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Progetto Leonardo - DIANA Disability In sustainable Agriculture: a New Approach for training of practitioners Francesco Messia: [email protected]

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Page 1: Progetto Leonardo - DIANA Disability In sustainable Agriculture: a New Approach for training of practitioners Francesco Messia: francesco.messia3@unibo.it

Progetto Leonardo - DIANA

Disability In sustainable Agriculture: a New Approach for training of practitioners

Francesco Messia: [email protected]

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Due ragionamenti iniziali : 1

La patologia rischia di porre le persone con disabilità all’interno di un circuito chiuso fra bisogno e assistenza:

“Nell’assistenzialismo un disabile ha bisogno di una vicinanza non declinabile e senza cambiamenti: sembra che sia indispensabile stargli vicino per anticipare desideri e bisogni” (Canevaro).

La conseguenza inevitabile è la dipendenza perpetua, così che sembrano persone in stato di continua riparazione.

Nella nostra cultura il lavoro è una necessità e un diritto per realizzare l’aspirazione all’autonomia, ma anche una modalità obbligata di identità adulta e di partecipazione alla vita sociale.

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Due ragionamenti iniziali : 2

Agricoltura biologica e agricoltura sociale rispondono alla stessa logica:

Osservazione attenta di quanto esiste. L’esistente porta con sé la propria storia.

Salvaguardare e potenziare quello che c’è e funziona. Vocazione del suolo e del territorio, piante, biodiversità, ecc. per l’agricoltura. Competenze cognitive, sociali, manuali, lavorative, caratteristiche personali per i disabili.

Entrambe si fondano su forti interazioni e relazioni: uomo-

ambiente, uomo-uomo, azienda-comunità locale

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Biosociale

Abbandono della logica di guerra che è la logica del conquistatore:la patologia o gli insetti nocivi sono considerati il nemico. Da ciò deriva l’uso sfrenato dei pesticidi o l’accanimento pedagogico.

Assumere la logica del vivente: co-evoluzione e reciproco adattamento. Le inter-relazioni sono il tessuto connettivo.

Non c’è una risposta unica e ottimale per situazioni e problemi

complessi, ma più risposte ragionevoli possibili.

La terra, le piante, i disabili sono soggetti attivi, non passivi: ci mettono sempre e comunque del loro.

Differenziare gli approcci, le azioni secondo i tempi e le risposte..

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Un incontro: come nasce il progetto DIANA

Il progetto DIANA nasce dalla consapevolezza di un bisogno di dialogo e autoriflessione tra operatori dell’area agraria e operatori dell’area educativa nel contesto delle fattorie sociali.

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Partenariato DIANA

Lo schema del partenariato corrispondeva ad un binomio Fattoria sociale + Università locale;

Le Facoltà coinvolte sono tutte a indirizzo agrario, ma l’impronta iniziale è partita dai seguenti concetti chiave:

percorso verso l’adultità, interazioni e “senso” del lavoro.

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Cornice concettuale

Lo scopo è quello di migliorare il ruolo attivo delle persone con disabilità e l’apprendimento reciproco tra gli operatori e gli apprendisti (co-evoluzione);

La nostra cornice comune e formale (riconosciuta internazionalmente) è l’ICF (International Classification of Functioning, Health and Disability) e la sua logica bio-psico-sociale.

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Funzioni e Funzionamento

Secondo l’ICF la qualità di una vita attiva e di un’attiva e partecipata cittadinanza dipende non solo dalle funzioni che una persona può avere o non avere, ma dal suo funzionamento;

Il funzionamento è fatto dall’interazione dinamica tra le diverse funzioni, le attività e i contesti;

Le funzioni sono statiche mentre il funzionamento è dinamico.

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Strumenti

I due strumenti principali trasversali a tutto il progetto sono:

Metodo dell’osservazione;

Bilancio di Competenze.

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Conferenza finale

Il progetto terminerà a ottobre 2012 e i risultati saranno disponibili sia per gli interessati alla materia che per il pubblico;

Il 12 di ottobre si terrà a Bologna, presso la “sala delle Armi” Facoltà di Giurisprudenza (Via Zamboni 22) alle ore 10:00 il meeting finale, nel quale saranno presentati e discussi i risultati finali del progetto.

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Contatti:

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Università di BolognaDipartimento di Economia AgrariaVia Fanin 50, 40127 BolognaTel: +39.349.4342706