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NORTH-SOUTH INTEGRATION AND POLICY COHERENCE:
An Utilitarian Approach Applied to the case of Italy
Raian Divanbeigi – Università degli Studi di Firenze
Ricerca realizzata con il contributo di .
Convegno CINI – Roma 25 Febbraio 2010
Schema della presentazione
I) L’evoluzione dell’integrazione economica tra Nord e Sud
II) Il concetto di Policy Coherence for Development
III) Un approccio “utilitaristico”
IV) Il caso italiano
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Globalizzazione: la terza ondata
1 - Emergere di nuove dimensioni di integrazione N-S: indebolimento
del modello tradizionale (e coloniale) di integrazione.
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2 - Ridimensionamento della forma “classica” di integrazione N-S. 1A - Fattori endogeni
Riduzione costi di informazione
Riduzione costi di trasporto
Squilibri demografici tra regioni
1B - Scelte di Politica Economica
Liberaliz. Commercio int.le
Liberaliz. IDE
Liberaliz. (limitata) Immigrazione
2A - Quantitativo: minore peso relativo dell’aiuto
2B - Teorico-scientifico: aid (in)effectiveness
0
50000
100000
150000
200000
250000
Remittances ODA
Flussi di aiuto e di rimesse diretti a paesi a medio e basso reddito (milioni di dollari)
Policy Coherence for Development
Nuove dimensioni di integrazione ✚ Marginalizzazione dell’aiuto
Necessità di pensare la politica economica N-S in modo complessivo:
Policy Coherence for Development (PCD)
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PCD negativa: “the non-occurrence of effects of policy that are countrary to the intended results or aims of policy” (Hoebink, 2001)
PCD positiva:“the systematic promotion of mutually reinforcing policy action across government departments and agencies creating synergies towards achieving the defined objective” (OECD, 2001)
Limiti degli attuali approcci alla PCD
Recenti passi avanti nella concezione dell’integrazione N-S (CDI!). Ma gli attuali approcci al tema hanno generalmente tre importanti limiti:
(A) Approcci “esortativi” no incentivi economici del Nord.
(B) Impatto non stimato: “good flows” sulla base della letteratura.
(C) PCD intesa in senso lato: bontà dei flussi, no interazioni.
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Proprietà dell’Approccio Utilitaristico:
(AA) Impatto osservato sia a Sud che a Nord win-win policies?
(BB) Impatto stimato tramite analisi econometrica.
(CC) PCD strictu sensu: interazione tra diverse transazioni Nord-Sud.
La PCD in Italia: OpportunitàBuon potenziale per PCD
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Chiare priorità geografiche
- Trade: investment goods vs. materie prime, manufatti e servizi ();
- FDI: Italia tra i top 10 esportatori di capitale, con accesso preferenziale a PVS;
- Migration: sviluppo economico + invecchiamento + posizione circa 4.3 milioni di immigrati;
- Aid: l’Italia è l’8° donatore su 23 membri DAC (in valore assoluto)
Nord Africa ed Est Europa legati all’Italia da integrazione economica: Intensa Reciproca Multidimensionale Stabile
La PCD in Italia: Limiti6/8
Coop. isolata e politiche incoerenti
- Trade: i principali destinatari della coop. Italiana risultano tra i PVS più danneggiati dalla PAC, mentre gli agricoltori italiani ne sono tra i maggiori beneficiari.
- FDI: pochi investimenti fuori dalla zona OCSE a causa di meccanismi di promozione degli IDE nei PVS supply-oriented.
- Migration: persistenza dell’ immigrazione clandestina a causa di meccanismi di regolazione spesso non in linea con il mercato del lavoro riduce i benefici legati alla migrazione (per Nord e per Sud).
- Aid: una quota inaccettabile dell’aiuto italiano è ancora legata. A seguito dell’impegno preso nel 2001 dai paesi DAC l’Italia ha registrato la peggior performance nello slegare i flussi d’aiuto bilaterale.
La politica italiana di cooperazione internazionale è raramente concepita in sinergia con interventi in altri ambiti di policy collegati allo sviluppo. Ciò genera casi di incoerenza tra politica di cooperazione ed altre politiche.
La PCD in Italia: Limiti 27/8
Mancanza di un quadro istituzionale
CIPEcoerenza d’insieme
CNELsupporto scientifico;
società civile ed università
Servizio Studicoerenza legislazione in
fase di elaborazione
Corte dei Contiefficacia dell’investimento pubblico per lo sviluppo
Come altri paesi del DAC, l’Italia non ha un quadro istituzionale ad hoc responsabile per la coerenza delle politiche.
Tuttavia, ciò non costituisce necessariamente un limite (es. casi di isolamento), ma può essere un’opportunità (es. mandato a organi già esistenti).
La PCD in Italia: Raccomandazioni
Impegnarsi a livello europeo nel garantire un migliore accesso ai mkt
dell’UE per i PVS partner dell’Italia.
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Implementare meccanismi di regolazione dell’immigrazione in linea con
le esigenze del mercato del lavoro e che limitino il brain drain.
Promuovere la creazione di un ambiente favorevole agli IDE nei PVS
supportando le FIs e tramite l’assistenza tecnica alle imprese locali.
Ridurre sostanzialmente la quota di aiuto legato sul totale dell’aiuto
bilaterale italiano e valorizzare le complementarietà con altri flussi
finanziari (es. aid for trade, aid for remittances).
Adottare una dichiarazione ufficiale in merito alla PCD comprendente
azioni chiaramente definite e precise responsabilità istituzionali.
NORTH-SOUTH INTEGRATION AND POLICY COHERENCE:
An Utilitarian Approach Applied to the case of Italy
Raian Divanbeigi – Università degli Studi di Firenze
Ricerca realizzata con il contributo di .
Convegno CINI – Roma 25 Febbraio 2010
Impatto economico degli immigrati
Quindi un totale di €5.6 mld sono versati allo Stato direttamente dalle buste paghe dei lavoratori stranieri.
Gettito fiscale inclusivo delle tasse più rilevanti stimato a €3.2 mld (Caritas)
Contributi versati all’INPS pari a €2.4 mld, su un totale di €7 mld (Caritas)
Apporto finanziario complessivo all’economia pari a €134 mld = 9.5% PIL 2007 (Unioncamere)
Incidenza degli immigrati sulla spesa sociale pari a 2.5 % di tutte le spese di istrusione, pensione, sanità e sostegno al reddito = circa la metà di quanto gli immigrati assicurano in termini di gettito (Banca d’Italia).
“Regolarizzazioni”
1986: 105000 regolarizzati (prima legge sull’immigrazione, legge No. 943)
1982: 5000 regolarizzati (circolare Ministero del Lavoro)
1990: 220000 regolarizzati (legge Martelli, No. 39)
1995: 250000 regolarizzati (legge Dini, No. 95)
1998: 250000 regolarizzati (legge Turco-Napolitano, No. 40)
2002: 35000 regolarizzati (legge Bossi-Fini, No. 40)
Complementarietà
Aid for Trade: L’aiuto può contribuire a rimuovere i vincoli all’offerta dei PVS tramite lo sviluppo della capacità produttiva, l’avanzamento infrastrutturale e la promozione delle importazioni attraverso il miglioramento dell’intermediazione finanziaria e dei servizi di informazione e comunicazione. Inoltre, concentrandosi sull’istruzione secondaria e superiore, l’aiuto può indurre l’accumulazione di capitale umano specializzato, ed aumentare così l’abilità dei PVS nel creare ed impiegare nuove tecnologie. Infine, la cooperazione internazionale può assicurare che i benefici del commercio siano estesi ai più poveri promuovendo l’integrazione dei mercati locali, nazionali e regionali.
L’aiuto internazionale può anche giocare un ruolo fondamentale nell’attrarre altri e ben più consistenti flussi di capitale verso quei PVS che generalmente non beneficiano di tali risorse.
Aid for Remittances: i flussi migratori internazionali offrono occasioni per efficaci interventi di cooperazione. In particolare, dato che le rimesse rappresentano una principale fonte di risorse per molti PVS, l’aiuto può agire nel migliorarne l’impiego. Es. imperfezioni dei mercati finanziari: l’aiuto può incidere in modo decisivo incentivando l’accumulazione delle risorse spedite dai migranti ed incanalarle verso progetti di investimento sociale ed economico finalizzati alla produzione di beni pubblici. Inoltre, dato che i fallimenti di mercato generalmente penalizzano i poveri, l’aiuto può incrementarne l’accesso al credito agendo come garanzia e canalizzando le rimesse verso il finanziamento dei loro progetti imprenditoriali.
Restricted vs. Broad PCD
Restricted
(1)
Development
Cooperation
Restricted
(2)
Foreign
Policy
Development
CooperationSecurity
BroadAgricultural
Policies
Fisheries
Policy
Development
Cooperation
Industrial
Policies
Environmental
Policy
Vertical vs. Horizontal PCD
Vertical
International
Organizations
HorizontalEU DG I
(Commerce)
EU DG I/VIII
(Development)
EU DG VI/XIV
(Agriculture)
EU DG XI
(Environment)
Member States
Developing
Countries
Evolving N-S integration
Terza ondata di globalizzazione:
- Alcuni paesi del Sud partecipano alla globalizzazione.
- Fattori endogeni e decisioni di pol.eco: l’integrazione economica tra
Nord e Sud si estende a nuove dimensioni.
Il modello tradizionale di integrazione N-S si indebolisce. Esempi:
Commercio: industrializzazione delle X di alcuni paesi del Sud
(es. Asian miracle).
Flussi di K: Donor vs. Recipient, ma marginalizzazione dell’aiuto
rispetto agli altri flussi di K da Nord a Sud (es. rimesse).
Commitment to development approach
Commitment to Development Index 2009 ranking (CGD, 2009)
Utilitarian approach (2)
Sud Nord
stimando: stimando:
Policy Coherence:
> 0 complementarietà
< 0 sostituibilità
Empirical analysisDimensioni: Aid, FDI, Remittances, Trade.
Periodo: 1998-2007, osservazioni con frequenza annuale.
Paesi: 102 paesi a medio e basso reddito (World Bank, 2009), esclusi
“energy partners” ed EU-27 (tranne Romania e Bulgaria).
Analisi descrittiva:
Analisi descrittiva delle principali forme di integrazione economica tra Italia e Sud
Analisi d’impatto:
Stima dell’impatto dell’integrazione tra Nord e Sud e tra Italia e Sud.
Italy-South integration: ranksRanghi dei paesi per dimensione di integrazione con l’Italia (top 20)
Italy-South integration: rank correlationsStabilità temporale:
buon grado di stabilità, in particolare
FDI e Rem.
Aiuto meno stabile (in parte per natura
umanitaria o di emergenza).
Correlazione inter-dimensionale:
tra ranghi in transazioni diverse: bassa correlazione (positiva).
I coefficienti aumentano se calcolati sui Top-50 di ciascuna dimensione: “vanguard effect”? (Xenogiani, 2006).
integrazione riduzione dei costi di transazione
Concluding remarks
- L’integrazione N-S si è evoluta negli ultimi 30 anni.
- Nuovi approcci in letteratura ma “esortativi” Approccio utilitaristico.
- Intensa integrazione con il “near abroad”: La distanza conta...
Ampio margine per azioni politiche congiunte (PC).
- Migrazione = dimensione strategica per evoluzione dell’integrazione
tra Nord e Sud: Impatto positivo delle rimesse al Sud.
Impatto positivo della migrazione per il Nord? (saldo fiscale migranti, squilibri
demografici).
Complementarietà Aid-Remittances (“tres por unos”, MIDA).