percorso artistico la cappella sistina. uno ......michelangelo inizialmente non voleva accettare...

PERCORSO ARTISTICO LA CAPPELLA SISTINA.

UNO SCRIGNOMAGICO

SCOPRI E IMPARA 14-19 anni

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2Giudizio Universale, Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel

LA CAPPELLA SISTINA. UNO SCRIGNO MAGICO | SCOPRI E IMPARA

IN QUESTO CAPITOLO

PERCORSO ARTISTICO LA CAPPELLA SISTINA. UNO SCRIGNO MAGICO

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DALLA CAPPELLA MAGNA ALLA CAPPELLA SISTINA

SISTO IV E GLI AFFRESCHI DELLE PARETI LATERALI

GIULIO II E LA VOLTA DI MICHELANGELO

CLEMENTE VII E IL GIUDIZIO UNIVERSALE

L’ILLUSIONE DELLA PROFONDITÀ

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Dallo show - Visual | © BWS

Così in Giudizio Universale Michelangelo e Giulio II ricordano quando Sisto IV decise di trasformare la Cappella Magna, vecchia e malandata, in una goccia di bellezza, in grado di consegnare il suo nome all’eternità.

giulio ii - Adesso, anni dopo, quel che resta dell’antico è solo una piccola cappella, vecchia e malandata, che dovrà diventare una goccia di bellezza. Capisci perché?michelangelo - Per l’eternità di cui parlavate.Le ricchezze passano, ma la bellezza rimane. Sempre.giulio ii - E questa goccia di bellezza purissima porterà il nome di colui che l’ha riedificata.La Cappella Sistina.”

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DALLA CAPPELLA MAGNA ALLA CAPPELLA SISTINAIL CONTESTO STORICOSiamo nel periodo della Renovatio urbis, il progetto di monumentalizzazione e modernizzazione voluto dalla Chiesa per riaffermare la sua posizione, il suo potere non solo spirituale, ma anche terreno. Protagonisti ne furono i Papi mecenati che a tale scopo si circondarono di menti raffinate, artisti speciali e pensatori illuminati, i quali contribuirono a modificare in modo sostanziale la fisionomia della città grazie ai numerosi e cospicui interventi viari ed edilizi. È in questo contesto che Papa Sisto IV della Rovere, tra il 1477 e il 1481 fece ristrutturare l’antica Cappella Magna, quella che è oggi la Cappella Sistina, che proprio da Sisto IV prende il nome. Anche i successori di Sisto vollero legare il proprio nome alla Sistina, per la sua bellezza, quella bellezza che avrebbe permesso loro di essere ricordati per l’eternità. Giulio II fece riaffrescare la volta commissionando il lavoro a Michelangelo, l’affresco della volta della Cappella Sistina, una sfida senza precedenti per Michelangelo che praticamente in solitudine e in soli quattro anni (1508-1512) portò a termine uno dei più grandi capolavori della storia dell’arte. Dopo circa trent’anni, Clemente VII chiamò ancora Michelangelo per fargli riaffrescare la parete dietro all’altare, dove oggi possiamo ammirare il capolavoro del Giudizio Universale.

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http://www.treccani.it/enciclopedia/sisto-iv-papa/

http://www.treccani.it/enciclopedia/giulio-ii-papa/

http://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/collezioni/musei/cappella-sistina/volta.html


http://www.treccani.it/enciclopedia/clemente-vii-papa/



1477-1481Sisto IV fa ricostruire

la Cappella Sistina

1481-1482I grandi artisti del Rinascimento fiorentino

realizzano gli affreschi dellepareti laterali della Cappella Sistina, su commissione di Sisto IV

1508-1511Michelangelo affresca laVolta della

Cappella Sistinasu commissione di Giulio II

1536-1541Michelangelo affresca Giudizio Universale su

commissione di ClementeVII

LA STRUTTURA

L’esterno della Sistina è abbastanza essenziale e somiglia più a una fortificazione tardo-medievale (merlata nella parte alta e provvista di ballatoio che gira tutt’intorno per le guardie), ricordandoci così la funzione difensiva

La Cappella Sistina vista dall’esterno | © Flickr



originaria della Cappella Magna, dedicata a Maria Assunta in Cielo e parte del Palazzo Apostolico. È qua che il Papa riuniva la sua corte e officiava la messa. I lavori di ristrutturazione furono affidati da Sisto IV a Giovanni de’ Dolci sul progetto elaborato dall’architetto Baccio Pontelli.

La costruzione è a pianta basilicale e le sue dimensioni sono imponenti: misura 40,23 metri di lunghezza, per 13,41 di larghezza, per 20,70 metri di altezza; come il Tempio di Salomone, le cui dimensioni sono riportate nell’Antico Testamento.

All’interno, l’ambiente si presenta come una grande aula a base rettangolare, la cui copertura è costituita da una volta a botte ribassata, illuminata da 12 grandi finestre che si trovano nella parte alta delle pareti. La Cappella è divisa in due da un transetto di marmo sormontato da un’elegante inferriata, così da separare il presbiterio, cioè la parte riservata al clero, da quella destinata ai fedeli. Il pavimento è ricoperto da un mosaico cosmatesco, una particolare lavorazione comparsa per la prima volta nel 1200 d.C., nella quale vengono assemblati piccoli pezzi di marmi policromi provenienti dai resti di edifici di età imperiale e a cui vengono aggiunte paste vitree e dischi di porfido. Il motivo della pavimentazione costituiva una sorta di percorso che portava il Pontefice e il clero, in

http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-dolci_(Dizionario-Biografico)/

http://www.treccani.it/enciclopedia/baccio-pontelli/

https://it.wikipedia.org/wiki/Tempio_di_Salomone

https://it.wikipedia.org/wiki/Tempio_di_Salomone

http://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/collezioni/musei/cappella-sistina/tour-virtuale.html

http://www.treccani.it/vocabolario/presbiterio/

http://www.treccani.it/vocabolario/cosmatesco/



Capella Sistina | © Governatorato S.C.V. – Direzione dei Musei

occasione delle funzioni, a seguire un particolare percorso all’interno della Cappella.

2.500 METRI QUADRATI DI PITTURAMa ciò per cui la Sistina è conosciuta in tutto il mondo come incredibile capolavoro dell’arte, è l’insieme degli affreschi che la caratterizzano. Quando si attraversa l’ingresso della Cappella Sistina si ha l’impressione di entrare in uno scrigno di pura bellezza. Sulla parete di fondo, Michelangelo ha affrescato il Giudizio Universale. Alzando lo sguardo, si ammira la volta dipinta dal genio fiorentino, alle pareti le storie di Cristo e Mosè, affrescate dai grandi del Rinascimento.



SISTO IV E GLI AFFRESCHI DELLE PARETI LATERALI

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Nel 1481 Papa Sisto IV aveva affidato la realizzazione degli affreschi al Perugino e, su consiglio di Lorenzo de’ Medici, ad altri grandi artisti, tra cui Botticelli, Ghirlandaio, Cosimo Rosselli e Signorelli. Ancora oggi possiamo ammirare sulla parete di sinistra Le storie di Mosè, a destra Le storie di Cristo, e sulla parete di fondo l’Assunzione della Vergine del Perugino poi sostituita da Giudizio Universale. Il lavoro venne concluso nel 1482. Sulla volta un cielo stellato venne affrescato da Piermatteo d’Amelia.



Ecco, maestro. Ora sei al centro della Cappella Sistina:da questa parte le storie di Mosè, dall’altra le storie di Cristo.”

“DALLO SHOW - AL CENTRO DELLA CAPPELLA SISTINA

Giulio II conduce Michelangelo nella Cappella Sistina, tra gli affreschi delle pareti laterali i cui autori furono i più grandi artisti fiorentini del Rinascimento, che Michelangelo ben conosce.

Dallo show - Studio video design, Cappella Sistina, affreschi laterali © Luke Halls Studio



GIULIO II E LA VOLTA DI MICHELANGELONel 1504 l’apertura di una crepa sulla volta, probabilmente causata dai lavori di scavo effettuati intorno all’edificio per la ricostruzione di San Pietro, provocò dei danni al cielo stellato dipinto da Piermatteo d’Amelia. Così Giulio II commissionò a Michelangelo nuovi affreschi.

Michelangelo inizialmente non voleva accettare l’incarico sia perché si riteneva uno scultore e non un pittore, sia perché la Cappella Sistina non gli piaceva, pare che l’abbia addirittura paragonata a un granaio. Ma alla fine accettò e iniziò ad affrescare i 1080 metri quadrati della volta e in 4 anni (1508-1512) porta a termine il capolavoro.

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La volta della Cappella Sistina | © Governatorato S.C.V. – Direzione dei Musei

http://www.ovo.com/michelangelo-buonarroti/




DALLO SHOW - IO SONO UNO SCULTORE

giulio ii - E adesso la Cappella Sistina, aspetta te, maestro.michelangelo - Me?giulio ii - La Cappella rappresenterà la chiesa davanti all’umanità intera! Per questo desidero che sia tu, Michelangelo, a dipingere la volta.michelangelo - Ma, santità, io sono uno scultore, non un pittore!”

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Dallo show - Studio video design, Tutti gli affreschi prima di Giudizio Universale | © Luke Halls Studio



CLEMENTE VII E IL GIUDIZIO UNIVERSALEVerso la fine del 1533 Clemente VII de’ Medici decise di coprire l’affresco dell’altare realizzato dal Perugino con un nuovo affresco e commissionò a Michelangelo la realizzazione del Giudizio Universale. Il Papa però morì poco dopo ma l’incarico venne confermato dal suo successore Paolo III Farnese. Michelangelo si dedicò a questa nuova impresa dal 1536 al 1541.

Giudizio Universale | © Governatorato S.C.V. – Direzione dei Musei

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http://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/collezioni/musei/cappella-sistina/giudizio-universale.html

http://www.treccani.it/enciclopedia/paolo-iii-papa/



Dallo show - Studio video design, Giudizio Universale | © Luke Halls Studio

DALLO SHOW - HAI L’ETÀ CHE SERVE

clemente vii - Sono sempre tormentati i tempi degli uomini, maestro.michelangelo - Finché non arriverà il tempo di Dio.clemente vii - Quel giorno è ancora lontano. Per ora, potresti cominciare col dipingerlo.michelangelo - Il tempo di Dio?clemente vii - Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, con tutti i suoi angeli.michelangelo - È troppo tardi, santità. Sono troppo vecchio, per dipingere.clemente vii - No, Michelangelo.Hai l’età che serve per dipingere il Giudizio Universale.”

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L’ILLUSIONE DELLA PROFONDITÀLe capacità illusorie della prospettiva vengono studiate e utilizzate dagli artisti rinascimentali per rappresentare una profondità desiderata in uno spazio dimensionalmente inferiore (architettura e teatro), o addirittura su fondali piani (pittura).La prospettiva può essere considerata lo strumento simbolo del Rinascimento, uno tra i modi possibili di rappresentare la realtà e lo spazio, che ben esprime lo spirito del periodo: la realtà può essere vista e conosciuta solo attraverso un punto di vista particolare, e questo significa che l’uomo occupa una posizione centrale come osservatore della realtà. Nello stesso tempo lo spazio che viene rappresentato con la prospettiva è uno spazio “ordinato”, elaborato grazie a regole matematiche, uno spazio ideale, la cui costruzione parte però dalla soggettività dell’autore.

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http://www.treccani.it/enciclopedia/prospettiva/



Dallo show - Studio video design Cappella Sistina, affreschi laterali © Luke Halls Studio

DALLO SHOW - LA PROFONDITÀ DELLA PROSPETTIVA

giulio ii - Sai perché dico che questo è il quadro più importante del ciclo?michelangelo - Perché molti pittori e anche architetti lo hanno preso a modello? O forse per il suo significato…giulio ii - Per la profondità della prospettiva.”

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È tenendo presenti le regole pittoriche e architettoniche della prospettiva rinascimentale che è stato realizzato il progetto Giudizio Universale, Michelangelo e i segreti della Cappella Sistina che trasforma l’Auditorium della Conciliazione (a 400 metri da Piazza San Pietro e a 600 metri dalla Sistina) in un luogo immersivo: le scene prendono forma non solo sul palco ma anche ai lati e sul soffitto, a 270°, consentendo allo spettatore una vera e propria esperienza immersiva ed emotiva.

Si tratta di una fedele ricostruzione storico-artistica resa possibile grazie al lavoro di squadra delle professionalità più sofisticate al livello mondiale che, utilizzando tecnologie innovative, hanno ricreato all’interno dell’Auditorium la Sistina, con la sua volta di 20 metri e i meravigliosi affreschi.

Il set design del palcoscenico è ispirato al concetto di “falsa” prospettiva, quella che possiamo ritrovare nella Galleria Spada del Borromini, e nel Teatro Olimpico di Vicenza del Palladio.

Dallo show - Studio di proporzioni per la riproduzione della Cappella Sistina all’interno dell’Auditorium Conciliazione | © Luke Halls Studio

https://www.youtube.com/watch?v=j2EFq1HMRB8

http://www.ovo.com/borromini/

http://www.teatrolimpicovicenza.it/il-teatro/curiosita/l-ho-visto-in-tv

http://www.ovo.com/palladio/



Galleria Spada, BorrominiLa falsa prospettiva è creata sull’illusione che la galleria sia lunga circa 35 metri, mentre in realtà è lunga 8,82 metri | © NS

Teatro Olimpico di Vicenza, PalladioDietro le tre aperture della grande scena Palladio re-alizza 5 strade in prospettiva in modo da simulare una grandissima profondità By Jacopo Werther

L’effetto tridimensionale è stato ottenuto grazie alla realizzazione sul palcoscenico di una struttura ad alta tecnologia che prevede 3 livelli di proiezioni, che creano 3 livelli di profondità.

Dallo show - Set design palcoscenico | © BWS



Sul proscenio, i tre archi centrali che si aprono nella scena creano la visione illusionistica di strade in finta prospettiva.

Dallo show - Bozzetto per lo studio degli spazi scenici | © BWS

Dallo show - Bozzetto per lo studio degli spazi scenici | © BWS

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