protocollo per l’integrazione dei sistemi di prevenzione della corruzione

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PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

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PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE. Legge 6 novembre 2012, n. 190. “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e della illegalità nella pubblica amministrazione”. La rivoluzione della prevenzione amministrativa della corruzione. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI   PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Page 2: PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI   PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Legge 6 novembre

2012, n. 190

Page 3: PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI   PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dellaillegalità nella pubblica amministrazione”

Page 4: PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI   PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

La rivoluzione della prevenzione amministrativa della corruzione“LA LEGGE….. ANTICORRUZIONE”

PRIMA DOPO

Prevalenza della repressione penale della corruzione, successiva a danni già verificati

Mancanza nelle amministrazioni di specifiche responsabilità in ordine alla prevenzione della corruzione

Assenza di una regia unitaria delle misure a tutela della integrità del settore pubblico

Mancanza di strategia amministrativa per arginare i danni all’economia provocati dalla corruzione

Anticipazione della tutela con strumenti di prevenzione amministrativa del fenomenoIndividuazione dei soggetti competenti ad adottare iniziative amministrativeDefinizione di un Sistema nazionale anticorruzione che assegna ruoli e compiti ad ogni amministrazione e pianifica le relative azioni

Introduzione di strumenti di gestione del rischio corruzione anche per rilanciare la competitività del Paese

Page 5: PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI   PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

FI•attuazione del principio di imparzialità e buon andamento sancito dall'articolo 97 della Costituzione

NA •attuazione della Convenzione di Merida dell’ONU contro la corruzione

LI•recepimento delle indicazioni delle

organizzazioni internazionali tra cui il GRECO (Group of States against corruption, istituito dal Consiglio d’Europa) e l’OCSE

TA’•risposta alla richiesta sociale di interventi per innalzare la soglia della prevenzione della corruzione amministrativa

Page 6: PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI   PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Comitato Interministeriale Anticorruzione(Interno,Giustizia, Funzione Pubblica)

Dipartimento funzione pubblica

CIVIT Autorità nazionale anticorruzione

CHI FA………

PrefettoOrgani dello Stato, Regioni ed Enti regionali

Enti Locali

Tutte le altre amministrazioni pubbliche

COSA………Trasparenza tramite la pubblicazione on-line

Linee guida e Piani triennali per le misure

organizzative di prevenzione dal

rischio corruttivo

Formazione dei dipendenti pubblici,

rotazione degli incarichi, nuovo

sistema di incompatibilità

Page 7: PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI   PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Diffusione di strumenti, progettualità ed obiettivi comuni per la prevenzione della corruzione

Miglioramento della trasparenza dei processi decisionali delle p.a. locali

Soluzioni adeguate anche agli enti più piccoli

Creazioni di banche dati e incrocio delle informazioni rilevanti per la prevenzione

Patto territoriale

per l’attuazione delle legge

anticorruzione:né

dispersione né

sovrapposizioni

7

Coordinamento del Responsabile della prevenzione della corruzione del Ministero dell’Interno

Richiesta di supporto tecnico informativo alle prefetture da parte degli enti locali

Page 8: PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI   PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

LA FASE SPERIMENTALE DEL

PROTOCOLLO: IL GRUPPO DI LAVORO

PRESSO LA PREFETTURA DI

NAPOLI

Procura regionale

della Corte dei conti

ANCI Campania

Provveditorato Opere Pubbliche

Campania e Molise

Responsabile

Prevenzione

Corruzione dei comuni commissari

ati

Avvocatura Distrettuale dello Stato Prefettu

re della Campani

a

Page 9: PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI   PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

I lavori del

Gruppo

PRINCIPALI AMBITI DI ATTIVITA’

Metodologie comuni per

l’individuazione delle aree a rischio

Creazione di un catalogo

dei rischi

Definizione di regolamenti

tipo, modelli di procedimenti

rafforzati, iniziative di

semplificazione

Criteri per la rotazione degli

incarichiFormazione dei dipendenti

pubblici chiamati ad operare nei settori a più

elevato rischio

Sviluppo dei codici di

comportamento e di forme di

tutela dei soggetti che denunciano

illeciti

Strumenti per implementare la trasparenza degli apparati pubblici,

dei processi decisionali e

dell’utilizzo delle risorse pubblicheMonitoraggio

dei tempi dei procedimenti

Sviluppo di forme di controllo

esterno in funzione

collaborativa con la

trasmissione ad apposite

banche dati di informazioni sui settori a

rischio

Page 10: PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI   PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Una nuova banca dati per la prevenzione negli

appalti

Page 11: PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI   PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
Page 12: PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI   PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

•Verifica dei risultati della fase sperimentale ed apertura del Protocollo agli altri enti locali, con contestuale istituzione di Gruppi di lavoro per ogni Prefettura, per garantire il monitoraggio e iniziative di accompagnamento, eventualmente anche a livello sub- provinciale

•Sviluppo di uno spazio amministrativo integrato a livello regionale, con le stesse logiche anticorruzione e gli stessi strumenti lungo tutti i livelli di governo, per rafforzare la prevenzione della corruzione per le Grandi opere o per ambiti che vedono coinvolti una pluralità di enti e/o il sistema regionale (sanità, servizi socio –assistenziali, trasporti, ecc.)

•Integrazione della prevenzione amministrativa della corruzione con altri strumenti di lotta all’infiltrazione della criminalità organizzata e all’illegalità, anche attraverso collegamenti tra banche dati e software dedicati (ad es. Ris.I.C.O., software del Dipartimento di P.S. per il calcolo del rischio di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici).

Prospettive Future