numero 6 - giugno 2018 anno lxxi · vincenzo morelli baldassarre zaffiro cultura e tempo libero 46i...

52
NUMERO 6 - GIUGNO 2018 - ANNO LXXI Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 24/12/2003 n. 353 (convertito in Legge 27/2/2004 n. 46) Art. 1, comma 1. Pubbl. inf. 45% DCB/Milano - euro 1,03 (abbonamento annuo euro 15,00).

Upload: docong

Post on 18-Feb-2019

213 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

NUMERO 6 - GIUGNO 2018 - ANNO LXXI

Post

e Ita

liane

S.p

.A. -

Spe

dizi

one

in a

bbon

amen

to p

osta

le -

Dec

reto

Leg

ge 2

4/12

/200

3 n.

353

(con

vert

ito in

Leg

ge 2

7/2/

2004

n. 4

6) A

rt. 1

, com

ma

1. Pu

bbl. i

nf. 4

5% D

CB/M

ilano

- eu

ro 1

,03

(abb

onam

ento

ann

uo e

uro

15,0

0).

Page 2: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati
Page 3: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI 1DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

Romano AmbrogiPresidente ALDAI-Federmanager

DITORIALEe

Le aspettative dei manager Valorizzazione del ruolo, welfare, crescita professionale e politiche attive

Il successo delle imprese è sempre più determinato dalle scelte dei clienti e dal valore generato dal capitale umano. La pirami-de organizzativa si è capovolta; il cliente ha assunto un ruolo dominante, “Customer is king” e ogni funzione aziendale si giustifica con la creazione di valore percepito dai clienti. Nella sfida per creare vantaggio competitivo per affermare prodotti e servizi a livello sempre più globale, alle imprese non basta più il comando e il controllo; mentre risulta determinante la partecipazione attiva e creativa dei collaboratori. La quarta ri-voluzione industriale sta introducendo soluzioni tecnologiche che cambieranno profondamente il nostro modo di vivere e lavorare, mentre la globalizzazione offre opportunità, ma an-che sfide alle imprese in termini di complessità e innovazione.Il lavoro cambia e con esso il ruolo e le competenze manage-riali. Il report del World Economic Forum sul Futuro del Lavoro conferma al primo posto, delle dieci competenze prioritarie nel 2020, il “Complex Problem Solving”, cioè la capacità di risolvere i problemi sempre più complessi. Al secondo posto il “Critical Thinking” risalito dalla quarta posizione del 2015, cioè il pensiero che attraverso l’analisi stimola soluzioni inno-vative. Entra a far parte dei tre principali requisiti del lavoro la “Creatività” che figurava nel 2015 solo al decimo posto. Al quarto posto il “People management” che perde una posi-zione rispetto a tre anni fa. Come sostiene il prof. Michele Tiraboschi, per governare e anti-cipare la grande trasformazione del lavoro, appare imprescin-dibile la riscrittura della stessa nozione di impresa, perché la modernizzazione del mercato del lavoro e il superamento del Novecento ideologico passano anche da un ambiente cultu-ralmente favorevole alla libertà d’iniziativa economica. La sfida della modernizzazione si vince con buone ed efficienti relazio-ni industriali, nella consapevolezza che l’introduzione delle nuove tecnologie e l’economia della condivisione richiedono, per renderle efficienti e pienamente operative, non solo piat-

taforme, hub di competenze e spazi di co-working, ma prima ancora la piena e convinta adesione di imprese e lavoratori a relazioni di tipo partecipativo e cooperativo.In un contesto lavorativo caratterizzato da minori attività di controllo e maggiori competenze professionali le recenti in-dagini sulle aspettative dei manager rilevano una crescente necessità di supporti allo sviluppo delle competenze profes-sionali e di aiuto nelle sempre più frequenti fasi di transizioni di carriera, come riportato nell’articolo “Crescono le aspettative di rappresentanza dei manager”. Una richiesta dei manager di aggiungere, agli accordi contrat-tuali e ai servizi di tutela, strumenti utili a garantire il welfare e fronteggiare un contesto caratterizzato da cambiamenti conti-nui con formazione per evitare l’obsolescenza.Gli associati non chiedono una rivoluzione delle organizzazio-ni di rappresentanza. Chiedono di gestire contratti e tutele in modo efficace e lungimirante, mettendo in sicurezza i servizi di welfare sanitario e previdenziale per garantire il tenore di vita. Al tempo stesso i manager si rendono conto che per ottenere migliori risultati è necessario dimostrare il proprio contributo alla crescita aziendale ed è quindi importante investire in com-petenze professionali, sia per sostenere la carriera in azienda, sia per creare migliori condizioni per le fasi di transizione, con politiche attive che diano a tutti i colleghi la possibilità di con-tribuire al ciclo produttivo. ■

Page 4: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

57 SEDI SUL TERRITORIO

CON TE PROTAGONISTI DEL DOMANIwww.federmanager.it

Florio Corneli - PESCARA

Bambina Colombo - BERGAMO

Marco Bodini - BRESCIA

Claudio Butti - COMO

Tiziano Neviani - CREMONA

Diego Bresciani - LECCO

Romano Carlo Ambrogi - MILANO

Edoardo Lazzati - PAVIA

Eligio Trombetta - VARESE

Daniele Moretti - AREZZO

Valter Quercioli - FIRENZE

Andrea Capuano - LUCCA

Claudio Tonci - LIVORNO

Roberto Rabito Crescimanno - MASSA CARRARA

Cinzia Giachetti - PISA

Umberto Trezzi - SIENA

Maurizio Riolfatti - BOLZANOGianluca Schiavi - TRENTO

Roberto Peccini - PERUGIAMassimo Cresta - TERNI

Paola Muraro - AOSTA

Giampietro Rossi - PADOVA e ROVIGOMarzio Boscariol - TREVISO e BELLUNO

Mario Merigliano - VENEZIA e MESTRE

Adolfo Farronato - VICENZAMonica Bertoldi - VERONA

Roberto Rocchegiani - ANCONA - PESAROGuido Carrieri - ASCOLI PICENOAntonio Santi - MACERATA

Francesco Bausone - ALESSANDRIA

Giuseppe De Monte - ASTI

Renzo Penna - BIELLA

Giovanni Censi - CUNEO

Ubaldo Uberti - NOVARA-VCO

Massimo Rusconi - TORINO

Giorgio Anselmetti - VERCELLI

Valerio Quarta - BARI

Giuseppe Matolo - CAGLIARI

Giuseppe Dantona - MATERA

Pasquale Nicotera - CATANZARO

Antonio Scuotto - NAPOLIArmando Indennimeo - SALERNO

Andrea Molza - BOLOGNA - RAVENNAClaudio Sirri - FORLI’ - CESENA - RIMINI - RSMGiorgio Merlante - FERRARA

Rodolfo Bellintani - MANTOVA

Ivo Buble - MODENASilvio Grimaldeschi - PARMA

Giacomo Bridelli - PIACENZAPier Angelo Fornara - REGGIO EMILIA

Daniele Damele - TRIESTE

Giorgio Genga - LATINAGiacomo Gargano - ROMA

Paolo Filauro - GENOVA

Giuseppe Guglielmino - SICILIA ORIENTALEAnna Maria Giammanco - SICILIA OCCIDENTALE

Antonino Amato - SIRACUSA

Stefano Cuzzilla - PRESIDENTE Mario Cardoni - DIRETTORE GENERALE

Page 5: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI

ommarioSNUMERO 6 - GIUGNO 2018 - ANNO LXXI

EDITORIALE 1 Le aspettative dei manager Romano Ambrogi

LETTERE 4 Michele R. Maini / Romano Ambrogi

FOCUS 6 Crescono le aspettative di rappresentanza dei manager Cosimo Finzi

10 Il manager, il futuro e la speranza Gianni Di Quattro

12 Le aspettative della dirigenza Giuseppe Colombi

14 Il valore aggiunto e le aspettative delle donne manager Elisabetta Borrini

INDUSTRIA 16 Sviluppo delle aziende grazie alla trasformazione digitale dell'IoT Ezio Costa

NOTIZIE DA FEDERMANAGER 18 Una prospettiva per il Made in Italy Stefano Cuzzilla

19 Balzo in avanti per il welfare dei manager Mario Cardoni

ECONOMIA 34 Bonus pubblicità Dirigenti Industria 2018 Luigi Andreoli

LAVORO36 Sostegno tra generazioni in difesa di un valore Mario Giambone

ASPETTI LEGALI38 Whistleblowing Carlo Fossati Marco Paoletti

PREVIDENZA 40 La situazione delle pensioni dopo i risultati elettorali del 4 marzo 2018 Mino Schianchi

OPINIONI 44 Inaffidabilità e manutenzione Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro

CULTURA E TEMPO LIBERO

46 I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

• Il lavoro di qualità: come prepararsi alla sfida dell'occupazione

ALLE PAGINE 29/32

ALLE PAGINE 21/28

INSERTO ASSIDAI WELFARE 24

NUOVA EDIZIONE INSERTOCONVENZIONI SANITARIE 2018

FOCUS

Rappresentanza manageriale

ESTATE 2018

chiusura uffici ALDAI

Gli uffici ALDAI rimarranno chiusi per ferie da lunedì 6 agosto a venerdì 24 agostoe tutti i venerdì pomeriggio dal 29 giugno al 14 settembre

57 SEDI SUL TERRITORIO

CON TE PROTAGONISTI DEL DOMANIwww.federmanager.it

Florio Corneli - PESCARA

Bambina Colombo - BERGAMO

Marco Bodini - BRESCIA

Claudio Butti - COMO

Tiziano Neviani - CREMONA

Diego Bresciani - LECCO

Romano Carlo Ambrogi - MILANO

Edoardo Lazzati - PAVIA

Eligio Trombetta - VARESE

Daniele Moretti - AREZZO

Valter Quercioli - FIRENZE

Andrea Capuano - LUCCA

Claudio Tonci - LIVORNO

Roberto Rabito Crescimanno - MASSA CARRARA

Cinzia Giachetti - PISA

Umberto Trezzi - SIENA

Maurizio Riolfatti - BOLZANOGianluca Schiavi - TRENTO

Roberto Peccini - PERUGIAMassimo Cresta - TERNI

Paola Muraro - AOSTA

Giampietro Rossi - PADOVA e ROVIGOMarzio Boscariol - TREVISO e BELLUNO

Mario Merigliano - VENEZIA e MESTRE

Adolfo Farronato - VICENZAMonica Bertoldi - VERONA

Roberto Rocchegiani - ANCONA - PESAROGuido Carrieri - ASCOLI PICENOAntonio Santi - MACERATA

Francesco Bausone - ALESSANDRIA

Giuseppe De Monte - ASTI

Renzo Penna - BIELLA

Giovanni Censi - CUNEO

Ubaldo Uberti - NOVARA-VCO

Massimo Rusconi - TORINO

Giorgio Anselmetti - VERCELLI

Valerio Quarta - BARI

Giuseppe Matolo - CAGLIARI

Giuseppe Dantona - MATERA

Pasquale Nicotera - CATANZARO

Antonio Scuotto - NAPOLIArmando Indennimeo - SALERNO

Andrea Molza - BOLOGNA - RAVENNAClaudio Sirri - FORLI’ - CESENA - RIMINI - RSMGiorgio Merlante - FERRARA

Rodolfo Bellintani - MANTOVA

Ivo Buble - MODENASilvio Grimaldeschi - PARMA

Giacomo Bridelli - PIACENZAPier Angelo Fornara - REGGIO EMILIA

Daniele Damele - TRIESTE

Giorgio Genga - LATINAGiacomo Gargano - ROMA

Paolo Filauro - GENOVA

Giuseppe Guglielmino - SICILIA ORIENTALEAnna Maria Giammanco - SICILIA OCCIDENTALE

Antonino Amato - SIRACUSA

Stefano Cuzzilla - PRESIDENTE Mario Cardoni - DIRETTORE GENERALE

Page 6: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

@Spettabile Redazione Rivista Dirigenti Industria

Sono l’ing. Maini Michele Roberto, iscritto ALDAI, ex dirigen-te ENEL ed ora libero professionista, e vi scrivo qualche giorno dopo la cerimonia del 1° maggio 2018 svoltasi presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, alla quale ho partecipato come insignito della (meravigliosa) Stella.

Innanzitutto vorrei sottolineare la forte valenza emozionale dell’evento, lo specifico valore simbolico, anche in relazione alla sede in cui si è svolto, e l'impeccabile regia che lo ha guidato. In definitiva un evento di cui raccontare nel tempo a figli e nipoti. Stimoli alla riflessione poi sono stati gli interventi delle Autorità, centrati sulla dignità del lavoro con qualunque qualifica svolto, sulla necessità di trasmissione della conoscenza ai giovani e quindi in concreto sulla formazione.

Specifico significato per il nostro ruolo mi è parso avere l’inter-vento del Cavaliere del Lavoro, che ha sottolineato lo spirito di collaborazione che deve esistere fra chi dà vita e capitali alle aziende e chi le mantiene operative, in particolare i dirigenti, che sono la prima interfaccia con le categorie datoriali.

Infine, con riferimento alla mia attuale esperienza nel settore della formazione sia scolastica sia aziendale, ritengo vi siano ampi spazi in cui la nostra Federazione possa svolgere un ruolo di stimolo e collegamento fra il mondo del lavoro e quello della scuola, imprimendo finalmente al meccanismo Scuola-Lavoro il giusto ruolo di rampa di lancio dei giovani volonterosi verso il pianeta lavoro.

Cordiali Saluti Michele R. Maini

Egregio collega riceviamo e pubblichiamo con piacere la Sua cortese missiva con un duplice compiacimento.In primis, in questa nostra rubrica viene dato spazio ad opi-nioni e comunicazioni da parte dei lettori che, così facendo, testimoniano e confermano l’attenzione che viene dedicata al nostro periodico – ora anche in versione digitale – la cui reda-zione è frutto di un’assidua dedizione da parte di chi le cura. In secondo luogo la finalità che ci piace perseguire è soprat-tutto il “dialogo” con chi ci legge, aspetto molto apprezzato ed auspicato indipendentemente dalle valutazioni contenute. Nel suo caso è doveroso formularLe particolare gradimento, sia per il conferimento della Stella al Merito, il cui valore e si-gnificato non andrebbero mai disattesi, sia per le considera-zioni e i propositi da Lei espressi.

In tempi come quelli che stiamo vivendo, le Sue significative espressioni assumono particolare valore per l’affermazione di quei principi in cui la nostra Organizzazione continua a cre-dere per sostenerne il mantenimento di fede e di comporta-menti da non trascurare.

Proprio lo slancio verso il mondo della scuola conferma tut-to l’interesse che le generazioni devono via via continuare a mantenere nella logica del progredire della specie, che non può trascendere dal credervi. Un plauso, quindi, per i Suoi propositi, che potranno trovare ampia conferma nelle attivi-tà in corso di svolgimento, fra le attività ALDAI, attraverso le molteplici iniziative di VISES - Gruppo di Milano - al quale La invitiamo ad unirsi.

Con i migliori auguri Romano Ambrogi

ettereLdagli associati

VORREI INVIARE UN TESTO ALLA REDAZIONE DI "DIRIGENTI INDUSTRIA"...

1) Quale formato è idoneo? Formato word (.doc)2) Quante battute compongono una pagina della

rivista? 3.500 battute spazi compresi3) Come si contano eventuali occhielli, box e

immagini da inserire nel testo? Se sono previsti occhielli, box, immagini e

foto il numero delle battute va ridotto in modo proporzionale

Per l’ottimizzazione dei tempi e per non creare disguidi nell’iter della lavorazione tecnica della rivista invitiamo cortesemente ad inviare alla Redazione i testi in versione definitiva. Il titolo

fornito dall’Autore può essere modificato dalla redazione per uniformità, come lunghezza e stile, ai titoli degli altri articoli della rivista.

ILLUSTRAZIONILe immagini non devono essere inserite nel documento Word di testo, bensì inviate separatamente in file ad alta risoluzione per la stampa. Formato per le immagini: JPG, TIFF, PDF alta risoluzione.

PER ULTERIORI CHIARIMENTIGabriella Canuti, Segreteria di Redazionevia Larga, 31 - 20122 MilanoTel. 02.58376.237Fax 02.5830.7557 e-mail: [email protected]

VADEMECUM PER GLI AUTORI

LETTERE E ARTICOLI FIRMATI IMPEGNANO TUTTA E SOLA LA RESPONSABILITÀ DEGLI AUTORI E NON RISPECCHIANO NECESSARIAMENTE L'OPINIONE DELL'ALDAI.GLI ARTICOLI SONO PUBBLICATI A TITOLO GRATUITO.

1 pagina, 3.500 battute!

Page 7: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

PACCHETTO

SPECIALE FASI.

Rimborso diretto

senza quote dirigenti su:

- Prevenzione tumore cavo orale.

- Prevenzione edentulia.

- Toronto Bridge

su 6 impianti.

Page 8: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI6 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

indagine sulla rappresentanza è una iniziativa della Confede-razione CIDA alla quale hanno risposto online più di 3.500 dirigenti pubblici, del terziario

e dell'industria, con oltre il 50% di ade-renti a Federmanager. In questo articolo analizziamo i risultati delle 2.134 rispo-ste dei dirigenti di aziende industriali ricevute nel marzo 2018, un campione composto per il 95% da uomini, con più del 51% di intervistati della Lombardia e Piemonte, il 12% del Triveneto, il 18% del "Centro alto" comprendente oltre a Toscana, Umbria e Marche, anche Emilia Romagna e Liguria, il 15% del "Centro basso e Sud" comprendente il Lazio, le rimanenti regioni del Sud e le isole e il

l’

Crescono le aspettative di rappresentanza dei manager

Cosimo Finzi Direttore AstraRicerche

OCUS - RAPPRESENTANZA MANAGERIALE

In un contesto caratterizzato dalla complessità e dalla perdita di riferimenti istituzionali, il 68% degli intervistati indica una crescita delle aspettative di rappresentanza manageriale. Oltre al gradimento dei servizi di tutela contrattuale e di assistenza integrativa sanitaria e previdenziale, i manager sentono il bisogno di maggiori iniziative di networking e di supporto nelle fasi di crescita e transizione professionale.

3% circa dall’estero. Hanno partecipato all’indagine sia ma-nager pensionati (57%), sia manager in attività (43%), con il 3% di quadri ed altrettanti disoccupati. La distribuzione per fasce d’età indica una presenza su-

periore al 50% di senior oltre i 64 anni, poco più del 17% sotto i 55 anni e il ri-manente 29,3% con età compresa fra i 55 e i 64 anni. Metà circa dei rispondenti si autodefiniscono appartenenti alla fa-scia socio-economica superiore, il 46%

Page 9: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI 7DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

alla fascia media, meno del 3% ha indi-cato fasce medio-basse e basse.

La percezione del contestoIl contesto è caratterizzato da incer-tezza e mancanza di guide, confermato dall’85% di consenso complessivo (ri-sposte “molto” sommate alle risposte “abbastanza”) all’affermazione “Le Istitu-zioni hanno perso il loro ruolo di guida” e dall’82% di sostegno alla frase “La poli-tica non è più in grado di indirizzare e ge-stire i cambiamenti in atto”. Altri temi di rilievo sono la percezione di debolezza del welfare pubblico, con un consenso complessivo dell’88% alla frase “Il wel-fare pubblico è e sarà sempre più insuffi-ciente a garantire adeguate tutele in am-bito previdenziale”. Simile sfiducia, solo di poco inferiore, è attribuita al settore sanitario con l’85% di consenso alla fra-se “Il welfare pubblico è e sarà sempre più insufficiente a garantire adeguate tutele in ambito sanitario”. Questa percezione del contesto previdenziale è argomento certamente delicato e fonte di preoccu-pazione. Il consenso del 75% alla frase “Il lavo-ro è e sarà sempre più scarso, meno di-sponibile a livello italiano”, rispetto al 46% che esprime analoga percezione per il lavoro a livello mondiale, indica una sostanziale sfiducia nel sistema Paese e nelle sue prospettive di lavoro, che non appaiono affatto rassicuranti.

Impatto dei cambiamentiPer quanto riguarda l’impatto dei cam-biamenti, il fatto che: “Il lavoro di un ma-nager è e sarà sempre più internazionale” viene vissuto in modo sostanzialmente positivo, con il 9% che considera l’im-patto molto positivo e il 35% positivo, contrapponendosi al 4% circa che con-sidera l’impatto negativo, mentre il 50% circa ha risposto in modo neutro. Più bilanciati i pareri sull’impatto del lavoro “diventato sempre più mobile, flessibile, variabile con frequenti cambi di mansio-ne, incarico e azienda” con una prevalen-za di positività del 28% rispetto al 18%

di pessimisti. Invece il fatto che “Il lavoro è diventato sempre più sfidante, incerto e insicuro nonostante le competenze e esperienze possedute” costituisce fonte di prevalente preoccupazione che si ma-nifesta con il 29% delle risposte di colo-ro che vivono negativamente tale con-testo, con un certo senso di frustrazione perché, nonostante le competenze, le sfide aumentano, alimentando il clima di incertezza e instabilità. Il 16% vede comunque nelle maggiori sfide anche delle opportunità. È vissuto in modo lar-gamente negativo dal 55% dei rispon-denti il fatto che “L’economia è sempre più mutevole, discontinua, imprevedibile”, perché tale sfida supera gli aspetti per-sonali per diventare una impegnativa minaccia aziendale e al sistema Paese. Aspettative professionaliNon sorprende il fatto che la priorità delle aspettative professionali sia at-tribuita ai temi di maggiore preoccupa-zione. Troviamo infatti ai primi posti fra i supporti auspicati: servizi e prodotti integrativi della sanità pubblica (87%), servizi e prodotti per la propria fami-glia (77%). Seguono con minor numero di citazioni: consulenza e prodotti pre-videnziali (72%), aggiornamento delle competenze (65%), scambio informa-tivo e culturale su aspetti professionali e di business con colleghi, esperti ecc., cioè networking (65%), supporti per lo sviluppo professionale (63%), supporti

OCUS - RAPPRESENTANZA MANAGERIALE

Page 10: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI8 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

nella gestione delle fasi di transizione professionale (62%), assistenza contrat-tuale/legale (59%), un contratto di lavo-ro che sia una buona base di partenza del rapporto di lavoro (58%), consulenza e informazioni su possibilità professio-nali in ambito internazionale (57%) ... ed altre.Emergono, subito dopo i supporti al welfare per la preoccupazione sulla so-stenibilità dei servizi pubblici, i fabbiso-gni professionali come: “l’aggiornamen-to delle competenze”, “il supporto per lo sviluppo professionale” e “il supporto per le fasi di transizione”. Le risposte dei manager industriali te-stimoniano una percezione di grande cambiamento del contesto e una conse-guente situazione di maggiore rischio e di difficoltà da parte di chi dovrà cambia-re più frequentemente lavoro e azienda. In effetti due dirigenti su tre ritengono fondamentale aggiornare e integrare le proprie competenze. L’aggiornamento delle competenze per i diversi profili di intervistati evidenzia il maggiore interesse dei dirigenti con meno di 55 anni, il 91% dei quali ritiene molto o abbastanza importante la for-mazione continua, mentre nelle fasce d’età superiori la percentuale si riduce progressivamente al 75%, al 55% fino al 42% per gli over 74 anni; il che indica co-munque un interesse anche da parte dei dirigenti pensionati. Interessante notare che l’81% delle donne ritiene importan-te l’aggiornamento delle competenze, valore decisamente superiore rispetto

al 64% degli uomini, mentre non ci sono differenze geografiche sostanziali, né differenze fra coloro che ritengono di far parte della fascia media o superiore delle categorie. L’aggiornamento delle com-petenze è trasversale rispetto alla tipolo-gia di aziende: nazionali, multinazionali italiane oppure estere e anche rispetto alla dimensione delle aziende in quanto tutti i profili esprimono percentuali d’in-teresse compresi fra il 63% e il 67%. A parte il 48% dei pensionati interessati all’aggiornamento professionale, gli altri profili manageriali esprimono interes-si molto elevati e molto simili: dall’81% dei liberi professionisti e degli impren-ditori, all'82% dei dirigenti attivi, all’83%

dei disoccupati, fino all’87% dei quadri. Interessante notare che i disoccupati hanno un interesse per l’aggiornamen-to delle competenze simile a coloro che sono in servizio, ragionevolmente non perché i disoccupati siano poco consa-pevoli della necessità, ma perché sono i colleghi in servizio che si rendono conto della necessità di prevenire la perdita di competenze. I supporti per lo sviluppo professionale sono, come anche l’ag-giornamento delle competenze, parti-colarmente richiesti dall’88% dei giova-ni e dall’84% delle donne, rispetto alla media del 62,8%. Altro argomento che emerge in manie-ra evidente è lo scambio informativo e culturale su aspetti professionali e di business con colleghi ed esperti, cioè il “networking”, di particolare importan-za fra giovani perché creano prospettive relazionali di lungo periodo in grado di generare valore per i partecipanti e per la categoria. In generale le donne e i giovani tendono ad avere un livello di richiesta molto forte e superiore alla me-dia anche per il networking.

Chi offre supporto ai manager?Per analizzare il livello di soddisfazione dei fabbisogni in figura abbiamo esa-minato le risposte alla domanda “Da chi trovi risposte adeguate a questi bisogni?” per ciascuno dei soggetti: associazioni sindacali, impresa per la quale si lavora, aziende private fornitrici di servizi, istitu-

OCUS - RAPPRESENTANZA MANAGERIALE

Page 11: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI 9DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

zioni e servizi pubblici, ed altri soggetti, fra i quali il mondo Internet, diventato una importante fonte di informazioni e aggiornamento. Le aree con il verde più scuro indicano un maggiore ricorso a tale attore/provider per i supporti ne-cessari, mentre il colore rosso indica un minor ricorso, che spesso è conseguen-za della mancanza di offerta.Risulta evidente la scarsa aspettativa, ma potremo dire anche lo scarso gra-dimento, dei supporti delle istituzioni e dei servizi pubblici.L’azienda per la quale si lavora non for-nisce i supporti richiesti, come ad esem-pio: “Consulenza e servizi in caso di espa-trio per lavoro”, “Consulenza e prodotti previdenziali”, mentre risulta importante il ruolo svolto nell’aggiornamento delle competenze con il 30,1% delle risposte, superiore a tutti gli altri soggetti.Le aziende private specializzate sono va-lutate come migliori soggetti per “Otte-nere competenze completamente diverse da quelle attuali”, per “Aggiornare le com-petenze” e per i “Supporti allo sviluppo professionale”.Al Sindacato è attribuito un ruolo molto chiaro e distintivo rispetto ad altri sog-getti, in particolare sui supporti: “Assi-stenza contrattuale/legale”, “Consulenza e prodotti previdenziali”, “Un contratto di lavoro che sia una buona base di parten-za del mio rapporto di lavoro”, “Servizi e prodotti integrativi della sanità pubbli-ca”, “Supporti nella gestione delle fasi di transizione professionale”. Vi sono però aspettative che riguardano l’aggiorna-mento professionale delle competenze

e le politiche attive che costituiscono aree di miglioramento.

La rappresentanzaIl bisogno di rappresentanza profes-sionale è molto forte per il 43% dei ri-spondenti e per il 41% circa è abbastan-za importante, mentre solo il 3,6% la considera per niente importante. Si trat-ta di un bisogno trasversale che interes-sa tutti i profili di manager rappresentati e ancora una volta i giovani con meno di 55 anni e le donne esprimono un bi-sogno, molto e abbastanza importante, del 90% per i giovani e del 92% per le donne, contro una media dell’84%, co-munque molto alta. Chi ritiene la rappresentanza in cri-si sbaglia perché le aspettative sono elevate. Se proprio vogliamo cercare le aree di crisi, sono da trovare nella ri-sposta ai mutamenti, insieme con il rin-novamento della rappresentanza e dei servizi d'interesse dei manager associa-ti. Il 24,1% dei rispondenti ritiene che il bisogno di rappresentanza sia molto aumentato rispetto a pochi anni fa e il 44,5% ritiene che sia aumentato, quindi complessivamente il 68,6% ritiene che sia aumentato il bisogno di rappresen-tanza, il 20,5% ritiene sia stabile e solo il 10,9% pensa che sia diminuito. Ancora una volta l’80% dei giovani e l’86% del-le donne ritengono, più del 68,6% della media di tutti rispondenti, che il bisogno di rappresentanza sia aumentato. Quin-di l’Associazione deve migliorare, ma ce n’è assolutamente bisogno. La crescita del bisogno di rappresen-

OCUS - RAPPRESENTANZA MANAGERIALE

tanza si manifesta con il 61% delle ri-sposte sia nell’ambito sociale, cioè nel contribuire collettivamente alla cresci-ta economica del Paese, sia in ambito professionale, con il 58%, e ancor più in ambito politico e presso le istituzioni, con il 63%, perché è sentito il bisogno di difendere la categoria e contribuire con la sua cultura e i suoi valori al futuro del Paese. Il trend di crescita del bisogno di rappresentanza in ambito politico, pro-fessionale e sociale risulta più evidente per i giovani con il 78% dei rispondenti e per le donne con il 75% e decisamente meno per i pensionati, con il 43%, seb-bene anch’essi abbiano bisogno di esse-re efficacemente rappresentati. Aumenta il bisogno di rappresentanza proprio perché il mondo è cambiato e continua rapidamente a cambiare.Dalle preferenze ricevute emerge il pro-filo auspicato per l’organizzazione di rappresentanza manageriale: autorevole, conosciuta e ascoltata da

politica, istituzioni e società (81,8%); innovativa, capace di precorrere i mu-

tamenti del mercato e le soluzioni ai conseguenti bisogni (68,7%); utile, capace di offrire soluzioni ade-

guate ai mutamenti in atto (68,6%); capace di risolvere i problemi (57,9%); dinamica, sempre attiva, propositiva

(47,2%). Seguono altre indicazioni di minor pre-ferenza.In conclusione si può dire che emerge un bisogno di rinnovamento, ma non di una rivoluzione. Proprio come nella ricerca realizzata con i dirigenti del ter-ziario, è auspicato un cambiamento per restare al passo con i tempi, ma senza compromettere la stabilità, l’identità e l’unicità della categoria, dai giovani ai pensionati, perché l’unione fa la forza. ■

Nell’edizione digitale

www.dirigentindustria.itwww.dirigentisenior.it

è disponibile la presentazione completa e commentata per i soci registrati sulla

rivista digitale al link:www.dirigentindustria.it/sindacato/

crescono-le-aspettative-di- rappresentanza-manageriale.html

Page 12: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI10 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

l manager ha avuto un ruolo im-portante nel panorama sociale del

nostro Paese ed è grazie anche a que-sta figura professionale che le aziende italiane rappresentano, pur in una si-tuazione di crisi del sistema, una eccel-lenza riconosciuta e validata dal fatto che siamo il secondo Paese industriale europeo, oltre al valore delle esportazio-ni che dimostrano l’accettazione della qualità dei nostri prodotti. Naturalmen-te il panorama manageriale italiano è, come succede anche per altri comparti sociali, molto variegato perché è diversa la presenza e l’influenza di questi pro-fessionisti nella grande azienda o nella media-piccola azienda, che peraltro rap-presenta la maggioranza della struttura economica e industriale del Paese. Così come è diversa la presenza di donne sul totale, anche se negli ultimi anni si nota una certa tendenza migliorativa rispetto allo squilibrio passato.Negli ultimi decenni la formazione del manager è stata in gran parte rivolta ad istruirlo per consentirgli di fare meglio il suo lavoro, in altri termini si è occupata delle sue competenze e non delle sue conoscenze. Per tornare alla formazio-ne del manager non solo da un punto di vista specificatamente professionale, ma anche come protagonista della vita economica e sociale, come perno fon-

damentale di sviluppo del Paese, biso-gna tornare agli anni della ripresa eco-nomica postbellica e cioè agli anni ’50 e ’60, quando si partiva quasi dal prato verde da un punto di vista strutturale e professionale, grazie anche alle varie scuole finanziate da importanti aziende che hanno svolto un ruolo chiave nella ricostruzione professionale e culturale del Paese, come la torinese IPSOA per esempio o l’ISIDA a Palermo.Il momento che stiamo vivendo e che ci accingiamo a vivere rappresenta il pun-to di arrivo di tanti eventi che hanno già cambiato il mondo, come la globalizza-zione che è la concentrazione di diversi modi di competere, condizionare, con-quistare e gestire. Questo momento ratifica anche il tra-monto definitivo di ideologie che nel secolo passato hanno rappresentato una speranza, almeno per popoli e gen-ti stremate dalla fatica di vivere. Nello stesso tempo indica, come tendenza da rimarcare, il risorgere di vecchie ideolo-gie che sembravano perdute, di segno opposto alle prime, e che si diffondono perché puntano su forti leadership e su regimi basati su ordine, sicurezza e promesse di protezione, magari a sca-

pito di libertà e di libero progresso per tutti, cioè a scapito di forme avanzate di giustizia sociale (un grande termometro delle future tendenze sempre più signi-ficativo dall’Europa ad altri continenti). Nello stesso tempo si avverte che que-sto momento rappresenta il punto di partenza per forti rivoluzioni nel modo di vivere e nella organizzazione delle comunità, grazie alla tecnologia sem-pre più invadente e incombente, anche attraverso i social media, sul comporta-mento delle masse.Tutto ciò inevitabilmente cambia il modo di fare impresa, di vedere e ca-pire i mercati, di immaginare politiche e azioni e di operare; cambia inoltre gli uomini con i quali può essere possibile e, soprattutto, conveniente lavorare e affrontare il futuro. In altri termini, si am-plia significativamente la possibilità di business in ogni campo, ma cambiano le regole e il modo di vivere la propria comunità e quella internazionale, per-ché cambiano la competitività e i valori che sinora hanno guidato e influenzato il percorso economico industriale.Dunque in questo grande cambiamen-to, più definibile come una profonda rivoluzione, non può non cambiare la

i

Il manager, il futuro e la speranzaGianni Di Quattro Socio ALDAI co-fondatore dell’Associazione Nel Futuro (www.nelfuturo.com)

OCUS - RAPPRESENTANZA MANAGERIALE

Page 13: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI 11DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

figura del manager. Diventa molto più complesso il contesto in cui opera per le integrazioni dei pro-cessi e dei mercati. Diventa più difficile il suo lavoro perché è costretto a opera-re in un'atmosfera di disorientamento sociale, che tende a modificare l’intera configurazione sociale e i ceti che ne interpretavano i principali filoni. Questo accade nell’ambito di un deficit politico che rende sempre più fragile il ruolo di questa categoria che annaspa pesante-mente nella sua funzione di coordina-mento e di progettazione del futuro a vantaggio di altre più forti e compatte, che però operano per il loro principale tornaconto.Il manager è costretto a farsi carico di un'azione sociale al posto di strutture e di ruoli che non funzionano più o che sono ormai inadeguati di fronte alla ri-voluzione sociale in atto. Cosa vuol dire un'azione sociale?È una funzione per la verità molto di-versificata perché, a parte i nuovi modi di impostare produzione e distribuzio-ne e non solo perché la tecnologia ha cambiato anche parametri e algoritmi, deve farsi carico dell'assistenza nei con-fronti della classe politica frastornata

e incapace di capire le vere tendenze, forse anche perché la velocità dei tempi non consente processi di maturazione (qualche volta tocca anche sostituir-ne dei pezzi di questa classe politica). Deve farsi carico anche della collabora-zione con i centri di formazione, scuola e università, per dare concretezza alle valutazioni accademiche della realtà e non solo per alimentare la catena delle iniziative economiche del Paese. Infine e soprattutto, con la produzione di idee per favorire strutture, iniziative e nuove forme di sviluppo economico, insomma per progettare.Il manager è l’unica figura professionale che opera a favore dello sviluppo socia-le, ha la cultura e le informazioni per ca-pire quello che avviene e matura in con-tinuo un'esperienza che solo lui nella società riesce ad avere. La classe politica, come abbiamo visto, è inadeguata e le altre categorie sociali prevalentemente tendono al controllo o alla conservazio-ne più che al progresso e all’innovazio-ne. Ecco, il manager è la figura sociale sempre più unica che può interpretare l’innovazione.Però anche il manager deve cambiare, deve fare un percorso che non è solo di

competenza, ma è fondamentalmente di cultura e di sensibilizzazione verso il suo nuovo ruolo in una società nuova, quella che è ormai dietro l’angolo. Dicia-mo che dal cambiamento del manager dipende in gran parte il futuro della so-cietà tutta e che solo lui può garantire la diffusione e il mantenimento di nuovi valori a vantaggio della comunità.Possiamo affermare che ci troviamo di fronte ad una grande sfida, importante forse anche di più di quanto vissuto e realizzato nel periodo postbellico. Una sfida che allora partiva dal prato verde e che ora non è proprio così, fortuna-tamente, perché esistono strutture che si possono in breve tempo convertire, possono guidare il processo di trasfor-mazione sociale con al centro la figura del nuovo manager. Si tratta delle strutture associative che ormai sono articolate ed efficienti su tutto il territorio nazionale e hanno il prestigio e la credibilità necessarie per avviare e gestire una così importante operazione che dovrà certamente an-che prevedere nuovi contesti legislativi e condizioni generali sindacali e di sup-porto per tutti i manager italiani.La strada è lunga e difficile anche se pie-na di fascino, perché richiederà molta creatività; mai i dirigenti italiani e le loro strutture associative si sono trovati di fronte a così delicato compito. Saranno necessari nuovi linguaggi, nuove regole e metodologie. Le potenzialità ci sono così come le intelligenze, se la voglia di futuro e se il piacere di rappresentare lo stimolo per una società più preparata e più solidale prevarranno, il successo non potrà mancare. Naturalmente lo svilup-po di un network di riferimento cultu-rale da parte delle strutture associative diventa fondamentale e sarà sempre più necessario mano a mano che il percorso avanzerà.Personalmente penso che sarà bel-lo seguire, contribuire, partecipare da parte di tutti, perché l’impegno deve comprendere in fondo la somma delle esperienze fatte e forse anche di deside-ri irrealizzati, è un modo per sentirsi vivi e per sentirsi ciascuno arbitro del futuro di tutti. La speranza, dunque, non è mal riposta e se condivisa e adottata da tutti può portarci al futuro molto più rapida-mente di quanto non si pensi. ■

OCUS - RAPPRESENTANZA MANAGERIALE

Page 14: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI12 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

n vista del rinnovo contrattuale, che dovrebbe partire a fine anno,

nell’ambito di Federmanager si è svilup-pata un’indagine sulle principali attese dei colleghi in servizio rispetto a questa negoziazione. Nel frattempo, in alcune realtà locali, co-minciavano a circolare documenti diver-si, tutti incentrati sul tema del contratto. Alcuni testi, davvero bizzarri, quando non erano espressione di singoli perso-naggi, riflettevano un dibattito parziale e concentrato su tematiche specifiche. Qualcuno sembrava addirittura più ispi-rato alle esigenze della controparte che a quelle dei dirigenti ma, si sa, il fenome-no non è certo nuovo nel contesto.In particolare alcuni, forse incoraggiati da chi auspicherebbe anche per i diri-genti l’adozione di due livelli contrattua-li (nazionale e locale), così di moda tra gli altri sindacati, si lanciano a proporre questo modello anche per noi. Si tratta di ipotesi che sono state prese in consi-derazione e ragionevolmente respinte

da più decenni. Capita a volte di spac-ciare per innovativa anche robaccia ri-pescata… nella pattumiera della storia.Nel nostro ambito milanese, invece, la Commissione Sindacale e Lavoro, riu-nitasi più volte, aveva costruito proprie ipotesi abbastanza complessive sulla questione. Ci sembra un’eccezione nel panorama nazionale, cui forse si affianca soltanto il lodevole lavoro del sindacato di Genova.Quello che è ora significativo è, tuttavia, che le principali risultanze dell’indagine nazionale di Federmanager tendono a coincidere con le priorità individua-te da Milano, a dimostrazione che per percepire il “polso della categoria” è più importante agire da soggetto organiz-zativo categoriale, capace di ascolto e di interpretazione del “sentiment” dei col-leghi, piuttosto che strologare e divider-si nella compilazione di lunghi elenchi di domande ai colleghi, a volte poste più per giustificare a posteriori le strategie già in corso.La storia degli ultimi rinnovi è una storia di discussioni fumose e sterili, di impo-sizioni illogiche della controparte, di ri-

sultati deludenti, di una vera e propria crisi della rappresentanza. Questa linea di comportamento è ancora ben lungi dall’essere stata corretta. Nei primi eventi propedeutici al futuro rinnovo la si può ritrovare immutata. Veniamo ai risultati dell’indagine na-zionale, a cui faremo seguire alcune considerazioni sviluppate a Milano. In sostanza la popolazione dirigenziale consultata dice: al 37% che occorre un adeguamento

economico; al 31% che è opportuno concentarsi

sugli strumenti di welfare; al 26% che le politiche attive di reim-

piego hanno assunto centralità.

Se confrontiamo queste esigenze con i principali “risultati” dell’ultimo rinnovo, ovvero: abolizione dei due livelli di TMCG, mal-

grado l’irrilevanza economica compro-vata di quell’istituto e zero aumenti sa-lariali; peggioramento delle condizioni di

trattamento d’uscita anche oltre il jobs act;

i

Le aspettative della dirigenzaGiuseppe Colombi Consigliere ALDAI-Federmanager

OCUS - RAPPRESENTANZA MANAGERIALE

Page 15: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI 13DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

eliminazione del sostegno al reddito in uscita (GS Fasi); fallimento dell’obiettivo di accrescere il

numero delle le nuove nomine…ci si può rendere conto quanto lungo e significativo sia il cammino da percorrere.

Noi a Milano stiamo dicendo che:a) il dirigente è una persona che cre-

de nel proprio lavoro, desidera farlo bene e vorrebbe essere utile a sé stes-so, alla società, al Paese;

b) quindici anni di contratti in perdita lo portano a pensare che sia ora di vede-re qualche miglioramento significati-vo dal rinnovo contrattuale;

c) il dirigente considera funzionali al proprio ruolo Fasi e Previndai e ritie-ne che questi istituti debbano essere tutelati, difesi e valorizzati, miglioran-done la fruibilità e le condizioni, ove possibile;

d) il dirigente è molto preoccupato dall’ipotesi di fuoriuscita anticipata e di mancato collegamento col suo futuro pensionistico. Vorrebbe vede-re strumenti reali di tutela in materia. Nella scorsa negoziazione si era indi-

OCUS - RAPPRESENTANZA MANAGERIALE

viduato uno schema di “contratto di ricollocazione del dirigente in uscita”, che è stato preso in ben poca consi-derazione dalla nostra parte ancor prima che dagli interlocutori nego-ziali. Ora il problema si ripropone.

Parliamo ora dei soggetti coinvolti nel rinnovo contrattuale: cominciando dal-la composizione delle delegazioni e dal capo delegazione. La composizio-ne della delegazione trattante è forte-mente sbilanciata verso “la protezione dell’apparato”, poiché predominano in essa figure istituzionali: un profondo rin-novamento della delegazione, più che auspicabile, è necessario.Tra l’altro risulta poco comprensibile, ma è già confermato nelle prime occasioni d’incontro in vista del futuro rinnovo, lo spazio quasi esclusivo affidato a direttori del personale e più in genere di H.R. Si tratta di colleghi che, anche se spesso di grande valore, sono per così dire un po’ in “cultural clash” con il ruolo nego-ziale.Questa volta lo schema che purtroppo è stato più volte applicato in passato,

ovvero quello di partire dalle esigenze datoriali per confezionare un prodotto disastroso, imbellettato con operazioni di “maquillage” che rapidamente stin-gono, lasciando tutti di fronte alla dura realtà di un rinnovo negativo, non ha più gli spazi per funzionare.

Ugualmente, chi pensasse che organismi anche potenzialmente utili, ma ancora in corso di definizione quali il nuovo ente “4.Manager”, possano costituire l’asse portante del futuro rinnovo contrattua-le, si renda conto che il tempo in cui tra fumi d’incenso si ammannivano alla ca-tegoria queste idee stravaganti dovreb-be essere definitivamente finito. Male.Il lavoro preparatorio non è terminato: a Milano continuiamo a seguire i vari eventi e ad elaborare documenti scritti che lascino il minore spazio possibile ad una trattativa fuori controllo. Ci confor-ta l’attenzione crescente e la partecipa-zione attiva ai lavori di Commissione. È importante che gli organismi federali centrali tengano una buona volta conto delle elaborazioni del principale sinda-cato nazionale, il nostro. ■

In vista del rinnovo contrattuale, che

dovrebbe partire a fine anno, nell’ambito di Federmanager si è

sviluppata un’indagine sulle principali attese dei colleghi in servizio

rispetto a questa negoziazione

Page 16: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI14 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

iamo a pochi passi dalla Basi-lica di San Pietro in Vaticano,

l’auditorium è una grande sala congressi dell’Istituto Patristico Augustinianum ed è dedicato a Padre Agostino Trapè, noto per la diffusione delle opere e del pen-siero di Sant’Agostino. La platea è gremita: almeno 300 perso-ne, moltissime donne ovviamente, ma

anche un nutrito gruppo di colleghi uomini. Questi i partecipanti all’evento “L’altra dimensione del management: il valore aggiunto delle donne tra im-presa, famiglia e società”, che ha visto la partecipazione di ospiti internaziona-li dalle istituzioni, dalla Chiesa e dalle aziende.Il patrocinio offerto all’evento dal Dica-stero per i Laici la Famiglia e la Vita è un segnale dell’importanza dei temi trattati e l’intento comune di Federmanager e

Santa Sede di cambiare la cultura domi-nante.Al centro dell’evento, la ricerca svolta da G&G Associated su iniziativa di Feder-manager che vuole stimolare la discus-sione sulle proposte concrete utili a svi-luppare una nuova idea di lavoro etico e sostenibile, un migliore bilanciamento tra vita professionale e famiglia ed il su-peramento dei gap tra uomo e donna.La parità formale tra uomo e donna sul lavoro, raggiunta faticosamente ne-

s

Il valore aggiunto e le aspettative delle donne managerElisabetta Borrini Vice coordinatrice nazionale Minerva

Secondo il McKinsey Global Institute, se le donne avessero pari accesso degli uomini nel lavoro e nella società, il Pil globale potrebbe aumentare del 26% e quello italiano del 15%.

OCUS - RAPPRESENTANZA MANAGERIALE

Page 17: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI 15DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

gli anni, non si è tradotta in parità so-stanziale: la donna, anche nei Paesi più sviluppati, risulta ancora fortemente svantaggiata nell’accesso al mondo del lavoro ed a retribuzioni eque. L’Italia, in particolare, è collocata ancora tristemente nella seconda metà della classifica mondiale sulla parità di gene-re, elaborata dal World Economic Forum nel 2017. Ciò avviene nonostante gli interventi legislativi degli ultimi anni, come la Legge Golfo-Mosca del 2012, che comunque ha permesso un aumen-to significativo del numero di donne all’interno dei CdA delle grandi aziende italiane.Eppure, secondo il McKinsey Global In-stitute, se nel mondo le donne avesse-ro pari accesso degli uomini nel lavoro e nella società, il Pil globale potrebbe aumentare del 26%, quello italiano del 15%, ma soprattutto – aggiungono i re-latori del convegno – si otterrebbe una società più civile, una economia più soli-da ed uno sviluppo più sostenibile.

Un problema culturale?La ricerca ha messo in evidenza come in Italia la sensazione diffusa riguardo alla discriminazione tra uomini e donne sul lavoro è che sia dovuta ad un problema soprattutto culturale, anziché sociale o economico.In realtà, un manager under 50 su due non riesce a conciliare lavoro e famiglia, soprattutto per mancanza di tempo. Un dato interessante è quello che negli USA ed in Germania si dedicano complessiva-mente meno ore al lavoro rispetto all’I-talia: nel nostro Paese è ancora presente lo stereotipo per cui il dipendente viene valutato per le ore di presenza al lavoro più che per i risultati, mentre la flessibi-lità dell’orario di lavoro è al primo posto tra le aspettative dei nostri colleghi.Uno dei grafici presentati, dal titolo: “Cosa rappresenta per Lei il lavoro?” ha riservato alcune significative sorprese: è emerso che tra le donne italiane il lavoro è visto principalmente come una forma di realizzazione personale, al di fuori dei limiti imposti dalla società e dalla famiglia. Questa visione diverge dalle aspirazioni delle colleghe negli USA ed in Germania, ove sono considerati anche “il desiderio di competizione”, “la scala per il successo” ed “il fare qualcosa di utile per il prossimo”.

La natalità e la cura in famigliaL’Italia è da anni ai livelli più bassi per il numero di figli per donna (1,34), ben al di sotto della quota fisiologica di so-stituzione di 2,1, ma nonostante questo, tra il 2011 ed il 2016 hanno abbandona-to il posto di lavoro 115.00 neomamme e si registra il più basso tasso di parteci-pazione delle donne al lavoro. Non è un caso che Paesi come l’Islanda e la Francia, dove sono più perseguite le politiche di supporto al lavoro delle donne e di work-life balance, abbiano la natalità tra le più alte in Europa.Almeno il 75% del lavoro non retribuito nel mondo è svolto dalle donne; al netto di attitudini personali che vanno sempre rispettate e di inevitabili retaggi storici, mancano strumenti e strategie di gestio-ne che sappiano valorizzare il patrimo-nio di competenze acquisite nella cura delle persone in famiglia.

Il diversity management e gli skills femminiliAncora troppo lenta nelle aziende risulta la diffusione di forme di governance che sappiano valorizzare l’apporto dei colla-boratori a prescindere da sesso, etnia o appartenenza. Eppure i dati dimostrano, ad esempio, che le società con una forte leadership femminile hanno beneficiato in questi anni di performances supe-riori alle altre: negli USA la differenza è stata di ben cinque punti percentuali.Quello che pare certo è che i talenti, in particolare femminili, sono attratti da aziende con iniziative strutturate di bi-lanciamento tra famiglia e lavoro, con un aumento della produttività che po-trebbe aiutare a ridurre il divario retribu-tivo di genere.Un aspetto che induce ad una maggior fiducia è dato dal fatto che ormai quasi il 60% dei titoli universitari in Europa sono ad appannaggio delle donne e questo dovrebbe suscitare un lento ma graduale mutamento della società nei prossimi anni.In Italia permangono ostacoli di fatto nell’accesso ad alcune professioni: se il numero di donne in posti apicali è cre-sciuto nell’amministrazione, nelle risor-se umane e nel marketing, rimane basso

in tutte le aree della produzione e nella finanza aziendale. Eppure le laureate non hanno nulla da invidiare ai colleghi maschi in fatto di preparazione e di ca-pacità.Uno studio di Sodexo su 50.000 mana-ger internazionali rivela che è sempre più diffusa la percezione della scarsa validità di leadership dai forti tratti maschili nel mercato attuale caratteriz-zato dalla crescita del potere d’acquisto femminile, dall’influenza di Internet sui modelli di business ed il cambiamento negli atteggiamenti dei giovani verso il lavoro, la vita familiare ed i consumi.Determinazione, laboriosità ed intui-to sono le qualità più riconosciute alle donne manager, ma gli uomini in azien-da sembrano accorgersene poco, in par-ticolare per l’impatto sulla produttività e sull’innovazione, benché quest’ultima rappresenti una delle chiavi della so-pravvivenza e dello sviluppo delle azien-de italiane nel mondo globalizzato.

Smart workingLa possibilità per i lavoratori e le lavo-ratrici di organizzare la propria attività autonomamente in termini di orari, luo-ghi e produzione può portare, secondo il Politecnico di Milano, ad un aumento della produttività del 15%, attraverso la riduzione dei tempi e costi di trasferi-mento, ma soprattutto della motivazio-ne. Una situazione analoga riguarda la pre-senza di asili nido all’interno delle azien-de: si tratta di una pratica tanto preziosa per chi lavora nelle aree urbane, imple-mentata già in diverse grandi aziende (Unicredit, Cartasì, Direct Line...).Infine i flexible benefits possono rap-presentare un passo avanti nella strada della conciliazione vita-lavoro. Si tratta di programmi di retribuzione flessibile che comprendono beni o servizi nor-malmente acquistati per far fronte ad esigenze personali e familiari e possono comprendere abbonamenti a spettacoli, a palestre, corsi di formazione o polizze sanitarie integrative.Il quadro rappresentato dalla ricerca ci fa concludere sull’importanza di dif-fondere in azienda strumenti di welfare e nuovi modelli di organizzazione im-prontati alla flessibilità. ■

OCUS - RAPPRESENTANZA MANAGERIALE

Link utile: http://www.federmanager.it/laltra-dimensione-del-management/

Page 18: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI16 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

NDUSTRIAi

Sviluppo delle aziende grazie alla trasformazione digitale dell’IoT

l tema vastissimo dell'Internet delle Cose (IoT) è uno dei più at-

tuali e in continua evoluzione nell'am-bito della così detta “quarta rivoluzione industriale”. È possibile pensare a questo innovativo approccio tecnologico come ad un metodo per coordinare un'orga-nizzazione in tempo reale: grazie alla raccolta, all’elaborazione e all’utilizzo sa-piente dei dati. Risulta pertanto possibile rendere più efficace il lavoro di chi eroga un servizio, avvicinando ed intercettando meglio i bisogni dei potenziali clienti o fruito-ri del servizio stesso. Per ridisegnare i processi produttivi e intraprendere le giuste strategie di innovazione è auspi-

cabile che ogni organizzazione segua un approccio duale basato sia sulla tec-nologia, ma anche fortemente motivato dalla leadership. È essenziale padroneggiare le compo-nenti tecnologiche fondamentali e in-fluenzare le condizioni che facilitano l’applicazione dell’IoT, occorre suppor-tare queste ultime affinché sia possibile indentificare in quale modo l’IoT possa essere applicato al meglio nell’attuale contesto di business.

Non solo una questione di tecnologiaIntraprendere un percorso di trasforma-zione digitale (basato su IoT e sull’Intel-ligenza Artificiale - AI) non consiste sola-mente nell'applicare nuove tecnologie,

che tuttavia sono altamente necessarie, ma richiede anche un’attenta valuta-zione delle competenze digitali e di leadership attualmente presenti nell'or-ganizzazione. A partire dall’assessment delle competenze è possibile pianificare attività coerenti che permettano di rag-giungere determinati obiettivi strategi-ci di trasformazione digitale. Dopo aver definito una nuova value-proposition, si passa ad un piano d’azione per attuare i passi indispensabili a far crescere ogni competenza. Occorre aver ben presente quanto sia importante il tema della cy-ber security che rappresenta un elemen-to fondamentale, frutto di scelte strate-giche, che si va ad affiancare agli altri componenti di un sistema IoT (sensori, attuatori, sistema ERP e connettività...).

Ezio Costa Socio ALDAI - [email protected]

iFo

to d

i Mat

thew

Hen

ry d

i Bur

st

Page 19: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI 17DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

NDUSTRIAiLa valutazione dei rischi che l’introduzio-ne delle nuove tecnologie può causare è di fondamentale importanza durante tutto il processo di trasformazione digi-tale. I dispositivi IoT di nuova generazio-ne (siano essi gateway, router, terminali ecc. ) sono già progettati tenendo con-to dei requisiti di sicurezza informatica: occorre prestare particolare attenzione qualora ci si trovi in una configurazione ibrida nella quale dispositivi tradizionali, connessi a Internet, richiedono dedicate attenzioni in merito alla sicurezza.Consideriamo per esempio un’azienda leader OEM (Original Equipment Ma-nufacturer) nel settore dei componenti dell’elettronica di consumo. La visione aziendale è ben definita: i propri pro-dotti coprono tutte le applicazioni nei mercati di riferimento. L’azienda è inol-tre focalizzata sull’innovazione: si trova un passo avanti sia per quanto riguarda le competenze nell’IoT sia nella gestione di differenti standard di comunicazione. Inoltre una solida divisione di svilup-po-prodotto e una separata unità che guida la trasformazione digitale con-sentono di essere all’avanguardia nella gestione dei protocolli di connettività, grazie all’adozione di una chiara gover-nance aziendale. Tuttavia in alcuni ambi-ti l’azienda riscontra una limitata soddi-sfazione dei clienti: non sempre i servizi proposti sono ingegnerizzati pensando dall’esterno all’interno, ovvero partendo dalla percezione dei clienti. Un’analisi attenta evidenzia che mancano anche diretti punti di contatto coi clienti (cu-stomer touch-points). Questa consa-pevolezza fornisce l’opportunità di un grosso miglioramento: intraprendere un processo di trasformazione che può far leva sul potenziamento dei dipendenti (su competenze efficaci) e beneficiare di una nuova piattaforma digitale per mi-gliorare la soddisfazione e il numero dei contatti coi clienti.

Strumenti efficaciUn grande testimonial della digital tran-sformation è il team Williams di Formula 1 (sito web ufficiale: williamsf1), che ha esteso le attività del gruppo grazie all’a-dozione di un modello di business basato sull’IoT. Hanno creato un nuovo modello di business basato sull’offrire ai clienti le loro straordinarie competenze nello sviluppo di soluzioni tecnologicamen-

te all’avanguardia. Sono stati anche in grado di portare a termine interi proget-ti, lavorando insieme ai loro clienti (ad esempio: cooperazione con un costrut-tore automobilistico nella creazione della prima super-car ibrida). Perseguire una “piattaforma strategica” (non più solo una piattaforma tecnologica ma mettere a fattor comune le risorse e il know-how di vari attori), pensare con la mentalità di un ecosistema piuttosto che con quella di una singola azienda, farà crescere notevolmente il valore azienda-le riconosciuto dal mercato.Ogni organizzazione dovrebbe avere una chiara visione strategica, che dovrà mantenere ben salda nel momento in cui intraprende un percorso di trasfor-mazione digitale. Ciascuna divisione ne-cessiterà la nomina di un comitato pre-disposto alla governance aziendale che definisca gli standard, le norme e condi-vida le competenze. Occorre ripensare il rapporto tra il team IT e il business (nelle sue varie funzioni: approvvigionamento, produzione, vendita, distribuzione,..): le persone appartenenti all’IT saranno stra-tegiche nel processo di trasformazione, promuoveranno le giuste competenze necessarie ad esempio la loro forte atti-tudine a gestire il rischio. Il Chief Digital Officer (anello di congiunzione tra la di-rezione strategica e il canale vendita/in-dustrializzazione/pianificazione dei pro-cessi/produzione) e il team IT saranno coinvolti nel prendere le decisioni per via della loro visione strategica.L’inclusione dell’IOT (Information Tech-nology + Operation Technology) con l’o-biettivo di ottimizzare uno stabilimento produttivo e di incrementare il numero dei possibili contatti coi clienti trami-te l’IoT richiede la formazione specifica dei dipendenti sia sulla gestione della piattaforma sia sull’analisi dei dati. Con-temporaneamente i reparti produttivi richiederanno formazione sull’integra-zione tra OT (automazione industriale,

linguaggio macchina, PLC,..) e IT (con-nettività, cloud, interfaccia con gli uten-ti, ...). Così facendo sarà possibile garan-tire un approccio aziendale unitario e sviluppare le giuste competenze digitali e relazionali necessarie per il cambia-mento. Il coinvolgimento delle persone crescerà attraverso la formazione su una comune piattaforma di istruzione con-tinua. Il contributo personale attraver-so proposte efficaci, così come un serio crowdsourcing (rotazione tra reparti per portare idee nuove) ha bisogno di esse-re registrato e incentivato.

La trasformazione digitale è un processo continuo e ricorsivoMuoversi verso un nuovo modello di business coinvolge sia le vendite sia la produzione. Ogni azione richiede di es-sere valutata in merito alla coerenza e fattibilità come per un business plan. In dettaglio: ciascuna idea di business e il corrispondente livello di soddisfazio-ne del cliente necessita una preventiva valutazione sulla base della percezione, della profittabilità, del tempo di evasio-ne e dell’impatto che avrà sull’organizza-zione.L'IoT fornisce l’opportunità di attivare un ciclo virtuoso di feedback dall’esterno verso l’interno dell’organizzazione e for-nisce dati che l’organizzazione può uti-lizzare nel proprio processo di sviluppo continuo. In più il permanente processo di digital transformation si fonda preva-lentemente sui bisogni dei clienti, sulla co-creazione e sulla raccolta di dati da processi e prodotti. In breve lo sviluppo di una cronologia di azioni che facciano intraprendere una roadmap di trasfor-mazione digitale va di pari passo con considerazioni di natura tecnologica, con la valutazione delle competenze ne-cessarie per l’IoT e con la riprogettazione dei processi aziendali. ■

Intraprendere un percorso di trasformazione digitale non consiste solamente nell'applicare nuove tecnologie, che tuttavia sono altamente necessarie,

ma richiede anche un’attenta valutazione delle competenze digitali e di leadership attualmente

presenti nell'organizzazione

Page 20: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

OTIZIE DAn

DI18 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

ossiamo andar fieri delle per-formance straordinarie che il

Made in Italy realizza sui mercati globa-li. Un po’ meno del fatto che, salvo qual-che eccezione, ci priviamo del piacere

di veder valorizzata qui a casa nostra la ricchezza che nasce dalle piccole e me-die imprese artigiane italiane, apprezza-tissime all’estero. Una di queste eccezioni è il Salone inter-nazionale del Mobile che, con oltre 2.000 espositori, ha superato se stesso anche quest’anno, registrando il 26% delle pre-senze in più rispetto al 2017, provenienti da 188 Paesi. Con le sue manifestazioni a margine, tra tutte il FuoriSalone, Milano si è confermata capitale del design, polo di attrazione per i creativi di tutto il mondo, e motore di competitività per il Paese. Parto dai risultati di questa 57ª edizione per sottolineare il valore del comparto dell’arredo. Secondo gli ultimi dati forni-ti da FederLegno, il giro d’affari ha rag-giunto i 41 miliardi di euro nel 2016. An-che questo segmento della manifattura è trainato dall’export con percentuali che sfiorano il 40%. Al pari di altri emblemi del Made in Italy, il settore deve la sua affermazione al mix di creatività artigiana e spinta all’innova-zione. Ormai è fuori discussione che le aziende che innovano hanno più proba-bilità di aumentare il loro livello di in-ternazionalizzazione. Secondo alcuni però il settore del mobile è meno ricetti-vo di altri rispetto alla sfida digitale. Se togliamo l’interactive design e la domo-tica, il comparto del legno e dell’arredo guarda con interesse ad arte e design, non abbastanza all’innovazione di pro-dotto. Nell’era del 4.0 questa è invece una scel-ta obbligata per restare competitivi. Lo ha dimostrato una ricerca recente del

Politecnico di Milano che ha quotato in 185 milioni di euro il mercato delle solu-zioni IOT per la cosiddetta “smart home”. Il potenziale di espansione di questa branch è notevole, soprattutto se consideriamo l’effetto traino che può generare su altre produzioni manifattu-riere. Anche in questo caso l’ago della bilancia lo farà il management. I brand del desi-gn italiano ormai si affidano a governan-ce miste, italiane e straniere, che lavora-no per capitalizzare il Made in Italy in un sistema globalizzato. Le competenze manageriali sono fon-damentali per ottenere il duplice obiet-tivo: conquistare i mercati internazionali senza rinunciare alla paternità italiana della produzione. Pertanto, dobbiamo continuare a inve-stire sul talento e sulle capacità manage-riali tentando di convincere il prossimo governo – se mai ci sarà – a continuare la programmazione di interventi pubblici a sostegno delle produzioni nostrane. Il piano straordinario per la promozione del Made in Italy approvato dal Mise all’interno dello Sblocca Italia è stato una valvola di propulsione per molte

aziende italiane. L’estensione a tutto il 2018 dei bonus sui mobili, affiancato a quello sulle ristrutturazioni, rappresenta una buona notizia per supportare i con-sumi interni. È fondamentale però che l’Europa sopperisca all’attuale incertez-za del quadro politico italiano, portando avanti politiche che tutelino i marchi eu-ropei.Non possiamo, infatti, ignorare le mi-nacce al libero scambio che sono già una realtà nel caso della Brexit e una possibilità non tanto remota nel caso dell’America dei dazi di Trump. Per il Made in Italy i tre Paesi partner più rile-vanti sono ancora Francia, Stati Uniti e Svizzera, seguiti da una crescente pre-senza di Hong Kong, Cina, Turchia e Ca-nada.Per questo, la nostra manifattura, per quanto indipendente dai ragionamenti politici, merita il sostegno di politiche pubbliche adeguate. È importante che al Made in Italy siano date linee di inve-stimento proiettate nel lungo termine su una direzione coerente.“La prospettiva è guida e porta”, diceva Leonardo Da Vinci ai suoi allievi, “e senza questa nulla si fa bene”. ■

Una prospettiva per il Made in ItalyStefano Cuzzilla Presidente Federmanagerp

Page 21: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI 19DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

OTIZIE DAn

19

er la prima volta nell’espe-rienza negoziale del manage-

ment industriale, dopo le innumerevo-li novità normative susseguitesi nel tempo, Federmanager è riuscita a in-

trodurre un Piano di welfare aziendale che coinvolge tutto il management. L’azienda è TIM e l’accordo quadro che in-troduce il Piano prevede un mix di inter-venti tra prepensionamenti e incentivi all’esodo che riguardano alcuni colleghi. Mi soffermo però sul Piano di welfare per-ché esso, sebbene sia nato all’interno di una trattativa sulle risoluzioni, è destinato a interessare tutta la dirigenza TIM per il biennio 2018-2019 in via sperimentale; poi, se avrà successo come ci auguriamo, sono già tracciati i presupposti affinché diventi strutturale.Il Piano prevede che ogni manager abbia a disposizione un valore sotto forma di credito pari a 1.600 euro annui, non mo-netizzabile, da fruire per tutti i servizi messi a disposizione da TIM. Sono somme che, rientrando nel tratta-mento economico complessivo, sono sot-toposte ai vantaggi fiscali derivanti dall’e-voluzione del quadro normativo che

regolamenta il welfare aziendale. Difatti l’articolo 51 del TUIR (Testo Unico sulle Imposte sui Redditi) prevede che non concorrono alla formazione del red-dito da lavoro dipendente una serie di servizi, contributi ed erogazioni pagati dal datore di lavoro in favore della gene-ralità dei dipendenti o di categorie di essi. Il vantaggio per i lavoratori dipendenti è la possibilità di fruire in toto dei benefit senza che il relativo valore economico in-crementi il reddito imponibile in busta paga, con le relative ripercussioni sul pia-no fiscale.Recependo i vantaggi di questa normati-va di favore, seguendo la linea che sta percorrendo con sempre maggior con-vinzione il nostro legislatore, il Piano che oggi vale per TIM fissa anche per tutti gli altri una prima importante pietra miliare. Tale esperienza di welfare nella contrat-tualistica infatti costituisce un’unicità nel suo genere, al punto da poter rappresen-tare un modello replicabile in altre realtà aziendali. Il vantaggio potrebbe essere addirittura maggiore se si potesse convertire anche il premio di produttività, in tutto o in parte, in servizi di welfare, accedendo così a quel regime fiscale di favore che scatta alla presenza di precisi requisiti di legge.

Pertanto, viene offerta una doppia chan-ce ai dipendenti che, in esecuzione del contratto, avessero a disposizione sia pre-mi di produttività sia benefit aziendali: sono liberi di scegliere tra le due possibili-tà vedendo applicato, in alternativa, un trattamento fiscale o l‘altro, ovvero, addi-rittura, sono liberi di “mixare” le due solu-zioni.Per la categoria dei dirigenti ciò risulta, purtroppo, vero solo in parte: nonostante non vi sia alcuna esclusione specifica, purtroppo, il limite reddituale posto (pari a 80.000 euro annui) permette un’appli-cazione molto limitata del secondo regi-me fiscale, vale a dire l’imposta sostitutiva del 10%, e della possibilità di fruire di somme e valori ricompresi nel welfare aziendale in sostituzione del premio. Per i manager, quindi, al momento, resta perseguibile principalmente la “via con-trattuale agevolata” tracciata dal nuovo art. 51 TUIR. Per scongiurare il rischio di creare diffe-renze nel godimento dei diritti tra catego-rie di lavoratori, Federmanager si è battu-ta e continuerà a farlo affinché l’asticella del limite reddituale, sebbene incremen-tato nel corso degli anni, possa ulterior-mente elevarsi o, nella migliore delle ipo-tesi, essere totalmente abolito. ■

Balzo in avanti per il welfare dei managerMario Cardoni Direttore Generale Federmanager

p

Page 22: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

Gestione di un progetto per aziende che realizzano skid e moduli di impianto)A cura di ANIMPMilano, 19-20-21 settembre 2018Il corso è rivolto a coloro che in ambito aziendale operano per progetti: Direzione Aziendale; Project Manager; Construction Manager; Responsabili Officina;Responsabili dei Servizi di Ingegneria; Acquisti;Project Engineer; Project Control.

La prefabbricazione nella costruzioneA cura di ANIMPMilano, 2 ottobre 2018Il corso è rivolto a: Project manager; Construction manager; Project engineer manager; Planner.

I controlli aziendali: l’utilizzo efficace dei dati disponibili per il controllo di gestione A cura di ANIMPMilano, 4-5 ottobre 2018Il corso è rivolto alle seguenti figure professionali:Manager; Amministratori d’azienda; Responsabili amministrativi; Responsabili Controllo di Gestione;Responsabili Controllo Progetti; Project Manager;Project Control Coordinator; Cost Controller;Planning Engineer; Team operanti a progetto.

Elementi di contrattualistica nazionale e internazionale: documentazione di riferimento A cura di ANIMPMilano, 12 ottobre 2018Rivolto a tutte le funzioni aziendali decisionali e operative preposte alle fasi di stesura del contratto, dell’offerta, degli acquisti, del lavoro in cantiere e della gestione finanziaria.Uffici interessati: contract management/administration;legali; commerciali di vendita e procurement; finanza.

Elementi di contrattualistica nazionale e internazionale, analisi dei rischi e percorsi negozialiA cura di ANIMPMilano, 25-26 settembre 2018Il corso è rivolto a tutte le funzioni aziendali decisionali e operative preposte alle fasi di stesura del contratto, dell’offerta, degli acquisti, del lavoro in cantiere e della gestione finanziaria.Uffici interessati: contract management/administration;legali; commerciali di vendita e procurement; finanza.

L’utilizzo di sistemi informatici per la pianificazione ed il controllo di progetto (un’efficace gestione con ms-project 2016)A cura di ANIMPMILANO, 9-10-11 ottobre 2018Il corso si rivolge a coloro che operano per lo sviluppo di una pianificazione e controllo di progetto sia in fase di offerta sia in fase esecutiva o che hanno la necessità di organizzare e quindi migliorare il flusso informativo aziendale. Nello specifico: Project Manager, Business Analyst, Planner, Cost Controller, Project Controller, Team Member, Proposal Manager, Consultants.Il corso è rivolto a coloro che in ambito aziendale già utilizzano MS Project per la gestione dei progetti o per la preparazione dei programmi di offerta/investimento; per una corretta valutazione si invitano i partecipanti a compilare il questionario di valutazione che sarà personalmente inviato anche a ciascun partecipante.Durante le lezioni, al fine di poter intervenire direttamente per lo sviluppo del progetto pilota, ogni partecipante dovrà avvalersi di un PC portatile che abbia installato MS Project (versione 2010 o altre release successive); coloro che disponessero di un PC predisposto con tale programma potranno utilizzare il proprio laptop, mentre coloro che non ne fossero provvisti potranno usufruire di un PC reso disponibile da Animp, inclusa l’installazione del pacchetto MS Project.

Corsi di Formazione ANIMPsettembre-ottobre 2018

Per ulteriori informazioni o per ricevere il depliant informativo del corso rivolgersi alla

Segreteria Corsi ANIMP (Manuela Corbetta)dalle ore 9.00 alle ore 13.00

Tel. 02.6710.0740 ext 7 - Fax 02.6707.1785e-mail: [email protected]

oppure consultare il sito www.animp.italla voce FORMAZIONE.

La partecipazione ai corsi ANIMP prevede l’assegnazione di CREDITI FORMATIVI da parte dell’Ordine degli Ingegneri

Comunichiamo che, su nostra richiesta, la Direzione ANIMP ci ha confermato

che ai Soci ALDAI che si iscriveranno ai corsi promossi dall’ANIMP

a titolo individuale verranno concesse le stesse agevolazioni praticate ai loro iscritti.

Page 23: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

Post

e Ita

liane

S.p

.A. -

Spe

dizi

one

in a

bbon

amen

to p

osta

le -

Dec

reto

Leg

ge 2

4/12

/200

3 n.

353

(con

vert

ito in

Leg

ge 2

7/2/

2004

n. 4

6) A

rt. 1

, com

ma

1. P

ubbl

. inf

. 45%

DCB

/Mila

no -

euro

1,0

3 (a

bbon

amen

to a

nnuo

eur

o 15

,00)

.

Allegato al n. 6 – giugno 2018

Convenzioni Sanitarie

ConvenzioniSanitarie

DA STACCARE

E CONSERVARE

Page 24: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

NUOVA EDIZIONE CONVENZIONI SANITARIE ALDAICari Associati,vi presentiamo la nuova edizione dello speciale “CONVENZIONI SANITARIE ALDAI”.

In questo fascicolo sono state pubblicate tutte le strutture sanitarie, i medici specialisti e gli odontoiatri che con ALDAI hanno stipulato una convenzione in forma indiretta.

Ai Soci ALDAI, che presentano la propria tessera associativa in corso di validità, sono riservate condizioni economiche di miglior favore rispetto a quelle normalmente applicate ai clienti privati.

L’applicazione delle convenzioni ALDAI è valida per tutti i Soci ed il relativo nucleo familiare ed è estesa anche agli iscritti (e loro familiari) delle Associazioni Territoriali della Lombardia aderenti a Federmanager.L’Assistito potrà comunque richiedere, successivamente al pagamento, il rimborso delle spese sostenute alla propria Assicurazione, Cassa Mutua o Fondo.

Alcune grandi realtà sanitarie dispongono di più sedi operative dislocate anche su tutto il territorio nazionale.

Per garantire una maggiore semplicità di consultazione, abbiamo pubblicato soltanto le sedi della Lombardia e, in alcuni casi, anche quelle sedi che potrebbero essere di interesse per i nostri Iscritti.Le strutture convenzionate con ALDAI, sono tutte di grande prestigio. Vi invitiamo pertanto a consultarne i rispettivi siti internet riportati, al fine di conoscere non solo le altre sedi appartenenti al gruppo, ma anche le varie aree di intervento, nonché i contatti utili.

Si ricorda che la convenzione ALDAI non è cumulabile con altre convenzioni.

Gli Assistiti che utilizzano le convenzioni sanitarie ALDAI possono segnalare eventuali disservizi o significativi apprezzamenti riscontrati al seguente indirizzo email [email protected] oppure a mezzo fax al numero 02.58307557.

Ricordiamo infine che la responsabilità delle prestazioni erogate e dei servizi forniti è in capo unicamente ai soggetti convenzionati. Pertanto, ALDAI non potrà in nessun caso essere ritenuta responsabile.

Servizio Fasi-Assidai di ALDAI

DI22 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018 - CONVENZIONI SANITARIE

QUESTO NUMERO È STATO CHIUSO IN TIPOGRAFIA IL 23 MAGGIO 2018

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati in possesso - DLGS 196/2003 (Tutela Dati Personali) che sono utilizzati al solo scopo di inviare il mensile “DIRIGENTI INDUSTRIA”, nonché la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo direttamente a:Arum – Via Larga, 31 – 20122 Milano

Per esercitare i diritti di cui all’art. 7 del DLGS 196/2003 inviare un fax al numero02.5830.7557 o inviare una e-mail a: [email protected] indicando un recapito presso cui essere contattati.

Dichiarazione di tiratura resa al Garante per l’editoria, ai sensi del comma 28 della Legge 23 dicembre 96 n. 650:n. 20.000 copie.

Costo abbonamento 11 numeri: euro 15,00.

Il pagamento della quota associativa ALDAIcomporta automaticamente la sottoscrizionedell’abbonamento a “DIRIGENTI INDUSTRIA”.

DIRETTORE RESPONSABILE Romano Ambrogi

COORDINATORE DELLA RIVISTA E DEGLI ALTRI MEZZI DI COMUNICAZIONE ALDAI Franco Del Vecchio

SEGRETERIA DI REDAZIONE Gabriella Canuti

COMITATO DI REDAZIONE Romano Ambrogi, Michela Bitetti, Manuela Biti, Gabriella Canuti, Giuseppe Colombi, Franco Del Vecchio, Mario Giambone, Silvana Menapace, Fabio Pansa Cedronio, Annalisa Sala, Chiara Tiraboschi, Bruno Villani

SOCIETÀ EDITRICE ARUM Srl, Via Larga 31, 20122 Milano Partita IVA 03284810151Tel. 02.5837.6237 - Fax 02.5830.7557PEC: [email protected] al Registro Nazionale della Stampa con il numero 5447, vol. 55, pag. 369, del 20.11.1996.Società soggetta alla direzione e coordinamento dell’ALDAI (Associazione Lombarda Dirigenti Aziende Industriali).

MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE LOMBARDA DIRIGENTI AZIENDE INDUSTRIALI

Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale Decreto Legge 24/12/2003 n. 353 (convertito in Legge 27/2/2004 n. 46) Art.1, comma 1. Pubbl. inf. 45% DCB/Milano euro 1,03.Autorizzazione del Tribunale di Milano, 20 novembre 1948, numero 891.

STAMPARotolito SpA - Pioltello - Milano www.rotolito.it - www.rotolito.com

ART DIRECTIONCamillo Sassi - [email protected]

PER INSERZIONI PUBBLICITARIE Contattare:[email protected]

FORMATO DELLE INSERZIONIPagina intera 210x297 mmMezza pagina verticale 100x297 mmMezza pagina orizzontale 210x145 mmPiedino interno 60x190 mmAllegato - formato da definireInserto Pubblicitario IP - formato da definire

HA COLLABORATO A QUESTO NUMEROCristiana Scarpa

Page 25: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018 - CONVENZIONI SANITARIE 23

MILANO

ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIANOCentro Unico Prenotazioni Privati e Convenzioni Aziendali Tel. 02.619112500 SSN Tel. 02.619112501Per tutte le sedi consultare il sitowww.auxologico.it

• Auxologico San Luca Piazzale Brescia 20 - Milano Tel. 02.619111

• Auxologico Ariosto Via Ariosto 13 - Milano Tel. 02.619111

• Auxologico Mosè Bianchi Via Mosè Bianchi 90 - Milano Tel. 02.619111

• Auxologico Pier Lombardo Via Pier Lombardo 22 - Milano Tel. 02.550001

• Auxologico Capitanio Via Mercalli 28 - Milano Tel. 02.583891

• Auxologico Procaccini Via Niccolini 39 - Milano Tel. 02.619113333

• Auxologico Meda C.so Resistenza 23 - Meda (MB) Tel. 0362.772444

• Auxologico Pioltello Via San Francesco 16 - Pioltello (MI) Tel. 02.619111

• Auxologico Piancavallo Strada Cadorna 90 - Località Piancavallo Oggebbio (VCO) Tel. 0323.514111

• Auxologico Caramora Corso Mameli 199 - Verbania (VCO) Tel. 0323.514600

• Auxologico Bollate L.go Fellini 3 - Bollate (MI) Tel. 02.619111

• Auxologico Cusano Via Zucchi 18 - Cusano Milanino (MI) Tel. 02.619111

CENTRO CARDIOLOGICO MONZINOVia Carlo Parea, 4 - 20138 MilanoTel. 02.580021 www.cardiologicomonzino.it

CASA DI CURA PRIVATA DEL POLICLINICO Via Dezza, 48 - 20144 MilanoTel. 02.485931 www.ccppdezza.it

CASA DI CURA IGEA SPA Via Marcona, 69 - 20129 Milano Tel. 02.701421 www.casadicuraigea.it

IRCCS ISTITUTO ORTOPEDICO GALEAZZI Via R. Galeazzi, 4 - 20161 MilanoTel. 02.66214444 www.galeazzi.grupposandonato.it

FONDAZIONE DON CARLO GNOCCHI ONLUS Piazzale Morandi, 6 - 20121 MilanoTel. 02.40308908Per tutte le sedi consultare il sitowww.dongnocchi.it

PRESIDIO NORD 1

• S. Maria Nascente IRCCS Via Capecelatro, 66 - 20148 Milano Tel. 02.403081

• Istituto Palazzolo Via Don L. Palazzolo, 21 - 20149 Milano Tel. 02.39701

• Centro Multiservizi Via Ferraris, 30 - 20025 Milano Tel. 0331.453412

• Centro Vismara Via dei Missaglia, 117 - 20142 Milano Tel. 02.893891

PRESIDIO NORD 2

• E. Spalenza Fondazione Don Gnocchi Largo Paolo VI - 25038 Rovato (BS) Tel. 030.72451 • S. Maria al Castello Piazza Castello, 22 20060 Pessano con Bornago (MI) Tel. 02.955401

• Hospice S. Maria delle Grazie Via Montecassino, 8 - 20052 Monza Tel. 039.235991

PRESIDIO NORD 3

• Carlo Girola Via C. Girola, 30 - 20162 Milano Tel. 02.642241

• Villa Ronzoni Viale Piave, 12 - 20831 Seregno (MB) Tel. 0362.323111

• S. Maria alla Rotonda Via priv. d’Adda, 2 - 22044 Inverigo (CO) Tel. 031.3595511

PRESIDIO NORD 4

• S. Maria al Monte Via Nizza, 6 - 21046 Malnate (VA) Tel. 0332.86351

• S. Maria alle Fonti Via Mangiagalli, 52 27052 Godiasco Salice Terme (PV) Tel. 0383.945611

OSPEDALE SAN RAFFAELE Via Olgettina, 60 - 20132 Milano Tel. 02.26431Per tutte le sedi consultare il sitowww.hsr.it

H SAN RAFFAELE RESNATI SRLPunti Raf Tel. 02.58187818www.puntiraf.it• Via Respighi, 2 20122 Milano • Via Santa Croce, 10/A 20122 Milano • Via Alcide De Gasperi, 5/A 20097 San Donato Milanese (MI)

FONDAZIONE IRCCS CA’ GRANDA OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO Via Francesco Sforza, 35 - 20122 MilanoTel. 02.55031www.policlinico.mi.it

IEO - ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIAVia Ripamonti, 435 - 20141 MilanoTel. 02.574891 Per tutte le sedi consultare il sitowww.ieo.it

CASA DI CURA SAN CAMILLOVia M. Macchi, 5 - 20124 Milano Tel. 02.675021www.casadicurasancamillo.com

ASST CENTRO SPECIALISTICO ORTOPEDICO TRAUMATOLOGICO “GAETANO PINI” CTOPiazza Cardinal Ferrari, 1 - 20122 Milano Tel. 02.582961 www.gpini.it

MULTIMEDICA SPAPer tutte le sedi consultare il sitowww.multimedica.it

• Ospedale San Giuseppe Via San Vittore, 12 - 20123 Milano - Tel. visite e prestazioni 02.99961999 - Tel. degenze 02.85994576

• Poliambulatorio MultiMedica Via San Barnaba, 29 - 20122 Milano Tel. 02.242091

• Polo Scientifico e Tecnologico Via Fantoli, 16/15 - 20138 Milano Tel. 02.554061

ISTITUTO NEUROLOGICO CARLO BESTAVia Celoria, 11 - 20133 MilanoTel. 02.23941www.istituto-besta.it

CASE DI CURA

Page 26: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI24 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018 - CONVENZIONI SANITARIE

FUORI MILANO

CASA DI CURA LE BETULLE Viale Italia, 36 - 22070 Appiano Gentile (CO) Tel. 031.973311 www.casadicuralebetulle.com

CASA DI CURA I CEDRI Largo Don Guanella, 1 28073 Fara Novarese (NO) Tel. 0321.818111 www.icedri.it

ISTITUTO CLINICO HUMANITAS Via Manzoni, 56 - 20089 Rozzano (MI) Tel. 02.82241 Per tutte le sedi consultare il sitowww.humanitas.it

MULTIMEDICA SPA Via Milanese, 300 20099 Sesto San Giovanni (MI) - Tel. per visite/prestazioni 02.99961999- Tel. per degenze 02.24209299

Per tutte le sedi consultare il sitowww.multimedica.it

• Ospedale MultiMedica Castellanza V.le Piemonte, 70 - 21053 Castellanza (VA) Tel. 0331.393111

• Ospedale MultiMedica Limbiate Via F.lli Bandiera, 3 - 20812 Limbiate (MB) Tel. 02.9966115/041

POLICLINICO DI MONZA Via Amati, 111 - 20900 Monza (MB) Tel. 039.28101 www.policlinicodimonza.it

CLINICA PSICHIATRICA PRIVATA VIARNETTOVia Ceresio, 34/b CH 6963 - Pregassona Lugano (TI) Tel. 0041.91.9713221 www.clinicaviarnetto.ch

C.O.F. LANZO HOSPITAL SPAClinica Ortopedica e Fisiatrica Località Caslè, 522024 Lanzo d’Intelvi (CO) Tel. 031.843111www.cof.it

RESIDENZE ANNI AZZURRIVia Vittor Pisani, 22 - 20124 MilanoTel. 02.6713281Per tutte le sedi consultare il sitowww.anniazzurri.it

• Residenza Anni Azzurri Mirasole Via P. Borsellino, 6 20090 loc. Noverasco - Opera (MI) Tel. 02.576911

• Residenza Anni Azzurri San Luca Via San Luca, 4 - 20122 Milano Tel. 02.582871

• Residenza Anni Azzurri Parco Sempione Piazza dei Volontari, 3 - 20145 Milano Tel. 02.31826001

• Residenza Anni Azzurri Navigli Via Darwin, 17 - 20143 Milano Tel. 02.833051

• Residenza Anni Azzurri San Faustino Via S. Faustino, 21 - 20143 Milano Tel. 02.21095200

• Residenza Anni Azzurri Sant’Ambrogio Via Felice Lope de Vega, 22 - 20143 Milano Tel. 02.8134696

• Residenza Anni Azzurri San Rocco Via Monviso, 87 - 20090 Segrate (MI) Tel. 02.26952323

• Residenza Anni Azzurri Melograno Via Napoli, 2 - 20060 Cassina De’ Pecchi (MI) Tel. 02.95341410

• Residenza Anni Azzurri Villa Reale Via della Taccona, 24 - 20900 Monza (MB) Tel. 039.2722545

• Residenza Anni Azzurri Sant’Alessandro Via Galvaligi, 2 - 22076 Mozzate (CO) Tel. 0331.823715

• Residenza Anni Azzurri Villa Dossel Via Mazzano, 12 - 22030 Caglio (CO) Tel. 031.677247

• Residenza Anni Azzurri Rezzato Via Sberna, 4/6 25086 loc. Virle Treponti - Rezzato (BS) Tel. 030.25971

• Residenza Anni Azzurri Villaggio San Francesco Via del Mannaio, 2 25089 Villanova sul Clisi (BS) Tel. 0365.336111

• Residenza Anni Azzurri San Sisto via Colognola ai Colli, 8 - 24126 Bergamo Tel. 035.08641

KORIANSede Legale: Viale Cassala, 16 - 20143 Milano Tel. 02.831271 - 800.100510Per tutte le Sedi consultare il sitowww.korian.it

• Residenze Heliopolis Via Strada Cerca - 20082 Binasco (MI)

• Residenze Saccardo Via P.A. Saccardo, 47 - 20134 Milano

CASE DI CURA

R.S.A. (Residenze Sanitarie Assistenziali)

ISTITUTI CLINICI MAUGERI Via Salvatore Maugeri, 10 - 27100 Pavia Tel. 0382.592592Per tutte le sedi consultare il sitowww.fsm.it

• Via Boezio, 28 - Pavia Tel. 0382.592592

• Via per Montescano, Montescano (PV) Tel. 0385.247357

• Via Clefi, 9 - Milano Tel. 02.43069511

• Via Camaldoli, 64 - Milano Tel. 02.50725283

• Via Roncaccio, 16 - Tradate (VA) Tel. 0331.829100

• Via Ospedale, 36 - Castel Goffredo (MN) Tel. 0376.77471

• Via Mazzini, 129 - Lumezzane (BS) Tel. 030.8253117

• Via Bernasconi, 16 - Lissone (MB) Tel. 039.4657250

• Residenza Santa Giulia e Santa Chiara Via R. Pitteri, 83 - 20134 Milano

• Residenza San Giorgio Via M. Quadrio, 14 - 20154 Milano

• Residenza Santa Lucia Via Vepra, 2 - 20144 Milano

• Residenza Santa Marta Via Parenzo, 9 - 20143 Milano

• Residenza Ippocrate Via Ippocrate, 18 - 20161 Milano

• Residenza Villa San Clemente Via G. Garibaldi, 77 - 20852 Villasanta (MB)

• Residenza Le Torri Via Umberto, 141 - 27050 Retorbido (PV)

• Residenza San Vincenzo Via Maglio, 25 22015 Gravedona ed Uniti (CO)

• Residenza Vittoria Via Calatafimi, 1 - 22015 Brescia

PIO ALBERGO TRIVULZIOVia Marostica, 8 - 20146 MilanoTel. 02.4029241www.iltrivulzio.it

FONDAZIONE DON CARLO GNOCCHI ONLUSVedi case di cura www.dongnocchi.it

Page 27: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DIDIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018 - CONVENZIONI SANITARIE 25

CENTRI MEDICI

• Milano - Bionics Lavater C.so di Porta Vittoria, 5 20122 Milano Tel. 02.48317444

• Milano - CDI Abruzzi Via Amedeo d’Aosta 11 (ang. Viale

Abruzzi) - 20131 Milano Tel. 02.29527357

• Milano - CDI Ripamonti Via Ripamonti, 190/D - 20141 Milano Tel. 02.57401225

• Milano - CDI Giulio Romano Via Giulio Romano, 17 - 20135 Milano Tel. 02.58317301

• Milano - CDI Corso Italia C.so Italia, 46 - 20122 Milano Tel. 02.86451454

• Rho - CDI Rho Via Magenta, 41 - 20017 Rho (MI) Tel. 02.48317444 (Privati e Fondi) Tel. 02.48317555 (SSN)

• Corsico - CDI Corsico Via Vigevanese, 4 - 20094 Corsico (MI) Tel. 02.4406148

• Cernusco - CDI Cernusco Via Torino, 8 - 20063 Cernusco S/N (MI) Tel. 02.48317444

• Legnano - CDI Legnano Corso Italia 32 - 20025 Legnano (MI) Tel. 0331.598166

• Corteolona - CDI Corteolona Via dei Caduti, 20/A 27014 Corteolona (PV) Tel. 0382.70500

• Pavia - CDI Pavia Viale Cremona, 326 - 27100 Pavia Tel. 0382.472761

• Besozzo - CDI Besozzo Via XXV Aprile 6/G - 21023 Besozzo (VA) Tel. 0332.281125

• Cuvio - CDI Uboldo Via Raffaello Sanzio, 7 - 21040 Uboldo (VA) Tel. 02.96789920

• Varese - CDI Varese Via Sacco 8 - 21100 Varese Tel. 0332.281125

DIAMEDICA SRLCentro Medico Polispecialistico Italiano Via F. Baracchini, 10 - 20123 Milano Tel. 02.809122 www.diamedica.it

CENTRO CLINICO MILANESE SRLVia Valtellina, 58 - 20129 MilanoTel. 02.5466669www.centroclinicomilanese.it

CODICE VERDEVia Crivelli, 15/1 - 20122 MilanoTel. 02.58319874 www.codiceverde.com

A.D. MEDICAL CENTER Via Marcora, 11 - 20121 MilanoTel. 02.72023565 www.admedicalcenter.com

LIFE ADGREDIORCentro Medico Polispecialistico di Medicina Estetica, Rigenerativa, Riabilitativa, AntalgicaVia Quadronno, 24 - 20122 MilanoTel. 02.58441557www.lifeadgredior.it

STUDIO MEDICO PERRONE & ASSOCIATICorso Sempione 8 - 20154 MilanoTel. 02.3313719www.smp1993.it

CENTRO MEDICO SANTAGOSTINOPiazza Sant’Agostino, 1 e 18 - 20123 Milano Tel. 02.89701701Per tutte le sedi consultare il sitowww.cmsantagostino.it

• Milano - Corso Vercelli - Corso Vercelli, 23• Milano - Città Studi - Viale Abruzzi, 4• Milano - Cairoli - Foro Buonaparte, 70• Milano - Repubblica Via Panfilo Castaldi, 6• Milano - Loreto Via Saverio Mercadante, 16• Milano - Corvetto - Viale Lucania, 6• Milano - Cimiano - Via privata Benadir, 5• Milano - Porta Venezia Via Vittorio Veneto, 10• Milano - Foppa - Via Vincenzo Foppa, 7• Milano - Cadorna - Foro Buonaparte, 63• Buccinasco - Don Minzoni Via Don Minzoni, 5• Sesto San Giovanni - Gorizia Via Gorizia, 23• Sesto San Giovanni - Dante Via Giorgio Enrico Falck, 44

UNISALUS SRLCentro Medico PolispecialisticoVia G.B Pirelli, 16/B - 20124 MilanoTel. 02.48013784www.unisalus.it

FUORI MILANO

STUDIO MEDICO INFERMIERISTICODI CARO & ASSOCIATIVia Ettore Fieramosca, 31 - 20900 MonzaTel. 393.8241473www.smidicaro.it

SYNLAB CAM POLIDIAGNOSTICOViale Elvezia ang. Via Martiri delle Foibe, 120900 MonzaTel. 039.23971Per tutte le sedi consultare i sitiwww.cam-monza.comwww.synlab.it

MILANO

ALTAMEDICALargo Schuster, 1 - 20122 MilanoTel. 02.86996054www.altamedicamilano.it

SONNOMEDICAMedicina del Sonno - Studio, diagnosi e cura - Servizi e consulenza Via Cerva, 25 - 20122 Milano Tel. 02.39680094 www.sonnomedica.it

POLIAMBULATORIO MOSCATIVia Orti, 27 - 20122 Milano Tel. 02.55187239 www.fondazionemoscati.it

CENTRO RADIOLOGIA PER L’ODONTOIATRIAMEZZANOTTE Dr. PaoloVia Quintino Sella, 4 20121 MilanoTel. 02.865241 - 02.875739 www.mezzanottepaolo.it

CENTRO MEDICO VISCONTI DI MODRONEVia Visconti di Modrone, 7 - 20122 MilanoTel. 02.783241 www.cmvm.com

C.D.I. - CENTRO DIAGNOSTICO ITALIANOVia Saint Bon, 20 - 20147 Milano Tel. 02.48317444 (Privati e Fondi)Tel. 02.48317555 (SSN)Per tutte le sedi consultare il sitowww.cdi.it

• Milano - Fisioterapia e Riabilitazione Via Saint Bon 36 – 20147 Milano Tel. 02.48317444 – 02.48317954

• Milano - Bionics Citylife Piazza Tre Torri, 1 - 20145 Milano Tel. 02.48317444

• Milano - Bionics Cairoli Largo Cairoli, 2 - 20121 Milano Tel. 02.48317444

• Milano - CDI Viale Monza Viale Monza, 270 - 20128 Milano Tel. 02.2551925 - 02.2579703

• Milano - CDI Porta Nuova Piazzale Gae Aulenti, 4 20154 Milano Tel. 02.48317444

• Milano - CDI Pellegrino Rossi Via P. Rossi, 24 - 20161 Milano Tel. 02.66227255

• Milano - CDI Portello Via Grosotto, 7 - 20149 Milano Tel. 02.48317444 (Privati e Fondi) Tel. 02.48317555 (SSN)

• Milano - Largo Augusto Via Omboni, 8 - 20129 Milano Tel. 02.48317444

Page 28: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI26 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018 - CONVENZIONI SANITARIE

STUDIO MOSCOVA di Leurini AlmerVia Pinamonte da Vimercate, 6 20121 Milano Tel. 339.8918539

STUDIO CALORI di Calori Giorgio MariaViale Piave, 13 - 20129 Milano Tel. 02.798809

STUDIO DI CHINESIOLOGIA SAS di Dalla Mura Michele & C. Via C. Ravizza, 62 - 20149 Milano Tel. 02.4818731

PHYSIOCLINIC SRLVia Fontana, 18 - 20122 Milano Tel. 02.5406981 www.physioclinic.it

STUDIO FISIOTERAPICO MURELLI VERGNAGHIVia Venini, 16 - 20127 Milano Tel. 02.6709577

STUDIO FISIOTERAPICO NOVELLIPiazza Novelli, 8 - 20129 Milano Tel. 02.87234337

ASC PHYSIOTHERAPY MILANOVia Terraggio, 9 - 20123 MilanoTel. 02.40706131www.asc-fisioterapia.it

CTR PIÙ SRLPiazza Risorgimento 8/10 - 20090 Assago (MI)Tel. 02.48842883www.ctrpiu.it

DOTT. STEFANO RESTELLI - OSTEOPATA• Viale Monte Nero, 32 - 20135 Milano• Via Sandro Pertini c/o Centro Sportivo

Mike Bongiorno - 20010 Vittuone (MI)Tel. 347.5286594

FISIOKINESITERAPIA

BRERA MEDICAL CENTER• Via Walter Tobagi, 8/A - 20143 Milano• Corso di Porta Nuova, 20 - 20121 MilanoTel. 02.87084386 www.brerafisioterapia.it

Si effettuano prestazioni fisioterapiche anche nelle seguenti Case di Cura:• Casa di Cura Privata del Policlinico• Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus• Istituto Auxologico• Pio Albergo Trivulzio

E nei seguenti Centri Medici:• Synlab Cam• Centro Diagnostico Italiano• Diamedica Srl• Fondazione Giuseppe Moscati• Unisalus Srl

MEDICI SPECIALISTIALLERGOLOGIA

JOPPOLO GIOVANNI Via Segrè, 1 - 20900 Monza (MB) Tel. 039.737579

CARDIOLOGIA E MEDICINA INTERNA

LURETI GIANFRANCO - Specialista in malattie dell’apparato cardiovascolare Via Lario, 30 - 20159 Milano Tel. 02.68884017

CHIRURGIA GENERALE

BERNÈ ENRICO - Medico Chirurgo specializzato in Chirurgia Apparato Digerente - Endoscopia Digestiva c/o Centro Medico “Villa Cimarosa” Via Cimarosa, 12/4 - 20144 Milano Tel. 02.48013784

CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA

DE SISTO LUIGIc/o Centro Medico Villa Cimarosa Via Cimarosa, 12/4 - 20144 Milano Tel. 02.43990415

DERMATOLOGIA E VENEREOLOGIA

ANDREANI BIANCA MARIA Via Vivaio, 10/A - 20144 Milano Tel. 338.2139821

BRUSASCO ALBERTO Via Carlo Cicogna Mozzoni, 2 - 20161 Milano Tel. 02.3573088

DIETOLOGIA

SPITI ROBERTA - Specialista in Scienze dell’Alimentazione Via Ceradini, 9 - 20129 Milano Tel. 02.713626 ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL METABOLISMO

RIOLO ANGELA - c/o Studio Missori Piazza Erculea, 5 - 20122 Milano Tel. 02.8692199

GASTROENTEROLOGIA

BASILICO MAURO - Gastroenterologia e Scienza dell’Alimentazione indirizzo dietetico Via Val Maira, 14 - 20162 Milano Tel. 02.6473333

MEDICINA COMPLEMENTARE

CORBELLINI CLAUDIO - Neurologo specializzato in agopuntura c/o Studio Medico IKNOS Viale Sabotino, 28 - 20135 Milano Tel. 02.58321107

MEDICINA LEGALE E DELLE ASSICURAZIONI

BRUNI MAURIZIO Via Procaccini, 34 - 20154 Milano Tel. 02.312607

NEUROPSICHIATRIA

CURTÒ NATALE c/o Casa di Cura San CamilloVia Mauro Macchi, 5- 20124 MilanoTel. 02.67502550c/o Centro Medico San MarcoVia Simone Martini, 22/A - 20143 MilanoTel. 02.84174117

MARINO RITA MARIA - Neurologo, Psichiatra, Psicoterapeuta, Psicanalista e Sessuologa Viale Campania, 9 - 20133 Milano Tel. 3358436254

SPRUZZOLA MARCO Neurologia e Neurofisiopatologia Piazza G. Grandi, 12 - 20135 Milano Tel. 02.711863

OCULISTICA

BERTI RICCARDO Via Mario Pagano, 38 - 20145 Milano Tel. 02.48003921

BINDELLA ALESSANDRO Via Mario Donati, 18 - 20146 Milano Tel. 02.474739

STUDIO MEDICO OCULISTICO D’Amato Laura e Limoli Paolo Piazza Sempione, 3 - 20145 Milano Tel. 02.3318996

STUDIO OCULISTICO DE FELICE - CAROLI Viale Lucania, 10 - 20139 Milano Tel. 02.57303026 www.defelicecarolioculisti.com

CENTRO OCULISTICO SPECIALISTICO RETINA 3000 Pece Alfredo Via Nino Bixio, 3 - 20129 Milano Tel. 02.29511378 www.retina3000.it

ROSETTA PIETRO Corso Vercelli, 7 - 20144 Milano Tel. 02.4699239

STUDIO MEDICO OCULISTICO Dott. Vincenzo Luccarelli Via Cernaia, 11- 20121 Milano Tel. 02.6555301

ONCOLOGIA

FARISELLI GIUSEPPE Via G. Giacosa, 71 - 20127 Milano Tel. 02.26143258

TRAVAGLINI ROBERTO c/o Centro Medico BoccaccioVia Boccaccio, 13 - 20123 Milano Tel. 02.4813060

ORTOPEDIA -TRAUMATOLOGIA

CAPITANI DARIOc/o Centro Medico Col di LanaCorso Magenta, 64 - 20123 MilanoTel. 02.58103023

PEDIATRIA

GOJ VINICIO Specialista in Pediatria e Nefrologia c/o Ospedale Fatebenefratelli ed Oftalmico Via Fatebenesorelle, 12 - 20121 Milano Tel. 340.2578194

UROLOGIA

BRUNI MAURIZIO Via Procaccini, 34 - 20154 Milano Tel. 02.312607

Page 29: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018 - CONVENZIONI SANITARIE 27

ODONTOIATRIA

NOTA INFORMATIVA PER GLI ASSISTITI FASIPer poter richiedere al Fasi il rimborso delle prestazioni odontoiatriche occorre utilizzare il MODELLO UNIFICATO “PIANO DI CURE/RICHIESTA DI RIMBORSO”, presente sul sito www.fasi.it sezione “Modulistica”.

Il modello unificato è utilizzabile sia per trasmettere al Fasi il “Piano di Cure”, ove previsto, sia per la “Richiesta di Rimborso” per tutte le prestazioni per cui non è espressamente necessaria la presentazione preventiva del Piano di Cure.

Per maggiori informazioni rivolgersi al Servizio Fasi-Assidai di ALDAI.

DENTAL CHILDREN SRL CENTRO DENTALE PER L’INFANZIA Odontoiatria e OrtognatodonziaVia Tadino, 55 - 20124 Milano Tel. 02.29513674 www.dentalchildren.net

PROMES SANITÀAMBULATORI ODONTOIATRICIVia Battistotti Sassi, 11 - 20133 MilanoTel. 02.70105777 www.promes.it

SANTAGATI GAETANO Odontostomatologia e Protesi DentariaVia Martiri Triestini, 5 - 20148 Milano Tel. 02.4072385

AZZOLA UMBERTO Studio OdontoiatricoVia San Vittore al Teatro, 1 - 20123 Milano Tel. 02.89450303

C.D.I. CENTRO DIAGNOSTICO ITALIANOVia Saint Bon, 20 - 20147 Milano Per prenotazioni: Tel. 02.48317444 Vedi centri mediciwww.cdi.it

LO PRESTI ANGELA OdontoiatriaVia Rembrandt, 38 - 20148 Milano Tel. 02.4047492

A.D. MEDICAL CENTERVia Marcora, 11 - 20121 Milano Tel. 02.72023565

DOTT. NESLER PIERLUIGIDOTT. TANCREDI BETT Studio Dentistico AssociatoVia G.C. Venini, 18 - 20127 Milano Tel. 02.67382739

FUORI MILANO

ERREDI DENTAL SNC Studio DentisticoViale Matteotti, 11020099 Sesto San Giovanni (MI) Tel. 02.26221278

DOTT. MORAO PIERANGELO Studio DentisticoVia Niccodemi, 14 - 20900 Monza (MI) Tel. 039.2001379

SORRISO & SALUTE SRL Studio DentisticoVia Gaslini, 1 - 20900 Monza (MI) Tel. 039.2022489

ODONTOMEDICA SAS OdontoiatriaVia Monte Grappa, 156 20099 Sesto San Giovanni (MI) Tel. 02.2483102

AUGUSTI DANTE OdontostomatologiaVia Papa Giovanni XXIII, 3720091 Bresso (MI) Tel. 02.6100010

FRANCESCONI CLAUDIO OdontoiatriaVia Vittorio Veneto, 5 - 21016 Luino (VA) Tel. 0332.534742

ODONTOAESTHETICS Dott. Stefano ScaviaResidenza Sassi, int. 841 20080 Milano 3 - Basiglio (MI) Tel. 02.36549315

CENTRO ODONTOIATRICO SAS di A. Giannini & C.Piazza Trento Trieste, 15 - 20090 Monza (MB) Tel. 039.382222

MILANO

CECI ARNALDOVia Poliziano, 15 - 20154 MilanoTel. 02.33000172

GEUNA FRANCOSpecialista in OdontostomatologiaVia delle Asole, 9 - 20124 MilanoTel. 02.58304407

ODONTOPROTESI BUENOS AYRES SRLPiazza Lima, 1 - 20124 MilanoTel. 02.29403062

ISTITUTO STOMATOLOGICO ITALIANOPoliambulatorio Odontoiatrico - Casa di Cura di Chirurgia Maxillo Facciale Via Pace, 21 - 20122 Milano Tel. 02.541761www.isimilano.eu

MAVERI MAURIZIO Odontoiatria e StomatologiaGalleria Buenos Aires, 15 - 20124 Milano Tel. 02.29406464

STENCO MAURIZIO OdontoiatriaViale Sabotino, 2 - 20135 Milano Tel. 02.58321154

COMELLA ALESSANDROVia Luigi Cadorna, 29 - 20154 MilanoTel. 02.33611146 - 02.33105199

GNALDUCCI MARCO Studio Medico DentisticoVia F. Redi, 22 - 20129 Milano Tel. 02.29520182 www.drmarcognalducci.com

DENTALARBE Ambulatori Odontoiatriciwww.dentalarbe.it

• Viale Lucania, 13 - 20139 Milano Tel. 02.36745062 [email protected]

• Via Soperga, 51 - 20127 Milano Tel. 02.26116412 [email protected]

• Via Arbe, 71 - 20125 Milano Tel. 02.6887914 [email protected]

• Via Forni, 70 - 20161 Milano Tel. 02.6466150 [email protected]

• Via Pisacane, 42 - 20129 Milano Tel. 02.29524740 [email protected]

Page 30: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI28 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018 - CONVENZIONI SANITARIE

FEDERMANAGER BERGAMO

CASA DI CURA DOTTORI QUARENGHIVia S. Carlo, 70 24016 San Pellegrino Terme (BG)Tel. 0345.25111

FARMA LOGICA Snc - Ortopedia Via Promessi Sposi, 33/a24127 BergamoTel. 035.0434979

HABILITA - GRUPPO SANITÀSedi operative: • Albino• Bergamo• Bonate• Clusone• Zingonia

FEDERMANAGER MANTOVA

DOTT. GIUSEPPE SCIUTOMedico Chirurgo Oculista• Mantova “Gaudia” - Via Verona, 37 Tel. 0376.1858200• Castiglione Stiviere P.le Resistenza, 12 Tel. 0376.639600• Castelgoffredo - Via Dante, 27 Tel. 0376.639600• Asola “Clesis” - Via N. Sauro, 34 Tel. 0376.710339

FEDERMANAGER PAVIA

CLASTMEDPoliambulatorio Centro Medico Ecografico Piazza Cavour, 27 27045 Casteggio  (PV) Tel. 0383.804649

DR. ROSARIO GULIZIA Studio di Ecografia e Eco Doppler Centri a Pavia - Stradella e Vigevano Viale Libertà, 4 27100  Pavia  (PV) Tel. 0382.301068 www.rosariogulizia.it

ISTITUTI CLINICI MAUGERIVia Salvatore Maugeri, 1027100 PaviaTel. 0382.592592www.fsm.it

MONTEGRAPPAStudio MedicoPoliambulatorioViale Montegrappa, 8/A27100 PaviaTel. 0382.472262

FEDERMANAGER VARESE

AMBULATORIO ODONTOIATRICO CORTESE SAS DI GIORGIO CORTESE & C.Struttura ambulatoriale privata per l’erogazione di prestazioni di assistenza odontoiatrica in regime ambulatoriale Via Fermi, 889 21027 Ispra (VA)

HUMANITAS MATER DOMINIVia Gerenzano, 221053 Castellanza (VA)

MEDICAL BPoliambulatorio medico – fisioterapicoVia Palmiro Togliatti, 421052 Busto Arsizio (VA)

POLIAMBULATORIO DOTT.SSA CRISTINA MIRELLIPoliambulatorio specializzato in odontostomatologiaVia Concordia, 8 21052 Busto Arsizio (VA)

ISTITUTO RISANA Struttura poliambulatoriale con finalità riabilitative Via Egidio Checchi, 521013 Gallarate (VA)

ISTITUTO CLINICO SAN CARLOOrganizzazione sanitaria privata Via Castelfidardo, 1921052 Busto Arsizio (VA)

SME – DIAGNOSTICA PER IMMAGINICentro medico di prestazioni diagnosticheVia L. Pirandello, 3121100 Varese

STUDIO DOTT. CHIARAVALLI MAURIZIOMedico chirurgo oculistaVia Piave, 721045 Gazzada Schianno (VA)

STUDIO MEDICO IDROTERAPICO DOTT.SSA RIVOLTACentro idroterapico realizzato secondo le regole utilizzate per le strutture presenti nelle Terme italianeVia Galeazzo Visconti, 2520020 Vanzaghello (MI)

STUDIO FISIOTERAPICO T&MCentro fisioterapicoVia Edoardo Ferravilla, 821100 Varese (Bobbiate) VA

CDV CENTRO DIAGNOSTICO VARESINOStruttura poliambulatoriale privataVia San Michele Arcangelo, 621100 Varese (VA)

IMS INSUBRIA MEDICA SERVIZIAssistenza socio assistenziale e socio sanitaria domiciliare e ospedalieraVia Magenta, 5021100 Varese

ISTITUTI DI RICOVERO E CURA GRUPPO ISENI SANITÀ SRLStruttura organizzata per servizi di degenza e ricoveroVia F. Filzi, 321015 Lonate Pozzolo (VA)

CENTRO MEDICO SPECIALISTICO ALTENCentro medico specialistico per prestazioni clinico-diagnosticheVia Generale Biancardi, 921052 Busto Arsizio (VA)

STUDIO DI OSTEOPATIA RICCARDO PERETTIVia Milite Ignoto, 32621027 Ispra (VA)

FEDERMANAGER LOMBARDIA

Page 31: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

ANNO 4 NUMERO 4

Pantone Orange 021 C Pantone 418 C

C 0, M 55, Y100, K 0 C 0, M 0, Y30, K 75

Welfare24I l V a l o r e d e l l e P e r s o n e p e r A s s i d a i

Pantone Orange 021 C Pantone 418 C

C 0, M 55, Y100, K 0 C 0, M 0, Y30, K 75

Prevenzione e tempi di attesa più brevi, ecco le prossime sfide della Sanità italianaLo rivela un sondaggio condotto nelle scorse settimane dall’Istituto Piepoli

lA pAROlA Al pREsidENtE

Q uali sono le prio-rità su cui si do-vrebbero concen-trare, nei prossimi anni, gli sforzi del

Servizio Sanitario Naziona-le? Questa domanda, nelle scorse settimane, è stata ri-volta a un campione di 1.088 persone, rappresentativo per genere, classe di età e riparti-zione geografica nell’ambito di un ampio sondaggio con-dotto dall’Istituto Piepoli. I risultati, illustrati nel corso di “Inventing for Life – He-alth Summit” (convention organizzata da Msd Italia) sono chiari: prima priorità per il SSN, in netto distacco dalle altre, c’è la riduzione dei tempi di attesa per esami e interventi (col 78% di rispo-ste), seguita dal sostegno alle fasce più deboli della popola-zione (40%), dal rafforzamen-to delle politiche di preven-zione delle malattie (37%) e dall’aumento dell’assistenza domiciliare (32%). I cittadini mettono invece in secondo piano il valore della ricerca e dell’innovazione nella salute, visto che questa voce racco-

glie soltanto il 29% delle pre-ferenze mentre la riduzione degli sprechi si ferma al 22%. Ancora più in basso, tra gli altri, all’8% figurano inve-ce una maggiore uniformità della qualità dei servizi sani-tari tra Regioni e la garanzia di accesso ai farmaci innova-tivi in tempi rapidi.Diverso il discorso, invece, per le priorità di salute pub-blica, cioè gli ambiti in cui si dovrebbe investire di più. In questo caso il 72% degli inter-vistati indica i tumori, il 18% le malattie cardiovascolari e il 14% quelle neurologiche mentre il diabete e le malat-tie genetiche si fermano ri-spettivamente al 13% e al 12

Prevenzione, protezione delle fasce deboli e ridu-zione dei tempi di attesa. Queste, secondo il son-daggio dell’Istituto Pie-poli, le prossime sfide del Servizio Sanitario Nazio-nale. Posizione che, come Assidai, ci sentia-mo di condividere, ribadendo al contempo che solo con il sostegno di una “stampella” privata - complementare e non sostitutiva, la sanità pubblica italiana può mantenere i propri elevati standard anche in futuro. Vorrei sottolineare poi l’intervista al Profes-sor Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che ci ha racconta-to la nascita e lo sviluppo del nuovo portale messo a punto dallo stesso ISS per un’infor-mazione sanitaria divulgativa e alla portata di tutti, anche per contrastare il dilagare di bufale e fake news su Internet. Per conclu-dere, segnalo una best practice dell’Huma-nitas di Milano: la “Breast Unit”, un punto di riferimento per la diagnosi e la cura del tumore al seno, e il consueto intervento del Presidente di Federmanager, Stefano Cuz-zilla, che si è concentrato sul tema della bassa natalità italiana, da risolvere valoriz-zando la maternità come elemento di cre-scita all’interno delle aziende. Ricordo infi-ne che, visto il periodo di dichiarazione dei redditi, si può destinare il proprio 5x1000 all’associazione non profit Vises, Onlus di riferimento del sistema Federmanager.Buona lettura.

www.assidai.it

di Tiziano neviani - PresidenTe assidai

salute

qualitàassistenza

welfare

benefit

per cento. Decisamente meno importanti vengono consi-derate le malattie infettive, la prevenzione vaccinale e le malattie del sistema nervoso (tutte con il 2%). Sempre in termini di singo-le patologie, gli intervistati sbagliano il tiro indicando le malattie più costose per il Servizio Sanitario Nazio-nale. è interessante notare come vengano trascurate le cronicità che creano lunghe e sfiancanti situazioni di non autosufficienza: il 66% del campione, infatti, punta il dito verso il cancro, contro il 18% del diabete e il 19% delle patologie cardiovascolari.

>>> Continua a pagina 2

Le priorità per il Servizio Sanitario Nazionale

Base dati: totale campione

Quali, tra le seguenti, sono le priorità su cui si dovrebbero concentrare nei prossimi anni gli sforzi del Servizio Sanitario Nazionale? (risposta multipla)

Fonte: indagine Istituto Piepoli presentata in occasione dell’evento “Inventing for Life” organizzato da MSD Italia lo scorso 14 marzo

Ridurre i tempi di attesa per esami e interventi

Dare più sostegno alle fasce deboli della popolazione

Rafforzare la prevenzione delle malattie

Aumentare l’assistenza domiciliare

Fare più ricerca scientifica

Ridurre gli sprechi

Migliorare il dialogo e il contatto umano paziente/operatore

Aumentare i controlli contro frodi e truffe

Stimolare e facilitare il volontariato

Rendere più uniforme la qualità dei servizi tra le regioni

Consentire l’accesso ai farmaci innovativi in tempi rapidi

Controllare meglio l’efficacia di servizi e trattamenti

Potenziare l’educazione sanitaria dei cittadini

78%

40%

37%

32%

29%

22%

15%

12%

9%

8%

8%

5%

5%

Page 32: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

Pantone Orange 021 C Pantone 418 C

C 0, M 55, Y100, K 0 C 0, M 0, Y30, K 75

www.assidai.it

>>> continua dalla prima pagina - “Prevenzione e tempi di attesa più brevi, ecco le prossime sfide della Sanità italiana”

ItalIanI ancora poco dIgItalI nella sanItà

Ma qual è la percezione del Servizio Sanitario Naziona-le da parte del cittadino? In questo caso i risultati sono positivi se si pensa che, se-condo il sondaggio, il 65% si dichiara molto o abba-stanza soddisfatto mentre il 70% consiglierebbe l’offerta di servizi dello stesso SSN e il 69% si è sentito al centro dell’attenzione quando si è rivolto alla sanità pubblica. Anche per questo il 90% degli intervistati ritiene utile allo-care più risorse al Servizio Sanitario Nazionale. C’è, infine, un’ulteriore “gam-ba” del sondaggio dedicata alla sanità digitale, con par-ticolare riferimento ai cosid-detti “Big Data” e ai possibili benefici che potrebbero por-tare nella cura di alcune ma-

lattie. Su questo fronte, tut-tavia, gli italiani dimostrano ancora di essere un pochino “indietro” o quantomeno non propriamente entusiasti di cogliere questa possibile

“opportunità”. Solo il 45%, per esempio, sarebbe favo-revole all’uso dei propri dati sanitari privati per finalità di miglioramento del SSN: si sale al 48% se la prospettiva è

quella di un miglior control-lo della salute personale e la creazione di nuovi servizi di sanità personalizzata men-tre – ed è questo forse il dato più sorprendente – si arriva soltanto al 55% quando l’o-biettivo diventa la scoperta di nuove cure contro il cancro. E la telemedicina? Per la me-dicina a distanza con l’ausi-lio delle nuove tecnologie c’è una sostanziale promozione. Per l’89% degli intervistati, infatti, essa potrebbe essere d’aiuto, ai pazienti e alle fa-miglie, nella gestione delle malattie croniche.

Ulla salUte per I cIttadInIr

istituto uperiore di

iss

Ws

sostIenI l’attIvItà dI vIses destInando Il 5x1000

sostenere numerosi progetti di sviluppo e formazione destinati ai giovani e alle donne

con una filosofia ben precisa: “Persone per le persone”. è questo lo spirito che anima VISES, Onlus di riferimento del sistema Federmanager, che anche quest’anno si può sostenere destinando ad essa il proprio 5x1000 nell’ambito della dichiarazione dei red-

diti. Le sue iniziative sono molteplici. Per esempio “Ap-prendere x riprendere”, un percorso che vede i manager mettere le proprie competen-

la onlus di riferimento del sistema federmanager punta su progetti di sviluppo dedicati alle fasce più deboli della popolazione

ze a disposizione degli stu-denti delle scuole delle aree del Centro Italia colpite dal terremoto. Senza dimentica-re altri tre progetti che spic-

cano quest’anno: “Impresa che fa scuola”, cioè un per-corso di alternanza scuola-lavoro per lo sviluppo dello spirito imprenditoriale e di intraprendenza negli stu-denti; “Silver Workers”, che permette invece ai lavorato-ri senior di dare vita a nuo-ve attività concretizzando la loro creatività; “Il ritmo giu-sto”, che diffonde la cultura dell’emergenza e del pronto soccorso nelle scuole.Per destinare il proprio 5xmille a VISES è sufficiente:•inserire il codice fiscale

08002540584 nell’apposi-ta casella della dichiara-zione dei redditi

•porre la firma nello spazio riservato da intestare a VI-SES Onlus.

solo il 55% metterebbe a disposizione i propri dati sanitari privati allo scopo di trovare una cura contro il cancro

Il 65% deglI IntervIstatI sI dIchIara soddIsfatto del ssn e Il 69% sI è sentIto al centro dell’attenzIone quando sI è rIvolto alla sanItà pubblIca. anche per questo Il 90% rItIene utIle allocare pIù rIsorse allo stesso ssn

Le priorità di Salute pubblica

Base dati: totale campione

In quali ambiti la Sanità pubblica dovrebbe investire di più? (risposta multipla)

Fonte: indagine Istituto Piepoli presentata in occasione dell’evento “Inventing for Life” organizzato da MSD Italia lo scorso 14 marzo

Tumori/cancro

Malattie cardiache

Malattie neurologiche

Diabete

Malattie genetiche

Malattie del sangue

Malattie respiratorie

Malattie infettive

Prevenzione/vaccini

Malattie del sistema nervoso

Malattie del sistema circolatorio

Malattie articolari/traumi delle articolazioni

Non so

72%

18%14%

13%

12%

4%

4%

2%

2%

2%

1%

3%

Le malattie più costose per il Servizio Sanitario Nazionale

Base dati: totale campione

Quale malattia costa di più al Servizio Sanitario Nazionale? (risposta multipla)

Fonte: indagine Istituto Piepoli presentata in occasione dell’evento “Inventing for Life” organizzato da MSD Italia lo scorso 14 marzo

Tumori/cancro

Malattie cardiache

Diabete

Malattie neurologiche

Malattie genetiche

Malattie del sangue

Malattie respiratorie

Malattie infettive

Malattie del sistema nervoso

Malattie del sistema circolatorio

Malattie articolari/traumi delle articolazioni

Prevenzione/vaccini

Non so

66%

19%

18%

12%

8%

3%

3%

3%

2%

1%

1%

8%0%

0%

Page 33: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

www.assidai.it

Pantone Orange 021 C Pantone 418 C

C 0, M 55, Y100, K 0 C 0, M 0, Y30, K 75

ItalIanI ancora poco dIgItalI nella sanI “Un portale sUlla salUte per I cIttadInI”Walter ricciardi, presidente dell’istituto superiore di sanità, spiega il lancio di issalute, uno strumento divulgativo per tutti gli italiani, anche contro bufale e fake neWs

una sezione a sé. Poi ci sono le bufale, anch’esse da smasche-rare: ne stiamo sfornando una al giorno, siamo partiti da 100 e siamo arrivati già a 150.Molte persone, anziché rivol-gersi a un medico, cercano la scorciatoia delle diagnosi su Internet. Cosa ne pensa? è un fatto della vita che va accettato. Tutti ormai si in-formano in primis in Tv o su internet. Piuttosto sono le istituzioni che devono gover-nare questo trend; ISSalute è il primo portale che cerca di affrontare questo argomento con i modi e i tempi dei social media. Questa tendenza può rappre-sentare un rischio per il Siste-ma Sanitario Nazionale? Sì, ma non è certo il primo elemento di rischio. Il perico-lo vero è quello sanitario, cioè che si facciano scelte scelle-rate in campo medico per la

vita propria o dei propri cari. Ne sono prova esempi di fatti reali accaduti a livello nazio-nale e mondiale. Un altro tema cruciale è quello delle fake news in campo sani-tario. Quali sono i rischi?Possono avere conseguenze devastanti, portando a scel-te che si pagano con la vita. Ci sono persone che pensano di ricorrere a cure valide che invece non hanno alcuna ef-ficacia. Come giudica la consapevolez-za e l’informazione degli italia-ni sui temi della sanità?Purtroppo siamo tra gli ulti-mi in Europa e nei dati Ocse. Non è una mia percezione, lo dicono i dati oggettivi dell’Eu-robarometro. Siamo tra i po-poli più creduloni e meno pre-parati sulla salute: è un vero problema, tocca a noi aiutare le persone che non hanno questa consapevolezza ed è proprio questo l’obiettivo del portale ISSalute.

l a gente tende a cer-care le diagnosi su Internet? “è un’abitu-dine, certamente non

salutare, che però va accetta-ta: piuttosto sono le istituzio-ni che devono imparare a go-vernare questo trend”. Le fake news nella sanità? “Qualcosa di pericolosissimo, che può costare la vita alle persone”. La consapevolezza degli italia-ni sui temi della sanità? “Pur-troppo siamo tra i popoli più creduloni e meno preparati”. A parlare è il Professor Walter Ricciardi, Presidente dell’Isti-tuto Superiore di Sanità (ISS) che a fine febbraio ha lanciato ISSalute, il primo portale isti-tuzionale dedicato al cittadino (4mila contatti giornalieri nel primo mese di attività): una vera e propria enciclopedia della salute digitale e interat-tiva con oltre 1.700 schede su cause, disturbi, cure, preven-zione delle malattie e 150 fake news descritte e “smaschera-te”. L’obiettivo? “Spiegare ai cittadini il valore della ricerca e della conoscenza prodotta dall’ISS e dall’intera comunità scientifica e renderla fruibile al maggior numero di perso-ne senza discriminazione di reddito o livello di istruzione, offrendo un punto di riferi-mento rigoroso e autorevole”, spiega il Professor Ricciardi.Come è nata l’idea di creare e sviluppare il nuovo portale www.issalute.it? Ho lavorato e studiato per anni in Gran Bretagna e ho visto il mio amico e maestro Sir Muir Gray creare, assieme al gior-

sostIenI l’attIvItà dI vIses destInando Il 5x1000

Il fatto che la gente cerchI le dIagnosI su Internet è un’abItudIne, certamente non salutare, che però va accettata: pIuttosto sono le IstItuzIonI che devono Imparare a governare questo trend

Walter Ricciardi, 59 anni, è un grande esperto in temi di salute e sanità. Ricopre la carica di Pre-sidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). è anche Professore Ordinario di Igiene presso la Fa-coltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma dal 2001.

nalista del Sunday Times Tim Kelsey, ideare un grande por-tale al servizio dei cittadini. Un sito che traduceva il linguag-gio complesso della scienza, garantendo alle persone in-formazioni utili e importanti. L’iniziativa mi colpì molto e cercai di replicarla quando il Ministro della Salute era Fer-ruccio Fazio ma purtroppo non riuscimmo ad avviare il progetto. Poi, quando sono diventato Presidente dell’ISS, ho pensato che potevamo farlo noi e, nella realizzazione, ci ha aiutato l’Università di Oxford.Perché avete scelto di creare una sezione dedicata a “Falsi miti e bufale”?Nasce dal lavoro che abbiamo svolto in questi anni con il Mi-nistro della Salute Beatrice Lo-renzin. I falsi miti sulla salute sono molto importanti da sfa-tare: per questo abbiamo de-ciso di dedicare a questo tema

Falsi miti e bufale secondo il portale www.issalute.it

Il 65% deglI IntervIstatI sI dIchIara soddI

ssn e Il 69% sI è sentIto al centro dell’attenzIone quando sI è rIvolto alla sanItà pubblIanche per questo Il 90% rItIene utIle allocare pIù rI

ssn

Page 34: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

Welfare24I l V a l o r e d e l l e P e r s o n e p e r A s s i d a i

Il Sole 24 Ore Radiocor Agenzia di Informazione Registrato al n. 185 del 16.5.2014 presso il Tribunale di Milano Direttore responsabile: Lorenzo Lanfrancone

Proprietario ed editore: Il Sole 24 Ore S.p.A.Sede legale e redazione: via Monte Rosa 91, 20149 Milano Tel: 02.3022.4602-3 - Fax 02.3022.481Progetto grafico e artwork: Lucia Carenini

Copyright 2014-2018 - Il Sole 24 Ore S.p.A.Radiocor Agenzia di Informazioneè vietata la riproduzione anche parziale o a uso interno con qualsiasi mezzo, non autorizzata.

Pantone Orange 021 C Pantone 418 C

C 0, M 55, Y100, K 0 C 0, M 0, Y30, K 75

www.assidai.it

la Breast UnIt dI HUmanItas: Un pUnto dI rIferImento per la dIagnosI e la cUra del tUmore del seno

centralità della paziente e approccio multidisciplinare: una struttura di eccellenza per la senologia certificata da eusoma e onda

p ercorsi di diagnosi, terapia e follow-up organizzati secondo un approccio multi-

disciplinare: dallo psiconco-logo al chirurgo plastico, dal chirurgo senologo al geneti-sta, tutte figure fondamen-tali nel cammino oncologico della donna con tumore. Non ultimo il data management e la ricerca traslazionale. Il tut-to finalizzato a garantire cure sempre migliori. è questo l’identikit della Breast Unit di Humanitas che dal 2010 rice-ve la certificazione di qualità europea Eusoma (European Society of Breast Cancer Spe-cialist) e dal 2008 ottiene tre bollini rosa, il massimo rico-noscimento fornito da ONDA, Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, a confer-ma della qualità dei servizi offerti alle proprie pazienti per la prevenzione, la dia-

gnosi e la cura delle patologie femminili. “Il punto di forza delle Breast Unit è la qualità dell’assi-stenza che viene offerta alle pazienti, dalla diagnosi al follow up, forti di competen-ze consolidate nella gestione dei casi di tumore alla mam-mella” – spiega il dottor Cor-rado Tinterri, responsabile della Breast Unit di Humani-tas –. “Farsi curare in centri di eccellenza, riduce la mor-talità di circa il 20% Inoltre, come indicato da uno studio condotto su 25.000 pazienti, la sopravvivenza a 5 anni è maggiore del 9% negli ospe-dali che trattano più di 150 casi all’anno rispetto a chi

se ne occupa di meno di 50”. Informazione, comunica-zione e consapevolezza sono le parole chiave della Breast Unit di Humanitas affinché la paziente si senta non solo supportata in ogni passaggio necessario per affrontare la malattia, ma che sappia an-che cosa le sta succedendo, qual è la propria situazio-ne e quali sono le opzioni di cura disponibili. E questo è

ISSN 2532-7739

reso possibile grazie anche all’introduzione della breast nurse che accompagna la pa-ziente passo dopo passo. Che Humanitas sia un ospedale a misura di donna lo dimostra-no anche le altre strutture del gruppo presenti sul ter-ritorio, altrettanto premiate con i bollini rosa di Onda. Fra queste Humanitas San Pio X a Milano, Humanitas Gavaz-zeni a Bergamo e il Centro Catanese di Oncologia a Cata-

nia. Humanitas, inol-tre, rende i suoi servizi sempre più accessibili con Humanitas Me-dical Care, andando incontro ai pazienti sul territorio fornendo prelievi, visite ed esa-mi nei Poliambulatori e Centri Prelievo pres-so il Centro di Arese,

il Fiordaliso a Rozzano e a Milano in via Domodossola, Ponti e Lippi. “Con l’apertura dei Medical Care sul territo-rio Humanitas si avvicina ai pazienti – dice Alex Carini, Direttore Private Healthcare di Humanitas - con l’obiettivo di fare prevenzione e diven-tare un partner per la salute dei cittadini che non si occupi solo della cura ma della salu-te a 360 gradi”.

il punto di vista

Il tasso di natalità italia-no, pari a 1,34 figli per donna, è tra i più bassi in Europa. Dobbiamo pre-occuparcene perché se cambia l’organizzazione

sociale, anche il welfare e le ricette eco-nomiche di sostenibilità devono modifi-carsi. Federmanager è in prima linea per trovare soluzioni concrete. I nostri Fondi sanitari tutelano la famiglia, prevedendo la possibilità di dare copertura sanitaria

al nucleo familiare. Ma occorre sostene-re un cambiamento culturale in azienda, dove il tema della maternità deve diven-tare un tema di sviluppo. Le soft skills femminili rappresentano un valore capace di risultati tangibili. Tuttavia, tra il 2011 al 2016 115mila neo-mamme hanno abbandonato il posto di lavoro. Questo dato esplicita quanto an-cora sia difficile per una donna realiz-zare ambizioni professionali e, al tempo stesso, creare una famiglia.

Anche per questo stiamo organizzando, in partnership con la Santa Sede, un convegno internazionale che si terrà il 4 maggio sul tema “L’altra dimensione del management. Il valore aggiunto delle donne tra impresa, famiglia e società”. Un’iniziativa per sensibi-lizzare aziende e istituzioni ad adottare po-litiche di welfare e strumenti come lo smart working, funzionali non solo a un maggiore profitto ma anche a un miglior equilibrio sociale. Il beneficio che ne trarremo sarà una conquista di tutti, non solo delle donne.

come sostenere la natalItà dI stefano cUzzIlla, presIdente federmanager

Page 35: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

Welfare24I l V a l o r e d e l l e P e r s o n e p e r A s s i d a i

Il Sole 24 Ore Radiocor Agenzia di Informazione Registrato al n. 185 del 16.5.2014 presso il Tribunale di Milano Direttore responsabile: Lorenzo Lanfrancone

Proprietario ed editore: Il Sole 24 Ore S.p.A.Sede legale e redazione: via Monte Rosa 91, 20149 Milano Tel: 02.3022.4602-3 - Fax 02.3022.481Progetto grafico e artwork: Lucia Carenini

Copyright 2014-2018 - Il Sole 24 Ore S.p.A.Radiocor Agenzia di Informazioneè vietata la riproduzione anche parziale o a uso interno con qualsiasi mezzo, non autorizzata.

Pantone Orange 021 C Pantone 418 C

C 0, M 55, Y100, K 0 C 0, M 0, Y30, K 75

www.assidai.it

la Breast UnIt dI HUmanItas: Un pUnto dI rIferImento per la dIagnosI e la cUra del tUmore del seno

centralità della paziente e approccio multidisciplinare: una struttura di eccellenza per la senologia certificata da eusoma e onda

p ercorsi di diagnosi, terapia e follow-up organizzati secondo un approccio multi-

disciplinare: dallo psiconco-logo al chirurgo plastico, dal chirurgo senologo al geneti-sta, tutte figure fondamen-tali nel cammino oncologico della donna con tumore. Non ultimo il data management e la ricerca traslazionale. Il tut-to finalizzato a garantire cure sempre migliori. è questo l’identikit della Breast Unit di Humanitas che dal 2010 rice-ve la certificazione di qualità europea Eusoma (European Society of Breast Cancer Spe-cialist) e dal 2008 ottiene tre bollini rosa, il massimo rico-noscimento fornito da ONDA, Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, a confer-ma della qualità dei servizi offerti alle proprie pazienti per la prevenzione, la dia-

gnosi e la cura delle patologie femminili. “Il punto di forza delle Breast Unit è la qualità dell’assi-stenza che viene offerta alle pazienti, dalla diagnosi al follow up, forti di competen-ze consolidate nella gestione dei casi di tumore alla mam-mella” – spiega il dottor Cor-rado Tinterri, responsabile della Breast Unit di Humani-tas –. “Farsi curare in centri di eccellenza, riduce la mor-talità di circa il 20% Inoltre, come indicato da uno studio condotto su 25.000 pazienti, la sopravvivenza a 5 anni è maggiore del 9% negli ospe-dali che trattano più di 150 casi all’anno rispetto a chi

se ne occupa di meno di 50”. Informazione, comunica-zione e consapevolezza sono le parole chiave della Breast Unit di Humanitas affinché la paziente si senta non solo supportata in ogni passaggio necessario per affrontare la malattia, ma che sappia an-che cosa le sta succedendo, qual è la propria situazio-ne e quali sono le opzioni di cura disponibili. E questo è

ISSN 2532-7739

reso possibile grazie anche all’introduzione della breast nurse che accompagna la pa-ziente passo dopo passo. Che Humanitas sia un ospedale a misura di donna lo dimostra-no anche le altre strutture del gruppo presenti sul ter-ritorio, altrettanto premiate con i bollini rosa di Onda. Fra queste Humanitas San Pio X a Milano, Humanitas Gavaz-zeni a Bergamo e il Centro Catanese di Oncologia a Cata-

nia. Humanitas, inol-tre, rende i suoi servizi sempre più accessibili con Humanitas Me-dical Care, andando incontro ai pazienti sul territorio fornendo prelievi, visite ed esa-mi nei Poliambulatori e Centri Prelievo pres-so il Centro di Arese,

il Fiordaliso a Rozzano e a Milano in via Domodossola, Ponti e Lippi. “Con l’apertura dei Medical Care sul territo-rio Humanitas si avvicina ai pazienti – dice Alex Carini, Direttore Private Healthcare di Humanitas - con l’obiettivo di fare prevenzione e diven-tare un partner per la salute dei cittadini che non si occupi solo della cura ma della salu-te a 360 gradi”.

il punto di vista

Il tasso di natalità italia-no, pari a 1,34 figli per donna, è tra i più bassi in Europa. Dobbiamo pre-occuparcene perché se cambia l’organizzazione

sociale, anche il welfare e le ricette eco-nomiche di sostenibilità devono modifi-carsi. Federmanager è in prima linea per trovare soluzioni concrete. I nostri Fondi sanitari tutelano la famiglia, prevedendo la possibilità di dare copertura sanitaria

al nucleo familiare. Ma occorre sostene-re un cambiamento culturale in azienda, dove il tema della maternità deve diven-tare un tema di sviluppo. Le soft skills femminili rappresentano un valore capace di risultati tangibili. Tuttavia, tra il 2011 al 2016 115mila neo-mamme hanno abbandonato il posto di lavoro. Questo dato esplicita quanto an-cora sia difficile per una donna realiz-zare ambizioni professionali e, al tempo stesso, creare una famiglia.

Anche per questo stiamo organizzando, in partnership con la Santa Sede, un convegno internazionale che si terrà il 4 maggio sul tema “L’altra dimensione del management. Il valore aggiunto delle donne tra impresa, famiglia e società”. Un’iniziativa per sensibi-lizzare aziende e istituzioni ad adottare po-litiche di welfare e strumenti come lo smart working, funzionali non solo a un maggiore profitto ma anche a un miglior equilibrio sociale. Il beneficio che ne trarremo sarà una conquista di tutti, non solo delle donne.

come sostenere la natalItà dI stefano cUzzIlla, presIdente federmanager

che finanzia la formazione dei tuoi dirigenti.

il

Page 36: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI34 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

l Decreto Legge 50/2017 ha intro-dotto significativi benefici fiscali

per gli investimenti pubblicitari incre-mentali sui mezzi di comunicazione. Il bonus consiste in un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale de-gli investimenti effettuati, che aumenta al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese. Quindi nel 2018 la pubblicità sulla ri-vista cartacea e digitale Dirigenti Indu-stria, viene a costare solo il 10% o il 25% del prezzo normale. Un'occasione da non perdere.La nuova agevolazione fiscale introdotta dalla manovra correttiva offre la possibi-lità ai lavoratori autonomi, professionisti ed imprese di fruire, per quest’anno, di

un nuovo credito d’imposta per gli inve-stimenti pubblicitari.Il beneficio è stato introdotto nello spe-cifico dall’articolo 57-bis, decreto legge 50/2017, in ottemperanza agli obiettivi prefissati con la Legge Delega 198/2016 circa l’introduzione di nuovi benefici fi-scali per gli "investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani e periodici nonché sulle emittenti televisive e ra-diofoniche locali, analogiche o digitali" mediante il riconoscimento di "un parti-colare beneficio agli inserzionisti di mi-cro, piccola o media dimensione e alle start up innovative" (articolo 2, comma 2, lettera n).A partire dal 2018, i professionisti, lavo-ratori autonomi e le imprese di qualsiasi natura giuridica, potranno beneficiare di un credito d'imposta dal 75% al 90% massimo, qualora effettuino investimen-

ti pubblicitari su tv, giornali e radio, da utilizzare tale credito, in compensazione con la dichiarazione dei redditi.Uno dei più importanti requisiti richie-sti per beneficiare del bonus pubblicità 2018 è quindi quello di effettuare inve-stimenti in campagne pubblicitarie in misura superiore all'1% rispetto all'anno precedente, per cui se nel 2017 si sono investiti 20.000 euro, per beneficiare del bonus occorre che nel 2018 vengano spesi almeno 20.200 euro.Nel caso in cui poi, l'investimento pub-blicitario 2018 sia da parte di micro im-prese, piccole e medie imprese e start up innovative, il credito d'imposta è au-mentato al 90% rispetto al 75% previsto per le altre categorie.

Di seguito gli aspetti rilevanti del Rego-lamento di attuazione.

iBonus pubblicità Dirigenti Industria 2018Luigi Andreoli  Socio ALDAI - Revisore dei Conti

CONOMIAe

Page 37: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

Soggetti beneficiari: titolari di reddi-to d'impresa o di lavoro autonomo che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, il cui valore superi di al-meno l’1% gli analoghi investimenti effettuati nell’anno precedente.

Misura del beneficio: il credito d’im-posta è pari al 75% del valore incre-mentale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimpre-se, piccole e medie imprese e start-up innovative. Le aliquote del 75% o 90% si applicano sul valore incrementale; i limiti di spesa sono distinti per gli inve-stimenti sulla stampa e per quelli sulle emittenti radio-televisive.

Investimenti ammissibili: sono am-missibili al credito d’imposta gli inve-stimenti riferiti all’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali su giornali quotidiani e periodici, na-zionali e locali, ovvero nell’ambito del-la programmazione di emittenti televi-

CONOMIAesive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.

Limiti e condizioni di ammissibilità: il sostenimento delle spese deve risultare da un’apposita attestazione da parte dei soggetti legittimati a rilasciare il visto di conformità dei dati esposti nelle dichia-razioni fiscali, ovvero dai soggetti che esercitano la revisione legale dei conti. Il credito d'imposta è alternativo e non cu-mulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con ogni altra agevolazione prevista da normativa nazionale, regio-nale o comunitaria. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compen-sazione, tramite il modello F24.

Domanda di ammissione al benefi-cio: i soggetti interessati presentano la domanda di fruizione del beneficio nella forma di una comunicazione te-lematica (una “prenotazione”) su ap-posita piattaforma dell’Agenzia delle Entrate, secondo il modello che ha de-

finito la medesima Agenzia, usufruen-do di una “finestra temporale” ampia (ad esempio dal 1° marzo al 31 marzo di ciascun anno).

La comunicazione dovrà contenere: • i dati identificativi dell’azienda o del

lavoratore autonomo; • i costi degli investimenti pubblicitari

effettuati nel corso dell’anno, esposti distintamente per le due tipologie di media (stampa e radiotelevisivi);

• il costo complessivo degli investi-menti effettuati sugli analoghi media nell’anno precedente;

• l’indicazione dell’incremento degli in-vestimenti su ognuno dei due media, in percentuale ed in valore assoluto;

• l’ammontare del credito d’imposta ri-chiesto per ognuno dei due media;

• la dichiarazione sostitutiva, di atto no-torio, concernente il possesso del requi-sito di assenza delle condizioni ostative ed interdittive previste dalle disposi-zioni antimafia ai fini della fruizione di contributi e finanziamenti pubblici. ■

••

•••

••••

per persona in camera doppia Classic

A partire da € 499,00

con impegnativa ASL si paga solo il ticket(Struttura convenzionata anche INAIL con centro di fisiokinesiterapia)

6 sedute di fangobalneoterapia e6 bagni termali rigeneranti all’ozono

OFFERTA SPECIALE RISERVATA AI SOCI ALDAI

6 giorni in pensione completa(arrivo la domenica e partenza il sabato)cocktail di benvenutolibero accesso alle piscine termali con idromassaggi e cascate cervicalipercorso kneipp, hydrobikes, aquarunnersauna, bagno turco e doccia emozionalepalestra technogym, attività fitness e campo da tennis all’aperto1 seduta di autoshiatsu2 docce solari6 inalazioni termalispa kit (ciabattine e noleggio accappatoio)

HOTEL TERMEPREISTORICHE

in più:

TERME PREISTORICHE Montegrotto Terme (PD) - Tel. 049 793477 - Info piscine 049 8914735 - www.termepreistoriche.it

Offerta soggetta a disponibilità, non cumulabile con altre offerte e promozioni e valida fino al 9/12/2018, escluso Ferragosto e periodo di chiusura.

I VENERDÌ D’ESTATE CON CONCERTO JAZZ

A BORDO PISCINA

jazzbythepool.it

What a wonderful world

Page 38: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI36 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

AVOROl1° Maggio 2018 - Conferimento Stelle al Merito del Lavoro

Sostegno tra generazioni in difesa di un valore

e ricorrenze seguono una propria e consueta tradizione, specie se hanno antiche radici e profondi si-gnificati, quindi vanno osservate e svolte con la necessaria attenzione

e anche con rispettosa solennità. Parliamo della cerimonia di consegna dell’onorificenza delle “Stelle al Merito del Lavoro”, il cui conferimento avviene nel corso di una particolare occasione, alla presenza della rappresentanza del governo e di autorità civili, militari e re-ligiose lombarde, coincidente proprio con la giornata dedicata alla festa del lavoro del 1° maggio.Anche quest’anno la sede deputata è stata l’ampia e solenne sala Giusep-pe Verdi del Conservatorio milanese, particolarmente adatta per costituire l’ideale cornice ad accogliere i 147 can-didati Maestri del Lavori, i loro parenti

e accompagnatori, la cui numerosa e gioiosa presenza contribuisce sempre a dare “sapore e valore” a quella che po-trebbe apparire come una nostalgica reminiscenza, ma che invece in realtà è un nobile obiettivo che giustifica il desi-derio e la volontà di perseguire tale rag-giungimento. Doveroso ricordare come questo ricono-scimento viene conferito dal Presidente della Repubblica, su proposta del Mi-nistero del Lavoro, concesso a cittadini italiani lavoratori dipendenti, distintisi per singolari meriti di perizia, laborio-sità e buona condotta morale. Proprio l’osservanza della sussistenza di tali principi, rigorosamente seguiti da una documentata e puntuale verifica, viene poi considerata da un’apposita Commis-sione istituita presso le sedi regionali del Ministero, la cui disamina ne conferma la sussistenza. Alla manifestazione, introdotta dalla tra-dizionale esecuzione dell’Inno Naziona-

le, hanno preso parte figure istituzionali e autorevoli rappresentanze del mondo pubblico e produttivo quali (in ordine di tavolo): Alberino Dossena Console Re-gionale Federazione Maestri del Lavoro; Aniello Pisanti Direttore Interregionale Ministero del Lavoro; Anna Scavuzzo Vice Sindaco di Milano; Luciana Lamor-

Mario Giambone  Maestro del Lavoro e Consigliere ALDAI

lAttilio Fontana e Mario Giambone.

Il tavolo delle autorità durante l'esecuzione dell'Inno di Mameli, da sinistra:Alberino Dossena, Aniello Pisanti, Anna Scavuzzo, Luciana Lamorgese, Attilio Fontana, Francesco Vassallo, Emanuele Fiumanò, Umberto Quadrino.

Page 39: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI 37DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

Soci Federmanager Lombardia insigniti il 10 maggio 2015

Cognome Azienda di appartenenzaNome Federmanager

Boggiani Fabrizio Maria Leonardo S.p.A. - Nerviano MilanoBosi Roberto Bondioli & Pavesi S.p.A. - Suzzara MantovaCapizzi Salvatore Silvio Leonardo S.p.A. - Nerviano MilanoColombo Luigi IBM Italia S.p.A. - Segrate MilanoFerretti Massimo Leonardo S.p.A. - Cascina Costa di Samarate VareseFossati Dario Thales Alenia Space Italia S.p.A. - Milano MilanoLeggio Giuseppe IBM Italia S.p.A. - Segrate MilanoMaini Michele Roberto Enel S.p.A. - Milano MilanoMangiapane Rosario IBM Italia S.p.A. - Segrate MilanoNatoli Gaetano Grassi S.p.A. - Lonate Pozzolo VaresePedassi Giacomo Ambrosi S.p.A. - Castenedolo BresciaPievani Marco Schneider Electric S.p.A. - Stezzano BergamoRiboldi Achille IBM Italia S.p.A. - Segrate MilanoSantus Giancarlo Monteresearch S.r.l. - Bollate MilanoSilva Antonio Leonardo S.p.A. - Cascina Costa di Samarate Varese

Soci insigniti il 1° maggio 2018

gese Prefetto di Milano; Attilio Fontana Presidente Regione Lombardia; France-sco Vassallo Consigliere Delegato Città Metropolitana; Emanuele Fiumanò Presidente ANLA - Associazione Nazio-nale Lavoratori Anziani; Umberto Qua-drino Vice Presidente Gruppo Lombar-do Cavalieri del Lavoro. In tutti gli interventi, sono stati ricordati e sostenuti i valori alla base di questo riconoscimento, comunemente esal-tati e augurabili, condivisi sono stati l’appello a voler mantenere costante la capacità di dialogo e sostegno tra le ge-nerazioni, il bisogno di avere fiducia ed entusiasmo in quello che viene svolto, esempi positivi da seguire, senza smar-rirsi in eccessi di sfiducia causati dalle

Il numeroso pubblico presente in sala Verdi.

difficoltà del presente. Si sono vissuti momenti in cui è prevalsa la capacità di reazione sostenuta da caratteristiche proprie della nostra indole nazionale, che ci vengono comunemente ricono-sciute e apprezzate, da chi realmente crede nel progresso sociale, basato su di un sano spirito di ambizione a par-tecipare alla competizione sociale per la quale, però, non possono essere am-messe “corsie preferenziali”. Con questo spirito è doveroso credere e continuare a sostenere il valore che, ognuno nel proprio ambito, è In condizione di af-fermare. Di seguito abbiamo il piacere di pubbli-care i soci Federmanager Lombardia in-signiti della candida stella. ■

Page 40: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI38 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

SPETTI LEGALIaProblemi aperti dalla nuova legge n.179/2017

Whistleblowing Rischi e spazi di tutela per il dirigente

Carlo Fossati Avvocato presso lo Studio Ichino Brugnatelli e Associati

Marco Paoletti Avvocato presso lo Studio Ichino Brugnatelli e Associati

a normativa sul cosiddetto Whist-leblowing (L. n. 179/2017) si inseri-sce, per quanto riguarda il settore dell’impiego privato del quale si tratta in questo articolo, nel solco

del D.Lgs. n. 231/2001, integrandone l’art. 6, con il prevedere che i modelli di organizzazione e controllo dell’Ente de-vono istituire particolari modalità con le quali i soggetti indicati nell’art. 5 (e cioè le persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell’ente, persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso e persone a queste subordinate) possano segnalare reati commessi nell’interesse dell’en-te ovvero violazioni del modello di organizzazione e controllo di cui siano venuti a conoscenza in ragione del ruo-lo rivestito: ciò ai fini della tutela dell’in-tegrità dell’ente stesso.Si ricorda che la normativa 231/2001 concerne gli enti, società ed associazioni (anche prive di personalità giuridica) pri-vati, nonché gli enti pubblici economici, prevedendo che essi siano responsabi-li (sotto il profilo amministrativo) per i reati commessi dai soggetti sopra in-dicati (i soggetti individuati nel citato articolo 5 del D.Lgs. 231/2001)  nell’inte-resse o a vantaggio dell’ente; ma la re-sponsabilità di quest’ultimo è esclusa, a norma degli artt. 6 e 7, qualora ricorrano alcune condizioni, tra cui l’adozione e l’attuazione di un modello di organizza-zione e gestione specificamente orien-tato alla prevenzione ed eliminazione degli illeciti penali e amministrativi.Secondo i requisiti aggiunti con la nor-mativa in tema di Whistleblowing, i modelli atti a esentare gli enti, società e associazioni interessate dalla responsa-

bilità amministrativa devono prevedere (art. 2 L. 179/2017): per chi dirige, amministra, gestisce

l’ente ovvero per chi è sottoposto alla direzione e vigilanza delle persone sopra indicate, la possibilità di presen-tare, attraverso uno o più canali, se-gnalazioni circostanziate di condotte illecite (rilevanti per la normativa 231 e quindi, lo ricordiamo, reati commessi nell’interesse o a vantaggio dell’ente) o di violazioni del modello di organizza-zione e controllo di cui siano venuti a conoscenza in ragione del ruolo rive-stito, con modalità tali da garantire la riservatezza del segnalante; almeno un canale alternativo di segna-

lazione con modalità informatiche atto a preservare la riservatezza del segnalante; il divieto di atti discriminatori o ritorsivi

contro il segnalante; sanzioni disciplinari nei confronti di chi

viola le misure a tutela del segnalante.È evidente l’intento della nuova norma-tiva di agevolare l’emersione di modalità illecite di gestione aziendale preveden-do forme particolarmente intense di tu-tela di chi ha la possibilità di farle emer-gere in quanto a conoscenza dei fatti in ragione del proprio ruolo (dirigenti e amministratori in primis); forme di tutela che si articolano nel doppio regime del-la protezione della riservatezza del se-gnalante, da una parte e nella previsione della nullità di una serie di atti ritorsivi di cui egli possa essere eventualmente fatto oggetto, dall’altra.Sotto questo secondo profilo la normati-va prevede infatti: che l’adozione di misure discriminato-

rie nei confronti dei soggetti che effet-tuano le segnalazioni possa essere de-nunciata all’Ispettorato nazionale del lavoro oltre che dal segnalante anche dall’organizzazione sindacale indicata

dal medesimo (art. 2, ter); che siano nulli non solo il licenzia-

mento ritorsivo o discriminatorio del segnalante, ma anche qualsiasi altra misura ritorsiva o discriminatoria nei suoi confronti come ad esempio il mu-tamento peggiorativo delle mansioni adottato a norma dell’art. 2103 c.c. (art. 2 quater). La norma pone a carico del datore di lavoro, per le controversie inerenti a misure organizzative aventi effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro del segnalante e successive alla presentazione della se-gnalazione, l’onere della prova che le medesime misure siano fondate su ra-gioni estranee alla segnalazione stessa.

Per quanto riguarda i dirigenti di azien-da, merita di essere sottolineato che la normativa introduce una forma di tutela particolarmente forte e incisiva del diri-gente/segnalante ove sia destinatario di un licenziamento ritorsivo o discrimina-torio, in quanto estende il regime della reintegrazione nel posto di lavoro (cioè l’applicazione dell’art. 18 della legge n. 300/1970) in suo favore, quando, nella normalità dei casi, il licenziamento il-legittimo o ingiustificato nei suoi con-fronti dà luogo soltanto ad una tutela indennitaria; in altre parole al pagamen-to di somme di danaro. La legge, inoltre, introduce un onere della prova partico-larmente difficile da assolvere per il da-tore di lavoro in caso di licenziamento seguito ad una segnalazione, in quanto prevede che sia onere del datore di la-voro dimostrare che lo stesso “è fondato su cause estranee alla segnalazione” (art. 2-quater).La legge, ancora, non si prefigge solo la

l

Dal 2003 ci dedichiamo al tuo sorriso e alla tua salute

Page 41: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

SPETTI LEGALIa

finalità di proteggere coloro che segna-lano o denunciano reati o irregolarità commessi all’interno di amministrazioni o aziende dalle possibili rappresaglie e ritorsioni da parte di datori di lavoro e committenti. Il provvedimento, infatti, contiene una parte (l’art. 3, comma 1) che modifica, o quanto meno precisa in modo incisivo, il

contenuto degli obblighi del segreto di ufficio e del segreto professionale, che su lavoratori dipendenti e collaboratori gravano, nei confronti dei loro datori di lavoro o committenti, pubblici o priva-ti, in forza rispettivamente degli artico-li 326 e 622 del codice penale, nonché degli obblighi di riservatezza previsti dall’art. 2105 c.c.Infatti la norma prevede che la segnala-zione effettuata ai sensi dell’art. 2, cioè quella con le caratteristiche che abbia-mo sopra sinteticamente illustrato, co-stituisca giusta causa “di rivelazione di notizie coperte dall’obbligo di segreto di cui agli articoli 326, 622, 623 del codice penale e all’articolo 2105 del codice civile”.Nel complesso, la normativa in esame appare, ad avviso di chi scrive, criticabi-le soprattutto perché risulta incentrata essenzialmente sulla tutela del sogget-to segnalante ma non sembra preoccu-parsi in modo adeguato dello speculare bisogno di proteggere anche colui che sia fatto oggetto di segnalazioni prive di fondamento o, addirittura, consape-volmente diffamatorie. La normativa in

esame, infatti, limita la sanzionabilità di-sciplinare del “segnalante” ai soli casi di segnalazione infondata effettuata con dolo o colpa grave, facendo così ritenere che, in tutti gli altri casi, chi effettua una segnalazione infondata non sia perse-guibile disciplinarmente. Restano, quin-di, al segnalante soltanto gli strumenti di tutela “generali” previsti dall’ordinamen-to giuridico, con particolare riguardo a quelli di ambito penalistico, che oltretut-to andranno utilizzati in un contesto in cui l’anonimato del segnalante (e poten-ziale diffamatore) è protetto dalla legge. È facile prevedere che, in questo scena-rio, torneranno a essere utili soprattutto gli strumenti di indagine difensiva messi a disposizione dall’ordinamento per co-lui che intenda procurarsi elementi utili a far valere le proprie ragioni in un futu-ro giudizio: si tratta, però, di strumenti costosi (che presuppongono necessaria-mente l’utilizzo di agenzie investigative autorizzate, oltre che di un legale) e che hanno sin qua trovato poco spazio nella nostra pratica processuale, anche per ra-gioni culturali. ■

Lo Studio Dentistico Sorriso & Salute è un ambulatorio polispecialistico odontostomatologicoall’avanguardia che opera a Monza dal 2003. Il nostro centro si occupa di estetica del sorriso, ortodonzia fissa e mobile ed invisibile tramite mascherine, impianti endossei, riabilitazione protesica, radiologia endorale, prevenzione dentale, chirurgia orale e pedodonzia.

La struttura sanitaria odontoiatrica è aperta ai pazienti nei seguenti giorni e orari: Lun • Mar • Mer • Giov • Ven dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 19.00Si riceve per appuntamento

Il nostro studio è una delle strutture sanitarie odontoiatriche di riferimento del FASIIl tuo tempo è prezioso. Della procedura di rimborso se ne occupa lo studio.

Via Gaslini, 1 - MonzaTel. 039.2022489www.sorrisoesalute.itDirettore Sanitario Dott. S. Paduano

Dal 2003 ci dedichiamo al tuo sorriso e alla tua salute

STUDIO DENTISTICOSORRISO & SALUTE

Page 42: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI40 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

REVIDENZAp

La situazionedelle pensioni dopoi risultati elettorali del 4 marzo 2018

Pensioni e promesse elettoraliLa manovra economica di fine 2011, chiamata «Salva Italia», ha sottratto alle pensioni una quota rilevante di risor-se per trasferirle al Bilancio dello Stato, scaricando gran parte del peso di que-sta operazione sui lavoratori che hanno visto allontanarsi il traguardo della pen-sione e sui pensionati con il blocco della perequazione per le pensioni superiori a 1.405 euro lordi mensili. Si sono così prodotte ingiustizie e si è reso il sistema pensionistico più rigido ed iniquo. Durante la recente campagna elettorale sono state fatte molte promesse di mo-difica del sistema previdenziale in atto, promesse che hanno creato un clima di attesa dei provvedimenti attuativi con-seguenti.

Aspettative dopo il 4 marzo 2018Le prossime misure riguardanti le pen-sioni saranno condizionate dal clima so-ciale post elezioni, in particolare da: le attese suscitate dalle offerte politi-

che pre-elettorali; l’interpretazione e relativa comunica-

zione che del clima sociale e delle atte-se ne hanno dato i media; l’atteggiamento che nei confronti dei

pensionati hanno assunto le forze po-litiche; l’orientamento ormai consolidato della

magistratura, in merito a contributi di solidarietà e perequazione; il grado di delusione o anche di sfidu-

cia degli associati, viste le continue sconfitte subite.

Oggi in tanta parte della società civile, che fa riferimento alle ideologie ormai maggioritarie nel Paese, è buona pratica domandare misure di solidarietà. Nell’incapacità di contrastare l’evasione e la corruzione, le misure solidaristiche che si vogliono adottare sembra si stia-no polarizzando contro le pensioni me-dio-alte del sistema retributivo. I continui attacchi alle pensioni, con provvedimenti sottrattivi, hanno finito per innescare il sospetto che i pensiona-ti più vecchi stiano intascando assegni a cui, in tutto o in parte, non avrebbero diritto.

Il ruolo dei mediaNonostante le chiarificazioni e le pun-tualizzazioni dei dati pensionistici effet-

tuate tra gli altri da “Itinerari Previden-ziali”, guidata dal prof. Brambilla, l’ostilità contro di noi è alimentata da tanta parte dei media che ormai liscia il pelo alle attese che sono state prodotte e guada-gna sul malcontento popolare.Ad arte le disuguaglianze vengono esa-gerate. Gran parte dei media non si fa scrupolo di mettere a confronto pensio-ni basse e pensioni più alte, ma quelle più basse sono al netto, perché non pa-gano imposte o ricadono nella “non tax area” e quelle più alte sono esposte al lordo e sono escluse da molteplici dedu-zioni fiscali. E questo fomenta invidia e conflitto sociale. All’uscita del Rapporto Economico del marzo 2018 della BCE, alcuni media ita-liani hanno lanciato l’allarme sulla futura tenuta dei conti pubblici e sulla neces-sità di una nuova riforma pensionistica. Ma è davvero così a rischio il nostro si-stema previdenziale? Dai dati illustrati dalla BCE si rileva che l’Italia, proprio per effetto delle riforme già attuate in passato, subirà un aumen-to della spesa pensionistica più contenu-to rispetto a quello di altri Paesi. Sarebbe bene quindi che i media non lanciassero continuamente falsi allarmi sulla soste-

Mino Schianchi Presidente Comitato Nazionale di Coordinamento dei Gruppi Pensionati e Consigliere ALDAI-Federmanager

Page 43: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI 41DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

REVIDENZApnibilità del sistema pensionistico! Purtroppo i dati relativi alla spesa pen-sionistica che l’Italia, comunica ad Euro-stat fanno risultare l’Italia uno dei Paesi con la spesa per pensioni più elevata a livello europeo, in quanto compren-dono una quota di spese assistenziali: integrazioni al minimo, prepensiona-menti, spese GIAS - Gestione Interventi Assistenziali, spese che non dovrebbero rientrare nella spesa per pensioni di in-validità, vecchiaia e superstiti.Stando ai dati elaborati da Itinerari Previdenziali nel "Quinto rapporto sul bilancio del sistema previdenziale ita-liano", depurata di queste voci, la spesa per pensioni si ridurrebbe dal 18,5% al 13,5% del Pil, valore al di sotto delle me-die UE (15,2% media EU 18, 14,6% media EU 27).Non abbiamo bisogno di una nuova riforma del sistema pensionistico, ma piuttosto di rivedere il metodo con il quale comunichiamo i dati alle istituzio-ni europee e internazionali. Separare la spesa previdenziale da quella assisten-ziale è necessario perché consente di fare chiarezza su spese molto diverse tra loro per finalità e modalità di finanzia-mento.Secondo le proiezioni BCE, entro il 2060, in Europa la spesa per sanità e per lun-godegenza crescerà in maniera più so-stenuta rispetto a quella per le pensioni. Il vero tallone d’Achille nel nostro Paese non sono le pensioni ma piuttosto l’as-sistenza, la cui spesa è fuori controllo e cresce al ritmo del 6% l’anno.

Gli interventi dei governi passati Per inglobare nella loro propaganda po-litica tutte queste sollecitazioni e tutto l’astio contro le pensioni medio-alte i governi che si sono succeduti negli ulti-mi 15/20 anni, hanno attuato una serie di provvedimenti riduttivi di tali presta-zioni, innestati su: cosiddetti “contributi di solidarietà”,

che sono vere e proprie imposte ag-giuntive e discriminatore; sospensioni della perequazione; modifiche peggiorative del sistema

stesso. Sino ad oggi nessuno dei governi che hanno guidato il nostro Paese ha seria-mente e concretamente affrontato il

vero problema dell’Italia, cioè l’evasione fiscale e contributiva: circa la metà degli italiani non presenta la dichiarazione dei redditi e solo il 12% dei contribuenti (prevalentemente quadri e dirigenti in servizio o pensionati) sostiene oltre il 55% del gettito Irpef complessivo; su 16 milioni di pensionati, 4 milioni sono assi-stiti totalmente dalla fiscalità generale e altri 4 milioni in gran parte. Non esiste un altro Paese occidentale in cui la metà dei pensionati sono assistiti perché non hanno versato abbastanza contributi.Per garantire la sostenibilità del nostro welfare e l’adeguatezza delle presta-zioni, la ricetta non può che chiamarsi occupazione: più posti di lavoro stabili. Le pensioni sono pagate da chi lavora, è bene quindi che chi si candida a go-vernare si prenda in carico seriamente il problema dei bassi tassi di occupazione.

La Corte Costituzionale La Corte Costituzionale, che speravamo mettesse argine all’onda crescente di misure riduttive delle pensioni, ha finito per sostenere le misure restrittive a no-stro danno. Anche i moniti al governo di non esa-gerare nella continuità di tali provvedi-menti, ora sono finiti. L’ultima espressio-ne contenuta nella Sentenza n. 250 del 25 ottobre 2017 sintetizza le ragioni per le quali noi pensionati possiamo essere assoggettati ad altri blocchi o prelievi. Dice la sentenza che «i trattamenti me-dio-alti, per la loro maggiore entità, pre-sentano margini di resistenza all’erosione del potere d’acquisto causata dall’inflazio-ne. E pertanto il blocco della perequazione di questi trattamenti non ne pregiudica l’adeguatezza».

La nostra strategia di attaccoSe questo è il quadro realistico con cui ci dobbiamo confrontare, dobbiamo dare maggiore impulso alla strategia di attacco. Come il Presidente Cuzzilla ha proposto appena pubblicata la sentenza della Corte Costituzionale n. 250/2017. Una strategia che abbia un segno preci-so. Che non faccia più leva sulle promes-se più o meno benevoli della politica; promesse assolutamente aleatorie che

denotano l’inaffidabilità del nostro per-sonale politico. Dobbiamo smettere di pensare che vi siano forze ed istituzioni che tutelano i nostri diritti ed interessi e dobbiamo far valere fatti concreti, ve-rità documentate e diffonderle, come già sta facendo la nostra Federazione. Basta con le fake-news sulle pensioni e basta con dati errati, i dirigenti pensio-nati vogliono dalle forze politiche che si apprestano a governare questo Paese risposte su quattro punti che ritengono imprescindibili: mancata perequazione automatica

delle pensioni; separazione assistenza e previdenza; pensione di reversibilità; politiche pensionistiche innovative a

favore dei giovani. Servono regole certe per le pensioni, che tutelino tanto chi in pensione si tro-va già, tanto chi attende di andarci un domani.

Azioni da perseguire Contrastare le false informazioni che

vengono diffuse sulle pensioni: i dati fasulli sulla spesa pensionistica, a livel-lo interno e anche a livello internazio-nale; le pensioni medio-alte esposte con importi al lordo anziché al netto; le prestazioni assistenziali confuse nella spesa previdenziale. Impegnare le risorse necessarie per

rafforzare le nostre strutture interne in modo da rispondere colpo su colpo alle strumentalizzazioni sulle pensioni. Ridare fiducia ai nostri associati, delusi

dalle troppe decisioni della magistra-tura e delle leggi sottrattive che da sempre sono adottate contro i pensio-nati.

Penso sarebbe utile prendere l’iniziativa per una grande assemblea di tutte le or-ganizzazioni che si occupano della tute-la dei diritti dei pensionati e definire al-meno alcuni temi di impegno comune: contrastare la deriva demagogica con-

tro di noi; elaborare studi e analisi che smascheri-

no le false informazioni sulle pensioni; mettere in evidenza le insidie che,

nell’apparente disegno di volere so-stenere i giovani e il loro futuro, nella realtà intendono produrre modifiche peggiorative di tutto il nostro sistema previdenziale. ■

Page 44: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati
Page 45: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

Grazia MallusFinancial [email protected]+39.335.6749622

Nordea 1 – Stable Return Fund LU0227384020, BP-EUR Nordea 1 – Multi-Asset Fund LU0445386369, BP-EUR

Nordea 1 – Alpha 15 LU0607983896, BP-EURNordea 1 – Flexible Fixed Income Fund LU0915365364, BP-EUR

Nordea 1 – Flexible Fixed Income Plus Fund LU0634509953, BP-EUR

Soluzioni Multi-Asset. L’esperienza fa la differenza.

nordea.it/soluzionimultiasset.lesperienzafaladifferenza – [email protected] comparti citati fanno parte di Nordea 1, SICAV, una società di investimento a capitale variabile (Société d’Investissement à Capital Variable) con sede in Lussemburgo, costituita validamente ed in esistenza in conformità alle leggi in vigore in Lussemburgo e alla direttiva n. 2009/65/CE del 13 luglio 2009. Il presente documento contiene materiale pubblicitario e potrebbe non fornire tutte le informazioni rilevanti in rispetto al/i fondo/i presentato/i. Gli investimenti riguardanti i fondi Nordea devono essere effettuati sulla base del prospetto informativo e del documento di informazioni chiave per gli investitori, che sono disponibili sul sito internet www.nordea.it, insieme alle relazioni semestrali e annuali, e ad ogni altra documentazione d’offerta. Tale documentazione, sia in inglese che nella lingua locale del mercato in cui la SICAV indicata è autorizzata per la distribuzione, è anche disponibile senza costi presso Nordea Investment Funds S.A., 562, rue de Neudorf, P.O. Box 782, L-2017 Lussemburgo, e in Italia, presso i Soggetti collocatori. L’elenco aggiornato dei Soggetti collocatori, raggruppati per categorie omogenee, è messo a disposizione del pubblico presso gli stessi Soggetti collocatori, presso le filiali capoluogo di regione di State Street Bank S.p.A, BNP Paribas Securities Services, Banca Sella Holding S.p.A., Banca Monte dei Paschi di Siena, Allfunds Bank S.A. Succursale de Milan, Société Générale Securities Services S.p.A e sul sito www.nordea.it. Il prospetto ed il documento di informazioni chiave per gli investitori sono stati depositati presso gli archivi Consob. Prima dell’adesione leggere il prospetto informativo. Eventuali richieste di informazioni potranno essere inviate ai Soggetti collocatori. Gli investimenti in strumenti derivati e le operazioni in valuta estera possono essere soggette a significative fluttuazioni e di conseguenza possono influenzare il valore di un investimento. Gli investimenti in mercati emergenti comportano un maggiore elemento di rischio. Come conseguenza della politica d’investimento il valore delle azioni non è assicurato e può fluttuare ampiamente. Per ulteriori dettagli sui rischi di investimento associati a questo/i fondo/i, si rimanda al documento di informazioni chiave per gli investitori, disponibile come sopra descritto. Nordea Investment Funds S.A. pubblica esclusivamente informazioni relative ai prodotti e non fornisce alcuna raccomandazione d’investimento. Pubblicato da Nordea Investment Funds S.A., 562, rue de Neudorf, P.O. Box 782, L-2017 Luxembourg, che è autorizzata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) autorità lussemburghese di sorveglianza dei mercati finanziari. Per ulteriori informazioni, La preghiamo di contattare il Suo consulente finanziario. Egli potrà consigliarLa in maniera imparziale sui fondi di Nordea Investment Funds S.A.. Fonte (se non indicato diversamente): Nordea Investment Funds S.A.. Laddove non diversamente indicato, tutte le considerazioni espresse appartengono a Nordea Investment Funds S.A.. E’ vietata la riproduzione e la circolazione di questo documento senza previa autorizzazione. I riferimenti a società o altre tipologie di investimento contenuti all’interno del presente docu-mento non costituiscono sollecitazione alla compravendita di tali investimenti, ma hanno scopo illustrativo. Il livello delle agevolazioni e incrementi fiscali dipenderà dalle circostanze di ogni individuo ed è soggetto a variazione nel futuro.

Il panorama d’investimento, sempre più complesso, richiede una conoscenza approfondita dei mercati e dei rischi. Elaborare strategie incentrate sull’utilizzo dei premi al rischio per creare portafogli

con un approccio ad obiettivo, è un’arte.

Da oltre 10 anni il team Multi Assets di Nordea sviluppa soluzioni di investimento con molteplici profili di rischio/rendimento per fornire performance consistenti nel tempo.

In Nordea siamo convinti che l’esperienza faccia la differenza.

Page 46: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

DI44 DIRIGENTI INDUSTRIA GIUGNO 2018

n argomento che abbiamo già trattato in precedenti

articoli e che purtroppo dobbiamo ri-prendere è il concetto di affidabilità di sistemi essenziali per un Paese come il nostro, che produce tra l’altro sistemi e componenti all’avanguardia che cer-chiamo faticosamente di esportare. Ci riferiamo in particolare a quanto acca-duto il 26 febbraio 2018 sulla rete ferro-viaria, dove nella stazione importante di Roma Termini si sono verificati numerosi disservizi che hanno messo in evidenza la fragilità del sistema ferroviario, in altre parole la sua inaffidabilità. Inaffidabilità che è strettamente legata a non aver realizzato componenti essenziali e di non aver programmato, laddove predi-sposto, il relativo piano di interventi di manutenzione. Una modesta nevicata (di pochi centimetri) ha provocato gravi disservizi che hanno messo in eviden-za l’assenza di scaldiglie nei numerosi scambi del fascio di binari all’ingresso della stazione. Le scaldiglie sono infatti dispositivi che dovrebbero essere instal-lati su tutti gli scambi per evitare che si

u

Inaffidabilità e manutenzione

blocchino in caso di basse temperature ambientali. Altro malfunzionamento poi ha riguar-dato il sistema di comunicazioni ai pas-seggieri presenti in Stazione, del tutto disinformati di quanto stesse accaden-do. Solo a titolo di cronaca si cita l’episo-dio di un passeggero partito da Reggio Calabria, arrivato a Torino dopo 30 ore di viaggio (di questi episodi ci sono ampi resoconti sulla stampa). A tutto questo si è infine anche aggiunto un disservizio sul sistema di alimentazione elettrica della Stazione.Altro evento negativo, sempre in perio-do invernale e di maltempo, si è verifica-to nel collegamento stradale tra Mestre e Venezia, dove due strutture metalliche sono crollate sulla sede stradale, inter-rompendo il traffico commerciale verso il Veneto ed il confine di Stato.Tra l’altro tutti questi eventi, a nostro avviso, non hanno ricevuto la dovuta at-tenzione da parte della stampa, in quan-to concentrata sulla contemporanea dif-fusione di notizie sulle elezioni politiche in corso.Quanto accaduto ci dà lo spunto per sottolineare l’importanza dello stretto legame che esiste tra affidabilità e ma-

nutenzione. La manutenzione è un’at-tività fondamentale per qualsiasi tipo di impiantistica e il non programmare ed attuare un piano di manutenzione sistematica su sistemi e relativi compo-nenti, mette a rischio la loro funzionalità, creando problemi la cui gravità è di dif-ficile valutazione, specie per quei siste-mi tra loro interconnessi e con funzioni di sicurezza. Basti pensare ad esempio agli impianti anti-incendio, nonché ai sistemi informatici su cui si basano pra-ticamente tutte le attività professionali, comprese quelle riguardanti il campo della medicina.In conclusione quanto trattato richie-derebbe un’analisi approfondita e det-tagliata, ma ci auguriamo di aver sinte-ticamente evidenziato quello che può causare il non aver previsto un piano di manutenzione sistematica. Purtroppo tale mancanza ha avuto come grave conseguenza quella di aver innescato la solita “fabbrica degli alibi”. L’assenza di pianificazione della manu-tenzione, delle sue procedure, contenuti e reponsabilità, provoca infatti la dif-ficoltà e a volte l’impossibilità, di poter individuare il responsabile (o i responsa-bili) di quanto successo. ■

Vincenzo MorelliGià Direttore DCO Enel

Baldassarre ZaffiroGià Project Manager DCO Enel

PINIONIo

Page 47: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

Inaffidabilità e manutenzione

DIRIGENTI INDUSTRIA è la rivista della più importante associazione manageriale, dedicata all’aggiornamento continuo della categoria carat-terizzata da una forte identità e all’informazione economica, culturale e dei servizi di welfare riser-vati alle famiglie dei dirigenti. Se la tua azienda desidera promuovere e vendere prodotti o servizi ad un target qualificato, con elevato potere d’ac-quisto, non c’è rivista più adatta per raggiungere i tuoi obiettivi di comunicazione.

Questa pagina è disponibile per diffondere efficacemente

un messaggio pubblicitario a 20.000dirigenti di aziende industriali

e alle loro famiglie.

Invia una mail a [email protected] per indicarci le tue aspettative, per valutare insieme le iniziative più efficaci e conoscere le condizioni riservate alla tua azienda.

Page 48: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

ULTURA E TEMPO LIBEROc

46

I libri del meseNan Coosemans QUELLO CHE I RAGAZZI NON DICONOComprendere, interpretare i silenzi degli adolescentiSperling&Kupfer Pagine 215 - euro 16,90

Federico Mioni IL LAVORO DI QUALITÀ: COME PREPARARSI ALLA SFIDA DELL'OCCUPAZIONEEdizioni Guerini Next 2017 Disponibile on-line e nelle migliori libreriePagine 142 - euro 14,00

Un libro che può essere molto utile per evitare errori, anche involontari, nell’educare e comprendere gli adolescenti. Ven-titre capitoletti che la formatrice e mamma di due ragazzi, da vent’anni impegnata nel campo della crescita personale, ha deciso di offrire ai lettori che intendono salvaguardare o recu-perare il rapporto difficile con i figli.Lo spirito è quello che l’ha guidata a fondare sette anni fa “Younite”, un’organizzazione di formazione che opera a livello nazionale ed internazionale sviluppando programmi scolasti-ci, workshop e campus dedicati agli adolescenti e alle famiglie.L’autrice si sofferma sui serissimi problemi che interpellano conflitti familiari, insuccessi scolastici, bullismo, problemi ali-

Qual è oggi il lavoro che riesce a conquistare una “qualità” ri-conosciuta, e dunque ad essere proposto con buone chances di successo? Una domanda che vale sia per chi cerca il primo lavoro, sia per chi deve riconquistarlo a un’età non giovanissi-ma, come il cambiamento di questi anni insegna. Proprio dal tentativo di dare qualche risposta a questa domanda e di pro-porle a persone giovani e non più giovani che sono in cerca

mentari, uso e abuso dei telefonini e dei social, prime espe-rienze sessuali.Ma è soprattutto un libro che da voce agli adolescenti e sugge-risce ai genitori come stare loro vicino in questa fase delicata della crescita. Con l’arrivo dell’adolescenza, la confidenza e la spontaneità intima che caratterizzano il rapporto tra genitori e bambini sembrano interrompersi improvvisamente. I ragazzi diventano taciturni, insofferenti alle regole, ribelli e i genitori si scoprono ansiosi, incerti nel comprendere i sentimenti e gli atteggiamenti dei figli.Mentre i ragazzi cominciano a prendere le distanze dalla fa-miglia, i genitori reagiscono spesso con divieti e controlli più severi, dettati da timori e preoccupazioni oppure col tentativo di guidare le scelte dei figli, di decidere al posto loro.Il volume della Coosemans è anche una sorta di diario e di rac-conti che ci introducono in questo mondo per conoscere le pau-re, i bisogni e i desideri. Per comprendere come vivono i falli-menti scolastici, la separazione dei genitori, la violenza dei bulli, i disagi rispetto al proprio corpo. E ci aiuta a scoprire parole e i gesti che permettono ai genitori di essere il sostegno di cui i figli hanno bisogno per trovare la loro strada e camminare sicuri.

Gianni Fossati

di lavoro, nasce il libro di Federico Mioni. Il Direttore di Feder-manager Academy si chiede quali siano le facoltà universitarie e i percorsi formativi con maggiori chances di successo, ma anche quali indicazioni emergano dall’incontro che in questi cinque anni il team di Federmanager Academy, col supporto di tante territoriali Federmanager e con ALDAI in prima linea, ha incontrato nelle storie di circa 600 manager in ricollocazione. Un libro con alcuni aspetti generali e con le storie di manager o imprenditori, e di collaboratori che non hanno ceduto al “club della comfort zone”, che non sono diventati “lurkers” o “sliders”, come si dice oggi, o che non rientrano in altre classificazioni che vengono commentate. Trovare un lavoro di qualità, oggi, richiede tanto impegno, ed è possibile trovarlo a condizione di valorizzare il proprio talento aprendosi alle sfide. In questo percorso impegnativo il libro di Federico Mioni aiuta a capire il contesto del lavoro manageriale dal racconto di numerosi casi emblematici del nostro tempo.

Page 49: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

Chi siamo e che cosa facciamoL’ALDAI (Associazione Lombarda Dirigenti Aziende Industriali) con circa 16.000 iscritti è il maggiore tra i Sindacati territoriali che fanno capo alla Federa-zione Nazionale (FEDERMANAGER). Al fine di perseguire i propri scopi istituzio-nali di tutela e promozione dell’immagine e del ruolo dei dirigenti industriali, l’As-sociazione si occupa delle problematiche collettive e individuali della categoria, nelle situazioni più diverse, offrendo servizi nei vari settori agli iscritti quale che sia la loro condizione: dirigenti in servizio, inoccupati, in pensione o che svolgono attività di tipo professionale. Tra i vari servizi, prestati gratuitamente, ricordiamo: il Servizio Sindacale rivolto a fornire ai dirigenti iscritti supporto

ed assistenza nell’ambito di tutte le problematiche relative all’instaurazione, svolgimento e cessazione del rapporto di lavoro nonché ad aspetti di carattere fiscale e previdenziale; il Servizio FASI/ASSIDAI fornisce consulenze relative alla gestione dei

rapporti con i Fondi. Tramite delega e accesso prioritario ai Fondi, provvede alla gestione ed all’invio online delle richieste di prestazioni con notevole

riduzione dei tempi di liquidazione. Fornisce informazioni sulle norme statutarie e regolamentari di Fasi ed Assidai e sulle posizioni anagrafiche e contributive dell’iscritto; Servizio Orientamento e Formazione a supporto dei dirigenti interessati

alla valorizzazione del cv ed al potenziamento del networking (Multibrand), ai percorsi formativi di riqualificazione (Fondirigenti) ed alla partecipazione ad iniziative per favorire la propria employabiliy. Servizio Tutoring: a disposizione degli iscritti ed erogato volontaristicamente

da colleghi Senior certificati per il supporto e l’analisi delle criticità manageriali.

Ricordiamo infine le convenzioni sanitarie, commerciali e formative, le ini- ziative di carattere culturale (organizzazione di conferenze, convegni, corsi, concerti, visite guidate) e ricreativo tendenti a favorire l’aggregazione tra i soci (viaggi). Di tutti i servizi riportiamo le necessarie indicazioni per poter stabilire gli opportuni contatti.

SEDE E UFFICIVia Larga, 31 - 20122 MilanoM1 Duomo - M3 MissoriMezzi di superficie: 12 - 15 - 19 - 54

CENTRALINO 02.58376.1FAX 02.5830.7557

APERTURALunedì / VenerdìDalle ore 8.30 alle ore 17.30

SITO WEB www.aldai.itPEC [email protected]

ASSOCIAZIONE LOMBARDA DIRIGENTI AZIENDE INDUSTRIALI

Servizi e contattiALDAI - ASSOCIAZIONE LOMBARDA DIRIGENTI AZIENDE INDUSTRIALIPresidenzaPresidente: Romano Ambrogi - [email protected]: Silvana Menapace - [email protected]: Bruno Villani - [email protected]: Elisabetta Borrini

Direzione - [email protected]: Annalisa Sala - [email protected] sindacali su appuntamentoSegreteria Presidenza e Direzione - [email protected] Romagnoli 02.58376.204 Comunicazione e Marketing - [email protected] Tiraboschi 02.58376.208

Servizio SindacaleCristiana BertolottiCONSULENZE RISERVATE AGLI ISCRITTI SOLO SU [email protected][email protected] sindacali - previdenzialiCristiana Bertolotti - [email protected] Peretto - [email protected] previdenziali - Salvatore Martorelli1°, 2°, ultimo lunedì di ogni mese dalle 8.00 alle 15.303° mercoledì di ogni mese dalle 8.00 alle 15.30Consulenze previdenza complementare / INPS - Rosanna Versiglia martedì e giovedì dalle 9.00 alle 14.00Consulenze convenzione ENASCO / INPS - Silvia BarbieriTutti i venerdì dalle 9.00 alle 12.003° lunedì di ogni mese dalle 14.00 alle 17.00 solo domande di pensione con telematica Inps

Consulenze fiscali - Nicola Fasano - martedì pomeriggio

Area sindacale - previdenzialeValeria Briganti 02.58376.221 Maria Caputo 02.58376.225 Francesca Sarcinelli 02.58376.222

Servizio FASI/ASSIDAICristiana Scarpa 02.58376.224 - [email protected]

Salvatore Frazzetto 02.58376.206 - [email protected] RISERVATI AGLI ISCRITTI SOLO SU APPUNTAMENTOTelefonate solo martedì, giovedì e venerdì dalle ore 14.00 alle ore 17.00

Servizio Orientamento e FormazioneSilvia Romagnoli 02.58376.204 - [email protected]

Servizio Amministrazione - Organizzazione - [email protected] Bitetti - [email protected]

Giordano Bergomi 02.58376.235 Viviana Cernuschi 02.58376.227Stefano Corna 02.58376.234 Laura De Bella 02.58376.231

Servizio Tutoring - per appuntamento: [email protected]

Gruppo Giovani Dirigenti - [email protected] Coordinatore: Sergio Quattrocchi

ARUM S.R.L. - SOCIETÀ EDITRICE E SERVIZI ALDAIPresidente: Fabio Pansa CedronioRedazione “DIRIGENTI INDUSTRIA” - [email protected] Canuti 02.58376.237

COMITATO NAZIONALE DI COORDINAMENTO DEI GRUPPI PENSIONATIPresidente: Mino Schianchi - [email protected]

FONDIRIGENTIAgenzia Lavoro - [email protected]

UNIONE REGIONALE FEDERMANAGER LOMBARDIAPresidente: Francesco Castelletti - [email protected]

SEGRETERIA CIDA LOMBARDIAFranco Del Vecchio - [email protected]

Page 50: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

QUESTO NUMERO È STATO CHIUSO IN TIPOGRAFIA IL 23 MAGGIO 2018

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati in possesso - DLGS 196/2003 (Tutela Dati Personali) che sono utilizzati al solo scopo di inviare il mensile “DIRIGENTI INDUSTRIA”, nonché la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo direttamente a:Arum – Via Larga, 31 – 20122 Milano

Per esercitare i diritti di cui all’art. 7 del DLGS 196/2003 inviare un fax al numero02.5830.7557 o inviare una e-mail a: [email protected] indicando un recapito presso cui essere contattati.

Dichiarazione di tiratura resa al Garante per l’editoria, ai sensi del comma 28 della Legge 23 dicembre 96 n. 650:n. 20.000 copie.

Costo abbonamento 11 numeri: euro 15,00.

Il pagamento della quota associativa ALDAIcomporta automaticamente la sottoscrizionedell’abbonamento a “DIRIGENTI INDUSTRIA”.

DIRETTORE RESPONSABILE Romano Ambrogi

COORDINATORE DELLA RIVISTA E DEGLI ALTRI MEZZI DI COMUNICAZIONE ALDAI Franco Del Vecchio

SEGRETERIA DI REDAZIONE Gabriella Canuti

COMITATO DI REDAZIONE Romano Ambrogi, Michela Bitetti, Manuela Biti, Gabriella Canuti, Giuseppe Colombi, Franco Del Vecchio, Mario Giambone, Silvana Menapace, Fabio Pansa Cedronio, Annalisa Sala, Chiara Tiraboschi, Bruno Villani

SOCIETÀ EDITRICE ARUM Srl, Via Larga 31, 20122 Milano Partita IVA 03284810151Tel. 02.5837.6237 - Fax 02.5830.7557PEC: [email protected] al Registro Nazionale della Stampa con il numero 5447, vol. 55, pag. 369, del 20.11.1996.Società soggetta alla direzione e coordinamento dell’ALDAI (Associazione Lombarda Dirigenti Aziende Industriali).

MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE LOMBARDA DIRIGENTI AZIENDE INDUSTRIALI

Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale Decreto Legge 24/12/2003 n. 353 (convertito in Legge 27/2/2004 n. 46) Art.1, comma 1. Pubbl. inf. 45% DCB/Milano euro 1,03.Autorizzazione del Tribunale di Milano, 20 novembre 1948, numero 891.

STAMPARotolito SpA - Pioltello - Milano www.rotolito.it - www.rotolito.com

ART DIRECTIONCamillo Sassi - [email protected]

PER INSERZIONI PUBBLICITARIE Contattare:[email protected]

FORMATO DELLE INSERZIONIPagina intera 210x297 mmMezza pagina verticale 100x297 mmMezza pagina orizzontale 210x145 mmPiedino interno 60x190 mmAllegato - formato da definireInserto Pubblicitario IP - formato da definire

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERORomano Ambrogi, Michele R. Maini, Cosimo Finzi, Gianni Di Quattro, Giuseppe Colombi, Elisabetta Borrini, Ezio Costa, Stefano Cuzzilla, Mario Cardoni, Luigi Andreoli, Mario Giambone, Carlo Fossati, Marco Paoletti, Mino Schianchi, Vincenzo Morelli, Baldassarre Zaffiro, Gianni Fossati

Via San Paolo, 1 - 1° pianoang. C.so Vittorio EmanueleMilanoTel. 02 874 192Tel. 02 7200 1396

www.oculus3000.itE-mail: [email protected] trovi su Facebook alla pagina Ottica Oculus SrlOrari: lunedì 15.00-19.00Da martedì a sabato 10.00-14.00 - 15.00-19.00

Da Oculus ho visto la differenzaSconti40% su lenti e montature20% su montature firmate30% su occhiali da sole10% su lenti a contatto usa e getta

20% su liquidi per lenti a contatto10% su accessori di ottica30% su lenti a contatto tradizionali

Gli sconti Oculus sono validi per i Dirigenti dell’ALDAI, i loro familiari e i dipendenti.

Oculus148,5x210.indd 1 08/01/16 09:45

Page 51: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

Via San Paolo, 1 - 1° pianoang. C.so Vittorio EmanueleMilanoTel. 02 874 192Tel. 02 7200 1396

www.oculus3000.itE-mail: [email protected] trovi su Facebook alla pagina Ottica Oculus SrlOrari: lunedì 15.00-19.00Da martedì a sabato 10.00-14.00 - 15.00-19.00

Da Oculus ho visto la differenzaSconti40% su lenti e montature20% su montature firmate30% su occhiali da sole10% su lenti a contatto usa e getta

20% su liquidi per lenti a contatto10% su accessori di ottica30% su lenti a contatto tradizionali

Gli sconti Oculus sono validi per i Dirigenti dell’ALDAI, i loro familiari e i dipendenti.

Oculus148,5x210.indd 1 08/01/16 09:45

Page 52: NUMERO 6 - GIUGNO 2018 ANNO LXXI · Vincenzo Morelli Baldassarre Zaffiro CULTURA E TEMPO LIBERO 46I libri del mese • Quello che i ragazzi non dicono recensione di Gianni Fossati

•La qualitàdelsoggiorno, tra piante e fiori, in linde camere dotate di ogni comfort e la sensazione di relax e benessere che si avverte subito all’arrivo in questo “piccolo Eden fiorito sul mare di Tropea”.

•L’alto livello della ristorazione, con squisiti piatti della cucina mediterranea serviti al tavolo da personale premuroso.

•L’ascensoreamare che porta comodamente alla spiaggia privata.•La spiaggiaprivata di sabbia bianca e scogli che giunge fino a Tropea.•La piscina“hollywoodiana” a quattro petali, con idromassaggio e vasca

per bambini.•Il serviziodianimazione, diurno e serale, per grandi e piccoli, curato da

un brillante staff.•Gli spettacoliserali nell’area del teatrino, con mini-dance, show, cabaret e

giochi coinvolgenti.•Le offerte di escursioniculturalieturistiche(esempio la mini-crociera

alle Eolie, la gita in motobarca alla caletta di Capo Vaticano, la visita ai Bronzi di Riace e altro ancora).

•Le attività sportive (beach-volley, ping-pong, bocce, ecc.) e ricreative (esempio le settimane di tornei di bridge e burraco, dal 15 al 22 settembre 2018).

•L’efficienza del personale di Segreteria, attento alle varie esigenze dell’ospite.

•Il servizioditaxiconvenzionato (transfer da e per l’aeroporto di Lamezia Terme, visite a Tropea ed escursioni varie).

•L’eccezionalequotazionesettimanale (a partire da 420,00 euro, compreso soggiorno e trattamento di pensione completa - bevande escluse).

Informazioni su disponibilità e prenotazioniSegreteria Villaggio La Pizzuta, Corso Venezia, 8 - Milano

Tel. 02/79.84.93 - E-mail: [email protected] visitare il resort: www.lapizzuta.it

Vacanze indimenticabili sul mare di Tropea

LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA Il villaggio si trova nella Contrada Cervo in località Parghelia (VV). Si può raggiunge in aereo (Lamezia Terme), in treno (Tropea) o in auto (uscita Autosole di Pizzo Calabro).Il VillaggioLaPizzuta★★★★, è apprezzato dai manager italiani per la qualità del soggiorno e il rapporto qualità-prezzo. IlCertificatodiEccellenzaTripAdvisorèstatoassegnatoancheperil2017.Il punto di forza del resort è la splendida natura entro la quale si trova, immerso in un grande giardino mediterraneo con centinaia di varietà botaniche. La vacanza si vive all’insegna del comfort e in armonia con la natura, tra cielo e mare, davanti alle isole Eolie.

Settimane

tutto compreso

a partire da soli

420,00euro!

Villaggio La Pizzuta