plasmodium spp - unich.itcos’è la malaria ? malaria (xvii secolo: "mal aria", “aria...
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Plasmodium spp
G Di Bonaventura, PhD
Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara
Phylum: Apicomplexa
Classe: Sporozoea
Presenza di un complesso apicale (attività lisosomiale di rhoptries e micronemi) e di un complesso pellicolare (citoscheletro)
Ciclo biologico caratterizzato dall’alternanza di generazione: sporogonia (fase sessuata) e shizogonia (fase asessuata)
Assenza di forme mobili. Unica eccezione: microgametocita (monoflagellato)
A localizzazione intestinale (Cryptosporidium, Isospora) o in grado di invadere tessuti profondi e sangue (Plasmodium, Toxoplasma)
Cos’è la Malaria ?
Malaria (XVII secolo: "mal aria", “aria cattiva” in seguito alla credenza che la malattia venisse trasmessa dalle paludi e dai suoi effluvi maleodoranti)
Causata da parassiti (Genere Plasmodium) appartenenti al Phylum Apicomplexa, Classe Sporozoea: complesso apicale
alternanza di sporogonia e shizogonia
assenza di forme mobili (tranne per microgametocita)
Delle oltre 150 specie in grado di parassitare numerosi Vertebrati, solo 4 risultano patogene per l’uomo: Plasmodium falciparum, Plasmodium vivax, Plasmodium ovale,
Plasmodium malaria
La forma clinicamente più grave di malaria è quella causata da Plasmodium falciparum
Epidemiologia I parassiti sono probabilmente comparsi nel Continente
Africano e sono quindi stati trasportati nel Nuovo Mondo dai primi esploratori trans-Pacifico.
Fossili di zanzara datano ad oltre 30 millioni di anni fa la comparsa sulla Terra del vettore per la malaria.
Storicamente, la Malaria: ha contribuito alla caduta degli Imperi Greco e Romano
ha rappresentato il maggiore problema sanitario durante la Guerra Civile negli USA (25% dei ricoverati era ammalato di Malaria) e la Seconda Guerra Mondiale (500.000 di soldati Americani era affetto da Malaria)
Attualmente, la Malaria rappresenta la malattia infettiva più grave nelle aree tropicali e subtropicali: nel Mondo, ogni anno si registrano 150 milioni di nuovi casi
principale causa di mortalità nel Mondo:>1 milione di decessi/anno
Distribuzione geografica
Presente in oltre 100 Paesi
Endemica in Asia, Africa, America Centrale, Sud America
In Europa, la Malaria è stata ufficialmente eradicata, sebbene i recenti flussi migratori abbiano fatto registrare i cosiddetti casi di “importazione” (Italia: 176 casi nel 1980, 900 casi nel 1998)
Ciclo vitale (1 di 2) Durante il pasto ematico, una
zanzara (Anopheles) femmina
inocula sporozoiti nell’ospite
umano (1). Gli sporozoiti
infettano le cellule epatiche (2)
e maturano in schizonti (3),
che lisano rilasciando i
merozoiti (4). Dopo l’iniziale
replicazione nel fegato (fase
schizogonica eso-eritrocitaria
[A]), il parassita va incontro a
moltiplicazione asessuata
nell’eritrocita (schizogonia
eritrocitaria [B]). I merozoiti
infettano i globuli rossi (5).
La forma immatura (“ad
anello”) dei trofozoiti matura a
schizonti, la cui rottura rilascia
i merozoiti (6). Alcuni parassiti
differenziano in stadi sessuali
intra-eritrocitari (gametociti)
(7). La fase ematica dei
parassiti è responsabile delle
manifestazioni cliniche della
malattia.
Ciclo vitale (2 di 2)I gametociti, maschio
(microgametocita) e femmina
(macrogametocita), vengono
assunti dalla zanzara
Anopheles durante il pasto
ematico (8). La moltiplicazione
dei parassiti nel vettore è nota
come ciclo sporogonico
(C). Nello stomaco della
zanzara, i microgameti
fecondano i macrogameti
dando vita agli zigoti (9).
Questi diventando mobili ed
allungandosi (oocinete) (10)
invadono la parete
dell’intestino medio della
zanzara, dove si differenziano
in oocisti (11). Le oocisti si
accrescono e lisandosi
rilasciano sporozoiti (12), che
migrano verso le ghiandole
salivari della zanzara.
L’inoculazione degli sporozoiti
in un nuovo ospite umano
perpetua il ciclo biologico della
malaria (1).
Vettore
Zanzara (Anopheles spp.) femmina (ematofaga)
distribuzione mondiale
numerose specie (> 300):
A. gambiae, A. funestus(Africa tropicale)
A. culicifacies, A. minimus, A. maculatus (Asia)
A. acquasalis, A. darlingi(America Latina)
A. maculipennis, A. artroparvus (Europa)
Fase eso-eritrocitaria
In P. vivax e P. ovale parte degli sporozoiti entra, in sede epatica, in una fase dormiente (ipnozoiti) responsabile, a distanza di settimane od anni, di forme recidivanti della malattia (strategia di sopravvivenza ?)
Fase eritrocitaria
Merozoite
Trofozoite in maturazione
Schizonte
Micro Macro
P.falciparum
GAMETOCITOGENESI (RBC): Microgametociti (maschili)
Macrogametociti (femminili)
Ciclo sporogonico (1 di 2)
PASSAGGIO NEL VETTORE
Liberazione dei gametociti nello stomaco del vettore
Micro- Macro-
P. falciparum
MATURAZIONE DEI GAMETOCITI
Exflagellazione del microgametocita (4-8 microgameti mononucleati).
Maturazione del macrogametocita a macrogamete.
FECONDAZIONE
Formazione dello zigote
Differenziazione in oocinete
Ciclo sporogonico (2 di 2)
Formazione (in sede intestinale) di oocisti contenente fino a 10.000 sporozoiti
Migrazione “salivare” degli sporozoiti via emocele
Sindromi cliniche Il quadro clinico può variare in dipendenza della specie
infettante, dal livello di parassitemia e dallo stato immune del paziente:
P. falciparum (Malaria terzana maligna): 7-10 gg incubazione, sintomi simil-influenzali, nause, vomito, diarrea, brividi ed accessi febbrili periodici (ogni 48h); può evolvere verso forme gravi, potenzialmente letali con coinvolgimento del SNC (emorragia cerebrale, coma - malaria cerebrale), grave insufficienza renale, grave anemia.
P. ovale, P. vivax (Malaria terzana benigna): incubazione 10-15 gg, accessi febbrili con periodicità simile alla forma maligna, sebbene con quadro clinico molto più sfumato. Possibilità di recidive.
P. malariae (Malaria quartana): incubazione 18-40 gg, accessi febbrili periodici (ogni 72h); forme croniche latenti pauciparassitemiche
Diagnosi di laboratorio (1 di 3)
Osservazione microscopica diretta Striscio sottile/spesso di sangue (prelevato
in concomitanza con il rialzo febbrile) colorato con May-Grunwald-Giemsa trofozoite “ad anello” (diversi
trofozoiti/eritrocita in P. falciparum)
schizonte
gametocita (a semiluna in P. falciparum)
merozoite (raramente)
Possibilità di falsi negativi: Possibile alterazione morfologica secondaria a
terapia od impropria conservazione del campione
“Overlapping” morfologico tra P. vivax e P. ovale
Diagnosi di laboratorio (2 di 3)
Tecniche molecolari (PCR) elevata sensibilità
possibilità di speciazione
•Lane S: Molecular base pair standard (50-bp ladder).•Lane 1: The red arrow shows the diagnostic band for P. vivax (120 bp).•Lane 2: The red arrow shows the diagnostic band for P. malariae (144 bp).•Lane 3: The red arrow shows the diagnostic band for P. falciparum (205 bp).•Lane 4: The red arrow shows the diagnostic band for P. ovale (800 bp).
Diagnosi di laboratorio (3 di 3)
Tecniche sierologiche Immunofluorescenza indiretta (IFA)
Non adatta per diagnosi fase acuta
Adatta per:
screening donatori ematici
testare pazienti con febbre sospetti per malaria ma con microscopia negativa
testare un paziente recentemente trattato per malaria ma con diagnosi incerta
Possibilità di speciazione, sebbene esista cross-reattività tra Plasmodium spp. e Babesia spp.
Tecniche biochimiche/immunologiche Antigene della fase ematica (histidine rich protein-2, HRP-2)
associato a parassiti della malaria (attivamente prodotto durante la fase ematica, soprattutto da P. falciparum e P. vivax)
Plasmodium-associata lattato-deidrogenasi (pLDH), (immunoenzimatica o mediante determinazione della attività enzimatica)
Terapia
Clorochina (farmaco di elezione), Primachina, Meflochina, Doxiciclina, o Malarone Somministrazione in caso di viaggi in aree endemiche
Comparsa di resistenza in alcuni Paesi: utilizzati in schemi terapeutici “combinatori”
farmaci “alternativi”: derivati dell’artemisinina (sesquiterpeneestratto da pianta cinese) efficaci verso P. falciparum poli-R, scarsatox, utilizzabili in pediatria perchè somministrabili per via suppositoria
Non esiste uno schema di vaccinazione efficace Sperimentazioni vaccinali con vaccini anti-sporozoite ed anti-
merozoite
Difficoltà dovute alla “plasticità” della componente antigenica del plasmodio