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COPIA GRATUITA www.leggopassword.it l’accesso mirato all’informazione n° 6 - DICEMBRE 2015 PASSWORD LAURA TANGHERLINI IL "DRAMMA" IMMIGRAZIONE, UN'EMERGENZA UMANITARIA SIRIA IN FUGA LAURA TANGHERLINI "La grande crisi dell'umanità" SICUREZZA CARABINIERI MAGG. IURLARO "Più controlli contro la criminalità" NATALE Località di Capodanno EVENTI A CENA CON... IVANA SPAGNA a Staffolo SI BALLA, TORNA JESI OPEN Appuntamento al Palatriccoli #CURIOSANDO L'OLIVO CONTESO una controversia del XVII secolo Viale della Vittoria 27/C - Jesi (AN) OUTLET: viale dei Platani 31, Marina di Montemarciano (AN)

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Password - l'accesso mirato all'informazione numero di Dicembre 2015

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COPIA GRATUITA

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l’accesso mirato all’informazionen° 6 - DICEMBRE 2015

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LAURA TANGHERLINIIL "DRAMMA" IMMIGRAZIONE, uN'EMERGENZA uMANItARIA

Siria in fugaLAURA TANGHERLINI"La grande crisi dell'umanità"

SicurezzaCARAbINIERIMAGG. IURLARo"Più controlli contro la criminalità"

naTaLeLocalità di Capodanno

evenTia cena con...IVANA SPAGNA a Staffolo

Si baLLa, TornaJESI oPENAppuntamento al Palatriccoli

#curioSando L'oLIVo CoNTESouna controversia del XVII secolo

Viale della Vittoria 27/C - Jesi (AN)OutLEt: viale dei Platani 31,

Marina di Montemarciano (AN)

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ALMAUTO

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bILANcIODI uN ANNO di Chiara Cascio

Password – l’accesso mirato all’informazione periodico d’informazione - n° 6 - Dicembre 2015Direttore responsabile: Chiara CascioEditore e Progetto Grafico: Studio GammaCoordinamento generale: Gianna Scortechini - Francesco Cascio Collaboratori: Roberto Longo - Francesco Cascio - Catiuscia Ceccarelli - Riccardo Ceccarelli - Roberto Ceci - Talita Frezzi - Matteo Baleani Registrato al Tribunale di Ancona n. 5/09 del 23.03.2009 Reg. Periodici

Ho sempre pensato al Natale come ad un bel momento.Un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono.

L’unico momento che conosco, nel lungo anno, in cui gli uomini e le donne sembra-no aprire consensualmente e liberamente i loro cuori, solitamente chiusi.

(charles Dickens)

Sede, Direzione, Redazione: via Risorgimento 189/a Moie di Maiolati Spontini (An), tel. e fax 0731 701404 www.leggopassword.it - [email protected] [email protected] Copyright - Tutti i diritti riservati - Marchio e grafica registrati Vietata la riproduzione anche parziale. L’editore si riserva il diritto di segnalare alle autorità competenti co-loro che in malafede comunicano annunci non corrispondenti a verità.

Social: Password - Magazine della Vallesina @RedazionePW

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#EDITORIALE

Dicembre, è tempo di bilanci. In un viaggio a ritroso tra le pagine di Password, ciò che emer-ge è sicuramente la vivacità culturale, artistica, sportiva e produttiva del nostro territorio, fat-to di personaggi, di progetti, di tradizioni e di storie che, anche in questo 2015, hanno saputo portare messaggi positivi di crescita, di sviluppo, di progresso, di solidarietà. Al contempo, esistono situazioni preoccupanti e problematiche irrisolte, soprattutto se l’orizzonte si allarga allo scenario nazionale ed internazionale. Dopo gli illuminanti traguardi di Expo 2015, i fatti

di Parigi, l’allarme terrorismo e la minaccia di una Terza Guerra mondiale, scandita in capitoli - come ha detto lo stesso Papa Francesco – hanno sollevato dubbi e timori sulla multiculturalità, riportando alla ribalta temi come l’immigrazione, l’integrazione e l’emergenza sicurezza. Su questi punti siamo andati a fondo, interpellando la gior-nalista jesina Laura Tangherlini, autrice di due libri sulla crisi umanitaria in Siria e in Libano. E per sondare invece il livello di vigilanza e i controlli effettuati sul nostro ter-ritorio, a pronunciarsi è il Comando della Stazione dei Carabinieri di Jesi, guidato dal maggior Benedetto Iurlaro. Il 2015 si chiude, dunque, con grandi interrogativi sul fu-turo, con la consapevolezza che tutto può cambiare in un attimo e che la mutevolezza è parte di questa vita. Non resta che godersi le gioie di un Natale in famiglia, dunque, con le luci , le speranze e l’atmosfera del periodo più magico dell’anno. E perché no, tornando anche un po’ sognatori, come da bambini. Quando il sorriso si sprigionava da un momento. Perché la felicità del presente è l’unica certezza. La speranza e i buoni propositi, invece, sono solo il punto di partenza per un domani migliore.

AuGuRI A tuttI vOI DALLA REDAZIONE DI PASSwORD MAGAZINE!

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L'OLIvO COntEsOa cura di riccardo ceccarelli

#CURIOSANDO

Se scomodiamo la mitologia greco-romana, le religioni - quella ebraico-cristiana soprattutto - e la nostra tradizione mediterranea, tutte ci dicono all'unanimità dell'importanza e della "sacralità" dell'olivo e dell'olio. Lo possiamo consta-tare, ad esempio, anche ora, nei giorni tra la fine di ottobre e la metà di dicembre, dalla cura e dall'attenzione con cui si raccolgono le olive, specialmente se la raccolta viene fat-ta a mano. Molto di questa "cultura", se non proprio tutto, senz'altro in gran parte, si trova nel libro "Dall'olivo all'olio. Storia, tradizioni, miti e curiosità con riferimento alla terra marchigiana" a cura di Betto Salvucci, pubblicato a Mace-rata nel 2002. Un episodio tuttavia non viene raccontato. Si tratta di una vertenza per due piante di olivo. Una controver-sia che si trascinò per quasi due anni, 1694 e 1695, tra due sacerdoti, il parroco di San Paolo di Jesi Don Anton Giacomo Agabiti e Don Lorenzo Angelini. Le due piante erano situate proprio sul confine tra il terreno della parrocchia e la pro-prietà di Don Lorenzo Angelini; l'area dove insistevano era quella occupata oggi da piazza Domenico Ricci, dalla sede comunale di San Paolo e zona limitrofa. Entrambi rivendi-cavano la proprietà delle piante; a dirimere la contesa tra i due sacerdoti dovette intervenire il Vicario generale della Diocesi di Jesi che ascoltò, tra gli altri, la testimonianza giu-rata di una cittadino di San Paolo, Francesco Maria Tesei di 78 anni. Il Tesei disse che una sola delle due piante poteva appartenere a Don Angelini perché l'altra pianta ancora in piedi era in parte secca, in quanto circa sessant'anni pri-ma, l'allora proprietario Don Francesco Bravi, dando fuoco alla stoppia, aveva bruciato numerosi olivi del terreno della parrocchia e soprattutto l'olivo conteso, sul confine, che era in due tronchi emananti tutti e due da uno stesso ceppo. Il testimone riferiva quanto all'epoca aveva visto e ricordava, dicendo altresì che allora l'incendio fu "pubblico e notorio", aveva avuto cioè una certa risonanza per vastità e danni. Ponendo fine alla vertenza il 18 luglio 1695, il Vicario ge-nerale sentenziò che Don Lorenzo Angelini, forse tenendo presente anche il danneggiamento a suo tempo recato dal precedente proprietario, non aveva alcun diritto sulle piante di olivo e lo condannò anche a pagar tutte le spese occor-

se. Un fatto che, riferito e sedimentato in antiche carte, può farci sorridere, tanto ci sembra lontano dalla realtà; se lo confrontiamo però con le controversie o le denunce che oggi si fanno, magari tra vicini di casa, per una parola in più, per un passaggio, un metro di terra o una finestra, ci accorgia-mo che alla "piccolezza", per dirla con un eufemismo, non ci sono limiti di tempo. Esso tuttavia diventa emblematico se visto nel contesto di una economia prevalentemente di sussistenza, come fu, per secoli, quella delle nostre piccole comunità, fondata unicamente sui prodotti agricoli: la riven-dicazione addirittura di singole piante poteva essere una questione importante tanto da trasformarla in vertenza giu-diziaria. Curiosità per la vicenda di un olivo che con facilità ci può far indirizzare lo sguardo e attardarci sui secolari olivi delle nostre colline che sfidano il tempo in silenzio; sono olivi diventati ormai sculture modellate dal vento o dalle in-temperie o semplicemente dai decenni: oggetti unici di un museo naturale all'aperto, ricchi di fascino e di ammirazione per quegli occhi che li sanno fasciare ancora di attenzione.

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#L’INTERVISTA

Contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti specie tra i giovanissimi in un'ottica di prevenzio-ne e repressione. Vicinanza alla gente e alle sue problematiche, perchè dopo 200 anni il Carabi-niere è quello che ascolta e non più solo quel-lo che arresta. Lotta ai reati predatori contro le persone e contro il patrimonio, in un momento in cui truffe, furti e rapine sembrano minare anche una realtà relativamente tranquilla come finora era stata Jesi. Controlli più serrati e massima al-lerta dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi. Sono queste le mission dell'Arma dei Carabinieri, che da alcuni mesi ha salutato il suo valoroso co-mandante il Capitano Mauro Epifani, trasferito alla Compagnia di Caltanissetta, per dare il benvenuto al Maggiore Benedetto Iurlaro neo Comandante della Compagnia. Insieme a lui, anche il nuovo comandante del Nucleo Operativo Radiomobile, Tenente Maurizio Dino Guida, 32 anni napoleta-no, sposato e specializzato nella gestione delle criticità dell'ordine pubblico, con alle spalle l'e-sperienza di Comandante di plotone alla scuola

“vICInI aLLa gEntE nEL quOtIDIanO COntRastO aLLa CRIMInaLItà E I fuRtI”

Dal piccolo spaccio Di quartiere alla paura e i controlli post-attentati Di

parigi, in campo azione e prevenzione Della compagnia carabinieri Di Jesi

ora guiData Dal maggiore iurlaro

di Talita Frezzi

marescialli e brigadieri dell'Arma di Velletri. Benedetto Iurlaro, 53 anni brindisino, sposato e padre di due figlie, ha in tasca una laurea in Giurisprudenza e Scienze dell'Amministrazio-ne, ma soprattutto una vasta esperienza in ruoli operativi: sette anni (“bellissimi, che ricorderò sempre”) trascorsi alla guida della Compa-gnia di Fabriano e precedentemente alla testa della Compagnia Carabinieri di Tagliacozzo, a L'Aquila. “Non sono un ufficiale da scrivania, ho sempre avuto ruoli operativi – conferma il Maggiore – e voglio dare prosecuzione all'atti-vità del Capitano Epifani, sia con operazioni che portino arresti e denunce, sia con un attento ascolto delle aspettative della gente. Per me

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#L’INTERVISTA

Jesi rappresenta un traguardo, è una città tranquilla e collaborativa, con un forte tessuto sociale, molto ben integrato. Una realtà che conoscevo, essendo vicinissi-ma a Fabriano dove ho avuto la fortuna di lavorare per sette anni bellissimi. Consi-dero questo territorio un 'prolungamento' di Fabriano, due realtà molto simili in cui il mio impegno sarà identico anche nei contenuti. Priorità – continua il Comandante – nella lotta ai reati contro il patrimonio, furti e rapine sono quei reati che maggior-mente destano allarme sociale e preoccupano i cittadini. Ma molta attenzione verrà posta, come fatto per il Fabrianese, per i reati connessi al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti specie tra giovani e anche minorenni”. Dal suo insediamen-to, a fine settembre, il Maggiore Iurlaro e i suoi uomini hanno eseguito 12 arresti e denunciato 42 persone. Di questi la maggior parte interessano proprio i responsa-bili di furti e gli spacciatori. Per quanto riguarda la droga, molta attenzione è rivolta ai minori “perchè si è abbassata l'età per il consumo di sostanze stupefacenti e spesso i genitori non si rendono conto di nulla. Un genitore non si rende conto che il figlio ha un problema con l'hashish o la cocaina finchè un carabiniere non lo pizzica. Ne deriva l'avvio di un percorso di recupero, un aspetto forse fastidioso, un impiccio ma che però potrebbe essere determinante per salvarlo e rieducarlo finchè si è in tempo”. I minori sono a rischio non solo per l'abbassamento dell'età del consumo di stupefacenti (come avvenuto proprio a fine novembre nel quartiere San Francesco di Jesi, ndr.) ma si stanno rendendo protagonisti anche di atti tep-pistici, ubriachezza molesta, bravate come furtarelli e incendi dolosi (puntualmente scoperti dai militari). Segnale di una società in frenetico e pericoloso mutamento, che sta lanciando segnali di disagio al mondo degli adulti. Segnali che spesso sono evidenti sotto gli occhi delle persone – tanto che il rapporto con la cittadinanza è di strettissima collaborazione anche per le segnalazioni – ma che passano inosservati proprio ai genitori. Anche in questo delicato ruolo si declina la figura del moderno Carabiniere, chiamato spesso alla mediazione tra i due emisferi della gioventù (che si mette nei guai) e delle famiglie (che improvvisamente scoprono di non cono-scere più i propri figli). Fondamentale in quest'ottica è la capillarità dell'Arma dei Carabinieri anche nei piccoli paesi della Vallesina dove la Compagnia è presente con le Stazioni territoriali. Una presenza che è deterrente ma anche sinonimo di vicinanza specie in un momento in cui la percezione di sicurezza viene messa in crisi, a livello mondiale, dai recenti attentati terroristici di Parigi. Una minaccia che avvelena la quotidianità. “In considerazione dei gravi fatti che hanno sconvolto la Francia e il mondo intero – conclude il Maggiore Benedetto Iurlaro – come Compa-gnia Carabinieri abbiamo rafforzato i controlli su tutto il territorio, applicato misure di vigilanza più stringenti specie verso gli obbiettivi sensibili e aumentato i servizi per garantire alla cittadinanza una presenza ancora più costante. Noi ci siamo, fac-ciamo del nostro meglio per essere tempestivi e operativi, ma dato che le persone vogliono essere protagoniste della sicurezza noi le invitiamo sempre a collaborare con segnalazioni al 112 anche anonime. Saremo poi noi a verificare”.

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#L’INTERVISTA

Dalla più grande crisi umanitaria di sempre, la que-stione Siriana, agli attentati terroristici del 13 no-vembre a Parigi. Il mondo trema, scosso da troppe vittime innocenti, insidiato dalla paura di essere obiettivo della follia cieca, sotto la minaccia della ter-za guerra mondiale. Gli attentati di Parigi, rivendicati dall'Isis, hanno sconvolto i già delicati equilibri mon-diali rischiando di mutare profondamente non solo la situazione geopolitica, ma anche quella umanita-ria. La Francia ha chiesto aiuto all'Europa ottenendo l'appoggio dei ministri della difesa in base al Trattato di Lisbona e il Ministro francese Yves Le Drien ha chiarito che l'appoggio dell'UE potrebbe andare ol-tre il territorio nazionale ed estendersi a Siria, Iraq e Africa per una coalizione anti-terrorismo. Ne abbiamo parlato con la giornalista jesina di Rai News24 Laura Tangherlini, autrice di due libri - “Siria in fuga” e “Libano nel baratro della crisi siriana” - nei quali racconta l'aspetto più umano e toccante della

crisi umanitaria dei profughi in Libano e Giordania. come è iniziata la crisi siriana?“La crisi siriana è cominciata con proteste pacifiche, nel marzo del 2011, contro una dittatura che si era resa complice di torture e rapimenti sui civili, oppo-sitori o presunti tali, e per migliori condizioni di vita di una parte della popolazione che abitava le zone rurali. Casus belli, l’uccisione e la tortura da parte delle forze di sicurezza del regime di un gruppo di ra-gazzini che avevano scritto sui muri fuori della scuola degni inni in cui si auspicava la caduta del regime. La riconsegna dei cadaveri irriconoscibili di quei bambini scatenò la protesta delle loro famiglie e dei clan cui appartenevano. Proteste che poi da Deraa si allargarono ad altre città, prima in modo pacifico poi con una militarizzazione dello scontro e la nascita dell'Esercito Libero Siriano che voleva proteggere la popolazione e si rifiutava di attaccarla. Le proteste di piazza nel frattempo si erano trasformate in una

AnAliSi dellA SituAzione umAnitAriA di un PoPolo in fugA con lA giornAliStA-Scrittrice TangherlinivIa DaLLa sIRIa, La gRanDE CRIsI DI un'uManItà aLL'aLBa DELLa tERza guERRa MOnDIaLE

di Talita frezzi

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#L’INTERVISTA

guerra civile tra lealisti e opposi-tori, sciiti e sunniti, qaedisti e laici. Ne seguì una guerra finanziata e poi combattuta da attori regiona-li, dalle monarchie del Golfo alla Turchia agli Hezbollah libnesi e ai pasdaran iraniani, dagli americani ai russi. Senza dimenticare Isis e il suo ambiguo e strumentale rap-porto con il regime di Assad”.L'Europa, il mondo come ha re-agito a questa violenta crisi?“A mio parere il resto del mondo ha troppo a lungo chiuso gli occhi, quando non influenzato in modo miope o addirittura criminale gli eventi”.La questione è connessa all'e-mergenza immigrazione che in-teressa tutta Europa: si tratta di un fenomeno irreversibile?“Non mi piace la definizione 'emergenza immigrazione'...è come vedere attraverso gli oc-chi di chi teme l’arrivo di queste persone. Io parlerei piuttosto di 'dramma' immigrazione che va avanti da molto più tempo, solo che prima i profughi siriani si fer-mavano nei Paesi limitrofi e era più facile fingere di non sapere. Negli ultimi due anni però le con-dizioni di vita per i profughi siriani in Libano, Giordania, Turchia sono peggiorate al punto da costringerli a cercare di raggiungere l’Europa. Oltre al fatto che è sempre più impossibile continuare a restare in Siria ormai. Della popolazione siriana (23 milioni circa) ora più di sette milioni e mezzo sono sfol-lati interni, e sono 12,2 milioni le persone all'interno del Paese che necessitano di aiuti umanitari. Altri 4 milioni di Siriani (si arrivà

così a metà della popolazione or-mai fuori dalla propria casa) sono sfollati come rifugiati in giro per il mondo (1,9 milioni in Turchia; 1,1 in Libano; 630mila in Giorda-nia; 250 mila in Iraq; 130 mila in Egitto; poche centinaia di migliaia in tutta Europa). Queste però sono solo le cifre ufficiali, delle per-sone già registrate o in attesa di registrazione da parte dell'Unhcr, sicuramente di molto inferiori a quelle reali”.Alcuni Paesi hanno alzato i muri rifiutando di accogliere i profu-ghi...“Non sono d'accordo con i muri e i fili spinati, con certe politiche di non accoglienza adottate in que-sti mesi da parte di alcuni Stati. Per ragioni ideologiche ma anche semplicemente di opportunità: persone così disperate da attra-versare Paesi a piedi o pagare dei trafficanti per pericolose traver-sate in mare non possono essere

fermate. Oltre al fatto che, secon-do me, è inumano fermarle”.Dopo Parigi l'opinione pubblica sembra essersi spaccata tra chi condanna l'Islam in toto e chi invece divide i terroristi dagli altri musulmani. Esiste un Islam moderato?“Credo che questa distinzione sia indispensabile e doverosa. Islam e terrorismo sono due cose diver-se. Il terrorismo di Parigi affonda su interpretazioni conservatrici wahabite del Corano portate all'e-stremo, che hanno attecchito su persone non integrate nel conte-sto europeo in cui vivevano. Ma la stragrande maggioranza dei musulmani condanna questi atti, anzi i musulmani sono stati finora le prime e più numerose vittime dell'Isis. Tra l'altro aumentare at-teggiamenti islamofobi e xenofobi rischia di aumentare il senso di esclusione (con conseguente pro-babile voglia di rivalsa e vendetta) di musulmani presenti nei nostri Paesi o che magari vivono tuttora in Medioriente e spingendoli tra le file dei terroristi”.

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APPUNTAMENTO ESCLUSIVO CON LA REGINA DELLE HIT INTERNAZIONALI: IVANA SPAGNA ALL'OASI

di Talita Frezzi

La regina delle hit internazionali Ivana Spagna ospite d'ecce-zione di una serata di musica e spettacolo in programma il 12 dicembre alle 20,30 al Ristorante pizzeria residence Oasi di Staffolo. La cantante sarà protagonista dell'appuntamento “A Cena con...” organizzato dallo studio fotografico Ramset di Michele Ranellucci. Primo di una serie di cene con ospite vip, quello del 12 dicembre è un evento attesissimo. Una se-rata di spettacolo e di grande musica, durante il quale Spa-gna farà rivivere i suoi più grandi successi italiani e interna-zionali durante un concerto in programma a fine cena. E poi, la classica pioggia di autografi e foto con i fans, il momento più atteso dell'incontro con la grande artista, ultima donna ad aver vinto il Festivalbar (nel 1987 con “Dance Dance Dance”) nel che farà ballare sulle note di “Lady Madonna”, “Call me”, “Easy Lady”, “Gente come noi”, “Circle of life”, “I wanna be your wife”, “Davanti agli occhi miei”. La serata - realizzata in collaborazione con La boutique La Bussola e Radio Stu-dio24 - è solo su prenotazione. Idea dell'eclettico fotogra-fo Michele Ranellucci, Ramset, che oltre alla sua attività di fotografo durante cerimonie, nozze e lauree, oltre a foto e video aziendali, coltiva anche un'anima artistica. Insieme al suo attivissimo staff e in collaborazione con la Relife Servizi Events di Giuseppe Filloramo, lo studio Ramset con sede in viale della Vittoria 26 realizza casting per modelle/i e indos-satori, organizza e realizza eventi culturali; cura l'organizza-zione delle tappe regionali del concorso nazionale “Ragazza moda e spettacolo” con shooting fotografici, book, cataloghi e persino un corso di portamento per chi, nel mondo dello spettacolo, non vuole arrivare solo in punta di piedi. “Ivana Spagna è una grande artista, molto apprezzata sia in Italia che all'estero - dichiara Michele Ranellucci - pertanto sarà lei a dare il via a questa serie di progetti che vedranno arri-vare nella nostra regione, nei prossimi mesi, altri grandi nomi del panorama del cabaret e della musica. In particolare posso anticipare che avremo il comico di Zelig Paolo Migone, la sto-rica band I Nomadi e il professore della musica cantautorale, Roberto Vecchioni”. Ancora massimo riserbo sulle location che accoglieranno questi appuntamenti. Per saperne di più quindi, e non perdersi neanche uno degli eventi organizzati da Ramset Studio, basta chiamare il numero 0731.710485 o cliccare sulla pagina Facebook di Ramset. Prenotazioni per la serata del 12 dicembre con Ivana Spagna: ristorante L'Oasi di Coste di Staffolo (0731.779303).

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#NOTIZIE FLASH|WWW.LEGGOPASSWORD.IT

Il 27 novembre p.v. in occasione del salone “JOB&ORIENTA” di Verona, durante il seminario nazionale “La buona alternanza scuola-lavoro nella Legge 107/2015”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e dalla Confindustria, il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini procederà a premiare con una targa e con due biglietti aerei per Tampico in Messico, Elisa Damadei e Francesco Furio D’Amico, studenti dell’Istituto di Istruzione Galileo Galilei di Jesi, nominati “Ambasciatori della Buona Scuola nel Mondo”. Gli studenti hanno presentato al concorso “I Giovani e le Scienze 2015”, il progetto “Oli vegetali di frittura: un modello sperimentale” vincendo la partecipazione all’Expo Sciences Mexico 2015, che si terrà a proprio a Tampico nel prossimo dicem-bre, dove rappresenteranno l’Italia in un workshop internazionale. Il risultato raggiun-to dai due studenti rappresenta un esempio di eccellenza scolastica nazionale e pone l’accento sull’importanza dei percorsi di alternanza scuola lavoro che permettono agli studenti di stimolare creatività e versatilità sostenendone l’autoformazione continua e agevolandone l’ingresso e la permanenza del sistema produttivo.

ExPO ScIENZE IN MESSIcO, StuDENtI jESINI PREMIAtI AL SALONE DI vERONA

è tornato a risplendere il grande Albero luminoso di Castelbellino che, adagiato lungo il fianco della collina del paese, aggiunge quel tocco di magia alla vallata.L’accensione è avvenuta domenica 29 novembre, alle 19.00, alla presenza di un nu-meroso pubblico accorso per assistere alla cerimonia, resa ancor più spettacolare dagli immancabili fuochi d’artificio. Per festeggiare l’evento, il Comitato di “Castelbel-lino, il Paese dell’Albero”, costituito da Comune, Pro Loco, Banda Musicale e Circolo 1° Maggio, ha organizzato durante la giornata una serie di attrazioni, spettacoli e mo-menti di intrattenimento. Presi d’assalto gli stand gastronomici che hanno portato sulle tavole specialità e sfizi di stagione. L’Albero luminoso resterà acceso fino al termine delle Festività. A partire da oggi, inoltre, ricorda a chi lo osserva di non mancare all’at-teso appuntamento con i Mercatini Natalizi dell’8 dicembre, quando bancarelle, doni, musica e divertimento invaderanno il centro storico di Castelbellino insieme a migliaia di visitatori, coniugando le bellezze del borgo antico alla magica atmosfera del Natale.

cAStELbELLINO, SI è AccESO L’ALbERO LuMINOSO

Jesi, città europea dello sport, ha un nuovo campione. Si chiama Emanuel San-toni, è jesino, di 17 anni, e fa parte del Gruppo Arcieri Storici dell’Ente Palio San Floriano. Dopo un anno all’insegna di molte vittorie in varie parti d’Italia, il giovane Emanuel è campione italiano di tiro con l’arco storico nelle catego-ria Under 17 Arco Foggia Storica con Finestra. Il campionato, organizzato dalla L.A.M. (Lega Arcieri Medievali), si svolge ormai da diversi anni ed ha risonanza nazionale. Per l’Ente Palio San Floriano è un grande orgoglio avere tra i suoi soci un campione italiano: di fatto, l’associazione non solo si occupa di organizzare il Palio di San Floriano ma anche di recuperare, valorizzare e diffondere, in special modo tra le nuove generazioni, le tradizioni più antiche della storia del nostro territorio. Tra queste, anche la disciplina del tiro con l’arco storico. “Sono molto contento- dichiara Emanuel - di aver chiuso questo anno di gare intense con un primo posto. Ringrazio l’Associazione Ente Palio San Floriano per aver creduto in me, in particolar modo il Gruppo Arcieri con il quale mi alleno intensamente ogni settimana. Impossibile non ringraziare i miei due Maestri d’arco: Mauro Boccacci e Dario Maggi.

A jESI c’è uN NuOvO cAMPIONE ItALIANO, è EMANuEL SANtONI DELL’ENtE PALIO SAN FLORIANO

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Nei giorni 11, 12 e 13 dicembre, il Palatriccoli di Jesi ospiterà la 15^ edizione della gara “JESIOPEN”, la gara di danza spor-tiva dilettantistica inserita ufficialmente nel calendario della FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva riconosciuta dal CONI) e in quello WDSF (World Dance Sport Federation), ca-pace di richiamare in città migliaia di atleti provenienti da vari paesi europei ed extraeuropei. Ideatori della manifestazione i Maestri Marco Pasqualini e Monia Borioni, tecnici responsa-bili della a.s.d. Ma.Mo.Dance e da oltre vent’anni nella danza sportiva, pronti anche per questa edizione 2015 a stupire il pubblico grazie all’ottima organizzazione all’impeccabile sce-nografia creata appositamente per il Palazzetto dello Sport di Jesi. Il connubio tra sport e spettacolo, la qualità del ballo, gli stand e l’afflusso di pubblico hanno reso la competizione uno spettacolo indimenticabile per tutti i presenti e un’attrazione turistica per la città, affollata – nei ristoranti e nelle strutture alberghiere – per tutto il week end. Tenuto conto del succes-so delle precedenti edizioni, è prevista una partecipazione di oltre 2100 ballerini provenienti da ogni parte del mondo. La gara sarà organizzata su tre intere giornate, richiamando una

numerosa affluenza del pubblico locale di tutti i Comuni e le Province delle Marche. Già lo scorso anno, il Palatriccoli ha visto la partecipazione di un pubblico di circa 4000 persone, curioso di assistere alle esibizioni di danza di oltre 1000 cop-pie di competitori – il 30% in più rispetto all’anno precedente - di tutte le categorie, dalla 6-9 anni fino alla “70 oltre”, e tutte le Classi a partire dalla B3, livello di accesso minimo, fino alla classe Internazionale. A giudicarli, uno staff tecnico di oltre 80 Giudici di cui 11 provenienti dall’estero. Le danze Latino Americane e le Danze standard saranno le protagoniste.In uno scenario trasformato per il palazzetto di Jesi, si po-tranno prenotare sedie e tavoli a bordo pista per godersi al meglio lo spettacolo. La gara inizierà venerdì 11 alle ore 10.00 e terminerà alle 23.30 circa. Ripartirà poi l’indomani dalle 9.00 fino alle 23.00 per poi proseguire per tutta la gior-nata di domenica dalle 9.00 alle 21.30. I biglietti posso essere acquistati in pre-vendita al costo di 8 euro anzichè 10 presso la tabaccheria “Il Quadrifoglio” (via Cavour 10 - Jesi) e presso il bar del Centro Commerciale "La Fornace".Con lo stesso biglietto è possibile effettuare l'ingresso più volte nell'arco della stessa giornata. Tutte le info sul sito: www.jesiopen.it

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