pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfpitagora 5/2011 collegio geometri e geometri laureati di...

33
5/2011 dicembre Bimestrale di informazione del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova Numero 5 - Anno 9 - dicembre 2011 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2004 n° 46) - art. 1, comma 1, DCB Padova - con I.P. ISSN 2239-0383 MEDIAZIONE CIVILE: L’ORGANISMO DEL COLLEGIO 2 Mediazione: un buon modo di dirimere le controversie Pierluigi Capuzzo 3 L’Organismo del Collegio di Padova Giovanni Maffei 8 Una risoluzione del Parlamento europeo D. Bauduin, E. Falletti, L. Morello 12 Protezione civile: un Albo di tecnici Paolo Pol 15 Speciale uffici tecnici della provincia 19 Il secondo Piano casa Armandino Stoppa

Upload: others

Post on 02-Oct-2020

0 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

5/2011dicembre

Bimestrale di informazionedel Collegio Geometrie Geometri Laureati di Padova

Numero5-Anno9-dicembre2011-PosteItalianes.p.a.

Spedizioneinabbonamentopostale-D.L.353/2003(conv.in

L.27/2004n°46)-art.1,comma1,DCBPadova-conI.P.

IISSSSNN 22223399--00338833

MEDIAZIONE CIVILE:L’ORGANISMO DEL COLLEGIO

2 Mediazione: un buon modo di dirimerele controversiePierluigi Capuzzo

3 L’Organismo del Collegio di PadovaGiovanni Maffei

8 Una risoluzione del Parlamento europeoD. Bauduin, E. Falletti, L. Morello

12 Protezione civile: un Albo di tecniciPaolo Pol

15 Speciale uffici tecnici della provincia19 Il secondo Piano casa

Armandino Stoppa

Page 2: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

1CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

Bimestrale ufficiale di informazione del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padovavia Fornace Morandi, 2435133 Padova tel. 049 8757788 - fax 049 661124e-mail: [email protected]

PresidenteGeom. Pierluigi CapuzzoSegretarioGeom. Oddone Zecchin TesoriereGeom. Paolo PolConsiglieriGeom. Giovanna BaldinGeom. Moreno BenetazzoGeom. Luca BiadollaGeom. Samuela BoggianGeom. Giovanni Dal ZottoGeom. Maurizio FalascoGeom. Giuseppe Gazzin Geom. Michele Levorato Geom. Marco Mason Geom. Sandro Merlo Geom. Michele Rizzo Geom. Elena TresoldiDirettorePierluigi CapuzzoReferente per il CollegioChiara CattaniDirettore responsabileBarbara AmmanatiIscrizione al Tribunale di Padovan. 1852, 11 luglio 2003EditoreLettera srl, Galleria Scrovegni 7tel. 0498805776; fax 830257735121 [email protected] - www.lettera.orgPubblicitàLettera srl, Galleria Scrovegni 7tel. 0498805776; fax 830257735121 [email protected] Grafotecnica sncvia Leonardo da Vinci 8,35020 Casalserugo (PD)PrivacyLettera srl è responsabile dell’indiriz-zario dei geometri del la provincia diPadova, e si impegna a utilizzarlo aisoli fini della spedizione della rivista.CopyrightGli articoli pubblicati sono protettidalla legge sulla proprietà intellettua-le e del diritto d’autore.Chiuso in redazione il 23 novembre 2011

SSOOMMMMAARRIIOO

PPiittaaggoorraa nn.. 55//22001111

In copertina: Piazza dei Signori a Padova, con la Gran Guardia.

Mediazione-conciliazione: un buon modo di dirimere le controversieLa presentazione dell’Organismo del Collegio di Padovadi PPiieerrlluuiiggii CCaappuuzzzzoo 2

L’Organismo di mediazione del Collegio di PadovaChe cosa è, come funziona, quanto costadi GGiioovvaannnnii MMaaffffeeii 3

Il Parlamento europeo sulla mediazione obbligatoriaUna risoluzione sull’attuazione della direttiva negli Stati membridi DD.. BBaauudduuiinn,, EE.. FFaalllleettttii,, LL.. MMoorreelllloo 8

Notizie dal Consiglio NazionaleProgramma 2012, standard di qualità, prevenzione incendi 11

Protezione civile: un “Albo” di tecnici geometriIn preparazione un corso a Padova per diventare consulenti nazionalidi PPaaoolloo PPooll 12

Il Regolamento dell’Albo d’OnoreI primi riconoscimenti nel 2012 14

Speciale uffici tecnici della provincia di PadovaIndirizzi, numeri di telefono, posta elettronica, orari 15

Che cosa è cambiato tra il primo e il secondo piano casaLa relazione al convegno del 4 novembredi AArrmmaannddiinnoo SSttooppppaa 19

Nuovo regime dei MinimiCome cambiano le regole con il DL 98/2011di GGiiaannccaarrlloo NNoovveennttaa 27

Il bilancio del Campionato è positivo per la squadra L’eliminazione è compensata dalla bella esperienzadi CCaarrlloo PPeetttteennaazzzzoo 28

La bacheca di novembre 30Bonus ristrutturazioni: quali documenti conservare

Una circolare dell’Agenzia delle Entrate 31Informazioni

Tracciabilità dei flussi finanziari 32Rivalutazione terreni edificabili e con destinazione agricolaRendita presuntaLibro unico del lavoro

Page 3: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

2 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

Ènotizia oramai diffusa quelladel la costituzione del nostro or-

ganismo di mediazione e conciliazio-ne. Come noto, si tratta di una attivi-tà di cui il Collegio ha ritenuto op-portuno occuparsi, in quanto nel cor-so dell’anno ha formato una quaran-tina di colleghi nel ruolo di mediato-ri-conciliatori ai quali era logico dareuna casa dove operare.

Nonostante la quantità di adempi-menti tecnico-organizzativo-burocra-tici, a breve saremo finalmente o pe -rativi –la data di effettivo avvio saràcomunicata attraverso le consuete cir-colari informatiche– e contiamo sututti i Colleghi per ricevere le richiestedi mediazione conciliazione per pro-pri clienti in fase di avvio di causa.

Il decreto istitutivo 180/2010 è en-trato in vigore il 5 novembre 2010.Vale la pena di spendere qualche pa-rola di illustrazione dei compiti e del-le attività dell’Organismo.

Il Collegio si è dotato di un diretto-re dell’Organismo scelto nella perso-na dell’avvocato Giovanni Maffei,che da molti anni segue il Collegioper le questioni legali e con il quales’è stabilita una proficua collabora-zione. Sarà una figura indispensabilenell’esercizio delle funzioni di me-diazione-conciliazione, laddove sipo tranno verificare –e si verifiche-ranno– tutte quelle situazioni nellequali la presenza del legale sarà ga-ranzia di correttezza giuridica.

Tecnicamente, sarà usata come sa-la udienze la sala del Consiglio, dota-ta della giusta ambientazione e con-fortevolezza.

Le materie nelle quali possono o pe -rare i geometri sono solo quelle del laloro competenza: diritti reali, succes-

sioni ereditarie, questioni tecniche ingenere. Da marzo 2012 sarà reso ob-bligatorio anche il condominio.

Al di là di etichette e abilitazionifor mali, l’attività di mediazione-con-ciliazione, anche se non così denomi-nata, è da sempre uno dei ruoli svol-ti dai geometri nell’ambito della pro-pria attività. A chi di noi non è capi-tato di intervenire in litigi familiariper la spartizione di beni, o tra viciniper questioni di confini, o su vizi co-struttivi tra impresa e cliente, o chipiù ne ha più ne metta?

Quello di saper come affrontare labega è un gene che sta nel nostroDNA, ed era inevitabile che da questoistituto non potessimo chiamarci fuori.

Il Consiglio Nazionale, attraversola propria associazione GEO CAM,sta a sua volta avviando la procedu-ra per ottenere il riconoscimento delMi nistero, e creare così un organi-smo a carattere nazionale. Potrannoa derirvi tutti i collegi che non rite-nessero, per proprie ragioni internedeterminate principalmente dalle di-mensioni, di costituirne uno proprio.La nostra scelta, come del resto quel-la di altri collegi dal cospicuo nume-ro di iscritti, è andata nella direzioneautonoma.

L’istituto della mediazione-conci-liazione sta avviandosi a diventare unbuon modo di dirimere le controver-sie, o almeno di tentare di farlo. Tuttala nostra Categoria è chiamata a pro-muovere questa attività, in primis percontenere il contenzioso giudiziario,ma anche, e soprattutto, per esercita-re una importante funzione socialedella quale i Geometri devono risul-tare protagonisti. Anche questa è vi-sibilità.

Il Collegio di Padovaha costituitoun proprio organismodi mediazionee conciliazione:una casa dove operareper la quarantinadi geometriche il Collegio stessoha formato nel 2011.Contiamosu tutti i Colleghiper ricevere le richiestedi mediazioneconciliazioneper propri clientiin fasedi avvio di causa.

Mediazione: un buon mododi dirimere le controversie

EEDDIITTOORRIIAALLEEddii PPiieerrlluuiiggii CCaappuuzzzzoopprreessiiddeennttee

Page 4: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

3CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

Secondo Esiodo, Eunomia la legalità,Dike il diritto, e Irene la pace,facevano parte dell’ordine universale.

L’Organismo di mediazionedel Collegio geometri di Padovadi GGiioovvaannnnii MMaaffffeeii,, avvocato, Responsabile dell’Organismo di mediazione del Collegio geometri e geometri laureati di Padova

Il Responsabiledell’Organismodi Mediazioneillustra la disciplinaapplicabile e la formadegli atti, la procedura,gli obblighi e i divietidel mediatore, i critieridi determinazionedell’indennità.

Con delibera del 5 luglio 2011, ilConsiglio del Collegio ha istituito

il proprio Organismo di mediazione,ha approvato il Regolamento di proce-dura per lo svolgimento della me -diazione ed il Codice etico dei me -diatori, delegando al Presidente la no-mina del Responsabile dell’Or ga ni -smo.

Com’è noto, il Decreto legislativo n.28 del 4.3.2010 ha introdotto l’istitutodella Mediazione, prevedendone l’ob-bligatorio esperimento per l’introduzio-ne di domande giudiziali nel le seguentimaterie: diritti reali, divisione, suc -cessioni ereditarie, patti di famiglia, lo-cazione, comodato, affitto di aziende,da responsabilità medica e da diffama-zione con il mezzo della stampa o conaltro mezzo di pubblicità, contratti as -sicurativi, bancari e finanziari. A questesi aggiungono le materie del condomi-nio e del risarcimento del danno deri-vante dalla circolazione di veicoli e na-tanti per le quali la mediazione diverràobbligatoria dal marzo 2012.

Inoltre, tra il novero delle materieobbligatorie vanno aggiunte anche ledomande che sono obbligatorie fra leparti in virtù di clausole di contrattostipulato fra le parti della vertenza oinserite negli statuti di enti.

Ai sensi dell’art. 19 del Decreto le-gislativo, l’Organismo di mediazio-ne del Collegio è un organismo spe-ciale, ossia competente esclusiva -men te nel le materie riservate allacompetenza professionale dei geo-metri come quelle individuate dalla

Legge professionale.Appare chiaro ai lettori che per

buona parte delle citate materie obbli-gatorie vi è una sovrapposizione conla competenza professionale dei geo-metri, come individuata dall’art. 16della Legge professionale. Ma vale lapena di sottolineare che, comunque, icittadini possono avvalersi dell’Or ga -nismo anche per la me diazione, sep-pur in sede volontaria, in ogni altravertenza che abbia come oggetto unamateria che ricada nella competenzaprofessionale dei geometri.L’accesso alla mediazione. La do-manda di mediazione va presentatamediante deposito di un’istanza allasede dell’Organismo, utilizzando unodei modelli predisposti e reperibilipresso la sede del Collegio che funzio-nerà anche da sede dell’Or ga ni smo.

Nel Decreto legislativo non ci sononorme sulla competenza territoriale;pertanto, l’Organismo del Collegiopo trà essere chiamato anche a proce-dure di mediazione relativa a persone(fisiche o giuridiche) o beni che si tro-vano oltre la provincia di Padova.L’avvio del procedimento. All’attodella presentazione della domanda, ilResponsabile dell’Organismo desi-gna il mediatore e fissa il primo in-contro tra le parti da tenersi non oltrequindici giorni dal deposito della do-manda, comunicando domanda e da-ta del primo incontro alla parte istan-te ed alla controparte.

Nell’invito, il Responsabile dà attoche, a norma di legge, il giudice del

Mediazione

Page 5: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

4 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

futuro giudizio può desumere argo-menti di prova dalla mancata parteci-pazione alla mediazione della parteinvitata, senza giustificato motivo.

Il mediatore si adopera affinché leparti raggiungano un accordo ami-chevole di definizione della contro-versia ed è libero di condurre la me-diazione nel modo che ritenga piùopportuno.

Qualora la parte chiamata non ade-risca all’invito e la domanda di me-diazione riguardi i casi di mediazioneobbligatoria ai sensi del Decreto le-gislativo, il mediatore può ugualmen-te formulare una proposta di concilia-zione alla parte istante che sia com -parsa e ne abbia fatto richiesta. Re -dige verbale negativo del tentativo diconciliazione solo se la parte istantecompaia avanti a lui, e non abbia ri-nunciato alla mediazione. In tal caso,se richiesto, la segreteria dell’Orga -nismo rilascia un attestato di conclu-sione del procedimento cui allega co-pia del verbale sopra indicato.

Nei casi in cui la mediazione non èobbligatoria, il Responsabile dichiaraimprocedibile la mediazione e lo co-munica alla parte istante.La disciplina applicabile e formadegli atti. Il procedimento si svolgepresso la sede dell’Organismo, ovve-ro in quella scelta di comune accordofra le parti del procedimento.

Gli atti del procedimento di media-zione non sono soggetti a formalità esu istanza concorde delle parti il me-diatore può svolgere il procedimentoanche solo in forma orale o scritta. Inogni caso, il mediatore redige il verba-le delle operazioni del procedimento.Le parti partecipano al procedimentopersonalmente, ma possono anchefarsi assistere e rappresentare con pro-cura rilasciata nelle forme dell’art. 83del Codice di procedura civile.La durata. Per legge il procedimen-to ha una durata non superiore a quat-tro mesi, decorrenti dalla data di de-posito della domanda ovvero, nei ca-si in cui la mediazione sia ordinatadal giudice, dalla scadenza del termi-ne fissato dal giudice stesso per il de-posito della domanda stessa. E non èin alcun modo soggetto a sospensio-ne feriale.

La conciliazione. Se è raggiuntol’accordo amichevole, il mediatorere dige il verbale al quale è allegato iltesto dell’accordo. Se l’accordo nonè raggiunto, il mediatore può formu-lare una proposta di conciliazione. Inogni caso, il mediatore formula lapro posta se le parti gliene fanno con-corde richiesta, in qualunque momen-to del procedimento.

Per incentivare le parti ad avvaler-si della mediazione, il Legislatore haintrodotto alcune sanzioni applicabilinel successivo giudizio. Ai sensi del-l’art. 13, nel caso in cui la sentenzache andrà a definire il successivopro cesso corrisponda interamente alcontenuto della proposta, il giudicepuò: a) escludere il risarcimento del-le spese legali a favore di chi, purvincendo, abbia rifiutato la propostadi mediazione; b) condannarlo allespese sostenute dalla parte soccom-bente che quella proposta ha richie-sto, comprensive di quelle della me-diazione. Ma anche in caso di corri-spondenza non integrale della sen-tenza alla proposta, in caso di gravi,eccezionali ed espliciti motivi il giu-dice può escludere la condanna allespese di mediazione a favore dellaparte vittoriosa.

La proposta di conciliazione è co-municata alle parti per iscritto a curadell’Organismo, che le parti potrannoaccettare o il rifiutare per iscritto edentro sette giorni, con applicazionedel silenzio rifiuto.

Salvo diverso accordo delle parti,la proposta non può contenere alcunriferimento alle dichiarazioni rese oalle informazioni acquisite nel corsodel procedimento.

Se è raggiunto l’accordo amiche-vole si forma processo verbale chedeve essere sottoscritto dalle parti edal mediatore, il quale certifica l’au-tografia della sottoscrizione delleparti o la loro impossibilità di sotto-scrivere.

Solo se con l’accordo le parti con-cludono uno dei contratti o compionouno degli atti previsti dall’articolo2643 del Codice civile (Atti soggettia trascrizione) per procedere alla tra-scrizione dello stesso la sottoscrizio-ne del processo verbale deve essere

La forza di leggedell’istitutodella mediazione

L’istituto della Mediazioneè stato introdotto dal Decretolegislativo n. 28 del 4.3.2010,che ne prevede l’obbligatorioesperimento per l’introduzionedi domande giudiziali nelle seguentimaterie: diritti reali, divisione,successioni ereditarie, pattidi famiglia, locazione, comodato,affitto di aziende, da responsabilitàmedica e da diffamazionecon il mezzo della stampao con altro mezzo di pubblicità,contratti assicurativi, bancari efinanziari. A queste si aggiungonole materie del condominioe del risarcimento del dannoderivante dalla circolazionedi veicoli e natanti per le qualila mediazione diverrà obbligatoriadal marzo 2012.

Page 6: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

5CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

autenticata da un pubblico ufficiale aciò autorizzato.

L’accordo raggiunto può prevedereil pagamento di una somma di dena-ro per ogni violazione o inosservanzadegli obblighi stabiliti ovvero per ilritardo nel loro adempimento.

Se la conciliazione non riesce, ilmediatore forma processo verbalecon l’indicazione della proposta; ilverbale è sottoscritto dalle parti e dalmediatore, il quale certifica l’auto-grafia della sottoscrizione delle partio la loro impossibilità di sottoscrive-re. Nello stesso verbale, il mediatoredà atto della mancata partecipazionedi una delle parti al procedimento dimediazione.Obblighi del mediatore. I geometrimediatori sono mediatori professio-nali a tutti gli effetti, tanto è vero chehanno titolo ad iscriversi ad ogni al-tro organismo ordinario, ma per l’Or -ganismo del Collegio possono svol-gere la mediazione solo nelle materieriservate alla competenza professio-nale del geometra. Hanno l’obbligodi aggiornamento professionale concadenza biennale, anche in forma ditirocinio assistito; a tale proposito,saranno stipulati accordi di scambiocon altri organismi di mediazioneDovere di riservatezza, inutilizzabi-lità e segreto professionale. Com’èscontato, chiunque presta la propriaopera o il proprio servizio nell’Or ga -nismo o comunque nell’ambito delprocedimento di mediazione è tenutoalla riservatezza nei confronti dei ter-zi per le dichiarazioni rese e le infor-mazioni acquisite durante il procedi-mento. Ma il mediatore è tenuto al se-greto anche sulle dichiarazioni reseed informazioni acquisite nel corso disessioni separate con una delle parti;ossia deve tenerle segrete alle altreparti della mediazione, salvo consen-so della parte che ha reso le dichiara-zioni o ha fornito le informazioni. Idati raccolti nel corso del procedi-mento sono trattati nel rispetto delledisposizioni del Codice in materia diprotezione dei dati personali.

Inoltre, per espressa previsione dilegge, le dichiarazioni rese o le infor-mazioni acquisite nel corso del proce-dimento non possono essere utilizza-

te nel giudizio avente il medesimooggetto (anche parziale) che sia ini-ziato, riassunto o proseguito dopol’insuccesso della mediazione, salvoconsenso della parte dichiarante odalla quale provengono le informa-zioni.

Inoltre, non è ammessa prova testi-moniale (nemmeno del mediatore) enon può essere deferito giuramentodecisorio sul contenuto delle stessedichiarazioni ed informazioni, né da-vanti all’autorità giudiziaria, civile openale, né davanti ad altra autorità.

Al mediatore si applicano le garan-zie previste per il difensore dall’arti-colo 103 del Codice di procedura pe-nale in tema di divieti di perquisizio-ne, sequestro, ispezioni, intercetta-zioni e simili.Divieti inerenti al servizio di me-diazione. L’Organismo non può as-sumere diritti e obblighi connessi congli affari trattati dai mediatori cheoperano presso di sé, anche in virtùdi accordi conclusi con altri organi-smi per l’utilizzo di strutture, perso-nale e mediatori. Anche in caso didanni che derivassero dal procedi-mento di mediazione, è l’Organismotenuto a risponderne verso i terzidanneggiati. A tale scopo, il Collegioha esteso la propria polizza assicura-tiva per tali eventi dannosi.Criteri di determinazione dell’in-dennità dovuta ai mediatori ed al -l’Organismo. Le parti sono tenute alpagamento di un’indennità per il pro-cedimento di mediazione.

L’indennità comprende le spese diavvio del procedimento e le spese dimediazione, che includono anchel’onorario del mediatore per l’interoprocedimento, indipendentementedal numero di incontri svolti. Sonodovute in solido da ciascuna parteche ha aderito al procedimento.- Per le spese di avvio é dovuto daciascuna parte un importo di euro40,00 che é versato da chi presenta ladomanda al momento del deposito edalla parte chiamata alla mediazioneal momento della sua adesione alprocedimento. Questa spesa sarà poidecurtata dall’indennità complessiva.- Per le spese di mediazione ciascunaparte pagherà l’importo indicato nella

La conciliazionepuò riuscire oppure no

Se è raggiunto l’accordoamichevole si forma processoverbale che deve essere sottoscrittodalle parti e dal mediatore,il quale certifica l’autografiadella sottoscrizione delle partio la loro impossibilità di sottoscrivere.

Se la conciliazione non riesce,il mediatore forma processo verbalecon l’indicazione della proposta;il verbale è sottoscritto dalle partie dal mediatore, il quale certifical’autografia della sottoscrizionedelle parti o la loro impossibilitàdi sottoscrivere. Nello stesso verbale,il mediatore dà atto della mancatapartecipazione di una delle partial procedimento di mediazione.

Page 7: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

6 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

Tabella che segue, in ragione del valo-re della controversia, calcolata comesegue su un unico scaglione; al primoincontro dovrà essere corrisposta al-meno la metà dell’indennità:Fino a € 1.000: € 65; da € 1.001 ad € 5.000: € 130; da € 5.001 a € 10.000: € 240;da € 10.001 a € 25.000: € 360; da € 25.001 a € 50.000: € 600;da € 50.001 a € 250.000: € 1.000; da € 250.001 a € 500.000: € 2.000; da € 500.001 a € 2.500.000: € 3.800; da € 2.500.001 a € 5.000.000: € 5.200;oltre € 5.000.000: € 9.200.

Ciascun importo massimo subiscedelle variazioni per il verificarsi deiseguenti casi:a) può essere aumentato in misuranon superiore a un quinto tenuto con-to della particolare importanza, com-plessità o difficoltà dell’affare;b) deve essere aumentato in misuranon superiore a un quarto in caso disuccesso della mediazione;c) deve essere aumentato di un quin-to nel caso di formulazione della pro-posta di mediazione;d) nelle citate materie di mediazioneobbligatoria, deve essere ridotto di unterzo per i primi sei scaglioni, e dellametà per i restanti, salva la riduzioneprevista dalla successiva lettera e), enon si applica alcun altro aumento fraquelli previsti dal presente articolo aeccezione di quello previsto dalla pre-cedente lettera b);e) deve essere ridotto ad euro 40,00per il primo scaglione e ad euro 50,00per tutti gli altri scaglioni, ferma re-stando l’applicazione della precedentelettera c) quando nessuna delle contro-parti di quella che ha introdotto la me-diazione partecipa al procedimento.

Gli importi dovuti per il singoloscaglione non si sommano in nessuncaso tra loro. Il valore della lite è in-dicato nella domanda di mediazione anorma del Codice di procedura civile.

Qualora il valore risulti indetermi-nato, indeterminabile o vi sia una note-vole divergenza tra le parti sulla stima,spetta al Responsabile dell’Or ga nismodecidere il valore di riferimento, sinoal limite di euro 250.000 e comunicar-lo alle parti. In ogni caso, se all’esitodel procedimento di mediazione il va-

lore risulta diverso, l’im porto dell’in-dennità è dovuto secondo il corrispon-dente scaglione di riferimento.

Ai fini del pagamento dell’inden-nità, quando più soggetti rappresen-tano un unico centro d’interessi siconsiderano come un’unica parte.

Gli importi minimi delle indennitàper ciascuno scaglione di riferimentosono determinati a norma della Ta -bella C allegata al Regolamento e so-no inderogabili.

La normativa sulla mediazioneprevede che il mediatore possa nomi-nare un consulente, qualora nel corsodel procedimento ne insorga la ne-cessità in ragione delle specifichecompetenze tecniche legate alla ma-teria della domanda.

Per l’Organismo del Collegio laquestione è diversa, data la sua com-petenza speciale, seppur limitata. Suquesto punto si incentra la peculiaritàdell’Organismo, che sarà utile e ne-cessario evidenziare al pubblico. Se,da un lato l’Organismo ha competen-za limitata, dall’altro è composto damediatori che sono anche geometri.Nel corso del procedimento di media-zione potrebbe sorgere la necessità dicomprendere e valutare documenti edaspetti tecnici inerenti la professionedel geometra, anche solo per formula-re una valida proposta di mediazione.In tali casi, mentre in un organismoordinario si renderebbe necessaria lanomina di un perito, nel nostro, inve-ce, il mediatore è di per sé perito e,quindi, può formulare una valida pro-posta conciliativa senza la nomina el’ulteriore spesa dell’ausiliario. Fa -cen do serenamente presente alle par-ti che in caso di successivo giudizio,la sentenza andrà probabilmente a ri-calcare il contenuto della proposta,con le citate conseguenze in tema dicondanna alle spese.

Facendo un semplice esempio inmateria obbligatoria quale quella didivisione di beni immobili, il media-tore geometra è competente a formu-lare una proposta di conciliazione che,grazie alla proprie conoscenza tecni-che, avrà come presupposto una cor-retta valutazione del valore dei beni.

E proprio per questo potrà a buondiritto far comprendere alle parti del-

Il mediatore geometraè anche perito

Nel corso del procedimentodi mediazione potrebbe sorgerela necessità di comprenderee valutare documenti ed aspettitecnici inerenti la professione del geometra, anche soloper formulare una valida propostadi mediazione. In tali casi, mentre in un organismoordinario si renderebbe necessariala nomina di un perito, nel nostro,invece, il mediatore è di per sé peritoe, quindi, può formulareuna valida proposta conciliativasenza la nomina e l’ulteriore spesa dell’ausiliario.

Page 8: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

7CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

la mediazione che in caso di insucces-so della mediazione, se la successivacausa si concluderà con una divisionein tutto o in parte coincidente con laproposta, chi non avrà aderito allaproposta potrà pagare a caro prezzo ilsuo rifiuto. Prezzo pari alle spese dilite proprie, alle spese di CTU nellacausa ed alle spese di mediazione dichi ha chiesto la mediazione. Oltre al-l’attesa di anni per concludere il pro-cedimento.

È vero, e va tenuto ben presente,che il mediatore non è un giudice e,perciò non deve formulare giudizi,ma limitarsi a cercare l’incontro del-le volontà delle parti. Ma certo la co-gnizione completa della situazione difatto non potrà che giovargli nella de-licata opera di mediazione.

Come detto, il mediatore geometranon ha bisogno della nomina di unperito, tuttavia non deve nemmenopagarne lo scotto; perciò, qualora leparti siano d’accordo nell’affidare almediatore un incarico che vada oltrela consultazione dei documenti dipar te (sopralluoghi, accertamenti, in-dagini rilievi, ecc.), a norma del Re -go lamento della mediazione alle partiviene addebitata un’indennità per le

spese sostenute per le attività da svol-gersi fuori della sede della mediazio-ne, purché eccedenti le spese di avviodella mediazione. L’indennità è cal-colata sulla base della legge 8 luglio1980, n. 319 in tema di compensispettanti ai consulenti tecnici per leoperazioni eseguite su disposizionedell’autorità giudiziaria in materia ci-vile e penale e successive integrazio-ni e modificazioni.

In conclusione, in attesa delle pro-nunce della Corte Costituzionale suirilievi di incostituzionalità delle leggisulla mediazione, queste sono in vi-gore e pertanto vanno rispettate. Rap -presentano l’occasione di risolvere levertenze sul nascere, ma anche diquelle già in corso di causa. Chiunqueconosce lo stato della Giu sti zia inItalia, ma forse non a tutti è noto cheal Tribunale di Padova le nuove cau-se sono oltre 10.000 all’anno. Nontutte ricadenti fra le materie di media-zione obbligatoria, ma non per questoescluse da domande di mediazionevolontaria. Vero è che ciò comportaun’ulteriore spesa, peraltro in partedetraibile, ma potrebbe essere un va-lido tentativo di risolvere annose que-stioni, magari tra un rinvio e l’altro.

"I Manuali del Consiglio NazionaleGeometri e Geometri Laureati" è unanuova collana che si rivolge a quantipreparano l'esame di abilitazione allaprofessione di geometra e ageometri professionisti. Ognivolume affronta con tagliopratico-operativo temi di in-teresse per la professione.

Sul tema della mediazionesegnaliamo il Manuale delGeometra Me diatore e Con -ciliatore, di Filippo Vir cillo,Carlo Alberto Cal ca gno, editore UtetScienze Tecniche, 2011. Pa gine: 120. Inofferta euro 15,30 (18,00 -15%). Ilvolume è una guida di riferimento in-dispensabile per esercitare la media-zione e la conciliazione. Nella primaparte, un commento articolo per arti-colo della normativa, con pratici rife-rimenti alla professione del geometra.

Nella seconda parte, linee guida econsigli pratici su come condurre unaprocedura di mediazione.

Temi e Autori di questa collana sonoindividuati dal Consiglio Na -zio nale Geo metri e GeometriLau reati, coinvolgendo e -sper ti vicini al mondo dellapro fessione e le Asso ciazioniGeo me tri. Le AssociazioniGeo metri del Con siglio Na -zionale Geometri e GeometriLaureati hanno il compito di

predisporre contributi, linee guida, do-cumenti utili per la professione, cheverranno pubblicati nella collana "IManuali del CNG" di UTET ScienzeTecniche.

Per acquistare il volume on line: http://shop.wki.it/utet_scienze_tecniche/Libri/Manuale_del_Geometra_Mediatore_e_Conciliatore_s82483.aspx

IIll MMaannuuaallee ddeell ggeeoommeettrraa mmeeddiiaattoorree

Page 9: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

8 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

Mediazionecivile

Posizione del Parlamento europeosulla mediazione obbligatoria

Il tema della mediazione scuote ilmondo giuridico italiano contrappo-nendo diverse voci degli operatoridella giustizia. Da un lato vi è chi,arroccato su posizioni conservatrici,ve de il ricorso obbligatorio a questamodalità alternativa di risoluzionedelle controversie addirittura unaminaccia al diritto di difesa costitu-zionalmente garantito a cittadini poi-ché erode il ruolo monopolitisco del-l’avvocatura nella difesa delle particoinvolte nella controversia1; dall’al-tro vi è chi la considera una grandeopportunità sia per la deflazione deiruoli giudiziari, sia per il tentativo diintrodurre un mutamento nella cultu-ra italiana, notoriamente incline al li-tigio.2 La posta in palio è molto altae concerne non solo l’efficienza delsistema di tutele rimediali volte a ga-rantire i diritti dei cittadini, ma altre-sì riguarda il mantenimento della pa-ce sociale perché quando i consocia-ti non percepiscono più la garanziadei loro diritti possono cadere nellatentazione di farsi giustizia da sé.

In questo contesto si inserisce unaautorevole voce comunitaria; infattiil 13 settembre 2011 il Parlamentoeuropeo ha adottato la risoluzionesull’attuazione della direttiva sullamediazione negli Stati membri, l’im-patto della stessa sulla mediazione ela sua adozione da parte dei tribuna-li (2011/2026(INI)).

Nel primo “considerando”, il legi -slatore comunitario precisa che per“accesso alla giustizia” dovrebbe in-

tendersi l’accesso ad un adeguatoprocesso di composizione delle con-troversie per gli individui e le impre-se, che rappresenta uno degli obietti-vi principali della politica del l’U nio -ne europea al fine di istituire unospazio di libertà, sicurezza e giusti-zia. Ed a questa concezione di giusti-zia vie ne ricondotto il procedimentodi me diazione, in quanto valida al-ternativa al tradizionale approccioconflittuale.

In particolare, il Parlamento ri-chiama la direttiva 2008/52/CE, chepromuove la composizione amiche-vole delle liti, garantendo un’equili-brata relazione fra questa e i procedi-menti giudiziari e puntando ad isti-tuire un quadro che preservi i princi-pali vantaggi della mediazione, ov-vero la prevedibilità e la flessibilità,che dovrebbero guidare gli Statimembri al momento di redigere leleggi nazionali per l’attuazione delladirettiva stessa.

Nell’esaminare le modalità concui gli Stati membri hanno attuato leprincipali disposizioni della direttivasulla mediazione, l’atto comunitarioche si commenta prende in conside-razione: la possibilità che le giurisdi-zioni propongano la mediazione di-rettamente alle parti (articolo 5); lagaranzia di confidenzialità (articolo7); il carattere esecutivo degli accor-di derivati da una mediazione (arti-colo 6); gli effetti della mediazionesui termini di decadenza e di prescri-zione (articolo 8).

Il 13 settembre 2011il Parlamento europeoha adottatola risoluzionesull’attuazionedella direttivasulla mediazionenegli Stati membri,in cui incoraggiaa sviluppare programmiper promuovereuna conoscenza adeguata delle composizioni alternativedelle controversie.

di DD.. BBaauudduuiinn,, avvocato amministrativista, EE.. FFaalllleettttii,, docente di diritto privato comparato, LL.. MMoorreelllloo Presidente nazio-nale APM-Avvocati per la mediazione

Page 10: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

9CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

Gli articoli 5, 6, 7, 8della risoluzioneIl Parlamento europeo , [...]vista la direttiva 2008/52/CE delParlamento europeo [...]5. riconosce che l'articolo 5,paragrafo, 2, consente agli Statimembri di rendere obbligatorio ilricorso alla mediazione o di sottoporloa incentivi o a sanzioni, sia prima chedopo l'inizio della proceduragiudiziaria, a condizione che ciò nonimpedisca alle parti di esercitare il lorodiritto di accesso al sistemagiudiziario;6. constata che alcuni Stati europeihanno intrapreso varie iniziative perfornire incentivi finanziari alle partiche deferiscono cause allamediazione: in Bulgaria, le partiricevono un rimborso del 50%dell'imposta statale già versata per ildeposito della causa in tribunale, seessa viene risolta con successo graziealla mediazione, mentre la leggerumena prevede il rimborso totaledella tassa giudiziaria, se le partirisolvono un contenzioso attraverso lamediazione; rileva che la legislazioneungherese prevede disposizionianaloghe e che in Italia tutti gli atti egli accordi di mediazione sono esentida imposte di bollo e tasse;7. osserva che, oltre agli incentivifinanziari, taluni Stati membri il cuisistema giudiziario è oberato hannofatto ricorso a norme che rendonoobbligatorio avvalersi dellamediazione; nota che in tali casi lecause non possono essere depositatein tribunale fino a quando le parti nonavranno prima tentato di risolvere lequestioni tramite la mediazione;8. sottolinea che l'esempio piùlampante è il decreto legislativoitaliano n. 28 che punta a riformare ilsistema giuridico e ad alleggerire ilcarico di lavoro dei tribunali italiani,notoriamente congestionati, riducendoi casi e il tempo medio di nove anniper risolvere un contenzioso in unacausa civile; osserva che, comeprevisto, ciò non è stato accolto confavore dagli operatori, i quali hannoimpugnato il decreto dinanzi aitribunali e sono addirittura scesi insciopero.

In relazione alla confidenzialità del-la procedura di mediazione, il Par la -mento osserva che, fra gli Stati mem-bri, l’Italia adotta un approccio rigoro-so, mentre le norme svedesi sulla me -diazione stabiliscono che la confiden-zialità non è automatica e richiedonoun accordo fra le parti in tal senso.

Quanto, invece, alla esecutivitàdell’accordo di mediazione, si dedu-ce che la maggior parte degli Statimembri dispone di una procedura perconferire all’accordo transattivo dimediazione la stessa autorità di unadecisione giudiziaria. In particolare,si nota che ciò è conseguito median-te la presentazione dell’accordo altribunale o mediante la sua autentica-zione notarile. Basti pensare chementre in Grecia e in Slovenia la leg-ge prevede che un accordo di media-zione possa essere applicato dai tri-bunali, nei Paesi Bassi e in Germaniagli accordi possono acquisire caratte-re esecutivo come atti notarili.

Il legislatore europeo qualifica co-me essenziale la disposizione delladirettiva riguardante gli effetti dellamediazione sui termini di decadenzae prescrizione, in quanto assicura chele parti che scelgono la mediazionenel tentativo di comporre una dispu-ta, non siano ulteriormente privatedel diritto di essere ascoltate in tribu-nale, a causa del tempo trascorso inmediazione.

La risoluzione merita particolareattenzione nella parte in cui affermache le iniziative nazionali volte adandare oltre i requisiti fondamentalidella direttiva nel campo degli incen-tivi finanziari per la partecipazionealla mediazione e dei requisiti vinco-lanti di mediazione, contribuiscono auna composizione delle controversiepiù efficace e riducono il carico di la-voro dei tribunali.

Ad avviso di chi scrive, è ancor piùrilevante il punto della normativa inesame nella parte in cui riconosceche l’articolo 5, paragrafo 2, della di-rettiva 2008/52/CE consente agliSta ti membri di rendere obbligatorioil ricorso alla mediazione o di sotto-porlo a incentivi o a sanzioni, sia pri-ma che dopo l’inizio della proceduragiu di ziaria, a condizione che ciò non

impedisca alle parti di esercitare il lo-ro diritto di accesso al sistema giudi-ziario.

Il Parlamento, infatti, sottolineache l’esempio più lampante è il de-creto legislativo n. 28, con cui l’Italiasi è proposta di riformare il sistemagiuridico e di alleggerire il carico dilavoro dei tribunali italiani, notoria-mente congestionati, riducendo lecau se ed il tempo medio di nove anniper risolvere un contenzioso civile.

Inoltre, come già accennato, osser-va che la novità normativa ha trovatola forte opposizione di quella partedell’avvocatura particolarmente osti-le all’istituto della mediazione, tantoda depositare un ricorso al Tar delLazio, sede di Roma, contro il rego-lamento D.M. n. 180 del 2010, otte-nendo che il giudice amministrativosollevasse la questione di legittimitàcostituzionale, ancora pendente da-vanti al Giudice delle leggi.

Tuttavia, il legislatore comunitarioritiene che gli Stati membri la cui le-gislazione nazionale è andata oltre irequisiti di base della direttiva sullamediazione sembrano aver raggiuntorisultati importanti nella promozionedel trattamento non giudiziario dellecontroversie in materia civile e com-merciale.

A dimostrazione di quanto osser-vato dal Parlamento, ovvero che i ri-sultati raggiunti in Italia evidenzianoche la mediazione può contribuire auna soluzione extragiudiziale conve-niente e rapida delle controversie at-traverso procedure adeguate alle esi-genze delle parti, si deduce che inpoco più di tre mesi dall’introduzio-ne della mediazione come condizio-ne di procedibilità per molte dellecontroversie in materia civile, il nu-mero delle iscrizioni di procedimen-ti presso gli organismi accreditati ècresciuto del 28%, passando dalle5.070 di fine aprile alle 7.333 del 30giugno scorso. Inoltre, quando l’ade-rente com pare (27,76%), la maggiorparte del le mediazioni (58,44%) sichiude con la conciliazione e si evi-ta così il ricorso al tribunale.

Negli ultimi “considerando” dellarisoluzione, il Parlamento europeosottolinea le caratteristiche più age-

Page 11: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

10 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

Il primo “considerando”della risoluzionedel Parlamento europeo“A. Considerando che assicurare unmigliore accesso alla giustizia è unodegli obiettivi principali della politicadell'Unione europea per istituire unospazio di libertà, sicurezza e giustiziae che il concetto di accesso allagiustizia dovrebbe, in tale contesto,includere l'accesso a un adeguatoprocesso di composizione dellecontroversie per gli individui e leimprese”.

voli degli schemi alternativi di com-posizione delle controversie, che of-frono una soluzione pratica “su misu-ra”, che non potrebbe essere fornitada un giudice. In particolare, si ritieneche la mediazione possa condurre conmaggior probabilità ad un risultatoche soddisfi gli interessi di entrambele parti e che sia, di conseguenza,maggiormente accettato e rispettato.

Nell’incoraggiare la Commissioneeuropea ad esaminare, nella sua futu-ra comunicazione sull’attuazionedella direttiva 2008/52/CE, anchequei settori dove gli Stati membrihanno deciso di ampliare le misuredella direttiva al di là dell’ambito diapplicazione previsto, il legislatorecomunitario evidenzia che le autori-tà nazionali dovrebbero essere inco-raggiate a sviluppare programmi perpromuovere una conoscenza ade-guata delle composizioni alternativedelle controversie.

Per promuovere una migliore qua-lità della mediazione è necessario, silegge, stabilire norme comuni perl’accesso alla professione di media-tore e assicurare standard di forma-zione professionale elevati e l’accre-ditamento in tutta l’Unione.

A ciò si aggiunga, ed in conclusio-ne, l’importanza attribuita dal Par la -

men to europeo alle azioni a favoredell’istruzione, della sensibilizzazio-ne alla mediazione, nonché del raf-forzamento del ricorso alla media-zione da parte delle imprese e dei re-quisiti per l’accesso alla professionedi mediatore, al fine di raggiungereuna mag giore consapevolezza ecomprensione della mediazione.

1TAR Lazio, 12 aprile 2011, n. 3202: sitratta dell'ordinanza che ha sollevatola questione di costituzionalità del-l'art. 5 del d. lgs. 28/2010 in relazioneagli artt. 24, 76 e 77 della Costi uzione.In dottrina, G. Finocchiaro, Nota aT.A.R. del Lazio, 12 aprile 2011, sez. I,n. 3202, Giust. Civ. 2011, 5, 1379; S.Viotti, Le questioni di legittimità costi-tuzionale sulla mediazione civile ecommerciale, Giur. Merito 2011, 7-8,1944; R. Di Iorio, Prime applicazionidella «mediazione obbligatoria»:spunti di riflessione su una nuova for-ma di giurisdizione condizionata,Giur. Merito 2011, 9, 2151.2E. Zucconi Galli Fonseca, La nuovamediazione nella prospettiva europea:note a prima lettura, Riv. trim. dir.proc. Civ. 2010, 02, 653; R. Masoni,L'esercizio della delega in materia dimediazione finalizzata alla concilia-zione delle controversie civili e com-merciali di cui al d.lg. n. 28 del 2010,Giur. merito 2010, 05, 1212.

AAllllaa lluuccee ddeeggllii uullttiimmii pprroovvvveeddii--mmeennttii aaddoottttaattii ddaallllaa CCaassssaa ddii PPrree --vviiddeennzzaa iinn qquueessttii uullttiimmii dduuee aannnnii eenneellll’’oottttiiccaa ddii mmoonniittoorraarree ll’’aannddaammeenn--ttoo ddeeii ccoolllleegghhii pprroossssiimmii aallllaa ppeennssiioo--nnee,, vvoogglliiaammoo iissttiittuuiirree ppeerr ggllii iissccrriittttiiuunn aappppuunnttaammeennttoo ffiissssoo mmeennssiillee..

SSaarràà iinnffaattttii ppoossssiibbiillee pprreennoottaarree uunniinnccoonnttrroo ppeerr vveerriiffiiccaarree llaa pprroopprriiaa ppoossii--zziioonnee ddii ggeeoommeettrraa iissccrriittttoo aallllaa CCaassssaa,,ooggnnii sseeccoonnddoo ggiioovveeddìì ddeell mmeessee..

IInn qquueessttoo mmooddoo ssaarràà ppoossssiibbiillee eessaa--mmiinnaarree,, aaffffiiaannccaattii ddaallllaa sseeggrreettaarriiaaSStteeffaanniiaa FFoorrzzaann,, llee pprroobblleemmaattiicchheeccoonnttrriibbuuttiivvee ddeellll’’iissccrriittttoo.. IIll sseerrvviizziiooccoonn sseennttiirràà iinnffaattttii ddii mmoonniittoorraarree ee --vveenn ttuuaallii ““ppeennddeennzzee”” ccoonn llaa ccaassssaa ddiipprreevviiddeennzzaa ((aannnnuuaalliittàà nnoonn vveerrssaattee oo

vveerrssaattee ppaarrzziiaallmmeennttee)) oonnddee eevviittaarreeddii ccuummuullaarree aannnnii iimmpprroodduuttttiivvii ((nnoonnccoonntteeggggiiaabbiillii aaii ffiinnii ddeell ccaallccoolloo ddeellllaapprreessttaazziioonnee pprreevviiddeennzziiaallee)) oo ppeeggggiioo,,ddaa rreeggoollaarriizzzzaarree ppeerr aavveerree ddiirriittttoo aall--llaa ppeennssiioonnee..

NNeellll’’ooccccaassiioonnee ssii ppoottrraannnnoo eevvii--ddeennzziiaarree llee rreeggoollee cchhee ddiissttiinngguuoonnoo llaappeennssiioonnee ddii vveecccchhiiaaiiaa ddaa qquueellllaa ddiiaannzziiaanniittàà ddooppoo llee uullttiimmee mmooddiiffiicchheerreeggoollaammeennttaarrii ddeellllaa CCaass ssaa..

NNeell mmeessee ddii ddiicceemmbbrree llaa ddaattaa ffiiss--ssaattaa èè ggiioovveeddìì 1155 ddiicceemmbbrree ddaallllee1111,,3300 aallllee 1133,,3300,, pprreevviioo aappppuunnttaa--mmeennttoo ccoonn llaa sseeggrreetteerriiaa..

II DDeelleeggaattii CCaassssaa ddeell CCoolllleeggiioo ddii PPaaddoovvaaChiara Cattani e Oddone Zecchin

CCoonnssuulleennzzaa pprreevviiddeennzziiaallee

Page 12: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

11CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

NNoottiizziiee ddaall CCoonnssiigglliioo NNaazziioonnaalleePPRROOGGRRAAMMMMAA 22001122,, SSTTAANNDDAARRDD DDII QQUUAALLIITTÀÀ,, PPRREEVVEENNZZIIOONNEE IINNCCEENNDDII

IIll pprrooggrraammmmaa ddeell CCoonnssiigglliioo NNaazziioonnaallee ppeerr iill 22001122Il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, nel-

la seduta del 14 settembre 2011, ha definito le linee pro-grammatiche riguardanti le attività per l’anno 2012, chesono state illustrate nel corso dell’Assemblea dei Pre sidentidel 17 e 18 ottobre 2011. L’attività del Consiglio per il 2012,oltre allo svolgimento della normale attività istituzionale,dovrà far fronte ad alcuni impegni di particolare importan-za. Si tratta della modifica radicale del Rego lamen to che di-sciplinerà l’organizzazione, la governance, la giu risdizione ele competenze per il futuro della Cate go ria, così come ri-chiesto dalle recenti norme di legge. Inoltre si svolgerà aRoma in maggio la FIG Working Week (Federazione Inter -na zionale Geometri), con circa 1200 partecipanti prove-nienti da cento Paesi del mondo e la cui organizzazione ri-cadrà prevalentemente sul Consiglio Nazionale. Su questitemi saranno svolte assemblee dei presidenti dei Consiglidei Collegi e inoltre saranno sostenute le iniziative deglieventi organizzati dai Collegi.

PPuubbbblliiccaa ccoonnssuullttaazziioonnee ssttaannddaarrdd ddii qquuaalliittààIl Consiglio Nazionale, in collaborazione con UNI, ha preso

l’iniziativa di stabilire procedure standardizzate su cui unifor-mare lo svolgimento delle prestazioni professionali dei geo-metri. Le attività, già definite in relazione ai diversi ambiti dicompetenza, sono proposte alla pubblica consultazione deigeometri, che ha un ruolo fondamentale nella procedura diapprovazione degli standard. Tale consultazione si svolge at-traverso il collegamento al sito del Consiglio na zionale(www.cng.it), cliccando sull’icona “STANDARD DI QUALITÀ”.Da qui è possibile scaricare ogni singola specifica e formula-re osservazioni e pareri seguendo la procedura predisposta. Ilperiodo di pubblica consultazione è stabilito in cinque mesi.Suc ces sivamente le osservazioni pervenute saranno esami-nate dal gruppo di lavoro UNI-CNG e la specifica potrà esse-re definitivamente formulata garantendo la massima condi-visione possibile. Tale specifica rappresenta il modo in cui laprestazione dovrebbe essere correttamente svolta (la buonapratica o best practise). La cosa riveste importanza non soloper un corretto rapporto professionista-cliente, ma ancheper determinare più agevolmente l’equo compenso.

PPrreevveennzziioonnee iinncceennddii:: nnuuoovvoo rreeggoollaammeennttooSul sito dei Vigili del Fuoco (www.vigilfuoco.it), nella

sezione “Prevenzione incendi”, è pubblicato il Dpr 1 ago-sto 2011 n. 151 “Regolamento recante semplificazionedella disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzionedegli incendi”. Il nuovo Regolamento individua le attivi-tà soggette alla prevenzione incendi e introduce il prin-cipio di proporzionalità in base al quale gli adempimen-ti amministrativi saranno diversificati sulla base dellacomplessità del rischio. Per questo le attività sottoposteai controlli di prevenzione incendi sono state distinte intre categorie: categoria A, a basso rischio e standardiz-

zate; categoria B a medio rischio; categoria C a elevatorischio. È stato inoltre predisposto un vademecum che,attraverso esempi e illustrazioni, presenta le principalinovità introdotte dal Dpr 151/2011 e fornisce le istruzio-ni, per i cittadini e le imprese, per essere in regola con gliadempimenti di prevenzione incendi.

Inoltre, nello stesso sito dei Vigili del Fuoco, nella sezioneAmministrazione on line, è stato messo a disposizione unnuovo servizio che permette la compilazione guidata dellerelazioni tecniche da allegare ad alcune delle domande diprevenzione incendi, evitando gli errori formali e le omis-sioni. Non è una procedura obbligatoria.

NNuuoovvaa pprroocceedduurraa ee nnuuoovvii rreeqquuiissiittii ppeerr ll’’iissccrriizziioonnee nneeggllii eelleenn--cchhii lleeggggee eexx 881188 oorraa ddeeccrreettoo lleeggiissllaattiivvoo 88 mmaarrzzoo 22000066 nn.. 113399

Il DM 5 agosto 2011 determina i nuovi requisiti che iprofessionisti devono possedere per essere iscritti, a do-manda, negli elenchi del Ministero dell’Interno, dopo cheil DM 25 marzo 1985 è stato abrogato. Infatti ora la leg-ge di riferimento non è più la n. 818 del 1984, ma il de-creto legislativo 8 marzo 2006, n. 139.

I geometri, alla pari degli altri professionisti, che in-tendono iscriversi negli elenchi del Ministero dell’Internodopo il 27 agosto 2011, data di entrata in vigore del ci-tato decreto, devono avere due requisiti: risultare iscrit-ti, alla data della presentazione della domanda, all’Alboprofessionale; è stato quindi abrogato l’obbligo dei dueanni; essere in possesso dell’attestazione di frequenzacon esito positivo del corso base di specializzazione diprevenzione incendi; è stato perciò abrogato il requisitorelativo all’anzianità di almeno dieci anni di iscrizioneall’Albo. Restano validi i corsi autorizzati e i relativi effet-ti giuridici prodotti fino al 27 agosto 2011. Ciò significache possono iscriversi negli elenchi anche coloro chehanno ottenuto l’attestato dopo tale data, purché il cor-so che hanno frequentato sia iniziato prima. Per quantoriguarda i nuovi corsi, devono prevedere non meno di120 ore di insegnamento.

Restano valide le iscrizioni dei geometri già iscritti ne-gli elenchi alla data del 27 agosto 2011.

Tutti coloro che sono iscritti, sia di vecchia che di nuo-va iscrizione, devono effettuare corsi o seminari di ag-giornamento in materia di prevenzione incendi della du-rata complessiva di almeno quaranta ore. Tali corsi devo-no essere frequentati nell’arco di cinque anni dalla datadi iscrizione (per i nuovi iscritti) o dalla data di entrata invigore del decreto (27 agosto 2011) per i vecchi iscritti.In caso di inadempienza, il professionista è sospeso daglielenchi fino ad avvenuto adempimento.

I geometri che intendono iscriversi agli elenchi e chehanno sostenuto con esito positivo l’esame di fine corso,possono fare domanda al Collegio usando il modello che ilCollegio stesso ha predisposto, reperibile sul sitowww.geometri.pd.it, allegando l’attestato di frequenza.

Page 13: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

12 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

Protezionecivile

Un “Albo” di tecnici geometriper vari incarichi di consulenzaIl Collegio di Padova,in sinergia con gli altricollegi veneti, sta stipulando accordi conil Consiglio nazionalee il Dipartimentodi Protezione Civileper effettuare anchea Padova, un corsodi formazione perabilitare dei tecnici(nella fattispeciegeometri) alla verificadell’agibilità deifabbricati colpitida eventi calamitosidi qualsiasi speciee propedeuticoall’iscrizione negli albidi tecnici abilitatida costituire pressole regioni e pressoil DPC nazionale.

di PPaaoolloo PPooll, geometra

I gravi fatti del 2009 in Abruzzo, ele operazioni di soccorso che han-

no visto impegnati tanti nostri colle-ghi sia durante le prime fasi di emer-genza in qualità di volontari sia du-rante le successive fasi di verifica deifabbricati in qualità di tecnici esperti,hanno dimostrato, se ancora ce nefosse bisogno, la sensibilità e la com-petenza della categoria.

Dico sensibilità perché le fasi ine-renti gli interventi post sisma, effet-tuate in qualità di volontari di prote-zione civile, ci hanno visti impegnatiin modo del tutto gratuito, così comele successive operazioni di verificadei fabbricati; dico competenza per-ché chi meglio dei geometri, riesce aconiugare le conoscenze puramentetecniche che sono un bagaglio cultu-rale della categoria con quelle pretta-mente operative derivanti dall’espe-rienza di cantiere?

Oltre ai fatti abruzzesi, nel novem-bre dello scorso anno ci siamo anco-ra una volta dovuti cimentare nell’e-mergenza dovuta ad un episodio ca-lamitoso: l’alluvione del Veneto.

Anche qui la sensibilità e compe-tenza dimostrate hanno dato ancorpiù lustro alla nostra categoria, ed an-che qui, oltre agli interventi di soccor-so come volontari abbiamo prestatola nostra opera in terne di tecnici (col-laborando con architetti ed ingegneri)per stimare gratuitamente i danni su -biti dagli abitanti delle zone colpite,così da garantire alle aziende e priva-ti la possibilità di ottenere un giusto e

celere rimborso da parte delle ammi-nistrazioni pubbliche di riferimento.

Senza nulla togliere ai colleghi dialtre province e regioni, il Collegio diPadova da anni sta operando percreare all’interno della nostra catego-ria un gruppo di tecnici appositamen-te formati per intervenire in casi dicalamità naturale, ed ora, grazie allacollaborazione con gli altri Collegiveneti, il lavoro fatto finora sta perdare i suoi frutti.

Ho già avuto modo di scrivere suquesta rivista che alcuni colleghi pa-dovani sono stati formati dalla scuo-la di Protezione Civile di Longaronee dalla Provincia di Padova per potereffettuare la stesura di piani comuna-li di protezione civile (ovvero opera-re in fase di prevenzione), colleghiche, dopo aver superato le prove del-l’apposito corso di formazione, giàstanno operando su incarico dellaPro vincia per aggiornare o progettareil piano di emergenza per alcuni co-muni del padovano.

Ora stiamo facendo un ulteriorepasso in avanti visto che il nostroConsiglio Nazionale nel dicembrescorso ha stipulato una convenzionecon il Dipartimento di ProtezioneCivile per l’effettuazione di un cor-so di formazione per abilitare deitecnici (nella fattispecie geometri)alla verifica dell’agibilità dei fabbri-cati colpiti da eventi calamitosi diqualsiasi specie e comunque prope-deutico all’iscrizione negli albi ditecnici abilitati da costituire presso

Page 14: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

13CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

Gli scopi fondamentalidell’AssociazioneGeometri Volontariper la Protezione civile

Concorrere all’attività di protezionecivile sul territorio nazionale;

promuovere, nell’ambito delleattività e degli interventi di ProtezioneCivile, la figura dei geometri liberoprofessionisti iscritti negli Albi;

operare per la sensibilizzazione allaprevenzione dei possibili eventicalamitosi e per la salvaguardia dellapopolazione e dei territori econtribuire ad integrare e potenziarele risorse intellettuali ed operativedisponibili negli interventi diprotezione civile, collaborando con ilDipartimento della Protezione Civile(DPC) e le Autorità preposte;

compiere interventi di supportotecnico al soccorso in situazioni diemergenza, ovunque sul territorioNazionale mettendo a disposizionedel Dipartimento della ProtezioneCivile, e degli altri Enti Pubblici che nefacciano richiesta la conoscenza,l’esperienza e l’operatività dei propriassociati per rendere operativa lalogistica dei primi interventi, leverifiche statiche e quanto altronecessario per il concorso allagestione delle emergenze, allaprogrammazione e attuazione degliinterventi successivi;

costituire un elenco dei propriiscritti da comunicare al DPC ediffondere, nelle forme appropriate,presso i soggetti che possono averelegittimazione ed interesse aconoscere i nominativi e recapito deiprofessionisti volontari pronti adintervenire in materia di protezionecivile;

elevare la figura del geometra sulmodello degli altri paesi Europeifavorendo l’integrazione nel contestointernazionale.

Il Collegio è il punto di riferimento per “l’albo” nazionale

le regioni e presso il DPC nazionale.Grazie all’interessamento del col -

lega Giuseppe Merlino, detto cor so haavuto come collegio apripista il colle-gio di Chieti, dove si è concluso nelmese di luglio abilitando ben 38 colle-ghi che il 21 hanno ricevuto l’attesta-to abilitativo presso la sede della no-stra Cassa di Pre videnza a Roma, allapresenza del nostro presidente nazio-nale Fau sto Savoldi, dei funzionaridel Di partimento della Pro te zione Ci -vile di Roma e di numerosi colleghiintervenuti da vari collegi d’Italia.

Il Collegio di Padova, in sinergiacon gli altri collegi veneti, ha già

messo le basi e sta stipulando accor-di con il CNG ed il DPC per effettua-re lo stesso corso anche a Padova.Tuttavia, per esigenze manifestate dalDipartimento Protezione Civile, ta lecorso potrà essere programmato solonel 2012.

La convenzione tra CNG e DPC,come il corso sopra descritto, sono iprimi interventi della costituenda “As -sociazione Nazionale Geometri Vo -lontari per la Protezione Civile” checonta già la preadesione di più di mil-le geometri professionisti e che si pre-vede avrà la sua costituzione defini-tiva nel mese di settembre.

In concreto l’associazione garanti-rà la formazione di un “albo” di te -cnici riconosciuto dal CNG, dalDipartimento di Protezione Civile edalla regione Veneto, al quale affida-re incarichi di consulenza per la valu-tazione di agibilità di fabbricati, conparticolare riferimento ad edificipubblici, danneggiati a seguito di e -ven ti catastrofici (terremoti, alluvio-ni, dissesti) oltre agli interventi nellealtre attività di protezione civile.

Per tramite del Collegio, alcunicon siglieri da anni stanno cercando

di far nascere un gruppo “forte”, cheabbia le necessarie competenze perintervenire da professionista non so-lo nella fase di soccorso, ma anchenelle altre fasi di protezione civile(prevenzione, protezione e ricostru-zione, nonché nella fase di formazio-ne ai volontari), e questo è sicura-mente il momento di agire.

Chiunque fosse interessato ad ave-re maggiori notizie e/o approfondi-menti in merito può contattare i re-sponsabili presso il Collegio Geo -metri e Geometri Laureati di Pa dova.

Page 15: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

14 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA

CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAARREEGGOOLLAAMMEENNTTOO AALLBBOO DD’’OONNOORREE

Nella seduta del 27 settembre 2011 il Consiglio ha deliberato lacostituzione dell’Albo d’Onore del Collegio Geo metri e GeometriLaureati Padova. É un albo al quale vengono iscritti geometri,

non solo padovani, che abbiano conferito lustro alla professio-ne di geometra. I primi riconoscimenti saranno attribuiti nel2012.

AArrtt.. 11 -- DDeeffiinniizziioonnee ee ssooggggeettttii bbeenneeffiicciiaarriiL’iscrizione all’ALBO D’ONORE del Collegio Geometri e GeometriLaureati di Padova è riservata soltanto a persone viventi che, peropere compiute e/o pubblicazioni e/o altre importanti attività,abbiano conferito lustro alla figura professionale dei geometriancorché non iscritti o non più iscritti ad un Collegio.Potranno essere iscritti soltanto coloro che sono in possesso deldiploma di geometra.AArrtt.. 22 -- PPrroocceedduurree ppeerr ll’’iissccrriizziioonnee aallll’’AALLBBOO DD’’OONNOORREELa proposta di iscrizione all’ALBO D’ONORE deve essere avanza-ta, motivandola adeguatamente, da un Consigliere in carica delCollegio Geometri e Geometri Laureati di Padova che dovrà pro-durre adeguata relazione che illustri compiutamente la figuradel Candidato.L’iscrizione all’ALBO D’ONORE deve essere deliberata, con votofavorevole all’unanimità dei presenti, dal Con siglio del CollegioGeometri e Geometri Laureati di Pa dova.AArrtt.. 33 -- CCrriitteerrii ddii ccaarraatttteerree ggeenneerraallee:: rreeqquuiissiittii ddeell ccaannddiiddaattooIl Candidato è un geometra dotato di specchiata onorabilità,elemento che va considerato quale unico pregiudizio per il con-ferimento del riconoscimento.AArrtt.. 44 -- IIssccrriizziioonnee aallll’’AALLBBOO DD’’OONNOORREE:: oorrggaanniizzzzaazziioonnee ddeellll’’eevveennttooee ffoorrmmee ddii ppuubbbblliicciittààIl prestigioso riconoscimento sarà conferito nell’ambito di unacerimonia organizzata dal Collegio Geometri e Geo metri

Laureati di Padova anche attraverso il ricorso a patrocini e spon-sorizzazioni e con il contributo finanziario, organizzativo e logi-stico del Collegio stesso e della Fon da zi one Geometri delGattamelata - Padova.La cerimonia dovrà tenersi, di norma, contestualmente alla pri-ma consegna annuale dei timbri ordinari.L’iscrizione all’ALBO D’ONORE, rappresentando un momento si-gnificativo della vita del Collegio, dovrà essere pubblicizzata at-traverso i canali di comunicazione istituzionale.All’iscritto sarà consegnato un timbro massiccio riportante, ol-tre a COGNOME e NOME anche ALBO D’ONORE DEL COLLEGIOGEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA N...; L’iscrizione all’ALBO D’ONORE, consentirà, previa richiesta e allecondizioni previste, di usufruire dei servizi offerti dal Collegio.L’iscrizione all’ALBO D’ONORE non dà la facoltà all’esercizio del-la libera professione.L’iscrizione all’ALBO D’ONORE ha validità perpetua.L’iscrizione all’ALBO D’ONORE viene meno in caso di:- Accertata falsità delle ragioni che hanno determinato l’iscri-

zione;- Sopraggiunta carenza dei requisiti di cui al precedente art. 3.Tali condizioni devono essere accertate con delibera delConsiglio del Collegio all’unanimità dei presenti.AArrtt.. 55 -- DDiissppoossiizziioonnii ffiinnaalliiIl Presente regolamento potrà essere modificato con delibera delConsiglio del Collegio all’unanimità dei presenti.

PEC: comunicarla al Collegio. Il 29 novembre 2011 è sca-duto il termine ultimo per l’acquisizione della PEC e la co-municazione al Col le gio. Si ricorda che è necessario adem-piere a tale ob bligo, derivante dalla legge n. 2/2009 di con-versione del D.L. 185 del 29/11/2009. In caso di inadem-pienza è prevista una sanzione da 206 euro a 2065 euro. Laposta elettronica certificata è si usa tra le pubbliche ammi-nistrazioni, le aziende e i privati cittadini, dando valore le-gale alle e-mail scambiate, e sostituisce le tradizionali noti-fiche a mezzo postale (raccomandate con ricevuta di ritor-no) e fornendo lo stesso valore giuridico delle ricevute.Formazione e crediti. Chiunque sia iscritto all’albo pro-fessionale ha l’obbligo (pena provvedimento disciplinare)della formazione continua professionale, a partire dal 1°gennaio successivo all’anno di iscrizione all’albo. Il nume-ro minimo dei crediti obbligatori per ogni iscritto all’albo èsuddiviso a seconda degli anni di iscrizione. La tabella èpubblicata nel n. 4/2011 di Pitagora e scaricabile dal sitodel Collegio.A corsi e seminari organizzati dai Collegi dei geometriprovinciali o da strutture esterne convenzionate vengonoattribuiti i crediti nella misura di n. 1 CFP ogni due ore dicorso frequentato. I seminari (da non confondere con icorsi) possono avere una durata massima di un giorno conl’attribuzione di un numero di CFP da 1 a 4. A corsi e se-

minari non organizzati dai Collegi dei geometri provin-ciali o da strutture esterne convenzionate vengono ricono-sciuti n. 1 CFP per i seminari e CFP pari ad un quarto del-le ore per i corsi. Esempio: per un corso di 40 ore verran-no riconosciuti n. 5 CFP. Per l’attribuzione dei crediti ine-renti a tali corsi e seminari si deve contattare il proprioCollegio inviando idonea documentazione consistentenell’attestato di partecipazione e il programma del corso.I crediti formativi di ogni iscritto sono contenuti nel Li -bretto della Formazione, inserito nella banca dati del Con -siglio Nazionale Geometri consultabile on line. Per acce-dere al proprio libretto della formazione, l’iscritto devecollegarsi al sito del Consiglio nazionale www.cng.it,cliccare sulla voce “formazione”, compilare il form d’ac-cesso ed entrare nella sezione gestione crediti formativi.Se si è dimentica la password, rivolgersi alla segreteriadel Collegio dei Geometri che provvederà al reset.Badge (tessera magnetica). A ogni iscritto al Collegio èstata attribuita una tessera utile per la registrazione velo-ce della partecipazione all’evento formativo, al momentodi ingresso. Tale tessera è ritirabile in collegio, negli ora-ri di segreteria, al costo di 20 euro più Iva. Si raccoman-da di presentarsi ai corsi con la tessera, non solo per velo-cizzare le operazioni di ingresso, ma anche per garantireche la presenza è stata registrata.

PPEECC,, FFOORRMMAAZZIIOONNEE,, CCRREEDDIITTII

Page 16: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

15CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

AABBAANNOO TTEERRMMEEvia Stella, 116tel. 049.8245308, fax 049 [email protected]ì dalle 15,30 alle 17,30,mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13.Chiuso il martedì e giovedì

AAGGNNAAvia Roma, 28 - tel. [email protected]

martedì: 8.30-2.30 e 16.00–8.00venerdì: 8.30–2.30

AALLBBIIGGNNAASSEEGGOOvia Milano, 7tel. 049.8042273, fax: [email protected] martedì e giovedì: 15,30-17,30venerdì: 10,00-12,30

AANNGGUUIILLLLAARRAA VVEENNEETTAApiazza de Gasperi, 7, tel. 049.5387001martedì e giovedì 9.30-12.30sabato su [email protected] certificata:[email protected] to.net

AARRQQUUÀÀ PPEETTRRAARRCCAApiazza S. Marco, 1, tel. 0429.777100martedì 10.00 - 12.30giovedì 15.30 - 17.30ed. privata: [email protected]

AARRRREEvia Roma, 94tel. 049.5389008martedì e giovedì 9.30-12.30Responsabile Settore Tecnico: [email protected] del procedimento: e-mail: [email protected]

AARRZZEERRGGRRAANNDDEEvia Roma, 104, tel. 049.9720088lunedì, martedì 8,30-12sabato [email protected]

BBAAGGNNOOLLII DDII SSOOPPRRAApiazza Marconi, 57tel.049.9579117/118lunedì e mercoledì [email protected]@comune.bagnoli.pd.it

BBAAOONNEEpiazza XXV Aprile, 1, tel. 0429.603472giovedì 9.00-12.30, [email protected]

BBAARRBBOONNAAvia Roma, 1 tel. 0425.607093martedì [email protected]

BBAATTTTAAGGLLIIAA TTEERRMMEEvia A. Volta, 4, tel.049.525162martedì e venerdì 8.30-10.30giovedì [email protected]

BBOOAARRAA PPIISSAANNIIpiazza Athesia, 2, tel. 0425.484008lunedì 15.30 - 17.30mercoledì 10.00 - 13.00sabato 10.00 - [email protected]

BBOORRGGOORRIICCCCOOviale Europa, 10, tel. 049.9337920lunedì 10.30 - 13.00mercoledì 16.00-18.00giovedì 10.30 - [email protected]

BBOOVVOOLLEENNTTAAvia Mazzini, 17, tel. 049.5386054mercoledì, giovedì, venerdì 11.00-12.00martedì [email protected]

BBRRUUGGIINNEEvia Roma, 34, tel. 049.5806581martedì 9.00-12.30giovedì 9.00-12.30; 15.00- 8.00sabato 9.00-12.30 (solo ritiro atti)[email protected]

CCAADDOONNEEGGHHEEpiazza Insurrezione, 1, tel. 049.8881701Lunedì e giovedì [email protected]

CCAAMMPPOODDAARRSSEEGGOOpiazza Europa, 1, tel. 049.9299811lunedì 9.00-13.00mercoledì 15.30-18.30sabato [email protected]

CCAAMMPPOODDOORROOvia Municipio, 2tel. 049.9065011, interno 40martedì 10.00-13.00; 16.00-18.00giovedì 12.00 - 13.00sabato [email protected]

CCAAMMPPOOSSAAMMPPIIEERROOpiazza Castello, 35, tel. 049.9315279lunedì 9.00-12.30mercoledì 9.00-12.30; 15.00-18.00venerdì 9.00-12.30sabato 9.00 - 12.00 (sportello ammi-nistrativo)[email protected]

CCAAMMPPOO SSAANN MMAARRTTIINNOOvia Breda, 2, tel. 049.9698921martedì 10.00-12.30; 17.00-19.00

(su appuntamento)venerdì 10.00 [email protected]

CCAANNDDIIAANNAAvia Roma, 40, tel. 049.5349603martedì 8.30-12.00giovedì 15.00-17.30venerdì [email protected]

CCAARRCCEERRIIvia Roma, 22, tel. 0429/619835 (ap-puntamento)martedì 9.30-12.30sabato 9.30-11.30

[email protected]

CBA

In questo inserto staccabile riportiamo l’indirizzo, il nu me ro di tele-fono, la posta elettronica e gli orari degli uffici tecnici dei co muni dellaprovincia di Padova. È un prontuario utile che i geo metri possono tene-re sempe a portata di mano, per non per dere tempo. Una precedenteedizione era stata fatta nel 2004. I dati sono aggiornati ad ottobre 2011.

SSPPEECCIIAALLEE UUFFFFIICCII TTEECCNNIICCII DDEELLLLAA PPRROOVVIINNCCIIAA DDII PPAADDOOVVAA

Page 17: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

16 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

CCAARRMMIIGGNNAANNOO DDII BBRREENNTTAAvia Marconi, 1, tel. 049.9430355lunedì 10.30-12.00mercoledì [email protected]

CCAARRTTUURRAApiazza De Gasperi, 7, tel. 049 9555612martedì e giovedì 9.00-13.00

CCAASSAALLEE DDII SSCCOODDOOSSIIAApiazza Matteotti, 52, tel. 0429.847585tutti i giorni [email protected]

CCAASSAALLSSEERRUUGGOOpiazza Aldo Moro,1, tel. 049.8742811martedì 10.00-13.00; 15.30-17,30giovedì 11.00-13.00

CCAASSTTEELLBBAALLDDOOvia Matteotti, 11, tel. 0425.546286 lunedì, mercoledì e venerdì [email protected]

CCEERRVVAARREESSEE SSAANNTTAA CCRROOCCEEpiazza Aldo Moro, 9 (Fossona)tel. 049.9915010lunedì 8.30 - 12.30giovedì 15.30 - [email protected]

CCIINNTTOO EEUUGGAANNEEOOvia Roma, 20 (Fontanafredda)tel. 0429.94083martedì 9.30 - 12.30giovedì 16.00 - [email protected]

CCIITTTTAADDEELLLLAAvia Indipendenza, 41, tel. 049.9413534Con prenotazione: Lunedì 9.00-13.00Mercoledì 15.00-18.00Venerdì 9.00-13.00Sportello Front Office:Lunedì 9.00-12.30; 16.00-18.00Martedì 10.00-13.15Mercoledì 10.00-12.30; 16.00-18.00Giovedì e venerdì [email protected]@cert.ip-veneto.net

CCOODDEEVVIIGGOOvia V. Emanuele III, 33tel. 049.5817006martedì e giovedì [email protected]

CCOONNSSEELLVVEEpiazza XX settembre, 32tel. 049.9596511mercoledì e venerdì 10.00-12.00giovedì 16.00 - [email protected]

CCOORRRREEZZZZOOLLAAvia Garibaldi, 41, tel. 049.5807007martedì e giovedì 9.30-12.30martedì pomeriggio 15.00 - 17.30

CCUURRTTAARROOLLOOvia Gorizia, 2, tel. 049.9699968su [email protected]

DDUUEE CCAARRRRAARREEvia Roma, 74, tel. 049.9124420lunedì e giovedì 8.30-13.00martedì [email protected]

EESSTTEEpiazza Maggiore, 6, tel. 0429.617580lunedì e venerdì 8.30-10.30(professionisti previo appuntamento);10.30-12.30 pubblicomercoledì 15.00-16.00 (professioni-sti previo appuntamento);16.00-17.30 pubblico

FFOONNTTAANNIIVVAApiazza Umberto I°, 1, tel. 049.5949921solo professionisti lunedì10.00-12.30martedì 17.00-19.00giovedì [email protected]

GGAALLLLIIEERRAA VVEENNEETTAAvia Roma, 174, tel. 049.5969153lunedì e mercoledì 10.00-13.00martedì 17.00 - 18.30giovedì 10.00-13.00 e 17.00-18.30sabato 10.00 - 12.30

GGAALLZZIIGGNNAANNOO TTEERRMMEEpiazza Marconi, 1, tel. 049.9130041lunedì e mercoledì [email protected]

GGAAZZZZOOvia IV novembre, 1, tel. 049.9425878mercoledì e venerdì [email protected]

GGRRAANNTTOORRTTOOvia Roma, 18, tel. 049.5960003martedì 9.00-13.00 e 17.00-19.00giovedì [email protected]

GGRRAANNZZEEvia Libertà, 15, tel. 0429.98734lunedì 10.00-12.00giovedì [email protected]

LLEEGGNNAARROOpiazza Costituzione 16, tel. 049.8838942martedì 9.00-12.30 e 15.00 - 17.30giovedì 9.00 - [email protected]

LLIIMMEENNAAvia Roma, 44, tel. 049.8844348lunedì, mercoledì 9.30-13mercoledì 15.30 - 18.00sabato [email protected]

LLOORREEGGGGIIAAvia Roma, 6, tel. 049.9304160lunedì, mercoledì, sabato [email protected]

LLOOZZZZOO AATTEESSTTIINNOOpiazza V. Emanuele II, 1, tel. 0429.94853lunedì e sabato 8.00-13.00martedì [email protected]

MMAASSEERRÀÀ DDII PPAADDOOVVAApiazza Municipio, 41 tel. 049.8864100lunedì 10.00-12.00giovedì [email protected]

MMAASSIIpiazza Libertà 1/3, tel. 0425.591130lunedì 10.00-13.00 e 16.00-18.00giovedì [email protected]

MMAASSSSAANNZZAAGGOOvia Roma, 59, tel. 049.5797001mercoledì e venerdì 11.00-13.00giovedì [email protected]

MMEEGGLLIIAADDIINNOO SSAANN FFIIDDEENNZZIIOOvia G. Matteotti, 1, tel. 0429.843199martedì 16.00-18.00mercoledì e venerdì [email protected]

D

E

F

G

L

M

Page 18: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

17CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

MMEEGGLLIIAADDIINNOO SSAANN VVIITTAALLEEpiazza Matteotti, 8, tel. 0429.88003lunedì 10.00-12.30giovedì [email protected]

MMEERRLLAARRAApiazza Martiri della Libertà, 9tel. 0429.85015lunedì, martedì, venerdì 7.30-12.30lunedì [email protected]

MMEESSTTRRIINNOOpiazza IV novembre, 30 tel. 049.9002611su appuntamento martedìgiovedì [email protected]

MMOONNSSEELLIICCEEpiazza San Marco, 1, tel. 0429.786918lunedì, venerdì 11.00-12.30martedì 15.30-17.30 solo tecnicisu [email protected]

MMOONNTTAAGGNNAANNAAvia Carrarese, 14, tel. 0429.81247lunedì e giovedì 10.30 - [email protected]

MMOONNTTEEGGRROOTTTTOO TTEERRMMEEpiazza Roma, 1, tel. 049.8928743 martedì 10.30-13.00giovedì 15.30-18.30venerdì 11.30-13.00 solo professionistisu appuntamento

NNOOVVEENNTTAA PPAADDOOVVAANNAAvia Roma, 4, tel. 049.8952160martedì 8.30-12.30giovedì 15-18.30venerdì 8.30-12.30 (su appuntamento)[email protected]

OOSSPPEEDDAALLEETTTTOO EEUUGGAANNEEOOpiazza S. Pertini, 8, tel. 0429.90683martedì e giovedì 11.00-12.30sabato [email protected]

PPAADDOOVVAASSeettttoorree EEddiilliizziiaa PPrriivvaattaaPalazzo Sarpi - via Fra' P. Sarpi 2

tel. 049.8204707www.padovanet.it/edilprivatamartedì e giovedì [email protected] pprraattiicchhee eeddiilliizziiee ((CCoonnsseeggnnaaee rriittiirroo ddeellllee pprraattiicchhee))tel. 049.8204680lunedì e venerdì 12.00-13.00martedì 09.00-13.00giovedì 09.00-15.00PPuunnttoo IInnffoorrmmaazziioonnee PPrrooffeessssiioonniissttiiPresso settore edilizia privatatel. 049.8204655martedì e venerdì 9.00-13.00

PPEERRNNUUMMIIAApiazza Ruzzante, 1, tel. 0429.779040lunedì 8.45-12.30martedì e giovedì 15.30-18

PPIIAACCEENNZZAA DD''AADDIIGGEEpiazza Caduti Libertà, 174tel. 0425.55012martedì 10.00-13.00giovedì 10.00-13.00 e [email protected]

PPIIAAZZZZOOLLAA SSUULL BBRREENNTTAAviale Camerini, 3, tel. 049.9697939lunedì, mercoledì e venerdì 8.30-12.30mercoledì 17.00-19.00

PPIIOOMMBBIINNOO DDEESSEEpiazza Palladio, 1, tel. 049.9369450martedì 09.00-13.00giovedì 09.00-13.00; [email protected]

PPIIOOVVEE DDII SSAACCCCOOpiazza Matteotti, 4I tecnici ricevono solo su appunta-mento. Tel. 049. 970 9408martedì 15.30-18.00mercoledì e venerdì 11.30-13.00

PPOOLLVVEERRAARRAApiazza San Fidenzio, 8, tel. 049.9774823martedì 16.00-19.00giovedì [email protected]

PPOONNSSOOvia Vittorio, 33, tel. 0429.656108martedì e venerdì 10.00-12.30mercoledì su [email protected]

PPOONNTTEELLOONNGGOOsede staccata: l.go Cav. V. Veneto, 3tel. 049.9779028lunedì, e martedì 9.00-12.00giovedì [email protected]

PPOONNTTEE SSAANN NNIICCOOLLÒÒviale del Lavoro, 1, tel. 049.8968686

Sportello edilizio per ritiro permessi acostruire, certificazioni e altra modu-listica:

Martedì 9.00-12.00Mercoledì 12.00-13.00Venerdì 10.00-13.00

Ricevimento del personale tecnicoper informazioni urbanistico-edilizie:

Martedì 9.00-12.00Venerdì [email protected]

PPOOZZZZOONNOOVVOOvia Roma, 29, tel. 0429.773222martedì 10.00-12.00; 15.00 17.00giovedì 10.00-12.00ediliziaprivata@comune.pozzono-vo.pd.itediliziaprivata@pec.comune.poz-zonovo.pd.it

RROOVVOOLLOONNpiazza Marconi 1, Bastia, tel. 049.9910017mercoledì (solo privati) 11.00-13.00(solo tecnici) 15,00-18,00

RRUUBBAANNOOvia A. Rossi n. 11, tel. 0498739283lunedì, mercoledì, venerdì 9.00-10.00martedì e giovedì [email protected]

SSAACCCCOOLLOONNGGOOvia Roma, 27, tel.049.8739850/851lunedì 15.30-18.30mercoledì 11.00-13.00venerdì su appuntamento [email protected]@comune.saccolongo.pd

SSAALLEETTTTOOvia Roma, 28, tel. 0429.89152lunedì 16-18mercoledì 11,00-12,00venerdì 11.00-13.00 o su [email protected]

SSAANN GGIIOORRGGIIOO DDEELLLLEE PPEERRTTIICCHHEEvia Canonica, 4, tel. 049.9374750lunedì, mercoledì e sabato 9.30-13.00martedi [email protected]

S

R

P

O

N

Page 19: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

18 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

SSAANN GGIIOORRGGIIOO IINN BBOOSSCCOOvicolo Bembo, tel. 049.9453231martedì 9.30-12.30; 15.30-18.30venerdì 10.00- [email protected]

SSAANN MMAARRTTIINNOO DDII LLUUPPAARRIIlargo Europa, 5, tel. 049.5952392martedì 10.30-12.30giovedì 10.30-12.30; 17.00-18.00sabato [email protected]

SSAANN PPIIEETTRROO IINN GGUUpiazza Prandina, 37, tel. 049.9458125martedì 11.00-13.00;17,00-19.00venerdì 11.00-13.00ritiro documenti: lunedì, mercoledì e giovedì 10,30-12,[email protected]

SSAANN PPIIEETTRROO VVIIMMIINNAARRIIOOvia Marconi, 26, tel. 0429.760111martedì 10.00-13.00; 15.30-18.00giovedì [email protected]

SSAANNTTAA GGIIUUSSTTIINNAA IINN CCOOLLLLEEpiazza dei Martiri, 3, tel. 049.9304450lunedì 15.30-18.00mercoledì e venerdì [email protected]

SSAANNTTAA MMAARRGGHHEERRIITTAA DD’’AADDIIGGEEvia Roma, 158, tel. 0429.86117, int. 3lunedì, 10.00-12.30; 15.30-16.30mercoledì e venerdì [email protected]

SSAANNTT’’AANNGGEELLOO DDII PPIIOOVVEE DDII SSAACCCCOOpiazza IV novembre, 33, tel. 049.9793911martedì 15.30-18.30giovedì [email protected]

SSAANNTT’’EELLEENNAAvia 28 aprile, 1, tel. 0429.98695mercoledì e venerdì [email protected]

SSAANNTT’’UURRBBAANNOOvia Europa, 20, tel. 0429.96023lunedì su appuntamentomartedì e giovedì [email protected]

SSAAOONNAARRAApiazza Maria Borgato Soti, 11tel. 049.8282532/520lunedì 9.00-12.00mercoledì (solo tecnici) [email protected]

SSEELLVVAAZZZZAANNOO DDEENNTTRROOpiazza G.Puchetti, 1, tel. 049.8733977lunedì e venerdì 10.00-12.30

mercoledì 16.00-18.00 (su appunt.)[email protected]

SSOOLLEESSIINNOOvia 28 aprile, 3, tel. 0429.771608da lunedì a sabato 9.00-13.00giovedì anche [email protected]

SSTTAANNGGHHEELLLLAApiazza R. O. Pighin, 38tel. 0425.458 140lunedì, mercoledì e sabato 9.00-12.00

TTEEOOLLOOvia Euganea Treponti, 34tel.049.9998517/519martedì 17.00 - 18.00giovedì e venerdì 10.00 - [email protected]

TTEERRRRAASSSSAA PPAADDOOVVAANNAAvia Roma, 54, tel. 049.9500464lunedì e mercoledì 9.00-12.30giovedì [email protected]

TTOOMMBBOOLLOOvia Vittorio Veneto, 16, tel. 049.5968322martedì dedicato ai professionisti suappuntamento: tel. esclusivamenteil lunedi, dalle 10.00 alle 12.30 al n.049.5968322 (digitare il tasto 9)giovedì e sabato [email protected]

TTOORRRREEGGLLIIAAlargo Marconi, 1, tel. 049.9930128martedì 9.00-13.00giovedì [email protected]

TTRREEBBAASSEELLEEGGHHEEpiazza Principe di Piemonte, 12tel. 049.9319561lunedì 15.00-18.00mercoledì 9.00-13.00venerdì 9.00-13.00 (su appuntamento)sabato 9.00-13.00 (sportello per il cittadino)[email protected]

TTRRIIBBAANNOOpiazza Martiri della Libertà, 6tel. 049.5342006martedì 9.30-12.30giovedì 9.30-12.30; [email protected]

UURRBBAANNAAvia Roma, 409, tel. 0429.849560

martedì, giovedì e sabato 10.30-12.30martedì anche 16.00 - [email protected]

VVEEGGGGIIAANNOOpiazza F. Alberti, 1, tel. 049.5089005lunedì e mercoledì 15.30-17.30venerdì 10.00-13.30 (solo professionisti)[email protected]

VVEESSCCOOVVAANNAAvia Roma, 32, tel. 049.450018martedì e giovedì 10.00-12.30venerdì 10.00-12.30 (professionisti)[email protected]

VVIIGGHHIIZZZZOOLLOO DD''EESSTTEEvia Roma, 16, tel. 0429.99044martedì e venerdì [email protected]

VVIIGGOODDAARRZZEERREEvia Ca' Pisani, 74, tel. 049.888834martedì 9.00-13.00giovedì 9.00-13.00; [email protected]

VVIIGGOONNZZAAvia Cavour, 10, tel. 049.8090307lunedì 11.00-13 (su appuntamento)mercoledì 15.30-18.00giovedì [email protected]

VVIILLLLAA DDEELL CCOONNTTEEpiazza Vittoria, 12, tel. 049.9394825martedì 9.30-13.00sabato [email protected]

VVIILLLLAA EESSTTEENNSSEEpiazza Abate G. Valentinelli, 5tel. 0429.660122martedì, giovedì e sabato [email protected]

VVIILLLLAAFFRRAANNCCAA PPAADDOOVVAANNAApiazza Marconi, 6, tel. 049.9098911lunedì e giovedì 9.30-12.30martedì 16.30-18.15sabato 9.30-11.00

VVIILLLLAANNOOVVAA DDII CCAAMMPPOOSSAAMMPPIIEERROOvia Caltana, 156, tel. 049.9222133martedì 9.00-13.00giovedì 15.00-17.30 (professionisti)[email protected]

VVOO''piazza Liberazione, 1, tel. 049.994.00.27martedì 10.00-12.30; 15.00-17.00giovedì [email protected]

T

V

U

Page 20: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

19CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

Piano casadel Veneto

Che cosa è cambiato trail primo e il secondo piano casa

La relazionesi soffermasugli aspetti essenziali:la soppressionedelle caratteristichedi pertinenzialitàe accessorietà del corpo separato, la possibilitàdi incremento del 15%di ampliamento, in caso l’edificio passiin classe B, applicabileanche alle demolizioniparziali; captazionedell’energia solarenelle serre bioclimatiche,la possibilità diapplicazione della leggeagli edifici ricadenti inCentro Storico, lapossibilità di modificarela destinazione d’usodegli edifici.

di AArrmmaannddiinnoo SSttooppppaa,, ingegnere, Capo Settore Edilizia Privata del Comune di Padova

Prima di sviluppare alcuni temi speci-fici (altri saranno svolti dai diversi

relatori) ritengo opportuno e len care bre-vemente le principali novi-tà della L.R. 13/2011-legge di proroga, con mo-difiche, della L.R. 14/2009- rispetto al testo originario,sorvolando su alcuni aspet-ti aventi carattere di preci-sazioni o su norme di con-torno a carattere perma-nente - inerenti, ad esem-pio, la modifica dell’arti-colo 12 della legge riguardante la nor-mativa in favore dei disabili, o suitempi di approvazione dei piani urba-nistici attuativi - e soffermandoci suquelle essenziali che hanno modifica-to il sistema di incentivazione della

legge ai fini di rilancio dell’econo-mia, più suscettibili di generare consi-stenti effetti immediati:

1. all’articolo 2, comma2: la soppressione dellecaratteristiche di perti-nenzialità e accessorietàdel corpo separato, percui è possibile oggi rea-lizzare l’ampliamentoanche con un corpo se-parato a carattere prin -cipale: in pratica, una co-struzione autonoma con

creazione di una o più nuove unitàimmobiliari;2. all’articolo 2, comma 5 bis: l’intro-duzione di una nuova possibilità diincremento della percentuale di am-pliamento, pari ad un ulteriore 15%,

Il convegno sul piano casa dellaRegione Veneto, che il Collegio haorganizzato il 4 novembre scorso, haavuto grande affluenza. Ha introdot-to e coordinato i lavori il presidentePierluigi Capuzzo. I relatori eranol’ing. Armandino Stoppa caposettore

Edilizia Privata del Co mu ne diPadova, e gli avvocati Ste fa no Bi go -laro e Alessandro Veronese.Pubblichiamo l’intervento dell’in-

gegnere Armandino Stoppa, messo adisposizione del Collegio dall’autorestesso.

Premessa

Page 21: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

20 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

Gli articoli del Piano casacon effetti immediati

Articolo 2, comma 2L’ampliamento di cui al comma 1 deveessere realizzato in aderenza rispetto alfabbricato esistente o utilizzando uncorpo edilizio contiguo già esistente;ove ciò non risulti possibile oppurecomprometta l’armonia estetica delfabbricato esistente può essereautorizzata la costruzione di un corpoedilizio separato.

Articolo 2, comma 5 bisLa percentuale di cui al comma 1 èelevata di un ulteriore 15 per cento pergli edifici residenziali, purché vi sia uncontestuale intervento diriqualificazione dell’intero edificio chene porti la prestazione energetica, comedefinita dal decreto legislativo 19agosto 2005, n. 192 “Attuazione delladirettiva 2002/91/CE relativa alrendimento energetico nell’edilizia” e daldecreto del Presidente della Repubblica2 aprile 2009, n. 59 “Regolamento diattuazione dell’articolo 4, comma 1,lettere a) e b), del decreto legislativo 19agosto 2005, n. 192, concernenteattuazione della direttiva 2002/91/CEsul rendimento energetico in edilizia” esuccessive modificazioni, allacorrispondente classe B.

Articolo 3, comma 2Per incentivare gli interventi di cui alcomma 1 finalizzati al perseguimentodegli attuali standard qualitativiarchitettonici, energetici, tecnologici e disicurezza in deroga alle previsioni deiregolamenti comunali e degli strumentiurbanistici e territoriali, comunali,provinciali e regionali, sono consentitiinterventi di demolizione e ricostruzioneanche parziali che prevedano aumentifino al 40 per cento del volumedemolito per gli edifici residenziali e finoal 40 per cento della superficie copertademolita per quelli adibiti ad usodiverso, purché situati in zonaterritoriale propria e solo qualora per laricostruzione vengano utilizzatetecniche costruttive di cui alla leggeregionale 9 marzo 2007, n. 4 “Iniziativeed interventi regionali a favoredell’edilizia sostenibile”. A tali fini laGiunta regionale, entro sessanta giornidall’entrata in vigore della presentelegge, integra le linee guida di cuiall’articolo 2 della legge regionale n.4/2007, prevedendo la graduazione dellavolumetria assentibile in ampliamentoin funzione della qualità ambientale edenergetica dell’intervento.

in caso l’edificio nel suo complessoconsegua, attraverso una riqualifica-zione, una prestazione energeticacorrispondente alla classe B , ai sensidel D.Lgs. 192/2005 e s.m.i.;3. all’articolo 3, comma 2: la precisa-zione che lo stesso è applicabile an-che alle demolizioni parziali;4. all’articolo 5 (norma a carattere per-manente): l’estensione delle tipologiedi sistemi di captazione dell’energia so -lare alle serre bioclimatiche, pareti adaccumulo e muri collettori, le cui carat-teristiche devono essere definite da unulteriore provvedimento regionale;5. all’articolo 9, comma 1: l’introdu-zione della possibilità di applicazionedella legge agli edifici ricadenti inCentro Storico, purché privi di gradodi protezione e nel rispetto dei limitidi altezza di cui all’articolo 8 delD.M. 1444/68;6. all’articolo 9, comma 2: l’introdu-zione della possibilità di modificarela destinazione d’uso degli edifici;7. all’articolo 9, comma 2 bis: la pos-sibilità di realizzare limitati amplia-menti, anche mediante cambio d’uso,negli edifici situati in zona impropria,tramite predisposizione di un PUA;8. all’articolo 9, comma 9: la precisa-zione che l’ampliamento di superficieutile all’interno del volume autorizza-to è consentito anche negli edifici delCentro Storico, purché non soggetti avincolo della Soprintendenza;9. la modifica della definizione deltermine di prima casa di cui all’artico-lo 8 della L.R. 26/2009, con l’introdu-zione dell’obbligo per gli aventi titolo

o loro familiari di stabilire la residen-za per un periodo di 24 mesi dalla da-ta di conseguimento dell’agibilità;10. l’annullamento dell’efficacia del-le deliberazioni comunali assunte conla L.R.14/09 e la possibilità per i co-muni di deliberare nuovamente, entroil 30/11/2011, se e con quali limiti ap-plicare il piano casa, ma con esclusio-ne della prima casa di abitazione;11. la precisazione che i benefici del-la legge, anche a seguito della proro-ga fino al 30 novembre 2013, posso-no essere conseguiti una sola volta,anche se in più fasi.

Rispetto ai temi sopra elencati e adaltri, non meno importanti, che po-tranno emergere mi limiterò a svilup-parne alcuni, lasciando agli altri rela-tori di svilupparne sinergicamente al-tri, e ritenendo opportuno lasciare unpiù ampio spazio agli interventi: inparticolare:- le problematiche inerenti l’amplia-mento mediante corpo separato;- le problematiche inerenti le distan-ze, in particolare in relazione all’e-sclusione della prima casa dalle mate-rie sulle quali il comune può delibera-re l’introduzione di limiti e modalitàapplicative per motivi urbanistici;- alcuni aspetti riguardanti i procedi-menti.

Accennerò poi ad alcune innova-zioni dell’articolo 5 del Decreto svi-luppo, convertito con Legge 106/2011,che, oltre ad altri aspetti, ha mo dificatoil procedimento di rilascio del per-messo di costruire e introdotto il pia-no casa quadro nazionale.

La realizzazione dell’ampliamento mediante corpo separato

In primis occorrerebbe dire che, arigor di logica, chiamare ampliamentola realizzazione di un corpo separato,cioè di un edificio che può essere in-dipendente da quello principale e co-stituire una autonoma unità immobi-liare appare improprio: tuttavia, al dilà di questo aspetto, tutto sommatopoco influente, occorre dire che lanuova norma risponde ad un’esigenzadiffusa. Nella prassi, infatti, abbiamoavuto la percezione che in molti casisi sia rinunciato ad usufruire degli am-pliamenti per non dover procedere amanomissioni dell’edificio originario.

In altri casi, poiché la Legge consentedi fatto la creazione di nuove unitàimmobiliari, chi intendeva utilizzarel’ampliamento non per usi propri maper ricavare un guadagno, sia sempli-cemente economico che, magari, vol-to a recuperare somme idonee per am-modernare l’edificio esistente, puòaver preferito rinunciare per non tro-varsi a stretto contatto con personeestranee (o, a volte, perfino con i fa-migliari), mentre la possibilità di rea-lizzare una costruzione separataavrebbe favorito l’esecuzione del -l’intervento. Quanto a efficacia, quin -

Page 22: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

21CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

di, la nuova possibilità offerta do -vrebbe effettivamente consentire unmaggior numero di interventi.

Occorre precisare che, come ufficio,non avevamo aderito all’interpretazio-ne secondo la quale, nel caso di inter-vento su un corpo contiguo, se il volu-me di questo fosse stato inferiore al-l’ampliamento consentito si potevaampliare lo stesso fino al consegui-mento della percentuale di amplia-mento ammessa: in tal caso, infatti, sa-rebbe stato sufficiente avere a disposi-zione anche un edificio di infime di-mensioni, magari realizzato abusiva-mente e poi condonato, per poter ese-guire l’ampliamento, anche in quel ca-so con una costruzione autonoma. Noiabbiamo ritenuto che una tale interpre-tazione avrebbe creato conseguenzeabnormi, in quanto avrebbe prodottouna sostanziale elusione della finalità,sottesa alle disposizioni dell’articolo 2,di evitare il consumo di territorio ine-dificato: peraltro, si sarebbero createsostanziali disuguaglianze tra chiavesse, appunto, realizzato una mode-sta pertinenza - come si diceva, spessoabusivamente, salvo poi condonarla -,e chi, magari più virtuoso, non avessea disposizione un qualsiasi manufattoesterno alla casa che non avrebbe avu-to tale possibilità. Ora le possibilità di-ventano analoghe per tutti.

Viene, però, mantenuta la preceden-te formulazione laddove si prevede chel’ampliamento mediante corpo separa-to possa essere autorizzato solo ovenon risulti possibile l’ampliamento inaderenza o mediante utilizzo del corpocontiguo, oppure dove l’ampliamentoin aderenza comprometta l’armoniaestetica esistente: di fatto, rimane in es-sere il precedente orientamento volto anon aggravare il consumo di suolo ine-dificato, anche se la possibilità di crea-re corpi aggiuntivi separati riduce difatto l’efficacia della norma in ordine atale finalità. Vista la volontà preponde-rante di incrementare il numero di in-terventi sarebbe stato più coerente eli-minare la precedente limitazione, la-sciando alla libera scelta le modalità di

realizzazione dell’ampliamento.Per come stanno le cose, pertanto,

la norma sulla priorità data nelle mo-dalità di ampliamento alla realizzazio-ne in aderenza o mediante utilizzo dicorpo contiguo non può essere ignora-ta, ed emerge una grave discrepanzatra i fortunati che hanno edifici suiquali sia impossibile la realizzazionein aderenza (per impossibilità di ri-spetto delle distanze dai confini, o perla necessità di apportare modifiche so-stanziali all’edificio preesistente, ecc.)o i cui edifici siano esteticamente pre-gevoli, che potranno godere della co-modità di realizzazione dell’interven-to mediante corpo separato, e gli sfor-tunati che avranno edifici estetica-mente ordinari e/o con ampie distanzedai confini, che avranno solo la possi-bilità di realizzare l’ampliamento inaderenza. Superfluo notare i notevolimargini di discrezionalità che riman-gono sottesi alle generiche dizionidella legge in ordine all’impossibilitàdi realizzazione dell’ampliamento e/oalla compromissione dell’armoniaestetica dell’edificio esistente, che po-tranno generare più contenzioso ri-spetto ai primi due anni di applicazio-ne a fronte dell’aumento dei vantaggiconseguenti la realizzazione dell’am-pliamento mediante corpo separato.

Da ultimo resta da considerare che,trattandosi comunque, sul piano for-male, di ampliamento, appare oppor-tuno, sempre nell’ottica del risparmiodi suolo inedificato, stabilire con ledeliberazioni comunali dei criteri direlazione tra il corpo separato e l’edi-ficio esistente, in particolare per quan-to riguarda la localizzazione, dispo-nendo, ad esempio, che lo stesso deb-ba essere localizzato entro il lotto dipertinenza, o nell’ambito della mede-sima zona di P.R.G. Altrimenti si assi-sterebbe a tentativi di localizzare lostesso il più lontano possibile dall’abi-tazione principale, potendosi, in talmodo, generare l’insorgere, in caso diprima casa, di oneri in capo alComune per l’adeguamento delle ope-re di urbanizzazione, ecc..

Gli articoli del Piano casacon effetti immediati

Articolo 51. Non concorrono a formare cubaturasulle abitazioni esistenti alla data dientrata in vigore della presente legge: a) i sistemi di captazione delleradiazioni solari addossati o integratinegli edifici, quali serre bioclimatiche,pareti ad accumulo e muri collettori,atti allo sfruttamento passivodell’energia solare, sempreché correlaticon il calcolo di progetto degli impiantitermomeccanici; b) le pensiline e le tettoie finalizzateall’installazione di impianti solari efotovoltaici, così come definiti dallanormativa statale, di tipo integrato oparzialmente integrato, con potenzanon superiore a 6 kWp.2. Le strutture e gli impianti di cui alcomma 1 sono realizzabili anche inzona agricola e sono sottoposte adenuncia di inizio attività (DIA) inderoga alle previsioni dei regolamenticomunali e degli strumenti urbanistici eterritoriali fatto salvo quanto previstodal decreto legislativo 22 gennaio 2004,n. 42 “Codice dei beni culturali e delpaesaggio, ai sensi dell’articolo 10 dellalegge 6 luglio 2002, n. 137” e successivemodificazioni. 3. La Giunta regionale, entro novantagiorni dalla data di entrata in vigoredella presente legge, stabilisce lecaratteristiche tipologiche edimensionali delle strutture e degliimpianti di cui al comma 1. La Giunta regionale, entro sessantagiorni dall’entrata in vigore dellapresente legge, integra il provvedimentodi cui al comma 3 dell’articolo 5 dellalegge regionale 8 luglio 2009, n. 14 conriferimento alla lettera a) del comma 1del medesimo articolo 5, comemodificato dalla presente legge.

Page 23: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

22 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

La deroga in materia di distanze siapplica a tutta la disciplina urbanisti-ca, salvo che alle norme stabilite dal-la legislazione statale: in pratica de-vono essere rispettati solo il CodiceCivile (che prevede la distanza di 3metri tra le costruzioni poste su fondiconfinanti e di un metro e mezzo perl’apertura di finestre che guardino sulfondo o sul tetto del vicino, ecc.), ilCodice della Strada e l’art. 9. “Limitidi distanza tra i fabbricati” del D.M.1444/68, che prevede, in particolare,la distanza minima di 10 metri tra pa-reti finestrate contrapposte.

In sostanza, la legge sul piano casa“spazza via” quasi tutta la disciplinaurbanistica sulle distanze applicatanegli ultimi 30/40 anni, riportando ilcontesto giuridico in parte a situazio-ni ormai dimenticate, in parte a situa-zioni mai verificatesi in precedenza,ad esempio laddove si debbano ap-plicare le norme del Codice Civile in-sieme alle distanze del D.M.1444/68senza la mediazione delle norme deipiani regolatori.

Esemplificando, per quanto riguarda:DISTANZA DAI CONFINIPer le prime case potrebbe risultare

difficoltoso imporre il rispetto delle di-stanze dai confini, con il rischio che chicostruisca per primo danneggi il confi-nante che intervenga successivamente.

Nell’ambito del Codice Civile vigeil diritto di prevenzione (chi costruisceper primo sceglie se realizzare la pro-pria costruzione a 1,5 metri dal confinecon parete finestrata, o sul confine conparete cieca): quindi, il titolare di primacasa che intervenisse per primo, in ca-so di lotto confinante libero da costru-zioni (o con costruzioni poste ad ampiadistanza) potrebbe ampliare il proprioedificio realizzando nuove pareti fine-strate al la distanza di 1,5 metri dal con-fine, in deroga alle norme di P.R.G. cheprevedono una distanza minima di 5metri; il confinante che intervenissesuccessivamente, per contro, dovendorispettare la distanza (inderogabile, inquanto derivante da una norma statale)di 10 metri dalla parete finestrata pre-

vista dal D.M. 1444/68, dovrebbe co-struire alla distanza di m. 8,50 dal pro-prio confine. Il vicino, perciò, potrebbevenire fortemente penalizzato, quandonon impedito, nella realizzazione delproprio edificio o ampliamento, gene-rando una evidente ingiustizia. Sonopossibili anche altre modalità di inter-vento che penalizzano la successiva at-tività edificatoria del confinante, di cuil’illustrazione precedente rappresentaun semplice esempio.

Secondo alcuni commentatori il fat-to di aver elevato a 10 metri la distan-za minima tra gli edifici con il D.M.1444/68, al posto dei 3 metri dell’arti-colo 873 CC., implica di conseguenzal’obbligo di rispettare la distanza di 5metri dai confini: tuttavia, in contrastocon tale ipotesi, esistono già alcunesentenze del TAR Veneto che affer-mano che le distanze dai confini stabi-lite dai regolamenti comunali non siapplicano agli ampliamenti del PianoCasa, in quanto le disposizioni sulledistanze stabilite di regolamenti loca-li, sia pure in base alle previsioni delsecondo periodo del comma unico delsuddetto articolo 873, non sono rite-nute di rango pari alla norma statale e,inoltre, in quanto tra i regolamenti lo-cali può es sere annoverata la normaregionale, che prevale sulle disposi-zioni dei regolamenti comunali.

DISTANZA DALLE STRADENell’ambito delle suddette disposi-

zioni nazionali non sono definiti li-miti di distanza tra i fabbricati e lestrade urbane nell’ambito delle zonegià edificate (Es. Zone B del D.M.1444/68, ecc. che rappresentano lamaggioranza delle zone edificate),per cui, per le prime case, sarebbepossibile realizzare gli ampliamentisul confine stradale.

Sarebbe quindi, possibile realizzaretettoie, garages e ripostigli addossatialle facciate principali e visibili dallapubblica via, con evidente e grave di -sordine urbanistico. Sarebbe anchepossibile realizzare ampliamenti veripropri in muratura anche a più piani,modificando le fronti principali, con il

1) Il problema delle distanze tra edifici, dai confini e dalle strade.

Le problematiche sulle distanze ingenerate dall’esclusione dellapossibilità di deliberare limitazioni per le prime case di abitazione

Gli articoli del Piano casacon effetti immediati

Articolo 9, comma 11. Gli interventi previsti dagli articoli 2, 3 e 4 non trovanoapplicazione per gli edifici:a) ricadenti all’interno dei centri storiciai sensi dell’articolo 2 del decretoministeriale 2 aprile 1968, n. 1444“Limiti inderogabili di densità edilizia, dialtezza, di distanza fra i fabbricati erapporti massimi tra spazi destinati agliinsediamenti residenziali e produttivi espazi pubblici o riservati alle attivitàcollettive, al verde pubblico o aparcheggi da osservare ai fini dellaformazione dei nuovi strumentiurbanistici o della revisione di quelliesistenti, ai sensi dell’articolo 17 dellalegge 6 agosto 1967, n. 765”; salvo cheper gli edifici che risultino privi di gradodi protezione, ovvero con grado diprotezione di demolizione ericostruzione, di ristrutturazione osostituzione edilizia, di ricomposizionevolumetrica o urbanistica, anche sesoggetti a piano urbanistico attuativo. Icomuni possono deliberare, entro il 30novembre 2011, se e con quali modalitàconsentire detti interventi; decorsoinutilmente tale termine gli interventisono realizzabili in tutto il centro storicolimitatamente alla prima casa diabitazione, così come definitadall’articolo 8 della legge regionale 9ottobre 2009, n. 26 “Modifica di leggiregionali in materia urbanistica ededilizia”, come modificato dalla presentelegge. Restano fermi i limiti massimiprevisti dall’articolo 8, primo comma, n.1), del decreto ministeriale n. 1444 del1968 e successive modificazioni; b) vincolati ai sensi della parte secondadel decreto legislativo 22 gennaio 2004,n. 42 “Codice dei beni culturali e delpaesaggio, ai sensi dell’articolo 10 dellalegge 6 luglio 2002, n. 137” e successivemodificazioni; c) oggetto di specifichenorme di tutela da parte degli strumentiurbanistici e territoriali che nonconsentono gli interventi edilizi previstidai medesimi articoli 2, 3 e 4; d)ricadenti nelle aree di inedificabilitàassoluta di cui all’articolo 33 della legge28 febbraio 1985, n. 47 “Norme inmateria di controllo dell’attivitàurbanistico-edilizia, sanzioni, recupero esanatoria delle opere edilizie”, o diquelle dichiarate inedificabili persentenza o provvedimentoamministrativo; e) anche parzialmenteabusivi soggetti all'obbligo dellademolizione; f) aventi destinazione

Page 24: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

23CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

rischio concreto di perdere i caratteristorici degli edifici, che si esprimeva-no maggiormente nelle facciate frontestrada. È più probabile, tuttavia, che sidiffondano soprattutto gli ampliamen-ti di piccole dimensioni come quellisopra descritti, che sono poco costosie quindi realizzabili da un grande nu-mero di proprietari, ma che deturpanomaggiormente i fronti edilizi stradali.

La localizzazione degli ampliamen-ti sulla fascia fronte strada sarebbe, inpratica, la più frequente, perché, in ge-nere, questa è la zona maggiormentesgombra da edifici, sia con riferimen-to ai lotti interessati dagli interventiche a quelli confinanti: in base allenorme del piano regolatore, infatti, lamaggior parte degli edifici esistenti èstata realizzata alla distanza di 5 metridalle strade: in molti casi, quindi, que-sta è l’unica zona in cui è possibilerealizzare gli ampliamenti, perchéspesso di fronte alle altre facciate del-l’edificio esistono, sui lotti confinanti,fabbricati posti a distanza minore di

10 metri (che deve essere rispettataperché deriva dalla norma statale), es-sendo stati costruiti prima degli anni’70 e, quindi, prima dell’entrata in vi-gore della norma che impone il rispet-to di tale distanza.

CONCLUSIONEOccorre che le delibere comunali in-

troducano, per ragioni di principio, an-che ricorrendo alle norme costituzio-nali, alcune limitazioni anche alle pri-me case, tra cui dei limiti ragionevoliin materia di distanze - anche senza lanecessità di confermare tutte le dispo-sizioni delle N.T.A. del P.R.G.-: ragio-ni di equità e di uguaglianza tra i citta-dini impongano, a nostro avviso, dinon consentire che la realizzazione de-gli interventi arrivi a limitare le poten-zialità edificatorie dei terzi confinanti -ovvero di consentirli solo previo as-senso del confinante stesso -, co me pu-re si ritiene di mantenere, per scongiu-rare un generalizzato disordine urbani-stico, anche nel caso della pri ma casa,le distanze minime dalle strade.

Aspetti particolari riguardanti i procedimenti

Dopo oltre due anni dall’entrata invigore della Legge, i procedimentisono ormai consolidati. È opportuno,tuttavia, precisare alcune particolari-tà che le modifiche introdotte con lalegge 13/2011 implicano nelle moda-lità di presentazione dei progetti.

Innanzitutto, anche per le domandein corso alla data di entrata in vigoredella legge di proroga (9/07/2001) èstato necessario aggiornare la modu-listica con riferimento alle modificheapportate alla definizione di primacasa di cui all’articolo 8 della Legge26/2009, che prevedono l’impegnoad abitare le unità immobiliari cheusufruiscono dell’ampliamento peralmeno due anni successivi alla datadi conseguimento dell’agibilità, enon più dalla data di entrata in vigo-re della Legge.

In secondo luogo, un nuovo adem-pimento, necessario per conseguirel’ulteriore ampliamento del 15% incaso di riqualificazione energeticadell’edificio la cui prestazione corri-sponda almeno alla classe B, è rappre-sentato dalla necessità di presentare larelazione ex art.8 D. Lgs. 192/2005 e

s.m.i., con la dimostrazione non solodel rispetto dei requisiti minimi di leg-ge ma di quelli corrispondenti allaclasse B al momento della presenta-zione della DIA, e non più a quello diinizio dei lavori, in quanto il conse-guimento della classe energetica B èrequisito essenziale per avere dirittoall’incremento di cubatura previsto,analogamente a quanto avviene con ilframe-work regionale per gli inter-venti ex art. 3 della Legge.

Una terza problematica è costituitadal caso di realizzazione dell’amplia-mento del corpo separato, in quantola legge prevede che l’intervento pos-sa essere autorizzato in casi di impos-sibilità o di compromissione dell’ar-monia estetica dell’edificio: si trattadi aspetti soggetti a valutazioni di -screzionali, e sui quali il professioni-sta abilitato non potrebbe, a rigor dilogica, asseverare la conformità allenorme urbanistico edilizie; peraltro,nel 2009 la difficoltà poteva essere ri-solta sottoponendo l’intervento a per-messo di costruire; oggi, invece, a se-guito delle modifiche introdotte dallaLegge 106/2011 al procedimento del

commerciale qualora siano volti adeludere o derogare le disposizioniregionali in materia di programmazione,insediamento ed apertura di grandistrutture di vendita, centri commercialie parchi commerciali; g) ricadenti inaree dichiarate ad alta pericolositàidraulica e nelle quali non è consentital’edificazione ai sensi del decretolegislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Normein materia ambientale” e successivemodificazioni.

Articolo 9, comma 2Con gli interventi previsti dagli articoli2, 3 e 4 può essere modificata ladestinazione d’uso degli edifici, purchéla nuova destinazione sia consentitadalla disciplina edilizia di zona e salvoquanto previsto dal comma 2 bis.

Articolo 9, comma 2 bisNel caso in cui gli interventi di cui agliarticoli 2, 3 e 4 riguardino edifici situatiin zona impropria, purché diversa dallazona agricola, la destinazione d’usodegli edifici può essere modificatalimitatamente al volume che sarebberealizzabile ai sensi della specificadisciplina di zona, incrementato dellapercentuale di ampliamento consentitadalla presente legge. Sono fatti salvieventuali accordi o convenzioniprecedentemente sottoscritti.

Articolo 9, comma 9È comunque ammesso, anche negliedifici ricadenti nei centri storici di cuiall’articolo 2 del decreto ministeriale n.1444 del 1968 non sottoposti al vincolodi cui al comma 1, lettera b), l’aumentodella superficie utile di pavimentoall’interno del volume autorizzato, nelrispetto dei parametri igienico-sanitariprevisti dalla normativa vigente.

Page 25: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

24 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

permesso di costruire stesso, ancheper quest’ultimo è necessaria, ai findella presentazione, la dichiarazioneasseverata di conformità. A nostro av-viso, pertanto, occorre, giocoforza, ri-correre alla richiesta di una valutazio-ne preventiva del Comune, all’esitofavorevole della quale si potrà pre-sentare la DIA. In merito a tale proce-dura abbiamo riscontrato, sovente,carenze motivazionali, come pureun’altra difficoltà riscontrata, sia purea carattere meno rilevante, è stata una

certa imprecisione nella autoliquida-zioni del contributo di costruzione.

Si richiama, da ultimo, la necessità,a nostro avviso, di predisporre alcunedichiarazioni specifiche per i procedi-menti piano casa, quali quella sull’e-sistenza e adeguatezza delle opere diurbanizzazione (salvo il caso di primacasa) che, a nostro avviso, deve esse-re attestata dal professionista abilitatoe l’accertamento dell’esistenza dell’e-dificio al 1989 in caso di intervento aisensi dell’articolo 3, ecc.

I rapporti tra il Piano Casa della Regione Veneto e l’articolo 5 delDecreto Sviluppo (convertito con L. 106/2011, entrata in vigore il 13luglio 2011).

Entro 60 giorni dall’entrata in vi-gore della legge di conversione (cioè,entro 11 settembre 2011) le Regioniavrebbero dovuto introdurre nel pro-prio ordinamento delle leggi impron-tate alle disposizioni dell’articolo 5,commi da 9 a 14 del D.L. 70/2011,che prefigurano il piano casa quadronazionale. Sussistono varie proble-matiche inerenti la corrispondenzatra l’articolo 5, commi 9 e ss. del de-creto sviluppo e la Legge Regionale14/2009 e s.m.i., e quindi su eventua-li possibili profili di illegittimità diquest’ultima per gli aspetti difformi oin contrasto con la legge quadro na-zionale (un esempio per tutti: la leg-ge nazionale esclude l’applicazionedegli incentivi volumetrici nei centristorici, a differenza della legge vene-ta); tuttavia ritengo di rinviare allatrattazione che ne fa il libro IL SE-CONDO “PIANO CASA” DEL VE-NETO a cura di Bruno Barel eVincenzo Fabris, a pag 135 e ss. Ri -ten go, infatti, sostanzialmente inat-tuale, e quindi poco produttivo, undi battito approfondito su questi temi,per due motivi: il primo è che bendifficilmente la L.R. Veneta saràmessa in discussione per questiaspetti, essendo ben più favorevole aiprivati rispetto a quella nazionale e,quindi, auspico che almeno fino altermine di applicazione della LR14/2009 (30 novembre 2013) si con-tinui ad applicare la legge del Veneto;il secondo è che la legge nazionaleappare, per molti punti, incomprensi-bile e/o imprecisa (ad esempio, sul-

l’applicazione dell’articolo 14 -Permesso di costruire in deroga aglistrumenti urbanistici: significa che ilpermesso in deroga si applica agliedifici privati? Di conseguenza, si-gnifica che per ogni singolo interven-to privato si deve pronunciare ilConsiglio Comunale? Ipotesi impra-ticabile). Spero, quindi, che entro iltermine di scadenza della legge re-gionale la legge nazionale vengacambiata, o venga, quantomeno, pre-cisata nei contenuti.

Ritengo, per contro, più rilevanti diquanto non appaiano di primo acchi-to le modifiche apportate al D.P.R.380/2001, essenzialmente all’artico-lo 20 – procedimento per il rilasciodel permesso di costruire - con l’in-troduzione del silenzio assenso afronte del deposito di una dichiara-zione asseverata del professionistaabilitato -, e all’articolo 34-interventiin parziale difformità dal permesso dicostruire, con l’introduzione delcomma 2-ter che istituisce, sostan-zialmente, un “franco” del 2% sulledifformità medesime rispetto alle mi-sure progettuali.

L’obbligo di allegare alla richiestadel permesso di costruire una dichia-razione asseverata del professionistache attesti la conformità dagli inter-venti alle normative urbanistico - edi-lizie, infatti, non rappresenta – comerischia di essere inteso – solo l’ag-giunta di una ulteriore “carta” al pro-getto, ma pone al professionista unanuova responsabilità, estendendo ilprincipio di sostituzione del privato

La circolare esplicativadel presidente della Giunta regionalesul nuovo Piano casaSul sito del Collegio(www.geometri.pd.it)è pubblicata la circolare che la Regione emesso con le spiegazioniriguardanti il nuovo Piano casa.

Gli argomenti trattati riguardano: - Edificio esistente- Prima casa- Volume e superficie coperta- Zone agricoleInoltre sono analizzati gli articolidella legge regionale n. 14/2009,così come modificati e integrati.Infine sono riportate le normedella legge regionale n. 13/2011limitatamente agli articoliriferiti al “piano casa”.

Page 26: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

25CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

all’attività autorizzativa dellaPubblica Amministrazione all’ultimatipologia di atto autorizzativo che an-cora mancava e completando il per-corso iniziato nel ’94 con la procedu-ra di agibilità e con la DIA edilizia.Di fatto, quindi, il professionista nonè più dispensato dall’obbligo di effet-tuare approfondite valutazioni sullaconformità degli interventi, addos-sandolo ai tecnici comunali, nemme-no nel caso del permesso di costruire:un eventuale diniego del permesso,infatti, implica necessariamente unafalsità in atti a carico del professioni-sta che ha asseverato la conformitàdell’intervento, con obbligo di segna-lazione del fatto all’autorità giudizia-ria e all’Ordine professionale di ap-partenenza e con il possibile avvio diprocedimenti sanzionatori anche acarattere penale. Per contro, la for-mazione del titolo abilitativo per si-lenzio-assenso, e, cioè, a seguito delsemplice decorrere del tempo, impo-ne ai tecnici comunali la necessità diuna puntuale attenzione ai terminidel procedimento, in quanto diventa-no corresponsabili in caso di forma-zione del silenzio assenso su inter-venti non conformi. C’è il pericolo,ad esempio, che ai tempi di istruttoriasi sommino i tempi di notifica dellecomunicazioni finali e/o interlocuto-rie, con il rischio che, se non venga-no attentamente controllati anchequesti ultimi, sfuggano i termini perl’intervento inibitorio: un atteggia-mento cui a volte attualmente si puòindulgere, ad esempio, è quello ditrascurare l’emissione tempestiva deldiniego a seguito della notifica dellacomunicazione dei motivi ostativi dicui all’articolo 10 bis della L.241/90,nella convinzione che nessuno osi in-traprendere alcuna iniziativa edifica-toria essendo consapevole che l’in-tervento è ritenuto dal comune incontrasto con la normativa urbanisti-co - edilizia e che, quindi, non sareb-be possibile un’eventuale sanatoria.Un tale atteggiamento diventa peri-colosissimo con la nuova normativa,in quanto un preavviso di diniegonon equivale a un diniego e non in-terrompe i termini di formazione delsilenzio assenso (il quale, in tal caso,

con riferimento ai comuni di popola-zione superiore a 100.000 abitantiviene semplicemente allungato da150 a 160 giorni). È pur vero che iltermine di 150 giorni risulta abba-stanza ampio per i controlli (e, percontro, è difficilmente accettabilenelle nostre zone, per cui, per noncreare insoddisfazione all’utenza, ri-mane giocoforza l’onere del rilascioespresso dell’atto autorizzativo intermini sensibilmente ridotti, ritenen-dosi accettabili quelli sull’ordine dei90 giorni), ma nella massa delle ri-chieste appare, comunque, probabileche, senza un’attenta gestione deiprocedimenti, qualche interventopossa sfuggire. Esistono, inoltre, pro-poste legislative di riduzione di taletermine a 90 giorni per tutti, il che,pur aumentando il rischio sopra de-scritto, per altri versi appare auspica-bile: in tal caso, infatti, si potrebbegeneralizzare il meccanismo del si-lenzio-assenso, risparmiando al co-mune l’onere del rilascio del provve-dimento esplicito e indirizzandomaggiormente l’attività dei tecnicicomunali a funzioni di controllo, disupporto e di consulenza ai profes-sionisti privati: appare incongruo, in-fatti, che vi sia una doppia attività diaccertamento della conformità urba-nistico edilizia, da parte del profes-sionista privato e del tecnico comu-nale, come di fatto accade oggi.

Per quanto riguarda la norma del-l’articolo 34, comma 2 ter del D.P.R.380/2001, che prevede che non siconsiderino difformità le differenzefino al 2% delle misure esecutive ri-spetto a quelle progettuali, se, da unlato, appare semplificativa dell’atti-vità di controllo, per contro può inge-nerare qualche, seppur modesta, le-sione ai diritti dei terzi confinanti inmateria di distanze: ad esempio, se siprevede una distanza dal confine pa-ri a 5 metri in sede progettuale e sirealizza in corso d’opera una distan-za pari a m. 4,90, la stessa non appa-re perseguibile: tuttavia, il confinan-te, dovendo rispettare la istanza mini-ma di 10 metri dalle pareti finestrate,dovrà prevedere, in sede progettuale,una distanza dal confine pari a m.5,10 in luogo di 5.

I relatoridel convegno

I relatori del convegno: nell’ordinegli avvocati Ste fa no Bi go laro, Ales -san dro Veronese e l’ing. ArmandinoStoppa caposettore Edilizia Privatadel Co mu ne di Padova.

Page 27: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

26 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

La possibilità con gli ampliamenti divariare le destinazioni d’uso pone unproblema interpretativo e applicativosu quali parametri siano da prendere ariferimento in tali casi: la legge, infatti,prevede parametri e percentuali di am-pliamento diversi tra la destinazioneresidenziale e le destinazioni diverse:prendendo ad esempio le disposizionidell’articolo 2, si verifica che per la de-stinazione residenziale è possibile unampliamento complessivo fino ad unmassimo del 45% del volume, mentreper le destinazioni non residenziali èpossibile l’ampliamento fino ad unmassimo del 30% della superficie co-perta, con evidente “favor” per la desti-nazione residenziale. Quindi - semprea titolo di esempio - se attuo contempo-raneamente un ampliamento ed unamodifica della destinazione (ad. esem-pio, destinandolo ad uffici) di un edifi-cio esistente a destinazione residenzia-le, quale percentuale di ampliamentopotrà essere consentita: il 45% del vo-lume o il 30% della superficie coperta?In altre parole: il calcolo della percen-tuale di ampliamento va effettuato conriferimento alla destinazione d’uso ini-ziale o a quella finale?

Se partiamo dalle finalità della legge,apparirebbe più corretto riferirsi alladestinazione finale (se viene favorita ladestinazione residenziale, dovrei incen-tivare il cambio d’uso verso al medesi-ma: altrimenti, ad esempio, succede-rebbe che, in presenza di un edificio re-sidenziale che venga destinato ad ufficimi potrei trovare, alla fine, con un edi-ficio ampliato del 45% destinato ad uf-fici, mentre, in presenza di una cambiod’uso inverso, ipotizzando un edificiodi identica consistenza al precedente,mi troverei alla fine con un edificio adestinazione residenziale ampliato delsolo 30% della superficie coperta: in talmodo verrebbe, di fatto, maggiormenteincentivato il cambio d’uso verso la de-stinazione ad uffici rispetto a quelloverso la destinazione residenziale, incontrasto con le finalità della legge): siosserva, in effetti, che il caso dell’arti-colo 9, comma 2 bis (edifici in zona im-propria) consente, ovviamente, l’am-

pliamento con riferimento al cambiod’uso verso una destinazione consenti-ta (quindi, viene tenuto conto della de-stinazione finale dell’immobile).

Tuttavia occorre considerare che lalegge si applica agli edifici esistenti al-la data della sua entrata in vigore (9 lu-glio 2011), epoca in cui il cambio d’u-so a seguito dell’ampliamento non è,evidentemente, ancora stato attuato:pertanto, a mio avviso, nel calcolo del-le percentuali di ampliamento si dovràtener conto esclusivamente delle desti-nazioni esistenti a tale data. Si osservi,anche, che l’eventuale applicazionecon riferimento alla destinazione fina-le, potrebbe ingenerare confusione, da-to che nulla vieta di modificare, neltempo, tale destinazione a piacimento(e, ad ogni cambiamento, dovrebbemutare la consistenza degli amplia-menti). Si creerebbero anche agevolipossibilità di aggiramento della norma:se, ad esempio, si applicasse il cambiod’uso con riferimento ai parametri del-le destinazioni finali, ed io avessi l’in-tenzione di modificare la destinazionedell’edificio da residenziale ad uffici,mi risulterebbe assai conveniente nondichiarare tale destinazione all’inizio(in quanto potrei godere del solo am-pliamento pari al 30% della superficiecoperta), presentando un ampliamentodell’edificio pari al 45%, e modifican-do la destinazione solo dopo aver rea-lizzato l’ampliamento, conseguendo,con ciò, notevoli vantaggi (soprattuttonel casi di edifici pluripiano, dove ladifferenza di consistenza dell’edificiofinale risulterebbe ancora più marcata):non sarebbe agevole, per il Comune,in tale fattispecie, evitare il sostanzialeaggiramento della norma, in quanto almomento della realizzazione l’inter-vento risulterebbe perfettamente con-forme alla normativa.

In conclusione, si ritiene che l’appli-cazione dei parametri di ampliamentoalle destinazioni d’uso esistenti alla da-ta di entrata in vigore della legge, no -nostante gli effetti “perversi”, sia quel-la che garantisce maggiore chiarezzaapplicativa e più probabile certezza dilegittimità.

Il rapporto tra i parametri posti a base degli ampliamenti e ledestinazioni d’uso

Piano casa: problemiinterpretativi

Articolo 21. Per le finalità di cui all’articolo 1, inderoga alle previsioni dei regolamenticomunali e degli strumenti urbanistici eterritoriali comunali, provinciali eregionali, è consentito l’ampliamentodegli edifici esistenti nei limiti del 20 percento del volume se destinati ad usoresidenziale e del 20 per cento dellasuperficie coperta se adibiti ad usodiverso. Resta fermo che nei limitidell’ampliamento non vanno calcolati ivolumi scomputabili ai sensi dellanormativa vigente.2. L’ampliamento di cui al comma 1deve essere realizzato in aderenzarispetto al fabbricato esistente outilizzando un corpo edilizio contiguogià esistente; ove ciò non risultipossibile oppure comprometta l’armoniaestetica del fabbricato esistente puòessere autorizzata la costruzione di uncorpo edilizio separato. 3. Nei limiti dell’ampliamento di cui alcomma 1 sono da computarel’eventuale recupero dei sottotettiesistenti al 31 maggio 2011 aventi lecaratteristiche di cui all’articolo 2,comma 1, lettere a) e b) della leggeregionale 6 aprile 1999, n. 12 “Recuperodei sottotetti esistenti a fini abitativi”con esclusione dei sottotetti esistentioggetto di contenzioso in qualsiasistato e grado del procedimento. 4. In caso di edifici composti da piùunità immobiliari l'ampliamento puòessere realizzato anche separatamenteper ciascuna di esse, compatibilmentecon le leggi che disciplinano ilcondominio negli edifici, fermo restandoil limite complessivo stabilito al comma1. In ipotesi di case a schieral’ampliamento è ammesso qualoravenga realizzato in maniera uniformecon le stesse modalità su tutte le caseappartenenti alla schiera. 5. La percentuale di cui al comma 1 èelevata di un ulteriore 10 per cento nelcaso di utilizzo di tecnologie cheprevedano l’uso di fonti di energiarinnovabile con una potenza noninferiore a 3 Kw, ancorché già installati.5 bis. La percentuale di cui al comma 1è elevata di un ulteriore 15 per centoper gli edifici residenziali, purché vi siaun contestuale intervento diriqualificazione dell’intero edificioche ne porti la prestazione energetica[...] alla corrispondente classe B.

Page 28: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

27CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

NNUUOOVVOO RREEGGIIMMEE DDEEII MMIINNIIMMII -- DDLL NN.. 9988//22001111 AARRTT.. 2277di GGiiaannccaarrlloo NNoovveennttaa,, ragioniere commercialista e revisore contabile

Il nuovo regime dei minimi che andrà in vigore dal prossimo1 gennaio 2012 è riservato alle persone fisiche, quindi ditte epro fessionisti in forma individuale, che: a) iniziano dal 1 gennaio2012 l’attività di impresa o di una professione (es.: geometra); b)hanno iniziato l’attività dal 1 gennaio 2008.

Tutti i restanti soggetti non possono usufruire dei vantaggidel regime dei minimi e quindi sono esclusi.

Condizioni di accesso ai Minimi poste dalla legge 244/2007art.1 C. 96-117 (legge finanziaria 2008) e richiamate dalle nuo-ve disposizioni previste dal DL 98/2011 e con riferimento all’an-no precedente: chi ha conseguito ricavi o compensi incassati perun ammontare ragguagliato ad anno non superiore a euro 30mila; chi non ha effettuato cessioni all’esportazione o operazio-ni assimilate o connessi agli scambi internazionali come cessio-ni o servizi allo Stato della Città del Vaticano o con la Repubblicadi San Marino; chi non ha sostenuto spese per lavoratori dipen-denti o collaboratori; chi nel triennio precedente non ha effet-tuato acquisti di beni strumentali, compreso acquisti mediantecontratto di appalto e/o di locazione anche finanziaria, per unammontare complessivo non superiore a 15 mila euro. In riferi-mento a quest’ultima limitazione si precisa che i beni strumen-tali promiscui, quelli che sono utilizzati in parte nella ditta o stu-dio professionale, esempio l’autovettura, vanno considerati al50% e complessivamente in tale computo vanno inclusi ancheeventuali acquisti da soggetti privati. Nel caso in cui il soggettoeserciti l’attività nella propria abitazione, caso molto frequente,e questa sia oggetto di un contratto di locazione, occorrerà ri-partire il canone annuale con la superficie complessiva adibita astudio e locali accessori.

Pertanto coloro che rispettano tutte le condizioni e che han-no i requisiti previsti dalle nuove norme del DL 98/2011 di cui inproseguo, possono da subito iniziare l’attività dei Minimi tenen-do conto che i 30 mila euro devono essere ragguagliati ad annoe tale scelta deve essere operata nella dichiarazione di inizio diattività da presentare o inviare all’Agenzia delle Entrate entro 30giorni dall’inizio dell’attività stessa, presupponendo la sussisten-za dei requisiti previsti.Sono esclusi: a) coloro che (persone fisiche) si avvalgono di re-gimi speciali ai fini dell’imposta sul valore aggiunto; b) i sogget-ti non residenti in Italia; c) i soggetti che effettuano in via per-manente o esclusiva la cessione di fabbricati e loro porzioni,nonché di terreni edificabili; d) chi partecipa a società di perso-ne o ad associazioni professionali, o partecipano in società di ca-pitali in regime di trasparenza fiscale.

Ulteriori condizioni poste dal DL 98/2011 art.27 per l’accessoal regime: 1) Il soggetto, nei tre anni precedenti l’inizio dell’atti-vità, non deve aver esercitato una attività d’impresa o professio-nale anche in forma associata o familiare; 2) l’attività da eserci-tare non costituisca, IN NESSUN MODO, mera prosecuzione di al-tra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipen-dente o autonomo. In tale fattispecie si precisa che è considera-ta prosecuzione dell’attività precedentemente svolta anche il fat-to di essere stato dipendente di una ditta o di uno studio e di ini-ziare l’attività fatturando le prestazioni, anche parzialmente, allostesso titolare. In pratica, in riferimento a questo punto 2) l’ac-cesso al regime deve rispondere assolutamente al requisito del-la NOVITÀ; 3) in caso di rilevazione di attività da altro soggettosia ditta o studio si deve verificare che l’anno precedente non sia

stato superato il limite dei 30 mila euro.Pertanto dal 1 gennaio 2012 i soggetti che iniziano un’attivi-

tà con scelta dei regime dei Minini, avendone le condizioni, pos-sono usufruire di tale regime per 5 anni, salvo che non abbianocompiuto i 35 anni, perché in tal caso lo possono superare finoal raggiungimento del limite di età stesso.

Al regime dei Minimi fiscalmente si applica l’imposta sostitu-tiva del 5 per cento e sono esclusi dall’imposta Irap, nonché da-gli studi di settore, ma resta salva la contribuzione previdenzia-le prevista. Non possono infine detrarre l’imposta Iva sugli ac-quisti. Sono pure esonerati dalla tenuta della contabilità, ma de-vono numerare e conservare le fatture di acquisto e le eventua-li bollette doganali, certificare i corrispettivi e, attenzione, le fat-ture emesse dovranno contenere l’indicazione prevista dall’art.1, C.100 della legge finanziaria 2008 ed essere assoggettate amarca da bollo di euro 1,81 se di importo superiore a euro 77,47.Quest’ultimo adempimento è dovuto in quanto la fattura stes-sa non è assoggettata a imposta Iva. Se si rientra nell’eserciziodi attività professionale, tale del geometra, il compenso incassa-to va soggetto anche a ritenuta d’acconto del 20 per cento incapo al committente, se soggetto con partita Iva.

I soggetti Minimi, pur essendo esonerati dalla tenuta di scrit-ture contabili, devono in tutti i casi, calcolare alla fine dell’annoil reddito da assoggettare, sia alla tassazione del 5 per cento, co-me detto e sia agli obblighi previdenziali stabiliti dalla propriaCassa o ente di appartenenza.RREEGGIIMMEE SSUUPPEERR SSEEMMPPLLIIFFIICCAATTOO DDEEGGLLII EEXX MMIINNIIMMII:: aarrtt..2277 DDLL9988//22001111 CC..33,,44 ee 55..

I soggetti che dal 1 gennaio 2012 non possono essere piùconsiderati dei Minimi in virtù delle nuove disposizioni dettatedal DL 98/2011, per esempio perché hanno iniziato l’attività pri-ma del 1 gennaio 2008, oppure che la loro attività non rispettail requisito della novità, pur potendo optare per il regime ordi-nario, e che secondo le precedenti disposizioni previste dallalegge 244/2007 avevano i requisiti per rimanere nei Minimi rien -trano nel nuovo regime c.d. “super semplificato” che consistenell’esonero dalla tenuta delle scritture contabili, dall’esonerodelle liquidazioni dell’imposta Iva periodiche, fermo restando ilversamento annuale dell’Iva, e sono esenti dall’imposta Irap.Sull’esenzione eventuale degli studi di settore si attende unaconferma ministeriale.

È doveroso chiarire che questi soggetti dovranno assoggetta-re, dal 1 gennaio 2012, le prestazioni o compensi ad imposta Ivasecondo l’aliquota prevista per l’attività. Quella del geometra èdel 21 per cento e va calcolata sia sull’imponibile della presta-zione e sia sul contributo soggettivo dovuto alla Cassa geome-tri. Dovranno altresì conservare i documenti ricevuti ed emessi edovranno certificare i corrispettivi come qualsiasi altro sogget-to normale.IMPORTANTE: Quanto riportato sopra deve costituire un sempli-ce aiuto alla eventuale e complicata scelta del regime che costi-tuisce una agevolazione di non poco conto, ma tale opportuni-tà deve assolutamente essere vagliata con il proprio consulentefiscale, onde evitare facili e non corrette interpretazioni.

Giancarlo Noventa, ragioniere commercialista e revisore conta-bile, è raggiungibile all’indirizzo [email protected] oppure al n. 049 8723211.

Page 29: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

28 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

Calcio

Il bilancio del Campionatoè positivo per la squadra La squadra di calciodel Collegio di Padovaha partecipatoal 15° CampionatoNazionale.Anche se è stataeliminata, ha avutouna buona occasionedi relazioni positive.

di CCaarrlloo PPeetttteennaazzzzoo, geometra

Anche quest’anno la squadra di cal-cio del Collegio di Padova ha par-

tecipato al Campionato Nazionale chesi è svolto a Milano fra il 28 maggio edil 4 giugno scorsi.

Vale la pena di spendere due paro-le per ricordare che da dodici anni,nella nostra categoria professionale,l’Associazione Sportiva Geosport sioccupa dell’organizzazione di eventisportivi per tutti gli iscritti ai CollegiProvinciali, con l’intento di dare a ta-li manifestazioni un significato chesu peri quello del mero confrontoatle tico fino ad arrivare ad occasionidi confronto e dibattito, in un’otticadi sana aggrega-zione tra colleghi.

Il campionatona zionale di calcio,giunto alla quindi-cesima edizione,ha visto sempre unbuon numero disquadre parteci-panti, in rappresentanza di quasi tut-te le regioni; ma anche in occasionedelle altre manifestazioni sportive or-ganizzate da Geo sport, quali tennis,vela, sci, golf e ma ratona, non è man-cata la partecipazione dei nostri col-leghi che amano lo sport e la sanacompetizione.

La rappresentativa del Collegio diPadova ha debuttato nel 1999, in oc-casione del terzo campionato nazio-nale svoltosi a Jesolo, ottenendo unlusinghiero quarto posto. Nei succes-sivi cinque anni si partecipò al torneo

provinciale interprofessionale (ricor-do con nostalgia le sfide contro inge-gneri, medici, avvocati e dottoricom mercialisti), raggiungendo perdue volte la finale. Dal 2006 la rap-presentativa dei Geometri di Padovaè tornata a partecipare al campionatonazionale con continuità e non solo;nel 2009 siamo stati il Collegio ospi-tante scegliendo quale sede della ma-nifestazione il comprensorio dei Col -li Euganei con in testa i Comuni diAbano e Montegrotto Terme.

In tutti questi anni c’è stato un ine-vitabile ed inesorabile avvicenda-mento di giocatori e sono sicuro di

interpretare il pa-rere di tutti nel-l’affermare che farparte di questogruppo, a qualsiasilivello, costituiscemo tivo di orgoglio;i colleghi che nonhanno potuto unirsi

a noi nella tra sferta di Milano, dopoaver motivato adeguatamente la pro-pria defezione, hanno espresso il lorovivo rammarico.

Ed è proprio al gruppo che va unattestato di stima e di considerazioneper essersi adoperato nel renderepossibile la partecipazione alla mani-festazione sportiva di Milano in rap-presentanza del nostro Collegio.

Il nostro gruppo è apparso ben nu-trito e coeso fin dal mese di marzo,nel quale è iniziata la preparazioneatletica culminata con una serie di

Page 30: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

29CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

amichevoli serali contro rappresenta-tive amatoriali e di squadre locali diterza categoria. Rispetto agli anniprecedenti si vedeva aumentata laqualità e la quantità grazie all’innestodi giovani elementi recuperati nonsenza difficoltà. Inoltre, un sano av-vicendamento del selezionatore rap-presentava lo stimolo giusto per dareuna svolta decisiva alle prestazionidella squadra che ha dimostrato diassimilare velocemente i nuovi sche-mi di gioco.

Si cominciava a sperare di ben fi-gurare in quella manifestazione spor-tiva che negli ultimi anni ci aveva vi-sto assumere il modesto ruolo dicomparse. L’obbiettivo era quello disuperare il turno di qualificazione pergiungere ai quarti di finale, ma si do-veva fare i conti anche con la roulet-te del sorteggio. Infatti, ancora unavolta, il destino beffardo ci inserì inun girone tutt’altro che agevole,composto dalle compagini di BAT(Barletta-Andria-Trani), Lecce ed A -rezzo (la formazione detentrice delloscudetto).

Il primo incontro ci vedeva favori-ti ma conosciamo tutti la spietata leg-ge del calcio, un solo tiro in porta de-gno di nota ed i nostri avversari si ri-trovarono in vantaggio; a nulla servi-rono i tentativi di riportarci sul pareg-gio ed alla fine l’esordio si rivelò pernoi alquanto amaro.

Il successivo incontro ci opponevaalla temuta rappresentativa di Lecce,la quale, avendo perso il primomatch con l’Arezzo, aveva come noil’obbligo di vincere per poter sperarenella qualificazione; alla fine di unagara esaltante che, ad onor del vero,ci vide primeggiare nella fase difen-siva piuttosto che in attacco, il risul-

tato fu a noi favorevole per una rete azero grazie ad un gol di rapina delno stro centravanti (Geom. S. B.).Oltre ad essere tornati in corsa per laqualificazione, avevamo eliminatouna squadra le cui ambizioni eranosenza dubbio maggiori delle nostre.

Il terzo match, contro la compagi-ne scudettata di Arezzo, aveva pernoi un significato di rivincita dal mo-mento che nelle precedenti quattroedizioni, per ben due volte il destinocrudo ci vide inseriti nello stesso gi-rone di eliminazione della squadra a -retina ed in entrambe le occasionifum mo pesantemente sconfitti.Questa volta, ci si prospettava la pos-sibilità di eliminare i blasonati avver-sari perché con la vittoria si sarebbe-ro raggiunti i sei punti a pari merito econ lo scontro diretto a nostro favore,a termini di regolamento, li avremmosuperati nella classifica del girone.

L’incontro finì con un pareggio areti inviolate che premiò gli avversa-ri, ma fu un grande match, giocatocon intensità e vigore da entrambe lesquadre; fu per noi motivo di grandesoddisfazione tener testa durante tut-to l’incontro ad un avversario indub-biamente più quotato e vedere sulvolto degli avversari, nella fase fina-le della gara, l’affanno e la preoccu-pazione di non subire una rete fatale.

In definitiva, anche quest’anno sia-mo stati eliminati nella prima fasedel torneo ma la nostra partecipazio-ne alla manifestazione di Milano haavuto un significato che supera quel-lo del risultato sportivo ed il bilancioche si può stilare è senza dubbio po-sitivo per tutto quello che il gruppoha saputo dare e per le opportunità diinterazione e di crescita che ognunodi noi ha potuto avere.

La squadra di Padova in occasionedell’incontro con i colleghi di Arezzo,del 1 giugno 2011.In piedi da sinistra: Luigino Antoniacomi(dirigente accompagnatore), Cristian Baldo, Riccardo Radici,Federico Bruseghin, Samuele Bellini,Sergio Chiarello, Thomas Caparotto,Andrea Giuliani, Alberto Fornasiero,Michele Rizzo,Cristian Mazzocco (allenatore),Carlo Pettenazzo (dirigente accompagnatore);accosciati da sinistra: Davide Bettio,Elia Trolese, Daniele Rigato,Stefano Giacomazzi, Samuele Canella,Ferdinando Camera, Nicola Gobbo,Marchel Favero;è doveroso nominare gli altri componentila squadra: Michele Lavorato,Andrea Spolon, Luca Marcadella, Mauro Zampieri, Manuel Guglielmo, Stefano Dogo ed ultimo, ma non ultimo,Maurizio Falasco (lo spirito della squadra).

Page 31: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

30 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

Lisa Casottovia San Daniele 1A int 10, Montegrotto [email protected] attualmente in cassa integrazio-ne, diplomata nel 1991, con pluriennaleesperienza nella progettazione architettoni-ca ed esecutiva di edifici principalmente re-sidenziali, nella gestione autonoma dellepratiche edilizie, cerca occupazione pressostudio tecnico o impresa edile.

Annamaria Centenarovia Desman 294, [email protected] 1994. Ottima conoscenza del pro-gramma Autocad 2009, 2D, word.Progettazione, ideazione di disegni tecnicicon soluzioni di arredo, svolgimento prati-che edilizie, perizie di stima. Disponibilità asvolgere lavoro di segreteria. Part-time almattino (4 o 6 ore) o full-time o continuatodalle 8 alle 15. Partita Iva. Colla bo ra zio nesaltuaria in caso di necessità, anche da casa.

Alessio Saccovia G. Mazzini 40, Pontelongotel. 345.4618929; [email protected]

Diploma 2008. Iscritto all'albo e con P.Iva. Cerco collaborazione esterna constudi tecnici ed imprese edili per rilievitopografici e redazione pratiche catastali.

Riccardo Santoniccolovia Carducci 1/C, Villafranca [email protected]

Diploma 2008. Esperienza in campo cata-stale, progettazione privata e per enti pub-blici, computi metrici estimativi, contabi-lità di cantiere, render fotorealisti di inter-ni ed esterni. Ho 22 anni e sono un ragaz-zo serio e con molta voglia di imparare,sto per finire il praticantato.

Nicola Biasibettivia G. Marconi 31, Villa del Contetel. [email protected] 2001. Decennale esperienzapresso importante ditta di prefabbricati inC.A. e C.A.P. Abilitazione anno 2008.Corso di 120 ore "Coordinatore per la pro-gettazione ed esecuzione dei lavori neicantieri temporanei e mobili (anno 2010).Cerco lavoro presso Studio o Ditta.

Luca Spessatovia Luxardo 21, Padovatel. 347.5396052; [email protected] 2011. Sono un ragazzo tranquillo,volenteroso e rispettoso con buone capacitàdi apprendimento. Ho effettuato 2 stage nel-l'estate del 2009 e nel 2010 presso un'agen-zia immobiliare come segretario e assistenzaalla clientela. Ho studiato presso l'istituto pergeometri "Belzoni" a Padova. Cerco prati-cantato.

Andrea Targavia D. Montagnana 26, Lendinara (RO)tel. 349.6042870; [email protected] 2000. Dal novembre 2003 ad oggi

lavoro presso una società di ingegneria co-me impiegato tecnico di 3° livello. Mi occu-po dello sviluppo e della redazione di elabo-rati grafici che compongono progetti infra-strutturali quali strade, autostrade, reti di sot-toservizi, manufatti quali ponti e viadotti,particolari architettonici e dettagli costrutti-vi. Cerco lavoro come geometra o impiega-to tecnico.

Nicola Lovatovia don Milani 75, [email protected] 2011. Stage scolastici. Cerco unostudio tecnico per l'apprendistato.

Gabriele Giannettavia don Luigi Rizzo 75, Estetel. 349.4520171; [email protected] 1999. Geometra abilitato alla libe-ra professione con esperienza decennale nelsettore. Cerco lavoro nel settore, come di-pendente o collaboratore, disponibile anchecome geometra di cantiere.

Manuel Caonvia Piazzola 31, Villafrancatel. 347.6878835; [email protected] 2011. Cerco studio tecnico per ap-prendistato.Damiano Fantinatovia Mario Visentin, Camposampierotel. 340.0850557; [email protected] 2010. Cerco occupazione comegeometra o disegnatore cad. preferibilmentenel settore energetico.

CCEERRCCOO LLAAVVOORROO CCEERRCCOO LLAAVVOORROO CCEERRCCOO LLAAVVOORROO CCEERRCCOO LLAAVVOORROO CCEERRCCOO LLAAVVOORROO CCEERRCCOO LLAAVVOORROO

OOFFFFRROO LLAAVVOORROO OOFFFFRROO LLAAVVOORROO OOFFFFRROO LLAAVVOORROO OOFFFFRROO LLAAVVOORROO OOFFFFRROO LLAAVVOORROO OOFFFFRROO LLAAVVOORROO

La bacheca di novembre

Studio Borgo Progettazionivia Vegri, 17, Carmignano di Brentatel [email protected] praticante.

Geom Carlo Cremavia Roma Ovest 39/A, Ospedaletto E.tel 0429.90538 - [email protected]

Cercasi geometra neo-diplomato per tiro-cinio e per successiva collaborazione. Lostudio si occupa di progettazione edilizia,direzione lavori, catasto e pratiche tecni-che in genere.

Ing.Mattia Rigonvia Basse, 648/c, San Giorgio in Bosco

3775013300; [email protected]

Si ricerca geometra per stringere collabora-zione professionale. Deve essere iscritto alcollegio e praticante la professione. Per info3775013300.

Ing. Alberto Artonivia Lisbona10, Z.I. Padovatel. 333.3556589; [email protected] praticante preferibilmente residentein zone limitrofe, seriamente motivato. Ilmio studio si occupa di progettazione,D.L, collaudi, stime, in ambito civile e in-dustriale. Prego contattarmi preferibil-mente al cellulare

Geosoluzioni PadovaPadova; [email protected] in Padova (geometra) cerca perso-na da inserire all'interno del proprio orga-nico. Requisiti richiesti: residenza in

Padova o limitrofi, età 20-30 anni, espe-rienza nel settore della piccola progetta-zione, catasto, perizie stime. Preferenzaper le persone automunite (auto e/o moto).Si richiede l'invio, preventivo, di un curri-culum professionale.

Geom. Andrea Spolonvia De Gasperi 5a, Casalserugotel. 349.3211030; [email protected]

Cercasi neodiplomato per praticantato.

Studio di Ingegneria Civile Cardin-Soranzogall. Manzoni Sopraelevata 3, Montegrotto [email protected]

Ricerca geometra neodiplomato comepraticante, preferibilmente residente in zo-ne limitrofe a Montegrotto Terme.

Page 32: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

31CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAAPitagora 5/2011

BBOONNUUSS RRIISSTTRRUUTTTTUURRAAZZIIOONNII:: QQUUAALLII DDOOCCUUMMEENNTTII CCOONNSSEERRVVAARREE

I soggetti che, ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisi-che, intendono avvalersi della detrazione di imposta di cui all’art.1 della Legge 27 dicembre 1997, n. 449 sono tenuti a conservareed esibire, a richiesta degli Uffici, i sottoindicati documenti:11.. Le abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazio-ne edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare(Conces sio ne, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori).Nel caso in cui la normativa non preveda alcun titolo abilitativoper la realizzazione di determinati interventi di ristrutturazioneedilizia comunque agevolati dalla normativa fiscale: dichiarazio-ne sostitutiva dell’atto di notorietà, resa ai sensi dell’art. 47 delDecreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445,in cui sia indicata la data di inizio dei lavori ed attestata la circo-stanza che gli interventi di ristrutturazione edilizia posti in essererientrano tra quelli agevolabili, pure se i medesimi non necessita-no di alcun titolo abilitativo, ai sensi della normativa edilizia vi-gente.22.. Per gli immobili non ancora censiti, domanda di accatastamen-to.33.. Ricevute di pagamento dell’imposta comunale sugli immobili,se dovuta.44.. Delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavo-ri, per gli interventi riguardanti parti comuni di edifici residenzia-li, e tabella millesimale di ripartizione delle spese.55.. In caso di lavori effettuati dal detentore dell’immobile, se diver-so dai familiari conviventi, dichiarazione di consenso del posses-sore all'esecuzione dei lavori. 66. Comunicazione preventiva indicante la data di inizio dei lavoriall’Azienda sanitaria locale, qualora la stessa sia obbligatoria se-condo le vigenti disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri. 77.. Fatture e ricevute fiscali comprovanti le spese effettivamente

sostenute.88. Ricevute dei bonifici di pagamento. MMoottiivvaazziioonnii

Al fine di semplificare gli adempimenti gravanti sui contribuen-ti per godere del beneficio fiscale di cui al novellato art. 1 dellaLegge 27 dicembre 1997, n. 449, il Decreto Legge 13 maggio 2011,n. 70, art. 7, comma 2, lett. q), sostituisce l’art. 1, comma 1, lett. a)del Decreto Inter mini ste riale 18 febbraio 1998, n. 41.

Con la nuova previsione normativa viene soppresso l'obbligo diinviare la comunicazione preventiva di inizio lavori al Centro ope-rativo dell'Agenzia delle Entrate di Pescara e, nel contempo, vienedisposto l’obbligo di: II.. inserire nella dichiarazione dei redditi i dati indicati dalla lett. a)del citato Decreto Interministeriale n. 41, così come sostituita; IIII.. conservare ed esibire, a richiesta degli Uffici, i documenti stabi-liti in apposito provvedimento del Direttore dell’Agenzia delleEntrate.

Il presente provvedimento recepisce il disposto di cui al prece-dente punto II. ed individua i documenti che i contribuenti devo-no tenere a disposizione e, a richiesta, esibire.

Si specifica che la comunicazione preventiva all’Azienda sani-taria locale (punto 6), prevista dalla lett. b) dell’art. 1, comma 1,del richiamato Decreto Interministeriale n. 41, è inserita nell’elen-co al fine di prevederne l’obbligo di conservazione e di esibizioneagli Uffici.

Le fatture e le ricevute fiscali (punto 7) e le ricevute dei bonifi-ci di pagamento (punto 8), il cui obbligo di conservazione ed esi-bizione agli Uffici è già stabilito dalla lett. c) dell’art. 1, comma 1,del medesimo Decreto Inter mi ni ste riale n. 41, sono inserite nell’e-lenco a fini di completezza espositiva, tenuto anche conto dellaparticolare rilevanza di detto tipo di documentazione.

Dopo il Decreto Sviluppo (DL 70/2011), che ha abolito la comunica-zione preventiva all’Agenzia delle Entrate di Pescara da parte di co-loro che si avvalgono del bonus 36% su ristrutturazioni, l’Agenzia

delle Entrate ha emesso il Prov ve dimento n. 149646 del 2 novem-bre 2011, che elenca quali documenti devono essere conservati adisposizione del Fisco.

PPrroovvvveeddiimmeennttoo ddeell 0022//1111//1111 -- DDooccuummeennttaazziioonnee ddaa ccoonnsseerrvvaarree eedd eessiibbiirree aa rriicchhiieessttaa ddeeggllii UUffffiiccii ddeellll’’AAggeennzziiaa ddeellllee EEnnttrraattee,,aaii sseennssii ddeellll’’aarrtt.. 11,, ccoommmmaa 11,, lleetttt.. aa)),, ddeell DDeeccrreettoo IInntteerrmmiinniisstteerriiaallee 1188 ffeebbbbrraaiioo 11999988,, nn.. 4411 ccoommee ssoossttiittuuiittoo ddaallll’’aarrtt.. 77 ,,ccoommmmaa 22,, lleetttt.. qq)) ddeell DDeeccrreettoo LLeeggggee 1133 mmaaggggiioo 22001111,, nn.. 7700

II ppoozzzzii ppeerr uussii ddoommeessttiiccii ssoonnoo nnuuoovvaammeennttee ccoonnsseennttiittiiCon la Delibera G.R. del 4 ottobre 2011, n. 1580, pubblicata sul

Bollettino Ufficiale 18/10/2011, n. 78, la Regione Veneto ha datoil via libera alla realizzazione di pozzi per usi domestici di acquesotterranee anche nelle zone servite dall'acquedotto civile, esclu-sivamente per l'innaffiamento di giardini ed orti. La modifica del-la delibera n. 383 del 23 febbraio 2010, che consentiva tali pozzisolo nelle zone non servite dall’acquedotto o in caso di diniegodi fornitura da parte dell’acquedotto stesso, era molto attesa, es-sendo evidente che utilizzare acqua potabile per innaffiare orti egiardini è uno spreco di denaro e un’operazione poco etica. Nelladelibera del 4 ottobre scorso, la Regione consente “la realizzazio-ne delle derivazioni di acque sotterranee per uso domestico de-stinato esclusivamente all’innaffiamento di giardini ed orti, me-diante pozzi con profondità non superiore alla prima falda. Resta

l’obbligo di allacciarsi all’acquedotto per la parte di utilizzo pota-bile (umano e animale) se risulta disponibile il servizio”.

La stessa delibera modifica anche l’utilizzo di pozzo per uso ir-riguo. “È stata segnalata la necessità di dover disporre di portatad’acqua da utilizzare per l’uso irriguo al di fuori dei normali pe-riodi di fornitura stagionale da parte dei consorzi di bonifica.L’uso irriguo comprende anche le necessità idriche connesse alcompimento del ciclo agrario quali, ad esempio, gli utilizzi perantibrina, per i trattamenti fitosanitari, oltre alle esigenze di soc-corso al verificarsi di condizioni particolarmente siccitose. Si ri-tiene di consentire la realizzazione di pozzi da parte di soggettidiversi dai consorzi di bonifica per tali utilizzi, qualora il consor-zio di bonifica attesti l’impossibilità a soddisfare le richieste inquanto esterne al normale periodo di fornitura stagionale”.

Page 33: Pitagora 5 2011 - geometri.pd.it 5_2011.pdfPitagora 5/2011 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3 Secondo Esiodo, Eunomia la legalità, Dike il diritto, e Irene la pace,

32 CCOOLLLLEEGGIIOO GGEEOOMMEETTRRII EE GGEEOOMMEETTRRII LLAAUURREEAATTII DDII PPAADDOOVVAA Pitagora 5/2011

CCoolllleeggiioo GGeeoommeettrrii ee GGeeoommeettrrii LLaauurreeaattii ddii PPaaddoovvaavia Fornace Morandi 24 - 35133 PadovaTel. 049 8757788 - Fax 049 661124e-mail: [email protected] DI RICEVIMENTOdal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.30COMMISSIONE PARCELLE: riceve ogni primo e terzo lunedì del mese su appuntamento.

Ufficio staccato di FONTANIVApresso Centro Padre Odone Nicolini - via Umberto I, 27tel. 0495942943, fax 049 5941749Lunedì ore 9-12.30

InformazioniTTrraacccciiaabbiilliittàà ddeeii fflluussssii ffiinnaannzziiaarrii

L’Autorità di vigilanza sui con-tratti pubblici ha creato sul sitowww.avcp.it il dossier “Traccia bi li -tà”, raggiungibile dalla home page,contenente le Linee guida sulla trac-ciabilità dei flussi finanziari ai sensidell’articolo 3 della legge 13 agosto2010, n. 136, e le FAQ aggiornate.Particolarmente importante è il punto4.7 Servizi di ingegneria ed architet-tura: “Con riferimento al settore deiservizi di ingegneria e architettura, lenorme sulla tracciabilità si applicanoa tutti i soggetti di cui all’art. 90,comma 1, lettere d), e), f), f-bis), g) eh) del Codice e, quindi, anche ai pro-

fessionisti ed agli studi professionali,che concorrono all'aggiudicazionedegli appalti aventi ad oggetto i pre-detti servizi. Ciò, sia perché lo scopodella norma è quello di tracciare tuttii flussi di denaro pubblico (senza ov-viamente escludere persone fisiche)sia perché la nozione di impresa nonpuò che essere quella prevista dallanormativa comunitaria sotto il profi-lo della figura dell’operatore econo-mico (persona fisica o giuridica) sia,ancora, perché è lo stesso Trattato eu-ropeo a non consentire discrimina-zioni fra persone fisiche e giuridicheoperanti nello stesso ambito.

RReennddiittaa pprreessuunnttaaL’Agenzia del Territorio ha pubbli-

cato la Circolare n. 7 del 18 novembre2011 “Attribuzione della rendita pre-sunta, modalità di gestione dei con-nessi aggiornamenti negli atti del ca-tasto, trattazione e notifica degli esi-ti”. La determinazione della renditapresunta riguarda le particelle sullequali sono stati rilevati manufatti nondichiarati in Catasto e per i quali, inassenza dell’adempimento spon taneo,l’Agenzia sta forzosamente attribuen-do la categoria, la classe corrispon-dente a quella media della zona cen-suaria di appartenenza e la rendita ca-tastale presunta. La Circolare n.7/2011 definisce le modalità tramitele quali sono effettuati gli aggiorna-menti dei diversi database e descrivele operazioni che i tecnici dell’A gen -zia devono eseguire al fine di renderecoerenti i documenti catastali con lasituazione attuale degli immobili re-golarizzati. Sono inoltre illustrate leregole per la predisposizione degli at-ti di aggiornamento catastale che ver-ranno presentati successivamente.

RRiivvaalluuttaazziioonnee tteerrrreennii eeddiiffiiccaabbiillii ee ccoonn ddeessttiinnaazziioonnee aaggrriiccoollaaLa Circolare dell’Agenzia delle

Entrate n. 47 del 24 ottobre 2011 ri-as sume la disciplina della ridetermi-nazione del valore dei terreni, previ-sta inizialmente dagli articoli. 5 e 7della L. 448/2001 e per la quale sonostati ora riaperti i termini con il de-creto sviluppo (D.L. 70/2011). La ri-valutazione consente ai contribuentiche detengono terreni edificabili econ destinazione agricola di rideter-minare il loro costo o valore di acqui-sto, utilizzando il relativo costo ride-terminato ai fini del calcolo delle im-poste sul reddito. Per poter utilizzareil valore rideterminato, in luogo delcosto storico, il contribuente è tenutoal versamento di un’imposta sostitu-tiva sulla base del valore risultante da

un’apposita perizia giurata di stima.Il Decreto Sviluppo ha stabilito chela ri valutazione agevolata è ora am-missibile per i terreni posseduti alladata dell’1 luglio 2011, in luogo del-la precedente fissata all’1 gennaio2010, e sono di conseguenza aggior-nati i termini per il versamento dellaprima delle 3 rate annuali dell’impo-sta sostitutiva e per la redazione e ilgiuramento della perizia di stima chevengono fissati al 30/06/2012, rispet-to alla precedente scadenza del 31 ot-tobre 2010. Abilitati alla redazionedella perizia per i terreni sono gliiscritti agli albi degli ingegneri, ar-chitetti, geometri, dottori agronomi,agrotecnici, periti agrari e periti in-dustriali edili.

LLiibbrroo uunniiccoo ddeell llaavvoorrooSul sito del Ministero del lavoro

(www.lavoro.gov.it) è disponbile lacircolare n. 23 del 30/08/2011 “Li -bro Unico del Lavoro - illeciti dif-fidabili - pluralità di violazioni -elaborazione e consegna del pro-spetto di paga di cui alla Legge n.4/1953 - chiarimenti”.