato di Castelmezzano.Presidenza del consiglio dei ministri, Consulta araldica, fasc. 9497 Campagna Antonio

Disegno dello stemma proposto dallo stessoAntonio Campagna, si tratta di un'arma così detta"parlante".Presidenza del consiglio dei ministri, Consulta araldica,fasc. 9497 Campagna Antonio

Telegramma di Antonio Campagna a Benito Mussolini incui ringrazia per il titolo concesso. [1930]. Presidenza del consiglio dei ministri, Consulta araldica, fasc.9497, Campagna Antonio

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Informative alla Polizia politica circa l’inte-ressamento del Gover-no italiano in favoredi Sacco e Vanzetti, 28 aprile 1927.Ministero dell’interno, Direzione generale dellapubblica sicurezza, Divisione Polizia politica,fascicoli personali, b. 86A, fasc. Sacco-Vanzetti

Appunto per il presidente del Consiglio deiministri con una sintesi della vicenda giudi-ziaria di Sacco e Vanzetti, s.d.Presidenza del consiglio dei ministri, 1921, 15/3 n.1096

Uno dei telegrammi in cui si chiede l’inter-vento del Governo contro la condanna amorte di Sacco e Vanzetti, s.d.Presidenza del consiglio dei ministri, 1921, 15/3 n.1096