presentazione trekking 248

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LA RIVISTA DEL LA RIVISTA DEL TREKKING 248 CLEMENTI EDITORE Euro 4 Agosto 2011 Anno XXVIII Mensile Nr. 7 Clementi Editore s.r.l. 43100 Parma Sped. in a. p. 45 art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Milano &OUTDOOR www.trekking.it ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA 248 CLEMENTI EDITORE Estate in cammino Estate in cammino MONTE BIANCO 150 anni sul Re delle Alpi 150 anni sul Re delle Alpi PROTAGONISTI Pronto soccorso animali Pronto soccorso animali SENEGAL La terra dei colori e dei sorrisi La terra dei colori e dei sorrisi COP tr 248.qxd:testata TREK outdoor 193 2-08-2011 16:49 Pagina 1

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Presentazione del numero di agosto 2011 di TREKKING&Outdoor

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Page 1: Presentazione TREKKING 248

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ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURAITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA 248

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L La terradei colorie dei sorrisi

La terradei colorie dei sorrisi

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Page 2: Presentazione TREKKING 248

Arriva uno dei mesi più caldi dell’anno e noi di TREKKING&Outdoorproponiamo ai lettori gli itinerari outdoor che meglio si adattano alle particolaricaratteristiche della stagione. Dedicato a tutti gli escursionisti che non vogliono

attendere la fine dell’estate per riprendere a camminare, questo numeropresenta un’ampia scelta di percorsi alla scoperta di territori affascinantie mai scontati. Dall’alta montagna, dove l’aria frizzante consente di dimenticarel’afa delle grandi città, ai paesaggi bucolici e rurali che invitano a riappropriarsidei luoghi al ritmo lento del camminare, fino ai nostri splendidi litorali ripropostiin chiave escursionistica, per chi desidera vivere l’ambiente costiero lontanodal caos degli stabilimenti balneari.Quest’estate allacciate gli scarponi e continuate a camminare con noi.

Estate

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in cammino

Page 4: Presentazione TREKKING 248

34 • TREKKING • agosto 2011

Italia4807TESTO E FOTO DI MICHELE DALLA PALMA

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Per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia, Dolomite, marchio storico delle calzature damontagna, ha patrocinato una salita alla vetta più alta delle Alpi per rendere un idealeomaggio a tutte le cime. Il tricolore è stato portato sulla vetta del Monte Bianco da un

gruppo di alpinisti professionisti, provenienti da tutte le regioni dell’arco alpino, dal Friuli al-la Liguria, per testimoniare la solidarietà delle genti montanare.

SPEC

IALE

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Per 114 anni, dal 1885 al 1999, uno degli angoli di natura più belli e me-no noti della Sardegna è rimasto forzatamente chiuso al pubblico. L’Asi-nara, con le sue calette e le spiagge inframmezzate da rocce a strapiom-

bo sul mare cristallino, ha vissuto il suo secolo oscuro, destinata a luogo didetenzione penitenziaria e stazione sanitaria. Oggi, sull’isola ormai riconqui-stata alla natura, le memorie di quegli anni aggiungono un ulteriore elemen-to di fascino.

AsinaraTESTO DI CARLO ROCCA / FOTO DI ENRICO BOTTINO, PARCO NAZIONALE DELL’ASINARA

42 • TREKKING • agosto 2011

UN PATRIMONIO NATURALISTICO RIMASTOINACCESSIBILE PER PIÙ DI UN SECOLO SI SVELA

IN TUTTA LA SUA BELLEZZA: ALLA SCOPERTADI UN PICCOLO PARADISO MEDITERRANEO RITROVATO

l’isola della libertà

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SARD

EGNA

La storia: le prigioni e la libertàFu una legge promulgata nel giugno del1885 a cambiare il corso degli eventi perla piccola isola nel Nord della Sardegna.Si decise, per volontà del re, di fare del-l’Asinara una colonia penitenziaria. Ladecisione comportò un vero e proprioesodo obbligato per gli asinaresi, tantoche furono organizzate navi da guerra perportare via chi non era d’accordo. Moltidegli abitanti, circa 45 famiglie, trovaro-no una nuova casa nella vicina Nurra,dove fondarono il borgo di Stintino. Imeno fortunati furono decimati dallatubercolosi.Durante la Prima Guerra Mondiale la sta-zione sanitaria fu ampliata e utilizzatacome campo per i prigionieri di guerra.Tra la fine del 1915 e l’inizio del 1916passarono dall’isola più di 20000 prigio-nieri trasportati con 20 piroscafi. Tren-t’anni dopo, Seconda Guerra Mondiale,l’Asinara non fu direttamente coinvoltanel conflitto, ma non mancarono episodirilevanti, come l’affondamento dellaRoma, una celebre corazzata della MarinaMilitare italiana, al largo di Punta Scorno,il giorno dopo l’armistizio. Sempre inquegli anni cessò l’attività della stazionesanitaria, che venne in parte destinata adospitare persone in soggiorno obbligatoper sospetto di mafia.Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’am-ministrazione carceraria riprese il con-trollo dell’isola, con la colonia penaleagricola impegnata nella coltivazione dicereali, ortaggi e vigneti e l’allevamentodi bestiame.L’attività penitenziaria proseguì e si spe-cializzò, facendo dell’Asinara il luogo direclusione di terroristi e mafiosi. Soltantoa partire dagli anni novanta si capì che un

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A così poca distanza dalla capitale, sembra quasi impossi-bile assistere a paesaggi contrastanti dove rilievi dolci esemplici diventano ripidi e tecnici nel giro di poche

ore, capaci di celare grandi emozioni anche per gli escursio-nisti e alpinisti più esigenti. Il Velino, spoglio, contrasta conil vicinissimo gruppo del Sirente dove boschi di latifoglie,prevalentemente faggete, dominano il paesaggio fino a quo-ta 1600. Sempre il Velino (m 2487), con la cima gemella delmonte Cafornia si affaccia su Magliano de’ Marsi e Massad’Albe, versante ben diverso da quello che scende a Nord,verso il vallone di Teve.

Velino eVelino ele montagne

del silenzio

TESTO DI PAOLO DELLO VICARIO / FOTO DI RUI YE, PAOLO DELLOVICARIO, ENZOMEZZINI E FRANCESCA SCIARRA

46 • TREKKING • agosto 2011

Page 9: Presentazione TREKKING 248

ABRU

ZZO/LAZIOSirenteSirente

GRANDI CONCHEDI ERBA E PIETRA,STUPENDI COSTONICALCAREI E MODESTIGHIAIONI;MONTAGNE SOLITARIE,SILENZIOSE,FRA LE QUALI ÈANCORA POSSIBILEASSAPORARE ILPRIVILEGIO DI UNDIALOGO DIRETTOCON LA NATURA

Le incantevoli rive del Lago della Duchessa, raggiungibilepercorrendo un comodo sentiero dal Rifugio Sebastiani

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TESTO DI GIOVANNI SANTURBANOFOTO DI LUCA BERCHICCIFIORIFIORI

piccoli scrigni di vitapiccoli scrigni di vita52 • TREKKING • agosto 2011

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C’era una volta un nonnoche insegnava al nipo-tino a riconoscere i fio-

ri del campo vicino casa, c’erauna volta un uomo che si cu-rava il mal di denti con il de-cotto di malva, c’era una voltaun tempo in cui i profumidella primavera riportavanoalla mente distese di fiori daimille colori che rallegravano ilcuore, c’era una volta…

IN UN MONDO CHE VASEMPRE PIÙ VELOCE,IMPARARE ADOSSERVARE I FIORIVUOL DIRE RALLENTARETANTO DA CAPIRE CHEI COLORI E I PROFUMIDELLE PIANTE SONO ICOLORI E I PROFUMIDELLE NOSTRE ANIMEIN ARMONIA CONMADRE NATURA.

LAZIO

Il Lago di Vico con il suo tappeto di ninfee e,a destra, una delle dettagliate tabelle didattiche

di questa Riserva Naturale (Ph Aldo Frezza)

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INTERVISTA RACCOLTA DA MICHELA DEL TORCHIO / FOTO DI MICHELA DEL TORCHIO

Remigiouna vita per gli animaliuna vita per gli animali

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TREKKING • agosto 2011 • 57

R emigio Luciano è il responsabile del Centro di RecuperoAnimali Selvatici di Bernezzo, un centro situato in provinciadi Cuneo. È del 1937 e fin da piccolo si è confrontato con il

regno animale, in tutte le sue forme. Nato a Tetto Cavallo, un ri-one situato dopo quella che era la vecchia discarica di Cuneo –area molto abitata grazie alla buona esposizione al sole – ricordache suo nonno era molto contento di quel luogo perché la loro ca-sa richiedeva poco combustibile e, di conseguenza, poco lavoroper scaldarsi.

PROT

AGON

ISTI

Quando durante la Seconda GuerraMondiale sono iniziati i bombardamentisu Cuneo la madre lo ha trasferito, insie-me alla sorella maggiore, a Robilante,nella frazione di Rascas sotto Madonnadelle Piaggie. Qui da un suo prozio haimparato il rispetto per la natura, ha ini-ziato a riconoscere le tracce lasciate daglianimali e ad aspettare i lenti ritmi dellavita selvatica. Finita la guerra si è trasferi-to con la famiglia a Torino dove ha ini-ziato, nei momenti lasciati liberi daglistudi da geometra, a frequentare il museodi scienze naturali e la ditta Molinar,un’azienda importatrice di animali esoti-ci che rivendeva agli zoo italiani. Nel1971 è diventato il gestore dello zoocomunale di Cuneo che ha curato fino al1984, poi si è trasferito, con alcuni deisuoi animali, nel terreno privato di Ber-nezzo fondando un piccolo zoo che nel2001 è diventato il centro di recuperoanimali selvatici, aperto ventiquattro oresu ventiquattro.In queste pagine impariamo a conosceremeglio questo personaggio che ha dedi-cato la sua vita alla conoscenza dellanatura attraverso l’intervista raccolta daMichela Del Torchio.

A tu per tu con RemigioPer descrivere dettagliatamente la sua vitaci sarebbe bisogno di un libro che iniziacon delle foto in bianco e nero e finiscecon l’indirizzo del sito internet del suocentro, una bella immagine del suo per-corso professionale e della sua lungaesperienza personale. Quando parla sicomprende il significato del termine“appassionato di animali” e si vede latranquillità di una persona che ha com-preso il suo cammino, ne ha accettato ledifficoltà e ne sta amando ogni passo. Lesue risposte, anche a delle domandescontate, hanno sempre aperto dellegrandi rivelazioni sulla vita, sulla frenesiadei nostri giorni e su tutto quello cheabbiamo perso negli anni, soprattutto inriferimento al meraviglioso rapporto conl’ambiente che ci circonda.

Quando è nata la passioneper gli animaliDa bambino, da subito. Abitavo a TettoCavallo, sotto l’attuale Viale degli Ange-li, era un luogo con molte famiglie per-ché era ben esposto al sole, questo eravantaggioso nelle fredde giornate inver-nali, mio nonno raramente accendeva lastufa in casa. Eravamo tanti ragazzi, diogni età, e ci riunivano in bande. Le

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Era l’XI secolo quando l’Italia meridio-nale veniva conquistata dai Normanni ea Caggiano il loro arrivo fu segnato etestimoniato dal rafforzamento delle for-tificazioni preesistenti e dalla costruzionedi un castello.Quel luogo aveva notevole importanzaper il controllo delle vie verso la Calabriae la Puglia, le vie percorse dai pellegrinidiretti in Terra Santa. Ed è proprio lungoquesto transito che sorge una mansio,(masseria fortificata) risalente al XII

secolo, che i Templari eressero in contra-da Sant’Agata, fuori dal centro abitato,mentre in paese amministravano l’ospi-zio di S. Giovanni.La presenza di ruderi sparsi, la squadra-tura delle mura, ben salde in altezza espessore, formano un rettangolo ai cuilati erano presenti torri merlate e un fos-sato. Un luogo suggestivo e ricco di fasci-no, nascosto tra arbusti e folta vegetazio-ne quasi a volerne custodire gelosamentei resti e i segreti.

D irezione Sud-Ovest, collo-cato su un rilievo dell’Ap-pennino lucano, al confi-

ne del Parco Nazionale del Ci-lento eVallo diDiano, ecco pri-meggiare sulla roccia, in tutta lasua bellezza ed il suo fascino, ilcaratteristico borgo di Caggia-no, in provincia di Salerno.

Lungo la Via deiTEMPLARI

TESTI E FOTO DI ANDREA PERCIATO E MARIA RITA LILIANO

Lungo la Via dei

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TREKKING • agosto 2011 • 63

A3 Napoli – Reggio Calabria,uscita Polla.Da qui per Fontana Caggianoprima e, successivamente,Caggiano.

pivano tra la mansio e il paese). Per la porta diMarvicino si entra finalmente in Caggiano, attra-verso i caratteristici portoni che s’affacciano sul-l’antico decumano dove troviamo la chiesa diSanta Caterina e il palazzo Oliva. Per archi in pie-tra, rampe, supportici con volte a crociera, ripidescale, fregi e lapidi, portali finemente decorati, sigiunge alla chiesa di Santa Maria de’ Greci (delXII–XIII sec. con la leggendaria pietra del Tem-pio di Gerusalemme qui portata dai Templari);poi il palazzo Colonna, la chiesa madre di S. Sal-vatore e i bastioni turriti del Castello. Alla Portadel Lago, antico varco di levante, termina questointeressante tuffo medioevale in Caggiano.

Caggiano e la stradascavata nella rocciaLocalità di partenzacontrada SantʼAgata,Caggiano (m 570)Località di arrivopiazza Lago, Caggiano (m 808)DifficoltàE nel tratto iniziale, T nellʼinsiemeDislivello�250 metri circaTempo di percorrenza2.30 ore circaLunghezza del percorso3 - 4 chilometri circaPeriodo consigliatoesclusivamente primavera ed estate

Dalla mansio, antica stazione di sosta, si risale alpaese per la “Strada nella Roccia”, una gradinatascavata nella pietra che fin dall’antichità consentedi raggiungere direttamente l’abitato: si tratta diuna grigia via rocciosa d’epoca medioevale cheserpeggia con i suoi tornanti lungo incredibilipendenze tagliate da rampe e gradoni squadrati amano, che avanzano arrancando lungo la roccia.Fuori dal paese, su una rupe, è possibile scorgerei ruderi della cappella di Santa Veneranda, risa-lente probabilmente all’XI secolo, a navata unicae con abside semicircolare, distrutta da un terre-moto nel Settecento. La cappella è raggiunta per-correndo la strada scavata nella roccia. Si conqui-stano i gradoni con la profonda sensazione di ri-vivere un mondo vissuto e mai finito. Si sentenell’aria il suono di preghiere e atti di devozione aDio, mentre improvvisamente delle croci segna-no la roccia a testimonianza del transito e dellavocazione (antico passaggio che i Templari com-

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Itinerari� sicurezza sui sentieri con

CAM

PANI

ALaboratorio del Camminare OFFICINAE ITINERIS

(aderente a FederTrek escursionismo & ambiente)SalernoCell. 339.7456795 (Andrea Perciato)Cell. 339.3707097 (Mario Luciano) [email protected]

notizie utili

UNA VEGLIA DʼARMI ALLA “PORTA VERSO IL CIELO” PREGARE IN SOLITUDINE AL COSPETTO DELLA CASA DI DIOQUI. . . I CAVALIERI SI ACCOSTAVANO AI SACRAMENTI.QUI. . . OGNI PECCATO VENIVA LORO PERDONATO!

Page 16: Presentazione TREKKING 248

TESTO DI ROBERTO PELLINOFOTO ARCHIVIO GAL PARTENIO TABURNO – VALLE CAUDINA,FRANCESCA SCIARRA, ROBERTO PELLINO

CamposauroLʼanima autenticadel TaburnoLʼanima autenticadel Taburno

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S embra un’elegante figura femminile, distesa a riposare con la sua co-perta di boschi e vigneti. La silhouette della “dormiente del Sannio”ricalca il profilo dei monti Taburno, Camposauro e Pentime che in-

sieme costituiscono uno splendido massiccio carbonatico situato adOvest della provincia di Benevento, tra la valle del Calore a Nord e la val-le Caudina a Sud.

TREKKING • agosto 2011 • 65

CAM

PANI

A

TRA LE INFINITE SFUMATURE CHE APPARTENGONOA QUESTʼAREA NATURALE BUCOLICA E INCONTAMINATA,BRILLANO LE TINTE CHIARE DEL MARMO E DELLE CASE BIANCHEAGGRAPPATE ALLE PENDICI DEI MONTI:È IL REGNO DEL TABURNO - CAMPOSAURO, TERRITORIOALL̓ AVANGUARDIA NELLA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀE NEL RECUPERO DELLA CULTURA LOCALE

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TESTO E FOTO CARLO FERRARI

U na cosa appare subito lampantedall’oblò del piccolo aereo che daMinneapolis ci porta a Rapid City.

Il Nord America è rimasto, per ampieporzioni di territorio che qui nel Westassumono dimensioni inimmaginabili,quello apparso alla vista dei primi coloniin movimento con i loro carri verso lafrontiera, ogni giorno più vicina alla co-sta pacifica. Grazie a Dio, la nostra cul-tura che tutto modifica e tutto assogget-ta al profitto, è arrivata su queste terremitigata dall’amore esemplare che il no-vello popolo americano aveva ed ha perla propria nazione.

Sulle tracce di

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Toro Sedu

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to

SOUT

HDA

KOTA

Sulla doppia pagina in senso orario dall’alto: incontri ravvicinati con i bisonti, padroni dei pascoli del South Dakota, sono piuttosto consuetilungo i percorsi in bicicletta; Toro Seduto (Tatanka Iyotake 1831-1890) il capo Sioux che sconfisse Custer nell’epica battaglia di Little Big Horn del 1876;ceramiche pellerossa al Crazy Horse Memorial visitor center; Crazy Horse Memorial, il modello e sullo sfondo la montagna allo stato attuale.

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74 • TREKKING • agosto 2011

TESTO E FOTO DI DOMENICO CACIOPPODovei tramontidipingonole duneDISEGNATE DAL VENTO, LE DUNESI COLORANO AL CALAR DELLA SERA:SINUOSE FORME DI SABBIACHIARA E CIOTTOLI BIANCHISSIMI CHERENDONO UNICO IL PATRIMONIO NATURALEDEL BELICE

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I ncantevole borgo marinaro della provincia di Agrigento, Porto Palo di Menfi è inserito nello splendi-do contesto paesaggistico della Sicilia occidentale, territorio ricco di suggestioni ed emozioni. Strategi-ca è la sua posizione geografica, in quel triangolo della Sicilia considerato, dal punto di vista archeolo-

gico, una delle aree più interessanti di tutta la Penisola. Qui si rimane rapiti dal fascino del Parco archeo-logico di Selinunte, della valle dei Templi di Agrigento, di Segesta con il suo antico tempio, il suo teatroe la sua acropoli, di EracleaMinoa con le sue rovine della città greca del VI secolo a.C., delle Cave di Cu-sa, miniera di materia prima indispensabile alla costruzione della città di Selinunte.

SICI

LIA

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S opravvissuta al turismo di massa e fortunatamente lontana dalle speculazioni delle attività umane laVal Grande, gioiello dagli innumerevoli riflessi policromi, è diventata il rifugio di animali e uominiche cercano il primigenio equilibrio perduto. Naturale porta d’acceso alla valle è la graziosa località

di Vezza d’Oglio che, nutrendo una genuina vocazione agricola e turistica, richiama i villeggianti in cercadi tranquillità. Ricco di acque e boschi questo luogo incantato si sviluppa verso Nord per dodici suggesti-vi chilometri, con un importante dislivello che va dai 1080 metri del paese ai 2722 del massiccio del Sas-so Maurone che circonda la zona in un abbraccio granitico.

Val GrandeVal GrandeTESTO E FOTO DI MAURIZIO RUSSO E MARCO ASPREA

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equilibri da riscoprireequilibri da riscoprire

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LOMBA

RDIA

Territorio di confine tra il Parco delloStelvio e il Parco dell’Adamello, la valle èun luogo privilegiato per gli amanti deltrekking che possono contare anche sullapossibilità di avvistamenti di animali inlibertà.La strada asfaltata che parte da Vezza d’O-glio ben presto diviene sterrata. Ha cosìinizio una successione di nuclei rurali,minuscole cappelle votive, crocefissi,pascoli, che scandiscono lentamente ilpercorso. Il torrente Val Grande, gonfiodi trote dalla livrea scintillante, girovaga einterseca il nostro cammino mentre gliscenari si trasformano, faggi e aceri pun-teggiano i declivi e sporadiche nuvolesembrano accarezzare il paesaggio. Doveun tempo si faceva il fieno ora crescono

Malga Val Grande (1785 m). Arrivati qui, dove d’estate si può acquistare l’omonimo formaggio,mancano ancora tre chilometri fino al "Plas de l’asen" dove sorge il Bivacco Saverio Occhi.

Finita la mulattiera iniziale comincia il sentieroa fianco del torrente Grande.Sullo sfondo l’imponente Puntadi Pietra Rossa.

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84 • TREKKING • agosto 2011

Camminando all’ombra di vecchi alberi dai rami alti e robusti, dove le conifere incontrano le lati-foglie e tra i tronchi appaiono improvvise radure con il loro tappeto di sottobosco, possiamo spe-rare di scorgere a terra una scura penna timoniera, screziata di bianco. Traccia preziosa, che ci ri-

corda di aver scelto un itinerario nell’habitat del gallo cedrone, ormai distribuito esclusivamente dalleAlpi alle Prealpi Giulie verso occidente fino alla Val Chiavenna e alle Alpi Orobie.

Gallo CedroGallo Cedro

signore della forestasignore della foresta

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TIMIDO E SCHIVOSI NASCONDE NELLAFORESTA E, IN PRIMAVERA,RIEMPIE LʼARIA CONIL SUO CANTOAPPASSIONATO.LA SOPRAVVIVENZADELLʼUROGALLO SEMBRASEMPRE PIÙ MINACCIATAMA ATTENTE STRATEGIEDI TUTELA POSSONOANCORA SALVAREQUESTO PREZIOSOOSPITE DELLʼAMBIENTEMONTANO, INGUARIBILECORTEGGIATORE

neneFR

IULI

VENE

ZIAGI

ULIA

TESTO DI ELISA CANEPA / FOTO ARCHIVIO PARCO DOLOMITI FRIULANE – ANTO-NIO BORGO, MARIANNA CORONA, MARCO FAVALLI, GIUSEPPE GIORDANI,ARCHIVIO PARCO PREALPI GIULIE – GABRIELE BONO, PAOLO DA POZZO, LUCIA-NO GAUDENZIO

Page 26: Presentazione TREKKING 248

SenegalTESTO E FOTO DI GUIDO DALLA PALMA

La terra dei colori e dei sorrisi

Page 27: Presentazione TREKKING 248

AFRI

CA

L a fragilità di una terra secca e arida che si abbevera alla fonte della sopravvi-venza è l’immagine che si coglie entrando a Ndiaffè Ndiaffè attraverso la pi-sta, rossa, che si insinua fra antichi baobab, acacie, alberi di anacardi, strut-

ture fantastiche, irreali, create dai termitai. Nel percorso gli unici rumori sonoquelli degli zoccoli del cavallo ed il cigolio delle ruote di legno del calesse che cista accompagnando in un luogo che, sin qui, avevo visto soltanto da piccolo, inalcuni documentari in bianco e nero.

TREKKING • agosto 2011 • 89

Page 28: Presentazione TREKKING 248

COOLPIX P300 NIKON:PICCOLO GRANDEGIOIELLOL'ultima frontiera della foto-grafia amatoriale – ma nonsolo – sembra avere un uni-co obiettivo: la “tascabilità”abbinata a prestazioni super-lative. Possibile? Sembra disi, a guardare le caratteristi-che tecniche delle ultimenate nella grande famigliaCoolpix, che contraddistin-gue le compatte di casaNikon, come la P300. Non ècerto delle dimensioni di una“credit card”, ma rispetta inmodo eccellente le dimensio-ni e la portabilità di una com-patta, svelando però, fin dasubito un “occhio” dannata-mente intrigante.A guardarlo meglio, si trattanientemeno che di uno zoomcon apertura minima a24mm e una luminositàstraordinaria: f/1.8!Ma proviamo a scoprirne tut-te le peculiarità.

COOLPIX P300:CONTROLLO CREATIVOTOTALELa P300 è una potente foto-camera compatta che offreuna qualità d'immaginestraordinaria e consente divivere esperienze fotografi-che uniche, grazie ancheallʼobiettivo di cui è dotata:incredibilmente luminoso egaranzia di risultati straordi-nari, in particolare durante laripresa notturna e in condi-zioni di illuminazione difficile.Un obiettivo NIKKOR apposi-tamente ideato per questomodello, che presenta un'a-

pertura da f/1,8, una escur-sione focale che partedallʼultra grandangolo da24mm e dispone di unozoom 4,2x. È inoltre dotatodi una lente HRI ad alto indi-ce di rifrazione per garantireimmagini nitide e dal contra-sto elevato.Questa compatta consenteallʼutente di liberare il propriopotenziale creativo attraver-so la fotografia, grazie ancheai controlli totalmentemanuali, che presentanoquattro modi di esposizione:auto programmato (P), autoa priorità di tempi (S), autopriorità diaframmi (A) emanuale (M). Grazie allacombinazione con un senso-re di immagine CMOS retroil-luminato altamente sensibileda 12,2 megapixel, questafotocamera permette di cat-turare fedelmente le scene,anche in condizioni di lucesolare intensa o di illumina-zione debole.La nuova funzione automati-ca Easy Panorama amplia lavisuale, per foto panorami-che a 360° e 180°. Durantela ripresa verticale o orizzon-tale di una scena, il sensoreCMOS della fotocamerascatta una rapida sequenzadi fotogrammi che vengono

uniti per creare all'istante unbel panorama.La funzione di ripresa insequenza ad alta velocitàdella fotocamera contribui-sce a riprendere il soggettodesiderato, in ogni condizio-ne. Con essa è possibilescattare un massimo di 7scatti in sequenza a ottofotogrammi al secondo: lavelocità ideale per catturaresoggetti in movimento o perrealizzare foto con cui otte-nere, poi, un emozionantemontaggio.Se si desidera, poi, catturarepiù di un semplice istante, sipuò passare alla registrazio-ne di filmati full HD (1080p)con audio stereo. Mentre siregistra, lo zoom ottico el'autofocus continuano adessere disponibili ed è possi-bile anche realizzare fotodurante la ripresa. La P300,inoltre, permette riprese alrallentatore o accelerate conuna velocità di registrazionemassima di 120 fps (VGA).La fotocamera presentaanche un mini-connettoreHDMI con supporto HDMI-CEC, per collegare la fotoca-mera a un televisore ad altadefinizione (HD) e vedere ifilmati in full HD direttamentesenza ulteriori passaggi.Immagini e filmati possono,inoltre, essere visualizzatisull'ampio monitor LCD da 3”e 921.000 punti, per unariproduzione caratterizzatadai colori vivaci e da un con-trasto nitido. Lo schermo è

dotato dell'innovativa tecno-logia Clear Color di Nikonche riduce i consumi e iriflessi, anche in condizionidi luce solare intensa.

I “NUMERI” DELLA P30012,2 milioni di pixel effettivicatturati dal sensore CMOSa matrice di celle attive;Obiettivo zoom ottico 4,2xNIKKOR; lunghezza focale:4,3-17,9 mm; apertura: f/1,8-4,9; schema ottico: 7 ele-menti in 6 gruppi; range dimessa a fuoco in ripresanormale da circa 30 cm ainfinito (con impostazionegrandangolo), da circa 60cm a infinito (con imposta-zione teleobiettivo), modomacro/close-up: da circa 3cm a infinito (con imposta-zione grandangolo), da circa30 cm a infinito (con impo-stazione teleobiettivo), modomacro.Monitor TFT LCD da 7,5 cmcon 921.000 punti; rivesti-mento antiriflesso, rivesti-menti antisporco e idrorepel-lente.Memoria interna (circa 90MB), card di memoriaSD/SDHC/SDXC*2 (compati-bile exFAT, non compatibileUHS)Riduzione vibrazioni adecentramento ottico (imma-gine fissa e filmati); sensibili-tà ISO da 160, 200, 400,800, 1600, 3200 (4000 x3000), auto (ISO 160-1600),intervallo predefinito auto(ISO 160-400, ISO 160-800).Definizione filmati:HD 1080p:1920 x 1080 (30 fps), HD720p: 1280 x 720 (30 fps),VGA: 640 x 480 (30 fps); fil-mato HS 15/60/120 fps (sen-za audio).Interfaccia USB ad alta velo-cità; Circa 240 scatti con labatteria EN-EL12.

D5100, LA “PICCOLA”REFLEX DEL FUTURONikon aggiunge alla propriagamma di fotocamere reflexdigitali la D5100, un prodottoricco di funzionalità e capace

A CURA DI MICHELE DALLA PALMA

Cogli l’attimo!Nikon, sempre più piccole, sempre più potenti

102 • TREKKING • agosto 2011

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direndere la realizzazione di

fotografie e la registrazionedi filmati Full HD unʼespe-rienza senza precedenti. LaD5100 concede nuovo spa-zio alla creatività grazie alloschermo ad angolazionevariabile, alla straordinariamodalità effetti speciali e allafunzione D-movie per ripresedi filmati Full HD (1080p).Impressionante la qualità diimmagine, anche in condizio-ni di luce scarsa, grazie allecaratteristiche ereditate dallaD7000. Il sensore di immagi-ne CMos da 16,2 megapixelin formato DX offre coloribrillanti e un ottimo livello didettaglio per immagini e fil-mati, mentre il potente moto-re di elaborazione eXpeeD 2ottimizza le prestazioni delsensore per offrire una quali-tà eccezionale. In più, laD5100 offre una gamma disensibilità alla luce decisa-mente ampia per immaginieccellenti anche in condizionidi illuminazione non ottimali.In particolare, offre una gam-ma Iso estendibile da 100 a6.400 che può raggiungere ilvalore di Iso 25.600 (Hi 2),per immagini con disturbominimo e, al contempo, ric-chissime di dettagli. Il siste-ma AF a 11 punti offre unacopertura dellʼautofocus rapi-da e precisa in tutta lʼinqua-dratura: i quattro modi areaAF, che includono lʼAF trac-king 3D, consentono di man-tenere a fuoco il soggettoprincipale anche se la compo-

sizio-ne cambia rapidamente nelle

scene dʼazione.

Ciò, unito alla velocità discatto (fino a 4 fps), consen-te di catturare i soggetti inrapido movimento.

NUOVE ANGOLAZIONILa D5100, che prende ilposto della famosa D5000,presenta un nuovo schermoLCD ad angolazione variabi-le. Lo schermo si apre ancheorizzontalmente, per consen-tirne una gestione più agevo-le anche quando si utilizzaun treppiedi. Questa libertà dimovimento consente di esse-re più creativi che mai ancheutilizzando il Live View, per-mettendo di scattare e realiz-zare filmati da qualunqueangolazione. Inoltre, su que-sto monitor da 3 pollici (7,5cm) ad alta risoluzione (circa921.000 punti) con ampioangolo di visione, immagini efilmati possono essere visua-lizzati con grande qualità ericchezza di dettagli. La fun-zione Live View della NikonD5100 è un modo semplicee intuitivo per scattare foto-grafie. Quando si utilizza ilmodo automatico, ci si dovràsolo preoccupare dellʼinqua-dratura e della composizio-ne, poiché sarà la selezioneautomatica scene a sceglierele impostazioni più adatte perottenere il migliore scattopossibile.

CREATIVITÀA 360°La “piccola reflex” Nikon pre-senta la nuovissima modalità

“effetti speciali” che consentedi realizzare fotografie eriprendere filmati Full HD(1080p) in un modo decisa-mente originale. Sono addi-rittura sette gli effetti disponi-bili, tra cui Colore selettivo,che consente di selezionarefino a tre colori da visualizza-re su unʼimmagine o in un fil-mato lasciando le altre areein bianco e nero, e lʼEffettominiatura, che trasforma lafotografia in una miniatura.Si può scegliere lʼeffetto spe-ciale preferito direttamentetramite la ghiera di selezionemodo presente sulla partesuperiore della fotocamera.

UNA NUOVA FRONTIERAPER IL VIDEOCon la Nikon D5100 è sem-plicissimo passare dalla rea-lizzazione di foto alla regi-strazione di filmati, poiché ilpulsante D-Movie si trovaproprio accanto a quello di

scatto. Grazie a questa posi-zione, lʼimpugnatura dellafotocamera risulta più stabilequando si avvia o si arrestauna ripresa o quando vi èalternanza tra scatti e regi-strazioni video. È possibilefilmare ogni azione in FullHD (1080p) alla ragguarde-vole velocità di 30 fps, sce-gliendo tra una fantasticagamma di effetti speciali; ilmodo AF-F, inoltre, assicurasempre la messa a fuoco delsoggetto. Dopo aver utilizza-to le funzioni di editing dei fil-mati direttamente “on came-ra”, è poi possibile rivederlisu un televisore HD graziealla connettività HDMI. Conla Nikon D5100 viene intro-dotto anche il microfono ste-reo opzionale Me-1, creatoappositamente per le fotoca-mere reflex digitali, che con-sente di registrare filmati conaudio stereo di alta qualitàeliminando al tempo stesso ildisturbo provocato dallavibrazione dellʼobiettivodurante lʼautofocus.

ELABORAZIONION BOARDLa nuova funzione HDr (HighDynamic range) di Nikon e lafunzione D-Lighting attivoconsentono di mantenere i

dettagli anche in presen-za di contrasti di

luce estremizza-ti. La funzioneHDR, in parti-colare, acqui-sisce dueimmagini del-la stessa

situazione

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I più esperti conoscitori del territorio, che aderiscono alprogetto “Laboratori del Camminare”, sono i partners idealiper scoprire luoghi e suggestioni con la garanzia dell’espe-rienza e competenza del marchio TREKKING&Outdoor.Con la nostra supervisione, guide alpine, escursionistiche,ambientali, organizzate in gruppi e società locali, offrono

proposte e servizi escursionistici di alto livello per indimentica-bili gite a piedi, in bicicletta o a cavallo. Non solo sport e attivi-tà ricreative nella natura, ma anche e soprattutto cultura delterritorio sono le caratteristiche principali delle proposte offer-te dai “Laboratori del Camminare”, in armonia con lafilosofia che da sempre distingue TREKKING&Outdoor

Laboratorio del CamminareTHESAN

Unʼintera stagione di emozioni innatura: il nostro Laboratorio delCamminare Thesan ha scelto diproporre agli escursionisti uncoinvolgente programma setti-manale valido per tutti i mesiestivi fino a settembre. Ognigiorno, dal lunedì alla domenica,unʼiniziativa diversa per stimola-re la curiosità e la voglia di out-door di chi si affida alle guide diThesan. Il lunedì è possibileprendere parte allʼattività serale“Racconti di stelle”, nello splen-dido scenario del Parco di Vulci.Con il favore della notte si entrain contatto con una natura fattadi suoni e ombre, imparando adascoltare una nuova musica e agodere dei profumi che solo labrezza notturna sa regalare. Nelcorso della serata ci si sdraia suun morbido prato e, grazie allʼu-so di un puntatore laser, si leggeil libro della volta celeste trascienza e mito. È indispensabileavere con se la torcia elettrica,un plaid o telo da mare perstendersi sullʼerba, scarpe chiu-

se e una felpa. Lʼappuntamentoè alle ore 21 presso la bigliette-ria del Parco di Vulci. Il martedìle guide di Thesan sono disponi-bili ad accompagnarvi per lʼinte-ra giornata allʼIsola del Giglio,unʼisola dove il tempo si è fer-mato e la vita è scandita dalrumore delle onde che si infran-gono sulle scogliere di granito.Nel corso dellʼattività si impara ariconoscere i colori della mac-chia mediterranea e ci si rilassacon un bel bagno nelle acquelimpide del Tirreno. Non dimenti-cate di indossare calzature datrekking o da tennis e di portarenello zaino una buona riservadʼacqua, il costume da bagno,un cappellino e gli occhiali dasole. Appuntamento alla ore 9alla biglietteria Maregiglio. Mer-coledì è dedicato allʼaffascinanteciviltà degli etruschi e prevedeuna giornata nel Parco di Vulciper scoprire la magia del “popo-lo invisibile” e la natura ancoraintatta del luogo. La visita èstrutturata al fine di poterapprezzare, divertendosi, unnuovo modo di “sentire” riuscen-do a “guardare con i piedi” e

“vedere con le mani”. Nella stes-sa giornata ci si immerge nelleacque del laghetto del Peliconeutilizzando i divertentissimi“tube”, le camere ad aria profes-sionali utilizzate per questo tipodi attività. Dopo pranzo si diven-ta tutti arcieri per vivere le emo-zioni del tiro con lʼarco. Da por-tare costume e berrettino dasole, riserva dʼacqua e, per chilo desidera, il pranzo al sacco.Ci si ritrova alla biglietteria delParco alle ore 10.30; indossarescarpe comode anche aperte(da evitare le infradito). Il pome-riggio del giovedì Thesan partealla scoperta dei forti spagnolidellʼArgentario. La dominazionespagnola sulle coste Tirrenicheha lasciato in eredità fortezzeinviolabili che dallʼalto dominanoil mare dove si riscopre un pas-sato ancora ricco di fascino.Stessa attrezzatura del mercole-dì e appuntamento alle 15.30 inPiazza Mercato a Porto Ercole.Ogni venerdì torna lʼemozionedellʼaquatrek, la nuova frontieradellʼescursionismo per entrare instretto contatto con lʼelementoacqua nel quale gli escursionistisi immergeranno e camminandoo lasciandosi trasportare dallacorrente percorreranno un trattodel fiume Fiora. Indossare scar-pe da scoglio o da tennis utiliz-zabili in acqua e non dimentica-re cappellino e costume. Appun-tamento alle ore 15 presso il

Ponte San Pietro. Ancora acquaper la giornata di sabato cheprevede un pomeriggio allʼinse-gna del tubing sul lago di Mez-zano con appuntamento alle ore15.30 presso lʼagriturismo FraViaco.La visita del piccolo lago vulca-nico si arricchisce di una nuovaesperienza. Grazie ai tube saràpossibile esplorare le rive dellago e godere di un bagno risto-ratore allʼombra dei salici e degliontani. Si consiglia lʼabbinatacon la merenda in agriturismo.Domenica si torna invece aimmergersi nelle atmosferemagiche dellʼantica civiltà etru-sca. Nelle vie cave di Pitigliano –appuntamento alle 15.30 pressola porta del borgo – si scopronostrade nascoste allo sguardo dichi non sa vedere e si impara aconoscere lo stretto legame cheesisteva tra gli etruschi e il cultodella Dea Madre. Indossarescarpe da trekking o da tennis enon dimenticare lʼacqua.Per informazioni:Cell. 349.4409855(Pietro Labate)[email protected]

Laboratorio del CamminareGENIUS LOCI

Anche questa volta, le guide diGenius Loci hanno pensato pervoi un intenso programma che

A CURA DI ITALO CLEMENTI

per vivere natura e ambiente in compagniaLaboratori del

Le proposte del mese

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dei migliori professionisti

Camminare

non vi lascerà a casa nemmenonel mese di agosto. Propostaparticolarmente estiva è la pas-seggiata al chiaro di luna a VillaSorra (Castlefranco Emilia), unvero e proprio giardino romanti-co dellʼOttocento.Lʼopportunità di vivere questastraordinaria esperienza sarà il13 agosto, per poi ripetersi nellagiornata del 20. Come dʼincantogli escursionisti entreranno inunʼepoca lontana, lungo i sentie-ri del giardino allʼinglese,accompagnati da una guida illu-stre come la marchesa IppolitaLevizzani. Il percorso, a lume di

candela, è molto semplice eadatto a tutti. Chi invece è allaricerca di un percorso escursio-nistico plurigiornaliero potrà sce-gliere il trekking itinerante del-lʼAppennino Romagnolo, in pre-visione dal 20 al 26 agosto.Grazie alla collaborazione conle Guide di Rimini, i trekker per-correranno a piedi la val Savio ela val Tevere: una propostaescursionistica molto originaleche permetterà di scoprire lesorgenti di 2 importanti fiumi edelle relative vallate dellaRomagna. Il percorso si svilup-pa interamente in unʼarea dovela natura è ancora padrona, percalarsi in un contesto paesaggi-stico unico, attraversando lenta-mente la rete sentieristica, riccadi panorami e di sorprese.Genius Loci pensa anche ai piùpiccoli: il 21 agosto i bimbi daicinque anni in su sono invitati aVilla Sorra per un laboratorioallegro e divertente alla scoper-ta dei colori naturali realizzaticon estratti di erbe proprio comeai tempi dei Benedettini. Vi anti-cipiamo inoltre i primi appunta-menti di settembre. Nella gior-nata dellʼ11 sarà possibile sce-gliere tra unʼuscita in biciclettanellʼOasi di Manzolino per cono-scere in prima persona i volon-tari dellʼassociazione LIPU eaccompagnarli nellʼattività diosservazione e inanellamento

dellʼavifauna in migrazione. Inalternativa Genius Loci proponeunʼescursione tra i mulini dellaRiserva di Sassoguidano, perscoprirne la lunga storia legataindissolubilmente allʼacqua, eper passeggiare tra i boschi finoad arrivare alla valle del Panaroe del Lerna.Chi prenota in anticipo potràgodere anche di un buon pran-zo rustico con grigliata.Per informazioni:Cell. 334.3799202Cell. 347.7418152(Valentina Parenti)Cell. 339.3480730(Elisa Montorsi)[email protected]

Laboratorio del CamminareOFFICINAE ITINERIS

Dopo aver organizzato lo splen-dido trekking della val Codera,nelle Alpi Retiche centrali, cheimpegna gli escursionisti la pri-ma settimana di agosto sulletracce di unʼantica leggenda, illaboratorio di Andrea Perciato eMario Luciano invita a cammina-re nel Parco Regionale dei Mon-ti del Partenio. Il 14 agosto pre-paratevi a scoprire le antichepiste dei carbonai: lʼitinerarioripercorre, fedelmente, quelloche era lʼantico cammino degli“uomini in nero” della montagnache, carichi del loro prodotto,sʼinerpicavano lungo questi sen-tieri e venivano a trascorreregran parte delle loro giornatededicate alla lavorazione deicarboni. Piste e sentieri pieni divita, ricchi di essenze profuma-te. Su e giù in mountain bikeper ritrovare un particolare vis-

suto ambientale che ha determi-nato quella piccola economialocale legata allo sfruttamentodella montagna: un unicum trauomo e ambiente che si riscon-tra ancora oggi, con innocentegenuinità, nellʼindole e nel tes-suto sociale delle popolazionisite ai piedi di queste alture. Il21 agosto tutti allʼisola dʼIschia,al cospetto del gigante Tifeo. Lagiornata prevede la scopertadella “verde” Pithecusa e la sali-ta al monte Epomeo che domi-na lʼisola dʼIschia. LʼEpomeo è ilpiù alto monte di tufo verde “tra-chitico” che esista nel meridio-ne, e pare che occupasse unpreesistente e più vasto cratere,di cui oggi, non si riconosconoaltro che le pareti boreali. Anco-ra emozioni il 28 agosto con lʼiti-nerario al fiordo di Crapolla, sul-le orme dellʼApostolo Pietro; unaspettacolare escursione, tra lebellezze sconosciute dellacostiera.Dopo Positano, una precipitosascalinata conduce in uno degliangoli più suggestivi dellʼinteracosta dʼAmalfi. Paesaggi moz-zafiato, panorami che si perdo-no allʼinfinito e suggestive emo-zioni di matrice omerica comple-tano questa bella e insolitaescursione dai monti al mare.Per tutte le attività si invitano ipartecipanti a dotarsi di propriaattrezzatura escursionistica (zai-no, borraccia, occhiali scuri,pedule, copricapo, abbigliamen-to pratico, bastone e/o telesco-pici…).Per informazioni:Cell. 339.7456795(Andrea Perciato)Cell. 339.3707097(Mario Luciano)

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ora 360°

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a 360°

GRUPPO CLEMENTICorso Torino 24 / 3 - 16129 Genova

Tel. 010.5701042 - fax 010.5304378

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